Strategie di Trading con Fibonacci: Ecco Cosa Devi SapereQuesta settimana, per quanto riguarda la parte educativa andremo a parlare di uno strumento usato dalla stragrande maggioranza dei trader non appena si approcciano al mondo dei mercati finanziari, ovvero l’indicatore di Fibonacci.
Fibonacci viene utilizzato all’interno di un’analisi di un grafico, per identificare quelli che possono essere livelli di prezzi chiave su cui ci si può aspettare una determinata reazione da parte del prezzo.
Brevemente, in matematica la sequenza di Fibonacci è data dai numeri che sono il risultato della somma dei due numeri precedenti. Ad esempio: 0,1,1,2,3,5,8,13 ecc.
I livelli di Fibonacci vengono applicati anche negli studi dei trend del prezzo affinchè si possa ottenere un certo tipo di previsione, ed è utilizzato soprattutto per tradare le valute, quindi parliamo di mercato forex.
Questo perché è stato osservato che il prezzo può reagire a determinati livelli di natura statistica e matematica. Tuttavia, non esiste alcuna garanzia di comportamento futuro del mercato. È fondamentale non basarsi su un solo indicatore per prendere decisioni di trading e avere una solida comprensione del mercato per gestire i rischi associati al trading, incluso il rischio di perdita del capitale
Quali sono i livelli chiave utilizzati all’interno dell’indicatore?
23.6%
38.2%
50%
61.8%
76.4%
Da notare che comunque il livello del 50% è stato inserito come livello che rappresenta una media dei prezzi che vengono presi in considerazione per il calcolo, ma difatti il 50% non fa parte del calcolo della sequenza di Fibonacci.
Il fine ultimo dell’utilizzo di questo strumento, è quello di cercare di semplificare quanto più possibile l’identificazione dei livelli di supporto e resistenza all’interno di un grafico, in modo tale da poter poi effettuare un’analisi puramente di movimento del prezzo (o price action).
Come vengono identificati i cosidetti “ritracciamenti di Fibonacci”?
Il ritracciamento viene individuato posizionando manualmente il punto 0% e il punto 100%, solitamente corrispondono ai punti in cui si è avuto origine del trend (0%) ed il punto in cui si è avuto l’ultimo massimo creato da quel trend (100%). Una volta che questi punti sono stati identificati, questi possono essere individuati come i nostri punti che fungeranno da supporto o resistenza, in base al trend in cui ci si trova.
Ogni trader potrà utilizzare l’indicatore di Fibonacci sulle nostre piattaforme, quali Metatrader, Ctrader e anche Tradingview.
Quali sono i livelli che vengono tenuti più importanti da parte dei trader nell’uso di Fibonacci?
Senza dubbio, un livello chiave è il 61.8%, in quanto ha una caratteristica molto interessante, ovvero se dividamo un numero per quello successivo all’interno della sequenza, otterremo sempre come risultato 61.8%.
Inoltre, un trader potrebbe impostare livelli che indicano possibili proiezioni del prezzo, ovvero livelli che potrebbe andare a toccare nella prosecuzione del trend; questi livelli sono il:
123,6%
138.2%
161.8%
Andando a vedere questo esempio sul grafico Daily di EURUSD che trovate sulla nostra piattaforma di Pepperstone, possiamo notare come lo 100% viene ancorato al punto in cui è partito il trend ribassista, mentre il 0% ci indica il minimo di riferimento (entrambi cerchiati in viola).
Possiamo notare come tracciando l’indicatore Fibonacci, il prezzo effettui in ritraccio e vada a toccare il 38.2%, uno dei punti di riferimento dell’indicatore, per poi continuare la sua discesa, andando a prendere pienamente uno dei punti di proiezioni indicati precedentemente.
Un altro esempio potrebbe essere tenendo in considerazione un trend rialzista. Andando a vedere il grafico di GBPUSD su Pepperstone, possiamo notare come il punto di ritraccio sia andato a combaciare in maniera precisa con il punto 61.8% di Fibonacci e da li abbia proseguito la sua corsa al rialzo.
Quest’analisi è puramente a scopo informativo e non rappresenta alcun consiglio finanziario. Teniamo a precisare che movimenti avvenuti in passato non sono sempre sinonimo che questi possano presentarsi anche in futuro. Ogni trader deve fare le dovute considerazioni e analisi in termini di investimenti e che tradare CFD comporta un rischio di perdita di denaro.
CONCLUSIONI
Possiamo considerare l’indicatore di Fibonacci come uno strumento che potrebbe essere utile per chi comincia ad analizzare un grafico e lo studio della propria strategia. Senza dubbio questo strumento non è sufficiente per un’analisi completa. Senza dubbio possiamo dire che Fibonacci sia uno strumento versatile e potrebbe essere particolarmente utile per individuare livello di possibili prese di profitti o punti in cui dover uscire dal mercato nel caso in cui la posizione ci va contro. Resta comunque uno degli strumenti più affascinanti usati nel mercato della finanza.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
X-indicator
Analisi e considerazione sulla correlazione tecnica tra titoliBuon venerdì e bentornati sul canale. nell'analisi di oggi vorrei mostrare come esistano delle correlazioni evidenti e di interessante rilevanza nella price action e nelle strutture di prezzo di diversi titoli, specialmente se appartenenti allo stesso comparto.
Spero che il video sia stato utile e se cosi fosse vi invito ad iscrivervi al canale!
Buon venerdi e buon week end a tutta la Community di TradingView
EURUSD H4buonasera,
senza previsioni di prezzo (per ora) vi spiego la mia tecnica di trading che mischia soggettività all'oggettività. credo infatti che il valore aggiunto da un trader vincente ad un trader perdente sia la capacità di disegno, ma credo anche che la bara del trading sia il soggettivismo.
infatti, per mia esperienza personale solo il giusto equilibrio tra "mente e robot" porti al successo.
per intenderci, io NON SONO UN TRADER PROBABILISTICO, ovvero chi fa 10 piccoli errori e 2 operazioni giuste ed è in profitto. io punto sempre all'eccellenza della mia media personale e ad ogni stop o errore faccio seguire imponenti backtest sull'avvenuto.
in questo video inizio a spiegarvi il mio trading system attuale che è il frutto di 10 anni di mercato finanziario.
il tutto si svolgerà con assoluta trasparenza operativa e spiegazioni dettagliate.
grazie e buon trading a tutti.
Indicatore di Equilibrio Economico Dow (DJI/DJT)Indicatore di Equilibrio Economico Dow (DJI/DJT)
L'indicatore proposto si basa sull'analisi del rapporto tra il Dow Jones Industrial Average (DJI) e il Dow Jones Transportation Average (DJT), coprendo il periodo storico dal 25 ottobre 2011 al 27 gennaio 2025. Lo scopo è monitorare la coerenza e l’equilibrio tra i settori industriale e dei trasporti, che sono pilastri fondamentali dell’economia moderna.
Parametri dell’Indicatore
1. Mediana Globale (2,50):
La mediana globale rappresenta il livello centrale ideale di equilibrio tra i settori industriale e dei trasporti. Questo valore è considerato un punto di riferimento stabile per un sistema economico sano.
Perché 2,50 è significativo?
La scelta di questo valore come punto centrale implica che entrambi i settori contribuiscono in modo bilanciato alla crescita economica.
. Se il rapporto si mantiene intorno a 2,50, significa che il sistema economico è in armonia: la produzione industriale e la logistica lavorano insieme in modo efficace.
. Eventuali scostamenti al di sopra o al di sotto di questa mediana indicano un potenziale squilibrio economico, da monitorare attentamente.
2.Mediana della Forza delle Industrie (2,80):
Questo valore rappresenta il limite superiore della fascia di equilibrio, che evidenzia la forza relativa del settore industriale rispetto ai trasporti.
Cosa indica un rapporto sopra 2,80?
Se il rapporto DJI/DJT supera 2,80, significa che l'industria sta dominando eccessivamente rispetto ai trasporti. Questo potrebbe suggerire che:
.Le aziende industriali stanno sovraproducendo beni che il sistema di trasporti non è in grado di distribuire in modo efficiente.
. La crescita industriale potrebbe non essere sostenibile senza un parallelo sviluppo delle infrastrutture di supporto.
Implicazioni pratiche:
Una predominanza industriale potrebbe portare a inefficienze logistiche, come colli di bottiglia nella distribuzione, ritardi nelle consegne e costi di stoccaggio più elevati. Nel lungo termine, ciò potrebbe penalizzare l'economia nel suo complesso.
3. Mediana della Forza dei Trasporti (2,20):
Questo valore rappresenta il limite inferiore della fascia di equilibrio, indicando la forza relativa del settore dei trasporti rispetto all'industria.
Cosa indica un rapporto sotto 2,20?
Se il rapporto DJI/DJT scende sotto 2,20, significa che i trasporti stanno crescendo troppo rispetto all'industria. Questo potrebbe implicare che:
. Ci sono stati investimenti eccessivi in infrastrutture logistiche senza un corrispondente aumento della produzione industriale.
. Il settore dei trasporti potrebbe essere sopravvalutato rispetto alla sua effettiva capacità di generare valore economico.
Implicazioni pratiche:
Una predominanza dei trasporti potrebbe creare inefficienze come capacità inutilizzate, aumento dei costi operativi e infrastrutture non redditizie. Nel lungo periodo, questo potrebbe rappresentare un rischio per la stabilità economica.
Conclusione
L'Indicatore di Equilibrio Economico DJI/DJT analizza la relazione tra industria e trasporti, con una mediana ideale di 2,50 che segnala armonia economica. Scostamenti sopra 2,80 indicano una predominanza industriale che può causare inefficienze logistiche, mentre valori sotto 2,20 evidenziano una crescita eccessiva dei trasporti rispetto all'industria. Entrambi gli squilibri comportano rischi economici a lungo termine, come inefficienze operative e infrastrutture non redditizie. Mantenere l'indicatore vicino al valore centrale è essenziale per garantire una crescita economica sostenibile ed equilibrata.
Come Usare il VWAP per Individuare Opportunità di Mercato? Questa settimana, per quanto riguarda la parte educativa, andremo ad affrontare uno degli indicatori più utilizzati in ambito trading, ovvero il VWAP (Volume Weighted Average Price).
Andremo a chiarire quale sia il ruolo del VWAP e di come possa offrire un’attenta lettura dei movimenti dei prezzi.
Quali sono i punti fondamentali per quanto riguarda questo indicatore?
1. Viene utilizzato per la grande maggioranza da traders intraday in quanto valuta il sentiment di mercato in base ai volumi, quindi lo consideriamo come indicatore di breve termine.
2. Fornisce al trader la modalità di identificare quali asset siano sopravvalutati o sottovalutati in zone ad alto scambi di volumi.
3. Il calcolo del VWAP avviene attraverso la combinazione dei volumi negoziati e l’azione del prezzo in un determinato momento di quel specifico asset tradabile.
4. Consente di identificare, attraverso determinati studi, zone possibili di prese di liquidità.
Come accennato, attraverso la combinazione del prezzo e dei volumi, il VWAP da modo di capire se ci sono zone ad alto scambi di volumi, oltre a darci indicazione sul prezzo se si trova in una zona di ipercomprato o ipervenduto. Spesso, all’interno di un grafico troviamo il VWAP accompagnato da bande superiori e bande inferiori.
Cosa ci indicano queste bande?
Calcolano le deviazioni standard e ci danno un’ipotetica indicazione su quali possano essere i livelli di supporto e resistenza del prezzo in un determinato timeframe, come mostrato nel grafico sotto di USDCHF in H1 che trovate su Pepperstone.
La linea rossa ci indica la banda superiore, mentre la linea verde indica la banda inferiore e la linea blu è il livello medio dei volumi. Nel caso in cui il prezzo superi la banda rossa, potremmo trovarci in un livello in cui vi è un forte movimento rialzista e quindi di un potenziale ipercomprato, quindi ci si potrebbe aspettare che avvenga un movimento ribassista che faccia rientrare il prezzo all’interno delle bande. Il ragionamento contrario avviene quando il prezzo va al di sotto della banda inferiore.
Queste sono solo nozioni a scopo informativo e non vogliono essere consigli di trading. Ogni trader deve studiare l’indicatore e valutare attentamente le entrate al mercato, in quanto movimento di prezzo avvenuti in passato non è detto che possano ripetersi allo stesso modo in futuro. Inoltre, ogni trader non deve basare la propria operatività sui segnali dati da un indicatore.
Come utilizzare il VWAP?
Il VWAP potrebbe essere impostato sull’ultimo movimento chiave che ha causato una rottura di un massimo o minimo precedente.
Come mostrato nel grafico di USDCHF, il VWAP è stato impostato sull’ultimo movimento rialzista che ha portato la rottura del massimo precedente. In questo modo possiamo monitorare le zone chiave del prezzo e in quali possibili zone possano avere dei breakout di liquidità.
Ovviamente non tutte le variazioni di prezzo sono delle opportunità di entrata a mercato, ed il VWAP fa da supporto all’analisi della strategia, evitando al trader di prendere delle decisioni che possono rivelarsi errate. In questi termini, questo indicatore potrebbe fungere da mitigatore del rischio che si assume nel trading, dando modo di operare quando ci sono le condizioni di volume necessari per poterlo fare.
Pro e contro del VWAP
Se parliamo dei pro di questo indicatore, possiamo senza dubbio dire che il VWAP viene utilizzato nel trading algoritmico in quanto aiuta i traders ad individuare delle zone in cui il prezzo sia ottimale per la vendita o per l’acquisto, sempre considerando il volume degli scambi. Il VWAP è inoltre uno strumento che viene utilizzato nell’azionario e non solo nel forex o indici, in quanto si possono facilmente individuare zone in cui è avvenuto un ampio acquisto di titoli azionari.
Al contrario, dobbiamo sottolineare che questo indicatore può comunque avere degli svantaggi, in quanto si tratta di uno strumento che può avere dei limiti in quanto si basa sull’andamento dei prezzi giornalieri e tiene in considerazione una considerevole mole di dati, causando ritardi di segnali. Motivo per cui, la maggior parte degli indicatori, usa il VWAP nel trading intraday.
Conclusioni:
Dopo quest’analisi possiamo dire che ogni trader può considerare il VWAP come un ottimo indicatore per le proprie analisi, ma come detto precedentemente, ogni trader non può fare affidamento su un singolo strumento, motivo per cui il VWAP deve essere studiato in ogni minimo particolare attraverso del backtesting e testarlo anche inserendo ulteriori indicatori. Inoltre ogni trader deve cercare di capire se il VWAP si adatta alla sua strategia e valutarne sempre il rischio.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Ichimoku: Come Interpretare il Mercato in 5 PassaggiPer quanto riguarda la parte educativa, questa settimana vogliamo parlare di un’indicatore per eccellenza, ovvero Ichimoku, considerato dalla maggior parte degli operatori, un indicatore completo che non ha bisogno dell’utilizzo di ulteriori indicatori.
È considerato completo in quanto composto da 5 elementi e permettono al trader o investitore, di effettuare un’analisi molto precisa del prezzo.
Vediamo più nel dettaglio da cosa è composto l’Ichimoku:
Partiamo col dire che la cosidetta “nuvola” di Ichimoku permette di individuare la possibilie direzione futura del prezzo attraverso l’analisi del prezzo dei periodi precedenti, utilizzando 5 medie mobili che ci danno i possibili segnali di acquisto o di vendita.
Le 5 medie mobili sono:
1. Tenkan-sen: calcolata tenendo presente la media fra massimi e minimi dei 9 periodi precedenti e la possiamo paragonare ad una media mobile di breve periodo in quanto segue molto da vicino il prezzo corrente.
2. Kijun-sen: è chiamata anche “linea standard” viene calcolato nello stesso modo della Tenkan-sen ma tenendo in considerazione un periodo di 26 periodi.
Queste due linee e la loro inclinazione ci forniscono una visione sull’attuale momentum del prezzo.
La caratteristica di questo indicatore è senza dubbio la nuvola di Ichimoku in cui possiamo trovare due ulteriori linee:
3. Senkou Span A: è la media della Tekan-sen e Kijun-sen con una media di 26 periodi.
4. Senkou Span B: è calcolata sulla base di 52 periodi e si calcola dividendo per 2 la media di massimi e minimi, ottenuto il risultato questo viene riportato sulla base di 26 periodi.
Lo spazio che viene a crearsi tra queste due medie, chiamto Kumo forma la cosidetta Nuvola di Ichimoku.
5. Chikou Span: chiamata anche “linea di ritardo” ci mostra l’attuale prezzo ma con una tracciatura di 26 periodi.
Funzionamento dell’Ichimoku:
Per poter utilizzare al meglio questo indicatore, dobbiamo prima di tutto capire al meglio il movimento dettato dalle 5 medie e come mai la nuvola Kumo assume un colore diverso a seconda dell’andamento del prezzo.
Nel caso in cui la nuvola si tinge di verde, ci indica che il trend molto probabilmente sará rialzista; al contrario se si tinge di rosso assumerà un andamento ribassista. Ovviamente questa indicazione non ci da alcuna certezza che il prezzo segua quello che viene indicato da Ichimoku, difatti bisogna effettuare sempre e comunque un’analisi e calcolare il rischio. Inoltre dinamiche avvenute in passato non sempre si ripetono in futuro.
Possibile entrata rialzista: potremmo considerare un’entrata in buy quando il prezzo attraversa dal basso verso l’alto la linea Tenkan-sen.
Possibile entrata ribassista: al contrario possiamo considerare un’entrata in sell quando la attraversa dall’alto verso il basso.
Specifichiamo inoltre che la media Tenkan-sen e Kijun-sen rappresentano il presente, al contrario delle linee Senkou Span che rappresentano entrambe il movimento futuro del mercato e sono nello specifico le linee che delimitano la nuvola di Ichimoku.
Quindi avremo due ipotesi:
- Se la Senkoun Span A si trova al di sopra della Senkoun Span B, la nuvola di Ichimoku si colorerà di verde indicandoci un potenziale trend rialzista.
- Se la Senkoun Span B si trova al di sopra della Senkoun Span A, la nuvola sarà di colore rosso, dandoci come segnale la formazione di un potenziale trend ribassista.
Inoltre, l’ampiezza della nuvola ci indica la volatilità sui mercati: una nuvola ampia ci indica che vi è ampia volatilitá sul mercato.
Ricordiamo che ogni trader deve contestualizzare l’uso dell’indicatore e non puó fare trading solamente attraverso i segnali di un indicatore, mettendo a rischio il proprio capitale.
Conclusioni:
L’utilizzo dell’indicatore Ichimoku risulta essere tuttavia abbastanza complesso per chi si approccia inizialmente al mondo del trading, per via dei diversi fattori che devono essere tenuti in considerazione.
Chi opera con Ichimoku considera inizialmente il punto in cui si trova il prezzo in quel momento rispetto alla nuvola, il colore della stessa, la posizione del prezzo rispetto alla linea di ritardo (Chikou Span) e gli incroci tra Tenkan-sen e Kijun-sen.
La valutazione di questi elementi e l’utilizzo fatto dopo vari studi e backtest, permette ai trader di rendere Ichimoku come unico indicatore da utilizzare a supporto delle proprie strategie.
Per un Trader si raccomanda di testare attraverso un conto demo, possibilitá che ti viene data da Pepperstone attraverso una moltitudine di piattaforme quali Metatrader 4, Metatrader 5, Ctrader e direttamente su TradingView. L’utilizzo di un conto demo, decisamente raccomandato, e lo studio approfondito di indicatori possono aiutare ad avere un miglior posizionamento sul mercato, in modo da avere entrate in un conto di trading più definite, ponendo maggiore attenzione all’uso dei take profit e degli stop loss. Dobbiamo comunque tenere presente che, nonostante l’utilizzo di determinati strumenti, il trader investirá su prodotti CFDs che sono, per loro natura, ad alto rischio, ponendo il trader in una posizione di possibile perdita di denaro in quanto nessuno strumento permette di garantire profitti o di eliminare il rischio in un investimento.
Ogni trader deve rischiare ció che puó permettersi di perdere e non può fare affidamento solo ed esclusivamente ai segnali dati da un indicatore.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
IL MIO LAYOUT CON SPIEGAZIONE DEI MIEI SETUPBuonasera a tutti i traders, e buon anno, spero abbiate passato bene le feste, ma ora si ricomincia, quindi tiriamo una linea e partiamo con la mia condivisione del mio layout per lo swing trading con tutti i miei indicatori e come sono configurati e come li applico.
Come dico nel video, non c'è un setup specifico, fisso, ma c'è una visione di mercato generale su cui posso vedere delle opportunità di trading ed gli indicatori tecnici mi danno una mano a capire i livelli in modo più chiaro. Per esempio se un trading system per funzionare da solo deve essere configurato, giusto, quindi quali sono i dati che andranno inseriti per far si che funzioni? esattamente quelli che utilizzano tutti i trader, cluster volumetrici, medie mobili, volumi, RSI ecc.. poi ognuno può inserire quelli che più preferisce. Comunque spiego tutto nel video, spero vi piaccia ma soprattutto che vi sia utile.
Buon Weekend grazie Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
ATR: Come Misurare la Volatilità del Mercato?L’Average True Range (ATR) è un indicatore presenti sulle maggiori piattaforme per poter fare trading come Metatrader 4, Metatrader 5, Tradingview e Ctrader.
Questo indicatore, creato da Welles Wilder, è frequentemente utilizzato dagli analisti finanziari inizialmente per analizzare le materie prime, successivamente è stato implementato anche nell’utilizzo per altri assets, quali Forex, indici e nel mercato azionario.
La particolarità di questo indicatore è che non fornisce dei segnali operativi, ma piuttosto fornisce al trader/investitore segnali per quanto riguarda la volatilità di uno specifico asset in un determinato range di tempo.
Come viene calcolato l’ATR?
Bisogna innanzitutto tenere in considerazione la differenza il massimo/minimo del periodo attuale e la chiusura del massimo/minimo precedente, oltre alla differenza tra il valore massimo e il valore minimo del periodo corrente.
Normalmente viene utilizzato con un’impostazione a 14 periodi, ma questo può essere modificato in base al timeframe utilizzato, difatti se operiamo con bassi timeframe potremmo prediligere un intervallo che va dai 3 ai 10 periodi, al contrario se si usasse una strategia Swing, potrebbero essere utilizzati periodi che vanno tra i 20 e i 40 giorni.
Come dobbiamo interpretare l’ATR?
Nel caso in cui ci troviamo un valore ATR elevato, ci troviamo dinanzi ad un periodo di elevata volatilità, ovvero in questo frangente i prezzi subiscono notevoli variazioni, mentre un valore piuttosto basso ci indica una fase di bassa volatilità e quindi una possibile fase di lateralizzazione o comunque poca liquidità a mercato, come si può notare nel grafico dell’Argento (XAGUSD su Pepperstone)
Notiamo come un basso ATR sia combaci con una notevole fase di lateralizzazione del prezzo, prima di proseguire al rialzo e notare come un notevole innalzamento del prezzo sia corrisposto ad un incremento del valore dell’ATR e quindi della volatilità sul mercato dell’Argento.
Vogliamo comunque far notare come movimenti che sono avvenuti in passato non siano garanzia che gli stessi possano avvenire anche in futuro. Bisogna sempre fare le dovute accortezze per cercare di mitigare il rischio quanto più possibile.
Detto questo, analizzando l’ATR possiamo individuare diverse fasi del mercato, come ad esempio:
- Fasi di mercato calmo in cui ci sono movimenti relativamente lenti in quanto caratterizzati da volumi piuttosto blandi
- Fasi di mercato volatili, in cui vi è un’altissima partecipazione a mercato da parte degli operatori economici.
Di conseguenza, possiamo anche identificare la liquidità a mercato, non direttamente con l’ATR ma attraverso un’analisi tra volatilità e volumi.
In cosa ci può essere d’aiuto l’ATR come indicatore?
Nel caso in cui abbiamo picchi di volatilità rilevati dall’ATR, l’utilizzo dello stop loss dovrebbe tenere in considerazione questi valori che vengono indicati dall’ATR. Come?
Utilizzare uno stop loss inferiore al valore dato dall’ATR, ci mette in una possibile condizione di vedere la nostra posizione andare con più probabilità in perdita, in quanto il prezzo si muove all’interno di quelle fluttuazioni
Guardando il grafico di sotto possiamo notare come il valore di 0.85 ci indichi che il prezzo possa fluttuare di 0.85 centesimi; quindi, ponendo uno stop al di sotto di questo valore ci pone in condizione di essere buttati fuori dal mercato.
Motivo per cui l’ideale sarebbe quello di impostare stop loss più ampi e con valori superiori a quelli indicati dall’ATR.
Da notare come non sempre i valori che ci vengono indicati dagli indicatori, vengano rispettati in quanto l’alta volatilità del mercato può provocare movimenti inaspettati, motivo per cui l’utilizzo di questo indicatore non dà alcuna certezza nella riuscita delle proprie operazioni di mercato.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Il Potere dello Stochastic OscillatorCos'è lo Stochastic Oscillator?
Lo Stochastic Oscillator è uno strumento di analisi tecnica utilizzato per misurare il momentum del prezzo, ovvero la velocità con cui il prezzo di un asset si muove in un determinato periodo di tempo.
Si basa su un concetto importante:
"I prezzi tendono a chiudere vicino ai massimi quando il mercato è in una fase rialzista e vicino ai minimi quando è in una fase ribassista".
È composto da due linee principali:
- La %K, la linea veloce che rappresenta il valore principale dell'oscillatore.
- La %D, la media mobile della %K, che funziona come linea di segnale.
Come possiamo leggere lo Stochastic Oscillator?
Range dell'oscillatore: Lo Stochastic oscilla sempre tra 0 e 100.
Sopra 80: Il mercato viene considerato in ipercomprato (ovvero possibile segnale di una correzione o ribasso).
Sotto 20: Il mercato è in ipervenduto (ovvero possibile segnale di un rimbalzo o rialzo).
Incroci delle linee:
- Quando la linea %K incrocia la %D dal basso verso l'alto (in zona ipervenduto), potrebbe segnalare un possibile acquisto.
- Quando la linea %K incrocia la %D dall'alto verso il basso (in zona ipercomprato), potrebbe segnalare una possibile vendita.
Cose da Tenere in considerazione:
Lo Stochastic Oscillator è più efficace in mercati laterali o con movimenti moderati.
In mercati con forte trend (rialzista o ribassista), può dare falsi segnali di inversione.
Per questo è bene usarlo in combo con altri indicatori per avere una chiarezza maggiore.
Questo non vuole essere un consiglio finanziario, ogni trader ed investitore deve fare le proprie valutazioni, in quanto questo indicatore non dà alcuna certezza di previsione del prezzo degli asset. Ricordiamo inoltre che le perfomance passate non sono indicatore di perfomance simili future.
Come utilizzare lo Stocastico a grafico?
Partiamo col dire che é importante che un trader abbia delle basi di analisi tecnica per poter utilizzare al meglio questo indicatore.
Come abbiamo detto in precedenza, solitamente un segnale di vendita ci viene dato quando l’oscillatore supera l’80 e poi ritorna al di sotto di esso.
Mentre un segnale di acquisto ci viene fornito quando l’oscillatore va al di sotto di 20 per poi tornarci al di sopra.
Divergenze di lettura
Cosa molto importante nello Stocastico sono le eventuali divergenze che possiamo notare tra il movimento del prezzo e il movimento dell’oscillatore.
Come possiamo notare all’interno dell’immagine, possiamo avere una cosidetta divergenza ribassista ed una divergenza rialzista.
Divergenza ribassista:
Questo avviene quando l’oscillatore non fornisce un nuovo massimo a differenza del prezzo che segna un nuovo massimo. Questo potrebbe fornirci una prova che questo fallimento dello stocastico nell’effettuare un nuovo massimo, si traduce in un indebolimento del trend momentaneo al rialzo
Divergenza rialzista:
Al contrario, in questo caso avremo un prezzo che effettua un nuovo minimo, ma l’oscillatore fallisce il raggiungimento anch’esso di un nuovo minimo, indicandoci appunto una possibile inversione del movimento. (o viceversa)
Senza dubbio questi non vogliono essere dei segnali operativi. Per questo motivo é necessario attende delle conferme di prezzo ed il trader non deve basarsi solamente sulle divergenze che fornisce l’oscillatore.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo dello Stocastico?
Normalmente, un trader si avvale dell’utilizzo dello stocastico per avere ulteriori conferme di analisi tecniche riguardo a potenziali conferme del trend o per eventuali punti di inversione.
Dal punto di vista dei vantaggi ci dice appunto quali possono essere punti in cui l’asset di riferimento si trova in una situazione di vendita o acquisti che sono vicini ad una fase di esaurimento e che potrebbe portare il trader a delle opportunità di entrata a mercato.
Le divergenze tra prezzo e oscillatore possono fornirci una possibile inversione di tendenza e può rappresentare un possibile punto a nostro favore nell’analisi del prezzo.
Inoltre può essere utilizzato su qualsiasi tipo di strumento e su diversi timeframe (dal minuto al mensile) rendendolo appunto frattale e adattabile alle diverse situazioni che offre il mercato.
Dal punto di vista degli svantaggi troviamo l’elevata sensibilità ai movimenti del prezzo, ovvero può generare più segnali nel caso di alta volatilità e quindi può esserci una difficile lettura dell’oscillatore e di conseguenza ci possono essere difficoltà nella scelta di entrata a mercato da parte del trader.
Ulteriore svantaggio sono i falsi segnali, ovvero trovarsi in una situazione di ipercomprato o ipervenduto non è sempre sinonimo di dover immediatamente vendere o acquistare.
Inoltre l’oscillatore puó presentare un ritardo di lettura a causa delle medie, dato che si basa su prezzi passati e quindi potrebbe non individuare nell’immediato un cambio di trend fin da principio.
Ogni trader deve tener presente che non puó basare la propria operativitá solo su un oscillatore, in quanto potrebbe comportare il rischio di affrontare delle perdite di denaro se questo non viene utilizzato nel modo piú accurato possibile. Inoltre é importante avere delle basi di Analisi Tecnica, saper conoscere il mercato e aver effettuato delle valutazioni prima di dover effettuare delle operazioni di trading.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
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Tasso di successo del “Cuneo Ascendente” nel TradingTasso di successo del “Cuneo Ascendente” nel Trading
Introduzione
Il cuneo ascendente, noto anche come cuneo ascendente, è un modello grafico che ha un notevole tasso di successo nel trading. Questa analisi ne dettaglia le prestazioni, l'affidabilità e gli indicatori aggiuntivi per ottimizzarne l'utilizzo.
Tasso di successo e prestazioni
-Statistiche chiave
Tasso di successo complessivo: 81% nei mercati rialzisti
Profitto potenziale medio: 38% in un trend rialzista esistente
-Gestione delle pause
Ribassista: 60% dei casi
Rialzista: 40% dei casi
Affidabilità contestuale
Mercato rialzista: successo dell’81%, guadagno medio del 38%
Dopo il trend al ribasso: successo del 51%, calo medio del 9%
Considerazioni importanti
Il cuneo ascendente è generalmente un pattern ribassista, che indica una potenziale inversione.
L'affidabilità aumenta con la durata della formazione del modello.
La conferma del breakout da parte di altri indicatori, in particolare il volume, è cruciale.
Indicatori aggiuntivi
-Volume
Diminuzione graduale durante l'allenamento
Aumento significativo durante il breakout
-Oscillatori
RSI (Relative Strength Index): identifica le condizioni di ipercomprato/ipervenduto
Stocastico: rileva le divergenze prezzo/indicatore
-Medie mobili
Crossover: segnalano cambiamenti di tendenza
-Supporto/Resistenza dinamico: Conferma la validità dello smusso
-Indicatori di momentum
MACD: identifica le divergenze prezzo/indicatore
Momentum: valuta che il trend stia perdendo slancio
-Altri elementi
Livelli di Fibonacci: identifica il potenziale supporto/resistenza
Analisi delle candele giapponesi: fornisce indicazioni sulle inversioni
Conclusione
Il cuneo ascendente è uno strumento potente per i trader, poiché offre un alto tasso di successo e un significativo potenziale di profitto. L'uso combinato di indicatori complementari aumenta l'affidabilità del segnale e migliora l'accuratezza delle decisioni commerciali. È essenziale cercare la convergenza dei segnali provenienti da più fonti per ridurre al minimo i falsi segnali e ottimizzare le prestazioni di trading.
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Ecco i momenti migliori per entrare in un'operazione dopo un cuneo ascendente, a livello professionale:
-L'evasione è confermata
Attendi che la candela si chiuda al di sotto della linea di supporto del cuneo.
Cercare un aumento significativo del volume al breakout per confermarne la validità.
-Il nuovo test
Osserva un pullback sulla linea di supporto rotta, che è diventata resistenza.
Entra quando il prezzo rimbalza più in basso rispetto a questa nuova resistenza, confermando il trend al ribasso.
-Consolidamento post-breakout
Identifica la formazione di una bandiera o di uno stendardo dopo lo scoppio iniziale.
Entra al breakout di questa mini-formazione nella direzione del trend ribassista principale.
- Discrepanze confermate
Individua le divergenze ribassiste sugli oscillatori come RSI o MACD.
Entra quando il prezzo conferma la divergenza rompendo il supporto vicino.
-Temporizzazione con candele giapponesi
Identifica le formazioni ribassiste come la stella della sera, l'harami ribassista o la nuvola nera.
Entra non appena la candela successiva conferma il modello ribassista.
-Considerazioni importanti
Posiziona sempre uno stop loss per gestire il rischio in modo efficace.
Sii paziente e attendi la conferma della configurazione prima di entrare nell'operazione
Controlla la tendenza su intervalli di tempo più lunghi per garantire la coerenza del commercio.
Integra l'analisi del cuneo ascendente con altri indicatori tecnici per migliorare la qualità delle decisioni.
Seguendo queste raccomandazioni, i trader possono ottimizzare le loro entrate sui cunei ascendenti riducendo al minimo il rischio di falsi segnali.
Stellantis: Analizziamo entrata e uscita di liquidità dal titoloBuon Venerdì 29 Novembre a tutti e grazie per essere tornati sul mio canale.
Scopo della video analisi di oggi è di condividere con voi un indicatore che considero molto interessante ed efficace per poter inserire all'interno delle nostre analisi e due diligence solite sul titolo, anche una parte legata alla stima di inflow e outlfow.
Vediamo come poter identificare divergenze tra l'azione di smart money (istituzionali) e dumb money (retailer) nello specifico su Stellantis, alla data odierna.
Spero che lo spunto sia di vostro interesse e auguri a tutti un bel week end
XAUUSD si va SHORT, lo dice l'AI... ma non per molto.Il mondo del trading algoritmico sta assistendo a un'evoluzione significativa grazie all'applicazione di tecnologie di intelligenza artificiale, come le reti neurali. Lasciatemi dire che la "semplicità" delle reti neurali poco profonde applicate su questa analisi si rivela un vantaggio strategico nel breve periodo benché siamo molto lontani da poter sviluppare un algoritmo universale. D'altro canto, i modelli più complessi, come le reti neurali profonde, rischiano di introdurre un eccesso di latenza computazionale o di bias predittivi che non riescono a definire nel modo migliore il mercato vivo soggiacente. Dal mio punto di vista la mia AI, come quelle sviluppate dagli altri, non sono assolutamente sufficienti per entrare a mercato con una consapevolezza a lungo termine di cosa potrà accadere.
Le quotazioni dell’oro hanno subito un calo durante gli scambi asiatici, influenzate dalle notizie di un possibile accordo per il cessate il fuoco tra Israele e Hezbollah, che potrebbe allentare le tensioni in Medio Oriente. Tuttavia, l’incertezza resta elevata a causa dell’escalation tra Russia e Ucraina, che continua a sostenere la domanda di beni rifugio. Il prezzo spot dell’oro è sceso dell’1,6% a 2.671,63 dollari l’oncia, mentre i future con scadenza a dicembre hanno perso l’1,46%, attestandosi a 2.695,70 dollari. Nonostante il ribasso, il metallo prezioso mantiene un guadagno annuale del 36%, seppur distante dal picco storico di fine ottobre. A sostenere il prezzo dell’oro nelle ultime settimane è stata la debolezza del dollaro, alimentata dalla politica accomodante della Fed e dai tagli ai tassi di interesse.
Tuttavia, l’incertezza sulle prossime mosse della banca centrale statunitense dopo l’elezione di Donald Trump ha aggiunto ulteriore volatilità al mercato valutario. Le tensioni geopolitiche in Europa orientale rimangono un fattore chiave. Le minacce di Vladimir Putin e il rischio di un allargamento del conflitto continuano a pesare sull’equilibrio globale, lasciando aperta la possibilità di un ritorno dell’oro verso i massimi recenti nei prossimi giorni.
XAUUSD: posizionarsi dopo un BreakOut rialzista POC,VAH,VALPer entrare a mercato dopo un breakout rialzista, è essenziale comprendere come i concetti di POC, VAH e VAL influenzano il comportamento del prezzo e del volume. Questi livelli, derivati dall’analisi del Volume Profile, rappresentano punti cruciali per valutare la forza del breakout e individuare opportunità di trading.
Identificazione del Breakout Rialzista
Un breakout rialzista si verifica quando il prezzo rompe al rialzo un livello chiave di resistenza, accompagnato da un incremento significativo del volume. Nel contesto del Volume Profile, un breakout avviene tipicamente quando il prezzo supera il VAH (Value Area High) e il volume aumenta significativamente rispetto alla media. Questo movimento segnala che il mercato sta abbandonando una zona di equilibrio (Value Area) per dirigersi verso una nuova area di interesse. Il superamento del VAH rappresenta una forte indicazione che i compratori stanno prendendo il controllo, specialmente se supportato da volumi elevati, indicando una maggiore partecipazione da parte degli operatori istituzionali. Nota bene, in questo caso (ma farò altri post) la mossa è un po' azzardata perché si può notare la rottura ma non su dei volumi eccessivi, è pur vero che siamo di venerdì in un orario di volatilità bassa e controllo l'operazione manualmente.
Condizioni per entrare a mercato
Dopo il breakout, è importante analizzare alcune condizioni che confermino la validità del movimento. Innanzitutto, il prezzo deve superare il VAH accompagnato da un volume crescente. Questa dinamica indica che il breakout non è casuale ma sostenuto da un forte interesse degli operatori. Una volta che il VAH viene superato, è preferibile attendere che il prezzo si stabilizzi al di sopra di esso per evitare di cadere in un falso breakout. Una chiusura di candela al di sopra del VAH offre una conferma ulteriore. Un altro elemento chiave è il ruolo del POC (Point of Control). Dopo il breakout, il POC del periodo precedente può fungere da supporto dinamico: se il prezzo ritraccia verso di esso senza superarlo al ribasso, questa è un’ulteriore opportunità di entrare a mercato con un rischio ridotto.
Strategie di entrata
Esistono due modalità principali per entrare a mercato dopo un breakout. Una strategia più aggressiva prevede di entrare long subito dopo il superamento del VAH, a patto che il volume sia significativamente superiore alla media. Questa tecnica è adatta a trader con una maggiore tolleranza al rischio, poiché non aspetta una conferma ulteriore. In alternativa, una strategia più conservativa prevede di attendere un ritest del VAH o del POC, che fungano da nuovi livelli di supporto. Se il prezzo rimbalza da questi livelli, si può entrare long con una maggiore probabilità di successo. In entrambi i casi, lo stop loss dovrebbe essere posizionato al di sotto del POC o del VAL, in base alla propria gestione del rischio.
Target e gestione della posizione
Per quanto riguarda la gestione della posizione, è fondamentale definire target realistici. Un primo obiettivo può essere identificato in un livello di prezzo che in passato ha agito come resistenza o in un’area caratterizzata da volumi bassi (Low Volume Node). Questi punti rappresentano zone in cui il prezzo potrebbe trovare difficoltà a proseguire. Un secondo target può essere calcolato utilizzando tecniche avanzate, come estensioni di Fibonacci o ulteriori analisi del Volume Profile per individuare potenziali aree di interesse.
Segnali di invalidazione
Infine, bisogna essere consapevoli dei segnali di invalidazione. Se il prezzo torna rapidamente all’interno della Value Area, scendendo sotto il VAH, il breakout potrebbe essere stato un falso segnale. Inoltre, se durante il breakout il volume non aumenta significativamente o diminuisce, ciò potrebbe indicare una mancanza di partecipazione del mercato, rendendo il movimento meno affidabile. Riconoscere questi segnali aiuta a proteggere il capitale e a ridurre il rischio di perdite.
XAUUSD: Gap settimanali e FVG sono inefficienze da colmare.La relazione tra i Fair Value Gaps (FVG) ed i Gap Settimanali offre preziose informazioni sul comportamento del mercato e sulle dinamiche dei prezzi.
Entrambi rappresentano inefficienze, rendendoli zone di interesse per i trader.
I FVG si formano quando il prezzo non copre completamente l’intervallo tra due candele consecutive, spesso a causa di forti pressioni di acquisto o vendita. I gap settimanali, invece, si verificano tra la chiusura del venerdì e l’apertura del lunedì, causati da eventi o variazioni nella domanda durante il weekend.
Queste aree sono frequentemente utilizzate dai trader istituzionali come zone di liquidità per entrare o uscire dal mercato. Quando un FVG coincide con un gap settimanale, rappresenta una zona critica in cui il prezzo potrebbe riequilibrarsi o reagire significativamente.
Nel tempo, i prezzi tendono a colmare entrambe le inefficienze: i gap settimanali vengono spesso riempiti tornando ai livelli di chiusura o apertura, mentre gli FVG fungono da target di ritracciamento o consolidamento. La sovrapposizione di un FVG con un gap settimanale aumenta la probabilità di un movimento verso il loro completamento.
Un gap settimanale che coincide con un FVG può indicare uno squilibrio di domanda e offerta o un potenziale punto di inversione, specialmente se si trova in corrispondenza di un livello chiave.
Per analizzare questa correlazione, è utile adottare un approccio multi-timeframe: identificare i gap settimanali sui timeframe più alti (D1 o W1) e analizzare gli FVG al loro interno su timeframe più bassi (H1 o M15).
XAUUSD e Fair Value Gap regionaleIl tasso di cambio XAUUSD, che rappresenta il rapporto tra oro (XAU) e dollaro statunitense (USD), è fortemente influenzato da fattori macroeconomici, eventi geopolitici e mercati finanziari globali. Una tecnica analitica avanzata utilizzata per studiare i movimenti del prezzo di XAUUSD è il concetto di Fair Value Gap (FVG), ovvero un divario tra il valore "equo" percepito di un'attività e il suo prezzo di mercato attuale, che spesso si verifica in aree di elevata volatilità e movimenti di prezzo rapidi. I trader utilizzano questo divario come indicatore per prevedere il comportamento futuro del prezzo.
Il Fair Value Gap è strettamente correlato alle principali sessioni di trading globali: Tokyo, Londra e New York. Queste sessioni influenzano l'andamento del prezzo di XAUUSD durante la giornata di contrattazioni.
Durante la sessione di Tokyo, che apre il ciclo giornaliero di trading, la liquidità è generalmente inferiore rispetto alle sessioni successive, poiché i principali player istituzionali europei e nordamericani non sono ancora entrati nel mercato. Tuttavia, il XAUUSD può subire movimenti significativi in questa sessione, soprattutto in risposta a eventi macroeconomici in Cina, il maggior consumatore mondiale di oro. La bassa liquidità può portare a movimenti di prezzo erratici e alla creazione di Fair Value Gaps, innescati da notizie regionali.
Nella sessione di Londra, che rappresenta il principale hub finanziario per il trading dell’oro, vi è solitamente un volume molto più elevato di transazioni su XAUUSD. L'apertura di questa sessione spesso vede il riempimento dei Fair Value Gaps creati durante la sessione asiatica, poiché l'aumento della liquidità consente ai prezzi di ricalibrarsi verso livelli di valore equo. Questo effetto è particolarmente evidente quando Londra reagisce alle dinamiche economiche globali o alle aspettative di inflazione, entrambe influenzano fortemente il dollaro e i prezzi dell'oro.
La sessione di New York, che ha un forte impatto su XAUUSD dato che gli Stati Uniti detengono le maggiori riserve d'oro e il dollaro funge da valuta di riserva per l’oro, gioca anch’essa un ruolo critico. Importanti dati economici statunitensi, come i Non-Farm Payrolls o le decisioni della Federal Reserve, possono generare significativi Fair Value Gaps all’apertura del trading a New York, in particolare se le aspettative del mercato divergono dai dati effettivi. Spesso i gap creati nelle sessioni precedenti vengono riempiti durante la sessione di New York, poiché i prezzi si stabilizzano in risposta a condizioni macroeconomiche più ampie.
La correlazione tra Fair Value Gap e queste sessioni di trading può essere spiegata da differenze di liquidità, volatilità e dinamiche macroeconomiche. Le sessioni con maggiore liquidità, come Londra e New York, sono più propense a correggere o riempire i gap che si formano a causa della bassa liquidità della sessione asiatica. Inoltre, eventi economici significativi, che tendono a verificarsi durante la sessione di New York, scatenano movimenti forti che possono generare gap. Questi gap vengono spesso riempiti rapidamente man mano che i trader elaborano le nuove informazioni e adeguano le loro posizioni.
Infine, il contesto economico geografico svolge un ruolo importante. La domanda di oro fisico in Asia è sostanziale, ma i maggiori flussi finanziari in oro si verificano attraverso Londra e New York. Questo porta a discrepanze nel valore percepito, che si manifestano come gap tra le sessioni. Queste correlazioni offrono ai trader preziose intuizioni: ad esempio, un gap creato durante la sessione asiatica potrebbe segnalare una potenziale chiusura durante le sessioni di Londra o New York, offrendo opportunità di entrata o uscita dal mercato.
Il triangolo simmetrico: tassi di successo reali + Breakout.Il triangolo simmetrico: tassi di successo reali + Breakout.
Il triangolo simmetrico è un importante schema grafico nell'analisi tecnica, che merita un'attenzione speciale da parte dei trader professionisti.
Questa formazione è caratterizzata da una convergenza dei prezzi tra due linee di tendenza, una discendente e l'altra ascendente, creando una zona di consolidamento in cui l'indecisione tra acquirenti e venditori è palpabile.
Analisi statistica
I dati empirici rivelano che il tasso di successo del triangolo simmetrico per la continuazione del trend è di circa il 54%. Questa percentuale, sebbene superiore al 50%, evidenzia l'importanza di un approccio cauto e di una rigorosa gestione del rischio nell'utilizzo di questa figura.
Punto di interruzione
La rottura del triangolo simmetrico avviene generalmente quando il prezzo ha percorso circa il 75% della distanza fino all'apice. Questo punto è cruciale per i trader, poiché spesso rappresenta il momento in cui la volatilità aumenta ed è possibile stabilire una nuova tendenza.
Rischi e false uscite
È essenziale notare che il triangolo simmetrico ha un tasso relativamente alto di false uscite. Le statistiche indicano che circa il 13% dei casi in un mercato ribassista può provocare una falsa uscita dal fondo. Questo fenomeno evidenzia la necessità di ulteriori conferme prima di entrare in una posizione.
Strategia di utilizzo
Per sfruttare efficacemente il triangolo simmetrico, i trader professionisti devono:
-Identificare con precisione la formazione.
-Attendere il breakout vicino al punto di convergenza delle linee di tendenza.
-Confermare il breakout attraverso altri indicatori tecnici o un aumento di volume.
-Implementare una rigorosa gestione del rischio per proteggersi da false uscite.
In conclusione, il triangolo simmetrico, pur essendo uno strumento prezioso nell'arsenale del trader, richiede un approccio metodico e una conoscenza approfondita delle sue caratteristiche per essere utilizzato efficacemente in una strategia di trading.
In arrivo un nuovo indicatore rivoluzionario per l'analisi cicli
Dopo anni passati a studiare e utilizzare manualmente le mie tabelle per analizzare i cicli di mercato, ho deciso di fare un passo avanti. Sto sviluppando un indicatore su TradingView che automatizza tutto il processo, rendendolo molto più preciso e affidabile. Questo strumento non si limita a identificare i cicli T-3, ma è progettato per distinguere in modo intelligente tra segnali di inversione e conferme reali, riducendo al minimo gli errori di interpretazione.
Il mio obiettivo è creare un indicatore che possa gestire autonomamente anche le situazioni più complesse, come cicli troncati o movimenti fuori dall’ordinario, facilitando il lavoro di chi, come me, cerca di comprendere e interpretare l'andamento del mercato con l’analisi ciclica. Sono davvero entusiasta di questo progetto e non vedo l’ora di condividere con voi i risultati del backtesting e le sue potenzialità. Restate sintonizzati, perché potrebbe fare una grande differenza nelle vostre analisi!
La “Spalla-Testa-Spalla”: tassi di successo effettivi.La “Spalla-Testa-Spalla”: tassi di successo effettivi.
Spalla - Testa - Spalla invertita: MONITORARE i volumi alla rottura della linea di corsa!!
Ecco cosa possiamo dire sul tasso di successo del modello spalla-testa-spalla invertita nel trading:
-Il pattern testa e spalla invertito è considerato uno dei pattern grafici più affidabili per anticipare un'inversione rialzista.
-Secondo alcune fonti, il tasso di successo di questo pattern è molto alto, con circa il 98% dei casi che si traducono in un'uscita rialzista.
-Più precisamente, nel 63% dei casi il prezzo raggiungerebbe il target di prezzo calcolato dal pattern quando la linea di collo viene rotta.
-Un pull-back (ritorno alla linea del collo dopo il breakout) si verificherebbe nel 45% dei casi.
-Tuttavia, va notato che queste cifre molto ottimistiche devono essere qualificate. Altre fonti indicano percentuali di successo più modeste, intorno al 60%.
-L'attendibilità della figura dipende da diversi fattori come il rispetto delle proporzioni, la rottura della scollatura, i volumi, ecc. È necessaria un’analisi rigorosa.
-Si consiglia di utilizzare questa cifra in aggiunta ad altri indicatori e analisi, piuttosto che fare affidamento su di essa ciecamente.
In conclusione, sebbene il capo-spalla inverso sia considerato una figura molto affidabile, il suo tasso di successo effettivo è probabilmente più vicino al 60-70% rispetto al 98% talvolta affermato. Resta uno strumento utile ma deve essere utilizzato con cautela e in aggiunta ad altre analisi.
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Spalla-Testa-Spalla:
Ecco cosa possiamo dire sul tasso di successo del modello spalla-testa-spalla nel trading:
-Il pattern testa e spalle è considerato uno dei pattern grafici più affidabili, ma il suo esatto tasso di successo è dibattuto tra gli analisti tecnici. Ecco le cose principali da ricordare:
-Alcune fonti affermano tassi di successo molto elevati, fino al 93% o al 96%. Tuttavia, queste cifre sono probabilmente esagerate e non riflettono la realtà del trading.
-In realtà, la percentuale di successo è probabilmente più modesta. Uno studio citato indica che l'obiettivo di prezzo viene raggiunto in circa il 60% dei casi per un classico testa-spalla.
-È importante notare che la figura spalla-testa-spalla non è una figura infallibile. La sua sola presenza non è sufficiente a garantire un’inversione di tendenza.
-L'attendibilità della figura dipende da diversi fattori come il rispetto delle proporzioni, la rottura della scollatura, i volumi, ecc. È necessaria un’analisi rigorosa.
-Molti trader esperti consigliano di utilizzare questa cifra in aggiunta ad altri indicatori e analisi, piuttosto che fare affidamento su di essa ciecamente.
In conclusione, sebbene lo schema spalla-testa-spalla sia considerato un modello affidabile, il suo tasso di successo effettivo è probabilmente più vicino al 60% rispetto al 90%+ a volte affermato. Resta uno strumento utile ma deve essere utilizzato con cautela e in aggiunta ad altre analisi.
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NB: In confronto, il classico testa e spalla (ribassista) avrebbe una percentuale di successo leggermente inferiore, con circa il 60% dei casi in cui viene raggiunto l'obiettivo di prezzo.
Day trading sul forex: impostare un bias giornalieroI CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Quando si fa day trading sul forex, è facile che i trader debbano districarsi tra gli alti e i bassi della volatilità intraday. Ecco perché diventa essenziale fissare un bias giornaliero. Avere un bias direzionale ben definito è alla base di qualsiasi piano di trading, in quanto funge da bussola per orientare le decisioni di trading durante l’intera giornata. Aiuta a restare concentrati, a minimizzare il trading emotivo e a rafforzare la coerenza. Ma è fondamentale sottolineare che nessun bias è infallibile. Vi sono situazioni in cui le stime di mercato vengono disattese, per cui saper riconoscere quando un bias è malfondato è una competenza indispensabile per avere successo nel trading.
In questo articolo, vediamo come impostare un bias giornaliero rialzista o ribassista, in particolare per i trader che operano negli orari di trading europei. Utilizzeremo il grafico a candele a 5 minuti a partire dalle ore 7:00 (GMT) come punto di riferimento. L’analisi di fattori quali l'andamento dei prezzi del giorno precedente, le dinamiche delle sessioni asiatiche e altri indicatori tecnici permette di avere un quadro a 360 gradi del mercato, così da prendere decisioni di trading più consapevoli.
L'importanza di disporre di un bias giornaliero
Un bias giornaliero assicura un approccio strutturato al trading. È una sorta di filtro che fa sì che ci si soffermi unicamente su quelle configurazioni che assecondano il proprio bias, in modo da stare alla larga da operazioni non necessarie. Ad esempio, se il bias è rialzista, si ricercano principalmente opportunità di acquisto, e viceversa nel caso di un bias ribassista. Questo approccio mirato non solo consente di trarre il massimo dalle operazioni più promettenti, ma contribuisce anche a minimizzare le perdite, in quanto induce a non effettuare operazioni non in linea con il bias prefissato.
Avere un bias non significa necessariamente attenersi rigorosamente ad esso. I mercati sono dinamici e l'andamento dei prezzi può invertire rapidamente la rotta. È dunque fondamentale disporre di sistemi e checkpoint che aiutino a capire quando il bias potrebbe essere infondato, consentendo di rivedere opportunamente la strategia. Anche la revisione del bias prima dell'inizio di importanti sessioni di trading, come l'apertura di quella statunitense, può tornare utile per assicurarsi di avere il polso degli ultimi eventi di mercato.
Fattori da valutare nell’impostazione di un bias
1. Andamento dei prezzi del giorno precedente
Avere consapevolezza dell'andamento dei prezzi del giorno precedente è utile per contestualizzare le operazioni odierne. Analizza i seguenti fattori:
Trend prevalente: il trend era rialzista, ribassista o laterale? Saper riconoscere un trend aiuta ad allineare il bias al momentum in atto nel mercato.
Chiusura in relazione a massimi e minimi: il mercato ha chiuso in prossimità del massimo o del minimo di giornata? Una chiusura vicino al massimo è indicativa di forza di acquisto, mentre una chiusura in prossimità del minimo riflette pressione di vendita.
Point of Control (POC): utilizzando strumenti quali l'indicatore SVP HD, presta attenzione al POC (il livello di prezzo con il volume di scambi più elevato) del giorno precedente. È superiore o inferiore al POC del giorno precedente? Un incremento del POC è indicativo di un sentiment rialzista, mentre un POC in calo è un segnale di uno ribassista.
2. Andamento dei prezzi della sessione asiatica
La sessione di trading in Asia spesso dà il ritmo alla prima fase di quella europea. Il monitoraggio dell'andamento dei prezzi overnight fornisce indicazioni su come possa essere mutato il sentiment di mercato. Soffermati su quanto segue:
Prezzo in relazione a massimi/minimi del giorno precedente: il prezzo ha preservato il minimo del giorno precedente (rialzista) o ha oltrepassato il suo massimo (rialzista)? Oppure ha rinnegato il massimo del giorno precedente e ha rotto sotto il suo minimo (ribassista)?
Range della sessione asiatica: individua i massimi e i minimi della sessione asiatica. Si è formato un range e, se è così, il prezzo è attualmente al di sopra, al di sotto o all'interno di esso? Un prezzo al di sopra del range asiatico è indice di un momentum rialzista, mentre se è inferiore è un segnale di uno ribassista.
Posizione VWAP: il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) è un indicatore chiave di un bias intraday. Se il prezzo resta al di sopra del VWAP, si ha un segnale rialzista. Se ne è al di sotto, è ribassista.
3. Contesto generale
Sebbene il day trading si soffermi sul breve termine, è importante valutare anche il contesto generale del mercato:
Trend del giorno: c’è un consolidato trend rialzista, ribassista o un mercato laterale nel timeframe giornaliero? Per quanto il bias intraday non debba essere in linea con il quadro generale, avere consapevolezza della struttura complessiva del mercato aiuta a prendere decisioni informate.
Struttura del mercato: vi sono livelli chiave di supporto e resistenza nelle vicinanze? Il mercato è in fase di breakout o di consolidamento?
Esempi di impostazione di un bias
Bias rialzista:
Se all'inizio della sessione di trading europea, la coppia EUR/USD mostra un evidente trend rialzista, in atto dal giorno precedente, restando al di sopra del VWAP e chiudendo in prossimità dei massimi intraday, ciò può indicare un bias rialzista. Un’ulteriore conferma potrebbe arrivare dall’osservazione dell’andamento dei prezzi della sessione asiatica, nel caso in cui mostri prezzi attestati al di sopra del massimo del giorno precedente e oltre il VWAP.
Grafico a candele a 5 minuti di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Bias ribassista:
Se invece EUR/USD avesse esibito un prolungato trend ribassista durante la giornata precedente, restando al di sotto del VWAP e chiudendo vicino ai minimi, ciò indicherebbe un sentiment ribassista. Se la sessione asiatica mostrasse un breve ritracciamento seguito da una rottura al di sotto di una linea chiave di ritracciamento e del VWAP, il bias ribassista verrebbe ulteriormente consolidato.
Grafico a candele a 5 minuti di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Notizie e calendario economico
Gli eventi che si verificano possono influenzare considerevolmente il sentiment di mercato e l'andamento dei prezzi, innescando sovente forti incrementi della volatilità. Consulta sempre il calendario economico prima di aprire operazioni. Notizie di portata globale, quali comunicati di banche centrali, dati sull'occupazione o eventi geopolitici, possono offuscare i segnali tecnici. È opportuno essere sempre pronti a far fronte a una volatilità più elevata in tali situazioni e valutare di rivedere il proprio bias o di tirarsi fuori per evitare di correre inutili rischi.
Rivalutazione del bias durante la giornata di contrattazioni
I mercati sono in continua evoluzione e un bias impostato all'inizio della giornata potrebbe non essere altrettanto efficace quando entrano in gioco nuovi dati. È consigliabile riesaminare il bias prima dell'inizio della sessione di trading statunitense. La sessione statunitense è spesso segnata da un nuovo afflusso di liquidità e può cambiare la direzione del mercato. Esaminando l'andamento dei prezzi, i livelli chiave e gli eventi che si sono verificati, è possibile decidere se continuare ad affidarsi al bias iniziale o apportare modifiche al piano di trading.
Bilanciare creatività e disciplina
L’impostazione di un bias giornaliero non è una scienza esatta, ma un mix di arte e strategia. Nel corso del tempo, l'esperienza migliora la capacità di interpretare i segnali del mercato e quindi di riconfigurare il bias. Saper ragionare in modo creativo nell’ambito di un framework strutturato ed esibire costantemente flessibilità è imprescindibile per fare day trading. Utilizza il tuo bias come guida, ma non esitare a rivederlo quando il mercato volge in un’altra direzione.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Volume Profile, parte 3: sacche di aria caldaBenvenuti alla puntata finale della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile. Nelle parti precedenti, ci siamo soffermati sugli elementi essenziali del Volume Profile e sulle tecniche per scovare i livelli occulti di mercato. In quest’ultima parte, approfondiremo come operare sui breakout mediante il concetto di sacche di aria calda, ossia quelle aree in cui il mercato si muove efficacemente da una zona a elevato volume a un'altra.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Il concetto di sacche d'aria calda
Le origini del concetto delle sacche d’aria calda sono da ricercarsi nell’efficienza del mercato. Un mercato efficiente cerca incessantemente l’equilibrio spostando il prezzo verso livelli con una più elevata attività di trading. In pratica, il mercato fluttua da un’area a elevata partecipazione a un’altra, stando alla larga da quelle zone a basso volume dove l’accettazione dei prezzi è meno consolidata.
Per sacche di aria calda si intendono gli spazi di prezzo tra queste zone ad alto volume in cui non si è ancora sviluppato un marcato consenso nel mercato. Tali aree possono fungere da zone a transito rapido in cui i prezzi fluttuano rapidamente, con il mercato che passa da un’area ad alto volume a quella successiva.
Tecnica: trading sui breakout tra zone ad alto volume
Step 1: mappa le aree ad alto volume con l'indicatore SVP HD
Applica l'indicatore SVP HD: inizia applicando l'indicatore Session Volume Profile High Definition (SVP HD) a un grafico orario a candele. Questo indicatore aiuta a individuare le aree a elevato volume mostrando la concentrazione dell'attività di trading all'interno di ciascuna sessione.
Identifica le zone ad alto volume: osserva dove si concentrano più punti di controllo (Points of Control - POC) in diverse sessioni. Tali cluster indicano le aree con un elevato volume di trading e rappresentano le zone ad alto volume.
Grafico orario a candele del greggio Brent con l’indicatore SVP HD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: prova a fare trading sui breakout con l’ausilio dei catalizzatori tecnici
Rimuovi l’SVP HD per maggiore chiarezza: per focalizzarti meglio sulle opportunità di trading, rimuovi l'indicatore SVP HD dal tuo grafico. Ciò agevola la rappresentazione visiva dell’andamento dei prezzi e dei pattern tecnici senza che i dati sul volume ingenerino confusione.
Individua i pattern di breakout: ricerca pattern tecnici che segnalano un breakout, tipo il triangolo simmetrico dell'esempio seguente.
Grafico orario a candele del greggio Brent: pattern di consolidamento di un triangolo all'interno di una zona a elevato volume
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: opera sui breakout
Entrata: una possibile applicazione consiste nell'entrare nell’operazione quando il prezzo fuoriesce dal pattern e si sposta verso la successiva zona a elevato volume. Questo approccio sfrutta la tendenza del mercato a spostarsi in maniera efficiente tra aree ad alto volume.
Grafico orario a candele del greggio Brent: breakout del triangolo
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Grafico orario a candele del greggio Brent: target colpito
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Ci auguriamo che la nostra miniserie sull'analisi del Volume Profile abbia aperto il campo a nuove riflessioni e approfondimenti per le tue strategie di trading. Soffermandosi sulla distribuzione del volume di trading a diversi livelli di prezzo, l'analisi del Volume Profile consente di spingersi oltre le tradizionali dinamiche dei prezzi, individuando livelli occulti di supporto e resistenza che non sono immediatamente visibili.
La mappatura delle zone ad alto volume attraverso indicatori quali SVP HD e VRVP può aiutare a scovare aree chiave del mercato in cui si verifica una sostenuta attività di trading. Comprendere il modo in cui i mercati si muovono in maniera efficiente tra queste zone offre preziose opportunità di breakout, soprattutto con l’ausilio dei catalizzatori tecnici.
Integrando questi metodi in una routine di trading, è possibile migliorare il proprio processo decisionale, prevedere le oscillazioni di mercato più accuratamente e gestire il rischio in maniera efficace. Grazie per averci seguito in questo viaggio nell'analisi del Volume Profile: ti auguriamo un trading più consapevole e ricco di successi!
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Volume Profile, parte 2: livelli occulti di mercatoBenvenuti alla seconda puntata della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile. Mentre l'analisi tradizionale dei supporti e delle resistenze si sofferma sugli estremi visibili dell'andamento dei prezzi, quella del Volume Profile offre un peculiare vantaggio: la capacità di scovare sacche nascoste di volume che possono fungere da marcati livelli di supporto o resistenza, seppur occultati. Questi livelli sono spesso invisibili a occhio nudo, ma gli indicatori di Volume Profile possono farli venire alla luce. Soffermiamoci dunque su due tecniche in grado di rilevare questi livelli occulti di mercato.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Supporto e resistenza classici e livelli occulti
L'analisi dei classici supporti e delle resistenze pone tipicamente l'accento sugli estremi di prezzo, ossia i massimi e i minimi di swing in cui il mercato ha precedentemente invertito la rotta o ha raggiunto un impasse. Sebbene questi livelli siano indubbiamente importanti, non sono tutto. L’analisi del Volume Profile, invece, rivela dove si è verificata una significativa attività di trading nella struttura dell'andamento dei prezzi, non solo alle estremità. Ciò può rivelare livelli occulti di supporto e resistenza che non sono immediatamente evidenti, ma che sono fondamentali per la comprensione delle dinamiche di mercato.
Tecnica 1: mappatura dei livelli occulti con l'indicatore SVP HD
La prima tecnica fa uso dell'indicatore Session Volume Profile High Definition (SVP HD) su un grafico orario a candele per rilevare i livelli occulti di supporto e resistenza. Ecco come funziona:
Step 1: applicare l'indicatore SVP HD – Sul grafico orario a candele, applicare l'indicatore SVP HD. Questo strumento traccia la distribuzione del volume all'interno di ciascuna sessione di trading, offrendo un esaustivo spaccato di dove si è concentrata l'attività di trading.
Greggio Brent con l'indicatore SVP HD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: individuare i Points of Control (POC) – Ogni sessione ha un Point of Control (POC), ovvero il livello di prezzo con il volume di scambi più elevato per quel dato periodo. Mappando tali POC su più sessioni, iniziano a emergere dei cluster in cui i POC si concentrano nella stessa area.
Greggio Brent con mappatura dei POC
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: localizzare le zone ad alto volume – Le aree con un'elevata concentrazione di POC rappresentano le zone ad alto volume. Queste zone fungono sovente da livelli occulti di supporto o resistenza. A differenza dei classici supporti e resistenze, che si basano su estremi di prezzo visibili, questi livelli occulti riflettono i punti in cui il mercato ha trovato un consenso nel corso di diverse sessioni, rendendoli teoricamente più intensi.
Zone ad alto volume del greggio Brent
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Tecnica 2: stabilire i livelli occulti confluenti con l'indicatore VRVP
La seconda tecnica si avvale dell'indicatore Visible Range Volume Profile (VRVP) su un grafico giornaliero a candele, relativamente a un periodo di un anno, per determinare i livelli confluenti occulti. Il processo è il seguente:
Step 1: applicare l'indicatore VRVP – Sul grafico giornaliero a candele, impostare il timeframe relativo agli ultimi dodici mesi e applicare l'indicatore VRVP. Ciò mostrerà la distribuzione del volume per l’intero range visibile, evidenziando i nodi ad alto e basso volume.
Oro (XAU/USD) con indicatore VRVP
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: identificare i nodi ad alto volume (HVN) – Gli HVN sono livelli di prezzo in cui l’attività di trading è stata sostenuta. Questi nodi coincidono il più delle volte con i livelli occulti di supporto o resistenza.
Oro (XAU/USD) con High Volume Nodes Extended
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: utilizzare le oscillazioni chiave e il VWAP per la confluenza – Per rafforzare l’analisi, occorre ancorare il prezzo medio ponderato per il volume (Volume Weighted Average Price - VWAP) ai punti di inflessione chiave del grafico. Va poi combinato con i nodi ad alto volume individuati dall'indicatore VRVP e con le oscillazioni chiave dei prezzi. Quando più indicatori si allineano, tali livelli confluenti consentono di focalizzarsi sulla struttura chiave del mercato.
Oro (XAU/USD) con indicatore VRVP
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Individuando i livelli occulti di mercato attraverso l'analisi del Volume Profile, è possibile ottenere una migliore comprensione della struttura del mercato che trascende i tradizionali supporti e le resistenze. Queste tecniche forniscono un quadro più chiaro di dove si trovi il vero equilibrio del mercato, così da poter prendere decisioni di trading più consapevoli.
Nella parte finale di questa serie, Parte 3: sacche di aria calda , vedremo come utilizzare l'analisi del Volume Profile per fare trading sui breakout in aree con volumi modesti.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Volume Profile, parte 1: le nozioni di baseBenvenuti alla prima puntata della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile, una tecnica che è in grado di aggiungere una nuova dimensione al price action trading. Iniziamo esaminando le nozioni di base dell'analisi del Volume Profile, i suoi componenti essenziali e perché è uno strumento indispensabile nell’arsenale di un trader.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Capire l'analisi del Volume Profile
L'analisi del Volume Profile rivela la distribuzione del volume di trading a diversi livelli di prezzo in un dato periodo. A differenza dei tradizionali grafici del volume, che lo aggregano in base a intervalli di tempo, il Volume Profile si focalizza sulla distribuzione del volume tra i vari livelli di prezzo. Questo metodo fornisce un peculiare spaccato dei punti in cui si verifica una sostenuta attività di trading, aiutando i trader a localizzare livelli chiave di supporto e resistenza.
Tipi di indicatori di Volume Profile
Sebbene siano disponibili numerosi indicatori di Volume Profile su TradingView, la nostra serie si soffermerà in particolare sui seguenti due:
1. Visible Range Volume Profile (VRVP)
Descrizione: l'indicatore VRVP mostra la distribuzione del volume all'interno del range visibile del grafico. Aiuta a rilevare le aree ad alto e basso volume in base all'intervallo di prezzo visibile in un dato momento.
Utilizzo: ideale per comprendere la distribuzione del volume su archi di tempo più lunghi. È un indicatore estremamente flessibile, in quanto è in grado di localizzare le sacche ad alto e basso volume nell'intervallo visibile sul grafico, indipendentemente dal timeframe selezionato.
Indicatore VRVP: Grafico orario a candele di FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
2. Session Volume Profile High Definition (SVP HD)
Descrizione: l'indicatore SVP HD fornisce dettagliati profili di volume nell’ambito di date sessioni di trading. Calibra il livello di dettaglio in base al grado di zoom del grafico, offrendo uno spaccato ad alta definizione del volume di attività intraday.
Utilizzo: è utile per analizzare il volume di attività intraday, ponendo particolare enfasi su specifiche sessioni di trading. Fornisce una panoramica dell'evoluzione giornaliera del volume dei mercati.
Indicatore SVP HD: Grafico orario a candele di FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Componenti chiave dell'analisi del Volume Profile
Value Area (Va): la Value Area rappresenta l'intervallo di prezzo in cui ha luogo circa il 70% del volume totale di trading. Indica il range all'interno del quale si concentra la maggior parte degli scambi. Rispecchia l'equilibrio del mercato e rivela dove si è svolta la maggior parte dell'attività di trading.
High Volume Node (HVN): gli HVN sono livelli di prezzo segnati da un'elevata attività di trading, che indicano aree con sensibile congestione dei prezzi e liquidità. Gli HVN possono fungere da rilevanti livelli di supporto o resistenza in funzione del rispettivo volume storico di trading.
Point of Control (POC): il Point of Control è il livello di prezzo con il più alto volume di trading durante un dato periodo. Rappresenta sovente il “prezzo equo” in cui si è verificato il maggior numero di scambi. Il POC funge da punto di riferimento chiave per potenziali supporti o resistenze, evidenziando dove è stato raggiunto il consenso nel mercato.
Low Volume Node (LVN): gli LVN sono livelli di prezzo caratterizzati da un'attività di trading alquanto bassa, che rappresentano aree con una congestione minima dei prezzi.
Indicatore VRVP: Grafico giornaliero a candele del greggio Brent
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Perché l'analisi del Volume Profile è fondamentale
L'analisi del Volume Profile offre diversi e importanti vantaggi che possono migliorare la comprensione dei mercati e il processo decisionale.
1. Individuare i livelli chiave di prezzo:
Uno dei principali vantaggi dell'analisi del Volume Profile è la sua capacità di evidenziare le aree caratterizzate da un ingente volume di scambi. Tali aree sono cruciali perché rivelano dove si sono verificate grandi quantità di acquisti e vendite, che spesso fungono da evidenti livelli di supporto e resistenza. Individuando questi livelli chiave di prezzo, i trader possono prevedere meglio potenziali inversioni o continuazioni di prezzo. Ad esempio, un livello di prezzo con un volume elevato indica che vi è consenso tra gli operatori di mercato, il che ne fa un probabile candidato per un futuro supporto o resistenza. Questi dati consentono ai trader di inserire ordini stop-loss più puntuali, individuare punti di ingresso strategici e posizionare target di profitto con maggiore disinvoltura. Approfondiremo come fare tutto ciò nella seconda parte!
2. Rivela il sentiment di mercato:
Il Volume Profile non si limita a evidenziare dove si è verificata l'attività di trading, ma fornisce anche indicazioni sul sentiment di fondo del mercato. Osservando la distribuzione del volume a vari livelli di prezzo, i trader possono dedurre se il mercato è dominato da un sentiment rialzista o ribassista. Ad esempio, una concentrazione di volumi a livelli di prezzo più elevati potrebbe indicare un forte interesse all'acquisto, ossia che il mercato è rialzista. Invece, un rilevante volume a livelli di prezzo più bassi potrebbe essere indicativo di pressione di vendita, ovvero che il mercato è in una fase ribassista. La comprensione del sentiment del mercato attraverso il Volume Profile consente ai trader di stimare l’intensità dei trend in atto e di individuare potenziali punti di inversione in cui il sentiment potrebbe mutare direzione.
3. Migliora le decisioni di trading:
Grazie agli spunti offerti dall'analisi del Volume Profile, i trader possono prendere decisioni più consapevoli in merito alle loro operazioni. Comprendendo dove si è avuta una frenetica attività di trading, è possibile valutare meglio la validità dei livelli di prezzo, decidere quando entrare o uscire dalle operazioni e gestire il rischio in maniera più efficace. Ad esempio, se un trader si accorge che il prezzo si sta avvicinando a un nodo ad alto volume (High-Volume Node - HVN), potrebbe prevedere un rallentamento delle fluttuazioni dei prezzi o una potenziale inversione, rivedendo opportunamente la propria strategia. Di contro, i nodi a basso volume (Low-Volume Nodes - LVN) possono indicare aree in cui il prezzo potrebbe oscillare rapidamente, offrendo opportunità per effettuare operazioni su breakout.
Conclusioni
In sostanza, l'analisi del Volume Profile fornisce ai trader un quadro più chiaro del contesto del mercato, consentendo loro di prendere decisioni fondate su una migliore comprensione dell'andamento dei prezzi e delle dinamiche volumetriche.
Nella seconda parte vedremo come individuare i livelli occulti di mercato che non balzano immediatamente agli occhi sui tradizionali grafici di prezzo. Analizzeremo i livelli più profondi della struttura del mercato e scopriremo come applicare questi spunti al price action trading.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Primi passi verso l'analisi ciclica con tradingviewIn modo semplice e il piu chiaro possibile mi avventuro nel fissare i principi dell'analisi ciclica facendo vedere come utilizzo tragingview per capire il comportamento del mercato. La finalità è esclusivamente di studio e di approfondimento e sono graditi i commenti. Per mettersi in contatto diretto potranno essere utilizzati gli strumenti e la messaggistica messa a disposizione da tradingview. Sono graditi i commenti anche critici.