Equity, stabilità e nuovi massimiI principali indici azionari statunitensi, hanno terminato la seduta di ieri con guadagni di dimensioni ridotte, ma quanto basta per fissare nuovi massimi storici. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,2% a 42.208 punti, dopo aver fissato il nuovo massimo storico a 42.281 punti. L’S&P500 è salito dello 0,25% a 5.733 punti, poco al di sotto del nuovo massimo di 5.735 punti. Chiusura positiva anche per il Nasdaq (+0,56% a 18.075 punti).
Non c’è molto da segnalare riguardo a queste price action che dimostrano ancora come l’appetito al rischio, nei mercati azionari, sia ancora prevalente. Nel frattempo, il mercato attende ulteriori commenti dei diversi funzionari della Fed per valutare i prossimi passi della banca centrale, in attesa del rapporto PCE, previsto per fine settimana. Tecnologia e finanza sono stati i settori che più hanno battuto in testa ieri, mentre il settore dei materiali ha sovraperformato.
Le megacap per contro hanno chiuso negative, Inoltre, le azioni Visa sono crollate di quasi il 4% dopo le notizie secondo cui il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti potrebbe presentare quanto prima una causa accusando la società di monopolizzare illegalmente il mercato delle carte di debito negli Stati Uniti.
VALUTE
Ancora poche oscillazioni sul mercato dei cambi, in attesa di qualche segnale che possa sbloccare il trading range delle ultime due settimane. L’Euro rimane sostanzialmente forte, ormai a ridosso di 1.1200, nonostante i dati macro segnalino stagnazione nel vecchio continente. L’indice Ifo tedesco pubblicato ieri si è rivelato ancora negativo, ed è sceso a 85,4 a settembre 2024 da 86,6 ad agosto.
Si tratta del minimo dal mese di gennaio 2024 e ha mancato le aspettative di 86. Il sottoindice per le condizioni attuali è sceso a 84,4 da 86,5, mentre le aspettative aziendali sono diminuite a 86,3 da 86,8. Sulle altre valute, prevale una certa debolezza del biglietto verde, in un contesto in cui il cambiamento di narrativa dei responsabili di politica monetaria statunitense sembra spingere la valuta al ribasso, e forse questo è l’obiettivo della Fed.
UsdJpy che da 144.70 è tornato a ridosso di 143.00 dopo aver visto un minimo a142.90 e sebbene la price action e la tendenza di fondo sul giornaliero, sembrino di accumulazione, questi colpi di coda parrebbero avere lo scopo di buttare fuori dal mercato chi è long dollari. Cable sempre fortissimo, ormai sopra 1.3400 e non lontano dai primi obiettivi di 1.3450 80 area.
Sui supporti chiave anche UsdCad, tornato a 1.3420 con possibilità, in caso di rottura al ribasso dell’area di 1.3370 di scendere anche a 1.3180 target finale di questo movimento. Stabilità per l’EurChf a 0.9430 mentre scende ancora il UsdChf non lontano dal minimo di 0.8335.
PBOC IN AZIONE
La Banca Popolare Cinese ha abbassato il tasso di prestito di riferimento a un anno, conosciuto come MLF, ovvero linea di credito a medio termine, di 30 punti base al 2,0% dal 2,3% del 25 settembre. Già ieri la banca centrale aveva introdotto le sue misure di stimolo economico per rilanciare l'economia e ripristinare la fiducia del mercato, per contrastare la debole domanda interna e i rischi di deflazione.
Le misure comportano una riduzione di 50 punti base del coefficiente di riserva obbligatoria, un taglio di 20 punti base del tasso di interesse chiave a breve termine e una diminuzione approssimativa di 50 punti base dei prestiti ipotecari esistenti.
Lo Yuan è in rafforzamento sul dollaro, per via della debolezza diffusa della valuta americana, e tecnicamente siamo tornati in fase ribassista con obiettivi intorno ai 7 Yuan per dollaro toccati stanotte e, nel caso di violazione, non è da escludere un tentativo a 6.70 target finale di questo leg ribassista,
USA, MERCATO IMMOBILIARE IN PEGGIORAMENTO
L'indice dei prezzi delle case S&P Case-Shiller in 20 città negli Stati Uniti è aumentato del 5,9% rispetto all'anno precedente a luglio 2024, rallentando rispetto all'aumento del 6,5% del mese precedente e in linea con le aspettative del mercato di un aumento del 5,8%. È stato l'aumento più basso dei prezzi delle case da novembre 2023, a indicare l'impatto dei tassi di interesse più elevati sulla domanda di abitazioni.
Tuttavia, è stato il nono mese consecutivo in cui la crescita dei prezzi è rimasta al di sopra della soglia del 5%. L’impatto dei tassi alti comincia però a farsi sentire in modo evidente ed è questa una delle ragioni principali del taglio dei tassi della Fed.
AUSTRALIA, INFLAZIONE IN CALO
L'indice dei prezzi al consumo (CPI) in Australia è aumentato del 2,7% su base mensile, rispetto al dato di agosto dell’anno scorso, più basso rispetto alle previsioni di mercato del 2,8% e alla lettura di luglio del 3,5%. È stata la lettura più bassa da agosto 2021, e rientra nell'intervallo obiettivo della banca centrale del 2-3% per la prima volta in tre anni.
A contribuire, il calo dei prezzi dell'elettricità, la discesa più alta mai registrata (-17,9%) e quelli dei carburanti (-7,6%). Ma i prezzi sono scesi anche nel settore alimentare, alcol e tabacco. AudUsd in correzione dai massimi di 0.69076 con target di breve posti anche a 0.6830. Trend di fondo che resta però rialzista con obiettivi a 0.7150 nel medio termine.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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Buongiorno,
Il trend macro dell'oro rimane al rialzo, pertanto continuerò a cercare opportunità di posizionamento a favore di esso.
Eviterò di shortare XAU in questo periodo, almeno fino a quando non osserverò un rallentamento significativo nei timeframe superiori accompagnato da cambi strutturali rilevanti.
Altrimenti, sarebbe come fare ipotesi senza basi solide, non stiamo giocando al lotto.
In questo momento, attendiamo l'identificazione delle aree chiave e del momento più opportuno per agire.
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Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
Qualora si verificassero cambiamenti significativi o vendite improvvise, adatterò la mia strategia di conseguenza.
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Banchieri Usa, cambiano i toniLa narrativa di una Fed hawkish sui tassi, valida fino a qualche settimana orsono, sembra completamene ribaltata dai toni utilizzati nelle ultime ore da Kashkari, Bostic e Goolsbee, i quali hanno rilasciato dichiarazioni accomodanti, in ragione di un cambiamento di approccio rispetto ai tassi di interesse. Kashkari della Fed di Minneapolis si aspetta ulteriori riduzioni del costo del denaro nel prossimo futuro, anche se di dimensioni inferiori ai 50 punti base, mentre Bostic della Fed di Atlanta ha ribadito che un taglio di mezzo punto in questa riunione non frena la Fed rispetto ad ulteriori ribassi futuri.
I rischi per il mercato del lavoro sono aumentati, con la possibilità di una debolezza diffusa, superiore a un anno fa, nei principali aggregati macro. Goolsbee della Fed di Chicago ha poi confermato che se i dati proseguiranno nella direzione attuale, vi saranno molti interventi sul costo del denaro nel 2025. In buona sostanza, sembra che l’atteggiamento della Fed sia più accomodante nei confronti dei tassi e più aggressivo nell’approccio verso la ripresa economica, ora in rallentamento, specialmente riguardo ai dati dell’occupazione.
Da segnalare il fatto che nessuno ha poi espresso preoccupazione verso l’inflazione, un fattore che sembra ormai superato nella narrativa attuale. In settimana parlerà poi Jerome Powell e verificheremo se anche il Presidente utilizzerà il medesimo approccio.
EQUITY
Stabile Wall Street nella seduta di ieri con poche oscillazioni in una giornata in cui a farla da padrone sono stati sia i dati Pmi per Eurozona, Uk e Usa, sia le dichiarazioni dei banchieri centrali Usa, aperti a nuove riduzioni dei tassi. Gli S&P Global PMI hanno continuato a indicare una crescita robusta, anche se in rallentamento, nel settore privato statunitense.
L'espansione è stata guidata dai servizi, mentre la contrazione nel settore manifatturiero si è approfondita e le pressioni sui prezzi sono aumentate. Nel frattempo, i discorsi dei funzionari della Federal Reserve prospettano ulteriori riduzioni del costo del denaro, mentre in settimana, per confermare tale tendenza, sono attesi i dati sui PCE (Price Consumer Expenditure).
Tra i titoli Usa, si segnalano il settore energetico, quello con le migliori prestazioni, mentre le megacap sono state contrastanti, con Apple (-0,2% e Microsoft (-0,2%) scambiate in ribasso, mentre Nvidia è rimasta pressoché invariata e Amazon (0,1%), Meta (1,4%) e Alphabet (0,2%) hanno registrato guadagni. Nel frattempo, le azioni di Intel hanno guadagnato oltre il 3,8% dopo la notizia che Apollo Global Management si è offerta di fare un investimento multimiliardario nella società.
PMI USA
L'S&P Global Flash US Composite PMI è sceso leggermente a 54,4 a settembre 2024 da 54,6 ad agosto, ma ha superato le previsioni di mercato di 54,3. La lettura ha mostrato che la crescita dell'attività commerciale nel settore privato statunitense è rimasta solida, segnalando un'espansione economica sostenuta nel terzo trimestre. La crescita nel settore dei servizi è rimasta forte, sebbene abbia rallentato leggermente (55,4 contro 55,7) mentre la contrazione del settore manifatturiero è aumentata (47 contro 47,9). Le aziende hanno frenato le assunzioni e hanno permesso che l'occupazione diminuisse per il secondo mese consecutivo. Inoltre, i prezzi medi applicati per beni e servizi sono aumentati al ritmo più rapido da marzo e i costi di input sono aumentati al massimo in un anno.
PMI EUROPA, CHE CALO
L'HCOB Flash Eurozone Composite PMI è sceso per il quarto mese consecutivo a 48,9 a settembre 2024, il livello più basso da gennaio, rispetto a 51 ad agosto e alle previsioni di 50,6. Si tratta del primo calo dell'attività del settore privato in sette mesi, con la flessione della produzione manifatturiera che si estende al 18° mese consecutivo (44,5 contro 45,8), particolarmente marcata in Germania e Francia. Inoltre, la crescita del settore dei servizi ha subito un brusco rallentamento (50,5 contro 52,9), in mezzo a un rinnovato calo in Francia. I nuovi ordini di esportazione sono diminuiti, gli arretrati di lavoro sono ulteriormente diminuiti e la perdita di posti di lavoro è stata la più alta da dicembre 2020. L'eurozona sembra si stia dirigendo verso la stagnazione.
VALUTE
L'euro è sceso ieri in area 1,1100, tra le preoccupazioni che la Banca centrale europea potrebbe dover accelerare i suoi sforzi di allentamento monetario per sostenere l'economia in difficoltà. Gli indici PMI flash per l'Eurozona, la Germania e la Francia hanno deluso e hanno mostrato che l'attività del settore privato nell'Eurozona è tornata a contrarsi, poiché i problemi delle case automobilistiche tedesche come VW hanno trascinato ulteriormente verso il basso il settore manifatturiero. Gli investitori ora scommettono su circa 50 punti base in ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE quest'anno, con una probabilità del 40% di una riduzione a ottobre.
Va segnalato che dopo la discesa a 1.1080 il cambio dell’Euro è tornato prepotentemente sopra 1.1100 in seguito alle dichiarazioni dovish dei banchieri Usa che hanno spinto al ribasso il biglietto verde. EurUsd a 1.1120 e Cable da 1.3250 a 1.3360 nell’arco di poche ore. UsdJpy stabile compreso tra 143.20 e 144.40. In discesa l’EurGbp in seguito ai dati sui Pmi inglesi, in discesa ma contenuta rispetto a quella dei Pmi di Eurozona. UsdCad tornato sotto 1.3500. Il mercato continua a rimanere incerto, con price action bilaterali e volatili, senza breakout importanti, eccezion fatta per qualche cross come EurGbp. Franco svizzero stabile in area 0.9400 contro Euro, il che significa alta correlazione inversa tra UsdChf ed EurUsd.
RBA, TASSI INVARIATI
La Reserve Bank of Australia (RBA) ha mantenuto i tassi al 4,35% nella riunione di questa notte, mantenendoli invariati per la settima occasione consecutiva e come da previsioni. Nello Statement si legge però che l’inflazione non è ancora stata sconfitta e rimane elevata e non tornerà nel proprio alveo naturale (2-3%) prima del 2026.
Il Board quindi ha ribadito la necessità di rimanere vigili sull’inflazione che dipenderà ovviamente dai prossimi dati macro. La RBA ha osservato che si prevede che i consumi delle famiglie riprenderanno ancora nel secondo semestre del 2024, ma il ritmo della ripresa potrebbe essere più lento del previsto. Dollaro australiano in correzione dopo i massimi osservati a 0.6890, e correzione di circa 50 pips verso i supporti di breve termine a 0.6830.
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Saverio Berlinzani
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“Il presagio di Hindenburg”; aver previsto un crollo del mercato“Il presagio di Hindenburg” per aver previsto un crollo del mercato azionario.
“Il presagio di Hindenburg” è un indicatore tecnico nell’analisi finanziaria progettato per prevedere un potenziale calo significativo o un crollo del mercato azionario.
Ecco gli elementi principali da ricordare su questo indicatore:
Definizione e origine
Introdotto da Jim Miekka negli anni '90.
Prende il nome dal disastro del dirigibile Hindenburg nel 1937, a simboleggiare un disastro inaspettato.
Funzionamento
- Il presagio di Hindenburg viene attivato quando diverse condizioni vengono soddisfatte contemporaneamente su un mercato azionario:
- Un numero elevato di azioni che hanno raggiunto nuovi massimi e minimi di 52 settimane (in genere più del 2,2% delle azioni).
-Il numero di nuovi massimi non deve superare il doppio del numero di nuovi minimi.
- L'indice azionario deve avere una tendenza al rialzo (media mobile positiva a 50 giorni o 10 settimane).
-L'oscillatore McClellan (indicatore del sentiment) deve essere negativo.
Interpretazione
-Quando queste condizioni sono soddisfatte, il presagio suggerisce un’instabilità del mercato sottostante e un aumento del rischio di un significativo ribasso.
-Il segnale rimane attivo per 30 giorni di negoziazione.
Affidabilità
-L'indicatore riportava correttamente alcuni crolli storici, come quello del 1987.
-Tuttavia, la sua affidabilità è dibattuta perché produce anche molti falsi segnali.
Utilizzo
-Tipicamente utilizzato in aggiunta ad altre forme di analisi tecnica per confermare i segnali di vendita.
-I trader possono utilizzarlo per modificare le proprie posizioni o come avviso per un maggiore monitoraggio del mercato.
È importante notare che, come ogni indicatore tecnico, l’Hindenburg Omen non è infallibile e dovrebbe essere utilizzato con cautela, insieme ad altri strumenti di analisi.
Nelle foto seguenti è stata rilevata sul DOW JONES una Figura armonica "BLACK SWAN", foriera di un crollo del mercato azionario o di una forte correzione!
TUTTI IN RECESSIONE? NO GLI USA NO!Today’S Trading del 23.09.2024
TUTTI IN RECESSIONE? NO GLI USA NO!
MACRO BACKGROUND
Il focus dei mercati oramai si è spostato dal tema inflazione al tema crescita e questo è oramai un dato di fatto, il core di questo tema diventa dunque : quale economia andrà in recessione e quale no?
Facendo una rapida e alquanto superficiale carrellata tra le economie globali, troviamo l’Asia ben divisa: la Cina che non riesce a mantenere le promesse di crescita al 5% con il settore immobiliare che ancora traina a ribasso la crescita del paese ed una dilagante sfiducia degli investitori esteri sempre più delusi, Il Giappone che non vede negli attuali livelli di inflazione alcuna minaccia e pertanto non sembra voler intraprendere politiche economiche più aggressive di quelle attuali ,infine unico vero motore sembra essere l’India che resta economia emergente con una crescita annua del 6.7% ed un’inflazione al 3.65% (minimi degli utlimi 5 anni)
L’Europa oramai alla deriva, con la Germania e la Francia che restano locomotive ferme la crescita della zona Euro sembra non avere molto da sperare. I dati pubblicati questa mattina per i PMI mettono i riflettori su un quadro davvero disastroso, il forte rallentamento della Germania sia nel settore manifatturiero che service mette in ginocchio l’intera Eurozona. I PMI risultano cosi composti :per il manifatturiero si passa al44.8 dal già pessimo 45.8, per il service al 48.9 dal 51.0. Nel report di SPglobal si legge che la sfiducia nel futuro dell’economia tedesca, unita al calo drastico dei nuovi ordini porta le imprese a ridurre la mano d’opera. Insomma meno lavoro, meno produzione e meno crescita.
Ultimo baluardo resta l’America, dove sebbene la FED abbia dato proiezioni economiche non cosi gradevoli, il discorso di Powell ha generato fiducia. Si crede in un’economia ancora forte, una forza da salvaguardare con tagli tassi decisi che possano evitare la fase recessiva mettendo cosi a segno la magia del soft landing.
Gli operatori ora sembrano credere ad una FED supereroina, ma solo i dati potranno dire davvero dove sta andando l’economia USA e quella mondiale che al momento non da certo segnali incoraggianti per il prossimo 2025.
FOREX
Il mercato fx ritrova fiducia nel biglietto verde, nella prospettiva di un’Europa oramai prossima alla recessine, la possibilità di un’economia USA ancora robusta in futuro da nuova linfa al biglietto verde che porta eurusd al test dei minimi di 1.1080-75. Restano per ora resistenze le aree di 1.1130 e 1.1190 mettendo ora limiti all’approdo a 1.12 figura.
Unico ostacolo alla rinnovata forza del dollaro sembra essere lo yen giapponese che pur lasciando le aree di massimo per il mese di settembre trova oggi nuova linfa e porta usdjpy al test delle imbalance di venerdi area 143.25-143.00
Resta al momento piu brillante la sterlina che dopo il test della parte bassa del canale rialzista di medio periodo tenta allunghi oltre i massimi di 1.3320 , segnale che darebbe continuita al trend long in atto.
EQUITY
Azionario che trova in America maggiore forza dalle small cap, dopo una prima parte dell’anno dominata dal mondo tech e dalle magnifiche sette, gli operatori tendono ora a puntare sulle small cap ,in vista di un’era di ripartenza guidata dai tagli tassi della FED.
Il Dow resta non lontano dai massimi di 42.550 pronto per nuovi allunghi rialzisti, anche il russell che sebbene stia vivnedo una breve fase lateral ribassista resta proiettato a nuovi massimi oltre 2310pnt.
COMMODITY
Innegabile ancora il trend rialzista del Gold che al netto di brevi ritracciamenti sui supporti di 2640$ non lascia le aree di massimo e sembra intenzionato ad aggiornare ancora e ancora i record storici.
Forte al momento anche il WTI che riagguanta i 71.71$ e mira ora ai massimidi 72.50$ prima vera resistenza di breve periodo.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Il trend macro dell'oro rimane al rialzo, con un potenziale inizio di inversione della struttura su H4 e H1. Potremmo assistere a un ritracciamento prima che il prezzo riprenda la direzione principale.
In questo momento, attendiamo l'identificazione delle aree chiave e del momento più opportuno per agire.
Lunedì osserverò attentamente l'evoluzione del mercato e, qualora decidessi di entrare in posizione, invierò un aggiornamento.
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Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
Qualora si verificassero cambiamenti significativi o vendite improvvise, adatterò la mia strategia di conseguenza.
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Dow Jones, un record storico al giornoContinua senza sosta il periodo caratterizzato da decorrelazione tra i diversi asset finanziari, alimentata dall’incertezza globale sia sul fronte geopolitico, ma soprattutto su quello economico e finanziario. Il mercato azionario continua a muoversi spinto delle rotazioni di portafoglio che hanno visto, ultimamente, il settore tecnologico ripiegare, in ragione di logiche prese di beneficio, a favore dei settori tradizionali.
Sugli altri mercati prevale una leggera tendenza di debolezza del dollaro (in quello valutario), alimentata da un risk on persistente (indice Vix a 16 e Fear and greed in piena area di appetito al rischio), mentre sugli obbligazionari e titoli di Stato, i rendimenti scendono con cautela, con movimenti e price action decorrelate tra di loro. Ne è la riprova l’Oro che intanto è salito su nuovi massimi storici.
Tornando all’azionario, con riferimento a quello Usa, i listini hanno chiuso, venerdì scorso, una sessione volatile e mista, poiché l'incertezza ha prevalso dopo il rally della sessione precedente, alimentata dal taglio, al di sopra del consensus, dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. L'S&P 500 e il Nasdaq sono scivolati rispettivamente dello 0,2% e dello 0,3%, mentre il Dow Jones raggiunto un nuovo massimo storico, salendo dello 0.09%.
I banchieri, responsabili della politica monetaria Usa, hanno espresso opinioni diverse sull'inflazione, con il governatore Christopher Waller che ha sostenuto il taglio dei tassi di mezzo punto a causa dei dati favorevoli sui prezzi, mentre il governatore Michelle Bowman, l'unica dissenziente, ha segnalato che l'inflazione non è stata ancora sconfitta.
Tra i vari titoli, FedEx ha perso il 15,2% dopo aver pubblicato una debole trimestrale e aver abbassato le sue previsioni di fatturato, mentre le azioni Nike sono aumentate del 6,9% dopo l'annuncio di Elliott Hill come nuovo CEO. Nonostante la flessione, le azioni hanno registrato una settimana positiva, con l'S&P 500 in rialzo dell'1,3%, il Nasdaq in crescita del 2,1% e il Dow in crescita dello 0,8%.
ORO, NUOVI MASSIMI STORICI
Venerdì l'oro è salito oltre i 2.600 dollari l'oncia, raggiungendo un nuovo massimo storico a 2.626. La ragione principale sembra essere legata alle crescenti tensioni geopolitiche che ne hanno accresciuto l'appetibilità. La paura di un incremento degli scontri in Medio Oriente, con Israele che avanza verso il confine con il Libano sollevano preoccupazioni sulla possibile escalation del conflitto.
D’altro canto, a sostenerne ulteriormente il prezzo, molte banche centrali, specie del sud est asiatico, sembrerebbero essere le principali acquirenti di metallo giallo, in questa fase storica. E’ tecnicamente difficile individuare target in un mercato che non ha punti di riferimento storico intorno a questi livelli, per cui, prima i avventurarsi in possibili “vendite perché è alto” converrebbe probabilmente, far costruire una configurazione a doppio massimo o a massimi decrescenti.
VALUTE
Nel mercato dei cambi, prevale ancora la debolezza del biglietto verde (eccezion fatta lo Jpy), anche se non così accentuata come si potrebbe pensare. Il dollaro tiene ancora i supporti chiave contro euro e sterlina soprattutto, ma i livelli di 1.1200 e 1.3340 non sono stati ancora violati, anche se la valuta britannica appare maggiormente in trend rialzista, grazie agli ultimi dati macro positivi e alle aspettative di una Boe ferma sui tassi di interesse, nonostante una inflazione che sembra calare.
Il UsdJpy invece si riprende e accumula, sostenuto dal risk on dei mercati azionari e con la possibilità di correggere al rialzo, specie dopo il nulla di fatto della Boj, la settimana scorsa, sui tassi. Siamo a 144.00 con un recupero di oltre 400 pips nelle ultime 4 sedute operative. Target possibili, nel caso di superamento di 144.00, anche 147.00 e 149.50, i primi due punti sensibili che rileviamo. L’appetito al rischio si rileva anche sull’indebolimento del franco svizzero, tornato contro euro a ridosso di 0.9500, e anche se la resistenza chiave si trova a 0.9575, il movimento attuale sembra di buon auspicio per il test dell’area suddetta.
Infine segnaliamo il movimento di CnhJpy, uno dei tassi di cambi del futuro, che dai minimi di 19.70 è salito a 20.50 e sembrerebbe voler tornare verso area 20.80 prima e 21.40 poi, in una correzione di un trend primario ribassista sul daily che dai massimi storici di 22.20 era sceso a 19.70. Nel lungo periodo, il movimento principale è ancora orientato al rialzo, ma in fase di esaurimento, come visto dalle ultime price action.
UK, VENDITE AL DETTAGLIO IN CRESCITA
Le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate dell'1% su base mensile ad agosto 2024, dopo dato precedente rivisto al rialzo dello 0,7% a luglio e ben al di sopra delle previsioni dello 0,4%. Le vendite sono aumentate dell'1,8% nel settore alimentare, mentre a livello generale sono aumentate dello 0,6%.
Considerando i tre mesi fino ad agosto, le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1,2%. Su base annua, sono aumentate del 2,5%, il massimo da febbraio 2022, dopo un aumento rivisto al rialzo dell'1,5% a luglio e al di sopra delle previsioni dell'1,4%. Sterlina sempre sugli scudi, per via sia dei dati, sia del delta tasso favorevole contro le altre valute.
CANADA, VENDITE AL DETTAGLIO IN RIPRESA
Le vendite al dettaglio in Canada sono aumentate dello 0,5% rispetto al mese di agosto. Ciò estenderebbe l'aumento dello 0,9% rispetto a luglio, che è stato rivisto al rialzo, rimbalzando dal calo dello 0,2% di giugno. L'aumento di luglio ha rappresentato la crescita più significativa dall’aprile 2023, forse in ragione dei tagli aggressivi dei tassi da parte della Banca del Canada.
L'aumento del commercio al dettaglio è stato sostenuto da una maggiore domanda da parte di rivenditori di veicoli a motore e ricambi, oltre a quelli di alimenti e bevande. Inoltre, i volumi aggregati sono stati superiori dell'1% rispetto al mese precedente, sottolineando la ripresa della domanda. Rispetto all'anno precedente, il fatturato al dettaglio è stato superiore dello 0,9% a luglio. UsdCad che ha tenuto come conseguenza, la resistenza di 1.3650 per poi chiudere la settimana a 1.3570. Il non superamento della resistenza chiave ci porterebbe a pensare ad una possibile discesa verso 1.3430, minimo di fine agosto.
FOCUS SUI DATI
Negli Stati Uniti, uno dei dati principali in uscita questa settimana, è quello dei prezzi Pce, che la Fed osserva con particolare attenzione per l’analisi dell’inflazione. Ma è anche la settimana, sempre negli Usa, del dato su spese e redditi personali e soprattutto della terza e ultima rilevazione del Pil del secondo trimestre. A livello di interventi verbali, segnaliamo quelli del presidente Jerome Powell, anche se non sarà il solo che rilascerà dichiarazioni.
Occhio infine ai dati PMI globali S&P, la fiducia dei consumatori CB, gli ordini di beni durevoli. A livello globale, cioè osservando i dati in uscita in altre aree, segnaliamo i PMI di settembre per Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Eurozona e Regno Unito, ma anche estremo interesse per le decisioni sui tassi di interesse di Australia, Svezia, Svizzera e Messico. Per ultimo, attenzione ai dati sull’inflazione per i seguenti paesi: Australia, Francia e Spagna. E infine, la Germania pubblicherà i suoi dati Ifo Business Climate, GfK sulla fiducia dei consumatori e sull'occupazione.
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Espansione della Liquidità Globale e l'Ascesa di BitcoinIl recente punto di svolta nella politica monetaria americana sembra avere effetti di contagio anche su altre banche centrali in tutto il mondo. L'abbassamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve ha spinto paesi come il Sud Africa, le Filippine e, probabilmente presto, anche l'India, a seguire una strategia simile. Questo fenomeno non è isolato, ma piuttosto un riflesso di una tendenza globale che sta portando a un'espansione della liquidità senza precedenti.
Le banche centrali, di fronte a pressioni economiche interne e alla necessità di stimolare la crescita, hanno scelto di abbassare i tassi di interesse per incentivare il credito e sostenere le economie nazionali. Tuttavia, questa manovra comporta anche una massiccia iniezione di liquidità nei mercati globali. La conseguenza principale è che la quantità di denaro in circolazione continua a crescere a ritmi sostenuti, superando di gran lunga le previsioni iniziali.
Etf sulle opzioni per BTCLa recente approvazione da parte della SEC (Securities and Exchange Commission) delle opzioni sull'ETF spot Bitcoin di BlackRock rappresenta un momento storico per l'integrazione delle criptovalute nei mercati finanziari tradizionali. Questo passo non solo segnala un'importante svolta nel mondo degli investimenti, ma apre nuove prospettive per gli investitori, consentendo strategie più complesse e flessibili.
L'approvazione dell'ETF iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock introduce sul mercato opzioni in stile americano, il che significa che gli investitori potranno esercitare queste opzioni in qualsiasi momento prima della scadenza. La particolarità di queste opzioni è che, una volta esercitate, comporteranno lo scambio di Bitcoin fisici, piuttosto che un semplice regolamento in contanti. Questa innovazione offre agli investitori un maggiore controllo sulla loro esposizione diretta a Bitcoin, migliorando al contempo la liquidità e la capacità di copertura delle loro posizioni.
Trinseo LONG ManifatturieroLa valutazione intrinseca mi suggerisce un valore di almeno tre volte rispetto al prezzo attuale.
L'analisi tecnica indica segnali di accumulo, ma con prudenza.
Alleggerisco la posizione una volta superati i 13 dollari per azione.
Le idee e le opinioni condivise non rappresentano in alcun modo consigli finanziari, inviti o incitazioni all'investimento. Ogni decisione di investimento è sotto la totale responsabilità del singolo investitore, che dovrebbe effettuare un'adeguata analisi indipendente o consultare un professionista qualificato prima di prendere qualsiasi decisione finanziaria.
ingresso portafoglio eni a 15,136 no stopingresso portafoglio eni a 15,136 no stop, 70pezzi, purtroppo accorti in ritardo per le pressioni ribassiste sul petrolio e altri fattori, sarebbe stato ottimale entrare mesi fa ai primi segni di ripresa post covid.
Probabilmente ancora soggetta a ribassi legati al crudo, ma la diversificazione dei prodotti e il nuovo piano "live station" ci pare una via intelligente per il traghettamento verso un futuro di energetico multiservizio, senza contare il posizionamento sul territorio e la capacità di investimenti che solo un colosso del genere può garantire.
Numeri degni e dividendo che spicca, se ce ne ricorderemo andremo anche in accumulo sulle debolezze in caso di eccessi di liquidità.
long US7 da 239,33 no stoplong US7 da 239,33 no stop, 3pezzi, bella ripresa settimanale, la cosa buona è che se anche negasse le 3 settimane precedenti lo stop sarebbe stretto e poi il motto "zero commissioni" ha sempre il suo fascino.
se parte bene questo ci stoppano sull'inverso sul dollaro, c'est la vie!
La Fed taglia di 50 punti baseLa Federal Reserve ha tagliato i Fed Funds di ben 50 punti base portando l’intervallo al 4,75%-5% nella serata di ieri. Si è trattato della prima riduzione del costo del denaro dal marzo 2020. Mentre la decisione di tagliare i tassi era prevista, ciò che ha in parte sorpreso i mercati è stata l’entità del taglio, che in qualche modo ha rappresentato una sorpresa, ance se negli ultimi giorni coloro che sostenevano la riduzione di mezzo punto percentuale erano decisamente aumentati come numero.
La Fed comunque, ha anche rilasciato nuove previsioni economiche, e ha in qualche modo lasciato intendere che da qui a fine anno ci saranno ancora due tagli da 25 punti base ciascuno. Per il 2025, si prevede un ulteriore punto percentuale di riduzioni del costo del denaro, a cui farà seguito una riduzione finale di 50 punti base nel 2026.
Inoltre, l'inflazione PCE è stata rivista al ribasso per il 2024 al 2,3%, in calo rispetto alla proiezione di giugno e per il 2025 al 2,1%, rispetto al 2,3%. Anche l'inflazione di base è prevista in calo al 2,6% per il 2024 e al 2,2% per il 2025. La crescita del PIL è prevista in leggero calo al 2%. Nel frattempo, il tasso di disoccupazione è atteso in aumento quest'anno, al 4,4% contro il 4%.
VALUTE
La reazione del mercato non si è fatta attendere. Dollaro dapprima in forte calo, ma poi in deciso recupero e ritorno ai livelli pre decisione. L’unico dollaro decisamente in rialzo è stato il UsdJpy che è tornato questa notte a toccare quota 143.90 prima di tornare a 143.00. EurUsd e GbpUsd dopo i test di 1.1190 e 1.3300 hanno ripiegato a 1.1120 e 1.3210. L'indice del dollaro, dopo aver testato quota 99.90 dopo la decisione della Fed, è salito sopra quota 101,3 per poi ripiegare leggermente.
Jerome Powell ha espresso fiducia nel fatto che l'inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2% e comunque la banca centrale non ha fretta di allentare la politica monetaria. Il taglio di mezzo punto percentuale è una eccezione, da quanto ha detto il Presidente, e non rappresenterà il nuovo ritmo di discesa dei tassi. Peraltro JP ha anche ricordato che non si aspetta che l'era dei tassi di interesse ultra bassi possa ritornare e il tasso neutrale sarà probabilmente significativamente più alto rispetto al regime precedente.
UK, INFLAZIONE STABILE
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito si è stabilizzato al 2,2% ad agosto 2024, il medesimo del mese di luglio e in linea con le aspettative. I maggiori contributi al rialzo sono arrivati dall’aumento delle tariffe aeree, ma sono aumentati a un ritmo più rapido anche per i trasporti in genere.
Al contrario, i maggiori contributi al ribasso sono arrivati dai carburanti, con il prezzo medio della benzina in calo di 2,1 penny al litro tra luglio e agosto 2024, attestandosi a 142,3 penny al litro, in calo rispetto ai 148,5 penny al litro di agosto 2023. Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è aumentato dello 0,3%, dopo un calo dello 0,2% a luglio e in linea con le aspettative.
USA, MERCATO IMMOBILIARE
I dati del mercato immobiliare Usa continuano a mantenersi resilienti, con i nuovi cantieri negli Stati Uniti sono aumentati del 9,6% rispetto al mese precedente, a un tasso annuo di 1,356 milioni di unità nell'agosto del 2024, ben al di sopra delle aspettative di mercato di 1,31 milioni di unità. La costruzione di nuove unità abitative unifamiliari è cresciuta del 15,8% al tasso annuo di 992 mila unità.
AUSTRALIA, DISOCCUPAZIONE IN LINEA CON LE PREVISIONI
Il tasso di disoccupazione, in Australia, uscito questa notte, si è attestato al 4,2% ad agosto 2024, invariato rispetto al massimo degli ultimi 30 mesi, ma in linea con le previsioni di mercato. L'occupazione part-time è aumentata di 50,6 mila a 4,48 milioni, mentre l'occupazione a tempo pieno è diminuita di 3,1 mila a 9,98 milioni.
Il tasso di partecipazione è rimasto a un picco record del 67,1% ad agosto, in linea con il consenso. Dollaro australiano che rimane sostenuto, con obiettivi in area 0.6820, la cui violazione aprirebbe la strada al test di 0.6870, massimo del dicembre scorso.
NUOVA ZELANDA, PIL IN CALO
L'economia della Nuova Zelanda si è contratta dello 0,2% su base trimestrale, a giugno 2024, dopo un'espansione rivista al ribasso dello 0,1% nel periodo precedente, mentre il mercato si aspettava una contrazione dello 0,4%. Ha interrotto due trimestri consecutivi di crescita, e la ragione dipende dal calo nel commercio al dettaglio e dei numeri del mercato immobiliare, agricoltura, silvicoltura e pesca oltre al commercio all'ingrosso.
Nonostante il calo complessivo del PIL, 7 dei 16 settori sono aumentati. L'aumento maggiore è stato nel settore manifatturiero. Su base annua, il PIL si è contratto dello 0,5%, oscillando da una crescita dello 0,5% , ma il dollaro neozelandese ha tenuto per effetto di un dato superiore comunque al consensus.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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EUR, USD & GBP on GMD (Gambian Dalasi)18 september 2024
No prevision, since the market is unstable and strongly related to foreign currencies exchangers, the building of OIC road and probably foreign investors that are bring foreign currency in The Gambia. Really suggest to buy NOW GMD with GBP or USD or EUR, since it can drop in the future.
standard.gm/the-depreciation-of-the-gambian-dalasi-causes-and-economic-impact/
Today Is The Day; Fed Rate Cuts XAU| PER MAGGIORI INFO LEGGERE LO SPAZIO FIRMA IN FONDO|
Vi chiedo la gentilezza di lasciare un like a questo post e di seguire il mio profilo così da favorire la mia divulgazione gratuita, a voi costa pochissimo ma per me fa un'enorme differenza.
| ANALISI GOLD |
Buongiorno,
Oggi è il giorno cruciale, con il tanto atteso annuncio della Federal Reserve riguardo al taglio dei tassi.
Come segnalato dal sito della Fed, l'entità del taglio potrebbe superare i 25 punti base inizialmente previsti. Attualmente, le probabilità indicano un 65% di possibilità che il taglio sia compreso tra 25 e 50 punti base, e un 35% di un taglio di soli 25 punti base.
Questa incertezza potrebbe generare una notevole volatilità nei mercati. Pertanto, consiglio di adottare strategie mirate basate sulle dinamiche delle notizie.
È importante operare solo se si ha una chiara comprensione delle implicazioni di questa decisione. Altrimenti, potrebbe essere più prudente rimanere in attesa e osservare l'andamento nei giorni successivi.
Personalmente, monitorerò le aree chiave prima di prendere qualsiasi decisione operativa, rimanendo fuori dal mercato fino alla pubblicazione del dato ufficiale.
Come sapete, non opero né sul mercato asiatico né su quello di londra; opero esclusivamente dopo le 14:00 e in New York
Pertanto, attenderò l'apertura del mercato dopo quell'ora e le zone selezionate, poi andrò ad aggiornare le zone di interesse qualora venissero bucate e preparerò i setup operativi.
Qualora si verificassero cambiamenti significativi o vendite improvvise, adatterò la mia strategia di conseguenza.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere live su TradingView.
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sarò lieto di rispondervi
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VALUTARE I RISCHI MAGGIORIToday’S Trading del 18.09.2024
MACRO BACKGROUND
Quando non esiste la scelta giusta, l’unica cosa che puoi fare e scegliere la meno dolorosa!
Nessuno di noi vorrebbe ora essere al posto di Powell o più in generale a scegliere per la FED cosa fare in questo momento storico, di certo l’idea di dare il via al ciclo di taglio tassi ci sembra a dir poco ovvia, ma procedere con cautela o essere aggressivi questo è il primo dilemma, poi ancora: ma il vero tasso di equilibrio quale sarà?
Ricordiamo sempre che le decisioni di politica monetaria di una banca centrale sono mirate alla ricerca del tasso di equilibrio , ovvero quel costo del denaro che permette all’inflazione di crescere nel range del 2% annuo e al contempo di mantenere la piena occupazione, questo il mandato della FED , ma quale sia questo tasso nessuno lo sa davvero.
Powell in un suo passato speech, quando erano intenti ad alzare il costo del denaro e aricercare il tasso di interesse corretto che potesse fermare l’inflazione, disse esplicitamente che non sapevano quale fosse il costo del denaro giusto per il loro scopo , e che lo avrebbero scoperto solo una volta raggiunto.
Si ripresenta ora la medesima scena, non sappiamo quale sia il costo giusto del denaro e procedere con cautela , con tagli da 25Bp darebbe tempo per monitorare l’andamento dell’economia, è altrettanto vero che se il tasso di equilibrio dovesse essere molto più in basso dei livelli attuali , procedere di soli 25Bp alla volta darebbe alla FED troppo ritardo sul ciclo economico e si rischierebbe la recessione.
Se non sai bene cosa fare, scegli la strada meno dolorosa. La Fed Dunque è chiamata non alla scelta piu corretta, ma alla valutazione giusta dei maggiori rischi: meglio prevenire un ritorno dell’Inflazione o prevenire una fase recessiva?
Se la Fed dovesse optare per un taglio da 50Bp , il mercato potrebbe interpretarlo come avviso che il rischio maggiore è quello recessivo e potrebbe dunque prendere contromisure e dare il via a forti vendite, al contempo un taglio di soli 25Bp potrebbe oramai essere scontato nei prezzi del mercato e dare via a prese di profitto e rispozionamenti sul dollaro USA
FOREX
Il mercato valutario continua a manifestare pressioni sul dollaro USA , sebbene le dinamciche del dollar index restino ancora sopra i supporti di 100.50 , non si trovano motivi di acquisto che spingano l dollaro sopra 102 resistenza chiave.
Salgono dunque le majors, con eurusd che si porta al test di 1.1150 e sembra voler attaccare i primi masismi di 1.1160 restistanza che se violata aprirebbe le porte a 1.1200
Robusta la spinta rialzista anche per Gbpusd che tenta attacchi ai massimi di 1.3240 area che se violata a rialzo darebbe vita ad allunghi fino 1.3275 – 1.33
Unico dollaro USA che ha stutture di respiro rialzista è usdjpy, grazie ad una momentanea fase di storno dello yen dai massimi di periodo usdjpy lascia i minimi di 140.25 rompe la trend line resistiva e testa 142.40 livello che se violato aprirebbe a 144 figura.
EQUITY
Resta indietro il comparto tech, con il nasdaq incapace al momento di superare i 19843 pnt, area di massimi volumi per il periodo 15 agosto 10 settembre. Le quotaiozni restano per ora ferme tre 19850 e 19580 pnt in attesa ovviamente della FED
Piu tonici gli industriali con il daw che testa i nuovi massimi a 42276 pnt e sembra ora rimanere stabilemnte sopra i supporti di 41800 pnt.
Anche il russell tenta allunghi fino ai 2250 pnt e testa la trend line resistiva di medio periodo partita dai massimi di inizio agosto.
COMMODITY
Storno per il gold che lascia le aree di massimo storico per ritracciare fino ai 2588$, sebbene livelli di maggiore interesse siano collocati a 2570$ riteniamo opportuno notare ancora l’estrema forza del metallo giallo pertanto preferiamo ora monitorare l’eventuale break out rialzista della flag in atto , per un ritorno a nuovi massimi .
Wti che non supera i 71$ , attenzione dunque ad eventuali rotture del nuovo canale rialzista in atto e dei relativi minimi a 68.50$ che aprirebbero la strada a ritoni verso i minimi di 64.25$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
Tocca alla FedContinuano a mostrarsi resilienti i listini americani, specialmente dopo la pubblicazione dei dati Usa relativi alle vendite al dettaglio, uscite migliori delle previsioni, a conferma che la spesa dei consumatori è rimasta relativamente solida. L'S&P 500 ha guadagnato circa lo 0,4%, appena al di sotto del suo massimo storico. Il Dow ha guadagnato lo 0.15%, facendo registrare un nuovo massimo storico, mentre il Nasdaq è salito dello 0,3%. Le vendite al dettaglio, dicevamo, sono aumentate inaspettatamente dello 0,1% ad agosto, rispetto alle previsioni di un calo dello 0,2% e dopo un aumento rivisto al rialzo dell'1,1% a luglio.
E oggi, è il giorno della Fed, che si pronuncerà sui tassi questa sera alle 20.00 ora italiana. Sarà presumibilmente il primo taglio dal 2020, anche se è difficile prevederne l’entità, cioè 25 o 50 punti base ? Più del 60% degli analisti prevede una riduzione di mezzo punto percentuale. A noi pare che ciò possa portare ad un aumento del risk off, in ragione dei timori che la scelta di 50 punti base possa voler dire paura del Fomc rispetto ad una eventuale recessione. Per questo e per il fatto che i rappresentanti del Fomc, abbiano ancora, ultimamente, rasentato ottimismo sullo stato di salute dell’economia, crediamo in una riduzione inferiore.
VALUTE
Sui cambi price action interessanti, con un dollaro che dopo la discesa degli ultimi giorni, si è ripreso contro Jpy, in maniera impulsiva, creando le condizioni tecniche per ulteriore rafforzamento. Già sono oltre 200 i pips di recupero del biglietto verde e obiettivamente, osservando price action e grafici, non sembra si possano escludere movimenti anche fino a 144.00 nelle prossime ore.
EurUsd ancora sopra 1.1100 mentre il Cable ha mollato quasi 100 pips dai massimi di 1.3230. EurGbp in decisa ripresa con obiettivi prossimi a 0.8470 80. UsdCad a ridosso di 1.3620, resistenza chiave con 1.3650, dopo che l’inflazione è arrivata a target, ovvero il 2%. In generale potremmo, come già anticipato anche nei giorni scorsi, assistere ad un recupero del biglietto verde dopo giorni di debolezza, per il principio del sell on rumors and buy on news, ovvero prese di beneficio di posizioni short, proprio in concomitanza con le decisione della Fed.
USA, VENDITE AL DETTAGLIO IN RIPRESA
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti sono aumentate dello 0,1% su base mensile ad agosto 2024, dopo un aumento rivisto al rialzo dell'1,1% a luglio e superando le previsioni di un calo dello 0,2%, a dimostrazione del fatto che la spesa dei consumatori rimane relativamente forte. Gli aumenti maggiori sono stati registrati nelle vendite presso rivenditori al dettaglio, nei diversi settori che comprendono quelli relativi ad articoli sportivi, hobby, strumenti musicali e librerie.
D'altro canto, le vendite sono diminuite presso stazioni di servizio negozi di elettronica, abbigliamento, elettrodomestici e alimentari. Nel frattempo, le vendite escludendo i servizi di ristorazione, i concessionari di auto, i negozi di materiali edili e le stazioni di servizio, che vengono utilizzati per calcolare il PIL, sono aumentate dello 0,3%, dopo un guadagno rivisto al rialzo dello 0,4% a luglio.
CANADA RAGGIUNTO TARGET DI INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale in Canada ha rallentato ancora negli ultimi tre mesi, raggiungendo il 2% ad agosto 2024, il livello più basso dal febbraio 2021, leggermente al di sotto delle previsioni del 2,1% e raggiungendo l'obiettivo della banca centrale per la prima volta in oltre tre anni. Il rallentamento dell'inflazione complessiva ad agosto è stato in parte determinato da un calo del 5,1% dei prezzi della benzina, attribuito sia ai prezzi correnti più bassi sia agli effetti dell'anno base.
Inoltre, i prezzi di abbigliamento e calzature sono scesi per l'ottavo mese consecutivo, in calo del 4,4% ad agosto dopo un calo del 2,7% a luglio. Nel frattempo, i costi per gli alloggi, che rappresentano circa il 30% del paniere CPI, sono aumentati del 5,3% ad agosto, in calo rispetto al 5,7% di luglio. Escludendo la benzina, il CPI è aumentato del 2,2% ad agosto, in calo rispetto al 2,5% di luglio. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è diminuito dello 0,2% ad agosto, rispetto alle aspettative di una lettura stabile, dopo un aumento dello 0,4% nel mese precedente.
ZEW ANCORA IN CALO
L'indicatore ZEW del sentiment economico per la Germania è sceso a 3,6 a settembre 2024, livello più basso dall’ottobre 2023, rispetto al 19,2 di agosto e alle previsioni di 17. Si è trattato del terzo mese consecutivo di discesa del sentiment economico. Secondo il Presidente dell’Istituto Zew la speranza di un rapido miglioramento della situazione economica è svanita e Il numero di ottimisti e pessimisti è ora equamente bilanciato. Inoltre, l'indice delle condizioni attuali è sceso a -84,5, il più basso da maggio 2020, da -77,3.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.