TELECOM ITALIA - ORDINE DI ACQUISTO - GRAFICO GIORNALIERONon voglio fare previsione a lungo termine ma, secondo me, molto sicuramente la prossima candela/giornata chiuderà molto probabilmente al rialzo.
Punto di ingresso di acquisto sul Poc dell'ultima sessione a 0,2963. Se si aspetta un punto di ingresso più favorevole e più basso; probabilmente si perde la candela rialzista.
Delta in forte aumento positivo.
Stop loss a 0,2921.
1 take profit a 0,308
Analisi fondamentale
HERA ( HER ), Strategia rialzista di lungo periodoHERA ( HER ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
Hera S.p.A. è stata fondata nel 2002 e ha sede a Bologna, Italia. Hera S.p.A., multiutility, opera in Italia nei settori della gestione dei rifiuti, dei servizi idrici e dell'energia. Si occupa di vendita e distribuzione di metano e gas naturale, nonché di teleriscaldamento e gestione del riscaldamento; produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica; servizi di acquedotto, depurazione e fognatura relativi all'acqua; servizi di raccolta, trattamento, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti; fornitura di illuminazione pubblica, telecomunicazioni e altri servizi. I servizi idrici dell'azienda comprendono attività di raccolta, trattamento e distribuzione dell'acqua potabile per applicazioni civili e industriali, nonché attività di fognatura e trattamento delle acque reflue; i servizi ambientali comprendono lo spazzamento, la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti. Fornisce inoltre servizi di ingegneria, laboratori, telecontrollo e servizi tecnici ai clienti.
DATI: 28/ 09 /2024
Prezzo = 3.610 Euro
Capitalizzazione = 5,205B
Beta (5 anni mensile) = 0,85
Rapporto PE ( ttm ) = 12,89
EPS ( ttm ) = 0,2800
Target Price Hera di lungo periodo:
1° Target Price: 3.728 Euro
2° Target Price: 4.494 Euro
3° Target Price: 6.705 Euro
4° Target Price: 10.29 Euro
5° Target Price: 13.87 Euro
6° Target Price: 16.08 Euro
A2A (A2A), Strategia rialzista di lungo periodoA2A (A2A), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
A2A S.p.A. ha sede a Brescia, Italia. A2A S.p.A. è attiva nella produzione, vendita e distribuzione di gas, energia elettrica e teleriscaldamento in Italia e all'estero. L'azienda produce energia elettrica attraverso impianti idroelettrici, termoelettrici, fotovoltaici, di cogenerazione, di trattamento dei rifiuti ed eolici, per una capacità installata complessiva di 8,9 GW; acquista e vende energia elettrica, gas, combustibili e certificati ambientali. Si occupa anche di produzione e vendita di calore prodotto attraverso reti di teleriscaldamento; attività di gestione dei rifiuti, tra cui la raccolta e lo spazzamento delle strade, il trattamento, lo smaltimento e il recupero di materiali ed energia; costruzione e gestione di impianti e sistemi integrati di smaltimento dei rifiuti. L'azienda offre inoltre servizi di gestione del ciclo idrico integrato e servizi di consulenza tecnica sui titoli di efficienza energetica. Inoltre, si occupa della gestione di sistemi di illuminazione pubblica e di regolazione del traffico, di lampade votive, di lampioni, di attività di depurazione delle acque e di fognature, e offre servizi di efficienza energetica e di mobilità elettrica. Inoltre, l'azienda fornisce servizi di telecomunicazione, tra cui la gestione di linee telefoniche fisse e mobili e di trasmissione dati; la gestione e lo sviluppo di infrastrutture a supporto delle comunicazioni; l'implementazione e la gestione di sistemi di videosorveglianza e di controllo degli accessi, nonché la progettazione di soluzioni e applicazioni per la creazione di nuovi modelli di città e territori.
DATI: 16/ 01 /2023
Prezzo = 1.391 Euro
Capitalizzazione = 4,367B
Beta (5 anni mensile) = 1,13
Rapporto PE ( ttm ) = 9,28
EPS ( ttm ) = 0,1500
Target Price A2A di lungo periodo:
1° Target Price: 2.2035 Euro
2° Target Price: 3.3845 Euro
3° Target Price: 4.3470 Euro
4° Target Price: 5.3025 Euro
5° Target Price: 6.6640 Euro
6° Target Price: 8.4075 Euro
Banca Popolare di Sondrio - Ordine di vendita - giornalieroPossibilità, secondo me, di aprire una posizione short su questo titolo in quanto al livello di prezzo di chiusura non ci sono compratori; confermato in due candele rialziste.
-Stop loss al di sopra del prezzo 11,21. Per dare un po' di libertà di oscillazione del prezzo e per la mia propensione al rischio lo pongo 11,30.
-take profit 10,86
BRIOSCHI ORDINE DI ACQUISTO- grafico giornalieroSul titolo Brioschi è sorta la possibilità di andare LONG.
Delta della penultima candela molto positivo.
Aprire posizione nel range del 50 e 61,8 % del ritracciamento di fibonacci magari al prezzo di 0,063.
Stop loss al livello di 0,061
1 take profit al livello di prezzo di 0,068.
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 10-14 marzoRiassunto della settimana:
- I principali indici di sentiment USA scendono
- L'inflazione USA scende al 2,8%, dal 3% precedente
- La banca centrale canadese taglia i tassi di 25 punti base
- I prezzi alla produzione USA scendono al 3,2%, dal 3,7% precedente
- Il PIL UK delude le aspettative con una crescita all'1%
- Le aspettative d'inflazione del Michigan salgono ai massimi da novembre 2022
Andamento delle valute:
- NZD è stata la top perfomer della settimana
- JPY è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
BCE:
La Presidente della BCE Lagarde è ottimista riguardo all'introduzione dell'euro digitale.
La BCE sta sviluppando la propria Central Bank Digital Currency (CBDC) da più di cinque anni.
L'autorità di regolamentazione prevede di completare il progetto entro ottobre di quest'anno.
Di recente gli Stati Uniti hanno cambiato la loro posizione sulle CBDC con Donald Trump che ha firmato un ordine esecutivo che vieta alla Federal Reserve di lanciare un dollaro digitale.
POSTE ITALIANE grafico giornaliero- Possibile Ordine di VenditaIl titolo di poste italiane si apprezza da più di un anno quindi sarò probabilmente in controtendenza ma secondo me è arrivato il momento per un ordine di vendita.
L'ultima candela giornaliera ha fatto un delta negativo e non ha mostrato la forza necessaria per continuare un rialzo.
Porre un ordine di vendita in sospeso quando il prezzo ritoccherà livello di prezzo 16,45
1 take profit al livello 16,16
2 take profit al livello 16.00
stop loss al livello superiore di 16,45 di diversi centesimi.
Wisdomtree - Tactical Daily Update 14.03.2025Borse nervosa, prosegue il sell-off su tech Usa, e “denaro” su quella cinese.
Variazione nulla nei prezzi alla produzione USA a febbraio.
Schiarita al Congreso Usa sul finanziamento dei deficit federali.
Cresce l’ottimismo su un taglio primaverile dei tassi FED.
Le borse hanno registrato un ulteriore calo ieri, 13 marzo, con continue incertezze legate alla guerra commerciale avviata da Donald Trump, soppesandone i possibili effetti sugli scambi internazionali e sul commercio globale.
A complicare il quadro ci sono le manovre dell'Unione Europea per finanziare un piano di riarmo e la possibile tregua in Ucraina, che sembrano lontane dalla soluzione. Inoltre, Trump ha minacciato nuovi dazi sui vini e alcoolici europei, aggiungendo un altro punto di tensione.
Le principali piazze europee avevano tentato un rimbalzo prima di concludere la giornata con perdite, segnando tre giorni consecutivi di cali. Francoforte ha perso -0,48%, Parigi -0,64%, mentre Londra, che al momento sembra meno colpita dalla politica commerciale di Trump, ha chiuso invariata.
Negli Stati Uniti, i dati sui prezzi alla produzione di febbraio sono rimasti invariati, sorprendendo gli analisti e alimentando un po' di ottimismo sulla ripresa economica. Questo ottimismo è stato supportato anche dal numero di richieste per i sussidi di disoccupazione, risultato inferiore alle previsioni.
Tuttavia, gli economisti sono preoccupati che l'escalation dei dazi possa portare a un aumento dei prezzi per i consumatori e a un impatto negativo più marcato sulla crescita economica, fattori non ancora completamente riflessi nei dati.
Wall Street ha registrato un ulteriore calo: Dow Jones -1,30%, S&P500 -1,39%, Nasdaq -1,96%. Tesla ha segnato un nuovo ribasso del -4,8%, mentre Apple ha perso -1,4%.
Wall Street sta per concludere la quarta settimana consecutiva di cali, un evento che non si verificava da agosto. La caduta dei titoli delle "Magnifiche Sette" (ormai spesso chiamati "Malefici Sette") ha giocato un ruolo importante in questo declino.
Come contromisura, alcuni analisti suggeriscono di guardare a settori come materie prime, farmaceutica e biotech, che potrebbero offrire migliori prospettive a breve termine, oltre a mercati come Europa e Cina.
Sul fronte europeo, Eurostat ha comunicato che la produzione industriale nell'Eurozona è cresciuta +0,8% a gennaio, rispetto a dicembre, dopo il calo di -0,4% registrato il mese prima. Su base annua, la produzione è rimasta stabile rispetto a gennaio 2024.
Oggi, 14 marzo, la settimana si conclude con persistenti preoccupazioni per le tensioni internazionali, mescolate a questioni politiche interne.
Le borse asiatiche hanno chiuso positive, grazie alla possibile intesa tra democratici e repubblicani al Congresso USA per evitare uno shutdown federale, e per il sostegno monetario all’economia arrivato dalla People’s Bank of China (Pboc).
Questo produce un effetto positivo anche sui mercati europei, che guadagnano in media +0,7% alle 12.00 CET.
L’oro ha raggiunto un nuovo record, superando per la prima volta i 3.000 Dollari/oncia, un rialzo spinto dalle preoccupazioni per gli effetti dei dazi e dalla ricerca di beni rifugio degli investitori.
Anche i dati sull'inflazione negli Usa rafforzano l'idea che la Fed potrebbe allentare la sua politica monetaria in futuro, contribuendo al favore per i metalli preziosi.
Le borse cinesi hanno toccato i massimi 2025, con Shanghai a +1,8% e Shenzhen +2%, grazie anche agli stimoli economici annunciati da Pechino. Hong Kong ha guadagnato +2,3%, con Alibaba e Tencent che segnano rialzi superiori al +4%.
La Borsa giapponese ha chiuso in positivo, col Nikkei a +0,7%, trainato dal settore tecnologico, mentre il Ministro degli Esteri giapponese ha protestato contro i dazi imposti dagli USA sulle importazioni di acciaio e alluminio.
Sul fronte dei bond, oggi, 14 marzo, lo spread tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali è stabile a 115 bps, col rendimento del Btp benchmark al 4,0%. Nonostante la debolezza di Wall Street e il rallentamento dell’inflazione negli USA, non c'è stato un aumento degli acquisti di Treasury americani. Il rendimento dei Treasury 10 anno è rimasto invariato a 4,29%, ben sotto al picco di gennaio di 4,80%.
Dopo la schiarita al Congresso sui finanziamenti federali, il sentiment sui mercati sembra migliorato. I future sui principali indici USA segnano in media +0,7%.
Il conflitto russia-ucraino rimane un tema caldo: Vladimir Putin ha dichiarato che una tregua sarebbe sensata solo se porta a una pace duratura. Trump registra una parziale apertura sulla questione, pur avvertendo che le dichiarazioni sono ancora incomplete.
Nel settore energetico, il prezzo del petrolio resta instabile e senza una direzione chiara. Le tensioni geopolitiche, unite alla politica commerciale di Trump, continuano a influenzare il mercato. Trump ha anche intensificato le sanzioni contro l'Iran, prendendo di mira il ministro del petrolio iraniano e diverse entità legate alla "flotta ombra" iraniana, per fermare le esportazioni di petrolio e le attività destabilizzanti ad esse legate.
L'indice Bcom di Bloomberg, che sintetizza le principali materie prime, si avvia a concludere la quinta settimana positiva delle ultime sei, sostenuto dalla ripresa prevista in Cina e dai piani d’investimento europei per infrastrutture e difesa.
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GOLD | 3000 HITTED.Buongiorno Traders.
Vi chiedo la gentilezza di Boostare questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
Colpiti i 3000, ora tutto poco valutabile, si resta sul LONG su zone macro.
Operate responsabilmente con il rischio che potete permettervi.
Buona valutazione.
Buon Trading.
Ciau.
L’S&P in correzione e i dazi oscurano la reale buona notizia.L’S&P entra in correzione mentre i dazi oscurano il rallentamento dell’inflazione.
di Marco Bernasconi – 14 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Il denaro è solo un modo per misurare il successo nei tuoi investimenti, ma non è l'obiettivo principale." - Warren Buffet
Andamento del mercato
Il mercato non riesce a sfuggire alle preoccupazioni sui dazi in questi giorni, soprattutto perché continuano ad arrivare nuovi annunci a un ritmo frenetico. Ieri, i principali indici hanno registrato perdite superiori all’1%, con l’S&P 500 che è ufficialmente entrato in territorio di correzione, nonostante un altro set di dati incoraggianti sull’inflazione.
Oggi, il presidente Trump ha rivolto la sua attenzione all’Unione Europea, minacciando una tariffa del 200% sulle importazioni di alcolici. Questa decisione rappresenta una rappresaglia per la reintroduzione da parte dell’UE di una tariffa sul whisky, a sua volta una risposta alle precedenti mosse dell’amministrazione statunitense su acciaio e alluminio.
Andamento degli Indici
NASDAQ: -2% (circa 345 punti), chiudendo a 17.303,01
S&P 500: -1,39%, chiudendo a 5521,52
Dow Jones: -1,3% (circa 540 punti), chiudendo a 40.813,57
Un mercato senza direzione chiara
È sorprendente vedere come il mercato non riesca a trovare una vera direzione positiva, nonostante i segnali di rallentamento dell’inflazione. Di norma, dati inflazionistici più deboli (e la prospettiva di tassi d’interesse più bassi) dovrebbero sostenere il mercato. Forse nei prossimi giorni vedremo un miglioramento, ma per ora il sentiment resta incerto.
Possibilità di un recupero?
Un raro rally del venerdì sarebbe particolarmente ben accolto, poiché i principali indici si stanno avviando verso la loro peggior settimana dell’anno.
NASDAQ: -5% nell’ultima settimana
Dow Jones & S&P 500: entrambi in calo di oltre il 4,5%
Sarà interessante vedere se il mercato riuscirà a trovare un supporto domani o se la correzione continuerà a dominare il sentiment degli investitori.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi
King Xau Is BackPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
💡🔍 Analisi Gold 🔍💡
⚠️ NON cerco posizionamenti short su gold ⚠️
Per quanto riguarda XAU, abbiamo poco da aggiungere: la lettura fondamentale e i dati pubblicati fungono da carburante per il pump del gold.
Da mesi continuo a mandare possibili posizionamenti long term su gold, escludendo gli short;
per il momento mi limito a valutare le zone discount più vantaggiose e seguire le notizie in uscita.
Ho notato che qualcuno ha preso in considerazione la “zona blu” che abbiamo evidenziato per una continuazione long, con un target fino a 3.000 (più di 1.000 pips).
Sono davvero contento per chi è riuscito a saltare su questo treno.
Tuttavia, ogni volta che il mercato raggiunge massimi storici, è fondamentale procedere con cautela: cercare di vendere in questi momenti potrebbe rivelarsi una mossa errata.
L’unica soluzione sembra essere quella di attendere ulteriori sviluppi – al di là delle mosse della Fed – e monitorare attentamente i dati.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Wall Street prova a rompere al ribassoNuovo ribasso di Wall Street con l'S&P 500 che ha perso l’1,2%, il Dow Jones l’1% e il Nasdaq in rosso dell’1,5%.
Non c’è ancora tregua sui mercati, perché Trump continua ad esternare a favore dei dazi, creando incertezza e causando movimenti irrazionali, insieme a dati macro contrastanti.
Il presidente ha minacciato di imporre una tariffa del 200% sul vino e altre bevande alcoliche provenienti dall’Unione Europea, come ritorsione per le contromisure appena annunciate dal vecchio continente.
Sul fronte dati, l'inflazione dei prezzi alla produzione è stata inferiore alle aspettative, con il dato "core" in calo dello 0,1% mese su mese, rispecchiando l’andamento del CPI pubblicato mercoledì.
Inoltre, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 220.000, leggermente al di sotto delle stime ma ampiamente in linea con le tendenze recenti. Beni di consumo discrezionali e tecnologia sono stati i settori con le peggiori performance.
Sul fronte aziendale, le azioni di Adobe sono crollate di oltre il 10% dopo aver fornito una deludente prospettiva di fatturato. Le azioni Intel, d'altro canto, sono salite di oltre il 16% dopo che l'azienda ha annunciato un nuovo CEO.
Nella notte i mercati asiatici hanno corretto al rialzo, decorrelandosi da Wall Street, sostenuti dalle crescenti aspettative di sostegno politico da parte di Pechino, il che dovrebbe, a tendere, favorire le oceaniche.
VALUTE, EURO IN RIPIEGAMENTO
Gli annunci dei dazi all’Unione Europea hanno causato la correzione dell’Euro, che da 1.0950 di mercoledì è sceso a 1.0821 per poi consolidare in area 1.0860.
Il mercato appare ancora in "downtrend" per il dollaro, ma le continue minacce di guerra commerciale e valutaria innescano un sentimento di paura e tensione che alimentano la salita degli "asset" rifugio, come l’oro ormai vicinissimo ai 3.000 dollari l’oncia.
Sulle altre coppie di valute segnaliamo il dollaro canadese che per ora rimane in sofferenza a 1.4440 contro dollaro, e uno JPY che si è stabilizzato intorno a 148.50-60, senza avere la capacità di rompere i supporti di UsdJpy a 146.50.
Stabilità anche sulle oceaniche, il che non significa ritorno del "risk on", ma semplicemente, con questo caos, molti operatori e investitori preferiscono stare alla finestra. Le correlazioni all’interno del "forex" sembrano saltate, almeno nel brevissimo termine.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 2.000 a 220.000 nella prima settimana di marzo, il numero più basso delle ultime tre ottave, e al di sotto delle aspettative di mercato di 225.000, comunque livelli storicamente bassi.
Analogamente, le richieste continuative sono diminuite di 27.000 a 1.870.000 nell'ultima settimana di febbraio, ben al di sotto delle aspettative di 1.900.000. Il risultato evidenzia comunque un mercato del lavoro relativamente resiliente.
La Fed dovrebbe lasciare invariati i tassi nella prossima riunione, mentre le attese sono per un taglio ad aprile.
USA PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono rimasti invariati a febbraio rispetto a gennaio 2025, dopo un aumento rivisto al rialzo dello 0,6% nel periodo precedente e al di sotto delle previsioni di un guadagno dello 0,3%.
Si tratta del livello più basso degli ultimi sette mesi, con i prezzi dei servizi in calo dello 0,2%, il calo più importante dal luglio 2024, guidato da un calo di macchinari e veicoli.
I prezzi sono stati inferiori anche per la vendita al dettaglio di alimenti e alcolici, vendita al dettaglio di automobili, abbigliamento, calzature e accessori.
D'altro canto, i prezzi dei beni sono aumentati dello 0,3%, il quinto aumento consecutivo, con due terzi dell'aumento attribuibile ai prezzi delle uova di gallina, che sono aumentati del 53,6%.
Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 3,2%, al di sotto di un 3,7% rivisto al rialzo a gennaio e delle previsioni del 3,3%. L'indice PPI "core" è sceso dello 0,1% su base mensile e del 3,4% su base annua, ben al di sotto delle previsioni.
ORO, NUOVI MASSIMI STORICI
I prezzi dell'oro sono aumentati di circa l'1% superando i 2.980 dollari l'oncia giovedì, raggiungendo nuovi massimi storici mentre l'avversione al rischio e le scommesse sull'allentamento della politica monetaria da parte della Federal Reserve si intensificano. Le crescenti tensioni commerciali hanno alimentato la fuga verso gli "asset" rifugio.
Anche le preoccupazioni geopolitiche hanno pesato sul "sentiment", poiché la Russia ha segnalato il suo rifiuto al cessate il fuoco di 30 giorni accettato dall'Ucraina e sostenuto dagli Stati Uniti.
Nel frattempo, i recenti PPI e CPI hanno mostrato che le pressioni sui prezzi si stavano allentando a febbraio, dando alla Fed più spazio per tagliare i tassi e aumentando ulteriormente l’interesse per l’oro.
EUROZONA, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale dell'Eurozona è rimbalzata dello 0,8% mese su mese a gennaio 2025, sopra le attese che vedevano una crescita dello 0,6% e invertendo un calo rivisto dello 0,4% a dicembre.
Su base annua, la produzione industriale dell'Eurozona si è stabilizzata a gennaio, rispetto alle aspettative di mercato di un calo dello 0,9% e alla fine di un periodo di contrazione di 20 mesi.
Buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.03.2025Inflazione Usa in rallentamento: forse segnala debolezza consumi?
Ieri bene le borse europee, a Wall Street un timido recupero solo del Nasdaq.
Oro verso nuovi massimi? Pare di sì, insieme ad argento, rame, alluminio.
Cina promette risposte adeguate ai dazi Usa, ed il suo export continua a brillare.
Il 12 marzo, le Borse europee hanno registrato un rimbalzo, con guadagni mediamente sopra l’1%, un recupero alimentato da alcuni segnali di distensione sul fronte ucraino, dalla persistente ma meno preoccupante guerra dei dazi e da un'inflazione statunitense che, sebbene rimanga alta, mostra segnali di rallentamento a febbraio.
Inoltre, un altro fattore di supporto è stato il commento del presidente Donald Trump, che non vede recessione all'orizzonte per gli Stati Uniti, mentre l'Ucraina ha accettato una tregua di 30 giorni con la Russia, che valuterà la proposta, offrendo così qualche spiraglio per una possibile soluzione al conflitto.
Wall Street ha chiuso contrastata dopo la lunga serie di ribassi dei giorni precedenti. Il Dow Jones ha perso -0,20%, il Nasdaq ha guadagnato +1,22%, e lo S&P 500 +0,49%.
Gli investitori, pur restando in attesa di sviluppi geopolitici e monetari, sembrano aver abbassato il livello di preoccupazione per la guerra dei dazi, che continua a evolversi con continui cambiamenti di direzione e improvvisi dietrofront.
L’Unione Europea ha risposto con fermezza ai nuovi dazi imposti dagli Usa su acciaio e alluminio, annunciando contromisure per 26 miliardi di euro. Questo provvedimento è stato adottato poche ore dopo l’entrata in vigore dei dazi del 25% imposti dal presidente Trump.
La Cina, dal canto suo, ha dichiarato che adotterà tutte le misure necessarie per proteggere i propri interessi, segnando un altro capitolo nella guerra commerciale. Trump aveva sorpreso i mercati con l'annuncio di un raddoppio delle tariffe sull’acciaio e alluminio importati dal Canada, ma dopo un iniziale shock ha ritrattato la sua posizione, quando Ottawa ha risposto con l’introduzione di dazi per US$ 20 miliardi sui prodotti americani.
Sul fronte inflazione Usa, sebbene i prezzi continuino a crescere, i dati di febbraio mostrato un rallentamento. I prezzi al consumo sono aumentati +0,2% mensile rispetto a gennaio, una crescita inferiore alle attese di +0,3%. Il tasso di inflazione annuale si è ridotto dal 3,0% al 2,8%, un dato positivo sebbene ancora lontano all’obiettivo del 2% della Federal Reserve.
L'indice "core", che esclude i prezzi dei beni alimentari ed energetici, è salito +0,2%, mentre quello annuale è sceso dal 3,2% al 3,1%. Questo rallentamento potrebbe influenzare la politica monetaria della Fed, orientandola verso un approccio più espansivo.
Al momento, i mercati prevedono che la Fed possa decidere di ridurre i tassi di interesse in tre occasioni entro fine 2025, con un primo taglio a giugno 2025. La prospettiva di tassi più bassi potrebbe rendere assetche non pagano rendimenti, come l’oro, più attraenti.
L’euro resta forte sul dollaro, restando sopra 1,09, frutto della specifica debolezza della valuta americana, che potrebbe contribuire a ridurre alcuni squilibri commerciali globali, sebbene i dazi imposti dal governo degli Stati Uniti comportino un immediato aumento dei costi per le imprese e i consumatori.
Anche le altre valute hanno mostrato recuperi sul dollaro, ad eccezione dello yen, che corregge dopo la recente salita. Bitcoin resta volatile, attorno 82.000 dollari.
Bond market: in Europa, lo spread tra BTp italiani e Bund tedeschi decennali rimane stabile a 111 punti base, col rendimento del BTp benchmark sceso leggermente al 4%, dal 4,01% della vigilia. I rendimenti dei Govies statunitensi non hanno registrato significativi cambiamenti dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione.
Le borse asiatiche oggi, 13 marzo, si sono mosse in maniera contrastata. A Tokyo, l’indice Nikkei 225 ha perso -0,1%, con il rafforzamento dello yen a 147,9 vs dollaro. Nell’area cinese, Hang Seng, CSI 300 e Taiex hanno registrato perdite tra -1% e -1,2%. Nonostante queste fluttuazioni, l’interesse degli investitori globali per la Cina e Hong Kong continua a crescere, specialmente grazie ai progressi del paese nel settore dell’intelligenza artificiale, visti come un punto di forza economico.
A Wall Street, dopo il “lunedì nero” del Nasdaq. -4%, si è verificato un rimbalzo, ma i future suggeriscono che potrebbe rivelarsi temporaneo. I titoli tecnologici, ancora una volta cercano un equilibrio dopo un periodo di forti vendite che ha visto una flessione di circa -17% da metà febbraio per le cd Magnifiche 7.
Tesla è rimbalzata, +7,6%, nonostante le previsioni di un trimestre difficile sulle consegne, mentre Nvidia ha segnato +6,4%, con alcuni analisti che suggeriscono che la recente correzione del titolo rappresenti un'opportunità di acquisto.
Il petrolio Brent ha registrato un aumento del 2%, toccando 71 dollari/barile, grazie al migliorato sentiment derivante dalla lettura dell’inflazione negli Stati Uniti. Le scorte di greggio Usa sono aumentate più del previsto (+1,448 milioni barili), e l'utilizzo della capacità degli impianti è salito all'86,5%. Il prezzo dell'oro, al terzo rialzo consecutivo, avvicina il recente record di 2.956 dollari/oncia, favorito dalla debolezza del dollaro e dal rallentamento dell’inflazione Usa.
Sul fronte obbligazionario, la lettura dei dati sull'inflazione non ha mosso i rendimenti dei Treasury Usa, col decennale stabile al 4,28%.
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Il NASDAQ balza di oltre l'1% in un modesto rimbalzo del mercatoIl NASDAQ balza di oltre l'1% in un modesto rimbalzo del mercato.
di Marco Bernasconi – 13 Marzo 2025
• A Wall Street si dice:
"Il miglior momento per piantare un albero è stato 20 anni fa. Il secondo miglior momento è ora." - Warren Buffet
Gli investitori dovrebbero essere contenti di qualsiasi tipo di rimbalzo che possono ottenere durante questo malessere del mercato, anche se è piuttosto modesto e incompleto come ieri. Tuttavia, è stato incoraggiante vedere lo spazio tecnologico assediato guidare le azioni al rialzo mercoledì dopo un rapporto CPI più freddo del previsto.
Il NASDAQ è balzato dell'1,22% (o circa 212 punti) nella sessione a 17.648,45, mentre sei dei nomi Mag 7 si sono mossi verso l'alto. I due maggiori vincitori di questo gruppo in passato in ascesa sono stati il pioniere dei veicoli elettrici Tesla (TSLA, +7,6%) e il leader dell'intelligenza artificiale NVIDIA (NVDA, +6,4%), che avevano entrambi ricevuto molta attenzione ultimamente per i loro cali epici dopo essere stati quasi intoccabili per così tanto tempo.
Abbiamo parlato dell'idea che a un certo punto la pressione di vendita negli ex leader della tecnologia si esaurirà e sembra che stiamo assistendo all'inizio di questa situazione. Ciò non significa che abbiamo visto un fondo, ma ieri è stato un passo nella giusta direzione.
L'S&P è avanzato dello 0,49% a 5599,30, ma il Dow non si è unito al rimbalzo e ha chiuso in ribasso dello 0,20% (o circa 82 punti) a 41.350,93.
Fortunatamente, abbiamo avuto una moderazione nei numeri CPI di febbraio, come previsto. I prezzi al consumo sono aumentati dello 0,2% per il mese e del 2,8% annuo, rispetto alle aspettative rispettivamente dello 0,3% e del 2,9%. Anche le letture core dello 0,2% e del 3,1% erano leggermente al di sotto delle previsioni.
Questo è proprio ciò che il dottore ha ordinato per calmare una parte della recente paura del mercato che ha portato alle vendite. Questo CPI ha segnato il ritmo annuale più basso da aprile 2021, quindi è un grosso problema dopo le recenti stampe sospettosamente calde.
Oggi riceveremo altri dati sull'inflazione con l'indice dei prezzi alla produzione (PPI). Come per l'indice dei prezzi al consumo (CPI) odierno, i prezzi all'ingrosso sono stati leggermente più alti del previsto l'ultima volta, ma avrebbero dovuto raffreddarsi leggermente a febbraio. Le aspettative sono allo 0,3% per il mese e al 3,2% annuo, rispetto alla precedente stampa dello 0,4% e del 3,5%, rispettivamente.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi sulle nostre attività di trading.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading
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Buongiorno a tutti scusate l'assenza di questi giorni.
sono tornato operativo da oggi!
oggi abbiamo IPP e sussidi,
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🚨INFO CHIAVE:
- Dazi su Acciaio e Alluminio
dazi del 25% su acciaio e alluminio imposti da Donald Trump sono entrati in vigore, nonostante le preoccupazioni riguardo a una possibile recessione economica.
Questo incremento delle tariffe sta alimentando l'incertezza nei mercati globali.
- Domanda di Oro
L'incertezza commerciale e le politiche tariffarie mutevoli di Trump stanno stimolando una crescente domanda di oro, visto come un bene rifugio sicuro in tempi di turbolenza economica.
Tuttavia, queste dinamiche stanno anche destabilizzando i mercati finanziari globali.
- Prezzi dell'Oro e Dollaro USA
I prezzi dell'oro sono in aumento, spinti da un indebolimento del dollaro USA.
I trader stanno monitorando con attenzione i dati sull'inflazione, che potrebbero influenzare le aspettative sui tassi d'interesse da parte della Federal Reserve.
- Inflazione e Direzione dell'Oro:
I prossimi dati sull'inflazione saranno cruciali per determinare l'andamento dell'oro.
IL CPI inferiore alle attese potrebbe spingere i prezzi dell'oro al rialzo,
ed infatti ieri è stato cosi, mantendo il rialzo dal livello visto negli scorsi outlook.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
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Wall Street rimbalzaI listini americani hanno vissuto ieri un’altra giornata di consolidamento, dopo il "sell-off" di inizio settimana, mentre gli investitori sono tornati a privilegiare gli "asset" di rischio, nonostante le minacce di Trump di nuove tariffe, che peraltro ad oggi sono state applicate solo parzialmente.
Come già ricordato, la sensazione è che i dazi siano il grimaldello per rallentare la congiuntura economica, indebolire il dollaro e permettere alla Fed di ridurre il costo del denaro.
L'S&P 500 e il Nasdaq 100 hanno guadagnato rispettivamente lo 0,8% e l'1,4%.
Ad oggi, gli Stati Uniti hanno imposto tariffe del 25% su acciaio e alluminio e hanno intensificato la retorica aggressiva sulle tariffe di ritorsione ad aprile.
A sua volta, l'UE ha risposto con tariffe su 26 miliardi di euro di beni statunitensi e il Canada ha imposto imposte aggiuntive su 29,8 miliardi di dollari in aggiunta alle precedenti sanzioni.
Nel frattempo, i dati sui prezzi al consumo di febbraio sono risultati più deboli del previsto.
Sul fronte titoli, la tecnologia ha guidato i guadagni in correzione rispetto alla liquidazione di posizioni di inizio settimana. Nvidia, Tesla e Palantir hanno aggiunto oltre il 6%.
Tuttavia, i settori difensivi sono ulteriormente scesi, mantenendo stabile il Dow Jones, che ha chiuso invariato.
VALUTE
Altra giornata interlocutoria per i principali rapporti di cambio, con il dollaro che cerca un recupero, anche se per ora non sfonda.
EurUsd ha provato più volte a rompere 1.0940, ma poi ha ceduto qualcosa tornando a 1.0900, dove però entrano in gioco dei nuovi "bid" che per ora lo sostengono.
Cable forte, tornato a ridosso di 1.3000, mentre la sterlina appare in recupero sull’Euro, tornato a 0.8400.
UsdJpy, dopo aver toccato 149.20, ha ritracciato una settantina di "pips", pur rimanendo in fase di accumulazione, per ora ancora correttiva.
Scende finalmente UsdCad, che non sembra in grado di sfondare al rialzo, come se tutte le peggiori notizie per il paese nordamericano fossero in qualche modo già scontate nei prezzi attuali.
Supporto da violare per cambiare il trend posto a 1.4180.
USA CPI IN CALO
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 2,8% a febbraio 2025 dal 3% di gennaio, al di sotto delle previsioni del 2,9%.
I costi dell’energia sono diminuiti dello 0,2% anno su anno, dopo un aumento dell'1% a gennaio. La benzina e l'olio combustibile hanno perso quota, mentre i prezzi del gas naturale sono saliti.
L'inflazione ha rallentato anche per auto e trasporti, mentre i prezzi hanno continuato a scendere per i nuovi veicoli. D'altro canto, l'inflazione è accelerata per i prodotti alimentari.
Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,2%, in calo rispetto all'aumento dello 0,5% di gennaio, e rispetto alle previsioni dello 0,3%.
Nel frattempo, l'inflazione "core" annuale è rallentata al 3,1%, il livello più basso da aprile 2021, dal 3,3% e al di sotto delle aspettative del 3,2%.
Anche l'inflazione di base mensile è scesa più del previsto allo 0,2% dallo 0,4%, rispetto alle previsioni dello 0,3%.
BOC, ENNESIMO TAGLIO DEI TASSI
La Banca centrale canadese ha tagliato il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 2,75% nella sua decisione di marzo, come da "consensus".
Si è trattato del settimo taglio del costo del denaro (5 da 0,25% e 2 da 0,50%) dall'inizio del suo ciclo di allentamento a giugno 2024.
Il Consiglio direttivo ha osservato che l'economia canadese è cresciuta più del previsto nel quarto trimestre grazie al supporto dei tagli passati, ma si prevede che la crescita rallenterà a causa del crescente conflitto commerciale con gli Stati Uniti.
La banca ha anche osservato che le minacce tariffarie in continuo cambiamento dagli Stati Uniti hanno danneggiato gli indicatori di fiducia dei consumatori e le aspettative di investimento, che dovrebbero cancellare la forte attività economica innescata dalle aziende che tentano di indebolire le barriere commerciali.
ORO, NUOVI MASSIMI?
L'oro è salito a circa 2.940 dollari l'oncia ieri, avvicinandosi ai livelli record, mentre le crescenti tensioni commerciali continuano ad alimentare il dibattito e la domanda di beni rifugio.
Trump ha messo in guardia da ulteriori dazi sui beni della UE in seguito alle ritorsioni che l’Europa ha messo in atto contro le tariffe USA.
Nel frattempo, sia l'inflazione principale che quella "core" americane sono state inferiori alle aspettative, rassicurando gli investitori sui progressi della disinflazione e dando alla Federal Reserve maggiore flessibilità per un prossimo taglio dei tassi.
Tuttavia, l'impatto dei dazi deve ancora materializzarsi e l'inflazione potrebbe aumentare di nuovo nei prossimi mesi.
BUND, SALGONO I RENDIMENTI
Il rendimento del Bund decennale tedesco è salito sopra il 2,9%, raggiungendo il livello più alto da giugno 2011, mentre continuano i negoziati a livello politico per poter allentare i vincoli di bilancio nel prossimo futuro, per favorire la ripresa economica.
Il partito dei Verdi, i cui voti sono cruciali per l'approvazione delle misure nel parlamento uscente, ha negato il suo sostegno ma ha avanzato proposte alternative volte a raggiungere un accordo.
Il co-leader Felix Banaszak ha richiesto nuovi negoziati, mentre un alto legislatore del blocco conservatore CDU/CSU di Merz ha indicato che le due parti non sono molto distanti.
Sul fronte della politica monetaria, ci sono segnali che la BCE potrebbe sospendere ulteriori tagli dei tassi per ora, dopo aver adottato una posizione più cauta sulle future variazioni dei tassi e aver rivisto al rialzo le sue previsioni di inflazione a breve termine.
Nel frattempo, la presidente della BCE Christine Lagarde ha avvertito che i dazi commerciali e i piani di spesa fiscale potrebbero complicare gli sforzi per mantenere un'inflazione stabile.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Analisi del prezzo dell'oro 13 marzo⭐️Analisi fondamentale
I prezzi dell'oro hanno mantenuto un andamento positivo nelle prime contrattazioni europee di giovedì e sono rimasti vicini al massimo storico raggiunto il 24 febbraio. L'implementazione caotica delle tariffe commerciali del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il loro impatto sull'economia globale hanno continuato a spingere i flussi verso i lingotti rifugio per il terzo giorno consecutivo.
Nel frattempo, i timori di una recessione negli Stati Uniti, uniti ai segnali di raffreddamento del mercato del lavoro e di calo dell'inflazione, consentiranno alla Federal Reserve (Fed) di riprendere il ciclo di tagli dei tassi di interesse prima del previsto. Ciò, a sua volta, ha mantenuto il dollaro statunitense (USD) vicino al minimo storico raggiunto venerdì 16 ottobre e si è rivelato un ulteriore fattore a sostegno dei prezzi dell'oro non cedevole.
⭐️Analisi tecnica
L'oro si corregge verso la zona di supporto immediata di 2930 se la zona di supporto viene rotta. 2922 è il prossimo punto di supporto prima che il prezzo dell'oro si sposti a 2910. La zona di resistenza di 2950 è considerata una barriera prima di raggiungere ATH e il piano di vendita giornaliero viene notato intorno a 2970.
INFLAZIONE USASecondo i dati pubblicati ieri pomeriggio, il tasso di inflazione negli Stati Uniti sta rallentando come previsto:
L'inflazione core CPI statunitense è scesa al 3,1% a febbraio, la più bassa degli ultimi 4 anni.
L'IPC supercore è sceso al 3,9%, il più basso da ottobre 2023 (trainato dalle tariffe aeree).
La componente Headline è scesa al 2,8%.
Le volatilità sull'indice del dollaro sono rimaste all'interno della media, con il prezzo che rimane vicino ai minimi di novembre 2024.
Buon trading a tutti
Rocket Lab: sconti sulla space economyCon un settore AI in forte difficoltà si pensa già al prossimo trend da cavalcare.
Si fa strada quindi, sempre più prepotentemente con Musk che ricopre un ruolo chiave negli USA, la space economy.
Il titolo Rocket Lab infatti, dai massimi di febbraio, ha perso circa un 50%, incredibile opportunità per entrare in prossimità di un supporto chiave di 17 dollari.
Sicuramente parliamo di un settore che sta investendo molto e sarà in forte espansione, ma che diventerà fondamentale nei prossimi anni (più di quanto lo sia giù) nell'esplorazione dello spazio e nella difesa.