Trump e i dazi alla UE, ennesima strategia?Ennesimo attacco di Trump alla UE sui dazi, con la minaccia di imporre tariffe del 50% sull'Unione Europea a partire dal 1° giugno. Ha confermato un'interruzione dei colloqui commerciali con il vecchio continente e attaccato contemporaneamente Apple, promettendo una imposta del 25% sugli iPhone prodotti al di fuori degli Stati Uniti.
La decisione del Presidente ha colpito i mercati azionari: il Dow Jones ha subito un calo dello 0,61% a 41.603 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,67% a 5.803 punti. Segno meno anche per il Nasdaq (-1% a 18.737 punti).
Secondo il Presidente, la UE sarebbe stata creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio. Ha criticato duramente le barriere commerciali, le tasse sull'IVA, le sanzioni aziendali, da lui definite “ridicole”, le manipolazioni monetarie, oltre alle cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane.
Il 2 aprile, quando Trump annunciò i dazi nel “Giorno della Liberazione”, l’UE fu colpita da imposte del 20%, poi ridotte al 10%. Trump ha lasciato intendere di non voler negoziare un nuovo accordo con Bruxelles, affermando che i dazi saranno al 50% dall’inizio di giugno. Ha anche sostenuto che i dazi potrebbero essere evitati se le aziende europee, in particolare le case automobilistiche, investissero nella produzione negli Stati Uniti. Analogamente, venerdì Trump ha affermato che Apple potrebbe evitare i dazi doganali solo se l'azienda producesse in America.
Nel 2024, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e l'UE hanno raggiunto un totale di 975,9 miliardi di dollari, con un deficit americano di 235,6 miliardi di dollari. Sempre lo scorso anno, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e la Cina si sono attestati sui 582,4 miliardi di dollari, con un deficit americano di 295 miliardi di dollari, secondo le statistiche del governo statunitense. Per contro, gli Stati Uniti mantengono un surplus minore nei servizi con entrambe le aree commerciali.
Per quanto riguarda Apple, degli oltre 60 milioni di iPhone venduti ogni anno negli Stati Uniti, si stima che l'80-90% sia prodotto in Cina, mentre il resto in India e Vietnam. Tra le altre cose, non è neppure chiaro se l'amministrazione possa legittimamente imporre una tariffa a una singola azienda. Sebbene le stime siano discordanti, molti analisti ed economisti affermano che produrre gli iPhone negli Stati Uniti potrebbe far aumentare il loro prezzo da 1.000 a livelli compresi tra i 2.500 e i 3.500 dollari, il che evidenzia che anche tornare a produrre negli USA non sarebbe conveniente, anche con tariffe al 25%.
Questo ci fa pensare che alla fine, tutto questo caos faccia parte di una strategia ben precisa, che porti i paesi a negoziare. Tra l’altro, la UE non starà a guardare e imporrà a sua volta delle ritorsioni, che includeranno dazi sugli aerei Boeing e sui prodotti agricoli, interrompendo di fatto una delle relazioni commerciali più importanti a livello globale.
Infine, sottolineiamo che la maggior parte degli alleati tradizionali degli Stati Uniti, tra cui l'Unione Europea, il Giappone, la Corea del Sud, non hanno ancora raggiunto accordi commerciali con Washington. Mentre i colloqui con l'UE sono in stallo, il Giappone si sta preparando per un quarto round di negoziati, ma per ora senza grandi progressi, il che dimostra la complessità nel definire accordi commerciali, nonostante le precedenti affermazioni di Trump secondo cui avrebbe concluso "90 accordi in 90 giorni".
VALUTE, RISK OFF CHE TORNA A SALIRE
Il tasso di cambio EUR/USD ha raggiunto il massimo dall'8 maggio, nonostante la minaccia di Donald Trump di imporre dazi aggiuntivi all'Unione Europea, una decisione che avrà un impatto su un volume annuo di scambi commerciali di oltre 1.600 miliardi di dollari. Il cambio è salito a 1,1365, in rialzo del 2,7% rispetto al minimo di questo mese.
Va ricordato che nel recente passato, quando Trump ha annunciato i dazi, EUR/USD avrebbe dovuto scendere, in ragione del suo status di bene rifugio. E invece il cambio è salito, e la correlazione avversione al rischio – dollaro in rialzo, è saltata principalmente per diverse ragioni fondamentali.
In primo luogo, è salito perché la maggior parte degli analisti ritiene che la minaccia tariffaria del 50% sia una forma di stile negoziale, come fece con la Cina quando portò le imposte al 145%. In secondo luogo, l'euro è cresciuto e il dollaro ha perso quota, perché il mercato ora è concentrato sulle incertezze legate alle politiche commerciali ed economiche USA, che si sono manifestate attraverso un sell-off di Treasuries, dopo il declassamento del debito da parte di Moody’s, il che ha portato ad una uscita dagli asset denominati in dollari che pesano sulla valuta evidentemente.
In terzo luogo, i dati americani rallentano, e la Fed deve ancora cominciare il ciclo di ribasso dei tassi, che ridurrebbe la forbice con l’euro, alimentando, in prospettiva, un recupero ulteriore della moneta unica. Infine, a conferma di tutto ciò, l'amministrazione Trump sta portando avanti un programma di riduzione delle imposte che aumenterà il debito pubblico di oltre 4 trilioni di dollari nel prossimo decennio.
Sulle altre coppie valutarie segnaliamo la discesa del USD/JPY, ormai a ridosso del primo supporto chiave di 142.50 con la possibilità di vedere anche 140.00, supporto cruciale di medio termine. Anche il Cable continua la sua marcia inarrestabile verso 1.3750 e perché no, anche 1.4000. Sotto stress EUR/CHF e USD/CHF, con il franco che guadagna come asset rifugio per eccellenza, unitamente all’oro che sta tornando verso 3.430 e 3.500 massimi precedenti.
PESO MESSICANO
Il peso messicano è salito a 19,3 per dollaro a maggio 2025, il livello più alto dall'ottobre dello scorso anno, poiché le preoccupazioni fiscali e l'incertezza tariffaria negli Stati Uniti hanno indebolito il biglietto verde. Il dollaro si è indebolito rispetto alle principali valute dopo che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che potrebbe aggiungere oltre 3.000 miliardi di dollari al deficit di bilancio federale, pochi giorni dopo che Moody's ha declassato il rating del debito a causa della sua insostenibilità.
Sul fronte interno, gli ultimi dati hanno mostrato che il PIL messicano è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre. Sebbene ciò abbia evitato una recessione tecnica, ha segnalato una debolezza di fondo dell'economia e la necessità per la banca centrale (Banxico) di tagliare i tassi di interesse. Nella sua ultima decisione, la banca ha effettuato un taglio di 50 punti base all'8,5%, come previsto, per attenuare l'attrattiva di un carry trade a favore del peso, il che rafforzerebbe eccessivamente la valuta.
SETTIMANA ENTRANTE
I mercati si preparano a un'altra settimana turbolenta, trainata dalle rinnovate minacce tariffarie del Presidente Trump contro l'Unione Europea e Apple. Gli investitori si concentreranno anche sui commenti dei funzionari della Fed e sui verbali della riunione del FOMC.
I principali indicatori economici statunitensi includono reddito e spesa personale, gli indici dei prezzi PCE, gli ordini di beni durevoli, la bilancia commerciale dei beni, la seconda stima della crescita del PIL del primo trimestre, gli utili aziendali e l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller.
A livello globale, sono attese le decisioni di politica monetaria di Corea del Sud e Nuova Zelanda, mentre c’è attesa per i dati sull'inflazione di Francia, Spagna, Italia e Germania. Anche i dati sul PIL del primo trimestre di Turchia, India, Brasile e Canada non sono da sottovalutare.
Infine, sono attesi i dati GfK sulla fiducia dei consumatori tedeschi, così come quelli sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori in Giappone.
Buona settimana. Ricordiamo infine a tutti che oggi, 26 maggio, è il Memorial Day e le borse USA resteranno chiuse.
Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato domenica che Tokyo intende far progredire i colloqui sui dazi con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di raggiungere un risultato durante il vertice del G7 del mese prossimo.
Venerdì, Ryosei Akazawa, il principale negoziatore giapponese in materia di tariffe doganali, ha tenuto a Washington il terzo round di colloqui tra Giappone e Stati Uniti.
Parlando ai giornalisti a Kyoto, Ishiba ha affermato che ci sono stati progressi nei negoziati, sottolineando le discussioni sull'espansione degli scambi commerciali, sulle misure non tariffarie e sulla sicurezza economica. "Continueremo ad affinare ulteriormente le nostre discussioni tenendo conto del vertice del G7", ha affermato.
Venerdì, Ishiba ha avuto una telefonata di 45 minuti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere di sicurezza, diplomazia e tariffe doganali e ha affermato che i due si augurano un incontro di persona al vertice del G7.
Domenica, Ishiba ha espresso la disponibilità del Giappone a collaborare alla costruzione navale. Ha affermato che gli Stati Uniti hanno mostrato interesse per la possibilità di riparare le navi da guerra statunitensi in Giappone e che il Giappone sarebbe disposto a fornire assistenza.
Ha affermato che il Giappone ha un vantaggio per quanto riguarda le navi rompighiaccio, come quelle utilizzate sulle rotte commerciali artiche, che potrebbero diventare un'area di cooperazione con gli Stati Uniti.
Saverio Berlinzani
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Oltre l'analisi tecnica
I punti salienti della settimanaI mercati finanziari sono attualmente sotto l'influenza di una combinazione di preoccupazioni fondamentali:
- la guerra commerciale e l'attuale fase della diplomazia commerciale
- l'attuale fase di disinflazione in Occidente, che potrebbe essere minacciata dalle tariffe doganali
- l'intransigenza della Federal Reserve (FED) che, a differenza della Banca Centrale Europea, non ha abbassato il tasso sui fondi federali neanche quest'anno
- L'aumento della probabilità di una recessione economica statunitense legata alla guerra commerciale e agli alti tassi di interesse, e il rischio ultimo per il mercato azionario, ovvero la stagflazione.
- Il deficit di bilancio e il debito pubblico degli Stati Uniti, in quanto l'amministrazione Trump sta cercando di approvare una legge per tagliare massicciamente le tasse e aumentare il tetto del debito pubblico.
- Il rischio che ciò comporta per i rendimenti delle obbligazioni societarie statunitensi e quindi per le prospettive degli utili societari (la pietra angolare dell'andamento del mercato azionario).
- Gli attuali conflitti geopolitici
In breve, il livello generale di incertezza è elevato, ma questo non ha impedito al mercato azionario di recuperare fortemente dall'inizio di aprile.
1) In questa ultima settimana di maggio sul mercato azionario, l'evento fondamentale della settimana è l'aggiornamento sull'inflazione PCE statunitense.
Le “FED Minutes” di mercoledì 28 maggio, la seconda stima del PIL statunitense per il primo trimestre di giovedì 29 maggio e l'inflazione PCE statunitense di venerdì 30 maggio sono i tre momenti fondamentali della settimana.
Ma sarà l'inflazione PCE statunitense ad essere decisiva, in quanto è l'indice di inflazione preferito dalla FED. La disinflazione è ripresa quest'anno e la traiettoria discendente tende ancora verso l'obiettivo del 2% della Fed. Tuttavia, alcuni indicatori anticipatori dell'inflazione (come le aspettative di inflazione al consumo) suggeriscono che dovremmo essere cauti riguardo a un possibile rimbalzo dell'inflazione a seguito della guerra commerciale.
Di seguito, si può notare che l'inflazione core PCE è ben avviata verso l'obiettivo del 2%, ma che vi sono preoccupazioni per un rimbalzo dell'inflazione. Un'ulteriore disinflazione negli Stati Uniti è indispensabile se la FED intende tagliare nuovamente i tassi di interesse a partire da quest'estate.
2) Per l'indice S&P 500, il supporto principale di 5700/5900 punti è la garanzia tecnica della ripresa rialzista in corso dall'inizio di aprile.
In questa ultima settimana, l'indice di riferimento di Wall Street continuerà ad essere soggetto ad un'intensa attività fondamentale. Per quanto riguarda l'analisi tecnica dei mercati finanziari, il contratto future sull'S&P 500 deve continuare a essere tenuto sotto stretta osservazione, essendo l'indice di riferimento della finanza statunitense.
Il mercato ha preso un logico respiro tecnico nel breve termine, ma il trend rialzista di fondo rimane intatto finché la zona di supporto 5700/5900 rimane intatta.
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EURUSD -Potrebbe vedere 1,14.Uso il sistema Ichimoku per avere una idea sulla direzione di EURUSD e non per segnali operativi. In D1 siamo sopra la Kumo con la linea Kijun Sen e la linea Senkou Span A al rialzo, per me operazioni short sono pericolose.
Supponendo un long e applicando il mio indicatore delle proiezioni di Hosoda (scaricabile dal mio profilo), ipotizzando come minimo, del punto C, quello del 12 Maggio, abbiamo come primo target 1,14 in corrispondenza della linea NT (lo spartiacque).
Per arrivare alla linea NT bisogna che Fiber superi prima la 1X1 di Gann (linea verde tratteggiata).
Se il minimo del 12 Maggio venisse, invece, violato e Fiber entrasse nella KUMO il long verrebbe annullato.
Hosoda diceva che quando un asset entra nella Kumo è paragonabile ad un aereo che entra nella nebbia dove la scarsa visibilità rende meno evidente la direzione da prendere.
Big Tech: Trump, Dazi e il Rischio Sistematico su AppleLe dichiarazioni di Donald Trump sulle nuove tariffe del 50% verso l’Unione Europea, unite alla minaccia diretta contro Apple ("tassazione se non produce in USA"), hanno avuto impatti immediati sul settore tech globale.
Mi sto chiedendo:
Le aziende come Nvidia o TSM, saranno le prossime nella lista dei dazi? O distanti perché la stesse hanno da poco investito in infrastrutture in USA ecc...
Amazon, anche se non citata direttamente, rischia una ritorsione UE?
Se l’UE risponde con tasse su iPhone, App Store e servizi cloud, il danno potrebbe essere sistemico.
📊 Non so ancora come muovermi sul fronte operativo, ma sto osservando:
Apple (AAPL): zona di supporto tra 175-180 $ probabilmente (eventuale escaletion)
Inoltre c'è da aggiungere la possibilità di una risposta abbastanza immediata da parte dell'UE minacciate dai dazi che entrano in vigore tra una settimana.
Facile anche una contromossa verso le big tech anche in merito a minacce concrete già avvenute settimane fa verso di esse.
Scusate il grafico un po' spoglio, sono alle prime armi... :)
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Trump annuncia dazi UE, ma il dollaro forte pesaPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
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Fattori Principali di Mercato
🔺 Fattori Rialzisti
Instabilità fiscale: Il maxi piano fiscale di Trump e il downgrade di Moody’s aumentano il rischio sovrano USA, spingendo l’oro al rialzo.
Rischi geopolitici: Violenza in Medio Oriente, tensioni con la Cina e politica estera USA incerta mantengono alta la domanda di beni rifugio.
Prospettive Fed: Nonostante i dati USA forti, il mercato continua a scommettere su possibili tagli dei tassi entro fine anno, a causa di debito e crescita debole.
🔻 Fattori Ribassisti o Neutri
Forza del dollaro: Il DXY è salito dello 0,3% grazie a buoni dati su PMI e nuove vendite di case, frenando l’oro.
Dati macro positivi: I PMI forti su servizi e manifattura hanno attirato flussi sul dollaro, riducendo la domanda di oro come copertura.
Presa di profitto: Dopo i massimi di periodo toccati questa settimana, sono entrati in gioco i venditori sotto le principali resistenze.
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Trump ha annunciato che dal 1° giugno imporrà un dazio del 50% sulle importazioni dall’UE, affermando che i negoziati sono "fermi".
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Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
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Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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Sarò felice di rispondervi.
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Bitcoin On-Chain: segnali nascosti [1]🔍Ogni giorno, pubblichiamo la metrica più critica.
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Wall Street torna a guadagnareWall Street torna a guadagnare terreno dopo un paio di sedute correttive, in un contesto di rinnovata incertezza. Restano infatti sul tavolo diverse questioni ancora irrisolte, dai dazi alle politiche fiscali, mentre i dati macroeconomici continuano a mostrare una certa resilienza dell’economia statunitense.
L’S&P 500 e il Nasdaq sono saliti rispettivamente dello 0,5% e dello 0,8%, sostenuti da un rimbalzo del settore tecnologico e da un lieve allentamento dei rendimenti obbligazionari. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,50%.
Tuttavia, il clima resta cauto. Il disegno di legge fiscale, che prevede tagli alle imposte e un aumento della spesa per la difesa, non è ancora stato approvato dal Senato. Questo provvedimento potrebbe aggiungere migliaia di miliardi di dollari al già elevato debito nazionale, pari a 36.800 miliardi di dollari.
Il Congressional Budget Office stima un costo di quasi 4.000 miliardi di dollari, alimentando timori di instabilità fiscale. I mercati obbligazionari riflettono questa preoccupazione: il rendimento dei titoli del Tesoro trentennali ha toccato brevemente il 5,14%, il massimo dal 2023.
I titoli del settore solare, come Sunrun, sono crollati, trascinando al ribasso energia e servizi di pubblica utilità. Al contrario, i servizi di comunicazione hanno sovraperformato.
Nonostante la volatilità, l’indice PMI composito di S&P Global è salito a 52,1 a maggio, segnalando resilienza. Tuttavia, i dati sul settore immobiliare e sul lavoro restano contrastanti.
VALUTE
Il mercato valutario mostra oscillazioni bilaterali, con il dollaro in recupero sulle principali valute concorrenti. A sostenere la divisa statunitense sono stati i buoni dati sui PMI e la perdita di momentum ribassista dopo giorni di indebolimento.
Tecnicamente, si aprono ora scenari di possibile continuazione del ribasso, soprattutto se l’EUR/USD dovesse rompere prima 1,1260 e poi 1,1230. Sebbene il trend di medio termine resti rialzista, non si escludono correzioni più profonde.
Il differenziale dei tassi tra il dollaro e le altre valute continua a favorire la valuta statunitense. Lo swap rappresenta un costo significativo per chi vende dollari.
Le prossime ore saranno cruciali, non tanto per i dati macroeconomici, che non prevedono grandi novità, quanto per gli sviluppi del G7 in Canada. È probabile che si discuta anche di tassi di cambio, dato che Giappone e Corea del Sud hanno chiesto un colloquio con il Segretario al Tesoro Bessent per affrontare il tema valutario.
PMI USA
L’indice PMI composito statunitense di S&P Global è salito a 52,1 a maggio, rispetto a 50,6 di aprile, segnalando una modesta accelerazione dell’attività economica. Tuttavia, la crescita resta debole rispetto agli standard storici.
Si tratta del ritmo più rapido da marzo, ma ancora tra i più bassi dall’inizio del 2024. L’ottimismo delle imprese e le aspettative di produzione sono migliorati rispetto ai minimi di aprile, pur restando moderati a causa delle preoccupazioni legate ai dazi.
Le aziende segnalano che i dazi stanno pesando sulla domanda, interrompendo le catene di approvvigionamento e facendo aumentare i prezzi. Gli ordini per l’export sono ulteriormente diminuiti, soprattutto nel settore dei servizi, mentre i ritardi nelle forniture sono peggiorati.
Nonostante la ripresa dell’attività, le prospettive restano caute a causa delle sfide legate a inflazione e commercio.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 2.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 227.000 nel periodo conclusosi il 17 maggio. Si tratta del livello più basso delle ultime quattro settimane, inferiore alle attese di 230.000.
Il dato evidenzia la resilienza del mercato del lavoro, nonostante i tassi di interesse elevati e il pessimismo delle imprese, alimentato dall’incertezza politica.
Le richieste continuative di sussidio sono invece aumentate di 36.000 unità, raggiungendo quota 1.903.000, oltre le aspettative di 1.890.000. Questo indica una crescente difficoltà per i disoccupati nel trovare un’occupazione adeguata.
LE MINUTE DELLA BCE
La lotta della Banca Centrale Europea contro l’inflazione si avvicina alle fasi finali. Tuttavia, le tensioni commerciali potrebbero esercitare pressioni sui prezzi nel breve termine, mentre una guerra commerciale prolungata potrebbe alimentare l’inflazione nel lungo periodo.
Secondo i verbali della riunione del 16-17 aprile, sebbene i dazi e le controversie commerciali possano pesare sulla crescita, la BCE intravede ancora un percorso verso la stabilità dei prezzi, grazie a forze disinflazionistiche prevalenti nel breve termine.
Alcuni membri del consiglio hanno però avvertito che una guerra commerciale prolungata potrebbe interrompere le catene di approvvigionamento globali, con effetti inflazionistici duraturi.
Durante la riunione di aprile, la BCE ha attuato il settimo taglio dei tassi nell’ultimo anno. Un ulteriore taglio è atteso per il 5 giugno, con una probabilità del 90% secondo i mercati. Gli investitori prevedono un altro taglio entro fine anno, dopo il quale il tasso sui depositi dovrebbe stabilizzarsi intorno all’1,75%.
Saverio Berlinzani
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La metafora dell’iceberg nel tradingQuando si osserva un trader di successo, si nota solo la punta dell’iceberg: i profitti, le operazioni vincenti, la libertà finanziaria. Ma sotto la superficie si nascondono sacrifici, fallimenti, dedizione, disciplina, anni di studio, i test su strategie che non funzionano, le notti passate davanti ai grafici e le battaglie quotidiane contro le proprie emozioni. Tutto ciò è poco visibile ai più. Dietro ogni successo visibile ci sono errori, conti bruciati, momenti di dubbio e una costante ricerca di miglioramento. Solo chi è disposto a lavorare su questi aspetti invisibili può davvero aspirare a risultati duraturi.
Gli elementi invisibili del successo
Dedizione. La fiducia nei propri obiettivi.
Credere profondamente nel proprio percorso è fondamentale. Il mercato metterà a dura prova la tua determinazione con perdite e periodi negativi. Senza una convinzione incrollabile, si rischia di abbandonare al primo ostacolo.
Disciplina e regole. Il pilastro del successo.
Il rispetto di regole ferree di gestione del rischio è ciò che separa i trader che sopravvivono da quelli che si arrendono. Applicare stop-loss, non rischiare più di una piccola percentuale del capitale su ogni operazione e seguire sempre il proprio piano di trading sono abitudini mentali e comportamentali imprescindibili.
Accettare i fallimenti come una risorsa.
Tutti i trader, anche i migliori, hanno affrontato perdite significative e strategie che si sono rivelate inefficaci. Ogni errore è un’opportunità di apprendimento. Fallire insegna cosa non fare e costringe a migliorare il proprio approccio.
Adattabilità per sopravvivere ai cambiamenti.
I mercati cambiano continuamente. Una strategia che funziona oggi potrebbe non funzionare domani. Essere pronti ad aggiornare i propri piani e a rivedere le proprie regole è una qualità indispensabile per restare profittevoli nel tempo.
Resilienza emotiva e gestione dei bias.
La gestione delle emozioni è forse la sfida più grande. Pratiche come la meditazione, il journaling dei trade e l’imposizione di pause dopo una serie di perdite aiutano a mantenere la lucidità e a non farsi travolgere dal panico o dall’euforia.
Consigli pratici per diventare un trader di successo
Crea una routine quotidiana.
Dedica ogni giorno del tempo all’analisi dei mercati, alla revisione del calendario macroeconomico e allo studio dei tuoi risultati.
Gestisci il capitale con il massimo rigore.
Non rischiare mai più dell’1% del capitale su ogni operazione e reinvesti solo una parte dei profitti, proteggendo il resto.
Trasforma gli errori in dati da analizzare.
Tieni traccia di ogni trade, annotando motivazioni, risultati ed errori. Rivedi regolarmente queste informazioni per individuare e correggere i tuoi punti deboli.
Scegli un mentore o una comunità di trader.
Confrontarsi con altri trader o con un mentore accelera l’apprendimento e aiuta a mantenere la motivazione alta.
La verità scomoda che nessuno pubblicizza
Il trading non è un gioco. E’ un mestiere che richiede lo stesso impegno di una laurea in medicina. Per ogni ora di trading “visibile”, ce ne sono molte di studio, test e ottimizzazione. I trader che durano nel tempo non sono i più fortunati, ma i più disciplinati e costanti nel rispettare il proprio sistema. Ma alla fine tutti questi sacrifici hanno una ricompensa reale: libertà finanziaria, flessibilità e la soddisfazione di aver raggiunto un obiettivo difficile. Per ottenere questi risultati, dovrai essere disposto a lavorare su tutto ciò che sta sotto la superficie.
Il debito USA è una minaccia per la ripresa del mercato ?Introduzione: Il mercato azionario sta segnando il passo nel breve termine dopo un trend verticale di rialzo dall'inizio di aprile. Sono molte le questioni di fondo che destano preoccupazione, ma una è attualmente al centro della scena: la sostenibilità del debito sovrano statunitense. Ovviamente è troppo presto per parlare di una crisi del debito pubblico statunitense, ma la nuova legge fiscale sostenuta dall'amministrazione Trump prevede un innalzamento del tetto del debito USA di 4.000 miliardi di dollari, il che sta esercitando una pressione al rialzo a breve termine sui rendimenti delle obbligazioni statunitensi a 10, 20 e 30 anni. Si tratta di una minaccia per il rimbalzo delle azioni statunitensi dall'inizio di aprile?
1) I rendimenti obbligazionari statunitensi raggiungono la zona di allerta macroeconomica
La proposta di legge fiscale dell'amministrazione Trump prevede tagli alle imposte e, soprattutto, un aumento del tetto del debito pubblico statunitense di 4.000 miliardi di dollari per consentire al governo federale degli Stati Uniti di continuare a indebitarsi in modo massiccio.
Il mercato comincia a preoccuparsi di questa situazione, poiché il debito degli Stati Uniti è sul punto di superare il record del 1946 se espresso in percentuale del PIL statunitense. L'onere annuale degli interessi sul debito esistente ha raggiunto gli 880 miliardi di dollari, l'equivalente del bilancio della difesa statunitense.
Grafico che mostra l'evoluzione del debito pubblico statunitense in percentuale del PIL USA
Di conseguenza, i mercati finanziari esprimono la loro preoccupazione per un aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi sulla parte lunga della curva dei rendimenti.
Grafico che mostra le candele giapponesi nei dati giornalieri dei rendimenti obbligazionari statunitensi a 10 anni
Grafico che mostra le candele giapponesi mensili per i rendimenti obbligazionari statunitensi a 30 anni
2) Il mercato spera nell'attivazione della put della FED per allentare la tensione sui bond
Questa pressione al rialzo sui rendimenti obbligazionari statunitensi può rappresentare un rischio per il mercato azionario, in quanto l'aumento dei rendimenti del governo federale degli Stati Uniti avrà un impatto diretto sui tassi di prestito delle società statunitensi.
Le società dell'indice S&P 500 hanno un bilancio solido e dovrebbero essere in grado di farcela, ma i rendimenti obbligazionari a lungo termine non devono salire oltre il 5/6%, poiché la situazione finanziaria delle piccole e medie imprese statunitensi diventerebbe problematica. Questa soglia del 5/6% è stata identificata come la soglia di allarme macroeconomico per la maggior parte delle aziende statunitensi. In un simile scenario, la Fed sarebbe costretta a intervenire direttamente sul mercato obbligazionario per alleviare la pressione.
3) L'S&P 500 si sta surriscaldando nel breve termine, ma il trend rialzista di fondo è stato preservato dal punto di vista tecnico e rimane sostenuto dal nuovo livello record di liquidità globale.
In questa fase, l'analisi tecnica dei mercati finanziari suggerisce che il trend rialzista in atto dall'inizio di aprile non è minacciato. Il mercato si è surriscaldato nel breve periodo e aveva bisogno di respirare. Per quanto riguarda l'indice S&P 500, il consolidamento è di breve durata e la ripresa rimane intatta finché la principale zona di supporto tecnico di 5.700/5.800 punti rimane intatta. Si tratta della fascia di prezzo attraverso la quale passa la media mobile a 200 giorni, indicata in blu nel grafico sottostante.
Grafico che mostra le candele giapponesi giornaliere sul contratto future S&P 500
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D-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), Strategia rialzistaD-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), Strategia rialzista
DESCRIZIONE TITOLO:
D-Wave Quantum Inc. è stata fondata nel 1999 e ha sede a Palo Alto, in California. D-Wave Quantum Inc. sviluppa e fornisce sistemi, software e servizi di calcolo quantistico in tutto il mondo. L'azienda offre i computer quantistici Advantage e Advantage 2, Ocean, una suite di strumenti open-source, e il servizio Leap quantum cloud, un servizio basato su cloud che fornisce accesso in tempo reale ai computer quantistici e ai solutori ibridi quantistici, nonché servizi di accesso sicuro e protezione dei dati. Fornisce inoltre il servizio di solutore ibrido Leap, che offre una combinazione di risorse di calcolo quantistiche e classiche e algoritmi avanzati per risolvere problemi di scala aziendale; e D-Wave Launch, un approccio graduale per identificare e costruire applicazioni ibride quantistiche in produzione, che include sessioni di formazione e accesso al calcolo quantistico. Inoltre, l'azienda offre i sistemi di calcolo quantistico D-Wave Advantage annealing e gli strumenti per sviluppatori Ocean. Le sue soluzioni quantistiche sono utilizzate per l'allocazione, la programmazione delle risorse, la programmazione di fabbrica, l'instradamento dei veicoli, l'ottimizzazione della logistica, la scoperta di farmaci, la progettazione di costruzioni industriali, l'ottimizzazione del portafoglio e l'ottimizzazione di manutenzione, riparazione e revisione.
DATI: 22/05/2025
Prezzo = 19,06 Dollari
Capitalizzazione = 5,563B
Beta (5 anni mensile) = 0,89
Rapporto PE (ttm) = --
EPS (ttm) = -0,66
Target Price D-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), strategia rialzista
1° Target Price: 21,16 Dollari
2° Target Price: 34 Dollari
3° Target Price: 46,83 Dollari
4° Target Price: 54,76 Dollari
D-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), Strategia rialzista D-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), Strategia rialzista
DESCRIZIONE TITOLO:
D-Wave Quantum Inc. è stata fondata nel 1999 e ha sede a Palo Alto, in California. D-Wave Quantum Inc. sviluppa e fornisce sistemi, software e servizi di calcolo quantistico in tutto il mondo. L'azienda offre i computer quantistici Advantage e Advantage 2, Ocean, una suite di strumenti open-source, e il servizio Leap quantum cloud, un servizio basato su cloud che fornisce accesso in tempo reale ai computer quantistici e ai solutori ibridi quantistici, nonché servizi di accesso sicuro e protezione dei dati. Fornisce inoltre il servizio di solutore ibrido Leap, che offre una combinazione di risorse di calcolo quantistiche e classiche e algoritmi avanzati per risolvere problemi di scala aziendale; e D-Wave Launch, un approccio graduale per identificare e costruire applicazioni ibride quantistiche in produzione, che include sessioni di formazione e accesso al calcolo quantistico. Inoltre, l'azienda offre i sistemi di calcolo quantistico D-Wave Advantage annealing e gli strumenti per sviluppatori Ocean. Le sue soluzioni quantistiche sono utilizzate per l'allocazione, la programmazione delle risorse, la programmazione di fabbrica, l'instradamento dei veicoli, l'ottimizzazione della logistica, la scoperta di farmaci, la progettazione di costruzioni industriali, l'ottimizzazione del portafoglio e l'ottimizzazione di manutenzione, riparazione e revisione.
DATI: 01/05/2025
Prezzo = 7,10 Dollari
Capitalizzazione = 2.067B
Beta (5 anni mensile) = 0,86
Rapporto PE (ttm) = --
EPS (ttm) = -0,75
Target Price D-WAVE QUANTUM INC. (QBTS), strategia rialzista
1° Target Price: 8,33 Dollari
2° Target Price: 10,48 Dollari
3° Target Price: 13,23 Dollari
BTC siamo pronti per un rintracciamento??? BITFINEX:BTCUSD Contesto Generale e Logica di Fondo:
Bitcoin sta attualmente navigando in un territorio di nuovi massimi storici, avendo superato la soglia dei $100.000 USD e spingendosi oltre i $110.000 USD. Il forte rialzo iniziato intorno al 7 aprile 2025, dai minimi di circa$74.000 USD, suggerisce l'inizio di un ciclo potenzialmente annuale o biennale ( almeno ). In questo contesto, qualsiasi discesa (rintracciamento) non sarebbe necessariamente un segno di inversione del trend, ma piuttosto una correzione sana e necessaria per raffreddare il mercato, consentire prese di profitto e creare nuove opportunità di acquisto, prima di una potenziale ripresa verso nuovi massimi.
Livelli di Prezzo Importanti (al 22 Maggio 2025):
Prezzo Attuale: Bitcoin si aggira tra $110.766 - $112.500 USD.
1. Resistenze Immediate (Basate su Picchi Recenti e Proiezioni):
$111.903,84 USD: Questo è il nuovo picco recente sul grafico fornito. Rappresenta il massimo raggiunto finora.
$112.279,40 USD (Resistenza 1): Questo è il primo livello di resistenza definito dal grafico. Un superamento convincente di questo livello può aprire la strada a ulteriori guadagni.
$114.014,41 USD (Resistenza 2): Il secondo livello di resistenza identificato, indicando un potenziale target se il momentum rialzista continua.
$115.000 - $130.000 USD (Target per chiusura trimestrale): Se il forte momentum rialzista dovesse continuare, questi potrebbero essere obiettivi psicologici o estensioni di Fibonacci verso cui Bitcoin potrebbe puntare per la chiusura del trimestre a fine giugno.
$120.000 - $138.000 USD (Proiezioni di Fibonacci): Questi sono livelli proiettati tramite estensioni di Fibonacci che potrebbero agire come future resistenze o target di prezzo se il trend rialzista si mantiene.
Logica: Essendo in un territorio di nuovi massimi storici, non ci sono resistenze precedenti. Questi livelli rappresentano o picchi di prezzo recenti che agiscono da piccola barriera, o proiezioni basate su analisi tecnica (come Fibonacci) e livelli psicologici che il prezzo potrebbe tentare di raggiungere.
2. Supporti Immediati / Di Breve Termine (Basati sui Picchi Precedenti e Fasi di Consolidamento):
$109.417,46 USD (Supporto 1): Questo livello è immediatamente al di sotto del prezzo attuale e si allinea con il precedente picco di $109.358,01. Una tenuta qui indicherebbe un forte interesse all'acquisto.
$108.981,85 USD (Supporto 2): Un altro supporto ravvicinato sul grafico, poco al di sotto del precedente.
$107.272,01 USD (Supporto 3): Un livello di supporto leggermente più profondo, che potrebbe essere testato in caso di maggiore pressione di vendita nel brevissimo termine.
$103.346,51 USD (Supporto 4): Questo livello si avvicina alla parte bassa del range di prezzo delle ultime ore/giorni e potrebbe fungere da supporto importante se il prezzo dovesse ritracciare ulteriormente.
Logica: Questi livelli rappresentano zone in cui il prezzo ha consolidato o ha trovato acquirenti in fasi recenti di rialzo. Essendo stati superati, ora possono agire come "pavimenti" su cui il prezzo può rimbalzare.
3. Supporti Chiave / di Medio Termine (Basati su Consolidamento e Volumi):
$95.000 - $98.000 USD: Quest'area ha visto un'attività di trading significativa intorno ai minimi di inizio maggio. Rappresenta un supporto cruciale dove il prezzo potrebbe trovare acquirenti in un rintracciamento più profondo.
$93.765,81 USD (Supporto Volumetrico): Questo è un livello di supporto importante basato sui volumi scambiati. Indica una zona in cui c'è stata una notevole attività di acquisto/vendita.
$88.804,64 USD: Questo è il minimo toccato intorno a metà aprile, prima dell'attuale spinta rialzista. Un ritracciamento a questo livello metterebbe alla prova la forza del ciclo rialzista più ampio.
$84.754,25 USD (Supporto Volumetrico): Un altro livello di supporto volumetrico, più profondo, che indica una zona di forte interesse storico.
$85.000 - $90.000 USD: Questa fascia di prezzo ha rappresentato una zona di consolidamento e accumulazione con volumi consistenti durante la seconda metà di aprile.
Logica: Questi livelli sono zone di prezzo dove si sono concentrati volumi di scambio significativi. Storicamente, le aree con volumi elevati agiscono spesso come forti supporti o resistenze. Un rintracciamento verso questi livelli offrirebbe opportunità per gli acquirenti di lungo termine.
Scenario Generale
Il grafico stesso suggerisce due scenari:
Continuazione del Rialzo: Il prezzo continua la sua salita verso i $120.000 USD e oltre.
Rintracciamento e Poi Ripresa: Il prezzo scende verso i livelli di supporto (come quelli da $109.000 a $93.000) per poi riprendere la sua ascesa verso nuovi massimi.
La mia ipotesi di una discesa come "rintracciamento per poi riprendere la salita verso i nuovi massimi" è supportata dall'analisi tecnica e dalla dinamica dei cicli di mercato, specialmente se consideriamo l'inizio del 7 aprile come un nuovo ciclo annuale o biennale ( almeno ). Per confermare un rintracciamento significativo per la chiusura trimestrale/semestrale, sarebbe auspicabile vedere almeno una chiusura settimanale/bisettimanale ribassista.
[BACKTEST E FORWARD TEST] - Vedi le differenzeIl backtest e il forward test sono entrambi metodi utilizzati per valutare l'efficacia di una strategia di trading, ma si differenziano nel tipo di dati utilizzati e nel periodo di applicazione.
1. Backtest :
• Definizione: Il backtest è un processo che simula l'applicazione di una strategia di trading sui dati storici.
L'obbiettivo è verificare come una strategia avrebbe performato in passato, basandosi su dati di mercato già noti.
• Caratteristiche:
• Si usa un set di dati storici per testare la strategia.
• Permette di ottimizzare e adattare la strategia in base ai risultati storici.
• I risultati possono essere influenzati da overfitting, cioè una strategia che sembra
performare molto bene sui
dati storici, ma che in realtà potrebbe non funzionare su dati futuri.
• Limiti:
• Non garantisce che i risultati passati si ripetano nel futuro.
• Non tiene conto di variabili imprevedibili o di eventi fuori dal normale, come crisi
economiche improvvise.
2. Forward Test (o Paper Trading) :
• Definizione: Il forward test è un test di una strategia su dati reali, ma in tempo reale, senza rischiare denaro. Viene eseguito su un periodo futuro rispetto ai dati utilizzati nel backtest.
• Caratteristiche:
• La strategia viene testata in tempo reale, ma con denaro virtuale.
• Permette di verificare se la strategia può effettivamente funzionare in condizioni di mercato
attuali e future.
• È utile per simulare il comportamento della strategia in condizioni di mercato che
potrebbero non essere presenti nei dati storici.
• Limiti:
• Può richiedere tempo per raccogliere dati significativi.
• Potrebbe non riflettere completamente la performance di una strategia in un mercato reale,
dove emozioni e slippage (slittamento dei prezzi) entrano in gioco.
Confronto :
• Dati: Il backtest usa dati storici, mentre il forward test usa dati futuri, ma simulando
l'applicazione della strategia in tempo reale.
• Scopo: Il backtest è utile per verificare la fattibilità teorica di una strategia, mentre il
forward test cerca di validarla in un contesto più vicino a quello che si troverebbe nel
trading reale.
• Rischio di overfitting: Il backtest può risultare soggetto a overfitting, mentre il forward
test aiuta a capire se una strategia è robusta anche in un contesto incerto.
In sintesi :
Il backtest è il primo passo per testare una strategia, mentre il forward test serve a validarla in condizioni di mercato attuali, prima di applicarla con denaro reale.
Oro in Rally tra Caos Fiscale USA e Dollaro Debole: Focus su PMIPer continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno.
Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
Per le mie analisi utilizzo:
*Chart di Capital.com*
🌞 Buongiorno a tutti 🌞
💡 Analisi Gold 💡
che bello xau come si muove ultimamente, pulito,chiaro, lavora bene sui livelli.
che si puo chiedere di piu?
Caos Fiscale USA + Downgrade di Moody’s
• I tagli fiscali proposti da Trump potrebbero aggiungere 3–5 trilioni di dollari al debito USA nei prossimi 10 anni.
• Questo ha messo pressione sui Treasury: rendimento del 30 anni oltre il 5,09%, massimo dal 2023.
• L’oro ne beneficia come copertura contro monetizzazione del debito, rischio credito e instabilità politica.
📉 Debolezza del Dollaro
• Il Dollar Index (DXY) resta sotto pressione, -0,6% questa settimana.
• Il downgrade e le aspettative più morbide sulla Fed spingono investitori esteri verso l’oro.
💰 Aste USA Deboli = Clima Risk-Off
• L’asta del Treasury a 20 anni è andata male, segnale di avversione al rischio.
• Cala la domanda istituzionale su duration, e aumentano i flussi su asset rifugio come l’oro.
🧨 Rumore Geopolitico + Rischi Elettorali
• Le politiche di Trump riaccendono incertezza su dazi, commercio e bilancio pubblico.
• Il mercato prezza un premio per la volatilità politica, altro vento a favore dell’oro.
È probabile che il mercato continui a cavalcare queste narrative, quindi resto moderatamente rialzista.
⚠️ Ma attenzione: un rimbalzo del dollaro o stabilizzazione nei bond potrebbe portare prese di profitto.
📅 Focus Dati di Oggi
15:45 — PMI Manifatturiero e Servizi S&P Global
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Stati Uniti, ancora un porto sicuro?Salgono i rendimenti dei titoli di Stato americani, in seguito all’asta dei titoli a 20 anni, che ha evidenziato una domanda debole nonostante i rendimenti superiori al 5%.
Le preoccupazioni riguardo al crescente deficit, che minaccia lo status di "porto sicuro" degli Stati Uniti, si sono manifestate attraverso una vendita di titoli del Tesoro per un valore di 16 miliardi di dollari. L’asta ha incontrato una bassa domanda, con conseguente calo di azioni, obbligazioni e dollaro. Il rendimento è salito dal precedente 4,81% al 5,047%.
In questo particolare momento storico, il timore degli investitori è legato proprio al mercato obbligazionario, che sembra perdere appeal dopo il recente declassamento del debito USA da parte dell’agenzia di rating Moody’s.
Per ora, siamo ancora in una fase di tensione tutto sommato accettabile, ma non si può escludere un peggioramento. Molto dipenderà dalle conclusioni di due questioni prioritarie: la scadenza dei dazi ridotti (i famosi 90 giorni dal 2 aprile sui dazi reciproci, inclusi quelli verso la Cina) e l’approvazione del piano fiscale, che suscita preoccupazioni tra gli addetti ai lavori.
WALL STREET FRENA
Le azioni statunitensi hanno registrato perdite nella sessione di ieri, a causa dell’aumento dei rendimenti e delle preoccupazioni per il crescente deficit federale.
L’S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente l’1,6% e l’1,4%, mentre il Dow Jones ha ceduto oltre l’1,9%.
I rendimenti delle obbligazioni a lungo termine sono aumentati dopo un’asta da 16 miliardi di dollari di titoli del Tesoro a 20 anni, considerata deludente. Il rendimento a 30 anni è balzato a circa il 5,08%, il livello più alto dal 2023.
Le preoccupazioni si concentrano su una proposta di legge su tasse e spesa pubblica a Washington, che potrebbe gonfiare ulteriormente il deficit.
Tra i titoli, UnitedHealth è scesa del 5%, mentre Alphabet è salita del 3,5% grazie ai nuovi investimenti nell’intelligenza artificiale.
Tecnicamente, gli indici hanno spazio per una correzione ribassista, anche se per ora si tratta solo di un parziale pullback dopo settimane di ripresa.
VALUTE
L’indice del dollaro è sceso per la terza seduta consecutiva, raggiungendo mercoledì quota 99,7, il livello più basso delle ultime due settimane.
Gli operatori sono concentrati sul vertice dei ministri delle finanze del G7, per capire se l’amministrazione statunitense accetterebbe un dollaro più debole.
Le speculazioni su un potenziale calo del dollaro si sono intensificate dopo notizie di colloqui valutari tra funzionari giapponesi, sudcoreani e statunitensi.
Nel frattempo, crescono le preoccupazioni fiscali negli Stati Uniti. Il presidente Trump ha esortato i repubblicani al Congresso a sostenere un ampio disegno di legge sui tagli fiscali, ma finora non è riuscito a convincere i principali oppositori.
A peggiorare la situazione, Moody’s ha declassato il rating del credito statunitense ad Aa1, citando l’aumento del debito pubblico e del deficit di bilancio.
Il dollaro si è indebolito in generale, con le perdite più marcate nei confronti di yen ed euro. Per ora, salvo correzioni sporadiche, il trend dovrebbe rimanere quello attuale, con target di EUR/USD a 1,1500 e USD/JPY a 140,00.
UK: SALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è salito al 3,5% ad aprile 2025, il livello più alto da gennaio 2024, rispetto al 2,6% di marzo e sopra le previsioni del 3,3%.
Il maggiore contributo al rialzo è venuto dai prezzi di abitazioni e utenze, in particolare elettricità e gas.
Un modesto contributo al ribasso è arrivato dagli affitti, cresciuti del 6,3%, un ritmo più lento rispetto al 7,2% di marzo.
Ulteriori pressioni al rialzo sono arrivate dai trasporti, influenzati dall’introduzione dell’accisa sui veicoli elettrici, sia nuovi che usati, a partire da aprile.
Il maggiore effetto al ribasso è derivato dal calo dei prezzi di abbigliamento e calzature, dovuto all’aumento degli articoli in saldo.
CRIPTOVALUTE
Ieri il Bitcoin (BTC) ha registrato un nuovo massimo storico, superando i 109.800 dollari e battendo il precedente record di 109.588 dollari.
Questo traguardo rappresenta un rialzo del 47% rispetto al minimo di poco inferiore ai 75.000 dollari del 7 aprile. È la seconda volta nel 2025 che BTC tocca un nuovo massimo storico.
La criptovaluta aveva subito una forte pressione ribassista tra gennaio e inizio aprile, in concomitanza con l’applicazione dei dazi su diversi partner commerciali internazionali.
Dopo aver toccato il massimo di 109.588 dollari il 20 gennaio, il Bitcoin era crollato di oltre il 30%, scendendo sotto i 75.000 dollari, prima di riprendere slancio a metà aprile, grazie alla conclusione di accordi commerciali tra gli Stati Uniti e varie nazioni.
L’aumento è stato alimentato anche dalla forte domanda di ETF spot da parte degli investitori statunitensi, con afflussi netti per 7,4 miliardi di dollari nelle ultime cinque settimane.
L’intero mercato delle criptovalute mostra segnali rialzisti, con un sentiment positivo che sta spingendo anche le principali altcoin come Ethereum, XRP e Solana.
Saverio Berlinzani
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Bitcoin On-Chain: segnali nascosti [1]🔍Ogni giorno, pubblichiamo la metrica più critica.
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🎯 Supply in Profit / Loss ⚠️ 4/5
💡 Valore attuale: 88% dell'offerta in profitto
💡 Deduzione: Quando la metrica supera gli ~87 %, si attiva una zona euforica. Spesso si manifesta una pausa o ritracciamento prima di una nuova spinta rialzista, se sostenuto da flussi fresh. Potenziale consolidamento imminente.
Qual è la tua view?
👍 LIKE se vedi ancora spazio per il rialzo
✏️ SCRIVI se ti aspetti un pullback.
Il mercato USA ha subito una significativa correzione ieri.Il mercato azionario statunitense ha subito una significativa correzione - 21 maggio 2025.
L'attesissima flessione del recente rally del mercato è finalmente arrivata mercoledì, con tutti i principali indici in calo di oltre l'1% a fronte di un aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro.
L'S&P ha concluso ieri la sua serie positiva di sei giorni con un leggero calo, ma oggi ha davvero toccato il fondo, con l'indice in calo dell'1,61% a 5.844,61. Il Dow Jones ha registrato la performance peggiore, con un crollo dell'1,91% (circa 816 punti) a 41.860,44, mentre il NASDAQ ha perso l'1,41% (circa 270 punti) a 18.872,64.
Dopo il declassamento di Moody's della scorsa settimana e con un'ingente proposta di legge fiscale al vaglio del Congresso, i rendimenti sono saliti al livello più alto degli ultimi due anni, con l'aumento dei timori di deficit. Il rendimento del decennale è salito al 4,59% e quello del trentennale al 5,08%. La situazione è peggiorata dopo una debole asta pomeridiana di obbligazioni a 20 anni.
All'inizio della settimana, abbiamo ribadito che ci saranno migliori opportunità di ingresso (e probabilmente prezzi migliori per farlo). Abbiamo spiegato che un po' di back and fill era giustificato con azioni ipercomprate nel breve termine, e sembra che lo stiamo vedendo ora.
Non sarebbe poi così sorprendente vedere un leggero ritracciamento qui. Ma come abbiamo detto all'inizio della settimana, salvo eventi troppo drastici, è probabile che gli acquirenti intervengano e qualsiasi arretramento dovrebbe essere relativamente contenuto.
Nel frattempo, gli utili del settore retail sono stati contrastanti mercoledì, con la maggior parte dell'attenzione rivolta al gigante della grande distribuzione Target (TGT), che ha riportato utili del primo trimestre inferiori alle stime di quasi il 20%, mentre il fatturato di 23,8 miliardi di dollari è stato anch'esso inferiore alle aspettative. Il problema più grande, tuttavia, è stato che TGT ha tagliato le sue previsioni di vendita per l'intero anno, in gran parte a causa dell'incertezza sui dazi. Le azioni di TGT sono scese di oltre il 5% nella sessione.
Target ha trovato il modo di non raggiungere nemmeno le stime materialmente ridotte, il che è diventato quasi un tema ricorrente per loro nel periodo post-COVID. Parte dei problemi di Target è il risultato di tendenze di spesa dei consumatori che si sono allontanate dai beni voluttuari dell'azienda.
Sebbene non vi sia dubbio che il contesto operativo per i venditori di beni voluttuari rimanga difficile, la persistente serie di risultati trimestrali deboli di Target riflette probabilmente anche problemi di esecuzione specifici dell'azienda.
Inoltre, Lowe's (LOW), il secondo più grande rivenditore di articoli per la casa del paese, ha riportato una sorpresa positiva sugli utili dell'1,4% nel primo trimestre, con un fatturato di 20,9 miliardi di dollari, leggermente superiore alle nostre aspettative. Allo stesso modo, The TJX Cos. (TJX) ha superato la stima del 2,2%. Anche la società madre di TJ Maxx e Marshalls ha superato le aspettative di fatturato, registrando 13,1 miliardi di dollari. LOW e TJX sono state entrambe travolte dalle vendite di mercoledì, registrando un calo rispettivamente dell'1,7% e del 2,9%.
Tutti i principali indici in calo di oltre l'1%
A causa dell'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro e delle crescenti preoccupazioni fiscali.
S&P 500: -1,61% a 5.844,61 punti
Dow Jones Industrial Average: -1,91% (circa 816 punti) a 41.860,44
NASDAQ Composite: -1,41% (circa 270 punti) a 18.872,64
Fattori chiave della correzione:
Aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro: decennale al 4,59%, trentennale al 5,08% (massimi di due anni) — innescato da un'asta debole di bond a 20 anni con rendimento al 5,047%. (treasurydirect.gov)
Preoccupazioni fiscali: declassamento da Aaa a Aa1 da parte di Moody’s. (Business Insider)
Proposta di legge fiscale: nuove misure al Congresso generano incertezza sul deficit federale.
Settore retail: risultati contrastanti
Target Corporation (TGT): EPS $1,30 (-36%), ricavi $23,8 mld (-2,8%). Azioni -5%. (Investor's Business Daily)
Lowe's (LOW): EPS $2,92 (superiore alle attese), ricavi $20,93 mld (-2%). Azioni -1,7%. (Investopedia)
TJX Companies (TJX): EPS $0,92 (+), vendite comparabili +3%. Azioni -2,9%. (investor.tjx.com)
Prospettive future
Il mercato potrebbe restare volatile nei prossimi giorni, con attenzione a:
Richieste settimanali di sussidi di disoccupazione
Indice di attività nazionale della Fed di Chicago
Vendite di case esistenti
L’andamento delle trattative commerciali e delle politiche fiscali sarà determinante per la direzione del mercato.
Quando i mercati hanno paura, il trading saggio è il momento che acquista.
Marco Bernasconi Trading
#AN001: Situazioni Geopolitica e Impatto ForexSalve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di come le recenti turbolenze geopolitiche stiano influenzando i mercati valutari globali. In questa settimana di maggio 2025, eventi significativi stanno scuotendo l'equilibrio economico e politico mondiale, con ripercussioni dirette sul Forex.
Panoramica Geopolitica: Tensioni Crescenti
Crisi India-Pakistan
Dopo l'attacco terroristico a Pahalgam del 22 aprile, che ha causato la morte di 25 turisti indiani, le relazioni tra India e Pakistan si sono deteriorate rapidamente. Scambi di artiglieria lungo la Linea di Controllo, espulsioni diplomatiche e la sospensione del Trattato delle Acque dell'Indo hanno caratterizzato le settimane successive. Sebbene sia stato raggiunto un cessate il fuoco il 10 maggio, la situazione rimane instabile, con impatti significativi sul traffico aereo e sulle rotte commerciali regionali.
Wikipedia
Stallo Nucleare Iran-USA
Le trattative sul nucleare tra Iran e Stati Uniti sono in stallo. Teheran rifiuta di interrompere l'arricchimento dell'uranio e di negoziare sul programma missilistico, mentre Washington insiste su queste condizioni. L'Iran, sotto pressione economica a causa delle sanzioni, potrebbe cercare supporto da Cina e Russia, sebbene questi alleati affrontino proprie sfide geopolitiche.
Reuters
"Golden Dome" e Politiche Commerciali USA
Il presidente Donald Trump ha annunciato il progetto "Golden Dome", un sistema di difesa missilistico da 175 miliardi di dollari ispirato all'Iron Dome israeliano. Parallelamente, le politiche commerciali protezionistiche degli Stati Uniti stanno generando incertezza nei mercati globali, con l'Unione Europea che propone una strategia "Buy European" per rafforzare l'autonomia economica del blocco.
The Times of India
Financial Times
Impatti sul Forex: Analisi dei Mercati Valutari
EUR/USD: Pressione Ribassista
L'euro è sotto pressione a causa delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti e delle incertezze economiche interne. Le proposte di riforma degli appalti pubblici e le iniziative di difesa europea potrebbero influenzare la fiducia degli investitori. La BCE ha evidenziato rischi per la stabilità finanziaria derivanti da queste tensioni.
USD/JPY: Yen Rifugio Sicuro
In un contesto di incertezza globale, lo yen giapponese si rafforza come valuta rifugio. Le tensioni in Medio Oriente e le politiche statunitensi spingono gli investitori verso asset considerati più sicuri, favorendo l'apprezzamento dello yen.
GBP/USD: Verso una Nuova Relazione UK-UE
Il Regno Unito, sotto la guida del Primo Ministro Keir Starmer, cerca di ristabilire relazioni più strette con l'Unione Europea, senza però rientrare nel blocco. Questa strategia pragmatica potrebbe ridurre l'incertezza economica e influenzare positivamente la sterlina nel medio termine.
USD/CAD: Influenza dei Prezzi del Petrolio
Il dollaro canadese risente delle fluttuazioni dei prezzi del petrolio, influenzati dalle incertezze nelle trattative tra Iran e Stati Uniti e dalle tensioni in Ucraina. La dipendenza del Canada dalle esportazioni energetiche rende il CAD sensibile a questi sviluppi.
USDJPY e SPX: Una Correlazione che Racconta più di Quanto Sembra🔶 Fase 1: 2000–2008 – Crisi tecnologica e finanziaria
Contesto macroeconomico:
Scoppio della bolla dot-com nel 2000.
Attacchi dell'11 settembre 2001.
Crisi dei mutui subprime nel 2007–2008.
Esempio concreto:
Nel 2000, l'S&P 500 ha perso circa il 49% del suo valore tra il picco di marzo 2000 e il minimo di ottobre 2002.
Durante lo stesso periodo, lo yen giapponese si è apprezzato rispetto al dollaro USA, passando da circa 110 a 102 JPY/USD.
Interpretazione:
In periodi di crisi, gli investitori tendono a ritirare i capitali da asset rischiosi (come le azioni) e a rifugiarsi in valute considerate sicure, come lo yen giapponese. Questo comportamento porta a una correlazione negativa tra l'S&P 500 e USD/JPY: quando l'S&P 500 scende, USD/JPY tende a scendere (yen si rafforza).
🔷 Fase 2: 2008–2012 – Politiche monetarie espansive
Contesto macroeconomico:
Crisi finanziaria globale del 2008.
Implementazione del Quantitative Easing (QE) da parte della Federal Reserve.
Tassi d'interesse prossimi allo zero in Giappone.
Esempio concreto:
Nel marzo 2009, l'S&P 500 ha raggiunto un minimo di circa 676 punti.
Nel novembre 2011, USD/JPY ha toccato un minimo storico di circa 75,5.
Interpretazione:
Nonostante le politiche monetarie espansive, la fiducia degli investitori era ancora fragile. Lo yen ha continuato a rafforzarsi, indicando una persistente avversione al rischio. La correlazione tra S&P 500 e USD/JPY è rimasta negativa o neutra.
🟩 Fase 3: 2012–2025 – Divergenza delle politiche monetarie
Contesto macroeconomico:
Abenomics in Giappone con ulteriori stimoli monetari.
Ripresa economica negli Stati Uniti con rialzi dei tassi d'interesse da parte della Fed.
Politiche monetarie divergenti tra Fed e Bank of Japan.
Esempio concreto:
Tra il 2012 e il 2015, USD/JPY è salito da circa 80 a 125, indicando un forte deprezzamento dello yen.
Durante lo stesso periodo, l'S&P 500 è passato da circa 1.400 a oltre 2.100 punti.
Interpretazione:
La divergenza delle politiche monetarie ha reso il dollaro più attraente rispetto allo yen, incentivando il "carry trade": gli investitori prendevano in prestito yen a basso costo per investire in asset denominati in dollari con rendimenti più elevati. Questo ha portato a una correlazione positiva tra S&P 500 e USD/JPY: entrambi sono saliti.
📌 Conclusione
La relazione tra l'S&P 500 e USD/JPY varia in base al contesto macroeconomico:
Correlazione negativa in periodi di crisi, dove lo yen funge da valuta rifugio.
Correlazione positiva in periodi di espansione economica e politiche monetarie divergenti, incentivando il carry trade.
Monitorare questa correlazione può offrire spunti utili per comprendere il sentiment degli investitori e le dinamiche dei flussi di capitale globali.