[FRATTALITÀ DI MERCATO]La frattalità di mercato nel trading è la teoria secondo cui i mercati finanziari mostrano comportamenti e strutture simili a ogni scala temporale. In altre parole, i pattern di prezzo tendono a ripetersi, indipendentemente dal timeframe osservato (1 minuto, 1 ora, 1 giorno, ecc.).
CARATTERISTICHE DELLA FRATTALITÀ DI MERCATO :
1. Auto-similarità
Le strutture dei movimenti di prezzo appaiono simili su diversi timeframe. Un trend con correzioni su un grafico giornaliero può assomigliare a uno su un grafico a 15 minuti.
2. Irregolarità e complessità :
Come i frattali in natura (foglie, coste, fiocchi di neve) anche i movimenti di mercato sono complessi e mai esattamente uguali, ma seguono comunque schemi ricorrenti.
3. Indipendenza dalla scala temporale :
Le leggi statistiche che governano i movimenti di prezzo possono rimanere simili quando si cambia scala temporale.
Origine teorica :
• Permette di utilizzare strategie tecniche coerenti su più timeframe.
• Supporta l'idea che il mercato non sia completamente casuale, ma abbia una struttura interna complessa e ripetitiva.
• Ha ispirato strumenti tecnici come l'indicatore Fractals o approcci come la teoria del caos applicata al trading.
| La frattalità di mercato è stata esplorata da Benoit Mandelbrot, lo stesso matematico che ha sviluppato la geometria frattale, e propone un'alternativa alla teoria del mercato efficiente.
Fammi sapere lasciando un Boost se vuoi vedere la spiegazione della teoria del caos applicata al trading e come farlo anche in modo pratico con degli esempi. Grazie!
Oltre l'analisi tecnica
GOLD - Nona Sinfonia - Time Frame 30 Minutinona sinfonia in opera
Nona Sinfonia è un sistema di trading che sfrutta la fase di accumulo dei prezzi, identificata attraverso una configurazione di 1+9 candele. Questa tecnica punta a riconoscere momenti di bassa volatilità che anticipano, spesso, forti movimenti direzionali, offrendo un'opportunità di ingresso a basso rischio con obiettivi di profitto ben definiti.
BTCUSD Trend rialzista confermato ma serve anche ...... BITFINEX:BTCUSD
📊 Dati di mercato (Bitfinex)
Prezzo attuale: 97.205 USD
Variazione giornaliera: +2,88%
Massimo intraday: 97.513 USD
Minimo intraday: 94.596 USD
Volume 24h: Circa 0,65K BTC
🔍 Livelli tecnici chiave
Resistenza immediata: 97.500 USD
Un superamento deciso di questo livello potrebbe aprire la strada verso i 100.000 USD, un'importante soglia psicologica.
Resistenza successiva: 100.000 USD
Rappresenta un livello critico che, se superato, potrebbe portare BTC verso nuovi massimi storici.
Supporto immediato: 94.000 USD
Un'area di supporto significativa che ha mostrato forza in precedenti movimenti di prezzo.
Supporto maggiore: 92.500 USD
Questa zona ha agito come base solida durante recenti correzioni e potrebbe fornire un punto di rimbalzo in caso di ribassi.
📈 Indicatori tecnici
RSI (Indice di Forza Relativa): 68
Indica una leggera condizione di ipercomprato, suggerendo cautela per nuovi ingressi long.
MACD (Moving Average Convergence Divergence): Crossover rialzista
Segnala un momentum positivo, supportando la tendenza rialzista attuale.
Medie mobili esponenziali (EMA):
EMA 50: 91.615 USD
EMA 200: 89.305 USD
Il prezzo attuale si mantiene sopra entrambe le medie, confermando la forza del trend rialzista.
🧠 Considerazioni fondamentali
Adozione istituzionale: MicroStrategy ha aumentato le sue riserve di Bitcoin a 553.555 BTC, rappresentando il 2,64% dell'offerta totale.
Politiche governative: Il New Hampshire ha approvato una legge che consente la creazione di una Riserva Strategica in Bitcoin, segnando un passo significativo nell'adozione statale della cryptovaluta.
Previsioni di prezzo: Analisti di Standard Chartered prevedono che BTC possa raggiungere i 120.000 USD nel secondo trimestre e potenzialmente 200.000 USD entro la fine dell'anno, sostenuto dall'interesse istituzionale e dall'approvazione degli ETF Bitcoin.
📌 Strategia operativa
Scenario rialzista: Un superamento deciso di 97.500 USD, accompagnato da volumi elevati, potrebbe portare BTC verso i 100.000 USD e oltre.
Scenario ribassista: Una rottura al di sotto di 96.000 USD potrebbe innescare una correzione verso la zona di supporto maggiore tra 92.500 e 91.000 USD, con una estensione probabile verso la zona volumetrica sopra la fascia del supporto
Ipotesi personale rimane rialzista di lungo termine
Sintesi operativa su 4 assetTVC:SPX FX:EURUSD OANDA:XAUUSD NYMEX:CL1!
Sintesi operativa breve termine:
EUR/USD: Long su rottura 1.1400, short sotto 1.1280
Oro: Long difensivo su 3.320, stop sotto 3.250
WTI: Attendere conferma sopra 60 per long; short aggressivo sotto 56
SPX500: Long sopra 5.650 solo con volumi; eventuali short di breve sotto 5.520
SPX500 I massimi assoluti è un inizio di una lunga discesa? TVC:SPX
Prezzo attuale: 5.610 punti
Tendenza attuale: Rialzista ma su livelli di ipercomprato
Resistenza chiave: 5.650 – se violata, target ambizioso a 5.750
Supporto chiave: 5.520 – in caso di break, possibile ritracciamento verso 5.400
Osservazioni tecniche: Indicatori ancora forti (RSI e MACD positivi), ma possibile consolidamento prima di nuovi massimi. Meglio evitare inseguimenti long sopra 5.650 senza un pullback.
Attesa di ulteriori aggiornamenti
Personalmente subito che ritorni sui massimi assoluti, anzi mi aspetto una discesa per un bel periodo almeno un biennale partendo dal ultimo minimo fatto di recente
EURUSD Tendenza laterale/ribassista nel breve FX:EURUSD
Prezzo attuale: 1.1360
Tendenza attuale: Laterale con lieve forza dell’euro
Resistenza chiave: 1.1400 – se rotta, target a 1.1480
Supporto chiave: 1.1280 – se violato, spazio verso 1.1200
Osservazioni tecniche: RSI neutro, ma MACD incrociato al rialzo. Se il dollaro rallenta, il cross può tentare una salita fino a 1.1450. Attenzione però a dati macro USA nei prossimi giorni.
Estensione ribassista nel breve verso i livelli 1.10 - 1.06 per poi riprendere la salita verso le resistenze più alte come vedete nel grafico (medio/lungo periodo) possibile anche entro fine del anno
WTI Trend debole ma non al lungo NYMEX:CL1!
Petrolio WTI
Prezzo attuale: 58,07 USD/barile
Tendenza attuale: Debole con rischio ribassista
Resistenza chiave: 60,50 – se superata, possibile rimbalzo fino a 63
Supporto chiave: 56,20 – se rotto, può accelerare a 53
Osservazioni tecniche: Il trend è chiaramente indebolito. Pressione dalla domanda asiatica incerta. Serve un catalyst forte (es. tagli OPEC) per invertire la tendenza.
Personalmente penso che entro il 12 di Maggio avremo delle conferme molto importanti. Ad ogni modo rimango rialzista per lungo periodo
I livello 53usd e un ottimo supporto ed è già stato testato, non escludo un ritorno nel breve prima del cambio trend
SPX500 vs USEQUITIES: Forza isolata🔎 Cos’è l’indice USEQUITIES?
USEQUITIES è un indice composito sintetico che combina US30 (Dow Jones), SPX500 (S&P 500), NAS100 (Nasdaq) e US2000 (Russell 2000).
Viene utilizzato come termometro dell’intero mercato azionario statunitense, offrendo una visione d’insieme della forza o debolezza globale.
Quando SPX500 si muove in disaccordo con USEQUITIES, è un campanello d’allarme sulla reale direzione del mercato.
📆 Data: 7 maggio 2025
🔽 1 – Motivazioni Ribassiste (70%)
1. Il massimo storico dello SPX500 risalente a luglio 2024 è 5.623,61, oggi superato marginalmente con un prezzo attuale di 5.628,15 → solo +0,08% sopra la resistenza.
2. L’indice USEQUITIES è a 4.292,50, ben al di sotto della sua resistenza a -2% critica a 4.378,62 → manca la conferma del mercato ampio.
3. Questo tipo di divergenza tra SPX500 e USEQUITIES storicamente segnala un falso breakout imminente, poiché la forza di un singolo indice non basta.
4. Se SPX500 torna sotto i 5.623,61, è altamente probabile una correzione tecnica verso livelli inferiori, guidata dal riassorbimento del breakout.
5. I settori ciclici e l’indice US2000 stanno sottoperformando, dimostrando che il rally è concentrato e non supportato da una base ampia.
6. Il movimento è accompagnato da volumi modesti e assenza di follow-through, segnale ulteriore di debolezza strutturale.
⚠️ 2 – Gestione del Rischio e Invalidazione (30%)
1. Un’invalidazione della tesi ribassista avverrebbe solo se SPX500 chiudesse sopra hai massimi storici di conseguenza pure USEQUITIES.
2. In tal caso, il movimento si configurerebbe come breakout reale e potrebbe estendersi.
3. Stop tecnico per lo short: sopra 5.800
🧠 Conclusioni
Questo breakout dello SPX500 sopra i massimi di luglio 2024 sembra, a prima vista, un segnale di forza.
Ma il mancato supporto da parte dell’indice USEQUITIES e la debolezza diffusa negli indici più sensibili al ciclo economico, come US2000, mettono in discussione la validità del movimento.
Siamo quindi di fronte a un potenziale falso breakout, una delle trappole più insidiose nei mercati moderni, dove il sentiment e l’algoritmica possono forzare massimi temporanei senza supporto strutturale.
Fino a prova contraria (ovvero finché USEQUITIES non rompe la sua resistenza), l’approccio prudente è ribassista, con attenzione a possibili rapidi rientri nel range.
In sintesi: la forza è reale solo se è condivisa. Al momento, non lo è.
XAUUSD Discesa per il breve ma rialzista nel medio lungo periodo OANDA:XAUUSD
Oro (XAU/USD)
Prezzo attuale: 3.368 USD/oncia
Tendenza attuale: Ribasso correttivo in un trend rialzista
Resistenza chiave: 3.430 – oltre questo livello, si riapre il target 3.500
Supporto chiave: 3.320 – se rotto, rischio discesa a 3.250
Osservazioni tecniche: I volumi calano e l’oro è sotto pressione, ma il quadro resta bullish sopra 3.250. Ottimo livello di acquisto in caso di pullback tecnico su 3.300–3.320
Analisi giornaliera su XAUUSD Scenario macro e geopolitico
Il prezzo dell’oro ha registrato un significativo calo nella sessione odierna, con una contrazione dell’1,30% rispetto al dollaro statunitense, correggendo dai recenti massimi settimanali di 3.435. Tale movimento è riconducibile sia alle prese di profitto degli investitori, in vista degli annunci di politica monetaria della Federal Reserve previsti alle 20:00 ora italiana, sia al crescente ottimismo riguardo ai prossimi colloqui commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Martedì sera, la Casa Bianca ha comunicato che il Segretario al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, e il Rappresentante per il Commercio, Jamieson Greer, si recheranno a Ginevra per partecipare alle trattative con il Vice Premier cinese He Lifeng. I negoziati, previsti dal 9 al 12 maggio, mirano a favorire un allentamento delle tensioni commerciali tra le due principali economie globali.
In risposta alla notizia, i mercati asiatici hanno ridotto l’esposizione verso asset rifugio, incidendo sulla domanda di oro come strumento di protezione patrimoniale. Nella sessione europea, il prezzo del metallo prezioso ha parzialmente recuperato, registrando un incremento dello 0,7% e stabilizzandosi intorno a 3.338.
Gli investitori stanno progressivamente monetizzando i guadagni ottenuti dal recente rally dell’oro, ribilanciando le posizioni in attesa delle comunicazioni del FOMC e della conferenza stampa del presidente Jerome Powell. Considerando che il mantenimento dei tassi di interesse è ampiamente previsto, l’attenzione dei mercati si focalizzerà sul tono di Powell, che potrebbe influenzare le aspettative riguardanti eventuali tagli dei tassi nel corso dell’anno.
L'ottimismo sui tagli dei tassi è stato recentemente ridimensionato a seguito di solidi dati sul mercato del lavoro statunitense e degli indici PMI aziendali, con istituzioni come Goldman Sachs e Barclays che hanno posticipato le loro previsioni da giugno a luglio. Powell potrebbe quindi mantenere una retorica prudente, suggerendo un atteggiamento attendista da parte della Fed, a causa dell’incertezza legata agli impatti delle politiche tariffarie statunitensi. Un riconoscimento della resilienza economica potrebbe essere percepito come un’indicazione di un possibile inasprimento monetario, rafforzando il dollaro e, di conseguenza, esercitando ulteriore pressione ribassista sull’oro.
Al contrario, un annuncio di un taglio dei tassi già a giugno, motivato da timori di recessione, potrebbe sostenere una ripresa significativa del prezzo dell’oro. Nel breve termine, le tensioni geopolitiche a livello globale potrebbero fungere da fattore di stabilizzazione per il prezzo del metallo prezioso. La recente approvazione da parte del Gabinetto di Sicurezza israeliano di un piano per l’ampliamento dell’offensiva militare a Gaza, insieme alle dichiarazioni del Cremlino riguardo alla cessazione unilaterale delle ostilità tra l’8 e l’11 maggio, contribuiscono ad alimentare incertezze sui mercati. Inoltre, le operazioni militari condotte dall’India in risposta agli attacchi terroristici in Jammu e Kashmir intensificano il quadro di tensioni internazionali, potenzialmente favorendo la domanda di beni rifugio, come l’oro.
Profilo tecnico (XAUUSD)
Weekly chart
Sul grafico settimanale il movimento della price action continua in forza ascesa registrando nuovi massimi usando come supporto la Tenkan Sen. Testimoniano la forza rialzista la posizione delle medie mobile e la distanza della Chikou Span e della Kumo (fortemente rialziste) dal prezzo.
Daily chart
Sul grafico giornaliero il prezzo, dopo i massimi del 22 aprile, ha subito una fisiologica correzione tecnica che lo ha visto rimbalzare in maniera quasi chirurgica sulla Kijun Sen per poi registrare un nuovo massimo rispetto alla settimana precedente. Oggi corregge per i motivi anzidetti e potrebbe, salvo stravolgimenti nelle dichiarazioni nella conferenza di Powell, toccare al ribasso il supporto dato dalla Tenkan Sen o la media mobila a 21 giorni.
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Punti chiave:
Focus sulla Fed:
tassi fermi, ma occhi sui tagli.
-La Fed dovrebbe mantenere i tassi invariati, ma i mercati cercano segnali di possibili tagli nel corso del 2025.
-Torna la domanda di beni rifugio a causa delle tensioni sui dazi USA e della cautela degli investitori in attesa della decisione della Fed.
-Il dollaro debole sostiene l’oro.
Il DXY scende per il calo dell’ottimismo su un accordo commerciale a breve.
Si parla di un possibile patto UK-USA, ma nulla è ancora certo.
L’oro rimbalza con forza sul livello visto in live ieri, chiudendo una striscia negativa di sette giorni.
In vista della decisione della Fed, si nota un ritorno di interesse all’acquisto.
Il metallo ha toccato i massimi delle ultime due settimane, con l’attenzione tutta puntata sulle parole di Jerome Powell.
Le tensioni commerciali alimentano la domanda di oro come bene rifugio.
Il mercato guarda oltre: i future scontano 75 punti base di tagli entro fine anno, forse già da luglio.
I rendimenti restano stabili: il decennale USA al 4,353% e il biennale al 3,822%.
Un tono più morbido di Powell potrebbe dare ulteriore slancio all’oro, visto che tassi più bassi rendono il metallo (che non offre rendimento) più interessante.
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Oggi la FedAl giorno cruciale della Fed ci arriviamo con un ritorno del risk on, dopo che ieri pareva il contrario, specialmente in assenza di dichiarazioni sui colloqui eventuali tra USA e Cina sui dazi, che erano stati categoricamente smentiti da Trump. Il Presidente, infatti, aveva dichiarato di non avere alcuna intenzione di incontrare a breve Xi Jinping. E invece poi saranno Bessent e il Vice Presidente Cinese a parlarne.
L'indice del dollaro, ieri sotto pressione per l’intera seduta, ha reagito tornando in area 99,5, interrompendo una serie di tre giorni di ribassi dopo le notizie secondo cui il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e il rappresentante per il commercio Jamieson Greer avrebbero incontrato i loro omologhi cinesi questa settimana in Svizzera per discutere di questioni economiche e commerciali. Ciò ha accresciuto l'ottimismo riguardo a un possibile avvio di negoziati commerciali per ridurre gli ingenti dazi imposti da entrambi i paesi.
Gli investitori sono però in attesa della decisione di politica monetaria della Federal Reserve, prevista per questa sera, con ovvie previsioni di tassi fermi. Ma la chiave sarà Jerome Powell e le sue dichiarazioni, che saranno cruciali per avere informazioni sull'andamento futuro dei tassi, in un contesto di crescente pressione per un allentamento della politica monetaria. Tuttavia, i timori che i dazi di Trump possano ancora far salire l'inflazione, per ora hanno negato questo scenario.
WALL STREET
Gli azionari USA sono scesi ieri, estendendo le perdite della sessione precedente, con l'S&P 500 che ha chiuso con il segno negativo, a -0,77%, il Nasdaq in calo dello 0,87% e il Dow Jones in calo dello 0,95%. Il sentiment degli investitori, sempre ieri, sembrava pessimista a causa della persistente incertezza sui dazi e delle crescenti preoccupazioni per l'impatto delle tensioni commerciali sugli utili aziendali.
Nella notte, però, i mercati azionari asiatici sono saliti dopo che è arrivata la conferma che il vice premier cinese He Lifeng incontrerà il Segretario al Tesoro Scott Bessent questa settimana, per discutere di tariffe e questioni commerciali, alimentando speranze tra gli investitori. A rafforzare il sentiment positivo, il fatto che la Pboc avrebbe deciso di tagliare i tassi di interesse tra i 10 e i 50 punti base.
Il Presidente Trump, dal canto suo, incontrerà il Primo Ministro canadese Carney, mentre i negoziati tra gli Stati Uniti e diversi paesi proseguono, sebbene non siano stati raggiunti accordi formali. Nel frattempo, le importazioni statunitensi a marzo sono nuovamente aumentate in previsione di nuovi dazi ad aprile. Oggi inizia la riunione del FOMC, con la Fed che si prevede manterrà invariati i tassi di interesse. Il mercato prezza un nulla di fatto e bisogna aspettare prima che decida di tagliare il costo del denaro.
VALUTE
Sui cambi solito trading range, con EurUsd tra 1.1300 e 1.1380 e gli altri cambi contro dollaro in una perfetta correlazione dollaro-centrica. La chiave è altrove, ovvero è legata all’incontro USA-Cina sui dazi, nonostante nel mondo tornino le tensioni, di cui si faceva volentieri a meno, specie in un anno come questo, con uno scontro India-Pakistan, che per ora si è limitato a un raid mirato dell’India verso siti terroristici pachistani con conseguente rappresaglia di Islamabad, ma che speriamo non subisca una escalation militare generalizzata, il che, oltre a provocare vittime innocenti, potrebbe alimentare un ennesimo risk off sui mercati.
Il ritorno e la correzione del dollaro si è vista anche contro Jpy con UsdJpy tornato a 143.30 dai minimi di 142.30 di ieri pomeriggio. Bisogna capire se questo movimento del biglietto verde sia solo correttivo per poi riprendere la sua strada ribassista, oppure se sarà qualcosa di più. Anche il Chf ha perso quota con EurChf che da 0.9330 è risalito a 0.9365-70 area, così come UsdChf da 0.8210 a 0.8270. Il dilemma rimane il solito, ovvero molto, se non tutto, dipende dalle questioni commerciali. Se USA e Cina trovassero un accordo, il risk on tornerebbe prepotentemente sulla scena.
DEFICIT COMMERCIALE USA
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato a 140,5 miliardi di dollari a marzo 2025, raggiungendo un nuovo massimo storico, rispetto alle previsioni di un deficit di 137 miliardi di dollari. Le importazioni sono balzate del 4,4%, raggiungendo il massimo storico di 419 miliardi di dollari, in previsione di ulteriori annunci di dazi ad aprile. Gli acquisti sono aumentati per prodotti farmaceutici, autovetture e accessori per computer, ma sono diminuiti per prodotti finiti in metallo e petrolio greggio.
Nel frattempo, le esportazioni sono aumentate di un misero 0,2%, ma hanno anche superato il record di 278,5 miliardi di dollari, trainate da autovetture, gas naturale, oro e accessori per computer. Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato notevolmente con l'UE e il Vietnam, ma si è ridotto con la Cina, la Svizzera e il Canada mentre è rimasto pressoché invariato con il Messico.
PETROLIO
Martedì, i future sul greggio WTI sono saliti del 4% a 59,4 dollari al barile, rimbalzando dal minimo di quattro anni, poiché gli indicatori tecnici segnalavano un mercato ipervenduto e divergenze interessanti. I prezzi sono stati sostenuti anche dal ritorno degli acquirenti cinesi dopo le festività. Inoltre, i segnali di un potenziale rallentamento della produzione di scisto statunitense hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni relative all'eccesso di offerta.
Diamondback Energy, un importante produttore, ha rivisto al ribasso le sue previsioni di produzione e ha avvertito di un imminente calo delle attività di perforazione onshore. Anche un altro importante operatore di gas scisto ha annunciato tagli, a indicare che i bassi prezzi stanno iniziando a influire sulla produzione. Nel frattempo, la modesta riduzione dei prezzi di vendita ufficiali da parte dell'Arabia Saudita ha segnalato un approccio cauto alla quota di mercato, attenuando il sentiment ribassista dopo l'accordo dell'OPEC+ per aumentare la produzione a giugno. Anche l’indice PMI dei servizi statunitense superiore alle attese ha contribuito al mantenimento della domanda.
Saverio Berlinzani
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06 MAY | SUPPOST DEL GIORNO Siamo in attesa di partenza nuovo T-1 entro la box di indice
Questo ci porterà sicuramente a chiudere T-1i entro la box di inverso BASE o LUNGA
A quel punto è fondamentale la reazione su 🤺F-1i
Il B-C probabilmente spingerà per tornare a prendere tFi aggiornando i minimi locali verso cF+2i
buon slow trading a tutti
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Gold continua la sua scalata, confermando ottimi ingressi dai livelli passati segnati.
sono sempre a favore rialzista fino all'uscita dei tassi di domani.
Il long da 3200 parla da solo.
Come detto ieri nell outlook di mercato, il lunedì non opero.
Aspetto sempre la chiusura daily per avere un quadro più chiaro.
Attualmente il daily chiude forte, e anche la candela di oggi è interessante, soprattutto in vista della FOMC di domani sera.
Al momento sto monitorando un livello H4 che deve rompere per confermare la continuazione verso i massimi storici.
Importante anche la zona daily con il cambio struttura h4, che si trova intorno ai 3424.
Come sempre, aspetto il pomeriggio dalle 14:00 in poi prima di prendere posizione.
ci vediamo oggi in newyork
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Il mercato USA perde quotaIeri il mercato azionario USA ha perso quota con l'S&P 500 in calo dello 0,64%, dopo una serie positiva di 9 giorni, la più lunga da novembre 2004. Il Nasdaq ha perso lo 0,74% e il Dow Jones ha chiuso a -0,24%. Le prospettive di un accordo commerciale tra Stati Uniti e Cina appaiono sempre più remote, oltre all'annuncio da parte del Presidente Trump di una nuova tariffa del 100% sui film di produzione estera.
Trump ha anche dichiarato di non avere intenzione di parlare con il Presidente cinese Xi Jinping questa settimana, sebbene abbia lasciato intendere che potrebbero essere imminenti accordi commerciali con altri Paesi. I mercati si stanno anche preparando per la decisione di politica monetaria della Fed di mercoledì.
Oggi, l'ISM Services PMI ha indicato un'inaspettata accelerazione nel settore dei servizi statunitense. Tutti i settori erano in rosso, ma energia, finanza e beni di consumo discrezionali hanno sottoperformato. Sul fronte societario, le megacap hanno registrato per lo più ribassi, tra cui Apple (-1,2%), Nvidia (-0,6%), Amazon (-1,5%), Meta (-1%) e Tesla (-1,9%). Microsoft è rimasta pressoché invariata, mentre Alphabet ha guadagnato lo 0,3%.
VALUTE
Ancora lateralità sui cambi, con pochi movimenti degni di nota. Siamo in attesa di qualcosa, anche se permane, a nostro avviso, la necessità di deprezzare il dollaro nel medio termine, per provare a ridurre un deficit commerciale inarrestabile.
Proprio questo pomeriggio è atteso il dato generale sulla bilancia commerciale, il cui consensus prevede un peggioramento a 137,1 miliardi di dollari nel solo mese di marzo, mentre il dato precedente è stato di 122,7 miliardi di dollari.
L'EurUsd continua a rimanere in questo trading range compreso tra 1,1290 e 1,1360, così come la sterlina che contro dollaro naviga in acque tranquille, tra 1,3280 e 1,3350. Lo Jpy rimane in forza dopo aver ceduto qualcosa nell'ultima settimana in relazione a una correzione dovuta tecnicamente, con il UsdJpy che dai minimi sotto 140,00 ha reagito fino a 145,75. Ora siamo tornati a 143,75 e potremmo ancora scendere verso i minimi.
Siamo comunque tornati in una fase di apparente risk on che sui cambi si traduce in un ribasso dei cross come EurAud, EurNzd, GbpAud e GbpNzd, mentre il UsdCad cerca faticosamente di risalire la corrente dai minimi di 1,3750.
ISM PMI SALE
L'indice PMI dei servizi ISM è balzato inaspettatamente a 51,6 ad aprile, dal minimo degli ultimi nove mesi di 50,8 registrato a marzo, e al di sopra delle previsioni di 50,6. I nuovi ordini (52,3 contro 50,4) e le scorte (53,4 contro 50,3) sono cresciuti a un ritmo più sostenuto e l'attività economica è rimasta in territorio di espansione (53,7 contro 55,9).
Nel frattempo, l'occupazione ha continuato a contrarsi, seppur a un ritmo più lento (49 contro 46,2). Per quanto riguarda i dazi, preoccupa l'impatto effettivo sui prezzi, più che l'incertezza e le pressioni future. Gli intervistati continuano a menzionare i tagli al bilancio delle agenzie federali come un freno per le imprese, ma nel complesso i risultati stanno migliorando.
RENDIMENTI IN SALITA
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è balzato al 4,35% lunedì, estendendo il rialzo della scorsa settimana, poiché i mercati temono che l'inflazione rialzi la testa a fronte del pessimismo economico derivante dalla questione tariffe.
I dati ISM hanno riflesso una forte espansione dell'attività dei servizi negli Stati Uniti, oltre a un'impennata delle pressioni sui costi, in linea con il rapporto sull'occupazione e i dati più elevati sull'inflazione PCE pubblicati la scorsa settimana. Ciò in contrasto con i dati che sottolineavano un impatto negativo delle minacce tariffarie, tra cui la contrazione del PIL nel primo trimestre.
La mancanza di chiarezza sul fatto che il Presidente Trump manterrà i dazi per un periodo più lungo ha spinto i mercati a concordare sul fatto che la Federal Reserve manterrà i tassi invariati questa settimana. Mentre i timori di una contrazione economica hanno spinto i futures sui tassi a riflettere i molteplici tagli della Fed quest'anno, il sostegno ai titoli del Tesoro USA è stato compensato dai timori che l'incerta politica economica possa danneggiare il mercato dei capitali.
SVIZZERA, CPI IN CALO
I prezzi al consumo in Svizzera sono rimasti invariati su base annua ad aprile 2025, dopo un aumento dello 0,3% a marzo e contro le previsioni di un aumento dello 0,2%. Si tratta del livello più basso dal marzo 2021, trainato dai continui cali dei prezzi di generi alimentari e bevande analcoliche, beni e servizi per la casa e trasporti.
Questi cali sono stati compensati dagli aumenti dei costi di alloggio ed energia, comunicazioni, ristoranti e alberghi. Nel frattempo, l'inflazione core è scesa allo 0,6% dallo 0,9% di marzo. Su base mensile, anche l'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, in linea con il periodo precedente e in linea con le previsioni di un aumento dello 0,2%.
Saverio Berlinzani
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Attenzione, il tasso USD/HKD sul PEG decisivo di 7,75Introduzione: Dall'inizio del 2025, il dollaro USA è stata l'unica valuta principale a scendere in modo significativo sul mercato Forex. Di fatto, è l'unica valuta principale ad essere scesa sul mercato forex quest'anno. Sullo sfondo della guerra commerciale di Donald Trump, l'immagine del biglietto verde come porto sicuro contro il rischio di una recessione economica globale è stata minata. Nelle ultime settimane gli investitori istituzionali hanno aumentato le loro posizioni corte sul dollaro USA, raggiungendo un'esposizione corta netta di 17 miliardi di dollari, secondo il rapporto COT della CFTC. Va notato che il rimbalzo del mercato azionario statunitense non ha portato a un forte rimbalzo del dollaro USA (DXY), anche se quest'ultimo si sta stabilizzando contro l'euro nel breve termine.
Il dollaro USA (DXY) ha perso oltre l'8% rispetto a un paniere di valute principali dall'inizio dell'anno e rimane sotto forte pressione rispetto alle valute asiatiche all'inizio della settimana, in particolare il dollaro di Hong Kong e Taiwan.
1) Il posizionamento ribassista istituzionale raggiunge una zona di eccesso
L'analisi dei dati dell'ultimo rapporto COT (Commitment Of Traders) della CFTC mostra che il posizionamento istituzionale sul dollaro USA sta raggiungendo livelli eccessivi: sia su EUR/USD che su JPY/USD, le posizioni ribassiste sul dollaro USA stanno raggiungendo livelli elevati che potrebbero essere vicini al parossismo. Il DXY (indice del dollaro USA contro un paniere di valute principali) mostra una chiusura mensile tecnicamente ribassista, ma ci sono sempre più segnali di ipervenduto sugli orizzonti settimanali e giornalieri. I venditori stanno iniziando a raggiungere le soglie tecniche viste nel 2023 e nel 2024, e il DXY sembra stabilizzarsi nel breve termine in attesa della prossima decisione di politica monetaria della FED, mercoledì 7 maggio. Anche il caso del dollaro rispetto alle valute asiatiche è rivelatore: la volatilità sta esplodendo, costringendo le autorità monetarie come quelle di Hong Kong e Taiwan a intervenire. Ciò conferma che la debolezza del dollaro sta iniziando a generare tensioni sui regimi di cambio fissi, in particolare sul PEG USD/HKD.
2) Il tasso di cambio USD/HKD sul decisivo PEG di 7,75; attenzione
Di fronte alle pressioni sulla propria valuta, l'Autorità Monetaria di Hong Kong è stata costretta a intervenire massicciamente sul mercato dei cambi riacquistando 6 miliardi di dollari USA in un solo giorno. L'intervento è volto a difendere il PEG, l'ancoraggio tra il dollaro di Hong Kong e il biglietto verde, che è minacciato dallo slancio al ribasso di quest'ultimo, dato che la coppia flirta con il limite inferiore del corridoio fissato tra 7,75 e 7,85.
Nonostante la notevole flessione del dollaro, sarebbe prematuro vederne una spirale fuori controllo e potrebbe stabilizzarsi questa settimana con la decisione di politica monetaria della FED di mercoledì 7 maggio. I fondamentali economici degli Stati Uniti rimangono abbastanza solidi, a partire dal mercato del lavoro, che continua a registrare buoni risultati secondo l'ultimo rapporto NFP. È improbabile che Jerome Powell si pieghi alle pressioni di Donald Trump mercoledì 7 maggio e la ripresa del taglio dei tassi dei fondi federali statunitensi non è prevista prima dell'estate.
Conclusione: in sintesi, sebbene la correzione del dollaro sembri far parte di una tendenza di fondo per il 2025, il dollaro inizia ad essere ipervenduto nel breve termine. Per quanto riguarda il tasso USD/HKD, la soglia di 7,75 dovrebbe essere tenuta sotto stretta osservazione questa settimana.
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EURUSD: sell limitHo inserito un sell limit su di un livello di possibile continuazione del movimento ribassista: negli HTF siamo molto estesi ed è plausibile un riposo del prezzo: essendo l'ordine inserito comunque su di un prezzo un po' in alto, starò ad osservare se il prezzo ci arriverà oppure se reagirà prima.
Attenzione: dalle ore 15:45 vi sono news che potrebbero far aumentare la volatilità dei pair con sottostante il dollaro.
FTSEMIB area 46.000FTSE MIB a 46.000? Non è così folle come sembra
Siamo a maggio 2025 e il FTSE MIB continua a spingere. Qualcuno inizia a chiedersi: può davvero arrivare a 46.000 nelle prossime settimane? Sembra tanto (lo è), ma se mettiamo insieme una serie di fattori favorevoli, lo scenario non è del tutto campato in aria.
Ecco cosa potrebbe far partire un rally così violento.
1. Taglio dei tassi BCE più forte del previsto
Se la BCE decide di anticipare la Fed con un taglio corposo (tipo 50 punti base), i mercati reagirebbero subito, e in particolare le banche italiane potrebbero beneficiarne alla grande. Il FTSE MIB è pieno di bancari, quindi l'effetto leva sarebbe immediato.
2. Dati macro italiani migliori delle attese
Se nei prossimi giorni dovessimo vedere un PIL trimestrale positivo sopra le stime, disoccupazione in calo e una produzione industriale che riparte, il sentiment sull’Italia migliorerebbe in fretta. A quel punto l’azionario diventerebbe ancora più interessante per i gestori globali.