de 10yin rendimento dei titoli tedeschi viene giù rapidamente e violentemente. vedremo in dax come prenderà la notiviziadi LUCA.P0
IL MERCATO OBBLIGAZIONARIO AVRà RAGIONE?IL MERCATO OBBLIGAZIONARIO AVRà RAGIONE? -CONTESTO Giorni davvero difficili per gli operatori finanziari, giorni dove l’incertezza regna sovrana ed i cambi di sentiment sembrano essere oramai la normalità , anche in ambito della stessa seduta di contrattazione. Il quadro più amio nel quale ci muoviamo, nn sembra aver diradato le nubi di incertezza che si erano addenzate sui mercati dopo le parole di Powell della scorsa settimana, quando con estrema determinazione il capo della Fed ha dichiarato che la linea della banca centrale americana rimmarà inesorabilemnte legata alla lotta all’inflazione, e che i rialzi tassi potranno essere anche maggiori di quanto fino a quel momento valutato. Da quelle parole , i mercati hanno iniziato a scommettere sull’idea di tassi più alti e più a lungo, con i futures sui FED found che avevano di fatto eliminato la probabilità di un primo taglio tassi in questo 2023. Da quel momento le speranze erano riposte nel mercato del lavoro, che aveva già dato piccoli segnali di rallentamento con gli initials jobless claims , ovvero coloro che avevano impego fino a 5 settimane prima, e che misura pertanto la capacità dei cittadini e del sistema lavorativo americano di ricollocare forza lavoro intempi brevi, ebbene il dato uscito superiore alle 200K unità apriva le porte a speranzeper dei NFP peggiori e quindi all’idea di una FED meno aggressiva alla riunione del 22. Tuttavia alla pubblicazione dei dati di venerdi i mercati sono parsi anche più confusi, con una rilevazione che nel suo insieme ci sembra essere mista, dato si i 300K nuovi rili paga, ma anche a un tasso di partecipazione maggiore, e a salari orari in calo, che hanno portato ad un dato conclusivo sulla disoccupazione in leggero aumento al 3.6%. I mercati hanno di fatto un po snobbato il dato ,che nella sua poca chiarezza non ha modificato lo stato di fondo dei mercati, che sono parsi molto più attenti alle dinamiche che si sono vissute sul comparto financials USA! Nei giorni di Giovedì e Venerdì il vero focus è stato sul fallimento della SVB , e l’ondata di paura che ha colpito l’intero settore bancario mondiale. In uno sguardo più ampio , dobbiamo constatare che i tassi di interesse più alti da parte delle banche centrali, da un lato favoriscono il comparto bancario che puo collocare fondi nelle relative banche centrali ed avere riconosciuti buoni interesse a bassissimo rischio, ma è anche vero che con l’inflazione attuale ed i mutui che salgono alle stelle , anche i correntisti semplici dovranno essere in qualche modo premiati, per poter proseguire nella raccolta di liquidità che altrimenti fallice. Il principio base di ogni sistema bancario, si fonda sempre e comunque sulla raccolta di fondi, che vengono poi riutilizzati nelle varie attività della banca. Il caso SVB è emblematico, non solo per la portata della banca, che non è certo piccina, e che mette in crisi l’intero comparto, ma lascia riflettere sulle dinamiche che si sono create, a causa dei forti prelievi e chiusure dei conti che a cascata hanno visto defluire la liquidità dall’istituto portandolo al default. La fuga di capitali, senza ora scendere nei dettagli dell’accaduto ne in tecnicismi, mette a dura prova il sistema bancario e creditizio internazionale, portando divere imprese giàà a ciedere l’intervento di governi e banche centrali. Questo il focus che porta oggi a rivalutare l’idea di tagli di interesse da aprte della FED! Andare ora ad osservare le probabilità di un primo taglio tassi a dicembre 2023, e sapere che molte imprese internazionali stanno chiedendo aiuto alle banche centrali ed ai governi, apre le porte ad un’idea di possibile intervento di salvataggio… ancora liquidità? Saranno dinamiche che si svilupperanno già a partire da lunedi con una prima riunione straordinaria della FED e vedremo cosa altro accadrà in una settimana ricca di appuntamenti chiave con i dati macroeconomici. -FOREX: il comparto valutario come sempre resta un ottimo termometro per le dinamiche che si susseguono sui mercati finanziari, secondo forse solo all’obbligazionario. La settimana che si è conclusa mostra un’inequivocabile risk off! Il primo segnale è dato dalle performance dei vari basket valutari che riportiamo: Australia -2.63, Canada -1.36 , new zealand -1.07, mentre brillano il franco svizzero con un +2.33% lo yen giapponese con un +1.16% e l’euro con un +0.61% Crollano dunque le valute da investimento, da sempre correlate direttamente ai listini mondiali e chiari anticipatori delle fasi risk on/OFF, mentre brillano le valute rifugio con il franco svizzero a fare da apripista! Il franco svizzero attualmente prediletto dagli operatori anche rispetto allo yen giapponese, grazie alle aspettative di una banca centrale svizzera che alzerà ancora i tassi di interesse portandoli oltre l’1% dopo oltre 20 anni, mentre lo yen giapponese, continua a subire una BOJ accomodante, ciò non di meno , l’asseto valutario e chiaro e viene ancora più evidenziato dai cross che da sempre sono metro di misura del panico sui mercati. EURNZD Primo asset valutario che fa da grande segnale di risk off, è il cross eurnzd, che vede da un lato l’euro, come ottimo asset rifugio nelle fasi di incertezza, e dall’altro il dollaro neozelandese che come asset investimento, crolla sotto i colpi della paura, e porta cosi le quotazioni verso le resistenze di 1.7350 prima e 1.7530 poi, per guardare a possibili scenari di fortissimo risk off con eurnzd a 1.8225. EURAUD Non da meno euraud, che vede ora la caduta più profonda del dollaro australiano a causa di una RBA troppo morbida nei confronti di un’inflazione sui massimi! Osservare il cross nei suoi movimenti storici , special modo nel periodo 2020 con l’esplosione della pandemi, ci fa ben capire come reagisce questo asset alle fasi di risck off, e troviamo quindi giustificazione nell’assalto alle resistenze di 1.6210 e 1.6430 poi. Non escludiamo nel caso in cui il panico dovesse correre sui listini, possibili estensioni rialziste fino 1.6430 e 1.68. AUDCHF Non da meno audchf,, che mette in relazione il debolissimo dollaro australiano con il rinnovato franco svizzero, creando cosi uno dei cross più sensibili alle modalità risk on/off. Nelle fasi di paura e di risk off generalizzato gli operatori tenderanno a vendere dollari australiani, per dare spazio al piu stabile franco svizzero portando questo asset a pesanti cadute. Anche in questo caso osservare cosa è accaduto nel 2020 è chiaro segnale del carattere di questo asset. Sono evidenti gli attuali eccessi, e speriamo in una risoluzione degli eventi che si sono messi in moto la scorsa settimana, tuttavia se cosi non dovesse essere e il contagio dovesse allargarsi al settore e al economie mondiale, scenari di panic selling non sono da escludere, e ulteriori affondi di audchf sono da valutare. -EQUITY: Non da meno le dinamiche sui listini mondiali, che questa volta non sembrano fare differenze tra Europa ed America, andando a colpire indistintamente con flussi di vendita il comparto bancario e financials mondiale! L’indice SP500 torna ad aggredire i supporti , guardando ora ai minimi di 3765.25 pnt, come prima area di approdo possibile, ma se il panico dovesse dilagare non si escluderebbero affonda verso i minimi. A far meglio il nasdaq , che ora gode di una composizione tech che sembra essere prediletta dagli operatori, guardando si a scenari ribassisti, ma forse con un orizzonte più limitato ai 11630 pnt, mentre la scure delle vendite colpisce il Russel, con pesantissime perdite che lo portano alla soglia dei 1725 pnt per poi guardare a 1646 pnt. OBBLIGAZIONARIO Torna di interesse l modno dei rendimenti obbligazionari, che ora sembrano riscoprirsi come asset di vero rifugio, con rendimenti che in america vanno ben oltre il 4% , special modo sulle scadenze piu brevi. Il 3 mesi paga un 4.98% mentre 1Y a 4.87% 2Y a 4.59 per passare poi alle scadenze lunghe, con il decennale che paga il 3.70% Sembra ora in un profondo clima di incertezza e instabilità trovare maggiore spazio nei portafogli degli operatori gli asset obbligazionari, che con ottimi rendimenti, posso essere forse il vero jolly per il prossimo futuro dei mercati. DATI CALENDARIO. La prossima settimana rimane ricca di eventi già programmati, che vanno dall’inflazione USA di martedì alla domanda aggregata di mercoledì, ma il focus resta ora sugli ultimi avvenimenti del comparto financials e sull’impatto mondiale che avranno! buon trading Salvatore Bilotta di SalvatoreBilotta3
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.03.2023Powell ieri: un messaggio chiaro sulla prospettiva di nuovi rialzi dei tassi. Oggi Powell parlera’ nuovamente al Senato Usa di economia e inflazione. Nuovi BTP Italia: l’offerta va verso i 10 mld e chiude oggi. Europa “inondata” di gas dagli Usa: il prezzo potrebbe scendere ancora. Nell'attesissima audizione al Senato americano del Chairman della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), Jerome Powell ha detto di essere incline ad aumentare il ritmo e la misura del rialzo dei tassi, e che il livello finale sarà più alto di quanto sinora previsto. Ovvia reazione negativa degli indici azionari: Dow Jones -1,7%, Nasdaq -1,2%, S&P500 -1,5%. Questa narrativa da "falco" è dovuta alla forza superiore alle attese dell'economia americana, che probabilmente verra’ confermata dai dati sul mercato del lavoro di questa settimana. Insomma, il percorso che condurra’ all’anelato calo dei prezzi verso il 2% è ancora irto di difficolta’ e probabilmente lungo. La prossima riunione del Fomc (Federal open market committee), comitato di politica monetaria della FED, è prevista il 21/22 marzo: non si escluse un aumento di +0,50%, dopo che in febbraio la misura era stata contenuta a +0,25%, a +4,50%-4,75%, record dal 2007. Powell ha parlato chiaro: "Se la totalità dei dati dovesse indicare e giustificare una stretta più rapida, saremmo pronti ad aumentare il ritmo dei rialzi", avvalorando una prospettiva di ri-accelerazione del ritmo dei rialzi del costo del denaro. Powell ha peraltro ribadito che le decisioni verranno prese "riunione per riunione, in base a dati e outlook". Il discorso “da falco” (hawkish) di Powell ha fatto in tempo a impattare negativamente sui listini Europei che, dopo una matinata incerta, hanno piegato in negativo: Milano -0,7%, Francoforte -0,6%, Parigi -0,5%, Londra -0,1%. La FED tornata "falco" ha rafforzato il Dollaro: l'Euro ha ripiegato sino a 1,059, -0,9%, verso US$, e a 144,7, -0,3%, verso Yen giapponese. Il Dollaro ha comunque guadagnato anche sullo Yen, +0,5%, a 136,7. La convinzione che si vada verso un rialzo da +0,5% a marzo ha spinto i rendimenti dei Treasury bond a 2 anni oltre il +5,0%, record dal 2007, e accentuato, ad un nuovo record, l’inversione della curva dei tassi, col divario 2-10 anni che ha superato i 100 bps, come accaduto solo negli anni '80. Più stabili i rendimenti delle scadenze “lunghe”, il 10 anni Treasury oscilla attorno al 4,0%. Dopo il discorso di Powell, i futures sui Fed funds, attendibile indicatore dei “target” della politica monetaria, sono tornati ad indicare il picco oltre 5,6%. L'effetto “Powell” si e’ notato anche sui rendimenti dei Governativi brevi europei: ad esempio, quello del BTP 12/2024 e’ salito quasi 10 bps sfiorando +3,80%. Tuttavia non si sono notate forti pressioni sugli spreads della “periferia”. Il classico spread BTP-BUND decennali ha segnato 184 bps, +2 vs lunedi’, col rendimento del BTP benchmark a 4,53%, pressoche’ invariato. Nel frattempo prosegue l’entusistica adesione del “retail” domestico all’offerta del nuovo BTP-Italia, scadenza 2028: 6,57 mld in 2 giorni, con l’offerta che si chiude oggi, 8 marzo. Sul fronte europeo, segnaliamo che anche dall’ECB (Banca centrale Europea) ci si aspettano nuovi consistenti rialzi, causati dell’insufficiente calo dell'inflazione “core”, e dalla resistenza di consumi privati e investimenti “corporate”. Il picco della fase “restrittiva” dovrebbe toccare 3,75% la prossima estate (da +3,0% di dicembre), frutto di 2 rialzi da +0,50% a marzo e maggio e +0,25% a giugno, poi stabilita’ nella parte finale dell’anno e nessun taglio sino al 2024. Germania: la produzione industriale a gennaio e’ salita +3,5% mensile, da -2,4% di dicembre, battendo le attese di +1,4%. Le vendite al dettaglio hanno invece deluso, con un calo mensile di -0,3% a gennaio e annuale di -6,9%. I consumatori dell'Eurozona, secondo l'indagine pubblicata ieri dall’ECB, vedono un calo dell'inflazione a 12 mesi e a 3 anni. Quella a 1 anno cala al 4,9%, dal 5,0%, quella a 3 anni al 2,5%, dal 3,0%, rispetto al sondaggio di gennaio. Lunedi’ 6 abbiamo registrato il crollo del prezzo del gas naturale negli Usa, -14%, dovuto alle attese di elevate temperature nelle successive settimane: ne giovera’ anche il prezzo del metano europeo, viste le quantita’ di LNG (gas naturale liquefatto) che dagli Usa giungono in Europa con navi gasiere. Petrolio debole, visti i dati deludenti sull'export-import cinese, e la conseguente prospettiva di domanda globale: quello del WTI (West Texas Intermediate) perde -0,5% a 77,2 Dollari/barile. Stamattina, 8 marzo, segni negativi sull’azionario asiatico, complice l’attesa del 2’ intervento di Jerome Powell, Chairman FED, al Senato americano: fa eccezione Tokio, col uovo leggero rialzo del Nikkei, +0,4%, complice la debolezza dello Yen, ai minimi da 3 mesi sul Dollaro. Pesante calo di Hong Kong, -2,3%, che risente delle rinnovate tensioni tra Cina e Stati Uniti. Male Seul -1,3%, deboli Taiwan, -0,3% e Sidney, -0,7%. Piu’ stabili le Borse cinesi, Shanghai -0,06%, Shenzhen -0,09%, Le Borse europee, invariate, concludono una mattinata apatica, in attesa dell'intervento di Christine Lagarde alla World trade organization a Ginevra. Senza direzione anche i futures su Wall Street (ore 13.30 CET), in attesa del rapporto Adp sul mercato del lavoro privato a febbraio, e del Beige Book, rapporto sull'economia della FED. Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito. Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta. Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. 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I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri. di Peter_Braganti1
memo riunione obbligazionisti anonimi in settimanaNon per particolare patriottismo e nemmeno per un avido tornaconto ho sottoscritto una tranche discreta di BTP ITALIA 2028 di questa settimana, non sono riuscito a spuntare un prezzo meglio di 100, ma tant'è (?), alla riunione di questa settimana degli obbligazionisti anonimi parleremo della rischiosità dei mix di titoli contenenti i seguenti sottostanti: btp italia marzo2028 cct 15ott30 btp1st43 4.45 btp feb37 4 rou 49nts 4.625 per tutti i nuovi arrivati c'è la possibilità anche di rimanere in Bot feb24 in modo da vedere come va il tutto e di riparlarne l'anno prossimo per decidere su guerra, inflazione, invasioni, disastri nucleari e varie ed eventuali. Utile ancorarsi all'euribor, al foi senza tabagismo, all'obbligazionismo non c'è limitismo!!! ;-)Longdi nisvium3
Petrolio testa e spalle ribassista di continuazione 22.02.2023Interessante espansione al ribasso del petrolio che disegna un testa e spalle di continuazione al ribasso con neckline in area 73. Le materie prime e i preziosi segnano il passo sia per la forza del dollaro sia per la delusione sulla riapertura della Cina dopo il Covid, evento che avrebbe dovuto dare impulso ai prezzi. Continua la discesa del SPX verso 3900, mentre il DAX testa 15200 ma non rompe al ribasso. 15:13di GiuseppeMessina18
tassi ita 10yviolenta correzione dei tassi ita a 10y con una ripresa veloce quasi quanto la discesa di pochi giorni fadi LUCA.P2
tassi usa 10yed ecco come i tassi a 10y usa violano la 200dirigendosi con forte decisione verso almeno 3.70di LUCA.P0
rendimentianche se decisamente lontano dai rendimenti di 15 anni fa finalmente stanno tornando valori interessantidi LUCA.P0
Attendiamo un ritracciamento dei rendimenti obbligazionari...Attendiamo un ritacciamento sui rendimenti Italiani a 4,3% per poi ripartire col target fnale a 5,3%Longdi Lorenzo840
rendiamento titoli di stato Italia 10 annii titoli di Stato sono in aumentom, continueranno a spingere e a formare nuovi massimi? rimanete sintonizzati per scoprireLongdi largepetrol4
Breakout per il rendimento a 2 anni: borse giù! (forse..)La scorsa settimana abbiamo assistito alla rottura al rialzo del rendimento del tesoro a 2 anni, precisamente la rottura al rialzo della trendline ribassista dei rendimenti. Quindi significa movimento al rialzo, giusto? Se sale il rendimento a 2 anni, significa borse giù. Matematico. Disastro. Crash. D'altronde, lo dicono tutti. ➡️ Analizziamo insieme. Ad agosto 2022 si era verificato lo stesso pattern di rottura al rialzo di una trendline ribassista, ma a mio modo di vedere ci sono grandi differenze rispetto ad oggi: La rottura al rialzo determinava il superamento del massimo precedente. ➡️ Questo oggi non è avvenuto Il movimento era avvenuto al di sopra della media mobile a 50 giorni, come visibile dal PPO positivo. ➡️ Oggi movimento è avvenuto con il rendimento al di sotto della sua media a 50 periodi, con PPO negativo. Siamo davvero prossimi al crash azionario o il minimo di mercato si è formato?Selezione editorialedi Marco_Ghielmetti5
btp 10yed ecco come le politiche decise dal nostro governo tranquillizzano i mercati facendo scendere a livelli di 2 anni fa la % di rendimentosui btpdi LUCA.P110
Inflazione USA scende a 7,1%, attesa FED per rialzo tassi.Negli Stati Uniti l'inflazione inizia a "preoccupare" un po meno 7,1% l'ultima rilevazione in ribasso dello 0.6% rispetto alla rilevazione precedente. Adesso che l'inflazione inizia a virare verso il ribasso per la FED si avvia il periodo più difficile, ovvero recuperare il mercato del credito stabilizzando i tassi. La stabilizzazione dei tassi, si rende necessaria per alleggerire l’approvvigionamento di denaro ed offrire aiuto alla finanza di borsa ma anche a quella diretta verso gli investimenti reali "in generele". Per Powel e la Federal Reserve Bank inizia un nuovo percorso, abbassare gradualmente l'utilizzo dei tassi sino a non farne più uso. Attualmente il mese e l'anno per lo stop all'aumento dei tassi centrali è ipoteticamente fissato a febbraio 2023, la strada è ancora lunga ed i pericoli sono sempre dietro l'angolo. L’inflazione core, ovvero l'inflazione calcolata al netto del costo degli alimentari e dell'energia, è tornata di fatto ai livelli di agosto 2022 ovvero al 6% ed in discesa anche rispetto ad ottobre 2022 mese in cui era salita al 6,3%. Alla notizia dell'inflazione in calo reagiscono positivamente tutti i mercati azionari, a Piazza Affari il Ftse Mib chiude a +0,57% a 24.560 punti, il Dax a 14460 a +0.78% . A Wall Street il Dow Jones chiude a +0.30% a 34080 punti, l'S&P500 a +0.80% a 4020 punti indice ed il Nasdaq chiude a +1.10% a 11820 punti. L'inflazione crea volatilità soprattutto sul mercato dei cambi ed il dollaro è in calo contro le principali valute. Recupera terreno l'euro che sale sino a 1.065 euro contro dollari, recupera il pound inglese che sale a 1.2360 di gbp contro dollari ma la buona notizia arriva dal mercato dei rendimenti usa con il tasso di riferimento in discesa che si attesta a 3.52%.Selezione editorialedi santeptrader10
Il FOMC TIRA IL FRENOIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 24.11.2022 -CONTESTO Feste oggi per gli Stati Uniti, per il giorno del ringraziamento ed i mercati rallentano, dopo aver vissuto ieri diversi appuntamenti chiave con il calendario macroeconomico. Primo appuntamento chiave sono stati i PMI, che ancora auna volta hanno mostrato un’economia globale in rallentamento e questa volta anche gli USA sembrano non essere stati da meno, sia per il settore servizi che manifatturiero i dati sono stati tutti rivisti in calo, segnale chiaro di una congiuntura macroeconomica in netto rallentamento. Alle ore 20.00 abbiamo avuto i verbali del FOMC che hanno messo in evidenza la possibilità di tassi FED al 5% come obbiettivo valido per il raggiungimento del tasso di equilibrio, ovvero il giusto costo del denaro in grado di arginare la corsa dei prezzi, tuttavia il FOMC è stato chiaro nelle sue dichiarazioni, facendo notare che non è importante quanto in alto andranno i tassi, ma quanto a lungo rimarranno sui livelli di massimo! Il tempo sembra ora essere la vera discriminante, e se per ora i mercati festeggiano la speranza di vedere rialzi più modesti da aprte della FED e credere quindi che il peggio è alle nostre spalle, il Fomc mette in guardia dalla possibilità ancora lontana di assistere a tagli dei tassi di interesse. È dunque anche possibile che la FED si fermi al 5% come costo del denaro, ma è anche si vero che mantenere per un ampio lasso di tempo i tassi alti e attendere che l’economia reale risponda in maniera concreta e duratura con un rallentamento corposo al costo del denaro, potrebbe mettere alla luce maggiori possibilità di recessione profonda. Al momento sembra non interessare ai mercati, che restano positivi per il comparto equity, mentre a farne le spese resta il dollaro americano, sul quale ora pesa una peggiore congiuntura macroeconomica, che detta il ritmo a continue spinte ribassiste del biglietto verde. In questo contesto il dollaro perde terreno portando dollar index al test di 105.50 con il mondo retail che continua ora gli acquisti in mean reverting di un asset che sembra aver terminato la sua corsa rialzista durata quasi l’intero 2022 portandosi ora al 73% long sul basket dollari. Respirano dunque le altre majors, in particolar modo euro e nuova Zelanda. La moneta unica spinge ancora a rialzo puntando al test di 1.0475-1.05 con il mondo retail che ora si trova al 75% short invertendo una tendenza di acquisti che è durata tutto il 2022 ed ora con la nascita di una nuova direzionalità rialzista sembra non resistere alla tentazione di entrare a caccia di mean reverting Fortissimo anche il dollaro neo zelandese, che rompe a rialzo le resistenze di 0.6200 figura, e che trova in un posizionamento corto al 76% del mondo retail la benzina necessaria a ripartire dai minimi di questo 2022 e un supporto macroeconomico importante nei tassi di interesse oltre il 4% dettati ieri dalla RBNZ, mantenere oggi posizioni long nzd paga interessanti swap contro le majors concorrenti. Perde terreno il dollaro canadese, che in scia con le cadute del wti, sembra ora non avere motivazioni rialziste valide, trascinando ora con se un 81% di posizioni corte, sul basket, mentre usdcad si porta ad un 66% di retail long con i prezzi al test di 1.3325 rotto il quale non escludiamo possibili allunghi ribassisti fino le aree di 1.3225-30. La giornata di ieri ha spinto ovviamente a ribasso i rendimenti obbligazionari, che vedono ora nelle scadenze più lontane oltre i 5 anni, una buona tendenza ribassista che potrebbe dettare quindi inversione costruttiva nei prezzi , grazie alle aspettative di una FED che non vada oltre il 5% e un’inflazione sotto controllo. Il calo dei rendimenti e del dollaro americano ha dato ampio respiro al gold, che gode ora di terreno fertile per allunghi rialzisti più corposi, dopo il test delle aree di 1731$ può sperare in allunghi rialzisti fino 1789$ Seguiremo oggi i verbali della BCE, che ci guideranno alla chiusura di questa settimana corta sui mercati mondiali. buona giornata e buon trading SALVATORE BILOTTA ----------------------------------------------------------------- di SalvatoreBilotta4
CADCHF conferma attese di recessione OIL 21.11.2022Indici e rendimenti in stallo nella settimana del Thanksgiving, che però potrebbe manifestare nuova volatilità mercoledi prossimo, in occasione della pubblicazione delle minute del FOMC di novembre. Analizziamo CADCHF e vediamo perché questo cross conferma molto probabilmente le attese di un marcato rallentamento delle economie.13:20di GiuseppeMessina15
Migliorare l'operatività osservando i tassi d'interesse: Parte 4Ciao a tutti! 👋 Questo mese abbiamo voluto approfondire il tema dei tassi di interesse: cosa sono, perché sono importanti e come si possono utilizzare nel trading. Si tratta di un argomento su cui i nuovi trader di solito sorvolano quando iniziano a operare, quindi ci auguriamo che questa sia una serie utile e fruibile anche per i nuovi trader che vogliano saperne di più sulla macroeconomia e sull'analisi fondamentale! Si può pensare ai mercati dei tassi in tre dimensioni. 1.) Assoluta 2.) Relativa 3.) Nel corso del tempo In altre parole; 1.) Come vengono scambiati i tassi su base assoluta? Ovvero, offrono un rischio/rendimento interessante per gli investitori? 2.) Come vengono scambiati i tassi su base relativa? Ovvero, cosa distingue i prezzi delle obbligazioni tra i diversi Paesi? 3.) Come vengono scambiati i tassi nel tempo? Ovvero, cos'è la "curva dei rendimenti"? Nel primo post abbiamo analizzato come trovare informazioni sui tassi di interesse su TradingView e come i tassi fluttuano sul mercato aperto. Nel secondo post abbiamo analizzato alcune delle decisioni che gli investitori devono prendere quando si tratta di investire in obbligazioni (tassi) rispetto ad altri asset. Nel terzo post , abbiamo analizzato i tassi su base relativa tra i vari paesi. Nel post finale di oggi analizzeremo il modo in cui i tassi vengono scambiati nel tempo - in altre parole, la curva dei rendimenti. Quali informazioni si possono ricavare dall'analisi della curva dei rendimenti? Come può aiutare il vostro piano di trading? Facciamo un salto e scopriamolo! Prima di tutto, diamo un'occhiata alla curva dei rendimenti: Questo grafico contiene un paio di asset diversi, quindi vediamo di scomporli rapidamente. L'area bianca/blu è il tasso di interesse che si riceve per le obbligazioni a 2 anni quando le si acquista. La linea arancione rappresenta il tasso di interesse che si riceve per i titoli di Stato a 5 anni quando li si acquista. La linea verde è il tasso di interesse che si riceve per i titoli di Stato a 7 anni quando li si acquista. La linea gialla rappresenta il tasso di interesse che si riceve per i titoli di Stato a 10 anni quando li si acquista. La linea viola rappresenta il tasso di interesse che si riceve per i titoli di Stato a 30 anni quando li si acquista. Come si può notare, le diverse scadenze delle obbligazioni pagano rendimenti diversi nel tempo. Se acquistaste un'obbligazione a 2 anni all'inizio del 2021, guadagnereste lo 0,15% di rendimento ALL'ANNO. Allo stesso tempo, se acquistaste un'obbligazione a 30 anni all'inizio del 2021, guadagnereste l'1,85% di rendimento ALL'ANNO. Da allora la situazione è cambiata. In questo momento: Se acquistate un'obbligazione a 2 anni, guadagnate il 3,56% di rendimento ALL'ANNO. Se acquistate un'obbligazione a 30 anni, guadagnate un rendimento del 3,45% ALL'ANNO. In altre parole, la situazione si è completamente ribaltata. Perché è successo? Ci sono diversi motivi, legati a molti degli argomenti trattati negli ultimi post. Vediamo di analizzarli. 1.) Rischio del tasso sui fondi della Banca Centrale 2.) Rischio inflazione 3.) Rischio di credito 4.) Rischio di mercato Per cominciare, dall'inizio del 2021 ad oggi, la banca centrale ha aumentato il tasso di finanziamento in modo sostanziale. Ciò significa che i titoli di Stato devono vedere aumentare il loro rendimento. Perché prestare denaro al governo, se si ottiene di più mettendo i propri contanti in un conto di risparmio? In secondo luogo, l'inflazione è aumentata. Questo è stato il risultato dello shock sull'offerta di materie prime e servizi in tutto il mondo. A causa della scarsità e della domanda costante o in crescita, l'aumento dei prezzi dei beni di uso quotidiano ha portato le obbligazioni a breve termine a "recuperare" i rendimenti delle obbligazioni a più lunga scadenza. In terzo luogo, con la contrazione del PIL negli ultimi due trimestri, aumenta il rischio che il governo statunitense non sia in grado di ripagare il proprio debito attraverso il gettito fiscale e l'emissione di obbligazioni. Infine, come abbiamo detto nel secondo post: Quando le azioni sovraperformano le obbligazioni, la domanda istituzionale di azioni è più elevata, il che indica che le persone si sentono bene e vogliono correre dei rischi. Quando le obbligazioni superano le azioni, può essere indicativo del fatto che le persone preferiscono detenere strumenti di investimento "privi di rischio" rispetto alle azioni di società con prospettive economiche in peggioramento . La domanda di obbligazioni si manifesta attraverso la curva dei rendimenti. La domanda di asset "privi di rischio" aumenta con il peggiorare delle prospettive economiche, il che significa che la curva dei rendimenti è indicativa di come gli operatori di mercato pensano che la situazione del mercato si evolverà in un determinato periodo di tempo. Se il rendimento delle obbligazioni a 2 anni è superiore a quello delle obbligazioni a 10 anni, gli operatori di mercato, attraverso i loro acquisti e le loro vendite, affermano di aspettarsi che i prossimi due anni saranno più rischiosi dal punto di vista economico rispetto ai prossimi dieci. In altre parole, si aspettano una sorta di rallentamento dell' economia. Questo è estremamente utile per diversi tipi di trader: I titoli azionari sono legati all'economia: se i tassi dicono qualcosa sulle prospettive economiche, è bene prestare attenzione, in quanto possono influenzare il processo di selezione degli asset e lo stile di trading. Il Forex è intimamente legato ai tassi: se i tassi si muovono, il Forex ne subisce sicuramente l'impatto. Storicamente, le criptovalute hanno mostrato un'elevata correlazione inversa con l' "ease of money index". Se i tassi salgono, le criptovalute che non pagano interessi diventano meno interessanti. Ad ogni modo, questo è tutto per la nostra serie sui tassi di interesse! Grazie mille per la lettura e buon fine settimana. - Team TradingView ❤️Selezione editorialeFormazionedi TradingView20
Correlazione tra i rendimenti delle OBBLIGAZIONI e I FEDFUNDSEcco quando investire in obbligazioni! Tutti coloro che sono interessati a questo tipo di investimento sapranno che le obbligazioni hanno una cedola fissa, ovvero un tasso di interesse costante fino alla scadenza del contratto. Ovviamente il nostro obiettivo è quello di comprare obbligazioni quando la cedola è più alta possibile... ma come capirlo? In questo grafico che ho riportato puoi notare la cosa che maggiormente influenza i tassi di interesse, ovvero i FEDFUNDS (il tasso di interesse imposto dalle banche centrali). Di conseguenza se noi attraverso le nostre analisi riusciamo a prevedere come si comporterà la FED, sapremo anche quando è il momento migliore per comprare obbligazioni. Per investire in obbligazioni ci sono principalmente due strade: Comprare obbligazioni quando il tasso di interesse è più alto possibile. Vi ricordo che una volta comprate delle obbligazioni, anche se il tasso di interesse di quelle obbligazioni scenderà noi comunque guadagneremo l'interesse a cui le abbiamo comprate, perché vi ricordo che la cedola è FISSA. Comprare un ETF su obbligazioni che traccia il prezzo delle obbligazioni. Una cosa ben nota nel mondo della finanza è che il tasso di interesse delle obbligazioni è inversamente correlato al prezzo delle obbligazioni. Di conseguenza se attraverso la nostra analisi riusciamo a capire quando la FED smetterà di alzare il tasso di interesse ma anzi lo abbasserà, e il prezzo dell'obbligazione salirà per quanto appena detto, potremo investire nell'ETF sulle obbligazioni. I due ETF che seguo sono TLT oppure IDTL (per gli investitori europei). Selezione editorialedi AlexPavalutaYT18
Curva Bond americani 10 e 2 anni.Come si può vedere in occasione dei crolli di ottobre 2000 e settembre 2007 la curva dei tassi fece un minimo. Ora siamo su un minimo epocale della curva dei tassi... e mi aspetto un crollo altrettanto epocale imminente. Come detto nei precedenti post mi aspetto un minimo profondo a dicembre con minimo dell'annuale a Marzo 2023. La fase finale (quella più clamorosa "mediaticamente" la attendo dopo agosto 2023... con fine crisi a marzo 2024 in una situazione che sarà di caos.. forse dopo una guerra). Shortdi adriano.caccialepre112
BCE, ATTENZIONE ALLE VOLATILITA'!Condivido con voi gli aggiornamenti relativi all'andamento attuale dei mercati, in particolar modo alla riunione di oggi pomeriggio della Banca Centrale Europea e all'interessante correlazione tra l'andamento della volatilità attuale con quella del 2008. Il Consiglio della banca centrale il mese scorso ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base, una mossa senza precedenti e molti osservatori ora si aspettano che ripeta la stessa decisione nella riunione fissata oggi 27 novembre. In questo modo, il tasso di interesse della banca salirebbe al 2,00% e quello dei depositi all’1,50%. Le famiglie e le imprese si stanno preparando per un inverno difficile, mentre la Russia continua a limitare le forniture di gas all’Europa, sollevando timori per la carenza di energia e per bollette di elettricità e riscaldamento da record. La Bce sta utilizzando una serie di rialzi dei tassi per tenere sotto controllo l’inflazione, con il rischio di rallentare l’attività economica a tal punto da innescare una recessione. In Eurozona, secondo gli ultimi dati aggiornati, l'inflazione è salita al 9,9% a settembre, con il tasso al 10% in Germania. La domanda che in molti nell'ultimo periodo mi stanno facendo è la seguente, "il mercato cerca di scontare prima le notizie"? La risposta la troviamo in questo grafico; Il mercato ha scontato il movimento di un possibile rialzo dei tassi da 2 giorni a 1 settimana prima dell'effettiva riunione della BCE. Questo che cosa comporta? La maggior parte dei retail trader cerca di posizionarsi durante l'uscita dei dati macroeconomici pensando di cavalcare la notizia, ma non si rende conto che semplicemente sta lavorando le manipolazioni del sentiment degli investitori e che quindi il movimento effettivo è già stato completato. Il mercato sconta solo i dati della BCE o anche quelli della Federal Reserve? La risposta la trovate in questo grafico. Nell'ultima settimana stiamo assistendo ad un lieve ritracciamento da parte dei mercati azionari, spinti anche dalle trimestrali delle big tech non del tutto deludenti. Questa sera è il turno di Amazon ed Apple. Il mercato azionario ha toccato il bottom? Seguendo le diverse correlazioni che utilizzo per analizzare i mercati, il bottom potrebbe non essere stato raggiunto. Nel grafico precedente è rappresentato l'andamento dell'SP500 con il PMI rilasciato dall'Institute For Supply Menagement. Storicamente la correlazione tra i due è positiva, con il PMI che si comporta da "leading indicator" per l'S&P500. I dati macroeconomici continuano a segnalarci un deterioramento sotto ogni punto di vista, immobiliare, lavoro, settori dei servizi, bilancia commerciale etc.. Questo significa che dal fronte del settore manifatturiero andremo in contro ad una possibile ulteriore contrazione, con l'indice che con molta probabilità scenderà sotto i 50, livelli già raggiunti dai paesi europei. L'S&P500 seguirà il movimento ribassista? Un'altra correlazione interessante è quella tra il movimento del VIX attuale con il movimento del VIX del 2008. Attualmente il VIX si trova in territori di alta volatilità, ma la fase di riassorbimento sembra iniziata. Guardando la correlazione è interessante notare come il movimento attuale e quello del 2008 hanno una correlazione pari al 90%. Quindi la domanda sorge spontanea, il VIX ci sta indicando il prossimo possibile scenario? Buon Trading a tutti M&A_Forex di mattiabonetti_12
AIUTO PER LA COPERTURA CORTA PER L' INVERSIONE A U DEL REGNO UNILa crisi delle obbligazioni del Regno Unito sta mostrando segni di allentamento e ci sono anche alcune notizie importanti nel fine settimana come quella con il nuovo Cancelliere Hunt che parla di possibili tagli e modifiche dell'aliquota fiscale al budget che sono in arrivo il 30 ottobre. Il governatore della Bank of England ha anche parlato di aumenti dei tassi più aggressivi ed entrambi stanno aiutando a calmare i mercati il lunedì mattina in vista che sarà una giornata volatile. Il mercato sta trattenendo il respiro per l'apertura del mercato obbligazionario del Regno Unito in Europa con la BOE che non è più coinvolta nell'acquisto di obbligazioni a lungo termine che saliranno di nuovo più in alto e faranno crollare la GBP oppure risponderanno all'inversione del governo e in tal caso il rally di sollievo della GBP avrà le gambe qui Puoi vedere il modello di obbligazione del Regno Unito qui www.tradingview.com A lungo termine ci sono ancora ragioni per essere ribassisti sulla GBP, ma le cose migliorano, quindi l'attuale prezzo di crisi della GBP e il posizionamento corto rendono molto possibile la stretta corta. Il conto easyMarkets su TradingView ti consente di combinare le condizioni leader del settore di easyMarkets, il trading regolamentato e gli spread fissi stretti con il potente social network di TradingView con grafici e analisi avanzate per i trader . Accedi a nessun slippage su ordini limitati, a spread fissi ridotti, alla protezione del saldo negativo, a nessuna commissione o commissione nascosta e a un' integrazione perfetta. "Qualsiasi opinione, notizia, ricerca, analisi, prezzo, altra informazione o collegamento a siti di terzi contenuti in questo sito Web sono forniti "così come sono", sono da intendersi solo informativi, non sono un consiglio né una raccomandazione, né ricerca, o registrazione dei nostri prezzi di negoziazione, nè un'offerta o una sollecitazione per una transazione in qualsiasi strumento finanziario e quindi non dovrebbero essere trattati come tali. Le informazioni fornite non riguardano obiettivi di investimento, situazioni finanziari ed esigenze specifiche di alcun sogetto specifico che possa riceverle. Tieni presente che la performance passata non è un indicatore affidabile della performance e/o dei risultati futuri. La performance passata o gli scenari previsionali basati sulle ragionevoli convinzioni del fornitore di terze parti non sono una garanzia della performance futura. I risultati effettivi possono differire sostanzialmente da quelli previsti nelle dichiarazioni di performance previsionali o passate. easyMarkets non rilascia alcuna dichiarazione o garanzia e non si assume alcuna responsabilità in merito all'accuratezza o alla completezza delle informazioni fornite, né a qualsiasi perdita derivante da qualsiasi investimento basato su una raccomandazione, previsione o qualsiasi informazione fornita da terze parti."di easyMarkets1
..e la Bank of England deve re-intervenire 11.10.2022Possibile doppio minimo sui gilt con divergenze di volumi e DMI. Da seguire la conclusione di questo fine settimana con le configurazioni candlestick. Si vive una situazione surreale in cui un giorno una banca centrale demolisce i bond e gli indici e il giorno successivo un'altra banca centrale deve intervenire a supporto di bond e indici. E se si mettessero d'accordo? Il video ha avuto problemi di caricamento su Tradingview. Lo trovate sul canale Youtube.Udi GiuseppeMessina8
NDX SPX testano ripetutamente senza sfondare 27.09.2022La notizia del sabotaggio del gasdotto Nord Stream ha portato notevole volatilità soprattutto sui mercati europei, mentre gli indici americani dimostrano notevole resilienza (fino a questo momento). Non si placa il caos sui bond governativi scatenato dalla forza del dollaro e dai piani di stimolo fiscale del governo UK: Anche il BTP nel mirino in vista della prossima legge di bilancio. U07:58di GiuseppeMessina21
Migliorare l'operatività osservando i tassi d'interesse: Parte 3Ciao a tutti! 👋 Questo mese abbiamo voluto approfondire il tema dei tassi di interesse: cosa sono, perché sono importanti e come si possono utilizzare nel trading. Si tratta di un argomento su cui i nuovi trader di solito sorvolano quando iniziano a operare, quindi ci auguriamo che questa sia una serie utile e fruibile anche per i nuovi trader che vogliono saperne di più sulla macroeconomia e sull'analisi fondamentale! Nel primo post, abbiamo analizzato come trovare informazioni sui tassi di interesse su TradingView e come i tassi fluttuano sul mercato aperto. Nel secondo post abbiamo analizzato alcune delle decisioni che gli investitori devono prendere quando si tratta di investire in obbligazioni (tassi) rispetto ad altri asset. Oggi analizzeremo il metodo con cui i grandi investitori interpretano i tassi di interesse, utilizzando 3 esempi concreti. Cominciamo! Come abbiamo detto l'ultima volta, quando si tratta di capire i tassi d'interesse in un qualsiasi paese, ci sono tre elementi principali da tenere in considerazione: 1.) Rischio del tasso sui fondi della Banca Centrale 2.) Rischio inflazione 3.) Rischio di credito Innanzitutto, diamo uno sguardo al rischio di credito. 💥💥 Il rischio di credito è quello che si verifica quando si rischia di non recuperare il denaro prestato a una certa entità. Per questa serie di articoli, dato che ci occupiamo solo di titoli di Stato, come rischio di credito intederemo il rischio che lo Stato non sia in grado di restituire il denaro prestato. Lezione: A parità di condizioni, più un'entità (azienda, paese) deve pagare per prendere in prestito denaro, meno è "stabile" agli occhi degli investitori . Diamo ora uno sguardo al rischio di inflazione. 💸💸 Il rischio di inflazione si verifica quando esiste la possibilità che il capitale possa perdere potere d'acquisto nel tempo, più rapidamente del tasso d'interesse, a causa del livello di inflazione. Per esempio, guardate questo grafico: In blu/bianco sono riportati i rendimenti delle obbligazioni turche a 1 anno. In verde, i rendimenti delle obbligazioni statunitensi a 1 anno. Si noti la differenza nei tassi d'interesse: le obbligazioni turche pagano il 14%, mentre quelle statunitensi il 3%. Sebbene gli Stati Uniti siano un'economia più grande e più sviluppata (e quindi corrano un rischio "creditizio" minore), parte della differenza di rendimento è dovuta ai tassi di inflazione drasticamente diversi all'interno dell'economia dei due paesi. In rosso è riportato il tasso di inflazione negli Stati Uniti e in giallo il tasso di inflazione in Turchia. Ipotizzando un tasso di cambio costante, dal momento che nel tempo le lire turche acquisteranno sempre meno beni e servizi rispetto al dollaro statunitense, gli investitori dovranno chiedere maggiori rendimenti per evitare la perdita di potere d'acquisto. Lezione: la direzione dei tassi di interesse indica come gli investitori pensano che l'inflazione possa svilupparsi in un certo orizzonte temporale . Infine, diamo un'occhiata al rischio dei fondi delle banche centrali. 🏦🏦 Il rischio dei fondi della banca centrale si verifica quando la banca centrale può modificare i tassi di finanziamento di base in modo sfavorevole alla vostra posizione. Guardate questo grafico: È lo stesso grafico che abbiamo visto in precedenza, ma al posto dei tassi d'inflazione sovrapposti ai tassi d'interesse, abbiamo aggiunto al grafico gli attuali tassi della Banca Centrale. Ricordate che il tasso della Banca Centrale è il tasso che ottenete dalla banca senza "bloccare" il vostro denaro con un prestito al governo. Il rischio di tasso della Banca Centrale gioca il ruolo più importante nella determinazione del prezzo delle obbligazioni, come si può vedere dal fatto che i tassi d'interesse e i rendimenti si muovono in modo piuttosto simile, in particolare perché queste sono solo obbligazioni a 1 anno (analizzeremo la curva dei rendimenti la prossima settimana). Detto questo, dato che le Banche Centrali di tutto il mondo hanno il compito di cercare di creare prezzi stabili per i consumatori, le loro azioni saranno spesso indirizzate al contrasto dell'inflazione. A volte le banche aumenteranno troppo i tassi e creeranno deflazione. A volte le banche alzeranno i tassi troppo poco e saranno "in ritardo" rispetto alla crescita dell'inflazione (come molti ritengono sia attualmente il caso). Lezione: i tassi di interesse sono indicativi della politica della Banca Centrale, che è influenzata da diversi fattori e varia da paese a paese. In altre parole, i tassi di interesse possono descrivere lo stato di salute di un'economia. Se sono troppo alti, la Banca Centrale potrebbe aver perso il controllo. Troppo "bassi" e l'economia potrebbe essere stagnante. Si tratta di generalizzazioni, ma sono un buon punto di partenza per confrontare i paesi su base relativa. Ed ecco fatto! Alcuni esempi concreti e lezioni da apprendere osservando i movimenti in diretta del mercato. Comprendere queste dinamiche può essere davvero utile per costruire una strategia di trading più completa. In altre parole, se fate trading sul mercato FX, è molto importante conoscere i differenziali dei tassi d'interesse tra i vari Paesi e i fattori che li determinano. Allo stesso modo, se state cercando di investire in una società, l'analisi dei rendimenti obbligazionari di quella società può dirvi quanto gli investitori ritengano che essa sia a rischio di insolvenza. La prossima settimana daremo un'occhiata alla curva dei rendimenti e includeremo altre lezioni su come utilizzare queste informazioni per cominciare a fare previsioni sui prezzi e sull'economia generale. - Team TradingView ❤️❤️Selezione editorialeFormazionedi TradingView1120