XAUUSDL'oro raggiunge quota 3430: è il momento di dare la caccia all'inversione o ricaricare il rialzo?
💥 "3430 rotto: l'oro sta flettendo o fingendo?"
📍 Piano XAUUSD Sniper | Sessione NY del 21 aprile | ATH Game On
🧾 Panoramica macroeconomica: perché l'oro è in fiamme
L'oro ha appena superato l'ATH a 3430,34, alimentato da:
🔥 L'escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina (dazi USA del 145%, risposta cinese del 125%)
📉 Indebolimento del dollaro statunitense (indice del dollaro in calo del 5,2% da inizio anno)
🏦 Accumulo strategico di oro da parte della Cina (riserve triplicate all'8%)
📊 Aspettative di taglio dei tassi da parte della Fed e volatilità obbligazionaria
📈 Alzato l'obiettivo di Goldman Sachs: $3700 → $4500 se le tensioni persistono
In breve: l'oro non è solo rialzista, ma è una calamita per la paura globale, il posizionamento e la domanda delle banche centrali. Ma dopo uno sprint verticale, anche i tori hanno bisogno di respirare. 🔻 ZONE DI VENDITA (Solo da Strutture Trappola Premium + Confermate)
🔴 Zona di Vendita 1 – Trappola di Rifiuto ATH
🎯 Ingresso: 3430–3434
🛑 SL: 3440
✅ TP1: 3412
✅ TP2: 3390
✅ TP3: 3360
📌 Confluenze Chiave:
– Zona di sweep finale sopra ATH
– H1 OB + M15 FVG
– Costruzione di divergenza RSI
– Esaurimento psicologico al numero tondo maggiore
🔴 Zona di Vendita 2 – Dissolvenza dell'Estensione Parabolica
🎯 Ingresso: 3444–3448
🛑 SL: 3455
✅ TP1: 3420
✅ TP2: 3400
✅ TP3: 3375
📌 Confluenze chiave:
– Estensione di Fibonacci 1.618
– Squilibrio assoluto
– Sovraestensione della microstruttura (da utilizzare solo con CHoCH M5/M15)
🟢 ZONE DI ACQUISTO (Solo da OB reale + zone FVG, nessuna trappola di rimbalzo)
🟢 Zona di acquisto 1 – Rientro a metà struttura (confluenza FVG/OB)
🎯 Ingresso: 3395–3398
🛑 SL: 3386
✅ TP1: 3420
✅ TP2: 3432
✅ TP3: 3444
📌 Confluenze chiave:
– OB M15 pulito
– Supporto FVG dall'impulso precedente
– Tocco della linea di tendenza + base EMA21/50
– Reset dell'RSI a livelli medi
🟢 Zona di acquisto 2 – H1 Domanda + Opportunità di Forte Sconto
🎯 Ingresso: 3360–3365
🛑 SL: 3345
✅ TP1: 3390
✅ TP2: 3412
✅ TP3: 3430
📌 Confluenze Principali:
– Forte zona OB H1 (non mitigata)
– Ritracciamento di Fibonacci 38,2–50%
– Zona trappola ad alta probabilità se il prezzo scende aggressivamente
🧠 Considerazioni Finali
Non inseguire il massimo. L'oro non ha problemi a trascinare i trader in cima alla collina, per poi lasciare che la gravità prenda il sopravvento.
Solo ingressi da cecchino. Nessuna emozione. Nessuna FOMO. Solo struttura, logica e pazienza.
💬 Hai colto la spinta a 3430? Pronto a ricaricare o invertire la rotta? 👇 Lascia i tuoi pensieri qui sotto, oppure lascia un 🧠 se questo piano ti aiuta a rimanere concentrato.
Continuiamo a fare trading in modo intelligente, preciso e insieme.
Idee della comunità
IL RIFUGIO DEL GOLDBuonasera a tutti i trader, come accennato nei video precedenti, detto fatto! VIX sale, ORO vola e tutto il resto segnalano incertezza e debolezza, ecco che si comincia a scalare la montagna dell'oro per andare al rifugio.
Quando ci sono divergenze tra figure importanti come Donald Trump e Jerome Powell, il mercato può diventare un po' più incerto. Trump, con le sue opinioni e decisioni politiche, può influenzare le aspettative degli investitori, mentre Powell, come presidente della Federal Reserve, si concentra sulla gestione della politica monetaria e sull'inflazione. Se i loro punti di vista sono in disaccordo, gli investitori spesso cercano rifugi sicuri per proteggere i propri risparmi. Uno di questi rifugi è l'oro, considerato un bene prezioso e stabile nel tempo. Per questo motivo, in periodi di incertezza o tensione tra le figure di spicco del mondo economico e politico, molti investitori tendono ad acquistare oro come forma di protezione contro eventuali rischi o instabilità. È un modo per mettere al sicuro i propri investimenti quando il futuro sembra più incerto del solito.
Possiamo paragonare la volatilità delle montagne russe al mercato azionario, può essere un'opportunità interessante per i trader intraday, che possono sfruttare i movimenti di mercato in breve tempo. Tuttavia, è fondamentale essere ben preparati e avere una strategia solida, perché il day trading richiede attenzione, disciplina e conoscenza. È un momento in cui prudenza e preparazione sono essenziali per cogliere i vantaggi senza rischiare troppo.
Con questo è tutto vi auguro una buona serata.
Ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Morte del PAPA e Impatto Economico
Ciao, sono il trader Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un evento che ha scosso profondamente il mondo: la morte di Papa Francesco.
Papa Francesco, nato Jorge Mario Bergoglio, è stato il primo pontefice latinoamericano e il primo gesuita a ricoprire il ruolo di Papa. Nato a Buenos Aires nel 1936, ha dedicato la sua vita al servizio della Chiesa e dei più bisognosi. Il suo pontificato, iniziato nel 2013, è stato caratterizzato da un forte impegno per la giustizia sociale, la pace e la tutela dell'ambiente. Ha sempre cercato di avvicinare la Chiesa ai fedeli, promuovendo un messaggio di amore, umiltà e inclusione.
La morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, ha lasciato un vuoto enorme non solo nella Chiesa cattolica, ma anche nel cuore di milioni di persone in tutto il mondo. La sua figura carismatica e il suo impegno per i diritti umani e la giustizia sociale hanno avuto un impatto significativo su molteplici aspetti della società globale.
Papa Francesco è stato un leader spirituale che ha saputo parlare ai cuori delle persone, indipendentemente dalla loro fede. Ha affrontato temi complessi come la crisi dei rifugiati, il cambiamento climatico e la povertà globale, cercando sempre di trovare soluzioni che promuovessero la dignità umana e la solidarietà. La sua enciclica "Laudato si'" ha rappresentato un appello urgente alla comunità internazionale per prendersi cura della nostra casa comune, il pianeta Terra.
Ora, analizziamo come la morte di Papa Francesco potrebbe influire sul mercato della borsa e del forex. La scomparsa di una figura così influente può generare incertezza e volatilità nei mercati finanziari. Gli investitori potrebbero reagire con prudenza, aspettando di vedere come la Chiesa gestirà la transizione e chi sarà il prossimo Papa. Inoltre, il Giubileo del 2025, che è in corso, potrebbe subire modifiche organizzative, influenzando il turismo e l'economia di Roma.
Nel breve termine, è possibile che si verifichi una certa instabilità nei mercati, con fluttuazioni nei valori delle valute e delle azioni legate a settori influenzati dalla Chiesa cattolica. Tuttavia, nel lungo termine, la stabilità potrebbe essere ripristinata una volta che il nuovo Papa sarà eletto e le celebrazioni giubilari continueranno.
La morte di Papa Francesco potrebbe anche avere ripercussioni sul mercato delle obbligazioni. Gli investitori potrebbero cercare rifugio in asset più sicuri, come i titoli di stato, aumentando la domanda e influenzando i rendimenti. Inoltre, le aziende che operano nel settore del turismo religioso potrebbero vedere un calo temporaneo delle prenotazioni, con un impatto sui loro profitti.
Analizziamo ora le coppie di valute che potrebbero essere influenzate da questo evento:
EUR/USD: La coppia euro/dollaro potrebbe vedere una maggiore volatilità, soprattutto considerando l'importanza del Vaticano e di Roma nell'economia europea. Le incertezze legate al Giubileo e alle celebrazioni religiose potrebbero influenzare il valore dell'euro.
EUR/GBP: Anche la coppia euro/sterlina potrebbe essere influenzata, dato che molti pellegrini e turisti provenienti dal Regno Unito potrebbero modificare i loro piani di viaggio, influenzando il flusso di capitali tra le due regioni.
USD/JPY: La coppia dollaro/yen potrebbe vedere movimenti significativi, poiché gli investitori giapponesi tendono a cercare rifugio in asset sicuri come il dollaro americano in tempi di incertezza globale.
EUR/CHF: La coppia euro/franco svizzero potrebbe essere influenzata dalla ricerca di stabilità da parte degli investitori europei. Il franco svizzero è spesso considerato un bene rifugio in periodi di volatilità.
Un altro aspetto cruciale sarà il giorno dell'elezione del nuovo Papa. Il Conclave, che si terrà tra il 6 e l'11 maggio 2025, rappresenta un momento di grande attesa e speranza per milioni di fedeli in tutto il mondo. Durante questo periodo, i cardinali elettori si riuniranno nella Cappella Sistina per votare il successore di Papa Francesco. La fumata bianca, che annuncia l'elezione del nuovo Papa, sarà un segnale di stabilità e continuità per la Chiesa cattolica.
Nel giorno dell'elezione, è probabile che si verifichi una maggiore volatilità nei mercati finanziari. Gli investitori potrebbero reagire rapidamente alle notizie, cercando di anticipare le implicazioni economiche e politiche del nuovo pontificato. Le valute e le azioni legate ai settori influenzati dalla Chiesa cattolica potrebbero vedere movimenti significativi, con possibili opportunità di trading per chi è in grado di interpretare correttamente le dinamiche del mercato.
In conclusione, la morte di Papa Francesco è un evento di grande rilevanza che avrà ripercussioni non solo spirituali e sociali, ma anche economiche. Gli investitori dovrebbero monitorare attentamente gli sviluppi e adattare le loro strategie in base alle nuove dinamiche che emergeranno.
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA: 14-18 aprileRiassunto della settimana 14-18 aprile:
- Il tasso di disoccupazione del Regno Unito rimane stabile al 4,4%
- L'inflazione Canadese scende al 2,3%
- La produzione industriale cinese raggiunge i massimi di luglio 2021
- L'inflazione del Regno Unito scende al 2,6%
- La Banca Centrale Europea taglia i tassi di 25 punti base
- La Banca Centrale Canadese mantiene i tassi al 2,75%
Andamento delle valute:
- NZD è stata la top perfomer della settimana
- CHF è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
TRUMP E POWELL:
Donald Trump ha riportato sotto i riflettori Jerome Powell, l'uomo che un tempo aveva nominato presidente della Fed, ora accusato di essere lento, testardo e, forse la cosa più pericolosa per i mercati, politicamente di parte.
In una serie di dichiarazioni pubbliche, Trump ha detto che Powell "deve andarsene" e che le dimissioni sono solo una questione di tempo e di volontà presidenziale.
PAC PIANO DI ACCUMULO DI CAPITALEBuongiorno a tutti i traders, in questo video andremo a vedere il punto numero 5 della liosta, un Piano di Accumulo di Capitale (PAC) e un Piano di Investimento di Capitale (PIC) sono due modalità distinte per investire i propri risparmi in strumenti finanziari, come fondi comuni di investimento o ETF (Exchange Traded Funds). La principale differenza risiede nella tempistica e nella modalità di versamento del capitale.
Piano di Accumulo di Capitale (PAC):
Investimento graduale: Consiste nell'investire periodicamente (ad esempio, mensilmente, trimestralmente) piccole somme di denaro per un periodo di tempo prestabilito.
Importo fisso: Solitamente, l'importo da versare a ogni scadenza è fisso.
Orizzonte temporale: È generalmente indicato per investimenti di medio-lungo periodo.
Vantaggi:
Minore impatto della volatilità: Permette di mediare il prezzo di acquisto delle quote nel tempo, riducendo il rischio di investire tutto il capitale in un momento sfavorevole.
Accessibilità: Consente di iniziare a investire anche con piccole somme.
Disciplina del risparmio: Incoraggia a mettere da parte regolarmente una quota dei propri risparmi.
Svantaggi:
Potenziale rendimento inferiore in mercati in forte crescita: Se i mercati crescono rapidamente, investire gradualmente potrebbe portare a un rendimento complessivo inferiore rispetto a un investimento iniziale unico.
Costi di gestione continuativi: Le commissioni di gestione del fondo si applicano periodicamente su tutto il capitale accumulato.
Piano di Investimento di Capitale (PIC):
Investimento in un'unica soluzione: Prevede l'investimento di un'intera somma di denaro in un singolo momento.
Importo variabile: L'investitore decide l'ammontare totale da investire.
Orizzonte temporale: Può essere adatto a orizzonti temporali variabili, a seconda degli obiettivi dell'investitore.
Vantaggi:
Potenziale rendimento maggiore in mercati in crescita: Se il mercato è in fase di crescita, investire subito l'intero capitale può portare a rendimenti più elevati.
Possibilità di sfruttare opportunità di mercato: Consente di investire tempestivamente quando si ritiene che il mercato offra buone opportunità.
Svantaggi:
Maggiore esposizione alla volatilità: Investire tutto in una volta espone maggiormente al rischio di perdite in caso di andamento negativo del mercato subito dopo l'investimento.
Necessità di un capitale iniziale elevato: Richiede di avere a disposizione l'intera somma da investire fin da subito.
Importanza del "market timing": Il successo dell'investimento dipende in gran parte dal momento scelto per effettuare l'operazione.
In sintesi:
La scelta tra PAC e PIC dipende da diversi fattori, tra cui la disponibilità di capitale iniziale, la propensione al rischio, l'orizzonte temporale dell'investimento e la propria strategia finanziaria. Molti investitori utilizzano anche una combinazione delle due strategie.
Spero il video sia utile per riuscire a partire da zero, e capire come comportarsi e su cosa investire e come. Grazie a tutti e buona Pasqua.
Ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.04.2025Trump prevede accordi rapidi con Europa e Giappone.
Cina nuovamente colpita, questa volta su cantieristica e naviglio marittimo.
BCE ha tagliato -25 bps, come previsto: prudenti le parole della Lagarde.
Il petrolio prosegue il recupero, dopo il crollo della scorsa settimana.
Mercati in bilico tra dazi, banche centrali e tensioni globali: mercoledì 17 aprile le Borse europee hanno chiuso in calo, schiacciate dall'incertezza che aleggia sul commercio internazionale. La tensione è palpabile, alimentata dalle minacce di nuovi dazi da parte dell’amministrazione Trump e dalla percezione di un equilibrio economico globale sempre più fragile.
I listini principali europei hanno chiuso con segni negativi: Milano -0,22%, Francoforte -0,53%, Parigi -0,60%, Londra -0,04%, Amsterdam -0,16% e Madrid -0,17%.
In primo piano la riunione della Banca Centrale Europea, che ha tagliato nuovamente i tassi di interesse di 25 punti base. È il sestoo taglio consecutivo di un quarto di punto da giugno 2024 a oggi.
Una mossa attesa dai mercati, che non è bastata a tranquillizzarli. Al contrario, ha alimentato nuove speculazioni sullo stato di salute dell’economia europea.
Lo spread tra i Btp italiani decennali e i Bund tedeschi ha registrato un lieve calo: partito da 118,5 punti base, è sceso a 117,7, con il rendimento del Btp al 3,64%.
Negli Stati Uniti, Wall Street ha chiuso contrastata: Dow Jones in rosso (-1,22%), appesantito dal crollo di UnitedHealth (-17%), Nasdaq -0,13% e S&P 500 +0,13%.
Altro fulcro della giornata è stato l’incontro alla Casa Bianca tra la premier italiana Giorgia Meloni ed il Presidente Usa Donald Trump. Un faccia a faccia molto atteso, incentrato sulle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Unione Europea. “Sono sicuro che faremo un accordo commerciale equo con l’Ue”, ha dichiarato Trump, sottolineando poi che anche con la Cina si raggiungerà un’intesa “ottima”, pur ribadendo che “non abbiamo fretta”.
A gettare benzina sul fuoco è intervenuto il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, che ha espresso preoccupazione per i rischi legati all’inflazione e al rallentamento della crescita economica, aggravati proprio dal ritorno dei dazi.
Secondo Powell, questo rende più complessa l’azione della politica monetaria americana. La risposta di Trump non si è fatta attendere: in un post sulla piattaforma Truth Social, ha accusato Powell di essere “troppo lento nel taglio dei tassi”.
Nel frattempo, il Fondo Monetario Internazionale prepara nuove stime di crescita che verranno diffuse la prossima settimana.
La direttrice del FMI, Kristalina Georgieva, ha anticipato che ci saranno “notevoli” revisioni al ribasso, pur escludendo un rischio imminente di recessione e lanciato un chiaro avvertimento: “I recenti movimenti dei titoli del Tesoro Usa devono essere considerati un segnale d’allarme e, se le condizioni finanziarie peggiorano, tutti ne risentiranno”.
Oggi, 18 aprile, le principali Borse occidentali – da Wall Street all’Europa – restano chiuse per la festività del Venerdì Santo. Ma l’incertezza resta protagonista anche in questa pausa: tra minacce di nuovi dazi, trattative diplomatiche e attacchi incrociati, i mercati chiudono assai nervosi una settimana complicata.
Stamane, 18 aprile, l’Asia mostra un quadro eterogeneo. Tokyo ha chiuso in positivo, col Nikkei in rialzo +1,02% e il Topix +1,14%, grazie ai colloqui ad alto livello tra Giappone e Stati Uniti. Seul ha guadagnato +0,5%, mentre Shanghai ha perso -0,11% e Shenzhen ha segnato +0,18%. Hong Kong è rimasta chiusa per festività.
Sullo sfondo ci sono anche le nuove misure adottate dall’Amministrazione Trump per colpire l’industria navale cinese. L’Ufficio del Rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (USTR) ha confermato ieri una serie di dazi specifici:
- Tasse portuali: entro 180 giorni, le navi battenti bandiera cinese pagheranno una tassa iniziale di 50 dollari/tonnellata netta, destinata a salire a 80 nei prossimi tre anni.
- Tasse su navi costruite in Cina: previste imposte di 18 dollari/tonnellata netta o 120 per container, sempre con aumenti progressivi nei tre anni successivi.
- Tasse su navi da trasporto auto costruite all’estero: 150 dollari per ogni veicolo trasportato, in vigore tra sei mesi.
Tra le esenzioni, nessuna tassa per le navi portarinfuse che arrivano vuote per caricare merci americane. Inoltre chi ordina navi costruite negli States godrà di esenzione fiscale per tre anni. Sono esclusi anche i proprietari di navi che operano nei Grandi Laghi, nei Caraibi e nei territori statunitensi.
Immediata la reazione di Pechino: “Le nuove tariffe sulle navi sono dannose per tutti”, ha dichiarato il ministero degli Esteri cinese, annunciando misure di ritorsione. “Gli Stati Uniti devono rispettare le norme internazionali e porre fine a queste pratiche scorrette”.
Nel frattempo, il petrolio rimbalza. Il Brent, greggio di riferimento europeo, ha guadagnato il 3% in mattinata, portandosi oltre 67,8 dollari/barile.
A sorpresa, una nota di cooperazione arriva dai BRICS: i ministri dell’agricoltura di Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica, riuniti in Brasile (detentore della presidenza di turno), hanno firmato una dichiarazione congiunta che li impegna a rafforzare un sistema commerciale multilaterale, basato su regole, equità e inclusività.
Hanno anche promesso di eliminare barriere commerciali “incompatibili” con gli standard internazionali e rafforzare la cooperazione interna per garantire sicurezza alimentare e stabilità dei prezzi.
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Le borse americane non mollanoProseguono i colloqui tra USA e controparti sui dazi, e Trump si è detto molto fiducioso sull’accordo commerciale con l’Unione Europea e Giappone. Lo stesso Scott Bessent, segretario al tesoro, ha manifestato soddisfazione per la direzione che stanno prendendo i rapporti bilaterali, che poi è sempre quello a cui abbiamo creduto, ovvero zero dazi per tutti.
Wall Street è rimasta stabile, riuscendo a contenere le forti perdite di questa settimana prima delle festività imminenti, con i mercati che hanno già scontato utili aziendali contrastanti e rischi legati alle incerte politiche tariffarie del presidente Trump, che però sembrano prendere una piega positiva. L'S&P 500 ha chiuso in territorio positivo, e il Nasdaq 100 ha guadagnato lo 0,16% grazie alla tregua del settore tecnologico.
Sul fronte commerciale, le minacce di dazi su rame, semiconduttori, prodotti farmaceutici e legname non sono ancora state confermate dalla Casa Bianca, sebbene le notizie indichino uno sviluppo positivo dei negoziati con il Giappone. Gli asset rischiosi sono comunque rimasti deboli dopo le pesanti critiche di Trump al presidente della Fed Powell, in seguito alle dichiarazioni del Governatore che aveva ricordato che i dazi potrebbero ostacolare la crescita e far impennare l'inflazione.
D'altro canto, UnitedHealth è crollata del 20% dopo la pubblicazione dei risultati, provocando un calo di 500 punti nel Dow Jones. Intanto Georgieva, direttrice generale del FMI, ha dichiarato che i recenti movimenti sui titoli del Tesoro USA dovrebbero essere considerati un monito. Tutti ne risentono se le condizioni finanziarie peggiorano. L'elevata incertezza aumenta il rischio di stress sui mercati finanziari. Più a lungo dura l'incertezza, maggiore sarà il costo.
BCE, ANCORA UN TAGLIO DEI TASSI
La BCE ha tagliato tutti e tre i suoi tassi di interesse chiave di 25 punti base, abbassando il tasso di rifinanziamento principale al 2,40%, il tasso sui depositi al 2,25% e il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale al 2,65%, come previsto. La decisione riflette la crescente fiducia che l'inflazione sia sulla buona strada per tornare stabilmente all'obiettivo del 2%.
Sia l'inflazione complessiva che quella core hanno continuato a diminuire, con un calo anche dell'inflazione dei servizi. La crescita salariale si sta moderando e le imprese stanno assorbendo parte della pressione sui costi. Tuttavia, permangono rischi per le prospettive dell'area dell'euro, soprattutto a causa delle crescenti tensioni commerciali globali, che stanno minando la fiducia e inasprendo le condizioni finanziarie.
La BCE ha riconosciuto che le prospettive di crescita si sono indebolite e ha sottolineato un approccio basato sui dati per il futuro. Non si è impegnata a effettuare ulteriori tagli, sottolineando che le decisioni future dipenderanno dai dati economici, dalle dinamiche dell'inflazione e dalla forza della trasmissione monetaria.
VALUTE
L'euro è rimasto stabile, tra 1,1340 e 1,1400, in leggero calo rispetto ai massimi di gennaio 2022, dopo che la BCE ha abbassato i tassi per la sesta volta consecutiva, come previsto. La banca centrale ha eliminato il riferimento a una politica monetaria "restrittiva", avvertendo al contempo che le prospettive di crescita sono peggiorate a causa delle crescenti tensioni commerciali.
Gli operatori ora puntano principalmente ad altri tre tagli di 25 punti base entro la fine dell'anno. Tuttavia, l'euro ha guadagnato circa il 5% rispetto al biglietto verde ad aprile, poiché la moneta unica rappresenta una moneta rifugio più del dollaro in questo momento, con gli investitori che stanno ridimensionando il ruolo del dollaro nel sistema finanziario globale, riconsiderando al contempo, sempre più la moneta unica come valida alternativa.
Inoltre, le aspettative di una maggiore spesa per la difesa, in particolare in Germania, hanno dato slancio al rialzo dell'euro. Ma il dollaro, dopo settimane di discesa, è comunque rimasto stabile anche contro altre valute, come GBP, JPY, CAD, e oceaniche, in un momento di consolidamento necessario dopo tanto ribasso.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 9.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 215.000 nella seconda settimana di aprile, in contrasto con le aspettative del mercato che prevedevano un aumento di 1.000 unità, attestandosi a 225.000, segnando il numero più basso di nuove richieste in oltre due mesi. Il risultato ha continuato a riflettere un mercato del lavoro resiliente negli Stati Uniti, prolungando lo slancio dell'ultimo rapporto sull'occupazione.
Nel frattempo, le richieste di sussidi di disoccupazione in corso sono aumentate di 41.000 unità, passando da 1.885.000 a 1.926.000 nella settimana precedente, prolungando la loro volatilità.
TURCHIA, SALE IL COSTO DEL DENARO
La Banca Centrale di Turchia ha aumentato il tasso di riferimento di 350 punti base al 46% nella riunione di aprile 2025, in contrasto con le aspettative del mercato che prevedevano un mantenimento dei tassi e in netto contrasto con i tre tagli consecutivi dei tassi nelle tre decisioni precedenti. Il Comitato di Politica Monetaria ha inoltre osservato che la politica monetaria rimarrà restrittiva fino al raggiungimento della stabilità dei prezzi.
Il Comitato di Politica Monetaria ha osservato che gli ultimi indicatori anticipatori suggerivano un aumento della domanda interna superiore alle aspettative all'inizio dell'anno, giustificando una politica monetaria più restrittiva, nonostante il calo dell'inflazione di fondo registrato a marzo. Il Comitato ha inoltre sottolineato che il crescente protezionismo nel commercio globale rischiava di compromettere il processo di disinflazione che aveva consentito i tagli dei tassi nelle ultime riunioni.
Pur non rilasciando dichiarazioni dirette, è probabile che il Comitato di Politica Monetaria abbia anche aumentato i tassi per allentare la pressione sul mantenimento dei tassi da parte della Turchia, dopo che i conflitti politici tra il Presidente Erdogan e il sindaco di Istanbul hanno innescato un crollo della valuta nazionale.
Saverio Berlinzani
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US: RECESSIONE IN ARRIVO?Il rischio recessione è reale . E i segnali ci sono tutti.
Ogni recessione dal 1948 è stata preceduta da un’inversione della tendenza sul tasso di disoccupazione. E oggi, quel segnale si è riattivato .
Il grafico mostra un pattern storico impeccabile: quando il tasso di disoccupazione (linea blu) incrocia al rialzo le medie mobili, segna sempre l'inizio di una recessione (zone grigie). È successo ogni singola volta . Oggi ci siamo di nuovo. 100% di successo storico.
Ma non è tutto.
L’S&P 500 è bloccato su un muro di valutazione: 20 volte gli utili futuri. Non ci sono utili in crescita. Nessun impulso di liquidità. Il PIL reale sta rallentando.
Il mercato non ha supporti fondamentali per restare dove si trova, e il prossimo movimento sarà un reset delle aspettative — verso i 4.400 o peggio, 4.000 punti.
I CFO stanno già preparando la narrativa: “contesto impegnativo”, “prospettive caute”, “domanda incerta”.
Quello dell'S&P 500 è un bear market rally. Mancano leadership, partecipazione, macro e liquidità.
Ignorare questi segnali è pericoloso . Il reset è in corso. Il rischio recessione non è più una probabilità. È un pattern . E oggi… si sta ripetendo.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 16.04.2025Ieri Borse europee positive, ma Wall Street frena l’entusiasmo.
Le trattative sui dazi tra Usa ed Europa procedono, ma a rilento..
Nvidia investirà negli Stati Uniti, ma il settore tech soffirà per il dazi.
Oro a nuovi massimi storici, si conferma il miglior asset nei tempi incerti.
Ieri, 15 aprile le Borse europee si sono messe il vestito della festa, con chiusure tutte in verde acceso. Milano ha sfoggiato un bel +2,39%, Madrid +2,45%, Amsterdam +2,12%, Francoforte +1,49%, Londra +1,44% e Parigi un più modesto +0,86%. Il motivo? La speranza che il presidente USA riduca i dazi del 25% sulle auto. Il settore automobilistico ha quindi fatto un bel rombo di motori!
Tuttavia, John Elkann, Presidente di Stellantis ha voluto ricordare che in Europa l'elettrificazione dell’auto è una corsa a ostacoli: emissioni stringenti, incentivi ritirati senza preavviso e infrastrutture di ricarica ancora poco convincenti. Il risultato? I consumatori guardano le auto elettriche, ma non le acquistano.
Intanto a Bruxelles le trattative tra l’Ue e gli USA sembrano già in stallo. Il commissario Sefcovic non riesce a far breccia nella Casa Bianca: secondo Bloomberg, Washington ha rifiutato la proposta europea di sospendere i dazi sui beni industriali in cambio di più investimenti.
Oltreoceano invece, Wall Street ha perso smalto sul finale: niente terzo rialzo consecutivo, col Dow Jones che ha chiuso a -0,39%, l’S&P500 a -0,20% e il Nasdaq a -0,05%. Tutto questo a causa dell’altalena della guerra commerciale, tra gli "stop and go" di Trump di difficile interpretazione.
Ricordiamo che lunedì la sospensione dei dazi su smartphone e computer “made in China” era stata ben accolta, ma i mercati restano disorientati ogni volta che Trump si pronucia.
Parlando di tecnologia, i famosi "Magnifici Sette" (i big del tech) hanno chiuso in calo: il loro indice ha perso -0,55%: da inizio anno sono giù del -18%, e ieri ci ha messo lo zampino anche Nvidia, che nell'after hours ha perso il -6% dopo aver dichiarato che subirà oneri fino a 5,5 miliardi di dollari nel primo trimestre, a causa dei nuovi controlli USA sull’esportazione dei chip verso la Cina (inclusi Hong Kong, Macao e vari altri Paesi).
Non aiuta neppure la notizia che le “Silicon Six” (Amazon, Meta, Alphabet, Netflix, Apple e Microsoft) – avrebbero eluso 278 miliardi di dollari di tasse in 10 anni, secondo la Fair Tax Foundation. Con 11.000 miliardi di dollari di ricavi e 2.500 miliardi di utili, avrebbero dovuto pagare tasse al 29,7%, ma se la sono cavata con un 18,8%. Da approfondire....
Intanto il famoso indice Vix della volatilità è sceso a 30 punti, dopo aver toccato quota 60 il 4 aprile. Bene, ma per dire addio all’instabilità dovremmo vederlo sotto i 20.
Tornando alle trattative sui dazi, la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha detto che ci sono 15 proposte sul tavolo, e che qualche annuncio è vicino. Ma ha anche avvertito: “Ora tocca alla Cina”, ricordando che l'accordo non è obbligatorio e che Trump, ovviamente, vuole firmare tutto di persona.
Giorgia Meloni vola a Washington per incontrare Trump e discutere di tariffe,nell’interesse italiano, ma anche europeo.
Boeing finisce nel mirino di Ryanair. Il ceo Michael O'Leary ha minacciato di ritardare la consegna di 25 aerei, prevista da agosto, se i dazi faranno salire i prezzi. Se la logica non torna, le consegne si spostano a “marzo o aprile 2026”.
Anche la Cina si accoda: ha bloccato l’acquisto di nuovi Boeing e attrezzature aeronautiche made in USA. E sul versante usa, Delta Air Lines sta pensando di ritardare gli ordini ad Airbus, per evitare le ritorsioni europee.
Sul fronte energetico, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha tagliato le stime di crescita della domanda di petrolio per il 2025. Colpa, ancora una volta, delle tensioni commerciali. I prezzi del greggio sono ai minimi degli ultimi quattro anni, al pari dell’umore del mercato del greggio.
Cina: il GDP (Pil) del primo trimestre ha fatto segnare un +5,4% su base annua (meglio del previsto +5,2%), mentre il dato trimestrale è salito dell’1,2% (leggermente sotto l’1,4% atteso). Il boom è frutto delle misure pro-crescita di Pechino, ma gli analisti restano dubbiosi si chiedono se tale ritmo possa reggere.
Borse asiatiche non hanno celebrato il dato cinese: Hong Kong -2,7%, tech in calo -5%, con Baidu, Alibaba e Tencent tra -2% e -5%. Giù anche il Nikkei225, -1,5%, il Kospi coreano, -0,7%, Taiwan, -1,7%, e Sensex indiano, -0,2%.
Il prezzo dell’oro stamattina, 16 aprile, ha toccato il nuovo record storico: 3.300 dollari/oncia, +1,8%. In dollari è salito del +25% da inizio anno, in euro del +14%. Incertezza globale = corsa ai beni rifugio.
Nel mercato obbligazionario USA, terzo giorno di risalita per il Treasury decennale, col rendimento in calo al 4,32%, da 4,50% di venerdì. In Europa, il BTP italiano decennale rende 3,71%, con uno spread a 118 bps sul Bund tedesco, mentre si aspetta un taglio di 0,25% da parte della BCE nella riunione di domani.
Ricordiano che Standard & Poor’s ha migliorato il rating sovrano italiano da BBB a BBB+, un upgrade che premia la stabilità e aumenta l'appeal del debito italiano.
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Dollaro a rischio?Il biglietto verde, colpito duramente nelle settimane scorse in concomitanza con l’applicazione dei dazi da parte dell’amministrazione USA, potrebbe rimanere sotto pressione, specialmente se la questione delle tariffe non si risolvesse in un negoziato tra le parti che le riducesse in modo significativo o addirittura le cancellasse.
La ragione è legata soprattutto all’andamento dei rendimenti dei titoli di Stato USA, colpiti dalla perdita di fiducia degli investitori verso il sistema America. Molti ci hanno visto anche lo zampino della Cina, che detiene circa il 3% del debito USA (1000 miliardi di USD), che potrebbe essere intervenuta a vendere titoli di stato come ritorsione all’applicazione del 145% di tariffe USA verso beni cinesi.
L’effetto è stato una salita dei rendimenti (oltre il 4.5%) che costringerà la Fed a rimanere ferma sui tassi di interesse, almeno nel breve termine, nell’impossibilità eventuale di osservare l’inflazione scendere, aumentando per contro e inevitabilmente gli interessi che gli USA dovranno rimborsare ai creditori detentori di titoli USA (approssimativamente un 30% dei 7 trilioni di USD in scadenza nel 2025).
La perdita di fiducia verso i bonds è la principale ragione della caduta del dollaro (per la rotazione di portafogli dal dollaro all’euro, che hanno visto i rendimenti dei Treasuries salire e quelli del bund scendere). Se da un lato aiuta gli Stati Uniti ad esportare di più e a ridurre, a tendere, il deficit commerciale, dall’altro è pericoloso se continuativo e non temporaneo, perché in un momento storico e geopolitico come quello attuale, l’ascesa dei BRICS e la possibile de-dolarizzazione rappresenterebbero un rischio significativo per gli Stati Uniti.
MA È PROPRIO COSÌ?
Noi spesso, in queste pagine, abbiamo spiegato che i dazi rappresentano un grimaldello a favore del vero target di questa amministrazione americana, ovvero ridurre sì il valore della moneta, ma non troppo, per non generare il rischio di perdita di fiducia nel valore simbolico che il dollaro rappresenta, ovvero un porto sicuro per gli investitori.
Proprio per questa ragione riteniamo che quella di Trump possa rappresentare una strategia, che è quella di arrivare a negoziare dazi zero per tutti, e un biglietto verde che potrebbe perdere un ulteriore 10-15 per cento contro le principali divise concorrenti, il che sarebbe nella logica delle cose, in un regime di cambi flessibili che consentirebbe almeno un parziale riaggiustamento della bilancia commerciale USA, ancora in deficit di 125 miliardi di dollari al mese.
L’altro aspetto da sottolineare è legato all’idea di Trump di “make America great again”, un motto accattivante, non c’è che dire, ma per ottenere il rientro delle aziende produttrici, occorre innanzitutto tempo, e poi serve che vi sia un rallentamento economico, specialmente un calo dell’occupazione. Altrimenti, le aziende che rientrano in patria a produrre, dove troverebbero i lavoratori, considerato che l’occupazione è ai massimi storici?
Insomma, il programma Trumpiano è di non facile soluzione, anche perché le controparti globali oggi sono in grado di adottare misure di ritorsione efficaci, che colpiscono al cuore l’economia USA vendendo debito USA, dollaro e azioni, con conseguenze che potrebbero divenire preoccupanti. A questo punto, la mossa di Trump dovrebbe essere quella di spingere a negoziare tutti i paesi per tornare a un commercio globale senza tariffe, cioè dazi zero per tutti, il che sarebbe una vittoria significativa di questa amministrazione.
PER GLI INVESTITORI CHE SIGNIFICA
A nostro parere, il ritorno dell’appetito al rischio sui mercati, ancora possibile, potrebbe favorire (il condizionale è sempre d’obbligo con questi mercati) l’acquisto di asset, che siano attraverso il valutario o l’obbligazionario, denominati in dollari australiani e neozelandesi, che hanno toccato dei minimi contro euro assai significativi, oltre ad offrire rendimenti importanti.
Escluderemmo per ora il franco svizzero, già vicino ai massimi contro moneta unica, a meno di un ritorno dell’avversione al rischio, che causerebbe una recrudescenza della crisi attuale, ma successivamente tornerebbe il sereno perché alla fine, sui dazi, conviene a tutti negoziare e tornare al libero scambio senza preclusioni di sorta.
Altra valuta da osservare è lo JPY, che potrebbe recuperare sulla moneta unica, anche se offre rendimenti decisamente inferiori ad asset come le valute oceaniche.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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INFLAZIONE CANADESEINFLAZIONE CANADESE
Il report di Statistics Canada del 15 aprile evidenzia un aumento del 2,3% dell'Indice dei Prezzi al Consumo su base annua a marzo, rispetto al 2,6% di febbraio.
Questo rallentamento è attribuito principalmente alla diminuzione dei prezzi dei tour di viaggio e della benzina. Escludendo la benzina, l'inflazione è aumentata del 2,5%.
Su base mensile, l'indice è salito dello 0,3%, mentre l'indice mensile stagionalmente aggiustato è rimasto invariato.
I prezzi dei tour di viaggio e dei trasporti aerei sono diminuiti rispettivamente del 4,7% e del 12,0% su base annua.
Anche i prezzi della benzina sono scesi dell'1,6% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
L'indice ZEW europeo è crollato ai minimi di novembre 2023, scendendo dal 39.8 al -18.5.
Buon trading a tutti
GBPJPY, due long annidatiChart di Capital.Com
Il cambio in questione è rialzista di lungo termine
Da diverse settimane i prezzi si muovono piuttosto lateralmente senza una direzione precisa.
Tuttavia in questa tendenza scialba c'è qualche punto fermo, come ad esempio i due minimi allineati che fanno da supporto.
Tuttavia considerando la fase intermedia ribassista, grazie alla trendline ribassista possiamo anche individuare una figura di triangolo discendente.
Siamo al terzo attraversamento che statisticamente potrebbe prefigurare la rottura della trendline ribassista, tuttavia a noi poco importa perché quel che interessa è uno scenario di più breve respiro.
Esploso sul grafico giornaliero in movimento recente potrebbe rappresentare un pattern di 1-2-3 low prossimo al suo breakout
Sul grafico a 4 ore abbiamo invece una formazione a triangolo ascendente
Sul grafico orario invece abbiamo un un canale rialzista in cui inquadrare i prezzi che recentemente formano un ulteriore triangolo ascendente
Qui possiamo individuare un ulteriore long, indipendente da quello precedente, che potrebbe essere tradato soltanto per arrivare al test del 1 2 3 low.
Un'operazione in perfetto stile trader's trick entry.
Wall Street, recupero temporaneo?Venerdì Wall Street, dopo un inizio poco significativo, ha chiuso positivamente in una settimana che possiamo tranquillamente definire una delle più turbolente degli ultimi anni. A sostenere l’equity sono state le speranze di un potenziale accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina, che hanno migliorato il sentiment degli investitori. L'S&P 500 è salito dell'1,8%, il Nasdaq dell’1,9% e il Dow Jones dell’1,56%.
L'ottimismo è cresciuto dopo che la Casa Bianca ha dichiarato che il Presidente Trump è "ottimista" sul fatto che la Cina cercherà un accordo con gli Stati Uniti, nonostante l'intensificarsi delle tensioni commerciali. Questo è avvenuto dopo che il Presidente ha aumentato i dazi sui prodotti cinesi al 145% e la Cina ha reagito con un'imposta del 125% sulle importazioni statunitensi.
Sul fronte economico, gli aggregati dell'Università del Michigan hanno evidenziato un calo del sentiment dei consumatori, giunto al minimo dal 2022, con le aspettative di inflazione che hanno raggiunto un picco mai visto dal 1981. Nel frattempo, la stagione degli utili è iniziata con risultati bancari contrastanti: Wells Fargo è scesa dell'1%, mentre Morgan Stanley ha guadagnato l'1,4% e JPMorgan è balzata del 4% dopo aver registrato ricavi record.
Nel corso della settimana, l'indice S&P 500 è balzato del 5,7%, il Nasdaq è schizzato del 7,3% e il Dow Jones è cresciuto di quasi il 5%, registrando la migliore performance settimanale in oltre un anno, alimentata da un rally storico mercoledì.
VALUTE
Venerdì l'indice del dollaro è sceso di oltre l'1,6% a 98,7, il livello più basso degli ultimi tre anni, con gli investitori che hanno continuato a vendere asset denominati in dollari. Le crescenti tensioni commerciali e le preoccupazioni per le ricadute economiche sull’economia USA hanno pesato pesantemente sul sentiment.
Venerdì, il ministero delle finanze cinese ha annunciato l'intenzione di aumentare i dazi sulle importazioni statunitensi al 125%, rispetto al precedente 84%, in diretta ritorsione per la decisione di Washington di aumentare i dazi sui prodotti cinesi fino al 145%. Inoltre, gli Stati Uniti mantengono un dazio del 10% sulle importazioni dalla maggior parte dei paesi e continuano a imporre un dazio del 25% su acciaio, alluminio e automobili.
Mentre la tregua di 90 giorni annunciata dal presidente Trump ha brevemente riacceso le speranze di una ripresa dei negoziati commerciali, i timori di una recessione stanno aumentando. Il dollaro si è indebolito principalmente nei confronti dell'euro e dello yen, ed è sceso al minimo degli ultimi 14 anni nei confronti del franco svizzero. Nel corso della settimana, il dollaro è sceso finora del 2%, sulla buona strada per il suo maggiore calo settimanale da novembre 2022.
Dai massimi di giornata di 1,1474, l’euro ha corretto fino a 1,1280, in una giostra caratterizzata da altissima volatilità e bassa liquidità, per poi chiudere a 1,1360 venerdì sera. La sensazione è che ci sia ancora spazio al rialzo e, in assenza di freni, potremmo vedere presto anche 1,1500 e 1,1580 area. Certo, c’è molto ipercomprato di euro, ma a dire la verità, i grafici di medio e lungo periodo sembrano evidenziare ancora molto spazio al rialzo.
Gli altri cambi contro dollaro sembrano andare a ruota della moneta unica, che sale più per debolezza del dollaro che per forza propria. Impressionante la forza del franco svizzero che contro dollaro è arrivato a 0,8100, il minimo degli ultimi 15 anni. E non sembra finita. EurChf vicino ai minimi a 0,9260.
TREASURY, RENDIMENTO AL 4,5%
Venerdì, il rendimento dei titoli del Tesoro statunitensi a 10 anni è balzato di circa 10 punti base, superando il 4,5%, raggiungendo il livello più alto da metà febbraio. I rendimenti sono saliti di oltre 50 punti base, segnando la più forte svendita settimanale sul mercato obbligazionario statunitense da settembre 2019.
La flessione dei titoli del Tesoro si è aggravata con il crescente allontanamento degli investitori dagli asset statunitensi, segnalando una potenziale erosione della fiducia nel tradizionale status di bene rifugio del debito pubblico statunitense. La svendita avviene in un contesto di crescenti tensioni commerciali e preoccupazioni per le prospettive degli Stati Uniti, con timori di recessione e di elevata inflazione.
Nel frattempo, nuovi dati hanno contribuito ad aggravare il quadro fosco. La fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan è crollata ad aprile, raggiungendo il livello più basso dal 2022, mentre le aspettative di inflazione a un anno sono salite a livelli mai visti dal 1981.
SORPRESA PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono diminuiti inaspettatamente dello 0,4% su base mensile a marzo 2025, il primo calo dell'indice dei prezzi alla produzione (PPI) da ottobre 2023, dopo un aumento dello 0,1% a febbraio e rispetto alle previsioni di un aumento dello 0,3%. I prezzi dei beni sono diminuiti dello 0,9%, anche in questo caso il calo maggiore da ottobre 2023, principalmente a causa di un calo dell'11% della benzina. Anche i prezzi degli alimentari, oltre a gasolio e carburante per aerei, sono diminuiti.
Inoltre, i costi dei servizi sono diminuiti dello 0,2%, il calo maggiore da luglio 2024, trainato da un calo dell'1,3% nel commercio all'ingrosso di macchinari e veicoli. I costi per i servizi ai passeggeri delle compagnie aeree, la vendita al dettaglio di generi alimentari, la vendita al dettaglio di abbigliamento, gioielli, calzature e accessori, la vendita al dettaglio di automobili (parziale) e l'affitto di camere sono tutti scesi.
Nel frattempo, i prezzi alla produzione principali sono diminuiti dello 0,1%, al di sotto delle previsioni di un aumento dello 0,3%. Su base annua, i prezzi alla produzione sono aumentati del 2,7%, il minimo in sei mesi, rispetto alle previsioni del 3,3%. Anche il tasso di interesse di base annuo è rallentato al 3,3% dal 3,5%.
DATI DELLA SETTIMANA
Inizia un’altra settimana che sarà ancora caratterizzata da alta volatilità e movimenti erratici. Gli operatori, oltre ad analisti e investitori, continueranno a monitorare gli sviluppi sul fronte commerciale. L'incertezza sull'impatto dell'escalation dei dazi, in particolare sull'economia statunitense, continua a offuscare il sentiment e ad alimentare la volatilità tra le diverse classi di attività.
Allo stesso tempo, si intensificherà la stagione degli utili statunitensi, con la pubblicazione dei risultati di importanti istituzioni finanziarie, tra cui Goldman Sachs, Bank of America e Citigroup, oltre a Johnson & Johnson, Abbott Laboratories, American Express, Blackstone, UnitedHealth Group e Netflix.
Nel calendario economico, i dati chiave pubblicati includeranno le vendite al dettaglio e la produzione industriale negli Stati Uniti, i dati sulla crescita del PIL del primo trimestre in Cina, l'indice ZEW del sentiment economico tedesco, i dati sull'inflazione e sul mercato del lavoro nel Regno Unito e i dati sull'indice dei prezzi al consumo di Giappone e India.
Nel frattempo, diverse importanti banche centrali dovrebbero annunciare le loro decisioni politiche, tra cui la Banca Centrale Europea, la Banca del Canada, la Banca Centrale della Turchia e la Banca di Corea.
Buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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DAY TRADING, AFFASCINANTE MA MOLTO RISCHIOSO.Buonasera a tutti i traders, siamo arrivati al punto 4, il Day Trading, molto affascinante ma al quanto rischioso, servono competenze e disciplina da rispettare alla lettera, vediamo i punti principali.
1. Conoscenza del Mercato: È fondamentale avere una buona comprensione dei mercati finanziari, delle strategie di trading e delle analisi tecniche e fondamentali.
2. Capitale Iniziale: Dovrai avere un capitale sufficiente per iniziare a fare trading. Le somme variano a seconda del mercato e della tua strategia, ma è importante avere un fondo che ti permetta di gestire le fluttuazioni.
3. Piattaforma di Trading: Scegli una piattaforma di trading affidabile che offra strumenti e risorse utili per il day trading, come grafici in tempo reale e strumenti di analisi.
4. Piano di Trading: È essenziale avere un piano ben definito che includa le tue strategie, obiettivi e limiti di perdita. Questo ti aiuterà a rimanere disciplinato.
5. Gestione del Rischio: Impara a gestire il rischio in modo efficace, stabilendo stop-loss e diversificando le tue operazioni.
6. Formazione Continua: Il mercato è in continua evoluzione, quindi è importante rimanere aggiornato e continuare a imparare attraverso corsi, libri e risorse online.
7. Emozioni e Disciplina: Essere in grado di controllare le proprie emozioni e mantenere la disciplina è cruciale per il successo nel day trading.
Se hai queste basi, sei sulla buona strada per iniziare la tua avventura nel day trading!
Spero che il video sembra davvero interessante e utile! Per fare un esempio, il parallelismo tra un day trader e un atleta è molto azzeccato. Entrambi devono prepararsi mentalmente e fisicamente per affrontare le sfide che si presentano. Un trader deve essere in grado di mantenere la calma, prendere decisioni rapide e gestire lo stress, proprio come un atleta prima di una competizione. È un processo complesso che richiede dedizione e preparazione.
Buona serata, un abbraccio a tutti.
Mauro
BORSE IN CAOS, ORO RIFUGIO DEL MOMENTOBuongiorno a tutti i traders e buona Domenica, sembra proprio che le borse stiano attraversando un periodo di grande volatilità. In situazioni di incertezza economica o di instabilità nei mercati, molte persone tendono a rifugiarsi in beni considerati più sicuri, come l'oro. Questo metallo prezioso è storicamente visto come una riserva di valore, quindi non sorprende che in momenti di caos finanziario, la domanda di oro possa aumentare.
Durante la presidenza di Donald Trump, ci sono stati significativi sviluppi nelle relazioni commerciali tra gli Stati Uniti e la Cina, in particolare riguardo ai dazi. Trump ha implementato una serie di dazi su beni cinesi, sostenendo che fossero necessari per proteggere l'industria americana e combattere le pratiche commerciali sleali della Cina. Questo ha portato a una guerra commerciale, con entrambi i paesi che hanno imposto tariffe reciproche su una vasta gamma di prodotti.
Le tensioni commerciali hanno avuto un impatto sull'economia globale, influenzando i mercati e le catene di approvvigionamento. Tuttavia, ci sono stati anche tentativi di negoziare un accordo commerciale, culminati nella "Fase Uno" dell'accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina nel gennaio 2020, che ha portato a concessioni da entrambe le parti.
In sintesi, la situazione tra Trump e il presidente cinese Xi Jinping riguardo ai dazi ha portato a tensioni significative, penso personalmente che fino a quando non si trova un accordo, ci saranno movimenti bruschi in tutte le borse mondiali.
Come azioni vediamo Berkshire Hathaway ha risposto molto bene sulla MA200 periodi, e TSLA con NFLX sono state le più forti a reggere il crollo della settimana.
Vedremo giorno con giorno come reagirà il mercato, noi seguiamo solo i livelli di prezzo e manteniamo la calma, e aspettiamo nuovi setup.
Grazie a tutti
Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
GBP/USD in focus: Price Action perfetta su 1.2800! Se queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Buongiorno a tutti,
eccomi qui come sempre per l'analisi settimanale.
Quest'oggi andiamo sul cambio valutario Gbp/Usd.
La sterlina ho formato una ottima price action nell'ultima settimana in area chiave 1,2800.
Si è infatti presentato uno dei miei trigger operativi ben contestualizzati nella struttura di fondo ovvero un DMHC/FTW Combo.
Ora, a livello operativo, terrò ben monitorata la coppia nei prossimi giorni per cercare conferme operative su time frame daily/4H.
Un primario livello di attenzione è area 1,3000 dove un ritracciamento al ribasso dei prezzi potrebbe fermarsi e fornire informazioni di acquisto.
Ritorni al di sotto di 1,2700 darebbero conferma del fallimento dello scenario rialzista mentre il target di profitto è chiaramente stabilito in area 1,3400/1,3370 dove passano i massimi dello scorso settembre '24.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week-end un un buon TRADING SIMPLE!
Le borse scendono nuovamenteCrollo degli indici USA ieri, con l'S&P 500 in calo del 3,5%, il Nasdaq 100 del 4,3% e il Dow Jones in calo di circa il 2,5%. Il calo arriva in seguito al rally storico di mercoledì, stimolato dall'annuncio del Presidente Trump di una riduzione del 10%, per un periodo di 90 giorni, dei dazi per la maggior parte dei partner commerciali statunitensi, esclusa la Cina, al fine di consentire i negoziati. I dazi sui prodotti cinesi, tuttavia, rimarranno al 125%.
Nonostante la pausa, si prevede che la volatilità del mercato persisterà, poiché gli investitori rimangono cauti in un momento di incertezza generale e valutano eventuali ricadute economiche più ampie, in particolare per l'economia statunitense. Nel frattempo, sul fronte dei dati, tutte le componenti chiave dell'indice dei prezzi al consumo sono risultate inferiori alle aspettative. Sebbene non vi siano ancora sorprese positive nei dati sull'inflazione, si prevede che il pieno impatto dei dazi recentemente imposti si farà sentire nei prossimi mesi. Separatamente, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono state in linea con i dati delle settimane precedenti. I settori tecnologico ed energetico hanno registrato i maggiori perdenti.
VALUTE, IL DOLLARO PERDE QUOTA
Giovedì, l'indice del dollaro è sceso di oltre il 2% a 101,4, toccando il minimo degli ultimi sei mesi, a causa dei dati più deboli sull'inflazione e in assenza di qualche ulteriore rassicurazione da parte dell’Amministrazione USA sul calo dei dazi. Nella notte poi l’indice è sceso addirittura fino a 99,33, un altro 2% e minimo degli ultimi 18 mesi.
L'indice dei prezzi al consumo core è aumentato solo del 2,8% su base annua, il ritmo più lento da marzo 2021, confermando comunque una tenuta dei prezzi che potrebbe impedire alla Fed di ridurre il costo del denaro. Ciò è avvenuto in concomitanza con la decisione del presidente Trump di ridurre i dazi più elevati sulla maggior parte dei partner commerciali statunitensi per 90 giorni, sebbene la Cina si trovi ancora ad affrontare un'aliquota elevata del 145%.
Gli Stati Uniti continuano ad applicare un dazio di base del 10% su larga scala, con esenzioni per settori chiave come semiconduttori, farmaceutica ed energia, mentre auto e metalli sono ancora soggetti a un'imposta del 25%. Anche l'UE ha sospeso i nuovi dazi per 90 giorni per consentire i negoziati. Allo stesso tempo, il calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro e il rafforzamento delle valute rifugio come lo yen e il franco svizzero hanno aumentato la pressione sul dollaro.
EurUsd nella notte ha toccato quasi 1,1400, in un free fall che non si vedeva dal 2022. I target, a questo punto, sono posti a 1,1490 e 1,1600, nel caso di panic selling di dollaro. UsdCad a 1,3960 con obiettivi di ulteriori 100 pips almeno. UsdJpy a 143,60 con target a 141,30-40.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali dei sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 4.000 unità rispetto alla settimana precedente, raggiungendo quota 223.000 nella prima settimana di aprile, in linea con le aspettative del mercato, mantenendosi ai livelli storicamente bassi registrati da marzo. Nel frattempo, le richieste di sussidio di disoccupazione presentate nell'ambito dei programmi per i dipendenti del governo federale, sottoposti a un attento esame a causa dei licenziamenti da parte del Dipartimento per l'Efficienza Governativa (DOGE), sono aumentate, ma sono diminuite di 56 unità, attestandosi a 508, il numero più basso dall'insediamento del Presidente Trump. Nonostante il calo, le segnalazioni secondo cui molti licenziamenti da parte del DOGE sono stati effettuati con indennità di buonuscita impediscono ai dipendenti di richiedere i sussidi immediatamente dopo il licenziamento.
CPI IN CALO
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso per il secondo mese consecutivo al 2,4% a marzo 2025, il livello più basso dal settembre 2024, in calo rispetto al 2,8% di febbraio e al di sotto delle previsioni del 2,6%. I prezzi della benzina e dell'olio combustibile sono diminuiti ulteriormente, mentre i prezzi del gas naturale sono aumentati in modo significativo. L'inflazione ha rallentato anche per l'edilizia abitativa, auto e camion usati e trasporti, mentre i prezzi dei veicoli nuovi sono rimasti invariati. D'altra parte, l'inflazione ha accelerato per i prodotti alimentari.
Rispetto al mese precedente, l'indice dei prezzi al consumo è diminuito dello 0,1%, il primo calo da maggio 2020, rispetto alle aspettative di un aumento dello 0,1%. L'indice dei prezzi dell'energia è sceso del 2,4%, poiché il calo del 6,3% della benzina ha più che compensato gli aumenti dell'elettricità (0,9%) e del gas naturale (3,6%). Nel frattempo, l'inflazione core annua è scesa al 2,8%, il livello più basso da marzo 2021, al di sotto delle previsioni del 3%. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo core è aumentato dello 0,1%, al di sotto delle aspettative dello 0,3%.
Buona giornata!
Saverio Berlinzani
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USDJPY, rischio cedimento trendline di lungo periodoChart di Capital.Com
Segnali di conferma della debolezza del dollaro nei confronti dello yen giapponese arrivano da diverse parti
Il cambio è approdato sulla parte bassa del canale rialzista di lungo periodo con volumi sostenuti che rendono incerta la tenuta del supporto dinamico.
Fallito per adesso il generalizzato rimbalzo del dollaro, sembra riaffermarsi nuovamente la recente decisa debolezza della più importante valuta sul pianeta.
Dovesse cedere il supporto andrà monitorato il successivo supporto statico più importante che coincide con il precedente minimo crescente della dinamica rialzista di lungo periodo
Questo livello assume doppia importanza visto che, a norma della teoria di Dow, potrebbe mettere in discussione il trend principale rialzista andando a violare il precedente minimo relativo crescente.
Anche se siamo solo ad inizio giornata, le contrattazioni di oggi sono all'insegna del recupero del dollaro che, se dovesse confermarsi, lascerebbe sul grafico un segnale tecnico importante.
Avremmo un hammer sul supporto dinamico di lungo periodo.
Con le contrattazioni di ieri le quotazioni non sono riuscite a superare un precedente massimo locale formando un pattern di doppio massimo oggi validato e in fase di pullback dei prezzi su di esso.
Per oggi il compito è quello di monitorare il comportamento del cambio su questo livello individuando un possibile pattern che possa sancire il pullback e porsi short.
Se ciò avvenisse potremmo assistere ad una importante accelerazione dei prezzi perché il pullback non sarebbe solo sul doppio massimo ma, come detto in precedenza, sulla trendline rialzista di lungo periodo che verrebbe così abbandonata.
Guerra Commerciale USA-Cina: Impatti sui Mercati Finanziari
La guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina ha raggiunto livelli senza precedenti, con l'imposizione di dazi reciproci che stanno sconvolgendo gli equilibri economici globali. La Cina ha recentemente aumentato i dazi sui prodotti americani fino al 50%, mentre il presidente Trump ha sospeso temporaneamente i dazi per tre mesi, cercando di negoziare con altre nazioni. Questo scenario sta generando una forte volatilità nei mercati finanziari e influenzando profondamente il mercato Forex.
Analisi degli Impatti sui Mercati Finanziari
Borse: Le principali borse mondiali stanno registrando fluttuazioni significative. Gli indici asiatici ed europei hanno subito cali drastici, riflettendo l'incertezza degli investitori.
Materie Prime: Il prezzo del petrolio e dei metalli preziosi mostra instabilità, con oscillazioni che rispecchiano il nervosismo globale. L'oro, considerato un bene rifugio, sta guadagnando terreno, superando la soglia dei 3.000 dollari.
Settori Economici: Settori come quello tecnologico e agricolo sono particolarmente colpiti, con restrizioni sulle esportazioni e aumento dei costi di produzione.
Impatto sul Forex
La guerra commerciale sta influenzando direttamente il mercato valutario:
Dollaro Americano (USD): Il dollaro sta subendo pressioni a causa dell'incertezza economica e dei timori di recessione negli Stati Uniti. La Federal Reserve potrebbe essere costretta a tagliare ulteriormente i tassi di interesse.
Yuan Cinese (CNY): Lo yuan è sotto pressione, con il rischio di una diminuzione delle esportazioni verso gli USA e un rallentamento della crescita economica cinese.
Valute Rifugio: Il franco svizzero (CHF) e lo yen giapponese (JPY) stanno guadagnando terreno, poiché gli investitori cercano stabilità in un contesto di volatilità globale.
Valute Legate alle Materie Prime: Il dollaro australiano (AUD) e il dollaro canadese (CAD) potrebbero essere influenzati negativamente dalle fluttuazioni del commercio internazionale.
Strategie Forex per i Trader
In un contesto di alta volatilità, i trader devono adottare strategie mirate:
Monitoraggio Costante: Seguire gli sviluppi della guerra commerciale e le decisioni delle banche centrali.
Diversificazione: Investire in valute rifugio per ridurre il rischio.
Analisi Tecnica: Utilizzare strumenti di analisi per identificare opportunità di trading basate sui movimenti di mercato.
Gestione del Rischio: Impostare stop-loss e take-profit per proteggere il capitale.
Questa situazione richiede attenzione e flessibilità da parte dei trader, che devono adattare le loro strategie alle nuove dinamiche del mercato. Se hai bisogno di ulteriori approfondimenti o di un'analisi specifica su una valuta, sono qui per aiutarti!
[RIFIUTO DI CANDELA SPIEGATO SEMPLICE]Un rifiuto di candela (in inglese candle rejection) nel forex trading è un segnale di possibile inversione o rifiuto di un livello di prezzo importante, come un supporto o una resistenza. È una candela che, durante la sua formazione, ha toccato un certo livello ma poi è stata respinta dai trader, lasciando una lunga ombra (wick) e un corpo relativamente piccolo.
CARATTERISTICHE DI UN RIFIUTO DI CANDELA :
• Lunga ombra (superiore o inferiore): indica che il prezzo ha cercato di andare in una direzione ma è stato respinto con forza.
• Corpo piccolo: il prezzo di apertura e chiusura sono vicini tra loro.
• Contesto importante: avviene su livelli chiave, come zone di supporto/resistenza, Fibonacci, trendline, ecc.
TIPI COMUNI DI CANDELE DI RIFIUTO :
• Pin bar (o candela a martello / shooting star): è la più classica candela di rifiuto.
• Se ha lunga ombra inferiore e appare su un supporto → possibile inversione verso l'alto (bullish rejection).
• Se ha lunga ombra superiore e appare su una resistenza → possibile inversione verso il basso (bearish rejection).
ESEMPIO PRATICO :
Immagina che EUR/USD stia salendo e tocchi una resistenza a 1.1000.
Forma una candela con:
• Apertura: 1.0980
• Massimo: 1.1100
• Chiusura: 1.0940
La candela ha provato a superare 1.1000 ma è stata respinta, formando
un'ombra superiore lunga. Questo può essere interpretato come segnale
di vendita, perché i compratori non hanno avuto la forza di rompere quel livello.
NON TUTTO E' PERDUTO...In mezzo al mare di sangue di questi ultimi giorni qualche nota positiva c'è.
I prezzi del petrolio e del gas naturale stanno scendendo ai minimi del 2021, allentando le pressioni sui costi energetici nel breve periodo.
I prezzi del petrolio USA tornano a testare i 55 dollari al barile, i minimi da marzo 2021.
Cosa pesa sul futures del greggio? La paura di una diminuzione della domanda globale.
Anche il natural gas europeo sta scendendo, recuperando metà del movimento rialzista del 2024.
Oggi sono entrate in vigore altre tariffe del presidente Donald Trump, ovvero dazi del 104% sulle importazioni cinesi.
Pechino ha risposto annunciando dazi reciproci dell'84% sulle merci statunitensi, in vigore dal 10 aprile.
Il giorno dei dazi: USA alza al 104%, mercati in allerta globaleVisto il contesto, ho pensato di convidere questo mio cruscotto di monitoraggio economico/finanziario. Spero possa esservi utile. Buona giornata
📊 Radar Economico – 9 aprile 2025
🔎 HEADLINE DEL GIORNO
Tariffe USA alla Cina ufficiali (fino al 104%)
- Crollo dei Treasury (“Fire Sale”)
- Volatilità globale in forte salita
- UK colpito da dazi al 10%
⚡️ EVENTI AGGIUNTIVI
- Summers: 2 milioni di disoccupati in arrivo
- JP Morgan: recessione al 79%
- Yuan cinese in caduta
- UE si avvicina alla Cina
- Trader retail iper-esposti su Nasdaq
⚠️ INDICATORI DI RISCHIO E VOLATILITÀ
- **VIX** 52,33 🔺 +11,39% → rischio sistemico
- **SKEW** 135,68 🔺 → aspettative di coda alte
- **MOVE** 139,88 🔺 → bond market in stress
- **PCSP/PCQQ** 1,55 / 1,22 → flusso verso put
- **BDI** 1.342 🔻 -4,21% → commercio in frenata
💵 TASSI USA E BOND
- US10Y: 4,439% 🔺
- US20Y: 4,969% 🔺
- US30Y: 4,924% 🔺
**📌 Segnale**: fuga dai bond → rialzo tassi improvviso
🔹 COMMODITIES & FOREX
- **Oro**: 3.017 $ 🔺 (bene rifugio) Flusso verso beni rifugio
- **Petrolio**: 57,16 $ 🔻 (domanda in calo) Calo attese domanda
- **Rame**: 4,17 $ 🔺 (volatilità) Tecnico, instabile
- **DXY**: 102,15 🔻 Segnale di stress + flight to quality
- **REIT (XLRE)**: 37,08 🔻 Immobiliare sotto pressione
📈 MIA SINTESI STRATEGICA
- **Volatilità**: estrema → allargare trailing stop
- **Contesto macro**: critico → prudenza operativa
- **Obbligazioni**: rendimenti in salita → penalizzato il tech
- **Oro/petrolio**: oro forte, petrolio giù
- **Equity**: rischio ribassista → solo short strutturati o hedge
FATEMI SAPERE SE QUESTA ANALISI VI INTERESSA E SEGUITEMI PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI
⚠ Attenzione: Questa analisi tecnica si basa esclusivamente su dati tecnici e non costituisce un consiglio di investimento. Non tiene conto di eventi macroeconomici, situazioni geopolitiche o dati fondamentali che potrebbero influenzare il titolo. Inoltre, non tiene conto della propensione al rischio dell’investitore, né del suo mix di portafoglio. Le condizioni di mercato possono cambiare rapidamente e influenzare le strategie delineate in questa analisi.
GBPJPY, fast trade con doppio minimoChart di Capital.Com
Il disordine provocato dalla guerra commerciale scatenata dal presidente Trump ha innescato nei mercati finanziari delle nuove tendenze.
Per adesso si tratta di tendenze di breve periodo da inserire nel più generale contesto di lungo periodo.
Da questo punto di vista osserviamo il generalizzato rafforzamento dello yen giapponese nella sua interpretazione di valuta rifugio, insieme al franco svizzero
All'interno della più generale tendenza rialzista del cambio gbpjpy, la recente nuova tendenza sta conducendo i prezzi verso la parte bassa del canale rialzista di lungo periodo.
Ovviamente il percorso non è lineare ma con i suoi affondi e ritracciamenti come normale che avvenga.
All'interno di questo andamento ad onde se si scende su time frame veloci si possono individuare delle opportunità, anche in controtendenza, che meritano attenzione.
Sul grafico settimanale possiamo apprezzare un doppio massimo che potrebbe giustificare l'affondo dei prezzi
Nonostante il quadro ribassista descritto, scendendo sul più veloce time frame orario abbiamo la possibilità di un contro trend di breve periodo
I prezzi sembrano generare una falsa rottura di un precedente minimo relativo che va da supporto.
Nell'ipotesi che ciò si rivelasse corretto è possibile azzardare un contro trend nei termini indicati in grafico
La falsa rottura ha lasciato sul grafico un doppio minimo che può rappresentare i pattern di riferimento per un long.
È possibile, in una logica di Trader’s Trick di Joe Ross, acquistare la rottura del Hummer con obiettivo primario il semplice test della parte alta del doppio minimo.
Con un livello di reward/risk sacrificato ci permette di essere indenni da eventuale fallimento del pattern di doppio minimo.
Sarà anche possibile lasciare aperta l'operazione e avvantaggiarsi, nel caso in cui il pattern venisse confermato e giungesse a target, puntare a target più alto migliorando decisamente il profilo di efficienza del trade.