ingresso portafoglio Verisign e Disney no stop, usd 1,09ingresso portafoglio Verisign e Disney no stop, cambio a 1,09, ingresso piccole size su altri due titoli usa come segue:
VERISIGN 2pezzi a 222,75 no stop
DIS 5pezzi a 110,57
Oltre l'analisi pluriennalografica!
A metà giugno valuteremo anche se switchare i bond portoghesi in usd per eventualmente riportarli in Italy (ma sempre in usd), anche se seguiamo anche la Romania, dipenderà dal contesto di mercato e dei rendimenti, se non convinti porteremo a scadenza il Portugallo'24, adesso è ancora un po' prestino per pensarci.
Oltre l'analisi tecnica
McDonald's slancio a seguito dei risultati delle trimestrali Il prezzo delle azioni di McDonald's è rimasto bloccato per mesi ma l'ultimo rapporto sugli utili ha dato al titolo la spinta di cui aveva bisogno. La performance commerciale è stata migliore del previsto ed ha fatto balzare le azioni di quasi il 5% durante la sessione di lunedì, questo potrebbe indicare che gli investitori stiano cominciando ad interessarsi nuovamente al titolo.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
risultati trimestrali: Segni di un'inversione del trend
McDonald's ha registrato un aumento dello 0,4% delle vendite globali nel quarto trimestre, nettamente contrapposto al calo dello 0,4% previsto dagli analisti. La ripresa è stata guidata in parte da una performance più forte nei mercati internazionali, in particolare nel Medio Oriente, dove le vendite sono migliorate dopo la debolezza legata ai boicottaggi dello scorso anno. Sebbene il fatturato totale sia rimasto invariato a 6,4 miliardi di dollari, la reazione del mercato suggerisce fiducia nella capacità dell'azienda di superare i recenti ostacoli.
Il mercato statunitense ha rappresentato un punto debole, con un calo delle vendite dell'1,4% a causa del taglio delle spese da parte dei clienti. Anche un'epidemia di E. coli alla fine del 2023 aveva avuto ripercussioni, obbligando a chiudere temporaneamente alcuni ristoranti negli Stati Uniti. McDonald's prevede tuttavia che le vendite negli Stati Uniti si stabilizzeranno entro il Q2, grazie al proseguimento delle promozioni e a una costante ripresa dell'affluenza. Nonostante queste pressioni a breve termine, gli ultimi dati suggeriscono che il peggio potrebbe essere passato.
analisi tecnica: Nuovo momentum in fase di sviluppo
Il prezzo delle azioni di McDonald's è in difficoltà da quando l'epidemia di E. coli di ottobre ha innescato un brusco calo, lasciando il titolo bloccato in un intervallo di oscillazione mentre il mercato generale si è spinto al rialzo. I compratori sono finalmente intervenuti a metà gennaio in corrispondenza della media mobile a 200 giorni, gettando le basi per una ripresa. Da allora, il titolo è tornato a superare la media mobile a 50 giorni, segnalando un miglioramento del momentum.
La reazione agli utili di ieri ha visto le azioni incrementare il gap e spingersi verso la zona positiva grazie a un forte volume, chiudendo vicino ai massimi della sessione. Il prossimo banco di prova è rappresentato dal livello di resistenza in cima al gap di ottobre nonché dai livelli di trend leggermente superiori. Una rottura di questi livelli potrebbe aprire le porte a un rialzo più sostenuto, riportando l'attenzione sul trend rialzista di lungo periodo.
mcdonald's (nyse: MCD) Grafico a candela giornaliero
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
"Safilo" il caffè in tazza grande è servito.....Il pattern è completato, Nel 79% dei casi, l’uscita di una figura tazza con manico è rialzista, il titolo deve superare ultimo ostacolo circa 1.22, il 07/05/24 sono previsti come detto anticipatamente un Q1 negativo rispetto al Q1 2023, eppure A.T. dice il contrario, potrebbe esserci qualche sorpresa non prevista!!, nessuno lo può sapere con certezza, sempre con una mentalità da trader, chi vuole rischiare, consiglio comunque di inserire stop loss, ma non troppo ravvicinato.
"Telecom" linee roventi....Il titolo è ancora fortemente sottovalutato, con bilanci in miglioramento, che non si vedevano da più di venti anni, intendo forte calo del debito e fatturati in crescita, credo che se il titolo non sale adesso, allora è meglio cambiare settore ed azione, tecnicamente c'è un po di ipercomprato sul settimanale, come bande di bollinger , e sul giornaliero anche RSI è superiore al 70%, ci potrebbe stare anche se non subito uno storno, ma ciò non comporterebbe un cambio di trend sul medio e lungo termini. Signori BUON TRADING!!
CPI XAU ? ?Per continuare a offrirti valore gratuitamente, ho bisogno del tuo sostegno. Metti un like e seguimi: è un gesto piccolo per te, ma fondamentale per il mio lavoro
💡🔍 Analisi Gold del Giorno🔍💡
Buongiorno
🔥 Oro Molto Molto Caldo🔥
- Rischi geopolitici: Se la Cina risponde con misure più aggressive, l'oro potrebbe superare i $3.000 prima del previsto.
- Politica della Fed: Un atteggiamento restrittivo potrebbe innescare un pullback verso i $2.800
- Dati CPI in arrivo oggi 14.30: Un'inflazione superiore alle attese potrebbe accelerare il rally dell'oro
- COT Report (2 Feb 2025): Le posizioni nette long dei fondi speculativi sono aumentate del +8,7% su base settimanale.
Se dovesse raggiungere i livelli chiave segnati, potrei valutare un posizionamento.
State attenti, non forzate trade inutili.
C'è tempo,la pazienza è la base di ogni buon trader.
ci vediamo alle 14.30
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Le azioni chiudono in rialzo in attesa dei dati CPI.Le azioni chiudono in rialzo in attesa dei dati CPI.
di Marco Bernasconi – 12 Febbraio 2025
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A Wall Street si dice:
"Compra aziende con gestione eccellente. L'abilità del gestore è importante quanto la qualità dell'azienda stessa."
— Warren Buffett
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La mia opinione e il mio punto sul mercato oggi
Ieri, le azioni sono rimaste bloccate in un ristretto intervallo di negoziazione, mentre gli investitori attendevano i dati CPI di oggi, elaborando nel contempo la testimonianza al Congresso del presidente della Fed, Jerome Powell, e le ultime mosse tariffarie del presidente Donald Trump.
• Il Dow Jones è avanzato dello 0,28% (circa 123 punti), chiudendo a 44.593,65.
• L’S&P 500 è salito dello 0,03% a 6.068,50.
• Il NASDAQ, invece, ha registrato una perdita dello 0,36% (circa 70 punti), chiudendo a 19.643,86.
Tesla (TSLA) ha avuto un impatto negativo sull’indice, scendendo del 6,3% per il quinto giorno consecutivo in territorio negativo. La maggior parte dei "Magnificent 7" è stata sotto pressione oggi, ad eccezione di Apple (AAPL), che è aumentata del 2,2% grazie a una nuova partnership nel settore dell’intelligenza artificiale con Alibaba (BABA) per i suoi dispositivi in Cina.
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Le dichiarazioni di Powell e le nuove tariffe commerciali
Durante la sua audizione di ieri davanti al Comitato Bancario del Senato, Powell ha dichiarato che la Fed non aveva fretta di riprendere i tagli ai tassi di interesse. Nel complesso, il presidente della banca centrale si è mostrato fiducioso sulla solidità dell’economia, sottolineando la forza del mercato del lavoro e la persistenza dell’inflazione.
Tuttavia, ha evitato di commentare direttamente le nuove tariffe doganali.
Parlando di dazi, il Presidente ha annunciato ieri dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, che entreranno in vigore il 12 marzo. Nei prossimi giorni, si prevedono possibili misure di ritorsione da parte dei partner commerciali.
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L’attenzione si sposta sui dati CPI
Nonostante le dichiarazioni di Powell e la questione dei dazi, il vero protagonista della settimana potrebbe essere il rapporto CPI di oggi.
• Le previsioni indicano un tasso annuo del 2,9%, lo stesso del mese precedente.
• Il dato mensile è atteso in calo, passando dallo 0,4% allo 0,3%.
• L'indice core CPI dovrebbe salire allo 0,3% rispetto allo 0,2% del mese scorso.
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Il mercato in attesa di segnali chiari
Attualmente, il mercato sembra muoversi con cautela, aspettando maggiori informazioni su due fronti chiave: inflazione e dazi doganali.
• Un rapporto CPI inferiore alle attese potrebbe attenuare la pressione sui rendimenti obbligazionari, incentivando gli acquisti nei settori più sensibili ai tassi.
• Al contrario, dati CPI superiori alle aspettative potrebbero alimentare nuove vendite e un aumento della volatilità.
Non resta che attendere l’uscita del dato per vedere come evolveranno i mercati.
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Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
Con una strategia mirata e la giusta mentalità, puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente.
Unisciti a noi e inizia a investire con intelligenza, approfittando dei prezzi bassi e delle opportunità che il mercato offre in questo momento di panico.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
° Oggi propongo alla vostra attenzione: Yelp (YELP)
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° Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Powell vs TrumpPOWELL VS TRUMP
Ha parlato Jerome Powell! Nella sua audizione al Congresso, il Presidente della Fed ha rilasciato commenti interessanti riguardanti la politica monetaria, ma non solo, dato che si è espresso sulle tariffe, anche se velatamente.
Il Presidente ha dichiarato di non avere fretta di modificare la politica monetaria, in ragione di un'economia che cresce ancora e si dimostra resiliente. Gli USA non sono in recessione, secondo il Governatore, che ha insistito ricordando che non spetta alla Fed dire se gli USA hanno sperimentato un atterraggio morbido, ma di certo la stessa Fed può dire di non aver osservato un atterraggio duro.
Parlando delle tariffe, ha ricordato che non spetta alla banca centrale commentare le politiche tariffarie, ma poi ha puntualizzato che la tesi del libero scambio ha ancora senso, in ragione del fatto che i paesi che non adottano politiche restrittive sui dazi crescono più rapidamente.
La stoccata al Presidente Trump è arrivata poco dopo, quando ha dichiarato che la legge non consente al Presidente di rimuovere un membro del consiglio della Fed. Insomma, il rapporto tra i due protagonisti della vita politica ed economica degli Stati Uniti non sembra tutto rose e fiori, ma i due leader avranno ben altre occasioni per confrontarsi e il tutto si fa estremamente interessante.
WALL STREET NEUTRALE
La borsa USA ha oscillato intorno allo zero e non è riuscita a schiodarsi dal trading range neanche con le dichiarazioni del Governatore Powell, che ha ribadito davanti al Congresso che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi di interesse.
Nel frattempo, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio senza eccezioni o esenzioni. Le azioni dei produttori di acciaio e alluminio sono aumentate, vale a dire Cleveland-Cliffs (3,1%), US Steel Corp (1,2%), Nucor (2,5%) e Alcoa (1,6%).
Le megacap invece hanno avuto chiusure contrastanti, con Apple che ha guadagnato l'1,6%, Alphabet lo 0,2% mentre Microsoft e Meta hanno registrato perdite. Sostanzialmente invariate Nvidia e Amazon.
Nel frattempo, la stagione degli utili continua con le azioni Coca-Cola in crescita di oltre il 4% dopo che le vendite dell'azienda hanno superato le stime.
VALUTE
Lentamente, ma inesorabilmente, il mercato dei cambi ci sta dicendo che il dollaro ha perso slancio, forse perché tutte le notizie positive per la divisa USA sono ormai scontate nei prezzi di mercato.
Ieri sera poi, dopo che è uscita una notizia che fa sperare nella fine della guerra Russia-Ucraina, il dollaro ha ulteriormente ripiegato, alimentando una fase di risk on che ha spinto Euro, GBP, AUD e NZD al rialzo. Il Presidente ucraino Zelensky si è detto pronto ad offrire uno scambio territoriale con la Russia. Non è molto, ma è un piccolo spiraglio che si apre.
MESSICO, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale del Messico si è ridotta del 2,7% rispetto all'anno precedente a dicembre 2024, dopo un calo dell'1,4% nel mese precedente. Si tratta del quinto mese consecutivo di cali nell'attività industriale, con l'edilizia (-7,5% contro -4,5%), l'estrazione mineraria (-6,3% contro -4,4%) e la produzione manifatturiera (-0,6% contro -0,1%) che hanno contribuito al rallentamento economico.
Allo stesso tempo, i servizi di pubblica utilità hanno registrato una crescita più lenta, dell'1,7%, rispetto al 3% di novembre. Su base mensile, la produzione industriale è scesa dell'1,4% a dicembre, una diminuzione superiore alle attese dello 0,5%. Nel 2024, la produzione industriale messicana è aumentata dello 0,2% rispetto a un anno fa. Peso messicano ancora debole a 20.55 contro dollaro.
BRASILE, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale in Brasile si è attenuato al 4,56% a gennaio 2025 dal 4,83% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il livello più basso da settembre dell'anno scorso. Tuttavia, è rimasto al di sopra della fascia di tolleranza superiore della banca centrale del 4,5%, e ciò sosterrà la previsione di un altro aumento dei tassi a marzo, come segnalato a dicembre.
Nonostante siano rimasti elevati, i prezzi hanno rallentato per cibo e bevande (7,25% contro il 7,69% a dicembre 2024), mentre i costi sono diminuiti per alloggi e utenze (-0,36% contro il 3,06%), esclusivamente a causa dell'impatto dei crediti energetici. A loro volta, rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,16%, l’aumento più debole per gennaio dal 1994.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Forte inizio di settimana con Powell e inflazione.Forte inizio di settimana con la testimonianza di Powell e i dati sull'inflazione.
di Marco Bernasconi 11 Febbraio 2025
A Wall Street si dice:
"Non guardare il mercato tutti i giorni. Guardalo solo quando sei pronto a vendere."
– Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi
Le preoccupazioni sui dazi e sull'inflazione continueranno a influenzare il mercato questa settimana, ma le azioni hanno comunque avuto un avvio positivo lunedì, con tutti i principali indici in rialzo.
Il NASDAQ è aumentato di quasi l'1% (circa 190 punti) nella giornata odierna, chiudendo a 19.714,27, mentre il settore tecnologico ha registrato un rialzo significativo, con NVIDIA (NVDA) in crescita di quasi il 3%. Anche altri titoli al di fuori del gruppo "Magnificent 7" hanno mostrato performance notevoli, tra cui Palantir (PLTR, +5,2%), Broadcom (AVGO, +4,5%) e Micron (MU, +3,9%), solo per citarne alcuni. Nel frattempo, l'S&P 500 è salito dello 0,67% a 6.066,44, mentre il Dow Jones ha guadagnato lo 0,38% (circa 167 punti) chiudendo a 44.470,41.
Le azioni stanno recuperando terreno dopo una settimana difficile, in cui i principali indici erano entrati nella sessione di venerdì con guadagni, prima che le tensioni legate ai dazi e all'inflazione li facessero arretrare. Inoltre, al momento della stesura di questo articolo, si attende ancora un'eventuale decisione da parte dell'ex presidente Donald Trump riguardo un'imposizione tariffaria del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio.
I dazi e il rischio per la Fed
Uno dei maggiori rischi per i mercati, a mio avviso, è che i dazi proposti possano spingere la Federal Reserve a prolungare la pausa nella riduzione dei tassi di interesse. Ciò potrebbe portare a tassi elevati più a lungo del previsto, aumentando il rischio che qualcosa nell'economia subisca una battuta d’arresto. Questo è un aspetto da monitorare attentamente, man mano che il dibattito sui dazi prosegue.
I dati sull'inflazione e l'impatto sulla Fed
A proposito della Federal Reserve, gli operatori di mercato stanno aspettando con ansia il rapporto sull'Indice dei Prezzi al Consumo (CPI) di domani e il rapporto sull'Indice dei Prezzi alla Produzione (PPI) di giovedì, che offriranno maggiori indicazioni sulle tendenze dell'inflazione e sui loro possibili effetti sulla politica monetaria.
Di recente, gli investitori non sono rimasti soddisfatti dell’andamento dell’inflazione, in quanto il suo lungo processo di raffreddamento sembra essersi fermato.
Venerdì scorso è emerso che le aspettative di inflazione a un anno sono balzate al 4,3%, secondo l'Indice di Fiducia dei Consumatori dell'Università del Michigan. Si tratta del livello più alto registrato da novembre 2023.
Dal momento che il recente rapporto sull'occupazione non ha avuto un impatto significativo sul mercato azionario, la pubblicazione del dato sull'inflazione di gennaio, prevista per domani, potrebbe invece innescare movimenti più decisi. Tuttavia, è difficile immaginare che l'inflazione possa davvero spostare l'ago della bilancia, a meno che il dato non risulti significativamente superiore o inferiore alle attese.
Utili aziendali e la testimonianza di Powell
La sessione di oggi include diversi report sugli utili, tra cui quelli di:
Coca-Cola (KO)
Shopify (SHOP)
Gilead Sciences (GILD)
BP (BP)
Marriott International (MAR)
DoorDash (DASH)
Inoltre, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, inizierà domani due giorni di testimonianza al Congresso. Il primo intervento avverrà davanti a una commissione del Senato, seguito da un'ulteriore audizione davanti a una commissione della Camera il giorno successivo.
Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
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Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
[IL VIAGGIO DEL TRADER] - I processi e le emozioni che affrontaIN QUESTA STORIA AFFRONTERAI IL PERCORSO DI UN TRADER CHE CHIAMERO' LOGAN MILLER. BUONA LETTURA.
C'era una volta un giovane trader, Miller, che si avvicinò al mondo del trading quasi per caso. All'inizio, come molti, aveva solo una piccola somma di denaro e un grande desiderio di fare fortuna. La sua prima esperienza fu quasi surreale. Iniziò a fare delle piccole operazioni, quasi senza pensare troppo, seguendo istintivamente il mercato. E incredibilmente, le sue prime mosse si rivelarono vincenti. Ogni trade sembrava un colpo fortunato, e in breve tempo i suoi guadagni iniziarono a crescere.
Miller si sentiva invincibile, come se avesse scoperto un segreto che solo lui conosceva. Ma come spesso accade, la fortuna è una dama capricciosa. Dopo qualche tempo, il mercato cambiò direzione e Miller, sicuro di sé, non si accorse della nuova fase.
Entrò in una serie di operazioni sbagliate, e in pochi giorni vide il suo conto scendere rapidamente. Quel che era cominciato come un sogno di guadagni facili, si trasformò in un incubo. Era in drawdown, un periodo in cui sembrava che nulla andasse per il verso giusto. I suoi profitti si erano dissolti, lasciando spazio a dubbi e frustrazione.
Nonostante tutto, la sorte volle che Miller avesse un altro colpo di fortuna. Con un'analisi improvvisata e forse anche un po' di intuizione, riuscì a fare un altro trade vincente, seguito da un altro, e poi ancora. I profitti tornarono a crescere, e Miller si convinse che ora aveva capito davvero come funzionava il mercato.
Si sentiva un maestro, un esperto. Il suo ego era in crescita, e il pensiero che "poteva vivere di trading" cominciò a farsi largo nella sua mente. E fu così che Miller prese una decisione avventata: decise di ridurre le ore di lavoro al suo impiego e dedicarsi esclusivamente al trading.
Credeva di essere pronto a fare il salto, certo che il mercato non lo avrebbe mai più tradito. Ma, come spesso accade nella vita, la realtà era molto più complessa di quanto avesse immaginato. Una serie di operazioni sbagliate, complice la sua euforia e la sua arroganza, lo portò a una batosta ancora più grande. In poco tempo, Miller si ritrovò quasi senza soldi, con il conto che stava per essere azzerato.
Fu allora che Miller si fermò a riflettere. Capì che il trading non era solo una questione di fortuna o intuizione. Si rese conto di aver ignorato la disciplina, la psicologia e, soprattutto, la gestione del rischio. Decise quindi di prendersi una pausa.
Iniziò a studiare con serietà, a leggere libri, a seguire corsi, a confrontarsi con altri trader. Comprese che il successo nel trading non era legato alla singola operazione vincente, ma alla capacità di prendere decisioni ponderate e di proteggere il proprio capitale
Con il tempo, Miller imparò a gestire le emozioni, a non farsi travolgere dall'ansia del profitto immediato e ad usare il risk management con rigore. Le sue operazioni divennero più razionali, più mirate.
Cominciò a recuperare le perdite, un passo alla volta, e la sua fiducia nel processo, non più nel colpo di fortuna, crebbe. Ogni piccolo miglioramento nella sua psicologia e nelle sue strategie lo avvicinava sempre di più a una stabilità durevole.
PARTE FINALE :
Oggi, Miller è diventato un trader consapevole e profittevole. Sa che il mercato è imprevedibile, ma con disciplina, pazienza e una solida gestione del rischio, è riuscito a recuperare tutto ciò che aveva perso. Ha imparato che il vero segreto non è fare fortune veloci, ma costruire una carriera solida, fatta di piccoli passi.
E sa che il percorso verso il successo è lungo, ma con ogni errore c'è una lezione preziosa da imparare.
- Giovanni-Fx.
Trump non molla, ma neppure le borseL'S&P 500 è salito dello 0,7%, il Nasdaq è salito dell’1,3% e il Dow Jones ha chiuso positivo dello 0,30% nella sessione di inizio settimana. Tutto questo nonostante Trump non molli la presa e parli di nuovi dazi, questa volta su alluminio e acciaio, senza specificare chi potrebbe essere preso di mira. Sembrerebbe rivolgersi all’Europa, e qualcuno ipotizza anche la Gran Bretagna.
Il Presidente ha parlato di tariffe al 25% e ha affermato che questa settimana ne saranno annunciate anche di nuove verso quei paesi che non reciprocano, ricordando qualche paese asiatico, India in testa. Il portavoce e Consigliere della Casa Bianca Hasset ha dichiarato che l’India pone dazi elevati sui prodotti USA e per contro non ne paga sull’export negli USA e ciò va corretto.
VALUTE
Il dollaro rimane sostenuto, e nulla per ora sembra pregiudicarne la price action rialzista. Anche in assenza di ufficiali dichiarazioni di Trump, la moneta USA è rimasta pressoché tutta la seduta a ridosso dei massimi di periodo, senza però, almeno per ora, riuscire a violarli.
L’EUR/USD rimane vicino a 1.0300, primo supporto di breve, al di sotto del quale troviamo 1.0270 e 1.0220, seguiti da 1.0170. Al rialzo, per ora, solo timide correzioni. Il Cable sembra voler puntare a 1.2320 e in sequenza 1.2250.
Non sale però l’USD/CAD, che rimane non lontano dal supporto chiave di 1.4270, forse in ragione del fatto che tutte le notizie negative sul paese nordamericano, compresa la promessa di tariffe del 25%, sembrano ormai scontate dai prezzi attuali. Per di più, se gli USA vogliono ridurre il deficit commerciale con il paese confinante, devono svalutare il dollaro e forse questo è il primo segnale che qualcosa cambierà anche sugli altri rapporti valutari.
Oceaniche che ripiegano e restano deboli, e anche l’USD/JPY dai minimi di 151.00 ha in fondo recuperato solo 100 pips, rimanendo in trend ribassista.
ALLUMINIO
I future sull'alluminio hanno registrato modesti guadagni, attestandosi intorno ai 2.640 dollari a tonnellata, dopo che il presidente Trump ha annunciato l'intenzione di imporre una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio negli Stati Uniti. Ma il Presidente non ha però specificato verso chi e quando sarebbero entrate in vigore.
Gli Stati Uniti dipendono dalle importazioni per quasi la metà del loro consumo di alluminio, con il Canada come principale fornitore, seguito dagli Emirati Arabi Uniti. Nel 2018, durante il suo primo mandato da presidente, Trump ha imposto una tariffa del 10% sulle importazioni di alluminio, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
Nel frattempo, i prezzi dell'alluminio erano già in rialzo, seguendo ampi guadagni nei metalli di base poiché le preoccupazioni per l'offerta e il miglioramento degli indicatori di produzione sostenevano le aspettative della domanda.
ACCIAIO
I futures sulle barre d'acciaio si sono attestati sotto i 3.300 CNY a tonnellata, in mezzo all'incertezza sulla politica commerciale degli Stati Uniti, mentre il presidente Donald Trump ha annunciato i piani per una tariffa del 25% su tutte le importazioni di acciaio oltre che su quelle di alluminio. L'ampia misura minaccia i legami commerciali globali e solleva preoccupazioni per i principali esportatori come la Corea del Sud.
Mentre Trump ha precedentemente imposto e poi sospeso le tariffe su partner chiave come Canada e Messico, la mancanza di chiarezza alimenta il malessere. Le importazioni di acciaio degli Stati Uniti, sebbene rappresentino una quota minore del consumo, sono cruciali per le industrie che si affidano a gradi speciali, tra cui aerospaziale, automobilistico ed energetico. Durante il primo mandato di Trump, alcune compagnie petrolifere hanno ottenuto delle esenzioni.
La Corea del Sud, che ha già diversificato le esportazioni sin dalle politiche commerciali iniziali di Trump, ora spedisce circa il 70% della sua media pre-2018 negli Stati Uniti in volume, sebbene il paese rimanga il suo principale cliente di acciaio in termini di valore.
ORO, NUOVI MASSIMI SOPRA I 2900 DOLLARI
L'oro è balzato oltre i 2.900 dollari l'oncia lunedì, raggiungendo un nuovo massimo storico questa notte a 2.942, spinto dalla domanda di beni rifugio dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nuovi dazi globali. La mossa si aggiunge ai dazi sui metalli esistenti come parte della sua revisione della politica commerciale.
Nel frattempo, le aspettative di una politica monetaria più accomodante da parte delle principali banche centrali stanno anche sostenendo il prezzo della materia prima. Gli investitori hanno continuato ad anticipare due tagli dei tassi della Fed nel 2024 nonostante i solidi dati sul lavoro, in linea con le proiezioni del FOMC. Anche la Banca d'Inghilterra ha tagliato i tassi la scorsa settimana con un approccio più accomodante del previsto, mentre la RBI ha implementato il suo primo taglio dei tassi da quando le misure legate alla pandemia sono state quasi cinque anni fa.
Gli acquisti di oro da parte delle banche centrali hanno ulteriormente sostenuto i lingotti, con la Pboc che ha aggiunto alle sue riserve per il terzo mese consecutivo a gennaio, come hanno evidenziato i dati ufficiali.
Buona giornata.
Saverio Berlinzani
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⚠️Oro è un treno in corsa, difficile saltarci a bordo se non cercando posizionamenti su timeframe inferiori.⚠️
Al momento non sto operando gold, ma lo tengo monitorato.
Gli unici livelli rilevanti che sto controllando sono quelli già segnalati in precedenti analisi.
Temporaneamente mi sposto su altri asset finché non si ristabilizza e rientra un po’
Se dovesse raggiungere livelli chiave, potrei valutare un posizionamento scalping molto soft.
State attenti, non forzate trade inutili.
C'è tempo,la pazienza è la base di ogni buon trader.
ci vediamo alle 14.30
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
L'oro raggiunge i massimi per via delle tensioni sui dazi commer [Le tensioni sui dazi commerciali sembrano destinate a diventare un tema cruciale durante la prima metà dell'anno. Se da un lato le reazioni in tutte le asset class sono state divergenti e incostanti, l'oro ha invece percorso un cammino inverso, salendo costantemente mentre gli investitori ricercano sicurezza.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
L'oro risplende in un contesto incerto
Prese di posizione, minacce, passi indietro e rappresaglie: l'approccio di Trump alle tariffe presenta tutti i tratti distintivi del suo primo mandato ed il settore metallurgico è tornato nel mirino. La decisione odierna di imporre tariffe del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio è solo l'ultima escalation di una guerra commerciale sempre più intensa.
La risposta delle varie asset class è stata disomogenea. Le reazioni dei mercati azionari sono state specifiche per ogni settore, ad esempio le case automobilistiche e le azioni legate ai consumatori hanno accusato il colpo, mentre i mercati valutari hanno registrato forti oscillazioni. La scorsa settimana l'USD/CAD è salito per un breve periodo ai massimi degli ultimi 20 anni prima dell'inversione di tendenza, mettendo in evidenza la volatilità.
L'oro, tuttavia, ha seguito un percorso decisamente più consueto, approfittando del suo storico ruolo come bene rifugio dall'inflazione e dall'incertezza dei mercati. A fronte dell'escalation delle tensioni e dell'aumento dei timori per l'inflazione, il metallo pregiato è riuscito a trovare un sostegno solido, spingendosi verso nuovi massimi.
Prospettive sotto il profilo tecnico: Momentum forte anche se servono segni che indicano un pullback
L'oro ha registrato un rialzo maggiore del 10% da inizio anno, rompendo una resistenza chiave per poi mantenere i guadagni. Il trend rimane forte, ma ci sono un paio di segnali che lasciano intendere che potremmo assistere a un consolidamento nel breve periodo prima della prossima ascesa.
In primo luogo, il posizionamento dell'oro rispetto ai canali di Keltner. Queste bande, che utilizzano l'Average True Range (ATR) per adattarsi dinamicamente alla volatilità, in genere racchiudono circa l'85% della price action. Se i prezzi chiudono al di fuori della banda superiore per più sessioni, questo suggerisce spesso che il momentum si sta esaurendo e che è possibile che si verifichi un ritracciamento.
Anche l'indice di forza relativa (RSI) si sta spingendo in territorio di ipercomprato, a 77. Sebbene questo confermi un forte momentum - e non ci sono segni di divergenza negativa (quando il prezzo si muove più in alto ma l'RSI inizia a ritardare) - esso indica che l'oro potrebbe raggiungere un punto di stallo nel breve termine.
Per i trader che cercano di posizionarsi nel contesto generale del trend, un pullback potrebbe fornire un punto di entrata più favorevole. Qualora si verificasse un ritracciamento a bassa volatilità, questo rafforzerebbe la forza del trend rialzista e offrirebbe l'opportunità di entrare a livelli migliori.
Grafico a candele giornaliere dell'oro
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 82,12% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
[AD ALCUNE CANDELE MANCA L'OMBRA] - Vedi qui la spiegazionePERCHE' AD ALCUNE CANDELE MANCA L'OMBRA SOPRA, SOTTO O SIA SOPRA CHE SOTTO IL CORPO ?
Nei mercati finanziari, le candele giapponesi rappresentano l'andamento dei prezzi in un determinato intervallo di tempo. Ogni candela è composta da un corpo (che mostra l'apertura e la chiusura) e da eventuali ombre (che indicano il massimo e il minimo raggiunti durante quel periodo). Quando una candela manca di un'ombra superiore o inferiore, significa che il prezzo non si è mai mosso oltre il livello di apertura o chiusura in quella direzione.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA SUPERIORE :
Candela Marubozu ribassista 🔻
• Il prezzo di chiusura coincide con il minimo del periodo.
• Indica una forte pressione di vendita senza rimbalzi significativi.
• Candela tipica di un forte trend ribassista.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA INFERIORE :
Candela Marubozu rialzista 🔺
• Il prezzo di apertura corrisponde esattamente al minimo del periodo.
• Significa che i compratori hanno dominato sin dall'inizio, senza mai
permettere un ribasso.
• Candela tipica di un forte trend rialzista.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA SUPERIORE E INFERIORE :
Candela Marubozu completa ❌
• Il prezzo si è mosso in una direzione senza esitazioni.
• Se è rialzista, significa che il prezzo di apertura è il
minimo e il prezzo di chiusura è il massimo.
• Se è ribassista, il prezzo di apertura è il massimo e il
prezzo di chiusura è il minimo.
• E' un segnale forte di momentum nella direzione
della candela.
L'assenza di ombre, quindi, indica generalmente una chiara direzionalità e può essere un segnale di continuazione o inversione a seconda del contesto di mercato.
Dazi e inflazione stoppano i risultati settimanali del mercato.I timori per dazi e inflazione compromettono i risultati settimanali del mercato.
di Marco Bernasconi 10 Febbraio 2025.
A Wall Street si dice:
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Non ha senso fare molte cose se non sai cosa stai facendo."
— Warren Buffett
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La mia opinione e il mio punto sul mercato oggi
Negli ultimi giorni, i due fattori che stanno davvero destabilizzando il mercato sono i dazi e l'inflazione... e venerdì ne abbiamo avuto un assaggio di entrambi, con il risultato di un calo generale delle azioni nella settimana.
• Il NASDAQ è crollato dell'1,36% (circa 268 punti) chiudendo a 19.523, registrando una perdita settimanale di circa 0,5%.
• Il Dow Jones è sceso dello 0,99% (circa 444 punti) chiudendo a 44.303,40.
• L'S&P 500 ha perso lo 0,95%, chiudendo a 6.025,99, con cali settimanali rispettivamente dello 0,5% e dello 0,2%.
Fino alla sessione odierna, tutti e tre gli indici erano in territorio positivo per la settimana.
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I dazi come fonte di incertezza
Le azioni sono state penalizzate lunedì 3, quando l'ex presidente Donald Trump ha rilanciato i piani per nuovi dazi su Canada, Messico e Cina (sebbene l’applicazione sia stata posticipata di un mese per i primi due Paesi).
Inoltre, venerdì si è diffusa la notizia che il presidente intende introdurre dazi reciproci sui partner commerciali degli Stati Uniti. Come spesso accade, gli investitori si interrogano su quanto questi dazi siano definitivi o se siano semplicemente strumenti di negoziazione.
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L'inflazione spaventa gli investitori
Un'altra fonte di tensione è arrivata dai dati dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che ha riportato:
• Un aumento delle aspettative di inflazione a un anno al 4,3%, con un balzo dell’1% rispetto alle previsioni, segnando il valore più alto da novembre 2023.
• Un valore della fiducia dei consumatori a 67,8 per febbraio, inferiore alle aspettative.
Questo non è un buon segnale, ma è possibile che i timori legati ai dazi abbiano influenzato questi numeri. In ogni caso, il mercato ha reagito negativamente, innescando vendite dopo la pubblicazione di questi dati.
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Il rapporto sulle buste paga passa in secondo piano
L’attenzione su dazi e inflazione ha oscurato il rapporto sui posti di lavoro non agricoli, che tutti ritenevano sarebbe stata la notizia principale della giornata.
• L’economia ha aggiunto 143.000 posti di lavoro lo scorso mese, ben al di sotto delle aspettative di circa 170.000,
• Calo netto rispetto ai 256.000 del mese precedente.
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Amazon in calo, il focus si sposta su NVIDIA
Le azioni di Amazon (AMZN) sono scese del 4% venerdì, a causa delle deludenti previsioni sui ricavi del primo trimestre, nonostante la società abbia superato le aspettative sia sugli utili netti che sui ricavi complessivi.
Per il momento, gli occhi del mercato restano puntati sui risultati dei Mag 7 (le sette big tech del mercato), in particolare su NVIDIA (NVDA), che pubblicherà i suoi risultati il 26 febbraio.
Negli ultimi tempi, l’attenzione si è concentrata sui risultati finanziari di queste grandi aziende, che molti investitori hanno trovato deludenti. Tuttavia, questa visione negativa sembra essere più legata ai loro enormi budget di spesa in conto capitale per l'intelligenza artificiale, piuttosto che a una reale debolezza della loro redditività, che resta enorme e sostenibile nel tempo.
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Uno scenario positivo nel lungo termine
Come abbiamo evidenziato più volte, il quadro generale degli utili rimane solido e rassicurante. Il tono e la sostanza dei commenti del management contribuiscono a rafforzare la fiducia nelle attuali aspettative di mercato per una significativa crescita nel 2025 e oltre.
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Cosa aspettarsi nella prossima settimana?
Tra le principali aziende che pubblicheranno i risultati questa settimana ci sono:
• McDonald’s (MCD)
• Deere (DE)
• Coca-Cola (KO)
• Shopify (SHOP)
• Lyft (LYFT)
• DoorDash (DASH)
Inoltre, saranno rilasciati importanti dati macroeconomici:
• Mercoledì: Indice dei prezzi al consumo (CPI)
• Giovedì: Indice dei prezzi alla produzione (PPI)
• Venerdì: Vendite al dettaglio
Tuttavia, sembra che il mercato stia prendendo spunto principalmente dalle discussioni sui dazi, che continuano a rappresentare un'incertezza indesiderata per il futuro.
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Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
Con una strategia mirata e la giusta mentalità, puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente.
Unisciti a noi e inizia a investire con intelligenza, approfittando dei prezzi bassi e delle opportunità che il mercato offre in questo momento di panico.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
° Oggi propongo alla vostra attenzione: First Busey (BUSE)
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di Marco Bernasconi 10 Febbraio 2025.
A Wall Street si dice:
"La diversificazione è una protezione contro l'ignoranza. Non ha senso fare molte cose se non sai cosa stai facendo."
— Warren Buffett
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La mia opinione e il mio punto sul mercato oggi
Negli ultimi giorni, i due fattori che stanno davvero destabilizzando il mercato sono i dazi e l'inflazione... e venerdì ne abbiamo avuto un assaggio di entrambi, con il risultato di un calo generale delle azioni nella settimana.
• Il NASDAQ è crollato dell'1,36% (circa 268 punti) chiudendo a 19.523, registrando una perdita settimanale di circa 0,5%.
• Il Dow Jones è sceso dello 0,99% (circa 444 punti) chiudendo a 44.303,40.
• L'S&P 500 ha perso lo 0,95%, chiudendo a 6.025,99, con cali settimanali rispettivamente dello 0,5% e dello 0,2%.
Fino alla sessione odierna, tutti e tre gli indici erano in territorio positivo per la settimana.
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I dazi come fonte di incertezza
Le azioni sono state penalizzate lunedì 3, quando l'ex presidente Donald Trump ha rilanciato i piani per nuovi dazi su Canada, Messico e Cina (sebbene l’applicazione sia stata posticipata di un mese per i primi due Paesi).
Inoltre, venerdì si è diffusa la notizia che il presidente intende introdurre dazi reciproci sui partner commerciali degli Stati Uniti. Come spesso accade, gli investitori si interrogano su quanto questi dazi siano definitivi o se siano semplicemente strumenti di negoziazione.
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L'inflazione spaventa gli investitori
Un'altra fonte di tensione è arrivata dai dati dell’indice di fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, che ha riportato:
• Un aumento delle aspettative di inflazione a un anno al 4,3%, con un balzo dell’1% rispetto alle previsioni, segnando il valore più alto da novembre 2023.
• Un valore della fiducia dei consumatori a 67,8 per febbraio, inferiore alle aspettative.
Questo non è un buon segnale, ma è possibile che i timori legati ai dazi abbiano influenzato questi numeri. In ogni caso, il mercato ha reagito negativamente, innescando vendite dopo la pubblicazione di questi dati.
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Il rapporto sulle buste paga passa in secondo piano
L’attenzione su dazi e inflazione ha oscurato il rapporto sui posti di lavoro non agricoli, che tutti ritenevano sarebbe stata la notizia principale della giornata.
• L’economia ha aggiunto 143.000 posti di lavoro lo scorso mese, ben al di sotto delle aspettative di circa 170.000,
• Calo netto rispetto ai 256.000 del mese precedente.
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Amazon in calo, il focus si sposta su NVIDIA
Le azioni di Amazon (AMZN) sono scese del 4% venerdì, a causa delle deludenti previsioni sui ricavi del primo trimestre, nonostante la società abbia superato le aspettative sia sugli utili netti che sui ricavi complessivi.
Per il momento, gli occhi del mercato restano puntati sui risultati dei Mag 7 (le sette big tech del mercato), in particolare su NVIDIA (NVDA), che pubblicherà i suoi risultati il 26 febbraio.
Negli ultimi tempi, l’attenzione si è concentrata sui risultati finanziari di queste grandi aziende, che molti investitori hanno trovato deludenti. Tuttavia, questa visione negativa sembra essere più legata ai loro enormi budget di spesa in conto capitale per l'intelligenza artificiale, piuttosto che a una reale debolezza della loro redditività, che resta enorme e sostenibile nel tempo.
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Uno scenario positivo nel lungo termine
Come abbiamo evidenziato più volte, il quadro generale degli utili rimane solido e rassicurante. Il tono e la sostanza dei commenti del management contribuiscono a rafforzare la fiducia nelle attuali aspettative di mercato per una significativa crescita nel 2025 e oltre.
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Cosa aspettarsi nella prossima settimana?
Tra le principali aziende che pubblicheranno i risultati questa settimana ci sono:
• McDonald’s (MCD)
• Deere (DE)
• Coca-Cola (KO)
• Shopify (SHOP)
• Lyft (LYFT)
• DoorDash (DASH)
Inoltre, saranno rilasciati importanti dati macroeconomici:
• Mercoledì: Indice dei prezzi al consumo (CPI)
• Giovedì: Indice dei prezzi alla produzione (PPI)
• Venerdì: Vendite al dettaglio
Tuttavia, sembra che il mercato stia prendendo spunto principalmente dalle discussioni sui dazi, che continuano a rappresentare un'incertezza indesiderata per il futuro.
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Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
Con una strategia mirata e la giusta mentalità, puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente.
Unisciti a noi e inizia a investire con intelligenza, approfittando dei prezzi bassi e delle opportunità che il mercato offre in questo momento di panico.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
° Oggi propongo alla vostra attenzione: First Busey (BUSE)
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° Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento! 🚀
° Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento! 🚀
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
long HMCH da 5,676 no stoplong HMCH da 5,676 no stop, posizione di lungo iniziata con 100pezzi, nel corso del tempo appena XCHA deciderà di andare in gain nel portafoglio verrà liquidato e incrementato qui per metà del suo controvalore.
Ingresso eseguito per iniziare posizione su Cina riducendo commissioni gestione future rispetto a XCHA.
Dazi Cina-USA: Impatto sul Forex
Salve, sono il trader professionista Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un tema caldo che sta scuotendo i mercati globali: l’introduzione dei nuovi dazi da parte della Cina verso gli Stati Uniti e l’impatto che questa notizia sta avendo sul mercato Forex.
Un Nuovo Capitolo nella Guerra Commerciale USA-Cina
Da settimane, il mondo degli investimenti ha tenuto sotto osservazione l'evolversi delle tensioni tra due delle più grandi economie mondiali: Stati Uniti e Cina. Dopo mesi di trattative, la Cina ha deciso di implementare nuovi dazi sui prodotti statunitensi, intensificando la guerra commerciale iniziata già qualche anno fa. La notizia ha avuto un effetto immediato sui mercati globali e, come sempre, il Forex è uno dei mercati più sensibili a questi sviluppi geopolitici.
L'Impatto Diretto sulle Coppie Valutarie USD
Il dollaro statunitense (USD) ha subito un forte contraccolpo dopo l'annuncio. I dazi, infatti, possono ridurre le esportazioni statunitensi verso la Cina, influenzando negativamente la bilancia commerciale USA e alimentando l'incertezza tra gli investitori. Il risultato immediato? Un indebolimento del dollaro contro diverse valute.
Le coppie di valute più colpite sono state:
EUR/USD: L’euro ha guadagnato terreno, salendo a livelli non visti da settimane. L’incertezza economica derivante dai dazi ha spinto gli investitori a rifugiarsi in valute ritenute più sicure, come l’euro.
GBP/USD: La sterlina britannica ha seguito una traiettoria simile, guadagnando contro il dollaro. Nonostante la Brexit resti un tema caldo, la debolezza del dollaro ha dato un respiro alla valuta britannica.
USD/JPY: Il yen giapponese, tradizionalmente considerato un bene rifugio, ha beneficiato dell’incertezza, con un apprezzamento contro il dollaro. Un flusso di capitali verso il Giappone è stato il risultato diretto del cambiamento nella percezione del rischio.
Effetti sull’RMB Cinese
Anche la valuta cinese, il renminbi (RMB), ha subito delle fluttuazioni significative. Se da un lato la Cina sta cercando di limitare l’effetto dei dazi sul proprio mercato interno, dall'altro lato la risposta dei mercati è stata di cautela. In particolare, gli investitori si stanno preparando a una possibile svalutazione controllata del renminbi, con l’intenzione di mantenere la competitività delle esportazioni cinesi, che potrebbero risentire dei dazi più elevati.
Il Ruolo delle Banche Centrali
Un altro fattore che non può essere ignorato in questo contesto è l’approccio delle banche centrali. La Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti potrebbe decidere di rivedere le proprie politiche monetarie per contrastare gli effetti negativi dei dazi sul dollaro. Potremmo vedere un allentamento della politica monetaria o addirittura una riduzione dei tassi di interesse, a meno che la Fed non voglia contenere l’inflazione crescente causata dai dazi.
Dall’altra parte, la People’s Bank of China (PBoC) potrebbe essere costretta ad adottare misure per sostenere l’economia cinese. La possibilità di un intervento sulla valuta potrebbe avere effetti notevoli non solo sul Forex, ma anche su altre asset class come le materie prime e i mercati azionari.
Come Sfruttare questa Situazione nel Trading Forex
Gli sviluppi legati alla guerra commerciale tra USA e Cina sono una benedizione per i trader Forex, a condizione che siano in grado di monitorare attentamente le notizie e reagire tempestivamente. Ecco alcune strategie da considerare:
Operazioni di tipo “Breakout”: La notizia dei dazi ha innescato movimenti significativi, e i trader esperti possono cercare di entrare in operazioni “breakout” sulle coppie di valute più volatili. Ciò significa cercare di entrare in acquisto o vendita quando una coppia valutarie supera determinati livelli di supporto o resistenza.
Strategie basate sul rischio: Le incertezze derivanti dalla guerra commerciale possono spingere i trader a essere più selettivi nelle operazioni. Strategie basate su una gestione attenta del rischio, come il risk-reward ratio e lo stop-loss, sono essenziali per navigare in acque turbolente.
Monitorare le dichiarazioni delle banche centrali: Ogni segnale proveniente dalla Fed o dalla PBoC è cruciale. I trader dovrebbero prepararsi a reagire rapidamente a qualsiasi cambiamento nelle politiche monetarie, poiché possono influire immediatamente sul valore delle valute coinvolte.
Riflessioni Finali
La decisione della Cina di imporre nuovi dazi agli Stati Uniti segna una nuova fase della guerra commerciale tra le due potenze economiche. In un mercato Forex già volatile, questa mossa aggiunge ulteriore incertezza, con l’USD che potrebbe affrontare un periodo di debolezza mentre altre valute emergenti, come il renminbi, potrebbero subire effetti contrastanti.
Buon trading a tutti.
Andrea Russo
BTC - Riflessione sul grafico dailyPartendo dalla congestione daily nata con la candela del 20/11/24 (fascia di prezzo compreso fra 95.400 e 98.700) abbiamo un susseguirsi di uscite long e short che, ancor oggi, non è terminato.
Sembra che sia una fascia di prezzo legata ad una indecisione fra il proseguire long ed il ritracciare short.
In questo periodo abbiamo assistito ad un'uscita long , con formazione di nuovo massimo, dal triangolo formato con la trend line dei minimi crescenti del 05/09 e 10/10 e la trend line dei massimi decrescenti del 17/12 e 07/01
In seguito abbiamo visto un ritracciamento proprio fino alla punta del triangolo (03/02).
A questo punto si è formata una nuova congestione appoggiata sulla fascia di prezzo sopra indicata.
Sul tf settimanale siamo all'interno di una congestione timidamente rotta prima short e poi long, ma senza chiusure esterne ai minimi e massimi.
Allo stato attuale, dalla lettura dei grafici, non ci sono segnali di direzionalità, non ci resta che seguire attentamente i prossimi movimenti, in attesa di un segnale.