[DISCIPLINA] - Leggi questo per migliorarlaLa disciplina è la capacità di controllare il proprio comportamento, le proprie emozioni e le proprie azioni al fine di raggiungere obbiettivi specifici. È un concetto ampio che può essere applicato in vari contesti, come il lavoro, lo studio, lo sport e la vita personale.
CARATTERISTICHE DELLA DISCIPLINA :
1. AUTOCONTROLLO :
La capacità di gestire le proprie emozioni e comportamenti per evitare distrazioni e mantenere la concentrazioni sugli obbiettivi.
2. COSTANZA :
La capacità di mantenere impegno e sforzo nel tempo, anche di fronte a difficoltà e ostacoli.
3. ORGANIZZAZIONE :
L'abilità di pianificare e strutturare le proprie attività in modo efficiente e produttivo.
4. MOTIVAZIONE :
La capacità di mantenere un livello costante di motivazione per raggiungere gli obbiettivi prefissati.
IMPORTANZA DELLA DISCIPLINA :
• SUCCESSO PERSONALE E PROFESSIONALE :
La disciplina è fondamentale per raggiungere il successo in vari ambiti della vita.
• CRESCITA PERSONALE :
Aiuta a sviluppare abilità e competenze attraverso il costante impegno e la pratica.
• BENESSERE :
Promuove uno stile di vita sano ed equilibrato, contribuendo al benessere fisico e mentale.
COME SVILUPPARE LA DISCIPLINA :
• STABILIRE OBBIETTIVI CHIARI :
Definire obbiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, rilevanti, temporali ed intelligenti.
• CREARE UNA ROUTINE :
Stabilire abitudini quotidiane che supportino il raggiungimento degli obbiettivi.
• MONITORARE I PROGRESSI :
Tenere traccia dei progressi e fare aggiustamenti quando necessario.
• MANTENERE LA MOTIVAZIONE :
Trovare fonti di ispirazione e motivazione per rimanere concentrati sui propri obbiettivi.
La disciplina è una delle chiavi fondamentali per il successo e la realizzazione personale
Idee della comunità
NEWSLETTER#98: NZD, TASSI e PIL USALA RBNZ TAGLIA 50 PUNTI BASE
La Banca Centrale Neozelandese ha tagliato, durante la notte, il tasso di riferimento di 50 punti base, portandolo dal 4.75% al 4.25%.
L'attività economica in Nuova Zelanda rimane modesta e la produzione continua ad essere inferiore al suo potenziale.
Con l'eccesso di capacità produttiva nell'economia, le pressioni inflazionistiche si sono attenuate.
La crescita economica dovrebbe riprendersi nel corso del 2025, poiché i tassi di interesse più bassi incoraggiano gli investimenti e altre spese.
La crescita dell'occupazione dovrebbe rimanere debole fino alla metà del 2025 e, per alcuni, le tensioni finanziarie richiederanno del tempo per attenuarsi.
PIL USA
Gli ultimi dati pubblicati oggi pomeriggio, riguardanti il PIL americano hanno confermato una crescita al 2.8%.
“L'aumento del PIL reale riflette principalmente gli aumenti della spesa dei consumatori, delle esportazioni, della spesa del governo federale e degli investimenti fissi non residenziali.
Le importazioni, che sono una sottrazione nel calcolo del PIL, sono aumentate”
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- FESTA STATI UNITI
- Fiducia dei consumatori (11:00) (EUR)
Buon trading a tutti
FtseMib Index. Gap-Up supporto fondamentale per il rialzoIl trend primario è rialzista, evidenziato da una sequenza di massimi e minimi crescenti all'interno di un canale ascendente ben definito. Tuttavia, tale sequenza si è interrotta con il massimo toccato lo scorso maggio a circa 35230 punti. Arrivando ai giorni nostri, nelle ultime settimane si osserva una fase di correzione che potrebbe rappresentare un movimento secondario ribassista, caratterizzato da una serie di massimi e minimi decrescenti evidenziati dal canale discendente rosso.
Il livello di supporto statico principale è rappresentato dal 50% di Fibonacci del 50% a 32.880pts. A seguire troviamo l’area di Gap-Up, che potrebbe esser chiuso a circa 32500 punti. Sul fronte delle resistenze, un livello statico significativo si trova a quota 33.500, coincidente con la trendline superiore del canale discendente e vicino al livello. Quest'ultimo rappresenta un'area cruciale di verifica per un possibile rimbalzo. Tra i supporti dinamici, la linea inferiore del canale ascendente primario resta un punto chiave per il mantenimento della struttura rialzista di lungo termine.
Una menzione speciale per il Gap rimasto ancora aperto a 32.750. Indica una zona di possibile attrazione per i prezzi nel breve periodo. La sua chiusura potrebbe fungere da catalizzatore per una ripresa oppure confermare una prosecuzione del movimento correttivo.
Una rottura della resistenza a 33.500 e della trendline discendente potrebbe innescare un nuovo movimento verso i massimi recenti in area 34.100. Al contrario, una violazione del supporto a 32.880 potrebbe aprire la strada a ulteriori ribassi fino a 32.500, con la chiusura del gap e il raggiungimento della trend inferiore del canale ascendente.
Invitiamo i lettori a commentare per maggiori approfondimenti.
Edoardo Liuni
Dow e S&P sui record nonostante rumours sui dazi. Dow e S&P; chiudono a livelli record nonostante il ritorno delle discussioni sui dazi.
A Wall Street si dice:
"Gli investitori che cercano di battagliare il mercato spesso finiscono per essere battuti dal mercato." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Due dei principali indici hanno chiuso a massimi record ieri martedì, mentre il mercato ha superato le recenti minacce sui dazi del presidente eletto Donald Trump. Nel frattempo, gli investitori si stanno preparando per l'indice Personal Consumption Expenditures (PCE) di oggi.
Il Dow è salito dello 0,28% (o circa 123 punti) oggi a 44.860,31, mentre l'S&P; è avanzato dello 0,57% a 6.021,63. Entrambi questi indici hanno chiuso a massimi record, con il primo che ora fa la storia in sessioni consecutive. Il NASDAQ ha avuto il guadagno maggiore dello 0,63% (o quasi 120 punti) a 19.174,30 in una giornata piuttosto buona per il Mag 7, con Amazon (AMZN) in aumento di oltre il 3% e Microsoft (MSFT) in avanzamento di oltre il 2%.
Nel frattempo, ieri martedì il Russell 2000 è sceso dello 0,73% a 2424,31, il che significa che l'indice a bassa capitalizzazione ha restituito circa la metà dell'aumento dell'1,5% di ieri.
Lunedì sera, il presidente in arrivo ha minacciato una tariffa del 25% sui prodotti provenienti da Messico e Canada, oltre a un ulteriore 10% sui beni dalla Cina. È il tipo di annuncio che avrebbe potuto far scendere l'intero mercato, ma invece sono stati colpiti solo gli spazi più sensibili alle dazi.
Sebbene ciò sembri estremamente negativo, c'è la sensazione che queste siano solo minacce che vengono utilizzate per la negoziazione. Per questo motivo le azioni hanno continuato a salire e hanno chiuso bene in verde. Non credo che i titoli sulle dazi avranno importanza finché non si realizzerà che saranno effettivamente messe in atto.
Per quanto riguarda le notizie non sui dazi, i verbali della Fed dell'ultima riunione hanno mostrato che i membri sono propensi a un ritmo graduale di tagli futuri se l'economia rimane forte con un'inflazione in miglioramento. E guarda caso, "l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed" verrà rilasciato oggi mattina e potrebbe essere un fattore determinante per quanto "graduali" saranno tali tagli. Il PCE era ampiamente in linea con le aspettative l'ultima volta.
Si prevede che il tasso principale salirà dello 0,2% m/m, in linea con il mese scorso, mentre il tasso a/a salirà al 2,3% rispetto al 2,1% del mese scorso. Il tasso core (esclusi cibo ed energia) dovrebbe attestarsi allo 0,3% m/m, anch'esso in linea con le aspettative, mentre il tasso a/a salirà al 2,8% rispetto al 2,7% del mese scorso.
È stata una settimana entusiasmante finora. Ma non sorprende, dato che le azioni in genere salgono la settimana del Ringraziamento. Questa settimana finirà presto. Ma per fortuna, avremo ancora altre 4+ settimane di negoziazione, il che è una grande notizia poiché il Q4 è il trimestre migliore per le azioni.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
BigCommerce (BIGC)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
NEWSLETTER#97: TRUMP E USATRUMP INIZIA IL SUO LAVORO…
Dopo essere tornato in carica come presidente degli Stati Uniti, da circa 3 settimane, Trump incomincia a spaventare le principali economie.
Nella mattinata Trump ha comunicato l’interesse di aumentare le tariffe del 25% per Messico e Canada e del 10% per la Cina.
L’obbiettivo principale per Trump è limitare i flussi di immigrati e droghe.
La reazione dei mercati valutari non si è fatta attendere: CAD e AUD sono le valute più deboli della giornata, insieme al peso messicano.
USA CONSUMER CONFIDENCE
La fiducia dei consumatori ha continuato a migliorare nel mese di novembre e ha raggiunto il massimo livello che ha prevalso negli ultimi due anni.
L’aumento di novembre è stato principalmente guidato da valutazioni più positive dei consumatori sulla situazione attuale e sulla disponibilità di posti di lavoro, che ha raggiunto il livello più alto in quasi tre anni.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- Tasso d'interesse NZD (02:00) (NZD)
- PIL (14:30) (USA)
- Jobless claims (14:30) (USA)
Buon trading a tutti
Strategia di analisi del mercato dell'oro📳Strategia di analisi del mercato dell'oro
♦️Panoramica del mercato:
L'attuale momentum breve dell'oro rimane forte, con i prezzi che mostrano una tendenza al ribasso in più periodi di tempo. Sebbene il mercato abbia il rischio di un rimbalzo a breve termine, la tendenza generale non è cambiata in modo significativo e gli short devono ancora essere la direzione dominante. L'attuale linea oraria dorata mostra una tendenza al ribasso. Se si forma un dead cross, lo spazio di ribasso per l'oro potrebbe espandersi ulteriormente.🔴
♦️Analisi tecnica:
Tendenza oraria:
La media mobile oraria dell'oro sta attualmente girando verso il basso. Se si forma un dead cross, significa che la tendenza al ribasso accelererà nel breve termine. Nel breve termine, si prevede che lo spazio per il rimbalzo sarà limitato ed è opportuno attendere pazientemente il rimbalzo nell'area chiave prima di piazzare un ordine short.🔴
♦️Tendenza a 4 ore:
Il grafico a 4 ore dell'oro mostra che l'attuale intervallo di soppressione superiore è sulla linea 2644-2648. Se l'oro rimbalza su quest'area e non rompe, potrebbe incontrare di nuovo pressione e ricadere.🔴
♦️Livello di supporto:
L'attuale livello di supporto sottostante è sulla linea 2600-2605. Se il prezzo dell'oro rompe questo livello di supporto, è probabile che acceleri il suo trend al ribasso e punti ad altre aree di supporto inferiori.🔴
♦️Strategia operativa:
Strategia di vendita allo scoperto:
L'attuale strategia operativa si basa principalmente sulla vendita allo scoperto di rimbalzo. Secondo l'analisi tecnica, l'oro potrebbe incontrare di nuovo una forte pressione di vendita nell'intervallo 2644-2648, quindi è possibile piazzare ordini short in quest'area. Sii molto attento quando rimbalzi in quest'area e preparati a entrare nel mercato.🔴
♦️Suggerimenti operativi specifici:
Posizione di ingresso: attendi che l'oro rimbalzi sulla linea 2644-2648. Questa area è un'area di soppressione chiave nel breve termine. Una volta che l'oro si avvicina a quest'area e non la sfonda, puoi prendere in considerazione la vendita.
Posizione stop loss: si consiglia di impostare lo stop loss vicino a 2651 per evitare grandi perdite quando il prezzo sfonda inaspettatamente questo intervallo di soppressione.🔴
♦️Posizione target: si consiglia di impostare la posizione target sulla linea 2612-2615. Questa area è una potenziale zona di supporto nell'attuale tendenza al ribasso. Una volta che il prezzo si avvicina a questo intervallo, prendi in considerazione di realizzare alcuni profitti per vedere se il calo continua.🔴
♦️Controllo del rischio:
Il mercato dell'oro è altamente volatile, quindi devi attenerti rigorosamente alla strategia stop-loss quando operi. Se il prezzo supera 2651, devi interrompere le perdite in modo deciso per evitare perdite eccessive. 🔴
✅✅Attendi il segnale di conferma:
Quando esegui un layout di ordine short, non dare seguito agli ordini. Attendi pazientemente che il prezzo rimbalzi verso il punto chiave prima di confermare. Per la conferma del trend al ribasso, devi prestare molta attenzione al trend dei grafici orari e a 4 ore. Se il trend al ribasso continua, puoi prendere in considerazione di continuare a mantenere ordini short fino a quando non ci sarà un chiaro segnale di inversione nel mercato.
✅✅Promemoria sui rischi:
Rischio di caccia all'affare: l'attuale mercato dell'oro è ancora in una fase discendente e non è consigliabile contrattare ciecamente il calo senza un evidente segnale di inversione. Se il trend non è cambiato, il rimbalzo può essere considerato solo un'opportunità per ordini short. Non inseguire ciecamente l'aumento e uccidere la caduta. Volatilità del mercato: il mercato dell'oro è altamente volatile, specialmente durante i rischi geopolitici o la pubblicazione di importanti dati economici, il mercato può fluttuare violentemente. Si prega di tenere d'occhio i cambiamenti nei dati economici globali e nel sentiment del mercato e di adattare in modo flessibile le proprie strategie operative.💯💯💲
L’oro sta guadagnando slancio
Il prezzo dell'oro mostra un certo grado di volatilità e sta entrando in un periodo di aggiustamento dopo il forte aumento del passato.
Linea giornaliera: dopo cinque positivi consecutivi, è ricaduta, formando un modello di interscambio yin-yang, che indica che potrebbe dover affrontare aggiustamenti a breve termine. Soprattutto quando era vicino al massimo precedente di 2722, ha incontrato una certa resistenza, provocando la stagflazione dopo l’impennata del prezzo.
Grafico a 4 ore: mostra un modello di fondo testa e spalle, con la scollatura a 2722. Se l'oro supera nuovamente questo livello, potrebbe formare una spalla destra, confermando ulteriormente la tendenza al rialzo.
Grafico orario: il trend rialzista si è interrotto e il mercato sta attualmente entrando nella fase di recupero in declino, quindi potrebbe rimanere nell'intervallo 2650-2675 a breve termine.
Resistenza superiore: linea 2722 Se il prezzo supera questa resistenza, potrebbe continuare a salire.
Supporto inferiore: il livello di supporto chiave è vicino a 2650. Se scende, potrebbe testare minimi come 2630 e 2610 al ribasso.
Operazione a breve termine: si consiglia di mantenere le operazioni nell'intervallo 2650-2675 prima dell'avvio del mercato statunitense. Se il prezzo tornasse intorno a 2650, restate cauti e aspettate che il mercato confermi il supporto. Se il supporto si conferma efficace, si può prendere in considerazione un layout di basso livello.
Strategia a medio e lungo termine: quando si supera 2722, si potrebbe formare uno slancio rialzista più forte e si può seguire il trend, ma se scende al di sotto di 2650, è necessario essere preparati ai rischi al ribasso corretti e l'obiettivo potrebbe testare il supporto; livelli come 2630 e 2610.
Riepilogo: Dopo aver sperimentato un forte aumento, l'oro è entrato in una fase di recupero shock e potrebbe rimanere all'interno dell'intervallo 2650-2675 a breve termine e osservare lo sfondamento di supporto e resistenza. Si consiglia di essere flessibili durante l'utilizzo, concentrarsi sullo sfondamento dell'intervallo e seguire l'andamento del layout.
Wall Street, altro balzo in avantiEnnesima, ma non sappiamo più come raccontarlo, chiusura positiva per Wall Street venerdì scorso, con l'S&P 500 in rialzo dello 0,3%, il Dow in guadagno dello 0,97% e il Nasdaq in chiusura positiva dello 0,1%, con quest’ultimo appesantito dal ribasso dei titoli tecnologici, in particolar modo Nvidia (-3,2%) e Alphabet (-1,7%). Le azioni mega cap hanno avuto performance contrastanti, con Tesla in guadagno del 3,8%, mentre Meta e Amazon hanno visto perdite modeste, scendendo rispettivamente dello 0,7% e dello 0,6%.
La rotazione degli investitori dalla tecnologia a settori economicamente sensibili come finanza, industria e beni di consumo discrezionali ha sostenuto guadagni di mercato. Inoltre, Wall Street attende l'annuncio di Trump relativamente al futuro segretario al Tesoro, una decisione che potrebbe influenzare il sentiment del mercato. Inoltre, l'ex procuratore generale della Florida Pam Bondi è stata selezionata come procuratore generale degli Stati Uniti, dopo il ritiro della candidatura di Matt Gaetz.
Nella settimana, l'S&P 500 e il Nasdaq hanno chiuso in rialzo dell'1,7% ciascuno, mentre il Dow è cresciuto del 2,1%. I dati USA sono ancora resilienti, pertanto analisti e investitori sono consapevoli del fatto che la Fed possa rallentare il ritmo del taglio del costo del denaro, mentre altrove, si segnala la necessità, per altre banche centrali, BCE in primis, di ridurre i tassi per far ripartire economie in evidente rallentamento.
VALUTE
Non possiamo non cominciare dall’EurUsd che venerdì mattina, in seguito alla pubblicazione dei dati sui PMI per Francia e Germania, in netto calo (a parte un leggero recupero del manifatturiero tedesco, comunque in area 43), è crollato di 110 pips in meno di cinque minuti, da 1.0440 a 1.0330, per poi tornare lentamente verso 1.0430 e consolidare poi per il resto della sessione sopra 1.0400, ma comunque sotto al livello chiave di supporto precedente di 1.0460, ora divenuto resistenza molto importante.
Tecnicamente abbiamo violato il primo supporto di medio termine e potremmo a questo punto ritornare verso il successivo livello chiave posto a 1.0340-50 che, se abbandonato, potrebbe lasciar spazio a un ribasso verso la parità almeno. Il dollar index, dal canto suo, ha rotto al rialzo andando al test del doppio massimo già visto il 21 novembre del 2022, due anni orsono e ora, il livello successivo, è posto a 109.00, massimo del luglio 2022 e minimo correttivo del 27 ottobre del medesimo anno.
Via libera quindi per ulteriori rivalutazioni del biglietto verde, che beneficia di un delta tasso (dovuto a una differenza di crescita macroeconomica) e di una configurazione tecnica estremamente favorevole alla divisa USA rispetto alle principali valute concorrenti. Vanno ovviamente ricordati gli eccessi tecnici, per cui qualche correzione diventa non solo possibile, ma indispensabile per avere poi, il trend originario, il tempo e la forza di ripartire.
Le uniche ragioni per vedere un dollaro scendere saranno legate agli effetti negativi delle promesse di Trump su debito pubblico e sui rapporti commerciali con quei paesi a cui Trump vorrebbe applicare i dazi doganali all’importazione di beni e servizi negli USA. Tra questi, Messico, Cina, Europa. Ma se succederà, non è ora, ma tra almeno due-tre mesi, per cui forse c’è ancora tempo per il biglietto verde di fare nuovi massimi.
Vi è poi un altro caso sensibile di possibile ribasso del biglietto verde, e questo è rappresentato dalla BoJ, la quale potrebbe far invertire la rotta al UsdJpy e di conseguenza, per correlazione, a tutto il mercato, nel caso intervenisse come nel recente passato. È già successo e potrebbe accadere di nuovo. UsdCad sempre sopra 1.3940, supporto chiave per poter scendere mentre 1.4050 è la resistenza cruciale, che se rotta, porterebbe i prezzi a 1.4250 e 1.4650 come target.
Segnaliamo poi il movimento di EurChf, crollato venerdì a 0.9204 per poi tornare sopra 0.9315 in serata su probabile sostegno della SNB. UsdChf che ha rotto le prime resistenze e sembra puntare a 0.9000. Gbp che rimane sopra 1.2500 contro dollaro ed EurGbp sempre a ridosso di 0.8300.
USA, PMI IN RIALZO
L'indice PMI composito statunitense è salito a 55,3 a novembre 2024, rispetto al 54,1 del mese di ottobre. Si tratta della crescita più forte dall’aprile 2022. Tuttavia, la crescita è rimasta disomogenea nell'economia, con il settore dei servizi in forte espansione, 57 contro 55, mentre il settore manifatturiero ha continuato a contrarsi, 48,8 contro 48,5.
L'aumento dell'attività ha riflesso una domanda crescente, con nuovi ordini in forte aumento, mentre l'occupazione è diminuita per il quarto mese consecutivo, e l'inflazione dei prezzi alla produzione è scesa al livello più basso dal giugno 2020. Le aspettative delle aziende per la produzione hanno raggiunto il livello più alto dal maggio 2022, spinte dalle aspettative di tassi di interesse più bassi, una crescita economica più forte e politiche aziendali più favorevoli sotto la nuova amministrazione nel 2025.
I dati positivi sul settore dei servizi e le aspettative favorevoli potrebbero rafforzare la fiducia degli investitori verso i mercati azionari, soprattutto nei settori orientati a consumo e tecnologia. Tuttavia, il settore manifatturiero potrebbe rappresentare un freno alla crescita complessiva. L’inflazione e il lavoro diventano i veri catalizzatori, perché un loro rallentamento potrebbe finalmente incoraggiare la Federal Reserve a mantenere un approccio più accomodante verso i tassi di interesse.
La dinamica attuale, comunque, mostra un'economia che si sta adattando, con un settore dei servizi come principale motore di crescita, mentre il manifatturiero si trova ad affrontare ancora sfide significative, non solo negli USA.
PMI GERMANIA, È NOTTE FONDA
L'indice PMI della Germania è sceso a 47,3 a novembre 2024, il minimo degli ultimi nove mesi, rispetto al 48,6 di ottobre e ben al di sotto delle previsioni di 48,6. La lettura ha mostrato che l'attività aziendale è scesa per il quinto mese consecutivo e al ritmo più rapido da febbraio.
La debolezza sostenuta nel settore manifatturiero, 43,2 contro 43, è stata aggravata dalla discesa dell'attività dei servizi, 49,4 contro 51,6. La domanda più debole di beni e servizi ha portato a ulteriori perdite di posti di lavoro e l'inflazione dei costi di input e dei prezzi di output è salita al massimo degli ultimi tre mesi, riflettendo maggiori pressioni sui prezzi nel settore dei servizi.
D'altro canto, le aspettative aziendali nel frattempo sono ulteriormente aumentate rispetto al recente minimo di settembre, sebbene la fiducia fosse ancora attenuata rispetto agli standard storici in un contesto di incertezza economica e politica.
SETTIMANA ENTRANTE
Importante numero di dati in uscita questa settimana dagli Stati Uniti. Oggi, 25 novembre, è festa negli USA (Giorno del Ringraziamento), ma i dati non tarderanno comunque ad arrivare, in particolare i verbali del FOMC, i dati sull'inflazione PCE e quelli relativi a reddito e spesa personali.
Non si possono dimenticare i numeri relativi alla seconda stima di crescita del PIL del terzo trimestre, l’indice di fiducia dei consumatori del Conference Board, gli ordini di beni durevoli, gli utili aziendali e l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller.
Relativamente ad altri paesi e aree, segnaliamo la pubblicazione relativa all’inflazione in alcuni paesi, tra cui Australia, Spagna, Germania, Paesi Bassi, Francia, Polonia, Eurozona e Italia.
Occhio anche al PIL della Turchia, Svizzera, India e Canada. Infine, è necessario ricordare il tasso di disoccupazione tedesco, l'indice Ifo Business Climate, la fiducia dei consumatori Gfk e i dati sulle vendite al dettaglio.
Per quanto riguarda la Nuova Zelanda, c’è attesa per la decisione sui tassi di interesse da parte della RBNZ. In Giappone, vendite al dettaglio e produzione industriale.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Sono Tornato | EUR/USD
Buonasera e/o buongiorno a tutti! 🌅🌙 Dipenderà dal momento in cui leggerai questo articolo. So già cosa stai pensando... "Che fine hanno fatto gli articoli?" Beh, non dovresti chiederlo a me! 😅
Quello che avevo scritto si è poi avverato, ma, come ti dicevo, non dipende da me. Però ora basta chiacchiere, andiamo al dunque.
Prima di tutto, ti chiedo il tuo supporto! 🙌 Lascia un boost , un segui e un commento per aiutarmi a continuare con le pubblicazioni. E adesso, procediamo con la nostra analisi. 🧐
EUR/USD: cosa sta succedendo? 💱
Beh, amico mio, l’elezione di Trump ha lasciato il segno, e penso che i risultati siano evidenti a tutti. Ma attenzione! 🤔 Pensi davvero che siamo noi a perdere? No, amico mio! La recessione non colpirà tanto l'euro, ma piuttosto il dollaro. 💸
Dai tempo al tempo e ricordati di questo articolo… e del tuo fedele amico PipGuard . 😉 Non farti ingannare dal prezzo! Per fare questo lavoro serve una mente analitica, ma è ancora più importante evitare di chiedersi "perché" a ogni movimento di mercato. Fidati, è il mio mantra! 😊
Analisi tecnica: cosa ci aspettiamo?
📉 Il prezzo di EUR/USD è in forte discesa. Tuttavia, possiamo aspettarci:
1️⃣ Una correzione a breve termine.
2️⃣ Una possibile inversione nel medio/lungo termine.
Lo studio che vedi è stato realizzato su grafico settimanale e 24 ore, per offrirti una chiara direzione del prezzo e segnarti i punti di maggiore interesse. 🗺️
Situazione attuale:
- Il prezzo si trova sotto la resistenza rialzista di 1,05300. 🚧
Fino a quando il prezzo rimane sotto questa resistenza, il trend rimane ribassista .
👉 Nota bene: se il prezzo non chiude completamente (con l’intero corpo della candela) sopra questa resistenza, essa diventerà un supporto per i ribassisti . Ho voluto specificarlo per aiutarti a non confonderti! 😉
- Osserviamo anche che il prezzo ha reagito alla resistenza ribassista, ora supporto rialzista, situata a 1,03880.
Qui il prezzo ha generato uno spike , ma non una chiusura completa, il che conferma la forza di questo livello. 💪
Order Block e prossime mosse:
- Il prezzo ha toccato, ma non ancora mitigato, il nostro order block rialzista (OB), che si estende da 1,03200 a 1,02500.
In questo intervallo, possiamo cercare una spinta rialzista. 🚀
Questa spinta potrebbe avvenire:
- Alla presa di liquidità posta a 1,02900 .
- Oppure al tocco del supporto/ribassista a 1,02515 .
Se invece il prezzo dovesse continuare a scendere dopo una correzione, non temere! 💡 Il tuo amico PipGuard ha previsto anche questo scenario.
Abbiamo un Fibonacci settimanale che si estende da 1,02100 a 0,99730 , con una liquidità significativa tra 1,01610 e 1,00890. 📊
Spero che questa analisi ti sia stata utile! 😊
Ti ricordo ancora di supportarmi con un boost , un commento e un segui per non perdere i miei prossimi aggiornamenti.
Ti auguro buon lavoro e una splendida giornata/serata! ☀️🌙
Un saluto dal tuo amico,
PipGuard . 💼
MicroStrategy e la Strategia Bitcoin: Nuove Mosse da 3 Miliardi MicroStrategy, guidata da Michael Saylor, continua a consolidarsi come uno dei maggiori detentori di Bitcoin a livello globale, rafforzando ulteriormente il proprio impegno verso la criptovaluta. L'azienda ha recentemente completato un'emissione di obbligazioni convertibili per un valore di 3 miliardi di dollari, un'operazione volta ad incrementare le sue già consistenti riserve di Bitcoin.
Tra i protagonisti di questa operazione spicca Allianz, il colosso assicurativo tedesco, che ha acquisito il 25% delle obbligazioni emesse. Questa mossa rappresenta un segnale forte: l’interesse degli investitori istituzionali verso Bitcoin è in crescita, e anche attori tradizionalmente conservatori come Allianz stanno iniziando a riconoscerne il potenziale come riserva di valore.
Oltre a questa emissione, MicroStrategy si distingue per un approccio innovativo nella gestione delle proprie partecipazioni in Bitcoin. L'azienda utilizza una strategia basata sulla vendita di volatilità tramite offerte ATM (at-the-market). In pratica, vende azioni sul mercato ai prezzi correnti per raccogliere nuovi capitali da reinvestire in Bitcoin. Questo approccio consente a MicroStrategy di finanziare i propri acquisti senza dover emettere obbligazioni aggiuntive o vendere le riserve esistenti di criptovaluta, mantenendo così una posizione stabile nel mercato.
Livello di previsione per il prossimo mercato rialzista
Dati analizzati in base alle precedenti opinioni di mercato e al risultato previsto successivo, con il passare del tempo nuovi attori entrano nel mercato e la volatilità e i rendimenti si ridurranno in percentuale rispetto alle precedenti condizioni di mercato
Gold: Trap Bar & FTW PowerBuongiorno a tutti,
eccomi come di consueto per l'appuntamento settimanale.
Quest'oggi mi trovo con un grafico chiaramente in tendenza che offre anche un trigger operativo dei miei preferiti ed è per questo che vado dritto sul mercato dell'oro.
Arriviamo infatti da una tendenza di lungo corso, persistente, che non da cenni di cambiamento e, anzi, offre ulteriori segnali di continuazione.
Nelle ultime due settimane infatti si è creata una Trap Bar diventata poi FTW, uno dei miei trigger operativi più utilizzati.
Il mercato non chiude una settimana sotto la media di breve ( 21 ema close ) da ottobre 2023.
Nei prossimi giorni a livello operativo cercherò spunti di conferma long attraverso l'uso coniugato di time frame daily e 4 ore.
Ritorni al di sotto di area 2.600 $ andrebbero a deteriorare la struttura per degli acquisti mentre i primi obiettivi risiedono sui massimi assoluti quindi poco sotto i 2.800 $.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon trading SIMPLE!
[LE SESSIONI NEL FOREX TRADING] - 4 in totaleLE SESSIONI NEL FOREX TRADING
Il mercato Forex è suddiviso in quattro principali sessioni di trading, ciascuna corrisponde ai maggiori centri finanziari del mondo. Queste sessioni si sovrappongono in parte, permettendo il trading 24 ore al giorno, cinque giorni alla settimana.
SESSIONI PRINCIPALI :
· SESSIONE DI SYDNEY o (sessione Australiana) - Apertura: 22:00 / Chiusura: 07:00
· SESSIONE DI TOKYO o (sessione Asiatica) - Apertura: 00:00 / Chiusura: 09:00
· SESSIONE DI LONDRA o (sessione Europea) - Apertura: 08:00 / Chiusura: 17:00
· SESSIONE DI NEW YORK o (sessione Americana) - Apertura: 13:00 / Chiusura: 22:00
Queste sessioni riflettono l'attività finanziaria di diverse regioni e possono influenzare la volatilità del mercato. Le sovrapposizioni tra le sessioni, come quelle tra Londra e New York (13:00-17:00 GMT*), tendono ad essere i periodi più attivi e liquidi nel mercato Forex (*Greenwich Mean Time)
Wall Street non cedeNonostante tutto, ovvero a dispetto delle notizie geopolitiche ma anche economiche, che spingono la Fed a rallentare rispetto alle prospettive di taglio dei tassi, Wall Street tiene e rilancia, con l’S&P 500 salito dello 0,5%, mentre il Dow Jones ha chiuso oltre l’1%. Il Nasdaq ha guadagnato meno, chiudendo comunque a +0,25%.
Sembra che vi sia stata una rotazione di portafoglio verso i titoli ciclici, che dovrebbero beneficiare di un rafforzamento dell’economia, a dispetto di una uscita dal settore tecnologico. Alphabet è crollata del 4,5% sotto la pressione dell’antitrust del Dipartimento di Giustizia, trascinando verso il basso le Big Tech, con Amazon (-2,2%) e Meta (-0,4%) in calo.
Sul fronte economico, le richieste di disoccupazione sono scese a 213.000, segnalando un mercato del lavoro resiliente, cosicché le aspettative di un nulla di fatto da parte della Fed il prossimo mese di dicembre sono salite al 44%, rispetto al 28% della settimana precedente.
L’EURO CEDE I SUPPORTI
Rompe il supporto chiave di 1,0495 la moneta unica, che non sembra avere alcuna chance di ripresa, considerato sia l’aspetto macro, sia quello tecnico. I prossimi supporti sono posizionati ora a 1,0450, la cui violazione aprirebbe la strada a quel famoso 1,0360 che aveva rappresentato nel recente passato (2022) l’ultimo baluardo prima della parità.
E la discesa della moneta unica genera un sell-off anche sulla sterlina, che ha violato 1,2600 e sembrerebbe voler rompere il supporto chiave a 1,2570-80 per accelerare al ribasso. Scendono le oceaniche, mentre JPY e CAD rimangono tutto sommato nel trading range degli ultimi giorni. USD/JPY tra 153,80 e 154,80, dopo che l’inflazione uscita questa notte è scesa al 2,3% a ottobre, rispetto al 2,5% del mese precedente, il dato più basso dal mese di gennaio scorso. Il dato core ha raggiunto il minimo degli ultimi sei mesi al 2,3% rispetto al 2,4% di settembre, ma superiore alle stime del 2,2%. A livello mensile, l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,4%, sopra al dato precedente (-0,3%) di settembre.
USA, MERCATO DEL LAVORO
Il numero di persone che hanno presentato domanda di sussidio di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso di 6.000 unità rispetto alla settimana precedente, a 213.000, il minimo da aprile e ben al di sotto delle aspettative di mercato. I risultati hanno confermato che il mercato del lavoro statunitense rimane a livelli storicamente forti nonostante l’aggressivo ciclo di restringimento da parte della Federal Reserve negli ultimi trimestri, fornendo margine di manovra alla banca centrale, che potrebbe aspettare prima di abbassare ancora i tassi. D’altro canto, le richieste in sospeso sono salite a 1.908.000 nella settimana precedente, il numero più alto degli ultimi tre anni.
MERCATO IMMOBILIARE USA
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono aumentate del 3,5% rispetto al mese precedente, raggiungendo un tasso annualizzato destagionalizzato di 3,96 milioni nell’ottobre 2024, rimbalzando dal minimo di 14 anni di 3,83 milioni del mese precedente e leggermente al di sopra delle aspettative di mercato di 3,93 milioni. Le vendite sono state più elevate in tutte e quattro le regioni del paese.
Il prezzo medio di vendita delle case esistenti è aumentato del 4% a $407.200, interrompendo tre mesi consecutivi di cali. Nel frattempo, l’inventario di alloggi invenduti è aumentato dello 0,7% a 1,37 milioni, 4,2 mesi di fornitura al ritmo attuale delle vendite.
“Il peggio della flessione delle vendite di case potrebbe essere passato, con l’aumento dell’inventario che porta a più transazioni”, ha affermato l’economista capo della NAR Lawrence Yun. “Ulteriori guadagni di posti di lavoro e una continua crescita economica sembrano assicurati, con conseguente crescita della domanda di alloggi. Tuttavia, per la maggior parte degli acquirenti di case per la prima volta, il finanziamento ipotecario è di fondamentale importanza. Sebbene i tassi dei mutui rimangano elevati, si prevede che si stabilizzeranno.”
SUDAFRICA, LA BANCA CENTRALE TAGLIA I TASSI
La South African Reserve Bank ha ridotto il suo tasso di interesse chiave di 25 punti base al 7,75% il 21 novembre 2024, come previsto, portando i tassi al livello più basso dal 2023. Nello statement si legge che, sebbene l’inflazione sia contenuta nel breve termine, le prospettive a medio termine comportano notevoli incertezze e potenziali rischi al rialzo.
La Banca ha osservato che l’inflazione complessiva è scesa al di sotto del suo intervallo obiettivo del 3% - 6% al 2,8% in ottobre, riflettendo un tasso di cambio più forte e prezzi del petrolio più bassi rispetto allo scorso anno. La previsione di inflazione del 2024 è stata rivista al ribasso al 4,5% dal 4,6%, mentre la stima del 2025 è rimasta invariata al 4% e la proiezione del 2026 è stata aumentata al 4,6% dal 4,4% a causa dei prezzi più elevati dell’elettricità.
Per quanto riguarda la crescita economica, la banca centrale ha mantenuto le sue previsioni per il 2024 all’1,1%, ha aumentato le sue proiezioni per il 2025 dall’1,6% all’1,7% e ha mantenuto le sue previsioni per il 2026 stabili all’1,8%. Buon trading e buon fine settimana
Saverio Berlinzani
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QUANTA PERCENTUALE HAI DI BRUCIARE IL CONTO?In questa tabella viene raffigurato il (Risk of Ruin) Rischio di Rovina , cioè la probabilità che ha un trader di perdere tutto il proprio capitale a causa di una serie di perdite consecutive. Questo rischio è influenzato da vari fattori, tra cui:
-Dimensione della posizione.
-Percentuale di rischio per operazione.
-Percentuale di vittorie.
-Rapporto rischio/rendimento.
CAPITALE INIZIALE :
La quantità di denaro con cui il trader inizia. Un capitale maggiore riduce il rischio di rovina. In questo esempio ho ipotizzato di avere un conto da 10.000€.
RISCHIO PER OPERAZIONE :
La percentuale del capitale totale che si rischia in ogni operazione. Rischiare una percentuale inferiore del capitale riduce il rischio di rovina. In questo esempio ho ipotizzato di rischiare un 1% per trade.
PERCENTUALE DI VITTORIE (WIN RATE)
Un win rate più alto riduce il rischio di rovina.
RAPPORTO RISCHIO/RENDIMENTO (Risk/Reward Ratio) :
Il rapporto tra la perdita potenziale e il guadagno potenziale per ogni operazione. Un risk/reward ratio più elevato può ridurre il rischio di rovina.
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| ANALISI SU GOLD |
BUON MERCOLEDI A TUTTI
ieri pomeriggio in live siamo riusciti a valutare un ottimo llivello per un long.
oggi la situazione si complica a tf inferiori abbiamo dei cambi struttura importanti.
starei molto attento.
attendo questi livelli per valutare qualcosa.
per ora resto flat.
Attualmente, le dinamiche fondamentali sono influenzate dalle tensioni geopolitiche tra Russia, Ucraina e Stati Uniti. Il presidente russo Vladimir Putin ha recentemente aggiornato la dottrina nucleare del paese, abbassando la soglia per un possibile utilizzo di armi nucleari. Questo ha contribuito a un aumento significativo del prezzo dell'oro, che viene spesso considerato un bene rifugio in tempi di incertezza.
Considerando questi sviluppi, è probabile che la settimana presenti volatilità. Oggi, se le condizioni lo permettono, intendo mantenere una posizione rialzista fino a raggiungere livelli settimanali significativi.
È quindi essenziale individuare i punti ottimali per operazioni intraday, considerando che l'oro è un asset altamente volatile che offre diverse opportunità di trading.
Come di consueto, evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, preferendo attendere le 14:30 e l'apertura di New York.
Come spesso sottolineo, la strategia più prudente è attendere un ritracciamento per posizionarsi a favore del trend principale.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Continueremo a inviare analisi e a tenere sessioni live su TradingView.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
ETF obbligazionari: impatti sui portafogli di investimentoBuongiorno a tutti. L'obiettivo di questa analisi è esaminare le recenti performance di alcuni ETF obbligazionari statunitensi, avvalendosi di una combinazione di indicatori proprietari e dell'analisi del ciclo economico, per valutare il loro impatto all'interno di un portafoglio di investimento specifico: il Permanent Portfolio.
ANALISI TLT
Che dire? Il 2023 era stato annunciato come l’anno dei bond, e a dirla tutta lo stesso valeva anche per il 2024. La verità, però, è che resta ancora da capire quando arriverà davvero il momento in cui questa previsione potrà concretizzarsi. Tra gli ETF obbligazionari governativi più noti e frequentemente inseriti nei portafogli d’investimento statunitensi, spicca TLT, l’iShares Treasury Bond ETF 20+ Year. Come suggerisce il nome, questo strumento si propone di replicare passivamente l’andamento di un paniere di titoli di Stato statunitensi con scadenze superiori ai 20 anni.
Sappiamo tutti quanto il mercato obbligazionario governativo statunitense sia stato messo a dura prova dall’aumento dell’inflazione e dall’inasprimento della politica monetaria durante il biennio 2022-2023. Dopo una forte caduta, l’asset class aveva toccato un minimo il 23 ottobre 2023, da cui era iniziata una ripresa decisamente incoraggiante, culminata in una brillante performance del +23,6% in poco più di due mesi. Tuttavia, dal 28 dicembre 2023, si è verificata una nuova discesa, che ha portato l’ETF a toccare nuovi minimi di periodo a maggio 2024. Successivamente, è ripartito al rialzo, sostenuto da un supporto dinamico. Il 17 settembre 2024 l’ETF ha segnato nuovi massimi di periodo, ma da quel momento la situazione è precipitata: forte discesa, rottura del supporto dinamico il 24 ottobre 2024 e ulteriore ribasso, con il precedente supporto che si è trasformato in una resistenza.
Analisi TLT. Grafico giornaliero
Perché tanto pessimismo? La risposta, almeno in parte, è semplice: I-N-F-L-A-Z-I-O-N-E. Esatto, proprio quel dato macroeconomico che si pensava ormai stabilizzato intorno al 2% (con alcuni che addirittura ipotizzavano scenari di deflazione). Ma andiamo con ordine.
La figura seguente mostra il grafico del TLT, sul quale è stato applicato il mio algoritmo proprietario di analisi e trading, il Sistema Attivo. Questo strumento ha l’obiettivo di fornire una serie di informazioni utili sia per l’analisi che per le decisioni d’investimento.
Partiamo dalla prima informazione, probabilmente la più significativa: l’ETF risulta completamente inefficiente, con un punteggio di -13,71. Per chi non fosse familiare con il concetto di “efficienza”, si tratta di uno degli aspetti fondamentali nel campo degli investimenti. Senza addentrarci troppo nei dettagli, l’efficienza misura il rendimento di un asset rispetto al rischio assunto, espresso in termini di deviazione standard.
Metaforicamente, l’efficienza risponde a una domanda cruciale: “rispetto al rischio che sto assumendo, quanto rendimento sto ottenendo”? Poiché l’efficienza è definita dal rapporto tra il rendimento prodotto e la deviazione standard espressa, ne consegue che maggiore è il rendimento rispetto al rischio, maggiore sarà l’efficienza di un asset.
Osservando la figura, emerge chiaramente come TLT, in particolare negli ultimi 60 periodi (ossia negli ultimi 3 mesi su base giornaliera), risulti completamente inefficiente.
TLT: efficienza sottoterra
Poco fa ho accennato all’inflazione, ed è proprio questa variabile a spiegare le performance di questo ETF. Tuttavia, non si tratta tanto del dato macroeconomico in sé, quanto piuttosto delle aspettative del mercato riguardo alla sua evoluzione.
Nella figura precedente, la seconda riga della tabella riporta lo “stato dell’inflazione,” che in questo contesto specifico rappresenta il sentiment sul breve termine. Il Sistema Attivo può restituire diversi stati come output: Massima inflazione, Forte inflazione, Inflazione, Moderata inflazione, Disinflazione, e Deflazione. Attualmente, ci troviamo in una situazione di Forte inflazione, uno scenario che, insieme agli altri stati esclusa la Disinflazione e la Deflazione, tende a penalizzare le performance del mercato obbligazionario governativo.
Per tradurre questi concetti in pratica, osservate le figure successive. Simulando un approccio in cui si acquistasse TLT solo nei contesti di Disinflazione e Deflazione e lo si vendesse in tutti gli altri, è evidente come, nell’ultimo anno (prima figura), si sarebbero evitati diversi drawdown significativi. Estendendo l’analisi al periodo dal 2020, si sarebbero evitati cali importanti come quello del -16,6%, del -26,4% e del -21,5%.
Trading System
Trading System
Estendendo l’applicazione del trading system dal 2011 a oggi, i risultati ottenuti sarebbero quelli mostrati nella figura successiva: un massimo drawdown del -12,55%, decisamente più contenuto rispetto all’oltre -50% registrato con la strategia buy and hold.
Backtest Trading System su TLT
Detto questo, per chi si chiedesse perché l’aumento delle aspettative di inflazione penalizzi un ETF come TLT, la spiegazione è piuttosto semplice. Essendo un fondo che replica un paniere di obbligazioni, il suo valore è strettamente legato alla performance di queste ultime. Le obbligazioni, infatti, vengono solitamente acquistate per ottenere un ritorno tramite gli interessi delle cedole. Tuttavia, è noto come l’inflazione eroda il potere d’acquisto del denaro, impattando negativamente anche sul valore reale degli interessi percepiti dalle cedole.
In altre parole, se l’inflazione aumenta, il valore reale del denaro generato dalle cedole si riduce. Ora, vi chiedo: se gli investitori si aspettassero un aumento dell’inflazione, sarebbero incentivati a comprare obbligazioni? Probabilmente no. È più plausibile che decidano di venderle per spostarsi su investimenti più remunerativi. Maggiore è la pressione di vendita, maggiore sarà il deprezzamento delle obbligazioni, e con esse anche il valore di TLT.
ANALISI SHY E HYG
Tuttavia, non tutte le obbligazioni sono uguali. Pur condividendo gli stessi rischi principali, come nel caso dei titoli di Stato statunitensi (rischio inflazione, rischio dei tassi di interesse e, in misura minore, rischio di default), non tutte le obbligazioni subiscono tali rischi nello stesso modo. In particolare, al crescere della scadenza (o, se preferite, della duration), l’impatto di questi rischi tende a essere più significativo e negativo.
Un esempio utile per comprendere questa differenza è SHY, uno degli ETF a più basse scadenze emesso da iShares, che include titoli con maturity compresa tra 1 e 3 anni. Questo ETF è molto meno influenzato dalle dinamiche sopra descritte rispetto a TLT. Come evidenziato nella figura successiva, SHY risulta essere efficiente, con un punteggio di 4,69. Sebbene questo punteggio sia relativamente basso, resta comunque positivo, a differenza di quello negativo associato a TLT.
L’efficienza di SHY, calcolata a 60 periodi, è pari a 4.69
Un altro ETF sta dominando la scena dall’inizio del 2024. Non si tratta di un ETF sulle obbligazioni governative, ma di uno focalizzato su obbligazioni corporate (emesse da società): HYG, che replica un paniere di bond High Yield (in italiano, “ad alto rendimento”). L’efficienza mostrata da questo ETF è notevole, con un punteggio di 13,7 negli ultimi 60 periodi.
L’efficienza di HYG, calcolata a 60 periodi, è pari a 13.7 punti
I meno esperti potrebbero chiedersi cosa stia guidando questa performance. Come mai, in questo caso, l’inflazione non ostacola la crescita? La risposta è semplice e risiede nella qualità creditizia di queste obbligazioni: High Yield in questo contesto significa “obbligazioni speculative.” Questi strumenti sono tipicamente acquistati quando la propensione al rischio del mercato è elevata. È proprio in queste situazioni che gli investitori si orientano verso strumenti speculativi, capaci di offrire rendimenti elevati sia nel presente sia in prospettiva. Non a caso, oltre alle azioni, anche queste obbligazioni diventano attrattive. È quindi naturale che la correlazione tra questo ETF obbligazionario e il mercato azionario risulti fortemente positiva.
La correlazione positiva tra HYG e SPY. Grafico settimanale
L’ottima efficienza di HYG è spiegata dal fatto che, come evidenziato nella prima riga della tabella, il mio Sistema indica che, nel breve termine, il mercato si trova in una fase di Forte risk on. Analogamente al caso dell’inflazione, gli stati che il Sistema può restituire includono: Massimo risk on, Forte risk on, Risk on, Moderato risk on, Neutro, Debole risk off, Risk off, Forte risk off, e Massimo risk off. Simulando un approccio di Trading System che prevede acquisti in tutte le fasi di risk on e vendite in quelle di risk off, si ottiene la prestazione mostrata nella figura successiva.
Backtest Trading System su HYG
Molti di voi, a questo punto, potrebbero sentirsi un po’ confusi e chiedersi: dovrei vendere un ETF obbligazionario? Dovrei acquistare un ETF High Yield? La risposta è no. Il mio obiettivo è semplicemente quello di fare una chiacchierata con voi, niente di più, e magari approfondire il tema dei portafogli d’investimento, un argomento che adoro e che studio costantemente.
Oggi ho introdotto il concetto di efficienza su base intraday, un tema che, riflettendoci bene, non si sposa perfettamente con le analisi di breve termine. L’efficienza, infatti, è principalmente utilizzata per valutare quanto un portafoglio sia ben strutturato. Tuttavia, credo che questo concetto possa essere applicato in modo inverso rispetto all’approccio tradizionale.
Mi spiego meglio: solitamente si crea un portafoglio e poi si analizza la sua efficienza. Nulla, però, vieta di partire misurando l’efficienza di un singolo asset e successivamente inserirlo in un portafoglio, sia esso di trading o d’investimento attivo. Per chiarire ulteriormente: sono molto diffusi i portafogli rotazionali basati sul momentum, nei quali si crea una watchlist (di azioni o ETF) e ogni mese si acquistano quelli con il miglior momentum, effettuando ribilanciamenti mensili. Secondo me, un approccio simile potrebbe essere adottato utilizzando il fattore “efficienza”: acquistare gli asset che, in un determinato intervallo temporale, hanno mostrato la migliore efficienza.
Detto questo, basandomi su questi principi, mi sono posto una domanda: avrebbe senso oggi includere TLT in portafoglio (senza sottovalutare i lazy portfolios)? In una gestione di investimento attiva, per me la risposta è no. Generalmente, TLT è l’ETF per eccellenza utilizzato per proteggere un portafoglio durante fasi di forti drawdown del mercato azionario, ad esempio in contesti recessivi. Ma oggi queste condizioni non ci sono. Potrebbero presentarsi in futuro, ma al momento non è questa la prospettiva.
Adesso vi mostrerò perché.
ANALISI DEL CICLO ECONOMICO E DEL CICLO DELL’INFLAZIONE
Nella figura successiva sono mostrati due grafici: il primo, in nero, rappresenta il mio Ciclo Economico proprietario, progettato per misurare l’intensità del ciclo economico statunitense, integrando variabili sia macroeconomiche sia finanziarie. Il secondo, in blu, è il Composite Leading Indicator, un indicatore comunemente utilizzato per anticipare le fasi del ciclo economico. È evidente la funzione anticipatrice del mio Ciclo rispetto al Composite Leading: anche se non si verifica sempre, tale capacità di previsione emerge frequentemente.
Ciclo economico e Composite Leading Indicator
Il messaggio principale da cogliere dalla figura è chiaro: osservando attentamente, il ciclo economico si trova in una fase di espansione (fase 4, per gli appassionati del tema) e non mostra segnali di rallentamento. Considerando quanto discusso in precedenza (TLT tende a performare bene in fasi recessive), sembra difficile che ci sia spazio per una grande performance di TLT in questo contesto. Al contrario, potrebbe essere più vantaggioso esporsi al mercato obbligazionario High Yield.
La figura successiva conferma questa idea: durante le fasi di espansione economica, HYG tende a sovraperformare TLT. Questo fenomeno, dal 2008 a oggi, si è verificato con costanza.
La correlazione positiva tra Ciclo economico e HYG/TLT.
Va però sottolineato che TLT non sale esclusivamente nelle fasi recessive, ma anche in quelle caratterizzate da bassa inflazione. A tal proposito, è utile introdurre un altro ciclo economico: il ciclo leading sull’inflazione, rappresentato in nero nella figura successiva. Questo ciclo, come suggerisce il nome, è progettato per anticipare l’andamento dell’indice dei prezzi al consumo, qui mostrato in blu.
Il ciclo dell’inflazione, in nero, tende ad anticipare le fasi di alta e bassa inflazione, in blu.
Un aspetto interessante emerge dall’analisi: il ciclo dell’inflazione si trova attualmente in territorio di espansione. Questo significa che l’indice dei prezzi al consumo potrebbe nuovamente invertire la traiettoria al rialzo? È difficile dirlo con certezza, poiché nessuno può prevedere il futuro, ma è un dato che invita sicuramente alla riflessione.
Proseguendo con il ragionamento, risulta utile calcolare la correlazione tra l’indice di forza HYG/TLT e il ciclo dell’inflazione. La figura successiva evidenzia che, durante le fasi di rialzo del ciclo dell’inflazione, HYG tende a crescere più di TLT. È innegabile che, se il contesto attuale dovesse persistere, ci sarebbe poco spazio per una significativa ripresa di TLT, considerando l’intensità sia del ciclo economico che di quello relativo all’inflazione.
La correlazione positiva tra ciclo dell’inflazione e HYG/TLT
I DUE PERMANENT PORTFOLIO
In ogni caso, i due cicli economici, insieme al Sistema Attivo che si concentra sul breve termine, spiegano l’inefficienza di TLT e l’alta efficienza di HYG. E questo, ovviamente, si riflette anche sui portafogli d’investimento. Per esempio, prendiamo in considerazione il Permanent Portfolio, noto per il suo basso rischio e alta efficienza, composto per il 25% ciascuno da SPY, TLT, SHY e GLD (ETC sull’oro). Ipotizzando di aver investito 50.000 dollari nel portafoglio all'inizio dell’anno, chiediamoci come sarebbe andata, ma soprattutto, se sarebbe andata meglio investendo il 25% non su TLT, ma su HYG.
La figura successiva evidenzia come entrambi i portafogli siano in profitto: il Permanent Portfolio con HYG ha registrato un +15,7%, mentre quello con TLT si ferma al +12,3%.
Le prestazioni dei due Permanent da inizio anno
Le due figure successive riportano invece le metriche dettagliate. Analizzando gli ultimi 222 periodi giornalieri, ovvero dal 2 gennaio 2024 a oggi, emerge chiaramente come il Permanent Portfolio con HYG sia stato più performante rispetto a quello con TLT, non solo in termini di rendimento ma anche di efficienza (15,35 punti contro 10,71 punti). Tuttavia, il Permanent Portfolio con l’ETF High Yield risulta leggermente più rischioso, come dimostrano una deviazione standard leggermente superiore (4,91% contro 4,72%) e un beta marginalmente più alto (0,39 contro 0,35, dove il beta misura la volatilità di un portafoglio rispetto all’S&P500).
Metriche del Permanent con TLT
Metriche del Permanent con HYG
Questa maggiore esposizione al rischio del Permanent Portfolio con HYG è ulteriormente confermata dall’analisi dei drawdown intra-annuali. Sebbene il portafoglio con TLT abbia registrato la peggior perdita assoluta (-3,15%), comunque piuttosto modesta), in media è quello con HYG a segnare drawdown leggermente più profondi.
Analisi dei drawdown intra annuali
L'analisi è stata condotta su ETF non UCITS, ma ciò non preclude la possibilità di replicarla utilizzando ETF armonizzati. Fatemi sapere se desiderate un'analisi basata su questi ultimi.
Buona giornata!
XAUUSD price Action ORO punti chiave Dopo un periodo di ribasso marcato, il prezzo sembra aver trovato un supporto importante intorno al livello di 2.546,644, evidenziato dalla linea verde. È qui che il mercato ha mostrato un rimbalzo significativo, e adesso il prezzo sta risalendo lungo una trend line ascendente, segno di un possibile recupero o di una nuova fase rialzista.
In alto, vedo diversi livelli di resistenza, che rappresentano i prossimi ostacoli che il prezzo potrebbe incontrare. La prima resistenza importante si trova a 2.627,611, molto vicina al prezzo attuale. Se questa venisse superata, il prezzo potrebbe puntare a livelli più alti, come 2.676,475 o persino 2.732,578.
Osservando l’andamento generale, noto che la fase di recupero sembra solida, ma resta da vedere se avrà abbastanza forza per rompere queste resistenze. La SMA 200 e i parametri Ichimoku suggeriscono comunque che il mercato sta cercando di stabilizzarsi dopo la discesa. Per ora, continuo a monitorare i livelli chiave, specialmente per capire se ci sarà un breakout oltre le resistenze o un eventuale ritorno verso il supporto.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 15.11.2024Le Borse chiudono una settimana volatile e incerta.
L’inflazione Usa non scende abbastanza, anche nei prezzi alla produzione.
Le Borse asiatiche calano, temendo i dazi Usa chiesti da Trump.
Petrolio: l’offerta è in surplus, la Cina ne consuma meno del previsto.
Ieri, 14 novembre, spinte anche dalle trimestrali positive di alcune società, ad esempio l’olandese ASML e la tedesca Siemens, le Borse europee hanno chiuso in rialzo, noncuranti del dato americano sui prezzi alla produzione, saliti +2,4% annuo, sopra le attese.
Milano è stata la migliore, +1,93%, tirata dalle azioni bancarie: bene anche Parigi, +1,32%, Francoforte +1,37%, e Londra, +0,51%. Il movimento recente dei listini europei resta comunque di consolidamento, ed il sentiment verso la prossima Amministrazione Trum negli Usa è “misto”.
Di positivo, senza dubbio, c’è l’attitudine pro-business del Presidente eletto, di negativo ci sono le sue politiche commerciali potenzialmente punitive verso il commercio con Cina ed Europa, e quelle di spesa pubblica che potrebbero peggiorare il trend dell’inflazione e dei conti pubblici americani.
A ottobre, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati +0,2% mese su mese (fonte dipartimento del Lavoro), e +2,4% annuale, contro il +2,3% atteso, in trend peggiorativo rispetto al +1,9% di settembre.
Ieri sera nell'intervento alla Dallas Regional Chamber il Chairman della Federal Reserve Jerome Powell ha fornito qualche indicazione sulle future mosse della Banca centrale, dichiarando che non c’è fretta di tagliare i tassi, visto il robusto andamento dell’economia.
Forse anche a causa dei toni “hawkish” di Powell, Wall Street ha chiuso in calo: Dow Jones -0,47%, Nasdaq -0,64% e S&P500 -0,60%.
Jerome Powell ha anche sottolineato che le decisioni sui tassi della Federal Reserve possono essere contestate solo dal Congresso, rispondendo implicitamente a chi teme che Trump possa mettere a rischio l’indipendenza della FED.
Sempre sul versante “macro” americano, le richieste settimanali di sussidi alla disoccupazione sono calate di 4 mila unità a 217.000, contro previsioni per 220 mila, sintetizzando come il mercato del lavoro sia ancora assai florido.
Sul fronte macro europeo, il dato aggiornato sul GDP (Pil) del 3’ trimestre indica una crescita di +0,4% su quello precedente e +di 0,9% sul 3’ trimestre 2023.
Sul mercato obbligazionario prosegue la fase di leggera flessione dei rendimenti dei Govies europei, in parallelo alla “chiusura” dello spread tra Btp e Bund decennali, sceso a 121 punti base dai 124 della chiusura di mercoledì 13. Il rendimento del Btp decennale benchmark è sceso a 3,55%, dal 3,63% della vigilia.
Poche novità sul mercato valutario: cross Euro/Dollaro piatto attorno 1,057, mentre prosegue la fragilità dello Yen giapponese: cross Eur/Yen a 164,8 da 164, e Dollar/Yen a 156,0 da 155,2.
Fa una pausa dalla lunga corsa rialzista anche bitcoin, ritornato sotto la soglia dei 90 mila Dollari, attorno a 88 mila. Mercoledì registravamo un prepotente strappo in area 94 mila favorito dall’aspettativa di una regolamentazione Usa più amichevole dopo ri-elezione di Trump.
Oggi, 15 novembre, le Borse asiatiche archiviano una settimana debole con chiusure contrastate: Tokyo +0,74%, nonostante l'economia giapponese confermi un 3’ trimestre in rallentamento: solo +0,2% trimestrale, combinato alla revisione da +0,8% a +0,5% per il 2’ trimestre. L'economia cresce solo +0,9% annuale.
Le stime di consenso erano già calibrate su questo rallentamento, e i deboli dati potrebbero suggerire al Primo Ministro Ishiba un pacchetto di stimoli già nella prossima settimana.
Borse cinesi incerte: Shanghai -0,7% ( -2,0% nella settimana) e CSI300 -0,8%. Hong Kong in lieve rialzo, +0,1% (ma -5,9% nella settimana).
Dal fronte macro cinese giungono segnali contrastati: a ottobre la produzione industriale è aumentata meno delle stime: deludono anche gli investimenti in beni fissi e la discesa dei prezzi medi delle case. Tuttavia le vendite al dettaglio sono cresciute oltre le attese: +4,8% annuale, favorite dallo shopping nella Golden Week.
In generale manca un vero “trigger” per ridare slancio ai mercati asiatici, mente sono aumentati, in numero ed in “peso”, i fattori di preoccupazione, a cominciare dalle dichiarazioni “da falco” di Powell sui tassi e all’incertezza delle future decisioni sui dazi attese nei primi “100 giorni” dell’Amministrazione Trump.
Il prezzo del petrolio (WTI attorno 68 Dollari/barile), costantemente sotto pressione nelle ultime 3 settimane, sintetizza efficacemente la paura di un eccesso di offerta, specie alla luce della confermata debolezza della domanda cinese e delle stime dell'IEA che indicano la possibilità di un surplus di produzione.
Le Borse europee chiudono la mattinata in frazionale calo, in media -0,4% (ore 13.30 CET), nel giorno in cui avremo le stime aggiornate della Commissione Europea sulla crescita ed i dati ufficiali sull’inflazione ad ottobre in diversi Paesi europei.
Le materie prime si apprestano a chiudere una settimana decisamente negativa, a largo spettro: oltre alla debolezza di oro e petrolio, soffrono anche i metalli industriali, senza apparenti ragioni fondamentali.
Gli investimenti globali in impianti di generazione elettrica da fonti rinnovabili e quelli per la rapida diffusione di veicoli elettrici stanno alimentando una forte domanda di metalli industriali come rame, zinco, alluminio ed argento, difficile da fronteggiare con l’attuale capacità estrattiva e da riciclo del rottame. Watch-out!
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DISNEY- PRENDE FORZA POSSIBILE SETUP LONGBuongiorno a tutti i traders, questa mattina volevo condividere con voi una analisi sul titolo DISNEY (DIS), dopo una vs. gentile segnalazione, dopo aver preso il bottom in area 83,91$ è ripartita facendo minimi e massimi crescenti, rompendo piano piano tutte le resistenze che sono diventate supporti rispettati, come vedete dal grafico. Ha dato più possibilità di ingresso anche prima degli earnings, ma la vedo solo ora, e dopo gli earnings positivi ha fatto un bel gap up del 5% per poi ripartire di nuovo long con aumento di volumi notevole, e si e portata sopra a tutte le medie mobili, anche la MA200 periodi del giornaliero. Ora deve affrontare diverse resistenze, e si trova in IPER-COMPRATO (RSI), quindi è molto probabile un suo ritracciamento in area 110$, se dovesse farlo attiverebbe il mio setup. Quindi la inserisco nella watchlist e vediamo la prossima settimana cosa ci mostrerà. Sono andato a vedere anche le informazioni future del titolo, e ci sono probabilità di crescita in base alle nuove strategie marketing, quindi anche per un investimento medio-lungo termine potrebbe essere interessante. Queste sono delle mie considerazioni personali che volevo solo condividere con voi dopo la segnalazione e la richiesta di analisi. Dai con questo vi saluto e vediamo se il mercato (S&P500 e Nasdaq) vuole continuare a scendere o no. Sicuramente se dovesse scendere ci da più opportunità di ingresso nei punti segnalati. Ciao e buona Domenica e grazie ancora.
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Petrolio: Possibile continuazione del ribassoBuongiorno a tutti,
oggi parliamo del petrolio.
Questo mercato infatti ha un'impostazione interessante per una continuazione del ribasso avviato già nelle scorse settimane.
Sicuramente si deve fare profonda attenzione ad area 65,00 dove passano le basi del trading range di medio periodo ma l'impostazione del breve termine sembra dirci proprio una sola cosa: debolezza, forte debolezza.
Da un punto di vista operativo sono per una entry short nei prossimi giorni: il 4H già sembra aver mostrato che si è smollato il momento di accumulo in area 68/69 quindi può essere buona una entry sotto questa zona.
Solo ritorni sopra 69,00 cambierebbero la view di fondo almeno nel breve.
Gli obiettivi potrebbero essere ambiziosi: 63,00 prima e 59,00 poi.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!
Le azioni calano a causa di Powell troppo pro investitori.Le azioni calano nuovamente perché Powell è troppo accomodante con gli investitori.
A Wall Street si dice:
"Il segreto dell'investimento è comprare quando tutti sono venditori e vendere quando tutti sono compratori." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il rally post-elettorale si è ormai affievolito al punto da mettere i principali indici a rischio di perdite settimanali, in vista di oggi, ultimo giorno di contrattazioni della settimana. Ieri, i mercati azionari sono scesi dopo che i commenti del presidente della Fed, Jerome Powell, hanno sollevato dubbi sull'entità dei futuri tagli dei tassi di interesse.
Il NASDAQ ha perso lo 0,64% (circa 123 punti) chiudendo a 19.107,65, mentre l'S&P 500 è sceso dello 0,60%, chiudendo a 5.949,17. Anche il Dow Jones ha registrato un calo dello 0,47% (circa 207 punti), terminando a 43.750,86. Lunedì, gli ultimi due indici avevano chiuso sopra i traguardi storici di 6.000 e 44.000 punti rispettivamente, ma da allora hanno registrato prevalentemente ribassi.
Ieri, il signor Powell ha preoccupato gli investitori dichiarando che il Comitato non aveva fretta di continuare a ridurre i tassi, vista la buona performance dell’economia e del mercato in questo momento. Di conseguenza, le probabilità di un taglio di 25 punti base il mese prossimo sono scese al 60%, rispetto all'80% del giorno precedente, secondo lo strumento CME FedWatch. Nonostante Powell abbia elogiato lo stato attuale dell’economia, questo non era ciò che gli investitori speravano di sentire.
Considerando il forte rally successivo ai risultati delle elezioni presidenziali, non sorprende che Powell abbia deciso di frenare l’approccio accomodante. Dopo un incremento del 5% la scorsa settimana e con le opzioni in scadenza oggi, una fase di consolidamento e prese di profitto è perfettamente normale.
Un'altra preoccupazione che pesa sul mercato (e che influisce anche sulle future decisioni sui tassi) è il timore di un ritorno dell'inflazione. Il rapporto PPI pubblicato questa mattina ha soddisfatto le aspettative (così come aveva fatto ieri l'IPC), ma l'incremento mensile dello 0,2% e l'aumento annuale del 2,4% sono stati più elevati rispetto al mese precedente. Inoltre, il PPI di base è risultato leggermente superiore alle previsioni per entrambi i periodi.
Le azioni stanno tornando da una delle loro migliori settimane dell'anno, seguita da un'elezione presidenziale indetta in modo rapido e da una seconda riunione consecutiva della Fed con un taglio dei tassi. Tuttavia, i principali indici sembrano avviarsi verso l'ultimo giorno della settimana con perdite settimanali, sebbene inferiori all'1%.
Le vendite di questa settimana sembrano rappresentare una fase di consolidamento sano, che potrebbe spianare la strada a un nuovo rialzo delle azioni. Dobbiamo considerare i giorni di ribasso, nel contesto di trend rialzisti, come parte naturale del processo di crescita.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Tactile Systems Technology (TCMD)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
NEWSLETTER#94: USD e AUDUSD, VENTO A FAVORE CON L’INFLAZIONE
Dopo la vittoria di Trump della scorsa settimana il dollaro ha continuato a salire, raggiungendo i massimi di ottobre 2023.
Ieri pomeriggio sono stati rilasciati i dati inflazionistici americani e come previsto dagli economisti l’inflazione rimbalza per entrambe le componenti.
Dall’immagine sottostante possiamo notare come post news l’indice del dollaro ha mantenuto la propria forza rispetto le altre valute.
Anche i prezzi alla produzione pubblicati oggi pomeriggio sono saliti a rialzo, ma in questo caso sopra le aspettative degli economisti.
DISOCCUPAZIONE AUD
L'Australia ha pubblicato i dati sull'occupazione per ottobre durante la notte.
L'occupazione è aumentata di 16 mila, meno del previsto e segnando un rallentamento rispetto al forte dato di 61 mila di settembre.
Allo stesso tempo però la disoccupazione è rimasta invariata al 4,1%, con un tasso di attività in calo dello 0,1%.
Notizie macroeconomiche della giornata di domani
- PIL, produzione industriale e manif. UK (08:00) (GBP)
- Vendite al dettaglio (14:30) (US)
- Indice manifatturiero del NY Empire State (14:30) (USD)
- Produzione industriale (15:15) (USD)
Buon trading a tutti