WisdomTree Italian Daily Update - 12.10.2021 Inflazione e rallentamento della crescitasono ormai evidenti.
L’indice Tedesco Zew in calo, per effetto dei colli di bottiglia nella manifattura .
Corrono ancora i prezzi di carbone, alluminio e altri metalli industriali.
Il Governo cinese torna in pressing sul mondo finanziario.
La settimana borsistica e’ iniziata ieri, 11 ottobre, all’insegna della prudenza per tutti i listini europei, che hanno ignorato il rasserenamento della mattinata “asiatica”. La paura per l’escalation dei prezzi delle materie prime energetiche domina le trame operative, con analisti ed investitori che eleborano ampiamente sull’impatto che essa avra’ su inflazione e politica monetaria delle Banche centrali. Insomma, la crescita mondiale post-Pandemia e’ minacciata e sta infatti rallentando.
Il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate) e’ salito largamente sopra la soglia degli 80 Dollari/barile, violata venerdi’ 8 ottobre, ed ha superato gli 82 Dollari, prima di ripegare leggermente sotto 81. Stamane, 12 ottobre e’ stabile a 80,5 Dollari/barile (ore 11.15 CET).
In Cina un picco di domanda “precauzionale” di carbone, combinato agli effetti negativi delle alluvioni su miniere e trasporti ferroviari e fluviali, ha spinto i contratti future sul carbone “coke” ai massimi di sempre, smentendo chi prevedeva la prossima fine del piu’ “sporco” dei combustibili. Anche i prezzi di diversi metalli industriali hanno ripreso a salire: l’alluminio e la bauxite sono ai massimi da 13 anni.
Tornando alle Borse europee, ieri il FtseMib italiano, forse appesantito anche dal dato deludente sulla produzione industriale ad agosto, ha perso il -0,46%: in lieve calo anche il Dax tedesco, -0,09%, mentre si sono mantenuti sopra la parita’ sia il Cac francese, +0,16%, che il Ftse100 inglese, +0,68%.
Negativa, anche se non disastrosa, Wall Street, nel “Columbus Day” quest’anno piu’ marcatamente dedicato alla gratitudine verso i “nativi americani”: il Dow Jones ha perso -0,72%, il Nasdaq -0,64% e lo S&P500 -0,69%.
L’economia Usa e le valutazioni borsistiche “devono” tener conto del contesto di crescita rallentato che l’aumento delle materie prime, l’inflazione e l’inattesa tematica della ridotta disponibilita’ di componenti produttive e di semi-lavorati, stanno determinando.
Ad esempio, la notte scorsa Goldman Sachs ha abbassato le stime di crescita del GDP 2021 Usa (Prodotto interno lordo) a +5,6% dal precedente +5,7% e quelle sul 2022 al +4,0% dal +4,4%, evidenziando il peggioramento delle “condizioni di spesa”, alias inflazione elevata e difficolta’ a ricevere i prodotti desiderati, per la normalizzazione delle quali ci vorranno almeno sei mesi.
Anche in Europa si moltiplicano i sintomi di rallentamento congiunturale: stamane, 12 ottobre, l’indice tedesco ZEW, che misura la fiducia di investitori e analisti sull’economia, è sceso nuovamente, a 22,3 da 26,5 sulla componente aspettative, soffrendo dei numerosi colli di bottiglia in vari ambiti della manifattura.
Il contesto inflattivo e la diffusa convinzione che le banche centrali Usa ed Europea vadano verso una “stretta monetaria” producono rialzi contenuti sui tassi d’interesse dei titoli Governativi e corporate: ieri il rendimento del Bund 10 anni tedesco e’ risalito a -0,12%, quello del suo omologo italiano a +0,92%, e quello del Treasury 10 anni Usa a +1,62%. Oggi, 12 ottobre, tendono tutti a ripiegare di 1-2 bps.
Oggi il Fondo Monetario Internazionale, al cui vertice e’ stata riconfermata la Signora Georgieva, pubblica un estratto del World Economic Outlook e del Fiscal Monitor, con un’attenzione particolare all’andamento dei prezzi delle materie prime e agli squilibri che esso determina su inflazione e crescita. Sempre oggi a Roma avra’ luogo il vertice straordinario del G20, fortemente voluto dal Premier italiano Mario Draghi, e dedicato all'emergenza Afghanistan.
Mentre la situazione resta tranquilla sul fronte delle valute tradizionali, prosegue il buon momento delle “crypto”, col Bitcoin, che stamane è salito fino oltre i 57.500 Dollari, ai massimi da maggio.
Stamattina le chiusure asiatiche sono state tutte negative. L’indice MSCI Asia Pacific che esclude la borsa giapponese, ha invertito la tendenza al recupero dei tre giorni precedenti, afflitto dalla corsa delle materie prime e dalle cattive notizie provenienti dalla Cina. L’Hang Seng di Hong Kong ha perso -1,4%, il Nikkei giapponese -0,9%, il Kospi coreano il -1,0%.
L’indice continentale cinese CSI 300 di Shanghai e Shenzen e’ scivolato del -1,1%, per il riacutizzarsi delle tensioni nel settore immobiliare, dove si allunga la lista delle societa’ in difficolta’ finanziaria. Anche per arginare questa crisi, il Governo Cinese ha deciso di attuare controlli straordinari ed immediati su banche, assicurazioni e società finanziarie.
La mattinata dei mercati europei ha visto un avvio negativo seguito da un tentativo di recupero. Alle 12.30 CET i maggiori listini perdono in media il -0,4%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree Tactical Update - 21.09.2021La crisi Evergrande continua a pesare sul mood dei mercati.
Il FOMC del 21-22 settembre decisivo per il “tapering” della Fed.
L’inflazione resta il tema piu’ caldo per tutte le Banche centrali.
Borse europee e futures americani tentano il rimbalzo.
Lunedi’ nero, ieri, 20 settembre, per le Borse di tutto il Mondo. Pesa l’attesa per la riunione della Federal Reseve (Banca Centrale Usa), che probabilmente mercoledì 22 indichera’ come procedere con la riduzione degli stimoli monetari e soprattutto col cosiddetto “tapering”, cioe’ la riduzione graduale degli acqusiti di bond sul mercato, che dall’inizio della crisi pandemica procede al ritmo di 120 miliardi di Dollari/mese.
Ad incidere sull’umore dei mercati anche la situazione del gruppo immobiliare cinese Evergrande, col suo riflesso negativo sul settore real estate dell’area asiatica. Vista la chiusura per festivita’ della borse cinesi e giapponesi, le vendite hanno colpito soprattutto a Hong Kong, dove l‘Hang Seng, che ha sfiorato anche il -6%, ha chiuso a -3,3%.
L’azione Evergreen ha perso ieri un altro 10%, portando a superare il -80% di perdita di capitalizzazione di borsa negli ultimi 12 mesi. Portatrice di un debito netto superiore ai 300 miliardi di Dollari, difficilamente sara’ oggetto di un salvataggio diretto da parte del Governo che, per ora, si e’ limitato a chiedere alle principali banche creditrici di procrastinare le date di pagamenti degli interessi e a rinnovare i prestiti in essere.
Come “pensiero parallelo” gli investitori ritengono che le autorità cinesi estenderanno al “real estate” quella stretta normativa che ha gia’ interessato altri settori, come il tecnologico, i videogiochi, la sanità e l’educazione privata. D’altro canto Pechino avra’ buone ragioni per arginare gli effetti del crack Evergrande sulla popolazione e sull’economia in generale.
Preoccupa, infine, la continua salita dei prezzi delle materie prime, con l’indice CRB ai massimi dal 2015, e l’intuitiva spinta all’aumento dell'inflazione.
A fine giornata, i principali listini europei hanno chiuso in forte calo, con lo Stoxx 600 europeo ai minimi da luglio, -1,7%. Il Dax tedesco ha perso il -2,3%, proprio il giorno in cui il paniere rappresentato saliva da 30 a 40 titoli. Il FtseMib italiano ha segnato -2,6%, il Cac40 parigino -1,7%, il Ftse100 britannico -0,8%.
Wall Street, reduce da due settimane di cali, ha anch’essa vissuto una giornata difficile: il Dow Jones ha segnato -2,5%, il Nasdaq -3,0%, lo S&P 500 -2,6%, similmente al Bitcoin ed alle altre valute digitale, che hanno perso in media oltre il -10%.
Giornata pesante anche per il prezzo del petrolio, con WTI (West Texas Intermediate) e Brent in calo superiore al -1,5%. Stamane, 21 settembre, il WTI e’ in rialzo del +1% a 71 Dollari/barile (ore 12.30 CET). Va tuttavia ricordato che la scorsa settimana i prezzi dei principali “crude” erano saliti oltre il +3%, sul calo delle scorte di greggio degli Stati Uniti, la prospettive di crescita della domanda e la paura degli uragani sul Golfo del Messico.
Stamattina, 21 settembre, l'effetto Evergrande sui listini asiatici permane, ma attenuato. Con le Borse cinesi e coreana ancora chiuse per il “mid-autumn festival”, a soffrire di piu’ e’ il Nikkei nipponico, chiuso ieri per festività, e oggi a -2,7%.
L’Hang Seng di Hong Kong è in lieve recupero, +0,5%, il Sensex indiano è in rialzo del +0,3%, dopo che un report di Goldman Sachs prevede un brillante futuro per l’economia indiana e le sue Borse, anche per effetto del forte aumento dei capitali esteri in vari settori dell’high tech.
I principali listini azionari europei, a fine mattinata, provano a recupero il crollo di ieri, con variazione medie positive del +1,2% (ore 12.45 CET): che il clima sia piu’ sereno sembra testimoniato anche da tassi in lieve recupero sui “governativi”, con quello del Treasury 10 anni a +1,33% e quello sul BTP italiano a +0,71%.
Sul fronte valutario, poche variazioni tra ieri ed oggi: il cambio Euro/Dollaro e’ stabile da venerdi 17 scorso, attorno a 1,173. Qualche segnale di risveglio di interesse riguarda l’oro, il cui prezzo si sta assestando attorno a 1.765 Dollari/oncia.
Nella settimana piu’ ricca di meeting delle banche centrali, evidenziamo come ieri, dalle banche centrali australiana e neozelandese siano arrivati messaggi accomodanti (“dovish”), che ridimensionano le attese di un prossimo massiccio rialzo dei tassi di interesse.
Oggi, 21 settembre, alcuni membri della BCE, tra i quali il vice presidente de Guindos, interverranno ad conferenza organizzata dal Financial Times, dopo che ieri il collega Villeroy si e’ detto convinto che l’inflazione dell’area Euro tornerà presto al 2% e che la politica monetaria accomodante durera’ ancora a lungo.
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WisdomTree Tactical Update - 15.09.2021Inflazione Usa in lieve frenata ad Agosto: +5,3%, contro attese di +5,4%.
Meno urgenza per attuare il “tapering”? E’ presto per dirlo.
La crescita cinese rallenta ad Agosto, ma resta robusta.
Petrolio WTI sopra 71 Dollari. Anche l’AIE vede forte domanda 2021 e 2022.
L'attesa per il dato sull'inflazione di agosto negli Usa si e’ conclusa con un respiro di sollievo: la dinamica dei prezzi al consumo negli States si conferma elevata, ma non segnala ulteriori accelerazioni.
All’iniziale reazione positiva e’seguita una fase di ripiegamento dei listini europei, che hanno chiuso la seduta di ieri, 14 settembre, in ordine sparso. Il Cac40 francese e’ risultato il peggiore, con un calo del -0,36%, seguito dal Ftse100 londinese, -0,47% mentre hanno conservato un margine positivo il Dax tedesco, +0,17%, ed il FtseMib italiano, +0,39%.
L'inflazione USA di agosto ha segnato +5,3% anno su anno, in lieve calo rispetto al +5,4% di luglio e giugno, pur confrmando i livelli piu’ alti degli ultimi 13 anni. L’aumento mensile dei prezzi ha chiaramente rallentato, con un +0,3% su luglio, poca cosa rispetto al +0,9% registrato a maggio e giugno ed al +0,5% di luglio.
Inoltre l'inflazione core, misurata al netto delle componenti energetiche ed alimentari, rallenta al +4,0% annuale dal 4,3% di luglio, collocandosi sotto alle attese di +4,2%. Le pressioni inflazionistiche, ancora prevalentemente attribuibili ai colli di bottiglia dell’offerta ed all’esuberanza della ripresa della domanda permangono, ed incideranno sul “sentiero di rientro” verso il 2% anelato dalla FED (Banca Centrale Usa), ma sono meno sconquassanti e piu’ prevedibili.
La Federal Reserve, convinta che i picchi di inflazione dei mesi scorsi siano di natura transitoria, potrebbe propendere per una riduzione molto “graduale” degli stimoli monetari e degli acquisti sul mercato, il “cd tapering”, poiche’ sentirebbe meno la necessita’ di intervenire a contrasto di un’eccessiva accelerazione dei prezzi.
Anche Wall Street, ieri, 14 settembre, ha festeggiato brevemente il dato sui prezzi ed ha poi chiuso ai minimi di seduta, con cali marcati: Dow Jones -0,84%, S&P -0,57% Nasdaq -0,45%.
Gli investitori europei hanno venduto energicamente i titoli del lusso, preoccupati dalle prospettive del mercato cinese, ancora alle prese con selettivi lock-down e dalla nuova svolta dirigista-regolatoria del Governo, che potrebbero incidere anche sull’abituale “shopping” per la festa della fondazione della Repubblica popolare del prossimo 1’ ottobre.
Nella prima mattina di oggi diversi dati macroeconomici sembrano segnalare che l’economia cinese sia rallentata ulteriormente ad agosto: le vendite al dettaglio frenano con decisione a +2,5% anno su anno, da +8,5% di luglio e contro stime di +7,0%. La crescita dei “servizi” rallenta, da +7,4% a/a di luglio a +4,8% di agosto ed anche la crescita della produzione industriale cala da +6,4% a/a di luglio a +5,3% di agosto.
Sempre in Asia, questa mattina, 15 settembre, ha creato molto rumore la crisi finanziaria fuori controllo del gruppo immobiliare Evergrande, la cui azione e’ crollata del -11,6%. Altro motivo di preoccupazione e’ l’aumento delle tensioni geopolitiche, dopo che la Corea del Nord ha lanciato altri due missili balistici nel Mar del Giappone. L’indice Hang Seng di Hong Kong ha perso il -1,8%, ed il CSI 300 di Shanghai e Shenzen il -1,0%.
La Borsa di Tokyo, dopo aver raggiunto il massimo da oltre 31 anni sulle aspettative del nuovo Governo “post Suga, dimissionario” ha ripiegato, e l’indice Nikkei ha perso il -0,52%.
La minaccia sugli impianti petroliferi del Golfo del Messico rappresentata dal nuovo uragano Nicholas favoriscono ulteriori rialzi delle quotazioni del petrolio: il Wti (West Texas Intermediate tocca quota 71,1 Dollari/barile, +1,4% (ore 12.30 CET).
L'Agenzia internazionale per l'energia (AIE) prevede un forte rimbalzo della domanda mondiale di greggio, dopo il rallentamento transitorio del trimestre estivo dovuto alla nuova ascesa dei casi di Covid-19 nell’area Asia-Pacifico.
Sul fronte obbligazionario regna la calma: lo spread Btp-Bund è sceso ieri, 14 settembre, a 98 punti base, dopo che il Tesoro italiano ha agevolmente collocato BTP a medio lungo termine per Eur 5,75 miliardi. Lo spread “sotto 100” e’ sostanzialmente confermato stamani, col rendimento del decennale italiano al +0,66%. Intanto quello Treasury decennale Usa cala al +1,28% (ore 12.30 CET).
Sul mercato valutario il dollaro Usa arretra marginalmente dopo che i dati sull’inflazione sembrano alleviare le pressioni sulla Fed per il “tapering”: verso Euro scambia a 1,182 (ore 12.30 CET).
La mattinata dei mercati azionari europei segnala una strisciante debolezza, con cali medi attorno a -0,3%, mentre i future su Wall Street indicano aperture lievemente in rialzo (ore 12.30 CET).
Il prezzo dell’oro conferma una buona intonazione, e pur scendendo del -0,2%, resta sopra quota 1.800 dollari/oncia.
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WisdomTree Tactical Update - 13.09.2021Inflazione Usa. Accelera l’indice dei prezzi alla produzione: +8,3% YoY.
L’Amministrazione Biden lavora all’aumento delle tasse.
L’Eurogroppo parla, per la prima volta da marzo 2020, di equilibrio fiscale.
Petrolio WTI sopra 70 Dollari, pesa minaccia uragani nel Golfo del Messico.
La giornata di venerdì scorso, 10 settembre, vigilia del triste anniversario degli attentati alle Torri Gemelle ed al Pentagono, ha visto i maggiori mercati azionari globali proseguire nella fase di debolezza che ha caratterizzato l’intera settimana.
Hanno fatto eccezione il Nikkei, +1,25%, che ha continuato la tendenza positiva delle ultime 2 settimane (vedi grafico a pag. 2) e la sostanziale stabilita’ del FTSE100 britannico, +0,07%. Il Dax tedesco e’ calato del -0,09%, il Cac40 francese del -0,31%.
Nella mattinata di venerdi’ 10 settembre i mercati erano stati supportati dalla notizia della telefonata tra il Presidente Usa Joe Biden e quello cinese Xi Jinping, la prima dopo l’ultima, a febbraio, ed interpretabile come un segnale di distensione tra Governi che da anni si scambiano reciproche accuse e ritorsioni, soprattutto sul fronte del commercio bilaterale.
Cio’ non e’ evidentemente bastato a rasserenare gli operatori: oltre ai listini europei, che dopo una partenza positiva avevano ripiegato, anche Wall Street, reduce da una lunga lista di massimi storici, ha chiuso la settimana in calo, con l’indice S&P500, -0,77% e tutte 5 le sedute in calo. Idem per il Nasdaq -0,87% ed il Dow Jones -0,78%, zavorrato dal -3,3% di Apple, accusata da un Tribunale Usa di condotta anti-competitiva verso gli sviluppatori esterni di App.
Non e’ facile spiegare il sentiment leggermente negativo dei mercati: tra i fattori rilevanti potrebbe esserci l’intensa attivita’ dei Democratici Usa sulle scelte urgenti di politica fiscale, tra le quali l’aumento dell’aliquota fiscale massima al 26,5%, dall’attuale 20,0%.
La percentuale un po’ piu’ bassa di quella prevista dal programma di Governo originario, 28%, sembrerebbe voler favorire il sostegno di una parte dei Repubblicani al mega Piano di Investimenti da 3,5 trillioni di Dollari fortemente voluto dall’Amministrazione Biden. Tra l’altro, e sempre allo scopo di finanziare il Piano, parrebbe che i Democratici vogliano proporre una tassa del 2%, con poche eccezioni, sui buyback azionari.
L’inflazione dei prezzi alla produzione Usa di agosto, +0,7% mese su mese e +8,3% anno su anno, e’ cresciuta più delle stime, creando nuovi spunti di riflessione su tempi e modi della possibile riduzione degli acquisti di obbligazioni da parte della FED (Banca Centrale USA).
Tra venerdì e sabato scorsi, 10 e 11 settembre, si e’ tenuta in Slovenia la riunione mensile dell’Eurogruppo (Ministri dell’economia e delle finanze dei Paesi dell’Unione Europea): per la prima volta, dopo la fase di emergenza economica e sanitaria, si e’ tornato a parlare di regole di bilancio pubblico e obbiettivi di stabilita’ finanziaria.
L’obbiettivo comune e’ quello arrivare ad un accordo, entro la fine del 2022, su come rientrare dalla fase di abnorme creazione di debito pubblico nella fase pandemica, senza penalizzare investimenti e crescita economica.
La produzione industriale italiana a luglio è salita oltre le attese rafforzando la ripresa in atto dalla primavera, e nonostante il calo del comparto automobilistico, penalizzato dalla carenza di componenti elettronici, che riguarda tutti i costruttori di auto mondiali.
Stamattina, 13 settembre, la settimana è iniziata in Asia-Pacifico con le maggiori Borse piuttosto deboli: a Hong Kong l’Hang Seng ha perso il -1,5%, penalizzato dalla “tech”, in particolare da Alibaba -4,3% e Tencent -5,0%, colpite da nuove voci di interventi normativi da parte del Governo cinese.
Il CSI 300 di Shanghai e Shenzen ha perso il -0,6%, mentre il Nikkei giapponese ha guadagnato un misero +0,2%, pur appesantito dal -3,0% di Toyota, impattata dalla notizia di un trattamento di favore per i produttori locali di auto elettriche in Usa.
I mercati azionari europei sono largamente positivi a fine mattinata, con rialzi medi del +0,8% (ore 13.00 CET), ed anche i futures di Wal Street sono in recupero medio del +0,5%.
Tranquillo il fronte obbligazionario, col rendimento del Treasury decennale Usa a +1,33%: lo spread tra BTP 10 anni ed omologo Bund tedesco e’ stabile a 103 bps, col rendimento del BTP a +0,69%.
Sul mercato valutario e’ una nuova giornata di rafforzamento per il Dollaro Usa, che scambia a 1,177 verso Euro, da 1,183 di venerdì. Bitcoin scende dell’1,5% a 44.400 Dollari.
Il prezzo del petrolio WTI (West Texas Intermediate) sale oltre i 70,5 Dollari/barile, +1,2% (ore 13.00 CET), per il riacutizzarsi delle tempeste tropicali che minacciano la produzione off-shore di petrolio Usa, in parallelo a scorte che sono calate ai minimi dal settembre 2019.
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Sell-off su Rame Petrolio e Russell 19.08.2021Il sell off iniziato nella serata di ieri sugli indici americani è proseguito nella notte e nella mattinata di oggi e ha investito tutti gli indici. I supporti chiave di SP500, Dow Jones e DAX tuttavia non hanno ancora ceduto, e la lotta fra bull e bear resta aperta. I bear invece hanno preso il sopravvento su Rame, Petrolio e Russell. Vediamo il quadro.
[PORTAFOGLIO] Aggiornamento posizione NIKKEILONG NIKKEI 225 in carico a 30.104,20 dal 18/02/21
Attuale LOSS 76 PUNTI
Le posizioni rimangono aperte
Aggiornerò via via chiusure e nuove aperture il più possibile in tempo reale.
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L'intento di pubblicare la mia operatività su questo sito è solo narcisistico masochismo e nel caso voleste per follia replicare le mie operazioni, dei vostri eventuali guadagni e/o perdite non me ne fregherebbe proprio nulla. Le idee espresse sono esclusivamente mie. Le analisi sono solo a scopo ludico/informativo.
MOLTO IMPORTANTE
Per quanto rappresentino le mie REALI e certificabili attività nei mercati finanziari, non devono essere considerate come una consulenza o istigazione di alcun tipo.
IMPORTANTISSIMO
La decisione di agire in base a quanto scritto è affare vostro, vi esorto a non replicare le operazioni non sapendo niente del mio metodo decisionale e del mio modello di gestione del rischio.
HB
PS: qui sotto trovi i link dello storico dell'operazione.
NIKKEI225 - Ciclo di Elliott completo e partenza verso area 40k- Ciclo a 8 onde di Elliott completo
- La correzione rintraccia il 50% circa del precedente impulso
- Forte breakout della resistenza statica @ 24.177
- Divergenza nascosta di continuazione del trend
- Poco importa in questa fase l'etichettatura di grado superiore, ABC o 123, in ogni caso si viaggia verso area 40.000
F T S
Friendly. Trading. System.
Tokio ritrova il suo massimo degli ultimi 30 anni....Tokio ritrova il suo massimo degli ultimi 30 anni. A quando per il Ftse Mib?
Le azioni in Asia hanno iniziato la settimana con un rally.
L'indice Nikkei 225 del Giappone ha chiuso sopra 30.000 per la prima volta dall'agosto 1990.
Oggi i mercati americani saranno chiusi per Festività USA PRESIDENTS' DAY
I forti acquisti a Tokyo sono stati spinti dalla notizia uscita questa notte che l'economia giapponese è cresciuta ad un ritmo annuale di quasi il 13% nell'ultimo trimestre, e da report importanti sugli utili aziendali. È stato il secondo trimestre consecutivo di crescita dopo la flessione causata dall'impatto della pandemia.
I mercati si prefigurano che il recupero dovrebbe mettere l'economia sulla buona strada per recuperare i livelli pre-pandemia entro il prossimo anno, aiutato da una ripresa della domanda di esportazioni negli Stati Uniti e in Europa.
Il Giappone aveva recentemente reimposto lo stato di emergenza a Tokyo e in diverse altre città per combattere eventuali nuovi focolai. Ma l’effetto sugli stimoli che il governo giapponese ha messo in atto dovrebbero aiutare a compensare l'impatto sulla mobilità, e sul settore turistico e ricreativo e altri settori pesantemente colpiti.
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +0,47%. Record storico.
Anche il Nasdaq composite ha raggiunto un nuovo record storico.
Nella sessione di venerdì, i titoli delle aziende tecnologiche erano saliti con forza nell’ultima parte delle contrattazioni e hanno concluso la settimana seppur tra qualche incertezza, con i principali indici azionari che hanno raggiunto i massimi di tutti i tempi.
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente acquistati nell’ultima sessione di borsa sono stati:
· Energetico
· Materials
· Finanziario
I settori del S&P 500 che sono stati maggiormente venduti nell’ultima sessione di borsa sono stati:
· Communication Services
· Immobiliare
· Utilities
I mercati scontano l'ottimismo che a Washington il piano Biden da 1.900 miliardi di dollari verrà approvato, che questo mese i report sugli utili aziendali usciti dalla “reporting season” sono stati più che incoraggianti, e che il lancio dei vaccini per il coronavirus preparerà il terreno per una ottima crescita economica nella seconda metà di quest'anno.
L’ottimismo sul piano Biden deriva dal fatto che I democratici hanno deciso di usare un processo legislativo che non richiede il supporto repubblicano per essere approvato.
I mercati sono stati stregati dal piano di stimolo di Biden e sulle campagne vaccinali considerati la panacea magica per i mali pandemici del mondo.
Questo si è tradotto con il dirottamento di gran parte della liquidità sui titoli azionari in un mondo dove i tassi di interesse per altri investimenti sono intorno allo zero per cento.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
· L'S&P 500 è salito di 18,45 punti a 3.934,84 per un +0,47%.
· Il Dow Jones ha guadagnato 27,7 punti, o +0,09%, chiudendo a 31.458,40.
· Il Nasdaq è salito di 69,7 punti, o +0,50%, a 14.095,50.
Anche questa settimana ci sono stati report sugli utili aziendali con risultati sorprendentemente buoni. Circa il 75% delle aziende dell'S&P 500 ha reso noti i risultati sugli utili, mostrando una crescita complessiva del 2,8%.
Si tratta di una netta inversione rispetto alla contrazione del 13% che gli analisti avevano previsto a fine settembre.
Continua a crescere il rendimento del Treasury a 10 anni che è salito all'1,21% dall'1,20% di venerdì.
I titoli al centro dell’attenzione nel bene e nel male nel mercato dopo l’ultima sessione di borsa sono stati:
Tesla Inc +0.55%
Apple Inc +0.18%
Amazon.com Inc +0.48%
Nvidia Corp -1.90%
Walt Disney Company -1.70%
Microsoft Corp +0.20%
Adv Micro Devices +1.20%
Paypal Holdings +4.68%
Tilray Inc -9.83%
Churchill Capital Corp IV Cl A +26.92%
Il Nikkei 225 ha chiuso in rialzo dell'1,9% a 30.084,15. Questo è il livello più alto raggiunto dall'agosto 1990, proprio quando la bolla dell'economia giapponese stava cominciando ad esplodere dopo aver raggiunto il picco di quasi 40.000 nel 1989.
Le chiusure dei mercati asiatici di questa mattina:
· Il Kospi della Corea del Sud è salito del +1,50% a 3.147,00.
· Il Nikkei 225 del Giappone è salito del +1,90% a 30.084,15.
· L'S&P/ASX 200 dell’Australia è salito del +0,90% a 6.868,90.
· L'Hang Seng di Hong Kong chiuso per festività.
· lo Shanghai Composite chiuso per festività.
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