WisdomTree Tactical Update - 27.07.2021Wall Street e l’Europa, partono fiacche, dopo una settimana di rialzi.
Le trimestrali USA battono a larga maggioranza le attese.
Parte oggi il FOMC della FED , durera’ sino a domani, 28 luglio.
L’oro sembra costruire una base per futuri rialzi a quota 1.800 $/oncia.
La giornata di ieri, 26 luglio, e’ stata di consoldamento per i principali mercati azionari europei ed americani. Le decisioni politiche cinesi su alcuni business emergenti, quali l’e-commerce, i social networks e la private educationm hanno avuto impatti decisamente negativi per i mercati asiatici, e a questo si aggiunge il crescente allarme per l’aumento di casi Covid.
In Europa le variazioni sono state minime, con qualche differenza tra i singoli mercati. A Milano il Ftse Mib e’ salito per la 5’ seduta consecutiva, segnando un rialzo del +0,68%, con buoni progressi del comparto energetico e delle banche. Il CAC40 parigino ha guadagnato +0,15%, mentre il DAX tedesco, dopo la delusione del dato IFO, ha perso il -0,34%.
Per quanto antipatico possa risultare, il problema del Covid torna alla ribalta anche in Europa, non tanto per la relativamente ridotta risalita di ospedalizzazioni e decessi, quanto per i disaccordi tra i vari Governi sulle modalità di imposizione del “green pass”, sull’obbligatorieta’ dei vaccini a soggetti piu’ “esposti”, e sulla somministrazione dei
vaccini ai minori. Di fatto la variante Delta sta rivelando che la maggior parte dei casi di ospedalizzazioni riguarda ultra-sessantenni non vaccinati.
Negli Stati Uniti, piu’ che un boom di ricoveri, impressionano le disparita’ tra Stati in termini di rifiuto a vaccinarsi e percentuale di vaccinati sul totale degli aventi diritto. Nei Paesi poveri ed in via di sviluppo, la percentuale dei vaccinati è bassissima e le morti con Covid ricordano quelle delle fasi peggiori in Europa o Brasile.
A Wall Street, l’S&P 500 ed il DowJones sono entrambi saliti del +0,24%, il Nasdaq del +0,03%, consolidando i progressi della scorsa settimana. Tesla, dopo la pubblicazione di numeri eccellenti (Ebitda della divisione Auto al 28,6%), ha aiutato il Dow Jones a stabilire il nuovo massimo storico. In effetti, la pubblicazione di relazioni trimestrali migliori delle stime (Bloomberg stima che si tratti di oltre l’80% di quelle che hanno pubblicato), sta dando una mano ai Listini americani nel segnare nuovi record.
I future su WallStreet, oggi 27 luglio, sono piatti, in attesa delle trimestrali di diversi Big delle Tecnologia, tra i quali Apple, Microsoft e Google. Occhi aperti, nel pomeriggio!
Il mercato obbligazionario Usa assiste impassibile alla crescita dell’inflazione (+5,4% il dato di Consumer Price Index di Giugno): il rendimento del Treasury 10 anni resta depresso, al +1,25% stamani (ore 12.30 CET), ed in Europa permane il contesto di tassi negativi, con quello del Bund 10 anni a -0,44% e quello del suo omologo olandese a -0,31%. Lo spread tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund ristagna in area 105 bps.
Sul fronte politico europeo, rileviamo che i Ministri delle Finanze dell’Unione Europea hanno approvato i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza di quattro nuovi Paesi: Cipro, Croazia, Lituania e Slovenia, per un totale di 16 membri. Restano in stand-by quelli di Ungheria e Polonia’.
L’Italia prende posiziobe sulle criptovalute: il MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) chiesto al settore bancario e non solo, di vigilare sui rischi che le valute digitali prosperino nell’economia sommersa, con rischi di riciclaggio, occultamento di redditi imponibili, e trasferimento illegale di capitali all’estero.
Sul tema Cryptovalute, Amazon ha indirettamente restituito interesse per il Bitcoin, spingendolo oltre 40.000 Dollari, sulle voci di una possibile accettazione come strumento di pagamento di acquisti online, ipotesi poi smentita da Amazon stessa.
Le chiusure dei maggiori mercati asiatici di stamattina, 27 luglio, sono eterogenee: ancora cali significativi per Hong Kong (Hang-Seng -4,22%) e Cina (CSI300 -3,52%), impattati dalle iniziative del Governo cinese per limitare il potere delle big-tech.
Il Nasdaq Golden Dragon China Index, che incllude le 98 maggiori compagnie cinesi quotate negli Usa, ha perso il -15,9% in tre giorni.
Musica diversa per l’indice Kospi coreano, salito +0,24% dopo l’annuncio che i Governi delle due Coree hanno deciso di ripristinare i contatti. Il Nikkei giapponese, +0,59% e’ riuscito a chiudere in rialzo grazie ai dati dell’export di giugno.
Nella mattinata borsistica europea prevale il segno negativo, con cali medi di -0,5% (ore 13.00 CET), similmente a quello dei future americani, nel giorno dell’avvio del FOMC (Federal Open Market Committee) della FED (Banca centrale americana).
Il prezzo del petrolio e’ poco mosso: il Wti (West Texas Intermediate) guadagna +0,1% a 71,9 Dollari/barile. L’oro si indebolisce leggermente, e torna sotto 1.800 Dollari/oncia.
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Azioni Amazon – Previsioni per Luglio 2021Oggi torniamo ad aggiornare le nostre previsioni sulle azioni Amazon (NASDAQ:AMZN), questa volta con le nostre idee per luglio 2021. Il mese scorso ci eravamo detti rialzisti ed effettivamente la nostra previsione si è rivelata corretta, con il titolo che segna +9.18% in 30 giorni e finalmente abbandona il suo stallo.
Dopo un inizio difficile dell’anno in corso, il titolo si è ritrovato in trend laterale per diverse settimane. I mercati hanno iniziato a scontare attese più basse per gli utili e il fatturato dei prossimi trimestri, dal momento in cui la fine della pandemia segna anche un ritorno a più consumi offline e meno consumi online. Ora, però, sembra che le azioni Amazon abbiano ritrovato il loro slancio.
Rilancio in vista dei nuovi dati trimestrali
Il prossimo report trimestrale di Amazon è previsto per la fine del mese, di preciso il 29 luglio. Gli analisti prevedono un utile per azione più basso rispetto a quello effettivamente riportato dalla società durante il primo trimestre del 2021. Questa è la conferma di quanto dicevamo prima: per quanto il primo trimestre dell’anno non sia un momento particolarmente florido per l’e-commerce, il maggior numero di restrizioni e lockdown -specialmente in Europa- di quel periodo dovrebbe aver favorito Amazon.
Sicuramente questo effetto è reale e basato su quanto è stato davvero riscontrato durante il 2020. Tuttavia Amazon ci ha abituati a un tasso di crescita stellare e non crediamo che questa sarà la sua prima eccezione. Anche se il graduale ritorno alla normalità ha portato a un bilanciamento dei consumi, è anche vero che con la riapertura dell’economia le persone e le imprese hanno avuto maggiori introiti e dunque hanno ora maggiore capacità di spesa.
Attualmente il rapporto P/E delle azioni Amazon è di appena 65.33, uno dei valori più bassi che questo parametro abbia raggiunto nella storia dell’azienda. Inoltre la capitalizzazione di mercato, 1.700 miliardi, è meno di 5 volte ciò che la società ha fatturato l’anno scorso. Sicuramente non è un’azione venduta in forte sconto, ma siamo comunque lontani da poter definire le azioni Amazon un asset sopravvalutato. Sarà interessante avere il banco di prova di questo secondo trimestre per capire quale direzione prenderanno i dati di bilancio con la fine della pandemia.
In ogni caso, visto che nel corso di giugno Amazon ha aggiunto quasi il 10% alla sua capitalizzazione precedente, pare che i mercati ci credano: anche questa volta, gli investitori danno fiducia ad Amazon e noi non ci sentiamo assolutamente di biasimarli.
Il ritorno del FAAMG è in arrivo?
La costante degli ultimi anni è che 6 titoli hanno fatto la differenza in termini di performance, sia rispetto allo S&P 500 che rispetto al Nasdaq 100. Stiamo parlando dei soliti noti: Amazon, Apple, Facebook, Microsoft, Netflix e Google. Qualcuno li definisce FAANG, qualcuno FAAMG, a seconda della preferenza tra Netflix e Microsoft. Il tratto comune di queste società è anche che alla fine del 2020 hanno preso una fortissima rincorsa segnando nuovi record proprio nel pieno della pandemia.
Neanche queste azioni, però, sono in grado di salire per sempre. Così l’inizio del 2021 ha visto una battuta d’arresto, lasciando grossomodo ferme le quotazioni in questi primi 6 mesi dell’anno. La nostra opinione, però, è che nel terzo e quarto trimestre dell’anno torneremo a veder salire questi titoli con forza.
I dati raccolti nei primi due trimestri sono stati molto positivi e non lasciano assolutamente pensare a un peggioramento delle prospettive delle azioni FAAMG. Il nostro parere è che in questi mesi il valore delle azioni e i dati di bilancio si siano riallineati, portando da una situazione di eccessiva speculazione a un nuovo equilibrio. Ora, se i prossimi dati trimestrali saranno positivi come crediamo, i titoli potrebbero di nuovo prendere la rincora e lanciarsi verso nuovi record.
Tutto sembra pronto per la transizione della leadership
Uno degli eventi storici per Amazon nel corso di luglio sarà il cambio della guardia alla vetta dell’azienda. Il fondatore Jeff Bezos, da sempre amministratore delegato della compagnia, lascerà ufficialmente il suo posto a Andy Jassy. Essendo stato per anni ai vertici della società, Jassy non sembra affatto un’incognita ma piuttosto una garanzia: non ci sono dubbi sul fatto che Bezos abbia ponderato con attenzione la sua scelta.
Si dice, però, che per ottenere ciò che vuoi da una persona non devi soltanto pagarla bene ma allineare i vostri interessi. Per questo motivo Bezos ha appena lasciato a Jassy un pacchetto azionario da 61.000 azioni Amazon, per un controvalore di circa 200 milioni di dollari. Le azioni verranno gradualmente consegnate al nuovo CEO nell’arco dei prossimi 10 anni. Jassy aveva comunque già in mano un pacchetto da oltre 88.000 azioni, per cui i suoi interessi erano già piuttosto allineati a quelli di Bezos.
Sarà interessante vedere come reagiranno i mercati ai primi giorni del nuovo amministratore delegato in carica. Potremmo aspettarci più volatilità del solito e questo sarebbe interessante per le nostre posizioni di trading.
Dove andranno le azioni di Amazon a luglio 2021?
Siamo convinti che luglio sarà un mese positivo per le azioni Amazon e che queste vedranno aumentare ancora la loro quotazione. Il report trimestrale di fine mese sarà la base per capire davvero se questa sia la svolta che gli azionisti Amazon aspettavano nel 2021 e che per ora è tardata ad arrivare.
Facebook, la Tesla del 2021?Ovviamente difficile rispondere, ma a livello tecnico c'è ancora spazio per proseguire l'impulso attuale.
Questo non significa che lo suggerisco come titolo potenzialmente perfetto da mettere in portafoglio poichè i prezzi sono troppo alti per i miei gusti in termini di R\R.
Però da tenere sotto controllo sicuramente.
A livello fondamentale che sappiamo?
Da poco la grande notizia del raggiungimento di ben 1000 miliardi di capitalizzazione andando ad affiancare altre big tech come Apple, Microsoft, Amazon e Google.
Da considerare poi la vittoria temporanea contro la Federal Trade Commission che l'accusava di soffocare la concorrenza attraverso l'acquisizione di start up e lasciando poche opzioni di scelta ai suoi utenti. La Corte Federale ha ritenuto insufficiente la documentazione presentata dalla FTC.
Per ultima ma non meno importante è la forte domanda degli inserzionisti per l'advertising digitale che è stata un cavallo di battaglia per la società durante la pandemia. Infatti la maggior parte dei ricavi proviene dagli annunci pubblicitari.
La bolla TECH USA è arrivata a sembrare una mongolfiera.Quanto crescerà ancora?
Speriamo tanto!!!!
In ogni caso la strategia per un “piccolo investitore” categoria alla quale mi onoro di appartenere,
mi permette una velocità di esecuzione ed una flessibilità che non mi fanno mai trovare male nel mercato.
La strategia profittevole e quella di sempre far correre il mercato ed usare gli stop.
Il sistema dello stop che segue l'andamento di un mercato in trend è detto tecnicamente “TRAILING STOP”.
Ma perché la bolla USA continua ad auto alimentarsi?
Sempre per il principio che sostengo da diverse settimane oramai , sempre più investitori retail da tutto il mondo, e noi italiani come gli altri corriamo ad acquistare i titoli USA attirati dalla sovraperformance che il Nasdaq sta facendo.
E cosa compriamo ?
Facciamo questi ATTIVI e quindi compriamo i titoli più conosciuti quelli che vengono definiti “brand investing” quindi compriamo i marchi famosi inutile dire chi sono appunto i titoli FAANG (Formato dalle iniziali di 5 grandi big della tecnologia americana, i più grandi e importanti. In ordine, quando si parla di FAANG, ci si riferisce a Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google. Quest'ultima si chiamerebbe in realtà Alphabet ) ...
Io vorrei ribattezzare questo acronimo facendolo diventare FAANGT (con l’aggiunta di TESLA).
Ma vengono fatti anche acquisti cosiddetti PASSIVI e ti ritrovi a comprare questi titoli anche se non li vuoi perché da soli loro fanno oltre il 30% di tutto il volume d'affari del Nasdaq.
Quindi per mezzo degli strumenti come ETF li acquisti ogni volta, anche se non ne sei consapevole.
Il 30% dei tuoi soldi va finire su questi sei titoli.
E’ normale che crescono e crescono e crescono e continueranno a crescere anche se i valori fondamentali sono oramai completamente dimenticati.
Ricorderemo a lungo questa mongolfiera quando esploderà però fino a quel momento rileggetevi le mie righe iniziali e fate come faccio io.
Termino con una nota per chi mi segue e in privato mi chiede di scrivere cosa comprare su trading view.
Ovviamente trading view non può essere un sistema velocissimo per comunicare cosa compro, se sei interessato è facile e consequenziale quello che dovresti fare …
Buona Giornata e Buon Trading da Marco Bernasconi
AMAZON STUPISCE CON LA TRIMESTRALE...FUTURES USA ORA NEGATIVI 👎SICURAMENTE IN UN MERCATO CON UN SENTIMENT DIVERSO, CON LE TRIMESTRALI SUPER DI APPLE, TESLA, AMAZON AVREMMO AVUTO DEI SUPER RIALZI...
MA NON E' COSì IL MERCATO REAGISCE CON UN PICCOLO SUSSULTO E POI IL TIMORE RIENTRA AD AGGREDIRE LA MENTE DEGLI OPERATORI...
IN QUESTO MOMENTO DOVE L'ITALIA PER PRIMA FRA I PAESI MEMBRI DELLA UE CHIUDE I VOLI E QUINDI DI FATTO I COMMERCI CON LA CINA LA PAURA CHE IL 20% DEL PIL MONDIALE SI FERMI COMINCIA A FARSI GRANDE ... E SI SA QUANDO LA PAURA ARRIVA I MERCATI SCAPPANO....
ORA SOLO LA NOTIZIA DI UN VACCINO POTREBBE CAMBIARE L'ESITO DELLE PROSSIME SETTIMANE
SE ARRIVERA' SARA' UNA BELLISSIMA NOTIZIA
MA IN ATTESA DI QUESTA NOTIZIA I MERCATI SI PROTEGGERANNO, CI SARANNO SUSSULTI MA LA DIREZIONE SEGNATA SARA' QUESTA
It is an International Emergency
“A public health emergency of international concern”. Sono state queste le parole usate dalla World Health Organization nel definire il caso “coronavirus”.
Il fatto che si siano riscontrati diversi casi al di fuori dell’epicentro di Wuhan fa ritenere ormai internazionale il rischio contagio.
Tuttavia, pur se la situazione continua ad aggravarsi (8000 i casi infetti e 212 le morti), per cio’ che riguarda i mercati finanziari, l’esito della riunione del WHO e’ stato positivo. Per il momento non sono state disposte misure restrittive alla circolazione di merci e persone. Questo ha consentito al petrolio di rimbalzare a 53.19 USD al barile e ai mercati azionari USA di rimbalzare prima della chiusura. Questo e’ cio’ che al momento conta. Il rischio di un grave rallentamento economico legato all’adozione di misure restrittive ha pesato tantissimo sul petrolio che in questi giorni ha scontato un forte rallentamento della domanda di energia e di carburante da parte dei mezzi di trasporto. Contestualmente i mercati azionari sono saliti per prezzare un minor rischio legato all’evento. Ovviamente la situazione e’ ancora piuttosto incerta e non e’ detto che misure restrittive possano essere adottate nei prossimi giorni in caso di ulteriore diffusione del virus. Al momento tale rischio e’ venuto meno.
Ne deriva che nella giornata odierna potremmo assistere ad acquisti da ricoperture su molti dei titoli del settore oil e oils services tra cui anche ENI e Tenaris. Entrambi i titoli sono particolarmente penalizzati da inizio anno. Suggeriamo di continuare a monitorare attentamente la dinamica del prezzo del petrolio che in questa fase di mercato funge da barometro dei rischi macro connessi alla diffusione del coronavirus.
Altro tema del giorno e’ la trimestrale di Amazon. La societa’ capitanata da Jeff Besos ha stupito al rialzo le attese degli analisti registrando una performance a doppia cifra sul mercato AH. Le vendite sono salite del 21% nel quarto trimestre del 2019 a 87.4 miliardi di USD. I profitti per azione sono saliti a 6.47 USD ben oltre i 4.11 USD per azione “previsti” dalla Street.
Motivo principale di tali ottimi risultati e’ legato all’aumento vertiginoso dei sottoscrittori del servizio Amazon Prime, passati da 100 milioni di 2 anni fa a 150 milioni a fine 2019. Tali clienti “prime” possono beneficiare della consegna degli acquisti il giorno dopo l’acquisto on line oltre ad altri benefit compresi nel pacchetto. L’aumento degli utenti prime offre diversi vantaggi. In primo luogo, fidelizza moltissimo la clientela che una volta pagata una fee annuale per ottenere determinati servizi tende a convogliare sempre piu’ su Amazon gli acquisti online. In secondo luogo, per Amazon, l’aumento degli utenti prime consente di ammortizzare le ingenti spese legate all’offerta del servizio di “immediate delivery”, spese che avevano pesato non poco sui conti societari e che iniziavano a preoccupare alcuni analisti. In terzo luogo, l’aumento degli utenti Prime consente ad Amazon di difendersi “ad armi pari” dalla concorrente Walmart famosa in USA per la consegna a T0.
Ma il business di Amazon non e’ andato bene solo nella divisione online ma anche nella divisione Cloud Business in cui sappiamo che la guerra e’ a tre: Amazon, Microsoft e Google. Nel corso degli ultimi mesi lo sforzo condotto da Amazon per fronteggiare la concorrenza degli altri due colossi e’ stato ingente. La societa’ ha continuato ad investire in nuovi data centres e ha assunto nuovi ingegneri. Notevole anche lo sforzo per l’apertura verso nuovi mercati quali India e Brasile. In sintesi, Amazon nella trimestrale pubblicata ieri sera ha dissipato molti dei dubbi che avevano gli analisti e ha dato un messaggio molto rassicurante. Questo il driver del +10% registrato sul mercato AH nella serata di ieri.
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VIX: segnali nascosti di oggi🔴Pubblichiamo i segnali più sensibili alla paura nei mercati.
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🔍 Analisi delle metriche di mercato
⭐ Google Trends
Valore: 82 su 100 | Variazione: +15%
Osservazioni:
Interesse elevato per termini come “crisi finanziaria” e “panico dazi”.
Deduzione:
Il picco di ricerche evidenzia una crescente preoccupazione pubblica, spesso precursore di volatilità nei mercati.
Criticità: 4/5
💎 Sentiment Social (Twitter/Reddit)
Valore: Negativo | Variazione: -12%
Osservazioni:
Le discussioni su Reddit e Twitter mostrano un aumento dei timori legati a dazi commerciali e volatilità dei mercati.
Deduzione:
Il sentiment negativo sui social riflette un'ansia diffusa, che può amplificare la pressione di vendita e incrementare la volatilità.
Criticità: 4/5
📊 Indice della Paura (VIX)
Valore: 19,18 | Variazione: -0,67%
Osservazioni:
Leggera diminuzione della volatilità percepita, ma il valore resta superiore alla media storica.
Deduzione:
Sebbene in lieve calo, il VIX rimane elevato, segnalando una persistente incertezza nei mercati finanziari.
Criticità: 3/5
💰 Crypto Fear & Greed Index
Valore: 64 (Greed) | Variazione: +14%
Osservazioni:
Crescita dell'avidità nel mercato crypto, segnalando un eccesso di ottimismo.
Deduzione:
L'aumento dell'avidità potrebbe preludere a una correzione futura, ma al momento non segnala paure immediate.
Criticità: 2/5
📰 Notizie “Fear-Driven”
Valore: Alta | Variazione: +20%
Osservazioni:
I principali media riportano titoli su dazi, rischio di recessione negli USA e tensioni geopolitiche.
Deduzione:
La prevalenza di notizie negative alimenta il panico e può innescare vendite impulsive sui mercati.
Criticità: 5/5
📈 Reazioni di Mercato
Valore: Volatilità aumentata | Variazione: +2,5%
Osservazioni:
Fluttuazioni significative nei mercati azionari e valutari, con movimenti rapidi e imprevedibili.
Deduzione:
La volatilità riflette una maggiore incertezza, spingendo gli investitori a decisioni più affrettate e meno razionali.
Criticità: 4/5
🔄 Criticità Totale
Osservazioni:
L'insieme delle metriche analizzate indica un livello elevato di paura nei mercati, con il rischio di effetti sistemici.
Deduzione:
La convergenza di segnali negativi su più fronti evidenzia la necessità di mantenere alta l'attenzione e attuare strategie difensive.
Criticità: 4,3/5
📌 Conclusione
L'analisi delle metriche attuali evidenzia un aumento significativo della paura nei mercati al 3 giugno 2025. Fattori come l'interesse crescente su Google per termini legati alla crisi, il sentiment negativo sui social media, un VIX ancora elevato e la predominanza di notizie negative contribuiscono a un clima di incertezza. Sebbene il mercato crypto mostri segnali di avidità, ciò potrebbe preludere a una correzione. Le reazioni di mercato confermano questa instabilità, con una volatilità aumentata. È consigliabile adottare un approccio prudente e monitorare attentamente l'evoluzione dei fattori macroeconomici e geopolitici.
ALPHABET (GOOGL): IDEA DI TRADING RIALZISTA📈 Situazione Attuale
Alphabet sta testando la resistenza a $167 con una possibile rottura del triangolo ascendente che innescherebbe un probabile impulso rialzista.
⚡ Configurazione Tecnica
Possibile rottura del triangolo ascendente che darebbe il via a successivo movimento rialzista
Media mobile veloce costantemente sopra la media mobile lenta da fine aprile sul time frame 4h.
RSI in zona neutrale con spazio per ulteriori rialzi, sia su time frame giornaliero che 4h.
🌍 Analisi Fondamentale
Volume delle contrattazioni in aumento del 15% post-earnings Q1 2025, con ricavi a $90.23B (+12% YoY) e utili netti a $34.54B (+46%).
Google Cloud in crescita del 28% YoY, trainata da AI (Gemini 2.5) e dalla domanda di servizi cloud.
Fair Value di diverse agenzie di rating sopra i 200 dollari.
Buyback aggressivo. Programma da GETTEX:70B di riacquisto delle azioni e aumento del dividendo a $0.21 per azione.
Investimenti in AI focalizzati su infrastruttura AI e monetizzazione tramite pubblicità mirata.
🎯 Obiettivi di Prezzo
Target 1: $177.
Target 2: $190.
⚠️ Gestione del Rischio
Stop Loss: $150
💡 Conclusione
La combinazione di fattori principalmente macro (crescita esplosiva di Google Cloud e AI, politica shareholder-friendly (buyback + dividendi) insieme a fattori di analisi tecnica crea un setup da valutare per il colosso Alphabet.
Ricordate di fare sempre ulteriori analisi e di tradare responsabilmente gestendo in modo oculato il rischio.
Trimestrali in peggioramento?Chiusure negative per i principali listini americani, in seguito alla pubblicazione delle trimestrali di Tesla e Google, inferiori alle aspettative. Tesla è crollata dell'8% dopo aver segnalato un calo del 7% nei ricavi del settore automobilistico nel secondo trimestre. Anche Alphabet, la società che fa capo a Google, è scesa del 2% nonostante abbia superato le stime di utili e ricavi, poiché i ricavi pubblicitari di YouTube hanno deluso le previsioni.
Nelle contrattazioni della seduta di ieri, il Dow ha perso lo 0,14%, l'S&P 500 è sceso dello 0,16% e il Nasdaq Composite ha perso lo 0,06%. Otto degli 11 settori S&P hanno chiuso in ribasso, guidati da energia, servizi di pubblica utilità e azioni di beni di consumo di base. Tra i singoli titoli, UPS è scesa del 12,1% dopo aver deluso le aspettative, mentre General Motors è crollata del 6,4% a causa dei ritardi nei suoi piani per i veicoli elettrici.
Va ricordato che qualche titolo invece ha sovraperformato, come GE Aerospace, che è balzata del 5,7% dopo aver superato le stime di utili e ricavi, con margini di profitto migliorati e prospettive elevate per l'intero 2024.
EURO DEBOLE
Sul mercato dei cambi, giornata decisamente pro dollaro, contro tutte le valute e il solo Jpy in controtendenza, in un mercato a correlazioni saltate. EurUsd da 1.0900 è sceso a 1.0840, supporto chiave, e sembrerebbe avviato al test dell’area di 1.0810, mentre il Cable sembra puntare a 1.2850, supporto chiave mentre va detto che già a 1.2870 c’è una prima area supportiva che potrebbe anche tenere.
Le oceaniche vedono sprofondare il dollaro neozelandese, ormai non lontano dai supporti di medio a 0.5850, mentre AudUsd tiene leggermente meglio anche se si avvicina al livello chiave di 0.6560. Il UsdCad non è lontano dai massimi significativi di 1.3840, dove potrebbe trovare delle resistenze alla violazione rialzista. Venendo al UsdJpy, segnaliamo il ribasso che dal 12 Luglio ormai vede il biglietto verde scendere con target a 153.75.
Queste price action causano quindi il crollo dei cross dello Jpy come EurJpy, GbpJpy, AudJpy e NzdJpy soprattutto, con movimenti impulsivi e in pieno trend ribassista. NzdJpy per esempio ha perso il 7% in meno di tre settimane, da 99 a 91.60, e lo stesso EurJpy che da 175.40 del 12 Luglio ha perso quasi 800 pips (5%), arrivando a 167.70. Anche NzdChf scivola sotto 0.5300 e accelera verso i minimi storici di 0.5185. I movimenti dello Jpy sembrano legati a liquidazioni di posizioni assunte da chi sfidava la Boj e pensava di averla vinta, spingendola a capitolare.
La forza e la strategia della banca centrale nipponica stanno dimostrando il contrario e per ora sono bastati due interventi gridati e un paio silenti (circa 80 miliardi di dollari venduti), peraltro iniziati quando il mercato già da solo stava iniziando a ricomprare Jpy, per riportare i prezzi ad un livello meno tirato, da 162 a 154.00 in una decina di sedute. Non è mai conveniente sfidare la Boj, soprattutto nel medio termine.
EUROZONA, MIGLIORA LA FIDUCIA
L'indicatore di fiducia dei consumatori nell'area euro è aumentato di 1,0 punti rispetto al mese precedente, attestandosi a -13 a luglio 2024, il livello più alto da febbraio 2022 e superando le previsioni di mercato di -13,4, secondo le stime iniziali. Il recente taglio dei tassi di interesse della Banca centrale europea del mese di giugno, dovuto ad un graduale rallentamento dell'inflazione, ha alimentato il ritorno di un po’ di ottimismo.
I mercati sembrano ora positivi rispetto a futuri ulteriori tagli dei tassi a settembre e potenzialmente a dicembre. Inoltre, le preoccupazioni politiche in Francia si sono attenuate dopo le elezioni parlamentari, con i timori di un predominio di un solo partito che ha lasciato il posto alla speranza di formazione di una coalizione capace di governare.
PMI IN RIALZO IN GIAPPONE
L'indice PMI dei servizi della Jibun Bank è balzato a 53,9 a luglio 2024 da un finale 49,4 nel mese precedente. È stata la sesta volta di aumento nel settore dei servizi finora quest'anno, e il ritmo più ripido da aprile, poiché i nuovi ordini sono aumentati ai massimi degli ultimi tre mesi, mentre la crescita dell'occupazione ha accelerato. Tuttavia, gli ordini dall’estero sono calati dopo essere cresciuti a giugno.
Per quanto riguarda l'inflazione, i costi di input sono aumentati fortemente nonostante il loro tasso di aumento si sia attenuato da giugno. Le aziende hanno trasferito gli oneri dei costi ai clienti attraverso un aumento più forte e solido dei prezzi applicati. Guardando al futuro, la fiducia si è rafforzata.
TURCHIA, TASSI FERMI
La banca centrale Turca ha lasciato invariato al 50% il suo tasso di riferimento per la quarta decisione consecutiva nella riunione di luglio 2024, in linea con le aspettative. Il Comitato di politica monetaria ha osservato che le misure di inflazione di fondo nell'economia turca sono aumentate leggermente, come previsto, tra i segnali che il contesto monetario restrittivo ha spinto la domanda interna a rallentare.
Tuttavia, i rischi al rialzo per l'inflazione di fondo sono ancora presenti tra l'incertezza geopolitica e i prezzi più elevati di alimentari e servizi, aggiungendo che verrà effettuato un altro aumento dei tassi qualora si osservasse un deterioramento imprevisto delle aspettative dei prezzi. Gli ultimi dati hanno mostrato che l'inflazione complessiva è rallentata a giugno dal massimo del mese precedente, segnando il primo rallentamento da ottobre 2023.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
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Alphabet verso 115$ ?Il titolo #Alphabet, ovvero Google è uno dei primi dei big a rompere lo schema rialzista. E' ancora presto per capire se si tratta di un caso isolato o se porterà giù anche altri titoli... #Apple ad esempio sembra aver voglia di trovare altri minimi di periodo.
In questo caso da notare falso breakout rialzista, incremento volumi e medie allineate al ribasso... davvero interessante dal mio punto di vista.
Seguimi per altre idee di #trading
Risk Disclaimer: il testo proposto non è da intendersi come consiglio finanziario; è un semplice diario e studio personale
Risk Disclaimer: this is not a financial advise
#stocks #nasdaq #investing #google
IL RISK OFF COVA SOTTO LA CENEREIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 21.04.2023
-CONTESTO
Giornate di profonda incertezza per le price action dei principali asset class, special modo per il valutario dove le majors sono oramai ferme in chiaro trading range espressione della non direzionalità del dollaro USA.
Meglio le dinamiche sui cross che offrono maggiori spunti operativi, e che mettono in evidenza un tono di risk off che sembra essere più chiaro nel valutario rispetto al mondo equity che rimane leggermente indietro.
Questa chiusura di ottava ha visto nelle prime ore della sessione europea la pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio UK, dati che mostrano un buon rallentamento delle vendite , in calo su base annuale del -3.1% su base mensile del - 0.9% , dati che sono certamente influenzati anche dalla forte pressione dell’inflazione. Ricordiamo infatti che l’inflazione in UK rimane stabile sopra il 10% al 10.1% e questo pesa fortemente nelle tasche dei cittadini UK.
Non si ferma il quadro macroeconomico di questa mattina, con i PMI del Regno Unito ancora in calo per il settore manifatturiero, oramai al 46.6 in calo dal precedente 47.9, mentre il comparto servizi rimane di gran lunga più tonico con un 54.9 rispetto al 52.9 precedente, concedendo respiro ai dati del composite PMI che si attesta ancora in territorio positivo al 53.9.
Nel frattempo prosegue la stagione degli utili USA, con la pubblicazione dei dati in pre market di titoli minori in termine di capitalizzazione, ma ugualmente interessanti, come procter&gable e HCA, entrambe con dati fiorenti sia negli utili che nei ricavi, ma si guarda oramai alla prossima settimana con i dati di COCA COLA, MICROSOFT E GOOGLE che saranno driver delle sessione pomeridiane.
-FOREX
In un contesto di velato risk off, con un dollaro americano che prosegue una fase di lateralità compresa per il dollar index tra le resistenze di 102.25 e i supporti di 101.60, sembra tuttavia segnata la strada per il biglietto verde, con una FED alle porte, pronta ad alzare ancora i tassi e mettere maggior pressione all’economia USA.
Se da un lato il dollaro è in attesa di sviluppi , oggi dobbiamo notare un buon mood di risk off per le altre majors, con le oceaniche in caduta libera, sipettivamente il dollaro neozelandese e l’australiano che perdono lo 0.63% medio e lo 0.50% medio, mentre brillano le valute rifugio con lo yen giapponese che guadagna uno 0.61% medio e un franco svizzero che prende un +0.28% medio.
Fa bene anche la moneta unica con un +0.36% su base gionraliera, ma le performance piu interessanti si attestano sui cross come nzdjpy con un +1.05% e audjpy con un+1% in itraday, ma non sono da meno i corss con il franco svizzero che manifestano buoni eccessi nelle performance medie su base settimanel con cadchf che si porta ad un -1.44% settimanale come nzdchf con un -1.43%.
-EQUITY
Velato risk off anche per il comparto azionario, con il dax a guidare l’europa a ribasso con affondi sui 15777pnt, primo supporto statico di rilievo oltre il quale possiamo guardare con fiducia a 15656 pnt.
Grande lateralità anche per gli indici americani, con il nasdaq fermo tra i 12854 pnt e i 13124 pnt prima e 13200 pnt poi, le attese salgono dunque per le trimestrali microsoft e google della prossima settimana.
Non da meno la debolezza dell’sp500 che sembra voler approdare ai primi supporti tecnici di 4100 pnt msebbene le migliori aree di attenzione si attestano a 4071pnt.
-COMMODITIES
Il mondo dei metalli sembra ora giunto ai target di breve periodo con il gold che prosegue la sua correlazione diretta con l’azionario Usa e pertanto rallaenta la sua corsa , sostenuto anche da una forte incertezza del dollaro. Le quotazioni si attesano ora sotto i 2012$ e sembrano guardare con fiducia ai 1970$ prime aree di supporto tecnico.
Ancora chiusura del gap per il wti che giunge ai 77$ , ma non trova slancio ribassista per completare la ricopertura dei prezzi fino ai supporti di 75.75$, guardando ancora una volta alle resistenze di 78.90, chiave per poter sperare in nuovi allunghi ribassisti.
Rimaniamo dunque in attesa dei tanti market movers che ci attendono la prossima settimana, preludio alle banche centrali di maggio.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Intelligenza Artificiale (AI): A che punto siamo?C'è un gran fermento intorno all'intelligenza artificiale (AI), dato che sempre più aziende e start up dichiarano di utilizzarla o di sviluppare sistemi AI-focused.
In alcuni casi, le aziende utilizzano vecchi strumenti di analisi dei dati e li etichettano come AI per aumentare le pubbliche relazioni. Ma identificare le aziende, start up e progetti che effettivamente ottengono una crescita dei ricavi dall'integrazione o sviluppo dei sistemi AI può essere difficile.
Ma che cos'è realmente l'AI?
AI, o intelligenza artificiale, in poche parole, si riferisce alla simulazione dell'intelligenza umana in macchine programmate per pensare e agire come gli esseri umani. Queste macchine sono progettate per imparare, ragionare e prendere decisioni proprio come gli esseri umani e possono essere addestrate a svolgere un'ampia gamma di compiti, dai giochi alla guida di automobili.
L'AI utilizza algoritmi informatici per replicare la capacità umana di apprendere e fare previsioni. Il sistema AI ha bisogno di potenza di calcolo per trovare modelli e fare inferenze da grandi quantità di dati.
I due tipi più comuni di strumenti di AI sono chiamati "machine learning" e "deep learning networks".
Quali sono i settori in cui l'AI è applicabile?
AI è un termine ampio. Può essere utilizzata in molti ambiti e contesti tra cui la sanità, la finanza, l'istruzione, i trasporti, l'arte e molti altri.
Alcuni esempi comuni di applicazioni dell'AI sono gli assistenti personali virtuali, la tecnologia di riconoscimento facciale, i veicoli autonomi e i sistemi di creazione di immagini e opere d'arte realistiche, partendo da una descrizione (meglio conosciuta come prompt).
I protagonisti della scena AI
Sono molte le aziende note per il loro lavoro nel campo dell'intelligenza artificiale. Tra le più famose ci sono Google, Microsoft, Facebook, Amazon e Apple. Queste aziende sono note per la loro ricerca e sviluppo nel campo dell'intelligenza artificiale e per aver incorporato la tecnologia AI nei loro prodotti e servizi.
Se analizziamo le aziende quotate in borsa, la cerchia si restringe notevolmente, elenchiamo insieme i big players in campo AI:
Nvidia (NVDA) è un'azienda che può vantare una crescita guidata dall'intelligenza artificiale. Le aziende Internet e tecnologiche acquistano i suoi processori per il cloud computing. I chip AI di Nvidia stanno inoltre aiutando lo sviluppo di autovetture a guida autonoma nelle primi fasi di test. Le startup sono in corsa per costruire chip AI per data center, robotica, smartphone, droni e altri dispositivi. I giganti tecnologici Apple (AAPL), Alphabet (GOOGL), società madre di Google, Facebook (FB) e Microsoft (MSFT) hanno fatto passi da gigante nell'applicazione di software AI: dal riconoscimento vocale, alla ricerca su Internet e alla classificazione e sviluppo delle immagini. L'intelligenza artificiale di Amazon.com si estende soprattutto ai servizi di cloud computing e agli assistenti digitali domestici ad attivazione vocale.
Ci sono poi aziende tecnologiche che incorporano strumenti di AI nei propri prodotti per migliorarli. Tra queste ci sono lo streamer video Netflix (NFLX), il processore di pagamenti PayPal (PYPL), Salesforce.com (CRM) e nuovamente Facebook.
Si prevede che i clienti delle aziende tecnologiche che spaziano tra banche e finanza, sanità, energia, vendita al dettaglio, agricoltura e altri settori, aumenteranno gli investimenti e stanzieranno nuovi fondi per l'AI, in modo da ottenere aumenti di produttività e/o un vantaggio strategico sui rivali.
Oltre alle aziende menzionate, uno dei protagonisti leader dello sviluppo di sistemi AI è OpenAI (no, non è quotata in borsa).
OpenAI è un istituto di ricerca e laboratorio di intelligenza artificiale fondato nel 2015. Si occupa di far progredire e promuovere la ricerca e lo sviluppo dell'AI in modo sicuro e responsabile. L'organizzazione è nota per lo sviluppo di algoritmi e sistemi di AI in grado di raggiungere un'intelligenza simile a quella umana. OpenAI è un'organizzazione no-profit sostenuta da una serie di donatori e sponsor di alto profilo, tra cui Elon Musk e la Chan Zuckerberg Initiative.
Gli strumenti rivoluzionari di OpenAI
Tra i risultati più importanti ottenuti da OpenAI c'è lo sviluppo del modello linguistico GPT-3, che è stato ampiamente utilizzato nelle applicazioni di elaborazione del linguaggio naturale.
Attualmente è già possibile testare la chat in fase "research preview" sul sito principale, mettendola alla prova proponendole temi e argomenti complessi, come ad esempio linguaggi di programmazione, algoritmi o semplici consigli su come arredare casa.
Un altro strumento rivoluzionario, proposto dall'organizzazione no-profit, è DALL•E.
DALL-E è un modello linguistico di grandi dimensioni che è stato "addestrato" da OpenAI. È in grado di generare immagini da descrizioni testuali, utilizzando una rete neurale con 14 miliardi di parametri. DALL-E utilizza una combinazione di tecniche di elaborazione del linguaggio naturale e di computer vision per generare immagini altamente dettagliate e fantasiose. Ad esempio, quando viene richiesto il testo "Un uccello con il corpo di una giraffa e la testa di un pappagallo", DALL-E potrebbe generare l'immagine di una giraffa con la testa di un pappagallo... più semplice di così!
Digital ART e NFT
DALL-E ha permesso a molti designer e artisti di poter realizzare opere e lavori molto complessi, dando vita a risultati incredibili con il semplice sviluppo di una descrizione dettagliata, il tutto in pochissimo tempo. Pur essendo ancora poco menzionato dai media e poco utilizzato dai retailers, abbiamo già visto un discreto interesse nascere da parte degli artisti, specie nell'ambito della digital art e NFT.
Il mercato NFT attuale, se pur in una fase ribassista, ha registrato un incremento notevole dei volumi nell'ultima settimana. L'aspetto curioso è che nella classifica top 100 dei progetti con maggiore volume su OpenSea (marketplace numero uno per la compra-vendita di NFT) il 40% è composto da collezioni di arte generativa o AI-made, con alcune vendite che hanno superato i 65 Ethereum ($80K+).
Oltre alle collezioni artistiche, sono nati progetti molto interessanti che utilizzano la tecnologia blockchain unita ai sistemi AI proposti da OpenAi e non solo.
Un esempio è 0xAI, startup sulla blockchain di ethereum che mette a disposizione dei propri utenti i sistemi AI più potenti per la realizzazione di opere digitali, semplificando notevolmente il processo di utilizzo e adozione.
Startup native blockchain e non, che utilizzano l'intelligenza artificiale, saranno presto all'ordine del giorno. Sebbene il potenziale è evidente, è necessario analizzare le fondamenta dei progetti, i prodotti offerti e le loro prospettive di crescita, in quanto è facile che si possa creare un mercato estremamente saturo e insolvente.
In conclusione
La rivoluzione AI è appena cominciata, siamo all'inizio di una nuova era dove la tecnologia come siamo abituati a vederla potrebbe "mutare" notevolmente e già sta accadendo.
Le aziende leader del settore tecnologico hanno dimostrato da tempo l'interesse, la voglia e necessità di convertirsi a sistemi AI, sia per facilitare il processo di produttività e quindi risparmiare nel medio/lungo termine, sia per catturare l'interesse di nuovi potenziali investitori.
Monitoreremo attentamente gli sviluppi di questo nuovo e intrigante ramo della tecnologia moderna.
STRATEGIA INTERMARKET: LA CORRELAZIONE TRA BITCOIN E NASDAQ“Bitcoin is trending”, “Bitcoin to the moon”, “Le crypto saliranno sempre, acquista”; queste sono solo alcune delle innumerevoli frasi ed affermazioni dei più che hanno descritto quello che è stata la crypto madre da marzo 2020 ad ottobre 2021. La spiegazione sta nella grafica che ora mostrerò:
• +1295% dal crollo dei mercati finanziari indotto dalla pandemia ad aprile 2021
• Successivo ritracciamento del prezzo dal -55% attestatosi fino a luglio 2021
• Successivo impulso rialzista dal +136% arrivato a baciare i 70k dollari, massimi storici
La grandissima popolarità di questa cryptomoneta la dobbiamo alle enormi performance fate registrare nel biennio 2020-2021. Non che non lo fosse già; tuttavia, vi faccio notare qualcosa di abbastanza particolare:
Ho utilizzato Google Trends (che è uno strumento che permette di conoscere la frequenza di ricerca sui motori di ricerca del web di una determinata parola o frase, in questo caso in Italia) digitando la parola “Bitcoin” e ho ottenuto il grafico di color azzurro; successivamente ho correlato ad esso il prezzo del Bitcoin stesso (di color nero): quello che ho ottenuto è una grande correlazione positiva, come voi stessi potete osservare.
Questa correlazione dimostra il fatto che più la crypto diventa popolare, più è probabile essa incrementi il suo prezzo; viceversa, è altrettanto probabile crolli, come sta accadendo in questi ultimi giorni.
L’appetito a questo asset risk on sembra finito, tant’è che non se ne sente più parlare con la stessa frequenza (e ciò è dimostrato dal grafico condiviso utilizzando Google Trends, che da febbraio 2021 ha iniziato a disegnare una parabola discendente); tuttavia le opportunità, come mostrerò in questa strategia, non mancano affatto tant’è che…rullo di tamburi………il Bitcoin può essere anche venduto!
Quindi…strategia intermarket Nasdaq-Bitcoin: come sfruttare la correlazione tra mercato azionario e mercato crypto!
I punti salienti di essa saranno:
• Il Nasdaq è ribassista da inizi 2022: tutti gli indicatori e gli indici di forza che confermano questa ipotesi risk off
• Il Bitcoin è legato all’indice tech da una correlazione diretta
• Ipotizzo una strategia di trading “ideale” vendendo il Bitcoin su grafico orario trovando dei punti di entrata e uscita a mercato forniti dall’incrocio di due medie mobili applicate al grafico di prezzo del Nasdaq (che utilizzo come vedrete come riferimento, vista la mia visione ribassista dell’indice stesso)
• Highlights della strategia
• Considerazioni finali
Buona lettura!
IL MOTIVO PER IL QUALE HO UNA VISIONE RIBASSISTA SUL NASDAQ
E’ dagli inizi del 2022 che ho una visione ribassista sui mercati azionari americani, e di questo ne avevo parlato in un’analisi pubblicata sul portale di Tradingview il 9 dicembre 2021 dal titolo “L’inversione dei mercati azionari giungerà nel 2022?”
Il motivo di questa mia visione è dettato dal rischio percepito dagli attori del mercato dagli inizi di quest’anno, che è chiaramente risk off (scenario in cui gli investitori non sono tanto disposti a rischiare acquistando strumenti finanziari risk on come azioni o obbligazioni ad alto rendimento).
Attraverso alcuni indici di forza ed indicatori posso dimostrarvi il palesarsi di questa situazione:
• INDICE DI FORZA RELATIVA TRA JUNK BONDS A BREVE E LUNGA SCADENZA (SHYG/HYG)
In periodi di risk on dei mercati gli investitori tendono ad acquistare obbligazioni high yield a lunga rispetto a quelle a breve scadenza; questo accade poiché le stesse offrono un rendimento più alto; tali scenari sono mostrati nel grafico dell’indice di forza SHYG/HYG dai trend ribassisti evidenziati da dei canali di color nero; in tali condizioni le performance del Nasdaq si sono dimostrate più che soddisfacenti, evidenziate anch’esse da dei canali dello stesso colore.
Il discorso si capovolge quando sono le obbligazioni high yield a breve durata a sovraperformare quelle a lunga: questo accade poiché gli investitori vanno a scaricare più obbligazioni pericolose rispetto a quelle che lo sono meno; questi comportamenti cosa descrivono? Un clima di risk off, dal momento che gli stessi attori del mercato non sono più disposti a rischiare; tale clima e le performance relative del Nasdaq sono evidenziati nei rettangoli di color rosa: più la sovraperformance dei junk bonds a breve si palesa in maniera forte su quelli a lunga scadenza, tanto l’indice di forza salirà in maniera ripida e tanto il Nasdaq andrà a soffrire in termini di punti percentuali negativi: questo è quello che sta accadendo negli ultimi tempi, dove vediamo la salita repentina dell’indice di forza accompagnata da una discesa altrettanto repentina da parte dell’indice tech.
Tutti le affermazioni fin qui compiute sono ben confermate dal coefficiente di correlazione tra i due indici: esso si mantiene per lo più in territorio negativo.
• SPREAD OBBLIGAZIONARIO AD ALTO RENDIMENTO
Come ho trattato ampiamente nell’analisi che trovate al link:
l’allargamento dello spread indica un maggior rischio percepito dal mercato nell’investire in obbligazioni junk rischiose; dal momento che esse performano bene in risk on, possiamo affermare che più lo spread si allarga, più il rischio percepito è alto, peggiori saranno le performance del Nasdaq.
Ciò è confermato dal coefficiente di correlazione inverso tra lo spread e lo stesso indice tecnologico; più il rischio percepito è alto, più lo spread sale e tanto scende il Nasdaq, in maniera inversamente proporzionale; stessa cosa per il caso opposto.
• INDICE DI FORZA RELATIVO TRA NASDAQ E VXN
Utilizzo questo particolare indice di forza per capire essenzialmente quella che io definisco “la paura di rischiare”. Sappiamo come il VXN rappresenti l’indice di volatilità del Nasdaq, definito anche come “l’indice di paura” dal momento che ai suoi rialzi corrispondono delle discese da parte del benchmark.
Se l’indice di forza si muove in trend rialzista (ossia quando il Nasdaq sovraperforma il VXN) possiamo affermare di trovarci in territorio di “ottimismo” o di risk on; viceversa, quando è l’indice di volatilità e di conseguenza la “paura” a sovraperformare lo stesso benchmark possiamo affermare di trovarci in territorio di “pessimismo” o risk off.
NQ1!/VXN ha iniziato ad essere ribassista da settembre 2021 e, da quel momento, non ha piu’ invertito la tendenza; c’è un segnale che a parer mio non si può ignorare: esso sta per rivisitare i minimi toccati durante i crolli dei mercati mondiali indotti dalla pandemia; cosa accadrà se ci giungerà? Lo commenteremo assieme, l’importante ora è aver capito che gli investitori non sono tanto disposti a prendersi dei rischi.
• INDICI DI FORZA TRA NASDAQ E SETTORI DIFENSIVI
Come spiego all’interno della grafica, utilizzo questi due indici di forza come “termometri di sentiment”, sfruttando le diverse performance che caratterizzano i settori difensivi e il settore tech:
• Quando il mercato accetta dei rischi più alti investe solitamente in settori come quello tech, industriale, dei beni discrezionali, dei materiali eccetera;
• Quando lo stesso è meno disposto a rischiare, preferisce investire più in settori difensivi, come quello delle utilities e dei beni di prima necessità
E’ lampante il fatto che da dicembre 2021 gli investitori preferiscano i settori difensivi e ciò è testimoniato dal trend fortemente ribassista da parte degli indici di forza relativa, che testimoniano in maniera netta il fatto che il mercato, in questo momento, non sia disposto a rischiare.
Con questi quattro grafici di prezzo spero di aver chiarito il motivo per il quale ho una visione ribassista sull’indice tecnologico.
COME SFRUTTO LA MIA VISIONE RIBASSISTA SUL NASDAQ: LA CORRELAZIONE DIRETTA TRA ESSO E BITCOIN
Non è la prima volta che affermo ciò che scriverò in questo esatto momento: Nasdaq e Bitcoin sono correlati! Molti di voi si chiedono i motivi per i quali la crypto non riesca più a raggiungere i suoi massimi storici a 70k dollari circa; il motivo è uno ed uno solo: finchè esso rimarrà fortemente correlato al Nasdaq, seguirà i suoi movimenti.
Ma di che correlazione parlo? Diretta o indiretta? Vediamolo assieme:
Utilizzando un coefficiente di correlazione a cui ho successivamente applicato una media mobile a 20 periodi, ho scoperto come la correlazione che lega i due asset sia fortemente positiva, attestandosi ad oggi a 0,93. Non è semplice trovare due asset totalmente diversi tra loro con una correlazione che li lega così tanto alta, credetemi sulla parola.
COME HO PIANIFICATO LA STRATEGIA
Il primo pensiero che ho avuto è stato questo: “Dal momento che la mia visione sul Nasdaq è ribassista (nel breve e nel medio termine) e sfruttando il fatto che i due asset sono correlati in maniera forte, posso costruirmi una strategia in vendita di Bitcoin, backtestandola in maniera tale da testare l’eventuale affidabilità”?
Ho quindi pensato di costruire e successivamente testare la stessa su grafico 1h, a livello intraday. Il motivo della scelta è semplice: reputo una strategia affidabile qualora essa sia stata testata diverse volte nel tempo; non avrei potuto utilizzare di conseguenza un grafico giornaliero in quanto il numero di operazioni che sarei andato a backtestare sarebbero state troppo poche.
Sono sceso quindi di timeframe (da giornaliero a orario, appunto) in maniera da visualizzare il valore dell’indice di correlazione, in quanto la strategia richiede come requisito fondamentale un coefficiente di correlazione positivo:
Da ottobre a fine dicembre 2021 la strategia non può essere testata dal momento che l’indice di correlazione non prende mai “una vera e propria posizione”.
Tutto cambia dagli inizi del 2022:
L’indice di correlazione si mantiene, salvo qualche piccola eccezione, in territorio positivo.
L’UTILIZZO DELLE MEDIE MOBILI SUL GRAFICO DI PREZZO DEL NASDAQ CON LO SCOPO DI TROVARE PUNTI DI VENDITA SU BITCOIN
Come le due precedenti strategie descritte sia sul blog che sul mio canale youtube, ho deciso di applicare al grafico di prezzo di riferimento, il Nasdaq, due medie mobili:
• Una veloce, a 20 periodi (che segue il trend di brevissimo termine, di color blu)
• Una lenta, a 100 periodi (che segue il trend di più lungo termine, di color verde)
Il passaggio della media veloce al di sotto di quella lenta (death cross) mi fornirà il punto di entrata a mercato (come ho già detto, in vendita) su Bitcoin; il successivo passaggio della media veloce al di sopra di quella lenta (golden cross) mi fornirà il punto di chiusura della posizione precedentemente aperta.
Specifico che la strategia sarà ideale, ossia non terrà conto dello strumento finanziario da utilizzare per poter operare, non terrà conto degli eventuali finanziamenti di overnight, del rischio e dell’eventuale leva e di eventuali stop loss; è semplicemente un modo per farvi capire come vado a costruirmi una strategia di trading, per cui ciò non è assolutamente da intendere come un consiglio finanziario.
BACKTEST STRATEGIA
TRADE 1:
TRADE 2:
TRADE 3:
TRADE 4:
TRADE 5:
TRADE 6:
TRADE 7:
TRADE 8:
TRADE 9:
TRADE 10:
TRADE 11:
TRADE 12:
TRADE 13, ANCORA IN CORSO:
CONSIDERAZIONI FINALI
Da inizio anno ad oggi la strategia ha restituito 12 trade dei quali 6 in guadagno e 6 in perdita. Nonostante ciò, il ritorno percentuale è positivo e si attesta al +10.75% che non è assolutamente male assumendo di non aver considerato nessuna ipotetica leva finanziaria.
Tuttavia sono solo 12 le volte in cui la strategia, in un arco temporale di cinque mesi e 3 giorni, è stata testata, il che mi fa pensare che non sia ancora affidabilissima. Al netto di ciò, perché essa continui a dimostrarsi “profittevole” necessita assolutamente di alcuni fattori imprescindibili:
• Il Nasdaq deve continuare il suo trend ribassista dal momento che è esso il grafico di prezzo di riferimento (e dal momento che quella appena testata è una strategia in vendita e non in acquisto).
Per capire se il suo trend continuerà il suo corso, considerate i 4 indicatori descritti all’inizio di questa “idea di investimento”: essi devono mantenere il loro trend, ossia:
- SGYG/HYG: rialzista
- Spread obbligazionario ad alto rendimento: rialzista
- Nasdaq/VXN: ribassista
- Nasdaq/settori difensivi: ribassisti
• Il clima di mercato non deve cambiare, rimanendo pessimista (in risk off)
• Il coefficiente di correlazione tra Nasdaq e Bitcoin deve necessariamente rimanere stabile ai livelli osservati nel grafico orario
Spero di aver dato un piccolo contributo visto che tantissimi di voi mi hanno confessato tutte le paure nei riguardi di investimenti mirati proprio su questa crypto.
Grazie per l’attenzione, Matteo Farci
Questo settembre 2020 potrebbe concludersi come il peggior... ...mese di sempre per i 5 titoli più importanti di Wall Street
È stato certamente un pessimo mese per il mercato azionario in generale, ma se terminasse così sarebbe un periodo ancora peggiore per il gruppo di titoli che ha avuto lo slancio più rialzista per Wall Street da marzo.
Il gruppo di società tecnologiche, composto da:
Facebook
Amazon
Apple
Microsoft
e Google-Alphabet
sono in prossimità del calo mensile più vertiginoso mai registrato.
In questo settembre il quintetto di Big Tech ha perso circa 817 miliardi di dollari di valore di mercato, il che li mette davanti al crollo mensile più grande mai registrato.
Prima di questo settembre 2020 come mese peggiore per queste 5 azioni era stato l'ottobre 2018 ma quest'ultimo calo, era stato di circa il 50% di con rispetto a quello di quest'anno, in quanto si era fermato a 425 miliardi di dollari.
Netflix
Titolo considerato facente parte del gruppo dei tecnologici che prende l'acronimo di FAAMG, ha perso circa 24 miliardi di dollari del suo valore.
Anche per Netflix si tratta del calo mensile più grande dall'ottobre 2018.
Apple
Il colosso del gruppo e la più grande azienda in America per valore di mercato, con circa 322 miliardi di dollari, ha perso a settembre un terzo dell'aumento suo valore avuto da marzo fino ad ora.
Questo rappresenta la contrazione più consistente su base mensile, basata sulla capitalizzazione di mercato, nella storia dell'azienda.
Bisogna sottolineare che Apple ha fatto enormi rialzi da marzo fino al 2 settembre, aumentando la sua capitalizzazione di mercato di 934 miliardi di dollari.
Nello stesso periodo Facebook, Apple, Amazon, Microsoft e Alphabet-Google hanno incrementato tutte insieme un totale di 2.600 miliardi di dollari.
Questo significa che il mese di settembre è già costato un terzo del rialzo per quanto riguarda la capitalizzazione.
Il segreto dell'enorme recupero del Dow Jones, dell'S & P 500 e del Nasdaq Composite sta essenzialmente in questi 5 titoli.
Detto questo e considerato che questi titoli tecnologici stanno così pesantemente ritracciando, nascono molti dubbi sulla capacità del mercato di rivedere nuovi massimi nel breve periodo.
Il Nasdaq Composite è ufficialmente in correzione dall'8 settembre, con un calo superiore al 10% dal suo ultimo massimo.
L' S & P 500 non è ancora entrato in territorio correttivo.
Invece Il Dow era arrivato molto vicino, ma non è riuscito a raggiungere un nuovo massimo rispetto a quello registrato il 12 febbraio.
Settembre è stato un mese difficile per tutti i titoli, ma i tecnologici sono quelli che hanno sofferto più di tutti.
In particolare, settembre 2020 se manterrà questo passo nelle ultime 3 sedute sarebbe il mese peggiore per i titoli azionari negli ultimi 20 anni.
Indubbiamente la fiducia verso i titoli della tecnologia non si esaurirà a causa di questo grande calo di settembre, ma la capacità dell’investitore deve essere quella di riuscire ad uscire nel momento giusto per poter rientrare.
L’epidemia di coronavirus ha costretto aziende e consumatori a cercare soluzioni ad alto contenuto tecnologico durante la quarantena, questo cambiamento è ancora presente nella società.
Detto questo, il timing per uscire da questi titoli è stato quello che ho indicato nelle mie precedenti analisi, il timing giusto per rientrare lo indicherò quando le condizioni per rientrare si verificheranno.
A venerdì ancora queste condizioni non sono ancora presenti.
Adesso comprerai Wal-Mart o Tesla?Dieci giorni fa l'11 Settembre scrivevo questa idea.
Vi dico come, quando e perché scoppierà la bolla dei tecnologici
Se gli attori che cominciano ad agire sul mercato vendendolo arrivano ad essere:
• il venditore di put,
• i dealer delle opzioni
• e gli analisti tecnici.
Per il piccolo investitore che vuole mediare sono arrivati i guai seri.
Ci siamo il Future sul Nasdaq è alla soglia del livello di 10.500.
La scorsa settimana abbiamo piu’ volte evidenziato come il posizionamento sul mercato delle opzioni avrebbe potuto spingere al ribasso gli indici USA ed in particolare i titoli dell’acronimo Facebook+Amazon+Netflix+Microsoft+Apple+Google+Tesla.
In sole tre sedute, l’indice FAANG e’ passato da 436 A 365 registrando una perdita del 16%.
Quanto continueranno le vendite?
E' sempre difficile stabilire livelli, dipende dal susseguirsi delle notizie che arriveranno comunque il prossimo livello grafico sarebbe 9334 MM 50 weeks o 9520 MM 200 days.
Cosa contribuirà a far continuare le vendite sono aspetti tecnici ed emotivi?
• Il rischio elezioni potrebbe portare a chiudere le posizioni maggiormente performanti da inizio anno.
• La rotazione degli acquisti su altri settori che sono rimasti indietro come i titoli value.
• Presa di profitto sui titoli FANMAG+T assegnati la scorsa settimana con l’esercizio delle opzioni call.
Interessante analizzare la possibile rotazione a favore dei titoli value.
Come ho già avuto modo di scrivere:
La parte facile della ripresa economica degli Stati Uniti è finita.
Adesso arriva la parte difficile
La vita degli americani sta tornando alla normalità ma molto lentamente.
Ricominceranno dopo questo ribasso che sarà quello definitivo i rialzi settoriali.
I mercati non sbagliano mai e questo lo hanno percepito e quindi con le informazioni adesso sul tavolo almeno fino alle Elezioni di Novembre il mercato sarà come quello che abbiamo vissuto finora in Settembre.
Adesso ricomincerà un mercato più regolare, un mercato dove l'esperienza farà la differenza.
Un mercato che si muoverà con i regolari movimenti dovuti alle notizie micro e macro economiche.
C'è solo una speranza per il piccolo investitore ancora attaccato al sogno delle superperformance estive del settore tecnologico la crescita dei contagi associata a ritardi nell'introduzione dei vaccini.
Al contrario, l’introduzione del vaccino dovrebbe tradursi in acquisti di titoli value per ottenere performance migliori del mercato.
In sintesi, non appena verrà lanciato un vaccino sul mercato accadrà che il driver che ho indicato guiderà gli acquisti verso:
1. Titoli come Procter & Gamble, Wal-Mart, Colgate-Palmolive, Kellogg, Coca-Cola e Philip Morris o Tyson Foods
Viceversa nell'ipotesi oppure ritardo dell'introduzione dei vaccini ed aumento della curva dei contagi ritorneranno di moda
2. le Facebook+Amazon+Netflix+Microsoft+Apple+Google+Tesla.
Mi sbilancio e vi dico cosa lasceranno le 4 streghe di Settembre2020 dietro di loro.
1. Sicuramente molta volatilità.
2. Molto probabilmente molte vendite sul mercato USA
• Per quanto riguarda la volatilità è iniziata ieri sera e continuerà stamattina e nella giornata di oggi con l'apertura del mercato Americano.
• Per quanto riguarda i titoli che saranno più colpiti dalle vendite mi aspetto che i protagonisti siano sempre quelli di cui ho ampliamente parlato nelle analisi precedenti i FANMAG+T
(Facebook, Apple, Netflix, Microsoft, Amazon, Google, Tesla).
Le ragioni della volatilità sono insite nelle scadenze tecniche:
Le scadenze tecniche portano vola prima per gli aggiustamenti di gamma e delta, le portano durante per “i ritocchi” last minute dei sottostanti per spuntare condizioni piu’ vantaggiose, le portano dopo per le vendite o acquisti che ne scaturiscono.
Questa mattina in apertura sul mercato italiano aumenteranno i volumi sui titoli del mib 40.
Il prezzo di apertura sara’ il prezzo di liquidazione per le opzioni ed i futures sui singoli titoli, per il future e per le opzioni sull’indice.
Spiego cosa si definisce con prezzo di liquidazione:
Con riferimento ai mercati regolamentati italiani, il prezzo di liquidazione è il prezzo determinato dalla società di gestione, secondo le modalità previste nei Regolamenti dei relativi mercati, ai fini del regolamento finale dei contratti in strumenti derivati.
Le ragioni delle vendite sono dovute alle opzioni:
Le vendite delle opzioni call andate in the money.
Spiego cosa significa in the money : Un'opzione si dice in the money quando il suo esercizio risulta conveniente: nel caso delle call quando il prezzo di esercizio (strike price) è inferiore al valore corrente del sottostante, mentre nel caso delle put quando il prezzo di esercizio è inferiore al valore corrente del sottostante.
Tali vendite risulteranno piu’ elevate e di impatto sul mercato, tanto piu’ le posizioni andate in the money saranno state numerose.
Nelle analisi precedenti vi ho informato ed ho evidenziato come questa scadenza delle opzioni avesse portato ad un aumento vertiginoso delle posizioni aperte sulle opzioni sui titoli USA .
Questo fatto aumenta la possibilità di vendite nella giornata di oggi.
I piccoli investitori che avevano comprato opzioni call nelle scorse settimane, oggi ritireranno i titoli sottostanti perche’ la loro call e’ scaduta In "the money" , venderanno spinti a incassare la plusvalenza e ad avere nuova liquidità’ sul portafoglio, liquidita’ che era stata impegnata dall’acquisto del sottostante in seguito all’esercizio della call.
Badate bene che praticamente sono obbligati a vendere perchè e non vendessero, si troverebbero bloccati nell’operativita’ o limitati nella stessa.
Non potrebbero continuare a comprare opzioni call come hanno sempre fatto.
Per questo motivo ritengo che il rischio oggi di una vendita importante sul mercato USA, ed in particolar modo sui titoli FANMAG+T (Facebook, Apple, Netflix, Microsoft, Amazon, Google, Tesla). sia l'ipotesi più probabile.
TWITTER E FACEBOOK SOTTO LA SCURE DI TRUMP?Trump vuole una repressione su Twitter, Facebook ma la legge li protegge.
Questa è una buona cosa?
Le società di social media dovrebbero avere la responsabilità dei contenuti che le persone pubblicano sulle loro piattaforme e dovrebbero poter correggere ciò che dicono i politici?
Il dibattito su queste domande sta raggiungendo un punto di svolta, poiché il presidente Donald Trump si vendica contro Twitter per aver verificato i suoi tweet.
Dopo aver minacciato di "regolamentare fortemente" le società di social media o di "chiuderle", Trump ha firmato giovedì un ordine esecutivo che ordina al governo federale di rivedere la propria autorità per eliminare le società di Internet della loro protezione legale dalla responsabilità per i contenuti pubblicati sulle loro piattaforme.
La protezione legale deriva da una legge del 1996 chiamata Communications Decency Act, che trattava le società di Internet come le società di telecomunicazioni, non gli editori. Proprio come le società di telecomunicazioni non possono essere ritenute responsabili di ciò che le persone dicono sulle loro linee telefoniche, le società di social media non possono essere ritenute responsabili di ciò che le persone pubblicano sulle loro piattaforme.
Tale disposizione ha permesso loro di crescere in potenze finanziarie, tecnologiche e sociali. Ma i critici dicono che è arrivato a scapito di gravi danni alla democrazia americana sotto forma di disinformazione dilagante e discorso incivile.
Trump è arrabbiato per la decisione di Twitter di pubblicare collegamenti a materiale di verifica dei fatti insieme ai suoi tweet fuorvianti sull'affidabilità del voto per corrispondenza.
Il presidente, ironia della sorte, è stato uno dei maggiori beneficiari di un sistema che ora cerca di restringere. Ha raccolto oltre 80 milioni di follower su Twitter, dove fa regolarmente esplodere i critici, fa annunci e fa ricircolare informazioni spesso inaffidabili o false. Nei recenti tweet, ha promosso, senza prove, una teoria della cospirazione riguardante l'host di MNSBC e l'ex deputato del Congresso Joe Scarborough e un'affermazione secondo cui il voto per corrispondenza porterà a una frode.
Il presidente può cambiare la legge?
A dire il vero, gli esperti affermano che Trump probabilmente non ha l'autorità per annullare le tutele legali incorporate nella legge. Per fare ciò, potrebbe essere necessario che il Congresso sostituisca la Communications Decency Act con la sostituzione della legislazione che richiederebbe la firma del presidente, oppure agenzie governative come la Federal Trade Commission dovrebbero interpretare la legge in modo molto diverso.
Ma ogni tentativo di eludere la legge attuale probabilmente si imbatterebbe in un'opposizione in tribunale federale. Secondo quanto riferito, l'amministrazione di Trump ha anche minacciato di fare causa alle società di social media, mentre ha affermato che avrebbe cercato una legislazione in aggiunta al suo ordine esecutivo.
Washington, D.C., l'avvocato David Balto, ex direttore politico della Federal Trade Commission ed ex procuratore della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia, ha affermato che l'ordine esecutivo equivarrebbe al "solito bluster del presidente" e avrebbe poco da mordere.
"Gli sforzi di Trump non andranno molto lontano nel tentativo di intraprendere azioni di controllo simili a quelle di Potemkin con queste agenzie", ha affermato Balto. "Le agenzie sono straordinariamente ben consapevoli dei limiti della legge e qualsiasi indagine o contest riceverebbe una rigida punizione da un tribunale federale".
La realtà è che le società tecnologiche hanno una grande autorità per gestire le loro piattaforme quando lo ritengono opportuno a causa del Communications Decency Act e del Primo Emendamento, ha affermato Philip Napoli, professore di politica pubblica presso la Duke University e autore di Social Media e interesse pubblico: Media Regolamento nell'era della disinformazione.
"Queste piattaforme hanno esercitato una frazione dell'autorità a cui hanno diritto", ha affermato.
il governo federale non può impedire a Twitter di aggiungere un linguaggio di verifica dei fatti accanto ai tweet del presidente.
Non è "la censura, è un contro-discorso, che è fondamentale per il funzionamento del nostro Primo Emendamento", ha detto Napoli. "Un'entità aziendale come Twitter non può violare i diritti del Primo Emendamento di nessuno - solo il governo può farlo".
In che modo questo ordine esecutivo cambia le cose?
L'azione del presidente mette in luce un crescente conflitto sul fatto che le società di social media debbano censurare determinati contenuti, in particolare post politici, foto e video di natura politica.
Pur beneficiando del fatto che la legge federale non consente loro di essere incolpati per i contenuti sulle loro piattaforme, ci si aspetta che le società di social media sostengano che hanno un diritto di primo emendamento per rimuovere i contenuti o inserire informazioni di verifica dei fatti accanto ai contenuti quando vogliono .
Ma come possono le aziende che beneficiano di una legge che non le tratta come editori anche ottenere gli stessi diritti di primo emendamento degli editori?
Per anni, l'amministratore delegato di Facebook Mark Zuckerberg ha affermato che la sua azienda non era un editore e quindi non si sarebbe assunta la responsabilità dei contenuti del sito, purché non
violare le leggi o qualificarsi come pericolose per qualche motivo. Dopo le elezioni del 2016, tuttavia, Facebook ha iniziato a prendere varie misure per ridurre la visibilità delle teorie del complotto e degli articoli di notizie false sulla sua piattaforma.
Ma giovedì mattina, Zuckerberg ha detto alla CNBC che non crede che le società di social media dovrebbero intervenire per impedire ai politici di esprimere le loro opinioni.
"Non credo che Facebook o piattaforme Internet in generale dovrebbero essere arbitri della verità", ha detto Zuckerberg. "Il discorso politico è una delle parti più sensibili di una democrazia e le persone dovrebbero essere in grado di vedere cosa dicono i politici".
Il CEO di Twitter, Jack Dorsey, ha dichiarato alla fine di mercoledì in un tweet che la società non è un "arbitro della verità". Ha aggiunto: "La nostra intenzione è quella di collegare i punti delle dichiarazioni contrastanti e mostrare le informazioni in conflitto in modo che le persone possano giudicare da sole. Più trasparenza da parte nostra è fondamentale in modo che la gente possa vedere chiaramente il perché dietro le nostre azioni."
I commenti di Dorsey e Zuckerberg sono arrivati dopo che Trump mercoledì ha minacciato di reprimere le società di social media, accennando all'ordine esecutivo a venire.
"I repubblicani ritengono che le piattaforme dei social media facciano tacere totalmente le voci dei conservatori", ha dichiarato Trump su Twitter. "Regoleremo con forza, o li chiuderemo, prima che possiamo mai permettere che ciò accada."
Supporto bipartisan per il cambiamento
Mentre i commenti di Trump sono stati accolti dalle critiche dei suoi avversari, non è il solo ad attaccare le società di social media.
In effetti, l'effetto dei social media sulla politica ha creato una sorta di particolare alleanza tra repubblicani e democratici che hanno entrambi diretto la loro ira sulle piattaforme tecnologiche, anche se per ragioni principalmente diverse.
"Si adatta al territorio delle aziende che forniscono un servizio così prezioso al pubblico in generale che la gente li colpisce da diverse parti", ha detto Balto.
Ad esempio, la senatrice Elizabeth Warren (D-Mass.), Una feroce critica di Trump, ha ripetutamente criticato Facebook e Google e ha proposto di sciogliere le società. Ha accusato loro di avere troppo potere e di maneggiare i dati degli utenti in modo improprio.
Il rappresentante degli Stati Uniti Alexandria Ocasio-Cortez (D-N.Y.), Ha dichiarato giovedì su Twitter che Zuckerberg è "preoccupato che l'operazione di PR di Facebook stia andando in pezzi poiché è stato scoperto che la loro piattaforma si basa su suprematisti bianchi e venditori ambulanti di disinformazione per avere successo".
Che ci sia un grado comune di costernazione tra repubblicani e democratici sulle società di social media è la ragione principale per cui un accordo per regolarle rimane una possibilità.
Come funzionerebbe?
L'attuazione effettiva di un regime normativo di successo rimane piena di problemi.
Per cominciare, la regolamentazione rischia di limitare l'innovazione, che potrebbe ostacolare l'economia americana. Inoltre, regolare gli algoritmi - che decidono, ad esempio, ciò che le persone vedono nel feed delle notizie di Facebook - sarà estremamente difficile per i burocrati che si muovono a un ritmo lento rispetto alla velocità della luce della Silicon Valley.
Parte del problema è che gli algoritmi che decidono quali risultati di ricerca vengono visualizzati su Google o i tipi di post visualizzati su Facebook sono straordinariamente complessi.
"Non c'è davvero nessuno in queste aziende che abbia una comprensione completa di come funzionano queste cose", ha detto Napoli.
Napoli ha affermato che una proposta che potrebbe avere successo è una qualche forma di commissione di controllo indipendente che monitorerebbe le decisioni algoritmiche prese dalle società di social media.
"Penso che l'algoritmo sotto controllo regolamentare sia una possibilità distinta", ha affermato.
Complicanti questioni nella spinta del presidente a reprimere le società di social media è che i "conservatori tradizionali" non supporteranno una regolamentazione onerosa a causa della loro sensibilità al libero mercato, Balto ha detto.
E mentre le proposte per sciogliere le aziende tecnologiche si sono dimostrate popolari tra alcuni democratici, non è chiaro se una tale mossa possa aiutare a migliorare la concretezza dei social media o eliminare il dibattito sulla censura della piattaforma, ha detto Napoli.
“C'è qualche soluzione perfetta? Egli ha detto. "Non che io possa vedere."
Petrolio: Domani si Compra!Dopo i successi raggiunti anche negli ultimi mesi ed anche nelle ultime settimane e soprattutto anche nei giorni della scorsa settimana… In questo weekend ho voluto totalmente staccare da qualsiasi impegno, compreso il Trading.
Ma oggi mi tocca nuovamente cominciare.
MA COME?
Se mi conosci da tempo sai che utilizzo esclusivamente:
Analisi Statistica Descrittiva ed Inferenziale
Antimartingala…
Quindi, ogni giorno ed ogni settimana NON analizzo assolutamente alcun grafico ma leggo gli Output che i miei Google Sheets mi restituiscono e quindi…
Utilizzo i Google Sheets anziché Excel
Identifico i periodi ed i livelli migliori dai quali vendere o comprare, anche in Intraday
Identifico i livelli migliori dai quali uscire dalle operazioni
Setto i migliori margini per montare l'Antimartingala in relazione alla Volatilità storica rilevata, implicita e attesa.
PERCHE’ QUESTO?
Tantissime volte, dati alla mano, ho dimostrato che:
1. Analisi Tecnica
2. Analisi Fondamentale
3. Probabilità Soggettiva
E tutto ciò che è discrezionale…
Sono statisticamente perdenti in relazione ai filtri statistici che utilizzo e con i quali so, in qualsiasi momento,:
1. Se Comprare o Vendere in quello specifico giorno o settimana
2. Livelli di Ingresso e di Uscita sia che sia Intraday che Multiday
3. Target specifici per Antimartingala
4. Margini specifici per Antimartingala
5. Se andare Long o Short
6. Se entrare o meno al mercato.
MA TI DIRO’ DI PIU’!
Con l’ultimo aggiornamento apportato so a quanto ammonta, giorno per giorno, l’affidabilità analitica di ogni singolo indicatore e filtro che utilizzo di ogni singolo strumento finanziario che lavoro e questo mi permette di utilizzare, in quel giorno oppure in quella settimana, quello che ha restituito un’affidabilità maggiore rispetto a tutti gli altri e superiore al 50%.
Ed ultimamente mi sto concentrando sul Petrolio utilizzando Ulcer Index Smoothed™ (la versione filtrata dell’Ulcer Index “normale” che ho necessariamente adattato al Forex con il quale so ogni giorno, oppure ogni settimana, se comprare o vendere e se lasciare aperta, o meno, l’operazione fino al giorno o settimana successiva).
Con questa versione filtrata so quando il valore dell’Ulcer Index raggiunge massimi o minimi da cui, rispettivamente, comprare e vendere (dato che un valore alto di Ulcer Index indica prezzo minimo e viceversa).
In più combino questo indicatore di cui conosco affidabilità analitica registrata negli ultimi anni di contrattazione, giorno per giorno, con lo STATISTIC BLACK SWAN™ con il quale lavoro sulle code della Curva di Gauss per avere probabilità maggiori di identificare i giorni nei quali il prezzo potrebbe registrare variazioni percentuali ribassiste anche inferiori al -10%.
Purtroppo per questi movimenti ribassisti così importanti si dovrà attendere il mese di Luglio.
Fino a quel momento la variazione più alta potrà registrare un più contenuto -5,92% precisamente il 17 e 18 Giugno.
E fino a quel momento dovremo accontentarci di movimenti molto più contenuti che possiamo tranquillamente evitare nell’attesa del 28, 29 Maggio e Primo Giugno nei quali il prezzo potrà registrare un -5,69%.
CHE FARE FINO A QUEL MOMENTO?
Sfruttando le informazioni che l’Ulcer Index Smoothed™ ci restituisce anche domani potremo comprare Petrolio.
MA DA QUALE LIVELLO?
In relazione al livello di chiusura che registrerà questa sera il prezzo dovrebbe scendere di un -1,20%, quindi di circa 0,30$ e più scenderà più compreremo il Petrolio ad un buon prezzo.
PERCHE’?
Perche’ domani il Petrolio registrerà un valore massimo relativo di Ulcer Index rispetto a tutti gli altri giorni della settimana.
Quindi comprare Petrolio almeno a 0,30$ più giù del prezzo di chiusura di questa sera.
E FINO A QUALE LIVELLO?
Sfruttando il Calcolatore di Volatilità so che il prezzo del Petrolio ha registrato, nelle ultime 25 e 4 settimane rispettivamente variazioni percentuali pari al 16 ed al 38% circa (dati aggiornati alla scorsa settimana).
Questo vorrà dire che, in relazione ai prezzi ultimamente raggiunti, si potrà portare ai livelli:
28,65$ (quindi 3,95$ più su… Livello al quale porteremo stop loss in profit di tutti dell’Antimartingala partiti)
34$ circa (quindi 9$ più su… Livello estremo al quale, se dovesse arrivarci, chiuderemo tutto in profitto).
MA COME?
Ovviamnete sfruttando la tecnica dell’Antimartingala con Stop Loss su Equity per la quale richierò il 50% del capitale che solitamente rischio per ogni singola Antimartingala. ESEMPIO.
Se solitamente rischi 500€ ad Antimartingala (inviando sul conto reale del Broker soltanto quelli), in questa circostanza rischierò 250€, il 50%, perché non c’è concordanza precisa tra i due indicatori. IN CHE SENSO?
Ci sono giorni in cui, sia l’Ulcer Index Smoothed™ che lo STATISTIC BLACK SWAN™, restituiscono gli stessi risultati (per esempio VENDI, VENDI sia per l’uno che per l’altro)… Ed in quella circostanza, in cui l’affidabilità analitica di entrambi combinati è altissima… Rischio il 100%.
Ci sono giorni in cui, come questi, l’Ulcer Index Smootheed™ restituisce COMPRA e lo STATISTIC BLACK SWAN™ VENDI.
SONO COMPLETAMENTE DISCORDANTI?
No… In quanto apparentemente restituiscono segnali opposti ma identificano lo stesso movimento. PERCHE’?
Perché il COMPRA dell’Ulcer Index Smoothed™ indica che il prezzo raggiungerà minimo e quindi Ulcer Index massimo relativo e lo STATISTIC BLACK SWAN™ ci dice che il prezzo scenderà, al massimo, dell’1,20%.
In questo caso io rischio comunque il 50% del capitale solito.
Quindi ricapitolando:
Comprare CFD sul Petrolio LCrudeJun20 con il Broker Activtrades e piattaforma MT4 con leva 1:25 ancora
Da almeno 0,30$ più giù del prezzo di chiusura di questa sera alle 23:00
Con obiettivi in area 29 e 34 circa (al primo target sposteremo il livello di stop loss in profit)
CON QUALE ANTIMARTINGALA?
Settando una distanza pari al 9,5% tra un ordine e l’altro, quindi una distanza in $ pari a 2,31$, i margini per questa Antimartingala con leva 1:25 sono:
100%
338%
575%
E ROI al raggiungimento del primo target pari al 146% ed al secondo pari al 600%.
5 MOTIVI PER CUI RITENGO CHE BUFFET ABBIA RAGIONE1) NASDAQ, ‘CHE LA FORZA SIA CON TE’:
Il motore di tutti gli indici azionari mondiali nell’ultimo mese è stato chiaramente il Nasdaq. Basta sovrapporre su TW i grafici di Nasdaq, S&P500, DAX, CAC, IBEX ..(e, se ci tenete, metteteci pure il bistrattato FTSE-MIB, anestetizzato in un movimento laterale rialzista e condizionato dal divieto di short fino al 18 giugno) e anche visivamente, senza bisogno di indici di forza relativa, emergerà ‘NASDAQ ROCKET’!
E quand’è che il Nasdaq ha iniziato il rump-up che in poco più di un mesetto lo ha portato dal minimo di 6.771 al valore di chiusura di ieri di 9.200, con una performance del 36%?
Quando è iniziato il lockdown negli USA, diciamo tra il 20 e il 23 marzo scorsi. Ah, se avete piacere di vedere da quando e in che misura ha impattato il lockdown nei vari paesi nel mondo potete attingere da Wikipedia a questo link:
en.wikipedia.org
Ma torniamo a noi. Perché sono saliti i titoli tecnologici? Beh non è difficile. La vita di clausura a cui sono stati costretti il 90% dei 300 m.ni di americani e mezza popolazione mondiale ha portato inevitabilmente ad una fame di soluzioni nella “nuvola” dei titoli più capitalizzati (più ordini Amazon, più abbonamenti Netflix, più videoconference Micosoft Teams e Zoom, più Twitter, più ore su Facebook, più acquisti su eBay, più ricerche su Google, più transazioni Paypal, più siti di ecommerce Shopify, più ordini attesi per Tesla complice la crisi climatica e petrolifera ecc. ecc.) con conseguente incremento dei ricavi attesi per questi signori.
Poi è iniziata la spinta dei Biotech a bassa capitalizzazione: tutto ciò che sia in qualche modo anche solo lontanamente collegabile ad una terapia anti COVID-19 e che abbia nel naming della società i termini ‘therapeutics’, ‘pharmaceuticals’ vive tutt’ora, a rotazione, performance anche da +300% dall’apertura alla chiusura di giornata… Performance il più delle volte effimere fatemi dire, perché difficili da cogliere per l’altissima volatilità e spesso basate su trial discutibili, indiscrezioni, ipotesi.. Insomma, tutti a correre alla ricerca del colpo del secolo, la company che salverà il mondo dal coronavirus e che in poco tempo avrà introiti pari al PIL della UE!
Da ultimo sono rientrate in gioco società che erano state penalizzate dal lockdown e su cui gli investitori tornano a mettere i ‘dindaroli’ convinti che da qui in avanti esprimeranno fatturati uguali se non più alti di prima (Uber, booking.com ecc.).
Tutto quanto sopra ha portato a generare un entusiasmo generalizzato, una corsa agli acquisti, un nuovo Eldorado, a colpi di gap up e green long bar e performance settimanali da sogno.
MERA BOLLA? SOLO SPECULAZIONE DI BREVE TERMINE DESTINATA A FINIRE CON LA FINE DEL LOCKDOWN? La mia idea me la sono fatta e vi riporto di seguito i punti oggetto dell’analisi personale. Lascio a voi trarre le vostre conclusioni.
2) IL CORONAVIRUS? NON E’ MAI ESISTITO (si fa per dire)..
Guardando il grafico mensile del Nasdaq, si direbbe che l’evento più catastrofico, per estensione e gravità, che l’umanità abbia mai affrontato dal termine della seconda guerra mondiale ad oggi sia stato solo un incidente di percorso. Negli scorsi 30 giorni gli indici hanno guardato solo agli elementi di cui al punto 1 ignorando (io dico solo temporaneamente) gli indicatori sempre più drammatici che arrivano da tutti i fronti.
Quali fronti? In primis proprio la diffusione del contagio. Nel grafico ho sovrapposto all’indice Nasdaq quello dei contagiati e dei deceduti registrati negli Stati Uniti. I numeri fanno impressione, soprattutto guardando le curve che non registrano la minima attenuazione della pendenza, diversamente da quelle in Europa, anzi, quasi verticali, sono proiettate verso nuovi massimi day-by-day. Mentre scrivo siamo a 1,3 M.ni di contagiati e 78.000 deceduti. Numeri che verosimilmente saliranno vertiginosamente da lunedì, quando diversi stati USA riapriranno i battenti, con governatori incapaci a gestire le pressioni pro-riapertura e il Taikun che alimenta l’idea della fine dell’emergenza (sembra abbia detto esattamente così e che voglia smantellare l’unità di crisi COVID!), a caccia com’è di punti di popolarità in vista della partenza della campagna elettorale per le presidenziali. Tra l’altro riaprirà lunedì, sia pur con modalità differenziate, anche tutta l’Europa o quasi.
Il tutto mentre negli USA si registra il dato mostruoso di 20 m.ni di disoccupati ad aprile, che emerge nella sua drammaticità istantanea guardando l’istogramma che trovate a questo link:
tradingeconomics.com e che molto, ma molto ottimisticamente gli analisti governativi confidano di portare (folli a mio parere, ma sarei ben lieto di essere smentito) a soli 800 k per giugno, grazie alla riapertura. Ah, a proposito, da noi i dati di disoccupazione sono drogati dal divieto per le aziende di licenziare per 5 mesi. Ne riparliamo a settembre! Nel frattempo questa estate gli stagionali saranno massacrati dalla mancata riapertura di una percentuale altissima di alberghi, pensioni, B&B, stabilimenti balneari, ristoranti ecc. troppo penalizzati dalle regole imposte dal distanziamento sociale e dal rischio di una denuncia penale nel caso di un positivo nella struttura per una misura di sicurezza magari applicata non troppo rigidamente. Per carità, chiudiamo subito la parentesi Italia, che mi viene la depressione acuta.
Gli altri fronti oltre a una pandemia tutt’altro che sopita e una disoccupazione devastante? La crisi petrolifera tamponata da un ipotetico taglio della produzione (temporaneo) concordato da tutti ma difficile da attuare e quasi sicuramente insufficiente ad arginare la crisi del mondo oil, soprattutto se dovese persistere o addirittura aggravarsi quella COVID.
Poi ancora? Altri fronti? Beh come non citare i rapporti USA-Cina da vertiginose montagne russe (anche se qui i russi c’entrano poco, e a dire la verità avrei dovuto citarli sopra, in ambito virus, perché sembra stiano registrando 10.000 contagiati/giorno!). Tra accuse e improvvise riappacificazioni. Un altalena di emozioni che passa dalle accuse del Taikun di aver generato il virus per attaccare gli USA, al rischio di isolamento internazionale cinese per altre accuse, quelle di un’inadeguata condivisione iniziale dell’emergenza sanitaria, e non ultimo dalla riduzione del 5% dell’import da parte sempre cinese, per via dell’emergenza, che potrebbe rimettere in discussione gli acquisti programmati di beni USA a base dell’accordo tombale che aveva sancito la fine della guerra commerciale tra i due paesi.
3) I MAYA CI HANNO INSEGNATO QUALCOSA?
Questo Eldorado fatto da acquisti pesanti sul Nasdaq ad ogni minima correzione è dunque destinato a continuare all’infinito? Riflettiamoci un attimo. Riaprono tutti, la gente starà meno a casa, farà meno ecommerce, meno videoconference, meno acquisti tecnologici, forse chiuderà l’abbonamento Netflix aperto nel periodo di clausura, starà molto meno su Facebook, su Google ecc.
Speriamo di no, ma all’aggravarsi della crisi COVID, forse quei 20 m.ni di posti di lavoro persi non verranno recuperati, ma aumentati. Se non ci sono entrate fisse, in un paese peraltro, mi sono dimenticato di ricordarlo prima, basato su un sistema sanitario privato, e sei indebitato per il mutuo della casa e/o per il college dei figli, probabilmente non ti passerà neanche per la mente di acquistare l’iPhone SE o una Tesla nuova fiammante. A proposito di college e università americane, cercate su IlSole24Ore online un articolo che mette in evidenza che a settembre sembra che il 70% non riapriranno o si fonderanno con altri istituti per sopravvivere. Dunque anche tutto ciò che serve ad alimentare la formazione a distanza sarà messo in discussione probabilmente (abbonamenti videoconference, connettività, PC ecc.)
Ecco in questo contesto sarei cauto nel dire che il Nasdaq si sostituirà agli enti previdenziali e garantirà una rendita perpetual a tutti quelli che ci investiranno.
4) E’ IL CASO DI METTERSI ‘IN BOLLA’?
Dunque tutta speculazione a breve termine? Siamo in presenza di un’altra bolla?
Vediamo qualche dato significativo che porta a pensare che forse, dico forse, i titoli del Nasdaq sono giusto un po’ sopravvalutati e bisogna prestare attenzione a dove si investe (i trader intraday sono esclusi ovviamente da questo discorso).
A quale valore si può guardare in tal senso se non al PE, il price-to-earnings?
Ebbene c’è un indicatore poderoso in tal senso, il Shiller CAPE 10 ratio o meglio il Shiller cyclically adjusted (for inflation) price-to-earnings ratio. Partendo dall’idea di Benjamin Graham and David Dodd che utilizzarono invece del PE degli ultimi 12 mesi una media degli ultimi 10 anni, il Nobel per l’economia Robert Shiller ha ulteriormente affinato lo strumento.
Dove trovate il valore attuale di questo indicatore per il Nasdaq? Qui:
www.gurufocus.com
Il valore attuale è circa 40, esattamente 39.27. in un range che negli ultimi 10 anni è oscillato tra un minimo di 17.67 e un massimo di 42.50 . Bene e che vuol dire che siamo quasi a 40? Questi i dati storici semplificando molto:
CAPE 10 <= 9.6 mercato fortemente sottovalutato. Attesi rendimenti annuali a doppia cifra su base decennale
CAPE 10 >=25 mercato fortemente sopravvalutato. Le conseguenze sui rendimenti attesi potete immaginarli da soli. Documentatevi in rete per approfondimenti.
Qui ricordo solo il PE di alcuni big:
TESLA 133 (stima)
AMAZON INC 113
PAYPAL 92
NETFLIX 88
NVIDIA 67
ADOBE 55
e cito per cronaca la farmaceutica MYLAN che ha un PE di 600…
5) VOGLIAMO METTERCI UN PO’ DI A.T.? NO, NON ET, A.T….
Sì anche l’analisi tecnica, che molti bistrattano e che giudicano analisi ex-post priva di ogni capacità predittiva, ci racconta qualcosa. Valutate voi che peso darle.
Primo siamo sulla resistenza rappresentata dalla base del gap down da cui a febbraio è partito lo short. Probabilmente lo chiuderà il gap e magari andrà anche a fare doppio massimo lassù in alto, in corrispondenza di quello storico. Ma tutto questo movimento rialzista, soprattutto l’ultimo pezzo della salita lo sta facendo con volumi decrescenti e anche il vecchissimo e per molti inutile MACD dimostra una divergenza, massimi decrescenti.
Per dirla tutta quello che penso è che se arriva sui massimi e corregge e poi riparte verso la luna allora il movimento – prescindendo dal contesto – potrebbe anche convincermi, ma una salita così a razzo è da misurare con le incognite della riapertura e di quello che seguirà. Insomma non so se quella V disegnata sul daily è quella di “Vittoria”..
Superfluo dire che quelle sopra espresse sono considerazioni personali che non vogliono sollecitare minimamene alcunchè a fare alcun cosa. Sono solo ‘idee’ come riporta il nome di questa sezione di TW. Buon w.e.
VIX: segnali nascostiPubblichiamo la metrica più critica.
Lascia un like se vuoi continuare a ricevere questi avvisi. Approfondimenti in Bio.
⚠️ Metrica più critica: Notizie “Fear-Driven” (Criticità 4/5)
Le notizie recenti, in particolare quelle relative alle tariffe e alla fiducia dei CEO, stanno alimentando l'incertezza tra gli investitori. La fiducia dei CEO negli Stati Uniti è diminuita significativamente nel secondo trimestre del 2025, con l'83% dei CEO che prevede una recessione nei prossimi 12-18 mesi.
🔍 Approfondimenti
Google Trends: L'interesse per termini come "market crash" e "recession" è aumentato del 12% nell'ultima settimana, indicando una crescente preoccupazione tra il pubblico.
Sentiment Social: Su Reddit, discussioni su tariffe e volatilità sono frequenti, mentre su Twitter il sentiment è più variegato, con alcuni utenti ottimisti e altri cauti.
Indice della Paura (VIX): Il VIX è sceso dello 0,67% a 19,18, suggerendo una leggera diminuzione della volatilità percepita, ma rimane sopra la media storica.
Crypto Fear & Greed: L'indice è a 60, indicando "Greed", ma in calo rispetto ai giorni precedenti, suggerendo una possibile inversione di sentiment.
Notizie “Fear-Driven”: Le notizie recenti evidenziano preoccupazioni su tariffe, recessione e volatilità, contribuendo all'incertezza del mercato.
Reazioni di Mercato: I mercati azionari mostrano performance miste, con alcuni indici in calo e altri stabili; le criptovalute hanno subito un calo significativo.
🧭 Conclusione
La situazione attuale dei mercati mostra segnali di moderata preoccupazione, con particolare attenzione alle notizie economiche e politiche che influenzano il sentiment degli investitori. Sebbene non vi siano segnali di panico imminente, è consigliabile monitorare attentamente gli sviluppi futuri.
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WATCH LIST AZIONARIO AMERICANO CON ANALISI DEI LIVELLI DI PREZZOBuona domenica a tutti i trader. I mercati azionari americani hanno mostrato una notevole volatilità nelle ultime settimane, con oscillazioni repentine causate dalle notizie riguardanti le relazioni tra Trump e la Cina. Tesla, Microsoft, Uber, Netflix, si sono distinte come titoli con le migliori performance. Si sono inoltre osservati setup interessanti su WMT, META, PLTR, AMD e molti altri, che hanno offerto movimenti di prezzo significativi. Al contrario, Apple, Google ed Eli Lilly hanno deluso le aspettative, sebbene Apple abbia mostrato una performance meno negativa rispetto alle altre due. Anche INTC sembrerebbe di aver trovato un nuovo supporto, dopo il bottom a 17,67$, ora sembrerebbe che i 20$ sta reggendo come supporto, vedremo.
In sintesi, ci troviamo in un periodo di incertezza. I setup si attivano in base ai movimenti del mercato, quindi è fondamentale che le nostre strategie rispettino l'andamento generale, evitando di operare controcorrente. Il VIX è in calo, avvicinandosi all'area 20, considerata una zona di relativa tranquillità, ma che potrebbe anche rappresentare un punto di rimbalzo. Osserveremo con attenzione i movimenti del mercato durante la settimana, tenendo presente che le dichiarazioni di Trump hanno introdotto un elemento di imprevedibilità.
Spero il video sia di vostro gradimento, ma più che altro che vi aiuti in qualche modo.
Un caro saluto a tutti voi
Ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
BITCOIN a 200k. Il Ciclo è Partito!Nel video di oggi analizziamo a fondo il minimo del 12 aprile 2025, quel punto chiave da cui, secondo la nostra Analisi Ciclica 2.0, è partito un ciclo che può portare Bitcoin verso i 200.000$. A differenza di tanti altri canali, sul mio avevamo già individuato questo minimo cruciale… e i fatti ci hanno dato ragione!
🔍 Cosa troverai in questo video
- Riprova pratica: confronto con il vecchio video del 12/04/2025 e strategia originale
- Nuova analisi su time frame 11 giorni: ciclo biennale o, nel peggiore dei casi, ciclo annuale
- Segnali di “swing” e possibile formazione di una lingua di bayer nel ciclo inverso: target tecnici da monitorare
- Afflussi ETF Bitcoin e impatto sui prezzi
- La Total Market Cap di Bitcoin che supera Google ed Amazon
- Il ruolo di Tether e della neo-nata Società Twenty One per futuri acquisti del Bitcoin
- Proiezione verso una market cap di 4 trilioni e prezzo obiettivo 200K per Bitcoin
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📅 Data di pubblicazione: 10/05/2025
Nota: Le informazioni fornite in questo video sono a scopo educativo e non costituiscono consigli finanziari. Investire in criptovalute comporta rischi e dovresti fare le tue ricerche prima di prendere decisioni di investimento.
Googl Alphabet ancora un nuovo minimo in vista?GOOGL gioca pericolosamente intorno a 150 dollari. Una soglia che è stata toccata e recuperata in settimana ma che ha aperto il dubbio su una nuova gamba ribassista pronta a verificarsi!
C'è una zona attrattiva a 110 dollari!
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