Una guida per i trader alla settimana a venire: la BoE e Powell Il Regno Unito riceve particolare attenzione questa settimana, in cui otteniamo l'IPC (21/6 alle 16:00 AEST) e la riunione della BoE (22/6 alle 21:00 AEST). La BoE quasi certamente aumenterà di 25bp, ma il movimento della GBP dipenderà dal tono della dichiarazione rispetto ai 34bp di aumento previsti per la riunione di agosto. GBPUSD sta testando 1,2800 e i clienti sono orientati verso una posizione corta.
In Europa, i dati sono scarsi, ma avremo 9 relatori della BCE e il mercato ritiene fermamente che aumenteranno il tasso di interesse il 27 luglio (la prossima riunione). EURUSD punta a raggiungere quota 1,1000.
Negli Stati Uniti, lunedì abbiamo la festa del Juneteenth e durante la settimana otterremo dati di secondo livello: permessi di costruzione, avvi di nuove costruzioni, vendite di case esistenti, indicatori principali, richieste di sussidio di disoccupazione, PMI globali S&P. Il momento clou saranno gli 11 relatori della Fed e soprattutto il Presidente Powell, che testimonia alla Camera e al Senato (rispettivamente il 22/6 e il 23/6). Il mercato prevede un ulteriore aumento dei tassi da parte della Fed e poi hanno finito, contrariamente alla previsione centrale della Fed per altri 50bp quest'anno - qualunque cosa la Fed stia vendendo, il mercato non sta comprando.
Nel mercato azionario, il NAS100 ha superato i massimi del ciclo precedente, recuperando la sua buona forma, avendo ora registrato un rialzo del 4,1% negli ultimi 5 giorni - la tendenza del dolore rimane al rialzo. Il movimento del NAS100 è superato solo dalla bestia che è il JPN225, anche se se si calcola il NAS100 vediamo che l'indice è salito del 5,4% negli ultimi cinque giorni (come anche il GER40).
La Cina avrà un ruolo nel guidare l'AUD con ulteriori misure di allentamento attese, dove il mercato si aspetta che la PBoC riduca il tasso primario (previsto per il 20/6 alle 11:15 AEST) - USDCNH ha trovato recentemente migliori acquirenti, il che si riflette in un dollaro statunitense più debole su tutte le principali valute del G10, mentre l'indice HK50 sta andando bene e ha superato il livello chiave di 20.000 - c'è stata un'attenuazione a livello di politica interna in Cina nelle ultime due settimane e sembra che abbiamo raggiunto il picco della paura per la Cina.
In Giappone, un altro orientamento accomodante da parte della BoJ per riaffermare la sua posizione ultra-dovish e JPY rimane la valuta di finanziamento numero uno e il giocatore più debole nell'universo delle valute - tutti sono ora in posizione corta fino al midollo. Guardate un grafico giornaliero di ZARJPY, è aumentato per 12 giorni consecutivi ed è in pieno vigore.
Una considerazione da fare mentre guardiamo l'IPC del Giappone nella prossima settimana è che il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato che non ci sarà alcuna elezione anticipata - in teoria, questo offre un'opportunità alla BoJ di Ueda per tentare un aggiustamento del YCC alla riunione di luglio - sarebbe una grande cosa per i mercati valutari se si muovessero, ma è discutibile.
In America Latina, la banca centrale del Messico entra in azione (23/6) e vedremo se agiranno ulteriormente sulla politica monetaria... prima di ciò, otteniamo l'IPC che potrebbe influenzare la decisione.
Idee della comunità
POWELL RALLENTA MA LE PROIEZIONI DICONO ALTRO!Condivido questo piccolo articolo dopo la riunione di ieri sera di Jeremy Powell.
"Quasi tutti i responsabili politici ritengono che ulteriori rialzi dei tassi saranno appropriati quest'anno", ha detto il presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
Nonostante questa dichiarazione, la banca centrale ha mantenuto invariato il suo tasso di riferimento, interrompendo la sua striscia di 10 rialzi consecutivi in 14 mesi.
Dopo 1 anno di continui rialzi dei tassi d'interesse, i rappresentanti del FOMC hanno scelto di non aumentare di ulteriori 25 punti base, l'attuale tasso al 5,25%.
Normalmente una mossa di questo tipo è vista come possibile punto di pivot (inversione), ma qui lo scenario sembra diverso.
Analizzando le proiezioni aggiornate, si possono evidenziare cambiamenti peggiorativi rispetto le proiezioni di marzo.
Il tasso di disoccupazione è stato rivisto al ribasso, dal 4,5% al 4,1%.
Questo è il riflesso di un mercato del lavoro, che nonostante i tassi d'interesse alzati a livello record, rimane resiliente (vedi ultimi dati NFP).
Il PIL è stato rivisto a rialzo dallo 0,4% all'1%, con un occhio ottimista sulla crescita del paese.
Nonostante l'inflazione Headline continua a scendere, l'inflazione core pce è stata rivista a rialzo, dal 3,6% precedente al 3,9% attuale.
Nelle proiezioni economiche del Federal Open Market Committee, l'aspettativa mediana per il tasso dei fondi federali di fine 2023 è aumentata al 5,6%, dal 5,1% della riunione di marzo.
Questo ci mostra che ulteriori 25-50 punti base potrebbero essere presi in considerazione dai membri FOMC.
Punti salienti della riunione:
-Powell ha sottolineato che nessuno dei membri del FOMC ha previsto un taglio dei tassi per il 2023.
-Guardando all'inflazione PCE core negli ultimi sei mesi, non ci sono stati molti progressi.
-La Fed sta osservando gli immobili commerciali con molta attenzione, ha detto.
Gran parte di questo è nelle banche più piccole, ma è ben distribuito. Quelle banche che hanno un'alta concentrazione di prestiti CRE saranno le più colpite.
Come stanno reagendo i principali asset?
- Il dollaro ha registrato un apprezzamento dello 0,5% subito dopo la notizia.
- I rendimenti americani hanno ripreso a salire, portando a ribasso la curva 10-2 anni
- Gli indici azionari hanno aperto le prime contrattazioni in territorio negativo.
Conclusione?
Lo scenario che potremo vedere nelle prossime settimane rimane lo stesso di questo mese, un dollaro che rimane in territorio di apprezzamento con i principali asset forex in sofferenza (EUR/USD e GBP/USD).
Vi ricordo che oggi pomeriggio sarà il turno della BCE.
Per quanto riguarda l'oro, dopo questi dati, lo vedo leggermente in sofferenza, con i rendimenti e i tassi reali che salgono.
Buon Trading a tutti
Bitcoin: 25.000$ può essere un buon punto di ingresso?Bitcoin, la criptovaluta più popolare e riconosciuta al mondo, ha avuto un percorso tumultuoso sin dalla sua creazione nel 2009. Nel corso degli anni, ha subito una volatilità estrema, grandi oscillazioni di prezzo e cicli di mercato frequenti. Mentre la criptovaluta continua a evolversi, investitori ed appassionati si chiedono spesso qual è il momento giusto per entrare nel mercato. Con Bitcoin attualmente quotato intorno ai 25.000$, molti si domandano se questo possa rappresentare un punto di ingresso favorevole.
Prima di analizzare la situazione attuale, è importante notare che il mercato delle criptovalute è estremamente speculativo e soggetto a rischi considerevoli. Il valore di Bitcoin, come altre criptovalute, può essere influenzato da una molteplicità di fattori, tra cui il sentiment di mercato, gli sviluppi regolatori, i progressi tecnologici e gli eventi macroeconomici.
Considerando la domanda in oggetto, se 25.000$ rappresenti un buon punto di ingresso per Bitcoin, è importante valutare il contesto più ampio. Il prezzo di Bitcoin ha subito significative fluttuazioni nel corso della sua esistenza, raggiungendo un massimo storico di quasi 65.000$ nell'aprile 2021 prima di subire una brusca correzione. Questa volatilità rende difficile prevedere con certezza quale sarà il futuro andamento dei prezzi.
Tuttavia, ci sono alcuni elementi da considerare quando si valuta l'opportunità di entrare nel mercato di Bitcoin. Inanzitutto la questione relativa al ciclo dell'halving, casualmente corrisposto in passato ai cicli di liquidità delle banche centrali. Poi alla questione legata alla macroeconomia, la quale sembra iniziare a volgere a favore di una nuova espansione, la quale potrebbe impattare in maniera positiva sul prezzo di Bitcoin. La demonizzazione statunitense, altresì, gioca un ruolo negativo nel processo di crescita della capitalizzazione del padre delle crypto.
Se guardiamo all'analisi tecnica, il prezzo di BTC mostra un pattern fin troppo chiaro: un pull-back in zona FWB:25K accompagnato da un RSI (finalmente) scaricato. Potrebbe quindi graficamente crearsi un contesto interessante.
LA POSSIBILE SPIEGAZIONE DEI TREND RIALZISTI DEI LISTINI EUROPEIL’obiettivo dell’analisi è quello di cercare di spiegare il trend rialzista dei principali listini europei attraverso un’analisi macroeconomica. Come scoprirete, alcuni dati macroeconomici hanno la capacità di influenzare l’andamento dei listini europei.
Con la BCE alle porte, si potrà presto assistere ad un nuovo impulso ribassista del DAX, FTSEMIB, CAC40 e IBEX35?
Argomenti dell’analisi:
• L’importanza del dato sulla fiducia dei consumatori
• Il suo impatto sul PIL e su altri dati macroeconomici
• La sua correlazione con i listini europei
• Il catalizzatore “tasso di inflazione”
• Lo ZEW: un importante leading indicator per il futuro degli indici azionari
Buona lettura.
1. L’IMPORTANZA DEL DATO SULLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI E IL SUO IMPATTO SULL’INTENSITA’ ECONOMICA E SUI QUATTRO INDICI AZIONARI EUROPEI
Il dato macroeconomico sulla fiducia dei consumatori, misurato dall’European Commission, è tra i più importanti.
Esso fornisce una misura della fiducia dei consumatori dell’Area Euro nell’attività economica e viene elaborato grazie ad un’indagine effettuata su circa 2300 consumatori dell’omonima area, dove gli intervistati rispondono a quesiti riguardanti le prospettive economiche correnti e future. Esso è mostrato nella grafica seguente:
Perché il dato è così importante da osservare? È probabile che la figura successiva chiarisca il motivo:
Esso è fortemente correlato (positivamente) al prodotto interno lordo dell’omonima area misurato anno/anno; quest’ultimo è il dato principale per stabilire il livello di intensità economica (in base alla ricchezza prodotta).
Il legame tra i due dati macroeconomici è presto spiegabile:
• Se i consumatori sono fiduciosi, è altamente probabile che spenderanno denaro in beni durevoli, non durevoli, servizi e investimenti
Non è un caso che la correlazione tra l’indice di sentiment e le vendite al dettaglio, come mostra la grafica successiva, sia positivo:
Un aumento del dato sulle vendite al dettaglio è da legare ad un aumento della domanda dei consumatori: all’aumentare di quest’ultima, aumenterà sicuramente la produzione delle industrie. Questo è mostrato dalla correlazione positiva nella grafica successiva:
I dati rappresentati nella grafica contribuiscono poi, in positivo o in negativo, all’intensità economica, e questo è dimostrato dalle correlazioni positive osservabili nella grafica successiva:
Chi andrebbe a beneficiarne di un sentiment positivo dei consumatori e del loro relativo aumento di domanda e di spesa? Sicuramente le società che, all’aumentare dei volumi di vendita, aumenteranno gli utili realizzati. Il fatto andrebbe a catalizzare il sentiment degli investitori che, con prospettive di utili futuri in crescita, andranno ad acquistare azioni di società quotate in borsa.
Questo è vero?
Andiamo a scoprirlo osservando le quattro grafiche successive, nelle quali al dato sulla fiducia dei consumatori sono correlati i quattro indici europei principali:
• DAX tedesco
• FTSEMIB italiano
• CAC40 francese
• IBEX35 spagnolo
Ogni indice azionario è correlato in maniera fortemente positiva al dato macroeconomico.
L’impatto dell’indice di sentiment sul mercato azionario è dunque da considerarsi forte. Interessante l’ultima grafica di questo paragrafo:
I principali quattro indici azionari hanno realizzato il tanto discusso ultimo rialzo (con DAX e CAC40 ai massimi storici) proprio in concomitanza del rialzo del dato macroeconomico.
2. DATI MACROECONOMICI IN RALLENTAMENTO MA INDICE DI SENTIMENT DEI CONSUMATORI RIALZISTA. PERCHE’?
Osservando le grafiche precedenti è facile osservare delle importanti divergenze: i dati macroeconomici denotano debolezza al contrario della fiducia dei consumatori, rialzista.
La domanda sorge spontanea:
“Come è possibile che, nonostante i dati macroeconomici siano in rallentamento e nonostante la Germania e, più in generale l’Area Euro, siano entrati in recessione tecnica, l’indice di fiducia si mantiene in territorio rialzista?”
Questo potrebbe suggerirlo la grafica successiva, con un importante correlazione negativa: quella tra indice di fiducia e tasso di inflazione dell’euro area:
Un mese prima del processo di disinflazione, discusso a gran voce dai media, il sentiment dei consumatori trovava il suo minimo (a settembre 2022); un mese dopo il tasso di inflazione misurato a/a vedeva il suo massimo.
Uno dei principali catalizzatori dell’aumento dei prezzi a livello europeo era stato l’enorme aumento dei prezzi del natural gas europeo, “gonfiato” dalla crisi energetica come conseguenza del conflitto in territorio ucraino:
Ciò che potrebbe aver catalizzato in positivo il sentiment dei consumatori è la grave recessione che si pensava potesse investire l’omonima area. Al calmierarsi di questa potenziale possibilità che, come ben ricorderete, era stata data quasi per certa, sembra che i consumatori abbiano tirato un sospiro di sollievo. Un potenziale recessione, particolarmente intensa e duratura, avrebbe sicuramente impattato in maniera fortemente negativa sugli utili delle società europee.
Quindi, se la fiducia dei consumatori dovesse mantenere il suo trend, sarebbe possibile osservare un continuo rialzo degli indici? A tal proposito, si osservi la figura successiva:
Essa mostra la correlazione positiva tra l’indice di fiducia dei consumatori e l’euro area ZEW economic sentiment index.
• L’euro area ZEW economic sentiment index è un indicatore costruito attraverso dei sondaggi posti a circa 350 investitori istituzionali e analisti tedeschi sulle prospettive economiche a sei mesi per l’omonima area
Esso ricopre una grande importanza dal momento in cui, negli ultimi 23 anni, è stato spesso un leading indicator del dato sul sentiment dei consumatori:
Osserviamo ora l’ultima grafica:
Il “leading indicator” ha creato una nuova gamba ribassista; vista la sua funzione anticipatrice, anche l’indice della fiducia dei consumatori invertirà nuovamente la sua tendenza al ribasso? Se ciò accadrà, anche gli indici percorreranno la stessa traiettoria viste e considerate le correlazioni osservate precedentemente?
3. LO SPETTRO DELLA BCE
Domani, alle ore 14:15, sarà comunicata la decisione sul tesso di interesse della BCE. Nella grafica successiva è possibile osservare come le aspettative siano di un aumento di 25 punti base (dal 3.75% al 4%):
Più la politica monetaria sarà restrittiva, altrettanto più alta sarà la possibilità di osservare una contrazione dei dati macroeconomici. Infatti, ricordate bene:
• I tassi di interesse sono innalzati in modo tale da “combattere” l’inflazione. In questo modo, l’accesso al credito diviene più oneroso (in gergo, aumenta il costo del denaro): a questo punto, consumatori e aziende tenderanno a non creare debito per spese e investimenti; a spese e investimenti in calo corrisponderà una decrescita economica e una…diminuzione dei prezzi.
Se ciò dovesse sfociare in una recessione, che sarà discussa e ridiscussa da tutti i mass media, i consumatori dell’euro area saranno altrettanto “positivi”? E se così non fosse, che destino per i listini europei?
Commenteremo assieme lo svilupparsi della situazione. Qualora qualche concetto fosse stato poco chiaro o per un’opinione personale commentate pure.
Buona giornata!
Reazioni del mercato alla "pausa hawkish" della Fed Reazioni del mercato alla "pausa hawkish" della Fed
Oggi la Federal Reserve ha scelto di non procedere all'11° rialzo consecutivo dei tassi d'interesse, optando invece per una valutazione degli effetti dei 10 rialzi precedenti. Tuttavia, la Fed ha annunciato che prevede di attuare altri due aumenti di un quarto di punto percentuale prima della fine dell'anno. Sebbene la pausa fosse ampiamente prevista, il fatto che i policy maker vedano i tassi al 5,6% a fine anno ha colto il mercato di sorpresa.
La combinazione della pausa con il suggerimento di altri due rialzi di 25 punti base è stata definita la "pausa dei falchi".
In seguito alla decisione, i risultati di chiusura dei mercati azionari sono stati contrastanti. Il Dow Jones ha chiuso in ribasso di oltre 230 punti, mentre l'S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato guadagni rispettivamente dello 0,1% e dello 0,4%. Il Nasdaq Composite è stato sostenuto principalmente dai guadagni ottenuti dai titoli Nvidia e AMD, che si occupano di AI.
La giornata è iniziata con il Bitcoin che ha superato i 26.000 dollari. Tuttavia, ha poi ritracciato fino al minimo delle 24 ore di 25.791 dollari. Alcuni analisti prevedono un inevitabile calo a 25.000 dollari sulla base delle recenti notizie sulle criptovalute, dominate dalle discussioni sulla regolamentazione.
Nel frattempo, i prezzi dell'oro sono inizialmente saliti fino a toccare i 1959 dollari per oncia, ma in seguito hanno ridotto i guadagni, scambiando intorno ai 1945 dollari.
Il dollaro si è indebolito su tutta la linea, con il DXY in calo dello 0,32%. Il dollaro neozelandese è quello che si è mosso di più, salendo di oltre un punto percentuale fino a raggiungere un massimo di tre settimane a 0,6211 dollari. I guadagni di EUR e GBP sono stati più modesti, con un +0,39% ciascuno.
LA FED E IL SOFT LANDINGIL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 14.06.2023
LA FED E IL SOFT LANDING
-CONTESTO
Notizie posizitive dal fronte inflazione per gli Stati Unitici, ieri il quadro inflattivo riportato dal U.S. BUREAU OF LABOR STATISTICS ha mostrato un CPI in netto calo dal 4.9% al 4% , grazie special modo al comparto energy che si registra in rapida frenata in tutti i suoi componenti, dal -11.7% totale della componente energy, al dettagliato -20.4% della benzina e il -37% degli oli combustibili.
Sebbene dunque il dato Core , ovvero epurato de queste componenti, non abbia dato la medesima fiducia attestandosi ad un più modesto 5.3% dal precedente 5.5%, possiamo dire che le possibilità di giungere ad un soft landing non sono poi cosi remote.
Gli ultimi dati sulla disoccupazione mostrano un mercato del lavoro ancora tonico , con un modesto 3.7% per la disoccupazione, rispetto al precedente 3.5% , ben lontano dai livelli del 4.5% che potrebbero impensierire la FED e costringerla a rivedere le sue politiche, cosi anche il PiL che sembra aver mantenuto una buona tonicità evitando per ora quella che doveva essere una recessione conclamata.
Siamo cosi giunti all’appuntamento di giungo con la FED, riunione nella quale i Futures sui FED fUNDS danno per un certo un nulla di fatto, attestando le probabilità ad un 90.7% per questo evento , mentre rimane un misero 9.3% di possibilità di sorprese , con rialzi tassi che sembrano oramai rimandati alla prossima riunione di luglio. Si perché lo spauracchio dei rialzi tassi non è svanito, e sebbene i dai macroeconomici siano incoraggianti, le possibilità che la Fed vada ancora all’assalto nella riunione di luglio si attestano da un buon 61.8%.
-FOREX
Risposta immediata dei mercati valutari con un dollaro USA in caduta dai supporti di 103.25 a 103.075 per poi consolidare a 103.35. la debolezza del dollaro Usa potrebbe vedere la sua conclusione stasera con la conferma di un nulla di fatto da aperte della FED, ma attenzione, perché la vera notizia è nelle aspettative di luglio, sulle quali se dovessero aprirsi scenari ancora di aggressività potrebbe allora riaccendersi la fiamma della speranza per il biglietto verde e ripartire nuovamente a rialzo verso 104.40, rimaniamo pertanto vigili su un appuntamento che può generare ancora tante aspettative.
Risposta unisona per le majors, con eurusd che approda prima alle resistenze di 1.0725 per poi storanere verso i supporti a 1.0775 lasciando tutto nelle mani della FED e della BCE, mentre resta piu tonica la sterlina, con un allunghi verso 1.26figura prima resistenza ora diventato supporto che potrebbe dare sprint rialzista ancora oggi fino ai livelli target di 1.2675
Piu incerte le oceaniche, con il dollaro neozelandese che non va oltre 0.6175 ripiegando poi sulla mm21 oraria a 0.6150 chiudendosi in un nulla di fatto , mentre Australia giunge ai massimi di 0.68 figura per poi consolidare e trovare supporti di breve a 0.6760
-EQUITY
Le uone notizie che vengono dall’infalzione Usa portano ad un ottimo mood di risk on, che viene amplificato dal mondo tech che esplode a rialzo. Il Nasdaq vola verso 15000 pnt, senza di fatto mai ritracciare sui supporti di 14724 pnt, ora la palla passa alla FED e per quanto sia gradevole iltrend rialzista del modno tech non possiamo non notare le 8 settimane di rialzo consecutivo su questo asset, che a questo punto diventa meritevole di storni, per dare vita ad una dinamica di buy on rumors and sell on news.
Spinta rialzosta anche per l’SP500 che tiene i livelli supportivi di 4300 pnt e con un break out di 4326 pnt si porta a 4380 pnt, anche in questo caso la tendenza rialzista ha la meglio, ma prese di profitto al termine della riunione della FED potrebbero essere la normalità dopo giorni e giorni di rialzi.
Per l’europa ancora il Dax ha reagito ai supporti di 16123 pnt per riportarsi verso i massimi di periodo, a 16240 pnt, anche in questo caso la parola passa alla BC di giovedi, e prese di profitto potrebbero essere un movimento tecnico più che naturale per questo asset. Tuttavia impossibile parlare di inversioni di tendenza prima dei 16040-16000 pnt.
-COMMODITIES
Per i metalli il gold resta fermo nel range con supporti chiari a 1940 e resistenze a 1984 pnt , meglio il rame che rompe timidamente i 3.825$ e sembra voler puntare ai massimi di 3.950$. Per la componente enrgy, segnaliamo il wti che si riport a quota 69.90$ livelli primo di resistenza che se violato potrebbe dare vita ad allunghi rialzisti interessanti fino ai 73$, ma l’eventuale pressione del dollaro Usa potrebbe giocare un ruolo fondamentale e riportare i prezzi verso le aree di minimo a 67.50$, si rimane tuttavia in un ampio range compreso tra 66.70$ e 72.00$
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
La giornata odierna si focalizzerà ovviamente tutta sulla riunione FED delle 20.30 , per poi proiettarci alla BCE di giovedi e alla BOJ di venerdì… le banche centrali ora dominano la scena.
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Tassi in rialzo SPY festeggia (cosa?) 13.06.2023Non è chiaro cosa stia prolungando la fase di avidità degli operatori azionari, soprattutto alla luce dello spike dei rendimenti. I tassi non solo non scenderanno ma secondo le stime saliranno a luglio. Cosa c'è da festeggiare?
Analizziamo CCL RCL NZDUSD
WisdomTree - Tactical Daily Update - 12.06.2023Europa in recessione tecnica dopo il calo del 4’trim. ‘22 e 1’ trim. ‘23.
Richieste oltre 18 miliardi Euro per il BTP “valore”: il debito Italiano piace.
Settimana ricca di riunioni sui tassi: attesi +0,25% per ECB e FED in pausa.
Banca Centrale Cinese vede crescita robusta e “zero” inflazione nel 2’ trim.
Andamento incerto quello delle Borse europee nella seduta di venerdi’ 9, ma cresce la speranza degli operatori in un ammorbidimento della politica monetaria delle Banche centrali dopo i dati in frenata sull'economia americana, dove le richieste di sussidi di disoccupazione ai massimi da quasi 2 anni. L’Europa e’ entrata ufficialmente in recessione tecnica dopo 2 trimestri consecutivi di contrazione.
A fine seduta la peggiore performance e’ quella di Londra, -0,50%, seguita da Francoforte, -0,25%, e Parigi -0,12%: Milano è salita +0,3%. Curioso che da inizio anno Milano e Francoforte siano appaiate a +14,6%, seguite dal +13,1% di Madrid e dal +11,4% di Parigi: Londra e’ molto indietro, solo +1,5% da inizio anno.
Wall Steet venerdi’ 9 ha chuso in leggero rialzo, Dow Jones +0,13%, S&P500 +0,11% e Nasdaq +0,16% nell’attesa che questa settimana le riunioni della Federal Reserve (Banca centrale Usa) e dell’ECB (Banca centrale Europea) portino qualche buona novella sui tassi di interesse.
Italia: secondo diversi istituti di ricerca, l’economia crescera’ relativamente meglio di quella di altre grandi Paesi europei, ma intanto notiamo il dato negativo della produzione industriale di aprile, scesa -7,2% annuo, col calo mensile piu’ pesante dal 2020.
Sul fronte del “jumbo” debito pubblico italiano registriamo che la domanda per il nuovo Btp Valore (scadenza 4 anni, cedola minima 3,0% e premio fedelta’ al “retail”), al termine dei 5 giorni di offerta ha superato 18 miliardi di Euro.
Se dall’Italia arriva qualche buona notizia, non altrettanto dal resto d’Europa: Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione Europea) conferma che la Zona-Euro è entrata in recessione tecnica, col GDP (Prodotto interno lordo) in calo congiunturale di -0,1% sia nel trimestre ottobre-dicembre 2022 che in quello gennaio-marzo 2023.
Anche gli indici Pmi (Purchasing managers Index) manifatturieri di maggio della Zona-Euro, tutti in calo mese su mese, segnalano un’attivita’ industriale in contrazione.
Notizie positive provengono invece dai dati sull’economia cinese, in particolare sull’inflazione al consumo (CPI) che ha maggio e’ scesa -0,2% su base mensile (-0,1% ad aprile) e salita solo +0,2% su base annuale.
Commenti positivi sulla salute dell’economia sono giunti dal Governatore della Banca Popolare cinese (PBOC) Yi Gang che ha parlato di crescita economica «relativamente alta» nel 2’ trimestre. "Siamo fiduciosi, capaci e nelle condizioni per raggiungere la crescita prevista e gli altri obiettivi fissati dal Governo a marzo”.
Come gia’ sottolineato, gli investitori attendono le decisioni di politica monetaria della Federal Reserve mercoledì 14 e della Banca centrale Europea giovedì 15. I recenti deboli dati macro fanno sperare che entrambe le banche centrali adottino un atteggiamento meno restrittivo sui tassi, pur ribadendo il loro impegno nella lotta all’inflazione.
Il consenso degli economisti ritiene molto probabile (80% circa), che la FED decida, dopo 10 rialzi consecutivi, per una pausa, cioe’ lasci i tassi invariati, al 5,00-5,25%, mentre l’ECB rialzi di +0,25% a 3,50%.
Per luglio, invece, viene data una probabilità sopra 50% di un aumento di +0,25% negli Usa e di una “no action” da parte dell’ECB. La speranza e’ che questi aumenti siano gli ultimi di questa aspra fase di “tightening” monetario.
Occhi aperti, negli Usa, sul dato dei prezzi al consumo (CPI) di maggio, pubblocato il 13 giugno (1’ giorno della riunione FED), che dovrebbe rivelare un leggero raffreddamento del dato generale, ma anche una certa “appiccicosita” delle componenti “core” del paniere.
A dare una mano alla discesa dei prezzi a giugno, sia in Usa che in Europa, dovrebbe contribuire il calo del prezzo del gas, in Europa e’ sceso sotto 30 Euro/mgwh contro i 300 di un anno fa, e quello del petrolio: oggi, 12 giugno, il WTI (greggio “parametro” Usa) segna un minimo a 68,4 Dollari/barile, -2,3%.
In calo, stamane, i rendimenti dei titoli governativi europei e lo spread tra BTP e Bund decennali, sceso ai minimi da aprile 2022 a 169 punti, col rendimento del BTP benchmark a 4,05%, -4 bps rispetto venerdi’. Negli Usa, il Treasury 10 anni “paga” 3,75%, la curva resta invertita ed il differenziale 2-10 anni conferma l’area 88 bps.
Seduta apatica oggi per le maggiori Borse asiatiche: Shanghai -0,08%, piu’ tonico Shenzhen +0,73%. Tokyo ha chiuso in rialzo, Nikkei +0,52%, in attesa delle novita’ sui tassi tassi da parte di FED, ECB e della “locale” Bank of Japan. A Hong Kong l’Hang Seng ha perso -0,18%, il Kospi coreano -0,30%.
Criptovalute: la piattaforma Binance-US resterà attiva solo per lo scambio di criptovalute, per effetto della denuncia inoltrata della SEC (Autorita’ Usa dei mercati finanziari): Binance-US ha annunciato lo stop ai depositi in Dollari, avvisando i clienti che forse gia' dal 13/06 le banche partner sospenderanno i prelievi in USD.
Le Borse europee chiudono la mattinata con discreti progressi, in media +0,6% (ore 13.00 CET) mentre i future sui principali indici Usa anticipano riaperture in rialzo, +0,5% medio.
Il “quadro azionario Usa” resta incerto e gli analisti di Morgan Stanley invitano alla prudenza per il rischio di forte correzione qualora il contesto macroeconomico si aggravesse. Il sentiment di mercato sembra invece sposare la prospettiva di un addolcimento della politica monetaria della FED: non resta che attendere mercoledi’.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
ANALISI S&P500: UN INDICATORE PER VALUTARE LA REALE TENDENZAQual è la reale forza del mercato azionario americano?
Buongiorno a tutti, in questa analisi andrò a condividere un interessante indicatore capace di esplicitare la reale forza del mercato azionario americano o, se preferite, dell’S&P500.
Molti di voi si chiederanno:
“Scusa, non basterebbe osservare l’andamento dell’S&P500, il benchmark di riferimento”?
Ebbene…buona lettura.
1. I SEGNALI DISCORDANTI DELLO SPY
Nella seduta di venerdì 9 giugno l’S&P500 riesce a raggiungere i massimi del 16 agosto 2022, entrando ufficialmente in “bull market”; dal 13 ottobre del 2022, infatti, il benchmark azionario riesce a realizzare una performance positiva di oltre 20 punti percentuali.
Questo è ben rappresentato nella figura seguente, dove viene condiviso il famoso ETF “SPY” che, come tanti di voi sapranno, mira a replicare le prestazioni dello Standard and Poor.
Nella parte destra della grafica viene riportata una scheda sui principali componenti dell’ETF che, in diversa ponderazione percentuale, sono:
• Apple: 7.39%
• Microsoft: 6.72%
• Amazon: 3.02%
• Nvidia: 2.58%
• Alphabet: 3.82%
• Berkshire Hathaway: 1.69%
• Tesla: 1.69%
• Meta: 1.64%
• UnitedHealth: 1.26%
Il peso totale di queste società all’interno del benchmark è pari al 29,81%. Fa riflettere il fatto che Apple e Microsoft rappresentano il 14.11% del totale. È importante questa informazione?
• La percentuale in peso di un componente all’interno di un ETF rappresenta l’influenza che lo stesso esercita sull’andamento generale di un indice; quanto più alto sarà il peso di una società in un paniere di azioni, tanto più la stessa sarà capace di catalizzare, più di altre, il movimento di un ETF
Possiamo quindi affermare come le prestazioni di Apple e Microsoft siano più responsabili del movimento di SPY di quanto lo siano Tesla e Meta.
Il fatto che un ETF sia “sbilanciato” rappresenta un problema. Quale? Lo stesso potrebbe lanciare dei segnali “discordanti”.
Poniamo il caso in maniera estremamente semplice:
• Se le prime 9 società del paniere sono fortemente rialziste mentre le restanti sono neutrali, l’S&P500 mostrerà una tendenza rialzista
Avremmo dunque un falso segnale! Nonostante lo SPY si mantenga in “forte salute”, non tutti i suoi componenti saranno altrettanto “sani”.
Un ulteriore “problema” deriva dalla ponderazione percentuale degli 11 diversi settori all’interno dell’ETF stesso; infatti, osservando la grafica successiva, è possibile osservare come il benchmark sia composto principalmente da società del settore tech (il 27.5%) e pochissimo dai settori immobiliare e dei materiali (4.92%) che, come molti di voi sapranno, sono fortemente ciclici.
Sarebbe dunque di fondamentale importanza avere un indicatore capace di esplicitare l’effettiva forza di tutte le società dell’S&P500. Esiste un indicatore di questo tipo?
2. S&P 500 STOCKS ABOVE 50-DAY AVERAGE
Ecco l’indicatore con quel tipo di funzionalità, rappresentato nella figura seguente: l’S&P500 STOCKS ABOVE 50-DAY AVERAGE.
L’indicatore riporta la percentuale di società all’interno del benchmark che si trovano al di sopra della loro media mobile a 50 periodi. Per questo motivo, lo stesso varia all’interno di un range compreso tra 100 e 0.
Esso ricopre una grande importanza per un semplice motivo:
• Uno dei diversi modi per valutare la forza del trend di una particolare società X è l’applicazione di una media mobile a 50 periodi al suo prezzo; quando quest’ultimo si ritrova al di sopra di essa fornisce un segnale di forza del trend; viceversa, di debolezza
Possiamo considerare l’indicatore come un indice di sentiment poiché lo stesso mostra una correlazione inversa con il VIX, l’indice di paura dell’S&P500:
• Al salire delle paure e delle incertezze degli investitori salirà il VIX e, vista la correlazione inversa, un numero X di società dell’S&P500 scenderà al di sotto della media mobile a 50 periodi
• Al salire del sentiment del risk on, scenderà il VIX e, al contrario, saliranno una quantità di società X al di sopra della stessa “moving average”
Diamo uno sguardo ad oggi:
Solo il 54.98% delle 500 società dell’S&P si ritrovano sopra la 50-day moving average. È possibile addentrarci ancora più nello specifico:
Dal 30 novembre 2022 una quantità sempre maggiore di società registra “debolezza”; in quella data, 462 delle 500 totali mostravano un’impostazione rialzista, mentre oggi una quantità di 275.
La prima figura dell’analisi ha mostrato come lo SPY sia nuovamente giunto ai massimi registrati nel precedente 16 agosto 2022; questo, però, non è avvenuto per l’indicatore:
Questo è da interpretare come un segnale di divergenza:
• Le società “con forza” il 16 agosto erano molto più numerose di quelle di oggi (91.84% contro il 54.98%)
Ed ecco il segnale di divergenza: indicatore ribassista ed S&P500 rialzista. Questo è il segnale di “discordanza” citato qualche riga fa:
Possiamo dunque concludere affermando che il risk-on che ha accompagnato lo SPY ai massimi relativi di venerdì 9 non è stato tanto “forte” quanto lo era stato quello del 16 agosto 2022; la mancanza di forza è rappresentata da tutte quelle società che, stavolta, non hanno spinto al rialzo.
È un segnale di un possibile crollo dei mercati finanziari? No!
È semplicemente un indicatore utile a stabilire la salute di una tendenza, rialzista o ribassista che sia.
Ricordate:
• Quante più società spingeranno al rialzo un benchmark, tanto più la tendenza dello stesso potrà essere considerare “forte” e “affidabile”
Sarà interessante riesaminare l’indicatore dopo la comunicazione del dato sull’inflazione americana (di martedì 13) e sulla decisione riguardante i tassi di interesse (del giorno dopo).
Tutto ciò trattato nell’analisi ha riguardato l’S&P500. È possibile utilizzare lo stesso approccio per ognuno degli 11 settori che compongono lo stesso? Si!
Discuterò prossimamente l'argomento in forma video.
Per qualsiasi domanda commentate pure.
Buona giornata!
Il Dollaro americano, valuta di riferimento.Apro l'articolo affermando: " Il Dollaro Americano non è una valuta, è la valuta".
Il Dollaro Americano è la valuta di riferimento negli scambi mondiali nell'87% dei casi circa, anche se lo Yuan inizia ad avanzare e la stessa Cina ambisce a prendere il controllo mondiale, gli stessi analisti ed altre figure del settore finanziario si chiedono se e fino a quando questa egemonia possa durare. Per onesta dovuta a chi legge, bisogna moderare questi rumors.
Se è vero che a livello economico la Cina è il player che concorre agli gli Stati Uniti, quindi in disputa per la leadership, a livello di riserve globali lo Yuan, a tutt'ora, ha ancora numeri più che modesti, un vero e proprio ruolo marginale non solo come riserva di valore, ma anche come moneta di scambio. Inoltre lo Yuan, per poter realmente ambire al ruolo ricoperto oggi dal Dollaro, dovrebbe abbandonare il suo meccanismo di tasso di cambio, posso dire "artificialmente manipolato".
Il dollaro ha ancora uno status di egemonia, a seguire si trova l'Euro.
Parlando di Dollaro, non parlo solo di una moneta, (nel forex le coppie originarie sono contro Dollaro), ricordo che il Dollaro è la valuta di scambio per eccellenza delle materie prime; ma anche la valuta di riferimento per il più grande mercato azionario, quello degli Stati Uniti, inoltre utilizzato come riserva di valore, ecco perché inserisco un articolo dedicato esclusivamente al tema, il trader non può esimersi dal conoscere quanto concerne il Dollaro.
Riassumendo credo nessuno possa obbiettare che il Dollaro oggettivamente non abbia insidia alcuna da parte delle altre valute.
Snocciolati i dati sopra bisogna capire da dove proviene la supremazia del dollaro, ovviamente dagli Stati Uniti intesi come emittente della valuta. I punti di forza sono le dimensioni della sua economia, anche se ultimamente si è ridotta, detiene pur sempre un 25% circa del PIL globale. Poi vi sono i mercati americani che sono i più liquidi, l'azionario e l'obbligazionario sono i più grandi del globo, poi vi sarebbe la credibilità delle istituzioni, ho coniugato il condizionale perché proprio in questi giorni qualche appunto si potrebbe anche redigere ed, infine, la potenza militare statunitense. Annoto che oggi vi è un modo diverso di affrontare le dispute, grazie a Dio, intendo le sanzioni economiche che eludono interventi bellici.
Sulla scia della guerra Russo-Ucraina si vede, appunto, l'avvento delle sanzioni, (ad oggi), hanno evitato un conflitto di dimensioni globali, tentando di punire chi, ha invaso uno stato indipendente. Su questo argomento metto il punto, il mio compito è informare, ma non mi addentro in discorsi che potrebbero sfociare nel politichese e dare adito a dibattiti nei quali non desidero addentrarmi. La mia passione è il trading, ma in generale l'economia e la finanza, quindi devo analizzare per poter operare ma lungi da me le polemiche.
Aggiungo, (a volte dimentico le cose che ritengo banali), sempre per rimanere ad oggi, che il Dollaro, alla pari dell'oro, è una valuta rifugio nei tempi "difficili", è sotto gli occhi di tutti l'apprezzamento del dollaro contro tutte altre valute, anche se, ultimamente, vi è stato qualche rimbalzo di prezzo.
Riprendendo il discorso della guerra Russo-Ucraina ribadendo che analizzo per scopi didattico-operativi e non esprimo opinioni; riconnettendolo al ruolo della Cina che ambisce a scalzare gli Stati Uniti come emittente del Dollaro come valuta di riferimento globale, bisogna prestare attenzione. E vero che i numeri sopra descritti non lasciano alcun dubbio sul fatto che il Dollaro sia egemone, ma vi sono diversi fattori, che iniziano a far scricchiolare le basi di questa tesi.
Questi giorni ho avuto modo di notare la difficoltà degli USA nel rendersi credibili, (sia le istituzioni che la FED), notare quanto accaduto con il debito ed il piano da approvare per mantenere i propri obblighi finanziari verso gli investitori in titoli di stato USA scongiurando il default. Il PIL cinese si prevede che nel 2030 diventi superiore a quello statunitense, infine, non di poco conto, la guerra Russa contro l'Ucraina che ha fortemente rinsaldato l'asse Russo-Cinese sotto tutti i punti di vista, economico, politico, etc. Insomma un quadro da monitorare attentamente.
La domanda finale è: "Qual è l'asset liquido, disponibile in grandi quantità, ma soprattutto, sostenuto da un emittente con un solido sistema finanziario"? Che ci possa piacere o non piacere ancora oggi queste son le caratteristiche che troviamo nel Dollaro Americano. L'Euro avrebbe potuto ambire, i grafici dimostrano in tutte le analisi che il Dollaro è seguito dall'Euro, ma anche la valuta Europea deficita di alcuni particolari rilevanti che denunciai sin dalla nascita e non ancora risolti. Intendo politiche fiscali differenti da paese a paese, non esiste una governance univoca. Senza dilungarmi, mancano molte delle caratteristiche elencate ad inizio articolo alle altre valute che rendono il Dollaro e gli USA ancora un "impero".
Chiudo l'articolo riprendendo un'affermazione di inizio pagina. Il trader non può non conoscere queste dinamiche perché fondamentalmente ci troveremo nelle condizioni di tradare un azione denominata in dollari, tradare lo stesso indice o un indice americano coinvolto dalla valuta, o, ancora tradare le coppie di valute e, ricordo, l'USD lo si ritrova in tutti i cambi originali, (da non confondere con i cross, (come molti erroneamente fanno), proprio in ragione del fatto che i mercati, per quanto detto sopra, sono dollaro-centrici:
- EURUSD
- USDJPY
- GBPUSD
- USDCHF
- AUDUSD
- USDCAD
- NZDUSD
Uno strumento utile, definisco un faro guida, per tradare il Dollaro è proprio il suo indice, DXY. Aumenta all'aumentare del valore del Dollaro rispetto alle altre valute e viceversa. Ricordo che vi sono i future sul DXY, quindi è possibile tradare lo strumento. Utile sapere che il DXY è calcolato dal:
- 57.6% EUR
- 13.6% JPY
- 11.9% GBP
- 9.1% CAD
- 4.2% SEK
- 3.6% CHF
si può evincere che è quasi la lettura della coppia EURUSD ma con correlazione inversa, purtroppo qui non riesco o non so postare ulteriori immagini, sul blog che ho creato da pochi giorni, in costruzione, vi è sia il prospetto delle riserve bancarie sopracitato, sia le immagini dei grafici con la perfetta correlazione inversa, se interessati troverete il link a fondo pagina. è ovvio che analizzare questo indice è di grande utilità su tutte le coppie originali.
Cot e panoramica generale dei mercati in vista del Fomc !! Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.65
Sabato 10 Giugno 2023
(COT DEL 7 GIUGNO 2023)
Analisi del Cot e panoramica generale dei mercati in vista del Fomc !!
Ciao,
questa settimana parto da una panoramica generale dei mercati che ci serve per poi avere un quadro più completo dello scenario economico molto particolare che stiamo vivendo e che ci servirà per trarre le conclusioni finali di questo Cot Report.
Gli indici rimango al momento tutti long. Questa settimana sia Sp che Nasdaq hanno raggiunto le aree di tp che avevamo individuato insieme la settimana scorsa ma senza romperle quindi saranno ancora possibili ritracci di liquidità con oscillazioni anche ampie nel tentativo di costruire una base solida che dia la giusta propulsione al movimento.
Il Dax si è avvicinato al suo tp ma è rimasto in una Flag di compressione Daily molto importante sopra l’area di accumulazione dei 15.900. Fintanto che questa area dovesse tenere, una rottura al rialzo della Flag spingerebbe di nuovo il Dax a tentare per la seconda volta l’ attacco ai massimi a 16300 circa, ovviamente per gradi passando prima dal muro che ha sopra la testa tra i 16.080 e i 16.115 circa. Altrettanto ovviamente una violazione a ribasso della fascia dei 15.900 farebbe momentaneamente cambiare lo scenario.
Il Dow non lo trado mai e lo guardo anche poco ma non posso non notare la sua struttura Weekly rialzista veramente interessante alle prese con la fascia di resistenza forte ancora difesa dagli shortisti (che a mio avviso si sta indebolendo) in zona 34.300. Ovviamente prima dovrà rompere con una chiusura Weekly il cuneo di compressione che passa sopra i massimi di questa settimana.
Di seguito i grafici di Sp, Nasdaq, Dax e Dow, poi come sempre durante la settimana li seguiremo maggiormente da vicino.
GRAFICO WEEKLY SP:
GRAFICO WEEKLY NASDAQ:
GRAFICO WEEKLY DOW:
GRAFICO DAILY DAX:
Euro rompe nel Daily la base di lateralizzazione/accumulazione che abbiamo visto e seguito durante la settimana tra 1.0660 e 1.0700 momentaneamente lasciandosi in dietro l’ area di tenuta Weekly testata la scorsa settimana e che avevamo individuato nel report (sempre di settimana scorsa) tra 1.0600 e 1.0635.
Il grafico di Euro/Dollaro dove troverete tutto evidenziato lo vediamo dopo…
Sterlina chiude una bellissima candela Weekly di forza sopra la supply zone tra 1.2500 e 1.2545 che la porta di nuovo al test della ribassista che ci accompagna da ben 2 anni e che iniziò con precisione lo scorso 31 maggio 2021. La sua rottura definitiva darebbe un grosso impulso alla ripresa del trend long. Nel grafico ho evidenziato meglio quanto detto:
Il dollaro Australiano rimane fortemente indietro rispetto ai cugini Euro e Sterlina e dopo vedremo perché. Al momento, comunque, da un segnale di forza che non può essere ignorato riportandosi definitivamente sopra la fascia tra 0.65500 e 0.65850. Di seguito il grafico di Aud/Usd (Nzd è molto simile per cui neanche lo metto) :
Vediamo ora il Cot cercando di andare veloci:
Come avevamo già notato qualche report fa il Cot Normalizzato ci aveva aiutato ad individuare con facilità che il Cot di Euro era cresciuto costantemente senza soluzione di continuità a partire dallo scorso 14 marzo che probabilmente eravamo arrivati ad un “iper comprato” che aveva bisogno di stornare. Ora siamo arrivati, dal picco del 16 maggio scorso, alla terza settimana consecutiva di ritracciamento con uno storno pari circa al 15% degli 0.88 che deve considerarsi come uno storno sano e fisiologico.
Nel grafico dell’ indicatore del Cot di Euro invece notiamo che l’ indicatore arriva con questo ritracciamento a colpire perfettamente il supporto della media a 21 che generalmente tende ad essere sentita.
Dal grafico delle Forze relative degli indicatori invece notiamo che il dollaro pur avendo ritracciato long rimane comunque all’ interno del canale sovrastato da Euro, Sterlina, Franco Svizzero e New Zeland. Al contempo notiamo che gli istituzionali scaricano le loro posizioni su Aud Cad e Jpy
Se uniamo queste indicazioni a quanto abbiamo visto nella prima parte potremmo provare a sbilanciarci dicendo che il ritracciamento innescato dagli Istituzionali su Euro / Dollaro potrebbe essere arrivato momentaneamente al termine e questo ci da conferma e supporto sulla possibile validità delle aree di demand Weekly e Daily che avevamo, probabilmente in modo corretto, individuato insieme nello scorso Report e che abbiamo rivisto sopra.
Come avevo anticipato venerdì mattina dopo il break out di giovedì scorso euro molto probabilmente ora ha bisogno di ritestare la fascia degli 1.0730 prima di proseguire la salita. Al momento questa area potrebbe dare buone opportunità di acquisto ma…….
……… occhio questa settimana perché abbiamo davanti a noi una settimana intensa piena zeppa di notizie macro che potrebbero confermare l’ attuale situazione, come ribaltare tutto !!!
Prima di proseguire di seguito trovate il grafico Daily di Euro / Dollaro con le tre zone importanti che già durante la settimana avevamo visto insieme che ho indicato con 3 quadrati dove il quadrato verde più alto indica la proiezione del primo quadrato verde che lo porta esattamente all’ area di supply a 1.0830 che già tante volte abbiamo nominato durante la discesa.
Al momento solo chiusure Weekly sopra questa fascia e tenuta della stessa darebbero reale sostegno alla fine del ritracciamento di Euro.
Di seguito il grafico Daily con evidenziato quanto detto:
Come già ho accennato la prossima settimana sarà piena zeppa di notizie macro e veramente piena di Market Mover con mercati probabilmente nervosi e con volatilità alta:
- Martedì Ipc Germania, Prezzi al consumo e inflazione Americana
- Mercoledì Pil Gran Bretagna, Ipp Usa + Fomc e decisione sul tasso di interesse sempre Usa
- Giovedì Pil New Zeland Tasso di interesse Europa + conferenza stampa Bce, richieste inziali sussidi di disoccupazione e vendite al dettaglio Usa
- Venerdì inflazione Europa
Notizie importantissime che faranno la differenza.
A questo aggiungo la particolare condizione energetica che vede coinvolto da vicino il petrolio, che dopo l’ accordo al taglio della produzione da parte dell’ Opec ha risentito dell’ aumento delle scorte di carburante degli Stati Uniti e dalla contrazione dell’ economia Cinese che ha probabilmente influenzato lo scarico di posizioni long su Australia che abbiamo osservato nel Cot prima. Per questo motivo all’ inizio ho sottolineato l’ importante tentativo di Aud di riportarsi sopra la zona di demanda perché ha avuto la forza di ritornare su nonostante una approssimata analisi fondamentale contraria che da ancora più valore all’ impulso long che abbiamo registrato questa settimana.
CONCLUDENDO:
Il mercato sembra essere molto carico e con, a mio personalissimo avviso, forze rialziste importanti che potrebbero rientrare in campo riaffacciandosi sempre più anche nella parte azionaria (questo potrebbe comportare anche la ripresa e l’ allineamento delle società più piccole all’evidente percorso di ripresa già intrapreso dalle big cap). Anche se diciamo contro tendenza sapete che ho più volte detto che non credo ad una recessione forte ed i dati oggettivi che continuo a rilevare dal mercato continuano a non farmi allineare con la maggioranza delle voci. Questo non vuol dire che non possa accadere anzi ed io per primo sarò pronto a prenderne atto posizionandomi short seguendo come sempre esclusivamente le indicazioni del prezzo che come sempre indicheranno quali dei due scenari sarà conveniente seguire!!
Occhio pertanto a questa settimana in quanto dati contrari alle attese potrebbero sovvertire e ribaltare, almeno nel breve / medio termine, le impostazioni attuali spinta rialzista che sembra stia caratterizzando i mercati.
Questa settimana sono andato un po' più affondo perché il momento lo richiedeva.
Spero come sempre sia utile.
Ciao Emi 😊
p.s.
come sempre durante la settimana aggiornerò il presente report seguendo passo passo i mercati e l' andamento dei prezzi.
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
EURUSD : segnale Trigger del giornoSalve popolo di Tradingview, da oggi vorrei iniziare una nuova rubrica riguardo "il segnale del giorno" grazie all'utilizzo degli indicatori che mi sono costruito in base alla mia esperienza.
Ho cercato di rendere tutto il più semplice possibile per dare modo anche a chi inizia da zero di poter replicare la mia operatività seppur principalmente discrezionale.
Da quando ho iniziato a fare trading ho costruito e perfezionato la mia strategia che oggi viene mostrata in modo molto semplice in un unico indicatore che ho chiamato LuBot. Questo è l'indicatore di base su cui si trova gran parte della mia esperienza e sui cui baso le mie analisi.
A supporto utilizzo altri indicatori creati da me che mi aiutano a concretizzare quando un Trigger/Segnale può essere più o meno attendibile.
In questo caso propongo questo Trigger su EurUsd che soddisfa la maggior parte delle condizioni principali della mia strategia.
Sul grafico ho sintetizzato le condizioni soddisfatte descritte qui di seguito:
1) Il Segnale/Trigger Long dato da una serie di studi sulla price action e analisi candlestick che
ho avuto nel tempo;
2) Secondo il mio modo di vedere la struttura del mercato, l'indicatore evidenzia in giallo le
candele la cui struttura è Bullish e in viola le candele la cui struttura è Bearish. Oltre ai
colori delle candele (che sono deselezionabili per chi vuole mantenere il colore originale)
vengono mostrate delle etichette di inizio struttura bullish e inizio struttura bearish (segnali
SBS). Infine sempre riguardo il cambio struttura, ho inserito dei livelli sul grafico che una
volta violati daranno inizio al cambio struttura, quindi sono dei livelli che potrebbero essere
usati come piazzamento per lo stop loss.
3) L'indicatore Predictum indica ogni inizio mese quale sarà la direzione del prezzo. E' un
indicatore che uso da almeno 1 anno e reputo molto attendibile, di buon uso e facile da
usare.
In questo caso indica una direzione Long netta senza ulteriori punti di attenzione.
4) L'indicatore di eccesso si trova nella "zona di partenza", che accoppiata al Trigger potrebbe
indicare un buon momento prima dell'esplosione di volatilità.
5) L'indicatore LuTrender mostra sul timeframe in uso un cambio di tendenza in positivo.
Insieme alle altre indicazioni è sicuramente un punto a favore per seguire il Trigger di LuBot.
6) Dal 30 maggio il prezzo non è più sceso sotto la ema200 su cui ha creato una sorta di
pavimento/supporto che ha portato i prezzi ad una price action di massimi e minimi
crescenti come evidenziano le etichette HL e HH.
Questo ragionamento, quando si hanno questi indicatori è molto spontaneo, veloce ed intuitivo da fare. Seppur questo trade non dovesse andare come sperato, seguendo la strategia in modo preciso e seguendo sempre una certa logica, si ridurranno molto gli errori.
Per questo trade inserisco uno Stop Loss qualche pips sotto l'ultimo minimo di swing in area 1.0625 e il Take Profit 1.1020
Sono già dentro in questa operazione da ieri e vedremo come proseguirà. Nel caso la price action dovesse mostrare un inversione prima dell'arrivo sullo stop loss chiuderò l'operazione minimizzando le perdite. Potenzialmente abbiamo un trade dal rischio rendimento di 1:2
Se questa analisi ti è piaciuta e vuoi vedere ulteriori analisi di questo tipo ti chiedo gentilmente di farmelo capire tramite un Like o un commento. Seguimi per non perderti i post successivi.
Queste analisi sono una condivisione del mio modo di operare e di vedere e analizzare il mercato. Non sono un consiglio di investimento in quanto ogni trade ha dei rischi e la perdita è sempre dietro l'angolo.
Borsa in salita Piazza Affari e Spread! Recupera il Nasdaq.Chiusura di Borsa positiva per Piazza Affari che supera le resistenze di area 27000 punti indice.
Piazza Affari ha chiuso con una performance positiva, nonostante una riduzione complessiva dei guadagni da parte di molti titoli il Ftse Mib ha segnato un aumento dello 0,81% migliore performance tra le borse europee.
Superato l'ostacolo dei 27100/27000 punti indice l'indice Ftse Mib può puntare verso resistenze più importanti tra cui i 27800 punti, ma Piazza Affari non ha bisogno solo di nuovi punti a rialzo ma di volumi veri che in questo momento scarseggiano!
Nel mercato statunitense, Wall Street ha visto una crescita moderata con il Dow Jones in aumento dello 0,24%, l'S&P500 dello 0,37% e il Nasdaq dell'0,85%.
Sale anche lo Spread Btp-Bund mostra segni di recupero e supera i 180 punti.
Bene le azioni del comparto dei titoli bancari, luci ancora su Mps che valuta la possibilità di riduzione del rischio attraverso la cessione di un portafoglio NPL del valore di 400 milioni di euro, principalmente composto da leasing.
Altri bancari in rialzo a Piazza Affari tra cui Banco Bpm dello 0,94%, Bper dello 0,04%, Intesa Sanpaolo dello 0,91%, Mediobanca del 2,3% e Unicredit dello 0,95%.
Tra i titoli in rialzo Lottomatica che ha registrato un aumento dell'1,03%, in seguito all'inizio della copertura da parte di diverse case d'affari che hanno espresso giudizi positivi, tra cui il giudizio di buy per Equita Sim, Banca Akros e Deutsche Bank.
Successo record per il primo Btp Valore .
Il primo Btp Valore, titolo di Stato a quattro anni destinato agli investitori retail, sta registrando un successo senza precedenti.
Raccolti 14,84 miliardi di euro, superando il record precedente stabilito dal Btp Italia a maggio 2020. L'operazione si chiuderà il 9 giugno e il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef) comunicherà il tasso definitivo.
Rendimenti decennali in un imbuto tecnico 08.06.2023I dati economici europei segnalano recessione, la disoccupazione in USA tende ad aumentare e i rendimenti vengono ingabbiati tra i rialzi delle banche centrali e i dati macro che richiederebbero invece forse dei tagli. Gli indicatori tecnici rappresentano molto bene questa situazione di doppio scenario.
Gli indici azionari vivono invece ancora la loro stagione di grande tranquillità e compiacenza. Prevale l'euforia e la paura di restare fuori dal "bull market" , che viene annunciato con convinzione da molte fonti.
Analizziamo oro e argento-
Tipologie di alert su TradingView ⏰Ciao a tutti! 👋
Gli alert hanno un potenziale pazzesco quando si parla di gestione del proprio trading.
Purtroppo però, nonostante questo, restano poco utilizzati, perché spesso non se ne capisce a fondo il funzionamento, il quale può sembrare un po’ macchinoso, soprattutto all’inizio.
Gli alert possono trasformare l'esperienza di trading da un’iniziale costante ricerca di occasioni (con l’ansia di perdersi sempre qualcosa), in uno stato di relax e paziente attesa che le proprie condizioni (pre-approvate) si inneschino per poi semplicemente agire.
In breve, gli alert possono renderti molto più preparato.
In questo post, esamineremo i due distinti tipi di alert disponibili sulla nostra piattaforma.
Al momento infatti ci sono principalmente due tipologie di alert:
- Alert di prezzo
- Alert tecnici
Ora, potresti chiederti quale sia la distinzione tra alert di prezzo e alert tecnici. Cosa distingue questi due? Immergiamoci nelle loro specifiche per ottenere una migliore comprensione delle loro caratteristiche e vantaggi.
Alert di prezzo
Un alert è considerato di prezzo quando sono soddisfatte le seguenti due condizioni:
1) Nell’alert viene utilizzato solo un simbolo (per qualsiasi tipo di grafico: barre, Renko, PnF, ecc.) e un valore di prezzo.
2) Una delle seguenti viene selezionata come condizione di attivazione:
- Incrocio
- Incrocio al rialzo/ribasso
- Maggiore/Minore di
Ad esempio, il seguente alert su un grafico a candele sarebbe considerato un alert di prezzo:
Alert tecnici
Un alert è considerato tecnico se si verifica una delle seguenti condizioni:
1) L’alert utilizza un secondo simbolo aggiunto al grafico, un indicatore, un disegno o una strategia.
2) Una delle seguenti viene selezionata come condizione di attivazione:
- Entrata/Uscita dal canale
- Dentro/Fuori dal canale
- Variazione a rialzo/ribasso
- % variazione al rialzo/ribasso
Ad esempio, il seguente alert verrà considerato tecnico poiché la condizione di attivazione è impostata su "% variazione al rialzo".
Speriamo che questo post ti abbia fornito una comprensione più chiara dei diversi tipi di alert disponibili su TradingView. Tuttavia, se hai bisogno di ulteriore assistenza per impostare o gestire i tuoi alert, ti consigliamo di visitare il nostro Centro di supporto .
Grazie per la lettura letto, speriamo che sia stato utile.
Alla prossima. 🙂
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IMPATTO DEL PMI MANIFATTURIERO SULL'ECONOMIA E INVESTIMENTIL’obiettivo dell’analisi è quello di spiegare l’importanza del PMI manifatturiero e il suo impatto sull’economia statunitense e sulle scelte di investimento.
1. ISM MANIFATTURIERO: COS’E’?
L’ISM manifatturiero è un dato macroeconomico rilasciato a cadenza mensile dall’Institute for Supply Management che ha lo scopo di fornire un output sulle condizioni del settore manifatturiero statunitense.
Esso si basa su dei sondaggi posti ai direttori degli acquisti del settore manifatturiero (che sono i responsabili della gestione dell’approvvigionamento nelle società omonime) di oltre 400 aziende. Questi ultimi rispondono a 10 quesiti riguardanti il settore stesso indicando se c’è stata una crescita, una decrescita o se la condizione sia rimasta invariata.
I quesiti riguardano dieci diverse aeree:
• Produzione
• Occupazione
• Tempi di consegne dei fornitori
• Scorte (inventari)
• Scorte dei clienti
• Prezzi
• Portafoglio ordini
• Importazioni
• Nuovi ordini di esportazione
Il compito dell’Institute for Supply Management è quello di raccogliere i dati e successivamente creare, per ognuno di essi, un grafico:
Dalla media delle prime cinque variabili elencate precedentemente viene elaborato il più conosciuto PMI, Purchasing Manager’s Index, che è possibile osservare nella grafica seguente:
Il valore del dato macroeconomico oscilla tra valori di 0 e 100 punti; il “50” rappresenta lo spartiacque tra l’espansione (> 50) e la contrazione (< 50) economica.
Si può dunque affermare che il PMI manifatturiero è un indicatore capace di esplicitare la forza o la debolezza dell’omonimo settore attraverso il sentiment dei direttori agli acquisti.
2. L’IMPORTANZA DEL DATO
Per capire l’importanza che il dato ricopre in ambito macroeconomico è necessario osservare la sua correlazione (a livello mensile) con il prodotto interno lordo statunitense, misurato anno/anno:
La loro correlazione, dal 1949 ad oggi, è positiva. Per questo motivo, è possibile affermare che:
• Il PMI manifatturiero può essere utilizzato come barometro economico. Ad un suo trend rialzista corrisponderà una crescita economica, al contrario una contrazione (o rallentamento)
La forte correlazione può essere spiegata attraverso l’importanza che il settore manifatturiero ricopre per gli Stati Uniti: esso, infatti, contribuisce per il 10% della ricchezza totale.
3. LA LETTURA DEL 1° GIUGNO 2023
L’ultima comunicazione del dato (PMI) è avvenuta giovedì 1° giugno. Osserviamo la grafica seguente:
La comunicazione si è attestata a 46.9 punti, in territorio di contrazione: questa debolezza ha avuto inizio nel marzo del 2021. Al trend del dato macroeconomico è stata applicata una media mobile a 12 periodi utile a visualizzare la media delle misurazioni comunicate nell’ultimo anno; il fatto che il PMI manifatturiero si trovi al di sotto della sua stessa media è un’ulteriore prova della sua debolezza.
I 46.9 punti rilevati sono importanti da discutere per un motivo molto semplice. Osserviamo la grafica successiva:
Un PMI in contrazione è spesso coinciso con una recessione.
4. LA CORRELAZIONE DEL DATO MACROECONOMICO CON GLI UTILI DELLE SOCIETA’ DELL’S&P500
Il movimento dell’S&P500 è correlato agli utili della società che compongono l’indice stesso. Questi ultimi, a loro volta, sono influenzati dalle diverse fasi di un’economia:
• Le società tenderanno a generare maggiori vendite e dunque utili più alti in condizioni economiche favorevoli
• Le stesse, al contrario, vedranno i loro guadagni indebolirsi in condizioni economiche avverse
In questo contesto, è molto interessante osservare la correlazione esistente tra il dato macroeconomico e la crescita degli utili aggregati delle società dell’S&P500:
La loro correlazione appare positiva, confermando il fatto che gli utili delle società sono influenzati dalle diverse fasi del ciclo economico, rappresentate in questo caso dalle diverse tendenze del PMI. Tuttavia, l’informazione più importante da catturare da quest’ultima grafica è la seguente:
• Il PMI manifatturiero tende ad anticipare una ripresa o contrazione degli utili societari. Infatti, la linea di color blu all’interno del grafico tende ad anticipare i movimenti di quella di color rosso.
La domanda più coerente con l’argomento trattato potrebbe essere la seguente:
“Se è vero che il PMI anticipa gli utili societari ed esso si ritrova in territorio di contrazione e al di sotto della sua media mobile a 12 periodi (come precedentemente osservato), sarà possibile osservare nel futuro un nuovo minimo sul mercato azionario?”
La risposta è: chissà.
Ad oggi, il dato si trova in territorio di contrazione e non fornisce segnali concreti di una nuova ripartenza al rialzo, palesando lo stato di rallentamento economico, lo stesso che precede una…recessione.
5. PMI MANIFATTURIERO IN OTTICA INVESTIMENTO: SETTORI AZIONARI E OBBLIGAZIONI
E’ utile specificare che i dati macroeconomici sono importanti in ottica investimento dal momento in cui misurano la forza dell’intensità economica che, a sua volta, impatta sugli utili aziendali, sul mercato obbligazionario e, più in generale, sulle scelte degli investitori.
Come può essere utile il PMI in ottica investimento?
La sua tendenza rialzista o ribassista è in grado, per i motivi specificati precedentemente, di influenzare l’andamento dell’S&P500 e dei suoi settori. Partiamo da quello più legato al manifatturiero dei diversi 11, il settore dei materiali.
Come mostra la grafica successiva, esso è responsabile della produzione, fornitura e lavorazione di materie prime che, successivamente, vengono utilizzate dalle industrie manifatturiere:
Per fare un esempio:
• La lavorazione di acciaio, alluminio e metalli da costruzione sono poi utili al settore automobilistico per la produzione di veicoli
• I prodotti chimici lavorati sono poi utilizzati dalle industrie manifatturiere per la produzione di specifici prodotti: un esempio può essere rappresentato dal settore dei fertilizzanti
• La produzione e successiva lavorazione di legname è poi utile nel campo dell’edilizia per la produzione di mobili
La figura successiva mostra la correlazione positiva tra PMI manifatturiero e XLB (settore dei materiali)
La grafica è chiara:
• Il settore “materials” tende a registrare buone prestazioni quando il dato macroeconomico si trova in tendenza rialzista
Anche il settore “retail” è legato al dato macroeconomico essendo esso fortemente ciclico:
In generale, come è possibile osservare nella prossima figura, ad una forza del dato (e ad uno “slancio” economico) beneficeranno i settori più ciclici, come XLY (settori dei consumi discrezionali), al contrario quelli più difensivi, come XLP (settore dei beni di prima necessità):
E per quanto riguarda le obbligazioni?
Si dice spesso che il mercato obbligazionario è quello più ciclico. I motivi?
• Alcuni dei diversi rischi che presenta l’asset class (in particolare quello “inflazione” e “tassi di interesse) sono capaci di impattare fortemente sull’attività economica.
Quali sono le obbligazioni che vengono preferite negli scenari economici di crescita e quali nei scenari di rallentamento/contrazione?
Osserviamo la figura successiva:
L’indice di forza tra HYG/IEI (obbligazioni ad alto rendimento/titoli di stato americani) è correlato positivamente al PMI:
• In condizioni economiche favorevoli gli investitori, propensi al rischio, acquisteranno bond dall’alto grado di rischio
• In condizioni avverse, gli acquisti si concentreranno su bond dal basso grado di rischio
È importante ricordare un concetto fondamentale:
• I dati macroeconomici hanno talvolta la capacità di agire da market movers, catalizzando nel brevissimo periodo (minuti, ore) il movimento di particolari asset. La stessa affermazione è vera anche per il lungo periodo ed è confermata dalle correlazioni osservate nelle figure precedenti. Per questo stesso motivo, indici di forza come XLY/XLP e HYG/IEI possono essere considerati a tutti gli effetti “indici di sentiment del mercato”
Buona giornata.
NASDAQ e DISOCCUPAZIONE. Una CORRELAZIONE DI FERROQuesta correlazione NEGATIVA è ciò che sto osservando da molto tempo sui mercati azionari e che risulta essere la mia principale fonte nel dire che i mercati azionari sarebbero vicini ad un CROLLO, il tutto in un momento in cui vediamo dei mercati azionari che fanno i nuovi massimi dell'anno ogni qualvolta se ne presenti l'occasione, soprattutto nelle ultime settimane.
Vediamo insieme come è nato questo grafico, come leggerlo e come interpretarlo.
1) IPOTESI DI PARTENZA : Partendo dai principali Market Movers di ordine macroeconomico, ossia INFLAZIONE e TASSI DI INTERESSE, entrambi fattori correlati e di importanza cruciale all'interno del circuito macroeconomico, ho presupposto la loro influenza sull'economia reale bypassando la componente produttività (PIL) e andando a considerare direttamente il TASSO DI DISOCCUPAZIONE facendo così un rimando palese alla Curva di Phillips il cui presupposto teorico prevede una relazione inversa tra INFLAZIONE e TASSO DI DISOCCUPAZIONE.
2) Secondo tale relazione, andiamo a prendere in considerazione l'indice tecnologico americano NASDAQ100, indice che si è dimostrato storicamente molto sensibile ai rialzi e che nel 2022 ha dimostrato una certa debolezza rispetto ai mercati europei. Secondo l'ipotesi di cui sopra, una diminuzione dell' INFLAZIONE per via di aumenti consistenti dei TASSI DI INTERESSE dovrebbe coincidere con un AUMENTO DEL TASSO DI DISOCCUPAZIONE, elemento cruciale nel decretare una possibile recessione. In tal merito, vediamo se esiste una certa correlazione tra l'andamento del tasso di disoccupazione e andamento del Nasdaq
Parte Superiore: NASDAQ Grafico Lineare Timeframe MENSILE
Parte Inferiore: TASSO DI DISOCCUPAZIONE Grafico Lineare Timeframe MENSILE
LInee Verticali Gialle: MASSIMI DEL NASDAQ
Linee Verticali Rosse: MINIMI DEL NASDAQ
3) OSSERVAZIONI:
a) Possiamo notare come ai MASSIMI DEL NASDAQ (linea gialla) coincide un Tasso di Disoccupazione tendenzialmente sui minimi e lontano dai suoi massimi.
b) Possiamo notare come ai MINIMI DEL NASDAQ (linea rossa) coincide un Tasso di Disoccupazione tendenzialmente sui massimi e nel pieno di un trend rialzista rispetto ai minimi precedenti
c) Osservando le frecce direzionali su entrambi i grafici, partendo dalle linee gialle a quelle rosse immediatamente successive, possiamo notare un andamento opposto. Quando il NASDAQ tende a scendere, il Tasso di Disoccupazione sale e viceversa.
4) TESI FINALE : Il NASDAQ fa nuovi MASSIMI in corrispondenza dei MINIMI del TASSO DI DISOCCUPAZIONE, mentre lo stesso Nasdaq fa nuovi MINIMI in corrispondenza di un aumento del TASSO DI DISOCCUPAZIONE.
Considerando il fatto che al momento il Nasdaq sta facendo nuovi massimi annuali e il tasso di disoccupazione si sta risollevando dai suoi minimi storici che non si vedevano dal 1969, dovremmo iniziare a stare attenti a possibili ulteriori aumenti del tasso di disoccupazione (ora al 3,7%) che potrebbero corrispondere ad un crollo di mercato. Inoltre, questo è accompagnato dalla diminuzione dell'inflazione per via dei tassi alti, portando così alla luce quella relazione inversa che rimanda proprio a Phillips.
Euro, nuovo Cot ed Analisi del prezzo, come leggerli insieme? Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.64
Sabato 03 Giugno 2023
(COT DEL 30 MAGGIO 2023)
Cot ed Analisi del prezzo, come leggerli insieme?
Ciao,
in questi anni ho imparato che cancellare tutto e ripartire da zero è bello. In realtà non ripartiamo da zero perché portiamo con noi le nostre esperienze e la nostra consapevolezza che inevitabilmente è cambiata ed è proprio grazie a questo cambiamento che ripartire ad analizzare una situazione guardandola come se fosse la prima volta può portarci a nuovi risultati che sino a due secondi prima ci sfuggivano. La stessa identica cosa la applico sui grafici. Spesso cancello tutte le aree, i livelli e gli studi che ho fatto per ripartire da un grafico pulito. Spesso analizzo grafici diversi senza interessarmi di cosa siano solo per esercitarmi a trovare aree, livelli e studiare i comportamenti di prezzo.
Guardiamo insieme questo grafico, non ci interessa il time frame o cosa sia, potrebbe essere un grafico a 5 minuti come un h1:
Ho individuato tre livelli (per me anche i livelli sono più o meno aree, pips più, pips meno) abbastanza chiari e precisi che ho chiamato A B e C ed una fascia di prezzo che ho chiamata H in cui ogni volta che il prezzo ci entra o si avvicina si comporta da area di lateralizzazione / resistenza / supporto.
Il livello di prezzo B che faceva da supporto è stato rotto e poi riassorbito con decisione e forza dalla candela verde che ho indicato con una freccia.
Sia la candela verde con la freccia che la candela rossa precedente si sono appoggiate su un livello di prezzo importante che appunto abbiamo chiamato C.
Se leggiamo insieme sia la candela verde con la freccia che la candela rossa precedente, ci accorgiamo che formano un pattern di inversione molto famoso in analisi tecnica chiamato Engulfing. Generalmente quando un Engulfing si presenta alla fine di un trend (in questo caso ribassista) e proprio su un livello già confermato in passato (in questo caso il livello C di supporto) può rappresentare un punto di swing ed inversione importante.
Al momento quindi il prezzo è rientrato tra i livelli A e B e trova resistenza nella fascia di lateralizzazione H. Qui dovrà costruire una nuova base, ritestare e far diventare solido il livello B affinché questo possa sostenere il prezzo con sufficienti acquisti che gli permettano di andare ora all’ attacco della fascia H.
Cosa non deve rifare ora il prezzo? Non deve tornare sotto il livello B in modo deciso, lo può testare, sporcare, appoggiarcisi sopra ma non lo deve fracassare altrimenti lo scenario cambierebbe.
Quanto può durare questo processo? E non lo sappiamo, diciamo che deve starci il tempo necessario affinché il mercato si convinca che li sotto c’è un base solida di contratti long che non mollano e che sono disposti a “difendere” i loro interessi ogni volta che il prezzo torna sul livello B.
Tutto chiaro sin qui?
Bene teniamoci a mente tutta ‘sta roba che riprenderemo dopo e passiamo ora a vedere il Cot di questa settimana:
Come si nota con chiarezza dal Cot normalizzato dopo “l’eccesso” di acquisto di Euro che commentavamo tre settimane fa a 0,88 continuiamo a scendere mentre il Cot normalizzato del Dollaro buca la media degli 0.14 che abbiamo visto settimana scorsa ma rimane comunque lì intorno al momento in una fascia di range accettabile.
L’ indicatore del Cot di Euro torna al test della media a 21, ancora non la tocca e potrebbe fargli da resistenza:
Il grafico delle forze relative al contrario vede una presa di forza di Sterlina e di Cad che trattengono il dollaro ancora nella fascia centrale del mercato delle valute. Anche Aud si rinforza mentre crolla il Jpy che potrebbe spingere la coppia usd/jpy già questa settimana al target dei 142:
Ricapitolando quindi il Cot è in una fase di ritracciamento che vede ancora di fondo forza di Euro con il Dollaro che sta rinvigorendosi ma ancora nei range di oscillazione ammissibili frenato anche dalla forza del mercato espressa dalle altre valute che stanno al momento calmierando un po' la cosa.
Tradotto basandoci esclusivamente sul Cot per la settimana prossima potremmo aspettarci ulteriori affondi di Eur/Usd alternati a tentativi di risalita che rispecchierebbero esattamente le oscillazioni del Cot che abbiamo appena visto.
Ora tornando indietro alla prima parte del report ricordate ancora quanto abbiamo visto e detto su quel grafico sconosciuto con time frame sconosciuto?
Ci credete se vi dico che in quel grafico avete davanti a voi tutta la vita di Euro Dollaro dall’ inizio sino ad oggi su time frame trimestrale?
Guardate ora lo stesso grafico su time frame Weekly al quale ho aggiunto un Area Weekly (tra 1.0617 e 1.0635 ) e vediamo se riusciamo a farci tornare le cose:
Riconoscete i livelli A,B,C e la fascia H?
Vedete come corrispondono precisamente ai movimenti di prezzo che stiamo vivendo in queste settimane?
Vi ricordate del livello B che non va rotto in modo deciso per evitare che venga inficiata la salita? Lo vedete che corrisponde esattamente con un probabile doppio minimo a 1.0524 che da ormai qualche tempo abbiamo visto insieme?
È certo che andremo a fare il doppio minimo? No! Anche se è probabile dobbiamo seguirlo su time frame più piccoli per questo ho tracciato sul Weekly un’area abbastanza chiara che al momento ci ha trattenuto con una candela di indecisione che rispecchia esattamente tutto quello che abbiamo visto sin ora Cot compreso.
L’ analisi grafico rispecchia esattamente l’ analisi del Cot che abbiamo fatto con ancora salva la forza di Euro (Engulfing sul grafico che abbiamo visto all’ inizio) sino a prova contraria, per cui nel Daily dovremmo procedere con pazienza aspettando la costruzione di una solida base di ripartenza ed al contempo dovremo tenerci sempre a mente il quadro generale di oscillazione sui time frame superiori per non perdere la bussola di dove stiamo andando in modo da rimanere calmi e centrati nelle nostre scelte e nella gestione delle nostre posizioni a medio / lungo termine.
Riguardo agli indici che come sempre seguiremo durante la settimana, rimangono nel Weekly tutti Long (anche se molto tirati) e vicino a probabili tp che per Sp potrebbe essere area 4.300, per Nasdaq area 14.670 prima e 14.850 dopo e per Dax area 16.150.
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Come si sono mossi i mercati in questi 5 mesi del 2023Per l'ennesima volta negli ultimi 3 anni, ci ritroviamo di fronte ad uno scenario di cambiamento o di preparazione ad un nuovo regime di politica monetaria. Attualmente ci troviamo nella fase, si auspica finale, d'innalzamento dei tassi d' interesse, che come sappiamo ha un effetto depressivo sia sulle quotazioni delle azioni che dei bond.
Malgrado lo spettro di recessione e persistenza dell'inflazione, notiamo che i settori che hanno performato meglio da inizio anno rispetto all'S&P500 sono:
- Settore Tecnologico: + 22.82%;
- Settore Comunicazioni: +16.58%;
- Consumi discrezionali: + 8%.
Assistiamo poi, a testimonianza di un alta probabilità di variazione dello scenario macro, del "collasso" di quei settori che meglio hanno performato in regime di innalzamento dei tassi ed inflazione come:
- Settore Energetico: -15%;
- Settore finanziario: -10.35%;
- Settore materie prime: -8.48%.
Quali segnali ci sta lanciando l'analisi settoriale?
Le industrie che più hanno sofferto nel corso del 2022 e che sono più sensibili a politiche d'inasprimento dei tassi d'interesse (tecnologico, comunicazioni, discrezionali) sono scese al punto che le loro valutazioni, probabilmente risultavano essere particolarmente attraenti per chi volesse prendere posizione. Sappiamo anche che questi settori, generalmente, tendono a trainare l'economia in una fase di ripresa o di previsione di fine incremento/riduzione dei tassi d'interesse. Quello che colpisce è sicuramente la forza della salita di tecnologico e comunicazioni, specchio anche delle performances clamorose del Nasdaq.
Come sappiamo il mercato tende ad essere anticipatorio e potrebbe scontare scenari di inizio 2024 dove si crede che i tassi possano cominciare a scendere.
I settori Energetico, Finanziario e Materie Prime, in questa fase rappresentano un treno che in assenza di ulteriori scossoni imprevisti, sembrerebbe essere arrivato al capolinea. Dopo aver corso tanto negli ultimi due anni, è fisiologico un riposizionamento in industrie più orientate alla crescita. Sappiamo che questi tre settori, tendono a tirare in determinate fasi di "pre crisi", caratterizzate da riduzione del potere d'acquisto e della domanda, nonché dell'occupazione (che a dire il vero sembra essere ancora piuttosto resiliente).
Come già visto in altre idee, potrebbe essere anche interessante, in ottica di portafoglio diversificato, valutare degli ingressi sulle materie prime, che negli ultimi 2/3 anni erano a delle quotazioni inarrivabili.
Detto questo, si spera soprattutto per la psicologia degli investitori, che il peggio sia alle spalle, con l'inizio di un periodo più direzionale al rialzo e con minore volatilità, anche se la maggior parte delle case d'investimento sembrerebbero ancora orientate ad una sorta di neutralità nei confronti dell'azionario, prediligendo un posizionamento nel mondo bond con la costruzione di prodotti strutturati.
ALPHABET INC ( GOOGL ), Strategia rialzista di lungo periodoALPHABET INC ( GOOGL ), Strategia rialzista di lungo periodo
DESCRIZIONE TITOLO:
L'azienda è stata fondata nel 1998 e ha sede a Mountain View, in California. Alphabet Inc. offre vari prodotti e piattaforme negli Stati Uniti, in Europa, Medio Oriente, Africa, Asia-Pacifico, Canada e America Latina. Opera attraverso i segmenti Google Services, Google Cloud e Other Bets. Il segmento Google Services fornisce prodotti e servizi, tra cui annunci, Android, Chrome, hardware, Gmail, Google Drive, Google Maps, Google Photos, Google Play, Ricerca e YouTube. Si occupa anche della vendita di applicazioni e acquisti in-app e di contenuti digitali nel negozio Google Play, di dispositivi indossabili Fitbit, di prodotti per la casa Google Nest, di telefoni Pixel e di altri dispositivi, nonché della fornitura di servizi YouTube non pubblicitari. Il segmento Google Cloud offre servizi di infrastruttura, cybersecurity, dati, analisi, AI e machine learning e altri servizi; Google Workspace che include strumenti di collaborazione basati sul cloud per le aziende, come Gmail, Docs, Drive, Calendar e Meet; e altri servizi per i clienti aziendali. Il segmento Altre attività vende tecnologia sanitaria e servizi Internet.
DATI: 02/06/2023
Prezzo = 124.76 Dollari
Capitalizzazione = 1,587T
Beta (5 anni mensile) = 1,10
Rapporto PE (ttm) = 27,52
EPS ( ttm ) = 4,53
Target Price ALPHABET INC di lungo periodo:
1° Target Price: 151.55 Dollari
2° Target Price: 243.71 Dollari
3° Target Price: 392.85 Dollari
4° Target Price: 541.99 Dollari
5° Target Price: 634.16 Dollari
Bitcoin: sul weekly sempre in box range da MarzoFacendo una valutazione di Bitcoin su un grafico weekly, possiamo dire che nelle ultime settimane, praticamente nulla è cambiato. Il prezzo è sempre all'interno di un box range, che si sta protraendo orami da Marzo. Il range è di poco meno del 15%, ma se osserviamo le ultime settimane, si vede come abbia anche diminuito ancora più i movimenti, abbassando sempre più la volatilità. La bassa volatilità non è mai amica del trading.
In questo è stato più volte nel mese di Maggio, a contatto con la base supportiva del box. In caso di break down il primo supporto passa a 25200$ ed il successivo a in area 23K. UN discesa sotto questo livello metterebbe in discussione tutto il movimento rialzista partito ad inizio anno.
Nei giorni scorsi avevamo segnalato l'arrivo di Bircoin sulla resistenza a 28450$ che si è dimostrata una sentenza infatti ha ritracciato,
WisdomTree - Tactical daily Update - 01.06.2023Dati contrastanti sulla manifattura cinese, bene per i servizi.
Inflazione di Maggio in calo in Europa, fa sperare per stabilita’ dei tassi ECB.
L’economia europea e’ vicina alla stagnazione: un po’ meglio l’Italia.
Mercato del lavoro Usa ancora forte, FED pronta a un nuovo rialzo?
Ieri, 31 maggio, sono prevalse le vendite sui mercati azionari europei. Sull’umore degli operatori potrebbero aver inciso il debole quadro macro globale, specie dopo i numeri poco convincenti sulla manifatturiera cinese ad aprile.
Hanno avuto poco impatto, invece, i dati incoraggianti sull’inflazione al consumo (CPI) in Italia, Germania e Francia. Notevole calo in Francia a maggio, con la variazione annuale scesa a 5,1% da 5,9% di aprile, ed in Germania, a 6,1% (minimo da marzo 2022) da 7,6%, e con quella “mensile” a -0,1%: in Italia l’inflazione annuale ha frenato al 7,6%, dal +8,2% di aprile.
L’atteso calo dei prezzi di energia e cibo e’ finalmente “filtrato” a valle sui consumatori, e cio’ favorirebbe un attegiamento meno restrittivo da parte dell’ECB (Banca centrale europea) nei prossimi 2 meeting di politica monetaria di giugno e luglio.
Alla chiusura di ieri, 31 maggio, Milano e’ stata la peggiore, con un calo di -1,97%, che ridimensiona il guadagno da inizio anno a “singola cifra”, a +9,7%. Male anche Londra, -1,07%, Francoforte -1,55%, Parigi, -1,54% e Madrid -1,27%.
Negli Usa e’ stata una giornata di attesa per il via libera, poi ottenuto al Congresso, all’accordo sul tetto del debito, e per la pubblicazione del Beige Book, il periodico rapporto sull’economia americana della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa).
Nel frattempo ha nuovamente sorpreso la forza del mercato del lavoro, con la crescita delle offerte per posti vacanti tornate inaspettatamente sopra 10 milioni.
Negativo l'indicatore di fiducia Chicago PMI, sceso a 40,4 contro previsioni di 47.3.
Oggi sara’ pubblicato l’indicatore ISM (Institute suplly management) sul morale della manifattura.
E’ proprio la robustezza dell’occupazione a favorire lo scenario di un nuovo rialzo dei tassi a giugno, anche dopo le evidenze che i prezzi al consumo per le famiglie Usa faticano a scendere. In chiusura il Dow Jones ha segnato -0,40%, il Nasdaq -0,63% e lo S&P500 -0,60%.
Come accennavamo, contrariamente alle previsioni, l’attività manifatturiera di maggio in Cina è calata per il 2’ mese consecutivo: il relativo indice Pmi (Purchasing managers index) e’ sceso a 48,8 punti dai 49,2 di aprile, ai minimi da dicembre 2022 e ancora sotto 50, indicando contrazione dell’attivita’. Meglio “i servizi” il cui indice resta in area d’espansione a 54,5 punti.
Il dato indicherebbe che la ripresa cinese resta lenta dopo la lunga fase di stagnazione dovuta a Covid e relative drastiche restrizioni: data l’importanza della Cina sui commerci mondiali, viene da pensare ad un rallentamento della crescita globale.
Abbastanza coerente, dato il contesto, nell’attesa per le imminenti decisioni dell’Opec+ (cartello dei maggiori esportatori) la debolezza del prezzo del petrolio, che ieri e’ arrivato a perdere fino al -3%, per poi recuperare: il WTI (greggio di riferimento Usa) ha chiuso a 71,5 Dollari/barile, -0,5%. Il gas naturale europeo resta depresso, attorno a 25 Euro/megawattora sul mercato TTF di Amsterdam.
Buone notizie per l’economia italiana: l’Istat (Istituto centrale di statistica) ha rivisto al rialzo le stime sull’andamento del GDP (Prodotto interno lordo) del 1’ trimestre 2023 a +0,6% (da +0,5%) sul trimestre precedente e +1,9% (da +1,8%) su base annua. Inoltre l’Agenzia di rating Moody's prevede che l'economia italiana 2023 crescerà +0,8% (da +0,3%, stima di febbraio), e +0,4% nel 2024, da una flessione di -0,6%.
Qualche nuvola grigia nel rapporto semestrale sulla stabilità finanziaria della Banca centrale europea. Si legge infatti che “Le banche europe sono rimaste robuste di fronte agli stress recenti fuori dall'area euro, ma i costi più alti della raccolta e una qualità degli asset peggiore possono pesare sulla redditività”.
E ancora, “ci sono già segni di deterioramento della qualità dei portafogli di prestiti esposti all'immobiliare commerciale, alle aziende piccole e ai prestiti ai consumatori, che richiederanno accantonare più fondi per rischi di credito”.
Oggi, 1 giugno ’23, prevale l’ottimismo per l’approvazione dell’innalzamento del debt-ceiling Usa anche da parte del Senato, e arrivano, a sopresa e dissonanti rispetto a quelli di ieri, buoni dati dalla manifattura cinese: secondo l’indagine di Caixin (privata e indipendente) e’ tornata in area espansiva per la prima volta da febbraio.
Infondono ottimismo anche le dichiarazioni di un paio di membri del board della FED che suggeriscono una pausa nell'aumento dei tassi: Philip Jefferson ha spiegato che lasciarli invariati a giugno consentirebbe di valutare le prospettive economiche Usa: parole simili anche quelle usate da Patrick Harker, Presidente della “regional” Fed di Filadelfia.
Chiusure miste per le borse asiatiche: Tokyo +0,84%, Shenzhen +0,39%, Shanghai +0,01%, Hong Kong -0,18%, Seul -0,31%, Mumbai -0,25%.
Le Borse europee hanno aperto in positivo e a fine mattinata segnano rialzi medi di +1,1%, noncuranti del calo degli indici PMI manifatturieri di maggio, tutti sotto 50 ein area di contrazione: 45,9 in Italia, 43,2 Germania, 44,8 punti nell'Euro-zona.
Sul mercato valutario, il cross Euro/Dollaro è indicato a 1,068 e quello Euro/Yen e’ ancora sopra 149. Il Dollaro Usa vale 139,7 Yen.
Mercato tranquillo per i bond governativi: lo spread BTP/Bund decennali staziona attorno 180 punti base, col rendimento del BTP benchmark a 4,10%. (ore 13.00 CET)
Informazioni importanti
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IL CASO BORUSSIA DORTMUND: UNA LEZIONE DA IMPARAREL’obiettivo di questa analisi è quella di commentare il dramma sportivo del Borussia Dortmund della scorsa settimana cercando di estrapolare da esso un concetto fortemente importante, capace di impattare sull’operatività in borsa.
Buona lettura.
1. ANALISI DEL BORUSSIA DORTMUND: DALLE STELLE…
Nonostante il calcio sia tra gli sport più popolari a livello mondiale, non è troppo comune sentir parlare delle loro prestazioni in borsa.
Cosa accade al prezzo di una società che si appresta a vincere un campionato dopo 11 anni di digiuno?
• Sabato, 20 maggio. ll Bayern Monaco perde clamorosamente all’Allianz Arena la penultima giornata di campionato contro il Lipsia per 3-1, permettendo così ai rivali del Borussia Dortmund il sorpasso al primo posto in classifica. Essi, domenica 21, non tradiscono le aspettative: doppietta di Haller e 3-0 finale siglato da Brandt
È già festa. Non tanto in campo, quanto in borsa:
• Come mostra la figura successiva, gli investitori festeggiano tanto da permettere al prezzo di “BVB09” un rialzo di oltre 30 punti percentuali in una settimana.
In questo contesto sarebbe stato fin troppo facile affermare:
“Il mercato ha prezzato la vittoria della Bundesliga”
2...ALLE STALLE
• Sabato, 27 maggio. Accade il dramma sportivo: Colonia 1-2 Bayern Monaco e… BVB09 2-2 Mainz. Bayern campione di Germania per l’undicesima volta di fila e Borussia secondo.
Osserviamo nella figura successiva il prezzo della società sportiva all’apertura delle contrattazioni di lunedì:
-28% all’apertura dei mercati, con perdite estese nella seduta del martedì, per arrivare ad un -30% totale.
Nei prossimi paragrafi proveremo a spiegare i motivi che hanno portato il prezzo della società sportiva prima alle stelle e poi…alle stalle.
3. L’IMPORTANZA DEL BLASONE
È importante ricordare che le società sportive, come le più conosciute di Wall Street, generano degli utili.
Quanto più una società sarà capace di generare utili attuali (“value”) o futuri (“growth”), tanto più sarà appetibile agli occhi di un investitore.
Come guadagna una società sportiva?
• Competizioni (campionati o coppe nazionali ed europee)
• Vendita dei biglietti per le partite casalinghe
• Sponsorizzazioni
• Vendita di prodotti ufficiali (come palloni, maglie, sciarpe)
• Diritti televisivi
• Plusvalenze sul calcio mercato
A cosa sono legate le entrate derivate dai sei punti precedenti?
Al blasone di un club.
Infatti, pensiamoci bene:
• È probabile che i tifosi (o gli amanti del calcio) spendano più denaro per assistere a delle partite di una squadra vincente che non per una di secondo piano
• Se una squadra è vincente, tante altre società vorranno essere sponsorizzate per avere più visibilità (non è un caso che le aziende sportive più conosciute firmino ricchi sponsor)
• C’è da considerare un ulteriore aspetto: le squadre blasonate attirano i campioni che, a loro volta e per i motivi citati precedentemente, permettono maggiori utili dalle vendite di articoli sportivi: si pensi alla Juventus e all’effetto “Cristiano Ronaldo” dell’estate 2018: come mostra la grafica successiva, la società italiana riuscì a realizzare in pochissimi mesi una prestazione di oltre il 170%:
4. LA LEZIONE DA APPRENDERE
Partiamo dalla riflessione secondo la quale il Borussia Dortmund è un club che negli ultimi anni non è stato in grado di vincere delle importanti competizioni calcistiche; la stessa possibilità non era in previsione per il 2023 ma successivamente, complice la sconfitta del Bayern, si è materializzata. Possiamo affermare che per gli investitori è stata a tutti gli effetti una “sorpresa positiva” o, per essere più precisi, un market mover capace di assicurare (probabilmente) alla società maggiori utili nel medio termine.
Dopo il sorpasso al primo in classifica, il mercato ha considerato per certa la vittoria della Bundesliga, con la stessa sicurezza che dava la squadra come seconda in classifica (alla fine del campionato) la settimana precedente; il 27 maggio, dopo il disastro sportivo, gli investitori hanno probabilmente riprezzato i potenziali utili futuri.
Qual è la lezione da apprendere?
• Gli eventi non attesi dal mercato creano volatilità su un titolo. Più un evento è capace di influenzare una società, più la volatilità rappresenta un rischio: se quest’ultima è a favore dell’investitore, può portare lauti guadagni; al contrario, cocenti perdite
Rimanendo in tema volatilità, ricordate:
• L’asset che di natura presenta un’alta volatilità e dunque la possibilità di farci ottenere dei grandi guadagni è lo stesso che in condizioni avverse è capace di farci sentire, come si dice in gergo, “da schifo”
Concludo affermando che:
• La volatilità è una “bestia” da saper domare. È capace di creare nella mente di un piccolo investitore o trader degli stati di euforia o disagio, emozioni che vanno successivamente ad impattare fortemente sull’operatività e, dunque, sui guadagni nel medio/lungo termine.
Buona giornata.