RALLENTAMENTO ECONOMICO E OPPORTUNITÀ DI INVESTIMENTO NEL RETAILL’obiettivo dell’analisi è quello di utilizzare l’analisi intermarket e la macroeconomia utili a descrivere una potenziale opportunità di investimento nel settore retail americano. I protagonisti dell’analisi:
• Rapporto rame/oro
• Produzione industriale a/a
• PIL a/a
• Vendite al dettaglio a/a
• Settore retail
Buona lettura!
1. BREVE RIEPILOGO
L’ultima analisi, pubblicata domenica 21 maggio, aveva tra i diversi obiettivi quello di focalizzare l’attenzione sul rallentamento economico (o lieve recessione) prezzato dagli investitori per gli Stati Uniti. Per supportare ciò era stato condiviso un importante “ratio”, quello tra rame/oro, che è possibile osservare nella figura successiva.
Il rapporto tra il prezzo delle due materie prime è un ottimo “barometro economico” in quanto è correlato positivamente al dato sulla produzione industriale anno/anno:
A sua volta, il dato macroeconomico contribuisce alla ricchezza totale prodotta dagli Stati Uniti, misurata con il prodotto interno lordo anno/anno:
Ho trattato questi concetti nell’analisi precedente. Qualora foste interessati all’argomento cliccate al link:
•
Esiste un settore che potrebbe soffrire se le aspettative sullo stato dell’economia non mutassero? Se si, quale sarà mai esso?
Andiamo per gradi.
2. RAPPORTO RAME/ORO, RALLENTAMENTO ECONOMICO, VENDITE AL DETTAGLIO E…PRODOTTO INTERNO LORDO
Il titolo del paragrafo potrebbe risultare di difficile interpretazione: che rapporto potrà mai esistere tra un indice di forza tra materie prime, un contesto economico negativo, un dato macroeconomico e…la ricchezza totale prodotta da un Paese?
La scorsa settimana avevamo osservato come il copper/gold ratio si trovasse in trend ribassista; osserviamo, ad oggi, se qualcosa è cambiata:
La situazione rimane invariata:
• Il prezzo dell’indice di sentiment continua a mantenersi in un trend ribassista dal 21 febbraio, formando una figura di analisi tecnica definita “canale ribassista”
All’interno di una fase di rallentamento economico si verifica un ulteriore rallentamento: quello degli utili societari; questo è ben mostrato nella grafica successiva, reperita dal sito “Macrotrends”:
Se gli utili societari rallentano, cos’altro rallenterà? Probabilmente il dato macroeconomico sulle vendite al dettaglio, mostrato nella figura successiva:
È possibile osservare come il dato, misurato anno/anno, continui la sua discesa.
Se è vero che il dato sulle retail sales è monitorato per stabilire la salute dell’economia e il copper/gold ratio ha lo stesso tipo di funzionalità, allora le prime dovrebbero essere correlate positivamente al secondo. L’ipotesi è vera?
Dal 2004 ad oggi è possibile osservare, su grafico mensile, una correlazione positiva tra essi quindi…sì! L’ipotesi precedente è vera.
E…il PIL? Che ruolo ha all’interno di questo paragrafo? Per capirlo, osserviamo la figura successiva:
Essa mostra la correlazione positiva esistente tra esso e le retail sales. Perché questa correlazione?
Per capire il concetto, è utile conoscere le variabili che vanno a comporre la formula matematica di calcolo del PIL. Utilizzando il metodo della spesa, esse risultano essere cinque:
• Consumi
• Investimenti
• Spesa pubblica
• Export
• Import
Il dato sulle vendite al dettaglio va ad impattare sulla variabile “consumi”, intesi come le spese dei consumatori per beni durevoli e non durevoli (i servizi, nelle retail sales, non sono compresi). Ora:
• All’aumentare delle spese per beni durevoli e non durevoli aumenterà la variabile “C” e, di conseguenza, trattandosi di una somma, il PIL
• Al contrario, al contrarsi delle stesse, diminuirà il valore della stessa variabile e, di conseguenza, il prodotto interno lordo
Vi è ora chiaro il motivo per il quale il dato macroeconomico sulle vendite al dettaglio rappresenta uno di quelli più seguiti e il motivo per cui, spesso, lo stesso ha ricoperto un ruolo di market mover? Probabilmente ora avrete le idee più chiare.
3. IL SETTORE RETAIL E LA SUA CORRELAZIONE CON L’INTESITA’ ECONOMICA
Chi sono alcuni dei diversi attori che controllano l’intensità economica? Siamo noi.
Siamo noi che accediamo al credito per investire in immobili e beni strumentali (variabile “I” della formula del PIL) o che acquistiamo beni durevoli, non durevoli e servizi (variabile “C”).
Questo significa che:
• Se l’intensità economica rallenta o, viceversa, si pensa rallenterà, significa che noi consumatori tendiamo o tenderemo a consumare meno
A un minor consumo corrisponderanno vendite al dettaglio più deboli.
La domanda ora sorge spontanea:
“Quali sono quei settori dell’economia che potrebbero soffrire di un contesto di questo tipo”?
Saranno quelli più legati alle vendite al dettaglio. Essi appartengono al settore retail. Un ETF che replica il movimento dello stesso è l’SPDR S&P RETAIL ETF (osservabile nella figura successiva), con ticker XRT:
Le prime 10 società che compongono l’ETF sono:
• Carvana Class A: 1.96%
• Amazon: 1.71%
• Gamestop: 1.71%
• National Vision Holdings: 1.64%
• Upbound Group Inc: 1.64%
• Camping World Holdings: 1.60%
• Ollie’s Bargain Outlet Holdings: 1.57%
• O’Reilly Automotive Inc: 1.55%
• Grocery Outlet Holding: 1.53%
• Dollar Tree Inc: 1.52%
I “sottosettori” compresi all’interno dell’ETF sono mostrati nella figura successiva:
La prossima grafica mette a confronto, su grafico mensile, il settore stesso con le vendite al dettaglio; esiste o no una correlazione tra essi?
Direi di sì: l’impatto del dato macroeconomico sul settore è lampante.
Probabilmente vi chiederete:
“Il settore retail, quindi, può essere utilizzato per misurare il sentiment degli investitori sull’economia”?
Beh…sì! Gli investitori, infatti, acquisteranno azioni delle società del settore quando le stesse saranno capaci di generare utili.
Per un ulteriore conferma si potrebbe utilizzare come “indicatore” il copper/gold ratio vista la sua funzionalità; che correlazione esiste tra esso e il settore retail? Come mostra la figura successiva:
La correlazione è diretta (calcolata su timeframe settimanale).
4. CONTESTO NEGATIVO PER ILSETTORE RETAIL: OPPORTUNITA’ SHORT?
Considerato il contesto economico, è possibile trovare delle opportunità “short” sull’ETF?
Analizziamo il grafico dal punto di vista tecnico.
Come mostra la figura successiva, il prezzo si trova in una lateralizzazione dal secondo trimestre del 2022. Due sono le strutture di prezzo più importanti:
• La resistenza dei 75$, testata dal prezzo il 16 agosto 2022 e il 2 febbraio 2023
• Il supporto dei 57$/59$, testato 9 volte
Dando uno sguardo più attento è possibile osservare la formazione di un pattern ribassista:
Un testa e spalle.
La rottura al ribasso della sua neckline con successivo breakout ribassista del supporto potrebbe dar via a un nuovo impulso “negativo”.
Questo accadrà? Lo commenteremo assieme. Per ora è importante considerare che questo settore, all’interno del contesto macroeconomico attuale, non dovrebbe essere rialzista, bensì il contrario.
Probabilmente, nella prossima analisi, andrò a ricercare qualche azienda dell’ETF analizzato con dei possibili segnali “short”.
Qualora qualche concetto fosse stato poco chiaro, attendo un vostro commento.
Buona giornata.
Idee della comunità
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.05.2023L’accordo bipartisan sul debito federale Usa richiede nuovi incontri.
Watch-out! A Wall Street prosegue la sovra-performance del Nasdaq!
Exploit di Atene dopo il successo del Premier Mitsotakis.
Pmi europei in uscita oggi, attese conferme di lieve ripresa.
Oggi in Europa sono attesi alcuni dati macroeconomici di rilievo: gli indici Pmi (Purchasing managers index) di maggio daranno una prima testimonianza sulla salute del comparto manufatturiero e dei servizi.
Negli Stati Uniti c’e’ molta attesa per il deflatore PCE (Personal consumption expenditures) di giovedì 25, poiche’ e’ la misurazione dell’inflazione per le famiglie piu’ osservato dalla Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), e fonte di ispirazione per le prossime mosse sui tassi di interesse.
A cio’ si assomma la questione insoluta dell’innalzamento del tetto del debito Usa. In tale contesto, ieri sera, Wall Street ha chiuso coi principali listini in ordine sparso: DJ -0,42%, S&P500 invariato e Nasdaq +0,50%: d’altronde, l’incontro tra il Presidente Joe Biden e lo “speaker” della Camera, il repubblicano Kevin McCarthy, per arrivare ad un accordo sul tetto del debito, era previsto a mercati chiusi.
I repubblicani insistono sull’introduzione di un limite pluriennale di spesa, accompagnato da un aumento del budget per la difesa. I democratici, come noto, preferirebbero dirottare maggiori risorse alla sanita’ ed all’istruzione. L'incontro tra Biden e McCarthy sul “debt ceiling” è stato “produttivo”, ma saranno necessari nuovi confronti.
La giornata borsistica europea di ieri ha visto spunti vivaci solo per le azioni bancarie, cosicche’ i listini europei piu’ ricchi di “finanziari” hanno performato relativamente meglio: Madrid ha guadagnato +0,5% e Milano (-0,28%), se si considera l’effetto negativo di -1,27% dovuto ai dividendi staccato da 61 società, quasi +1,0%.
Londra ha segnato +0,20%, in calo Francoforte, -0,31%, e Parigi, -0,18%. Notevole l’exploit di Atene, +7,2%, dopo la vittoria del partito conservatore dell’attuale Primo ministro Kyriakos Mitsotakis: la sua conferma per un 2’ mandato, a detta di molti analisti, favorirebbe la risalita del rating sovrano greco a “investment grade” entro la fine dell'anno.
Sul tema del “debt ceiling” degli Usa, si e’ espressa con preoccupazione il Segretario al Tesoro Janet Yellen: ella ha ricordato che, se non si giungesse rapidamente ad un accordo, crescerebbero le probabilità che gli Stati Uniti non siano in grado di onorare i propri impegni finanziari già dalla metà di giugno.
Ad incidere sul “mood” di Wall Street ieri, 22 maggio, anche le parole del Presidente della FED regionale di St. Louis, James Bullard, che si attende altri 2 aumenti dei tassi nei prossimi mesi per frenare l’inflazione.
La difficile discussione sul debito americano e le prossime scelte di politica monetaria della Federal Reserve saranno al centro dell’attenzione per tutta questa settimana, e potrebbero alimentare una lieve risalita dei rendimenti obbligazionari che gia’ si vede da qualche giorno negli Usa.
Sul fronte obbligazionario europeo, l'agenzia di rating Dbrs ha lasciato invariato quello sul debito sovrano italiano a BBB High con outlook stabile: Dbrs sottolinea che l’Italia ha realizzato una ripresa post-Covid migliore delle attese e che gode tuttora di previsioni macroeconoiche migliori della media dei Paesi europei: cio’ aiutera’ il bilancio pubblico favorendo una futura riduzione del rapporto debito/GDP.
Ieri, lieve rialzo per lo spread tra BTP decennale italiano e omologo Bund tedesco: +2 bps a 185, accompagnato da un leggero aumento del rendimento del BTP benchmark a 4,30%, +0,05% da 4,25% di venerdi’ scorso.
Stamane, 23 maggio, non delude il Pmi tedesco di maggio, frutto di interviste ai responsabili degli acquisti. Quello della manifattura è sceso a 42,9 punti, contro un’attesa di 45 e sotto i 44,5 di aprile. Il Pmi tedesco dei servizi e’ invece migliorato a 57,8, contro stima di 55,5 e sopra i 56 punti di aprile. L'indice Pmi composito sale a 54,3 punti, facendo meglio della previsione di 53,5.
Occhi e orecchie aperti oggi, sulle parole che in interventi diversi pronunceranno alcuni membri del board dell’ECB (Banca centrale europea), tra i quali de Guindos, Muller, Villeroy e Nagel e, negli Stati Uniti, ai numeri aggiornati sul settore immobiliare e delle costruzioni, tra i quali vendite di nuove case e permessi di costruzione.
Poche novita’ sul mercato valutario: Euro/Dollaro stabile attorno1,08, e Yen ancora debole verso le principali valute di scambio internazionale: le aziende esportatrici nipponiche “festeggiano” i 149,8 del cross Yen/Euro e i 138,6 di quello Yen/Dollaro.
Benefica, per l’inflazione globale, la persistente debolezza dei prezzi del petrolio, col WTI (West Texas Intermediate) attorno 72,2 Dollari/barile e del gas metano europeo, precipitato ieri un altro -3% a 29 Euro/megawattora (TTF Amsterdam).
Negli States, in un clima di attesa per i nuovi colloqui che potrebbero dirimere la quastione dell'innalzamento al tetto del debito ed evitare il default, i future su Wall Street appaioiono immobili rispetto alle chiusure di ieri .
La scarsa iniziativa degli investitori legata all’incertezza si riflette stamani sui listini asiatici: Tokyo -0,42%, Shanghai -1,52%, Hang Seng -1,45%, anche per i nuovi contrasti Cina/Usa, dopo che l'agenzia per la sicurezza informatica cinese ha vietato agli operatori di «infrastrutture informatiche critiche» del Paese l'acquisto dei prodotti dell'americana Micron.
Listini europei poco mossi, in media -0,3% a fine mattinata. Oro in calo, -1,0% a 1.957 Dollari/oncia, argento -2,4% a 23,3. (ore 12.45 CET)
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UN INDICE DI SENTIMENT PER CAPIRE CHE TIPO DI RECESSIONE SARA'Ci sarà un soft landing o hard landing? Questo è l’obiettivo dell’analisi: andare a creare un indice di sentiment capace di esplicitare le aspettative del mercato su questo tema.
Buona lettura.
1. BREVE RIEPILOGO DELLE DUE ANALISI PRECEDENTI
Le analisi del 14 e 16 maggio hanno avuto come protagonisti l’oro e il settore tecnologico americano.
Le stesse hanno avuto lo scopo di descrivere il contesto dei due asset e i catalizzatori del loro movimento al rialzo.
Facciamo un brevissimo riepilogo:
• Il settore tecnologico americano e l’oro si muovono in trend rialzista dal quarto trimestre del 2022. Il loro movimento è stato catalizzato dalle aspettative degli investitori sui tassi di interesse che, a parer loro, saranno tagliati a partire dal quarto trimestre del 2023 di 50 punti base (25 bps a novembre e altri 25 bps a dicembre), come mostrano le immagini successive:
Un taglio dei tassi di interesse è in grado di impattare in maniera positiva sul metallo prezioso e sull’ETF:
• Il gold andrebbe a beneficiare di tassi reali in ribasso e dollaro più debole, ai quali è correlato inversamente
• Il settore tech sarebbe favorito vista la sua natura “growth”
Questi due scenari sono già stati trattati in maniera specifica. Questi sono i link degli stessi qualora vogliate approfondire gli argomenti:
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Come si sono mossi i due protagonisti in queste ultime sedute? Osserviamo la figura successiva:
• XLK è riuscito a rompere al rialzo la resistenza del triangolo ascendente, confermando la sua impostazione rialzista
• L’oro, al contrario, ha visto un ritracciamento tra i livelli 0.38 e 0.5 di Fibonacci con un piccolo rimbalzo dal +1.11% nella seduta di venerdì 19
2. IL SETTORE TECNOLOGICO È DIVENTATO UN BENE RIFUGIO?
L’ultima figura dell’analisi del 16 maggio, che ora andremo ad osservare nuovamente, poneva un semplice interrogativo:
“Dal momento in cui l’oro è un bene rifugio e il settore tecnologico è correlato ad esso, allora anche quest’ultimo può essere considerato tale?”
La risposta è…no! Perché?
Per capire questo concetto, è utile osservare le due grafiche successive che rappresentano il prezzo della società Northrop Grumman a febbraio 2022 (inizio del conflitto Russia-Ucraina) e nel settembre del 2001 (attacco alle torri gemelle):
È possibile osservare come, nei due catastrofici scenari, la società sia cresciuta di oltre 30 punti percentuali.
Anche l’oro, in quello stesso scenario, si è apprezzato per il suo ruolo di bene rifugio:
“Dal momento in cui l’oro è un bene rifugio e Northrop Grumman è stato, in quei contesti, correlato ad esso, allora anche la società può essere considerata tale?”
• Northrop Grumman ha registrato in quei contesti delle grandi performance per la sua appartenenza al settore della difesa. In contesti geopolitici di questo tipo le società come NOC andrebbero a beneficiare di un aumento di domanda per attrezzature e strumenti militari; ergo: ad una maggior domanda corrisponderanno maggiori vendite e, dunque, utili societari in aumento.
Quest’ultimo punto specifica, dunque, come la società non abbia registrato quelle prestazioni perché forniva un porto sicuro agli investitori: semplicemente, forniva ad essi la possibilità di realizzare dei guadagni per via del suo modello di business.
Ecco: questo concetto può essere utilizzato anche nel contesto che stiamo vivendo attualmente per il settore tecnologico:
• Esso non è un bene rifugio vista la sua correlazione con l’oro; semplicemente si trova in un contesto in cui tende a registrare delle buone performance, contesto comune al metallo prezioso.
Non andrò ora a commentare ulteriormente quest’ultimo punto; qualora vogliate approfondire, cliccate sui link condivisi precedentemente.
3. RALLENTAMENTO ECONOMICO: COPPER GOLD RATIO E CORRELAZIONE CON LA PRODUZIONE INDUSTRIALE
Noi, appassionati di mercati finanziari, abbiamo ormai capito una questione diventata piuttosto “comune” tra gli addetti ai lavori: gli investitori scontano un rallentamento economico o, male che vada, una “lieve recessione”. Una conferma a questa certezza è il rapporto copper/gold:
Cos’è questo rapporto? Perché è importante?
• Il rame è la commodity industriale per eccellenza e la sua domanda è legata all’intensità economica: al salire di quest’ultima, aumenterà la domanda da parte delle industrie e dunque il suo prezzo. L’oro, al contrario, è un bene rifugio e il suo valore è legato alla sua richiesta in momenti di incertezza economico-finanziaria; se il rame tende ad apprezzarsi all’aumentare dell’intensità economica e l’oro in una condizione opposta, cosa si potrà affermare?
“Un rialzo dell’indice di forza è da interpretare come un’aspettativa di crescita/espansione economica mentre un ribasso come una di rallentamento/recessione”
La conferma che l’indice è in grado di esplicitare le aspettative descritte giunge dalla correlazione positiva (a livello mensile) tra lo stesso e il dato macroeconomico sulla produzione industriale americana misurata a/a:
E, guarda caso, il dato macroeconomico è correlato positivamente al prodotto interno lordo a/a:
Concentriamoci ora sull’ultimo periodo:
Il prezzo del “rapporto” si trova all’interno di un canale discendente, figura tecnica ribassista; quest’ultima è da leggere come un’aspettativa pessimista del mercato.
È lecito chiedersi:
“Ma quanto pessimista? Il mercato sconta un rallentamento economico o una recessione? Un soft landing o hard landing”?
Per quantificare il livello di pessimismo, è possibile utilizzare un particolare indice di sentiment: quello tra XLK e GLD (che è un ETF che replica il prezzo dell’oro), rappresentato nella figura successiva:
4. UN INDICE DI SENTIMENT PER MISURARE LE ASPETTATIVE DI RECESSIONE DEL MERCATO: XLK/GLD
Come è possibile che l’indice di forza possa esplicitare le aspettative degli investitori sul corso futuro dell’economica?
Per poter capire, saranno ora ipotizzati due scenari.
4.2. SCENARIO DI RALLENTAMENTO/LIEVE RECESSIONE
È importante specificare che scenari di rallentamento economico o lieve recessione non sarebbero capaci di impattare in maniera molto negativa sugli utili delle aziende tecnologiche; è altrettanto vero che, in quello stesso contesto e come commentato nell’analisi del 16 maggio, il settore tecnologico andrebbe a beneficiare di una pausa/taglio dei tassi di interesse. Questi fattori darebbero probabilmente forza ad un rialzo dell’ETF XLK.
Anche “GLD” andrebbe tuttavia a beneficiare di una politica monetaria via via meno restrittiva (per il calo dei tassi reali e la debolezza del dollaro).
Ci potremmo dunque ritrovare in un contesto caratterizzato dai due ETF a carattere rialzista ma…chi andrebbe a sovraperformare?
• Andrebbe a sovraperformare XLK vista la maggior volatilità rispetto a GLD
4.3. SCENARIO DI GRAVE RECESSIONE
Se si dovesse palesare uno scenario del genere, gli utili delle società tecnologiche (non solo di quelle, ovviamente) sarebbero sicuramente impattati in maniera molto negativa. Questo catalizzerebbe il tipico scenario di risk off con la classica rotazione di capitali da asset “rischiosi” a quelli “rifugio”. Per questo motivo:
• GLD andrebbe a sovraperformare XLK visto e considerato il suo ruolo di bene rifugio
5. ATTENZIONE ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Un fattore che potrebbe andare ad influenzare l’indice di forza potrebbe essere quello sull’intelligenza artificiale. La “mania” sull’IA ha infatti catalizzato una grande quantità di acquisti sulle società coinvolte nel progetto.
Quale potrebbe essere il metodo da utilizzare per “scovare” una possibile manipolazione? Osserviamo la grafica successiva:
Dal 4 al 19 maggio LQDH ha sovraperformato LQD: l’indice di forza, come discusso nell’analisi del 16 maggio, misura l’aspettativa sui tassi di interesse degli investitori: l’oro (GLD), a causa dell’aumento dei tassi reali, ha formato un ritracciamento mentre XLK, al contrario, ha registrato un aumento.
L’indice di forza XLK/GLD è salito: questo significa che nell’ultimo mese il mercato ha scontato un “soft landing”? No, perché XLK, che sarebbe dovuto scendere come l’oro, ha invece creato un piccolo impulso rialzista; perché? Proprio perché spinto al rialzo dall’euforia sull’intelligenza artificiale. La figura ha rappresentato l’esempio di cosa significhi avere un “indice manipolato”, dove XLK non ha risposto alla dinamica politica monetaria hawkish/dowish.
5. BREVE RIEPILOGO
Riprenderemo l’indice di forza XLK/GLD tra qualche tempo. Qualora abbiate trovato l’analisi di difficile comprensione commentate pure.
Buona giornata.
Massimi storici per BroadcomChiude la settimana il titolo Broadcom con nuovi massimi storici e con una performance del +8,10%.
Il grafico settimanale mostra in modo chiaro l'andamento dei prezzi in questi ultimi
due anni. Il forte ribasso subito per tutto il periodo 2022 si è concluso con l'inizio dell'attuale 2023 dando il primo segnale, con la rottura di area 560$ ad inizio gennaio. Da quel momento, i prezzi hanno continuato la loro ascesa fino a portarsi ad inizio marzo, nella forte area dei 650$ ed iniziare una fase di pausa.
Guardando il volume profile sul grafico giornaliero, si vedono nel dettaglio i tantissimi scambi che sono avvenuti tra 600$ e i 650$ circa e che hanno impedito al prezzo di muoversi.
Con il recente movimento avvenuto il 17 maggio, il titolo esce dal trading range chiudendo la giornata con +2,50% accompagnato da volumi crescenti e sopra la media confermando così la rottura. Il movimento è poi continuato chiudendo la settimana sopra i massimi storici e toccando quasi i 685$.
L'indicatore di forza relativa che confronta il titolo rispetto al mercato, si mostra rialzista evidenziando un titolo forte e confermando maggiormente il movimento.
Che tipo di scenario possiamo ipotizzare sul titolo ?
A mio parere, la recente rottura avvenuta sul titolo mostra l'interesse da parte degli operatori. Per un ingresso al rialzo, visto la candela incerta di venerdì e la verticalità del rialzo dopo la rottura, andrei ad attendere il titolo nei pressi di area 650$ per poi entrare sulla ripartenza così da avere un migliore rapporto rischio rendimento. Lo scenario rimane positivo e solo una chiusura sopra i 600$, potrebbe andare a cambiarlo almeno per il breve periodo.
Se la mia analisi ti è piaciuta lasciami un like come segno di ringraziamento.
EUR/JPY: FTW sopra area 147,00Buongiorno a tutti,
eccoci come sempre puntuali per l'analisi settimanale.
Questa volta vado dritto su Eur/Jpy, il cross formato da Usd/Jpy e Eur/Usd.
La price action ci indica un'informazione long con il mio caro trigger FTW sopra area 147,00 dopo lo swing low in area 146,00 di due settimane fa.
Nei prossimi giorni quindi cercherò delle conferme di entry long che hanno obiettivo in area 153,50.
Il fallimento della mia view long di breve termine avverrebbe con il ritorno dei prezzi sotto area 144,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week-end e un buon TRADING SIMPLE!
Analisi CiclicoVolumetrica sul nasdaqNei commenti del precedente articolo avevo promesso una mia analisi sul NASDAQ, ed eccoci qua...
📍 Cominciamo con analizzare le ampiezze degli ultimi Cicli Intermedi, dal top del 2021
Durante lo storno le Ampiezze, in termini percentuali, sono partite da circa - 22%, accelerare ad un circa -29%, per poi cominciare a rallentare mettendo a segno prima un circa - 24% e poi un -15%.
Il ciclo che in questa fare correttiva registra l'oscillazione minore, evidenzia il troncamento della spinta ribassista e da quel minimo si parte un cambio di carattere dato dalla violazione del massimo di periodo del Ciclo sul quale si individua il troncamento.
Per spiegarvi meglio il concetto permettetemi un'analogia. Paragoniamo le ampiezze dei Cicli alla respirazione di un essere umano! Un respiro non è mai esattamente uguale al precedente poichè varia la quantità di aria inspirata ad ogni riflesso, che può essere condizionato a seconda dello stato della persona (a riposo oppure in moto)! Ad esempio all'inizio di una corsa, un atleta avrà un respiro regolare, per poi aumentare durante la fase di sforzo e diminuire quando lo sforzo è terminato!
Esattamente come fa un essere umano per respirare, i mercati si comportano allo stesso identico modo...
📌 Dopo il cambio di carattere abbiamo registrato un'ampiezza abbastanza costante, ma molto al di sotto della media del precedente movimento ribassista, movimento tipico che si può riscontrare nel famoso ''salto del gatto morto'' e con questo non voglio dire che faremo nuovi minimi. Voglio soltanto dire che ci servirebbe un minimo evidente, al di sopra del minimo di partenza del nuovo Ciclo Annuale, per confermare l'inversione di lungo termine.
Tenendo in considerazione le ciclicità, e possiamo farlo poichè hanno dimostrato di essere affidabili su questo asset, attualmente ci troviamo all'interno del terzo Ciclo Intermedio di questo primo Ciclo Annuale di un nuovo Ciclo di 4 anni.
All'interno dell'attuale Ciclo Intermedio, come potete notare dal modello ciclico overlay, ci troviamo oltre la metà e la candela dello scorso Giovedì, ha preso liquidità in un'area di Supply, identificata come liquidity grab (segnalata a grafico con i gamberetti 😂).
🚨 Fate attenzione a questo movimento poiché le tempistiche non sono a favore di una continuazione prolungata della tendenza, inoltre l'ampiezza dell'attuale Ciclo Intermedio è pari al 18.24% e se consideriamo l'ampiezza del precedente Intermedio (anch'esso rialzista), potrebbe muoversi a rialzo ancora di qualche punto percentuale prima di avviare le pratiche di chiusura.
La cosa più importante da considerare è la liquidity grab, poichè è proprio in queste aree che i Big Guys preferiscono scambiare (in questo caso distribuire).
Inoltre a grafico ho identificato un'area resistiva molto solida, sulla quale confluiscono almeno 3 fattori volumetrico-statistici:
La Value Area High di tutto il movimento ribassista
Un volume pivot di lungo periodo molto solido
La terza sdv del precedente Quarter
➕ Se a questo aggiungiamo che ci troviamo tra il 50 % e il 61.8 % di ritracciamento di tutto l'impulso ribassista, partito dai top, direi di prestare estrema attenzione a questo movimento poichè potrebbe darci un segnale molto favorevole per una vendita allo scoperto! Altro fattore di allarme è dato dalla velocità ciclica che non sta seguendo la tendenza del prezzo inoltre l'ampiezza della velocità su questo Ciclo è molto inferiore ai precedenti (segnale di anomalia)
Analizzando la volatilità implicita, si denota una permanenza nei dintorni di livelli di buona compiacenza, livelli che in passato hanno anticipato le inversioni. Dopo qualche giorno che l'indice ha chiuso sotto il 19 %, è partita una correzione. Altro livello interessante, la cui violazione al ribasso ha anticipato forti storni e inversioni di tendenza, è il 13 % (estrema compiacenza)
👀 Sul brevissimo periodo, bisogna tenere d'occhio il minimo della candela che ha breccato la liquidity grab, ovvero 13.628 $
Sul breve periodo, un valido supporto è fissato a 13.348/350 $
Sul medio periodo, un valido supporto è fissato nell'area nei dintorni di 12.400/500 $
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Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.
Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.
Come avevo previsto il supporto 0.75 ha svolto il suo compito questa settimana, non permettendo al prezzo di romperlo. Mio malgrado, come si vede a grafico, sono entrato a mercato, al momento che scrivo sono ancora in gain. Non intendo rinunciare al mio trade per quel singolo campanello di allarme.
Nulla, secondo il mio studio, offre supporto ad un inversione di prezzo, la linea della vita tiene ed il prezzo è ampiamente al di sotto. Inoltre, come da manuale, secondo i principi di Gann, il periodo settimanale chiude con un minimo ed un massimo decrescenti ed, infine, come da regole operative contenute nel mio trading plan, rispetto la regola n.10 che recita:
“Non uscire dal mercato senza una buona ragione”. Rimanere in tendenza il più a lungo possibile. Ecco perché non si deve uscire dal mercato se non per un dato oggettivo previsto dal mio piano preparato in partenza. Il risultato dei guadagni è proprio una conseguenza di mantenere le posizioni per tutto il trend. Per raggiungere un tale target non basta solo la tecnica: è necessario anche uno sviluppo psicologico da parte del trader.
Se, infine, chiudo in Loss, con buona pace di tutti, non avrò nessun rammarico e, tanto meno, mi biasimerò. Avrò rispettato la più importante, o una delle più importanti regole del mio piano tecnico/strategico, anzi due; quella sopra descritta e la n.23: “Non uscire dal mercato o cambiare posizione senza una ragione pratica”. A meno che non mi accorgo di aver sbagliato dei calcoli matematici sull’entrata oggettiva nel mercato, nessun altra ragione sarebbe giustificabile.
Sono anni che non trasgredisco alle regole trovate durante lo studio dei prezzi, una volta elaborate o rielaborate come è avvenuto poco tempo fa, le rispetto ciecamente, esse sono figlie di uno studio lungo, molto lungo, preferisco perdere un trade ma attenermi, nel tempo sono stato sempre ripagato.
Ecco, questo è tutto e buon tutto.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 19.05.2023Verso un accordo sul Debito statale Usa: le borse “festeggiano”.
Tornano a scendere le richieste di sussidi di disoccupazione in Usa.
Il Bollettino BCE descrive prospettiva stagnante 2023 per la manifattura.
Domanda di credito in Europa in calo, recessione in arrivo?
Ieri, 18 maggio, negli Stati Uniti, ha prevalso l’ottimismo per un'intesa bipartisan sull'innalzamento del tetto del debito federale che sventerebbe, una volta ancora, il 1’ default nella storia degli Usa. Il repubblicano Kevin McCarthy, speaker della Camera si e’ detto "ottimista" sulla possibilità di raggiungere un accordo coi democratici entro la prossima settimana.
Le Borse europee hanno chiuso in rialzo, ma Milano ha quasi azzerato i guadagni nella parte finale, incassando un misero +0,1%: Francoforte la migliore, +1,3%, Parigi +0,6%, Londra +0,25%. Anche Wall Street ha fatto segnare forti rialzi: Dow Jones +0,4%, Nasdaq +1,5%, e S&P500 +1,0%: questi 2 indici hanno chiuso ai massimi dall'agosto 2022.
Ieri abbiamo registrato dati macro Usa contrastanti: il superindice economico LEI (leading indicator) è sceso ad aprile per il 13’ mese consecutivo. Le vendite di case esistenti ad aprile sono diminuite -3,4% ed il numero di lavoratori che la scorsa settimana ha richiesto i sussidi di disoccupazione è diminuito di 22 mila a 242 mila, battendo le attese di 250 mila.
La “salute” della manifattura nell'area di Philadelphia resta in “area negativa” (lo e’ stato per 11 mesi degli ultimi 12) ma migliora: il Philadelphia FED index è risalito da -31,3 punti a -10,4, battendo le attese di -20.
Curioso osservare che i rendimenti dei Treasury stiano salendo sul timore che la Federal Reserve (FED-Banca centrale americana) possa alzare nuovamente il costo del denaro per raffreddare l'inflazione ancora troppo alta, senza impattare negativamente sull’occupazione, che si conferma ai massimi di sempre.
I future sui FED funds incorporano il 35% di probabilità di un rialzo a giugno, in risalita dopo che il Presidente della Fed texana Lorie Logan ha detto di non vedere valide ragioni per una pausa: un’opinione simile e’ stata espressa da James Bullard, Presidente della Fed di St. Louis.
Il tema dell’inflazione e della politica monetaria delle banche centrali resta caldo anche in Europa, dove c’e’ molta attesa per il discorso al Board dell’ECB (Banca centrale europea) del 24 maggio di Christine Lagarde, in preparazione della prossima riunione di politica monetaria del 15 giugno, per il quale il consenso vede un nuovo aumento dei tassi di +0,25%.
Intanto, il vicepresidente dell’ECB Luis de Guindos ritiene probabile un nuovo rialzo del costo del denaro, quantunque “la maggior parte del lavoro sia già stata fatta”.
Nell’attesa c’e’ un po’ di tensione sui rendimenti dei Governativi europei: ieri lo spread tra Btp italiani ed omologhi Bund tedeschi e’ risalito a 189 bps, col rendiemento del BTP benchmark a 4,31%: l’OAT decennale francese e’ tornato a rendere oltre 3,0%.
Oggi pomeriggio, 19 maggio, a mercati chiusi, arrivera’ il giudizio dell’agenzia di rating Moody's sul debito italiano. Moody's ha il giudizio più basso tra quelli sull’Italia, Baa3, ovvero il livello piu’ basso dell’Investment Grade.
Sul fronte valutario il Dollaro sta rapidamente recuperando terreno sull’Euro, e ieri ha toccato il massimo da 7 settimane tornando sotto 1,08: stamane lo troviamo a 1,077.
Il prezzo del petrolio ieri e’ sceso -1% circa (WTI a 76 Dollari/barile) dopo che nei giorni passati era risalito sul calo superiore alle attese delle scorte di benzina Usa e le indicazioni di una domanda globale al massimo dal 2021. Discesa senza fine del metano europeo sul TTF-Amsterdam, ora sotto 30 Euro/MWh, ai livelli di giugno 2021.
Oggi, 19 maggio, i leader dei G7 (organizzazione dei 7 Paesi piu’ sviluppati al Mondo) si riuniscono a Hiroshima, in Giappone: e’ quasi certo che decideranno ulteriori sanzioni alla Russia pur senza arrivare al divieto titale delle esportazioni verso la Russia.
Intanto l’ECB, nell’ultimo Bollettino economico, evidenzia che “Le banche hanno segnalato un forte calo della domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie nel primo trimestre 2023'.... In particolare, “il calo da parte delle imprese e' stato il piu' marcato dalla crisi finanziaria mondiale, mentre la contrazione da parte delle famiglie e' stata la piu' elevata dall'avvio dell'indagine nel 2003”.
“Le pressioni salariali si sono intensificate ulteriormente poiche' i lavoratori dipendenti, consapevoli di un mercato del lavoro solido, tentano di recuperare il potere d’acquisto perso per l'inflazione elevata'. Il Bollettino sottolinea anche come alcuni settori siano stati in grado di aumentare i propri margini grazie alla robustezza della domanda e all'incertezza generata dall’alta inflazione”.
Gli analisti dell’ECB si aspettano la prosecuzione di una crescita positiva, anche se moderata, nel 2’ trimestre, pur con andamenti divergenti tra settori: piu’ debole quello manifatturiero, che sta smaltendo gli ordini arretrati, piu’ forte quello dei servizi.
Mercati azionari: ancora incerti i listini cinesi, mentre ha brillato Tokyo che, col +0,8% di stamane ha aggiornato i massimi dal 1990, complice la svalutazione dello Yen che aiuta le esportazioni: anche oggi la valuta giapponese si indebolisce verso Dollaro a 138,10, e verso Euro a 148,80.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Se si chiude oltre un livello chiave si riparte longSarebbe la prima volta che vedo un testa e spalle settimanale negato addirittura sull'indice più importante al mondo ma l'eccezione conferma la regola... al momento che scrivo (sono le 16,08) il testa e spalle ribassista è stato negato e il livello chiave dei 4008 è stato rotto al rialzo. Se chiudiamo a questo livello (minimo 4010) magari confermato dai prossimi giorni, il mercato potrebbe essere bull e con ottima velocità.
Posizioni ribassiste chiuse quasi tutte (un piccolissima parte ancora in essere). Il mercato in caso di rialzo , dovrà scontrarsi con una resistemza importante mensile a 4050 . Chissà che chiuda il 31 marzo proprio a questo livello? Ovviamente il primo supporto diventa proprio i 4000 .... OANDA:SPX500USD
Palantir 18.05.23 ore 19.56Non sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione ad investimento o disinvestimento.
Grafico a candele 1D.
Si ipotizza Testa spalle inverso. Neckline fra i massimi del 01.11.22 e del 16.02.23. Target 4,39$ da effettivo (escluse false rotture) punto di rottura neckline.
La figura si realizza solo con la rottura della neckline. Altrimenti viene invalidata.
Dopo la prima trimestrale profittevole di Palantir nel Q1 2023, l'inflazione Usa che scende, e le dichiarazioni di ieri 17.05.23 di Biden di aver incontrato i 4 leader del Congresso convenendo insieme fra loro che troveranno l'accordo al tetto del debito (che in realtà il mondo darebbe per scontato) e che domenica saprà dirci di più, i mercati trovano un'onda verde nella quale spicca il rialzo di Palantir che mantiene, a dispetto di altri titoli, la posizione, assorbendo tutte le vendite e performando particolarmente bene.
L'Rsi sul day è in estremo ipercomprato, fra 78 e 79 punti ed il massimo storico sul day è stato 88,16 punti ai tempi d'oro della borsa e di Plantir.
L'ipercomprato inizia da 70 punti e quindi l'attuale punteggio dell'Rsi suggerirebbe un'imminente correzione da ipercomprato, eppure per ora Palantir sta assorbendo le vendite ed ha segnato nuovi massimi relativi dall'dic22 e sembrerebbe non avere intenzione di scendere a correggere nonostante le evidenze grafiche. Ad ogni modo c''è resistenza proprio sugli 11,53$, ovvero sulla neckline del testa spalle inverso.
Il grafico è disseminato di Gap evidenziati in viola, preoccupano in specie quelli in basso.
Sul grafico è proposto un conteggio col punto interrogativo di eventuali onde di Elliott. Il punto interrogativo è ad evidenziare che chi scrive non è convinto del conteggio ed in particolare se siano onde di un nuovo ciclo rialzista oppure un movimento ABC correttivo, in particolare a formare un movimento B della correzione dal gen21.
In nero è evidenziata la trendline dei massimi discendenti dal gen21, ovvero la ribassista di lungo corso, che il titolo ha ben rotto, e questo è segnale positivo. E' interessante notare i movimenti del 10 maggio 2023 di quando il prezzo ha sentito la resistenza della ribassista dal gen21 e la abbia poi superata il 17 maggio 2023.
Il trend è rialzista.
Alle 19.56 del 18.05.23 il titolo quota 11,45$ con un +11,70% sulla chiusura di ieri avvenuta a 10.25$.
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Palantir al 16.05.23Non sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione ad investire o disinvestire.
Grafico a candele 1D.
Doppio massimo (qualcuno in modo non tecnico le chiama simpaticamente orecchie di lupo) toccato in grafico a candele 1D con i top del 16.02.23 (10,31$) e del 10.05.23 (10,30$). La differenza di 1 centesimo è tollerabile e fa rientrare ugualmente la figura nel doppio massimo.
L'altezza della figura misurata in grafico a candele 1D, dal minimo compreso fra i due massimi e i massimi stessi è di: 10,30$ (prendiamo quello col centesimo in meno) meno 7,19$ (minimo compreso fra i due massimi), pertanto l'altezza del doppio massimo è di 3,11$ di estensione.
Il target della figura sarebbe, solo in caso di rottura dei 7,19$, a 4,08$ (è solo teoria, a cui però prestare un pò di attenzione) ovvero 7,19$-3,11$=4,08$, ovvero nuovi minimi.
Chiaramente non posso sapere se si verifichi il nuovo minimo, che comunque avrebbe eventualmente più possibilità di verificarsi solo con la rottura dei 7,19$ e perdita di tale livello di prezzo, dopo eventuale ritest dei 7,19$.
Certamente è più probabile, visto anche l'ipercomprato, che il prezzo vada a chiudere l'enorme gap che inizia a 7,85$ (fino a 8,66$) ed anche quello più piccolo che inizia a 7,55$ (fino a 7,59$).
Il titolo si trova dal 10.05.23 in trend discendente da ipercomprato, come è evidenziato sia dall'azione del prezzo che dall'indicatore RSI.
L'eventuale superamento dei 10.31$ invaliderebbe la figura evidenziata.
Sul grafico sono tracciate due trendline ribassiste (massimi discendenti) dal 05.08.23, in rosso tracciata in grafico a candele 1D ed in azzurro tracciata in grafico lineare 1D.
E' probabile che le medie mobili forniscano supporti alla eventuale discesa del prezzo.
Il trend di breve appare variato dal 10.05.23 in ribassista.
Il 16.05.23 il titolo ha chiuso a 9,47$.
ANALISI INTERMARKET SETTORE TECH: IL SUO CATALIZZATORE Buongiorno a tutti, l’obiettivo dell’analisi è quello di analizzare lo scenario che il settore tecnologico americano sta attraversando dagli inizi del 2023. Esso continuerà la sua salita?
Buona lettura. Qualora qualche concetto fosse poco chiaro, commentate!
1. LE GRANDI PRESTAZIONI DEL SETTORE TECNOLOGICO
Il settore tecnologico ad oggi, come mostra la prima figura, si presenta come il secondo miglior settore dall’inizio del 2023:
Per andare ad analizzare il suo prezzo dal punto di vista tecnico e successivamente intermarket sarà utilizzato l’ETF “XLK”. Le prime 10 società all’interno del paniere dell’ETF tech sono:
• Microsoft (24.78%)
• Apple (24.21%)
• Nvidia (4.61%)
• Broadcom Inc (3.57%)
• Salesforce Inc (2.73%)
• Cisco Systems (2.60%)
• Accenture PLC (2.36%)
• Advanced Micro Devices (2.08%)
• Adobe Inc (2.08%)
• Oracle (2.03%)
Osserviamo la figura successiva:
Dopo aver raggiunto dei massimi relativi il 15 agosto del 2022, il prezzo dell’ETF ha creato un nuovo impulso ribassista che ha avuto termine il 13 ottobre 2022. Da quel punto il prezzo è successivamente ripartito, formando dei massimi via via crescenti; questi ultimi sono stati i responsabili della formazione del supporto dinamico.
Dalla prima seduta del 2023 il prezzo ha subito un’ulteriore accelerazione al rialzo che ha avuto termine il 3 aprile 2023, con una performance di oltre 20 punti percentuali: i massimi del 15 agosto e quelli nei quali il prezzo si ritrova in quest’ultimo mese vanno a costituire la resistenza dei 152$.
Utilizzando l’RSI a 14 periodi è possibile osservare come il prezzo, dal massimo del 31 marzo, stia perdendo lentamente la sua forza.
Detto ciò, l’impostazione grafica è comunque rialzista: è infatti possibile osservare un triangolo ascendente, non perfetto dal punto di vista geometrico ma pur sempre tale:
Perché il settore tecnologico è stato uno dei migliori? Ma soprattutto: continuerà ad esserlo? Proviamo a trattare questo argomento in chiave intermarket.
2. ANALISI INTERMARKET: SETTORE TECNOLOGICO, TASSI DI INTERESSE E INDICE DI FORZA TRA OBBLIGAZIONI
Qual è stato il catalizzatore che ha spinto al rialzo il prezzo dell’ETF tech?
• I tassi di interesse della Federal Reserve
Anzi, per meglio dire…le aspettative degli attori del mercato su quello che potrebbe essere, nel futuro, il livello dei tassi di interesse.
Partiamo con il definire il motivo per il quale questo settore dovrebbe essere sensibile agli interest rates:
• Le società del settore tecnologico appartengono a quella categoria definita “growth”.
A questa classe appartengono quelle aziende che, al contrario di altre, hanno un alto potenziale di crescita. Crescita di cosa? Crescita degli utili.
In questo contesto, una crescita futura degli utili è legata alla quantità di investimenti in ricerca e sviluppo (per la precisione ricerca, sviluppo e implementazione di nuove tecnologie con lo scopo di migliorare la crescita e l’innovazione) nel presente.
Come vengono finanziati questi stessi “progetti”? Tipicamente con una parte degli utili “attuali” (ecco perché, tipicamente, il prezzo delle aziende growth non è giustificato dagli utili, con relativo aumento del P/E) e attraverso del debito (finanziamenti ed emissione di obbligazioni).
È qua che giungiamo al punto fondamentale: all’aumentare dei tassi di interesse di una banca centrale aumenteranno in maniera proporzionale gli interessi delle società sui debiti da pagare ad obbligazionisti o banche per poter raggiungere i loro obiettivi; per loro sarà più difficile accedere al credito a causa dell’aumento del costo del denaro.
Ergo: un rialzo dei tassi di interesse ostacola quello stesso modello di “crescita”.
Spiegato ciò (se non fosse stato chiaro commentate!), è necessario andare a creare un indice di forza che confermi il punto precedente: esso dovrà esplicitare le aspettative sui tassi di interesse degli investitori. Esso non è altro che “LQDH/LQD”, rappresentato nella figura successiva:
Entrambi gli ETF replicano il movimento di prezzo di obbligazioni societarie americane ad alto grado di rating, con una differenza:
• LQDH, al contrario del secondo, è coperto dall’aumento dei tassi di interesse (uno dei diversi rischi che va a presentare l’asset class obbligazionaria)
Ora, probabilmente, vi chiederete:
“Cos’è che copre un ETF obbligazionario da un aumento dei tassi di interesse?
Osserviamo la figura successiva:
LQDH è formato dall’ETF LQD e da particolari contratti, chiamati interest rate swap (IRS). Questi sono stipulati tra due parti:
• Dai gestori dell’ETF
• Da un “broker dealer”
Per avere una copertura dall’aumento dei tassi di interesse i gestori dell’exchange traded fund pagheranno al broker un interesse fisso (“fixed”) e, contemporaneamente, quest’ultimo pagherà ai gestori un interesse variabile (“floating”). Ebbene, l’interesse variabile è quello che copre l’aumento dei tassi di interesse, andando a mitigare gli effetti di una politica monetaria restrittiva.
Infine, le prestazioni di LQDH saranno pari alla somma tra le prestazioni dell’ETF non “indicizzato” (LQD return) e gli interessi variabili derivati dai contratti swap (total return on swap contracts).
Possiamo affermare che il meccanismo di funzionamento di questi particolari contratti è simile a quello dei credit default swap, con una differenza:
• Nei CDS il broker (o banca) si assume il rischio di default dell’emittente, mentre negli IRS il rischio sui tassi di interesse
È logico ipotizzare che:
• Ad un aumento delle aspettative di rialzo dei tassi di interesse LQDH mostrerà prestazioni migliori di LQD; al contrario, sarà invece quest’ultimo ETF a sovraperformare
Quest’ultimo punto è vero? La risposta è racchiusa nella figura successiva:
La figura è abbastanza chiara:
• LQDH/LQD è un ottimo indice di forza capace di anticipare le mosse di politica monetaria della Federal Reserve; esso, per questo motivo, ricopre un ruolo di “leading indicator” (segnale anticipatore)
Andiamo ora ad osservare l’indice su grafico giornaliero:
È dal 7 novembre del 2022 che l’indice di sentiment crea dei massimi via via decrescenti, con la successiva formazione di un triangolo discendente, figura di analisi tecnica ribassista.
Possiamo ora rispondere alla domanda:
“Perché il settore tecnologico è rialzista da Q4 2022?”
Perché, come mostra la figura successiva, è dallo stesso periodo che gli investitori hanno aspettative sui tassi “ribassiste”:
• Quanto più forti saranno le aspettative su un taglio dei tassi di interesse, tanto più si concentreranno gli acquisti su quelle società capaci di andare a beneficiare della particolare condizione (al diminuire del “costo del denaro” aumenterà la possibilità di una potenziale crescita delle società growth per i motivi spiegati precedentemente)
3. IL TECNOLOGICO CONTINUERA’ LA SUA SALITA?
La condizione affinché il settore tech dia continuità alla sua tendenza è legata alle aspettative sui tassi di interesse.
Se si materializzasse la recessione tanto annunciata, come potrebbe reagire XLK?
Questo sarà l’argomento della prossima analisi, in cui andrò a correlare lo stesso ETF con l’oro. Vi lascio tuttavia con un dubbio:
Come è possibile che un settore risk on come quello tecnologico sia legato in maniera positiva all’asset risk off per eccellenza, l’oro? XLK è diventato un bene rifugio di breve periodo?
Alla prossima, buona giornata!
Calo del prezzo d Bitcoin: attenzione al dollaroIl prezzo di Bitcoin ha recentemente subito una significativa diminuzione, scendendo al di sotto del suo supporto di 55 giorni a $27.000 il 12 maggio.
Questa correzione del 7% a $26.155 ha portato alla liquidazione di $100 milioni di contratti future BTC long.
Durante questo periodo, i mercati dei futures di Bitcoin hanno mostrato una certa resilienza, lasciando intravedere una possibile ripresa verso i $28.000.
Tuttavia, il panorama normativo negli Stati Uniti ha introdotto un elemento di incertezza. Marathon Digital, una società mineraria quotata in borsa, ha ricevuto una citazione in giudizio dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti per presunte violazioni delle leggi federali sui titoli e l'utilizzo di transazioni con parti correlate.
La correzione del prezzo di Bitcoin è avvenuta in concomitanza con la forza dell'US Dollar Strength Index (DXY), che misura la valuta statunitense rispetto ad altre valute estere. Un dollaro più debole solitamente spinge la domanda verso riserve di valore alternative come Bitcoin e altri asset scarsi.
Nonostante il calo del prezzo di Bitcoin, i trader professionali che utilizzano margini e contratti futures hanno incrementato le loro posizioni lunghe, evidenziando la fiducia nella possibilità di un recupero verso i $28.000 piuttosto che una discesa al prossimo livello di supporto vicino a $24.500.
In conclusione, nonostante le sfide normative e il calo del prezzo di Bitcoin, i trader professionali mantengono una posizione rialzista, indicando una certa fiducia nel futuro dell'asset. Tuttavia, è importante considerare che il mercato è soggetto a cambiamenti rapidi e che la vigilanza continua è essenziale per valutare l'andamento futuro di Bitcoin.
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 16.05.2023
LA CHINA DELUDE E LE COMMODITY SOFFRONO
-CONTESTO
Una fase di incertezza come poche stiamo vivendo sui mercati finanziari, e in giornate dove anche i market movers offerti dal calendario macroeconomico sono pochi, non ci vuole poi molto a scuotere i prezzi dal loro letargo.
A dare attimi di vita ai prezzi, stanotte i dati provenienti dalla Cina, con i report sulla produzione industriale annuale, che a dispetto delle forti attese di ripartenza post covid, hanno deluso pesantemente attestandosi al +5.6% rispetto a delle aspettative del 10.9%.
La prospettiva di un rallentamento economico in America per il secondo semestre 2023, unito ad una Cina che non riparte, potrebbe essere la formazione della tempesta perfetta per l’economia mondiale che si vede privata dei due principali produttori di ricchezza mondiale.
In risposta a questa prospettiva, gli asset commodities sono stati i primi a rispondere con pesanti perdite, a dimostrazione della paura di un calo drastico della domanda mondiale di commodities.
Non unica news di questa mattina la Cina, ,a anche il Regno Unito vvede i dati sul mercato del lavoro in pubblicazione questa mattina, con la variazione delle richieste di disoccupazione che salgono a 46.7K unita dalle precedenti 26.5K. Ancora a conferma di un mercato del alvoro in raffreddamento , il tasso di disoccupazione che è salito al 3.9% dal precedente 3.8%.
-FOREX
Il comparto valutario in un quadro misto oggi trova di nuovo un dollaro debole con un -0.12% medio , ma forza nelle valute rifugio come lo yen giapponese che guadagna un +0.13% medio e franco svizzero con un +0.27% medio. Male il dollaro australiano che continua la sua caduta con un -0.34% medio.
Il sentiment retail resta ancora in vendita di dollari USA con un 60% di posizioni short sul basket , che porta a 69% long su eurusd, 72% long su audusd e ancora 58% long su nzdusd. Il quadro del sentiment retail resta tuttavia complesso, con posizioni contrastanti, con un 57% di posizioni short sulle sterline a segnalare la potenzialità di ripartenze long e una maggiore fiducia nella sterlina di quanto non ve ne sia nella moneta unica, portando cosi i cross come eurgbp ad interessanti affondi ribassisti.
Resta tuttavia interessante a nostro parere la possibilità di recuperi rialzisti delle majors contro il dollaro Usa che resta a nostro avviso un asset perdente nel medio lungo periodo.
-EQUITY
Il comparto azionario misto , ancora incertezza a livello globale, che porta a posizioni short sugli indici asiatici, che vedono HK50 al -1.30% in netto storno dalla forte salita di ieri, mentre Nikkei e HS restano vicini alla parità dopo forti affondi ribassisti nella sessione asiatica.
L’europeo resta sostanzialmente tonico, con il dax che trova costanti acquisti su tutti i livelli di supporto di breve periodo, ultimi supporti a 15860pnt e 15830 pnt poi, per avere ultimo baluardo a 15777 pnt.
A far nota stamattina il Nasdaq che in premarket attacca i massimi di periodo e prova gia a sfondare le resistenze in chiaro segnale di forza, mettendo in evidenza la scelta degli operatori su asset ciclici piuttosto che titoli ed indici forse più stabili , ma meno direzionali che portano l’SP500 a ristagnare n un chiaro trading range compreso tra 4150 pnt e 4100 pnt
-COMMODITIES
Debolezza per il comparto commodities,con gli energy tutti in territorio negativo, che segnano dal -0.40 del gasoline al -0.20 del wti.
Non meglio i metalli, che trovano il gold al test dei supporti dei 2000$ attualemnte al -0.20% con le prime resistenze a 2022$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Per il resto della giornata attendiamo ora i dati dello zew tedesco e poi le vendite al dettaglio USA che daranno una più chiara view della domanda aggregata USA.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
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LA BCE RIMANE OTTIMISTA!Condivido questo piccolo articolo per analizzare gli ultimi aggiornamenti della Banca Centrale Europea, dopo l'aumento di 25 punti base di 2 settimane fa.
Analizzando le proiezioni economiche possiamo cogliere spunti interessanti per posizionamenti futuri.
Ho recuperato le proiezioni di febbraio 2023 e le ho messe a fianco alle proiezioni di maggio 2023.
L'inflazione headline rispetto a febbraio è prevista a ribasso, da un 5,9% precedente ad un 5,6% attuale, così come il tasso di disoccupazione dal 7,0% precedente è visto a ribasso, 6,8% attuale.
Al contrario, l'inflazione core è vista a rialzo, da un 4,4% precedente ad un 4,9% attuale.
Il dato più interessante da analizzare è la proiezione del GDP (Prodotto interno lordo) rivisto a rialzo, da uno 0,2% precedente ad un 0,6% attuale.
Il calcolo del prodotto interno lordo è composto da diverse componenti, una delle più importanti sono le vendite al dettaglio.
Quali sono gli ultimi dati riguardanti le vendite al dettaglio?
Dati che continuano a mostrare un rallentamento delle vendite al dettaglio.
Per dare valore a quanto detto in precedenza, riguardo all'importanza delle vendite al dettaglio nel calcolo del PIL, condivido il grafico di correlazione.
Un'altra componente importante nel calcolo del PIL è il BALANCE OF TRADE, ovvero la bilancia commerciale (Import and export).
Entrambe le componenti attualmente sono a ribasso.
Nonostante il ribasso, la bilancia commerciale ha avuto un rimbalzo a rialzo, tornando in territorio di surplus commerciale (Export>import), grazie al grande calo delle importazioni nel mese di aprile.
Attualmente dai dati macroeconomici la probabilità di una crescita economica robusta è bassa, con il ciclo dei tassi d'interesse ancora in aumento.
La previsione rialzista della BCE è contenuta, rimanendo sotto al punto percentuale su base annuale.
Per chi vuole approfondire l'argomento, consiglio di andare a vedere l'andamento dei prezzi delle case, altro indice importante nel calcolo del PIL.
Buon trading a tutti
ANALISI INTERMARKET ORO: QUANDO SUPERERA' I MASSIMI STORICI? L’obiettivo di questa analisi è quello di esaminare l’oro e tutti i catalizzatori responsabili del suo movimento. La materia prima riuscirà a superare e segnare nuovi massimi storici? Quali sono le condizioni affinché l’ipotesi si realizzi? Se al contrario dovesse ritracciare, quali livelli monitorare?
Buona lettura.
1. LA TENDENZA LATERALE DELL’ORO
La figura successiva mostra il prezzo dell’oro su timeframe settimanale:
È possibile osservare come il metallo giallo presenti una tendenza laterale da maggio 2020. Gli estremi superiore e inferiore del canale parallelo formato dal prezzo sono costituiti:
• Dalla resistenza a 2080$
• Dal supporto compreso tra i 1650$/1750$
Quali sono stati i catalizzatori che nell’ultimo triennio hanno permesso alla materia prima di raggiungere i suoi massimi storici? Come mostra la grafica successiva:
• Estate 2020: pandemia di covid-19
• Marzo 2022: conflitto Russia-Ucraina
• Maggio 2023: tassi reali in calo e dollaro debole
La pandemia e la guerra sono due tra i possibili e diversi scenari riconducibili a quella condizione definita risk-off; non c’è da stupirsi che l’oro, bene rifugio per eccellenza, abbia agito da tale raggiungendo dunque i massimi storici.
Descriviamo ora il riquadro “tassi reali in calo e dollaro debole” …perché? Cosa significa? Che rapporto esiste tra oro, dollaro e tassi reali?
2. IL RAPPORTO TRA ORO, TASSI REALI E DOLLARO AMERICANO
La figura successiva mostra la correlazione tra metallo prezioso e tassi reali:
Essa, analizzata su timeframe settimanale, si presenta inversa, motivo per il quale:
• Il prezzo dell’oro tende a salire al “deprezzarsi” dei tassi reali
Perché? Proviamo a spiegare questo concetto in maniera estremamente semplice:
• I tassi (o rendimenti) reali altro non sono che la differenza tra tassi nominali e aspettative di inflazione. I tassi reali osservabili nella figura precedente sono stati ottenuti sottraendo al rendimento nominale americano a scadenza 10 anni le aspettative di inflazione alla stessa scadenza
È da ormai diverso tempo che sentiamo o leggiamo la seguente frase:
“L’inflazione erode il valore cedolare delle obbligazioni”
Perché?
Immaginiamo di acquistare un bond dal valore nominale di 1000€ da una cedola del 3% annua con una scadenza di 2 anni: questo significa che, all’anno, andremmo a ricevere un interesse di 30€.
• Il primo anno, immaginando un tasso di inflazione pari allo 0%, potremmo acquistare 30€ di beni
• Durante il secondo anno, con un tasso di inflazione al 2%, non potremmo acquistare la stessa quantità degli stessi beni dell’anno prima con i 30€ di interesse a causa, appunto, dell’aumento generalizzato dei prezzi.
Perché questo?
• Il tasso di inflazione misura l’aumento generalizzato di beni e servizi; quanto più esso salirà, tanto più una moneta perderà potere d’acquisto. Ergo: i 30€ di cedola ricevuti con un tasso di inflazione allo 0% varranno più dei 30€ incassati con un tasso al 2%.
È importante ricordare che:
• Il valore nominale della cedola non cambia; quello che cambia è quello reale, che tiene conto dell’effettiva (o, se preferita, reale) cifra incassata
Che correlazione presenteranno dunque le obbligazioni con il tasso di inflazione anno/anno? Prendiamo in esame l’ETF TLT (obbligazioni del tesoro americano con scadenze residue superiori a 20 anni):
Come mostra la figura, sicuramente inversa!
Ovviamente i tassi reali sono strettamente dipendenti dalla politica monetaria. Osserviamo la figura successiva:
Ad una politica monetaria restrittiva corrisponderà un aumento dei rendimenti reali, al contrario un loro ribasso. Questo significa che il rialzo dei tassi di interesse renderanno più attraenti le obbligazioni, per due motivi:
• Faranno apprezzare i rendimenti nominali
• Faranno diminuire le aspettative di inflazione
Riavvolgiamo ora il nastro e chiediamoci:
“Perché il prezzo dell’oro tende a salire al ribasso dei tassi reali?”
Oro e obbligazioni americane possono essere considerate in certi contesti come due asset class simili tra loro. Ad esempio:
• Entrambi sono considerati come asset rifugio, in grado di proteggere gli investitori da momenti di turbolenza finanziaria
Qual è una differenza importante tra essi?
• Le obbligazioni pagano le cedole, al contrario dell’oro
Ecco, dunque, il motivo della correlazione inversa osservata precedentemente:
• All’aumentare dei tassi reali, aumenterà il “potere cedolare” delle obbligazioni, incentivando gli acquisti degli investitori: sarà più conveniente detenere bond rispetto al gold
• Il contrario accadrà nel caso opposto: tassi reali in ribasso incentiveranno acquisti di oro
Però…c’è sempre un però!
L’oro è correlato inversamente al dollaro americano, come mostra la figura successiva:
Il motivo è semplice:
• L’oro, come alcune tra le altre materie prime più conosciute, è denominato in dollari americani; questo significa che esso, per essere acquistato, dovrà essere pagato in quella stessa valuta. Questo significa che all’apprezzarsi del dollaro, l’oro “costerà di più” per i detentori di altre valute come euro, yen eccetera. Sarò vero il contrario nel caso opposto: al deprezzarsi della valuta gli investitori avranno più incentivi ad acquistarlo
È qui che arriviamo all’ultimo collegamento intermarket del paragrafo: qual è uno dei motivi per il quale il dollaro tende ad apprezzarsi?
L’aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve rende più attraenti le obbligazioni americane, come è stato osservato e commentato qualche riga fa.
Quelli stessi bond, così come il gold, sono denominati in dollari americani; questo significa che:
• Quanto più i bond saranno attraenti, tanti più investitori vorranno acquistarli, utilizzando ovviamente dei dollari americani. Questo farà aumentare la domanda della valuta stessa e, per questa dinamica (della domanda e dell’offerta, per la precisione), la valuta tenderà a rafforzarsi. Non è un caso che dollaro e tassi reali a 10 anni americani presentino una correlazione per lo più diretta, come mostra la figura successiva:
Concludiamo questo secondo paragrafo con due schemi riassuntivi:
3. QUANDO L’ORO POTRA’ SUPERARE LA SOGLIA DEI 2080$?
Rispondere alla domanda sarà ora più semplice:
• Quanto più il mercato prezzerà un taglio dei tassi di interesse (e quindi una FED meno aggressiva), tanto più si indeboliranno i tassi reali e il dollaro americano, con annesso rialzo del gold
Quello che dovrebbe accadere è rappresentato nelle due grafiche seguenti:
Tuttavia, secondo il World Gold Council, organizzazione che pubblica dei report e delle analisi sempre molto interessanti, il metallo giallo avrebbe bisogno di un ulteriore catalizzatore. Nella figura successiva un piccolo estratto dell’ultimo report, reperibile al link:
• www.gold.org
Al gold potrebbe servire una brusca correzione del mercato azionario.
È come se, nella figura, i tre punti recitassero:
“Non è presente abbastanza risk-off tale da permette all’oro di infrangere al rialzo i suoi massimi storici”
Quale potrebbe essere un fattore capace di scatenare una brusca correzione?
• Un esempio potrebbe essere rappresentato da un brusco rallentamento degli utili; essi, come mostra la grafica successiva, sono fortemente correlati all’S&P500
Questo accadrà? L’S&P500 realizzerà un nuovo impulso ribassista? Questo lo commenteremo.
Per ora basiamoci sulle correlazioni osservate: se esse saranno rispettate e il contesto e le aspettative degli investitori si manterranno tali, è possibile che ciò potrebbe accadere. O, per correggere il tiro:
• Sarà più probabile osservare la materia prima in prossimità dei suoi massimi storici
Se il suo prezzo dovesse al contrario ritracciare, quali livelli osservare?
Come mostra l’ultima figura:
Il prezzo ha creato un primo impulso rialzista dal 4 novembre 2022 al 2 febbraio 2023: il livello nel quale si sono concentrati maggiori volumi è quello dei 1810$. Il prezzo ha successivamente ritracciato e rimbalzato proprio intorno allo stesso livello. Il rimbalzo, avvenuto il 9 marzo 2023, ha avuto fine un mese dopo, in corrispondenza dei massimi: il point of control dell’impulso si è attestato sui 1995$ ed è proprio nello stesso livello che il prezzo, ora, sta lateralizzando.
I due importanti livelli indicati grazie ai due segmenti paralleli di color rosso rappresentano, ad oggi, due importanti strutture da osservare alle quali il prezzo potrebbe essere sensibile qualora decidesse di ritracciare.
Se avete dei dubbi di qualunque tipo commentate pure.
Buona giornata.
Bitcoin: narrativa fondamentale e strutturaBuongiorno a tutti,
da dove cominciare...
...ah si...FATEVI DOMANDE E SIATE CURIOSI! LAVORATE SU VOI STESSI! INVESTITE TEMPO, NON DENARO!
Questo lavoro nemmeno gli analisti piu' appassionati di Goldman Sachs o J.P.Morgan avrebbero avuto la voglia di sviluppare “a gratis”, percio', se non e' chiedere troppo, significherebbe molto per me ricevere un vostro boost di supporto.
Le informazioni riportate sul grafico sono tante e possono creare confusione percio' vi invito a focalizzare l'attenzione su due concetti molto semplici: movimenti impulsivi in accelerazione e movimenti correttivi in accumulo. Il ritmo da seguire e' (1) impulso, (2) correzione, (3) supporto in accumulo, (4) ripartenza.
In questo contesto vi invito guardare bene quando avvengono gli “halving” e a quello che succede dopo. Durante l'halving, la ricompensa dei minatori di Bitcoin viene ridotta del 50%, il che significa che viene prodotto meno nuovo Bitcoin, quindi si riduce la supply. Questo fenomeno crea pressione rialzista ed infatti dopo gli “halvings” il prezzo sale.
PRIMA DI ARRIVARE AL 2014 (DA 12$ a 1.000$)
L'andamento dei prezzi del Bitcoin prima del 2013 è stato influenzato da una serie di eventi significativi nel panorama finanziario globale.
The 2007-2008 financial crisis, or Global Financial Crisis (GFC)
The Greek Government-Debt Crisis
The European Debt Crisis
The 2012-2013 Cypriot Financial Crisis
Questi eventi hanno contribuito a creare un ambiente di incertezza e insoddisfazione nei confronti del sistema finanziario tradizionale, aprendo la strada alla crescente adozione del Bitcoin come una forma di valuta elettronica decentralizzata.
2014 – FINE IMPULSO (TOP), INIZIO CORREZIONE
Scandalo di Mt.Gox: Nel febbraio 2014, Mt. Gox, una delle più grandi piattaforme di scambio di Bitcoin all'epoca, ha dichiarato bancarotta a causa della perdita di un'ingente quantità di Bitcoin a seguito di un attacco informatico. Questo evento ha portato ad una significativa instabilità e volatilità nel mercato del Bitcoin. I governi di diverse nazioni hanno iniziato ad esprimere il loro atteggiamento nei confronti delle criptovalute. Alcuni governi hanno adottato un approccio più favorevole, riconoscendo il potenziale delle criptovalute, mentre altri hanno espresso preoccupazioni riguardo alla loro natura decentralizzata e alla possibile associazione con attività illegali. Queste reazioni dei governi hanno influenzato la percezione degli investitori nei confronti del Bitcoin.
2014 – FINE DELLA CORREZIONE
Alla fine del 2014, precisamente l'11 Dicembre 2014, Microsoft ha annunciato la partnership con BitPay per l'utilizzo di Bitcoin. In quell'annuncio, Microsoft ha dichiarato che avrebbe accettato Bitcoin come forma di pagamento per acquistare contenuti digitali su Xbox e Windows Store. Questa partnership è stata un passo significativo per l'adozione mainstream del Bitcoin, in quanto una delle più grandi aziende tecnologiche al mondo ha riconosciuto la valuta digitale come una forma di pagamento accettabile.
2015 – SUPPORTO
Dopo la turbolenza e la perdita di fiducia associate al fallimento di Mt. Gox nel 2014, l'iniziativa di Microsoft supporta l'ecosistema Bitcoin e ne alimenta l'adozione da parte di commercianti, servizi finanziari e altre aziende. Inoltre nel corso del 2015 sono emerse segnalazioni di un crescente interesse da parte di istituzioni finanziarie e investitori istituzionali nei confronti del Bitcoin e delle criptovalute in generale. Questo ha indicato una maggiore accettazione e interesse da parte del settore finanziario tradizionale, che ha contribuito a sostenere il prezzo del Bitcoin.
2016 & 2017 – INIZIO NUOVO IMPULSO (da $400 a $19.000)
L'evento della Brexit, ovvero il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea tenutosi il 23 giugno 2016, e l'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca nel novembre 2016 hanno avuto, a mio avviso, un impatto significativo sull'andamento del Bitcoin in questa fase. In generale, sia la Brexit che l'elezione di Trump hanno contribuito a creare un clima di incertezza e volatilità sui mercati finanziari globali. In tali contesti, le criptovalute come il Bitcoin possono essere considerate da alcuni investitori come un'opzione per diversificare il proprio portafoglio e come un possibile strumento di preservazione del valore. Tuttavia, è importante sottolineare che forse l'aspetto predominante possa essere stato il fattore tecnolgico rappresentato dall'halving di Luglio 2016 nonche' l'implementazione di SegWit, cioe' la modifica del protocollo Bitcoin introdotta nel 2017 per migliorare l'efficienza e la scalabilità della rete.
2018 FINE IMPULSO (TOP), INIZIO CORREZIONE
Verso la fine del 2017, il prezzo del Bitcoin ha sperimentato un aumento significativo, raggiungendo livelli senza precedenti. Questa rapida ascesa ha suscitato un'enorme euforia nel mercato, con molti investitori che cercavano di trarre profitto da questo rally. Tuttavia, l'euforia spesso porta a una sopravvalutazione degli asset, e questo è stato uno dei fattori che hanno innescato la correzione successiva. La fine della salita del Bitcoin nel 2017 e la correzione nel 2018 sono stati il risultato di una combinazione di fattori, compresa l'euforia del mercato, le preoccupazioni regolamentari, la manipolazione dei mercati e le vendite di massa da parte degli investitori.
2018 & 2019 FINE DELLA CORREZIONE E SUPPORTO
Fidelity Investments, una delle più grandi società di gestione patrimoniale al mondo, ha annunciato i suoi piani di offrire servizi di custodia e trading di criptovalute nel mese di ottobre 2018. L'annuncio di Fidelity è stato significativo perché ha rappresentato l'ingresso di un'importante istituzione finanziaria tradizionale nel settore delle criptovalute, fornendo una maggiore legittimità e fiducia agli investitori istituzionali che erano interessati ad esplorare il mercato delle criptovalute.
2020 & 2021 INIZIO NUOVO IMPULSO (da $4.000 a $60.000)
Nel corso del 2020 un insieme di diversi fattori ha contribuito a dare un nuovo impulso al prezzo del Bitcoin:
(1) Lo shock provocato dalla crisi pandemica Covid-19 ha innescato da parte dei Governi e delle Banche Centrali di tutto il mondo politiche di stimolo monetario e fiscale senza precedenti per sostenere l'economia. Queste politiche, che includevano iniezioni di liquidità e tagli dei tassi di interesse, hanno aumentato le preoccupazioni sull'inflazione e sul deprezzamento delle valute tradizionali. Di conseguenza, molti investitori si sono rivolti al Bitcoin come forma di protezione dall'inflazione e come alternativa al sistema finanziario tradizionale.
(2) Nel maggio 2020, si è verificato il terzo evento di halving del Bitcoin, un evento che si verifica approssimativamente ogni quattro anni.
(3) PayPal ha annunciato l'adozione del Bitcoin e di altre criptovalute il 21 ottobre 2020. In un comunicato stampa ufficiale, PayPal ha dichiarato che avrebbe consentito ai suoi utenti negli Stati Uniti di acquistare, detenere e vendere criptovalute direttamente dalla propria piattaforma. Inizialmente, PayPal ha supportato Bitcoin, Ethereum, Bitcoin Cash e Litecoin. Questa notizia ha avuto un impatto significativo sul settore delle criptovalute, poiché PayPal è uno dei più grandi processori di pagamento al mondo e ha un'enorme base di utenti. L'adozione del Bitcoin da parte di un'azienda così importante ha fornito una maggiore legittimità e visibilità alla criptovaluta, oltre ad accelerare la sua accettazione mainstream.
(4) Il Salvador ha annunciato il Bitcoin come moneta legale il 7 giugno 2021. Il presidente del Salvador, Nayib Bukele, ha presentato una proposta di legge alla legislatura del paese per adottare il Bitcoin come moneta legale.
2022 FINE IMPULSO, INIZIO CORREZIONE
Alla fine del 2021 la FED comunica che nel 2022 cambiera' la politica monetaria implementata fin'ora per far fronte alla crisi pandemica. La fine del supporto agli stimoli monetari e fiscali iniziati nel 2020 determina la correzione del prezzo del Bitcoin che non trova supporto nemmeno con l'inzio del conflitto in Ukraina. Al contrario eventi come TerraLuna e Three Arrow Capitals minano la fiducia del sistema e ne determinano un ulteriore deprezzamento.
FINE
È importante notare che i fattori sopra menzionati non sono esaustivi, e la natura complessa del mercato delle criptovalute significa che spesso diversi fattori interagiscono e si influenzano reciprocamente. La combinazione di attenzione mediatica, crescente accettazione, crescita dell'infrastruttura, regolamentazione, fiducia nella tecnologia, eventi finanziari, eventi geopolitici, interesse degli investitori e legittimazione ha contribuito all'impulso significativo e all'aumento dell'interesse per il Bitcoin.
Spero che il mio lavoro possa aiutarvi a trovare una logica, una narrativa, a fare delle ipotesi, senza pero' creare false aspettative. Illudersi di poter prevedere quale sara' la prossima mossa basandoci sui movimenti e' pura speculazione.
Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Condividere contenuti per me e' come una terapia. Una specie di seduta dallo psicologo. Credo di essermi fuso il cervello a causa dell'eccessiva analisi dei grafici. Non vendo nulla! Lo faccio perche' e' la mia passione! Se vi piacciono i miei contenuti mettete un like e iscrivetevi al canale.
Un abbraccio,
Cozzamara
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
Aud/Usd: Ulteriore conferma di price actionBuongiorno a tutti,
eccoci come al solito per una nuova analisi operativa di fine settimana.
Questa volta ritorno su Aud/Usd su cui avevo posto l'accento a metà aprile per una price action short che aveva creato i presupposti per un primo movimento ribassista sui supporti iniziali in area 0,6600.
Ora ci ritroviamo con una ulteriore dinamica "sell": dopo un ritorno sulla parte alta della lateralità si è creata una falsa rottura al rialzo di zona 0,6800 con una Tail Bar che chiude addirittura sotto 0,6650.
In questo caso quindi diventa molto interessante per i prossimi giorni cercare delle conferme short sul cambio.
L'obiettivo rimane 0,6500 nel breve e il punto di fallimento della mia view è sempre e solo su chiusure settimanali al di sopra di area 0,6800.
Per oggi è tutto, vi auguro un week end rilassato e un buon TRADING SIMPLE!
Aggiornamento Correlazioni. Pianificazione Settimana 19.Ciao a tutti,
condivido il mio piano trading di settimana prossima e aggiornerò questo post real time sulle operazioni che imposterò.
Prima di andare del dettaglio, un aggiornamento sulle correlazioni di mercato che consulto periodicamente. Negli ultimi 6 mesi si nota un allentamento della correlazione inversa tra USD e BTC/S&P500. Nel 2022 eravamo arrivati a valori intorno a -0.9, che in termini pratici voleva dire che sistematicamente una variazione di USD in una direzione comportava una variazione nella direzione opposta di BTC e S&P500. Progressivamente siamo arrivati ad una situazione di lieve correlazione negativa che non ritengo abbia particolare impatto nelle decisioni di trading. Generalmente parlando siamo in una situazione in cui è possibile diversificare meglio i trades perchè i mercati si muovono in maniera più disgiunta ed è positivo dal punto di vista della gestione del rischio. L'unica correlazione ancora forte è quella tra Gold e USD, seppur in lieve diminuzione.
USD (Dollar Index) chiude la settimana con un HAMMER INVERSO che sembra preludere ad una rottura dell'area di supporto. La mia view di medio termine è al ribasso ma a mio avviso il movimento ribassista è esteso: divario elevato rispetto alla ema20 e distanti dall'ultimo swing. Ormai da tempo ripeto che mi aspetterei un possibile movimento di ritraccio nel breve in favore di USD. Tuttavia non vorrei che questa idea generi problemi di MINDSET BIAS, dopo il trade in loss di 80€ sul long USDCAD della scorsa settimana. Così provo ad affrontare il forex con prudenza.
Piano trading settimana prossima.
EURUSD: FLAT - candela di indecisione weekly, attendo ampio ritraccio e nuovo swing sul weekly per posizionamento Long.
GBPUSD: FLAT - movimento rialzista esteso, attendo ampio ritraccio e nuovo swing sul weekly per posizionamento Long.
USDJPY: FLAT - si è creato un set up short sul weekly in linea con la struttura ribassista. Tuttavia il daily ha una strutura bullish. Aspetto una sincronizzazione tra le strutture weekly e daily. Motivo per il quale aspetto una settimana in più per valutare l'operatività.
AUDUSD: FLAT - si è creato un set up long sul weekly ma contrario alla struttura ribassista. Attendo nuovo swing low sul settimanale per operazioni short o un cambiamento di struttura.
NZDUSD: FLAT - la scorsa settimana è stato convalidato il set up di ripartenza long di due settimane fa. Mercato di difficile lettura in questo periodo. Resto in attesa di chiarimento.
USDCAD: FLAT - si è creato un set up short sul weekly. Ma siamo in prossimità della parte bassa di un ampio canale laterale. Attendo nuovo swing high weekly per valutare dei long oppure il break down dell'area 1.3220-1.3320 per valutare operatività short.
OIL: FLAT - mercato un po' fuori controllo e ad alta volatilità. Attendo un ritorno ad un livello di volatilità standard.
GOLD: LONG - candela weekly con TOP TAIL che chiama un ritraccio. La mia view non cambia e diventerei compratore in caso di trigger LONG in area 1.940-1.980.
S&P500: FLAT . Come sospettavo il trigger weekly LONG della scorsa settimana è stata una trappola. La mia view non cambia: preferisco attendere la rottura definitiva dell'area intorno a 4200 prima di valutare un posizionamento long. Aspetto ancora un'altra settimana .
NASDAQ: LONG - su questo mercato concentrerò la mia possibile operatività, dopo la conferma sul daily di venerdì del set up long weekly di due settimane fa.
DAX40: FLAT - movimento troppo esteso per il mio tipo di trading. Aspetto ampio ritraccio verso la ema20 weekly prima di valutare un posizionamento Long.
BTCUSD: LONG . Candela weekly inside che mantiene valido il set up long di due settimane fa. Ho in macchina un ordine di acquisto Long alla rottura dei massimi della candela OUTSIDE.
US Stocks: watchlist della settimana - LONG Amazon (AMZN) e Lam Research (LRCX). SHORT 3M (MMM).
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili
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CapitalRock
📈Price action trader
💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americano
SVEZIA: LA CRISI IMMOBILIARE E IL CROLLO DELLE SOCIETA'L’obiettivo dell’analisi è quello di far luce sulle condizioni economiche svedesi andando a correlare tra loro alcuni dati macroeconomici, capaci di impattare fortemente sul settore azionario immobiliare, fortemente ciclico.
1. LA CORRELAZIONE TRA TASSO DI INFLAZIONE, POLITICA MONETARIA, INTERESSI SUI MUTUI, PRODOTTO INTERNO LORDO E AZIONARIO IMMOBILIARE
A che livello si attesta ad oggi il tasso di inflazione svedese misurato anno/anno?
Come mostra la figura, al 10.6%. La Svezia non osservava tale cifra dal lontano marzo del 1991.
Lo stesso si mantiene più forte o più debole rispetto a quello misurato per l’euro area? È possibile scoprirlo attraverso uno spread, osservabile nella figura successiva:
Lo spread (di color nero), ottenuto sottraendo il tasso di inflazione svedese a quello europeo, è piuttosto chiaro, +3.6%: l’inflazione svedese si mantiene più forte. Volendo essere ancora più precisi, la Svezia risulta essere il 15° paese europeo con l’inflazione più alta:
Il concetto che qualunque appassionato ha appreso nel biennio 2021-2023 è stato sicuramente il seguente:
• Un alto tasso di inflazione è combattuto dalle banche centrali attraverso la manipolazione dei tassi di interesse
La Sveriges riksbank, a partire dal 28 aprile del 2022, ha iniziato il suo processo di inasprimento di politica monetaria attraverso il rialzo dei tassi di interesse che, per diversi anni, erano stati ancorati allo 0%. In particolare, come mostra la figura successiva, dal 0% al 3.5%:
Ad un aumento dei tassi di interesse della banca centrale il costo del denaro diventa più oneroso: questo significa che l’interesse da pagare per poter accedere a dei prestiti (per mutui e finanziamenti, ad esempio) aumenta.
Questo significa che dovrebbe esistere una correlazione diretta tra tassi di interesse di una banca centrale e il tasso per accedere a dei mutui. Andiamo ad osservare nella figura successiva se l’ipotesi è vera:
La correlazione tra i due dati è positiva, motivo per il quale:
• All’aumentare dei tassi di interesse della banca centrale, aumenterà il costo del denaro per accedere a dei mutui
Cerchiamo ora di ragionare in maniera logica, ponendoci una semplice domanda:
“Come impatta l’aumento dei tassi di interesse sul mercato immobiliare di un Paese?”
Dovrebbe impattare in maniera negativa poiché, teoricamente, l’aumento del prezzo per accedere ad un mutuo sfavorirebbe la domanda di immobili, infatti:
• È più probabile che i consumatori accedano ad un mutuo quando esso si presenta “a sconto”
I prezzi delle case sono legati alla legge della domanda e dell’offerta. Se i ragionamenti ipotizzati fossero giusti, si potrebbe affermare che:
• All’aumento dei tassi di interesse, aumenteranno i prezzi dei mutui e diminuirà la richiesta di case, con relativa diminuzione del loro prezzo
• Al contrario, ad un taglio dei tassi di interesse corrisponderanno mutui “più accessibili e meno onerosi” e quindi un aumento della loro domanda, con relativo aumento dei prezzi delle case
Osserviamo nella figura successiva se l’ipotesi è plausibile:
Si, è plausibile!
Concentriamoci ora sull’indice dei prezzi delle case, osservando la figura successiva:
È possibile osservare come esso abbia registrato una contrazione anno/anno pari al -12.7%, lontano dalla soglia dello 0%. Questo impatterà sul PIL? Scopriamolo studiando la correlazione tra i due dati:
La correlazione tra essi (studiata su 10 periodi) è mediamente positiva, motivo per il quale è possibile affermare come il mercato immobiliare (in particolare, l’indice dei prezzi delle case) impatti in maniera importante sull’intensità economica.
Concludiamo il paragrafo con un piccolo schema:
2. IL CROLLO DEL SETTORE AZIONARIO IMMOBILIARE SVEDESE
Come avrà reagito l’azionario immobiliare svedese al crollo dell’indice dei prezzi delle case? Osserviamo le prestazioni di tre società:
• Samhallsbyggnadsbolaget, società che si concentra sulla gestione e sviluppo di proprietà immobiliari:
+522% dopo il crollo del 2020 e, dal massimo storico di novembre 2021, -91%.
• Castellum, che si occupa della gestione e sviluppo di immobili commerciali e industriali:
Oltre il +100% di prestazione dai minimi del 2020 ai massimi storici di novembre 2021 per poi perdere oltre la metà del suo valore (-60.9%).
• Fastighets AB Balder, che possiede un portafoglio diversificato di proprietà come locali commerciali, edifici residenziali e immobili industriali:
+213% dai minimi del 2020 e successivo crollo del -67% dai massimi storici.
Perché queste tre società hanno registrato delle enormi prestazioni con bassi tassi di interesse e continuano a registrare dei minimi via via decrescenti dopo l’aumento degli stessi? La risposta è semplice:
• Il settore immobiliare è un settore ciclico, ossia un settore sensibile all’intensità economica. È importante evidenziare come la domanda di immobili, che siano essi commerciali, industriali o residenziali sia fortemente legata all’intensità dell’economia
3. I TASSI DI INTERESSE PROSEGUIRANNO LA LORO TRAIETTORIA AL RIALZO?
Per rispondere alla domanda, è necessario porsi:
• Il primo interrogativo:
“Perché la banca centrale svedese dovrebbe arrestare un rialzo dei tassi?”
Un motivo, tra i diversi, potrebbe essere il seguente:
“Per stimolare l’intensità economica, evitando una recessione (quasi alle porte)”
• Il secondo interrogativo:
“Potrebbe la banca centrale svedese arrestare un rialzo dei tassi con un tasso di inflazione a doppia cifra”?
Difficile rispondere a questo, per un motivo semplice:
• Un rialzo dei tassi ha un effetto positivo sul tasso di inflazione, ma negativo sull’intensità economica
Ad oggi il mercato si aspetta un taglio? Osserviamo nella figura successiva il rendimento a 2 anni del titolo di stato svedese:
È importante ricordare che:
• Il rendimento a 2 anni è quello più influenzato dalle aspettative degli investitori sulla politica monetaria
È possibile osservare come il rendimento dello stesso bond si trovi in prossimità dei massimi di periodo, al 2.9%; questo denota il fatto che gli attori di mercato non hanno aspettative di un pivot e successivo taglio degli interest rates.
La figura precedente è e sarà una delle più importanti da osservare per capire quale potrà essere il destino dell’economia svedese e del suo settore immobiliare.
Qualora qualche concetto non fosse stato chiaro commentate pure.
Buona giornata.
BRC-20, Commissioni elevate, Binance, BTC? Facciamo chiarezzaCome mai le commissioni sono così elevate?
Le entrate ottenute dalle commissioni di transazione in un singolo blocco di Bitcoin hanno superato la ricompensa fissa del blocco, indicando l'aumento della domanda di spazio del blocco a seguito dell'introduzione di Ordinals e BRC-20. Ciò rappresenta una pietra miliare nell'evoluzione di Bitcoin, poiché è la prima volta che ciò accade senza un significativo mercato rialzista di Bitcoin. L'aumento delle commissioni di transazione può essere attribuito alla recente introduzione di BRC-20, che ha creato un incentivo economico per legare i token alla blockchain di Bitcoin, portando alla competizione per lo spazio del blocco. Ciò ha portato gli utenti a pagare commissioni sempre più elevate per garantire l'elaborazione veloce delle loro transazioni. L'aumento del prezzo di Bitcoin ha contribuito anche al piccolo aumento delle commissioni di transazione. L'aumento delle commissioni ha avuto un impatto su molte aziende e cittadini dei paesi che utilizzano Bitcoin. L'aumento delle commissioni di transazione è un incentivo per i minatori a continuare a facilitare le transazioni che lo causano. Tuttavia, alcuni utenti su Twitter non sono d'accordo con Ordinals e BRC-20 che svolgono il ruolo di sicurezza del mercato delle commissioni di Bitcoin, definendo il flusso di transazioni un "attacco DoS".
Facciamo un passo indietro
La ricompensa del blocco Bitcoin è il meccanismo attraverso il quale i nuovi Bitcoin vengono messi in circolazione. Tuttavia, le commissioni delle transazioni Bitcoin possono variare a seconda della domanda e dell'offerta della rete.
Se le commissioni riscosse in un singolo blocco di transazioni Bitcoin superano la ricompensa del blocco, significa che i miner hanno guadagnato più denaro dalle commissioni delle transazioni rispetto alla quantità di Bitcoin ricevuti come ricompensa per aver risolto il blocco. Questo è un evento abbastanza comune, poiché le commissioni delle transazioni possono aumentare durante i periodi di alta attività sulla rete, come durante le fasi di congestione della rete.
Per i miner, questo può essere un incentivo per elaborare e confermare più transazioni, poiché le commissioni costituiscono la maggior parte dei loro guadagni. Tuttavia, ciò può anche comportare una maggiore concorrenza tra i miner per l'inclusione delle loro transazioni nei blocchi, il che può portare a un aumento delle commissioni e dei tempi di elaborazione delle transazioni per gli utenti della rete.
Cosa è successo a Binance?
Binance ha bloccato temporaneamente i prelievi di Bitcoin due volte in sole 12 ore perché c'erano quasi 500.000 transazioni in sospeso. Questo evento, insieme alle notizie false di una fuga di capitali da Binance, ha creato panico tra gli investitori. Tuttavia, sembra che i blocchi siano stati superati, poiché Binance ha preso provvedimenti per risolvere i problemi.
In un altro tweet, Binance ha dichiarato che monitorerà attentamente la situazione e che ha provveduto ad adeguare le commissioni per evitare futuri blocchi. Queste commissioni, chiamate "gas fees", sono pagate dagli utenti per l'utilizzo dell'energia necessaria per elaborare e convalidare le transazioni sulla blockchain di Bitcoin.
La blockchain di Bitcoin ha registrato un aumento delle gas fees a causa dell'aumento di interesse per un nuovo standard di token chiamato BRC-20. Questo ha portato alla creazione di molti nuovi memecoin e all'aumento dell'attività di trading speculativo, spingendo le gas fees ai massimi degli ultimi due anni. Tuttavia, ciò ha anche aumentato la probabilità che i trader cadano vittime di schemi di pump-and-dump, pratiche sempre più diffuse nel mercato delle criptovalute.
Binance ha fornito una lista dei memecoin più popolari, tra cui il token PEPE.