WisdomTree - Tactical Daily Update - 27.06.2022Recessione in Usa meno probabile, dice James Bullard della FED.
Un po’ di ottimismo, o “short squeeze”, fanno rimbalzare le Borse Usa ed Euro.
Forse giugno il primo mese di inflazione contenuta: attendere conferme….
Mercati azionar i asiatici in ripresa, tirati dalla tecnologia.
Venerdi’ scorso, 24 giugno, Wall Street ha contagiato positivamente anche le maggiori Borse europee, consentendo loro di riscattare la lunga serie negativa di giugno che le aveva mediamente riportate ai livelli di gennaio 2021. Parigi ha chiuso in rialzo del +3,2%, Londra +2,7%, Francoforte +1,6%. Negli Usa Dow Jones +2,7%, S&P500 +3,1% e Nasdaq +3,3%.
La recesione americana non e’ cosi’ probabile, ha sostenuto venerdi’ scorso l’autorevole membro della FED (Federal Reserve) James Bullard, ed anche l'indice di fiducia dei consumatori calcolato dall’Universita’ del Michigan, pur rivisto al ribasso rispetto alla prima lettura, ha fatto emergere un ridimensionamento delle aspettative di inflazione da parte degli intervistati.
Insomma, dpo 3 settimane di continui cali, i mercati azionari si sforzano di ridimensionare le paure di iper-inflazione, la svolta restrittiva delle banche Centrali, il rallentamento economico e le conseguenze del prolungato conflitto in Ucraina.
Il Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha ribadito ai leader europei riuniti al vertice di Bruxelles che "l'inflazione" resterà elevata ancora per qualche mese nell’Euro Zona, a causa del “caro-energia” e delle materie prime agricole, ma anche che l’ECB perseguira’ senza dubbio e con determinazione l’obbiettivo di un ritorno dell’inflazione al 2% nel medio-termine.
Negli Stati, gli stress test condotti dalla Federal Reserve sulle principali banche del Paese ha dato esiti confortanti: i loro livelli di patrimonializzazione restano sopra i requisiti minimi di capitale, permettendo loro di proseguire nell’attivita’ di erogazione del credito a famiglie ed imprese. Anche nello scenario “avverso”, il common equity capital ratio resterebbe almeno doppio rispetto al requisito minimo.
Negli Usa i consumi privati vanno forte, e la holiday season, viaggi organizzati e crociere piu’ di tutti, e’ partita benissimo. L’andamento del 2’ trimestre e le prenotazioni per l’imminente 3’ trimestre sono le piu’ forti della storia, nonostante la fiducia dei consumatori stia peggiornado da aprile in avanti e gli analisti temano un deterioramento dei margini delle aziende quotate nei numeri del 2’ trimestre.
La stagione delle relazioni trimestrali comincera’ a meta’ luglio, anche se qualche “big name” che sceglie l’anno fiscale eccentrico (cioe’ con chiusura diversa del 31 dicembre), comincera’ a rendere noti i risultati del trimestre primaverile gia’ nei prossimi giorni, a cominciare da Nike oggi in serata, e Fedex (Federal Express) domani, 28 giugno.
La Banca Centrale Cinese (PBOC) ha iniettato 10 miliardi di Yuan ogni giorno negli ultimi 50 giorni, con l’obbiettivo di mantenere "stabile la liquidità sul fine semestre", a fronte di una crescente richiesta di credito da parte delle famiglie. Cio’ si combina con una politica monetraia ancora chiaramente espansiva (tassi limati 2 volte negli ultimi 2 mesi) ed un aumento della spesa statale per investimenti.
Il default tecnico della Russia, dovuto al mancato pagamento della cedola su due euro bond da cento milioni di Euro, e’ un fatto conclamato da oggi, 27 giugno. La Russia sostiene che la cedola non è stata pagata a causa delle sanzioni contro il Paese, in risposta all'invasione dell’Ucraina e non alla mancanza di mezzi da parte del debitore. Cresce comunque l’isolamento politico e finanziario della Russia.
Sul fonte obbligazionario si respira un’aria tranquilla, sebbene il rendimento del Treasury Note usa a dieci anni sia risalito venerdi’ in area +3,15% che, con attese di inflazione a 10 anni scese a +2,60%, implica un “tassi reale” a +0,55%, cioe’ al minimo delle ultime tre settimane, quando era +0,80% un mese fa. Segno di recupero del “risk appetite” (propensione al rischio)? Difficile a dirsi...
In Europa, la mattinata dei “governativi” vede il BTP decennale italiano stazionare attorno a +3,52% di rendimento, poco turbato dai risulttai del ballottaggio in diversi Comuni medio-grandi italiani, che hanno visto predominare i candidati sindaci del Partito Democratico e/o del “centro-snistra”. Lo spread BTP-Bund allarga leggermente attorno a 210 bps (ore 13.30 CET).
Le brillanti chiusure europee e di Wall Street di venerdì 24 hanno favorito un andamento in forte recupero per le principali borse asiatiche: tra le migliori l’Hang Seng Tech di Hong Kong che ha guadagnato +5,8%, l’Hang Seng generale a +3,0%. Comunque ben intonati anche il Nikkei giapponese, +1,4%, il CSI300 di Shanghai&Shenzen +1,2%, il Kospi coreano +2% ed il Sensex indiano +1,3%.
Anche le borse europee hanno iniziato al rialzo una settimana ricca di dati macro, tra cui quello sull’inflazione (CPI), e gli indici ISM (Institute for Supply Management) negli Stati Uniti: il progresso medio e’ del +0,7% (ore 13.00 CET). Positivi anche i futures su Wall Street, che preludono a riaperture in frazionale rilazo
Il prezzo del petrolio WTI, dopo il recupero di quasi +3% venerdì 24, stamattina è stabile a 107,5 Dollari/barile (WTI, greggio di riferimento Usa, alle 11,30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Cerca nelle idee per "RISK"
LA NOSTRA CHIAVE DI LETTURA è IL COMPARTO OBBLIGAZIONARIO.BUONGIORNO FOREX del 24.06.2022
Prosegue il timido rialzo dei mercati azionari USA, con il Nasdaq che attacca le prime resistenze poste a 11855pnt e l’S&P che approda a 3830pnt. Per quanto la speranza e la tentazione di vedere un mercato che torni a segnare i massimi storici è alta, dobbiamo fare i conti ancora con uno scenario di più ampio respiro che vede gli Stati Uniti sull’orlo di una possibile recessione, cosa che non darebbe spazio ovviamente ad allunghi rialzisti del comparto equity.
il vero errore a nostro avviso resta l’attenzione che gli investitori pongono sull’azionario, nell’attesa di segnali di ripartenza, senza considerare che il primo comparto che darà questi input sarà invece l’obbligazionario.
La vera chiave di lettura rimane il debito sovrano americano, il quale vive rendimenti, parliamo del decennale , al 3.10%, il che ci fa capire quanto debbano essere sostenuti i rendimenti, a fonte di un’inflazione ancora alta per garantire l’appetibilità di questo asset.
L’inflazione attesa sullo stesso orizzonte temporale , ovvero dieci anni, inizia a calare, portandosi al 2.50% ed è questo il nostro vero parametro guida: un calo dell’inflazione attesa , e quindi una fiducia nell’azione intrapresa dalla FED, sia essa con esito soft che con esito hard, porterebbe come ultimo risultato il calo dell’inflazione e in ovvia conseguenza un calo, o comunque uno stabilizzarsi dei rendimenti obbligazionari.
Il temine della corsa a rialzo dei rendimenti, sarebbe contestuale ad un arresto della caduta dei prezzi, e preludio ad una ripartenza degli stessi, ancora prima che l’economia reale sia in una fase di ripartenza vera.
Pertanto , come letteratura macroeconomica vuole, la ripartenza del mercato obbligazionario dovrebbe avvenire molto prima della ripartenza del mercato azionario, che potrebbe ancora scontare prospettive pessimiste sulle prossime trimestrali aziendali.
Se è vero che la prima preoccupazione per le economie occidentali è l’inflazione, sarà anche vero che i primi risultati positivi nella lotta contro la stessa, dovranno generare un contenimento dei rendimenti obbligazionari e una ripartenza dei prezzi, portando ad una risposta più rapida di quella espressa dal comparto equity, anche considerato il fattore aspettative. intendiamo con questo ribadire il concetto chiave che i mercati anticipano sempre, e lavorano sull’aspettativa futura, pertanto non saranno le pubblicazioni di dati positivi a far ripartire i mercati equity, ma sarà sufficiente avere l’aspettativa di ripartenza futura, l’aspettativa di potenziali trimestri nuovamente positivi, per dare il via al nuovo ciclo rialzista, che a nostro parere sarà anticipato dal comparto obbligazionario.
Decennale -aspettativa decennale
S&P
Ritornando all’aspetto puramente tecnico dei mercati, valutiamo i 3830 pnt di S&P come prima resistenza atta a frenare la ripartenza,l’eventuale break out porterebbe i mercati al test delle successive aree poste a 4129 e 4200pnt, area di precedenti massimi , dove confluisce la mm100 periodi daily.
Un’eventuale ripartenza ribassista porterebbe i prezzi sulle aree di minimo prima a 3740pnt e poi ai 3645, area di minimi per questo 2022.
Silver
Per il comparto commodities, ancora pesanti i metalli, special modo quelli industriali, che scontano ora il ritardo del comparto sul ciclo economico ribassista, zavorrando tutte le possibilità di ripartenza. Il silver al momento alle prese con i supporti di 20.88$ punta ai minimi di 20.474$, nella chiara intenzione di proseguire in un ciclo ribassista sul quale incide anche la forza del biglietto verde.
Dollar index
Ancora fase di congestione per il dollaro americano, che resta confinato in una serei di candele daily inside, comprese tra 105.086 e 103.80, senza per ora dare spazio a chiare direzionalità. L’oscillatore stocastico sembra voler incrociare a rialzo, e dare cosi il via ad un nuovo ritmo pro dollaro, ma tuttavia ricordiamo che gli indicato restano strumenti non predittivi dell’andamento di mercato, ma frutto del prezzo dell’asset analizzato, pertanto poniamo in secondo piano questo tipo di analisi.
Analisi retail
In ovvia conseguenza resta stabile il sentiment dei traders retail sul dollaro americano, con un 70% short, in perfetta linea con i dati di ieri. Aumentano di un 4% le posizioni long sul basker euro, portandosi dal 53% di ieri al 57% long attuale. Non segue la dinamica dell’Euro, la sterlina dove i retail riducono la loro posizione lunga dal 66% di ieri al 63% di oggi. Si riducono le posizioni long sullo yen giapponese, grande focus di questi giorni, passando da un 76% long di ieri ad un 74% attuale. Si ribilancia il sentiment sulle commodities currencies, con il dollaro neozelandese che vede i retail passare dal 70% long al 59% attuale. Stabile il dollaro australiano che resta al 64% long. Incrementano le posizioni long sul dollaro canadese che passa dal 52% long di ieri al 57% attuale.
Eurusd
Passando ai singoli asset, resta tutto sommato poco variata la dimanica di eurusd, che vede i retail long al 62% senza dare grandi spunti direzionali, ma lasciano i prezzi ancorati al range compreso tra 1.06 e 1.0480. solo la caduta del dollaro americano, come valuta prediletta dagli investitori potrebbe dare spazio ad una ripartenza della moneta unica, che tuttavia dovrebbe rompere a rialzo le resistenza sopra citate, poste a 1.0580 prima e 1.0610 poi.
Usdjpy
Grande attenzione in questi giorni per lo yen giapponese, ed in ovvia conseguenza per il cambio principe usdjpy, che dopo la corsa rialzista delle ultime settimane, si è portato a 136.25-137 figura. Chiave di lettura per la price action sarà la chiusra settimanale, che sta ponendo le basi per un hammer di indubbio peso su un asset che ha percorso in breve tempo , prezzi che di nosma ha visto in un’intero anno di contrattazione.
Usdjpy h4
Nostro malgrado dobbiamo notare che il posizionamento dei traders retail ancora non mostra i chiari segnali di mean reverting, che darebbero maggiore affidabilità a posizionamenti contrarian. Il mondo dei traders retailcontinua ad incrementare le posizioni corte, mentre è ancora latitante un sentiment long, che potrebbe essere segnale di prese di profitto della controparte del mercato retail. Sara importante a questo punto seguire le dimaniche della prossima settimana, per carpire i primi cedimenti del sentiment contrarian short dei retail e coglierne nel caso le occasioni di trading.
Usdchf
Interessante la dimanica di usdchf, che si trova a ridosso dei supporti chiave posti a 0.9550, con i retail che iniziano a sbilanciarsi long al 52% in cerca della tenuta dei minimi. Se cosi non dovesse essere , e si dovessero verificare break out dei supporti, la stada potenziale a ribasso sarebbe davvero interessante, fino alle aree di 0.9450prima e 0.9375 poi.
Gbpcad
Tra i vari corss attira la nostra attenzione gbpcad, che dopo i pesanti affondi ribassisti delle scorse settimane che lo hanno portato a testare i minimi di 1.5490, vede la nascita dio un lento sentiment short, in concomitanza dei minimi di periodo, il che ci fa propendere per la ricerca di posizionamenti long, per approdi potenziali fino alle aree di 1.6180 prima 1.65 figura poi
Audchf
Interessanti eccessi infine li troviamo su audchf, che vede il 93% dei retail in posizione long, alle prese con i supporti di 0.66 figura , che se viuolati aprirebbero la strada a ribassi fino alle aree di 0.6560 prima e 0.65 figura poi. Indiscussa la condizione di eccesso su questo asset, che tuttavia ancora non presenta le caratteristiche ideali per posizioanemti di mean reverting, che preferiamo a questo punto attendere.
Btc
Resta alta la correlazione tra btc e azionario americano, generando cosi interessanti ripartenze della crypto valuta, che attacca le prime resistenze poste a 21725$, rotte le quali si potrebbe approdare a 23300$. Condizione sine qua non , la rinascita di un sentiment di risk on, che al momento crediamo difficile, pertanto consideriamo uno scenario ugualemnte possibili quello ribassista, che troverebbe conferma nel breal out dei supporti a 20200 prima e 19700 poi, il che porterebbe ad approdi fino alle aree di 17900$.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
-----------------------------------------------------------------
rischi short su A2A e UNiPol scw stretti e pericolosi...con lo stacco dei dividendi facciamo due short in marginazione con stop stretti e rischiosi in caso di pompata settimanale con motivi indefiniti da stabilire poi a posteriori sui media di settore tipo: "è stata la scelta della banca centrale della repubblica centrafricana di adottare il bitcoin a far tornare il risk on sulle borse..." and so on, roba grossa insomma!
Comunque:
A2A short marginazione al 20% di 900 pezzi scw 1,62 rischio dipendente dal close, all'open un teorico di 30-35 eur.
Unipol short marginazione base fineco, penso 15% di 300 pezz a 4,832 scw 4,91, sempre dipendente dal close con un teorico rischio di 30-35 eur.
Tutti i tp a uscita manuale, non dovrebbero esserci impedimenti temporali di natura straordinaria a chiudere d'ufficio i trade, qua si rischia solo con una settimana marabozu bianca di discreta decisione long.
RBA ALZA IL COSTO DEL DENARO, MENTRE LO YEN CONTINUA LA DISCESABUONGIORNO FOREX DEL 07.06.2022
La lotta all’inflazione è oramai una questione mondiale, solo i paesi del sol levante sembrano esserne ancora parzialmente immuni.
Stanotte è stato il turno della RBA, la banca centrale australiana ha deciso per un rialzo tassi di 50Bp , portando cosi il costo del denaro da +0.35% a +0.85%, per contrastare un’inflazione che si è portata al 5.1%.
Ancora ferma la BOJ, che prosegue per ora la sua politica accomodante, con tassi negativi al -0.10% e acquisti di debito sovrano illimitato, ma in Giappone l’inflazione praticamente inesistenze negli ultimi anni, inia solo ora a fare capolino con un timido +2.5%, che non impensierisce ancora la banca giapponese.
Sempre più ampio dunque il divario tra le congiunture macro economiche del mondo occidentale e quello orientale, che si rispecchiano chiaramente nelle dinamiche dei usdjpy, che in un rally rialzista davvero impressionante, arriva oramai a toccare103.00 figura.
Usdjpy
Il mega trend rialzista di usdjpy partito con il break out di 116.30 ha spinto i prezzi fino 131 figura, per poi stornare brevemente fino 107 figura,da li la ripartenza che vede ora i prezzi in un nuovo rally alle porte di 113.25, ci i retail all’80% short, che proseguono la loro ricerca del mean reverting, senza trovare per ora alcun tipo di sollievo, dalle posizioni contrarian.
Chfjpy
Altro cross interessante chfjpy, che pur considerando le due valute rifugio per eccellenza, mostra chiaramente quanto lo yen resti debole, in una fase non ancora di panic selling. I mercati equity, anche se hanno ripiegato dai massimi storici , non sembrano presentare le caratteristiche ribassite tipiche del panic selling, con il vix ancora su valori medio bassi, e le valute rifugio che sono ampiamente evitate dagli investitori.chf jpy al test oramai dei massimi precedenti di 136.25trovai retail all’86% short, quindi in chiara posizione long yen.
Retail
Oltre alle dinamiche legate allo yen giapponese, altro basket valutario degno di nota, è il dollaro canadese, che sulla scia dei rialzi del wti, segue un ottimo trend rialzista, portando con se l’87% dei traders retail in posizione contrarian short.
gbpcad
Interessanti pertanto le dinamiche di diversi cross canada, come gbp cad, dove i retail sono long al 94%sui minimi di 1.57 figura, dopo una discesa partira dai massimi di 1.7375. quasi 20 figure di ribasso, generate da un lato dalla forza schiacciante del dollaro canadese, e dall’altro dalla debolezza delllasterlina, che vive una fase di grande difficoltà. Il regno unito alle prese con un’inflazione al 9% oramai su record storici, un0economia quasi paralizzata, e un governo che lotta per la fiducia. Un quadro tutt’altro che roseo, che non poteva generare altro che debolezza di sterlina.
Attendiamo dunque quelli che possono essere visti come degli storni fisiologici che potrebbero approdare fino alle aree di 1.5940 prima e 1.62 poi.
Cadjpy
Anchew cadjpy prosegue il suo eccesso, con una serie di ben 10 giornate di rialzi, partiti dalle aree di 98.50 è giunto ora a 105.50, prossimo oramai alle aree di resistenza di 106.50-60. Anche in questo caso il posizionamento retail è chiaramente sbilanciato short al momento con l’89% dei traders retail alla ricerca dei massimi da vendere.
Uno storno seppur dettato dalle sole prese di profitto ci sembrerebbe anche dovuto, tuttavia, il mercato prosegue nella sua debolezza di yen e forza di canada, senza dare spunti di inversione.
Audnzd
Dopo l’intervento di questa notte della rba il dollaro australiano ha visto accellerazioni rialziste anche contro il dollaro neozelandese, seppurt il differenziale tassi , stia al momento premiando il dollaro neozelandese, dove il costo del denaro è al 2%.
Siamo giunti ai test delle resistenza, primi livelli chiave posti a 1.1175 per poi approdare a 1.1280-90massimi del 2017. Il cross tipicamente idoneo al mean reverting, trova ora il 97% dei retail in posizione contrarian short, confermando una situazione di conclamato eccesso , meritevole di uno storno.
Dollar index
Resta per ora ancorato al range compreso tra 102.60e 101.00 il dollaro americano, che aspetta indicazioni più chiare sulle future mosse della FED. Al momento ulteriori due rialzi tassi da 50BP, per poi giungere alla pausa di settembre sembrano dinamiche già scontate nei prezzi, si rende pertanto necessario seguire i dati macro economici, specialmodo l’inflazione, che se non dovesse aver visto il suo picco massimo, potrebbe spingere la fed ad ulteriori rialzi tassi anche a settembre, portando nuova linfa rialzista al dollaro americano.al momento i traders retail si trovano al 59% short, percentuali ancora non degne di un vero trend, che ci pongono tuttavia in allerta per eventuali partenze rialziste.
Nasdaq
Il mondo equity resta anche lui fermo in un laterale poco incisivo sul sentiment degli operatori, al momento il nasdaq resta compreso tra 12500 e 12900pnt, lasciando in totale attesa gli investitori. Quadro simile per l’indice S&P, che resta fermo tra 4100 pnt e 4200pont.
Ngas
Senza freni il comparto energy, con il ngas che attacca i massimi di 9.50$. la forte domanda, legata alla ristretta offerta sta agevolando la speculazione rialzista, che allontana i prezzi da quelli che possono essere identificati come fair value , che dovrebbe attestarsi sui 6$. La scelta del mean reverting, resta scelta di una strada faticosa, che tuttavia viene alleviata da un favorevole swap, che aiauta a mantenere le posizioni per gli investitori di lungo periodo che aspettrano un ritorno alla normalità. Per ora i supporti reggono e i livelli chiave posti a 9.30$ prima e 9$ poi, sono baluardi difficili da violare.
Wti
Anche il petrolio , dopo la poco convincente riunione dell’Opec , torna ad aggredire i massimi portandosi a ridosso dei 120$ al barile. segnare nuovi massimi non sembra operazione cosi impossibile da compiere, tuttavia anche in questo caso, la volontà mondiale di contrastare un’inflazione dettata special modo dai costi dell’energia, dovrà prima o poi dare risultato, pertanto nel lungo periodo ci sembrano poco reali i prezzi attuali del wti. Posizionarsi contro l’attuale mood di speculazione è tuttavia operazione difficile che potrebbe portare a lunghe fasi di DD, raccomandiamo pertanto cautela specialmodo nel positionsize per operazioni di mean reverting.
Btcoin
Torna ancora una volta sotto i 30000$ il bit coin, che sembra non trovare spunti validi per attaccare le resistenze poste a 32600$. Resta a nostro avviso un velato mood di risk off, che seppur non sia ancora sfociato in panic selling, penalizza chiaramente gli asset rischiosi come le crypto. Ancora trading range pertanto per il bitcoin , che lavora egregiamente i supporti a 28500$ ultimo baluardo prima di approfondimenti fino a 25200$
Il focus degli investitori sembra oramai proiettato all’appuntamento del giorno 9 con la BCE, per scoprire se anche in Europa è giunto il tempo delle politiche aggressive
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
-----------------------------------------------------------------
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.06.2022✚ Ancora solidi dati macro negli Usa, ma inflazione e tassi restano minacciosi.
✚ I consumi rallentano in Europa: le famiglie reagiscono all’inflazione.
✚ Opec+ decide a sorpresa aumento delle produzioni: sollievo per I prezzi?
✚ Rendimenti dei Governativi allarmanti: BTP a +3,33%! Spread a 20 7 bps.
Ieri, 2 giugno, festa della Repubblica Italiana, ma Borse aperte e con una discreta intonazione. A dare una mano, l’esito della riunione dell'Opec+ (cartello dei 13 maggiori esportatori+partners), dove Arabia Saudita e Russia hanno supportato la proposta di un aumento della produzione mensile del +50% superiore allo standard dei mesi scorsi: +648 mila (da 432) barili/giorno, nei mesi di luglio ed agosto.
I maggiori mercati azioanari europei hanno superato la debolezza di fine giornata di mercoledi’ 1, innescata dalla profezia di una recessione globale formulata da Jamie Dimon (CEO di Jp-Morgan) che aveva parlato di un "uragano" incombente sull'economia Usa.
Cosi’ Milano e’ salita +0,6%, Parigi +1,3%, Francoforte +1,0%. Londra era invece chiusa, e lo sara’ anche oggi, 3 giugno, per il giubileo della Regina.
Molto erratica nelle fasi iniziali, Wall Street ha preso il volo nella parte finale della seduta: Dow Jones +1,3%, S&P500 +1,8%, Nasdaq +2,7%. I dati macro Usa ieri hanno testimoniato una persistente forza dell’economia: le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono calate di 11 mila a 200 mila, contro attese di 210 mila. Il settore privato ha creato 128 mila posti di lavoro (fonte ADP).
Piuttosto deludente, restando negli Stati Uniti, il dato dei “factory orders” (ordini alle imprese manifatturiere) di aprile, cresciuto del +0,3 % contro il +0,7% previsto ed il +1,8% di marzo. Secondo il report Dallas Fed Manufacturing Index, siamo ancora lontani dalla normalizzazione delle supply chains (catene di fornitura), che soffrono tuttora dei colli di bottiglia dovuti alla pandemia.
Tuttavia, e’ ancora una volta l’elevata inflazione a catalizzare l’attenzione degli investitori: nell'area Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) è salita al +9,2% ad aprile 2022, dal +8,8% di marzo, sostenuta dai prezzi del cibo (+11,5% dal +10,0% di marzo) e dei servizi.
Purtroppo c’e da temere una nuova accelerazione a maggio, sia in Europa che negli Usa, che potrebbe spingere le Banche Centrali ad un rapido aumento dei tassi.
Non mancano le opinioni dissonanti su questo tema, cioe’ quelle di chi e’ convinto che la Fed proseguirà nel suo programma di normalizzazione monetaria, sgonfiando il proprio attivo pieno di bond e aumentando i tassi, ma in maniera graduale e opportunistica.
Fuori da Europa e Usa, segnaliamo che il Governo cinese agisce per il rilancio della crescita economica, ancora colpita dal Covid nei mesi di marzo, aprile e maggio. Le banche a controllo statale sono state invitate a concedere prestiti per oltre 110 miliardi di Euro per sostenere gli investimenti pubblici infrastrutturali.
Ucraina: per una volta non parliamo di guerra, ma di brusca stretta monetaria. La Banca Centrale dell'Ucraina (Nbu) ha alzato il costo del denaro dal 10 al 25%, ai livelli più alti dal 2015, a partire da domani, 4 gugno, al fine di contrastare l'inflazione (+17% annuo a maggio) e dare supporto alla Hryvna (valuta nazionale).
Il calendario dei dati macro diventa sempre piu’ cruciale nell’attuale contesto iper-inflattivo e di crescita compromessa: tra i numeri in uscita oggi, ore 14.30 CET, negli Stati Uniti, sono cruciali quelli di maggio sui non-farm payrolls.
Gli occupati del settore non agricolo sono attesi a 320 mila, ed il livello di disoccupazione, che dovrebbe confermate i minimi storici, attorno a 3,5%: alle 16.00 CET, sempre negli Usa, occhi aperti sull'indice ISM non manifatturiero (servizi), previsto ancora in espansione attorno a 56,5.
Non si placa la corsa al rialzo dei rendimenti delle obbligazioni governative europee: il rendimento Btp decennale italiano e’ salito a +3,33% e quello dell’omologo Bund tedesco a +1,26%, per uno spread che si allarga sino a 207 punti base (ore 13.30 CET). Piu’ tranquillo il Treasury 10 anni Usa a +2,92%.
Una parziale revisione “risk-on” dei mercati finanziari ha favorito il recupero di valore dell’Euro, tornato sopra la soglia di 1,072 Dollari e 139 contro Yen giapponese. “Leggiamo” attorno a 129,8, comunque vicino ai minimi storici per la divisa giapponese, il cross Dollaro/Yen. (ore 12.30 CET).
Stamattina, 3 giugno, abbiamo registrato un andamento molto eterogeneo per le Borse asiatiche: in Cina Governo e Banca Centrale “stimolano e finanziano” la ripresa, ma tutta l’area sente la minaccia di un’inflazione globale troppo alta che sta causando un rallentamento nelle aree economicamente sviluppate del Mondo.
In sintesi, il Nikkei giapponese ha perso -0,2%, l’Hang Seng di Hong Kong -1%, mentre i listini della “continental China” avanzano: Shanghai +0,4% e Shenzhen +0,7%.
Avvio positivo, ma con successivo ripiegmento, per i maggiori listini europei, che a fine mattinata conservano solo un marginale progresso del +0,2%, su cui pesa anche la chiusura di Londra e l’indebolimento dei futures su Wall Street, che anticipano aperture negative attorno al -1%. (ore 14.00 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
SI COMPRANO EURO IN ATTESA DELLA BCEBUONGIORNO FOREX DEL 30.05.2022
Lunedi a bassi volumi quello che ci attende, con le piazze americane chiuse per il Memorial’s Day , ma il focus degli operatori con buona probabilità è rivolto a domani per i dati sull’inflazione in eurozona, attesi ad un nuovo record del +7.7% rispetto al precedente +7.4% su base annua.
Un’inflazione record per l’Eurozona che grida a gran voce la necessità di un intervento da parte della Banca centrale, che è chiamata ad un rialzo del costo del denaro sul quale le mani forti sembrano credere profondamente, andando ad esporsi con oltre 38000 contratti netti lunghi.
Eurusd
Eurusd a ridosso di 1.0775 sembra proiettarsi quindi verso le successive aree di resistenza poste a 1.0925, dove passa la mm100 periodi daily.
Il trend rialzista evidente in h1, segue le dinamiche imposte dal fascio di medie mobili che fanno da ottimo supporto dinamico, e approdi sui supporti a 1.0650 sarebbero a nostro avviso ottime occasioni per valutare ingressi long in trend.
Resta comunque ampio il gap che separa la FED dalla BCE, il ritardo nella scelta di interventi da parte della BCE non sarà facile da colmare, anche considerati i già annunciati ulteriori due rialzi tassi di 50BP nelle prossime riunioni FED. C’è da chiedersi cosa accadrebbe se la BCE ancora una volta dovesse deludere le aspettative, con un rialzo tassi magari troppo risicato di soli 25bp, o proiezioni di politiche economiche ancora troppo poco aggressive?
Usdcad
Lo storno del dollaro amicano degli ultimi giorni, trova terreno fertile nella forza del dollaro canadese, che grazie alla corsa inarrestabile del petrolio, trova nuovo sprint rialzista. Usdcad cede quindi i supporti, proiettandosi sulle aree di 1.2675, preludio a possibili allunghi ribassisti , che trovano nel posizionamento long dei retail ottima liquidità. Attualmente il 71% dei traders al detaglio è alla ricerca di uno storno rialzista per usdcad, che difficilmente vedrà la luce se il petrolio non si decide a stornare dai massimi.
Nzdusd
Dinamica interessante anche per nzdusd, dove l’ultimo intervento della RBNZ, ha posto le basi per la creazione di interessanti curry trades. Il tasso di interesse per il dollaro neozelandese è al 2% e la banca centrale neo zelandese, sembra intenzionata a procedere ad ulteriori rialzi fino a che inflazione non inizierà a calare. I livelli iper-inflattivi globali incidono pesantemente sulle decisioni delle banche centrali, che hanno forse già concesso troppo ai prezzi. Le aspettative quindi di ulteriori incrementi del costo del denaro, portano il dollaro neozelandese a vivere una ottima tendenza rialzista, con i traders retail che si sono posizionati già contrarian al 57% corti. L’eventuale break out delle resistenze poste a 0.6575 porterebbe allunghi fino alle aree di 0.6650, ma ritracciamenti sui supporti di 0.6475 sarebbero a nostro avviso interessanti occasioni per ingressi long.
Nasdaq
Prosegue il respiro dei mercati azionari, che dopo la sequenza di ben sette settimane di ribassi consecutivi, trova finalmente lo spazio per degli allunghi rialzisti degni di tale nome. Il nasdaq che è stato grandemente penalizzato durante la discesa trova dai minimi di 11591pnt, slancio rialzista fino agli attuali 12840 pnt, ma riteniamo che possibili approdi fino a 13000 pnt non sono da escludere. Il trend resta ovviamente ribassista, e a nostro avviso sono storni che danno occasioni per entrare nuovamente nel trend ribassista, ma attenzione , perché test anche delle aree di 13580 pnt non sono da escludere, e la rottura rialzista di tali aree determinerebbe una chiara inversione del sentiment in atto.
Per quanto non crediamo a possibili scenari di nuovi massimi storici, rimaniamo ugualmente vigili, e tentiamo strutture di vendita sulle resistenze, per nuovi eventuali approdi sui minimi di periodo.
Wti
Resta alto il prezzo del petrolio che oggi va al ritest dei massimi di 116.50$ al barile, pronto per eventuali nuovi allunghi. Non riteniamo che nel lungo periodo questi siano prezzi sostenibili, e se le azioni delle banche centrali avranno effetto sulla domanda, la richiesta di energia mondiale dovrebbe calare. Resta tuttavia un equilibrio precario tra domanda ed offerta, con la Russia che abbassa drasticamente il lato offerta, mentre ancora non sono visibili gli effetti di una domanda mondiale in calo.
Restano pertanto difficile le posizioni di mean reverting short, che possono vedere successo solo se investimenti di medio-lungo periodo, mentre nel breve assistiamo a strutture rialziste che pongono i supporti come aree da comprare a partire da 11.50$ per poi trovare 109.$ e 105.25$, senza ancora decretare inversioni vere del trend. Solo il break out di 103.25 potrebbe dare il via ad una vera inversione ribassista.
Ngas
Resta sostenuto in ovvia correlazione anche il Natural gas, che resta ancorato alle aree di massimo dei 9$. Anche in questo caso la nostra opinione di lungo periodo resta ribassista, e guarda con simpatia ad aree dei 6.50$ come valore ideale per questo asset, ma l’attuale scarsità di questa risorsa, rende inutili le azioni messe in campo dalle banche centrali, facendo di fatto calare la domanda, ma senza ottenere risposte nei prezzi, che restano sostenuti da una scarsa offerta.
Sarà una strada lunga quella che ci porterà a dei nuovi e più sani equilibri mondiali, e le possibilità di scenari di stagflazione non sono da escludersi, visti gli elevati prezzi al consumo ed i rallentamenti che le economie mondiali potranno subire.
Btc
Stabile il bitcoin, che gode della fase di rialzo dei mercati azionari, portandosi sulle aree di resistenza di breve poste a 30900$, possibili break out di 31250$ aprirebbero la strada a nuovi allunghi rialzisti, previa conferma di un nuovo mood risk on, che al momento a nostro avviso non trova fondamento nel quadro macroeconomico globale.
Nel breve periodo la fase di lateralità persiste oramai da inizio maggio, e il range compreso tra 31000$ e 28500$ detta ancora il ritmo alla maggiore delle crypto valute. Come sempre non abbassiamo la guardia, perché fasi di scarsa volatilità e direzionalità sono spesso preludio a ripartenze che colgono spesso impreparati i traders.
Rimarremo vigili su ciò che accadrà in questa settimana ricca di eventi che ci apre le porte al nuovo mese di giugno
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
STORNA IL DOLLARO AMERICANOANALISI RETAIL DEL 20.05.2022
Giunge finalmente lo storno del dollaro americano, che dopo sei settimane di rialzi consecutivi sta per giungere alla prima chiusura in territorio negativo, rompendo i minimi della scorsa settimana e attaccando i primi supporti a 103.00 figura. Il movimento di ribasso dettato dal dollaro americano ha immediatamente attirato una gran parte dei traders retail che hanno preso posizione lunga.
I lotti long sul basket dollari sono passati difatti da 16028 di ieri mattina agli attuali 19337, sbilanciando cosi le percentuali da un modesto 31% long di ieri all’attuale 37%.
Permane dunque il sentiment predominante corto da aprte dei traders al dettaglio e quasto ci conferma ancora la view di più lungo respiro pro dollaro, che al momento non è stata invalidata, ne da notizie esogene, ne tanto meno da dati macro economici.
Restano quindi aperte le occasioni per acquisti di biglietto berve, che tuttavia potrebbe vedere ulteriori ribassi tecnici, fino ai primi veri supporti , posti in area 102.359 prima e 100.50 poi, livelli che se raggiunti non invaliderebbero ancora il quadro tecnico rialzista del dollaro americano.
Come già detto ieri, ripartono le valute cosidette rifugio, ovvero yen giapponese, ma più di tutte il franco svizzero, che ieri ha messo a segno un ottima performance, portando il futures sui livelli di massimo precedente a 1.0328. la spinta rialzista ha subi innescato l’interesse dei retail che dono passati dal 51% corti al 66% attuale, dando chiaro segnale di ricerca di mean reverting, in un momento di forte risk off.
Respira finalmente l’euro , che alla luce di maggiori prospettive di rialzi tassi nel prossimo luglio , inizia a godere di interesse da aprte degli investitori, andando come di consueto ad attrarre i traders retail in posizioni corte di mean revertig, che sono passate da un timido 40% di eiri ad un 47% attuale sull’intero basket, mentre sul cambio principale eurusd si passa da un 66% long ad un 57% attuale, segno che sui primi rialzi sono pronti ad uscire dalle posizioni long, per dare spazio al consueto posizionamento contrarian, che sarà benzina utile per eventuali partenze di trend, confermate dal break out dei massimi di 1.0610 per estensioni possibili fino 1.0950.
Il dollaro storna contro tutto e anche le oceaniche ne beneficiano in un movimento rialzista che porta audusd alle porte di 0.7075, con i retail ancora al 57% long, ma già pronti ad incrementare le posizioni corte, che stanno procedendo a rialzo nelle ultime ore, un break out dei massimi di ieri porterebbe i prezzi ad estenszioni fino alle arre di 0.7270 prima di valutare ulteriori ingressi short.
Con la caduta del dollaro americano e la partenza del franco svizzero il cambio usdchf non poteva che vedere profondi ribassi , passando dai assimi di 1.0080 a 0.97 figura, con un immediato ribaltamento del sentiment retail, che passa leggermente positivo con un 51% retail long. Dopo settimane di posizionamenti corti alla caccia di storni. La struttura ribassista fa sperare in allunghi , che troverebbero migliori prezzi di ingresso su eventuali storni nelle aree di 0.98 figura, area dove convergono le mm21 e 100 in h4 oltre ad una serie di resistenze statiche.
Siamo a venerdi e sarà interessante monitorare le chiusure settimanali, per valutare le potenziali proiezioni che ci condurranno alla fine di questo mese di maggio 2022.
Buona giornata e buon trading
Salvatore Bilotta
BITCOIN, SAREBBE MEGLIO UNO STORNO!La tendenza è indubbiamente ribassista, sia nel grafico giornaliero che in quello settimanale, e addirittura potrebbero esserci sorprese nel grafico mensile qualora la quotazione si confermasse (a fine maggio) al di sotto della EMA21 con un possibile cambio di trend di lungo periodo. Rimanendo in un'ottica di più breve periodo dobbiamo entrare in questo downtrend con un obiettivo di possibile target in zona $22.500; per fare questo potremmo valutare delle vendite su break out del livello $28.500 ma avremmo sicuramente un rapporto risk/reward meno conveniente. L'ideale sarebbe assistere ad un movimento di momentanea correzione in area $31.600 per poi verificare la presenza di uno dei miei segnali di Price Action ed entrare short ad un prezzo nettamente più conveniente. Vedremo ovviamente ciò che il prezzo ci mostrerà nelle prossime ore!
Maurizio
SP500 e i suoi dividendi medi mensiliDa questo grafico si vede subito il picco minimo di rendimenti che l'SP500 ha a questi livelli di prezzo. Con l'inflazione galoppante è inevitabile che l'investitore richieda una remunerazione del capitale maggiore. Quindi se sommiamo la salita vertiginosa degli ultimi mesi, i bilanci che per effetto inflazionistico saranno sotto pressione e i tassi risk free in salita mi pare chiaro che ci sia poco spazio per salite vertiginose nel futuro. L'unico modo per far aumentare i rendimenti è diminuire i prezzi dei titoli e tornare a multipli più ragionevoli
WisdomTree - Tactical Daily Update - 17.05.2022 Borse europee e future Usa in recupero: risk-on? Presto per dirlo.
Commissione UE abbassa stime crescita 2022, rilancia su energy transition.
Cina punta alla ripartenza con stimuli e easing regolamentare.
Petrolio ancora in rialzo, verso un maggio cattivo per inflazione.
Ieri, lunedi’ 16 maggio, i listini azionari europei non hanno replicato il rally di venerdi’ 13, ed hanno chiuso la seduta con cali frazionali. La notizia dello stop all’export indiano di grano, la richiesta della Svezia, a pochi giorni dall’analoga iniziativa della Finlandia, di aderire alla NATO (North Atlantic Military Alliance), i pessimi dati macro cinesi di aprile, posso essere tra le ragioni della debolezza delle Borse.
Anche a Wall Street ha prevalso un atteggiamento prudente, con vendite predominanti sul comparto della tecnologia: in chiusura Dow Jones +0,1%, S&P500 -0,4% e Nasdaq -1,2%. L’azione Twitter ha perso oltre il -8% dopo che Elon Musk ha confermato la volonta’ di pagare un prezzo piu’ basso di quello inizialmente proposto, una volta completato il conteggio degli acconts “falsi”.
Sul fronte del conflitto in Ucraina, le notizie descrivono la difficolta’ dell’esercito russo ad avanzare nel Donbass e di un suo ritiro dall’area di Karkhiv. Purtroppo non si registrano passi avanti verso la soluzione diplomatica. Gli effetti economici sono drammatici sia per l’economia ucraina, attesa perdere un terzo del suo valore nel 2022, che per quella russa (stime FMI attorno a -10%), punita dalle crescenti sanzioni.
Mentre si e’ spesso parlato dei prezzi alle stelle delle materie prime energetiche, negli ultimi giorni sono stati sollevati diversi allarmi sul fronte delle commodities alimentari.
Il prezzo del grano si e’ impennato dopo che il Governo indiano ha deciso di vietare le esportazioni: il future sul “Wheat” scambiato sul Chicago Board of Trade (la Borsa mondiale di riferimento per le materie prime agricole), hanno nuovamente toccato ieri i 12,4 Dollari/bushel, replicando il massimo di marzo toccato dopo l’aggressione dell’Ucraina, che e’ anche il top dal 2008.
Vale la pena di ricordare che Russia ed Ucraina rappresentano quasi un terzo della produzione mondiale, e che le esportazioni dall’Ucraina via Mar Nero sono di fatto ferme per il blocco dei porti, quello di Odessa in primis.
Intuitivo l’allarme della FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) per il drammatico calo dell’offerta, delle riserve e per l’ascesa dei prezzi, circa +50% rispetto alla vigilia dell’invasione.
I prezzi del gas naturale europeo, complice il crollo dei consumi per riscaldamento e l’ipotesi di un accordo di compromesso in seno all’UE per i pagamento alla Russia, sono calati ieri del 3% sul mercato TTF, ed oggi recuperano +1% a 94 Eur/Gwh.
Ieri, 16 maggio, la Commissione Europea ha pubblicato le nuove previsioni economiche che, come nelle attese, indicano minore crescita e più inflazione rispetto a quelle di 3 mesi fa, con la possibile aggravante della rinuncia totale all’import di gas e petrolio russo.
Come contromisura a futuri ammanchi di forniture, si prevede di accelerare il piano di transizione energetica con 200 miliardi di Euro aggiuntivi.
Il mercato obbligazionario e’ piuttosto volatile e consolida i forti rialzi dei rendimenti dei Governativi degli ultimi mesi: il BTP decennale italiano rende +2,91% (+7bps), l’omologo Bund tedesco +1,01%, per uno spread di 190 bps.
Il Treasury Note USA decennale rende +2,92%, + 4 bps da ieri, dopo che l’indice Empire Manufacturing di aprile ha segnato un forte peggioramento delle aspettative, determinando uno schiacciamentto della curva dei rendimenti: lo spread tra 2 e 10 anni si e’ ridotto a 30 bps (ore 12.30 CET).
L’ipotesi di prossima “normalizzazione” post-lock down in Cina fornisce nuovo slancio al prezzo del petrolio, che dopo il +3% di ieri guadagna oggi, 17 maggio, un ulteriore +0,6% a 114,8 Dollari/barile (WTI greggio riferimento Usa, ore 12.00 CET).
I saliscendi dell’economia cinese non smettono mai di stupire ma di una cosa si puo’ essere certi: le Autorita’ di Pechino non stanno con le mani in mano quando riscontrano un rallentamento della crescita. Alla politica monetaria di nuovo super-espansiva della Banca Centrale (PBOC), si e’ aggiunta l’iniziativa del Governo a sostenere le imprese con sussidi, incentivi e regolamentazione piu’ “morbida”.
La stampa specializzata cinese riferisce di un convegno a Pechino sulla digital economy, ad invito superselettivo, a cui intervengono i top managers della tech e figure politiche di spicco cinese. La speranza e’ di un nuovo, piu’ accomodante atteggiamento da parte del Governo sul piano normativo.
JP Morgan sembra ottimista, e cambiando il giudizio “non investibile” di soli 2 mesi fa, ora segnala ottime prospettive per alcuni big names della tecnologia.
Positive stamattina 17 maggio, le maggiori Borse dell’Asia-Pacifico, grazie al recupero della “tech”: Hang Seng-Tech di Hong Kong +4% con Bilibili +7% e JD.com +5%, Hang Seng generale +2,2%: CSI 300 di Shanghai&Shenzen +0,8%, Nikkei giapponese +0,3%. Kospi coreano +1%, Sensex indiano +0,7%.
A fine mattinata registriamo Borse europee brillanti, +1,6% medio, e futures su Nasdaq e S&P500 oltre +1,5% (ore 13.00 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 16.05.2022Borse europee e asiatiche prive di direzione, dopo un venerdi’ di recuperi.
Banca Centrale Europea stretta tra svolta restrittiva e rallentamento economico.
Cina in difficolta’ nei dati macro di aprile. Spera in “re-opening" e stimoli.
Petrolio molto volatile, pesano Russia e crescita globale piu’ debole.
Il Chairman della Banca Centrale Americana Jerome Powell ha ridato un po’ di fiducia ai mercati nella giornata di venerdi’ 13 maggio. I maggiori listini azionari europei hanno chiuso la seduta in deciso rialzo: Parigi (Cac40) +2,5%, Londra (FTSE100) +2,6%, Francoforte (Dax40) e Milano (FtseMib) +2,1% e Madrid (Ibex) +1,7%.
Il Presidente della Federal Reserve ha confermato la prospettiva di 2 aumenti dei tassi da +0,5% in ciascuno dei 2 prossimi Comitati di Politica Monetaria (FOMC) escludendo aumenti da +0,75% sgraditi agli investitori.
Wall Street ha festeggiato con recuperi importanti: Dow +1,5%, Nasdaq +3,8% (ma settimana -2,8%) e S&P500 +2,4%, progressi che non hanno comunque evitato la 6’ settimana consecutiva di cali.
L’accordo europeo per uno stop totale alle importazioni di petrolio russo e’ lontano dall’essere trovato, a causa dell’opposizione del Governo Ungherese. Cio’, insieme al possibile ripristino di una “vita normale” in Cina, dopo il recente drastico lock-down di un paio di aree metropolitane, ha sostenuto il prezzo del greggio venerdi’ 13, col WTI (West Texas Intermediate) salito +2,8% a 108,7 Dollari /barile.
Oggi, 16 maggio, il prezzo del WTI ripiega del -1% a 107,6, mentre quello del gas naturale europeo, scambiato sulla piattaforma di riferimento TTF di Amsterdam, scende del 2,5% a 104 Euro/Mwh (ore 11.00 CET). Le temperature semi-estive nell’Europa continentale rendono evidentemente meno cruciale il tema approvvigionamenti.
Resta ancora assai perturbato il mondo delle criptovalute, dove la risalita del Bitcoin sopra 31 mila Dollari di venerdi’ 13 non trova seguito nella seduta odierna, 16 maggio, visto il calo del -2,5 a 30.200 (ore 11.00 CET). Sul comparto pesa il crash della stable-coin TerraUSD e del suo token Luna il cui valore e’ praticamente azzerato, a dispetto della promessa di “agganciamento 1 a 1” col Dollaro Usa.
Piu’ tranquillo, ma comunque caratterizzato dalla confermata forza recente del Dollaro Usa, il mercato valutario, con il cambio Euro/US-Dollar attorno a 1,042 e quello US-Dollar/Yen giapponese a 129,4, vicino ai massimi di sempre, complice anche la politica monetaria ultra accomodante della Banca Centrale del Giappone.
Nel comparto obbligazionario, in parallelo al rimbalzo delle azioni (alias Risk-on), sono tornati a salire i rendimenti dei principali Governativi: quello del Bund decennale tedesco sfiora +0,99% (+0,04bps), quello del BTP decennale italiano +2,93%, per un differenziale (spread) che si attesta sopra 193 punti base.
Il Treasury Usa 10 anni rende +2,92% e la curva per scadenze e’ quasi piatta tra i 2 ed i 10 anni. (ore 13.30 CET).
Il mercato dei Govies europeo cerca di capire quali saranno le prossime mosse della Banca Centrale Europea (ECB): sara’ molto utile, in tal senso, ascoltare le parole che il Presidente Christine Lagarde pronuncera’ domani all’indomani della pubblicazione delle previsioni economiche della Commissione UE.
I conti pubblici italiani peggiorano a marzo: secondo il Bollettino mensile della Banca d’Italia, aumenta infatti il debito pubblico che ha raggiunto i 2.755 miliardi di Euro, +19 miliardi rispetto al mese precedente, nonostante entrate tributarie in crescita del +10,2% a 33,2 miliardi, rispetto marzo 2021.
Il quadro macroeconomico cinese di aprile e’ risultato negativo e peggio delle previsioni: le restrizioni anti-Covid a Shanghai e Pechino hanno causato un calo del -3% annuale della produzione industriale, che si confronta col +6% di marzo e con attese di consenso di +0,5%.
Le vendite al dettaglio sono crollate del -11,1% mese su mese, e la disoccuapazione è transitoriamente salita a +6,1%. Il vice-Sindaco di Shanghai, area metropolitana che vale quasi 28 milioni di abitanti, Chen Tong, ha promesso un rapido ritorno alla normalita’ nei prossimi giorni, con ripristino di quasi tutte le attivita’ commerciali e delle liberta’ personali.
Della situazione soffre molto lo Yen, che stamani segna 6,792 nel cambio contro Dollaro (ore 11.00 CET).
Stamattina, 16 maggio, le maggiori Borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso in ordine sparso la prima seduta della settimana, confuse da dati macro molto misti, future su Wall Street negativi e prezzo del petrolio in indebolmento. Positivi Nikkei giapponese +0,4%, ASX200 australiano +0,2% e Sensex indiano +0,7%. Deboli i listini della “greater China”: Hang Seng di Hong Kong -0,4%, CSI300 di Shanghai&Shenzen -0,8%, Kospi coreano -0,3% (ore 14.00 CET),
Le principali Borse europee, partite col segno negativo, hanno ritrovato tono nel corso della mattinata e, alla vigilia della riapertura americana, segnano progressi frazionali, in media +0,3% (ore 14.00 CET).
I futures su Wall Street, a loro volta, preludono ad un avvio negativo di circa mezo punto percentuale, impattati dal dato negativo dell’ US Empire State Manufacturing Survey, dove le “general business conditions” sono scese in aprile a 11,6, contro il +24,6 precedente ed attese di +15 (ore 14.30 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
analisi Domenica 8 maggio ForexEur Usd: la settimana si è chiusa con una fase di consolidamento del prezzo del cambio. Non è stato battuto un nuovo minimo inferiore a 1,4070. Lo scenario rimane quindi quello della settimana precedente. Eventuali ribassi di prezzo passano da 1,0330 fino a 1,0150. Sotto questa soglia andiamo sotto la parità fino a 0,9860. Confermato quindi il prezzo di strappi rialzisti verso 1,0640
Gbp Usd: sterlina ancora sotto pressione in particolare dopo il rialzo dei tassi di solo uno 0,25 e di una inflazione a due cifre al 10%. Il cambio rimane ancora sotto pressione ribassista. A rialzo per vedere eventuali rialzi bisogna attendere delle chiusure giornaliere sopra 1,2470 ma il fallimento di un massimo sopra 1,2630/70 riporterà il prezzo verso i minimi in area 1,2250 circa con eventuali approfondimenti verso 1,22/1,1070/1,1950 con accelerazioni sotto quest’ultimo fino a 1,15.
Usd Jpy: cambio che ultimamente è andato a comprimere leggermente la volatilità delle corse settimane. Dopo lo strappo rialzista a 116,20 ha toccato senza fare un nuovo massimo sopra 131,20. Cambio decisamente stirato ma orientato verso nuovi massimi di 133,80/134,90/136. Mentre per vedere eventuali ribassi di mercato l’attuale livello rimane 127,70 circa. Supporti 126,90\125,60\123,20\120,90.
Aud Usd: cambio sotto pressione ribassista livelli chiave a rialzo sono, 0,7110/0,7170/0,7225 e consolidamento sopra 0,7260 indica il cambio di trend di medio periodo. Sotto 0,7040 riprendono le vendite verso 0,6970/0,6915/0,6840/0,6780/0,6680.
Nzd Usd: cambio ribassista. Sono stati fatti nuovi minimi che hanno spinto a ribasso. Siamo arrivati verso un supporto chiave a 0,6380 circa. Strappi ribassisti solo sotto questo livello verso 0,63/0,62 e in ultima istanza fino a 0,6160. consolidamento di un rialzo del cambio sopra 0,6530/60. Resistenze 0,64500,6540
Chf Jpy: cross attualmente sotto pressione ribassista, segnale short debole. . Target price action 131,30. Sotto questo livello target 130/129,/128,50. Consolidamento di price action su questi livelli indica un potenziale giro a rialzo di mercato. Nuovi strappi rialzisti sopra 132,90
aud jpy: segnale short debole. Il cross non ha violato nuovi minimi sotto 90,50. Solo eventuali strappi a ribasso sotto tale prezzo e la rottura del livello di 90,20 porterà il cross a stepp verso 87,80/85,70. Consolidamento del prezzo sopra 83,80 potrebbe portare il cross a rialzo verso nuovi massimi. Resistenze: 93,80/96/97,20/98,90/101,30.
Nzd Jpy: Non sono stati fatti nuovi minimi sotto 83,30. Potrebbe essere questo un segnale di fine di ribasso del cross. Consolidamenti di prezzo su questo livello potrebbero portarci verso 85,80 e 87,30 fino a 88,80. Rotture ribassiste sotto 83,30 verso 81,90/8050/79,15.
Eur nzd: il trend di lungo periodo rimane decisamente ribassista. Livelli chiave resistenze in area 1,6525/1,6650/1,6780. Supporti 1,6325/1,6220/1,6160/1,6060/1,5880.
Eur Aud: il trend di lungo periodo è ribassista ma con la chiusura dei prezzi sopra 1,45 il trend di medio breve termine ha girato a rialzo. Supporti chiave in area 1,4890\1,48 dove si potrebbero vedere strappi ribassisti fino ai minimi di 1,4690 fino a 1,4590 da qui ulteriori discese potrerebbero a rotture ribassiste oltre 1,43. A rialzo se l’area di presso di 1,48 dovesse tenere potremmo vedere importanti rialzi verso 1,5050\1,5160\1,5320.
Gbp aud: dopo il rimbalzo a 1,7175 il cross ha tentato di girare a rialzo senza ancora confermare. Supporti 1,7390. Resistenze: 1,75/1,76501,7930/1,8070/1,8170. Sopra 1,7690 potremmo vedere accelerazioni di prezzo verso 1,79 fino a 1,81. Livello chiave per giro di trend a rialzo di lungo termine rimane 1,7930.
Gbp nzd: supporti: 1,9180/1,9110/1,9050/1,8940/1,8850/,1,88. Eventuali riprese rialziste sopra a 1,9360 verso 1,9560/1,9680/1,9790/1,9840 da qui i prezzzi potrebbero essere attratti verso 2,0 .
Sp500: Dopo aver toccato i target di breve sp (4222\4140) si è mosso in maniera abbastanza precisa a ribasso dove sembra orientato verso una price action ribassista su 4126\4106\4063\4039 e target di 4000 tondo. Fino a che rimarremo sotto i 4450 potrebbe rimanere uno scenario da risk Off.
Copio incollo i livelli di oro e Petrolio americano fin’ora rispettati dal mercato.
Usoil: il trend rimane rialzista sopra i 100 dollari soglia molto importante. Supporti in area di 94 dollari. Livelli chiave 102,15/104/107,10/112,80/117/129,40.
WisdomTree - Tactical daily Update - 10.05.2022Risk-off violento ieri per i listini Usa: Nasdaq -10% in 3 sedute.
Quadro macro dell’Eurozona in peggioramento, scendono i consumi.
Rendimenti dei Governativi ai massimi da 4 anni: spread BTP/Bund a 205 bps.
Draghi incontra Biden a Washington: sul tavolo la crisi ucraina.
Quella di ieri, 9 maggio, e’ stata un’altra seduta molto pesante per i mercati azionari: tra quelli europei spicca il -2,7% di Milano (FtseMib) e Parigi (Cac40), seguito da Francoforte (Dax40) -2,1% e Londra -2,3%. Anche Wall Street ha chiuso in netto calo: ad essere massicciamente venduto e’ stato ancora il comparto tecnologico, col Nasdaq a -4,3% (oltre -10% in sole 3 sedute): Dow Jones -2,0%, S&P500 -3,2%.
Oggi, 10 maggio, le Borse tentano un rimbalzo, ma lo scenario di fondo resta negativo, visto il deterioramento delle prospettive di crescita 2022 di Cina ed Europa, per ragioni diverse entrambe in “frenata”. Gli investitori traducono in vendite di titoli governativi la paura di un rialzo dei tassi troppo rapido ed intempestivo da parte della Banca Centrale Usa (Federal Reserve – FED), in contrasto all’inflazione.
Domani negli Stati Uniti sara’ pubblicato il temuto dato sull'inflazione al consumo (CPI): gli analisti andranno alla ricerca di dichiarazioni possibilmente rassicuranti e accomodanti, da parte degli esponenti della Fed, a cominciare dal suo Chairman Jerome Powell.
Intanto la Federal Reserve, nel suo rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria, riconosce l’esistenza di rischi di breve termine per il sistema e per le condizioni finanziarie di imprese e famiglie, dovuti all’inflazione alta e persistente, combinata ad uno scenario di repentino aumento dei tassi.
Inoltre esprime preoccupazione che la guerra in Ucraina possa impattare su stabilità finanziaria e crescita economia globale.
Sulla prospettiva economica mondiale continuano intanto a pesare anche il regime di lock-down severo in alcune megalopoli cinesi, che crea ricadute negative sulla disponibilita’ di molte componenti per la manufattura globale ed il protrarsi della guerra in Ucraina, ancora lontana da una soluzione diplomatica.
La situazione ucraina sara’ oggetto di confronto tra il Premier italiano Draghi ed il Presidente Usa Biden a Washington oggi, 10 maggio.
In Russia, ha avuto luogo l’attesissima parata militare del 9 maggio (1945, vittoria sul nazismo) ed il discorso del Presidente Putin, il quale non ha mai nominato l’Ucraina, ma ha lasciato intendere che le province orientali del Donbass sarebbero in futuro annesse alla Federazione russa, come accadde per la Crimea nel 2014.
Il Presidente francese Macron sostiene che “la pace in Ucraina non si costruirà nell'umiliazione della Russia”, appellandosi implicitamente ad una maggiore autonomia dell'Europa dagli Stati Uniti e dal Regno Unito nel cercare una soluzione rapida alla crisi, che pertanto non passi attraverso l’azzeramento del ruolo economico e politico della Russia.
Sul mercato obbligazionario permane la tendenza alla risalita dei rendimenti dei Governativi europei e dello spread tra BTP decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi: ieri, 9 maggio, e’ salito a 204 bps, associato ad una nuova risalita del rendimento del BTP sino +3,2%.
Oggi, 10 maggio, i rendimenti prendono una pausa: BTP +3,09%, BUND +1,05%, Tresury Usa +3,02% (ore 11.30 CET), sotto ai massimi degli ultimi 4 anni raggiunti la scorsa settimana.
Ieri, 9 maggio, si e’ verificata la discesa di prezzo del petrolio più rapida dell’ultimo mese, figlia della peggiorata prospettiva della domanda globale, delle difficoltà dell'Unione Europea di imporre uno stop totale alle importazioni dalla Russia e della disponibilita’ dell’Arabia Saudita di concedere sconti alla Cina per contrastare gli effetti negativi dell’inaspettato lockdown.
Cresce l’attesa per i dati macro di aprile, sia in Europa che negli Usa. Oggi in Germania l’indice Zew tedesco ha segnato -34,4, fecendo meglio delle attese e del -41 di aprile, mentre il dato sulla produzione industriale italiana in marzo, invariata, ha fatto meglio delle previsioni.
Nel pomeriggio sono attesi gli interventi di esponenti delle Banche Centrali: Nagel per quella Europea (ECB), e Barkin, Willians e Mester per quella americana (Federal Rgeserve- FED).
Sul mercato valutario poche novita’, se non riscontrare la perdurante forza del Dollaro Usa che oggi e’ poco mosso sia verso Euro, attorno a 1,054, che contro Yen giapponese, 130,2 (ore 12.00 CET).
Si estende la fase negativa delle valute digitali: Bitcoin e’ sceso ieri, per qualche minuto, sotto la soglia critica dei 30 mila Dollari, stamattina segna 31.400: le perdite nell’ultima settimana sfiorano -25%.
I future di Wall Street, positivi gia’ poco dopo la chiusura di ieri sera, hanno favorito qualche recupero degli indici dell’Asia Pacifico che erano partiti pesantissimi. L’indice continentale cinese CSI300 di Shanghai&Shenzen ha guadagnato +1,1%, ribaltando il -1,5% di inizio seduta, sostenuto dalla dichiarazioni della Banca Centrale (PBOC) di voler aumentare il suo sostegno all'economia reale.
Chiusure negative, ma sopra i minimi, per l’Hang Seng di Hong Kong, -1,8%, per il Kospi della Corea del Sud, -0,5%, e per il Nikkei giapponese, -0,6%: piu’ stabile il Sensex indiano, -0,3%. (ore 12.15 CET).
A fine mattinata Borse europee segnano buoni recuperi, in media +1,1%, mentre l’oro e’ stabile attorno a 1.860 Dollari/oncia.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 06.05.2022Wall Street teme la frenata cinese: Nasdaq -5,0%.
L’economia dell’Eurozona rallentera’ nel 2’ trimestre, causa inflazione e guerra.
Corrono I rendimenti obbligazionari: per Treasury Usa e BTP sopra il +3%.
Prezzo del petrolio ancora in tensione. WTI di nuovo verso 110 $/barile.
La seduta borsistica europea di ieri, 5 maggio, era partita in sensibile rialzo, in scia alle brillanti chiusure di mercoledi’ a Wall Street post-annuncio delle decisioni della Banca Centrale Usa (Federal Reserve) di aumentare di +0,5% i tassi di interesse ed avviare il programma di vendita della colossale massa di titoli a reddito fisso accumulati soprattutto negli ultimi 2 anni.
L’ottimismo ha avuto breve durata e nel pomeriggio ha nettamente prevalso un clima di “risk-off” su azioni ed obbligazioni. Le Borse europee, nelle ultime 2 ore di contrattazione, hanno annullato i progressi della mattinata, ed hanno chiuso frazionalmente negative: una per tutte quella di Milano (FtseMib), -0,4% dopo aver toccato anche +2% nel corso della seduta.
Il Chairman della Federal Reserve Jerome Powell, oltre ad illustrare l’appropriatezza delle mosse, aveva anche dato come probabili nuovi rialzi da +0,5% nei prossimi 2 comitati di politica monetaria (Federal Open Market Committee, FOMC), escludendo invece aumenti piu’ drastici, da 75 punti base. Insomma, un tentativo di bilanciare il contrasto dell’inflazione col mantenimento di condizioni finanziarie agevoli nell’economia.
Anche la Bank of England ha appena deciso un rialzo di 25 punti base del tasso di riferimento, da +0,75 a +1,0%, un livello in assoluto ancora basso, ma il piu’ alto dal 2009 ad oggi. L’inflazione per il 2022 e’ prevista superare +10% e il prodotto interno lordo potrebbe contrarsi di -0,2% nel 2023....
L'effetto FED, che aveva spinto al rialzo Wall Street mercoledi’ sera, e’ praticamente svanito, impattato da chiari segnali negativi sulla prospettiva dell'economia cinese, dalle ricadute su prezzi e reperibilita’ delle materie prime causate dalla guerra e dalla preoccupazione che il supporto della politica monteraria delle banche centrali possa essere rimosso nel momento sbagliato, frenando la crescita economica.
Wall Street ieri, 5 maggio, ha vissuto un seduta drammatica, chiudendo con cali pesantissimi: Dow Jones -3,1%, Nasdaq -5,0% e S&P500 -3,6%, piu’ che cancellando i progressi della vigilia e proseguendo un trend decisamente negativo che, nei primi 4 mesi del 2022, ha portato l’indice S&P500 a perdere oltre -13%, il Nasdaq Composite -21% ed il Dow Jones -15%.
Sull’umore degli investitori americani ha pesato anche il crollo della produttività nella manifattura, -7,5% nel primo trimestre, peggior calo dal 1947, frutto di un aumento dei salari, dell’impennata dei prezzi dei fattori produttivi e della domanda in tendenziale indebolimento. Piu’ incoraggiante il dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, 200 mila, coi percettori continuativi al minimo da 50 anni.
Prosegue la tendenza al rialzo dei rendimenti obbligazionari, con quello del decennale Usa tornato sopra il +3%, in parallelo a rialzi simili per i Governativi europei. Forte degenerazione del decennale italiano, che stamane, 6 maggio, supera la soglia del +3%, un livello che non si vedeva da fine 2018, e che dilata lo spread con l’omologo Bund tedesco a 200 punti base.
Il prezzo del petrolio prosegue il movimento al rialzo, dopo che l’Opec+ (cartello dei 13 maggiori esportatori) ha deciso di confermare il programma di aumento graduale e disciplinato della produzione deciso in autunno 2021: il livello di produzione aumentera’ di 432 mila barili/giorno a partire da giugno. Cio’ si concilia male con la volonta’ dell'Unione europea di imporre un progressivo divieto, nei prossimi 6 mesi, all’import di petrolio russo.
Intanto i dati macroeconomici europei fotografano un chiaro rallentamento della dinamica congiunturale. In Germania la produzione industriale di marzo ha fatto segnare un calo mensile sopra le attese, -3,9% verso -1,3%, e del -3,5% rispetto a marzo 2021, quando gli analisti indicavano -0,4%.
Sul mercato valutario, il Dollaro Usa e’ tornato a correre ieri, 5 maggio, toccando di nuovo 1,05 verso Euro, anche se stamane, 6 maggio, ripega a 1,059 (-0,5%). Prosegue invece la fase di debolezza del Bitcoin che ieri sera, in parallelo al crollo di Wall Street, e’ arrivato a perdere sino a -11% a 35.600 Dollari.
Cali considerevoli anche per altre “digital currencies”, tra cui spicca Ether -8,7%, Avalanche -15% e Solana -11%.
Prevedibile anche l’andamento negativo di tutte Borse dell’Asia-Pacifico, con l’eccezione del Nikkei giapponese, +0,5%, che scontava la riapertura dopo 2 sedute di chiusura per festività. La tecnologia cinese e’ tornata sotto pressione, con l’Indice Hang Seng Tech che ha perso -5%: blue chips come Bilibili ed XPeng hanno perso il -10% circa, ed Alibaba -6%.
Tra gli altri maggiori listino, il Kospi coreano ha perso -1%, l’ASX200 australiano -2%, il Sensex indiano -1,5% ed il CSI300 di Shanghai&Shenzen -2,5%.
Il “black Thursday di Wall Street ha pesato sulla riapertura delle Borse europee che, a fine mattinata, perdono in media il -1,2%: futures su Wall Street in calo medio del -0,6% e oro positivo, +0,4 a 1883 Dollari/oncia (ore 13.00 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
SALE LA PAURA, AUMENTA LA VOLATILITà E CI CERCANO COPERTURE.ANALISI COT REPORT del 31.04.2022
Bentornati alla consueta rubrica settimanale dedicata all’analisi del posizionamento dei big players sui futures , questa settimana una lettura più ampia assume un valore ancora più importante considerato l’avvicinarsi dell’intervento della FED previsto per mercoledi 4 maggio.
L’analisi del COT report , che ricordiamo non essere infallibile, offre tuttavia un’idea più chiara di quello che può essere il posizionamento degli attori che compongono i mercati e quali possono essere le aspettative e le posizioni strategiche da assumere, tanto più alla vigilia di un appuntamento cosi importante e atteso come quello di mercoledi prossimo.
La nostra rubrica si sta via via ampliando e gli asset che monitoriamo aumentano di settimana in settimana, scoprendo con un’attenta lettura, quanto le correlazioni intra-market si evidenzino in maniera chiara nel posizionamento dei non commercial che questa settimana, sembrano essersi focalizzati sulla copertura di portafogli da possibili risk off.
I primi segnali che ricerchiamo sono nel valutario, con un crollo nelle posizioni nette lunghe delle valute come Euro e Sterlina , per dare spazio al Dollaro americano e allo Yen giapponese.
I big players comprano anche indici, ma al contempo sembrano cercate copertura anche in posizionamenti sul VIX e sul mondo commodities special modo i metalli, seppur il comparto energy segue la strada degli acquisti, ma procediamo con il consueto ordine.
Calano le posizione nette lunghe sull’euro, dove i large speculators, passano dai 31301 contratti netti lunghi a 22201 non dando segnali di ritrovata fiducia nella moneta unica e nelle politiche della BCE, che continuano a rimanere attendiste pur considerando le ultime rilevazioni dell’inflazione in eurozona, al nuovo record del +7.5%. l’orizzonte temporale di un possibile trimestre di attesa, prima di possibili rialzi tassi, sembra forse troppo lungo per gli investitori, che liquidano posizioni, portando eurusd ai minimi di 1.0490, per poi chiudere la settimana in leggerissimo recupero a 1.0580. le possibilità di vedere storni sul futures euro, sono legate a nostro parere solo ad una plausibile dinamica di buy on rumors and sell on news, che porterebbe a prese di profitto sul biglietto verde e conseguenti recuperi delle altre majors.
Crollo della sterlina, che da oramai 8 settimane consecutive trova nei big players esclusivo sentiment ribassista con incrementi costanti del posizionamento netto corto, che questa settimana passa a -69621 contratti rispetto ai -58914 della scorsa settimana in un rally partito ad inizio marzo 2022.
Anche in questo caso è notevole la performance negativa del futures sul british pound, che dalle aree di 1.3142 , open di aprile, ha toccato i minimi di 1.2412, per chiudere con un respiro solo nelle ultime ore di contrattazione di venerdi a 1.26 figura. L’aspettativa nella congiuntura macro resta tra le peggiori, ma anche in questo caso si spera nei possibili storni di breve del biglietto verde, che darebbero fiato alle altre majors di recuperare qualche punto percentuale, almeno nel breve periodo, non invalidando l’idea di un mega trend per il dollaro americano.
Recupera qualche posizione lo yen giapponese, che sui ribassi del comparto equity, e a nostro parere, sui timori di ciò che potrebbe fare la FED il 4 maggio, ha trovato acquisti da parte dei big players che si sono portati a -95535 contratti corti, con una ricopertura in una sola settimana di ben 11652 contratti.
Il futures yen mette a segno ancora un mese di aprile devastante in termini di performance che si assesta a -7.00% dall’open mensile, e ad un -12.20% da inizio marzo. Performance pesantissime per un valutario in due mesi, che trovano giustificazione solo nella politica ancora iper-espansiva della BOJ, che seppur contenta di una valuta debole, inizia a preoccuparsi della velocità con la quale lo yen perde terreno. Anche in questo caso crediamo che l’intervento della FED di mercoledi , che darà ampie indicazioni per il QT, potrebbe generare uscite dal mondo equity, e dare agli operatori motivazioni più valide per riacquistare uno yen tutto sommato a buon prezzo.
Restano sostenute le posizioni long dollari, dove i big players restano con 33879 contratti long, rispetto ai 32580 della scorsa settimana, mantenendosi pertanto in media rispetto ai valori di questo 2022.
Dollar index che trova nelle aspettative della FED una forza imponente, si è portato sui massimi di periodo area 103.25 , dopo aver testa 103.80 massimi del 2016.
Tutto ora nelle mani di Powell che dovrebbe confermare un rialzo tassi di 50BP e l’inizio del QT, che potrebbe dare vita a vendite corpose di asset obbligazionari con una conseguente risalita dei rendimenti, che hanno già testato le aree di 3% per il decennale, area che potrebbe a questo punto violata con agilità.
I big players comprano anche equity, con forti posizionamenti su S&P e Nasdaq, dove sono netti long con 15833 contratti e ben 122750 contratti netti lunghi sullìS&P, ma ad attrarre la nostra attenzione sono tuttavia i posizionamenti sul vix.
Dopo un forte scarico di posizioni nette lnghe sul vix, i large speculators sono 3 settimane, che incrementano il posizionamento long, passando da -81353 contratti a a-72225 attuali. Se consideriamo che il posizionamento su questo asset non è mai netto positivo, possiamo meglio renderci conto di come i large speculators siano di fatto non lontano dalle minimi esposizioni nette corte, viste solo ad inzio 2022 e nel marzo 2020 periodo che noi tutti ricordiamo per l’esplosione della pandemia.
Riflettiamo dunque sulla volontà dei big players di comprare asset equity, ma anche di cercare rifugio nel VIX e in asset come yen giapponese e dollari.
Andiamo verso la conclusione dando uno sguardo al comparto energy, dove troviamo forti acquisti sia di crude oil che di nGas, il che confermerebbe la paura degli investitori che preferiscono essere coperti con importanti percentuali di commodities nel loro portafoglio, special modo energy, per le vicende che noi tutti oramai conosciamo.
Approfondimento lo concediamo al Ngas, dove il posizionamento dei large speculators si riposiziona questa settimana sopra la sua media a 21 periodi, e considerando un incremento di ben 12626 contratti netti lunghi, si lasciano aperte le porte a possibili ulteriori allunghi verso i massimi di 8$
Si conclude la nostra rubrica con l’inserimento del posizionamento sui metalli preziosi come silver e gold e per ora il palladio, dove si evidenzia una netta decorrelazione tra il posizionamento netto lungo sul gold ,c he questa settimana ha trovato ulteriori 8366 contratti long, e il silver con pur sempre posizione netta lunga e 35406 contratti, ma uno scarico di ben 11023 contratti in questa sola settimana.
Rimaniamo pertanto vigili e cerchiamo posizioni di prudenza fino al 4 maggio, data in cui la FED ci darà indicazioni più chiare e potrà dettare ritmo ai mercati per i prossimi mesi.
Buon Week End e buon trading
Salvatore Bilotta
COME VEDO IL MERCATOPossibile pattern testa e spalle.... ovviamente si scherza,,... per gli amici post solo per apprendere i livelli che pubblico poi hanno bisogno di essere seguiti nella PAZ. chiudiamo la settimana con un 20% mi fermo per il mese... o meglio diminuisco il rischio dal 1% allo 0.5%..... ricordatevi sempre che la chiave e il risk management associato ad una buona disciplina. personalmente preferisco poco e costante, vi auguro una buona settimana.
Dio e il mio re e il mio signore. Isaia 60:11
Confronto tra azionario americano e mercato dei bond.
Il 2022 passerà alla storia, oltre che per i ben noti eventi negativi, anche come uno dei peggiori anni per il mercato dei bond, in particolare quelli relativi a titoli governativi che, almeno in dottrina, vengono ad essere utilizzati come riferimento per individuare i livelli di tasso “risk free”.
Tuttavia, anni di politiche monetarie accomodanti, hanno portato i prezzi dei bond a salire su livelli vertiginosi, andandone a determinare in molti casi rendimenti negativi e creando una situazione nella quale l’emittente piuttosto che pagare per l’indebitamento, riceve un premio.
L'attuale fiammata inflazionistica, costringe le banche centrali a rivedere al rialzo le stime sui tassi d’interesse, provocando una clamorosa pressione sui prezzi dei bond.
Nel grafico sopra troviamo nel primo riquadro il rapporto di forza relativa tra SPY e TLT (bond americani di lungo termine). Possiamo notare come esso sia crescente e quindi orientato verso il mercato azionario. Andando a scomporre il rapporto, vediamo come il mercato azionario, caratterizzato da livelli di volatilità genericamente molto più elevati rispetto ai bond, abbia perso meno rispetto a quest’ultimi.
Il mercato dei bond Americani TLT (+20 anni), da inizio anno, ha avuto rendimenti negativi anche nell’ordine del 20%, andando a creare perdite in conto capitale nei confronti delle classi d’investitori meno avversi al rischio, i quali tendevano ad escludere a priori l’investimento azionario e che per recuperare dalle perdite saranno probabilmente costretti a rivedere le loro aspettative di rischio tollerato.
NASDAQ: a cosa mi e' servito l'Inverted Hammer sui 14000?Buongiorno a tutti,
opportunita' di questo tipo non si presentano tutti i giorni ma questo set-up, se seguite i mercati, lo potrete ritrovare ovunque. Basta solo saper aspettare. Tutti questi movimenti sono quelli che hanno formato il pattern "Morning Star" pubblicato questa mattina sul timeframe giornaliero.
La prima candela rossa del "Morning Star" giornaliero e' il movimento di Lunedi' quando l'indice rompe il livello che ha supportato il tentativo di accumulo iniziato il 6 Aprile alle 15:30 e durato fino alle 00:00 del 11 Aprile per andare ad attaccare il livello 14000. Il pattern "Inverted Hammer" si sviluppa Martedi' quando l'indice si riporta sopra il livello 14000 nel corso della mattinata rompendo anche la Bearish Pressure che schiacciava (per capire dovreste far riferimento sempre al grafico a 15minuti oggetto di questo post).
L'uscita dei dati CPI americani innescano quella che e' l'ombra della candela giornaliera mentre successivamente all'apertura americana il movimento rientra sul suo punto d'origine fino a cercare il minimo toccato in mattinata appena sotto 14000. La chiusura della candela giornaliera di Martedi' ci conferma quello che potrebbe essere un "Inverted Hammer" e quindi ci prepariamo ad avere un bullish bias per la giornata di Mercoledi'. Il difficile e' saper aspettare! L'obbiettivo dev'essere chiaro. Se operiamo una potenziale "Morning Star" sul giornaliero il target potrebbe essere il 50% o il 75% della candela rossa di Lunedi' precedente all'"Inverted Hammer" di Martedi' da F1 a F2. Ma la cosa piu' difficile e' riuscire a posizionarsi per ottenere un risk/reward favorevole con il minimo del drawdown perche' se si entrava prima dell'apertura europea il drawdown poteva oscillare fra 50 e 150 punti. Se invece si aspettava che il "bear rally" di Mercoledi' mattina (a)->(b) finisse sull'apertura americana, allora si poteva cavalcare il movimento iniziato subito dopo la conferma del supporto "Triple Bottom" che si era appena formato con l'apertura di New York. Oltretutto la price action e' da manuale. 1) Movimento ab (bear rally), 2) il bear rally perde il supporto durante la sessione europea, 3) viene ricomprato durante la NY session (c) che e' la golden area del ritracciamento fibonacci di ab. Tutto combaciava alla perfezione ma non era necessario essere perfetti. Si poteva benissimo entrare durante il movimento alla fine delle fasi di accumulo fino ad arrivare almeno al Target 1. So che sembra facile ma in real-time non lo e' assolutamente. Il rischio e' sempre elevatissimo perche' trovare il posizionamento e' uno degli aspetti piu' complicati e sottovalutati. Quello che puo' rendere la vita un po' piu' facile ed aiutarci ad avere piu' fiducia in noi stessi sono lo studio delle informazioni ricavate dalle candele dei giorni precedenti e l'analisi della price action nei timeframe piu' "piccoli". Nei commenti qui sotto cerchero' di farvi vedere i rischi a cui ci si doveva per forza esporre per guadagnare un po' di punti di quei 350 che c'erano a disposizione sul movimento post apertura americana di Mercoledi'.
Non sono un analista ne un trader professionista. Sono semplicemente un appassionato che condivide le sue idee e le sue riflessioni che potrebbero benissimo essere sbagliate. Nulla di cio' che dico dev'essere inteso come sollecitazione a fare Trading. Se pensate che guadagnare con il Trading sia facile lasciate perdere perche' l'80% delle persone che ci provano perdono i loro soldi.
Spero che le informazioni di cui sopra vi possano essere d'aiuto per il vostro trading. Se avete dubbi o domande non esitate a scrivere nei commenti qui sotto. Grazie a tutti per il supporto e se avete voglia lasciate un like.
Un abbraccio, Cozzamara
ATTENZIONE: il pattern "MORNING STAR" presentava opportunita' mentre era in formazione. NON vuol dire che l'indice debba per forza salire. I movimenti all'interno del RANGE 13900-14300 potrebbero essere la FASE A e la FASE B di una ipotetica schematica WYCKOFF.
ANALISI TECNICA, FONDAMENTALE E INTERMARKET OROBuongiorno ragazzi. Era da qualche tempo che non analizzavo una materia prima; oggi ne approfitterò per analizzare l’oro, dal punto di vista tecnico e fondamentale; per quest’ultima analisi sfrutterò un report, quello del World Gold Council.
Troverete il video-analisi completo nel mio canale youtube al link:
www.youtube.com
WORLD GOLD COUNCIL
E’ un’azienda fondata nel 1987 che fornisce dei commenti sul mercato dell’oro. E’ importante conoscere i vari report incentrati sulle diverse materie prime in quanto riescono a fornire una panoramica completa attraverso analisi, grafici e stime di domanda e offerta che aiutano di conseguenza a prendere delle scelte di investimento migliori e più consapevoli.
ANALISI REPORT
Esso è incentrato sul primo trimestre dell’anno (Q1).
• Il metallo prezioso ha guadagnato nel trimestre un +8%, miglior performance trimestrale da Q2 (secondo trimestre) 2020.
• I principali motivi di questo apprezzamento sono un’inflazione fuori controllo e in rapido aumento e i rischi geopolitici derivanti dal conflitto in Ucraina. Tali eventi sono stati tanto forti da oscurare il rialzo dei rendimenti nominali del decennale americano, che vede una correlazione inversa con il metallo prezioso, infatti:
GLI AFFLUSSI SUGLI ETF DELL’ORO A MARZO 2022
Il ruolo dell’oro in qualità di bene rifugio giustifica gli afflussi in ETF avuti in marzo: sono infatti 17 i miliardi di dollari investiti negli stessi panieri.
Considerando gli afflussi sui Trade Exchange Fund regione per regione, Nord America e Europa sono state le mete preferite dagli investitori; al terzo posto troviamo l’Asia.
GLI ETF PREFERITI DAGLI INVESTITORI A MARZO 2022
• NORD AMERICA
SPDR GOLD TRUST: afflussi per 3.9 miliardi di dollari
ISHARES GOLD TRUST: afflussi per 1.2 miliardi di dollari
• EUROPA
ISHARES PHYSICAL GOLD: afflussi per 2,9 miliardi di dollari
INVESCO PHYSICAL GOLD: afflussi per 2.2 miliardi di dollari
COT REPORT
I flussi di capitali possono essere visualizzati nel COT REPORT, che è un report rilasciato dalla CFTC che elenca le partecipazioni (sotto forma di contratti) degli attori dei mercati su diversi futures, tra i quali quelli sull’Oro, quotato al Comex.
Ci concentriamo ora sulle posizioni speculative:
Notiamo innanzitutto come il numero di contratti long aperti dagli speculatori è stato concorde con il rialzo del prezzo e dei volumi, infatti:
• Maggiore è l’interesse nei riguardi di un asset, maggiori saranno i contratti aperti in acquisto per poterci speculare, superiori saranno i volumi di scambio, dimostrati nella grafica dal “golden cross” volumetrico (passaggio della media mobile volumetrica a 10 periodi al di sopra di quella lenta a 50 periodi, segnale rialzista).
Il massimo relativo del prezzo dell’oro raggiunto il 9 marzo a 2080$ è stato coincidente con il massimo relativo toccato dalla media mobile volumetrica a 10 periodi e con i massimi relativi segnati nel COT REPORT, con 275K contratti aperti in acquisto.
Il successivo ritracciamento del prezzo ha seguito le stesse dinamiche: i contratti long sono diminuiti da 275K a 258K e la media mobile volumetrica veloce è passata al di sotto di quella lenta (“death cross”) segnalando un momentaneo respiro da parte del prezzo.
IPOTESI FUTURA SULL’ORO: CHE INDICATORI CONSIDERARE?
Il report suggerisce che i catalizzatori che hanno spinto l’oro al rialzo in Q1 sono stati:
• Tassi di interesse più elevati a causa dell’inflazione in rapido aumento
• Rischio geopolitico inatteso
E’ quindi utile provare a capire se questi catalizzatori possano durare ancora a lungo, in maniera tale da continuare a sostenere il prezzo del metallo prezioso.
QUANTO PUO’ ANCORA DURARE L’INFLAZIONE?
Per provare a far luce su questa tematica dibattuta ormai dallo scorso anno, ci viene in aiuto il mercato obbligazionario, in particolare i tassi di inflazione di pareggio. Questo particolare tasso viene spesso definito anche “tasso di breakeven” e non è altro che la differenza tra il rendimento di un titolo di stato nominale ad una determinata scadenza e lo stesso rendimento dello stesso titolo protetto dall’inflazione.
L’andamento del tasso di pareggio fornisce una stima delle aspettative di inflazione che ha il mercato.
Per fare una stima del tasso di pareggio a 10 anni, sarà sufficiente calcolare la differenza tra i rendimenti dei titoli di stato a 10 anni nominali e reali; se invece si vuole capire quali sono le aspettative di inflazione a 5 anni è sufficiente operare allo stesso modo utilizzando però i rendimenti dei titoli di stato con scadenza 5 anni.
Come possiamo osservare dalla grafica, entrambi i tassi di pareggio si trovano in un trend fortemente rialzista, sinonimo del fatto che, per il momento, gli investitori continuano a scontare un’alta inflazione nel lungo periodo, in particolare al 3% circa in un arco temporale di 5 anni e al 2.8% in un arco a 10 anni. Finchè quel trend non invertirà, non si può dire che il mercato inizi a scontare un’inflazione più bassa.
Un altro modo per calcolare le aspettative di inflazione è crearci un indice di forza relativa tra l’ETF sulle obbligazioni coperte dall’inflazione (TIP) e l’ETF che replica l’andamento dei titoli di stato nominali con scadenze tra i 7 e i 10 anni (IEF):
Se le obbligazioni con rendimento reale (TIP) vanno a sovraperformare quelle a rendimento nominale (IEF) significa sostanzialmente che le aspettative di inflazione crescono; perché? Perché altrimenti gli investitori non andrebbero ad acquistare più obbligazioni coperte dall’inflazione se l’aspettativa futura di un’alta inflazione non esistesse, preferendole a quelle nominali, non coperte dal CPI; si sarebbe magari assistito ad una lateralizzazione dell’indice di forza, ma non ad un trend così fortemente rialzista.
Se queste condizioni persistessero, quali potrebbero essere le performance dell’oro?
Le performance potrebbero essere buone dal momento che il metallo prezioso, sul lungo periodo, è correlato positivamente con le aspettative di inflazione.
IL CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA E’ STATO SCONTATO DAI MERCATI?
Il conflitto, a parer mio, non è stato del tutto scontato. Vi mostrerò ora dei grafici che mi fanno capire ciò:
• LE AZIENDE DEL SETTORE DELLA DIFESA/MILITARE CONTINUANO A SOVRAPERFORMARE I BENCHMARK DI RIFERIMENTO S&P500 E SETTORE INDUSTRIALE
Avevo creato un indice del settore della difesa come termometro di “sentiment”, considerandolo come bene rifugio. Il motivo di questa funzione era dettata dal fatto che gli investitori avessero acquistato grosse quantità di azioni delle aziende facenti parte dello stesso indice (Lockeed Martin, Northrop Grumman, General Dynamics, L3harris Technologies e Raytheon Technologies) come copertura dal conflitto. Il mio ragionamento si basa sul fatto che se esse sono state acquistate in passato come bene rifugio, verranno poi rivendute o comunque gli investitori porteranno a casa i profitti quando il conflitto verrà digerito. Questo è accaduto? Direi di no, dal momento che i due indici di forza nella grafica dimostrano che lo stesso settore della difesa continua a sovraperformare i due benchmark di riferimento S&P500 e settore industriale.
Da notare come il movimento dell’oro sia stato piuttosto correlato positivamente in quest’ultimo periodo:
LA MIA VISIONE SULL’ORO
La mia visione sull’oro, in questo momento, è rialzista. I fondamentali che mi permettono di affermare ciò sono seguenti.
• CORRELAZIONE CON GLI INDICI DI FORZA TRA S&P500 E SETTORI DIFENSIVI
Nella grafica possiamo osservare la correlazione del metallo prezioso con i due indici di forza tra S&P500 e settore XLP (settore dei beni di prima necessità) ed S&P500 e settore XLU (settore utilities); vi ho evidenziato delle situazioni chiave attraverso dei canali discendenti negli indici di forza e canali ascendenti nell’Oro: tipicamente, quando i settori difensivi vanno a sovraperformare il bechmark di riferimento (in quanto XLU e XLP sono difensivi, appunto), l’oro tende a registrare performance positive. Questo è probabilmente legato a delle condizioni di risk-off: è infatti in questi particolari scenari che i settori difensivi vanno a sovraperformare il loro bechmark di riferimento, e l’oro di per sé è l’asset per eccellenza che restituisce grandi prestazioni negli stessi scenari finanziari.
La domanda è: quanto può ancora continuare la forza dei settori difensivi dell’S&P500?
Questo è difficile dirlo. Proviamo però a fare una stima, correlando due elementi: l’inversione della curva dei rendimenti e l’indice di forza tra S&P500 e settore Utilities:
Questa grafica mostra come l’indice di forza relativo sia stato (negli ultimi 20 anni) anticipatore dell’inversione della curva dei rendimenti; tale evento si è verificato nell’inversione del 2006, del 2019 e di qualche giorno fa; non si è verificato invece per la bolla di Internet. Ricordo che dopo l’inversione della curva dei rendimenti si è sempre verificata una recessione; succederà anche stavolta? E’ possibile, visti i dati macroeconomici in rallentamento, la stessa inversione della curva e l’aumento spropositato delle materie prime (seguite da un inflazione a massimi pluriennali). Se si verificasse l’evento di una recessione, l’oro sarebbe sicuramente tra gli asset preferiti dagli investitori per il ruolo di bene rifugio.
Che performance ha avuto l’oro dopo l’inversione della curva dei rendimenti?
Ha sempre avuto delle performance positive nel medio e lungo periodo, come è ben mostrato in questa grafica, in cui lo spread utilizzato è stato riassestato al settore ciclico dell’S&P500, ossia quello dei beni discrezionali. Assieme ad esso, ho condiviso anche le buone performance avute dall’azienda Barrick Gold e dalle obbligazioni protette dall’inflazione.
ANALISI TECNICA E PARTICOLARITA’ SUL COT REPORT
Il prezzo, da fine gennaio, è riuscito (per gli eventi già discussi nei paragrafi precedenti) a segnare in poco più di un mese una grande performance dal +16.63%. Tale rialzo è stato accompagnato dal grande afflusso di capitali di cui abbiamo discusso nei paragrafi precedenti e dal rialzo dei volumi, evidenziati nel grafico dalla “golden cross volumetrica”, ossia dal passaggio della media mobile volumetrica veloce al di sopra di quella lenta (veloce a 10 periodi e lenta a 50). Un segnale di questo tipo mi dà conferma del cambiamento di sentiment da parte degli investitori.
La forza del prezzo è testimoniata anche dalla distanza tra la media mobile a 50 periodi e quella a 200: maggiore è la distanza tra una media veloce e una lenta, maggiore sarà la forza di un trend (in questo caso rialzista dal momento che la media veloce sta al di sopra di quella lenta).
Il prezzo, dal 10 marzo, ha ritracciato rimbalzando sul ritracciamento di Fibonacci 61.8 e sulla struttura a 1910$ che a parer mio è il supporto più importante nel breve periodo, formato dal massimo relativo di giugno 2021.
Il prezzo sta ora comprimendo, con un relativo abbassamento di volumi denotato dalla “death cross volumetrica”, che evidenzia il fatto che gli operatori abbiano per il momento arrestato la corsa.
Se l’oro riuscisse a rompere al ribasso la media a 50 periodi, il supporto a 1910$ e il ritracciamento di Fibonacci 61.8 è probabile che si incanalerà tra la struttura a 1910$ e quella a 1750$.
Ora vi mostrerò una particolarità sul COT REPORT:
Ogni qualvolta il trend del numero di contratti ha incontrato la soglia dei 165mila, il prezzo ha creato un impulso rialzista. Ciò è accaduto sei volte tra il 2021 e il 2022: aprile, maggio, luglio, agosto e ottobre 2021 e febbraio 2022. Questa è quindi un ulteriore struttura che prossimamente andrò a considerare, dal momento che il prezzo, in sua corrispondenza, ha sempre reagito.
Tutti questi non sono da considerare consigli finanziari. E’ la visione di un grande appassionato dei mercati finanziari.
Grazie per l’attenzione, Matteo Farci
Fair Value Gap e OTE su EURAUDLa situazione è bene o male la stessa identica di AUDCAD, se non per la direzione che in questo caso è ribassista (vedi precedente post): è AUD il responsabile a quanto pare.
Abbiamo un OTE ancora da approcciare (potremmo arrivarci stanotte o domani) per cui ancora io non aprirei un trade, anche perché avendone già aperto uno su AUDCAD aprire anche questo (che si basa sempre sullo stesso pattern di AUD) mi sembrerebbe poco adatto al risk management
Si potrebbe fare mettendo la metà del rischio (che nel mio caso è sempre 2% per ordine, quindi in questo caso 1%) su ciascun ordine, ma non lo faccio perché mentre su AUDCAD l'OTE è già stato testato e validato, qui ancora dobbiamo approcciare il livello critico
Bearish Order Block Short su NZDUSDOrder block ribassista che sembra essere molto rispettato: il momentum si è pietrificato rallentando progressivamente non appena il prezzo è entrato nel blocco.
Siamo in una forte zona di resistenza sul daily e sul 4H
Il pattern attualmente in formazione sul 1H sembra essere un gravestone doji o comunque shooting star (ma lo sapremo tra mezz'ora), e la candela attuale non è ancora riuscita a superare il massimo di quella precedente.
Il tutto fa pensare a un'inversione di tendenza, si può disegnare uno short con un risk/reward allettante
Piazza Affari positiva per le voci di Tregua in Ucraina, Gas....Piazza Affari positiva per le voci di Tregua in Ucraina, Gas guerra sul rublo.
A Wall Street si dice:
“Il profitto non deriva da una particolare operazione vincente, ma da una serie di operazioni vincenti e perdenti."
Jesse Livermore
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Una sorprendente forza sul finire della sessione da parte dei principali indici USA ha fatto concludere positivamente le borse ieri, così è iniziata l'ultima settimana di Marzo in attesa di numerosi dati macroeconomici in arrivo.
Il NASDAQ ha strabattuto gli altri indici salendo del +1,31%.
L'indice dei tecnologici è stato aiutato in questo dalla performance del +8% di Tesla, l'ottima notizia che ha spinto il titolo ieri è stato l'annuncio di un nuovo split azionario.
L’ S&P è salito del +0,71%.
Il Dow Jones è aumentato del +0,27%.
I mercati azionari sono tornati nell'interesse generale, quello cui stiamo assistendo è il miglior momento avuto del 2022.
Il NASDAQ è salito del +2% la scorsa settimana e oltre il +10% nelle ultime due settimane.
L'S&P è salito del +1,8% e il Dow è salito del +0,3%, portando le loro performance di due settimane rispettivamente al +8% e al +5%.
Il mercato quando mancano tre sessioni è in procinto di realizzare il primo mese in rialzo dell'anno.
Gli investitori si sono assuefatti ad un ambiente di tassi in aumento e al conflitto in corso tra Russia e Ucraina, come evidenziato dal rally delle ultime due settimane e dal VIX che si muove sotto 20 per la prima volta da gennaio.
Sottolineo che tutto questo è traballante e potrebbe essere provvisorio.
La Fed Tramite il suo presidente Jerome Powell ha dichiarato di avere intenzione di aumentare i tassi di mezzo punto nel prossimo futuro.
Dichiarazione che è poi stata ripresa da altri membri del consiglio centrale nei giorni successivi.
Sappiamo tutti che la Fed ha dichiarato che si muoverà sui dati, ed in questo momento sono in arrivo numerosi dati economici che potrebbero dare al Comitato il via libera per fare qualche azione nella lotta contro l'inflazione in aumento.
Ecco i dati che sono in attesa di essere rilasciati da oggi in avanti:
• il core PCE e l'occupazione ADP mercoledì,
• il PCE mensile giovedì
• e naturalmente la situazione occupazionale del governo sarà il gran finale venerdì.
Per vedere il mercato continuare a crescere mi aspetto sul fronte dell'inflazione al massimo uno scarso incremento verso l'alto e un mercato del lavoro che presenti dati positivi come i recenti arrivati.
Sono curioso di vedere se questa propensione al rischio che il mercato sta dimostrando sull'aumento dei tassi continuerà con l'arrivo di questi dati macroeconomici.
Prepariamoci a una settimana impegnativa.
L'obiettivo è di realizzare la terza settimana consecutiva di rialzi ed una robusta chiusura del primo trimestre.
In questa parte della mia analisi sarò libero di guardare oltre, di vedere cose che altri non vedono.
Rubrica” L’angolo di Warren Buffet conosciuto come l’oracolo di Omaha”.
Come l’oracolo ellenico non commetterò mai errori anche quando sembrerò farlo starò solo anche se inconsapevolmente adombrando la verità.
L'S&P 500 sta facendo bene la sua parte muovendosi verso l'alto.
Incoraggiante, è stato guidato sia da titoli value sia dalla tecnologia.
La ripresa del mercato azionario che prevedo della durata di 4-6 settimane, di cui ho parlato precedentemente, si sta lentamente avviando, e i rialzi delle criptovalute sono di buon auspicio per il sentiment di risk-on.
Mentre i metalli nobili non hanno fatto molti progressi, gli altri minerari non hanno sofferto minimamente, e la discesa dell'argento può essere vista come una tregua temporanea di breve durata.
Ricordate, l'inflazione è in corso, e le aspettative di inflazione non sono state domate.
Il rame ha preso una battuta di arresto che però non è in sintonia con le altre materie prime.
Per il petrolio probabile una stabilizzazione intorno ai 110$, che sarà seguita da un altro movimento verso la zona dei 115 - 120$.
Quale settore prediligo in questo momento nel mio trading?
C’è un momento per investire nei mercati azionari, un momento che potrebbe essere definito investimento sulla carta.
C’è un momento per investire sui mercati obbligazionari, i mercati del credito.
C’è un momento per investire sui beni reali: Argento - Coffe - Natural Gas - Oro - Petrolio - Rame - Legname da costruzione Ecc…
Questo che stiamo vivendo e che continuerà ancora è il momento dei beni reali.
Lo scrivo di nuovo:
Il denaro in borsa si muove continuamente, la difficoltà sta proprio nel comprendere dove sta andando, perché proprio dove sta andando troveremo la ricchezza.
Per questa ragione la prima scelta che va fatta è dove investire, in quale ambito finanziario farlo.
A tutti coloro che sono già abbonati al mio blog offrirò gratuitamente la possibilità di aprire il canale delle commodities insieme al portafoglio che già hanno.
Sarà sufficiente che ne facciano richiesta.
A tutti coloro che non sono abbonati e che volessero abbonarsi al canale commodities verrà aperto gratuitamente anche il canale sui futures.
Il denaro sta tornando sul tavolo in direzione del mercato azionario.
Oggi il mercato torna a favorire i rialzisti azionari e la liquidità ritorna a cercare ricchezza dove l'ha trovata in passato.
La ruota dell’economia continua a girare, e è ritornata ad attirare i soldi in direzione degli investimenti azionari e io mi sto facendo trovare pronto.
Le mie migliori scelte per il 28 Marzo nel mercato USA
Applied Materials (AMAT)
Cenovus Energy (CVE)
Grid Dynamics (GDYN)
Riot Blockchain (RIOT)
HubSpot (HUBS)
Restate sintonizzati sulle mie analisi per conoscere la mia operatività e strategia, Se non riuscite a capire il mercato non investite a caso vi farete solo del male.
Comprare titoli in borsa può essere fatto seguendo due logiche diverse che producono comportamenti in certi momenti contrapposti.
1. comprare titoli in un'ottica di trading di breve periodo
2. comprare titoli in un'ottica di investimento di lungo periodo
Per quanto riguarda il punto uno in un mercato in forte storno o correzione, come spiego in una parte dell'analisi qui sotto dedicata al trading, gli investimenti devono ridursi progressivamente fino anche ad annullarsi guidati da un parametro calcolabile matematicamente che modula il capitale da investire.
Per quanto riguarda il punto due, in un mercato in forte storno o correzione, avendo un'ottica di lungo periodo si può accumulare ricordandosi il famoso detto di John Templeton “Il momento in cui c’è il massimo pessimismo è il momento migliore per comprare”
Tornando al punto uno, i punti fermi di un ottimo trader devono essere due.
1. Un trading system performante.
2. Un metodo ed una strategia intelligenti, modulati e ferrei.
Avere elaborato un trading system performante ma applicarlo nella fase di mercato sbagliata costringe l'equity line a subire pesanti ribassi.
Utilizzare una strategia che protegga i capitali nei periodi in cui il mercato è negativo come quello che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 è fondamentale.
Come si protegge il capitale nei momenti in cui il mercato sta andando male, facendosi però trovare pronti quando il mercato risalirà?
La risposta è semplice se vuoi fare un ottimo trading devi:
• investire progressivamente di più aumentando il capitale quando il mercato sale.
• investire progressivamente di meno fino a non investire proprio quando il mercato scende.
Facile a dirsi ma nella realtà come si fa a fare tutto questo?
Cioè come posso selezionare il titolo giusto nel momento giusto, e acquistarlo con un capitale che tenga conto di queste variabili?
Questo è il lavoro che faccio io ogni giorno e che condivido e lascio copiare a chi mi segue nel mio blog di trading on line.
Questa è la suddivisione del mio capitale odierno sulla base dei parametri statistici e matematici del mio "trading system Orso e Toro" impostati sulla borsa Italiana e USA.
• Borsa Italiana per oggi 29 marzo:
Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Sul listino Ftse Mib odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 5 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo un terzo (33,3%) del mio capitale oggi su questo indice.
• Borsa USA per oggi 29 marzo:
Portafoglio "ideale" sarebbero 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Sul listino Dow Jones odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riportandolo a 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo tutto il mio capitale oggi su questo indice.
Sul listino Nasdaq 100 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riducendolo a 10 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo solo due terzi (66,6%) del mio capitale oggi su questo indice.
Sul listino S&P 500 odierno il parametro del mio "trading system Orso e Toro" mi dice che devo impostare il mio portafoglio riportandolo a 15 titoli investiti, dato capitale 100%, con il 6,66% su ogni titolo.
Con questa strategia investo tutto il mio capitale oggi su questo indice.
Ecco i titoli che sono attualmente nei miei 4 portafogli azionari.
Nel mio portafoglio Best Brands nel mercato USA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente sono presenti:
TESLA MOTORS INC +20,28%
NVIDIA CORP +13,05%
INTEL CORP +9,95%
META PLATFORMS INC +8,93%
AMAZON.COM INC +7,62%
Nel mio portafoglio Tutte le recenti numero 1 nel mercato USA attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente sono presenti:
Falcon Minerals Corp Cl A +17,36%
Ternium S.A. +16,09%
PALO ALTO NETWORKS INC +15,25%
Seaworld Entertainment Inc Company +12,72%
Sm Energy Company +9,97%
Nel mio portafoglio MIB 40 nel mercato Italia attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente sono presenti:
ATLANTIA +14,71%
CNH INDUSTRIAL +10,21%
GENERALI ASS. +10,06%
UNIPOL +9,50%
STM MICROELECTRONICS +6,41%
Nel mio portafoglio Tutte le recenti numero 1 nel mercato Italia attualmente i titoli con la migliore performance, aperti recentemente sono presenti:
SARAS +25,80%
BASICNET +8,84%
CATTOLICA ASS +8,55%
BRUNELLO CUCINELLI +8,04%
DOVALUE +6,39
Concludo invitando a leggere con attenzione la mia strategia che io applico nel trading, una modalità di:
• aumento progressivo del capitale fino alla massima esposizione (100%)
e
• riduzione del capitale fino all'azzeramento dell'investimento (0%)
• guidata da un parametro matematico che ogni giorno mi dice quale rischio è corretto assumere.
Se invece l'ottica non è di trading di breve ma di investimento di lungo con capitali che possono aspettare prima di essere ripresi allora in questo momento si può fare shopping ben coscienti che quando il mercato è preso da panic selling i prezzi sono emotivamente stracciati.
Se stai facendo la prova gratuita o se sei abbonato da poco tempo ricorda che il rendimento del trading nel breve periodo (short term) è pesantemente influenzato dalla fase di mercato che stiamo attraversando.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono negativi non aspettarti performances irreali dai miei portafogli, piuttosto seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di diminuire l’esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare comunque buone operazioni.
Se i rendimenti settimanali e mensili degli indici sono positivi aspettati dai miei portafogli rendimenti più elevati rispetto agli indici e seguendo le mie regole spiegate perfettamente sopra, cerca in questi periodi di aumentare l'esposizione dei capitali e con i miei segnali di fare ottime operazioni.
La prestazione negli ultimi trenta giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
FTSE MIB +0,73%
Dow Jones +3,15%
S&P 500 +4,31%
Nasdaq +4,38%
Mio portafoglio "Mib 40" +0,88%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" -3,79%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" +23,03%
Mio portafoglio "Best Brands" -1,55%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +0,82%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" -1,00%
La prestazione negli ultimi sette giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
FTSE MIB +0,73%
Dow Jones +0,43%
S&P 500 +1,42%
Nasdaq +1,74%
Mio portafoglio "Mib 40" +0,88%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 Italia" -3,79%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in Italia" +1,25%
Mio portafoglio "Best Brands" -1,55%
Mio portafoglio "tutte le recenti numero 1 USA" +0,82%
Mio portafoglio "titolo numero 1 oggi in USA" -0,11%
Ecco la solita domanda riflessione che pongo ai miei lettori: Avete chiaro come muovervi adesso nel mercato azionario?
Quali settori privilegerete nei vostri acquisti?
La mia posizione sugli indici per mezzo della quale opero sui Futures è la seguente:
Nasdaq 100 LONG,
Dow Jones POSIZIONE INTRADAY COMUNICATA SOLO AGLI ABBONATI,
S&P 500 LONG,
Euro Stoxx 50 SHORT,
Dax SHORT,
Ftse Mib SHORT,
Classifica dei migliori rendimenti dal 01/01/2022 al 27/03/2022:
1.Nasdaq 100 +164,15%
2.Dow Jones Industrial +150,93
3.S&P 500 +29,05%
4.FTSEMIB -19,77%
5.Stoxx 50 -92,90
6.DAX -120,96%
Rendimento medio dei 6 futures nel periodo +18,42%
Rendimento medio dei 3 futures USA nel periodo +114,71%
La mia operatività è rivista ogni 24 ore: gli abbonati al mio blog finaziario ricevono i miei livelli operativi esatti in tempo reale per copiare esattamente il mio trading.
Ecco il rendimento completo di tutti i miei portafogli nell'ultimo anno.
Classifica dei migliori rendimenti dal 23/02/2021 al 24/03/2022:
1.Portafoglio Commodities, Bitcoin, Index + Oper. Straord. (USA) +145,95%
2.Portafoglio Mib 40 (AZIONI ITALIA) +70,69%
3.Portafoglio BEST BRANDS (AZIONI USA) +55,80%
4.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - Italia (AZ. ITALIA) +42,76%
5.Portafoglio Tutte le Recenti N.1 - USA (AZIONI USA) +19,43%
7.Portafoglio numero 1 Oggi in Italia (AZ. ITALIA) +43,19%
6.Portafoglio numero 1 Oggi in USA (AZ. USA) +13,96
Ad oggi ci sono 2 portafogli su 7 che nella classifica superano il 55% di rendimento nella performance ad 1 anno.
La prestazione negli ultimi 365 giorni dei tre maggiori indici americani e dell'indice italiano e dei miei portafogli è la seguente:
FTSE MIB +0,31%
Dow Jones +5,71%
S&P 500 +15,59%
Nasdaq +10,04%
Mercato Bond - Quali strade intraprendere? Un buon portafoglio d’investimento, non può prescindere dall’inserimento di una componente obbligazionaria, al fine di stabilizzare la volatilità, ridurre il rischio ed aggiungere asset class che vengono in dottrina denominate come “Risk Free”.
Il comparto obbligazionario, nella maggior parte dei casi, grazie ad una correlazione con l’azionario inferiore ad 1, riesce ad attutire, ed in alcuni casi a sostenere (si veda l’ETF “TLT” nell’arco temporale 2008 – 2009) il valore del portafoglio.
Questa relazione è tanto più vera, quanto maggiore è il margine di manovra delle banche centrali sui tassi d’interesse.
Nelle ultime settimane, lo storno dei mercati non ha risparmiato neppure gli investitori più avversi al rischio, con una prevalente componente obbligazionaria. La motivazione, è da ricercarsi ovviamente negli incrementi dei tassi d’interesse e nel timore di manovre più dure del previsto -considerato l’andamentale inflattivo - che hanno ovviamente determinato perdite in conto capitale sulla quotazione dei bond.
I gestori più attenti, tuttavia, hanno spostato l’attenzione sul mercato dei bond Cinesi. La Banca Popolare Cinese, diversamente da FED e BCE, ha sostenuto l’economia con una sensibile riduzione dei tassi. Gli effetti sono tutti verificabili sul grafico sopra.
Nel grafico a sinistra abbiamo rispettivamente l’andamento di:
- Linea Rossa: mercato governativi cinesi;
- Linea Verde: mercato governativi americani;
- Linea Blu: mercato governativi eurozona
Notiamo come da novembre i bond cinesi abbiano per distacco superato le performances dei rispettivi americani ed europei.
Il grafico a destra riporta la forza relativa tra obbligazioni cinesi ed americane. L’inclinazione della curva non lascia spazio ad interpretazioni.
Premesso che non è facile individuare ex-ante queste relazioni, il metodo per non perdere opportunità è avere un portafoglio costruito in maniera sapiente, con opportuna diversificazione sia tra asset class che geografica (oltre che valutaria).