NAVIGARE NEL QUARTO TRIMESTRE: Settori e OpportunitàNel quadro macroeconomico attuale, caratterizzato da un'inattesa riduzione dell'inflazione dal 3,7% al 3,2%, si delineano opportunità di investimento nei settori chiave per ottimizzare il rendimento del portafoglio nel quarto trimestre. Esaminiamo le prospettive di investimento nei settori immobiliare, tecnologico, dei consumi discrezionali e sanitario.
Il settore immobiliare ha subito una flessione superiore all'8% quest'anno, principalmente a causa dell'incremento dei tassi di interesse. La prevista introduzione dell'ETF IYR nel nostro portafoglio riflette la cautela nei confronti di REITs industriali e retail, vulnerabili alle fluttuazioni cicliche. Il contesto restrittivo della politica monetaria potrebbe continuare a pesare su questo settore.
Contrariamente, il settore tecnologico si presenta come una prospettiva attraente, trainando gli indici azionari grazie a performance eccezionali. In un contesto di tassi bassi, l'accesso a finanziamenti più convenienti stimola l'innovazione, con aziende come NVIDIA che dimostrano il potenziale di crescita. L'acquisto del Nasdaq dopo un'eventuale correzione legata agli ultimi dati sull'inflazione è una mossa strategica.
Gli ETF sui consumi discrezionali, quali Nike, Amazon e LVHM, possono capitalizzare su una politica monetaria accomodante, favorita da tassi di interesse bassi. La prospettiva di spese dei consumatori incoraggiate da costi di finanziamento accessibili potrebbe offrire interessanti opportunità di crescita in un contesto di ricerca di rendimenti più elevati.
Investire nel settore sanitario, considerato difensivo, emerge come una scelta stabile in periodi di politica monetaria meno "hawkish". La costante innovazione nel settore, unita alla crescente richiesta globale di servizi sanitari, lo posiziona come rifugio potenziale durante la volatilità. L'opzione di scegliere tra ETF come XLV o singole aziende offre flessibilità nella costruzione del portafoglio.
I mercati emergenti, beneficiando di politiche monetarie più accomodanti dopo il picco inflattivo legato all'invasione russa in Ucraina, presentano opportunità d'investimento nel debito. Valutiamo con attenzione EEM, VWO, ACWI e VT, consigliando una ponderazione massima del 5/10% nei mercati emergenti in un portafoglio "all weather". È imperativo valutare attentamente i rischi e monitorare le dinamiche economiche per una strategia d'investimento informata e prudente.
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USD/JPY SHORTL'analisi generale su timeframe di lungo periodo
La coppia USD/JPY è entrata di recente nella zona di supply formata con il raggiungimento dell'ultimo massimo seguita da un crollo del prezzo.
Analisi con timeframe operativo M15
Su timeframe M15, la coppia si sta muovendo in modo molto ordinato con un trend rialzista verso l'area centrale della supply evidenziata in giallo nel grafico. La struttura rialzista si può facilmente visualizzare in quanto si sono susseguite continue accettazioni strutturali
Cosa mi aspetto per il futuro
Mi aspetto una reazione del prezzo nell'area di supply che potrebbe portare il prezzo ad un inversione di tendenza e quindi dirigersi al ribasso (vedi linea gialla nel grafico). La mia previsione è quindi una previsione short. Più in particolare, mi aspetto che il prezzo vada a rompere il quartile 151.250 facendo una accettazione sotto tale livello di prezzo, per poi tornare a testare il numero mezzo tondo 151.500 ed iniziare un trend ribassista.
Confulenze alla previsione short
Il prezzo è entrato in una zona di supply molto valida in quanto l'impulso che l'ha generata (visibile in modo chiaro con timeframe H1) è stato un impulso piuttosto violento. Inoltre, il prezzo ha impiegato molto più tempo per riavvicinarsi alla zona stessa, il che ne aumenta notevolmente la sua importanza.
Vi è una divergenza evidente tra il volume e la price action. Mentre il prezzo sta continuando a salire, seguendo una ordinata struttura rialzista, il volume è in diminuzione. Le divergenze tra prezzo e volume rappresentano una forte indicazione per una potenziale inversione di tendenza.
Una ulteriore confluenza è data dalla teoria dei quartili di Yotov. Sostanzialmente, se il prezzo dovesse reagire alla supply, sarebbe chiaramente incapace di raggiungere il Large Quarter Point (LQP) successivo (152.000). Questa potrebbe essere una ulteriore confluenza, in quanto il prezzo potrebbe puntare al LQP precedente e quindi dirigersi verso il 151.000.
Quando aprire la posizione short
Suggerisco l'entrata short solo dopo aver verificato che il prezzo abbia rotto il quartile 151.250 facendo una accettazione sotto tale livello e sia tornato a testare il mezzo tondo 151.500. Entrata short sul retest del mezzo tondo, impostando lo SL sopra l'ultimo massimo o sopra la zona di supply. Per quanto riguarda il TP, lo imposterei nei pressi del numero tondo 152.000 per il momento. Sarà mia cura aggiornare il livello di TP con una maggiore precisione qualora sia stato possibile effettuare l'entrata a mercato.
Dove puoi trovare le startegie che utilizzo
Tutto ciò che ho appreso deriva da concetti ben noti: smart money, analisi tecnica, analisi volumetrica e analisi della price action. Puoi trovare un compendio di tutte queste nozioni, e la strategia che utilizzo, all'interno di uno dei libri scritti da mia moglie che si chiama "Nell'oceano degli squali: Generare profitti con le operazioni dei trader istituzionali" . Lo puoi trovare su Amazon ad un prezzo davvero irrisorio, cliccando su questo link: www.amazon.it
Grazie per la tua attenzione. Come sempre, si accettano commenti e critiche costruttive. Sarebbero molto utili per la mia crescita professionale.
Marco
House of Trading: mercati in festa dopo l’inflazione USADall’aggiornamento relativo l’inflazione statunitense sono arrivate le indicazioni che il mercato sperava arrivassero: l’indice dei prezzi al consumo della prima economia è continua riduzione e nel 2024 potrebbe favorire un allentamento delle condizioni monetarie.
Nel mese di ottobre il CPI (Consumer Price Index) statunitense ha evidenziato una variazione nulla su base mensile (il mercato si attendeva un rialzo dello 0,1% m/m) ed un tasso annuo di crescita del 3,2%, contro il 3,7% di settembre ed il 3,3% stimato dal consenso.
Sotto le stime anche l’indice core (quello calcolato al netto di energetici ed alimentari), aumentato del 4% (previsioni e dato precedente al +4,1%) nel confronto con 12 mesi prima e dello 0,2% su settembre (stime e dato precedente al +0,3% m/m).
I dati, che certificano che il picco per i tassi USA è già stato raggiunto, sono stati accolti con entusiasmo dagli operatori che hanno spinto al rialzo i listini azionari e l’euro/dollaro e penalizzato i rendimenti dei titoli di Stato. Anche perché, le indicazioni relative alla crescita economica pubblicate questa mattina dall’Eurostat, che hanno certificato che nel terzo trimestre la crescita si è ridotta dello -0,1%, spingeranno con tutta probabilità la BCE ad allinearsi alla Fed.
Di inflazione, di banche centrali e di tanto altro si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sullo S&P500 e sul Dow Jones (entrambe le operazioni hanno raggiunto lo stop loss) ed al ribasso sul Petrolio WTI (l’operazione non è diventata operativa) e sull’Oro (con il raggiungimento del target).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Jacopo Marini, stop loss per lo “short” sul titolo Ferrari e obiettivo raggiunto per il deal ribassista sull’Oro. Dei due long, uno ha toccato lo stop loss (quello sullo S&P500) e l’altro, sulle azioni LVMH, è a mercato.
Guardando alla classifica, i Trader risultano in vantaggio con 51 punti contro i 38 degli Analisti (3 carte a mercato per i primi, 4 per i secondi).
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 13 novembre 2023, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Enrico Lanati e Riccardo Designori. I primi investiranno sul Petrolio WTI, sul Nasdaq 100, sull’Euro/Dollaro e sul Bund. Gli analisti hanno invece scelto le azioni Amazon, Brembo, FinecoBank e Microsoft.
Per quanto riguarda il sondaggio, la domanda riguarda i titoli di Stato: “Tra tassi e rating, chi vince in Borsa?”. È possibile scegliere tra i decennali emessi tra i T-Note, i BTP ed i Bund.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
Nio quando diventi grande?La casa automobilistica Cinese fa belle auto e presenta anche un sistema di ricarica dalle buone prospettive, considerando solo il tempo di interscambio batteria o il fatto che non sia necessaria una presa per ricaricare. C'è tutta una infrastruttura da realizzare, in Cina sono molto avanti, ma in Europa questo fenomeno è appena sbarcato, in Italia dovremo aspettare parecchio. L'azienda non produce utili ed è nella fase di investimento ( ricordate Amazon qualche anno fa?) Per ora il prezzo non va da nessuna parte, anzi potrebbe arrivare a perdere ancora terreno, ma per chi guarda oltre forse è il momento di accumulare...Ammesso che crediate nell'elettrico come futuro e non nell'idrogeno.
House of Trading: banche centrali dovish, e ora?La lettura “dovish” degli ultimi meeting delle Banche centrali (ma siamo sicuri che sia giusta?), la scorsa settimana ha decisamente spinto al rialzo le piazze finanziarie e fatto scendere i rendimenti sul mercato dei bond.
Il convincimento generale è che in presenza di un indebolimento dei fondamentali macroeconomici non assisteremo a nuove strette sui tassi. Se il deterioramento del contesto economico dovesse essere più marcato, nel 2024 ci potrebbe addirittura essere un allentamento delle condizioni monetarie. Nel complesso, al momento, ci sembra sensato propendere per una posizione mediana: nell’arco di un anno, non assisteremo né ad un rialzo, né ad una riduzione dei tassi .
In un simile contesto il Giappone si muove in controtendenza: gli stimoli, monetarie e fiscali, continuano a spingere l’economia. La Bank of Japan nell’ultimo meeting ha allentato il controllo sui rendimenti e nell’ultima riunione dell’anno, o nella prima del 2024, potrebbe dire addio ai tassi negativi.
Sullo sfondo resta la questione del conflitto tra Gaza/Israele , che al momento sembrerebbe circoscritto. Nonostante l’Iran sembrerebbe non volersi farsi trascinare, i legami con Mosca potrebbero portare ad un’escalation che finirebbe per cambiare radicalmente la nostra view dell’attuale contesto.
Di tutto questo, e di tanto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Nicola Duranti, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul FTSE Mib, sull’Euro/Dollaro, sul Dax e sul Bund: le prime tre operazioni hanno raggiunto i rispettivi target mentre la quarta è a mercato (+2,39%).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Enrico Lanati, non è entrato lo “short” sul titolo STMicroelectronics mentre il “long” sulle azioni LVMH è operativo (+10,6%). Hanno invece raggiunto gli stop loss le operazioni ribassiste sulle azioni Amazon e sulle azioni NVIDIA.
Guardando alla classifica, i Trader risultano in vantaggio con 50 punti contro i 36 degli Analisti (3 carte a mercato per i primi , 4 per i secondi).
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 7 novembre 2023, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Giancarlo Prisco mentre i due analisti saranno Jacopo Marini e Riccardo Designori. I primi investiranno sul Petrolio WTI, sul Dow Jones, sullo S&P500 e sull’oro. S&P500 e oro anche per gli analisti ma anche operazioni sulle azioni Ferrari ed LVMH.
Per quanto riguarda il sondaggio, la domanda riguarda la stagione delle trimestrali, “quale settore esce vincitore?”. È possibile scegliere tra bancario, farmaceutico, tecnologico, viaggi e turismo.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
House of Trading: cosa fare nella settimana della Fed?Archiviato un meeting “dovish” della Banca Centrale Europea, le indicazioni arrivate oggi dai prezzi al consumo hanno dato ragione all’istituto guidato da Christine Lagarde (il dato “headline è sceso dal 4,3 al 2,9%, il “core” è passato dal 4,5 a 4,2%), e incassata la nuova modifica al controllo della curva dei rendimenti da parte della Bank of Japan, che permetterà al rendimento del decennale di superare l’1%, domani è già il turno della Federal Reserve.
Il CME FedWatch Tool assegna una probabilità del 99,6% all’ipotesi che il FOMC, il braccio operativo della Fed, confermerà l’attuale livello dei tassi. Le probabilità di un “hold” anche nell’ultimo meeting dell’anno, quello del 13 dicembre, si attestano al 69%. Questo vuol dire che, in assenza di sconvolgimenti particolari e tenendo in conto della forza dell’economia USA (che nel terzo trimestre ha fatto segnare un +4,9%), è probabile che il picco sia stato raggiunto. A questo punto va capito quanto a lungo sarà mantenuto l’attuale livello dei tassi.
Di banche centrali e di tanto altro si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Vincenzo Penna, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul Gas Naturale e sul Bund: la prima operazione ha toccato il target (+8,21%) mentre la seconda è a mercato. Non sono divenuti operativi i due deal, entrambi ribassisti, su S&P500 e Dax.
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Enrico Lanati, non è entrato lo “short” sul titolo Amazon mentre i “long” sulle azioni Tesla e Telecom Italia hanno toccato lo stop loss (-38,43% e -4,92%). Target raggiunto, con un bel +21%, per il deal sulle azioni Microsoft.
Guardando alla classifica, i Trader risultano in vantaggio con 46 punti contro i 35 degli Analisti.
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 31 ottobre 2023, la squadra dei Trader sarà formata da Nicola Para e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Enrico Lanati e Riccardo Designori.
Per quanto riguarda il sondaggio , la domanda riguarda gli “Indici di Borsa: tra FED e BCE chi vince la sfida?” È possibile scegliere tra Nasdaq, S&P 500, DAX e FTSE Mib.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30. È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.10.2023Borse disturbate dal contesto economico difficile e dalle guerre.
Stamane il “mood” e’ un po’ piu’ costruttivo, quanto durera’?
Rendimenti obbligazionari in calo, ma la “risk adversion” e’ sempre latente.
Trimestrali Usa in pieno svolgimento: frenata sulle “aspettative”.
Venerdi’ 27 sulle Borse europee hanno prevalso le vendite. Peccato, perche’ le chiusure asiatiche della mattina, i brillanti numeri di Amazon e di Intel, il dato di GDP Usa del 3’ trim. sopra le attese e quello sull'inflazione PCE Usa di settembre facevano sperare in un tono migliore: alcune trimestrali, come quelle di Sanofi e Remy-Cointreau in Francia e NatWest nel Regno Unito hanno invece suggerito prudenza.
Cosi’ Parigi ha perso -1,2%, Francoforte -0,15%, Londra -0,86%, Madrid -0,46%, a conclusione di una settimana debole che concorrera’ ad archiviare un ottobre di performance negative: -3,4% per Milano, tra il -4% ed il -5% per Francoforte, Londra e Parigi, oltre il -5% per Madrid.
Quadro eterogeneo per le chiusure di venerdi’ 27 a Wall Street: Dow Jones – 1,1%, S%P500 -0,5%, Nasdaq +0,4%. Il piu’ recente rapporto del Dipartimento del Commercio Usa riferisce che l'inflazione al consumo ha rialzato la testa a settembre, ma anche che la spesa delle famiglie è ancora forte e sopra le previsioni, registrando +0,7%, (sopra il +0,5% stimato) a settembre.
Il reddito personale medio negli Usa è cresciuto del +0,3% a ottobre, sotto il +0,4% stimato, indicando una “benefica” moderazione salariale.
In preparazione della riunione di politica moneteria, la FED (Banca centrale americana-Federal Reserve) osserva, come di consueto, soprattutto l’andamento dell’inflazione “core PCE” (Personal consumption expenditiures), considerato un indicatore piu’ attendibile della traiettoria di medio termine dei prezzi.
Il “core PCE” ha toccato un massimo a 5,6% a inizio 2022, per poi scendere, sino al +3,5% di agoste e risalire a +3,7% di settembre, ancora ben sopra il target del 2,0% della FED.
L'economia dell'Euro-Zona "resterà debole per il resto dell'anno", sostiene il Presidente della Banca centrale Europea Lagarde, rimarcando che aver scelto di fare una pausa la scorsa settimana (“repo-rate” al 4,5%) “non significa che non si alzeranno più i tassi".
In Italia, ad ottobre e’ di nuovo peggiorato il clima di fiducia di imprese e consumatori: l'Istat (Istituto nazionale statistica) stima un sensibile calo per i consumatori, da 105,4 a 101,6, ed uno piu’ moderato per le imprese, da 104,9 a 103,9.
Lo stesso Istat, commentando la dinamica tendenziale dei salari contrattuali segnala il 6’ trimestre consecutivo di rialzi: a settembre 2023 la crescita è stata del +3% su base annua, ma il divario tra stipendi e inflazione resta quasi 5 punti a sfavore dei lavoratori: e’ abbastanza intuitivo che i consumi ne soffrano.
Il prodotto interno lordo (GDP-PIL) spagnolo cresce ancora ma ha perso slancio, nel 3’ trimestre: +0,3% da +0,4% del 2’, battendo comunque le stime di +0,2%: su base annua registra +1,8% rispetto al 3’ trimestre 2022, meglio del +1,6% stimato.
Sul mercato obbligazionario, l’ECB ha lasciati invariati i tassi dopo 10 rialzi consecutivi ed il clima e’ piu’ tranquillo. Venerdi’ scorso lo spread tra BTp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi e’ sceso a 196 bps, col rendimento del BTP 10 anni benchmark calato di quasi 8 bps a 4,78%.
I mercati finanziari restano col fiato sospeso alle notizia che l’esercito israeliano ha effettuato sortite all’interno della striscia di Gaza: la situazione potrebbe precipitare se il conflitto si allargasse ai Paesi arabi confinanti, sensibili alla “causa palestinese”.
Cionondimeno stamane, 30 ottobre, resistriamo una partenza positiva delle Borse europee, con progressi medi di +0,9% (ore 13.30 CET).
Quella appena iniziata e’ la settimana delle scelte di politica monetaria della Federal Reserve e della Bank of England, da cui sono attese conferme della “pausa” sui tassi. Il “mood” piu’ costruttivo e’ confermato dal lieve calo del prezzo dell’oro e dei rendimenti dei bond governativi dell’Euro-zona.
Sul “fronte macro” e’ stato pubblicato il dato di ottobre dell'inflazione in Spagna, stabile a +3,5% annuale, grazie al mutuo bilanciamento di prezzi dell'elettricità in rialzo e di prezzi dei carburanti in calo. Ricordiamo che l’inflazione spagnola era scesa a giugno al 2,0% (livello “target” dell’ECB) ed era poi risalita ad agosto a 2,6% e a 3,5% a settembre.
Il Prodotto interno lordo tedesco, nel 3’ trimestre e’ sceso -0,1%, facendo meglio delle stime che indicavano -0,2%. Nel 2’ trimestre era sceso -0,1% e nel 1’ risultava invariato.
Borse Asia-Pacifico contrastate: Hong Kong +0,04%, Tokio -0,95%, Sidney -0,89%, Seoul +0,34%. Martedì 31 la Banca del Giappone (BoJ) aggionerà le previsioni macroeconomiche e la “stance” (attitudine) di politica monetaria, prevista “immutata” sui tassi ma con una “narrativa piu’ restritiva”, dopo che lo Yen è sceso al livello più basso del 2023 verso UsDollar.
In calo il prezzo del petrolio: Wti -1,43% a 84,3 Dollari/barile, mentre risale il prezzo del gas naturale europeo: +3,7% a 52,4 Euro/megawattora sulla trading TTF di Amsterdam.
Nel comparto obbligazionario, mattinata di compressione dello spread tra BTP- Bund a 196 punti base, dai 197 della closing di venerdì, accompagnato dal nuovo calo del rendimento del BTP benchmark a 4,72% dal 4,80% di venerdì.
I future su Wall Steet anticipano riaperture in guadagno medio del +0,8%, all’apertura della settimana piu’ ricca di “trimestrali”, con circa 150 azioni/società dello S&P500 che diffonderanno i loro dati del 3’ trimestre.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.10.2023Economia europea in “mild recession”: inflazione potrebbe calare.
PMI Usa sorprendono al rialzo, ma il mercato vede tassi stabili a novembre.
Rendimenti obbligazionari in stallo, vicino ai massimi da oltre 10 anni.
Il Presidente cinese conferma: pronto Piano “monster” di stimoli/rilancio.
Nell’Euro-Zona gli indici Pmi (Purchasing managers index, sondaggio ai direttori degli acquisti delle aziende), continuano a deludere, con cali superiori alle attese anche in ottobre: quello della manifattura è sceso da 43,4 a 43 punti, sotto al 43,7 previsto, quello composito da 47,2 a 46,5 vs 47,4 atteso, e quello dei servizi da 48,7 a 47,8, quando era previsto stabile.
Chiusure miste, ma in media leggeremente positive, per i listini europei ieri, 24 ottobre: Milano: +0,05%, Francoforte +0,53%, Parigi +0,63%, Londra +0,17% e Madrid -0,23%.
Gli indici PMI Usa, invece, hanno sorpreso positivamente: quello dei servizi e’ salito a 50,9 da 50,1 (consensus 49,8), quello della manifattura a 50,0 da 49,8 (consensus 49,5). L'indice Pmi composito e’ salito a 51 da 50,2 di settembre, superando le previsioni.
Wall Street ha chiuso bene: Dow Jones +0,76%, S&P500 +0,78%, Nasdaq +0,95%. General Electric, +3,3%, e Coca Cola, +3,1%, sono state premiate dal mercato dopo la pubblicazione dei numeri trimestrali.
I mercati guardano con apprensione l’evolvere della guerra tra Israele e Hamas, nutrendo la speranza che i numerosi appelli per un cessate il fuoco umanitario nella striscia di Gaza risparmino la vita di tanti innocenti. Pochi dubbi, invece, sul fatto che nel meeting di giovedì 26 la Banca centrale Europea lasci i tassi invariati, per la 1’ volta dopo 10 rialzi consecutivi.
Finalmente si parla positivamente di cryptovalute: il prezzo di Bitcoin ha superato 35 mila Dollari (da inizio anno +105%), il massimo dal 2022. Lo spunto rialzista l’ha fornito la Securities&Exchange Commission Usa, che recepira’ senza contestazioni la sentenza a favore di Grayscale Investments, bocciando dunque la decisione della SEC di rigettare la domanda di Grayscale per un ETP “cash” su Bitcoin.
Economia italiana: secondo le stime dell'Ufficio parlamentare di bilancio (UPB), il Pil (GDP) del 3’ trimestre sarebbe rimasto stabile, avvalorando stime di crescita per l’intero 2023 di +0,8%. Peggiorano tuttavia i rischi al ribasso nel medio termine.
La Germania resta, tra quelle grandi, l’economia piu’ debole in Europa: il suo indice Pmi composito resta sotto 50 punti per il 4’ mese, scendendo a 45,8 da 46,4 e quello dei servizi a 48 da 50,3. In leggera ripresa invece l'indice manifatturiero, risalito a 41,4 da 38,7. Cala ancora la fiducia dei consumatori tedeschi: -28,1 punti sulle attese di novembre da -26,7 di ottobre 2023, e attese di -26,6 punti.
Pechino prepara un “bazooka” di aiuti e sussidi statali: l’annunciata emissione di obbligazioni sovrane per 1.000 miliardi di Yuan, circa Eur 130 miliardi, sarebbe finalizzato a sostenere l'economica cinese, in lenta ripresa post-Covid.
Stamane, 25 ottobre il Presidente Xi Jinping ha visitato la Banca centrale (PboC) confermando l’accelerazione di aiuti e investimenti statali finalizzati a sostenere il comparto immobiliare e rilanciare l’economia, pur al prezzo di espandere significativamente, dal 3,0 al 3,8%, il rapporto Deficit/Pil nel 4’ trimestre dell’anno.
Mentre i prezzi del petrolio continuano ad essere volatili, col Wti (greggio di riferimento Usa) stabile attorno 83,6 Dollari/barile, torna a calare quello del gas naturale europeo sul TTF di Amsterdam: l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) stima che la domanda mondiale di gas da qui al 2040 sarà inferiore a quanto previsto sinora, dato il cresente ruolo delle energie rinnovabili.
Stamane, i piani di sostegno di Pechino all'economia hanno favorito chiusure positive per le principali borse asiatiche; Hong Kong (Hang Seng) ha guadagnato +0,55%, dopo aver segnato un massimo “intraday” oltre +3%, Shanghai Composite +0,40%, Shenzhen +0,90%.
Intanto, a confermare la gravita’ della crisi dell’immobiliare cinese, si e’ verificato il 1’ default di un’obbligazione in Dollari di Country Garden, l’altro “grave ammalato” del comparto “real estate” insieme ad Evergrande.
Le Borse europee chiudono la mattinata in calo medio di -0,7%, dopo 2 sedute di recuperi, ignorando il dato migliore delle attese sulla fiducia degli operatori economici tedeschi ad ottobre. Secondo l'istituto di ricerca Ifo, e' salita a 86,9 punti da 86,8 di settembre (il cui dato e’ stato rivisto al rialzo da 85,7): le previsioni indicavano 85,9.
Sul mercato obbligazionario, notiamo un leggero ampliamento dello spread tra Btp decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi a 201 punti base, dai 199 di ieri, ma anche un marginale calo del rendimento del Btp decennale benchmark a 4,83%, dal 4,84% della vigilia. Sul fronte valutario l'Euro e’ stabile, attorno a 1,06 Dollari e a 158,5 Yen giapponesi.
Futures incerti sui maggiori indici di Wall Street, -0,1% per il Dow Jones, -0,6% per il Nasdaq (ore 13.00 CET), dopo che ieri sera, in afterhours, sono piaciuti i numeri di Microsoft, +3,9%, ma non quelli di Alphabet -6,1% e di Texas Instruments, -4,4%.
Oggi, 25 ottobre, sara’ la volta di Meta e IBM, giovedì di Amazon ed Intel. Apple e’ attesa giovedì 2 novembre.
Oggi pomeriggio, il Chairman della Fed Jerome Powell interverrà ad un convegno sulla “Social Science and Public Policy” a Washington: le sue parole, assieme ai dati su vendite di nuove case e permessi di costruzione, ci aiuteranno a immaginare le prossime mosse sui tassi, dopo che la scorsa settimana Powell non ha escluso un altro rialzo e ha ribadito che i tassi rimarranno più alti ancora a lungo.
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Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Safilo manipolata ad arteNon c'è freno alla speculazione sul titolo , nonostante , buone notizie fra le quali la vendita di Longarone e accordi fra le quali amazon, il titolo continua indisturbato la discesa, ultimamente scende anche con volumi superiori alla media dei tre mesi, non fanno certo in bene agenzie di rating che aggiornano con la discesa del titolo il T.P., questo non succede solo su Safilo, ma è una prassi già vista su altri titoli, dal punto di vista tecnico confermo trend negativo su tutti i TF, ipotizzando che il titolo non puo raggiungere i minimi del 2020, perchè li si è raggiunto il massimo della negatività, guardando indietro c'è stata una bella zona di accumulo in zona 0.65/0.70, zona cerchiata in rosso, questa dovrebbe essere la fine della discesa, sempre che non saltino fuori ulteriori notizie negativi che portino il titolo sui minimi storici.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.09.2023Il mantra “tassi alti e per lungo tempo” non piace alle Borse.
FED: il FOMC ha lasciato i tassi fermi, ma “dot-plot” vede rialzo a novembre.
Bank of England decide la prima pausa sui tassi da quasi 2 anni.
I PMI europei parlano chiaro: manifattura e servizi “stagnanti”.
Mercoledi’ 20, in serata, e’ arrivata la tanto attesa decisione della Federal Reserve (Banca centrale Usa-FED) sui tassi, lasciati invariati: una mossa accomodante, come atteso, ma unita all’indicazione che i tassi potranno essere “higher for longer” (alti e a lungo”): la stima media 2024 e’ ora 5,1%, dal 4,6% di giugno.
La narrativa usata dal Chairman Powell anticipa dunque una prossime mossa “da falco” (restittiva), confermata anche dalla cosiddetta “dot-plot”, la mappa delle previsioni formulate dai 19 Governatori regionali membri del FOMC (Federal open market Committee): 12 su 19 si aspettano un altro rialzo a novembre 2023.
Milano ha perso -1,8%, Parigi -1,5%, Francoforte -1,2%, Londra -0,3%. A Wall Street il Dow Jones ha chiuso a -1,1%, lo S&P500 a -1,6%, il Nasdaq a -1,8%. Pesanti, non a caso, le azioni “tech” piu’ sensibili ai tassi di interesse, tra cui Nvidia, Tesla, Meta Platforms, Amazon, Alphabet.
Rendimenti in ascesa nel “mondo bond”: quelli dei Treasuries Usa hanno toccato i massimi da oltre 10 anni, con la scadenza a 2 anni sopra il 5.2%. In Europa rendimenti in rialzo e spread Btp/Bund decennali in aumento: al 4,55% dal 4,45% quello del BTP decennale benchmark, e 180 punti base, dai 175 della vigilia, il differenziale di rendimento “spread” tra il 10 anni italiano e quello tedesco.
La Bank of England ha optato ieri per una decisione “accomodante” lasciando i tassi invariati, dopo quasi 2 anni di continui rialzi. La Borsa di Londra, che segnava -0,7% prima dell'annuncio, ha recuperato fino alla parita’, la Sterlina, che scambiava a 1,23 contro Dollaro, è scesa a 1,224 per poi recuperare a 1,227. Il Titoli governativo a 10 anni e’ salito sino a 4,30% di rendimento.
Sempre ieri, sul fronte delle Banche centrali, quella Svizzera ha lasciato invariati i tassi a 1,75%, e quella norvegese li ha alzati di +0,25% a 4,25%.
In Europa “non possiamo ancora dire di aver raggiunto il picco dei tassi”: cosi’ si e’ espressi ieri, 21 settembre, il Presidente della Bundesbank (Banca centrale tedesca), Joachim Nagel: “l'inflazione è ancora troppo alta, e le previsioni ancora mostrano un lento calo verso il target del 2%".
Il Capo economista dell’ECB (Banca centrale Europea), Philip Lane, ha invece dichiarato che i tassi di interesse “hanno raggiunto un livello che, se mantenuto per un periodo di tempo sufficiente, potrebbe aiutare l'inflazione a rientrare al target”.
Intanto cala a settembre la fiducia dei consumatori (stima flash) dell’Unione Europea: la Commissione europea la vede scendere per il 2’ mese consecutivo, -1,6 punti percentuali, a -18,7 (UE), sotto la sua media a lungo termine.
Macro Usa: le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono scesi ai minimi dal gennaio scorso, testimoniando un mercato del lavoro ancora forte. A settembre, la salute della manifattura nell'area di Philadelphia e’ peggiorata, smentendo le previsioni: l’indice, calcolato dalla FED locale, è sceso da 12 a -13,5, contro attese di 0.
Il prezzo del petrolio sembra non avere forza per salire ulteriormente, ma il rialzo vicino al +30% degli ultimi 2 mesi, indotto anche dai tagli annunciati da Russia e Arabia Saudita, potrebbe essere anche “figlio” delle posizioni “lunghe” (in controvalore sono ai massimi da 18 mesi) di chi scommette su ulteriori rialzi dei prezzi.
Il gas naturale, in Europa, non preoccupa piu’. Secondo la Gie, (Associazione tra gli operatori europei delle infrastrutture gas) il livello di riempimento degli stoccaggi italiano sfiora 96,0%, all’incirca come in Olanda (95,8%): la Germania e’ al 94,6%, la Francia al 89,3%.
Senza grandi oscillazioni il prezzo del metano europeo, +0,5% a 39,3 Euro/megawattora sulla piattaforma TTF di Amsterdam: il timore di ammanchi sul mercato globale del gas e’ rientrato dopo che Chevron e i sindacati hanno concordato lo stop agli scioperi negli impianti australiani.
Oggi, 22 settembre, la pubblicazione dell’atteso Indice Pmi di settembre per l’Euro-zona non ha portato grandi sorpese: quello della manifattura e’ sceso a 43,4 punti dai 43,5 punti, ai mimini da 2 mesi.
Quello dei servizi e’ invece cresciuto a 48,4 punti dai 47,9 di agosto, al massimo da 2 mesi e infine, il Pmi composito recupera quota 47,1, dai 46,7 di agosto. Morale: l’economia ristagna, ma non peggiora ulteriormente.
Stamattina le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo sui “rumours” di nuove misure in Cina a sostegno di consumi, investimenti e acquisti immobiliari: Shanghai +1,5%, Shenzhen +1,9%.
Tokio ha chiuso leggermente negativa ma resta vicina ai massimi storici. L’inflazione al consumo (CPI) in Giappone, +3,1% annuo ad agosto, resta sopra l'obiettivo del 2% della Banca centrale (BoJ) per il 17’ mese consecutivo, alimentando la convinzione di molti operatori che la BoJ dovra’ gradualmente abbandonare la sua politica monetaria ultra-espansiva.
Intanto pero’ ieri il Governatore Ueda ha annunciato di lasciare i tassi a breve in territorio negativo, -0,1%, mantenendo inalterata la “curva di controllo” dei rendimenti (YCC, nata a settembre 2016, per “fissare” l’obiettivo del 0% per i titoli governativi a 10 anni).
A fine mattinata (ore 13.30) le borse europee perdono -0,2% medio, con trame operative apatiche. Future su Wall Street leggermente positivi, +0,6%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Strategia di investimento ARM: tutti i grafici da seguire1. LA IPO DI ARM
Due sono stati i protagonisti dello scorso giovedì 14 settembre:
• La Lagarde, presidente della banca centrale europea, con la decisione sul tasso di interesse
• La IPO più attesa dell’anno: quella di ARM
Una IPO, in italiano “offerta pubblica iniziale”, è quel processo attraverso il quale una società si quota in una borsa valori (in questo caso, sul Nasdaq) e offre per la prima volta le sue azioni al pubblico con lo scopo di ottenere dei finanziamenti da parte degli investitori che, al momento dell’acquisto, diventeranno azionisti della società stessa appena quotata.
Uno dei fattori che caratterizza il prezzo di una società appena quotata è l’alta volatilità. Questo è accaduto per ARM? Osserviamo la grafica successiva.
Il grafico del prezzo della società su timeframe a 15 minuti è abbastanza chiaro: la volatilità è stata alta. Infatti:
• Il prezzo ha realizzato un +13% nella prima seduta di giovedì e un -4.20% in quella di venerdì
Ricordate:
• La volatilità di una nuova società quotata può essere legata a diversi fattori, tra i quali le aspettative del mercato e la forte emotività associata
All’aumentare della volatilità, aumenta l’esposizione al rischio: questo è il motivo per il quale operare su una IPO richiede grande esperienza e abilità.
Pensando ora al medio periodo, quali dovrebbero (ipoteticamente) essere quei contesti economici nei quali ARM dovrebbe registrare delle buone performance?
Buongiorno a tutti. L’obiettivo di questa analisi è quello di presentarvi alcuni indici (un indice di forza in particolare) da seguire per investire con maggior sicurezza sulla società ARM, utilizzando la macroeconomia, le correlazioni e l’analisi settoriale. Questi i protagonisti dell’analisi:
• Settore dei semiconduttori
• Settori ciclici e non ciclici
• Settori ad alto e basso beta
• PMI manifatturiero
• PMI sui servizi
• Fiducia dei consumatori
• Prodotto interno lordo
• Indice SPHB/SPLV
Buona lettura.
2. GENERALITÀ SULLA SOCIETÀ ARM
Arm Holdings è una società del settore tecnologico attiva nel campo dei semiconduttori, fondata nel 1990 con sede a Cambridge, Regno Unito.
Il primo punto da specificare, che ad alcuni potrebbe sfuggire, è che la società non produce gli ormai noti “processori”, bensì progetta le loro architetture, che sono quell’insieme di istruzioni che definiscono come deve funzionare un processore. I clienti di ARM acquistano queste architetture e, sulla base di esse, costruiscono i loro prodotti.
Per capire l’importanza che la società ricopre nel mercato si pensi che le sue architetture sono presenti in praticamente qualunque smartphone e tablet esistente; le stesse trovano largo spazio anche nel campo dei PC, data center e nelle automobili. Per fornirvi un altro numero, si stima che il 70% della popolazione mondiale utilizza prodotti basati sulla tecnologia di ARM.
Il modello di business della società si basa sulle licenze e sulle royalties. In particolare:
• Ogni cliente della società che desidera utilizzare un’architettura ARM deve pagare una licenza (quest’ultima è come se fosse una sorta di “contratto d’autore”, dove un autore stesso cede i suoi diritti ad una casa editrice)
• Ogni volta che un prodotto basato su un’architettura ARM viene venduto, la società guadagna delle royalties, che sono delle percentuali di guadagno generate da quella stessa vendita
Importante conoscere alcuni tra i principali clienti della società:
• Apple
• Amazon
• Nvidia
• Microsoft
• Intel
• Samsung
• Google
• TSMC
Quest’ultima informazione sarà cruciale nel proseguo dell’analisi.
3. LA CICLICITÀ DEL SETTORE DEI SEMICONDUTTORI
In generale si può affermare che il settore dei semiconduttori si occupa della progettazione, produzione e vendita di dispositivi a semiconduttore.
Un ETF che replica l’andamento di prezzo di società attive in questo campo è l’iShares Semiconductor, dal ticker “SOXX” e rappresentato nella figura seguente:
Il settore dei semiconduttori è strettamente legato a quello tech dal momento in cui tutti i dispositivi tecnologici necessitano di dispositivi a semiconduttore per poter essere costruiti. La stretta interconnessione dei due settori è ben rappresentata dalla correlazione positiva osservabile nella figura successiva: quella tra SOXX e XLK.
Addentriamoci ora all’interno di SOXX. Quali sono le prime 10 partecipazioni in peso % all’interno dell’ETF?
La prima società altro non è che Nvidia, seguita da Broadcom, Intel, AMD, Texas Instruments, On Semiconductor eccetera.
La maggior parte delle società che compongono il paniere dell’ETF hanno una caratteristica comune: l’alta volatilità o, per essere più chiari, una maggior volatilità rispetto al benchmark di riferimento, l’S&P500.
Aiutandoci con Investing.com, prendiamo in esame Broadcom e osserviamo la grafica successiva:
Il beta azionario della società è pari a 1.12. Questo significa che essa tende a muoversi, tipicamente, di 1.12 volte in più (in positivo e in negativo) rispetto all’S&P.
Questo significa che in un bear market Broadcom sottoperformerà l’indice di riferimento, mentre in un bull market accadrà l’esatto contrario.
Le due grafiche successive mostrano questi aspetti appena discussi:
Abbiamo preso in esame Broadcom; si pensi che il beta azionario di Nvidia è pari all’1.74!
Tutto ciò per quanto riguarda le due società. Che beta presenta, invece, il settore dei semiconduttori?
Questo è possibile scoprirlo osservando le caratteristiche del portafoglio dell’ETF SOXX:
Alto beta, pari a 1.44.
Molti di voi si staranno chiedendo:
“Perché le società operanti nel campo dei semiconduttori hanno una volatilità superiore alla media?”
Uno dei motivi principali è il seguente: esse sono cicliche; gli utili societari di questa particolare categoria sono dipendenti dalle condizioni economiche (e per lo stesso motivo, possono risultare volatili nel lungo termine).
In maniera più generale è possibile affermare che:
• I settori ciclici sono tipicamente condizionati da beta superiori a 1
• I settori non ciclici, o “difensivi”, sono quelli condizionati da beta inferiori a 1 o in linea con il benchmark, in quanto i loro utili rimangono costanti nel lungo termine non essendo particolarmente soggetti a condizioni economiche avverse o favorevoli
Saranno ora condivisi due ETF che replicano il movimento di società ad alto e a basso beta:
• L’Invesco S&P500 High Beta (dal ticker SPHB)
• L'Invesco Low Volatility (dal ticker SPLV)
“Spacchettiamo” ora i due ETF e andiamo a scoprire quali sono i principali settori per ponderazione per percentuale:
In SPHB sono il settore tecnologico e quello sui consumi discrezionali ad avere il maggior peso (intorno al 55%), mentre in SPLV sono i più classici settori difensivi (consumi di base, utilities e sanitario), per un peso del 58%.
Questo conferma quanto espresso precedentemente sui beta dei settori ciclici e di quelli difensivi.
Grazie a tutte le informazioni ricavate, è possibile costruire un indice di forza (o di sentiment) sulle aspettative di crescita/decrescita economica degli investitori: quello SPHB/SPLV.
La funzione di quest’ultimo è testimoniata dalle successive correlazioni positive che ora andremo ad osservare:
Le figure precedenti esprimono importanti concetti:
• Ad aspettative di crescita economica (aumento dei PMI, del PIL e degli utili societari) gli investitori concentreranno i loro acquisti su società cicliche e volatili, capaci di garantire maggiori rendimenti
• Ad aspettative di decrescita economica (contrazione dei due PMI, del PIL e degli utili societari) gli stessi andranno a “rifugiarsi” su società difensive, capaci di proteggere in parte il capitale (oltre a pagare, in genere, alti dividendi).
Inoltre, correlando l’indice SPHB/SPLV con SOXX confermiamo quanto espresso precedentemente: il settore dei semiconduttori è ciclico.
4. SPHB/SPLV È l’INDICE DA SEGUIRE PER INVESTIRE SU ARM
In quali contesti del ciclo economico Arm dovrebbe registrare delle buone prestazioni?
È importante ricordare che, nel medio-lungo periodo, il mercato azionario tende a guadagnare all’aumentare degli utili che le società sono capaci di generare; non per altro, tra S&P500 e utili esiste una correlazione positiva di lungo periodo:
Lo stesso vale per Arm; più in particolare, per i clienti di Arm. Vi chiederete…in che senso?
Nel secondo paragrafo è stato specificato che Arm vende le sue architetture a determinati clienti che successivamente, sulla base di esse, costruiscono i loro prodotti.
La domanda delle stesse architetture aumenterà all’aumentare della domanda dei consumatori per dispositivi elettronici di vario genere; in quali fasi del ciclo economico si verifica questo contesto?
Prendiamo in esame la figura successiva:
Un aumento della domanda si verifica ad un’espansione del dato macroeconomico sulla fiducia dei consumatori, coincidente con una sovraperformance della società cicliche rispetto a quelle difensive.
Che performance hanno presentato nel tempo i clienti di Arm menzionati precedentemente all’interno degli archi temporali indicati dai rettangoli di color rosso? Osserviamolo nelle grafiche successive:
Hanno sempre registrato delle buone prestazioni dal momento in cui, in espansione economica, aumentavano i loro utili societari.
Andiamo ad osservare anche le prestazioni di SOXX all’interno degli stessi contesti:
• Da luglio 2012 a settembre 2014: +82%
• Da settembre a novembre 2016: +50%
• Da agosto 2017 a maggio 2018: +31%
• Da marzo 2020 a dicembre 2021: +182%
• Da giugno 2022 ad oggi: +42%
Possiamo concludere affermando che SPHB/SPLV è e sarà un ottimo indice da monitorare per capire quali potranno essere le performance di ARM, in quanto:
• Ad un rialzo dell’indice (monitorabile a cadenza giornaliera) corrisponderà un aumento della fiducia dei consumatori; questi ultimi tenderanno ad aumentare le loro spese, incrementando di fatto gli utili societari dei clienti di ARM; più dispositivi e apparecchi elettronici venduti e maggiori profitti per ARM attraverso le licenze e le royalties
• A SPHB/SPLV ribassista accadrà l’esatto contrario: ad una debole fiducia dei consumatori diminuirà la domanda degli stessi prodotti elettronici e, per questo motivo, le società produrranno meno con annessa riduzione della domanda di architetture per chip
Le prestazioni in borsa di ARM saranno dunque dipendenti dalle stesse prestazioni dei suoi clienti, il che conferirà al titolo una volatilità superiore alla media (beta > 1). A dare tono ancora più “aggressivo” al titolo contribuirà anche il mercato cinese, dal quale gli utili della società sono dipendenti per circa un quarto dell’intero fatturato. Per quest’ultimo motivo la società sarà dunque soggetta a rischi economico-politici, viste e considerate le restrizioni USA-Cina?
Qualora qualche concetto non fosse chiaro commentate pure.
A presto!
Cot, Sterlina sorprende, Euro stazionario, Nasdaq ribilanciato !Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.70
Sabato 15 Luglio 2023
(COT DEL 11 LUGLIO 2023)
QUESTA SETTIMANA IL COT DI STERLINA SORPRENDE, EURO STAZIONARIO, NASDAQ SOTTO LA LENTE !
Ciao,
questa settimana è stata SCOPPIETTANTE e fortunatamente tutti gli strumenti hanno praticamente rispettato le aspettative che ci eravamo dati la settimana scorsa e raggiunto i target che avevamo individuato.
Vediamo subito i dati sul cot perché qualcosina che bolle in pentola ci potrebbe essere che unita a qualche altra notizie importante di analisi fondamentale come il ribilanciamento del Nasdaq ci dovrà obbligatoriamente imporre un po di attenzione per la prossima settimana.
Le posizioni nette del cot per Euro e Dollaro calano entrambi di circa 2.000 contratti ma sappiamo che il peso specifico riferito ai volumi per il dollaro è molto superiore a quello di Euro per cui possiamo dire che la diminuzione sul dollaro è stata più ampia di quella su Euro.
Al contempo l’ indicatore del Cot del Dollaro, pesato sui Cot normalizzati di tutte le valute, ritorna sotto alla media a 21 periodi, mentre quello di Euro si mantiene praticamente stazionario ma sotto la media a 21 periodi (anche se da un cenno di risalita).
Indicazioni interessanti ci arrivano ancora una volta dal grafico delle forze relative che evidenzia da una parte una forza relativa della sterlina impressionante e dall’ altra Dollaro americano che rimane ben all’ interno del flusso valutario incastrato tra Nzd e Franco Svizzero.
L’ enorme balzo in avanti dell’ Indicatore della Sterlina mi ha acceso un campanello di allarme e sono andato a guardare i relativi valori del Cot Normalizzato di Gbp. Ho filtrato i valori storici mettendo come parametro maggiore di 0,80.
Il Cot Normalizzato che ho creato (per chi volesse approfondirne il calcolo in uno dei primi report ho spiegato tutto) oscilla tra 1 e -1 così che un valore superiore a 0,80/-080 comincia ad essere un valore di “allerta” assimilabile ad un “iper comprato” / “iper venduto”.
Il risultato del filtro applicato su sterlina che vedete in tabella sopra è da massima attenzione …..
…. Sterlina balza letteralmente da 0,83 a 0,96 ossia quasi al valore massimo che è uno e che si è verificato solo nel lontano 2007. Se continuiamo nell’ analisi, ci accorgiamo che sterlina non si avvicina ad uno dal 1^ luglio 2014.
Quali potrebbero essere le due ipotesi alternative contrapposte di cosa succederà nelle prossime settimane?
E’ ovvio che potrebbe da una parte aggiornare i massimi del 2007 facendo registrare un nuovo valore massimo del cot, mentre dall’ altra essendo un iper comprato si potrebbe crollare bruscamente innescando un profondo ritracciamento.
Sono andato anche a verificare cosa sia successo al Cot normalizzato dopo il 1^ luglio 2014 quando sterlina fece registrare lo 0,94…..
…. la settimana successiva è bruscamente sceso da 0,94 a 0,69 mentre il grafico di sterlina weekly fece registrare nuovi massimi a 1.7150 circa per poi da li cominciare a scendere bruscamente raggiungendo in soli 5 mesi gli 1.49 circa!!
Questo non vuol dire che ora Sterlina invertirà e tornerà short, anzi non vi è al momento alcun elemento che ci faccia pensare a ciò, ma sto solo dicendo che un campanello rosso di allerta è giusto accenderlo per capire ora cosa succederà ed aumentare la nostra prudenza.
Sicuramente Sterlina ha raggiunto graficamente un importante tp mensile che sta a 1.31600 circa ed avrebbe ancora spazio di salita sino a 1.33 circa sempre sul mensile. Tutta questa ara è molto molto importante e con forti resistenze volumetriche che potrebbero obbligare sterlina a riposarsi e a ritracciare in cerca di nuova forza anche sino in zona 1.29300 prima e 1.28 poi.
Non possiamo poi ignorare che sterlina è tra quelle piu vicino alla Fed come livelli di tassi di interesse avendo già raggiunto il 5% contro il 4% della Bce ed il 5,25% della Fed.
Di seguito riporto una tabella con i principali tassi di interesse e le date delle prossime decisioni:
In conclusione nel Weekly è long e rimane fortemente long sino a prova contraria con possibili ritracciamenti (anche profondi) e lateralizzazioni sino le aree indicate che rappresenterebbero anche ritest ed eventuale conferme della rialzista Weekly che ci accompagna dal 1 settembre 2022.
Di seguito il grafico Weekly di Sterlina dove oltre le aree ed i livelli di cui sopra ho anche indicato con delle candele ombra una (dico una ) delle possibilità che potrebbe verificarsi nelle prossime settimane tenuto conto di tutto quello che abbiamo analizzato e visto anche sul Cot:
Che dire ora di Euro se non che dopo il pull back dell’ area a 1.0940 che avevamo ipotizzato nello scorso report ha, sempre come ci aspettavamo e come abbiamo più e più volte analizzato insieme anche durante la settimana, completamente sfondato al terzo tentativo il muro degli 1.1050 raggiungendo e rompendo anche il tp ed il livello che avevamo a 1.1185 in una sola candela.
Come per Sterlina anche per Euro ora saranno possibili ritest e conferme delle aree rotte con ricerca di liquidità anche sino agli 1.1090/1,1050.
Di seguito il grafico Weekly con i livelli e le aree indicate e con indicazione anche di una importante zona di Poc volumetrico con il centro a 1.13 circa che potrebbe essere testata prima di ritracciare.
Provo anche a spingermi molto in più in là con una mia personalissima impressione di lungo periodo che ho in testa da svariati mesi ossia che il livello finale di Euro possa essere rintracciato al momento in area 1.15 !!!
Di seguito il grafico Weekly :
Prima di concludere non posso che non soffermarmi sul Nasdaq che questa settimana è stato interessato da una notizia molto importante circa un ribilanciamento straordinario della sua composizione che entrerà in vigore dal prossimo 24 luglio.
L’ idea di fondo è evidentemente quella di bilanciare il forte peso delle principali big cap che passeranno dal pesare nel Nasdaq dal 43,80 al 38,5 % di tutto l’ indice.
Il tutto verrà eseguito seguendo regole molto precise e statuarie che regolamentano l’indice. Al momento non è facile dire cosa potrebbe comportare questo. Come sempre dobbiamo cercare di prepararci a diversi possibili scenari.
Già più volte avevo detto che quello che servirebbe ora per una sana ripresa del mercato che sia duratura sarebbe stato una rimonta delle società più piccole che sin ora erano state letteralmente trainate nella salita dalle grandi società multinazionali.
Che sia questo il momento giusto per tirare fuori i muscoli?
Infatti se da una parte viene da immaginarsi una attesa di acquisto per le “piccole” società che potrebbe vedere in questo ribilanciamento una occasione di ricapitalizzazione e finanziamento, dall’ altra, uno storno ed un calo delle big potrebbe essere una buona occasione di acquisto a prezzi inferiori. Percui la mia come sempre personalissima idea è che dopo un iniziale periodo di assestamento, potremmo, dico potremmo, assistere ad una crescita più equilibrata e distribuita che dia la forza giusta per un totale e definitivo recupero e superamento dei livelli di prezzo lasciati lo scorso dicembre 2021.
Sempre a titolo informativo e niente più,
- le società che dovrebbero beneficare in termini di peso all’ interno del Nasdaq a seguito di questo ribilanciamento dovrebbero essere :
Starbucks, Mondelez, Booking, Gilead, Intuitive Surgical, Analog Devices e Automatic Data Processing;
- mentre quelle la cui influenza nell’ indice dovrebbe diminuire sono :
Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon, Tesla, Meta Platforms e Alphabet.
Da un punto di vista di Analisi Tecnica il Nasdaq è senza ombra di dubbio long ed in grande forza.
Ha raggiunto, come gli altri indici un tp importante che è anche l’ ultimo ostacolo che si contrappone al raggiungimento dei massimi assoluti.
Ritracciamenti anche importanti potranno aversi tra 15.190 e 15.280 che saranno necessari per verificare la tenuta del livello Weekly rotto.
Di seguito il grafico Weekly poi in settimana vedremo più da vicino livelli ed aree nei time frame inferiori
Ultima nota su S&P i 4590 sono proprio li a portata di mano ……
…….. Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
MSCI World settoriali: aspetti tecnici, intermarket e rischi L’obiettivo dell’analisi è presentare l’indice MSCI World insieme a due ETF settoriali globali: uno focalizzato sui consumi discrezionali e l’altro sui beni di prima necessità. Sarà fornita una panoramica tecnica, evidenziando gli indici più rialzisti e quelli meno performanti, nonché una valutazione fondamentale del diverso grado di rischio associato ai due. Inoltre, verrà esaminato il contesto intermarket, in cui i due ETF globali non solo offrono opportunità di investimento, ma potrebbero essere utilizzati come indicatori di sentiment del mercato.
I protagonisti:
• MSCI World
• iShares Global Consumer Discretionary
• iShares Global Consumer Staples
• Petrolio
• Rame
• Rame/Oro
• Pmi mondiale
Buona lettura.
1. ANALISI MSCI WORLD ETF
L’MSCI World di iShares, dal ticker “URTH”, è un ETF che ha lo scopo di replicare il movimento di un indice composto da azioni di società appartenenti ai mercati sviluppati.
Per essere più precisi, esso replica il movimento dell’indice “MSCI World Index” ed è raffigurato a livello settimanale nella grafica seguente:
Questo particolare ETF è piuttosto popolare nel settore “investimenti” dal momento in cui offre agli investitori in azioni un’ampia diversificazione geografica. La “geografia” stessa è mostrata nella grafica seguente, reperita dalla pagina dell’ETF stesso:
Interessante notare un importante aspetto:
• Nonostante siano interessati diversi paesi, l’ETF è altamente sbilanciato lato “United States”, con una ponderazione del 70% circa
Non stupisce infatti che le prime 10 società per peso percentuale siano tutte statunitensi:
Sarebbe dunque più giusto affermare che:
• L’MSCI World di iShares è un ETF che ha lo scopo di replicare il movimento di un indice composto da azioni di società statunitensi e da una piccola parte di azioni di società appartenenti ad altri mercati sviluppati.
Ricordate: mai perdere di vista le ponderazioni percentuali. Avreste potuto acquistare questo indice convinti di avere un’esposizione sul mercato cinese che, come osservato due grafiche fa, non è presente!
Come si sta comportando dal punto di vista tecnico l’ETF? Osserviamo la grafica successiva:
Dall’8 novembre del 2021 al 13 ottobre del 2022 il prezzo, in pieno trend ribassista, arrivava a perdere 28.5 punti percentuali; tuttavia, prima del raggiungimento del minimo del “bear market” (13 ottobre 2022), lo stesso iniziava a formare un’importante figura di analisi tecnica: un testa e spalle rialzista, osservabile nella grafica successiva:
Il prezzo realizzava la rottura della neckline della figura tecnica il 27 gennaio 2023 e, come insegnano i libri di analisi tecnica, vedeva il re-test della stessa struttura nella seconda settimana di marzo per poi spingersi a prezzi più alti con la creazione di una nuova gamba rialzista.
Possiamo dunque affermare che il quadro tecnico è, ad oggi, rialzista.
2. ISHARES GLOBAL CONSUMER DISCRETIONARY E CONSUMER STAPLES
Il paragrafo precedente si è concentrato sulla ponderazione geografica ma non su quella…settoriale.
La domanda appare dunque lecita:
“Su che settori investe l’iShares MSCI World?”
Osserviamolo nella grafica successiva:
L’esposizione settoriale appare più bilancia rispetto a quella geografica:
• 22% settore tecnologico
• 14.6% settore finanziario
• 12.6% settore sanitario
• 11.1% settore dei consumi discrezionali
• 11% settore industriale
• 7.3% settore dei consumi di prima necessità
• 7% settore delle comunicazioni
• 4.6% settore energetico
• 4.1% settore dei materiali
• 2.8% settore utilities
• 2.4% settore immobiliare
L’MSCI World consente all’investitore di investire su un’ampia gamma settoriale.
Lo stesso “player” potrebbe avere la possibilità di investire su uno di quei particolari settori “globali”? Ad esempio, sul settore dei beni discrezionali o su quello dei beni di prima necessità?
La risposta è…sì! Ishares mette a disposizioni gli “XLY” e “XLP” (noti ETF statunitensi) a livello globale. Partiamo dal primo di essi, mostrato nella grafica successiva su timeframe settimanale: l’iShares Global Consumer Discretionary ETF (dal ticker “RXI”).
Osserviamo nella grafica successiva la ponderazione geografica:
È possibile affermare come l’ETF offra un’ampia esposizione geografica che, come nel caso precedente, pende principalmente lato United States, con un 57.6% in peso. In questo caso, al contrario dell’MSCI World, figura la Cina, con un 6% totale. Bassa invece l’esposizione sulle società italiane (1.65%).
Osserviamo nella figura successiva le prime 10 società in peso:
Le statunitensi Tesla e Amazon, da sole, hanno un peso del 21.84%; tra le prime 10 figurano tuttavia l’europea LVMH, le giapponesi Toyota e Sony e la cinese Alibaba.
Osserviamo ora il lato tecnico del prezzo nella figura che segue:
Brutte prestazioni nell’ultimo bear market: -37.7% (prestazioni più negative rispetto a quelle dell’MSCI world osservate nel paragrafo precedente). Dopo il minimo raggiunto il 13 ottobre 2022 a 116.6$ il prezzo, con i suoi movimenti lateral-rialzisti, ha realizzato un triangolo ascendente, con la resistenza situata sui 148$. La stessa figura tecnica rialzista ha visto un breakout qualche settimana fa. Si può concludere affermando come, ad oggi, la configurazione appaia rialzista (con un rialzo da inizio anno di oltre 20 punti percentuali), con una formazione di una piccola lateralizzazione che probabilmente, visto l’attuale contesto risk-on, sarà rotta dal prezzo al rialzo.
Passiamo ora all’iShares Global Consumer Staples ETF (dal ticker “KXI”), mostrato nella grafica successiva su timeframe settimanale:
La ponderazione geografica dell’ETF è diversa rispetto a quella osservata per il Global Consumer Discretionary: in questo caso, come mostra la mappa successiva, figurano basse esposizioni su Messico e Belgio ma non sulla Cina e sull’Italia.
Per quanto riguarda le prime 10 società:
• Sette di esse sono statunitensi (PG, PEP, COST, WMT, KO, PM, MDLZ)
• Una di esse svizzera (NESN)
• Una britannica (ULVR)
• Una francese (OR)
Analisi tecnica del prezzo:
• L’ETF, nell’ultimo bear market (05.01.2022/13.10.2022), ha realizzato una performance negativa di -19.3 punti percentuali.
• Molto importante la resistenza a 64.8$, che ha agito da tale il 21 aprile 2022 e il 1° maggio del 2023:
• Volendo entrare ancora più nel dettaglio, è possibile osservare un testa e spalle di inversione di tendenza, diverso da quello dell’MSCI world precedente per un motivo: un falso breakout.
L’ETF è dunque rialzista o ribassista? Osservando la grafica precedente e la prossima, che mostra la formazione di un triangolo ascendente, è possibile affermare come il prezzo fornisca input rialzisti:
Prestazione del prezzo da inizio anno: +2%
3. I DIVERSI INDICI DI FORZA TRA SETTORI GLOBALI E BENCHMARK
Chi esprime maggior forza tra i tre ETF commentati? È possibile scoprirlo costruendo indici di forza tra essi. Partiamo da quello tra MSCI World Consumer Discretionary (al numeratore) vs MSCI World (al denominatore):
• “URTH” ha mostrato maggior forza dal 5 febbraio del 2021 al 24 maggio del 2022. Da quel giorno in poi il quadro tecnico ha visto un cambiamento: formazione di un triangolo ascendente con il breakout rialzista avvenuto il 15 giugno, un mese fa circa. Ad oggi, maggior forza di “RXI”:
MSCI World Consumer Staples vs MSCI World:
• Situazione contraria rispetto a quella precedente. Maggior forza dei beni di prima necessità globali dal 19 novembre del 2021 al 18 gennaio 2023: il trend è stato accompagnato da un supporto dinamico rialzista. Il 18 gennaio stesso si è materializzato un breakout ribassista del supporto dinamico: come da manuale, il prezzo a re-testato la stessa struttura il 26 aprile 2023, diventata resistenza dinamica, e ha dato conferma del trend ribassista di breve periodo.
Analizziamo infine il rapporto tra RXI e KXI:
• Maggior forza dei consumer staples nel bear market 19.11.2021-28.12.2022. La formazione di un testa e spalle ha dato il via alla possibilità di un inversione di tendenza, materializzatasi qualche settimana fa con il breakout rialzista della neckline dell’omonima figura tecnica.
I tre indici di forza hanno dunque palesato una maggior forza dell’MSCI World Consumer Discretionary.
4. I DIVERSI RISCHI DEI DUE ETF SETTORIALI
Vi chiederete:
“Quale dei due ETF presenta un rischio maggiore?”
A tal proposito è necessario osservare i loro Beta, che forniscono una misura della loro volatilità rispetto all’S&P500:
I consumi discrezionali hanno un beta superiore ad 1 (1.06), mentre quelli di prima necessità inferiore (0.61). Questo significa che “RXI”, nell’arco di tempo considerato (3 anni), ha registrato dei movimenti di mercato poco più aggressivi rispetto all’S&P500, al contrario invece di “KXI”. Per fare un esempio numerico:
• Immaginiamo che un giorno X l’S&P500 registri una prestazione positiva del +1.5%: osservati i beta dei due ETF, RXI registrerà una prestazione dell’1.59% mentre KXI una del 0.91%. (Calcoli ottenuti dal prodotto tra l’ipotetica performance del benchmark e il beta degli ETF)
Maggiore sarà la volatilità di un titolo e maggiori saranno i potenziali guadagni o…le potenziali perdite. Questo significa che quanto più aumenterà la volatilità, tanto più aumenterà l’esposizione al rischio. Questo è il motivo per il quale il mercato delle Crypto, estremamente volatile, è sempre stato considerato il mercato “più pericoloso”.
Vi chiederete il motivo delle due diverse volatilità:
• Il settore dei beni discrezionali, ciclico, tende ad essere fortemente influenzato dall’andamento del ciclo economico; in condizioni economiche favorevoli le società tenderanno a registrare utili in aumento, al contrario in rallentamento o contrazione.
Considerando un arco temporale di medio periodo, gli investitori tenderanno ad acquistare le azioni di quelle società capaci di generare forti utili; basiamoci sul contesto attuale: una settimana si parla di recessione, nell’altra di espansione, nell’altra di soft landing e nell’altra ancora di una potenziale bolla: tutti scenari nei quali le società cicliche registrerebbero guadagni diversi.
Proprio da questo aspetto deriva l’elevata volatilità del settore.
• Il settore dei beni di prima necessità, al contrario, è definito “non ciclico” in quanto gli utili delle società appartenenti non sono influenzati dal ciclo economico: quelle aziende saranno capaci di generare dei guadagni anche in condizioni economiche avverse.
Essendo dunque “anticicliche”, tenderanno a registrare utili costanti nel tempo o, se preferite, utili “poco volatili”
5. RXI/KXI COME INDICE DELLE ASPETTATIVE SULL’INTENSITA’ ECONOMICA GLOBALE
È possibile utilizzare l’indice di forza tra beni discrezionali e beni di prima necessità come indice di sentiment sulle aspettative di crescita o decrescita economica globale? Si!
• Ad aspettative di crescita gli investitori concentreranno i loro acquisti sui beni discrezionali mentre ad aspettative di decrescita sui beni di prima necessità; nel primo caso, RXI sovraperformerà KXI (con l’indice rialzista), mentre nel secondo accadrà il contrario (con l’indice ribassista)
Questa idea è supportata da alcune correlazioni interessanti tra lo stesso indice e:
• Il petrolio, il cui prezzo è fortemente legato alla domanda globale che tende ad aumentare ad una crescita dell’attività economica:
Ricordate:
• Ad un aumento dell’intensità economica, aumenterà la domanda di petrolio da parte delle industrie essendo esso una delle principali fonti di energia
• Il rame, un metallo largamente utilizzato in campo industriale (nei settori elettronici, automobilistici, manifatturieri e in diversi altri) per le sue proprietà chimiche e fisiche:
• Il rapporto Copper/Gold, largamente utilizzato dagli operatori come indice di sentiment economico globale:
• Il PMI manifatturiero globale, uno tra i dati macroeconomici leading più legato al ciclo economico e che spesso funge da suo anticipatore:
L’analisi termina qui. KXI e RXI non sono gli unici indici settoriali globali: se desiderate un’analisi sugli altri indici (o per eventuali dubbi sull’analisi stessa, rilasciate un commento).
Alla prossima!
Revisione di metà anno degli indiciNonostante la forte ripresa delle azioni di recente, come testimoniato dal Nasdaq Composite che ha segnato il suo miglior primo semestre di un anno solare, molti restano preoccupati per la limitata leadership di mercato e il ridotto numero di titoli che stanno spingendo al rialzo gli indici più ampi.
Un modo leggermente approssimativo ma relativamente semplice per dimostrare questa performance è confrontare il rendimento YTD (anno in corso) dell'S&P 500 (il benchmark standard ponderato per capitalizzazione di mercato delle azioni statunitensi) con una versione ponderata in modo uguale dello stesso indice. Sebbene il divario tra i due si sia ridotto di recente, l'indice ponderato per capitalizzazione di mercato ha comunque superato di quasi il 10% durante i primi sei mesi dell'anno.
Tuttavia, questo non è necessariamente un ottimo modo per evidenziare ciò che sta trainando l'andamento del mercato al rialzo. Gran parte dei guadagni sono stati generati dai cosiddetti "Magnificent Seven" (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) - tutte azioni fortemente esposte alla frenesia dell'intelligenza artificiale che ha contagiato gli investitori di recente e tutte aziende che rientrano nella categoria delle "big tech", le quali sono state particolarmente amate dai partecipanti al mercato negli ultimi anni.
Un paniere di queste azioni ha registrato un aumento di quasi il 60% su base anno-to-date, mentre il rendimento dell'S&P 500 escludendo queste sette aziende è aumentato solo del 5% YTD. Inoltre, considerando l'indice nel suo complesso, solo 141 dei 504 membri hanno superato il rendimento del 16% indicato sopra, un ulteriore segno della relativamente stretta leadership di mercato.
Ci sono due prospettive attraverso le quali questo tema può essere analizzato.
In primo luogo, si potrebbe sostenere che una leadership di mercato limitata rende le azioni vulnerabili a uno shock e a un forte calo. Secondo questo argomento, se il sentiment si dovesse deteriorare nei confronti delle "big tech" che hanno spinto al rialzo il mercato per così tanto tempo, la pressione venditrice che probabilmente subirebbero avrebbe un significativo impatto negativo sull'intero mercato, trascinando al ribasso anche gli indici principali.
D'altra parte, si potrebbe considerare l'outperformance come un'opportunità per altri titoli all'interno dell'indice di recuperare terreno. Una teoria popolare da decenni è che "un'alta marea solleva tutte le barche"; in alcuni momenti vi possono essere chiare performance settoriali, ma nel complesso un mercato in rialzo vedrà la maggior parte, se non tutti, i suoi componenti partecipare ai guadagni in qualche momento. Considerando quanto sia stata forte la dinamica rialzista nel mercato generale di recente e il modo in cui altre azioni hanno iniziato a recuperare terreno nelle ultime settimane, sembra che, per il momento, sia più probabile che si verifichi quest'ultima situazione.
Si può anche analizzare l'outperformance sulla base geografica, anziché su quella settoriale o dei singoli titoli. In questo caso, è ancora facile vedere quanto bene si siano comportati i mercati azionari statunitensi, ma è anche evidente quanto varie siano state le fortune di altri mercati.
Ad esempio, il DAX tedesco ha beneficiato della sua natura tecnologica, mantenendo quasi il passo (in termini di valuta locale) con il rendimento del benchmark statunitense.
Ancora più evidente è l'outperformance del mercato azionario giapponese; sebbene ci sia un enorme impatto valutario qui, gli investitori hanno dimostrato una chiara preferenza per il Giappone, grazie alla natura svincolata del suo ciclo economico rispetto ai paesi sviluppati e all'esposizione all'Asia che si può ottenere senza doversi preoccupare di sorprese impreviste in Cina.
D'altra parte, come accennato, le azioni cinesi hanno faticato notevolmente a causa dell'incertezza riguardo alla ripresa economica e del fatto che gli stimoli continuianno a deludere rispetto alle alte aspettative del mercato. Ciò ha avuto un impatto negativo anche sulle azioni australiane, dato il stretto rapporto commerciale ed economico tra i due paesi, mentre l'indice FTSE 100 di Londra è piatto, anche se ha ottenuto una performance migliore in termini di rendimento totale, grazie alla natura orientata al reddito dell'indice.
Anche queste divergenze geografiche possono essere interpretate attraverso le stesse prospettive di cui sopra; tuttavia, date le particolari influenze che hanno portato alle performance inferiori sopra menzionate, è possibile che esse persistano per un certo periodo di tempo.
Aggiornamento Correlazioni. Pianificazione Settimana 19.Ciao a tutti,
condivido il mio piano trading di settimana prossima e aggiornerò questo post real time sulle operazioni che imposterò.
Prima di andare del dettaglio, un aggiornamento sulle correlazioni di mercato che consulto periodicamente. Negli ultimi 6 mesi si nota un allentamento della correlazione inversa tra USD e BTC/S&P500. Nel 2022 eravamo arrivati a valori intorno a -0.9, che in termini pratici voleva dire che sistematicamente una variazione di USD in una direzione comportava una variazione nella direzione opposta di BTC e S&P500. Progressivamente siamo arrivati ad una situazione di lieve correlazione negativa che non ritengo abbia particolare impatto nelle decisioni di trading. Generalmente parlando siamo in una situazione in cui è possibile diversificare meglio i trades perchè i mercati si muovono in maniera più disgiunta ed è positivo dal punto di vista della gestione del rischio. L'unica correlazione ancora forte è quella tra Gold e USD, seppur in lieve diminuzione.
USD (Dollar Index) chiude la settimana con un HAMMER INVERSO che sembra preludere ad una rottura dell'area di supporto. La mia view di medio termine è al ribasso ma a mio avviso il movimento ribassista è esteso: divario elevato rispetto alla ema20 e distanti dall'ultimo swing. Ormai da tempo ripeto che mi aspetterei un possibile movimento di ritraccio nel breve in favore di USD. Tuttavia non vorrei che questa idea generi problemi di MINDSET BIAS, dopo il trade in loss di 80€ sul long USDCAD della scorsa settimana. Così provo ad affrontare il forex con prudenza.
Piano trading settimana prossima.
EURUSD: FLAT - candela di indecisione weekly, attendo ampio ritraccio e nuovo swing sul weekly per posizionamento Long.
GBPUSD: FLAT - movimento rialzista esteso, attendo ampio ritraccio e nuovo swing sul weekly per posizionamento Long.
USDJPY: FLAT - si è creato un set up short sul weekly in linea con la struttura ribassista. Tuttavia il daily ha una strutura bullish. Aspetto una sincronizzazione tra le strutture weekly e daily. Motivo per il quale aspetto una settimana in più per valutare l'operatività.
AUDUSD: FLAT - si è creato un set up long sul weekly ma contrario alla struttura ribassista. Attendo nuovo swing low sul settimanale per operazioni short o un cambiamento di struttura.
NZDUSD: FLAT - la scorsa settimana è stato convalidato il set up di ripartenza long di due settimane fa. Mercato di difficile lettura in questo periodo. Resto in attesa di chiarimento.
USDCAD: FLAT - si è creato un set up short sul weekly. Ma siamo in prossimità della parte bassa di un ampio canale laterale. Attendo nuovo swing high weekly per valutare dei long oppure il break down dell'area 1.3220-1.3320 per valutare operatività short.
OIL: FLAT - mercato un po' fuori controllo e ad alta volatilità. Attendo un ritorno ad un livello di volatilità standard.
GOLD: LONG - candela weekly con TOP TAIL che chiama un ritraccio. La mia view non cambia e diventerei compratore in caso di trigger LONG in area 1.940-1.980.
S&P500: FLAT . Come sospettavo il trigger weekly LONG della scorsa settimana è stata una trappola. La mia view non cambia: preferisco attendere la rottura definitiva dell'area intorno a 4200 prima di valutare un posizionamento long. Aspetto ancora un'altra settimana .
NASDAQ: LONG - su questo mercato concentrerò la mia possibile operatività, dopo la conferma sul daily di venerdì del set up long weekly di due settimane fa.
DAX40: FLAT - movimento troppo esteso per il mio tipo di trading. Aspetto ampio ritraccio verso la ema20 weekly prima di valutare un posizionamento Long.
BTCUSD: LONG . Candela weekly inside che mantiene valido il set up long di due settimane fa. Ho in macchina un ordine di acquisto Long alla rottura dei massimi della candela OUTSIDE.
US Stocks: watchlist della settimana - LONG Amazon (AMZN) e Lam Research (LRCX). SHORT 3M (MMM).
DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili
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CapitalRock
📈Price action trader
💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americano
WisdomTree Tactial Daily Update - 28.04.2023L’economia Usa rallenta a +1,1% annuale nel 1’ trimestre 2023.
L’inflazione PCE “osservata” dalla FED accelera anche nel 1’ trimestre.
In Francia e Spagna I prezzi al consumo tornano ad accelerare.
Morale: si va verso nuovi aumenti dei tassi a Maggio in Usa ed Europa.
Mercoledi’ 26, dopo la chiusura di Wall Street, il gigante tecnologico americano Meta (controlla facebook, Instagram, Whatsapp etc), ha rivelato conti trimestrali sopra le attese: fatturato +3% sullo stesso periodo dell’anno precedente, quando era atteso lieve calo, e “guidance” migliorata sul 2’ trimestre. Meta ha enfatizzato la fiducia ed i relativi investimenti sull'Intelligenza artificiale.
Anche se i numeri di Meta non possono rappresentare un valido trend per l’intero comparto “tech”, l’impatto emotivo e sostanziale sulle Borse americane in generale ed il Nasdaq in particolare, e’ stato evidente: Nasdaq +2,43%, S&P500 +1,96%, Dow Jones +1,57%.
Sono decisamente piaciuti i numeri trimestrali di Amazon pubblicati a mercati chiusi: fatturato US$ 127,4 miliardi e utile netto di 3,2, entrambi sopra le attese. Ottima ricazione degli analisti anche per la trimestrale di Caterpillar, spesso individuata come un valido “marker” (marcatore/indicatore) dell’andamento del ciclo economico.
Le Borse europee hanno recuperato una seduta partita debole, con un occhio sulle prime relazioni trimestrali (abbastanza “solidi” quelli di Deutsche Bank) ed un altro sui dati americani, tra cui spiccavano quelli del GDP (prodotto intreno lordo) e dell’inflazione. In sintesi: Milano 0,19%, Parigi +0,23%, Francoforte +0,05%, Londra -0,27%.
L'economia americana ha rallentato nel 1’ trimestre, cresciuto solo +1,1% sul trimestre precedente, quando l’economia aveva segnato +2,6%: il consenso stimava +1,9%. Il rallentamento si deve all'aumento dei tassi d'interesse e all'inflazione.
Tengono i consumi personali e le spese dei consumatori, che rappresentano quasi il 70% dell'economia degli Stati Uniti: sono aumentate del 3,7% rispetto al 4’ trimestre del 2022: le attese erano un po’ piu’ alte, al +4,0%.
L’inflazione PCE (Personal consumer expenditures), calcolata sulla spesa tipica della famiglia media americana, nel 1’ trimestre e’ cresciuta +4,2%, contro +3,7% del 4’ trimestre 2022.
Il dato PCE “core”, cioe’ quello al netto di energia e cibo e molto osservato dalla Banca centrale, è salito a +4,9% dal precendente +4,4%, superando le stime di +4,7%. In poche parole l’inflazione Usa e’ ancora troppo alta e persistente.
Cosa fara’ a questo punto la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa)? Secondo i dati del Cme Group, il 78% degli intervistati prevede un rialzo del costo del denaro di +0,25% alla prossima riunione del FOMC (Federal open market committee) del 2-3 maggio.
Trimestre negativo, dopo oltre 4 anni di crescita ininterrotta, per l’industria italiana del risparmio gestito: a marzo, secondo Assogestioni (Associazione di categoria), ha sofferto deflussi per Eur -6,04 miliardi, che portano a -8,9 il saldo da inizio 2023: tuttavia -6,4 miliardi provengono dai soli mandati istituzionali.
L’effetto “mercato” positivo ha comunque permesso alle masse gestite di crescere +0,5% a Eur 2.255 miliardi.
Macro europea: ad aprile la prima stima dell'inflazione in Francia indica una risalita a +5,9% annuo rispetto 5,7% di marzo: l'aumento si deve all'accelerazione dei prezzi dell'energia e dei servizi, mentre i prezzi degli alimentari registrano un rallentamento.
Il GDP francese (Prodotto interno lordo) è cresciuto +0,2% nel 1’ trimestre dell'anno, leggermente meglio delle stime che indicavano +0,1%: il miglioramento deriva dal buon tono della produzione industriale e dell'export.
Borse asiatiche: Tokyo ha chiuso marginalmente positiva, +0,15%: la Banca centrale del Giappone ha confermato la propria “stance” (posizione/attitudine) super- accomodante nel primo meeting di politica monetaria “post Kuroda”.
Il neo Governatore Ueda continuerà "pazientemente nelle misure di controllo della curva dei rendimenti nel breve termine”. Riviste al rialzo le previsioni di inflazione per il 2023.
In Cina il Comitato centrale del Partito comunista ha dichiarato che l'economia sta migliorando, potendo contare su un contesto meno complicato, grazie alla rimozione delle restrizioni Covid: “la crescita economica e’ migliore del previsto e la politica monetaria, seppur prudente, sarà mirata e incisiva” nel sostenere lo sviluppo.
Alla chiusura di stamane, 28 aprile, rileviamo: Shanghai +1,14%, Shenzhen +1,09%, Taiwan +1,09%, Kospi coreano +0,23%: ASX australiano +0,23%, Hang-Seng di Hong Kong +0,27, Nifty indiano +0,84%,
Dopo la seduta incolore di ieri, le Borse europee hanno aperto in rialzo per poi ripiegare pesantemente in negativo, -1,1% medio alle 13.00 CET, depresse dai dati sull’inflazione europea che torna ad accelerare in Spagna e Francia e per nulla confortata dal fatto che l’economia di Francia e Italia siamo tornate a crescere a marzo/aprile: tutto cio’ depone infatti in favore di un nuovo rialzo dei tassi.
Materie prime energetiche ancora depresse, anche se il prezzo del greggio WTI (West Texas intermediate) accena un piccolo rimbalzo, +0,4% a 75,1 Dollari/barile. Nuovo calo di quello del gas naturale scambiato sul TTF di Amsterdam: -1,1% a 38,8 euro. (ore 13,00 CET).
Poche novita’ sul mercato valutario, dove l'Euro resta sopra quota 1,1 sul Dollaro USA e supera 149 verso Yen, nuovo massimo dell’anno.
Molto stabile il comparto obbligazionario: lo spread di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund tedesco e’ invariato rispetto a ieri attorno 190 bps, col rendimento del BTP benchmark a +4,36%, stabile.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Wall Street al test del PIL degli Stati Uniti Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno dato origine ad una seduta caratterizzata dalle vendite. In attesa della riunione della BCE del prossimo 4 maggio, continuano le dichiarazioni degli esponenti del board dell’istituto favorevoli alla prosecuzione del percorso di rialzo dei tassi. Boris Vujcic, Governatore dell’istituto centrale della Croazia, ha detto che l’inflazione è ancora eccessivamente alta e dunque l’Eurotower deve continuare ad alzare i tassi. Vujcic sostiene inoltre che la strada dell’aumento del costo del denaro andrà percorsa fintanto che non ci saranno segnali chiari di cambiamento nelle dinamiche rialziste dell’inflazione. Il componente del board della BCE ha anche evidenziato l’importanza dell’agire tempestivamente, in quanto un’azione tardiva comporterebbe la necessita di mantenere il costo del denaro più elevato per più tempo. Sul fronte dei dati macroeconomici, oggi si conosceranno le misurazioni sul PIL statunitense del 1° trimestre 2023. Gli analisti censiti da Bloomberg vedono un aumento della misurazione al 2%, meno del precedente 2,6%. Per quanto riguarda il mercato del lavoro, il focus sarà sulle nuove richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana, stimate in aumento a 248mila unità rispetto alle precedenti 245mila. Per quanto riguarda le trimestrali, tra le più rilevanti di oggi troviamo Amazon, che pubblicherà i conti del 1° trimestre dopo la chiusura di Wall Street. In Europa saranno da monitorare i risultati di Deutsche Bank e STMicroelectronics.
CALCI AL BARATTOLO DELLA RECESSIONEIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 28.04.2023
CALCI AL BARATTOLO DELLA RECESSIONE
-CONTESTO
Anche questa volta la recessione è rimandata alla prosima volta, a quanto pare le proiezioni della FED sono state più pessimiste del necessario e la congiuntura macroeconomica americana si dimostra ancora una volta più robusta di quanto si possa immaginare.
Lo stato di allerta generato dalla FED con la sua proiezione di recessione per gli Stati Uniti nel secondo semestre del 2023, è stato parzialmente smentito dal rapporto sul PIL Q1 2023 pubblicato ieri pomeriggio , che abbinato a delle ottime trimestrali sembrano essere il mix perfetto per il risk on!
I dati sul PIL di ieri mostrano una crescita del +1.1% , senza dubbio inferiore rispetto al precedente +2.6% del q4 2022 , ma tuttavia rimane non cosi negativo come si potesse temere,specialmodo se si va a leggere il rapporto nel suo dettaglio, si evince che il freno magiore alla crescita è dato dalle scorte che hanno pesato per un 2.26% . questo che a primo avviso potrebbe sembrare un dato negativo , è in realtà un potenziale volano per i prossimi trimestri, in quanto le aziende a fronte di una domanda ancora robusta, dovranno aumentare la produzione per far fronte alla domanda dei consumatori dando spinta propulsiva all’economia. La chiave sembra dunque la domanda aggregata che fa specchio con l’occupazione, maggiori posti di lavoro e bassa disoccupazione sono la base per dei consumi solidi nel tempo , e dal rapporto sugli initial jobless claims di ieri , sembra che il numero di disoccupai attestata oramai a 230K non riesca a superare la soglia dei 250K livello di allerta per una disoccupazione in trend rialzista. I dati sui NFP dello scorso mese mostrano ancora un mercato del lavoro robusto e questo da fiducia nella domanda che dovrà spronare le aziende a tenere alte le produzioni.
A dar ulteriore calcio in avanti al barattolo della recessione le trimestrali USA, che continuano a mostrare dati positivi su tutte le big tech. Ieri è stato il turno di Amazon, che con 0.31c per azione supera l’aspettativa di 0.21c. e porta a casa ricavi per ben 127.4B rispetto agli attesi 124.55B, numeri che non fanno minimamente credere in una fase di rallentamento.
Per ora la recessione è lontana, se ci sarà dunque ,di sicuro non è ora!
-FOREX
La risposta del mercato valutario è stata di netta inversione, il risk off che dominava il mercato forex è stparito, con un dollaro USA che risorge e va su a 101.75. plausibile credere in una decorrelazione, con le borse che salgono ci si poteva attendere un dollaro in caduta, ma oggi non è cosi, come più volte spiegato nelle nostre righe, il dollaro USA cade nell’aspettativa di un rallentamento dell’economia , ma risorge se l’economia americana va bene, e segue dunque un mood di correlazione diretta con le borse.
In ovvia risposta alla salita del dollaro i traders retail spingono le posizioni short al 55%, ma avranno vita difficile ora prima del raggiungimento delle resistenze poste a 102.25 e 102.80 di dollar index e se non ci saranno dati negativi a pesare sulla congiuntura macro economica USA.
In tutta risposta alla scomparsa del risk off, la moneta unica , che viveva funzione rifugio, perde terreno ora contro il dollaro portando il mondo retail a ridurre l eposizioni short dal 80% di eri al 71% attuale.
Non fa lo stesso la sterlina che si atesta con un sentiment del 79% short in netto aumento rispetto al 72% di ieri.
Cala ancora lo yen dopo che la BOJ ha mantenuto fermii tassi al -0.10% e sebbene si sia aperta a modifiche future dei tassi non ha dato ancora spiragli per una decisione operativa, lasciando i retail a caccia dei minimi con un 70% di posizioni long yen.
Respira il franco svizzero che al termine di questa fase di risk off vede calare le posizioni short dal 91% al 86% con buone prese di profitto per i retail in sofferenza da tempo.
Ripartono ovviamente le oceaniche, che trovano spunti rialzisti in linea anche con il comparto azionario, dando fiato alle posizioni mean reverting dei retail in essere da tempo. Sul dollaro australiano siamo passati dal 88% long al 85% attuale e su dollar canada dal 85 % long al 82% attuale.
Lo storno dal risk off sembra iniziato.
-EQUITY
Vola il comparto azionario su ali di risk on forti come poche. A dare spinta il PIL usa non cosi negativo, l approvazione del rialzo al tetto del debito pubblico USA e ancora le trimestrali positive… insomma non ci sono motivi ora per vendere equity.
Il nasdaq vola sui massimi di periodo a 13242 pnt per stornare solo in nottata a cash chiuso, cosi anche l’SP500 che vola a 4140pnt e sembra ora proiettato sulle resistenze di 4160 pnt ed infine non da meno l’europa che porta il dax ai massimi di periodo , sotto le resistenze di 15900 pnt.
Il risk on torna a dominare i mercati… almeno fino alla FED!
-COMMODITIES
Invariato il mondo dei metalli, con il gold che mantiene il trading range tra 2011$ e 1970$ , mentre il wti tenta ritest dei supporti a 76$ ma la mm21 periodi oppone resistenza dinamica e lascia aperte le porte ad approdi fino 72.30$.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Giornata ricca di market movers oggi,con i dati sul PIL europeo , l’infalzione in Germania e ancora di piu il PCE usa, l’indice dei prezzi per i bani di spesa personale che ricordiamo essere uno principali indicatori inflazionistici seguiti dalla FED.
Per ora dunque nessuna recessione, l’ottimismo dilaga in attesa della FED e della BCE della prossima settimana
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
WisdomTree Tactical daily Update - 24.04.2023 Le Borse consolidano i recenti progressi: clima di attesa.
La Banche centrali euopea e americana verso rialzo da +0,25%.
La politica monetaria espansiva deprime lo Yen e spinge il Nikkei.
Trimestrali Usa tra alti e bassi: al via quelle europee: watch-out!
Le Borse europee hanno chiuso in lieve rialzo la seduta di venerdi’ 21 (Dax tedesco +0,54%, Cac francese +0,51%, FTSEMIB italiano +0,43%, Eurostoxx50 +0,54%) che, nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto risentire della messe di dati sulla fiducia dei direttori acquisti delle “aziende campione”, cioe’ i PMI (Purchasing managers Index).
Senza tanto clamore gli indici azionari europei hanno registrato la 5’ settimana consecutiva di rialzi: gli attesissimi indici PMI dell'Eurozona hanno testimoniato un miglioramento del del tono economico generale, ma va detto che ad aprile è salito soprattutto l'indice relativo ai servizi mentre si e’ indebolito quello manifatturiero.
Wall Street, venerdi’ 21, ha archiviato la seduta pressoche’ invariata, con un bilancio settimanale in leggero “rosso”: anche negli Stati Uniti, pertanto, hanno avuto limitato impatto i dati macro migliori delle attese, come i PMI dei servizi, manifatturiero e composito, quest’ultino al terzo aumento mensile e largamente sopra 50 punti, ad indicare espansione.
Nella serata di venerdi’ 21 e’ stato reso noto il nuovo giudizio dell’Agenzia di Rating S&P sul debito sovrano italiano che, in linea con le attese, ha confermato il livello "BBB", con outlook stabile.
Prospettive ancora “restrittive” per la politica monetaria della Banca centrale europea (Ecb): secondo il membro finlandese Olli Rehn, essa dobrebbe proseguire nel solco della “stance” (attitudine) restrittiva, per continuare a raffreddare la domanda aggregata, “non essendoci motivo per abbandonarla prematuramente».
Venendo ad oggi, l’umore dei mercati, sia di quelli asiatici di prima mattina, che di quelli europei, e’ molto guardingo: Milano sconta l’effetto dello stacco dei dividendi di 8 blue chips, per un effetto cumulato di -1,36%, al netto del quale l’indice FTSE Mib sarabbe pressoche’ invariato.
“Piatte” anche Parigi e Francoforte, nonostante l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche di aprile sia uscito a 93,6 punti, sotto le stime.
L'avvio di Wall Street, anticipato dai future, si prospetta in calo: alcune relazioni trimestrali, come ad esempio Tesla e Netflix, hanno deluso la scorsa settimana, specie quando i loro managers hanno fatto riferimento ad una prospettiva debole per l’economia Usa.
Sara’ pertanto molto utile, nel corso di questa settimana, interpretare la “prima lettura” del GDP (prodotto interno lordo) americano nel 1’ trimestre 2023, sia per un’eventuale conferma del temuto rallentamento, che per immaginare le future mosse della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) sui tassi di interesse.
Le stime degli analisti convergono su un aumento del costo del denaro di +0,25% nella prossima riunione del 4 maggio.
Si torna a parlare di crisi bancaria, specie per prevenirne di nuove: secondo il Wall Street Journal la Federal Reserve sta considerando di rimuovere un'esenzione permessa ad alcune banche regionali nel 2019, che consentiva di non registrare le perdite “latenti” su parte dei titoli in portafoglio, cio’ su quelli “immbilizzati” e da tenere sino a scadenza.
D’altronde, un rafforzamento della vigilanza bancaria dopo i fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank in marzo era nelle attese. Sul fronte europeo, per amor di cronaca, segnaliamo che Credit Suisse nel primo trimestre 2023 è tornato in utile per 12,4 miliardi di Franchi svizzeri, ma ha anche sofferto di un’emoraggia di depositi sopra i 61 miliardi, solo recentemente “rallentata”.
Prosegue ad alto ritmo la stagione dei dati “macro” e delle “trimestrali Usa: tra di loro segnaliamo, venerdi’ 28, l'indice sull’inflazione PCE (Personal consumption expenditures) di marzo, “osservatissimo” dalla FED per misurare i prezzi per la “famiglia media”: occhi aperti poi sui numeri di Alphabet, Amazon e Microsoft!
Il comparto dei titoli governativi europei vive una fase tranquilla, con rendimenti in assestamento: quello del BTP decennale italiano “benchmark” scende oggi a 4,31%, da 4,35% di venerdì ed il differenziale di rendimento tra il BTP decennale ed il Bund tedesco è stabile attorno 185 punti base.
Negli Usa, il rendimento del Treasury 10 anni e’ 3,54%, e la “curva” dei rendimenti per scadenza resta invertita, col differenziale tra 2 e 10 anni pari 61 bps.
Sul fronte valutario, l'Euro e’ tornato stamane, 21 aprile, sopra 1,10 Dollari, mentre sale al record storico di 148,2 verso lo Yen giapponese. La politica monetaria della Banca centrale giapponese restera’ ultra-espansiva, indebolendo il cambio dello Yen a tutto vantaggio delle aziende esportatrici nipponiche.
Non e’ una sorpresa, pertanto, che la Borsa di Tokyo abbia chiuso la prima seduta della settimana in lieve rialzo, col Nikkei a +0,1%. La Borsa di Hong Kong ha chiuso debole, con l’indice Hang Seng a -0,58%.
In Cina, l’indice Composite di Shanghai ha perso -0,78%, mentre Shenzhen -1,17%: tra gli altri indici asiatici, Taipei +0,15%, Mumbai +0,68%, Sidney -0,11%.
Pochi spunti tra le materie prime: il prezzo dell’oro e’ invariato a 1.990 Dollari/oncia, quello dell’argento guadagna +0,6% a 25,28 US$, mentre quello del petrolio accenna ad un leggero recupero: WTI (greggio di riferimento Usa) +0,8% a 78,5 Dollari/barile (vedere grafico allegato). Gas naturale europeo di nuovo sotto i 40 Euro/megawattora. (ore 13.30 CET).
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
MSFT - canarinoMicrosoft tra le big tech, le varie apple, google, tesla, amazon, ha recuperato i massimi di agosto22, massimi che sia nasdaq e s&p stanno provando a recuperare. Visto anche la data delle trimestrali proviamo a monitorarla per intercettare qualche info e segnale anticipatore per le restanti tech e indici. Questo titolo magari può avere ancora qualche spunto rialzista, resistenze rappresentate, ma potrebbe essere al capolinea nello scenario in cui dai minimi di ottobre sia partito un rimbalzone piuttosto che un nuovo bull market.
AUDUSD: Configurazione short e PVS per la prossima settimanaBuonasera a tutti,
come ogni settimana voglio condividere un idea di trading e il mio Punto di Vista Settimanale.
Come l'altra settimana mi trovo ancora con un idea di vendita Dollaro e acquisto sulle altre valute come: EUR-GBP- JPY. L'altra settimana ho messo il focus su EURUSD che ha raggiunto il target insieme alla sterlina ed adesso stanno semplicemente ( sempre per come trado e ragiono io) ritracciando, ma la view a mio avviso ( osservando sia il settimanale che il mensile ) è ancora long a pro EUR-GBP e JPY.
Per quanto riguarda invece le materie prime non ho inserito alcun trade, ma sotto la lente ho il GOLD, USOIL e XAGUSD sempre per un long. Il Petrolio ha una view short sicuramente ma che potrebbe cambiare nelle prossime settimane; aspetto l'onda.
Sugli indici siamo sempre dentro ad uno spartiacque, America Europa: DAX-EUROSTOCK-MIB ancora long sul macro, tra i tre indecision bar sul Mib che però tiene i 24700, ancora long ma il più debole dei tre.
Per gli Americani: SPX- DOWN-NQ-US30 i primi due in fase di recupero ma ancora sullo short e Nasdaq molto interessante per un long ma ancora lo osservo e basta, quei massimi arrotondati tra 12800 e 13000 non mi convincono, se dovessi entrare aspetterei l'effetto ritracciamento molla.
In ultima battuta ritengo molto interessante ETHUSD la cripto, mi piace per un long: candela weekly del 13 marzo, potrei pensare di entrare su ritraccio o 38% o 50% con primo target 1950 e secondo traget 2530; tutto da valutare prossima settimana.
Invece il trade che ho in macchina e che voglio condividere per questa settimana è AUDUSD dove sono dentro dalla scorsa settimana, short su time frame daily; potete vedere il mio ingresso direttamente sul grafico, dove ho messo entry, stop e le prese di profitto, in base al mio modo di fare trading con la PA.
Sono entrata a rottura della mia Double pin e cioè a 0.6672; prima pinbar del 22 marzo che testa e fa falsa rottura EMA21, il giorno dopo e cioè il 23 marzo ci riprova ma ancora non ci riesce e mostra debolezza confermata dalla candela del 24 marzo che sul weekly mi conferma l'idea e la view only short. Al momento sono in profit di 49€ e allo stesso tempo ho anche un trade da più di una settimana short su NZD a costo di 40€ ( NZD più forte di AUD per ora). Tengo entrambi perchè anche su NZD si è formato un altro pattern di mio utilizzo weekly short che mi fa mantenere la rotta sulla vendita.
Per quanto riguarda i titoli azionari ho in macchina: Enel "long" a costo di -50€; Amazon "short"a costo di -15€; MCSFT in profit di +74€; NETFLIX +10€.
Vari titoli mi piacciono ma rimango concentrata e gestisco quello che ho, soprattutto per un fatto amministrativo, ci avviciniamo a fine mese e essendo la mia attività lavorativa bisogna appunto gestire al meglio.
Vi auguro un buon weekend, mi auguro che sia cosa gradita e... Buon trading Relax a tutti!