Oltre l'analisi tecnica
Mercati in tensione: lavoro USA, oro e dazi in primo pianoIL MERCATO DEL LAVORO FRENA WALL STREET?
Le azioni statunitensi hanno chiuso in ribasso venerdì, dopo che i dati sull'occupazione di agosto, inferiori alle attese, hanno sollevato preoccupazioni per un rallentamento dell'economia. Questo nonostante le aspettative di tagli dei tassi da parte della Federal Reserve si siano rafforzate.
L'S&P 500 ha ceduto i guadagni precedenti, chiudendo in calo dello 0,3% e al di sotto della chiusura record di giovedì. Il Dow Jones ha perso 220 punti, mentre il Nasdaq 100 è rimasto invariato.
L'economia ha creato solo 22.000 posti di lavoro, ben al di sotto delle 75.000 previste. Il tasso di disoccupazione è salito al 4,3%, evidenziando un raffreddamento del settore.
Gli operatori hanno scontato una maggiore probabilità di tagli dei tassi di interesse, con un leggero aumento delle scommesse su una potenziale riduzione di 50 punti base questo mese.
I settori bancario, energetico e industriale hanno guidato il calo, mentre il settore immobiliare ha guadagnato grazie all'ottimismo per il taglio dei tassi.
Broadcom è balzata del 9,4% grazie alle solide previsioni di fatturato basate sull'intelligenza artificiale. Nvidia ha perso il 2,7% e AMD il 6,6% dopo l'avvertimento del presidente Trump sui dazi sui semiconduttori.
Lululemon è crollata del 18,6% dopo un secondo avviso di profitto. Le principali banche, tra cui JPMorgan e Wells Fargo, sono scese di oltre il 2,5%.
VALUTE
Lunedì lo yen, dopo il recupero seguito alla pubblicazione dei NFP di venerdì, ha aperto in gap ribassista, con il cambio USD/JPY salito da 147,40 a 148,40. Il calo è legato alle dimissioni del Primo Ministro Shigeru Ishiba, annunciate nel fine settimana.
Le dimissioni sono state il risultato di crescenti contrasti all'interno del partito al governo e di settimane di pressione, seguite alla sua sconfitta alle elezioni nazionali di fine anno.
La decisione è stata presa mentre il Giappone affronta un periodo complicato, tra accordi commerciali con gli Stati Uniti e tentativi di proteggere la sua industria automobilistica.
Sul fronte delle altre coppie di valute, si segnala la salita dell’EUR/USD da 1,1680 a 1,1760, per poi correggere fino a 1,1700, dove si trova stamani.
La caduta del dollaro si è registrata contro le principali divise concorrenti, eccetto USD/CAD, che è salito dopo la pubblicazione di dati canadesi peggiori del previsto, con il biglietto verde in rialzo da 1,3760 a 1,3850.
Al momento, il mercato sembra aver inglobato nei prezzi i pessimi dati USA sul lavoro. Il dollaro appare in leggero recupero, a meno che oggi non si rivedano rapidamente i minimi di venerdì.
Se l’EUR/USD tornasse sotto 1,1660, il mercato potrebbe girarsi improvvisamente.
GIAPPONE
Il PIL giapponese è cresciuto dello 0,5% su base trimestrale nel secondo trimestre del 2025, superando le stime dello 0,3% e il dato rivisto al rialzo dello 0,1% del primo trimestre.
Su base annuale, il PIL è aumentato del 2,2%, ben oltre la stima iniziale dell'1,0% e in accelerazione rispetto allo 0,3% del trimestre precedente.
Si tratta del quinto trimestre consecutivo di crescita, trainato principalmente da consumi privati più forti (0,4% contro lo 0,2%), dopo un primo trimestre piatto.
La spesa pubblica è rimasta invariata, dopo un calo dello 0,5% registrato in precedenza. Il commercio netto ha contribuito con un incremento di 0,3 punti percentuali, grazie alla ripresa delle esportazioni, mentre le importazioni hanno rallentato (0,6% contro il 2,9%).
Gli esportatori hanno accelerato le spedizioni in vista dei dazi statunitensi. Le case automobilistiche hanno attutito l'impatto dei dazi tagliando i prezzi per sostenere la produzione.
Le dimissioni improvvise del Primo Ministro Ishiba hanno generato incertezza politica, sollevando timori su possibili ritardi nel sostegno fiscale e nelle riforme, con impatti sul sentiment delle imprese e sulla fiducia delle famiglie.
ORO
I future sull'oro si sono mantenuti stabili intorno ai 3.590 dollari l'oncia lunedì, vicino ai massimi storici, dopo il debole rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti.
Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Fed entro fine mese sono aumentate, con una probabilità del 90% di una riduzione di 25 punti base alla prossima riunione.
L'attrattiva del metallo prezioso è rafforzata dalle preoccupazioni sull'indipendenza della Fed, mentre il presidente Trump continua a interferire con la banca centrale.
La Banca Popolare Cinese ha aumentato le sue riserve auree per il decimo mese consecutivo ad agosto, diversificando rispetto al dollaro statunitense.
Gli acquisti di oro sono alimentati anche dalle coperture di rischio degli investitori, che continuano ad acquistare equity sui massimi storici.
Inoltre, l'amministrazione Trump ha deciso di esentare l'oro, insieme ad alcuni metalli, dai dazi doganali nazionali, aggiungendo valore agli acquisti della materia prima.
TRUMP MINACCIA ANCORA LA UE
Il presidente Donald Trump ha nuovamente minacciato l'Unione Europea in risposta alla multa di 3,5 miliardi di dollari inflitta a Google per violazione delle norme sulla concorrenza digitale.
In un post sui social media, Trump ha definito le sanzioni "molto ingiuste", aggiungendo che "il contribuente americano non le tollererà" e promettendo che la sua amministrazione "non permetterà che queste azioni discriminatorie continuino".
BESSENT E I TIMORI SUI DAZI
Il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent ha dichiarato domenica di essere "fiducioso" che il piano tariffario del presidente Trump "vincerà" alla Corte Suprema.
Ha però avvertito che, in caso di sconfitta, il Tesoro andrebbe incontro a gravi conseguenze. Se i dazi venissero aboliti, l’amministrazione dovrebbe restituire circa la metà degli importi riscossi, con un impatto pesante sul bilancio federale.
La scorsa settimana, l'amministrazione ha chiesto alla Corte una decisione accelerata, dopo che una corte d'appello ha dichiarato illegale la maggior parte dei dazi imposti da Trump.
Normalmente, una decisione potrebbe arrivare entro l'estate del 2026, ma Bessent ha avvertito che un rinvio rischia di causare gravi disagi. Se si arrivasse a quella data, l’amministrazione dovrebbe restituire tra 750 e 1.000 miliardi di dollari.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Trading Algo C&F PROE dopo il BUY Bitcoin H1 andato a Tp , Il C&F PRO individua uno scarico m15 su cross ciclico anticipato prima della chiusura candela come da metodo C&F PRO . Anch'esso a target di Profitto TP. Questo vuol dire uno strumento sensibile al tick che lavora su fld semplificate e pivot line adattive!
Amplifon: punto della situazioneDopo un periodo di forte crescita durato diversi anni il vento è cambiato per il titolo Amplifon , in calo di quasi il 50% dai massimi di dicembre 2021.
Trattandosi di un'ottima società, profittevole e leader di mercato nel proprio settore, è giusto chiedersi se questo sia il momento giusto per aprire una posizione di lungo termine sul titolo.
Partendo dal punto di vista tecnico , il titolo è chiaramente in trend ribassista nel breve, medio e lungo termine. Se non è il proverbiale "coltello che cade" ci va molto vicino.
Nel tempo si sono formati una serie di minimi via via decrescenti (frecce blu) e il tentativo di reazione iniziato a ottobre 2022 appare oggi, a due anni di distanza, appunto solo un tentativo; un elaborato pattern di reazione A-B-C del mercato orso in essere.
Dal punto di vista fondamentale non c'è dubbio che Amplifon sia una società di successo e una vera "eccellenza italiana" ma ci sono comunque alcune considerazioni da fare:
- gli utili per azione sono stabili/in calo;
- i margini operativi, pur buoni, faticano ad espandersi e anzi sembrano essere in contrazione;
- si tratta di una società con un livello di debito non indifferente. Non c'è alcuna sofferenza economica ad oggi ma si tratta comunque di un elemento da tenere a mente;
- Apple ha dichiarato di voler aggredire il mercato healthcare e si è parlato anche di un possibile utilizzo degli airpods come strumento di aiuto per chi ha problemi di udito. Questo restringe, potenzialmente anche di molto, le possibilità di Amplifon.
Infine la valutazione :
Il mercato ha sempre dato grande fiducia al titolo, con valutazioni anche molto generose ed "esuberanti". Si vedano a questo proposito i livelli storici di P/E del titolo. Tutt'oggi, dopo un calo del 50%, il titolo scambia ancora a 35 volte gli utili, abbondantemente al di sopra della media del mercato italiano ma anche di quello statunitense.
Sulla base di tutti gli elementi sopra indicati l'indicazione è di sell short , con un target a 16,60. Si noti che a tale livello il titolo scambierebbe ancora a circa 24 volte gli utili.
APPLE pronta al lancio dei nuovi iPhone, è ora di comprare?Il titolo Apple (AAPL) sta rivivendo un nuovo slancio da quando il prezzo ha ripreso la corsa dopo i minimi di aprile 25. In quella data, la price action aveva ridotto sensibilmente il suo valore, lasciando al mercato il 34% dopo i massimi storici di dicembre.
Ora il titolo si appresta a vivere una nuova fase, dopo aver rotto al rialzo il livello della mediana della pitchfork in figura:
La domanda alla quale proverò a dare un mio parere personale è se ora sia il momento giusto per comprare le azioni Apple.
La mia risposta da investitore di medio/lungo termine è NO, ed il motivo è molto semplice:
Gli investitori istituzionali hanno acquistato pesantemente azioni Apple, al raggiungimento dei minimi di aprile. Quella data ha coinciso con il raggiungimento dei volumi medi di scambio definiti dal POC in figura:
Da allora il prezzo ha invertito ed ha ripreso a salire.
Successivamente vi è stato un secondo punto di ingresso, ad agosto 25, a seguito del re-test del livello dinamico qui evidenziato:
Il prezzo ha continuato a salire fino al raggiungimento della mediana di pitchfork, dopodiché ci sono avute le prime prese di beneficio.
Ora il prezzo, spinto dai rumors di probabili vendite record dei nuovi iPhone 17, soprattutto per il comparto PRO, ha avuto un nuovo piccolo slancio e potrebbe continuare a crescere.
Ma la vera domanda è: di quanto?
Dai dati analizzati in rete (fonte: marketscreener) si stimano crescite nei ricavi per i prossimi due anni di circa un punto e mezzo percentuale; mentre, stando agli attuali valori, si ritiene che il titolo sia sovrastimato del 14,6% (fonte: gurufocus).
Ritengo che il prezzo possa raggiungere i precedenti massimi storici ( 260$), spinto dall'HYPE del momento, appoggiandosi sulla resistenza dinamica di primo livello della pitchfork (0,5) e poi cedere qualche punto al mercato. Meno probabile, ma mai da escludere una estensione del prezzo fino a 280$:
Ma perché, se ipotizzo un possibile aumento di prezzo, la mia risposta è NO?
Perché chi doveva fare i soldi, quelli veri, li ha già fatti entrando a mercato ad aprile.
Ora si tratta di entrare a mercato comprando azioni sovraprezzate, che hanno sicuramente possibilità di aumentare, ma che sono associate ad un valore di rischio che io non sono disposto a correre.
La domanda che mi sono fatto, per giungere a questa conclusione è: cosa accadrebbe al prezzo delle azioni se, nonostante l'hype, le vendite degli iPhone 17 non dovessero superare le attese? Cosa accadrebbe al prezzo se la Cina decidesse, dopo l'uscita di scena delle factories di Apple dal paese, di non confermare il 17% di vendite totali dello scorso anno?
Fammi sapere cosa ne pensi!
Un saluto,
Silvio
San Lorenzo: buy opportunityBuon segnale sul titolo San Lorenzo ( MIL:SL ) , che offre finalmente una possibilità di ingresso dopo il calo che l'ha portata a -20% dai massimi.
Prima la rottura al rialzo della trend line ribassista posta a 30€ (aprile), poi il superamento dell’importante resistenza a 32€(agosto) ed ora il segnale double top buy con la rottura del massimo relativo a 33,5€ e della bullish trend line partita dal minimo aprile.
La società è un' eccellenza del proprio settore, scambia a multipli ragionevoli e ha buone prospettive di redditività future, rappresentando inoltre una buona diversificazione di portafoglio.
Al di là di possibili ingressi di lungo termine, Il target di prezzo è posto a 42€ mentre lo stop loss è a 29€ .
Ethereum – Sta per partire il Grande Ribasso? Metodo Ciclico 3.0Ethereum ha segnato un massimo il 24 agosto e ora emergono segnali di un possibile ciclo inverso importante.
⚠️ Scenari possibili:
Partenza di un T+7 inverso (quadriennale).
Oppure di un T+3 inverso, che si vincolerà al ribasso per completare un T+5 inverso.
📉 Livelli da seguire:
3680,80 → supporto vitale per mantenere scenario contenuto.
3354,56 → swing critico: sotto conferma ciclo inverso importante.
4062,24 → livello chiave per rendere ribassista il T+1 nato il 20 agosto → condizione per chiusura semestrale lato indice.
⏳ Tempistiche: il T+1 può durare fino al 17 settembre, data Fed → coincidenza tra tempo ciclico e tempo macro.
👉 Con il Metodo Ciclico 3.0 puoi anticipare i movimenti e sfruttarli prima degli altri.
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Merck: opportunità di ingresso longDopo un lungo declino da $134 a $74 Merck ( NYSE:MRK ) sembra essere entrata in una nuova fase , con un possibile inizio di bull trend primario.
Il titolo ha rotto al rialzo la bearish trend line a 45° che segnava il ritmo della discesa dal giugno 2024 dando al contempo un segnale di acquisto tramite rottura dei recenti massimi relativi in area $85.
In tale scenario il periodo aprile 25-luglio25 si configurerebbe come un’importante fase di accumulazione, con obiettivo di prezzo a $104 e stop loss a $75.
Da notare infine che il titolo scambia a valori di P/E storicamente bassi pur conservando una buona redditività e discrete prospettive future.
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Il Gold continua a mantenersi rialzista seguendo la price action e noi come gia indicato e ribadito continuiamo a cercare posizionamenti a favore trend,
perchè, come disse Buddha:
Trend Is Your Friend. (🤣)
🎯Dettagli sul report rilasciato oggi:
Crescita occupazionale (NFP): +22.000 posti di lavoro, ben inferiore ai +75.000 previsti
Tasso di disoccupazione: in aumento al 4,3% (da 4,2%)
📈Reazione del mercato:
Acquisto di azioni: i futures su S&P 500 e Nasdaq sono saliti
Rendimenti obbligazionari in calo, dollaro in flessione, aumentano le aspettative per un imminente taglio dei tassi da parte della Fed
📍Aspettative di taglio dei tassi: la debolezza del mercato del lavoro di agosto ha alimentato le attese di una stretta monetaria accomodante da parte della Fed, supportando l’oro come asset rifugio
Preferenza istituzionale per l’oro: i dati più deboli, insieme a un clima geopolitico incerto, stanno spingendo le banche centrali ad aumentare la quota di riserve in oro rispetto ai Treasury, con quest’ultimo che perde terreno per la prima volta dal 1996
Domanda rifugio crescente: analisi di Kitco evidenziano una domanda robusta per l’oro come bene sicuro in una fase di rallentamento del mercato del lavoro USA
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Il momentum attuale favorisce un’ulteriore salita, ma i prezzi elevati stanno già scoraggiando la domanda fisica in mercati chiave come Cina e India, portando i dealer a offrire sconti
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EURUSD: sell limit inseritoHo inserito un sell limit su di EURUSD: tra qualche ora ci sarà l’uscita dei NFP e la volatilità dei mercati aumenterà significativamente.
La mia idea di trade è per un possibile movimento short in continuazione con il trend macro di breve ribassista e il prezzo potrebbe andare a prendere tutta la liquidità buy side.
Occhi sul mercato del lavoro UsaOCCHI SUL MERCATO DEL LAVORO USA
Il mercato del lavoro statunitense sta rallentando in modo evidente, come confermato dai dati pubblicati negli ultimi due giorni. Sono emersi segnali di peggioramento dai Jolts, dai Challenger layoffs, dall’ADP e dai sussidi di disoccupazione, tutti inferior alle attese e in deterioramento. Questo contribuisce ad aumentare le probabilità di un possibile taglio dei tassi da parte della Fed, previsto per il 17 settembre.
A ulteriore conferma, i rendimenti del decennale USA sono scesi dal 4,3% di due giorni fa al 4,179% di ieri. Nel frattempo, le borse statunitensi restano solide, anche se da alcune sedute non registrano nuovi massimi. Ieri Wall Street ha oscillato tra piccoli guadagni e perdite, mentre i dati macroeconomici confermavano le attese.
Il settore privato ha creato solo 54.000 posti di lavoro ad agosto, rafforzando i segnali di perdita di slancio. Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono salite a 237.000, il livello più alto in quasi due mesi, dopo il rapporto JOLTS di mercoledì, risultato più debole del previsto.
D’altra parte, l’indice PMI dei servizi ISM è salito oltre le attese, raggiungendo il massimo degli ultimi sei mesi. Gli investitori attendono ora i dati chiave sulle buste paga non agricole (Non-Farm Payrolls) previsti per oggi.
Sul fronte settoriale, i beni di consumo discrezionali hanno registrato le migliori performance, mentre materiali e tecnologia hanno chiuso in calo. Amazon (+3,1%) e Meta (+1,6%) hanno ottenuto forti guadagni. Broadcom ha guadagnato lo 0,4% in vista della pubblicazione degli utili trimestrali. Al contrario, Alphabet ha perso l’1,4% e Salesforce è crollata dell’8%, a causa di prospettive aziendali deludenti.
VALUTE
Le valute hanno mostrato pochi scambi e oscillazioni contenute, restando all’interno dei consueti trading range delle ultime settimane. L’EUR/USD si muove tra 1,1560 e 1,1740, con una price action poco volatile e priva di direzionalità. Stessa situazione per il Cable, che oscilla tra 1,3330 e 1,3550 da circa un mese. Anche l’USD/JPY è rimasto tra 146,70 e 149,00 sin da inizio agosto.
Da segnalare che ieri Trump ha annunciato la riduzione dei dazi sull’automotive giapponese, dal 27,5% al 15%, in cambio di investimenti giapponesi negli Stati Uniti per 550 miliardi di dollari.
Tra i cross, l’EUR/JPY resta vicino ai massimi in area 173,40–80, mentre l’EUR/NZD si mantiene a ridosso del doppio massimo di periodo a 2,00. L’USD/CAD è ancora in fase di accumulazione dopo i dati negativi sul PIL canadese, con obiettivi in area 1,3900. Il franco svizzero resta stabile, nonostante l’arrivo della deflazione: i prezzi al consumo sono calati dello 0,1% su base mensile, mentre su base annua l’incremento è stato solo dello 0,7%.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono aumentate di 8.000 unità rispetto alla settimana precedente, raggiungendo quota 237.000 nell’ultima settimana di agosto. Si tratta del livello più alto in oltre due mesi, ben al di sopra delle attese di 230.000.
Le richieste continuative sono invece diminuite per la seconda settimana consecutiva, attestandosi a 1.940.000, il livello più basso in cinque mesi e inferiore alle stime di 1.960.000. Nonostante l’arresto del calo delle richieste in corso, il report continua a riflettere un mercato del lavoro in flessione, coerente con la narrativa della Fed secondo cui un deterioramento occupazionale potrebbe giustificare tassi più bassi.
ADP IN CALO
Le imprese private statunitensi hanno creato 54.000 posti di lavoro ad agosto 2025, contro i 106.000 di luglio (dato rivisto al rialzo) e sotto le stime di 65.000. Il settore dei servizi ha generato 42.000 nuovi posti, trainato da tempo libero, ospitalità e attività professionali e commerciali. Si sono invece registrate perdite nei settori commercio, trasporti, servizi pubblici, istruzione, sanità e finanza.
Il settore della produzione di beni ha creato 13.000 posti, grazie all’edilizia, mentre il manifatturiero ha perso 7.000 posti. Secondo la Dott.ssa Nela Richardson, capo economista di ADP, “L’anno è iniziato con una forte crescita dell’occupazione, ma questo slancio è stato ostacolato dall’incertezza. Diversi fattori potrebbero spiegare il rallentamento delle assunzioni, tra cui la carenza di manodopera, il nervosismo dei consumatori e le interruzioni legate all’intelligenza artificiale.”
Gli incrementi salariali sono rimasti stabili: +4,4% annuo per chi ha mantenuto il lavoro e +7,1% per chi lo ha cambiato.
BILANCIA COMMERCIALE USA
Il disavanzo commerciale statunitense si è ampliato bruscamente a 78,3 miliardi di dollari a luglio 2025, il livello più alto in quattro mesi. A giugno il deficit era stato rivisto a 59,1 miliardi, mentre le previsioni indicavano 75,7 miliardi.
Le esportazioni sono aumentate solo dello 0,3%, raggiungendo 280,5 miliardi di dollari, spinte da accessori per computer, aerei civili, camion, autobus e beni governativi. Le importazioni sono balzate del 5,9%, toccando 358,8 miliardi di dollari, trainate da acquisti di computer, apparecchiature per telecomunicazioni, gioielli e mezzi di trasporto.
I maggiori deficit commerciali sono stati registrati con Messico (16,6 miliardi di dollari), Vietnam (16,1 miliardi), Cina (14,7 miliardi) e Taiwan (13,5 miliardi). Gli Stati Uniti hanno inoltre registrato deficit di 8,6 miliardi con l’Unione Europea, 5,5 miliardi con l’India e 5,4 miliardi con il Canada.
Saverio Berlinzani
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Cosa aspettarsi dal jobs report di settembre 2025Le attese degli analisti indicano che le nuove occupazioni (Non-Farm Payrolls, NFP) cresceranno di circa 75.000 unità, un dato simile ai 73.000 posti aggiunti di luglio, ma ben al di sotto delle cifre più robuste viste nei mesi precedenti. Il tasso di disoccupazione dovrebbe aumentare leggermente al 4,3%, il livello più alto dagli ultimi anni, mentre per il dato della crescita salariale media è previsto un rallentamento a circa il 3,7% su base annua. Questi numeri indicano un mercato del lavoro che sta progressivamente rallentando, in linea con i segnali di una crescita economica più contenuta e una lieve riduzione della pressione inflazionistica sui salari.
Tre scenari possibili per i mercati
La reazione dei mercati dipenderà fortemente dall’esito del report, che può dare luogo a uno di tre scenari distinti, con implicazioni diverse:
1. Scenario con dati superiori alle aspettative:
Se le nuove occupazioni supereranno le 250.000, il tasso di disoccupazione rimarrà sotto il 4% e la crescita salariale oltre il 4,2%, i mercati interpreteranno questo come un segnale di surriscaldamento dell’economia. Ciò potrebbe far sfumare le aspettative di un taglio dei tassi Fed a settembre e frenare i rialzi futuri. Conseguenze tipiche sono il ribasso, short term, degli indici azionari principali (S&P 500 sotto pressione), il rialzo dei rendimenti a 10 anni, il rafforzamento del dollaro e un tono di risk-off sui mercati.
2. Scenario con dati in linea con le aspettative:
Con un aumento dei posti di lavoro tra 25.000 e 250.000, disoccupazione tra 4.0%–4.3% e crescita salariale stabile sotto il 4,1%, si avrà una conferma di una crescita stabile ma non eccessiva. Questo scenario crea condizioni favorevoli per un taglio dei tassi a settembre, sostenendo una ripresa degli indici azionari, soprattutto quelli ciclici e tecnologici, mentre i rendimenti e il dollaro restano stabili o moderatamente in rialzo. È lo scenario migliore per chi fa trading ed investe nel medio termine in quanto i mercati si orientano alla crescita, sopratutto i settori sensibili ai tassi.
3. Scenario con dati inferiori alle aspettative:
Se l’occupazione crescerà di meno di 25.000 posizioni e la disoccupazione supererà il 4.4%, la preoccupazione principale sarà una possibile recessione non ancora scontata dai mercati. Nel breve termine si potrebbe assistere a un “rimbalzo” degli asset risk-on sulla speranza di tagli aggressivi dei tassi, ma nel medio termine l’incertezza e la paura di rallentamento peseranno su azioni e rendimenti a lungo. Dollaro debole e rally dell’oro sono tipici.
Cosa significa per chi fa trading
Il jobs report di oggi sarà lo snodo fondamentale per definire le aspettative sulla politica monetaria della Fed. Una lettura nel range delle aspettative rafforzerà il trend rialzista degli indici, favorirà settori ciclici e tecnologici e stabilizzerà i tassi di interesse. Uno scenario con dati superiori alle aspettative aumenterà la volatilità e spingerà i mercati verso un atteggiamento difensivo, mentre dati inferiori alle aspettative potrebbe generare un rally speculativo nel breve ma aumentare il rischio di correzioni.
Conclusione
Il jobs report USA di settembre 2025 non è solo un dato statistico, ma una bussola cruciale per capire verso quale direzione si muoverà l’economia americana e i mercati globali. Per i trader, la capacità di interpretarne correttamente le sfumature e di reagire rapidamente sarà decisiva per cogliere opportunità e limitare rischi in un contesto di crescente complessità economica.
BITCOIN ANCORA UN PO' DI PAZIENZA Servono volumi, serve il tocco del livello, serve che scarichi gli indicatori. PRRR CAZZATE! ! SEVE CHE CHIUDA LE STRUTTURE E PUNTO!!!
Tenete e teniamo duro ragazzi, alla fine bitcoin si sta allineando ed è allineato a spx500, quindi ancora un po' di lateralità, PROBABILMENTE un nuovo minimo poco più sotto e si riparte a razzo 🚀🚀.
Come sempre vi invito a non farvi fregare dai fuffa guru che prevedono crolli e seguite la vostra testa. Nel caso abbiate qualche dubbio contate pure su di me. Buoni investimenti guys
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L'oro ha invalidato temporaneamente la struttura H4 creando un cambio strutturale ribassista, costruita tra le chiusure/aperture daily di martedì e mercoledì, ma sta ora tentando un rientro sopra quei livelli con la candela H4 attualmente in formazione.
⚠️ Non si tratta di trade facili: volatilità compressa, contesto macro carico e prezzo esteso sopra ai massimi storici.
Tuttavia, con un rischio/rendimento ben impostato e una gestione rigorosa del capitale, alcune configurazioni possono comunque essere considerate.
🕒 Sessione chiave in arrivo
A questo punto, l'attenzione si sposta sulla sessione di notizie e sull'apertura USA:
🕑 Dalle 14:00 in poi (ora italiana) → iniziamo a monitorare con attenzione il comportamento del prezzo per eventuali segnali chiari.
🧠Driver Fondamentali🧠
📉 Fed & Tassi:
Le probabilità di un taglio dei tassi da parte della Fed a settembre sono in aumento.
Il contesto di rendimenti reali più bassi e un dollaro USA (DXY) debole favorisce l’oro.
📊 Flussi & Domanda:
ETF sull’oro: afflussi rinnovati da metà agosto.
Banche centrali: acquisti netti nel Q2 pari a ~166 tonnellate (leggermente in calo q/q ma ancora sopra le medie storiche). La Polonia continua ad accumulare riserve.
🌍 Geopolitica & Sentiment:
Tensioni su commercio internazionale, dazi e dibattiti sulla credibilità della Fed mantengono alto il premio da "bene rifugio".
📌 Dati Chiave della Settimana (USA)
✅ JOLTS – ha mostrato un ulteriore raffreddamento del mercato del lavoro.
In attesa: ADP, ISM Services, NFP – decisivi per confermare o smentire la narrativa di un mercato del lavoro in rallentamento.
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Mercati in attesa dei NFP tra dati contrastantiATTESA NFP IN UN CONTESTO INCERTO
Seduta mista ieri a Wall Street. Si segnala il forte rialzo di Alphabet, che ha guadagnato oltre il 7% dopo la decisione di un giudice di Washington: l’azienda non dovrà vendere il browser Chrome, ma sarà obbligata a condividere i dati con i concorrenti.
La notizia ha risollevato il settore dei servizi di comunicazione, mentre la pressione sui titoli di Stato si è allentata, contribuendo a migliorare il sentiment degli investitori.
Sul fronte macro, il rapporto JOLTS ha mostrato che il numero di posti di lavoro vacanti è sceso ai minimi da settembre. Gli ordini alle fabbriche sono diminuiti dell’1,3%.
Ora l’attenzione è rivolta ai dati di venerdì sui Non Farm Payrolls, che potrebbero aumentare la volatilità nel breve periodo.
VALUTE IN TRADING RANGE
I principali cambi sono rimasti pressoché invariati. L’EUR/USD ha oscillato in un range di 50 pips, in linea con le altre major.
Nonostante il peggioramento del mercato del lavoro statunitense, il dollaro ha mostrato una reazione contenuta, indebolendosi solo nel tardo pomeriggio.
Gli operatori attendono ora i dati sui NFP, oltre ai Jobless Claims di oggi, e ai report ADP e Challenger Layoffs.
La sensazione di rallentamento dell’economia USA è evidente, ma i principali aggregati restano solidi, come dimostrato dal dato sui beni durevoli, uscito quasi in linea con il consensus.
L’oro, dopo aver toccato nuovi massimi a 3.578 dollari, ha subito prese di profitto nella notte, scendendo a 3.511. Attualmente si è stabilizzato a 3.530.
Sui cambi prevale ancora una leggera forza del dollaro come asset rifugio, in un contesto di tensioni sui titoli di Stato che, seppur attenuate, non si sono del tutto esaurite.
JOLTS OPENINGS
Le offerte di lavoro negli Stati Uniti sono diminuite di 176.000 unità, attestandosi a 7,18 milioni a luglio 2025. Si tratta del livello più basso da settembre 2024, ben al di sotto delle attese di 7,4 milioni.
I cali maggiori si sono registrati nei settori dell’assistenza sanitaria e sociale, dell’intrattenimento e tempo libero, e nell’industria mineraria e forestale.
A livello regionale, le offerte sono diminuite nel Sud, Nord-Est e Midwest, mentre l’Ovest ha mostrato un aumento.
RENDIMENTI TREASURIES
Il rendimento del Treasury a 10 anni è sceso al 4,2%, 10 punti base sotto i massimi di sessione, segnando il livello più basso in un mese.
I dati economici deboli potrebbero spingere la Fed a ridurre i tassi, riportando la politica monetaria al centro dell’attenzione.
Le offerte di lavoro JOLTS sono scese più del previsto, consolidando la flessione del mercato del lavoro. Anche gli ordini alle fabbriche hanno registrato una contrazione per il secondo mese consecutivo.
I mercati continuano a scontare un taglio dei tassi entro il mese, pur restando divisi tra due o tre interventi nel corso dell’anno.
Il rendimento del titolo trentennale è calato in modo più moderato, contribuendo a rendere più ripida la curva dei rendimenti. Questo riflette i timori di un’espansione fiscale insostenibile e di un’inflazione persistente.
ORDINI BENI DUREVOLI
I nuovi ordini di beni manifatturieri statunitensi sono diminuiti dell’1,3% a luglio 2025, attestandosi a 603,6 miliardi di dollari. Il calo estende la flessione del 4,8% registrata il mese precedente, la più marcata degli ultimi cinque anni.
La contrazione è stata trainata dal secondo forte calo consecutivo degli ordini di attrezzature per i trasporti, in particolare velivoli e componenti non destinati alla difesa.
Le compagnie aeree e le aziende estere hanno probabilmente rallentato gli ordini in seguito all’impennata di aprile, anticipando gli acquisti per evitare i dazi imposti dal governo USA.
In controtendenza, sono cresciuti gli ordini per macchinari, computer e prodotti elettronici.
VARIE
L’indice Nikkei 225 è salito dell’1,1%, superando quota 42.400. Il Topix ha guadagnato lo 0,7%, rimbalzando dalle perdite precedenti e seguendo il rally del tech a Wall Street.
Il surplus commerciale australiano è aumentato a 7,31 miliardi di dollari australiani a luglio 2025, rispetto ai 5,37 miliardi di giugno, superando le attese di 5,0 miliardi. È il surplus più ampio da febbraio 2024, grazie all’aumento delle esportazioni e al calo delle importazioni.
I future sul greggio WTI sono scesi verso i 63 dollari al barile, prolungando il calo del 2,5% della sessione precedente. I timori di un aumento dell’offerta da parte dell’OPEC+ pesano sul mercato. Secondo indiscrezioni, il cartello discuterà nuovi incrementi produttivi nella riunione di questo fine settimana.
Saverio Berlinzani
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La sentenza Alphabet rilancia la tecnologia
Uno dei titoli appartenenti al gruppo delle Magnificent Seven ha ricevuto martedì una sentenza favorevole che, nella giornata di ieri, ha contribuito a sostenere l’intero comparto tecnologico, dopo un avvio fiacco del mese tradizionalmente più difficile dell’anno.
Si tratta, naturalmente, di Alphabet (GOOGL), che non sarà costretta a cedere il proprio popolare browser Chrome, come ha stabilito un giudice federale. L’azienda dovrà tuttavia condividere alcuni dati di ricerca, ma si tratta di una misura ben lontana dallo scenario peggiore temuto dagli investitori. Il titolo ha guadagnato oltre il 9% nella seduta odierna.
La decisione ha rappresentato un sollievo non soltanto per Google, ma anche per gli altri grandi protagonisti della tecnologia. Apple (AAPL), anch’essa coinvolta in un procedimento antitrust, ha accolto con favore il verdetto, anche in virtù del fatto che Google Search è il motore di ricerca predefinito sugli iPhone. Il titolo Apple è salito del 3,8%.
Gli operatori di mercato hanno interpretato l’esito come meno destabilizzante del previsto: invece di ordinare una frammentazione dell’azienda, il tribunale ha preferito limitare gli accordi esclusivi di Google e favorire l’interoperabilità.
La scelta, oltre a consolidare il cuore del business di Google nella ricerca, offre un sostegno indiretto anche ad Apple, che riceve ogni anno miliardi di dollari da Google per mantenere la ricerca come impostazione predefinita. Un eventuale divieto di tali pagamenti avrebbe potuto erodere nel tempo i margini della divisione servizi di Apple. L’assenza di misure drastiche è stata dunque accolta come un importante fattore di stabilità, innescando un rally tra i titoli a grande capitalizzazione.
L’andamento degli indici. Il NASDAQ è avanzato dell’1,02% (pari a circa 218 punti), chiudendo a 21.497,73. Nei due giorni precedenti aveva perso quasi il 2%, reagendo debolmente alla solida trimestrale di NVIDIA (NVDA). L’S&P 500 ha seguito la stessa traiettoria positiva, con un progresso dello 0,51% a 6.448,26, dopo le recenti correzioni. Diversa la situazione per il Dow Jones, meno esposto al settore tecnologico, che ha registrato una lieve flessione dello 0,05% (circa 25 punti) a 45.271,23. Tutti e tre gli indici, tuttavia, hanno mostrato un recupero nella parte finale della seduta.
Mercato del lavoro ed economia. La pubblicazione del dato JOLTS di ieri ha offerto spunti contrastanti. Le offerte di lavoro sono scese a 7,18 milioni in luglio, al di sotto delle attese e ai minimi da quasi un anno, confermando il rallentamento del mercato occupazionale e richiamando l’attenzione sul tema già evidenziato dal presidente della Federal Reserve, Jerome Powell.
Al tempo stesso, però, la debolezza del dato è stata interpretata come un elemento favorevole a un prossimo taglio dei tassi. Secondo il CME FedWatch Tool, la probabilità di una riduzione già entro fine mese supera il 95%. Resta comunque decisivo il rapporto sulle buste paga non agricole, atteso per venerdì.
Le attese di oggi. In calendario figurano ulteriori dati sul lavoro, in particolare il report ADP e le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, oltre all’indice ISM dei servizi. Sul fronte societario, la stagione degli utili è ormai in chiusura, ma si attende ancora la pubblicazione dei risultati di Broadcom (AVGO), colosso dei semiconduttori. È dunque tempo di volgere lo sguardo alle prossime prospettive di mercato.
Marco Bernasconi Trading
I fondamentali più importanti del mercato forex Nel mondo del forex, anche chi si affida principalmente all’analisi tecnica non può ignorare l’impatto dei fondamentali economici. I dati di natura fondamentale sono i veri motori dei movimenti valutari e, se ben compresi, possono aiutarti a evitare errori costosi e a cogliere opportunità di trading più solide. Ecco i principali indicatori da monitorare e come usarli concretamente nel tuo trading.
1. Tasso di disoccupazione
Il tasso di disoccupazione misura la percentuale di persone senza lavoro in un paese. Un aumento della disoccupazione segnala una situazione economica debole e tende a indebolire la valuta nazionale. Al contrario, un calo della disoccupazione rafforza la valuta, perché indica crescita e fiducia nel futuro. Seguire i dati mensili sul lavoro (come il Non-Farm Payroll negli USA) e confrontarli con le attese degli analisti. Un dato migliore del previsto può offrire spunti per posizionamenti long sulla valuta interessata.
2. Prezzi delle case
L’andamento dei prezzi immobiliari riflette la domanda e la fiducia dei consumatori. Prezzi in crescita segnalano un’economia in salute e rafforzano la valuta, mentre un mercato immobiliare in crisi è spesso un campanello d’allarme. Monitorare i report mensili o trimestrali sui prezzi delle case, soprattutto nei paesi sviluppati. Un’accelerazione dei prezzi può anticipare rialzi dei tassi da parte della banca centrale.
3. Inflazione
L’inflazione misura la variazione dei prezzi di beni e servizi. Un’inflazione alta erode il potere d’acquisto e, se fuori controllo, indebolisce la valuta. Tuttavia, un’inflazione moderata è spesso segno di crescita. Seguire i dati CPI (Consumer Price Index) e PPI (Producer Price Index). Se l’inflazione supera le attese, la banca centrale potrebbe alzare i tassi, rafforzando la valuta.
4. Politica monetaria
Le decisioni delle banche centrali su tassi d’interesse e quantità di moneta in circolazione sono il driver principale dei cambi valutari. Tassi più alti attirano capitali esteri, rafforzando la valuta. Tassi bassi la indeboliscono. Seguire le riunioni delle banche centrali (come la Fed, la BCE o la BoE) e le dichiarazioni dei governatori. Le aspettative sui tassi spesso muovono il mercato più dei dati effettivi.
5. Stabilità politica
Le decisioni politiche, le elezioni e le crisi geopolitiche possono creare forte volatilità. Instabilità politica o incertezza sulle politiche economiche tendono a indebolire la valuta.
Monitorare le notizie politiche e i principali eventi globali. In caso di instabilità, valuta strategie difensive o riduci l’esposizione su valute a rischio.
Conclusione
I fondamentali sono la bussola del forex. Imparare a leggerli e interpretarli permette di anticipare i movimenti più importanti e di operare con maggiore sicurezza. Anche se si predilige l’analisi tecnica, integrare i fondamentali nella strategia farà la differenza tra un trading casuale e un trading professionale.
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🌞 BUON GIORNO A TUTTI 🌞
Scusate l'orario ma essendo in Vacanza cerco di pubblicare appena il tempo me lo permette, cercando sempre di mantenere un post al giorno per non perdere mai di vista l'andamento di Gold.
attualmente come gia detto ieri possiamo solamente seguire il trend long ad ogni correzione.
ho segnato queste due zone h4 , attendiamo e vediamo come si comporta.
attenzione agli
- NFP di venerdì
e vediamo i tassi di interessa cosa ci portano.
🌴 Attualmente sono in vacanza fino al 12 settembre, ma continuerò a pubblicare visioni e aggiornamenti.
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Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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