L' ANALISI FONDAMENTALE E' IMPORTANTECiao trader, oggi voglio parlarti di un'argomento molto sottovalutato, ( l'ho fatto anche io ) sto parlando dell'analisi fondamentale.
Cosa fa l'analisi fondamentale?
A differenza dell'analisi tecnica dove si va ad analizzare il prezzo futuro di un titolo basandosi sugli aspetti tecnici/matematici derivati esclusivamente dai grafici, l'analisi fondamentale studia tutti gli eventi micro e macroeconomici che hanno un qualche impatto sul paese preso in esame.
Ti elenco i principali indicatori economici da tenere sott'occhio:
- TASSI DI INTERESSE ( interest rates ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
- SITUAZIONE OCCUPAZIONALE ( Employment situation ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
- TASSO DI DISOCCUPAZIONE ( Unemployment rate ): Una lettura superiore alle previsioni è generalmente negativa (ribassista),
mentre una lettura inferiore alle previsioni è generalmente di supporto (rialzista).
- OCCUPAZIONE NON AGRICOLA ( NFP: non farm payroll ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
- BILANCIA COMMERCIALE ( Trade Balance ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
- INDICE PREZZI AL CONSUMO ( C.P.I. ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
- VENDITE AL DETTAGLIO ( Retail sales ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
- INDICE DIRETTORI DEGLI ACQUISTI ( P.M.I. purchasing managers index ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
- PRODUZIONE INDUSTRIALE ( industrial Production ): Una lettura più forte delle previsioni è generalmente di supporto (rialzista),
mentre una lettura più debole delle previsioni è generalmente negativa (ribassista).
E' anche importante capire i simboli presenti nel calendario economico:
🔈: DISCORSO
🅿️: RILASCIO PRELIMINARE
📄: RECUPERO DATI
📑: REPORT
⭐️: BASSA VOLATILITÀ ATTESA
⭐️⭐️: MODERATA VOLATILITÀ ATTESA
⭐️⭐️⭐️: ALTA VOLATILITÀ ATTESA
Buon Trading.
Materie prime
Gold e Silver, curiosità importanti."Le materie prime hanno influenzato l'intera storia umana, hanno causato guerre, portato la pace, stimolato spedizioni in terre sconosciute, dato vita a incredibili operazioni di spionaggio, stabilito nuovi equilibri fra paesi e uomini".
Antonio Giraudo.
Chiunque, io per primo, rileggendo articoli che liquido per scontati, scopro che molte volte c'è sempre qualcosa che ancora devo apprendere. Ma il lavoro svolto, è in particolar modo indirizzato a chi approccia il mondo finanziario-economico ed il trading on line, offrendo una didattica semplice nel linguaggio e facile da comprendere per approcciare l'operatività.
Premessa dovuta per consigliare, al compimento dei primi passi, di iniziare studiando pochi, pochissimi strumenti finanziari per comprenderne a fondo tutti gli aspetti. Troppi asset assieme non permettono, o quantomeno confondono, l'apprensione dello strumento. Questo non vuol dire evadere il tanto lavoro che viene richiesto per poter trarre profitto da questa disciplina. Quando iniziai non vi era tutto il materiale che oggi si reperisce in rete, studiai libri, (non ricordo quanti), rimasi sveglio giorno e notte per osservare il minimo movimento dei prezzi nei grafici e comprenderne le motivazioni, osservarne i modelli che si ripetevano con sistematicità. Voglio dire che scegliendo uno o due asset e approfondendoli, non si rischia di perdere il focus principale. Nulla vieta, a seguire, di aggiungere ed acquisire la conoscenza di nuovi strumenti.
Oro e Argento sono due metalli preziosi, correlati fra loro, ma se dovessimo trovare una differenza in campo analitico fondamentale potremmo definire l'argento più industriale dell'oro. Di conseguenza si evince che l'argento risponde bene sia visto come bene rifugio che come materia prima industriale. Per far comprendere quanto l'argento possa essere legato anche ad un analisi di carattere fondamentale basti vedere la discesa avuta l'11 maggio 2023, all'uscita di trimestrali sotto le attese, di aziende che ne fanno domanda.
L'argento rispetto all'oro è un mercato tendenzialmente più volatile e bisogna sapere che è 4 volte più piccolo per dimensione, (sappiamo quanto è preziosa la volatilità per tutti i colleghi traders). In qualsiasi caso sono due metalli molto legati al fattore domanda/offerta. L'argento viene utilizzato in una miriade inimmaginabile di campi: vi sono i vettori spaziali che lo utilizzano in maniera importante, le autovetture ne posseggono buona quantità, se poi consideriamo le automobili elettriche ancor più; viene utilizzato nella depurazione dell'acqua, negli specchi, all'interno dei pannelli fotovoltaici, nell'elettronica, in campo odontotecnico, l'argento viene utilizzato quasi dappertutto. Qual è la differenza rispetto all'oro? L'Argento viene recuperato in minima parte, mentre l'oro come ben si può immaginare ha un recupero importante. Basti pensare che a parte qualche tonnellata affondata assieme ai galeoni spagnoli, la quasi totalità dell'oro estratto è a tutt'oggi fruibile.
Guardiamo cosa influenza sensibilmente questi due metalli.
- Non credo di dover spendere molte parole sui tassi d'interesse, è materia dei giorni nostri. Stiamo osservando come l'aumentare dei tassi da parte delle banche centrali per combattere l'inflazione stia influenzando gli interi mercati azionari, obbligazionari, delle valute e non fanno sicuramente eccezione i mercati delle commodities.
- Molto importante domanda e offerta, una forte domanda fa lievitare il prezzo mentre scarsa domanda lo abbassa. Stesso discorso per l'offerta, se vi è gran quantità di prodotto il prezzo è basso, se il prodotto scarseggia, se la produzione è bassa, il prezzo aumenta.
- L'avversione al rischio è facilmente spiegabile con l'apprezzamento dell'oro quando vediamo mercati molto nervosi, ancor più se vi sono motivazioni geopolitiche. L'oro è la materia prima per eccellenza che negli anni si è sempre continuata ad apprezzare, di conseguenza quando gli investitori non vogliono rischiare, acquistano oro. Lo S&P 500 possiamo affermare che è il benchmark per eccellenza dell'azionario, (riskon), se sale, per le dinamiche spiegate in precedenza, scende l'oro, se scende, viceversa, sale l'oro (riskoff). Non dimentichiamo che è strettamente correlato inversamente anche al Dollaro americano; l'oro si paga in dollari, un dollaro debole rafforza l'oro, un dollaro forte indebolisce l'oro.
- I prezzi energetici non credo si prestino a particolari domande. E' normale che se aumenta il prezzo del petrolio, del gas, del carbone, necessari all'estrazione, il trasporto e la lavorazione dei metalli preziosi, di conseguenza viene impattato il costo della materia prima.
- Quello che magari bisogna approfondire un po' è la stagionalità, mentre con altre commodities ha un impatto diretto, con i metalli è soprattutto legata al precedente fattore elencato, ovvero i prezzi energetici, per la stessa ragione che se aumenta il gas impatta oro e argento. Esempio: il gas vive di costi in base alla stagionalità. In estate vi è poca domanda che cresce d'inverno. Come si evince è tutto collegato; ma tutto estremamente importante al fine di fare le proprie valutazioni operative.
Se si vuole fare del trading la propria professione, (io affermo sempre, un aiuto al vostro stipendio mensile sicuro, o ancora, una forma d'investimento alternativo), tutte questi meccanismi di mercato bisogna farli propri.
Il petrolio, conoscere il sottostante per operare correttamente. «I mercati sono mossi da impulsi causali non casuali».
William D. Gann
Annoto in queste pagine un documento che riassume uno dei tanti webinar che ho seguito, generalmente non tengo traccia di tutti i corsi, webinar o letture. Devo essere colpito positivamente, attratto dall'argomento, quindi quanto annoto è ovviamente soggettivo. Debbo anche affermare che non tutto rientra nelle mie convinzioni teoriche e operative sul trading, ma è anche vero che paragono un trader che ambisce a ritenersi tale alla stregua di un hacker. Mi spiego per non essere frainteso, voglio semplicemente dire che come l'hacker ha una visione del mondo a 360° e raccoglie quante più informazioni possibili, altrettanto dovrebbe essere patrimonio di un trader per avere, in seguito, gli strumenti necessari all'operatività.
Il Petrolio come in generale le materie prime, hanno sempre avuto un andamento molto ciclico, questo ha permesso nel tempo di offrire un elevato grado di prevedibilità dello strumento, ma da diversi mesi è divenuto difficile fare trading su quest'asset, vuoi dovuto prima alla situazione pandemica, poi alla guerra fra Russia e Ucraina, l'attuale situazione inflattiva, l'avvento dell'economia sostenibile e non per ultimo la riunione dell'Opec con la decisione del taglio alla produzione di barili.
Fra i tanti argomenti non si può non citare il compimento nel 2023 del quarantesimo compleanno di contrattazione del WTI (West Texas Intermediate), il black gold delle commodities, (l'oro nero). Ricordo che il WTI non è altro che il petrolio americano, conosciuto anche come light crude oil. Il contratto nacque nel 1983 lanciato dall'allora NIMEX.
Oggi a distanza di 40 anni, quando, per chi ricorda, la maggior parte di petrolio veniva importata dal medio oriente, (ricordo che nei miei anni d'istruzione scolastica studiai un intero libro sull'OPEC, copertina a sfondo grigio e caratteri neri maiuscoli con la scritta OPEC al centro), dicevo oggi il maggior produttore a livello mondiale sono proprio divenuti gli Stati Uniti. Diverse le dinamiche che hanno innescato questo processo. Anni '70 chi non ricorda l'austerity, (in Italia si viaggiava con targhe alterne), poi la scoperta tecnologica dello "shale oil" e l'esportazione di petrolio degli Stati Uniti negli anni recenti ci portano fino ai giorni d'oggi con una produzione statunitense che supera i 12 milioni di barili giornalieri.
La particolarità che ha rivoluzionato il modello di trading sul petrolio è stato il permesso all'esportazione del WTI che oggi vanta circa 4 milioni di barili giornalieri. Questo ha permesso di calmierare i mercati. Oggi, ovviamente, gli Stati Uniti vorrebbero un quotazione del petrolio bassa, per ovvi motivi inflattivi, (ricordo che un prezzo degli energetici in salita crea inflazione), non a caso hanno venduto parte delle loro scorte strategiche per calmierare il prezzo proprio riallacciandomi anche al concetto espresso sopra.
I due asset che si trovano su la quasi totalità delle piattaforme e sono il Brent scambiato a Londra, viene estratto dal sottosuolo del mare del nord al largo della Scozia per la sua natura dolce adatto alla raffinazione di benzina; più facile da trasportare in luoghi distanti quindi con minori costi. Poi il WTI scambiato a New York ed estratto nei giacimenti degli Stati Uniti ancora più dolce e leggero del Brent ma a differenza del Brent più difficile nel trasporto elevandone i costi. Questi sono i più graditi alle raffinerie per la lavorazione essendo scarsamente densi e con bassi contenuti di solfuro. Poi vi è l'Urals, il petrolio russo, molto pesante che vorrebbe far concorrenza all'americano, ma proprio per le sue caratteristiche non gradito dalle raffinerie in un ottica di costi per la raffinazione. Più complesso il processo, costi di manutenzione degli impianti elevati etc.
Non solo, la Russia si è trovata nella situazione di dover sopportare le sanzioni europee, territorio nel quale esportava. Non essendo comunque un, "piccolo stato sprovveduto", ha rafforzato la vendita in Cina e India, stati vicini; senza entrare nella politica ma semplicemente costruendo un analisi che è il mio compito, annoto un paradosso. L'India lo raffina dopodiché lo invia in forma di derivati in Europa, quindi la Russia in un certo modo ha aggirato le sanzioni, la stessa India che non acquistava dalla Russia ma dall'Iraq e dall'Arabia Saudita in seguito a fronte dei forti sconti del petrolio Russo da parte di Vladimir Putin, (ai minimi storici), a dirottato i suoi acquisti. Concludendo l'analisi, con l'ultimo taglio di produzione dei barili giornalieri da parte dell'OPEC, potrebbe avvenire che l'India incrementi ulteriormente la domanda di Urals russo, arricchendo ulteriormente la Russia con buona pace di tutti.
Per contro, Stati Uniti, Europa, che stanno inasprendo i tassi di interesse, rispettivamente con FED e BCE, per combattere l'inflazione persistente, si potrebbero trovare in un cosiddetto, "cul de sac", in quanto il taglio alla produzione dell'OPEC potrebbe portare ad un notevole aumento sui costi energetici alimentando l'inflazione stessa per altro abbastanza resiliente ai tassi in atto.
Chiunque opera in questo asset non può eludere questa serie di informazioni di cui sopra. Non bisogna improvvisarsi, le informazioni in campo energetico, ma direi, in generale, delle commodities, sono veramente tante. Basti pensare i soldi ed il tempo che investì Gann nella ricerca e studio di informazioni. Altresì, per una serie di caratteristiche, che magari in un articolo futuro posterò, riteneva le commodities l'asset più "giusto" nel quale operare.
Poi vi sono dati macro altrettanto importanti:
Le rilevanti relazioni sul greggio si leggono nel rapporto settimanale sulle scorte API il martedì attorno alle 22.30 e le scorte energetiche dell'EIA il mercoledì attorno alle 16.30. Tendenzialmente all'uscita dei dati si osserva un'accelerazione della volatilità, tanto come accade, per fare un esempio sulle valute all'uscita dei NFP.
Bitcoin ed il suo ruolo nel "Ciclo Economico".Come i nostri lettori ben sanno, il mercato cryptovalutario deve essere necessariamente analizzato ed approcciato in maniera totalmente diversa dal mercato azionario. Allo stesso modo, però, è possibile notare come da un punto di vista tecnico, gli andamenti del prezzo di BTC (e anche delle ALT più capitalizzate) si muovano seguendo logiche simili al mercato tradizionale.
Un nostro analista, @matteobernardi, ha recentemente condiviso al pubblico la propria idea:
" I mercati crypto stanno attraversando un processo di istituzionalizzazione. Vedremo sempre di più similitudini fra le tecniche di manipolazione del prezzo del mercato azionario con quelle del mercato crypto ."
Essendo il settore crypto caratterizzato dalla presenza di un mercato, appare più che lecito domandarsi:
" Le crypto possono essere inserite temporalmente all'interno del noto ciclo economico generale? Le crypto sono sensibili agli andamenti macro economici ? "
E' facile capire che, sia in un ottica prettamente speculativa che dal punto di vista di una gestione patrimoniale, questa domanda deve trovare una risposta nel più breve tempo possibile visto e considerato le attuali tensioni macroeconomiche.
Nei mercati conosciuti c'è un asset class che in realtà mostra molte similitudini con il comparto alternative delle crypto. Non sto assolutamente parlando del Forex; Sto parlando del mercato delle commodities, da non confondere con il termini italianizzato "materie prime" (anche se quando ci riferiamo in borsa alle materie prime, ci riferiamo alle commodities).
Per commodities si intende " Beni Fungibili " ovvero " beni materiali " facilmente stockabili e conservabili.
Una fra le Hard Commodities più famose è proprio il denaro , non inteso come mezzo di scambio, e la seconda è il petrolio .
Le crypto su ethereum ,ad esempio , possono essere beni fungibili o non fungibili.
In gergo, abbiamo di fatto i fungible token (ERC-20) e i non fungible token (ERC-721).
Quindi, proviamo a domandarsi:
Come si comporta una commodities all'interno del ciclo economico generale?
Le commodities cambiano il loro prezzo per 3 principali motivi:
1) Speculazione
2) Interruzione della produzione
3) Politica dei paesi produttori
Dal 2000-2002 le commodities hanno subito un processo di financialitazion sulle varie borse (riconoscimento come asset). Ciò ha aumentato esponenzialmente la domanda di materie prime.
Questo improvviso aumento, a cosa è dovuto? Dalla speculazione.
Ne deriva però che una buona parte della domanda non sarà veramente dovuta al bisogno di materie prime ma, semplicemente, a ragioni speculative.
Possiamo estendere questa considerazione anche al mercato crypto?
Beh, direi di si.
Qualora questa significativa componente della domanda (chiamata speculazione), si sposti verso altri mercati più attraenti, per quella determinata fase del ciclo economico, cosa accadrà al mercato crypto?
Per dare una risposta definitiva a questa domanda, è sufficiente guardare nel passato, precisamente alla fine dello scorso ciclo di halving ('anno 2017).
Cosa accadde? PUMP & DUMP .
PUMP dovuto a motivi tecnici ( dimezzamento delle ricompense per i miner ) e DUMP per motivi prettamente speculativi.
E' presumibile pensare che una cosa simile debba accadere anche al termine di questo ciclo.
Invece, cosa potrebbe succedere qualora la produzione dovesse interrompersi ?
In realtà, anche la risposta a questa domanda, è possibile ricavarla dall'analisi delle recenti notizie legate al settore crypto. Mi riferisco ai blackout in Cina e, più recentemente, Kazakistan .
L'Hash rate influenza direttamente la produzione di BTC e quindi il suo prezzo. Storicamente, a drastici cali del Hash Rate sono sempre corrisposti crolli significativi del prezzo di BTC.
Questo perchè, essendo una moneta PoW (proof of work), il mining resta il cuore pulsante della coin.
Infine, ma non per importanza, non resta che analizzare la "politica dei paesi produttori" .
BTC è un asset digitale, per tale motivo un investitore poco accordo è portato a pensare che non esista un paese produttore. Allo stesso modo, spesso, si tende a pensare che i crypto asset siano decorrelati dalle notizie economiche riguardanti quello che comunemente viene inteso come mercato tradizionale. Tensioni politiche e sociali quindi, a rigor di logica non dovrebbero affatto interessare ai crypto investitori.
In realtà, riferendosi sempre al concetto di Mining, la connessione con l'economia è molto marcata.
Per questo i ban non sono visti di buon occhio dal mercato crypto. Basti pensare che, la Cina, nonostante gli innumerevoli BAN, rappresenta ancora il 20% del mining mondiale. E' quindi follia pensare che tutti i provvedimenti presi dal governo cinese siano problemi relativi alla tradfi .
Se la Cina, come attualmente sta facendo, mette in atto politiche di demonizzazione del settore cryptovalutario, il prezzo (giustamente) ne risentirà negativamente!
Allo stesso modo però, non vedo il motivo per cui, aumenti del tasso di interesse o del tasso di inflazione, debbano influenzare negativamente il mercato decentralizzato che, per definizione, si basa su logiche completamente diverse.
Quindi, dire che il mercato crypto stia crollando perchè l'economia mondiale (specie USA) è sul filo del rasoio, non è tecnicamente corretto perchè non c'è diretta correlazione con il mercato DeFi.
Dire che il mercato crypto stia utilizzando la scusa del "terrore legato ad un aumento dei tassi di interesse" per prendere profitto in previsione del ciclo di halving, invece, sarebbe più corretto anche se, visto i prezzi degli asset dei mercati finanziari globali, un gestore che sposta i fondi in questo momento sul mercato azionario perchè meno rischioso (a mio parere), non ha ben chiaro cosa effettivamente stia accadendo macro economicamente.
Ratio Gold/FtseMib, analisi di una falso segnale.Inserisco per la prima volta un grafico nella sezione formativa. Ho evidenziata una figura di un triangolo ascendente, che si forma tra una resistenza ed un diagonal line ascendente.
Il triangolo rientra tra le figure di continuazione, quelle figure che indicano una fase di pausa nel trend per una successiva ripartenza.
Nel caso in oggetto potete vedere come era pulita nella sua formazione, con un elemento in più dato dal “quarto massimo”. Usualmente conosciamo il doppio massimo, talvolta vediamo i tripli massimi, più si formano prezzi che provano la rottura di questi massimi già visti in precedenza, più alte sono le percentuali di una possibile rottura rialzista degli stessi.
In questo caso avevamo tutti gli elementi per un break out rialzista… ma queste certezze statistiche sono state negate dal successivo sviluppo. Questo per ricordare che l’analisi grafica non è perfetta.
L’analisi grafica va sposata con l’utilizzo degli indicatori, infatti se osservate il primo indicatore, un RSI con utilizzo e pesatura un po’ particolare, evidenziava una divergenza dando un chiaro. segnale di warning.
Il grafico riporta il ratio Gold/FtseMib, serve ad indicare possibili segnali di debolezza del nostro indice, infatti quando sale indica una maggiore forza dell’oro.
Venendo al presente va osservato il Macd che sta andando a girare sulla parte bassa, specifico che non è ancora un segnale di inversione ma va monitorato.
Barrick Gold corp. - Rising WedgeLa Rising wedge è un pattern simile al triangolo e, come quest'ultimo, rappresenta tendenzialmente un pattern di continuazione.
Si forma all'interno dei grafici in alcuni mesi e per tale motivo viene considerato un pattern di secondo livello. Si verifica spezzo in trend già in essere e per tale motivo continua il trend della price action, anche se in alcuni casi può anticipare una inversione di tendenza.
In questo caso la rottura del supporto ha delineato una caduta del 9% innescando una possibile inversione.
Il 14 agosto la Berkshire Hathaway ha comunicato, con la diffusione del suo 13F Form, l'acquisto di 21 Milioni di azioni della Barrick Gold Corp. Questa notizia potrebbe neutralizzare gli effetti del pattern innescando nuovi trend.
CORRELAZIONI BITCOIN.. Sì SP500 No Gold!!!Interessante monitorare per gli investitori in cripto il livello di correlazione tra il Bitcoin e gli altri mercati finanziari!
Nel layout oggetto dell'analisi da sx verso dx:
LINEA SUPERIORE
Bitcoin grafico area, Bitcoin correlato con Gold, Bitcoin correlato con S&P500, Bitcoin correlato con Stoxx50
LINEA INFERIORE
Bitcoin correlato con Bitcoin cash, Bitcoin correlato con Ethereum, Bitcoin correlato con Litecoin, Bitcoin correlato con Ripple
Il Bitcoin è da intendersi al momento più vicino ad una riserva di valore rispetto una vera e propria valuta, ciò nonostante però il livello di correlazione con il Gold (bene rifugio per eccellenza) risulta essere estremamente basso.
Ottima invece la correlazione con l'indice S&P500 (e per caduta con lo Stoxx50).
Elevati i livelli anche nel confronto con Bitcoin Cash, Ethereum e Litecoin.
Bassa ed inaffidabile invece la correlazione con Ripple.
Un ulteriore elemento che può rivelarsi utile nelle proprie decisioni operative
Buon trading a tutti!!!
BITCOIN e correlazioniBitcoin correlato ad Oro, S&P 500, Stoxx 50, Bitcoin Cash, Ethereum, Litecoin e Ripple!
ORDINE DI VISUALIZZAZIONE
- Linea superiore da sx verso dx:
Bitcoin non correlato
Bitcoin correlato con Gold
Bitcoin correlato con S&P500
Bitcoin correlato con Stoxx 50
- Linea inferiore da sx verso dx:
Bitcoin correlato con Bitcoin Cash
Bitcoin correlato con Ethereum
Bitcoin correlato con Litecoin
Bitcoin correlato con Ripple
Dal confronto emerso tra Bitcoin e gli strumenti presi in esame, un certo grado di correlazione di massima per ciò che riguarda i macromovimenti è presente in tutte le configurazioni, ma con un'altalenanza di affidabilità che ne rende difficoltoso un utilizzo operativo per molti di loro.
Gold e Stoxx50 presentano una permanenza predominante in territorio positivo del coefficiente di correlazione, ma poco stabile.
L'S&P500 storicamente presenta una situazione simile a Gold e Stoxx50, fermo restando che da inizio anno 2020 presenta un coefficiente di correlazione maggiormente affidabile permanendo su valori positivi elevati a lungo.
Le correlazioni tra Bitcoin e le altre Crypto risultano molto più affidabili, principalmente nei confronti di Ethereum che presenta addirittura solo valori positivi da settembre 2018 ad oggi e di Bitcoin Cash che presenta ovvie similitudini essendo nato da un fork di Bitcoin ma paga una minor forza.
Buona la correlazione con Litecoin e Ripple (che però presenta a volte dinamiche differenti probabilmente frutto di una non completa decentralizzazione).
Correlazioni ai quali dare uno sguardo per completare il quadro delle proprie idee operative e valutare se un movimento è assecondato dagli altri strumenti che si vuole prendere in esame
Buon trading!
Zig-ZagLeggo spesso in chat, ma non solo, traders interrogarsi sul come sia possibile che i mercati (meno noi per ora) siano saliti così tanto nonostante le prospettive future dell'economia siano pessime. A mio avviso la risposta è semplice: perché i mercati finanziari sono una cosa, prettamente speculativa, e l'economia reale è un altra e solo occasionalmente si correlano. Il grafico in basso è un ETC del CRB index, l'indice dei futures delle commodities (il CRB non è qui presente) di buona affidabilità e ci dà il polso di quella che è l'economia reale a livello globale. Basta un occhiata e confrontarlo con il FantaNasdaq per rendere inutile la domanda iniziale.
WTI Crude Oil - Possibile rimbalzo tecnicoProsegue la fase di debolezza del contratto #LCrudeApr20 che, dopo aver rotto il livello di supporto a $50, sembra indirizzato verso una nuova discesa. I dati sulle scorte hanno evidenziato un surplus di stoccaggio, indebolendo ulteriormente il sentiment degli operatori. Il tutto nonostante la produzione di olio di scisto negli #Stati #Uniti rallenterà drasticamente nei prossimi due anni, secondo un commento dell'amministratore delegato di Schlumberger, colosso americano dei servizi petroliferi. In ogni caso il fattore di maggiore rilievo è il rallentamento economico causato dall'interruzione delle attività in molti Paesi del mondo a causa del Covid-19. Non vi è dubbio che il coronavirus colpirà il consumo di greggio cinese già questo mese e probabilmente anche tra marzo e aprile. possibile rimbalzo delle quotazioni a seguito di una divergenza con RSI
[Formazione] Analisi intermarket: strategie operativeI rapporti di correlazione possono essere utilizzati nelle seguenti attività di trading:
1) per analizzare i mercati e prevedere il movimento degli asset nella sequenza causa>effetto,
2) per costruire un portafoglio diversificato finalizzato alla riduzione del rischio,
3) hedging e spread trading.
Vediamoli nello specifico.
1) Analizzare i mercati
Lo studio del legame di correlazione tra i diversi strumenti finanziari è la base dell’analisi Intermarket. Questo tipo di analisi ha lo scopo di prevedere i movimenti di un determinato strumento secondo la sequenza di causa>effetto>causa sfruttando il fatto che i mercati sono interconnessi.
Capite che se si è in grado di decodificare la sequenza in cui si muove il denaro nei vari asset, si ha a disposizione un vantaggio di incredibile. Capite che senza andare a scovare il pattern a casaccio tra migliaia di strumenti e sperare che funzioni, si è in grado di restringere la ricerca selezionando prima il mercato e poi lo strumento su cui andare a fare la propria analisi e le relative operazioni avendo molte più possibilità di riuscita proprio perché si va assieme a quel flusso del "denaro forte" che muove i mercati e genera i trend primari.
In tutti i settori finanziari c'è una continua entrata ed uscita di denaro che da origine ai movimenti di breve dei prezzi. Tuttavia in alcuni momenti, l'afflusso in uno e la fuoriuscita da un altro, può essere più marcata e tipica in alcune fasi di mercato tanto da dare origine a movimenti veramente importanti.
In una fase espansiva quando il mercato azionario ha un trend rialzista è probabile osservare un calo del marcato obbligazionario per il semplice motivo che gli speculatori preferiscono cercare guadagni sfruttando l'aumento del valore delle azioni, anche accettando un rischio maggiore piuttosto che ricavare plusvalenze di pochi punti attraverso la sola riscossione dell'interesse offerto dai prestiti, sebbene più sicuri.
Nelle fasi di recessione accade il contrario: gli speculatori tendono a preferire strumenti che offrono in assoluto più sicurezza a scapito del guadagno (a volte anche costosi come ad esempio il detenere oro fisico o acquistando Bond con interessi negativi!).
Per identificare in quale fase ciclica ci si trova bisogna innanzi tutto chiarire con quale sentiment gli investitori si relazionano al mercato. Definiamo quindi le due condizioni principali: RISK-ON e RISK-OFF.
La fase di ricerca del rischio (fase espansiva) viene definita RISK-ON ed è tipico assistere assieme alla crescita del valore in generale delle azioni, degli indici di conseguenza anche all'aumento delle materi prime legate alla produzione industriale, al costo dei trasporti e parimenti al calo di tutti gli strumenti rifugio come ad esempio il GOLD.
La fase opposta invece si definisce RISK-OFF. Qui gli investitori preferiscono "parcheggiare" il denaro su strumenti che, anche se non rendono molto, restituiscono maggiore sicurezza. Se in questa fase i mercati azionari sono in recessione, è logico trovarsi aumenti di valore nell'obbligazionario, nei metalli preziosi e anche in certe opzioni.
Nel tempo ho selezionato questa sequenza analitica per cercare di capire in che fase si è al fine di portarmi in maniera logicamente correlata allo strumento bersaglio su cui cercare il set-up d'ingresso:
1) analisi indicatori leading
2) analisi rotazione settoriale
3) intermarket e correlazioni
4) individuazione asset bersaglio
5) analisi indicatore statistico
6) ricerca di setup d'ingresso coerente
7) studio scenari alternativi
8) MM
Non intervengo operativamente su tutti gli asset che analizzo ma cerco di farmi l'idea se domina nel preciso istante il sentiment espansivo o conservativo al fine di intercettare la "portante direzionale" e ricercare attraverso l'analisi tecnica l'ottimizzazione dell'operazione.
Al punto 3 la mia analisi prevede alcuni ratio con il GOLD, NIKKEI, USDJPY, SP500, VIX, GOLD, EURUSD, USDCHF, OIL, DAX, BUND e T-Bond.
Gli strumenti su cui mi concentro operativamente sono normalmente pochi e ne conosco sia il carattere sia il significato:
USDJPY perché reagisce in maniera fantastica con l'equity,
USDCHF perché reagisce in maniera fantastica alle fasi RISK-ON/OFF
GOLD, CADJPY, EURSUD, AUDUSD e EuroStoxx50.
Tuttavia, nulla vieta ricercare altre sequenze di analisi e/o altri strumenti su cui operare.
2) Costruzione portafoglio diversificato
Un portafoglio costituito da un insieme diversificato di titoli ha un minore rischio di esposizione agli shock di mercato.
E’ possibile utilizzare la correlazione per andare a bilanciare l’esposizione con strumenti non correlati tra di loro o al benchmark di riferimento. Ad esempio, se si hanno tanti titoli nel proprio portafoglio tutti con valori di correlazione elevati rispetto all'indice di cui fanno parte, è possibile vederli muovere tutti nello stesso tempo in direzioni molto simili con lo svantaggio che in caso di un evento sfavorevole, tutti perdano contemporaneamente!
Diversamente, andando a cercare parte degli strumenti con valori di correlazione più vicino allo zero, nello stesso medesimo caso di shock di mercato, il portafoglio potrebbe risentirne molto meno. Per assurdo, nel caso in cui si sia bilanciata l’intera esposizione con strumenti correlati inversamente tra loro, il portafoglio potrebbe non risentirne per nulla!
Se per esempio abbiamo aperto delle posizioni long sul GOLD e se si verificassero delle condizioni ottimali per aprirne altre long sul SILVER, queste potrebbero esporci troppo sia nel bene che nel male! In caso di movimenti con forte volatilità e visto che tendono a muoversi assieme, potremmo trovarci con entrambi i "rami" in guadagno o peggio con entrambi in perdita. Anche entrare long di EURUSD e short di USDJPY contemporaneamente ci espone ad un rischio doppio. In questo caso la correlazione è data dalla presenza del Dollaro in entrambe le coppie e tale condizione ci vedrebbe contemporaneamente venditori della medesima valuta in entrambe le operazioni. L'aprire posizioni che ci vedono esposti doppiamente può essere fatto, anzi fa parte proprio dell'attività di speculazione quella di sfruttare al massimo ogni opportunità, ma richiede una capacità matura per quanto riguarda la gestione del rischio. Bisogna infatti assumere una visione d'insieme e rimodulare il rischio sulla singola operazione in modo tale che se sommate non espongano troppo l'intero portafoglio (Se l'unica nozione che si conosce del money management è la regola del 1%, direi che c'è molto ancora da sapere...).
3) HEDGING e SPREAD TRADING
Sono due tecniche complesse e molto potenti. Qui andiamo su quella che è strategia e tecnica pura.
Sono spesso usate dagli istituzionali per "coprire" il rischio in determinate fasi di mercato o per poter guadagnare indifferentemente sia che il mercato vada short sia che vada long!
Dedicherò a queste tecniche degli specifici tutorial che metterò a disposizione ai soli miei follower attraverso link privato
►Se vuoi seguire questa sequenza di idee formative non ti resta che mettere LIKE ed iniziare a seguirmi.
→Poi scrivimi un messaggio privato o un commento e ti invierò il link.
In ogni caso vi auguro buon trading.
Keep in touch traders!
HB
[FORMAZIONE] Cosa è l'Analisi intermarket? Parte 2Le correlazioni.
Se è vero che attraverso l'ANALISI INTERMARKET si cerca di prevedere il futuro andamento di un asset studiandone un altro, bisogna innanzi tutto andare a capire che relazioni esistono tra gli strumenti e il perché l'uno influenza l'altro.
Esistono sostanzialmente motivazioni di carattere logico che sono da ricondurre sopratutto sul significato macroeconomico che lo strumento possiede.
Il mercato azionario e l'obbligazionario sono per esempio uno la conseguenza dell'altro. A livello marco e fondamentale sono strumenti con una definizione ben precisa e sono soliti muoversi con chiari schemi comportamentali tendendo a ruotare vicendevolmente.
Per analizzare il mercato secondo l'intermarket dovrebbero essere ben chiari gli schemi con cui gli strumenti sono legati tra loro. Questa relazione è definita come CORRELAZIONE. Non è necessario tuttavia diventare un analista fondamentale! Infatti è sufficiente introdurre qualche concetto di statistica e di matematica per rientrare in un campo consono all'analisi tecnica.
In statistica la correlazione quindi è la relazione che esiste tra due variabili tale che a ciascun valore della prima tende a corrispondere il valore della seconda secondo una certa regolarità.
In poche parole, 2 variabili si definiscono correlate se i rispettivi valori tendono a muoversi assieme.
Il lato di un quadrato è perfettamente correlato alla sua area infatti all'aumentare del valore dei lati, aumenta anche quello dell'area.
Tuttavia non è sempre così ed esistono correlazioni che si definiscono parziali come ad esempio quella che intercorre tra il peso e l'altezza nell'uomo. Ci si aspetta infatti che mano a mano si prendono in esame uomini via via sempre più alti, anche il valore del peso tenda ad aumentare tuttavia non è sempre così! Succede a volte che nel campione ci siano elementi alti e magri o bassi e massicci che di fatto rendendo non lineare la correlazione.
E' possibile misurare "quanto" le variabili siano correlate tra loro e la formula (che non vi sto a scrivere...) restituisce valori che sono espressi da numeri che vanno da +1.0 a -1.0 oppure da +100 a -100, con lo ZERO a fare da mediano.
Otteniamo 3 condizioni:
1) Quando il valore tende a + 1.00 o +100 indica una correlazione positiva o diretta (le due variabili si spostano assieme nella la stessa direzione)
2) Quando il valore tende a - 1.00 oppure -100 indica una correlazione inversa o negativa (le due variabili si spostano in direzioni opposte)
3) Quando il valore tende a ZERO non si ha nessuna correlazione (le due variabili si muovono senza nessuna relazione tra esse)
Anche nei mercati finanziari, la correlazione misura le relazioni tra due strumenti quotati e il grado in cui si muovono insieme.
Nell'immagine sopra si può vedere come il Gold (candele) e il Silver (linea grigia) si muovono in modo similare si dice quindi che sono correlati positivamente.
Due strumenti possono essere correlati per svariati motivi (in questo caso GOLD e SILVER, che ho scelto per semplicità, sono comodities e fanno parte dello stesso mercato dei metalli preziosi) tuttavia ci possono essere interessanti rapporti tra materie prime e indici, indici e valute, indici e bond, opzioni e indici...
L'indicatore che calcola il valore di correlazione tra 2 strumenti si chiama COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE ed è possibile trovarlo tra gli indicatori di TRADING VIEW. Una volta selezionato domanda con quale strumento fare l'analisi e una volta trovato ne restituisce il valore. Io ho ulteriormente aggiunto a questo una semplice media mobile che lisciando il risultato mi restituisce immediatamente l'idea della tendenza.
Vi invito a provare voi stessi ad analizzare vari strumenti... sono convinto che troverete interessantissimi spunti e se vi necessita un chiarimento, non esitate a commentare o a scrivermi in privato.
Magari vi accendo la curiosità con questo grafico dove ho confrontato il GOLD con USDJPY e il risultato è una più che buona relazione secondo una correlazione inversa pur essendo strumenti così diversi e con apparentemente nulla in comune...
Attenzione perché la correlazione non è sempre costante! I fattori economici globali sono dinamici e cambiano ogni giorno. Le correlazioni tra due strumenti finanziari possono variare nel tempo e di conseguenza ciò che era nel breve termine potrebbe contraddire quella di lungo. Ci sono moltissime ragioni che modificano queste relazioni, tra le più comuni vi sono i cambiamenti delle politiche monetarie, la sensibilità di alcuni strumenti in confronto ai prezzi delle materie prime, fattori politici e il variare dei cicli economici.
A livello operativo è possibile sfruttare le correlazioni sia quando sono storicamente confermate sia quando vengono perse. Forse è proprio in questo ultimo caso che si possono portare a casa delle belle soddisfazioni con delle strategie che non dovrebbero proprio mancare nella cassetta degli attrezzi del bravo trader...
Come usare la correlazione sarà l'argomento del prossimo tutorial in cui descriverò alcune strategie "non convenzionali" ma proprio per questo che ho deciso di tenerlo privato per i soli follower.
►Se vuoi seguire questa sequenza di idee formative non ti resta che mettere LIKE ed iniziare a seguirmi.
→Poi scrivimi un messaggio privato o un commento ti invierò il link.
In ogni caso vi auguro buon trading.
Keep in touch traders!
HB
[FORMAZIONE] Cosa è l'Analisi intermarket? Parte 1E' l'arte di "prevedere" dove andrà uno strumento guardandone un altro!
Un grazie per i tanti messaggi privati di stima che ricevo anche se ultimamente pubblico poco. Questo tutorial nasce in risposta ai parecchi follower che mi chiedono informazioni sulla mia strategia di trading e su come opero sfruttando l'analisi intermarket e le correlazioni.
Andando con ordine, il mio metodo decisionale segue questo percorso:
1) analisi indicatori leading
2) analisi rotazione settoriale
3) intermarket e correlazioni
4) individuazione asset bersaglio
5) analisi indicatore statistico
6) ricerca di setup d'ingresso coerente
7) studio scenari alternativi
8) MM
Voglio partire con questo intervento accennando a cosa sia l'analisi intermarket ma con specifici tutorial mi impegno a toccarli tutti, quindi se siete interessati potete iniziare a seguirmi per restare aggiornati su ogni mio post.
Definizione di analisi intermarket
L'analisi intermarket è una metodologia che vuole sfruttare a proprio vantaggio il fatto che i mercati finanziari sono strettamente legati tra di loro e che il movimento di uno strumento è la conseguenza ma al tempo stesso anche la causa del movimento di altri.
Non deve essere considerato come metodo infallibile per sbancare i mercati (pur essendo fondamentale nel mio processo decisionale non sono ancora diventato ricco ;)) perché è soggetto alle medesime condizioni aleatorie tipiche di questo mestiere. Esistono infatti eccezioni e/o presupposti da prendere in considerazione prima di aprire un'operazione che possono vanificare del tutto il ragionamento, ma per quanto mi riguarda, l'analisi intermarket è diventata parte fondamentale del mio metodo aiutandomi moltissimo nelle scelte strategiche.
L'aiuto principale viene da fatto che attraverso la logica delle correlazioni vengo indirizzato passo passo verso lo strumento "bersaglio" con un'idea precisa se andare LONG oppure SHORT. Ne segue che il processo di analisi tecnica sul singolo strumento si traduce in semplice conferma della view intermarket per cui non sono necessari ulteriori ragionamenti arzigogolati come pure esoterici indicatori.
Paradossalmente, ma qui apro una parentesi, nell'ultimo mio studio sto portando avanti l'ipotesi che una volta individuata la portante direzionale primaria grazie alle logiche intermarket, si possa investire senza tenere assolutamente conto dell'anali tecnica sul singolo strumento con la possibilità di essere profittevoli aprendo posizioni anche a "caso"! Mi fermo qui perché il resto potrebbe sembrare eresia... tuttavia i numeri danno ragione a questa visionaria considerazione...
Se per un certo verso l'anali tecnica consegna degli strumenti da "operaio del trading", che se si è in grado di usare possono risultare più che sufficienti per una carriera profittevole, il padroneggiare l'intermarket pone il trader al livello di "architetto del trading" facendogli usare la testa.
Andando sul concreto partiamo con un esempio.
In questo preciso momento su USDJPY del grafico allegato sarebbe meglio investire short o long? E' più probabile che rompa la resistenza evidenziata e quell'abbozzo di inversione delle ultime candele prosegua long o in prossimità di questa ritracci confermando il trend short di fondo?
Alla fine avranno ragione i compratori o i venditori? Aver ragione nel trading si traduce nel passaggio di denaro da chi ha avuto l'idea che si è rivelata sbagliata verso coloro i quali l'hanno avuta giusta.
Lo scopo dell'intermarket è proprio quello di aggiungere indizi su indizi per avere più elementi possibili da inserire in maniera razionale al processo di decisione al fine di individuare l'idea sulla quale basare la propria operatività secondo la PROBABILITÀ SOGGETTIVA.
Si va quindi a cercare queste informazioni su altri strumenti sia dello stesso mercato sia di mercati diversi o meglio ancora su quelli che notoriamente tendono a muoversi "per primi". Individuare quali siano è il vero segreto...
Vista la vastità dell'argomento sia sotto l'aspetto teorico che tecnico e per non appesantire questo post che voleva essere una sola introduzione, dedicherò un approfondimento sul grafico a corredo sviluppando anche il concetto di correlazione.
...sempre che ci sia dell'interesse in chi mi legge...
Quindi questa volta non mi basta una view o un like, voglio un vostro commento...
Keep in touch traders!
HB
Tradare un testa e spalle rovesciato sull'oroPer tradare un testa e spalle rovesciato sul future dell'oro o su qualsiasi altro strumento o time frame, si consiglia sempre di cercare la stessa figura anche su un indicatore leading (in questo caso l'RSI), che spesso segnala, come in questo caso, la rottura della neckline, ovvero della linea che congiunge la base della testa con quella delle spalle. In questo modo si ha una conferma significativa, oltre che un "avvertimento" visto che la rottura sull'RSI si è manifestata un paio di barre prima rispetto al grafico del prezzo. Si può dunque proiettare il target, che equivale all'altezza della testa dal punto di rottura della neckline, come si vede questo è stato perfettamente centrato nell'onda 5 di Elliott. Per mantenere il profit, si può anche utilizzare un trailing stop, in questo caso il Supertrend.
Cup and handle sui minimi per il Natural GasIl Natural Gas disegna un Cup and handle sui minimi il quale frena la discesa degli ultimi mesi.
Nell' ultima settimana i prezzi si sono scontrati ancora una volta con la resistenza a quota 2,89, ma tale figura a fine trend è un buon segnale di inversione. Riporto di seguito il dettaglio della formazione tecnica.
"Il nome Cup and Handle deriva proprio dalla formazione della figura che ricorda una tazza con il manico. La tazza è rappresentata dalla formazione di un minimo arrotondato formatosi sul mercato, in tale circostanza noteremo una diminuzione dei volumi i quali tenderanno poi a risalire nella parte finale della figura. Una volta formata la tazza le quotazioni troveranno un nuovo ritracciamento di breve tornando quindi a scendere e formando così il manico. Raggiunto il picco di minimo sul manico, che a questo punto sarà un minimo di swing crescente rispetto al minimo arrotondato formatosi precedentemente, i volumi torneranno a salire ed i prezzi vireranno di nuovo verso l’alto cercando la rottura del precedente massimo."
Le Regole D'oro per i Nuovi Traders 💰Buongiorno a tutti i lettori di Trading View, quest'oggi voglio parlarvi e mostrarvi una raccolta di regole molto semplici, ma a volte sottovalutate, da tutti i traders neofiti.
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Le persone con cui parlo sono eccitate all'idea di guadagnare, comprano un pc nuovo, studiano un pò, aprono un conto con i loro risparmi e sono pronti a cliccare il mouse comodamente seduti dal divano di casa, saltando così tutta la PROGRAMMAZIONE che c'è dietro l'attività del trader. Ancora una volta si approcciano ad essa con poca serietà, magari perchè non ne hanno voglia e credevano fosse tutto più facile (come suggeriscono molte pubblicità) o magari perchè nessuno gliene ha mai parlato fino ad ora.
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A me, a noi del gruppo, piace dire la verità, siamo quì per condividere i nostri errori ed evitare di farli fare agli altri e questo mi obbliga ad essere sempre onesto, anche se a molti nuovi lettori non piacerà.
Ed ancora una volta vi parlerò di cose noiose e non di soldi penserete, ma in realtà vi invito a vedere il processo come una scala; Senza prima programmarvi e seguire queste regole non potrete mai arrivare a guadagnare, un gradino non puo reggersi senza il suo precedente e la scala non può essere completa se ne manca anche solo uno.
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Di seguito vi condivido alcune regole d'oro per un trader neofita:
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1. Non tradare prima di avere un Trading Plan completo, che includa regole su entrate, uscite e risk management.
(Se sei un Ichimokers e vuoi ricevere il trading plan esempio, scrivici nel gruppo)
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2. Trada solo ed esclusivamente il tuo piano, la tua strategia ed i tuoi segnali, NON le tue opinioni e le tue predizioni.
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3. Non tradare MAI qualcosa che non capisci al 100%
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4. Trova una metodologia di trading che si adegui alla tua personalità.
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5. Guarda soltanto le opportunità con un buon risk/reward o setups ad alta probabilità di riuscita e quando non hai nessun segnale, semplicemente non fare nulla.
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6. Mai perdere più del 1% o 2% del tuo capitale in una singola operazione.
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7. Mai aggiungere posizioni ad un trade in perdita.
>>Se ti è piaciuto l'articolo e ne vuoi altri altri, fammi sapere la tua visione e se c'è qualcosa che aggiungeresti con un commento quì sotto!
Correlazioni e strategieLe correlazioni Dollaro forte = mercati forti = Yen debole trovano nel cambio USDJPY la massima espressione.
I nuovi record degli indici e il rally long di USDJPY non sono una caso. Un analogo rally lo si è assistito all'inizio del 2018 ma al contrario dove gli indici accusavano un vistoso storno e il cambio vedeva un continuo rafforzamento dello Yen.
Nello specifico NIKKEI, SP500 e USDJPY sono correlati positivamente e tendono nel lungo ad avere andamenti simili. Un eventuale perdita di correlazione di uno dei tre, potrebbe essere un segnale d'allarme per un cambio di scenario.
Quando si trada USDJPY o questi due indici, è importantissimo tenere in considerazione proprio le correlazioni e sapere come esse interagiscono tra di loro in un continuo gioco di causa/effetto.
Questi tre strumenti sono fondamentali per identificare il carattere della fase economica in cui ci si trova:
RISK-ON ricerca del rischio e vendita di asset rifugio
RISCK-OFF liquidazione di posizioni di rischio e acquisto di asset rifugio
In questa continua rotazione ciclica, altri strumenti come ORO, VIX e indici obbligazionari possono a loro volta confermare la fase.
La conoscenza delle interazioni tra strumenti e se sono tipicamente RISK-ON piuttosto che RISK-OFF è la base per operatività complesse come edging o spread trading che sono fondamentali per mantenere un portafoglio efficiente e performante nel tempo.
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