reingresso NICK da 25,485 no stopreingresso NICK da 25,485 no stop, un barlume di reazione sul settimanale, proviamo a crederci, anche se dovessimo cannare un po' di metalli in portafoglio fanno sempre antinflazionismo, la stagione commodity non è finita qui.Longdi nisviumAggiornato 3
Tesla ETF aggiornamentoBuonasera , aggiornamento sull'investimento nell'ETF su Tesla 3x . Raggiunto il 50% di profitto , ora andrò a vedere l'analisi ciclica sull'azione poichè dovremmo essere arrivati alla fine del ciclo T+2 inverso. Buon trading Guys !!di maurinho3
Oro e Dollaro segnali tecnici rialzisti HDRO PFE 26.08.23Jackson Hole non regala sorprese come lo scorso anno e i mercati finiscono la settimana senza novità tecniche eclatanti. A parte la situazione di oro e dollaro che continua a segnalare possibili tensioni a venire sui mercati finanziari. Analizziamo ETF Idrogeno HDRO e Pfizer PFE.19:59di GiuseppeMessina18
Settore Industriale XLIL'analisi di oggi vuole mostrare il quadro tecnico dell'ETF rappresentativo del settore industriale dell'SP500: AMEX:XLI L'ETF settoriale si compone di industrie come quella dei macchinari, difesa e aerospaziale, conglomerati industriali, trasporti via terra, costruzioni, aeronavale, ecc... Fra le aziende di cui si compone e che pesano di più troviamo nomi come Caterpillar, Boeing, General Electric, Lockheed Martin Corp,ecc... Questo settore tende ad avere buone performance in contesti di economia in espansione e politiche monetarie caratterizzate da bassi tassi di interesse, considerando che queste imprese incrementano i loro investimenti; il contrario della situazione economica che stiamo vivendo dal 2022, con gli aumenti dei tassi più sostanziosi e rapidi da 20 anni a questa parte, e con le banche centrali che provano a spegnere la fiammata inflazionistica post pandemia nonchè la scarsa crescita del pil che molte economie sviluppate si sono trovate a fronteggiare. Messo in relazione l'ETF settoriale con l'ETF rappresentativo dell'indice SP500, possiamo osservare i cambiamenti di forza relativa fra i due strumenti, dal 2022 ad oggi. A sinistra,l'ETF settoriale si muove in trend ribassista, ritracciando dai massimi storici di 107,88 dollari fino ad 82,75 dollari di Ottobre 2022, seguendo il contesto economico di fondo e, tuttavia, mostrando una forza relativa in leggero aumento rispetto all'SP. Dai minimi in area 82,75 dollari, il settore industriale riparte esplosivamente, rompendo la trendline ribassista a Novembre 2022, e mostrando una forza relativa (grafico a destra) in fortissimo aumento. Possibile segno di ripartenza era anticipabile già con la divergenza rialzista fra ETF settoriale e indicatore MACD in corrispondenza dei due minimi di Luglio 2022 e Ottobre 2022. Il settore rimane stabile da fine 2022 fino a Maggio 2023 muovendosi in cosnolidamento laterale con forza in calo rispetto all'indice di riferimento, il quale nelllo stesso periodo mostrava una crescita maggiore. Questi ultimi mesi del 2023 sono stati importanti per il settore in quanto abbiamo assistito al rilascio dei risultati trimestrali di molte imprese industriali, le quali hanno riportato valori superiori alle attese in generale, contribuendo ad aggiornare i massimi storici e segnando nuovi picchi in area 111 dollari con forza relativa in ripresa. di peppe_10
DAX candela engulfing bearish e outside 24.08.23Segnale tecnico molto negativo per gli indici europei che potrebbero aver concluso qui il rimbalzo degli ultimi giorni. Situazione tecnica interessante per il petrolio che sta caricando una "molla" dagli obiettivi importanti. NVIDIA non trascina il Nasdaq dopo la trimestrale. Tutti gli indici americani ripiegano pesantemente sotto la MM200 sulla scala M30. 17:07di GiuseppeMessina27
Crollo dei rendimenti DE10Y US10Y 23.08.23Rendimenti in picchiata in Europa trascinano anche il decennale USA. Oro recupera 1900 target 1960. Indici azionari testano la MM200 discendente sulle scale intraday a 30M. Russell sempre debole. Nvidia sale del 8% dopo la pubblicazione dei dati. Analizziamo LVMH ACEA Amplifon Danone.20:00di GiuseppeMessina16
Simposio Jackson Hole...i miei tavoli apertiNella giornata del 24.08 inizierà il simposio di Jackson Hole, consueto appuntamento di discussione macroeconomica che da almeno 3 decadi è diventato un must e dove partecipano attori di spicco del mondo economico, politico ed accademico per favorire un sano e costruttivo dibattito. Il simposio potrebbe essere il primo di alcuni appuntamenti che potrebbero favorire la comparsa di volatilità sui mercati per dare una "scossa" ancora più definita a questo mese di agosto e dove per forza di cose i temi caldi saranno inflazione, tassi d'interesse, possibile contagio proveniente da crisi di economie asiatiche. Come da titolo, per quanto mi riguarda sarò particolarmente attento "al mio orto" osservando i possibili effetti sui mercati dove attualmente sono esposto o vorrò incrementare l'esposizione: - Mercato Azionario: Ho una leggera posizione long su S&P500 in attesa di direzionalità e volatilità per capire o confermare la gestione pianificata; - Mercato Obbligazionario domestico: Sono particolarmente esposto ai BTP (ottica swing), accumulando posizioni sui recenti ribassi, confidando in un ritorno delle quotazioni sopra la pari entro il prossimo trimestre; - Mercato Obbligazionario Globale: Come sopra, particolarmente esposto in virtù della forte discesa e dell'accumulo posizioni. In questo caso non si parla di operazione di swing, ma di un vero e proprio posizionamento di medio termine. - Natural Gas: La repentina discesa delle quotazioni, mi ha quasi "costretto" a prendere posizione long, anche se con size di sicurezza, eventualmente da incrementare, in attesa di eventuali fluttuazioni al rialzo del prezzo nei prossimi 3/6 mesi. In questo caso il fattore tempo è fondamentale in virtù del costo di mantenimento dell'operazione e l'effetto backwardation. Resto alla finestra invece, ma flat su Cripto, Crude Oil, Gold ed investimenti in Forex. Tutto qui, al momento è questo il mio portafoglio composto da poche posizioni e tutto sommato strumenti abbastanza semplici (futures ed ETF). di DomenicoIvanPontillo8
Ecco il mio investimento su ETF TeslaBuongiorno , ecco l'operazione fatta su ETF Tesla come accennato nell'analisi allegata fatta settimana scorsa . Già ottimo gain del 34% Molto bene , evviva l'analisi ciclica !! Solo grazie a questa analisi potevo sapere che era il momento di entrare . Buon trading Guys !!di maurinho5
SPX target scala weekly 4200 18.08.23Settimana cruciale con gli azionari che si allungano al ribasso, e si portano su livelli importantissimi di supporto che, se venissero rotti, aprirebbero scenari ribassisti importanti. L'oro rompe al ribasso area 1920 e se dovesse proseguire la forza del dollaro potrebbe andare a testare i supporti fino a 1820. La crisi in Cina del settore immobiliare, con il fallimento di Evergrande ed il default di Country Garden, accentua la debolezza dello Yuan e la forza del dollar index che testa area 103. L'ETF bancario USA riprende pericolosamente la strada del ribasso con un segnale tecnico deciso. Analizziamo Infineon Tesla Bitcoin.19:22di GiuseppeMessina1114
TIP/IEF: anticipare il tasso di inflazione con il mercato bondUno strano caso: nonostante la disinflazione, il mercato sconta l'esatto contrario. Buongiorno a tutti. L’analisi di oggi avrà l’obiettivo di condividere un indicatore anticipatore del tasso di inflazione a livello statunitense grazie all’utilizzo del mercato obbligazionario. I protagonisti dell’analisi: • Tasso di inflazione • Indice di sentiment TIP/IEF • ISM sull’attività economica del settore dei servizi • PMI manifatturiero • Prezzi del petrolio • Soft landing • Politica monetaria Buona lettura. Nel video in basso alla pagina tratterò gli stessi argomenti in maniera più specifica. 1. IL PROCESSO DI DISINFLAZIONE Il termine “disinflazione” si riferisce ad un rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo; lo stesso non è da confondere con il termine “deflazione”, riferito ad un tasso di inflazione negativo (che, ad oggi, sta affliggendo la Cina). Il contesto statunitense attuale può essere definito a tutti gli effetti “disinflazionistico”, e questo è ben testimoniato nella figura successiva, che mostra il rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo “classico” e quello core arrivati a valori di, rispettivamente, 3.2% a/a e 4.7% a/a. Nonostante le tendenze dei due dati macroeconomici palesino dei trend ribassisti, il mercato non la pensa allo stesso modo; al contrario, prezza l’esatto opposto. Vi chiederete: “Ma dove lo prezza? Quali asset osservare?” 2. L’INDICE TIP/IEF SULLE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE DEGLI INVESTITORI Per rispondere alla domanda è necessario osservare la figura successiva, che riporta un indice di forza: quello “TIP/IEF”. TIP/IEF può essere definito come un indice obbligazionario sulle aspettative di inflazione degli investitori. È formato da due ETF, presentati nelle due grafiche successive: • Al numeratore troviamo TIP, il ticker dell’iShares TIPS ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano indicizzate al tasso di inflazione con scadenze miste (comprese tra 1 e 20+ anni): • Al denominatore troviamo IEF, il ticker dell’iShares 7-10 year Treasury Bond ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano non indicizzate con scadenze comprese tra i 7 e i 10 anni: L’indice TIP/IEF è da interpretare nel modo seguente: • Quando TIP realizzerà prestazioni migliori di IEF l’indice di forza formerà una tendenza rialzista e il mercato avrà aspettative di inflazione in aumento • Quando IEF realizzerà prestazioni migliori di TIP accadrà il contrario: tendenza dell’indice ribassista e aspettative di disinflazione I due punti appena discussi sono confermati nella grafica successiva, che mostra la correlazione positiva tra l’indice di forza e il dato macroeconomico: Utilizzando una lente di ingrandimento sulla figura precedente è possibile scoprire un qualcosa di veramente interessante. Osserviamo la grafica successiva: TIP/IEF è un leading indicator dell’indice dei prezzi al consumo! Infatti: • I massimi 1, 5, 7 e 11 di TIP/IEF hanno anticipato quelli 2, 6, 8 e 12 del consumer price index • I minimi 3 e 9 hanno anticipato quelli 4 e 10 Analizziamo l’indice dal punto di vista tecnico su grafico giornaliero: Il mercato ha iniziato a prezzare un processo di disinflazione a partire dal 21 aprile 2022, poco più di un mese dopo dal primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, avvenuto in data 16 marzo 2022. Questo non deve stupire, infatti: • L’inasprimento della politica monetaria ha lo scopo di rallentare l’indice dei prezzi al consumo. Ad un rialzo dei tassi di interesse, cambieranno successivamente le aspettative del mercato sul consumer price index (da accelerazione a rallentamento) Per Q2, Q3 e Q4 2022 il mercato prezzava una disinflazione. Il 18 gennaio 2023 il sentiment ha subito una correzione al rialzo: quest’ultimo è stato particolarmente armonico da metà Q2 2023 (evidenziato nel grafico dal canale ascendente di color giallo). I motivi potrebbero essere due. Il primo: • Un rialzo dei prezzi del petrolio (a partire dai primi giorni di giugno 2023), capace di impattare positivamente sull’indice dei prezzi al consumo: A tal proposito, è utile osservare la correlazione fortemente positiva tra prezzi del crude oil e lo stesso dato macroeconomico: Il secondo: • Il mercato potrebbe non aver aspettative di recessione. Se ci fosse il tanto atteso “atterraggio morbido” e dunque una potenziale nuova espansione economica, la domanda aggregata e i consumi dovrebbero crescere, accompagnati da un aumento dei prezzi Lo stesso TIP/IEF è infatti correlato positivamente all’ISM sull’attività economica del settore dei servizi statunitensi e al PMI manifatturiero: Se si evitasse la recessione si potrebbe osservare un’espansione dell’attività economica (servizi e manifattura) e, per le correlazioni osservate nelle due grafiche precedenti, un aumento delle aspettative di inflazione. Cosa accadrà? Il tanto atteso obiettivo di un tasso di inflazione al 2% non verrà raggiunto sul breve periodo? Non possiamo saperlo. Monitorerò tuttavia l’indice TIP/IEF che, spesso, ha agito da leading indicator! È probabile che diversi di voi ora penseranno: “Forse è più sicuro acquistare obbligazioni indicizzate” La risposta è no. La grafica successiva spiega il motivo: L’ETF, al momento, non fornisce spunti rialzisti. Al contrario, è ribassista dal 5 aprile 2022 e molto vicino al supporto dei 104.5$. I motivi delle prestazioni negative dell’ETF? • Esso non è coperto dal rischio “tassi di interesse” e, per lo stesso motivo, risente in negativo della stessa tematica Se persistesse il rialzo dei tassi questo ETF continuerà a registrare delle performance negative, accompagnato nel suo ribasso dall’indice TIP/IEF; infatti: • A tassi di interesse più alti corrisponderanno aspettative di inflazione ribassiste A presto! di MatteoFarci4411
Bond Globali - Continua la discesaIl mercato dei Bond globali investment grade è stato, come ben sappiamo, uno dei più sofferenti dal punto di vista delle performance per effetto dell'incremento dei tassi d'interesse e pertanto per l'adeguamento delle partecipazioni ai fondi con il relativo effetto di compensazione negativa sui prezzi. Sono giornate dove tutte le quotazioni a livello di bond globali (si veda anche il TLT americano) mostrano grande debolezza e per quanto riguarda l'ETF AGGH (che racchiude una rappresentativa di bond globali su tutta la curva delle scadenze) notiamo come i punti di pressione e di acquisto che avrebbero dovuto sostenerne le quotazioni, in realtà siano stati in questi giorni violati al ribasso, determinando la rottura della trendline di breve. Personalmente, sono già particolarmente esposto sul mercato dei bond, confidando secondo le mie analisi di essere su un bottom particolarmente rilevante, ma come ben sappiamo i bottom possono sempre essere spostati al ribasso. Tuttavia l'entità del rialzo dei tassi mi fa essere abbastanza confidente in un mantenimento dei livelli attuali, che potrebbero deteriorarsi oltremodo solo se accadesse qualcosa di simile a Russia e Turchia, con tassi d'interesse sopra ogni aspettativa, ma che "teoricamente ed almeno a dichiarati intenti dei banchieri centrali " non dovrebbero colpire i paesi dell'area Euro (Anche perchè il nostro sistema finanziario non è strutturato per resistere a simili scossoni). Longdi DomenicoIvanPontillo2
SPX buca 4440 target 4200 Petrolio e rame in crisi 15.08.23I mercati non vanno mai in vacanza. Giornata cruciale con rendimenti dei decennali che tentano di sfondare le resistenze, il dollaro che schiaccia Yuan e Yen, petrolio e rame che partono con impulsi tecnici ribassisti, indici azionari che continuano ad incanalarsi verso il basso. Anche il settore bancario americano riprende la via del ribasso con un marcato gap di fuga ribassista.14:08di GiuseppeMessina17
MERCATI EMERGENTI: la forza dell'azionario messicanoBuongiorno a tutti. Qualche giorno fa curiosavo all’interno della lista dei prodotti di iShares e ho pescato un ETF interessante, che ora condividerò con voi. Esso ha ticker “EWW”, ed è mostrato nella grafica successiva: l’iShares MSCI Messico ETF. Esso ha lo scopo di replicare un indice di azioni di società messicane. Di seguito due grafiche a mostrare l’esposizione settoriale e le principali società in peso percentuale: L’obiettivo dell’analisi è quello di trattare i motivi per i quali EWW ha attirato la mia attenzione e i motivi per i quali ha la mia preferenza rispetto all’europeo DAX e allo statunitense S&P500. I protagonisti dell’analisi: • Azionario messicano • Azionario statunitense • Azionario tedesco • Ciclo economico • PMI manifatturiero • Fiducia dei consumatori • Utili societari • Peso messicano • Dollaro americano Buona lettura (o buona visione del video, che troverete in basso alla pagina). Per qualsiasi domanda commentate. 1. LA FORZA RIALZISTA DI “EWW” Il primo aspetto che ha attirato la mia attenzione è la forza del prezzo. Esso è fortemente rialzista dal 27 settembre 2022. Come mostra la figura successiva, il trend ha avuto inizio dopo la “validazione” di una figura tecnica di inversione: un triplo minimo. Il prezzo, dopo aver rotto al rialzo la neckline (a 49$) della stessa figura tecnica di inversione, ha realizzato un massimo di periodo a quota 54.5$ per poi ritracciare nuovamente sulla neckline precedente, divenuta supporto. È proprio lì che il prezzo ha nuovamente rimbalzato, dopo la realizzazione di un doppio minimo, accompagnato da una divergenza RSI. Da quel giorno (30.12.2022) il prezzo ha realizzato un’importante gamba rialzista, ancora in atto. Concentriamoci ora sulle prestazioni dei tre indici azionari dall’inizio dell’anno. Meglio l’azionario messicano, il DAX o l’S&P500? La grafica successiva non è opinabile: • EWW: +24.8% • S&P500: +17.2% • DAX: +12.8% 2. LE DIVERSE FORZE DEI SETTORI MANIFATTURIERI Uno dei settori più importanti delle economie statunitense, tedesca e messicana è sicuramente quello manifatturiero. Il dato principe utilizzato per misurare la sua intensità è il popolare PMI manifatturiero. Nel caso vogliate approfondire la conoscenza sul dato macroeconomico, vi rimando ad un link: • Andiamo ad osservare nella prossima grafica i tre dati. Notate qualche differenza tra essi? Le differenze degne di nota sono le seguenti: • Il PMI messicano si trova in territorio di espansione (a 53.2 punti, sopra la soglia dello spartiacque dei 50) a differenza dello statunitense (a 49) e del tedesco (in territorio fortemente negativo, a 38.8 punti) • Il PMI messicano è rialzista da aprile 2020 al contrario degli altri due, in territorio di ribasso da aprile 2021 (tedesco) e da agosto 2021 (USA) È proprio su quest’ultimo punto che vorrei concentrare l’attenzione. Se è vero che il settore manifatturiero è particolarmente importante per le economie, allora dovremmo osservare delle correlazioni positive tra i PMI e i relativi PIL. Focalizziamo l’attenzione sulle tre grafiche successive: L’ipotesi è vera: le tre grafiche denotano il forte legame tra i due dati macroeconomici. È risaputo che il mercato azionario presenta delle prestazioni positive dalla seconda metà della fase 2 (ripresa) del ciclo economico alla prima metà della fase 5 (massima espansione). Che correlazione dovremmo aspettarci tra i tre mercati azionari e i PMI associati? Dovrebbero essere positivi; la conferma è certificata dalle tre grafiche successive: Quali sono i significati delle correlazioni positive osservate in questo secondo paragrafo? La forza o la debolezza del settore manifatturiero impatta sulla ricchezza totale prodotta da un Paese (prodotto interno lordo), in particolare: • Ad una forza del PMI sarà legata un’intensità del PIL crescente • Ad una debolezza dello stesso sarà legata un’intensità del PIL decrescente Il mercato azionario mostra una correlazione positiva con il PMI per un motivo semplice: • Ad un rialzo del PMI e al crescere dell’intensità economica, crescerà la domanda dei consumatori. Per questo, le società realizzeranno maggiori utili e, per lo stesso motivo, dei rialzi in borsa. È vero il contrario in una condizione opposta Quest’ultimo punto è confermato dalle correlazioni positive tra i PMI già osservati e le relative fiducie dei consumatori: Ricordate: più i consumatori saranno fiduciosi e più sarà probabile un aumento dei loro consumi, con relativi rialzi degli utili societari e dei prezzi delle azioni! Visto e considerato tutto ciò espresso, torniamo a noi: qual è stato il secondo aspetto che ha attirato la mia attenzione? S&P500 e DAX si muovono in forte divergenza rispetto ai relativi PMI, in totale contrasto rispetto a EWW, in forte convergenza! Per questo motivo e per tutti quelli citati precedentemente, se dovessi scegliere di acquistare un indice, la mia scelta ricadrebbe su EWW. Detto in parole povere, ritengo che il rialzo di prezzo dello stesso ETF sia confermato dal rialzo del dato macroeconomico e, per questo, più affidabile e “sano”. Osserverei attentamente anche le relative fiducie dei consumatori delle omonime aree che, come mostrano le grafiche successive, sono fortemente correlate agli stessi indici azionari: 3. ATTENZIONE AL DOLLARO AMERICANO! Il Messico appartiene alla cerchia dei Paesi emergenti e, per questo motivo, è strettamente correlato al valore del dollaro americano: l’immagine successiva mostra l’andamento inverso tra l’indice DXY e l’ETF EWW: Sapete quali sono i fattori che spiegano la correlazione sopra indicata? Gli stessi sono strettamente collegati alle obbligazioni e al peso messicano. Partiamo da un importante aspetto: le società, come gli Stati, finanziano le loro attività attraverso dei finanziamenti o l’emissione di obbligazioni. Queste ultime possono essere denominate in valuta emergente (in peso messicano), definita in questo caso “valuta debole”, o in dollari, euro o altre valute, definite “forti”. Per le società messicane è più conveniente emettere in valuta locale o in valuta estera? Analizziamo due casi, partendo da un importante principio: • Le obbligazioni presentano il rischio di cambio: in particolare, quanto più la valuta nella quale è denominato il bond si deprezza rispetto a quella del creditore, tanto più il rischio di cambio è alto CASO 1: immaginiamo che le società emettano obbligazioni in peso messicani, con un rendimento pari a X, e che riescano a venderle a una quantità X di investitori americani. Il rischio al quale questi ultimi si esporrebbero sarebbe piuttosto alto; il motivo? La forte volatilità della valuta messicana, esplicitata dalla figura successiva: Le obbligazioni in valuta locale sarebbero attraenti per gli investitori? Direi di no: il rischio di cambio sarebbe molto alto. CASO 2: al fine di rendere attraenti gli stessi bond le società messicane potrebbero decidere di emettere gli stessi in valuta forte, assumendosi dunque il rischio di cambio. Ritornando dunque a noi: come può essere spiegata la correlazione negativa dollaro americano – EWW? • Se le società emettessero bond denominati in dollaro e quest’ultimo si rafforzasse, le società si ritroverebbero a pagare maggiori interessi. A maggiori interessi corrisponderebbe maggior debito e, dunque, probabilità di default in aumento Il dollaro, vista l’aspettativa di uno stop sul rialzo dei tassi di interesse, potrebbe continuare il suo trend lateral – ribassista; questo potenziale aspetto continuerà a dare forza a EWW? Lo vedremo. A presto, per qualsiasi concetto poco chiaro commentate pure. di MatteoFarci26
Pharma USA riprendono forza. Pianificazione settimana 33.XLV (ETF settoriale sui farmaceutici americani) assume una impostazione tecnica interessante sul timeframe weekly, avviando uno swing high in linea con il trend di fondo che è tornato rialzista dopo qualche caduta di inizio anno, ma con la memoria del 2022 in forza relativa. Il pattern è già convalidato, si tratta di trovare un buon punto di ingresso. Vedo un paio di ipotesi di entry point: 1) 134.80-135.30 2) 134.00-134-50 Piano trading settimana prossima ( holiday version ) USD (Dollar Index) prosegue il movimento rialzista che inizia a sembrare molto più che un pullback superando anche il FIBO 78.6 dell'ultima LEG ribassista. Visto anche il periodo di vacanza vorrei aspettare per capire dove terminerà questo movimento che dura ormai da 4 settimane. Intanto i miei investimenti di lungo termine in dollari ne prendono il beneficio. Dunque rimarrò flat la prossima settimana sul resto dei mercati. Mantengo il posizionamento LONG su CAD/JPY (vedi analisi precedenti) Entry: 106.725 Stop Loss: 101.985 Rischio: 90€ DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ CapitalRock 📈Price action trader 💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americanoLongdi CapitalRock1
DAX, quotazioni continuano amostrare debolezzaLe quotazioni del future sul DAX continuano a mostrare debolezza in scia al ribasso iniziato dai top di fine luglio. Un ritorno stabile al di sopra dei 16.000 punti farebbe privilegiare strategie di matrice long, nonostante il forte movimento correttivo. In questo caso, posizioni in acquisto avrebbero come primo obiettivo i 16.330 punti e target più ambizioso localizzato sui massimi a 16.600 punti. Il quadro tecnico nel breve muterebbe a favore dei venditori con un ritorno stabile al di sotto dei 15.850 punti. In questo caso l’obiettivo di eventuali posizioni in vendita sarebbe posto in area 15.560 punti, zona di minimi registrati a inizio luglio.di Investimenti_BNPParibas0
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.08.2023La tassa sugli extra-profitti delle banche italiane scatena le vendite. I mercati temono iniziative analoghe da parte di altri Governi europei. La Cina delude: ieri coi dati di export e oggi con l’inflazione negativa! Attenzione massima ai dati di inflazione di luglio in Usa ed EU. Il varo a sorpresa di una tassa sugli extra profitti delle banche decisa dal Governo italiano e calcolata sulla crescita del margine di interesse 2022 e 2023 rispetto all’anno precedente ha scatenato ieri, 9 agosto, le vendite sulle azioni bancarie italiane e, per effetto-contaggio, sulle quele europee. Milano, -2,3%, ha segnato il calo maggiore tra i listini continentali, dove ci sono stati comunque solo segni negativi: Francoforte -1,3%, Parigi e Madrid entrambe -0,9%, Londra -0,5%. Stamattina, un chiarimento da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano, che ha definito un tetto al prelievo pari allo 0,1% degli asset netti, ha alleviato un po’ il mood di mercato, mentre tutti gli analisti si cimentano a calcolare il possibile gettito, da piu’ parti indicato tra 2 e 3 miliardi di Euro, e l’impatto sugli utili 2023 delle singole banche. Ieri il disappunto degli operatori verso il provvedimento e’ andato oltre l’impatto sul risultato 2023 delle banche quotate, facendo emergere il timore che questa nuova tassa possa aggravare gli effetti delle politiche restrittive della Banca centrale Europea, finendo per creare un fenomeno di “credit crunch”, cioe’ dissuadendo le banche ad aumentare gli impieghi nella 2’ parte del 2023 e nel 2024. Per altre ragioni ieri hanno chiuso in negativo anche i mggiori indici Usa, Dow Jones -0,45%, S&P500 -0,42%, Nasdaq -0,79%. Probabilmente ha pesato il dato sulle esportazioni cinesi, calato ben oltre le attese, che ha contribuito ad aggravare prospettiva di crescita della maggior economia asiatica, con l’ovvio riflesso sulla domanda globale di materie prime, beni d’investimento, prodotti finiti e servizi. Nel dettaglio le esportazioni sono calate a luglio -14,5% annuale, da -12,4% di giugno e contro -13,2% atteso: le importazioni hanno segnato -12,4% da -6,8% e verso -5,6% previsto. Il calo delle importazioni potrebbe testimoniare debolezza della domanda interna, mentre quello delle esportazioni di quella globale. Il dato e’ cosi’ brutto che alcuni analisti ritengono che possa mettere pressioni sul Governo per varare nuove misure di stimolo. Il rallentamento dell'economia globale, innescato dall’anemica “ripresa” cinese si combinera’ , nel corso della settimana, coi dati sull'inflazione in pubblicazione questa settimana e, soprattutto negli Usa, saranno utili per prefigurare le prossime mosse della Federal Reserve (Banca centrale Usa – FED). Uno dei massimi esponenti della FED, il Presidente della regional FED di Philadelphia Patrick Harker, ha intanto dichiarato che la lunga e dolorosa fase di rialzo dei tassi d'interesse potrebbe essere arrivata alla conclusione. Vedremo... Negli Stati Uniti, reduci dal recente taglio del rating del debito Usa da parte di Fitch, è arrivato quello di Moody’s su 10 banche di piccole-medie dimensioni. Moody’s ha anche evidenziato che alcune grandi banche, come Bank of New York Mellon e U.S. Bancorp, sarebbero a rischio di declassamento (downgrade). Restando sul settore bancario americano, segnaliamo la proposta dell’Autorità di regolamentazione Usa FFIEC, di imporre in tempi rapidi, un aumento di capitale per molte delle “30 grandi banche”, al fine di adeguarle ai dettami delle regole globali conosciute come “Basilea III”, per quanto siano ancora lontane dall’entrare in vigore. Sul fronte macro Usa segnaliamo che il deficit della bilancia commerciale a giugno è diminuito -4,1% rispetto al mese precedente a 65,5 miliardi di Dollari, allineandosi alle attese di consenso. Stamattina ci siamo svegliato coi nuovi dati sull’inflazione cinese, praticamente scomparsa: a luglio i prezzi al consumo sono calati -0,3%, prima variazione negativa da settembre 2021, mentre quelli alla produzione hanno segnato -4,4%, segnando il 10’ calo mensile consecutivo. Questa frenata dei prezzi induce a temere la debolezza della domanda globale di materie prime e della potenziale deflazione in Cina, fattori su cui riflettere in una prospettiva globale, a questo punto in chiaro rallentamento. Seduta in calo stamane, 9 agosto, per i listini dell'Asia-Pacifico, a parte il +1,2% di Seul trainato dal +2,0% di Samsung e del “cluster tech” coreano. Tokyo ha perso -0,5%, soffrendo di alcune trimestrali deludenti come Daikin, Softbank e Nikon. Hong Kong e’ scesa -0,3%, Shanghai -0,6% e Shenzhen -0,7%. Le borse europee sembrano ritrovare ottimismo e le azioni italiane sono protagoniste di un vistoso rimbalzo: Milano segna +1,9% (ore 13.30 CET), dopo aver metabolizato la tassazione sugli extra-profitti delle banche italiane, le cui azioni, dopo il tonfo di ieri, -8% circa, recuperano circa meta’ del terreno perso. Tutti gli indici europei si muovono tutti al rialzo, in media +0,8%, mentre i future su Wall Street segnano +0,3% medio. Sul mercato valutario, il ritorno del “risk appetite” favorisce il recupero dell’Euro sul Dollaro a 1,097. Stabile il cross Euro/Yen a 157,0 da 156,9, mentre quello Dollaro/Yen cala a 143,0 da 143,3. Sul versante della materie prime si osserva, dopo quello di crica -1,0% di ieri, un nuovo leggero del prezzo del petrolio, col WTI a 82,8 Dollari/barile, -0,2%: sul prezzo del greggio incidono in negativo i segnali di debolezza dell’economia cinese e l’aumento delle scorte negli Usa ed in positivo le intenzioni di moderazione produttiva di Russia e Arabia Saudita. Informazioni importanti Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland. 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La forza TECH!!In questa breve analisi vorrei mostrarvi la situazione del settore tecnologico americano e la sua attuale forza/debolezza rispetto all'indice per eccellenza: l'SP500. I grafici mostrano, a sinistra, l'ETF più capitalizzato e scambiato rappresentativo del settore tecnologico statunitense osservato a timeframe settimanale, con due medie mobili esponenziali a 20 e 50 settimane e sopra, l'oscillatore MACD che consente di cogliere i cambiamenti di momentum e di seguire la direzionalità del trend. A destra, invece, è presente la forza relativa fra ETF settoriale ed ETF che replica l'andamento dell'SP500, anche qui con le due medie mobili esponenziali aa 20 e 50 periodi. Possiamo notare come recentemente ci sia stato l'attacco ai massimi storici da parte del settore tech, avanzato fino ad area 177 dollari (fatti registrare precedentemente a Dicembre 2021). Non è nuova la forza dirampante del settore tecnologico che con le sue punte di diamante contribuisce alla crescita e all'innovazione. Per tutta la durata del 2022 abbiamo osservato un settore tech indebolito ma con una forza relativa minore dell'indice sp500, seguendo l'andamento generale dell'azionario in quell'anno dominato dagli aumenti dei tassi di interesse. Un primo segno di inversione del momentum ce lo mostra il MACD che forma una perfetta divergenza rialzista con i prezzi dello strumento in questione formata negli ultimi 6 mesi del 2022; dopo questo segnale, infatti, il settore riprende la sua crescita, rompento a rialzo le medie esponenziali e con una forza che si rivela maggiore rispetto all'indice SP (come osservabile a destra l'andamento crescente della forza relativa). Attualmente, considerate queste settimane di tubolenza dovute ai numerosi dati economici di fine stagione rilasciati (e da rilasciare), i numerosi risultati trimestrali anche di molte aziende tech, il declassamento del rating creditizio americano, ci troviamo in una fase di stallo del settore tecnologico il quale si è portato brevemente al di sopra dei massimi storici, prendendo liquidità in una zona a concentrazione di offerta, e riportandosi sotto di essi nuovamente, con una forza relativa quasi piatta. Vorrei raccomandare cautela con i titoli tech in questo mese perchè potrebbero mostrare andamenti abbastanza volatili, figli anche del quadro macroeconomico.di peppe_10
Uno sguardo all'ETF che replica il NASDAQSiamo nuovamente in stallo sul Nasdaq che sembrava essere il capolista della ripresa iniziata a fine 2022 con un indice che segnava un minimo di estensione del ritracciamento intorno ai 254 dollari (ricordo che stiamo osservando l'ETF del Nasdaq che replica fedelmente l'indice di riferimento). Il movimento ribassista di correzione è partito dai massimi storici in area 407 dollari verso la fine del 2021 ed è proseguito per tutta la durata del 2022, seguendo la politica monetaria restrittiva della Fed, che ha portato al rialzo dei tassi fino a 5.50% (ultimo aumento deciso scorsa settimana). Attualmente l'indice si trova in fase di stallo dopo esser stato respinto sulla resistenza in zona 390 dollari ed in corrispondenza di un'area a forte concentrazione di offerta come quella dei 400 dollari. La settimana scorsa è stata caratterizzata da turbolenze dovute alle decisioni della FED dell'ultimo rialzo dei tassi di 25pb, le decisioni di altre banche centrali di economie avanzate come quella europea, giapponese e londinese, i dati di utili trimestrali di molte big companies statunitensi (che contiinuano anche questa settimana con AAPL ed AMZN). Attendiamo anche i dati sul mercato del lavoro per questa settimana con il tasso di disoccupazione, l'occupazione non agricola, buste paga del settore non agricolo ed anche le indicazioni date dall'indice dei direttori degli acquisit e dall'ISM non manifatturiero degli Stati Uniti. La prossima settimana invece avremo pubblicati i dati sul PIL, sull'inflazione e sulle venditee all dettaglio. Possiamo aspettarci ulteriori turbolenze sugli indici e movimenti caotici, con la volatilità che riprende a crescere anche in conseguenza della notizia a sorpresa di questa mattina da parte dell'agenzia di rating FITCH la quale ha annunciato il declassamento da AAA ad AA+ del mercato del debito statunitense, prevedendo disastri fiscali per i prossimi anni e guai sul fronte tetto del debito. Ricordo sempre a tutti di fare le vostre analisi e prendere le vostre considerazioni operative sulla base della vostra personale strategia. di peppe_10
Aggiornamento portafoglio - Luglio 2023Condivido l'aggiornamento di luglio del mio portafoglio di lungo termine in ETF avviato ad aprile 2023. Preciso che ho un profilo di rischio medio alto e che sono tatticamente sovraesposto sui bond rispetto alla mia asset allocation standard. In principio Azioni 50%, Bond 47%, Oro 3%. Nel mese di luglio ho investito in Bond una quota pari a circa l'1.3% del portafoglio a scopo di ribalanciamento negli ETF Bond Corporate High Yield e Bond Mercati Emergenti. La performance di luglio è stata +1.5% grazie al contributo del mercato azionario, principalmente americano, e dei mercati emergenti. Anche i bond con maggiore profilo di rischio hanno avuto una performance interessante. Il dollaro ha contribuito negativamente perchè si è deprezzato dello 0.8% rispetto all'Euro. - L'azionario globale ( SWDA - peso 49% ) guadagna il +2.5% spinto soprattutto dall'S&P500 pur considerando l'effetto valutario che ha giocato contro nel mese. - L'azionario mercati emergenti ( EIMI - peso 2% ) guadagna il +5.5% . Il mercato cinese finalmente ha avuto una reazione al downtrend in cui si trova da doversi mesi. - bond governativi investment grade ( SEGA - peso 17% ) -1.1%. Ancora non si è concluso il ciclo di aumento dei tassi ma dovremmo essere vicini. La performance negativa è stata parzialmente compensata dallo stacco di una cedola. La performance effettiva è stata -0.5% . - bond corporate high yield ( EHYA - peso 15% ) guadagna un +1.1% . Sembra essere scampata la crisi bancaria dopo le trimestrali molto positive e i bond del settore finanziario ne hanno beneficiato. - bond mercati emergenti ( EMBE - peso 9% ) guadagna il +0.9%. Considerando lo stacco di cedola il total return mensile è stato +1.5% . L'ETF prevede copertura valutaria. - bond corporate a breve scadenza ( SUSE - peso 5% ) guadagna il +0.6% . Questa componente contribuisce a ridurre la volatilità del portafoglio e nel mese di luglio ha offerto un rendimento molto interessante - Gold ( PPFB - peso 3% ) guadagna il +1.4% . Recupero parziale dopo il sell-off di giugno. La performance complessiva dall'investimento avviato ad aprile 2023 è +4.5%. DISCLAIMER: Le analisi contenute in questo articolo sono proposte a scopo puramente informativo e non rappresentano alcuna raccomandazione diretta al lettore. Il trading può mettere a rischio il vostro capitale di cui siete i soli responsabili ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ CapitalRock 📈Price action trader 💰Investitore di lungo termine con focus sul mercato azionario americanodi CapitalRock12
Dollaro forte tensioni in arrivo? 01.08.23Il dollar index conferma che la rottura di 101 al ribasso di qualche giorno fa si può archiviare come un falso segnale ovvero una bear trap. Il dollaro forte spesso implica tensioni in arrivo sui mercati finanziari. Sarà questo il caso?16:13di GiuseppeMessina15
Oro nega un testa e spalle H2 31.07.23La BOJ sorprende nuovemente i mercati, calma i rendimenti dei decennali e rilancia oro e argento. DAX e STOXX600 sempre all'interno dei loro megafoni pluri settimanali.14:01di GiuseppeMessina10
Ultimo mese - tutti i settori in positivoQuest'ultimo mese di negoziazione ha visto l'S&P500 restare in territorio positivo, con tutti i vari settori che hanno fatto segnare performance apprezzabili. In particolare vediamo ancora tra i leading il settore delle comunicazioni XLC , che seppur con discreta volatilità, fa segnare un +5.50%. Sappiamo che quest'ultimo è stato uno dei settori che più ha sofferto la fase di mercato ribassista e probabilmente il suo recupero è dovuto anche all'effetto di posizionamento su livelli di prezzo favorevoli. A sorpresa riprendono a correre energetici e finanziari, che tanto bene hanno fatto durante la fase pre inflazionista, mentre questo mese sembrano aver riposato (Seppur con performances positive) i settori dei consumi discrezionali e tecnologici. Ci apprestiamo a vivere il mese di agosto, mese genericamente non semplicissimo per il trading, attenzione i giorni di bassi volumi. di DomenicoIvanPontillo3
FOMC risoluto. Nasdaq imbuto tecnico M30 26.07.23Riunione della FED storica in quanto porta i tassi ai massimi degli ultimi 22 anni. Il decennale USA "capisce" che si va verso un rallentamento della crescita economica a causa dei tassi elevati, mentre gli azionari festeggiano ai massimi dell'anno "convinti" che ci sarà un soft landing, cioè che per la prima volta nella storia un rialzo simile dei tassi finirà a tarallucci e vino per economia e borsa. Analizziamo il pattern tecnico ad imbuto del Nasdaq sul 30 minuti.12:21di GiuseppeMessina15