Borse in caloContinua, anche senza grande slancio e impulsività, la ripresa del dollaro, sostenuta dal solito refrain dei banchieri centrali, che insistono nel mantenere i tassi ai livelli attuali, senza tagliarli almeno per ora, per sconfiggere definitivamente una inflazione, che ultimamente, è sembrata dare segnali di recrudescenza.
Ma l’altra ragione è che i dati americani, pubblicati ieri pomeriggio e relativi alle vendite al dettaglio, sono apparsi ancora in crescita a dicembre, in aumento dello 0.6%, al di sopra del consensus di +0.4%. Come al solito, notizie macro positive allontanano il taglio dei tassi, generando un risk off sui mercati.
Le principali borse mondiali hanno, in ragione di questo aumento dell’avversione al rischio, (generatosi in seguito alle aspettative degli investitori apparse eccessivamente ottimistiche sul taglio del costo del denaro), corretto al ribasso, anche se l’entità della discesa sembra ancora poco significativa.
Wall Street ieri ha ceduto qualcosa, con il Dow Jones a -0.25%, L’S&P 500 a -0.56% e il Nasdaq che ha chiuso anch’esso a -0.59%, il secondo giorno consecutivo di chiusure in rosso. Infine, il decennale americano ha toccato nuovamente il 4.1% dopo le parole di Waller.
VALUTE
Sui cambi, è proseguita la discesa di EurUsd che è andato al test di area 1.0840-50, livello chiave, al di sotto del quale il livello successivo si trova a 1.0810. Non sembra per ora, che vi possa essere una inversione, al massimo qualche correzione, con possibili pull back in area 1.0900-20, ma il trend sembra ben definito nei grafici a 2 e 4 ore.
Anche il Cable, nonostante i dati sul Pil siano usciti migliori delle attese, sembra orientato a scendere, se non riuscirà a violare l’area di 1.2705-10. Gli obiettivi eventuali sono posti a 1.2530-50. Un’altra super giornata per il UsdJpy che ha rotto 148.00 e ha raggiunto i primi target segnalati ieri a 148.15-20, superandoli e avvicinandosi in serata ai target finali che avevamo ipotizzato essere area 148.75.
Anche UsdCad ha rotto 1.3500 raggiungendo quota 1.3540 da cui ha corretto circa 30 pip. Quindi una giornata ancora pro-dollaro nella quale i cross sono risultati ancora demoltiplicatori di volatilità come EurJpy che ha comunque violato quota 161.00 per effetto di una maggior tenuta di EurUsd rispetto al UsdJpy.
Siamo comunque vicino a dei target per il dollar index, a 103.40 e 103.90, circa lo 0.50% di movimento al massimo dai livelli attuali, prima di una correzione che parrebbe dovuta. Nella notte poi abbiamo assistito a correzioni con il biglietto verde che ha leggermente ripiegato contro tutte le principali valute concorrenti, in un movimento che per ora appare solo come correttivo.
PETROLIO E ORO
Mercoledì i futures sul greggio WTI sono scesi del 2% sotto i 71 dollari al barile a causa delle preoccupazioni sulla domanda futura. La crescita economica della Cina nel quarto trimestre è stata inferiore alle aspettative, mettendo in dubbio le proiezioni di un aumento della domanda cinese che guiderà la crescita globale del petrolio nel 2024. Inoltre, la forza del dollaro statunitense ha smorzato la propensione al rischio degli investitori. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno condotto nuovi attacchi contro i militanti Houthi allineati all’Iran nello Yemen a seguito di un attacco a una nave greca nel Mar Rosso.
Per quanto riguarda l’oro, ci avviciniamo ai punti chiave sui grafici settimanali, supporti interessanti posizionati a 1.995 dollari l’oncia. La correlazione inversa con il dollaro rimane presente e l’eventuale spinta rialzista del biglietto verde potrebbe causare la rottura del supporto richiamato spingendo la discesa anche fino a 1.970, supporto successivo.
DATI MACRO
Il tasso di disoccupazione in Australia, si attesta al 3.9%, invariato rispetto ai livelli di novembre. Il numero di disoccupati è sceso di 8 mila unità a 573 mila, mentre coloro che cercano lavoro a tempo pieno sono diminuiti di 7 mila unità a 367 mila.
L’occupazione è diminuita di 65 mila unità per un totale di 14.2 milioni di lavoratori, deludendo le aspettative di mercato che erano per un incremento di 17 mila. I lavoratori a tempo indeterminato sono quasi 10 milioni, diminuiti di circa 106 mila mentre quelli a tempo determinato sono 4.5 milioni, in calo di 40 mila.
La giornata di oggi prevede l’uscita delle minute della BCE alle 13.30 e in seguito, alle 14.30 sono previsti i jobless claims negli Usa.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Idee della comunità
DAILY OUTLOOK del 17.01.2024 – 🔴 IL COLPO DI CODA DELL’INFLAZIDAILY OUTLOOK del 17.01.2024 –
🔴 IL COLPO DI CODA DELL’INFLAZIONE
- MARKET BACKGROUND
Possiamo dire che la BCE aveva ragione! L’inflazione nel mondo occidentale sta confermando il colpo di coda atteso dalla Lagarde e stamattina ancora una conferma dai dati Uk. L’inflazione nel regno Unito sale per la prima volta dopo 10 mesi portandosi su base annuale al +4% dal precedente +3.9%, mentre MoM si attesta al +0.4% dal precedente -0.2%.
Il rialzo dei prezzi viene guidato da tabacco ed alcohol, non di meno le preoccupazioni per una BOE ancora aggressiva salgono, creando aspettative per un delta tasso ancora favorevole per il british pound che stamattina guadagna un +0.71% medio, con il cable che si attesta ad un ottimo +0.31%.
Stamattina la lettura dei dati su Pil e Produzione industriale cinese hanno dimostrato un recupero della congiuntura economica cinese che tuttavia resta ben lontana dai valori ai quali ci aveva abituato attestando il Pil al +5.2% annuo e al +1.0% sul trimetre. I dati positivi tuttavia sostengono i dubbi di come la PBOC potrà sostenere la crescita senza rilasciare ancora risorse nel sistema economico. Un cambio di rotta nelle politiche economiche monetarie cinese diventa quindi difficile da sostenere come ipotesi.
Nella giornata di oggi avremo la lettura ultima dell’inflaizone in eurozona, che dovrebbe attestarsi al +2.9% annuo, confermando quindi un mancato raggiungimento dei target sostenendo la teoria della Lagarde di non poter ancora perseguire un potenziale primo taglio dei tassi.
Non meno importanti i dati USA sulle vendite al dettaglio che potrebbero fornire un quadro più completo dello stato della domanda aggregata , che se dovesse dimostrarsi ancora robusta associata ad un’inflazione ancora vischiosa , potrebbe dare sostegno all’idea di una FED hawkish.
- FX
Il mercato valutario sta vivendo un avvio di settimana all’insegna della forza del dollaro USA che dopo le forti vendite del mese di dicembre,vendite guidate dalla speranza di un primo taglio tassi nel marzo 2024, sembra ora dover fare marcia indietro e dimostrare che le vendite sono state frettolose e troppo aggressive.
Eurusd resta sotto le resistenze prime di 1.0875, con un fascio di medie ribasissta che dimostra ancora un forte trend ribassista di medio periodo, ma le quotazioni faticano oggi a rompere al ribasso i minimi di ieri a 1.0850, trigger chiave per parlare di nuovi affondi ribassisti
Più interessante la sterlina che contro dolari va a l test delle resistenze a 1.27 figura, generando interessanti decorrelazioni con la moneta unica.
Pesanti anche le oceaniche con audusd che resta sotto la mm21 periodi per il 30min dimostrando una forte tendenza ribassista che non da fiato , impedendo il test delle resistenze prime poste a 0.6590-0.66 figura.
- EQUITY
Intense il risk off che domina i mercati in questo avvio di settimana, e le borse europee sembrano ora essere pesantemente colpite dalle vendite, con performance intraday che vanno dal -1.51% in UK dal -0.86% del DaX.
Anche oltre oceano il pre market non brilla, ed i listini USA sono tutti in territorio negativo, confermando un mood di pessimismo che ora , a distanza di circa due settimane dalla prima riunione della FED 2024, sconta l0idea una banca centrale meno accomodante di quanto visto lo scorso dicembre.
- COMMODITIES
Ancora debole il gold, che soffre la forza del dollaro USA e dei rendimenti obbligazionari sovrano che tornano a risalire nella prospettiva di tassi di interesse ancora alti e di inflazione ancora vischiosa. I supporti di breve posti a 2020$ sono ora sotto attacco ed un’eventuale break out potrebbe aprire la strada ad affondi ribassisti verso i 1988$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
Il ritorno del dollaroIl dollaro ritorna prepotentemente sulla scena, dopo alcune settimane di movimenti laterali o di leggero indebolimento. La ragione di questa price action e, in parte, dei tentativi di ridimensionamento dei mercati azionari, è legata alle parole di Waller, membro del Fomc, che ha dichiarato che non ci sono motivi per muoversi sui tassi o tagliare rapidamente come in passato, considerato il fatto che l’attività economica e il mercato del lavoro sono ancora resilienti, unitamente ad una inflazione che scende al ritmo programmato verso il 2%.
E non solo Waller si è rivelato meno dovish del previsto, ma anche diversi rappresentanti della BCE sono rimasti molto conservativi sulle aspettative di politica monetaria, provocando quindi una reazione del mercato che, anche se non si tratta di un vero e proprio ritorno del risk off, comunque ha provocato un leggero aumento dei rendimenti dei titoli di Stato americani, tornati sopra al 4%, e un aumento del Vix sopra quota 13 punti.
Niente di che, ma qualcosa comunque in un panorama continuo e persistente di incertezza e dubbi relativi all’andamento delle economie e dei pericoli relativi alla situazione geopolitica, che continua a dominare la scena. La percentuale di probabilità che vi sia un taglio dei tassi a marzo si è ulteriormente ridotta, negli Stati Uniti, scendendo al di sotto del 60%.
VALUTE
L’EurUsd, ha rotto quota 1.0900 attaccando i supporti chiave posti a 1.0850 che non si può escludere vengano violati al ribasso, mentre solo il ritorno sopra quota 1.0950 modificherebbe lo scenario ribassista attuale. UsdJpy che a sua volta ha superato quota 147.50 con target almeno in area 148.30-40 area. Cable sotto pressione con obiettivi a 1.2550 almeno.
UsdCad che ha raggiunto i primi target a 1.3500 da cui potrebbe correggere anche un centinaio di punti, ma con target verso 1.3620-30 area. Interessanti movimenti di AudCad e NzdCad, vicino a supporti chiave posti a 0.8730 e 0.8230 rispettivamente. Trend interessante anche per EurJpy che potrebbe tornare sopra quota 160.00, nuovamente da considerare area di vendita.
DATI MACRO
Migliora l’indice Zew in Germania, con un aumento di 2.4 punti nel sentiment economico, a +15.2 a gennaio, sopra le aspettative di +12. Si tratta di un miglioramento nelle aspettative economiche della più grande economia europea, trascinate dalle speranze di un taglio dei tassi da parte della BCE nella prima metà di questo 2024.
Nel frattempo, le aspettative di inflazione nei prossimi 12 mesi scendono in Europa al 3.2%, il livello più basso dal 2022 e in calo rispetto al 4% che era stato previsto nel merse precedente. Altrove e per la precisione in Canada, sono usciti i dati sui prezzi al consumo, usciti in aumento al 3.4% dal 3.1% del mese di novembre. Secondo la BoC potrebbe essere necessario un altro aumento del costo del denaro per combattere una inflazione ancora troppo alta.
PIL CINA SOTTO LE ATTESE
L’economia cinese ha registrato un aumento del Pil nel quarto trimestre pari al 5.2% su base annua, superiore al dato del terzo trimestre, ma inferiore alle attese di 5.3%. A livello di crescita totale annua, il paese cresciuto del 5.2% sopra le attese del Governo che erano per un incremento del 5%.
Si tratta comunque del dato peggiore, sempre anno su anno, degli ultimi 30 anni, considerata la prolungata crisi immobiliare e consumi inferiori alle attese. UsdCnh sopra quota 7.2100, con possibili target a 7.2600.
Saverio Berlinzani
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News Settimanale: Un Inizio Complicato per una Settimana Corta.A Wall Street si dice:
"Non c'è nulla di sbagliato nell'essere avidi, ma l'avidità non dovrebbe mai guidare le tue decisioni finanziarie."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Il mercato ha mostrato segni di incertezza al ritorno dalla pausa del fine settimana, iniziando la seconda settimana (accorciata dalla festività del MLK day) del 2024 con una performance in ribasso.
Il NASDAQ è stato in grado di ottenere buoni risultati grazie alla forza dei titoli del settore tecnologico come Advanced Micro Devices (AMD, +8,3%) e NVIDIA (NVDA, +3%). Tuttavia, l'indice nel complesso è scivolato dello 0,19%, chiudendo a circa 14.944,35 punti. Allo stesso tempo, l'S&P ha registrato una diminuzione dello 0,37% a 4.765,98, mentre il Dow Jones ha subito una giornata difficile, scendendo dello 0,62% a circa 37.361,12 punti, principalmente a causa delle perdite in Boeing (BA, -7,9%).
Le azioni stanno affrontando una settimana dopo aver concluso la prima settimana completa del 2024, che ha rappresentato la decima settimana positiva nelle ultime 11. Questo nonostante un aumento dell'indice dei prezzi al consumo oltre le previsioni e una risposta non entusiasmante agli utili delle grandi banche. Durante quei quattro giorni, il NASDAQ ha guadagnato il 3%, mentre l'S&P e il Dow sono cresciuti rispettivamente dell'1,8% e dello 0,3%.
Ieri, abbiamo ricevuto ulteriori relazioni da importanti istituti bancari, ma le reazioni non sono state particolarmente entusiasmanti. Entrambe Goldman Sachs (GS) e Morgan Stanley (MS) hanno superato le stime di profitto, ma sono state influenzate da deboli entrate nella divisione bancaria d'investimento e da commissioni elevate. GS è riuscita a guadagnare lo 0,7% oggi grazie ai risultati positivi, mentre MS è scesa di oltre il 4%. Anche le altre principali banche che hanno riferito la scorsa settimana hanno registrato cali.
Le dichiarazioni del governatore della Fed, Christopher Waller, hanno ulteriormente messo sotto pressione il mercato. Waller è diventato l'ultimo membro a cercare di frenare l'entusiasmo del mercato e le aspettative di un taglio dei tassi a marzo. Waller prevede tagli quest'anno, ma suggerisce che la Fed non dovrebbe affrettarsi con un taglio a marzo. Di conseguenza, le probabilità di un taglio a marzo sono scese al 63% oggi rispetto al 75% di venerdì, secondo il FedWatch Tool del CME.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Netflix (NFLX)
Bitdeer Technologies (BTDR)
American Airlines (AAL)
American Eagle Outfitters (AEO)
Century Aluminium (CENX)
Deutsche Bank (DB)
International Paper (IP)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Inoltre, martedì il mercato è stato influenzato dall'aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro decennali sopra il 4% e dal crollo dell'Empire State Manufacturing Survey della Federal Reserve di New York al livello più basso degli ultimi quattro anni.
Guardiamo ora con interesse alle vendite al dettaglio di dicembre e ai rapporti sugli utili di Charles Schwab (SCHW), US Bancorp (USB) e Alcoa (AA), previsti per mercoledì.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
DAILY OUTLOOK del 16.01.2024 – 🔴 IL RISK OFF RIAPRE I MERCATIDAILY OUTLOOK del 16.01.2024 –
🔴 IL RISK OFF RIAPRE I MERCATI
MARKET BACKGROUND
Ripartono le contrattazioni all’insegna del risk off, tutti i listini mondiali si portano in territorio negativo schiacciati da una rinnovata forza di dollari USA. I timori di una FED non cosi accomodante e non piu cosi ben disposta verso i tagli tassi a termine q1 2024 aleggiano tra gli operatori che spingono sugli acquisti di biglietto verde.
Salgono le tensioni internazionali, da un lato il medio oriente con le navi che tentano attraversamenti del mar rosso e sfidano ad attacchi gli Houthi, dall’altro ripartono le incertezze politiche dopo la vittoria schiacciante di Trump su DeSantis che lo proietta come principale sfidante di Biden alle elezioni.
Non possiamo negare che una potenziale rielezione di Trump riaprirebbe le porte agli scenari di guerra commerciale e dazi con l’Est del mondo, quadro che non aiuterebbe certo l’economia USA e la lotta all’inflazione.
Le tante incertezze che aleggiano sui mercati fanno si che gli operatori vadano a caccia di porti più sicuri rimanendo posizionati in dollari USA e ancora a conferma delle scarse sicurezze sul futuro dell’economia USA , troviamo il debito sovrano USA che riparte a rialzo nei rendimenti mantenendo salda la posizione nell’intorno del 4% per il t-note, proprio a dimostrare la sfiducia nel rientro dell’inflazione ai target e nel prossimo taglio tassi FED e BCE
-FX
Il comparto valutario esprime al meglio il sentiment di risk off, con le valute oceaniche in piena caduta mentre riparte il dollaro con un +0.50% medio e lo yen con un +0.11% medio.
La rinnovata forza del dollaro USA schiaccia tutte le majors e le porta ai break out dei minimi della scorsa settimana aprendo le porte a potenziali allunghi ribassisti per tutto la settimana in corso.
Nzdusd rompe i supporti di 0.6180 , segue il dollaro australiano con la rottura di 0.66469 , non da meno il cable che rompe a ribasso i minimi di 1.27 e la trend line supportiva che sosteneva le quotazioni in un triangolo di compressione partito il 3 gennaio.
Volano a rialzo usdcad che testa ora i massimi di di 1.3490-1.35 figura, segue usdchf con un allungo oltre le resistenze di 0.8560, resta leggermente dietro usdjpy con un approdo ai massimi di periodo di 146.40
-EQUITY
Cede il comparto azionario, con il dax che si attesta ai 16525 pnt, non lontano dai supporti chiave di 16480 pnt , non da meno l’Italia che apre in gapdown e mira ai minimi di 30000 pnt.
Non brilla nemmeno il Nasdaq oltre oceano, che si attesta in pre market ai 16868 pnt e potrebbe allungare verso i 16753 pnt, mentre l’SP500 si porta al test di 4790 pnt, ultimo baluardo prima di parlare di affondi verso i 4770-60 pnt minimo della scorsa settimana.
-COMMODITIES
Stabili le commodities che avevano anticipato il movimento ribassita e che ora vivono un pieno trading range, dal gold , al wti al ngas, senza dare per ora importanti spunti di riflessione.
- DATI MACRO
Gia pubblicata la disoccupazione in UK, che resta stabile al 4.2%, si attende ora lo ZEW alle ore 11.00 e l’inflaizone in CANADA che potrebbe confermare un colpo di coda rialzista.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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DISCLAIMER: Gli investimenti con scambio a margine comportano notevoli rischi economici e chiunque li svolga lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità, pertanto l’autore della presente sessione didattica non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di investimento prese dal lettore.
"LVMH: Il Colosso del Lusso"LVMH, gigante nel mondo del lusso e della moda, sarà il nostro protagonista oggi.
Fondata nel 1987 dalla fusione di Louis Vuitton e Moët Hennessy questa azienda ha costruito un impero.
Possiede oltre 75 maison di prestigio. È l'unico Gruppo presente in tutti e cinque i principali settori del mercato del lusso: vini e alcolici, moda e pelletteria, profumi e cosmetici, orologi e gioielli e vendita al dettaglio selettiva.
Il potere di LVMH si basa su diversi valori chiave secondo me, come:
1. Creatività e Innovazione : Pone la creatività e l'innovazione al centro delle sue attività. Questa filosofia consente ai marchi appartenenti a LVMH di mantenere una costante rinnovazione e adattabilità di fronte ai cambiamenti della società.
Questo percorso di crescita, improntato alla ricerca continua di nuove soluzioni, rappresenta un impegno a lungo termine da parte di LVMH. Un esempio tangibile di questo impegno è l'LVMH Innovation Award, un'iniziativa che offre supporto e riconoscimento alle startup emergenti.
2. Eccellenza: LVMH cerca l'eccellenza nella qualità dei suoi prodotti e servizi, mantenendo alti standard qualitativi. Tutte le Maison sono in grado di offrire prodotti e servizi eccellenti grazie all’eccezionale savoir-faire (saper fare) dei propri artigiani. I Métiers d'Excellence di LVMH comprendono oltre 280 mestieri relativi alla creatività, all’artigianato e alla customer experience che richiedono un savoir-faire unico.
3. Spirito imprenditoriale: L'organizzazione di LVMH è caratterizzata da una struttura decentralizzata per garantire agilità e pragmatismo. La Maison des Startups è un progetto che favorisce la collaborazione tra le Maison LVMH e le startup le cui soluzioni hanno un potenziale nel settore del lusso, offrendo agli imprenditori un accesso privilegiato all'ecosistema del Gruppo
4. Impegno per un impatto positivo: LVMH si impegna ad essere un'impresa etica e responsabile, con un focus sull'ambiente. Il programma LIFE si concentra su obiettivi ambientali, promuovendo la sostenibilità in tutte le attività.
Insomma, di valori questa azienda ne ha da vendere. È un leader di settore e indipendente dal prezzo in cui si trova adesso, basta poco per capire che ci troviamo davanti ad un'azienda solida e con una grande visione.
Se guardiamo da più vicino gli ultimi anni LVMH ha registrato costantemente aumenti nei ricavi e negli utili netti dal 2012 ad oggi, tranne per il 2020 (per gli ovvi motivi credo che tutti conosciamo).
Fatturato del 2022 che ha sfiorato i quasi 80 miliardi di euro. 😅
La performance delle sue azioni negli ultimi cinque anni è stata del +190%, superando i suoi competitors principali Kering (+1,61%) e Richemont (+78,94%).
Negli ultimi 20 anni Lvmh ha registrato una performance di +1559%!
Capito? 🤷🏻♂️
Dati interessanti:
- Il patrimonio netto del Gruppo è cresciuto in modo significativo, con un aumento medio annuo del 11% e una crescita del 169% rispetto al 2012. Anche le passività finanziarie non correnti sono aumentate, registrando un aumento medio annuo del 13% e una crescita del 210% dal 2012, indicando una continua espansione finanziata sia internamente che esternamente.
- A dicembre 2022, il Gruppo LVMH possedeva 5664 negozi in tutto il mondo, con distribuzioni significative negli Stati Uniti, Europa, Asia e altri mercati. Nel periodo 2012-2022, il numero di negozi è cresciuto costantemente con un tasso medio annuo del 6%, raggiungendo una crescita totale del 77%. Il Gruppo ha dichiarato l'intenzione di continuare l'espansione verso il Nord America aprendo 100 nuovi negozi nei prossimi 5 anni. Inoltre, molti negozi esistenti offrono un'esperienza di vendita supportata dalla tecnologia, come l'uso della realtà aumentata nei negozi Louis Vuitton per provare capi non disponibili in negozio.
- Nel 2022, il numero di dipendenti nel gruppo LVMH ha raggiunto il record di 196,006 in tutto il mondo. Nel periodo dal 2012 al 2022, il numero di dipendenti è cresciuto con un tasso annuo medio del 6%, registrando un aumento del 84% nel 2022 rispetto al 2012. L'età media dei lavoratori del Gruppo nel 2022 è di 37 anni, e il 71% di essi sono donne. Questo risultato è in parte attribuito al programma EllesVMH, attivo da 15 anni, che promuove lo sviluppo delle carriere femminili all'interno del Gruppo.
Potremmo parlare di molte tematiche legate a LVMH e al suo potenziale, ma eviterò di dilungarmi troppo. È evidente che LVMH, nel settore del lusso, gioca in un'altra categoria e sembra non avere rivali!
Gli analisti prevedono che il settore del lusso dovrà affrontare sfide in questo inizio del 2024, con previsioni complesse per la domanda, specialmente nei primi sei mesi.
LVMH potrebbe avere una performance piatta nei primi sei mesi del 2024, ma rimangono costruttivi sulle prospettive a medio termine.
Sappiamo anche che praticamente tutte le azioni del lusso rimangono del 25% minimo al di sotto dei massimi, nonostante il rimbalzo avvenuto ad ottobre e novembre. E per me, potrebbe essere interessante iniziare a seguire molto da vicino questo titolo e prendere posizione di medio/lungo periodo.
Ricordiamoci anche che il settore del lusso solitamente resiste abbastanza bene in caso di recessione, poiché coloro che acquistano questi prodotti non sono troppo influenzati dagli eventi recessivi.
- Il Fair Value è di 985 euro per azione, indicando una sottovalutazione del 47% circa.
- Il rapporto debito/equity è sotto controllo.
- Il margine di profitto si attesta intorno al 25%.
Ora cerchiamo di capire quando possiamo entrare sul mercato e posizionarci:
Il prezzo nell'ultimo mese ha subito una diminuzione del 10% rispetto al rimbalzo avvenuto tra inizio novembre e metà dicembre.
Ho individuato due aree fondamentali: una compresa tra 660-647 e l'altra tra 600 e 595.
Credo che il prezzo possa muoversi nei prossimi mesi in un range tra questi due prezzi, 755 - 647 (linee orizzontali tratteggiate). Non è da escludere un arrivo anche nell'area supportiva inferiore.
Il periodo tra metà marzo e metà agosto è stato positivo per l'80% delle volte, con una performance media del 15%.
Nonostante le preoccupazioni relative alla domanda e alle previsioni piatte per il primo semestre da parte degli analisti, ritengo che LVMH si trovi in una zona di prezzo ottima. Per questo motivo, venerdì, al prezzo di 656, ho iniziato a costruire la mia posizione.
Mi piacerebbe conoscere la tua opinione su questo titolo, se sei d'accordo con me e come lo valuti sul medio/lungo termine.
Ci aggiorneremo nei commenti, come sempre, alla pubblicazione dei dati dell'ultimo trimestre 2023 e su eventuali sviluppi futuri o sulle mie future prese di posizione.
Seguimi su tutti i miei social per rimanere aggiornato e dimmi nei commenti dove vedi Lvmh a fine 2024 e cosa ne pensi di questa azienda! 😉
Buona settimana a tutti ragazzi.
Un fattore di criticità per il 2024Buongiorno a tutti e buon 2024. L’analisi che inaugura l’anno ha l’obiettivo di esaminare un fattore che potrebbe avere un impatto significativo sui mercati finanziari nel corso dell’anno. Vi auguro una buona lettura.
1. LA COMUNICAZIONE SUL TASSO DI INFLAZIONE
La notizia più rilevante della settimana è stata indubbiamente il tasso di inflazione. Come illustrato nella figura seguente:
• Il tasso di inflazione tradizionale, misurato su base annua, ha registrato un incremento al 3.4% dal 3.1% precedente
• Il tasso core, anch’esso misurato su base annua, ha mostrato un rallentamento al 3.9%, rispetto al precedente 4%
I due tassi di inflazione, misurati rispetto all’anno precedente. Grafico mensile
La figura precedente è di particolare interesse in quanto evidenzia come il processo di disinflazione, relativamente al tasso di inflazione che include nel paniere cibo ed energia, sia attualmente in stallo; infatti, il minimo è stato raggiunto nel giugno 2023, al 3%. Questo non si verifica se si considera l’inflazione core: in questo caso, il processo di disinflazione è pienamente in corso.
Le due grafiche che seguono illustrano le variazioni mensili dei due dati macroeconomici:
• Il dato tradizionale ha mostrato un incremento del +0.3%, rispetto al +0.1% del mese precedente
• Il dato core ha registrato un +0.3%, invariato rispetto al mese precedente
Tasso di inflazione su base mensile. Fonte: Trading Economics
Tasso di inflazione core su base mensile. Fonte: Trading Economics
La tabella rappresentata nella figura successiva evidenzia le variazioni percentuali di tutti i beni e servizi inclusi nel dato macroeconomico.
Variazione percentuali del CPI. Fonte: Bureau of Labor Statistics
È interessante notare come il costo degli alloggi (indicato come “riparo” nella figura) sia aumentato del +0.5% a dicembre 2023 e del +6.2% rispetto all’anno precedente. Anche il costo dell’elettricità ha registrato un aumento a dicembre, del +1.3%, e del +3.3% rispetto all’anno precedente, mentre il costo dell’energia ha mostrato un incremento mensile del +0.4%, ma una diminuzione del -2% rispetto a dicembre 2022.
Nonostante l’indice dei prezzi al consumo sia stato il principale catalizzatore dei mercati negli ultimi tre anni, questa volta non ha avuto lo stesso impatto. Infatti, come illustrato nella figura successiva, non ha influenzato significativamente il sentiment degli investitori.
Il consumer price index non ha agito da market mover. Grafico a 30 minuti
Dalle 14:00 alle 22:00 di giovedì, ora italiana:
• L’indice Nasdaq ha inizialmente registrato un calo, per poi risalire, chiudendo la sessione di negoziazione con un incremento del +0.12%
• Il rendimento del titolo di stato a due anni ha mostrato un calo, indicando un interesse da parte degli investitori per i bond governativi a tale scadenza
Ricordiamo che:
• Un dato inflazionistico tende a essere negativo per il mercato obbligazionario, poiché, come ho spiegato nel mio libro “Investire in Obbligazioni for Dummies”, il tasso di inflazione rappresenta un rischio che può erodere i rendimenti di questi specifici titoli di debito
• Al contrario, un dato deflazionistico o disinflazionistico tende a essere positivo per la ragione opposta
2. UN FATTORE DI CRITICITA’ PER I MERCATI FINANZIARI
Ora passiamo a descrivere un elemento critico che potrebbe influenzare i mercati finanziari nel 2024. È fondamentale ricordare che i prezzi delle varie classi di asset sono determinati dalle aspettative degli investitori. Sappiamo anche che i tassi di interesse sono uno dei principali catalizzatori dell’economia. Quindi, quali sono le aspettative degli operatori in questo senso? Esaminiamo la grafica successiva.
Probabilità sui tassi di interesse. Fonte: CME FedWatch Tool
Il mercato prevede ben SETTE tagli dei tassi di interesse, ciascuno di 25 punti base (0.25%), per un totale di 175 punti base. Ciò che mi colpisce personalmente è l’intensità di queste aspettative, dato che le percentuali sono elevate.
L’ultimo dot-plot chart, al contrario, indicava che le aspettative dei membri del FOMC riguardo ai tassi di interesse per il 2024 prevedevano tre tagli, per un totale di 75 punti base.
Se assumiamo tagli dei tassi di interesse di 25 punti base, le aspettative dei membri del FOMC suggeriscono tre possibili tagli per il 2024.
Sembra che gli investitori siano eccessivamente ottimisti. Questo è un aspetto molto importante da considerare, poiché sono proprio queste aspettative a catalizzare le tendenze rialziste dei mercati azionari e obbligazionari (saranno particolarmente soddisfatti coloro che gestiscono passivamente il famoso portafoglio 60% azioni e 40% obbligazioni).
Tutto ciò che ho appena descritto è illustrato nella grafica successiva.
Il catalizzatore dei rialzi dei mercati azionari e obbligazionari sono le aspettative sui tassi di interesse, esplicitate dall’indice di sentiment LQDH/LQD. Grafico giornaliero
Ciò che potrebbe destabilizzare i mercati sarebbe un cambiamento nelle aspettative attuali. Infatti, se le correlazioni mostrate nelle grafiche precedenti rimanessero invariate, LQDH/LQD inizierebbe a salire nuovamente, indicando aspettative di una politica monetaria più restrittiva per un periodo prolungato. Di conseguenza, SPY (ETF sull’S&P500) e TLT (ETF sui bond governativi a lunga scadenza) inizierebbero a scendere.
Potreste chiedervi perché il mercato preveda un taglio così drastico dei tassi di interesse, distribuito nell’arco dell’anno. Se pensate che il mercato stia prezzando una recessione, lo escluderei. In tal caso, avremmo dovuto osservare un aumento del mercato obbligazionario (a basso rischio) e una diminuzione del mercato azionario (ad alto rischio), poiché ciò avrebbe innescato una condizione di “risk off”. Personalmente, ritengo che l’aspettativa del mercato di un taglio così significativo sia guidata da altre previsioni: quelle di un rallentamento dell’inflazione verso l’obiettivo prefissato. Questa mia ipotesi è supportata dall’ultimo grafico: TIP/IEF, l’indice delle aspettative sull’inflazione, è in tendenza ribassista.
Le aspettative sul tasso di inflazione sono ribassiste. Grafico giornaliero
Quindi, prestate attenzione al prossimo grafico e ricordate: le decisioni di acquisto e vendita sono basate sulle aspettative, esplicitate dagli indici di sentiment.
Attenzione a LQDH/LQD e a TIP/IEF. Grafico giornaliero
A presto!
Settimana Algo su Crude Oil Settimana difficile per i miei sistemi sul Crude Oil.
Crude Oil è una comodity tipicamente trendfollowing, che negli ultimi periodi non disdegna approccio mean reverting.
I movimenti del crude oil (tradato su Micro), in questa settimana mi hanno portato 3 operazioni, 2 chiuse in perdita ed una in profitto.
Le tre operazioni sono riportate sul grafico, i livelli di target non sono basati su una regola fissa, ma da orari di uscita, numero di barre, stoploss monetario (che in Intraday sul Crude Oil va dai 1800 ai 2200 dollari) , profit target.
Attualmente sono attive due strategie trend following ed una mean reverting, e l'unica che ha chiuso in profitto è proprio la mean reverting.
Come possiamo vedere le accelerazioni di prezzo che hanno portato a dei trigger di breakout, per le prime due operazioni hanno portato falsi segnali; poco dopo l'ingresso, il mercato ha invertito portandosi su dei livelli di uscita.
Lo scorso venerdì, invece la strategia cerca ingresso mean reverting, come una clamorosa beffa il mercato sembra voler andare invece in trend following, salvo poi invertire e chiudere con un piccolo profit uscendo poco prima della chiusura della settimana.
Mercato ostico, ma durante le fasi trendy può regalare grandi soddisfazioni.
Usd/Jpy: Idea di tradingBuongiorno a tutti,
eccomi qui come ogni fine settimana per analizzare la price action di un mercato.
Quest'oggi l'asset preso in considerazione per un trading di breve termine è il cambio valutario Usd/Jpy.
Visto la struttura costruita nelle ultime settimane che mostra una chiara tenuta di area 141,00 e aumento di volatilità verso zona chiave 145,00, nei prossimi giorni ho ben chiaro cosa potrei fare a livello operativo.
Infatti potrei pensare di attivarmi qualora il mercato vada in re-test di zona 143,80/143,40 e qui formasse uno dei miei trigger operativi: penso per esempio ad una Pin Bar, un D.M.H.C. o una Inside Fale Out su questo possibile pavimento dei prezzi.
Questo è l'unico modo per cui potrei fare un long nel prossimo futuro.
Qualora si creasse questo spunto operativo le aree di target primarie sono 148,30 prima e 151,90 successivamente.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
Campari ama invertire coi testa e spalleBuongiorno,
sotto l'aspetto fondamentale l'azienda è solida e ben gestita ma, come spesso avviene, l'analisi fondamentale e quella tecnica non sempre esprimono lo stesso giudizio puntualmente.
A ben vedere questo aspetto rappresenta anche un formidabile carburante per chi si occupa a vasto titolo di estrarre valore nascosto dai mercati finanziari in genere.
Il motivo di questa più o meno costante discordanza tra le due analisi è ampiamente spiegato da chi si occupa di studiare e divulgare la faccenda e qui voglio oggi certamente non occuparmene.
Sul piano tecnico, l'analisi storica delle quotazioni mostra un particolare feeling del titolo con la figura di testa e spalle che spesso utilizza per decidere di cambiare rotta.
Il pattern a mio giudizio è uno dei più completi e comprensibili. Ci sono dentro, a ben vedere, tutte le fondamenta dell'analisi tecnica: il concetto di trend secondo Dow, lo studio dei volumi, i livelli di supporto e resistenza e non ultima la psicologia.
Andando all'attualità, i prezzi sono in un'area di supporto discreta osservando il comportamento storico, ad esempio 9,305 è il massimo pre Covid. In questo quadro, non sorprenderebbe se le quotazioni decidessero di prendersi una pausa lungo la discesa...e magari andare a chiudere il gap-down apertosi il 10 gennaio che, giova ricordarlo, non è una reazione negativa del mercato a qualcosa ma un semplice aggiustamento tecnico per le conseguenze sul capitale della recente operazione di acquisizione del Cognac.
Il trend è indiscutibilmente negativo e ha già prodotto un calo superiore al 20% dai massimi relativi precedenti dunque ora in territorio orso come si dice.
Personalmente questa rigida catalogazione di un trend non la adotto ma bisogna pur tenerne conto visto che il sentiment del mercato lo fanno gli operatori che vi operano e non la teoria.
Quindi, facendoci guidare dal brevissimo del time frame orario, si potrebbe mettere su un long sfruttando la costruzione in corso di quello che sembra essere un testa e spalle che, per ora presenta tutto i crismi richiesti vale a dire: siamo in una zona di supporto, il minimo della testa con volumi più bassi rispetto a quelli associati alla spalla già formatasi e in crescita in corrispondenza di quella che sarà la seconda spalla tuttora in formazione. Decisivi saranno i volumi che si osserveranno alla rottura della linea di collo che dovrebbe sancire, contemporaneamente, il completamento della figura e lo slancio all'insù che potrà avere come obiettivo auspicato la chiusura del gap con un rapporto reward/risk di 2/1.
Bitcoin (BTC) nel contesto dell'adozione degli ETF📈 Analisi tecnica della coppia BTC/USDT
In seguito all'adozione dell'ETF spot Bitcoin, il prezzo di BTC è uscito dal canale di prezzo parallelo e ha aggiornato il suo massimo locale a 49.000, dove la sua crescita è stata fermata da un importante blocco di resistenza.
La mancanza di crescita attiva di Bitcoin ha sorpreso molti partecipanti al mercato, ma ciò può essere spiegato dal fatto che l'approvazione degli ETF spot su BTC era già scontata nelle aspettative, dal momento che il mercato era stato a lungo alimentato dalle notizie e i grandi player avevano investito in Bitcoin prima del La decisione finale della SEC.
Secondo l'indicatore RSI, sia sui grafici 1H che 1D si è formata una divergenza ribassista. Pertanto, se i venditori riescono a superare la linea di supporto dinamico EMA50 1H, ci aspetteremo una continuazione della correzione locale nell'intervallo tra i livelli di ritracciamento di Fibonacci compresi tra 0,5 e 0,78. Esiste un punto di controllo della zona di valore (POS) e una zona di squilibrio 1D, dove è necessario colmare le lacune a livelli orizzontali dei volumi di scambio. Il blocco di supporto principale più vicino da cui potrebbe esserci un rimbalzo è ai livelli di 44000-45000.
E affinché il prezzo del Bitcoin continui a salire, deve consolidarsi al di sopra della linea di tendenza ascendente di resistenza, se gli acquirenti sono in grado di superare i grandi blocchi di resistenza di 48000-50000 e 52000-53000.
📉 Analisi globale del mercato Bitcoin
Il prezzo del bitcoin ha raggiunto esattamente il livello di ritracciamento di Fibonacci di 0,68 dell'intero declino dal raggiungimento del ATH nel 2021. Il prossimo obiettivo di crescita è il livello di Fibonacci 0,78, sulla strada verso il quale si trova un ampio blocco di resistenza di 48.000-53.000.
Tuttavia, lascia che ti ricordi che ormai da 3 mesi è in corso un movimento al rialzo quasi inarrestabile. Gli indicatori dell'RSI si trovano nella zona di ipercomprato, il che aumenta la probabilità di una correzione locale prima di continuare la crescita. Se, sotto la pressione dei venditori, il prezzo si consolidasse al di sotto del livello di 38500, ci aspetteremmo una correzione nell'intervallo 0,38-0,5 livelli di Fibonacci e un nuovo test della media mobile a 200 settimane. Potrebbe esserci un nuovo test della linea di tendenza ascendente globale. Esiste anche la zona di squilibrio 1W 34000-31000, dove è necessario colmare i gap a livelli orizzontali dei volumi di scambio.
💠 Analisi delle zone di liquidità e dei livelli delle decisioni di trading
L'indice di paura e avidità continua a collocarsi nella zona di avidità estrema - 76.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata a 1.725 miliardi di dollari, mentre l'indice di dominanza del Bitcoin è sceso a 52,6.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, la liquidità estrema è compresa tra 37.000 e 41.000 e le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 35000 - 41000
🔴 Zona offerta: 48000 - 53000
Livelli per il reclutamento di posizioni lunghe:
44000-45000 - blocco di sostegno grande
37000-41000 - blocco di supporto più grande
34000-35000 - zona di possibile nuovo test della linea di tendenza
30000-31000 - zona di possibile nuovo test della media mobile a 200 settimane
Livelli per il reclutamento di posizioni corte:
48000-50000 - blocco di resistenza grande
42000-53000 - blocco resistenza grande
57000 - 0,78 Livello di ritracciamento di Fibonacci
📊 Analisi fondamentale
Mercoledì 10 gennaio 2024, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha approvato i primi ETF spot su Bitcoin nella storia degli Stati Uniti. In questo giorno, una grande quantità di BTC è stata trasferita agli scambi, probabilmente allo scopo di venderli ulteriormente. Questo comportamento dei grandi partecipanti al mercato potrebbe indicare che il prezzo di BTC, a loro avviso, si sta avvicinando al massimo locale. Inoltre, va tenuto presente che gli ETF inizieranno ad accettare capitali solo con l'apertura delle negoziazioni negli Stati Uniti e che tutti coloro che desiderano partecipare alle negoziazioni hanno investito in BTC prima della decisione finale della SEC.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 25/01, 16:30 - Dati sul PIL statunitense per il 4° trimestre 2023.
➤ 30/01, 17:00 - Dati sul mercato del lavoro statunitense - JOLTS per dicembre 2023.
➤ 31.01, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
📈 Statistiche sull'elaborazione dei segnali dal nostro indicatore di trading:
Nel dicembre 2023, il prezzo di BTC ha mostrato una buona dinamica di crescita sulle aspettative dell’adozione di un ETF spot su Bitcoin. Il nostro indicatore di trading, come sempre, lo ha avvertito in anticipo! E anche durante il periodo piatto ha fornito punti di ingresso redditizi. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione piatta integrata ha impedito perdite derivanti da movimenti manipolativi del mercato.
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali del mese: + 36,32%
- Movimento massimo del prezzo in base a un segnale: + 18,16%
- Movimento medio dei prezzi in base ai segnali: 5,18%
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.01.2024Wall Street, in rialzo, si prepara al dato di inflazione USA di dicembre!
Borse europee consolidano i progressi 2023, attendendo dati incoraggianti.
Segnali di recupero in Asia, Cina compresa, ma sono da confermare.
Via libera a EFT cash su Bitcoin negli Usa: news positiva per le cryptovalute.
I mercati sono in attesa che oggi pomeriggio, 11 gennaio, sia pubblicato il dato sull’inflazione Usa a Dicembre: da esso dipenderanno, in buona misura, le prossime mosse di politica monetaria della Banca centrale Americana (Federal Reserve-FED).
Le Borse eruopee ieri sono rimaste quasi invariate: Milano +0,14%, Francoforte +0,01%, Parigi -0,01%, Madrid +0,07%, Amsterdam -0,33%, Londra -0,42%.
Anche Wall Street e’ in attesa di dati utili per prepararsi alla prospettiva di “easing monetario”, stimandone la possibile tempistica, ma oltre che su quelli macroeconomici dovra’ interpretare i risultati trimestrali (4’ trimestre 2023) delle societa’ quotate, in uscita da venerdi’ 12. Le chiusure di ieri hanno segnato discreti progressi: Dow Jones +0,45%, S&P 500 +0,57%, Nasdaq +0,75%.
Sulla prospettiva dei tassi di interesse europei si e’ espressa recentemente Isabel Schnabel, membro del consiglio direttivo dell’ECB (Banca centrale Europea): “nonostante l'inflazione si sia attenuata, i tassi ufficiali devono restare su livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a garantire che l’inflazione ritorni in modo sostenibile al 2%».
Secondo Louis De Guindos, vice Presidente dell’ECB, l'economia Europea potrebbe aver vissuto una fase di acuta debolezza nel 4’ trimestre del 2023, soprattutto in dicembre, ed il recente rimbalzo dell'inflazione potrebbe persistere qualche mese!.
Insomma, per vedere un taglio dei tassi ci vorranno diversi mesi di dati “buoni”.
La SEC (Security Exchange Commission) ha finalmente autorizzato il lancio di ETF che investono direttamente in Bitcoin: cio’ da’ il via libera ad ETF di BlackRock, Invesco, Fidelity ed altri sull’inedito comparto, migliorando liquidita’, legittimazione, pololarita’ e accesso facilitato all’investimento diretto in cryptovalute. Il mercato, che pre-gustava la notizia, non ha avuto grosse reazioni sui prezzi.
Nell’attesa delle decisioni delle Banche centrali, S&P (Standard&Poor) ha pubblicato il suo outlook 2024: descrive un’economia europea ristagnante e di “transizione” verso un 2025 di rinnovata crescita. Per l’anno in corso il GDP (Prodotto interno lordo) italiano dovrebbe crescere +0,6%, comunque meglio del +0,5% tedesco: poi, +1,2% e +1,5%, rispettivamente per i 2 Paesi, nel 2025.
Nella 1’ settimana 2024 le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono aumentate, smentendo le attese. Secondo il Dipartimento dell'Energia, sono salite +1,34 milioni di barili a 432,40. Ieri il prezzo del WTI (greggio di riferimento Usa) ha limato -0,30% a 72,0 Dollari/barile.
Stamane, 11 gennaio, nell’area Asia-Pacifico, registriamo il nuovo record per la Borsa giaponese: a Tokio il Nikkei e’ salito +1,8% al massimo da febbraio 1990. Il mercato ha festeggiato sia la debole crescita salariale a novembre che la presumibile prosecuzione della politica monetaria ultra-espansiva (“tasi zero” a oltranza..) che, indebolendo lo Yen giova alle numerose imprese esportarici quotate.
In rialzo, finalmente, anche i listini azionari cinesi: Shanghai +0,3%, mentre Shenzhen, listino piu’ sbilanciato verso la tecnologia, ha segnato un vistoso +1,6%, forse contagiato dal recupero del Nasdaq nelle ultime 2 sedute.
Qualche ricaduta positiva sul morale degli investitori potrebbe venire dall'intervento della Banca centrale Cinese (PboC) per rilanciare e rendere piu’ accessibili i prestiti alle imprese. Dalla Cina anche importanti notizie sul fronte della lotta alla corruzione. E' stato arrestato l'ex vice-Presidente di China Development Bank.
A Hong Kong l’Hang Seng e’ salito +1,3%, invariata Seul, Sidney +0,5%, e Mumbai +0,1%.
Le Borse europee hanno aperto al rialzo di circa +0,6%, conservando questo vantaggio sino al termine della mattinata (ore 13.00 CET), ed i future su Wall Strett sono su del +0,2% medio, ma il mood dei mercati sara’ molto sensibile ai dati sull’inflazione americana di dicembre. L'attesa di consenso indica è +3,2% anno su anno dal +3,1% del mese precedente: la variazione mensile e’ prevista +0,2%.
Il dato “core”, cioe’ nettato dalle componenti più volatili, cibo ed energia, dovrebbe invece calare a 3,8% da 4,0% del mese precedente, con la variazione mensile di +0,3%. Domani sara’ pubblicato anche il dato sui prezzi alla produzione di dicembre, che dovrebbero confermare il trend di decrescita annuale.
Domani, 12 gennaio, come gia’ accennato, parte la stagione delle trimestrali americane, relativa al 4’ trimestre e all’intero anno 2023. Le 6 banche principali saranno, come di consueto, le apripista: il consenso stima ben 120 miliardi Dollari di utili netti, 50 dei quali per la sola Jp Morgan.
Nell’attesa dei dati di CPI, il cambio Euro/Dollaro si rafforza a 1,098, da 1,095 di ieri, quello Euro/Yen sfiora nuovamente 160,0 ed il cross Dollaro/Yen è a 145,4.
Sul mercato obbligazionario si respira un’aria tranquilla: le cospique emissioni di gennaio di bond governativi e corporate sono agevolmente sottoscritte, con un mix di domanda abbondante e tassi in calo che fa ben sperare anche per il ricco calendario dei prossimi mesi.
Spread Btp/Bund decennali in calo a 161 punti base, -2 bps rispetto alla chiusura di ieri. Il rendimento del BTP benchmark in discesa a 3,81%, -2 bps.
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Rapporto sull'Inflazione Alimenta la Crescita dei Mercati.A Wall Street si dice:
"Il mio consiglio a un giovane è di investire il tempo nella ricerca di conoscenze, in modo che possa trovare l'opportunità giusta quando si presenta."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Nella giornata di ieri, il mercato ha dimostrato una notevole resilienza, con tutti gli indici principali in crescita, e la tecnologia ha nuovamente guidato la carica.
Il NASDAQ è balzato dello 0,75%, aggiungendo quasi 112 punti e chiudendo a 14.969,65. In particolare, NVIDIA (NVDA) ha continuato a brillare con un aumento del 2,3%, registrando un rally di tre giorni che ha superato il 10%.
L'S&P è salito dello 0,57%, raggiungendo quota 4.783,45, mentre il Dow è avanzato dello 0,45%, con un aumento di circa 170 punti, portandosi a 37.695,73. Da notare che il Russell 2000, che aveva sofferto una caduta di oltre l'1% il giorno precedente, è riuscito a recuperare parte del terreno, chiudendo con un modesto guadagno dello 0,11% a 1970,26.
L'evento principale della settimana sarà il rapporto sul CPI (Consumer Price Index) che sarà pubblicato oggi. Questi dati potrebbero avere un impatto significativo sul mercato. La loro importanza è aumentata, soprattutto ora che gli investitori sembrano aver moderato l'entusiasmo che caratterizzava la fine del 2023, quando si parlava di possibili sei tagli dei tassi nel corso del 2024 a partire da marzo. Tuttavia, la Federal Reserve ha cercato di temperare tale entusiasmo durante l'ultima riunione, e ora gli investitori si interrogano se ciò sia stato sufficiente a contenere le aspettative.
Siamo al culmine dell'attesa per il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo (CPI), che sarà rilasciato oggi. Gli esperti prevedono un aumento rispetto al mese precedente, con un tasso annuo atteso del 3,2%, in crescita rispetto al 3,1% precedente. Il tasso mensile previsto è dello 0,2%, contro lo 0,1% del mese precedente. Nonostante ciò possa rappresentare un aumento lieve, va sottolineato che sarebbe considerato positivo. Gli investitori sembrano essere in sintonia con questa prospettiva, poiché ritengono che finché l'inflazione non acceleri in modo significativo, ciò dovrebbe favorire l'andamento delle azioni.
Dunque, possiamo considerare il 3,2% o un valore inferiore nel dato annuale come positivo, mentre il 3,4% o superiore sarebbe considerato negativo. Il 3,3% potrebbe essere ignorato. Per quanto riguarda i dati mensili, non dovremmo vedere lo 0,5% o un valore superiore, poiché ciò indicherebbe una certa accelerazione dell'inflazione.
In sintesi, se i dati continueranno a mostrare una moderazione dell'inflazione, ciò potrebbe dare slancio alle azioni verso nuovi massimi storici. Inoltre, venerdì inizierà una nuova stagione degli utili, con il rilascio dei dati relativi a molte importanti banche del paese.
Al momento, il mercato è in una fase di rimbalzo che ha portato entrambi gli indici chiave sopra le loro medie mobili a 21 giorni. Tuttavia, per consolidare ulteriormente questi guadagni e raggiungere nuovi massimi storici, occorre superare con successo alcuni ostacoli.
Prima che i rialzisti possano spingere per nuovi massimi storici nei prossimi giorni e settimane, dovranno ottenere il via libera dai dati sull'inflazione di domani e attendere segnali positivi dalle banche come JPMorgan (JPM), Bank of America (BAC) e altre venerdì.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
UiPath (PATH)
Gitlab (GTLB)
Photronics (PLAB)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Le previsioni suggeriscono che l'inflazione primaria su base annua sarà dell'ordine del 3,2% a dicembre, in crescita rispetto al 3,1% di novembre, mentre i prezzi core su base annua dovrebbero attestarsi al 3,8%, in ribasso rispetto al 4,0% di novembre. L'IPC mensile è previsto allo 0,2% rispetto allo 0,1% di novembre. Queste proiezioni indicano effettivamente un rallentamento dell'inflazione rispetto ai picchi precedenti. Tuttavia, va notato che l'inflazione core al 3,8% è ancora significativamente al di sopra dell'obiettivo fluttuante del 2% della Federal Reserve. Al momento, è difficile prevedere come reagirà il mercato ai dati sull'inflazione di domani, ma è probabile che Wall Street reagisca positivamente a risultati inferiori alle aspettative.
Restate sintonizzati per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi.
Attesa e poche certezzeNon possiamo certo dire che quest’anno sia iniziato all’insegna di trend ben definiti, o di certezze relative alle diverse congiunture o con riferimento alle differenti politiche monetarie. Ma probabilmente siamo solo all’inizio di un anno che si preannuncia pieno di sorprese, considerata proprio la nebbia che avvolge i mercati.
A livello macro la congiuntura statunitense, il vero punto di riferimento, sembra tenere, nonostante alti e bassi, ma ciò è sufficiente a spingere la banca centrale americana a predicare prudenza e attenzione, prima di andare a ridurre il costo del denaro.
Pertanto, abbiamo la netta sensazione che dovremo aspettare più di un trimestre per assistere al primo taglio, dopo anni di rialzi e ci vorrà ben di più di qualche sporadico dato negativo per intravedere l’inizio di un rallentamento marcato dei principali aggregati macroeconomici, che possa anche minimamente configurare un soft landing.
AZIONARIO
Anche ieri i listini hanno chiuso contrastati, con il Dow Jones che è sceso dello 0.42%, l’S&P in rosso dello 0.15% e il Nasdaq pressoché invariato con un +0.09%. I titoli dell’energia, dei materiali e dei servizi di pubblica utilità sono risultati i peggiori, mentre i tecnologici e i beni di consumo hanno ancora sovraperformato.
Il mercato pare in attesa dei dati sull’inflazione, uno dei due market mover della settimana, in uscita domani alle 14.30, con prospettive di rialzo su base annua rispetto al dato precedente al 3.2%, così come ci si aspetta un aumento su base mensile dello 0.2% rispetto al precedente +0.1%. Il dato core invece è atteso in leggero calo sia su base mensile che su base annua. Da venerdì, usciranno anche le prime trimestrali, altro possibile market mover, va ricordato.
VALUTE
Giornata priva di volatilità sui principali rapporti di cambio, che in assenza di certezze, rimangono in attesa che emerga un motivo che possa generare movimenti e rotture dei punti sensibili. Le oscillazioni dei principali rapporti contro dollaro rimangono confinate in un range di 30-40 pip al giorno, con EurUsd che tiene per ora l’area di 1.0900 mentre al rialzo non riesce a superare quota 1.0950.
Il Cable ha evidenziato una price action analoga anche se leggermente più volatile con oscillazione giornaliera di circa 80 pip, con supporto a 1.2680-90 area e resistenza chiave a 1.2770. EurGbp confinato tra 0 .8590 e 0.8610 mentre il UsdJpy si è mosso all’interno di un range di oscillazione di 120 pip da 143.40 a 144.60. UsdCad in recupero sopra 1.3400 e obiettivi di correzione rialzista a 1.3500 da dove il mercato potrebbe ricominciare a vendere.
Sui cross segnaliamo un EurChf tornato sopra 0.9300, forse per la presenza della SNB sui bid. Poche novità anche sulle oceaniche, che restano deboli rispetto al dollaro e non riescono per ora a superare i livelli chiave posti a 0.6740 e 0.6270 rispettivamente per AudUsd e NzdUsd.
PETROLIO
A dimostrazione che niente riesce, almeno per il momento, a smuovere i mercati a livello di fondamentali, segnaliamo il ritorno del petrolio con un rialzo del 2% e un Wti tornato sopra i 72.5 dollaro dopo un calo del 4% due giorni orsono.
Le tensioni mediorientali restano presenti, insieme alle preoccupazioni sulla domanda e l’aumento dell’offerta da parte dell’Opec. Non si placano neppure le tensioni in mar Rosso a causa delle minacce alla sicurezza da parte dei militanti Houti. E questo è servito a far rimbalzare l’oro nero.
DATI MACRO
Migliora la bilancia commerciale americana, con un deficit a 63.2 miliardi a novembre, ridotto dai 64.5 miliardi di ottobre e migliore del consensus di 65 miliardi di dollari. Calato l’export a 253.7 miliardi in ragione del calo delle vendite di Oro, petrolio e derivati. Mentre l’import è anch’esso diminuito a 316.9 miliardi a causa della discesa delle importazioni di prodotti chimici, e di articoli tecnologici (pc e computer). Diminuito il gap con la Cina di 21 miliardi e con l’Europa, di 15.6 miliardi.
Per quanto riguarda l’Eurozona, segnaliamo la discesa del tasso di disoccupazione al 6.4% con un calo dei disoccupati di 99 mila rispetto al mese di ottobre, ad un livello generale di circa 11 milioni. In Spagna tasso di disoccupazione all’11.9%, mentre in I’Italia è sceso al 7.5% con la Francia stabile al 7.3%. Olanda e Germania al 3.1% e 3.5% per cento rispettivamente.
Intanto nella notte è uscita l’inflazione in Australia, in crescita minore del previsto a +4.4% su base annua, e un incremento dello 0.4% su base mensile come da consensus. AudUsd senza grandi scossoni ancora nel trading range.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Azionario in recupero, ma il dollaro tieneI principali indici azionari hanno vissuto ieri una sessione di recupero dopo 4-5 ribassi consecutivi, con il Dow Jones che ha guadagnato lo 0.58% mentre l’S&P e il Nasdaq hanno chiuso rispettivamente a +1.41% e +2.2%, in una giornata caratterizzata dal recupero dei titoli tecnologici, tra cui Nvidia (+5%), salita oltre i 517 dollari ad azione.
Amd e Intel hanno anch’esse guadagnato il 6% e il 4%, mentre Amazon, Apple e Alphabet hanno chiuso tutte intorno al +1.5%. Crollati invece i titoli energetici, dopo la caduta del prezzo del petrolio. L’attenzione ora si rivolge ai dati sull’inflazione Usa unitamente alle trimestrali che cominceranno ad essere pubblicate a fine settimana, con in testa Bank of America, Citigroup, Jp Morgan Chase e Wells Fargo.
PETROLIO IN CALO
Scende il prezzo del petrolio di quasi il 5% avvicinandosi ai 70 dollari al barile, in una discesa che ha cancellato i guadagni della settimana scorsa. A causare tale crollo, il taglio dei prezzi da parte dell’Arabia Saudita (da 2 dollari al barile a 1.5 rispetto al benchmark), e l’aumento della produzione dell’Opec di circa 70 mila barili al giorno, arrivando al livello di 28 milioni di barili al giorno.
Dall’altra parte bisogna ammettere che non si sono allentate le tensioni mediorientali, ma per il momento sembra che l’offerta, in questo momento, superi decisamente la domanda. Tecnicamente l’area di 67-68 dollari sembra un obiettivo di medio termine, seguito, nel caso di violazione, dal livello di 64 dollari. Eventuali rimbalzi dovrebbero per il momento fermarsi in area 75 76, sempre per il Wti.
VALUTE
Sui cambi poco da segnalare, con un aumento generalizzato dell’appetito al rischio e un indice Vix tornato sotto i 14 punti mentre i rendimenti dei titoli di stato americano si sono stabilizzati intorno al 4% sul decennale. L’EurUsd ha cercato di rompere le resistenze poste a 1.0980, per ora invano ed è tornato a 1.0950, con prospettive di bassa vola e range trading compreso tra 1.0880 e 1.0990.
Il Cable ha tenuto meglio salendo quasi a 1.2770 per poi correggere una ventina di punti. EurGbp sotto quota 0.8600 mentre il UsdJpy ha ceduto circa 120 nella sessione, da 144.90 a 143.70 per poi chiudere sopra quota 144.20. Tutto nella norma nel senso che per ora non c’è stato nulla in grado di stravolgere il trading range consolidato delle ultime settimane.
Franco svizzero sempre forte dopo i dati sull’inflazione svizzera in rialzo al +1.7%, e un EurChf stto quota 0.9300. Cross sempre stabili e caratterizzati da una bassa volatilità per via di un mercato quasi perfettamente dollaro centrico.
DATI MACRO
Sale il surplus commerciale della Germania a novembre, sopra le attese, con un +20.4 miliardi contro +17.9 miliardi del consensus. È il dato migliore dal gennaio 2021, con un aumento dell’export del 3.7%, il massimo da 6 mesi e pari a 131.2 miliardi di euro. Le importazioni invece sono cresciute dell’1.9% a 110.8 miliardi di euro, leggermente al di sopra delle aspettative.
Nella notte sono uscite le vendite al dettaglio australiane, salite del 2% su base mensile nella rilevazione di novembre, al di sopra delle stime di mercato che erano per un incremento dell’1.2%. Si tratta del rialzo più significativo dal novembre 2021, ben due anni.
Tutti i principali settori hanno visto percentuali di crescita. Il dollaro australiano non ne ha beneficiato e ha continuato a perdere quota durante tutta la sessione asiatica con una discesa da 0.6735 a 0.6700, sull’onda di una tenuta del dollaro che per ora sembra in contrasto con l’andamento dei listini, se osserviamo le correlazioni inverse dell’ultimo periodo.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
S. Ferragamo, efficiente long sul supporto Il titolo, dopo la poco brillante performance dall'autunno scorso, potrebbe mettere in scena l'ennesimo rimbalzo sulla parte bassa del timido canale rialzista generatosi a partire dai minimi di ottobre.
La poco brillante semestrale e il downgrade espresso da Morgan Stanley hanno tolto slancio alle quotazioni impedendo loro di esprimere il consueto beta rispetto all'indice.
Senza pretese di immaginare una inversione del trend, le quotazioni offrono oggi un interessante punto di ingresso long con l'obiettivo di sfruttare (ci si augura) la possibilità che il titolo si dimostri disciplinato nel replicare l'indeciso oscillare tra le indicate bande del canale rialzista.
L'ultima candela Daily mostra una interessante forma che spazza via i precedenti minimi e massimi ed un corpo verde. Il contesto sembra favorevole per tentare un long alla rottura del massimo di ieri con l'obiettivo di infrangere la ema 50 e puntare direttamente al contatto con la sma 100 almeno e, per i più intraprendenti, al contatto con la parte superiore del canale. Lo scenario prospettato va abbandonato alla rottura del minimo della candela di ieri.
LE PRESENTI INDICAZIONI NON VANNO INTERPRETATE COME CONSIGLIO PERSONALIZZATO DI INVESTIMENTO MA COME CONDIVISIONE DI SEMPLICI IDEE. EVENTUALI DECISIONI DI INVESTIMENTO SONO RESPONSABILITÀ DIRETTA DI CHIUNQUE LE INTRAPRENDESSE.
Un 2024 Agitato: Fine delle 9 Settimane di Rialzi sul Mercato.A Wall Street si dice:
"L'investimento è una delle poche aree in cui puoi avere poca esperienza e superare qualcuno con molta esperienza, semplicemente perché la persona con molta esperienza potrebbe essere incatenata alle vecchie abitudini e agli errori passati."
Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
La prima settimana del 2024 ha portato un'importante svolta sul mercato. Dopo nove settimane di rialzi consecutivi, l'ottimismo degli investitori ha subito un'inversione di rotta con il cambio d'anno.
Il NASDAQ ha chiuso la sua serie di cinque giorni di calo, ma la perdita settimanale è stata significativa, attestandosi intorno al 3,3%. Nel frattempo, l'S&P e il Dow hanno registrato cali rispettivamente dell'1,5% e dello 0,6%. L'ultima settimana negativa per questi indici risale a fine ottobre dell'anno scorso.
Il rapporto sull'occupazione non agricola di dicembre ha sorpreso positivamente, con l'aggiunta di 216.000 posti di lavoro, superando le aspettative di 170.000-175.000. Sebbene un mercato del lavoro forte sia generalmente benefico per l'economia, questi dati migliori del previsto hanno fatto vacillare le speranze degli investitori riguardo a sei possibili tagli dei tassi di interesse nel corso dell'anno, a partire da marzo. Inoltre, i verbali della Fed di mercoledì hanno deluso coloro che cercavano chiarezza sui futuri tagli dei tassi.
È evidente che le probabilità di un taglio dei tassi a marzo si sono notevolmente ridotte recentemente, e potrebbe trattarsi di una rivalutazione degli asset in previsione di una probabilità inferiore al 50%. Le aspettative dei trader potrebbero essere state eccessive, e i prezzi delle azioni avrebbero dovuto scendere drasticamente per spingere la Fed a tagliare i tassi, un compromesso che non sembra auspicabile.
Venerdì, l'S&P ha interrotto una serie di quattro giorni di calo, registrando un modesto aumento dello 0,18% a 4.697,24, mentre il NASDAQ è avanzato dello 0,09% (poco meno di 14 punti) a 14.524,07. Il Dow Jones è cresciuto dello 0,07%, ovvero di circa 26 punti, chiudendo a 37.466,11.
Condivido alcune riflessioni sulla settimana appena trascorsa sul mercato finanziario. Sebbene le performance di oggi potrebbero non fare scalpore, rappresentano una pausa benvenuta rispetto alle vendite che abbiamo osservato nei giorni precedenti.
Per la settimana, tutti e tre i principali indici hanno chiuso in ribasso, con i titoli tecnologici che hanno subito il peso del calo. Dal mio punto di vista, le recenti perdite rappresentano un salutare ritiro dai massimi dello scorso anno.
Entriamo ora nella prima settimana completa del 2024, e ci aspettano eventi significativi. Giovedì vedremo il rapporto CPI, seguito dal PPI venerdì. La questione di un possibile taglio anticipato dei tassi di interesse implica una costante attenzione ai dati sull'inflazione. I dati recenti mostrano che l'inflazione persiste, ma sta gradualmente convergendo verso il target del 2% stabilito dalla Fed. Gli investitori saranno ansiosi di vedere se questa tendenza si conferma nella prossima settimana.
Inoltre, un altro punto di interesse è l'inizio non ufficiale della stagione degli utili, con le grandi banche che presenteranno i loro resoconti venerdì. Questi risultati potrebbero essere esattamente ciò di cui il mercato ha bisogno per riprendersi dall'incipiente debolezza del nuovo anno. Tra le banche protagoniste figurano nomi importanti come JPMorgan (JPM), Bank of America (BAC), Wells Fargo (WFC) e Citigroup (C), solo per citarne alcuni.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica “Selezione di Titoli Vincenti".
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Jamf (JAMF)
Organogenesis (ORGO)
Pharmaceuticals (FUSN)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha"
Le vacanze sono ormai terminate, ed è giunto il momento di tornare alla consueta routine. Nonostante un inizio d'anno difficile, il mio atteggiamento è più fiducioso rispetto al 2016, quando temevo una ripetizione dei problemi. Ora, sembra che il mercato possa semplicemente attraversare un periodo di calma mentre gli operatori finanziari cercano di anticipare le mosse future della Fed.
Nonostante le incertezze, non vedo l'ora che la stagione degli utili prenda il via il prossimo mese.
Restate aggiornati per ulteriori analisi e notizie di mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi.
🚀 Analisi di VeChain: Navigando tra le onde 📈VeChain (VET-USD) sembra promettente sul grafico a 4 ore. Attualmente ci troviamo in una struttura ascendente a 5 onde, precisamente nella quarta onda. Le onde 1 e 2 sono state completate l'11 settembre 2023. Dopo un forte rialzo per l'onda 3, abbiamo osservato un recente pullback dalla fine dell'anno scorso per l'onda 4. Prevedo che questa onda troverà supporto tra il 38,2% e il 50%. Successivamente, l'onda 5 potrebbe spingerci a raggiungere eventualmente 0,055 USD. Vi terrò aggiornati man mano che la situazione si evolve. La decisione sull'ETF Bitcoin tra tre giorni sarà probabilmente cruciale. 🔍🚀
Dax 40: Interessante Price ActionBuongiorno a tutti,
eccomi come di consueto per l'appuntamento con l'analisi della PRICE ACTION di uno dei mercati principali che seguo e questa volta tocca all'indice tedesco ad essere preso in analisi visto ciò che sta mostrando nelle ultime settimane.
Su grafico weekly infatti, l'ultima ottava si è chiusa con un mio trigger operativo ovvero un D.M.L.C. dopo la Pin Bar di qualche settimana fa: questo ci da l'indicazione che potrebbe essere arrivato il momento per brevi operazioni di stampo short dopo la lunga scalata che ha visto i prezzi salire dai minimi a 14.700 fino ai massimi storici oltre i 17.000 punti.
Nei prossimi giorni su grafico giornaliero e a 6 ore mi attiverò in ottica sell SOLO se si verranno a creare i presupposti operativi con uno dei miei trigger in formazione: la cosa importante è che i prezzi rimangano al di sotto di area 16.800 in close giornaliera e appunto confermino con una PRICE ACTION delle mie.
Sopra questa soglia infatti si potrebbe ripartire con i long quindi sarà molto importante ottenere trigger di qualità per possibili trade.
Se lo short dovesse partire l'area nei pressi dei 16.000 ( fino a 15.800 ) diventa la zona più importante al momento per prendere profitto.
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
Pfizer: quanto potrà continuare a scendere?A breve avrà inizio la stagione delle trimestrali negli USA, a fine mese toccherà Pfizer.
Dopo gli anni "ruggenti" e gli extra profitti post Covid, tutte le aziende operanti nel settore della produzione di farmaci dovranno fare i conti con il cosiddetto "effetto base", ovvero il confronto tra i dati "pompati" dalla pandemia, e quelli attuali.
Il confronto è sarà probabilmente un po per tutte le stock del settore impietoso, colpisce tuttavia l'impostazione tecnica di Pfizer, che vede rispetto ai precedenti massimi storici, una riduzione delle proprie quotazioni superiore al 50%.
Dal punto di vista dei fondamentali, gli utili e le vendite rispetto allo scorso anno sono ridotti,
il fatturato attorno ai 68 miliardi e la capitalizzazione del titolo 166 miliardi.
Un dividend yield del 5.61% , ciò che colpisce di questa azienda è la disponibilità di cassa, sostanziosa rispetto agli impegni.
L'azienda la metto in watchlist perchè ritengo si trovi ad un livello di quotazioni interessante.
USDCAD è tempo di vendere in direzione 1.32!Ho seguito con particolare interesse le recenti dinamiche della coppia USD/CAD. Il tasso di cambio si è avvicinato a 1.3380, apparentemente spinto dall'apprensione degli investitori riguardo ai cruciali dati imminenti sul mercato del lavoro statunitense. Il Dollaro Canadese (CAD) ha subito una significativa caduta a un nuovo minimo settimanale contro il Dollaro Statunitense (USD), seguita da un inaspettato rally a un massimo di tre giorni. Questo movimento tumultuoso deriva principalmente dalla reazione del mercato al robusto rapporto sui Nonfarm Payrolls (NFP) degli Stati Uniti, che ha superato notevolmente le aspettative rivelando che gli USA hanno aggiunto 216.000 nuovi posti di lavoro a dicembre, ben oltre i 160.000 previsti. Nonostante i numeri impressionanti dei posti di lavoro, le continue revisioni hanno gettato ombre sull'accuratezza dei dati, con i numeri dei mesi precedenti corretti verso il basso. In Canada, il mercato del lavoro è stato più contenuto, con aggiunte di posti di lavoro appena superiori al margine di errore statistico. Tuttavia, un significativo aumento della crescita salariale, al massimo di due anni, indica un mercato del lavoro in tensione e la possibilità di crescenti pressioni inflazionistiche. Negli Stati Uniti, mentre la crescita dei posti di lavoro è stata forte, altri indicatori economici hanno offerto una visione mista. Le Earnings Orarie Medie hanno visto una modesta crescita e il Tasso di Disoccupazione è rimasto stabile, contrastando le aspettative di un aumento. L'ISM Services PMI degli Stati Uniti per dicembre è stato inferiore alle previsioni, suggerendo un rallentamento in un settore cruciale dell'economia. Nel frattempo, in Canada, il Tasso di Disoccupazione è rimasto costante, e mentre i PMI di Ivey canadesi di dicembre hanno mostrato positività nei dati stagionalmente aggiustati, le cifre non stagionalmente aggiustate sono scese a un minimo di 12 mesi, suggerendo potenziali debolezze economiche cicliche. Dopo il rilascio dei dati NFP, il prezzo è rimbalzato al livello 1.3390, vicino al ritracciamento di Fibonacci del 0.5%. Osservando due giorni consecutivi di canali di mercato essenzialmente neutri, e considerando la conferma di ieri, avverto un rafforzamento del Dollaro Canadese rispetto a un Dollaro Statunitense più debole. Pertanto, prevedo un ritiro verso 1.32 e un trend ribassista in corso attivo da oltre due mesi. Auguro a tutti un buon fine settimana, saluti da Nicola.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.01.2024L’aumento dei rendimenti dei bond penalizza i mutipli delle azioni “tech”!
Economia europea debole e inflazione che, otticamente, smette di scendere.
Crisi senza fine per le borse cinesi, eppure l’economia non va cosi’ male.
Economia americana si allontana dalla recessione e crea nuovi occupati.
Finalmente ieri, 4 gennaio, e’ tornato a prevalere il segno positivo per le Borse europee, che hanno accelerato nella parte finale della seduta: Madrid la migliore, +1,2%, poi Milano +1,01%, Parigi +0,50%, Francoforte +0,48%.
I dati sull’inflazione europea di dicembre sono stati al centro dell’attenzione: in Francia i prezzi al consumo sono saliti +3,7% annuale, dunque sopra al +3,5% di novembre, mentre quelli in Germania sono cresciuti +0,1% mensile e +3,7% annuale (da 3,2% di novembre), allineandosi alle attese, che includevano l’”anomalia” del confronto con un dicembre 2022 “aiutato” dai tagli emergenziali delle imposte.
Wall Street ha chiuso incerta, Dow Jones -0,03%, Nasdaq -0,56%, S&P500 -0,34%, risentendo anche del violento calo dell’azione Mobileye, -27%, produttore di tecnologia per auto a guida autonoma, che ha lanciato un “warning” sul fatturato 2024, previsto ora tra 1,83 e 1,96 miliardi di Dollari, ben sotto alle precedenti stime di 2,56 miliardi.
Tutti i player del comparto semiconduttori per l’automobile hanno subito pesanti vendite: Intel -0,8%, Analog Devices -1,5%, Nxp semiconductors -3,2%, St-Microelectronics -4,0%, incidendo sulla chiusura negativa del Nasdaq.
In piu’ Apple ha subuto il 2’ downgrade in pochi giorni, qeusta volta dal broker Piper Sandler &Co.
Peraltro l’economia Usa continua a creare un numero di nuovi posti di lavoro superiore alle attese: a dicembre il settore privato ha creato 164 mila nuovi occupati, battendo i 125 mila stimati dal consenso. (fonte ADP–American Data Processing)
Sempre negli Usa, nuovo calo delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, mentre l'indice Pmi servizi risale appena sopra 51, e quindi in area di espansione. Occhi aperti oggi, 5 gennaio, sui dati di dicembre del mercato del lavoro negli Usa, molto osservati dalla Banca centrale americana, e su quelli degli ordini all’industria.
Sia in Europa che negli Usa si registra una perdurante tendenza al rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato: quello del Treasury decennale americano e’ risalito e “gioca” attorno al 4,0%, comprimendo i multipli valutativi delle azioni “tech”.
In Europa, lo spread di rendimento tra BTP decennale italiano e omologo Bund tedesco è risalito verso 170 punti base, col rendimento del BTP benchmark a 3,79%, alla chiusra di ieri, 4 gennaio.
Il prezzo del petrolio e’ ondivago, ma privo della forza che imprimerebbe una direzione netta: i focolai di guerra anche fuori dei confini israelo-palestinesi preoccupano e potrebbero determinare tensioni sull'offerta di greggio, ma per ora il WTI (greggio di riferimento in Usa) staziona in area 70-72 Dollari/barile.
Macro europea: in Italia l’inflazione al consumo (CPI) in dicembre e’ nuovamente calata: secondo l’Istat (Istituto nazionale di statistica), e’ scesa a +0,6% anno su anno (+0,2% mese su mese), ed il dato medio 2023 si fissa a +5,7% (era stata +8,1% nel 2022). L'inflazione di fondo o “core”, cioe’ al netto di energia e cibi freschi, rallenta da +3,6% a +3,1%.
Nell’Euro-zona continuano a scendere anche i prezzi alla produzione (PPI): -0,3% mensile a novembre, -8,8% annuale: sembrano buoni numeri, che potrebbero favorire un’ulteriore discesa dei prezzi al consumo nel corso del 2024.
Oggi, 5 gennaio, registriamo un avvio di seduta in calo per le Borse europee, mdiamente in calo di -0,5% a fine mattinata (ore 13.00 CET): non aiuta il nuovo calo, supriorere alle previsioni, delle vendite al dettaglio in Germania, -2,5% a novembre rispetto ad ottobre, contro attese di -0,1%.
Il risveglio dell'inflazione, pur spiegabile con l’effetto statistico penalizzante del confronto con dicembre 2022, le tensioni geopolitiche, in modo particolare in Medio Oriente oltre che in Ucraina, i dati macroeconomici deboli in Europa, scoraggiano gli investitori da intraprendere nuove scelte “rischiose” sul mercato azionario, anche alla luce del rally di fine 2023.
A ben vedere e’ proprio la debolezza della congiuntura economica che potrebbe favorire un ammorbidimento della politica monetaria dell’ECB (BCE-Banca centrale Europea), cioe’ un 1’ taglio dei tassi di interesse gia’ in primavera.
Le Borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso stamane in ordine sparso: leggermente positiva Tokyo, +0,27%, in calo Hong Kong, -0,7%, Shanghai -0,9%, Shenzhen, -1,3%, e Seul -0,3%. Piatta Mumbai, +0,1%, e Sidney, -0,1%.
Sul fronte valutario leggero indebolimento dell’Euro nel cambio verso Dollaro, -0,2% a 1,092, da 1,095 del fixing di ieri. Lo Yen giapponese perde -0,3% sul Dollaro a 145,1, ed e’ stabile verso Euro a 158,6.
Trend ancora leggermente negativo per i prezzi dei Bond europei, con lo spread tra i decennali italiani e quelli tedeschi, a 169 punti base: il rendimento del BTP decennale benchmark e’ +3,86%, quello dei Bund +2,17%.
In recupero il petrolio col WTI a 72,9 Dollari/barile, +1,0%: in calo il prezzi del gas naturale europeo scambiato al TTF di Amsterdam: -0,7% a 33,1 Euro/ megawattora.
I Future Usa anticipano aperture lievemente negative, in media -0,3% (ore 13.00 CET)
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Oggi i Non Farm PayrollsQuesta prima settimana dell’anno, analizzando le diverse price action, appare un po’ caotica, nel senso che c’è stato un aumento di volatilità sostanziale nei diversi asset, in assenza però di direzionalità specifica, con movimenti e contro movimenti che hanno solo generato scompiglio. Fondamentalmente, gli investitori e gli operatori di mercato sono ancora alla finestra, e aspettano dati macro e dichiarazioni che garantiscano certezze nelle aspettative di politica monetaria, certezze che non possono esserci perché i dati che stanno uscendo sono misti e spesso contraddittori.
I dati US di ieri, per esempio, relativi all’ADP e ai Jobless si sono rivelati migliori dei Jolts Openings e dei Pmi di mercoledì, e questo non ha fatto alto che creare tensione, movimenti erratici ma tutto sommato non direzionali, perché correttivi rispetto alle price action della scorsa settimana. Wall Street ha vissuto una pausa di riflessione con i tre indici principali che hanno chiuso misti, il Dow in leggerissimo rialzo mentre S&P e Nasdaq in rosso, ma con movimenti insignificanti da un punto di vista percentuale anche se nel brevissimo, volatili.
I dati sull’Adp, ci hanno detto che l’economia Usa ha aggiunto 164.000 posti di lavoro a dicembre, ben al di sopra delle aspettative, mentre le richieste di sussidi di disoccupazione sono scese ai minimi degli ultimi due mesi. Oggi il mercato attende, con grande interesse, il rapporto sui Non Farm Payrolls, le cui aspettative sono per un incremento di 171.000 posti di lavoro. Riusciranno a smuovere i mercati in modo da farli entrare in un trend direzionale, oppure dovremo aspettare ancora?
La sensazione è che l’incertezza sia ai massimi livelli proprio perché i dati usciti fino ad oggi non garantiscono alcuna direzionalità, in ragione del fatto che stiamo uscendo lentamente da politiche monetarie super restrittive che fino ad oggi, sorprendentemente, non hanno creato recessione. Ma fino a quando durerà?
Si vive quindi tra la speranza di un rallentamento gestibile e la paura che però i tassi non scendano, in un mercato estremamente nervoso. Paradossalmente qualcuno vorrebbe una mild recession pur di avere la garanzia di tornare a veder scendere i tassi, che altrimenti potrebbero, rimanendo ai livelli attuali, causare un rallentamento ben più marcato. E l’altro dubbio e su quando questa svolta, che sia soft o hard landing, avverrà.
VALUTE
Sui cambi si assiste ad un ritorno del UsdJpy che nell’ultima settimana lavorativa ha recuperato 500 pip dai minimi, oltre il 3%, e si è avvicinato ai livelli chiave di 145.80 che potrebbe rappresentare una nuova inversione rialzista di medio termine con obiettivi anche a 150.00. Solo sotto 142.80, potremmo riparlare di trend decisamente al ribasso.
EurUsd ha corretto dopo il test di 1.0980, ma il movimento è stato assai contenuto con un massimo a 1.0972 e incapacità di rompere anche le prime resistenze. Cable che si è mosso allo stesso modo dell’euro con oscillazioni contenute e poco significative. Estrema forza di franco svizzero che spinge i cross CadChf, EurChf, NzdChf, Gbpchf e AudChf al ribasso per non parlare della salita impulsiva di ChfJpy che nel 2023 da 137.40 è salito fino a 170.40, oltre il 20%.
Difficile ora fare qualunque previsione, se non che si devono aspettare movimenti, rotture di punti e dichiarazioni di banchieri centrali che chiariscano il caos attuale e diano una direzionalità ai mercati. Anche il petrolio, che sembrava risalire dopo che erano emerse tensioni in medio oriente, si è sgonfiato in seguito al rapporto dell’EIA, sull’aumento delle scorte di greggio negli Usa e un calo generalizzato della domanda.
Per oggi massima attenzione perché si tratta del dato più importante di tutti, quello che spesso si è rivelato in passato, quello che ha spostato gli equilibri.
Buona giornata e buon trading.
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