GOLD | NFP affossa USD e l'oro cresce.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Buona Domenica a tutti.
NFP, come mi aspettavo (almeno all'inizio), ha dato un importante PUMP sull'oro, dovuto a dati davvero molto negativi per USD.
Escono i dati e subito che il GOLD guadagna punti percentuali.
Si afferma con una chiusura DAILY molto violenta, questo mi porta a pensare che possa continuare su questa scia completando la concentrazione del prezzo delimitata dal supporto dei 3275$ e la resistenza (target del movimento LONG) dei 3435$ per oncia.
A questo punto mi affido ad un possibile ritracciamento nella giornata di Lunedì nella zona di inversione del trend dei 3320$, lì valuterò un trade LONG basandomi sul timeframe orario con triggers di entrata in 5/15 minuti.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Analisi fondamentale
WisdomTree - Tactical Daily Update - 01.08.2025Meno ottimismo a inizio agosto: pesano dazi e scontro Trump-Powell.
L’inflazione PCE di giugno non molla, +2,6% annuale e +0,3% mensile.
Il Dollaro archivia a luglio il primo recupero (+3,0%) dopo mesi di calo.
Oggi occhi puntati sui dati del mercato del lavoro Usa a luglio.
Il bilancio mensile di luglio si è chiuso in modo positivo sui mercati finanziari, grazie soprattutto a trimestrali da fuochi d’artificio nel mondo tech. Microsoft e Meta hanno superato le attese, confermando che l’economia digitale non rallenta: l’intelligenza artificiale non è più solo una promessa, ma già un motore di crescita. Microsoft ha raggiunto una capitalizzazione di oltre 4.000 miliardi di dollari, diventando la seconda azienda a farlo dopo Nvidia. Non solo: ha previsto una spesa record di 30 miliardi per potenziare l’infrastruttura AI, e Azure ha registrato un boom di vendite. Meta, da parte sua, ha guadagnato +11,2%, seguita da Microsoft con +4%.
Ieri, 31 luglio, Wall Street ha festeggiato inizialmente con l’S&P500 e il Nasdaq ai massimi storici, per poi chiudere in modo più cauto: Dow Jones -0,74%, S&P500 -0,37%, Nasdaq -0,03%. Il famigerato indice Bloomberg dei “Magnifici Sette” ha invece fatto segnare un +1,4% e nuovo record storico.
Anche Apple e Amazon hanno pubblicato risultati solidi, con Apple che ha superato le attese sugli iPhone: +13,5% di vendite, per 44,58 miliardi di dollari contro i 40,22 attesi. Amazon, però, ha subito una battuta d’arresto con un calo del -6% nell’afterhours, complice il primo impatto – seppur marginale – dei nuovi dazi sulla redditività.
Powell fermo sui tassi, ma Trump lo attacca di nuovo: sul fronte macro, la Federal Reserve ha deciso di non toccare i tassi. Il presidente Jerome Powell teme l’effetto dei dazi sull’inflazione, e adesso anche i dati sembrano dargli ragione. A giugno, il Core PCE, l’indicatore d’inflazione preferito dalla Fed, è cresciuto del +2,6% annuo (contro il +2,5% stimato) e del +0,3% mensile, in linea con le attese.
Ma Donald Trump non ha perso l’occasione per un attacco frontale: “Jerome ‘Too Late’ Powell lo ha fatto di nuovo! Troppo tardi, troppo stupido, troppo politico”, ha tuonato sul suo social Truth. Lo accusa di far perdere “migliaia di miliardi” al Paese.
Anche nel Vecchio Continente, le Borse chiudono comunque bene il mese, seppur con segni meno nell’ultima seduta, quella di ieri: Parigi -1,14%, Francoforte -0,81%, Londra -0,08%, Milano -1,56%. Gli investitori si dividono tra trimestrali e timori per i dazi USA, mentre arrivano dati contrastanti sull’inflazione: la Germania scende sotto il 2%, mentre Italia e Francia salgono lievemente oltre le attese.
Anche il mercato valutario si muove: Euro/Dollaro a 1,141, sui massimi da un mese e mezzo, con un +3,2% a luglio, miglior mese del 2025, e +2,7% nella settimana, performance migliore da tre anni.
Con l’1° agosto è tornato l’incubo dei dazi USA: la Casa Bianca ha attivato un dazio minimo del 10%, elevabile fino al 15% o più, contro i Paesi con surplus commerciale verso gli Stati Uniti. Cina e India nel mirino: per quest’ultima anche un dazio del 25% per i suoi legami con Mosca.
L’Asia-Pacifico ha reagito male: Tokyo -0,7%, con lo yen debole (a 150,5 sul dollaro, minimo da 5 mesi) e il rendimento del bond decennale giapponese fermo a 1,54%. Il governatore della BoJ, Kazuo Ueda, ha smorzato le aspettative di rialzo dei tassi.
In Cina, l’Hang Seng e il CSI 300 perdono -0,5%: Trump torna a spingere per abbassare i prezzi dei farmaci, e le azioni delle società farmaceutiche ne pagano il prezzo.
Corea del Sud maglia nera: l’indice Kospi -3,5%, peggior seduta da aprile, dopo l’annuncio a sorpresa di una super tassa sui guadagni da borsa.
Il capitolo energia si chiude con un luglio debole: l’indice Bloomberg delle commodities ha perso -1%, a causa soprattutto del gas naturale USA (-10%), in controtendenza con il petrolio.
Nel frattempo, la Commissione Europea tratta con gli USA per accorpare la domanda di GNL, puntando a 750 miliardi di dollari di acquisti in 3 anni. Ma gli analisti restano scettici: cifra "irrealisticamente elevata".
Sul fronte oro, il metallo prezioso chiude luglio in calo (-0,4%), rompendo la soglia dei 3.300 $/oncia. Tra le cause: 1) il rimbalzo del dollaro, 2) il rinvio dei tagli ai tassi da parte di BCE e Fed, 3) lo sblocco delle trattative commerciali UE-USA.
Bitcoin, invece, inizia male agosto: quota attorno ai 115.000 dollari, in calo per il quinto giorno consecutivo. Eppure luglio si era chiuso con un +8%, il quarto mese positivo di fila.
Mercati obbligazionari tranquilli. Treasury decennale a 4,35%, Bund tedesco fermo al 2,7%, BTP italiano stabile al 3,51%, con lo spread a 81 punti base, lontano dai 115 di inizio anno. Obiettivo: scendere verso quota 65.
Occhi puntati sui dati sul lavoro USA. Bloomberg prevede 104.000 nuovi posti a luglio, in rallentamento dai 147.000 di giugno. Un dato in linea o migliore potrebbe riaprire il dibattito su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
01 AGO | SUPPOSTA DEL GIORNOITA
Ottima l'analisi e operatività sul trade short su BTC ed ALT per intercettare la chiusura di un T corto partito il 25 LUG
tuttavia è probabile che si tratti solo del primo 50% dello stesso e da questa box sia in partenza un T-1 destinato ad aggiornare i minimi
Fondamentale sull'inverso aver individuato la partenza dal 28 luglio di questo T-1i corto a 3 tempi
Buon slow trading a tutti
ENG
Excellent analysis and execution on the short trade on BTC and ALTs, aimed at capturing the closure of a short T cycle that started on July 25.
However, it’s likely that this represents only the first 50% of the move, and that a new T-1 is now starting from this box, potentially set to push prices to new lows.
On the inverse side, it's crucial to have identified the start of this 3-phase short T-1i from July 28.
Wishing everyone steady and disciplined slow trading.
GOLD | Primo giorno del mese è NFP DAY!Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Apriamo il mese di Agosto con gli NFP e tasso di disoccupazione USA!
News che usciranno alle 14:30, quindi prepariamoci.
Condivido con voi questa visione oraria, o meglio di 30 minuti; cercherò di rimanere fedele alla vision nonostante i dati, che vorrei uscissero a favore del dollaro americano, così da permetterci questo andamento.
Voglio che il dollaro americano prenda forza, sostenuto da un NFP bello solito, così da far crollare il metallo giallo, prima però vorrei un piccolo pump fino al massimo relativo giornaliero dei 3326.50$ o fino alla ricerca di liquidità della fase laterale (la fresh supply indicata), i 3340$ per oncia.
Vorrò vedere da quei livelli un importante momentum short, degli orsi che si risvegliano dal letargo!!
I target potrebbero andare dal minimo giornaliero di ieri (3270$) fino anche a minimi settimanali come i 3200$ per oncia.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Mercati USA positivi per luglio in vista dell'occupazione.I mercati chiudono in positivo il mese di luglio in vista del rapporto chiave sull'occupazione
Le azioni non sono riuscite a mantenere i guadagni nell'ultima seduta di contrattazione di luglio, ma i principali indici sono rimasti tutti in rialzo per tutto il mese. Questa settimana frenetica si conclude domani con la scadenza per le contrattazioni e l'importantissimo rapporto sulle buste paga non agricole.
L'S&P è sceso dello 0,37% giovedì a 6.339,39 e il NASDAQ è sceso dello 0,03% (o poco più di sette punti) a 21.122,45. Questi indici hanno subito un leggero calo negli ultimi tre giorni dopo diverse sessioni di massimi storici, ma hanno messo a segno guadagni rispettivamente del 2,2% e del 3,7% a luglio. Il Dow Jones è crollato dello 0,74% (o circa 330 punti) oggi a 44.130,98, ma è rimasto a galla per tutto il mese di poco meno dell'1%.
I report Mag 7 di mercoledì sera hanno registrato un buon andamento giovedì, con Meta Platforms (META) in rialzo dell'11,3% e Microsoft (MSFT) in rialzo del 4% dopo aver superato i rispettivi risultati netti. Ma non è bastato a mantenere le azioni in territorio positivo, soprattutto con altri due Mag 7 pubblicati dopo la chiusura.
Giovedì è stata una classica giornata di 'interruzione delle aspettative' a Wall Street. Sebbene META abbia tenuto bene e abbia chiuso in rialzo di oltre il 10%, non è stata sufficiente a sostenere il Nasdaq 100. QQQ ha aperto un gap di oltre l'1% raggiungendo un nuovo massimo, per poi attenuarsi chiudendo in ribasso a causa dell'aumento significativo dei volumi (un segno di distribuzione), In precedenti casi, quando ciò si è verificato, le azioni sono state in rialzo una settimana dopo solo il 25% delle volte (anche se i risultati migliorano a 3 settimane di distanza).
Nel frattempo, gli investitori sono un po' nervosi per i futuri tagli dei tassi, mentre continuano a digerire i commenti del presidente della Fed Jerome Powell di mercoledì pomeriggio. Il capo ha affermato che non ci sono ancora decisioni sull'eventuale riduzione dei tassi da parte del Comitato alla riunione di settembre, ma gli investitori contano su un taglio da mesi ormai.
E l'indice dei prezzi della Spesa per Consumi Personali (PCE) di ieri mattina non è stato di grande aiuto, poiché l'inflazione rimane al di sopra dell'obiettivo del 2% della Fed. Il dato mensile dello 0,3% ha soddisfatto le aspettative, ma quello annuale del 2,6% è stato superiore dello 0,1% rispetto alle previsioni.
La volatilità è stata inesistente per gran parte degli ultimi tre mesi. L'ottimismo ha iniziato a farsi sentire, quindi anche un leggero stress sul mercato azionario potrebbe comportare un allentamento dell'esposizione long e una conseguente espansione della volatilità.
Come si suol dire, i periodi di bassa volatilità sono spesso seguiti da periodi di alta volatilità. Un aspetto da tenere a mente in questo caso, poiché i mercati sembrano piuttosto estesi.
Ma ci sono un sacco di cose in programma prima della riunione di settembre, inclusi i report di Apple (AAPL) e Amazon (AMZN) di Mag 7 dopo la chiusura. Entrambe le aziende hanno superato sia i ricavi che i profitti, ma AAPL ha impressionato di più gli investitori con la sua maggiore crescita del fatturato in quasi quattro anni e una crescita delle vendite di iPhone del 13%. Le azioni sono in rialzo di oltre il 2% dopo la chiusura, al momento in cui scrivo. Tuttavia, le azioni di AMZN sono in calo di oltre il 7% dopo la chiusura, in parte a causa di una previsione debole sull'utile operativo.
Questa settimana frenetica ha visto quasi tutto, inclusi importanti report sugli utili, tonnellate di dati economici e persino una riunione della Fed. E non è finita! Questa mattina sarà pubblicato il report sulle buste paga non agricole, che ha superato le aspettative di giugno, con l'economia che ha creato 147.000 posti di lavoro. Inoltre, il tasso di disoccupazione è sceso al 4,1%.
Oggi si avvicina anche la scadenza dei dazi del Presidente Trump. Il mercato ha retto bene durante questi 90 giorni di tamburi, beneficiando di alcuni accordi commerciali come quello recente con l'UE. E ieri abbiamo appreso che il Presidente degli Stati Uniti ha esteso i dazi del 25% sui prodotti messicani per altri 90 giorni. Ma nessuno sa cosa succederà domani... beh, forse solo Trump lo sa.
Marco Bernasconi Trading
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🌞 Buongiorno a tutti 🌞
buon inizio agosto.
come potete vedere dal mensile , la chiusura del mese di luglio ci va a chiudere ribassista sotto l'apertura del mese precedente, non promette nulla di buono ma staremo a vedere.
intanto attendiamo NFP di oggi pomeriggio e li vediamo insieme in LIVE.
🪙 Oro (Gold)
I mercati sono in modalità attesa per il report NFP di oggi.
L'oro, gli indici e il dollaro mostrano debolezza di momentum.
-I rendimenti USA sono saliti dopo il FOMC: proiezioni hawkish, ma minute dovish → mercato confuso.
-Trump ha annunciato nuovi dazi aggressivi → tensioni sul commercio globale.
-L’inflazione legata ai dazi potrebbe sostenere l’oro nel medio termine.
nel grafico daily vi ho riportato una casella in modo da capire la reazione che mia aspetto in base all'uscita dei dati.
se vogliamo lavorare su numeri piu realistici vi allego qua il numero che monitoro.
🔴NFP > 250k
salari > 0.4
-possibile gold a ribasso
🟢NFP < 130K
salri < 0.2
-possibile gold a rialzo
🟡NFP IN LINEA
-180k
salari 0.3
probabile spike ma non mi aspetto nulla di direzionale
PS: STAREMO A VEDERE, MERCATO IMPREVEDIBILE
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
FED: Un taglio dei tassi a settembre è improbabile, a meno che…La Federal Reserve degli Stati Uniti ha annunciato questa settimana una nuova decisione di politica monetaria, mantenendo lo status quo sui tassi d’interesse, quindi nessun taglio dal dicembre 2024. Ciò non ha impedito allo S&P 500 di toccare nuovi massimi storici, sostenuto dai risultati finanziari delle GAFAM e dal top 10 per capitalizzazione, che rappresenta il 40 % dell’indice. La FED di Powell non ha indicato tempistiche per riprendere i tagli, considerata elevata l’incertezza sull’impatto dei dazi sull’inflazione PCE core (il parametro preferito dalla FED).
1) La probabilità di un taglio mercoledì 17 settembre è scesa sotto il 50 %
Questa settimana è stata molto ricca di fondamentali: la FED si è espressa, le GAFAM hanno pubblicato risultati, l’inflazione PCE è stata aggiornata, sono stati firmati accordi commerciali e venerdì sarà pubblicato il rapporto NFP.
Dopo aver ribadito che non esiste urgenza nel riprendere i tagli, la probabilità implicita di un taglio il 17 settembre è scesa sotto il 50 %.
Lo scenario di un taglio a settembre era il più condiviso, ma ora è messo in discussione dalle nuove aspettative dei mercati e dei 12 membri votanti del FOMC.
2) L’inflazione core PCE non scende più. L’obiettivo della FED è vicino, ma la disinflazione si è arrestata poco sopra
Powell ha ragione a mantenere lo status quo? Sì: la disinflazione si è fermata a causa dei dazi. Il grafico mostra una curva dell’inflazione core appiattita. L’obiettivo è vicino, ma servirà un ulteriore calo per giustificare nuovi tagli. Solo un preoccupante rallentamento del mercato del lavoro potrebbe riportare la probabilità sopra il 50 %.
3) I dazi introdotti dopo accordi commerciali recenti potrebbero mantenere temporaneamente l'inflazione al di sopra del target FED
Con la firma di nuovi accordi (resta la Cina con scadenza a fine agosto), possiamo stimare l’impatto dei dazi sul PCE core. Con dazi tra il 15 % e il 20 %, l’impatto stimato è dello 0,3 %. Questo dovrebbe mantenere temporaneamente l’inflazione sopra il target all’inizio dell’autunno, senza una seconda ondata inflazionistica.
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Due passaggi per individuare le Pin Bar che contano davveroSappiamo tutti come sono: lunghe ombre, corpi compatti, prezzi rifiutati a un determinato livello. Sono le classiche Pin Bar. Roba da manuale, no?
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82.78% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Ma è qui che sorge il problema. Le Pin Bar compaiono ovunque sul grafico.
Alcune portano a inversioni nette. La maggior parte non porta a nulla, Il trucco? non individuarle, ma bensì nella capacità di capire su quali fare affidamento.
Fase uno: “Dove si è verificato?”
Prima di osservare la forma o le dimensioni, è importante porsi una domanda.
Questa pin bar si è formata a un livello significativo?
La contestualizzazione è fondamentale. Una pin bar che si forma dal nulla, a metà range o nel mezzo una fase di oscillazione potrebbe sembrare promettente, tuttavia è raro che sia affidabile. Occorre cercare una reazione dalla struttura. Per esempio:
Un chiaro livello di supporto o resistenza orizzontale
Un precedente swing alto o basso
Un VWAP giornaliero o un VWAP ancorato a un evento chiave
L'estremità di un intervallo o un'area di valore
Una trendline testata più volte
In breve, è il livello che dà alla pin bar una ragione di esistere. Questa diventa una reazione, anziché una candela casuale.
Contrassegnate il livello prima che la candela si formi. Questo vi aiuterà a evitare attribuzioni di significato dove non ve n'è alcuno.
Esempio:
Qui possiamo vedere come il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) può fornire un contesto significativo auna configurazione con pin bar. In questo caso, la coppia USD/CAD ha registrato un ritracciamento rispetto al trend ribassista predominante e ha testato il VWAP radicato sui recenti swing high. A quel punto, il prezzo ha formato una chiara inversione con pin bar, indicando un rifiuto ed un potenziale proseguimento del trend generale.
USD/CAD Grafico giornaliero a candele
https:https://www.tradingview.com/x/uDpWZXAN/
i risultati passati non sono indicativi per il futuro
Fase due: “Cosa accade dietro le quinte?”
Una volta individuata una pin bar presso un livello significativo, è opportuno approfondire l'analisi. Uno dei modi ottimali per farlo è passare a un intervallo di tempo inferiore, ad esempio il grafico a 5 minuti, e riprodurre la sessione che ha generato la candela.
Per quale motivo?
Poiché le candele giornaliere possono nascondere molte informazioni. Una pin bar pulita potrebbe apparire come un forte rifiuto, tuttavia sul grafico intraday potrebbe rivelarsi solo una falsa rottura a basso volume o un movimento impulsivo durante le ore di scarsa attività. D'altra parte, una pin bar supportata da una struttura di mercato reale ha molte più probabilità di reggere.
Di seguito sono riportati gli elementi da considerare su un timeframe inferiore:
Vi è stata una corsa alla liquidità o uno stop al raggiungimento del livello?
Il prezzo ha subito una pausa, si è stabilizzato o si è invertito con intenzionalità?
Vi sono stati tentativi multipli di superare il livello che non hanno avuto successo?
Il volume ha registrato un picco durante il rifiuto?
Quando una pin bar riflette un'autentica battaglia intraday, e non solo un movimento casuale, è spesso in grado di fornire maggiori informazioni sulle intenzioni dei veri partecipanti.
Esempio:
In questo esempio, la coppia GBP/USD forma una pin bar ribassista in un'area chiave di resistenza oscillante sul grafico giornaliero. Passando al timeframe di 5 minuti è possibile osservare cosa è realmente accaduto all'interno di quella candela.
GBP/USD Grafico a candele giornaliero
I rendimenti passati non sono indicativi dei risultati futuri
GBP/USD Grafico a candele 5 minuti: come si è formata la pin bar giornaliera
I risultati passati non sono indicativi di risultati futuri
Filtro bonus: Contestualizzare il trend
Se desiderate affinare ulteriormente l'analisi, potete aggiungere un terzo livello. Si tratta di un pin bar in controtendenza o di un pullback all'interno del trend?
Le pin bar in controtendenza a livelli chiave possono funzionare, anche se hanno una probabilità di successo inferiore e richiedono spesso più tempo per concretizzarsi. Le pin bar che si formano durante un pullback per strutturarsi nella direzione del trend prevalente tendono a muoversi in modo più netto.
È qui che l'utilizzo di strumenti come una media mobile esponenziale a 20 periodi (EMA) o un VWAP ancorato può aiutare a definire la configurazione.
Mettiamo insieme ogni elemento
La prossima volta che vedete una pin bar, prendetevi una pausa, evitate di agire precipitosamente e ponetevi le seguenti domande:
È successo a un livello rilevante?
L'andamento intraday conferma la candela?
Se la risposta è sì a entrambe le domande, allora potete considerare tale setup degno di nota piuttosto che un semplice segnale irrilevante.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Ieri mercati USA giù, ma oggi PCE e utili in arrivo.Ieri le azioni hanno chiuso per lo più in ribasso, in attesa dei dati sull’inflazione PCE e di altri risultati aziendali attesi per la giornata odierna.
Le azioni erano salite per gran parte della seduta, mantenendosi in rialzo anche dopo che la Federal Reserve aveva annunciato il mantenimento dei tassi di interesse invariati. Tuttavia, hanno invertito la rotta durante la conferenza stampa del presidente Jerome Powell, nel corso della quale è stato dichiarato che non è stata ancora presa alcuna decisione in merito a un eventuale taglio dei tassi nel mese di settembre, in occasione della prossima riunione.
Le vendite seguite a tali dichiarazioni risultano peculiari, considerando che la Fed non si impegna mai in anticipo a dichiarare con certezza le proprie decisioni. Nulla di quanto detto avrebbe quindi dovuto sorprendere gli operatori. Forse una delusione, ma non certo una sorpresa. È probabilmente per questo motivo che il mercato è rimbalzato dai minimi toccati durante la giornata, recuperando gran parte — se non la totalità — delle perdite entro la chiusura.
Con ogni probabilità, si è trattato di una reazione prudente e ragionevole, specialmente alla luce dei risultati positivi di Microsoft e Meta.
Microsoft ha pubblicato i propri risultati dopo la chiusura dei mercati, registrando una sorpresa positiva dell’8,96% sull’utile per azione (EPS) e del 3,70% sulle vendite. Ciò ha determinato una crescita trimestrale dell’EPS del 23,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e un incremento delle vendite pari al 18,1%. Il titolo ha registrato un modesto aumento dello 0,13% durante la sessione ordinaria, ma è salito di oltre il 7% nelle contrattazioni after-hours.
Anche Meta ha comunicato i risultati dopo la chiusura, con una sorpresa positiva del 22,5% sull’EPS e del 5,96% sulle vendite. L’azienda ha riportato una crescita trimestrale dell’EPS del 38,4% e un aumento delle vendite del 21,6%. Il titolo ha chiuso in ribasso dello 0,68% prima degli utili, per poi registrare un rialzo di oltre il 9% nel dopoborsa.
Nel corso della giornata odierna sono attesi ulteriori risultati aziendali, tra cui quelli di due importanti membri del gruppo “Magnifici 7”: Apple e Amazon.
Inoltre, la stima preliminare del PIL statunitense per il secondo trimestre, pubblicata ieri, ha superato le attese, attestandosi al 3,0% rispetto al consenso del 2,5%. Questo dato dovrebbe contribuire a dissipare le infondate preoccupazioni di recessione, sorte dopo i risultati distorti del primo trimestre, che avevano evidenziato un calo dello 0,5%. Quel dato negativo era stato influenzato in modo significativo da un'ondata di importazioni, finalizzata ad anticipare l’introduzione di nuovi dazi. (Un incremento delle importazioni rispetto alle esportazioni incide negativamente sul PIL.)
Per completezza, va detto che anche il secondo trimestre ha risentito di un effetto analogo, ma in senso opposto: la riduzione delle importazioni, dovuta all'utilizzo delle scorte, ha avuto un effetto positivo sul PIL, grazie all’inversione del rapporto tra esportazioni e importazioni. I dati finali mostrano, comunque, un aumento della spesa al consumo dell’1,4% e una crescita dell’1,2% delle vendite finali agli acquirenti privati nazionali (indicatore che esclude commercio estero e spesa pubblica, e viene considerato un barometro affidabile dello stato di salute di imprese e consumatori).
Il Segretario al Tesoro, Scott Bessent, ha dichiarato: «Penso che assisteremo a un’accelerazione nel terzo e quarto trimestre, e credo che potremo tornare ai livelli degli anni ’90, quando abbiamo avuto una crescita molto forte e non inflazionistica per un intero decennio...». Ha poi aggiunto: «Non avete ancora visto nulla».
Nel corso della giornata sono emerse anche nuove indicazioni sui dazi che entreranno in vigore dal 1° agosto. L’India rischia un aumento dei dazi del 25% in assenza di un accordo, anche se le trattative sono ancora in corso. Il Brasile vedrà un incremento dei dazi fino al 90%, rispetto al precedente 50%, mentre la Corea del Sud potrebbe subire un rialzo del 25%.
Nel frattempo, oggi verranno pubblicati i dati relativi all’inflazione, in particolare l’indice PCE (Personal Consumption Expenditures), considerato il principale indicatore dell’inflazione per la Federal Reserve.
Domani, infine, sarà diffuso il consueto e attesissimo rapporto mensile sull’occupazione.
I solidi risultati finanziari di Microsoft e Meta dovrebbero contribuire a sostenere il mercato azionario nella giornata odierna. E se anche Apple e Amazon dovessero riportare dati positivi nel pomeriggio, è probabile che le azioni continuino a salire.
Marco Bernasconi Trading
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WidomTree - Tactical Daily Update - 31.07.2025Il Pil Usa torna a correre nel 2’ trimestre: Trump gongolante.
La Federal Reserve lascia i tassi invariati, ma appare più “colomba”.
Il Dollaro di prepara a chiudere luglio in ripresa: Bitcoin verso 120.000 US$.
Petrolio consolida il recupero di luglio: da monitorare, ha basi solide.
Ieri, 30 luglio, nel panorama europeo è stata Milano a prendersi la scena: FTSE MIB a +1,0%, chiusura a 41.637 punti, livelli che non si vedevano da luglio 2007. A guidare i rialzi c’è Intesa Sanpaolo, in corsa verso i picchi di maggio 2007, grazie al rally del comparto bancario.
Anche nel resto del continente, si sono regsitrati guadagni: Francoforte +0,07%, Madrid +0,60%, mentre Parigi cede lo 0,31%. Più defilate Amsterdam (+0,17%) e Londra (+0,21%).
La Federal Reserve (Banca centrale americana) ha lasciato i tassi invariati nel range 4,25%-4,5%, ma con una novità “storica”: due governatori, Michelle Bowman e Christopher Waller (entrambi nominati da Trump), hanno votato contro. È la prima volta dal 1993 che si registra un doppio dissenso. Entrambi chiedevano già ora un taglio di 25 punti base.
Wall Street ha digerito la decisione con esiti misti: Dow Jones -0,38%, Nasdaq +0,15%, S&P 500 -0,12%, sensibile anche ai numeri trimestrali di importanti attori del “big-tech”.
Meta e Microsoft brillano sull’onda dell’Intelligenza artificiale: le loro trimestrali hanno confermato che è ancora l’AI l’intelligenza la star indiscussa per investimenti e redditività.
Microsoft ha battuto le stime, grazie alla divisione Azure e alla crescente domanda di AI. Anche Meta Platforms ha fatto il botto: risultati stellari e previsioni ottimistiche nel Q2, con Zuckerberg deciso a colmare il gap con miliardi di investimenti e lanciare la nuova divisione Meta Superintelligence Labs (MSL).
Sui social, Trump ha colto l’occasione per commentare a modo suo: «Molto meglio del previsto! 'Troppo tardi' dovrebbe abbassare i tassi, non c'è inflazione!» ha scritto su Truth Social, riferendosi a Powell.
Il dato positivo sul PIL, +3,0% nel 2’ trimestre rispetto al 1’, ha dato una spinta anche al dollaro, che ha toccato i massimi da un mese e mezzo con un guadagno mensile vicino al +3%, il primo del 2025: in sientesi Euro/Dollaro a 1,1474 (da 1,154), Euro/Yen a 171 (da 171,25) e Dollaro/yen a 149,02 (da 148,41).
Dopo aver perso circa il 15% da inizio anno a fine giugno, il biglietto verde ha “svoltato”. Il cambio di marcia è legato sia alla fermezza della Fed sia al nuovo accordo commerciale tra UE e USA, che favorisce Washington.
Stamattina, 31 luglio, le borse asiatiche hanno chiuso miste. A brillare è quella giapponese con il Nikkei a +1,1%, mentre Cina (CSI 300 e Hang Seng -1,3%) e Corea (Kospi -0,7%) scivolano frazionalmente.
La Banca del Giappone lascia i tassi fermi, ma alza le previsioni d’inflazione.
La Cina cerca di frenare la caduta dello yuan, mentre in Corea si sigla un accordo sui dazi con gli USA: i prodotti coreani saranno tassati al 15%. India giù con il Sensex -0,6%, dopo la minaccia di Trump di imporre dazi al 25%, giudicando “rigide e odiose” le barriere commerciali indiane.
Mentre ieri sono arrivati i primi risultati del gruppo dei "Magnificent Seven" oggi, giovedì 31 sono in calendario le trimestrali di Apple e Amazon. L’indice Bloomberg “dedicato” ha toccato ieri un nuovo record, pronto per essere ritoccato ancora.
Big commodities: trend diversi tra petrolio ed oro: il Brent (greggio di riferimento europeo) si avvia a chiudere luglio a 73 dollari al barile, in rialzo dell’8%, il miglior mese da quasi due anni. Merito del clima meno teso sul fronte commerciale e delle sanzioni alla Russia.
Le scorte USA sono però salite di 7,7 milioni di barili a quota 426,7 milioni, per via del calo delle esportazioni (gli analisti si aspettavano un calo di 1,3 milioni).
L’oro, invece, è a quota 3.301 dollari/oncia, con un +0,8% di oggi, 31 luglio. Tuttavia proprio luglio rischia di essere il primo mese negativo del 2025. Da notare che la performance da inizio anno resta solida: +25% in dollari e +13,7% in euro, anche se da aprile il trend è piatto.
Bitcoin continua a correre e si appresta a chiude luglio in bellezza: +10% nel mesem a 118.400 dollari, il quarto mese consecutivo di guadagni. Spinta dalle aspettative su un approccio pro-cripto da parte dell’amministrazione USA e dagli acquisti di alcune big tech.
Sul fronte obbligazionario, i movimenti delle banche centrali hanno avuto meno impatto delle novità commerciali: Treasury USA decennale: rendimento al 4,35%, Bund decennale tedesco: 2,7%, segnando il terzo mese negativo per i suoi prezzi, frutto del graduale rialzo del suo rendimento.
E’ il BTP italiano il vero vincitore morale della sfida tra i grandi “Govies” europei: col rendimento al 3,52%, e lo spread BTP/Bund sceso da 115 a 81 punti base, al minimo dal 2010.
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VITTORIA DEL PALIO DI...MPSAmmetto di non essere molto amante sia di questo titolo che della banca stessa, per tutta una serie di motivi...però al momento in cui ho deciso di metterla in portafoglio (al prezzo di € 5,6) era perché avevo letto delle notizie, le ennesime, sulla capitalizzazione di MPS cosa che portato il titolo a superare quota € 8.
In quel momento ammetto di essere stato preso dall'essere ingordo..ed infatti il mercato mi ha punito per questo, però non mi sono abbattuto ed ho voluto tenerlo ancora e ancora. Adesso questa mia tenacia mi sta ripagando! Lo tengo ancora, forse per poco, ma sicuramente chiuderò tutto tra qualche giorno prima delle ferie anche perché ho anche CAMPARI che mi ha fatto patire le pene dell'inferno e solo adesso è positivo!
Per una volta ho scelto la contrada giusta!!
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Un NFP deludente o inferiore alle attese rallenta l’economia, alimenta attese di tagli tassi → debilita USD e rialza l’oro come bene rifugio
🔹 Conferenza stampa Powell
Tassi invariati: la Fed ha mantenuto il tasso sui federal funds al 4,25 – 4,50% per la quinta riunione consecutiva
Mandato duale in tensione: Powell ha detto che la Fed è “tirata in due direzioni” tra mercato del lavoro solido e inflazione ancora sopra obiettivo
Politica restrittiva adeguata: non frena eccessivamente l’economia ma serve per tenere sotto controllo l’inflazione, specialmente legata alle tariffe
Dissensi interni: due governatori (Waller e Bowman) volevano un taglio immediato dei tassi: è la prima volta in 30 anni che succede
Indipendenza della Fed: Powell ha difeso l’indipendenza dell’istituto, rifiutando pressioni politiche da Trump
Condizioni economiche presenti: crescita del PIL del 3% nel Q2, consumi in rallentamento ma investimenti in ripresa, inflazione moderatamente sopra target ~2,7%, tasso di disoccupazione basso (~4,1‑4,2%)
Futuro incerto: nessuna indicazione decisa sul taglio dei tassi a settembre; la decisione sarà data-driven, attesa la necessità di monitorare l’impatto delle tariffe e affievolimento della domanda interna
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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GOLD | Oggi sussidi di disoccupazione.Salve traders, come state?
Io per le mie analisi uso le Charts di Capital.com, mi ci trovo molto bene, il grafico è lineare e preciso, ve lo consiglio.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
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Resta invariata la situazione sul fronte tassi d'interesse.
Nella riunione di ieri il tasso è rimasto invariato tra il 4.25% e il 4.50%, lasciando aperta la possibilità che avvenga un taglio a settembre.
La FED resta in attesa di nuovi dati per capire come muoversi.
Ciò ha portato ad un crollo nella serata di ieri e ad un rimbalzo nella notte, riportandoci oltre il prezzo pre tassi.
Resta di conseguenza ancora poco chiara la situazione.
Analizzando il grafico, noto un ottima spinta ribassista nella giornata di ieri ma senza break del minimo giornaliero, ed oggi un importante rimbalzo che potrebbe raggiungere addirittura i 3330% (max daily).
Attendo quindi la ripresa del massimo relativo della candela Daily della giornata di ieri per valutare uno Short, sperando che non faccia nessun break a rialzo.
Cercherò di spingere lo SHORT fino al minimo di questa notte, i 3270$ per oncia, se dovesse chiudere short e rompere il minimo potremmo vedere domani anche i 3200$.
Spero che questi livelli possano tornarvi utili.
- Fulmine VERDE: Zona di valutazione LONG;
- Fulmine ROSSO: Zona di valutazione SHORT.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
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Operate sempre responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Questa è solo un'analisi che condivido con voi e da cui potete prendere spunto, non consideratelo un segnale.
Buona valutazione e buon trading.
Ciau.
Analisi conferenza stampa di POWELL del 30 Luglio 2025Il discorso di Jerome Powell del 30 luglio 2025 rappresenta un passaggio cruciale per comprendere lo stato attuale e le prospettive della politica monetaria degli Stati Uniti.
Le parole chiave di Powell.
Powell ha ribadito che l’attuale politica monetaria “ci lascia in una posizione ben bilanciata”. In altre parole, la Federal Reserve non è intenzionata a muovere i tassi in tempi brevi. La FED preferisce attendere nuovi dati, valutare il quadro economico ed essere pronti a reagire solo in caso di necessità. Il tasso sui fed funds resta invariato tra il 4,25% e il 4,5%. L’obiettivo è mantenere la massima occupazione e riportare l’inflazione al target del 2% nel lungo periodo.
Crescita più lenta e consumi deboli.
Il centro dell’analisi risiede nel rallentamento della crescita. Il PIL nella prima metà dell’anno è cresciuto del 1,2%, contro il 2,5% del 2024. Questo calo riflette soprattutto una frenata della spesa dei consumatori, che rimane il principale motore dell’economia statunitense.
Settori in sofferenza e rischio inflazione.
Il settore immobiliare continua a essere debole. Al tempo stesso, l’inflazione resta “piuttosto elevata”, con l’indice PCE totale al 2,5% e quello “core” al 2,7% su base annua. Nonostante questo, la componente dei servizi sta lentamente rallentando mentre i dazi imposti dal governo stanno spingendo al rialzo i prezzi di alcune categorie di beni. Powell ha sottolineato come l’impatto dei dazi potrebbe essere temporaneo o trasformarsi in pressione inflazionistica persistente. In questo scenario, la Fed preferisce essere prudente.
Fed spaccata, mercato incerto.
Per la prima volta da oltre trent’anni, due membri (Bowman e Waller) hanno votato contro la decisione di mantenere i tassi fermi, chiedendo invece un taglio. Questo segnala una crescente spaccatura interna nella Fed, sintomo dell’elevata incertezza che domina la politica monetaria.
Nuovi dazi e tensioni geopolitiche
Nel giorno della decisione, nuovi dazi sono stati annunciati dal Presidente Trump, ovvero 40% sul Brasile e 50% sull’import di prodotti in rame. Queste mosse accentuano la pressione sui costi di produzione e lasciano prevedere che la trasmissione dei rincari ai consumatori possa continuare nei prossimi mesi, mantenendo alta l’inflazione e rinviando ogni eventuale taglio dei tassi.
In conclusione, Powell mantiene una posizione attendista e la Fed non appare pronta a tagliare i tassi a breve. Per i mercati e per i trader ciò implica maggiore selettività, attenzione alla volatilità e all’esposizione ai diversi rischi macro e geopolitici. È un periodo in cui la prudenza, la gestione del rischio e la capacità di adattarsi rapidamente al mutare delle condizioni saranno fattori chiave di successo sui mercat
Wall Street molto cara: spazio per Europa e Cina?1) La valutazione dell’indice S&P 500 ha raggiunto il suo massimo di fine 2021
Nel secondo trimestre del 2025, la valutazione del mercato americano, rappresentata dall’S&P 500, è tornata ai livelli record di fine 2021. L’indice S&P 500 continua a segnare nuovi massimi storici da inizio luglio. Al contrario, i mercati europei e cinesi appaiono sottovalutati. In Europa, indici come lo Stoxx 600 e l’Eurostoxx 50 restano sotto i loro massimi storici. Esiste un potenziale di recupero, anche perché le valutazioni sono ancora ragionevoli.
Dal punto di vista tecnico, questi mercati presentano configurazioni interessanti. In Cina, il potenziale è ancora più evidente. I mercati cinesi sono molto indietro sia dal punto di vista tecnico che fondamentale. Si tratterebbe semplicemente di tornare ai precedenti massimi.
Nonostante i risultati delle imprese americane siano solidi, la valutazione attuale dell’S&P 500 ne limita il potenziale di crescita nel breve termine. Al contrario, Europa e soprattutto Cina offrono oggi un rapporto rendimento/rischio più interessante, sia in termini di valutazione borsistica che di analisi tecnica. Pur restando rialzista il trend di fondo dell’S&P 500, può quindi essere utile ribilanciare leggermente a favore delle azioni europee e cinesi.
Il primo grafico mostra le candele giapponesi mensili dell’indice principale della Borsa di Shenzhen.
Il secondo grafico mostra le candele giapponesi mensili del contratto future sull’EuroStoxx 50, che non ha ancora superato il proprio record storico, a differenza dell’S&P 500.
2) Il PE di Shiller (o CAPE Ratio) è la migliore opzione per confrontare le valutazioni dei mercati azionari USA, europei e cinesi
Il CAPE ratio (Cyclically Adjusted Price-to-Earnings ratio), detto anche PE di Shiller, è un indicatore finanziario che misura la valutazione del mercato azionario. Confronta il prezzo attuale di un indice, come l’S&P 500, con la media degli utili reali degli ultimi dieci anni, corretti per l’inflazione. A differenza del classico P/E, basato sugli utili di un singolo anno, il CAPE ratio attenua le fluttuazioni cicliche per fornire una visione più stabile e di lungo periodo della valutazione. Mentre il PE di Shiller dell’S&P 500 ha raggiunto il record del 2021, quello dei mercati azionari europei e soprattutto cinesi resta nettamente più basso. C’è quindi un ampio potenziale di recupero per le azioni cinesi ed europee rispetto a quelle americane secondo questo criterio di valutazione fondamentale.
Il grafico sottostante, realizzato da Barclays Research, rappresenta il confronto tra le valutazioni di Cina, USA ed Europa secondo il CAPE ratio.
L’indicatore di Warren Buffett propone invece un confronto basato sul rapporto tra capitalizzazione di borsa e PIL. Anche in questo caso, il messaggio è chiaro: il mercato azionario cinese è molto meno caro rispetto a quello statunitense. La tabella seguente è tratta dal sito Gurufocus.
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L’autosabotaggio di Tesla per mano di MuskGli investitori si auguravano che Elon Musk raddoppiasse gli sforzi nel settore dei veicoli elettrici. E invece si sono ritrovati con un nuovo partito politico e un motivo in più per vendere le azioni.
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Musk vs Trump: un'altra disputa che gli investitori non avevano richiesto
L'ultima ondata di vendite di Tesla ha poco a che fare con gli utili o i veicoli elettrici. Lunedì le azioni sono scese del 6,8% dopo che Elon Musk ha annunciato l'intenzione di fondare un nuovo partito politico statunitense, intensificando la sua rivalità con Donald Trump e riaccendendo campanelli d’allarme per gli investitori circa le distrazioni ai vertici dell'azienda.
La sua rinnovata attenzione all'attivismo politico contraddice l'impegno preso ad aprile di dedicare “molto più tempo” a Tesla e arriva in un momento in cui l'azienda è già sotto pressione a causa del rallentamento delle vendite di veicoli elettrici e del crollo dei vantaggi normativi.
Politica, profitti e un incarico in declino
Il cosiddetto “grande e meraviglioso disegno di legge” ideato da Trump sta tagliando drasticamente gli incentivi per i veicoli elettrici. È stata revocata l'agevolazione d'imposta federale di $7500, la quale sarebbe scaduta a settembre. Sono state eliminate anche le sanzioni relative alle emissioni le quali permettevano a Tesla di incassare miliardi in crediti normativi dalle case del settore auto tradizionali. Gli analisti di William Blair stimano che ora siano a rischio oltre 2 miliardi di dollari di profitti ad alto margine.
Lo scontro politico sta sfociando in toni personali. Trump ha dichiarato il comportamento di Musk "un vero disastro", ha proposto la deportazione e ha ipotizzato la nazionalizzazione di SpaceX. Nel frattempo, gli investitori si chiedono se la crescente lista di battaglie di Musk stia iniziando a erodere il vantaggio a lungo termine di Tesla. Il rischio di distrazione è reale e il mercato reagisce.
Analisi tecnica: livelli chiave in gioco
Il prezzo delle azioni Tesla ha registrato una performance deludente quest'anno. Il titolo è in calo del 14% da inizio anno, mentre l'indice S&P 500 è in rialzo dell8%. L'andamento recente dei prezzi evidenzia quanto Tesla sia diventata vulnerabile ai capricci politici del suo CEO. Il pubblico scontro con Trump ha contribuito a definire un nuovo massimo oscillante a maggio, che ora serve da resistenza. All'inizio di giugno si è formato un nuovo swing low, che ora rappresenta il livello a breve termine che i rialzisti devono difendere.
L'aggiunta dei canali di Keltner al grafico mette in prospettiva la recente volatilità. Le bande laterali e il rimbalzo dei prezzi tra di esse mostrano un mercato bloccato in un ampio equilibrio. C'è poca convinzione direzionale, ma la situazione potrebbe cambiare. Il sell-off di lunedì ha spinto Tesla al di sotto del prezzo medio ponderato per il volume ancorato ai minimi di aprile. Se le azioni rimangono al di sotto di questo VWAP e rompono al di sotto dei minimi di giugno, ciò confermerebbe il fallimento del tentativo di ripresa e segnalerebbe il ritorno al controllo dei ribassisti.
Per ora, Tesla non sta negoziando come un'azienda innovativa ad alta crescita. Sta negoziando come un titolo meme politicamente carico, senza una tendenza chiara e senza una supervisione adulta.
Tesla (TSLA) Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi di quelli futuri
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.07.2025Borse ottimiste sui negoziati China – Usa. Accordo con EU già digerito.
Consumatori Usa un po’ più fiduciosi: verso una ripresa del Pil atteso 2025.
Volatilità ai minimi ed elevata compiacenza delle Borse.
Bond market sonnecchiante: attende le mosse di BCE e FED.
I mercati si scrollano di dosso l’accordo USA-UE sui dazi. Focus su Fed, Cina e petrolio in calo. Dopo una partenza difficile lunedì 28, con governi europei preoccupati e borse negative a fine seduta, i listini del Vecchio Continente tentano il recupero e chiudono in positivo, sostenuti dalle aspettative per la Fed.
Mentre in Europa si metabolizza l’intesa transatlantica, negli USA e in Cina si guarda al futuro. Le due potenze sono al tavolo in Svezia per trovare un nuovo accordo commerciale. L’obiettivo? Prolungare la tregua sui dazi, attualmente congelati per 90 giorni.
A bordo dell’Air Force One, Donald Trump ha dichiarato: “Ho appena parlato con Scott Bessent. Ha avuto un ottimo incontro con la Cina”. Il Presidente americano ha anche detto che le impressioni del segretario al Tesoro sulle trattative sono “positive e meglio di quelle di ieri”. I negoziatori lasciano intendere che un’estensione della tregua è vicina. Restano però “alcuni dettagli tecnici da risolvere” e, come ha ricordato lo stesso Bessent, “sarà Trump ad avere l’ultima parola”.
Nonostante i toni più distesi, ieri Wall Street ha chiuso in calo, zavorrata da una serie di trimestrali deludenti e dai timori che le tensioni sui dazi non siano ancora finite. Il Dow Jones ha perso -0,46%, lo S&P500 -0,25%, e il Nasdaq -0,38%.
C’è però una nota positiva: la fiducia dei consumatori americani è migliorata a luglio. L’indice del Conference Board è salito a 97,2 punti, in crescita di 2 punti rispetto a giugno (già rivisto al rialzo di 2,2 punti). Gli analisti si aspettavano un valore inferiore, attorno a 95,4.
La scia positiva da aprile in poi di Wall Street, poco importa il lieve calo di ieri, ha contagiato i listini cinesi: il CSI300 è salito stamane, 30 luglio, +0,5%, toccando i massimi da novembre, mentre l’Hang Seng di Hong Kong ha guadagnato +0,4%, sui massimi dal febbraio 2021. Nella notte, la PBoC ha drenato 127,7 miliardi di yuan di liquidità dal sistema bancario: si tratta della quantità più alta rimossa in due settimane. Lo yuan resta stabile contro il dollaro, in attesa della riunione del Politburo di fine mese.
In Giappone, il Nikkei ha perso -0,3%, penalizzato dal rafforzamento dello yen, passato da 148,5 a 147,5 sul dollaro. Il rendimento del decennale giapponese scende di 2 bps a 1,50%. Il primo ministro Shigeru Ishiba, reduce da un secondo insuccesso elettorale in meno di un anno, è politicamente sempre più debole e si parla di possibile uscita di scena anticipata.
In calo anche il Kospi coreano (-1,4%), mentre cresce l’attesa per l’incontro di alto livello tra Seul e Washington in programma tra due giorni, volto definire il futuro regime tariffario tra i due paesi.
Sul fronte materie prime, i riflettori sono puntati sul petrolio. Il Brent si attesta a 68,60 USD/barile alle 12:00 CET, in calo a causa del timore che la guerra commerciale tra grandi consumatori di greggio (USA e UE) possa frenare la domanda. Inoltre, la maggiore offerta, complice l’allentamento dei tagli OPEC+, ha spinto le esportazioni saudite al massimo da tre mesi (dati JODI).
Sul versante nucleare, l’Iran e i tre paesi europei firmatari dell’accordo del 2015 (Gran Bretagna, Francia e Germania) terranno colloqui a Istanbul venerdì. Si cerca una soluzione diplomatica dopo l’attacco israeliano-americano di un mese fa agli impianti nucleari iraniani. L’incontro si terrà a livello di viceministro degli Esteri.
Il clima d’incertezza alimenta la domanda di beni rifugio. L’oro è stabile a 3.390 USD/oncia, ma in rialzo dell’1% rispetto a lunedì e sui massimi da un mese. Il platino spot è salito +1,3% a 1.443,30 USD/oncia, l’argento +0,7% a 38,4595 USD/oncia. I metalli preziosi stanno facendo meglio dell’oro: nel 2025, l’oro è salito del 28,4%, il platino del 29,2% e l’argento del 53,5%. Un mix di aspettative di offerta in calo e domanda in crescita spinge i prezzi: il platino è ai massimi da 11 anni, l’argento ai massimi da 14.
Sul forex, poche variazioni di rilievo. Il dollaro Usa resta debole, mentre salgono le attese di un taglio Fed a settembre e della conferma dei tassi BCE giovedì. Gli analisti vedono due tagli BCE da 25 pb (settembre e dicembre), con il tasso terminale all’1,50%, seguiti da un’inversione nel 2027 con due rialzi da 25 pb (marzo e giugno).
Sul fronte obbligazionario, osserviamo recuperi: Treasury USA 10Y: rendimento in calo da 4,41% a 4,37%, e prezzo in rialzo +0,3%. Per il BTP italiano 10Y, rendimento in calo da 3,55% a 3,45% e spread Btp/Bund a 84 bps.
Citi evidenzia un trend importante: gli investitori esteri hanno acquistato debito dell’eurozona per quasi 100 miliardi di euro a maggio, il dato più alto dal 2014, preferendolo a quello Usa: oggi pomeriggio è previsto un intervento molto atteso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell: potrebbe fornire nuovi indizi sulla politica monetaria USA.
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Pausa mercati in attesa delle decisioni della Fed e dei BigTechI mercati si fermano in attesa delle decisioni della Fed e dei risultati .
Il resto della settimana si preannuncia ricco di eventi in grado di influenzare l’andamento del mercato in entrambe le direzioni. Di conseguenza, i principali indici hanno interrotto il rally di ieri, in preparazione all’imminente ondata di contrattazioni.
L’S&P è sceso dello 0,30% ieri, attestandosi a 6.370,86 punti, chiudendo così una straordinaria serie di sei sedute consecutive con nuovi record. Il NASDAQ ha posto fine a quattro giorni consecutivi di massimi, registrando una flessione dello 0,38% (circa 80 punti), chiudendo a 21.098,29: è solo il secondo giorno in calo nelle ultime dodici sessioni. Il Dow Jones ha perso lo 0,46% (circa 204 punti), chiudendo a 44.632,99.
È stato pubblicato ieri il primo dei dati settimanali sul mercato del lavoro: le offerte di impiego sono diminuite a 7,44 milioni a fine giugno, contro i 7,71 milioni di maggio. Il tasso di dimissioni è leggermente calato al 2%, segnale di una minore fiducia dei lavoratori nella possibilità di trovare nuove opportunità. Tuttavia, la fiducia dei consumatori è aumentata, passando da 95,2 a 97,2 nel mese di luglio.
I report sugli utili pubblicati ieri non hanno avuto un impatto significativo sui mercati. Boeing (BA, -4,4%), UnitedHealth (UNH, -7,5%), Procter & Gamble (PG, -0,3%), UPS (UPS, -10,6%) e Spotify (SPOT, -11,6%) hanno tutti chiuso in ribasso, a prescindere dal fatto che abbiano superato o meno le aspettative trimestrali. Gli investitori sembrano avere lo sguardo altrove.
Nonostante segnali di cautela a breve termine, saranno probabilmente gli utili a determinare la direzione del mercato nelle prossime sedute, mentre gli operatori si preparano alla fase più intensa della stagione dei risultati. Si attendono importanti report da parte di colossi tecnologici come Meta Platforms (META), Microsoft (MSFT), Apple (AAPL), Arm Holdings (ARM) e Amazon (AMZN). Gli investitori presteranno particolare attenzione a questi titoli, osservando se la crescita dell’intelligenza artificiale e gli investimenti in conto capitale (CAPEX) continueranno a trainare il mercato.
Lo sguardo sarà puntato anche sui commenti del presidente della Fed, Jerome Powell, attesi per domani pomeriggio, al termine della riunione del comitato. Salvo sorprese, i tassi d’interesse dovrebbero rimanere invariati. Tuttavia, l’appuntamento di settembre si profila come decisivo: la maggioranza degli operatori si aspetta un taglio. Il presidente Powell rafforzerà queste speranze o le raffredderà?
Tra i dati economici in uscita domani figura anche il rapporto ADP sull’occupazione, spesso trascurato perché poco predittivo rispetto ai dati ufficiali sulle buste paga non agricole, attesi pochi giorni dopo. L’ultima volta, il dato ADP ha deluso (in calo di 33.000 unità a giugno, contro un atteso aumento di 100.000), mentre il report successivo ha evidenziato una creazione di 147.000 posti di lavoro, superando le aspettative. Gli investitori lo considereranno, ma la vera attenzione sarà rivolta ai commenti del presidente Powell.
Domani usciranno anche i dati del FOMC e altri risultati aziendali rilevanti. Questi elementi saranno determinanti per l’andamento di fine settimana e di fine mese. Personalmente, non mi aspetto sorprese dalla Fed: ritengo che i tassi resteranno fermi e che si userà un linguaggio volto a preparare il mercato a un possibile taglio a settembre. È questa l’aspettativa generale, e un atteggiamento più aggressivo potrebbe destabilizzare i mercati.
Quanto agli utili, mi aspetto risultati positivi. Resta da capire se gli investitori approfitteranno dei guadagni per realizzare profitti, o se cercheranno di spingere ancora più in alto.
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⚠️ Punti chiave:
Prezzi stabili nella giornata, in attesa della decisione della Fed
Il prezzo è supportato dal calo dei rendimenti del Treasury e da un lieve indebolimento del dollaro
📅 Prossime news da seguire da vicino:
Oggi pomeriggio: Federal Reserve Policy Decision (attesa conferma tassi fermi o segnali di orientamento dovish)
Se la Fed dovesse segnalare tagli dai prossimi mesi:
-Potenziale spinta al rialzo verso
-Se invece conferma tono restrittivo: rischio ritracciamento.
Prima di venerdì: attesi segnali su estensione tregua tariffaria USA‑Cina oltre il 12 agosto
attendo e monitoro, ci vediamo piu tardi per un aggiornamento con un video.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Perché sovrastimare una singola operazione è un erroreNel percorso di ogni trader uno degli errori psicologici più frequenti riguarda la sovrastima dell’impatto di una singola operazione di trading. Questo atteggiamento, se non riconosciuto e corretto, può minare la disciplina, la fiducia nel proprio sistema e, di conseguenza, la redditività complessiva nel tempo.
La dinamica dell’errore
Durante l’andamento di una posizione aperta, i trader possono spesso sentirsi ansiosi o frustrati nel vedere il prezzo avvicinarsi al proprio stop loss o approcciare il take profit senza però raggiungerlo. Questa tensione emotiva comune spinge molti a prendere decisioni impulsive come allungare arbitrariamente lo stop loss con la speranza che il mercato torni a favore, o chiudere parzialmente o totalmente la posizione troppo presto per “salvare” un guadagno potenziale o limitare una perdita.
Tali azioni, però, spesso peggiorano il risultato finale.
Perché sovrastimare una singola operazione è un errore
Il trading è un’attività che si misura nel lungo periodo e non nei risultati di una singola operazione. Come affermò il celebre investitore Peter Lynch: “In questo lavoro, se sei bravo, hai ragione sei volte su dieci. Non sarai mai nella giusta direzione nove volte su dieci.” Questo concetto sottolinea l’importanza di considerare l’insieme delle operazioni piuttosto che focalizzarsi sull’esito di una singola posizione. Il mercato è influenzato da una moltitudine di fattori imprevedibili, economici, politici, psicologici e tecnici, che rendono impossibile vincere costantemente ogni trade. Questo non significa che si debba accettare l’approccio casuale, ma piuttosto che un trader di successo sviluppa e calibra una strategia che produce risultati complessivamente positivi e consistenti nel tempo.
Effetti della sovrastima del singolo trade
Una percezione eccessiva dell’importanza di una singola perdita può portare a:
Rimodellare arbitrariamente la strategia, facendo modifiche impulsive alle regole consolidate, spesso con esiti peggiori.
Abbandonare il piano di trading, interrompendo la disciplina e l’aderenza al sistema, rischiando la coerenza e la gestione del rischio.
Comportamenti emotivi e irrazionali come overtrading, revenge trading o stop loss non rispettati, che aumentano la volatilità emotiva e finanziaria.
Come imparare a gestire l’impatto delle singole perdite
Adottare una visione a lungo termine. Considerare ogni operazione come un “mattoncino” di un edificio molto più grande. La ricchezza nel trading si costruisce nel tempo, attraverso una serie continua di scelte coerenti.
Tenere un diario di trading dove annotare motivazioni, risultati e stato emotivo di ogni operazione. Ciò aiuta a mantenere la lucidità e a ridimensionare le perdite.
Stabilire aspettative realistiche. Un buon sistema non deve vincere sempre, ma deve avere un rapporto rischio/rendimento favorevole e una percentuale di successo basata su regole testate.
Rispettare sempre il piano di trading. Le deviazioni dal sistema colpiscono la profittabilità più delle singole perdite. La disciplina è la chiave per il successo.
Conclusioni
I trade persi sono inevitabili e fanno parte del “gioco”. Sovrastimare il loro impatto significa compromettere la capacità di mantenere sangue freddo, disciplina e coerenza strategica. Il vero obiettivo di un trader è sviluppare una strategia calibrata per produrre risultati positivi e consistenti sul lungo termine, non evitare ogni singola perdita. Accettare l’inevitabilità delle perdite e focalizzarsi sulla performance aggregata è uno dei maggiori passi avanti verso la maturità e la sostenibilità nel trading.
Un S&P 500 valutato quanto alla fine del 2021!Due settimane fa ho proposto un’analisi tecnica dell’indice S&P 500 su tutti gli orizzonti temporali. Questa analisi presenta obiettivi di prezzo per la fine del 2025 basati su criteri tecnici e fondamentali. Potete rileggere questa analisi cliccando sul primo grafico qui sotto.
ATTENZIONE: Un primo importante target rialzista che avevo segnalato – 6.475 punti sul contratto future S&P 500 – è quasi stato raggiunto. Il mercato potrebbe presto entrare in una fase di consolidamento.
Questa settimana è densa di eventi fondamentali: è il momento di mettere al sicuro i guadagni, alzando gli stop, soprattutto perché l’S&P 500 ha appena raggiunto il suo massimo livello di valutazione dalla fine del 2021.
Cliccate sulla tabella qui sotto per i dettagli fondamentali della settimana:
1. Attenzione: l’S&P 500 ha raggiunto il suo record di valutazione del 2021!
L’analisi tecnica è importante, ma la valutazione fondamentale lo è ancora di più. Il livello attuale corrisponde a quello che ha preceduto il mercato ribassista del 2022. Il contesto oggi è diverso, ma il ritorno a tale livello potrebbe causare una pausa a breve termine.
Grafico del CAPE Ratio (Shiller PE) per l’S&P 500:
2. La stagionalità dell’S&P 500 è meno favorevole in agosto e ribassista in settembre
Altro fattore prudenziale: la stagionalità. I dati storici mostrano che agosto è debole e settembre tipicamente negativo.
In sintesi, approcci tecnico, fondamentale e stagionale suggeriscono di proteggere i profitti prima di agosto/settembre, senza mettere in discussione la tendenza rialzista di fondo.
Tabella stagionale dell’S&P 500 dal 1960:
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Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Volvo annuncia 3.000 tagli: ristrutturazione o segnale d'allarm?Il 27 maggio 2025, il Wall Street Journal ha riportato che Volvo Cars taglierà circa 3.000 posti di lavoro tra personale d’ufficio e consulenti in Svezia. La decisione nasce dalla necessità di ridurre i costi operativi e aumentare l’efficienza, in un contesto di mercato automobilistico sempre più competitivo e in rallentamento. L’azienda ha stimato un costo complessivo di ristrutturazione pari a circa 1,5 miliardi di corone svedesi.
In questo scenario, è opportuno analizzare i fondamentali finanziari di OMXSTO:VOLV_B Volvo per valutare se tali interventi siano segnali di difficoltà strutturali o parte di una strategia di ottimizzazione a lungo termine.
Per un confronto con gli utili pubblicati il 23 aprile 2025, clicca qui .
Valutazioni e Multipli
P/E (Prezzo/Utile): 11,91 (vs 23,80 industria - 20,65 settore);
P/S (Prezzo/Vendite): 1,07 (vs 1,33 - 1,57);
Prezzo/Cassa: 6,05 (vs 15,06 - 15,38);
EV/Revenue TTM: 1,38 (vs 1,63 - 1,97)
EV/EBIT TTM: 10,88 (vs 18,22 - 18,70)
EV/EBITDA TTM: 8,05 (vs 12,34 - 12,46)
I multipli indicano una valutazione contenuta rispetto al settore e all'industria di riferimento. Questo potrebbe riflettere un’opportunità di investimento, specialmente per chi ricerca titoli value in fasi di ristrutturazione.
Dividendi
Rendimento da dividendi: 6,87% (vs 2,03% - 2,01%)
DPS crescita Annuale YoY: 6,67% (vs 3,33% - 1,79%)
Il dividendo elevato e in crescita segnala una politica di remunerazione degli azionisti molto generosa, in controtendenza rispetto a molte concorrenti nel settore automobilistico.
Redditività
Margine lordo (TTM):l 26,71% (vs 10,66% - 12,74%)
Margine operativo (TTM): 12,69% (vs 2,98% - 12,69%)
La redditività operativa è ben al di sopra della media industriale, segno che Volvo riesce a mantenere margini robusti nonostante la pressione sui costi.
Spese e Investimenti
Investimenti in R&D: 5,91% (vs 3,42% - 4,05%)
Spese SG&A (TTM): 8,11% (vs 17,59% - 15,80%)
Volvo continua a investire in innovazione, mantenendo al contempo un profilo di spesa amministrativa molto contenuto, a conferma di una strategia orientata alla razionalizzazione e allo sviluppo tecnologico.
Conclusioni
Volvo si presenta come un'azienda solida sotto il profilo finanziario, con margini superiori alla media, una politica di dividendi aggressiva e una valutazione bassa rispetto ai competitor. I tagli annunciati, sebbene impattanti sul piano sociale, sembrano parte di una strategia per mantenere competitività e margini in un contesto difficile.
Domanda per gli investitori:
La ristrutturazione è un campanello d’allarme o un’opportunità per investire in un titolo sottovalutato con fondamentali solidi e alto rendimento da dividendo?