USDCHF: LONG TRADE CON TARGET E STOPEcco i dati del trade
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NZDUSD: SELL TRADE CON TARGET E STOPEcco i dati del trade
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NZDCAD: SELL TRADE CON TARGET E STOPEcco i dati del trade
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GBPUSD: SELL TRADE CON TARGET E STOPEcco i dati del trade
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AUDJPY: LONG TRADE CON TARGET E STOPEcco i dati del trade
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GBPCAD: SELL TRADE CON TARGET E STOPEcco i dati del trade
PREZZO DI ENTRATA: 1.73470
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GBPAUD: SELL LIMIT CON TARGET E STOPEcco i dati del Sell Limit:
PREZZO DI ENTRATA: 1.88366
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EURUSD: BUY LIMIT CON TARGET E STOPEcco i dati del Buy Limit:
PREZZO DI ENTRATA: 1.17802
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EURCAD: BUY LIMIT CON TARGET E STOPEcco i dati del BUY LIMIT
PREZZO DI ENTRATA: 1.47361
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AUDCAD: SHORT TRADE CON TARGET E STOPEcco i dati del trade
PREZZO DI ENTRATA: 0.92220
1 TAKE PROFIT: 0.91777
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Ma i mercati vicino ai massimi non temono l’aumento...Ma i mercati vicino ai massimi non temono l’aumento dei contagi Delta?
A Wall Street si dice:
“Beati gli ultimi se i primi hanno sbagliato il timing.”
William Feather
Nell’ultima sessione a Wall Street, l’SP 500 è salito del +0,82%. Nel momento in cui scrivo questa analisi i futures statunitensi sono misti: Nasdaq +0,15%, per l’S&P 500 -0.01% e per il Dow Jones -0.03% circa.
Perché il mercato ha chiuso positivo nell’ultima sessione a Wall Street?
• Gli indici azionari statunitensi martedì hanno registrato un ottimo rialzo e sono appena sotto i loro recenti massimi storici. I risultati stellari degli utili aziendali del Q2 hanno spinto i prezzi delle azioni più in alto martedì aiutati anche da dati economici statunitensi migliori del previsto.
• L’88% delle società dell’S&P nel secondo quadrimestre ha battuto le stime.
• In Europa le trimestrali di BP, Bank of Irland e di Societe’ Generale hanno trainato i settori energetico e finanziario al rialzo spingendo tutto il listino. L’indice Stoxx600 ha toccato nuovi massimi di periodo.
• Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso di -0,3 punti base all’1,174%.
• In Europa la forza dei bund tedeschi ieri ha sostenuto i prezzi dei Treasury.
• Il rendimento del bund tedesco a 10 anni è sceso al minimo di 6 mesi di -0,492%.
• I Treasuries hanno chiuso invariati visto che l’interesse del mercato è stato incentrato sul mercato azionario e sui dati economici statunitensi migliori del previsto.
• Gli ordini di fabbrica statunitensi di giugno sono aumentati del +1,5% m/m, dato migliore delle aspettative di +1,0% m/m.
• Victoria’s Secret ha chiuso in rialzo di oltre il +26%, miglior titolo nello S&P 500. La notizia è stata che Morgan Stanley ha iniziato la copertura delle azioni con un rating buy e un obiettivo di prezzo di $76.
• Moderna ha chiuso in rialzo di oltre il +12%. L’azienda ha ricevuto la designazione Fast Track della FDA per il suo mRNA-1345, un vaccino mRNA sperimentale a dose singola negli adulti oltre i 60 anni.
• Gartner ha chiuso in rialzo di oltre il +10% chiudendo al suo livello record. La notizia è stata che la società ha riportato un EPS rettificato del Q2 di $2.24, ben al di sopra del consenso di $1.73, e poi ha detto che vede un EPS annuo rettificato di almeno $7.60, più forte del consenso di $6.42.
• I titoli energetici ed in generale i fornitori di servizi energetici hanno avuto un bel rally ieri spinti da un rialzo del prezzo del petrolio che ha raggiunto il massimo delle ultime due settimane. Diamondback Energy ha chiuso in rialzo di oltre il +4%.
• Valero Energy e Phillips 66 hanno chiuso in rialzo di oltre il +3%.
Cosa invece non ha aiutato il mercato nell’ultima sessione?
• IPG Photonics ha chiuso in calo di oltre il -18% peggior titolo nello S&P 500 dopo che ha preveduto l’EPS registrato Q3 di $1.10-$1.40, dato peggiore del consenso di $1.49.
• Clorox ha chiuso in calo di oltre il -9% ieri dopo che ha riportato un EPS di Q4 di 95 centesimi, dato più debole del consenso di $1.32, e ha previsto un EPS 2022 di $5.40-$5.70, ben al di sotto del consenso di $7.60.
• La diffusione della variante delta Covid in tutto il mondo ha aumentato nuovi lockdown in alcune regioni dell’Asia e dell’Australia e ha scatenato la preoccupazione per un rallentamento della crescita mondiale. L’ultima epidemia ha raggiunto quasi la metà delle 32 province cinesi in sole due settimane e ha spinto la Cina oggi a cancellare i voli da e per Pechino e a mettere la città di Nanchino sottochiave. Inoltre, Pechino oggi ha bloccato treni in 23 regioni.
• La media di 7 giorni delle nuove infezioni statunitensi Covid è salita a un massimo di 6 mesi a 85.552.
Ma i mercati vicino ai massimi non temono l’aumento dei contagi Delta?
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Le azioni in Asia sono prevalentemente salite questa notte, gli investitori hanno fatto seguito all’ottima chiusura di Wall Street.
Ma allargando il focus e si guardando al mercato al di fuori della reporting season le cose cambiano. Il focus si sposta sul tema dei contagi e della sempre maggiore diffusione della variabile delta.
La variante Delta è molto più contagiosa della versione “originale”. E questo sta aumentando velocemente i casi oltre ad alzare la soglia per l’immunità di gregge. Negli Stati Uniti è stato pubblicato uno studio da una rivista scientifica che afferma che con la variabile Delta sarà necessario alzare il livello di immunizzazione della società all87% per poter raggiungere l’immunità di gregge.
Il valore precedente era al 70% circa.
Questo allungherà i tempi di convivenza con il virus e in maggiori difficoltà per sconfiggerlo.
Il recente focolaio della Cina è piccolo, sta infettando centinaia di persone meno rispetto alle migliaia e decine di migliaia di persone ammalate nei altrove, ma è comunque di gran lunga il peggiore che la Cina abbia avuto dalla comparsa della pandemia nella città centrale di Wuhan un anno e mezzo fa.
Non capisco come questo piccolo ma significativo aumento dei casi in Cina non stia attirando l’attenzione dei mercati.
Le severe restrizioni applicate in Cina al movimento e ai viaggi già in atto porteranno probabilmente i risultati desiderati. Ma la variante delta è particolarmente sfuggente, e la mia preoccupazione è quanto tempo sarà necessario per debellarla e a quale costo economico.
Ieri il rialzo dei titoli petroliferi ha spinto il mercato, durerà se la domanda cinese dovesse togliere un supporto fondamentale?
Mi chiedo se le previsioni che sono date in questi giorni dai managers delle varie aziende saranno rispettate nei mesi a venire.
Per il momento godiamo dei rally generati dalle trimestrali, ma seguo con attenzione i risvolti su consumi ed investimenti del nuovo lockdown in Cina e in Australia e che probabilmente arriveranno anche da noi.
A Wall Street intanto gli utili eccezionali guadagni hanno cosparso ottimismo.
Circa nove su 10 aziende dell’indice S&P 500 hanno pubblicato utili che hanno battuto le aspettative degli analisti.
Altre 100 altre società presenteranno rapporti questa settimana.
I livelli dei 3 maggiori indici americani dopo l’ultima sessione di borsa sono:
Il Nasdaq 100 ha guadagnato 97,80 punti, o +0,65%, a 15.061,42. Il record storico è stato registrato il 26 Luglio.
Il Dow Jones è salito di 278,24 punti a 35.116,41 per un +0,80%. Il record storico è stato registrato il 26 Luglio.
L’ S&P 500 è salito di 36,01 punti a 4.423,16 per un +0,82%. Nuovo record storico
L’indice Russell 2000 rappresentativo delle small-cap ha guadagnato il +0,25%, adesso vale 2.221,12.
Il rendimento del Treasury a 10 anni, che influenza direttamente i tassi di interesse sui mutui e altri prestiti al consumo, ha chiuso a 1,182% dall’1,184% del giorno precedente.
Il valore dell’oro dal minimo di marzo di 1680$ dollari l’oncia ha guadagnato 133$ ed adesso si attesta sui $1813 dollari.
Il prezzo del greggio americano è sceso di 19 centesimi chiudendo a 70,37 dollari al barile.
L’indice di volatilità VIX S&P 500 ieri inizialmente è salito ad un massimo delle ultime 2 settimane di 20,44, ma in seguito ha perso i suoi guadagni iniziali e si è stabilizzato a fine giornata a -1.42 a 18.04. Ora si trova abbastanza distante dal minimo di 14,10 registrato il 29 giugno.
L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo personalmente alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari. L'intento di questa analisi è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.
WisdomTree Tactical Update - 19.07.2021Pandemia, la variante Delta ora fa veramente paura. Borse in calo.
Scende ancora il prezzo del petrolio, dopo l’accordo tra Arabia e Emirati.
Il risk off mood fa crollare i rendimenti: Bund 10anni -0,37%, Treasury Us 1,22%.
Molta attesa per la riunione della ECB di giovedi’ 22.
La pandemia non da’ tregua e la rapida diffusione della “variante delta” agita e preoccupa analisti e investitori. La politica e la scienza sembrano, una volta ancora, incapaci di dare una risposta uniforme e veloce. L’azione dei Governi dei vari Paesi interessati e’ molto eterogenea: alcuni scelgono la strada, assai impopolare, di nuove mirate restrizioni, altri tengono duro sul reopening.
Nel Regno Unito, da oggi, riaprono, senza grandi limitazioni, tutte le attività economiche, ma il «freedom day» e’ rovinato dall’impressionante risalita dei casi, ormai attorno a 50 mila/giorno, e dal fatto che il Primo Ministro Johnson ed il Ministro delle finanze Sunak sono in autoisolamento “da protocollo”.
Altro motivo di ansieta’, ormai ineludibile, e’ l’inflazione americana troppo elevata (+5,4% in giugno il dato CPI-Consumer price index), sebbene l’autorita’ monetaria, alias la FED (Federal Reserve, Banca Centrale Usa) si ostini a definirla un fenomeno temporaneo, confermando gli stimoli emergenziali in vigore.
All’incertezza ha contribuito, almeno sino a venerdi’ 16, il livello troppo alto del prezzo del petrolio e la velocita’ con cui e’ salito da aprile in poi. Il fallimento dell’ultima riunione dell’Opec+ (13 Paesi esportatori + partners) aveva innescato una nuova fiammata dei prezzi del WTI (West Texas Intermediate), sino a $ 77/barile.
Un accordo e’ stato infine raggiunto venerdi’ 16 luglio, e prevede di aumentare la produzione mensile a cominciare da agosto e di eliminare i tagli decisi ad aprile 2020 in piena emergenza Covid-19 da settembre del prossimo anno.
Il prezzo del greggio (“WTI crude”) si e’ calmato, e stamane, 19 luglio, ore 12.30 CET, e’ sceso bruscamente a 69,7 Dollari/barile, ai minimi delle ultime 6 settimane. (vedere grafico pag. 2).
Tornando alle chiusure di venerdi’ scorso, 16 luglio, segnaliamo il Ftse Mib italiano a -0,33%, il Ftse100 britannico a -0,06%, il Dax tedesco a -0,57% ed il Cac40 francese a -0,51%. Depressa anche Wall Street: S&P-0,75% e Nasdaq -0,80%, con diffusi realizzi in tutti i settori.
E’ evidente, in questa fase, l’importanza delle scelte delle Banche Centrali Usa ed Europea, visto anche che altri istituti centrali di singoli Paesi hanno deciso variazioni restrittive di politica monetaria.
Da ultime, la Bank of Canada ha ridotto il ritmo degli acquisti di obbligazioni sul mercato (cd Quantitative Easing), mentre anche la Reserve Bank of New Zeland ha anticipato al mercato l’imminente stop del proprio “quantitative easing” emergenziale.
Ovvia la crucialita’ dei prossimi meeting dei banchieri centrali in Europa e negli Usa: il primo sara’ quello della Banca Centrale Europea di giovedì 22 luglio, e sara’ un momento di verifica e conferma delle dichiarazioni delle Presidente Lagarde al Financial Times, pochi giorni fa, sul fatto che questa riunione saebbe stata portatrice di novita’ sul futuro indirizzo di politica economica e monetaria.
Sull’altra sponda dell’Atlantico, Jerome Powell (Chairman della Fed) conferma l’intenzione di mantenere una politica monetaria largamente espansiva, cosa gradita ai mercati, ma sempre piu’ minacciata dall’esuberante crescita dei prezzi, cioe’ dell’inflazione.
La tragedia dell’alluvione in Germania e Belgio sembra, tra le altre ricadute negative, poter avere anche un impatto destabilizzante sul piano politico tedesco, come suggerisce l’impennata di consensi per il partito degli ecologisti (Grunen): un inizio zoppicante per l’era post Merkel.
Non soprende, in questo quadro preoccupato dalla “variante Delta” e del possibile rallentamento della fase di ripresa, la chiusura negativa di molti dei principali listini asiatici: il Nikkei225 giapponese ha perso il -1,3%, spaventato dall’impennata del numero di contagi nella Prefettura di Tokyo (+1.410 casi sabato), l’Hang Seng di Hong Kong il -2,2%, e il Kospi coreano il -1,0%.
Si sono “relativamente salvati” i maggiori indici continentali cinesi, Shenzen e Shanghai, entrambi finiti invariati. Li hanno aiutati le parole del Segretario di Stato americano Janet Yellen, che ha criticato la “linea dura” dell’”epoca Trump” e prefigurato una prospettiva di maggior dialogo, sebbene su temi complessi.
Molto negativa la mattinata delle borse europee, con perdita media in area --2,5% (ore 15,15 CET) e deciso riposizionamento “prudenziale/risk-off” evidente anche sul mercato obbligazionario con il rendimento del Treasury Usa decennale crollato a +1,22% (!!) e quello del Bund tedesco a -0,37%.
Data scarsita’ di dati macro europei, il calendario macro della settimana ha qualche momento rilevante negli Usa, dove saranno pubblicati gli indici PMI (Purchasing manager Index) flash di luglio e i dati sul mercato immobiliare residenziale di giugno.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 06.07.2021Borse europee ben intonate ieri, mentre Wall Street era chiusa per festivita’.
Petrolio ai massimi degli ultimi 3 anni, dopo il fallimento del meeting Opec+.
La ECB potrebbe riunirsi informalmente la prossima settimana. Novita’ in arrivo?
Le semestrali Usa iniziano la prossima settimana. C’e’ ottimismo.
La chiusura dei mercati azionari americani ieri, 5 luglio, ha determinato una seduta povera di trame operative, ma improntata ad un relativo ottimismo. Tutte le borse europee sono frazionalmente salite, con incrementi minimi per il Dax tedesco, +0,08%, ed il FtseMib italiano primeggiare con +0,63%.
La pubblicazione dei Pmi servizi (Purchasing Managers Index) di giugno ha battuto le attese, con l’indice dell’Eurozona a 58,3 punti, +0,3%, massimo dal 2006 e sopra la stima preliminare, quello Francese +0,4 punti a 57,8, quello della Gran Bretagna +0,3 punti a 62,0 e quello Italiano a 56,7, verso stime di 55,8. Leggera discesa per il dato tedesco, -0,6 punti a 57,5.
Ihs Markit, societa’ di ricerca che cura il sondaggio, sottolinea la difficolta’ di molte aziende a reperire manodopera qualificata e materie prime, e l’inaspettata velocita’ di crescita dei prezzi alla produzione. Problemi gia’ noti, che riaccendono i timori sull’inflazione.
Non a caso, i mercati obbligazionari hanno fatto registrare immediati rialzi dei rendimenti, poi riassorbiti. Ad influenzare i bond governativi dell’Eurozona ci ha pensato anche Isabel Schnabel, membro del board ECB (European Central Bank), che ha dichiarato che un’inflazione transitoriamente sopra al target e’ contemplata e accettabile.
La settimana prossima, l’ECB avrebbe programmato uno “special meeting” sul possibile cambio di “stance” monetaria, che potrebbe sortire qualche annuncio ufficiale. E’ dato per scontato un commento sull’inflazione attesa e “tollerabile”.
Il tema piu’ “caldo” resta comunque l’ulteriore balzo del prezzo del petrolio, ai massimi degli ultimi 3 anni, dopo il mancato accordo nella riunione OPEC+ (13 Paesi esportatori di petrolio + partners) sull’aumento della produzione proposto da Arabia Saudita e Russia.
La resistenza maggiore proviene dagli Emirati Arabi, che rivendicano una maggior quota in virtu’ dell’aumento della loro capacita’ produttiva dal 2018 in poi e non recepita nella basi di calcolo. Stamane, 6 luglio, il Brent (European North Sea light crude) si attesta a 77,4 Dollari/barile, +0,3%, ed il Wti (West Texas Intermediate) a 76,4 Dollari/barile +1,7% (ore 12.00 CET).
Vista l’impossibilita’ dell'unanimità richiesta nelle delibere importanti, l’incontro è stato annullato e rinviato a data da destinarsi. Le regole del “cartello” prevedono che, qualora non vi sia accordo, la produzione rimanga invariata rispetto all’accordo precedente. Il rischio che salti il cartello e’ remoto, ma al momento le posizioni sono lontane ed il prezzo del greggio trova sostegno.
Nonostante la chiusura di Wall Street, uno dei grandi temi della seduta di ieri, 5 luglio, e’ stata la recente progressione dei listini Usa, con l’indice S&P500 che ha segnato 7 sedute consecutive al rialzo, stabilendo 7 nuovi record storici.
Alcuni analisti vedono nel labour market report di Giugno, pubblicato lo scorso venerdi’ 2 luglio, il miglior propellente dei rialzi poiche’, oltre a ratificare la buona salute dell’economia americana, non e’ stato abbastanza esuberante da alimentare paure per l’inflazione e per la possibile svolta restrittiva della Fed (Banca Centrale americana).
Siamo a pochi giorni dall’avvio dell’earning season USA, che si prospetta incoraggiante, e scatenera’ l’attenzione su temi come crescita dei salari, difficolta’ a reperire lavoratori qualificati e tensioni sui prezzi delle materie prime.
Certamente, ripetto anche solo ad un mee fa, il contesto generale rende meno urgente un cambio di rotta della FED e pertanti i rendimenti dei Governativi flettono, con quelli del Treasury 10 anni sceso all’1.42%, minimo da inizio marzo.
Il fronte Covid continua a fare parlare,ma in toni meno allarmati. Il Primo ministro britannico Boris Johnson sarebbe orientato a confermare il nuovo passo di allentamento delle misure restrittive, dopo che l’aveva rinviato di un mese a causa variante Delta.
In USA la variante Delta supera il 50% dei casi, ma ospedalizzazioni e decessi sono molte meno che nella fase pre-vaccinale.
Sul versante macro asiatico, i report PMI cinesi hanno deluso, descrivendo un rallentamento dell’attivita’ economica. In particolare, spicca la discesa dei new orders, - 4 punti a 50.5, in parte controbilanciati dagli export orders tornati sopra 50, + 0.6 a 50.3. In positivo si rileva il rallentamento della crescita dei prezzi dei servizi, ma certamente il riaccendersi dei focolai in alcune regioni industrializzate ha avuto un prezzo.
Stamane, 6 luglio, i mercati asiatici hanno chiuso frazionalmente negativi, influenzati dall’impennata del petrolio e dall’inusuale attivismo del Governo cinese sulla “sicurezza informatica”.
Poco sotto la parita’ le Borse europee e i future americani. Il Dollaro Usa consolida i massimi recenti e scambia a 1,184 verso Euro (ore 13.00 CET).
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 05072021Il mercato del lavoro Usa e’ brillante, ma non crea allarmi.
L'azionario Usa vede positivo e segna ulteriori record storici.
Tassi sui governativi in discesa: l’inflazione non fa piu’ paura?
Riunione Opec+ bellicosa. Petrolio vicino ai massimi, nuovo meeting oggi.
Venerdi’ 2 luglio, il presidente americano Joe Biden ha parlato di progressi storici dell’economia, evidentemente compiaciuto per la crescita sopra le attese dei posti di lavoro negli Stati Uniti, 850 mila in piu’ solo a giugno, per un tasso di disoccupazione al 5,9%.
Secondo molti analisti, l’economia sta continuando a migliorare, ma non abbastanza da surriscaldarsi e indurre ad un prossimo “tapering” (Riduzione graduale degli acquisti sul mercato) da parte della Federal Reserve (Banca Centrale Usa).
In tale clima benigno la seduta a Wall Street, l’ultima prima dei festeggiamento dell’Independence Day, ha regalato all’Indice S&P 500 e al Nasdaq Composite nuovi record intraday e chiusure al rialzo, +0,75% e + 0,81%, rispettivamente.
Tanto ottimismo non e’ bastato a dare slancio ai mercati azionari europei, appesantiti dal comparto bancario, piuttosto inspiegabile visto l’ok probabile, da parte della ECB (Banca Centrale Europea), al pagamento dei dividendi, e dalle notizie sul diffondersi della variante Delta.
Cosi’ l'Indice Euro Stoxx 600 ha perso il -0,18%, col FtseMib italiano a -0,89%, il CAC40 francese a -1,06%, il Ftse100 britannico a -0,18%. Solo il Dax30 tedesco, +0,27%, e l'Aex di Amsterdam, +0,06%, hanno chiuso con frazionali progressi.
Sul fronte valutario, osserviamo la perdurante forza del Dollaro Usa, stabilmente sotto quota 1,19 verso euro e sopra 111 verso yen giapponese.
Stamane, 5 luglio, pur con trame operative condizionate dalla chiusura di Wall Street per la festa dell’indipendenza, le principali borse Asiatiche si muovono in ordine sparso: in Cina continentale registriamo il -0,2% del China50 ed il +0,44 % dello Shanghai, in Giappone il -0,64% del Nikkei225, in Corea il rialzo del Kospi, +0,24%, a Hong Kong il -0,36% dell’Hang Seng.
Alle prime ore di oggi, 5 luglio, e’ stato pubblicato uno dei piu’ attesi indici macroeconomici cinesi, il Caixin PMI Servizi (Purchasing Managers Index), sondaggio condotto presso i direttori degli acquisti delle aziende di servizi. Sembra segnalare un rallentamento dell’esuberante crescita della maggior economia asiatica.
In giugno, l’indicatore è sceso leggermente sotto la soglia di espansione di 50, cosa che non si rilevava dall’aprile 2020. I mercati non hanno avuto reazioni particolarmente allarmate, ma i prossimi dati su inflazione e prezzi alla produzione previsti venerdi’ prossimo, 9 luglio, saranno da seguire con attenzione per valutare la transitorieta’ del fenomeno.
Restando sempre in Cina, la notizia di un nuovo intervento del Governo nel campo delle nuove tecnologie e degli affari, ha fatto molto parlare. L’Amministrazione per la sicurezza informatica cinese ha intimato di rimuovere l’app di Didi (un app di servizi simile ad Uber), da tutti gli “shop virtuali” di applicazioni.
L’accusa da parte dell’ente di controllo risiede in una lista di violazioni alla normativa sulla raccolta dei dati personale degli utenti.
Il petrolio risente delle tensioni emerse tra alcuni “pesi massimi” dell’Opec+ della scorsa settimana, e che ha richiesto un aggiornamento della stessa per oggi, 5 luglio. Sia WTI (West texas Intermediate) che il Brent confermano i massimi dello scorso weekend, col primo a 75,4 Dollari/barile.
Oggi si cerchera’ la riconciliazione tra Arabia Saudita ed Emirati Arabi Riuniti. L’Arabia, sostenuta da una parte importante del “cartello”, tra cui la Russia, difende i termini dell’accordo esistente che prevede modesti incrementi della produzione nel breve periodo e l’estensione dell’intesa di lungo periodo sul regime dei tagli definito nell’aprile 2020 fino alla fine del 2021.
Serenita’ e fiducia regnano sul mercato dei Titoli Governativi europei, ed il differenziale (spread) tra BTP italiano ed omologo Bund tedesco (anomalmente debole), venerdi’ 2 luglio, e’ sceso nuovamente sotto la soglia di 100 punti base, livelli simili a quelli di marzo, quando la nomina di Mario Draghi a Primo Ministro Italiano aveva restituito credibilita’ al Debito.
Oggi, 5 luglio, col rendimento del BTP decennale inizia allo 0,78% e 100bps di spread col Bund 10 anni.
Stamattina e’ stato pubblicato anche l’indice PMI italiano dei servizi relativo a giugno: registra un nuovo balzo in avanti, da 53,1 a 56,7, battendo le attese di 56,2.
In generale, il quadro macro per la settimana e’ piuttosto articolato. Domani mattina, 6 luglio, sara’ la volta dell’indice tedesco ZEW, che sonda le aspettative degli imprenditori in Germania, mentre nel pomeriggio, negli Usa, sara’ pubblicato l’indice ISM dei sevizi che, pur permanendo in area decisamente espansiva,
Mercoledi’ 7 luglio, sempre negli States, saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione del FOMC (Federal Open Market Committe) della Federal Reserve.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 01.07.2021
Si e’chiuso uno dei migliori semestri per le borse mondiali.
Il mercato del lavoro privato in Usa conferma l’ottimo momento.
Inflazione italiana sotto le attese: solo +0,1% nel mese di giugno +1,3% annuo.
Riunione Opec+ in corso. Petrolio vicino ai massimi degli ultimi 3 anni.
Nell’ultima seduta del 1’ semestre, ieri 30 giugno, i listini azionari europei hanno chiuso in calo, soffrendo la crescente diffusione, dopo oltre due mesi di buone notizie, della variante Delta. I casi positivi sono in aumento nel Regno Unito, in Russia, e localmente in Spagna, pur con minori ospedalizzazioni, ricoveri e decessi.
Le Borse europee, partite bene in mattinata sulla scorta dei record di martedi 29 di Wall Street, nel corso della seduta hanno visto prevalere le vendite, ed in chiusura registriamo: Dax tedesco -0,99%, Cac40 francese -0,91%, Ftse britannico -0,67% e FtseMib italiano che, pur recuperando dai minimi, ha terminato a -1,01%, ignorando un paio di dati macro incoraggianti.
Il primo lo ha fornito Istat (Istituto nazionale di statistica) sull'inflazione di giugno, +0,1% mese su mese e +1,3% anno su anno, il secondo Confindustria (Associazione imprese industriali italiane), che, nella sua nota flash mensile sulla congiuntura, ha evidenziato la migliorata prospettive del GDP (Prodotto interno lordo) per il 2021, ora vicina a +5%.
Wall Street ha chiuso invece positiva: Dow Jones +0,61%, S&P 500 +0,13%, mentre il Nasdaq ha perso -0,17%. In ogni caso si e’ concluso uno dei migliori semestri per i mercati azionari Usa. Il saldo da inizio anno e’ decisamente buono: S&P 500 +14,4%, Dow Jones +12,7% e Nasdaq +12,5%.
Quantunque l’umore degli investitori sia disturbato dalla “variante Delta”, la cui diffusione potrebbe incidere sulla ripresa economica mondiale in atto, sembra prevalere l’ottimismo basato sui brillanti dati macro e sul confermato supporto di Banche Centrali e Governi.
Nella giornata di ieri, 30 giugno, i dati sul mercato del lavoro privato negli Usa sono stati sopra le attese. A maggio, secondo la rilevazione Adp (Automated data processing), sono stati creati 692 mila nuovi posti di lavoro privati, contro aspettative di 600 mila. L’indice PMI manifatturiero di Chicago è sceso a 66,1 punti, dai 75,2 di maggio, “torna sulla Terra” dopo il picco anomalo di maggio, ma conferma una robusta espansione.
Il Presidente della FED (Banca Centrale Americana) di Dallas, Robert Kaplan, ha detto che il tapering dovrebbe essere introdotto in modo graduale e che sarebbe piu’ opportuno iniziarlo prima invece che dopo.
Il suo omologo della Fed di Atlanta, Raphael Bostic, ha sottolineato come sia meglio attendere miglioramenti sull’occupazione, sebbene l’attività economica sia in “pieno recupero”.
Sul fronte “macro” asiatico, registriamo il lieve rallentamento dell'attività manifatturiera in Cina, causato da problemi nelle catene di approvigionamento e da alcuni focolai Covid in regioni ad alto tenore manifatturiero. L'indice Pmi (Purchasing managers Index) di giugno e’ sceso a 50,9 da 51 di maggio, ma e’ sopra il 50,8 previsto dal consenso.
Oggi, 1’ luglio, occhi puntati sulla riunione Opec+ (Associazione dei 13 maggiori esportatori + partners), chiamata a decidere i futuri livelli di produzione, proprio mentre le scorte Usa scendono più velocemente del previsto ed il prezzo del “crude” staziona sui massimi degli ultimi 31 mesi.
Le attese sono di un aumento della produzione di 500 mila barili/giorno, ma l'Opec+ dovrebbe anche discutere un’estensione oltre aprile 2022 dell’attuale accordo di ripartizione delle quote e degli aumenti produttivi.
Ieri, 30 giugno, dopo i dati sulle scorte Usa, scesi oltre le attese, il WTI (West Texas Intermediate) e’ salito dell’1%. Scambia stamane (ore 10.30 CET) a 74,4 Dollari/barile.
In campo valutario, prosegue il rafforzamento del Dollaro: il cambio contro Euro, pari a 1,184 (ore 10.40 CET), consolida il recupero del 2,6% di giugno, miglior performance mensile da inizio pandemia.
Clima sereno sul mercato dei titoli Governativi: lo spread tra Btp decennale e omologo Bund tedesco e’ 102 bps, in calo rispetto ai 104 di martedi’ 29, col rendimento del decennale italiano a 0,83%. Il T-Bond decennale Usa rende +1,48%, testimoniando “cessato allarme” sull’inflazione, per ora.
Stamattina, chiusura cedente della prima seduta del secondo semestre per i listini asiatici. Hong Kong e’ chiusa per festività, le piazze continentali cinesi Shanghai, -0,07%, e Shenzhen -0,81% risentono della pubblicazione dell’indice Caixin Pmi manifatturiero: 51,3 punti, sotto il consensus di 51,9. Nikkei giapponese -0,29%, Sensex indiano -0,11% e Kospi coreano -0,44%.
Le Borse europee sono in rialzo, mediamente +0,7% (ore 12.00 CET) recuperando la sottoperformance di ieri. I future Usa indicano aperture mediamente in rialzo dello 0,4%, nel giorno della pubblicazione delle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e dell’indice Ism manifatturiero.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 30.06.2021Borse europee volatili, preoccupate dalla variante Delta.
Le banche Usa passano gli stress tests e tornano a pagare dividendi.
Scendono i tassi di interesse sui Govies: minore allarme inflazione?
Gli EU Bonds sono molto richiesti: nasce un filone di bond ad alto rating.
Le Borse mondiali sembrano volersi avviare a chiudere senza grande slancio, un semestre comunque molto positivo. Alla chiusura di ieri, 29 giugno, registriamo indici americani quasi immobili, con lo S&P500 ed il Dow Jones appaiati a +0,03%, ed il Nasdaq a +0,19%. Dall'inizio dell'anno lo S&P 500 e’ cresciuto del +14% e il Nasdaq del +13%. Niente male!
Per una volta, sono stati i titoli del settore bancario Usa ad attirare interesse, visto il brillante superamento degli stress test della Federal Reserve (Banca Centrale Americana), da parte di tutti i principali istituti, che potranno cosi’ tornare al pagamento dei dividendi, pari a circa 2 miliardi di Dollari solo nel prossimo trimestre ed ai buyback. (Fonte: Financial Times).
Anche in Europa le banche attendono il via libera dal supervisore (ECB, Banca Centrale Europea) per superare l’attuale moratoria in vigore sino ad agosto 2021.
Numerosi listini europei sono comunque riusciti a recuperare la perfomance opaca di lunedi’ 28 e ieri, 29 giugno, hanno fatto segnare buoni progressi, pur chiudendo sotto i massimi di giornata, penalizzate dall’allarme “variante Delta”: tra essi, l’Euro Stoxx +0,43%, il Dax tedesco + 0,88%, il Ftse Mib italiano +0,52%, il Ftse di Londra +0,21%, l’AEX olandese +0,46% e l’Ibex spagnolo +0,18%.
In media, da inizio 2021, le borse europee registrano progressi tra il 10 ed il 15%.
Pur in una cornice macro che resta globalmente benigna, sull’umore dei mercati pesano alcuni fattori, quali la possibile svolta restrittiva delle banche centrali, l’inflazione, i tassi di interesse in risalita e, da ultimo, come gia’ citato, la variante Delta.
Se si osservano le principali dinamiche del mercato obbligazionario governativo non sembra emergano allarmi particolari, visto che i rendimenti, nelle ultime settimane, sono poco mossi, e incorporano aspettative di inflazione piu’ basse di quelle ipotizzate a fine aprile. Forse i mercati si stanno allineando alla narrativa della FED e delle ECB sulla “transitorieta’ del fenomeno”.
Il “grande osservato europeo”, cioe’ il Btp decennale italiano, scambia placidamente a +0,85% (ore 12.45 CET), e lo spread con l’omologo Bund tedesco e’ stabile a 104 bps.
Intanto il mercato del reddito fisso si arricchisce di nuove emissioni targate EU, e di altre di natura ESG (Environment, Social, Governance compliant) e variamente “sostenibili”.
Ieri, 29 giugno, ha avuto un ottimo successo l’emissione “dual tranche” dell’Unione Europea (EU Bonds) per un controvalore di Euro 15 miliardi e scadenze a 5 e 30 anni: altre emissioni di Eu Bond, per ulteriori 45 miliardi circa sono previste entro l’anno.
A riprova del successo dell’operazione, una domanda pari a Eur 133 miliardi e gli scambi vivaci sul mercato secondario a prezzi attorno a quelli di emissione.
Qualche novita’ e’ arrivata dal fronte valutario, col recupero dello Yen giapponese innescato dall’annuncio della Bank of Japan di ridurre gli acquisti di bond sul mercato a partire dal mese di luglio: evidentemente il “tapering”, una volta ufficializzato, non e’ necessariamente negativo.
Si registra anche il tentativo di apprezzamento ulteriore del Dollaro americano che, contro Euro, consolida quota 1,188. Il trend di rafforzamento del Dollari Usa andra’ chiaramente verificato al momento della diffusione dei dati del mercato del lavoro negli Stati Uniti, che spesso generano direzionalità alla moneta.
Domani, 1’ luglio, segnaliamo l’importante appuntamento con la riunione mensile dell’Opec+ (Organizzazione dei 13 maggiori Paesi esportatori di petrolio+partners): e’ attesa la conferma della graduale rimozione dei tagli “emergenziali” introdotti l’estate scorsa in risposta alla pandemia.
Stamattina, 30 giugno, e’ stato pubblicato l’indice PMI (Purchasing Managers Index) manifatturiero cinese di giugno, ancora largamente espansivo ed in linea con le attese. Con sollievo di molti, si registra una diminuzione delle attese rialziste sui prezzi, segno che le misure volute dal Governo per raffreddare l’impennata delle materie prime hanno prodotto i primi effetti.
Pur con qualche cedimento del comparto “servizi”, rispetto all’esuberanza dei mesi scorsi, il dato conferma una tendenza alla ripresa economica, solida e senza eccessi, in linea con le attese aggiornate dal Governo.
I listini azionari asiatici stamane, 30 giugno, hanno evidenziato chiusure miste: Nikkei giapponese -0,07%, Hang Seng di Hong Kong -0,53%, Shanghai +0,50%, Kospi coreano +0,30%.
La mattinata, per le borse europee, e’ stata negativa, attorno a -1% medio (ore 13.15 CET), a causa delle preoccupazioni sul possibile impatto della variante Delta sulla ripresa economica europea e globale.
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WisdomTree Tactical Update - 24.06.2021Giornata di cali sui mercati azionari europei, nonostante i buoni dati macro PMI Eurozona
Qualche segnale contrastante dai dati macro negli Stati Uniti
Rallentano le vendite di case nuove negli Usa, pesano gli aumenti di prezzo di legname ed altre materie prime
Petrolio ai massimi da 3 anni, grazie a domanda in crescita e calo scorte Usa.
L’effetto tranquillizzante dell’audizione alla Camera del Presidente della Federal Reserve (Banca Centrale Americana), Jerome Powell, assieme ai positivi indicatori macro sull'economia dell’Eurozona, con indice Pmi (Purchasing Managers Index) composito salito a 59,2 punti in giugno (massimo dal 2006), avrebbero potuto dare sostegno alle Borse europee, invece ha prevalso la cautela.
Tutti i listini del “vecchio continente” hanno terminato la seduta di ieri, 23 giugno, in perdita. L’indice FTSE Mib italiano ha segnato -0,94%, il Ftse100 britannico -0,23%, il Cac40 parigino -0,91%, l’Ibex di Madrid -0,82%, e il Dax30 tedesco -1,15%.
Anche Wall Street si e’ mossa poco, col Dow Jones che ha terminato la giornata in lieve ribasso, -0,07% e lo Standard&Poor’s 500 invariato, +0,01%. Il listino tecnologico Nasdaq, con un minimo rialzo, +0,14%, ha stabilito un ulteriore record storico.
La prospettiva delle aziende tecnologiche, evidentemente, ha la meglio sui timori per l’esito della discussione della Commissione Giustizia della Camera Usa su ben sei progetti di legge che puntano a limitare il potere delle grandi aziende tecnologiche tra cui Facebook, Google Apple, Amazon: seguiremo con attenzione gli sviluppi.
Giornata importante, quella di ieri, sul versante ”macro”. L'economia europea è in ripresa, e la crescita della domanda per consumi e investimenti sospingono finalmente gli indici dei servizi (PMI relativo salito a 58,0 da 55,2) oltre a quelli della manifattura, testimoniando l’effetto benefico del re-opening.
Qualche indicazione contrastante e’ emersa invece dai dati Usa di giugno diffusi nel pomeriggio di ieri, 23 maggio.
Mantre l'indice PMI manifatturiero è aumentato a giugno per la tredicesima volta consecutiva, da 61,5 a 62,8 punti, verso stime di 61,5. L'attività nei servizi registra invece una flessione a 64,8 punti, dopo il dato record di maggio a 70,1. Stiamo comunque parlando di una robusta espansione economica.
Anche le vendite di case nuove in maggio negli Stati Uniti hanno un po’ deluso, con un calo del -5,9%, curiosamente identico al dato di aprile, a 769.000, contro attese di 859.000.
Pur senza grande impatto sui mercati, segnaliamo che nel 1’ trimestre del 2021 il deficit USA delle partite correnti è aumentato del +11,8% a $ 196 miliardi, rispetto al trimestre precedente, e pari al 3,6% del prodotto interno lordo, in peggioramento rispetto al 3,3% del 4’ trimestre 2020.
Ha invece fatto notizia ieri, 23 maggio, il crollo delle azioni Fanny Mae (Federal National Mortgage Association), una delle 2 Società a controllo statale che ha in garanzia, per circa $ 11 trilioni, una larga fatta dei mutui immobiliari americani.
Il collasso del prezzo dell’azione si deve alla decisione della Corte Suprema di rigettare l’appello di alcuni detentori dei suoi bond contro la decisione del Board di Fanny Mae di riservare il suo primo utile al Ministro del Tesoro Usa.
Il Treasury Note decennale rende l’1,50%, incorporando attese di inflazione in ridimensionamento nei prossimi mesi: considerato che sulla scadenza a 2 anni il rendimento e’ attorno a 0,25%, si deduce che il differenziale tra le 2 scadenze e’ sceso a 125bps, da circa 160 bps di fine marzo.
Questa riduzione della pendenza della curva dei tassi (in inglese “steepening”) normalmente e’ un indicatore anticipatore (1 o 2 trimestri) di rallentamento dell’economia.
Non e’ detto che lo sia anche questa volta, poiche’ molto dipende dalle scelte della FED (Banca Centrale Americana), nei prossimi mesi, sul tema dei tassi e del “tapering” (riduzione graduale degli acquisti di titoli obbligazionari sul mercato).
Il petrolio conferma i massimi recenti, col WTI (West Texas Intermediate) a 73,5 Dollari/barile, +0,6% ed il Brent (European North Sea) a 75,6 Dollari/barile (+0,6%, ore 10.30 CET) ). sostenuti da una domanda globale di gasoline e jet fuel in piena ripresa e dal calo delle scorte strategiche Usa, ai minimi degli ultimi tre anni.
Qualche cedimento si nota su altre commodities, come i metalli industriali ed il legname, ben sintetizzato, stamattina, dal -0,3% del Bloomberg Commodity Index (ore 8.00 CET).
Stamane, in Asia, poche novita’: il Nikkei 225 giapponese ha segnato -0,05%, e nel China cluster” si notano Shanghai a +0,025 e l’Hang Seng di Hong King a +0,35%. Buona intonazione per il Kospi50 coreano, +0,32% e per il Sensex indiano, +0,42%.
Le piazze azionarie europee sono positive, guadagnando mediamente il +0,7%. Futures su Wall Street in rialzo di circa 0,4% (ore 10.45 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri .
EUR/USD – Previsioni e Analisi per Giugno 2021La nostra previsione del mese scorso sul cambio EUR/USD si è rivelata corretta: avevamo previsto un rialzo dell’euro sulla scia della ripresa economica e del graduale allentamento delle restrizioni. Pesa anche, ovviamente, il fatto che negli Stati Uniti il problema dell’inflazione si fa sempre più sentito sui mercati.
Dove andrà EUR/USD a giugno 2021? Siamo qui per scoprirlo insieme, analizzando come sempre le notizie, i dati e i fattori più importanti per fare previsioni sul tasso di cambio.
In questa guida puoi trovare le nostre previsioni generali per il mese in arrivo.
Sguardo ai dati macroeconomici
É nostra abitudine aprire le analisi sul Forex con uno studio dei dati macroeconomici. Osservando l’andamento di due economie, diventa molto più concreta la possibilità di prevedere l’andamento delle loro valute. Anche questo mese il calendario economico ci presenta un riassunto interessante, in cui vale la pena di segnalare soprattutto alcuni dati:
Negli Stati Uniti il numero di offerte di lavoro schizza alle stelle, così come i prezzi degli immobili, segnalando una ripresa molto veloce
Sempre negli USA sono stati incoraggianti i dati sugli ordinativi di beni durevoli (+1%) e sull’indice dei prezzi al consumo
Ripresa più moderata ma finalmente in moto in Europa, che centra gli obiettivi sul PIL e vede un lieve aumento della produzione industriale
Se guardiamo soltanto i dati, è indiscutibile che il mese degli Stati Uniti sia stato particolarmente positivo e migliore di quello europeo. Questo fa aumentare le attese sul tasso di inflazione, ma non è ancora arrivato un forte segnale dalla Federal Reserve riguardo al rialzo dei tassi centrali. Fino a quando rimarrà l’idea di rimandare questo aumento al 2022, i segnali di inflazione potrebbero continuare a svalutare il dollaro.
USA: dal mercato del lavoro altri segnali di inflazione
Gli Stati Uniti stanno vivendo una situazione particolare dovuta alla ripresa dell’attività economica. Possiamo definirla una vera e propria crisi del lavoro, ma una crisi atipica: anziché esserci troppa disoccupazione, le imprese non riescono a trovare dipendenti. Il numero di posti di lavoro vacanti nell’economia è al suo record storico, malgrado il tasso di inoccupazione rimanga più alto di quello pre-Covid.
La spiegazione più probabile è che molte persone stiano proseguendo percorsi iniziati durante la pandemia: formazione, opportunità di lavoro autonomo o pensionamento anticipato. Considerando il generoso assegno di disoccupazione, sicuramente ci sono anche tante persone che in questo momento non reputano impellente trovare un nuovo posto di lavoro.
La situazione è diventata così particolare che McDonald’s sta addirittura pagando 50$ le persone disposte a presentarsi a un colloquio di lavoro, mentre la catena Chipotle ha alzato a 100.000$ lo stipendio di un restaurant manager, posizione che normalmente si arriva a ricoprire con appena tre anni di esperienza dal primo impiego nella società. Al di fuori di queste curiosità interessanti, la situazione riguarda da vicino la questione dell’inflazione di cui stiamo parlando da alcuni mesi.
La famosa curva di Philips, poi ripresa dal premio Nobel Arkerlof, ci ricorda che esiste una relazione diretta tra occupazione e inflazione: negli anni in cui l’occupazione aumenta, anche il tasso di inflazione aumenta. Considerando che i salari stanno già aumentando e che i sussidi di disoccupazione verranno prima o poi ridimensionati, spingendo le persone a cercare un posto di lavoro e dunque aumentando ulteriormente l’occupazione, il mercato del lavoro potrebbe ulteriormente stimolare l’inflazione.
UE, importante attesa su consumi e vacanze
Come abbiamo visto commentando i dati del calendario economico, in questo momento l’Eurozona sta iniziando a uscire dalla crisi. Ma non è una ripresa veloce e non è una ripresa al pari di quella americana o inglese, parzialmente perché la campagna vaccinale qui è iniziata dopo ed è proseguita con diversi ritardi nelle consegne. Ora inizia il vero periodo di test per capire quanto rapidamente l’economia saprà riprendersi.
In estate l’economia rallenta, questo è risaputo. Ma verranno messi alla prova i settori più colpiti durante la pandemia: alberghi, voli, crociere e in generale tutto ciò che è direttamente correlato al turismo e ai consumi. Il Q2 e il Q3 del 2021 saranno i mesi in cui capiremo di più sul futuro del cambio tra euro e dollaro americano. Siamo diretti verso una ripresa come quella successiva alla crisi del 2008, totalmente a due velocità, in cui la crescita europea rimane stagnante? Oppure questa volta l’Eurozona riuscirà a rimanere al passo delle altre nazioni sviluppate?
La risposta a queste domande ci dirà quali equilibri potrebbero crearsi sul mercato del Forex nei prossimi 2-3 anni, per cui sarà molto importante tenere d’occhio il calendario economico.
Dov’è diretto il cambio EUR/USD a giugno 2021?
Il nostro parere è che l’euro continuerà il suo trend rialzista anche il mese prossimo, rimanendo fissi al nostro target di 1.2400 che a nostro avviso sarà raggiunto ancora una volta entro l’estate. Negli Stati Uniti l’inflazione rischia un’impennata importante nei prossimi due trimestri dell’anno, mentre in Europa la politica monetaria espansiva avuta durante il Covid inizierà a venire allentata.
XJO, INDICE S&P/ASX 200, Strategia rialzista di lungo periodoXJO, INDICE S&P/ASX 200, Strategia rialzista di lungo periodo
DATI:
COMPONENTI: 200 STOCKS DEL MERCATO AUSTRALIANO
AZIONI:
ABP Abacus Property Group, Adbri Ltd,Afterpay Ltd, AGL Energy Ltd, Als Ltd, ALU Altium Ltd AWC Alumina Ltd AMC Amcor Plc AMPAMP Ltd ANN Ansell Ltd APE AP Eagers Ltd APA APA Group APX Appen Ltd
ARB ARB Corporation Ltd ALL Aristocrat Leisure Ltd ASX ASX Ltd ALX Atlas Arteria AZJ Aurizon Holdings Ltd AST Ausnet Services Ltd ASB Austal Ltd ANZ Australia and New Zealand BankingGroup Ltd
AVH Avita Medical Ltd BOQ Bank of Queensland Ltd BAP Bapcor Ltd BPT Beach Energy Ltd BGA Bega Cheese Ltd BEN Bendigo and Adelaide Bank Ltd BHP BHP Group Ltd BIN Bingo Industries Ltd BKL Blackmores Ltd BSL Bluescope Steel Ltd BLD Boral Ltd BXB Brambles Ltd BVS Bravura Solutions Ltd BRG Breville Group Ltd BKW Brickworks Ltd BWP BWP Trust CTX Caltex Australia Ltd
CAR Carsales.com Ltd CGF Challenger Ltd CHC Charter Hall Group CLW Charter Hall Long Wale REIT CQR Charter Hall Retail REIT CNU Chorus Ltd CIM Cimic Group Ltd CWY Cleanaway Waste Management Ltd CUV Clinuvel Pharmaceuticals Ltd CCL Coca-Cola Amatil Ltd COH Cochlear Ltd COL Coles Group Ltd CKF Collins Foods Ltd CBA Commonwealth Bank of Australia CPU Computershare Ltd
COE Cooper Energy Ltd CTD Corporate Travel Management Ltd CGC Costa Group Holdings Ltd CCP Credit Corp Group Ltd CMW Cromwell Property Group CWN Crown Resorts Ltd CSL CSL Ltd CSR CSR Ltd
DXS Dexus DHG Domain Holdings Australia Ltd DMP Domino's PIZZA Enterprises Ltd DOW Downer Edi Ltd ELD Elders Ltd , EML Payments Ltd EHE Estia Health Ltd
EVN Evolution Mining Ltd FPH Fisher & Paykel HealthcareCorporation Ltd FBU Fletcher Building Ltd FLT Flight Centre Travel Group Ltd FMG Fortescue Metals Group Ltd GUD G.U.D. Holdings Ltd
GEM G8 Education Ltd GOR Gold Road Resources Ltd GMG Goodman Group GPT GPT Group GNC Graincorp Ltd GOZ Growthpoint Properties Australia GWA GWA Group Ltd HVN Harvey Norman Holdings Ltd HLS Healius Ltd HUB HUB24 Ltd IEL Idp Education Ltd IGO IGO Ltd ILU Iluka Resources Ltd IPL Incitec Pivot Ltd INA Ingenia Communities Group ING Inghams Group Ltd IAG Insurance Australia Group Ltd IVC Invocare Ltd IFL IOOF Holdings Ltd IPH IPH Ltd IRE Iress Ltd JHX James Hardie Industries Plc JHG Janus Henderson Group Plc JBH JB Hi-Fi Ltd JIN Jumbo Interactive Ltd LLC Lendlease Group
A2M The a2 Milk Company Ltd LNK Link Administration Holdings Ltd LYC Lynas Corporation Ltd MFG Magellan Financial Group Ltd MGR Mirvac Group MIN Mineral Resources Ltd MMS Mcmillan Shakespeare Ltd
MND Monadelphous Group Ltd MPL Medibank Private Ltd MQG Macquarie Group Ltd MTS Metcash Ltd MYX Mayne Pharma Group Ltd NAB National Australia Bank LtdNAN Nanosonics Ltd NCM Newcrest Mining Ltd
NEA Nearmap Ltd NEC Nine Entertainment Co. HoldingsLtd NHC New Hope Corporation Ltd NHF Nib Holdings Ltd NSR National Storage REIT NST Northern Star Resources Ltd NUF Nufarm Ltd
NWH NRW Holdings Ltd NWL Netwealth Group Ltd NWS News Corporation NXT NEXTDC Ltd OML Ooh!Media Ltd ORA Orora Ltd ORE Orocobre Ltd ORG Origin Energy LtdORI Orica Ltd OSH Oil Search Ltd
OZL OZ Minerals Ltd PDL Pendal Group LtdPLS Pilbara Minerals LtdPME Pro Medicus Ltd PMV Premier Investments Ltd PNI Pinnacle Investment Management Group LtPNV Polynovo Ltd PPT Perpetual Ltd PRN Perenti Global Ltd PTM Platinum Asset Management Ltd QAN Qantas Airways LtdQBE QBE Insurance Group Ltd QUB QUBE Holdings Ltd REA REA Group Ltd RHC Ramsay Health Care Ltd RIO RIO Tinto Ltd RMD Resmed Inc RRL Regis Resources Ltd RSG Resolute Mining Ltd RWC Reliance Worldwide Corporation LtdS32 SOUTH32 Ltd SAR Saracen Mineral Holdings LtdSBM ST Barbara Ltd SCG Scentre Group SCP Shopping Centres AustralasiaProperty GroupSDF Steadfast Group Ltd SEK Seek Ltd SFR Sandfire Resources LtdSGM Sims Ltd SGP Stockland SGR The Star Entertainment Group LtdSHL Sonic Healthcare Ltd
SIQ Smartgroup Corporation LtdSKC Skycity Entertainment Group LtdSKI Spark Infrastructure Group SLR Silver Lake Resources Ltd SOLWashington H Soul Pattinson & Company LtdSPK Spark New Zealand Ltd
SSM Service Stream Ltd STO Santos Ltd SUL Super Retail Group Ltd SUN Suncorp Group Ltd SVW Seven Group Holdings LtdSXL Southern Cross Media Group LtdSYD Sydney Airport TAH Tabcorp Holdings Ltd
TCL Transurban Group TGR Tassal Group Ltd TLS Telstra Corporation Ltd TNE Technology One Ltd TPM TPG Telecom Ltd TWE Treasury Wine Estates Ltd UMG United Malt Group Ltd URW Unibail-Rodamco-WestfieldVCX Vicinity Centres VEA Viva Energy Group Ltd VOC Vocus Group Ltd VUK Virgin Money Uk Plc VVR Viva Energy REIT WBC Westpac Banking Corporation
WEB Webjet Ltd WES Wesfarmers Ltd, WHC Whitehaven Coal Ltd, WOR Worley Ltd, WOW Woolworths Group Ltd, WPL Woodside Petroleum Ltd, WSA Western Areas Ltd, WTC Wisetech Global Ltd, XRO Xero Ltd
PREZZO (20/ 01 /2021): 6770 AUD
TARGET-PRICE Strategia di lungo termine
1°TP: 7199 AUD
2°TP: 11393 AUD
3°TP: 18183 AUD
4°TP: 24972 AUD
5°TP: 29156 AUD
WisdomTree Tactical Update - 04.06.2021Quadro macro molto benigno in Usa ed Europa.
Inflazione e tassi continuano a incidere sull’umore degli investitori.
Il rapport sul mercato del lavoro Usa di oggi e’ molto importante.
Sempre molto tesi I rapporti degli Usa con Russia e Cina.
Giornata incerta, e alla fine di consolidamento, quella di ieri, 3 giugno, per le Borse europee: il Dax tedesco ha segnato +0,24%, il Ftse inglese -0,6%, impattato dal trasitorio calo dei prezzi delle commodities, il Cac40 francese -0,2%.
La pubblicazione di un brillante indice PMI (Purchasing managers index) dell’Euro zona, faceva sperare in qualcosa di meglio: salito a 57,1 da 53,8 di aprile, segna il valore piu’ elevato da febbraio 2018, testimoniando il buon tono della crescita economica europea. L'indice PMIservizi è salito a sua volta a 55,2 da 50,5 di aprile, battendo le attese e portandosi ai massimi da 3 anni.
La Borsa italiana, dopo una partenza debole, ha chiuso in rialzo, FtseMib +0,29% (vedere grafico a pag.2), forse giovandosi dell’annuncio del miglioramento delle stime di crescita 2021 e 2022 del Pil formulate dall’FMI (Fondo Monetario Internazionale). Per il 2021 la crescita e’ vista al 4,3% dal 4,2% ad aprile, e per il 2022 la crescita al 4% dal 3,6% precedente.
L’outlook per il nostro Paese continuera’ a dipendere dall’evoluzione del quadro pandemico, su cui ci sono miglioramenti, dalla stagione turistica prevista in forte ripresa, e dall’azione del Governo sul fronte “riforme strutturali/Recovery Fund”.
L’FMI ha peratro raccomandato all’italia un “credibile piano di riduzione di debito e deficit”, visto che per l’anno in corso le previsioni sono allarmanti, con 159,9 e 11,8% rispettivamente. Insensibile a tali pericolose traiettorie dei conti pubblici, prosegue la situazione di calma apparente dei rendimenti sui Governativi, con quello del BTP 10 anni stabile a +0,9%, e lo spread BTP/Bund a 108 bps.
I progressi sulle vaccinazioni, sia in USA che in Europa, propiziano le riaperture di molte attivita’ e l’accelerazione della ripresa economica, ma alimentano anche i timori su una prospettiva “meno espansiva” della politica monetaria delle banche centrali e sull’inflazione.
Wall Street ha chiuso in calo moderato, sebbene i dato macro confermino la robusta crescita economica in corso: Dow Jones -0,07%, S&P500 -0,36% e Nasdaq -1,03%.
ll rapporto ADP sull’occupazione negli Usa, pubblicato ieri, 3 giugno, ha segnalato la creazione del maggior numero di nuovi occupati nel comparto privato da giugno 2020: 978.000 a maggio. Quasi in contemporanea, il dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti è calato a 385 mila, 20 mila meno della settimana prima e 10 mila meno delle stime.
L’Amministrazione Usa, sembra orientata a rinunciare all’aumento al 28% della tassazione sugli utili delle aziende, nel tentativo di convincere i repubblicani ad un accordo bi-partizan sul Piano infrastrutturale, che prevederebbe un aumento dello stanziamento di 1 trilione di Dollari. Molti analisti guardano con apprensione a questa deriva della spesa pubblica, basata in larga parte su nuovo deficit.
Sull’umore dei listini Usa pesano le tensioni crescenti con la Russia e la Cina. La prima ha annunciato l’azzeramento delle posizioni in Dollari dal Fondo Sovrano Russo, concentrandosi su Euro e Yuan, con l’obiettivo di ridurre l’esposizione agli asset americani. La Cina non manchera’ di reagire all’estensione, dal 2 agosto, del divieto imposto alle imprese americane di investire in aziende legate all’esercito cinese, che include anche Huawei.
Il Beige Book della Fed (Banca Centrale americana) sottolinea come l’aumento dei prezzi delle materie prima stia “filtrando” sui prezzi finali, spingendo all’insu’ l’inflazione, poiche’ le aziende riescono a trasferire i maggiori costi delle materie prime sui prezzi di vendita.
Tuttavia, il comparto dei Govies americani non si scompone, ed il rendimento del decennale staziona appena sopra il +1,62% (ore 12.00 CET).
Il prezzo del petrolio conferma i massimi degli ultimi 15 mesi, col WTI (West Texas intermediate) a 69,1 Dollari/barile (ore 12.15 CET).
Le scorte americane sono calate oltre le stime la scorsa settimana: -5,1 milioni vs attese di -2,4 milioni di barili, ed il rialzo recente dei prezzi e’ favorito dalle attese molto positive sulla domanda 2021/2022 e alla conferma da parte dei principali esportatori di accompagnare l’aumento dei consumi con aggiustamenti molto graduali.
Stamattina, 4 giugno, poco da segnalare sulle chiusure asiatiche: il Nikkei225 giaponese ha perso -0,47%, Hong Kong -0,12%, Shanghai sale marginalmente, +0,21%.
Le borse europee sono praticamente invariate (ore 12.30 CET), in attesa del rappoto sul mercato del lavoro americano, vero momento cruciale della giornata. Anche i futures sui listini USA sono poco mossi.
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WisdomTree Tactical Update - 03.06.2021Un altro piccolo passo avanti, a nuovi massimi, per I listini europei.
Inflazione e tassi continuano a preoccupare, soprattutto in Usa.
Il Prezzo del petrolio si rafforza ulteriormente: Brent sopra 70 $/barile.
Attesa per i dati del mercato del lavoro Usa di domani, 4 giugno.
Ieri, 2 giugno, le principali borse europee hanno chiuso la seduta in lieve rialzo: a Milano, il Ftse Mib, dopo aver stazionato a lungo in area negativa, e’ riuscito a risalire sul finale a +0,23%, il Cac40 parigino ha guadagnato lo 0,5%, il Ftse100 britannico lo 0,41% e il Dax di Francoforte lo 0,2%. Un piccolo progresso, ma sufficiente a far segnare un nuovo massimo storico allo Stoxx 600 a 451.
Anche Wall Street ha archiviato la seduta con un frazionale guadagno: Dow Jones +0,07%, Russell 2000 +0,13%, S&P 500 +0,14%, Nasdaq +0,14%, dopo una giornata povera di spunti operativi e di dati macro o eventi in grado di imprimere una chiara direzione: di questa calma piatta e’ testimone la volatilità, con l’indice VIX sceso ieri sino a 17,50.
Ancora una volta in rialzo il petrolio, decisamente ben impostato dopo che il meeting Opec plus (13 paesi esportatori piu’ partners) di lunedi’ 31 maggio ha confermato la strategia di un graduale ripristino delle quantita’, tagliate la primavera scorsa per effetto della crisi pandemica. La scelta e’ finalizzata ad accompagnare, senza shock di prezzo o colli di bottiglia di disponibilita’, l’attuale aumento della domanda.
Intanto, tra mille difficolta’ e reciproche diffidenze, proseguono i colloqui tra Stati Uniti e Iran sul tema del “nucleare”. Sebbene ci si trovi alla vigilia delle elezioni ed esistano diffuse paure per la vittoria dello schieramento piu’ anti-americano, le dichiarazioni sono distensive da entrambe le parti, e lasciano trapelare un certo possibilismo sull’aumento delle quote di esportazione di greggio da parte di Teheran.
In qualche modo il petrolio ha fatto eccezione, visto che per quasi tutte le materie prime, quella di ieri, 2 giugno, e’ stata una giornata di consolidamento.
Coi principali listini azionari sui massimi ed una calma apparente sul fronte dei tassi di interesse, si conferma la situazione di attesa per gli investitori, divisi tra l’ottimismo suggerito dalla forte ripresa dell’attivita’ economica globale e le paure che l’impennata dei prezzi di molte materie prime si traduca in inflazione strutturale ed in un marcato aumento dei tassi di interesse
Cio’ e’ particolarmente vero negli Stati Uniti, dove il tasso di inflazione al consumo ha toccato, in aprile, il 4,2%,e dove la FED (Banca Centrale americana) continua a ribadire la propria convinzione che l’aumento dei prezzi sia un fenomeno transitorio e che occorra attendere il ritorno a condizioni di piena occupazione prima di valutare se e come ridurre gli acquisti di titoli sul mecato (cd tapering).
Per tale ragione saranno di particolare interesse i dati sul mercato del lavoro di domani, 4 giugno, che forniranno un’indicazione attendibile sulla job creation indotta dall’esuberante ripresa economica in corso.
Come dicevamo, e’ molto curioso osservare la staticita’ del mercato obbligazionario, con rendimenti ancora a zero o negativi per diversi Govies “investment grade” europei e rendimenti nominali comunque bassi negli Usa, dove pure ci si puo’ consolare con ritorni postivi su tutta la “curva”.
Il rendimento del decennale Usa, attorno all’1,60% da oltre 3 settimane, sembra insensibile al fatto di essere pesantemente negativo in termini reali, almeno guardanto ad un orizzonte di 2/3 anni. Da qui il diffuso dilemma su quando e se verra’ a mancare l’azione di “doping” da parte delle Bance Centrali...
L’oro, che era riuscito a tenere quota 1.900 Dollari/oncia anche nella seduta di ieri, 2 giugno, oggi (ore 16.00 CET) perde circa il 2%, soffrendo delle dichiarazioni di alcuni esponenti della FED (Patrick Harker, Thomas Barkin) che “aprono” ad una prossima discussione sulla riduzione degli acquisti di asstes da parte della banca centrale.
Le chiusure asiatiche di stamattinata, 3 giugno, rivelano debolezza per le Borse del China cluster: Hong Kong -1,17%, e perdite piu’ ridotte per i listini continentali: Shanghai -0,36%, Shenzhen -0,65%. Forse ha inciso il dato di Pmi (Purchasing managers index) composito di maggio, sceso a 53,8 da 54,7 di aprile, sotto le attese di consenso.
Il Nikkei giapponese, +0,39%, metabolizza positivamente l’intenzione del Governo di introdurre nuove misure di supporto e stimolo all’economia, e la tardiva, ma finalmente concreta, accelerazione delle vaccinazioni.
La giornata europea, apparsa cauta sin dall’apertura, si prepara a chiusure poco variate (calo medio dello 0,25% alle 16.30 CET), in parallelo alla debolezza di Wall Street, mentre il Dollaro guadagna lo 0,6% riportandosi a 1,214 nei confronti dell’Euro.
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WisdomTree Tactical Update - 24.05.2021Il Governo cinese affossa le criptovalute.
Indici Pmi europei e Usa confermano ripresa, anche nei servizi.
Le materie prime si prendono una pausa: quanto durera’?
L’oro consolida i progressi recenti, oggi oltre i $ 1880/oncia.
Tra le Borse europee, quella italiana e’ stata l’unica a segnare un rialzo settimanale significativo, venerdi’ 21 maggio: Ftse Mib +1,1%, a sfiorare i 25mila punti e toccare il +12,3% da inizio anno. Per confronto, il Dax tedesco e’ salito dello 0,14% nella settimana e del 12,5% da inizio anno, il Cac40 francese invariato nella settimana e +15,0% year to date, il Ftse 100 britannico -0,4% nell'ottava e +8,4% da inizio anno.
In Europa, la scorsa settimana, in un contesto generalmente “piatto”, si sono comunque fatti notare il comparto delle utilities, automobilistico e famaceutico, con rialzi mediamente superiori all’1%.
Anche gli Stati Uniti archiviano l‘ultima seduta settimanale poco ispirati per i listini azionari. Il migliore e’ il “generalista” Russel 2000, +0,5%, seguito dal Dow Jones, +0,4%, mentre lo S&P500 ha chiuso a -0,10%, ed il Nasdaq e’ arretrato del -0,5%.
Il bilancio settimanale non e’ molto diverso: Nasdaq +0,3%, S&P 500 -0,4%, Dow Jones -0,51%. Il Nasdaq ha finalmente invertito il trend negativo che durava da 4 settimane.
Scarse e leggermente negative le reazioni alle dichiarazioni di Patrick Harker, Presidente della Fed di Filadelfia, secondo cui il Fomc (Federal open market committee) potrebbe trovarsi, prima di quanto sperato dai mercati, a valutare una riduzione degli acquisti sul mercato.
Effettivamente l’andamento del’economia Usa e’ molto spumeggiante e “naturalmente” inflattivo. I dati dei Pmi (Purchasing managers Index) di maggio, pubblicati lo scorso 21 maggio, lo confermano pienamente.
L’indice manifatturiero e’ balzato a 61,5, da 60,5 precedente, e attese di 60,2, mentre quello sui servizi e’ letteralmente esploso a 70,1 dallo scorso 64,7 e ben sopra il 64,5 atteso.
La quiete sembra essere tornata sul fronte obbligazionario Usa, col rendimento del Treasury decennale stabile, da diverse sedute, tra 1,62 ed 1,65%.
Anche in Europa i PMI flash di Maggio confermano la ripresa congiunturale in atto, col dato generale (Composite) in rialzo a 56,9 da 53,8 di aprile, ed un recupero particolarmente forte nei “servizi”, finalmente premiati dalle diffuse “riaperture”.
Il loro rialzo di quasi 5 punti, da 50,5 a 55,1, e’ circa doppio del previsto. In particolare, fa un certo effetto vedere il sottoindice dei nuovi ordini toccare il massimo da 5 anni.
Markit segnala che l’accelerazione più forte e’ in Francia, Italia e Spagna,mentre qualche segnale di stanchezza emerge dalla “manifattura” tedesca, che aveva brillato nei mesi scorsi.
Markit sottolinea anche rilevanti tensioni al rialzo sui prezzi alla produzione, testimoniando le difficolta’ dell’offerta a tenere il passo con la repentina accelerazione della domanda. Insomma, in parallelo ai progressi messi a segno dalle campagne vaccinali ed al regresso della pandemia, si sta delineando un quadro di robusta rirpesa per il trimestre in corso e decisamente positivo per quello estivo.
La settimana scorsa (17-21 maggio) e’ stata invece pesante per le criptovalute, che hanno portato la perdita accumulata rispetto ai massimi di meta’ aprile a quasi il 50%. Pesa soprattutto il bando, annunciato dal Governo Cinese, al mining, al trading e all’utilizzo delle criptovalute in transazioni commerciali. (vedi grafico).
Anche la maggior parte delle materie prime e’ arretrata vistosamente, contribuendo, d’altro canto, ad un raffreddamento dei timori di inflazione dei prezzi alla produzione (PPI). La Cina promette controlli e sanzioni per chi speculasse sui prezzi delle commodities, con fini di incetta speculativa e uso malizioso di fake news.
Di tale contesto paiono avvantaggiarsi i metalli preziosi ed in particolare l’oro, che si muove (ore 12.45 CET) con passo inesorabile verso i 1.900 Dollari/oncia, oltre 200 Dollaro sopra i minimi del 31 marzo.
Anche il petrolio fa storia a se’, e sale spavaldamente sulla scia di un contesto macro globale in piena ripresa. Il greggio WTI (West texas intermediate), consegna giugno, sale dell’1,7% a 64,6 Dollari/barile.(ore 12.45 CET).
Stamattina, le “chiusure asiatiche” rivelano, in media, contenuti rialzi: il Nikkei giapponese sale del +0,17%, col Paese ancora alle prese con la pandemia ed il Governo che ha riattivato misure emergenziali in diverse prefetture.
Hong Kong e’ invariata, mentre il resto del “China cluster” recupera: Shanghai +0,31%, Shenzhen +0,62%.
Sul versante europeo, con Francoforte chiusa per festeggiare la Pentecoste, e Milano che stacca dall’Indice Ftse Mib quasi l’1% di dividendi registriamo oscillazioni minime (Stoxx600 -0,3%). I future Usa segnano un rialzo dello 0,4% per S&P500 e Dow Jones (ore 13.00 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree Tactical Update - 12.05.2021La possibile fiammata dell'inflazione globale e’ una preoccupazione quotidiana per gli investitori, e ha ormai piu’ risalto della Pandemia.
I cali visti ieri, 11 maggio, sulle principali Borse europee, oltre che risentire delle vendite di titoli del Nasdaq della sera prima, sembrano legati ai timori di un rialzo del’inflazione e di un parallelo aumento dei tassi di mercato.
E’ ben noto come cio’ metta in discussione le valutazioni piu’ spinte di alcuni comparti azionari, quali la “tech”, che si fondano su prospettive temporali di lungo termine.
Sebbene sia troppo presto per dire che gli asset managers professionali stiano iniziando a a ridurre il rischio azionario, registriamo, nella giornata di ieri, 11 maggio, pesanti cali del FtseMib italiano -1,64%, del Ftse100 britannico -2,47%, del Dax tedesco -1,82% e del Cac francese -1,86%.
Insomma, quella di ieri, e’ stata la peggiore seduta del 2021, e ha fatto il paio con gli scivoloni dei principali Listini asiatici nella mattinata.
Va detto che la notizie sulla dinamica dei prezzi sono effettivamente allarmanti, considerando che i prezzi alla produzione (PPI) in Cina mostrano la crescita piu’ forte dal 2017, e che in Germania i maggiori istituti di ricerca si aspettano una crescita dei prezzi al consumo (CPI) al 3% anno su anno in maggio e giugno.
Non stupisce che nella giornata di oggi, 12 maggio sarà cruciale osservare il dato sull'inflazione negli Stati Uniti in aprile: un numero molto elevato, specie sulla componente “core”, farebbe suonare l’allarme e scatenare ipotesi di mosse restrittive da pare della Fed (Banca Centrale Americana), sino ad oggi ritenute improbabili nel medio termine.
Il “consensus” prevede un aumento del CPI (Consumer price Index) dello 0,2% mese su mese e del 3,6% anno su anno, complice l’effetto base di confronto con un Aprile 2020 particolarmente depresso. Lo stesso dato CPI, riferito alla componente “ core”, al netto di cibo ed energia, è visto in rialzo dello 0,3% mese su mese e del 2,3% anno su anno.
Gli analisti valuteranno la dinamica delle singole componenti e le interpreteranno in “ottica FED” per prevederne la possibile evoluzione della “stance monetaria”. Nel frattempo l’indice che misura l’inflazione Usa sulla base dei tassi di break-even, ha toccato ieri il livello più elevato dal 2006.
Tornando ai mercati azionari, ieri 11 maggio, anche Wall Street ha chiuso debole, ma in particolare il Nasdaq ha quasi annullato il calo sul finale, a -0,09%, senza pertanto replicare il forte calo della seduta precedente. Piu’ pesante la flessione del Dow Jones, -1,36% sotto 34.300 punti, dopo che lunedì 10 maggio aveva superato per la prima volta quota 35 mila. I rendimenti dei Treasuries sono piuttosto statici, con quello del decennale vicino 1.60%, ma i dati di CPI di oggi potrebbero riaccendere volatilita’ e movimenti al rialzo.
Sembra essersi dunque invertita, almeno quardando agli indici Usa, quella sector rotation che aveva portato gli investitori a puntare di piu’ sui settori esposti alla “riapertura” e a scapito della tecnologia, che tutti ricorderemo come la “regina delle performances” nelle fasi acute del lockdown.
Guardando al “reddito fisso”, lo spread tra BTp e Bund 10 anni e’ rimasto stabile, attorno ai 114 bps, in una giornata di rialzi di rendimenti per tutti i Governativi dell'Eurozona. In specifico, si nota l’ascesa del rendimento del BTP decennale allo 0,99%, vicinissimo all’1% mai piu’ toccato dal settembre 2020.
Sul fronte valutario, il Dollaro resta debole e stamani, 12 maggio (ore 12.30 CET), scambia a 1,2135 verso Euro. Boom di Ethereum (vedere grafico).
Il prezzo del Petrolio prosegue la fase di consolidamento dei massimi recenti: il Wti consegna giugno, segna un rialzo dello 0,8% a 65,8 Dollari/barile (ore 12.30 CET), sulla scorta di uno shortage momentaneo di carburanti sulla costa orientale Usa causata dal cyber-attack di lunedi’ 10 maggio.
Le pressioni inflattive innescate dalla salita dei prezzi delle materie prime, hanno pesato sulle Borse asiatiche stamani, 12 maggio, mediamente ai minimi degli ultimi 2 mesi. Impressionante il crollo di Taiwan, dove l’indice Taiex ha perso fino a -8.6%, per poi chiudere a -4,6%, 9 punti sotto i massimi di aprile. Ad incidere sono i problemi dei semiconduttori ed i sintomi di ripresa del Covid-19.
In ribasso la Borsa giapponese, col Nikkey a -1.6%, minimo da sette settimane.
L’incertezza predomina listini azionari europei, +0,1% dell’Euro Stoxx 50 (ore 12.45 CET).
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