WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.08.2023 La tecnologia torna a sostenere le Borse mondiali, per ora….
Nessuna vera novita’ da Powell e Lagarde al meeting di Jackson Hole.
La Germania si conferma l’economia europea piu’ sofferente nel 2023.
Pechino vuole Borse locali attraenti per gli investitori stranieri.
Nel suo intervento al Simposio dei Banchieri centrali di Jackson Hole (Wyoming), il Chairman della Federal Reserve (FED) Jerome Powell, venerdi’ 25, ha confermato che la priorità e’ ancora la lotta all’inflazione e che la politica monetaria resterà restrittiva finché non sarà centrato l’obiettivo del 2%.
"E' difficile dire quando si raggiungera’ il livello neutro, ma fare troppo poco rischia di rendere l'inflazione persistente con maggiori costi successivamente. Fare troppo può, d'altra parte, arrecare danno non necessario all'economia. Ai prossimi meeting guarderemo all’insieme dei dati e all'evoluzione dei rischi e su queste basi valuteremo se alzare nuovamente i tassi o fare una pausa".
E’ stato un discorso da “falco” nei contenuti ma relativamente cauto nei toni e senza dubbio non ha colto di sorpresa. Il Dollaro si e’ rafforzato verso l’Euro sino a 1,078, al massimo da quasi 3 mesi, il mercato azionario europeo e quello Usa non hanno avuto grandi oscillazioni ed hanno chiuso moderatamente positivi.
In serata ha parlato anche Christine Lagarde, Presidente della Banca centrale europea (ECB), ribadendo l’intenzione di proseguire nella politica restrittiva, poiche’ l'attuale livello di inflazione implica «che la Bce fissi i tassi di interesse a un livello sufficientemente restrittivo per tutto il tempo necessario a riportarla all’obiettivo del 2% nel medio termine».
Le ha fatto eco, con toni ancora piu’ “hawkish”, il Governatore della Banca centrale tedesca (Bundesbank) Joachim Nagel, secondo il quale è “troppo presto” per pensare ad una pausa nei rialzi dei tassi d’interesse.
La Germania soffre di stagnazione economica: il prodotto interno lordo (GDP) tedesco e’ rimasto stabile nel 2’ trimestre 2023, dopo il -0,1% del 1’, ed e’ calato -0,2% rispetto allo stesso trimestre 2022, mentre scende la fiducia delle imprese, con l’indice Ifo sceso a 85,7 punti ad agosto, in linea con le previsioni, e col sub-indice della aspettative a 82,6 da 83,6.
Venerdi’, come accennavamo, segni positivi per le Borse europee: Milano +0,49%, Parigi +0,21%, Madrid, Londra e Francoforte +0,1%. Positivo anche il bilancio della settimana: Milano +1,6%, Londra +1,0%, Parigi +0,9%, Madrid +0,8% e Francoforte +0,4%. Venerdi’ in rialzo per Wall Street: Dow Jones +0,73%, Nasdaq +0,94%, S&P500 +0,67%.
In 2’ piano, ma non meno rilevanti, un paio di dati macro Usa: quello sulla fiducia dei consumatori, calcolato dall'Università del Michigan, ad agosto è sceso a 69,5 punti, con la prospettive dell'inflazione 2024 cresciuta da +3,2 a +3,5%.
Nel weekend scorso la Cina ha annunciato il taglio delle imposte sulle transazioni di Borsa per cercare di arginare il disimpegno degli investitori stranieri dai suoi listini azionari: prevista la riduzione del -0,1%, portandola allo 0,05%.
Il fine e’ quello di rinvigorire il mercato finanziario cinese e aumentare la fiducia degli investitori: cio’ stamani ha aiutato i listini asiatici a chiudere in rialzo: l'Hang Seng ha guadagnato +1,2%, Shanghai +1,5%, Shenzen +2,1%, Tokyo +1,6% e Seul +0,7%.
L'Autorità cinese di regolamentazione dei mercati, (China Securities Regulatory Commission-CSRC), ha dichiarato che “rallenterà” il ritmo delle offerte pubbliche iniziali e regolerà ulteriormente le dismissioni di quote partecipative da parte dei principali azionisti: in attesa di chiarimenti non appare in se’ una modalita’ idonea a rilanciare l’interesse internazionale per le Borse cinesi.
Su Hong Kong segnaliamo il ritorno agli scambi, dopo 17 mesi di sospensione, dell’azione Evergrande, grande operatore cinese del settore immobiliare e costruzioni, alle prese con la complicata e lenta ristrutturazione del suo debito.
Il prezzo e’ sceso fino a -87%, per una capitalizzazione di mercato crollata a circa 0,5 miliardi di Dollari, un’inezia rispetto ai 50 toccati nel 2017!!
Cina e USA lavorano ad un una modalita’ concordata per "cercare soluzioni alle questioni commerciali e di investimento, promuovendo e proteggendo i comuni interessi commerciali". Cosi’ si esprime il Dipartimento del Commercio americano, dopo l’incontro a Pechino tra il Segretario al Commercio Usa Gina Raimondo e il suo omologo Wang Wentao. Le parti (i vice-Ministri) si incontreranno 2 volte l'anno.
La Banca del Giappone (BoJ) manterrà la sua attuale politica ultra-espansiva poichè l'inflazione sottostante in Giappone rimane "un pò al di sotto" del suo obiettivo, ha detto sabato 26 il Governatore della BoJ. Lo Yen si è marginalmente indebolito attorno a 146,46 verso Dollaro, restando vicino al minimo dell’anno.
Prezzo del gas naturale europeo molto volatile sulla piattaforma TTF di Amsterdam: stamane, 28 agosto, guadagna circa +1,5% a 35,3 Euro/MWh, a causa delle perduranti minacce di sciopero dei lavoratori degli impianti di liquefazione del gas in Australia, che pesano da soli oltre 5% del consumo mondiale. Il sindacato e’ pronto all’accordo con Woodside Energy, ma non ancora con Chevron.
Mercati azionari europei ben intonati a fine mattinata, in media +0,9% alle 13.30 CET, similmente ai future Usa, (+0,6% medio).
Situazione calma per i titoli governativi europei: il rendimento del BTP decennale italiano annuo sale +2 bps punti a 4,25%, e lo spread con l’omologo Bund tedecsco e’ stabile attorno a 167 bps.
Tra le materie prime notiamo la conferma della recente debolezza del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa) tornato sotto 80 Dollari/barile, e dell’oro, -0,2% a 1.915 Dollari/oncia. (ore 12.30 CET).
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