Da zero a Profittevole! IL BREAKOUT STRUTTURALEContinuiamo con questa rubrica di formazione.
Oggi vedremo che cos'è un breakout strutturale.
Come possiamo osservare dall'immagine, abbiamo una struttura rialzista con continui HH e HL. Il punto di dominance dei buyers, crea un nuovo massimo, da questo impulso ne consegue un ritracciamento, che porta ad un HL.
Questo meccanismo continua fino a che i SELLERS non prendono il sopravvento , creando quindi un cambio di DOMINANCE.
Quando abbiamo un cambio di dominance, coloro che comandano il mercato sono cambiati. Abbiamo quindi un cambio della struttura, in questo caso, da rialzista a ribassista.
Il concetto di struttura (che abbiamo visto nel post precedente) e quello di dominance, sono fondamentali per capire chi sta comandando il mercato e quindi per comprendere la direzionalità dell'asset.
Per eventuali domande e/o chiarimenti, non esitate a scriverci qui sotto nei commenti!
X-indicator
Da zero a Profittevole! La STRUTTURAIn questa prima lezione, partiremo con il definire che cos'è una struttura di mercato, cercando di capire la sua importanza e le 2+1 tipologie in cui si può presentare.
La struttura di mercato è quindi un susseguirsi di ONDE, le quali possono formare una struttura rialzista o ribassista. Ogni onda è composta da un IMPULSO e un RITRACCIAMENTO.
Come detto prima, possiamo quindi avere 2 (+1) tipi di struttura di mercato:
1-Per individuare un "trend" a rialzo è necessario che il prezzo crei una successione di massimi e minimi crescenti;
2-Per individuare un "trend" a ribasso è necessario che il prezzo crei una successione di massimi e minimi decrescenti;
Ma perchè è così importante comprendere il concetto di struttura di mercato? È fondamentale perchè ogni strategia profittevole si basa su questo concetto, è il primo tassello di ogni piano di trading. Capire la direzionalità dell'asset è infatti la skill più importante che dobbiamo apprendere.
Nella prossima lezione continueremo a parlare della struttura, andando sempre più nello specifico, introducendo il concetto di BREACKOUT STRUTTURALE!
Per eventuali domande e/o chiarimenti, non esitate a scrivere qui sotto nei commenti!
La distribuzione di Wyckoff spiegata semplice!La fase di distribuzione ha caratteristiche opposte alla fase di accumulazione.
Si sviluppa in seguito ad un approdo del prezzo in una zona premium, dove l’uomo composito trova conveniente (in termini di RR) la distribuzione finale dei profitti e l’accumulo di posizioni short.
Ugualmente alle fasi di accumulazione, abbiamo il prezzo che staziona in un range più o meno definito, inducendo gli investitori ad entrare a mercato in seguito a falsi breakout e riassorbimenti, solo quando la pressione di acquisto è completamente assorbita e l’offerta è ai massimi abbiamo l’uscita dal range di distribuzione e l’inizio del Mark-Down
ORARI SESSIONI FOREX ( FUSO ORARIO ITALIANO)Ciao traders, gli orari delle sessioni porteranno la tua operatività nei mercati al next level, il cambiamento significativo lo noterai nella gestione del tempo, se sei un aspirante trader non sarai più costretto a stare H24 davanti ai grafici.. (mito sfatato) ;)
Scherzi a parte, hai capito bene sarai Tu a scegliere come, dove e quando tradare, andiamo subito al fuso orario GMT:
FX (GMT)
-Sidney —> 22:00 - 6:00
-Tokyo —> 00:00 - 8:00
-London —> 8:00 - 16:00
-NewYork —> 13:00 - 21:00
Coppie per:
Sidney-Tokyo = 00:00 - 6:00
Tokyo-London = 8:00
London-NewYork = 13:00 - 16:00
Esempio per Tokyo-London: GBP/JPY
FX (ORA INVERNALE ITA)
-Sidney —> 23:00 - 7:00
-Tokyo —> 1:00 - 9:00
-London —> 9:00 - 17:00
-NewYork —> 14:00 - 22:00
Coppie per:
Sidney-Tokyo = 1:00 - 7:00
Tokyo-London = 9:00
London-NewYork = 14:00 - 17:00
Fx (ORA ESTIVA ITA)
-Sidney —> 00:00 - 8:00
-Tokyo —> 2:00 - 10:00
-London —> 10:00 - 18:00
-NewYork —> 15:00 - 23:00
Coppie per:
Sidney-Tokyo = 2:00 - 8:00
Tokyo-London = 10:00
London-NewYork = 15:00 - 18:00
Tips per Individuare attraverso un indicatore gratuito la sessione:
-Indicatori:
Cerca per: Kill Zones (oscarvs)
Rosso: Tokyo session
(Durante questa sessione solo nelle ore di coincidenza tra le coppie trado CAD/JPY)
Giallo: London session
(Durante questa sessione solo nelle ore di coincidenza tra le coppie trado GBP/JPY)
Grigio: New York session
(Durante questa sessione trado XAUUSD - USDWTI - NAS100)
Buon Trading!
Alla scoperta dell'Ichimoku: Tenkan e KijunCon queste piccole piccole mi piacerebbe far scoprire questo strumento di analisi tecnica che mi ha tanto affascinato, l'Ichimoku.
In questa caso vediamo le prime 2 componenti dell'indicatore:
-TENKAN SEN
La Tenkan sen, linea blu sul grafico, è una media che viene calcolata sommando il prezzo massimo e il prezzo minimo della candela, diviso per 2, calcolata su 9 periodi. Il particolare metodo di calcolo la fa risultare differente rispetto alle solite MA o EMA utilizzate
-KIJUN SEN
La Kijun sen, linea gialla sul grafico, differisce dalla precedente perché è calcolata su 26 periodi, perciò è più affidabile sul medio periodo.
I segnali forniti sono sia sugli incroci delle 2 medie, oppure dell'incrocio del prezzo su una delle 2 medie.
Ovviamente, come tutte le medie possono offrire dei falsi positivi, che, nel caos dell'Ichimoku, vengono esclusi con altri indicatori.
la Kijun in particolare, si dimostra supporto/resistenza forte quando è piatta, perciò se rotta sarà un segnale molto importante.
Se questo contenuto ti è sembrato interessante fammelo sapere con un commento
TTS long video tutorialIn questo video provo a condividere la TTS ( Tecnica tacco a spillo) rivisitata, riadattata e ridenominata dalla sottoscritta in collaborazione con altri due colleghi e amici.
Spero che questo video sia abbastanza chiaro e gradito.
Nel video prendo di riferimento un trade andato in profit ieri su EURUSD, pubblicato e aggiornato in Analisi.
Vi chiedo cortesemente di darmi un feedback e vi ringrazio anticipatamente. Non sono brava a fare video ma si può sempre migliorare.
Nel prossimo tratteremo la TTS short e in seguito la TTS reversal
Buon trading a tutti!
Pattern candlestick di mio riferimento. Ho aggiornato il mio specchietto dei pattern di riferimento.
L'ultimo pattern e/o strategia o tecnica come la vogliamo chiamare, l'ho riadattata completamente per il mio modo di fare trading e cioè rilassato, dinamico ma allo stesso tempo conservativo.
Il nome TTS ( Tecnica tacco a spillo) nasce da una condivisione con altri due colleghi, di conseguenza è di pura fantasia ( la nostra hahahhahhah); I due colleghi che ho citato hanno fatto un corso in comune ma loro per lavoro non riescono a tradare in maniera continuativa, da qui la volontà e la voglia da parte mia di mettergli a disposizione qualcosa di semplice e quasi automatico.
La TTS è di facile apprendimento, è l'unica con indicatori ( che a me non piacciono e non uso) e provandola e riprovandola ho visto che da i suoi frutti 8 su 10.
Ho deciso di inserirla nel mio ménage quotidiano partendo dalla prossima settimana.
Il grafico sarà sempre a candele e si può operare su tutti i mercati.
A loro ho già inviato un video ( non sono bravissima in questo) proverò in questa sede a spiegarlo scrivendo, qualora riuscissi proverò a fare un video ben organizzato e non esiterò a pubblicarlo, vedremo.
Per il resto con il tempo a disposizione condividerò la spiegazione degli altri pattern di mio riferimento, che ripeto non sono di mia invenzione, io ho solo la mia gestione e di quella ho la paternità ( nel mio caso la maternità ahhahahh).
Sorridete sempre, divertitevi ed evolvete!
Buon trading a tutti e buon weekend!
FibonacciRitracciamenti di Fibonacci: cosa sono
Quando si fa trading si sente spesso parlare dei ritracciamenti di Fibonacci, un matematico pisano, Leonardo di Pisa, vissuto nel XIII secolo, al quale si deve la famosa serie numerica.
La successione di Fibonacci, anche nota come successione aurea, in matematica indica una successione di numeri interi positivi in cui ogni numero, a cominciare dal terzo (2), è la somma dei due precedenti. Si avrà così una serie di numeri che comincerà così:
1-1-2-3-5-8-13-21...
La caratteristica unica di questa serie è il rapporto costante che c’è tra particolari abbinamenti dei numeri che fanno parte della successione. Il rapporto di due numeri consecutivi di questa serie tende a 1,618 man mano che la serie tende all’infinito.
Questo rapporto che viene chiamato “Golden mean” è noto fin dall’antichità e ha legami con gli altri settori. In matematica i numeri di Fibonacci sono legati in qualche modo alla sezione aurea, alla sequenza di Farey, alle frazioni continue anche ai frattali. In fisica sussiste il legame con la teoria delle stringhe, nella biologia, nella musica, nell’economia, nell’arte, ma anche nell’elettrotecnica e nell’informatica.
I ritracciamenti di Fibonacci, quelli usati nell’analisi tecnica, altro non sono che dei valori percentuali (23,6%, 38,2%, 50%, 61,8%, 100%) che derivano dal rapporto costante tra particolari abbinamenti dei numeri che fanno parte della successione.
Sono livelli particolarmente significativi ed attentamente monitorati da parte degli investitori mentre implementano le proprie decisioni strategiche. Tra tutti i livelli precedentemente elencati quello del 50% è sicuramente il più importante ai fini operativi. Tuttavia anche i livelli di ritracciamento del 38,2% e del 61,8% sono altresì importanti per le ragioni che verranno trattate di seguito.
È bene precisare che questi valori di ritracciamento non vogliono essere dei livelli invalicabili, ma solo livelli sensibili o psicologici al quale è probabile attendere una reazione dei prezzi nei mercati finanziari.
Ritracciamenti di Fibonacci: come si tracciano?
I valori dei ritracciamenti di Fibonacci vengono espressi per comodità senza il simbolo percentuale: 23.6, 38.2, 50, 61.8, 100 (talvolta si trova anche il livello di 76.4, di scarsa importanza). Il matematico pisano non ci fornisce, tramite la sua successione, i livelli di 50 e 100, che si aggiungono agli altri come elementi funzionali all’analisi della forza di un trend.
I ritracciamenti di Fibonacci, infatti, si disegnano a partire da un trend dominante.
Indicatore Sessione di MercatoSi tratta di un indicatore di sessione di trading GMT del mercato Forex che può essere meglio descritto come un orologio di trading mondiale. Fornisce orari per cinque sessioni di trading, comprese le sessioni di Sydney, Tokyo, Francoforte, Londra e New York.
Il mercato Forex è disponibile a tutte le ore del giorno, sette giorni su sette. Ogni giorno di trading è diviso in tre sessioni principali, tra cui quella asiatica, europea e nordamericana.
Le caratteristiche dei movimenti di prezzo e la volatilità del mercato variano con l'ora del giorno del mercato. Per esempio, durante la sessione asiatica, si possono vedere movimenti di prezzo più lenti rispetto alle sessioni di Londra o New York. A seconda del tuo stile di trading, è importante decidere il momento più appropriato per programmare le tue operazioni. Inoltre, il tuo programma di trading gioca un ruolo importante nello sviluppo della tua strategia di entrata e uscita.
Rilevamento automatico del fuso orario. L'indicatore rileva automaticamente l'ora locale di un trader in base alle impostazioni del computer. Questa funzione ti solleva dalla necessità di convertire l'universale nell'ora locale.
Modalità di visualizzazione semplificata su intervalli di tempo più elevati. Una sessione di trading di solito dura 8 ore. Il periodo di tempo specificato può essere visualizzato come rettangolo solo su intervalli di tempo inferiori come M1, M5, M15 e M30. A partire da H1, non ha senso disegnare rettangoli. Pertanto, solo l'apertura della sessione di negoziazione più vicina è indicata come linea verticale su timeframe più elevati.
Sfondo semitrasparente di rettangoli che contrassegnano le sessioni di trading. Quando abilitato, l'indicatore non interferirà con il lavoro con il tuo grafico e ti consentirà anche di visualizzare correttamente le sessioni di trading sovrapposte. Se necessario, puoi disabilitare il riempimento nelle impostazioni dell'indicatore e mantenere solo i contorni dei rettangoli.
Visualizzazione non solo delle sessioni attuali ma anche passate e future. Puoi decidere autonomamente quali sessioni devono essere visualizzate sul grafico e impostare il numero di sessioni da visualizzare nelle impostazioni.
Indicatore di Sessioni Toky0 Londra New YorkMIGLIOREMENTI DEL TRADING
Si tratta di un indicatore di sessione di trading GMT del mercato Forex che può essere meglio descritto come un orologio di trading mondiale. Fornisce orari per cinque sessioni di trading, comprese le sessioni di Sydney, Tokyo, Francoforte, Londra e New York.
Il mercato Forex è disponibile a tutte le ore del giorno, sette giorni su sette. Ogni giorno di trading è diviso in tre sessioni principali, tra cui quella asiatica, europea e nordamericana.
Le caratteristiche dei movimenti di prezzo e la volatilità del mercato variano con l'ora del giorno del mercato. Per esempio, durante la sessione asiatica, si possono vedere movimenti di prezzo più lenti rispetto alle sessioni di Londra o New York. A seconda del tuo stile di trading, è importante decidere il momento più appropriato per programmare le tue operazioni. Inoltre, il tuo programma di trading gioca un ruolo importante nello sviluppo della tua strategia di entrata e uscita.
Rilevamento automatico del fuso orario. L'indicatore rileva automaticamente l'ora locale di un trader in base alle impostazioni del computer. Questa funzione ti solleva dalla necessità di convertire l'universale nell'ora locale.
Modalità di visualizzazione semplificata su intervalli di tempo più elevati. Una sessione di trading di solito dura 8 ore. Il periodo di tempo specificato può essere visualizzato come rettangolo solo su intervalli di tempo inferiori come M1, M5, M15 e M30. A partire da H1, non ha senso disegnare rettangoli. Pertanto, solo l'apertura della sessione di negoziazione più vicina è indicata come linea verticale su timeframe più elevati.
Sfondo semitrasparente di rettangoli che contrassegnano le sessioni di trading. Quando abilitato, l'indicatore non interferirà con il lavoro con il tuo grafico e ti consentirà anche di visualizzare correttamente le sessioni di trading sovrapposte. Se necessario, puoi disabilitare il riempimento nelle impostazioni dell'indicatore e mantenere solo i contorni dei rettangoli.
Visualizzazione non solo delle sessioni attuali ma anche passate e future. Puoi decidere autonomamente quali sessioni devono essere visualizzate sul grafico e impostare il numero di sessioni da visualizzare nelle impostazioni.
Vwap Cose ? a Cosa può Servirè ?Prezzo medio ponderato per il volume (VWAP): definizione e calcolo
Qual è il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP)?
Il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) è un indicatore di analisi tecnica utilizzato sui grafici intraday che si azzera all'inizio di ogni nuova sessione di trading.
È un benchmark di trading che rappresenta il prezzo medio a cui un titolo è stato scambiato durante la giornata, in base sia al volume che al prezzo.
VWAP è importante perché fornisce ai trader informazioni sui prezzi sia dell'andamento che del valore di un titolo.
PUNTI CHIAVE
Il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) appare come una singola riga sui grafici intraday.
Sembra simile a una linea media mobile, ma più uniforme.
VWAP rappresenta una visione dell'azione dei prezzi durante la sessione di negoziazione di un singolo giorno.
I commercianti al dettaglio e professionisti possono utilizzare il VWAP per aiutarli a determinare le tendenze dei prezzi infragiornalieri.
VWAP in genere è più utile per i trader a breve termine.
Comprensione del prezzo medio ponderato per il volume
Il VWAP viene calcolato sommando i dollari scambiati per ogni transazione (prezzo moltiplicato per il volume) e poi dividendo per il totale delle azioni scambiate.
VWAP = Prezzo Tipico Cumulativo x Volume/Volume Cumulativo
Dove Prezzo tipico = Prezzo alto + Prezzo basso + Prezzo di chiusura/3
Cumulativo = totale dall'apertura della sessione di negoziazione.
Come calcolare il VWAP
Aggiungendo l'indicatore VWAP a un grafico in streaming, il calcolo verrà effettuato automaticamente. Tuttavia, per calcolare tu stesso il VWAP, procedi nel seguente modo.
Assumi un grafico di 5 minuti. Il calcolo è lo stesso indipendentemente dall'intervallo di tempo intraday utilizzato.
Trova il prezzo medio a cui è stata scambiata l'azione nei primi 5 minuti della giornata. Per fare ciò, aggiungi il massimo, il minimo e la chiusura, quindi dividi per tre . Moltiplicalo per il volume per quel periodo. Registra il risultato in un foglio di calcolo, sotto la colonna PV.
Dividi PV per il volume per quel periodo. Questo produrrà il VWAP.
Per mantenere il VWAP per tutto il giorno, continuare ad aggiungere il valore PV di ciascun periodo ai valori precedenti. Dividi questo totale per il volume totale fino a quel punto.
Per semplificare il passaggio 3 in un foglio di calcolo, creare colonne per PV cumulativo e volume cumulativo e applicarvi la formula.
Come viene utilizzato VWAP?
VWAP è utilizzato in modi diversi dai trader. I trader possono utilizzare VWAP come strumento di conferma della tendenza e costruire regole di trading attorno ad esso. Ad esempio, possono considerare sottovalutate le azioni con prezzi inferiori al VWAP e sopravvalutate quelle con prezzi superiori. Se i prezzi al di sotto del VWAP si spostano al di sopra di esso, i trader potrebbero andare long sul titolo. Se i prezzi al di sopra del VWAP si spostano al di sotto di esso, possono vendere le loro posizioni o aprire posizioni corte .
Gli acquirenti istituzionali, compresi i fondi comuni di investimento, utilizzano VWAP per aiutare a entrare o uscire dalle azioni con il minor impatto possibile sul mercato. Pertanto, quando possono, le istituzioni cercheranno di acquistare al di sotto del VWAP o di vendere al di sopra di esso. In questo modo le loro azioni spingono il prezzo verso la media, invece che lontano da essa.
IL MOVIMENTO DEI PREZZI È CASUALE?IL MOVIMENTO DEI PREZZI È CASUALE?
The quarters..
Si ritiene che il movimento dei prezzi nei mercati finanziari sia casuale e caotico. La teoria dei quarti suggerisce un modello chiaro nel movimento dei prezzi, sfidando l'idea che il movimento dei prezzi sia casuale. La teoria dei quarti organizza le fluttuazioni giornaliere del cambio di valuta in modo sistematico e ordinato.
I Large Quarter Point fungono da livelli di supporto/resistenza costanti, nonché obiettivi di prezzo familiari e invariabili. Si prevede che un breakout di prezzo rialzista al di sopra di un Large Quarter Point mirerà al Large Quarter Point sopra, e un breakout ribassista al di sotto di un Large Quarter Point potrebbe sfidare il Large Quarter Point al di sotto.
The Quarters TheoryLa Teoria dei Quarti .
Semplifica il processo decisionale nel commercio di cambi attraverso l'uso di una nuova metodologia rivoluzionaria applicata al comportamento dei prezzi dei tassi di cambio delle valute e agli sviluppi di tendenza nel mercato Forex.
La Teoria dei Quarti e offre molti esempi di mercato reali, variazioni e strategie di trading Forex innovative. Ilian Yotov, uno stratega Forex di lunga data, offre una nuova bussola affidabile per aiutarti a navigare nella complessità delle fluttuazioni giornaliere dei prezzi delle valute.
Le sue intuizioni uniche portano a decisioni di trading costantemente migliori e aiutano a massimizzare i tuoi risultati di trading. Il metodo "Quarters Theory" presentato dall'autore introduce un nuovo approccio al trading di valuta estera .
Offre tecniche di trading innovative che combinano la metodologia della Teoria dei Quarters con l'analisi fondamentale e tecnica. Fornisce strategie Forex proprietarie che investitori e trader di tutti i livelli di competenza possono utilizzare per ottenere rendimenti significativi .
Con The Quarters Theory come guida, otterrai rapidamente quel vantaggio in più che ti aiuterà a prendere decisioni più redditizie nelle tue attività di trading Forex.
Volumi ?
Volume alla volta: Questo è il classico volume che si può vedere
verticalmente sul grafico. Ha a che fare con il numero di contratti scambiati
entro un certo periodo di tempo. Ci dice quando i grandi operatori sono
attivi.
Volume al prezzo: è il profilo del volume e può essere visto sotto
forma di barre orizzontali. Ci dice il numero di contratti negoziati all'interno
di un certo livello di prezzo. Ci dice dove si è svolta questa attività dei
grandi operatori.
Come si vede, entrambi ci forniscono informazioni diverse sulla stessa azione
(l'attività professionale), il volume al tempo ha a che fare con il quando mentre il
volume al prezzo ha a che fare con il dove.
Il Weis Wave Volume .
Questa tipologia di indicatore permette di rilevare il volume e lo organizza in dei grafici a onde. Permette quindi di ottenere delle serie di onde di vendita e di acquisto. In altre parole, porta il volume in una dimensione diversa e permette ai trader di cogliere meglio la connessione fra l’azione del prezzo e il volume.
In relazione agli altri tipi di indicatori volumetrici, il Weis Wave Volume è l’indicatore più complesso e funziona diversamente rispetto agli altri. Esso è un indicatore che considera il volume di mercato e lo organizza in due grafici a linee che evidenziano in modo chiaro i punti di inflessione e le aree del rapporto offerta/domanda.
Cosè il Footprint ?Introduzione Footprint è un indicatore per scambiare il flusso degli ordini con l'impronta. Footprint visualizza i dati del nastro (ask e bid ticks) come barre di footprint. L'indicatore mostra anche un pannello statistico che aiuta il trader a interpretare i dati in modo rapido e semplice con potenti strumenti come analisi delta, analisi delle divergenze, struttura del volume, trade finiti negli estremi. Caratteristiche Footprint è un indicatore altamente personalizzabile. Le funzionalità possono essere attivate o meno su richiesta. Anche ciò che può essere visualizzato e come verrà visualizzato (posizione, colore, dimensione) è completamente personalizzabile. Le serie Footprint sono disponibili tramite l'interfaccia di programmazione per le persone interessate alla programmazione con indicatori. Ad esempio double GetDelta(int barsIndex) restituirà il valore di Delta per la barra. Si prega di fare riferimento alla scheda prodotto per maggiori dettagli.
Che cosè il VWAP ?
L’indicatore VWAP, la cui abbreviazione è volume-weighted average price, è uno strumento di analisi tecnica che calcola il prezzo medio ponderato per i volumi scambiati di un asset specifico. Il VWAP fornisce ai trader e agli investitori i dati sul prezzo medio di un asset in un arco temporale specifico.
È utilizzato per confrontare i dati sulle operazioni di trading “passive”, come i fondi pensionistici e i fondi comuni d’investimento, ma anche dai trader che vogliono verificare se un asset è stato comprato o venduto a un buon prezzo di mercato.
Per calcolare il VWAP, utilizziamo questa equazione:
VWAP = ∑(numero degli asset acquistati x il prezzo dell’asset)/numero di azioni acquistate in una singola giornata di negoziazione.
Il VWAP viene calcolato solitamente per misurare il volume totale delle operazioni intraday, ma può essere utilizzato per analizzare archi temporali più ampi.
La media VWAP è rappresentata sui grafici da una linea. Secondo la regola generale, se il prezzo è sopra il valore (o linea) del VWAP, significa che il mercato è in rialzo; se il prezzo è sotto il VWAP il mercato è in ribasso.
I pro e i contro del VWAP
I pro del VWAP
Le medie VWAP sono utilizzate nel trading algoritmico o automatizzato, per aiutare i trader e gli investitori a individuare il prezzo d'acquisto o di vendita più conveniente di un asset, in base al volume di trading del mercato. Più i livelli di liquidità di un asset sono alti, minori saranno i costi di negoziazione e migliore sarà l’esecuzione.
Il VWAP è particolarmente utile quando si effettuano operazioni di trading massicce sulle azioni. Comprare un ampio quantitativo di una singola azione sul mercato può implicare un aumento significativo del prezzo, ma usando il VWAP i trader possono assicurarsi di non gonfiare eccessivamente il volume di trading per l’asset sul quale hanno deciso di operare.
I contro del VWAP
Nonostante i tanti benefici relativi al suo utilizzo, anche questo indicatore può presentare svantaggi. Il VWAP infatti è uno strumento che può essere limitante, poiché si tratta di un indicatore cumulativo che si basa sull'andamento dei prezzi giornalieri di un vasto quantitativo di dati. L’analisi dei dati su larga scala può causare ritardi sulla linea VWAP, simili a quelli della media mobile ponderata ed è per questo che la maggioranza dei trader e degli investitori preferiscono utilizzarlo su archi temporali molto brevi (analisi dei dati al minuto oppure ogni cinque minuti).
Che cos'è l'indicatore del profilo del volume?
Esistono parecchi tipi di di profilo del volume utilizzati nel trading. Non c'è molta differenza nel modo in cui operano tutti. Le differenze che esistono tra loro sono il modo in cui appaiono sul grafico e la facilità di accesso al profilo del volume nel periodo di tempo preciso che si desidera visualizzare. Volume Profile Visible Range (VPVR): Volume Profile Visible Range (VPVR) è lo strumento di base del profilo del volume utilizzato dalla maggior parte dei trader. Appare accanto ai livelli dei prezzi sull'istogramma. Visualizza automaticamente il volume scambiato nel livello dei prezzi dalle candele visualizzate sullo schermo.
Quando si va avanti e indietro nel periodo di tempo dell'azione del prezzo, l'intervallo visibile del profilo del volume cambierà. Volume Profile Fixed Rage (VPFR): questo è quasi lo stesso profilo di volume con il VPVR, solo con una piccola differenza. Quando si desidera visualizzare il volume scambiato in un periodo di azione del prezzo, come il trend rialzista o ribassista, è possibile determinare il punto iniziale e finale e visualizzare il profilo del volume solo per quel periodo di tempo. Volume Profile Session Volume (VPSV): Visualizza tutto il profilo del volume della sessione che appare sul grafico. Ogni sessione che si presenta sul grafico ha un profilo di volume raggruppato con essa . Ogni sessione è considerata giornaliera e ciò vale per il cambio di periodo di tempo del grafico.
Ci sono varie forme che l'istogramma del profilo del volume . SI possono estrarre molti dettagli e informazioni da loro. D – Profilo sagomato: corrisponde all'alfabeto “D” ed è la forma più comune. Ci informa che c'è un equilibrio temporale nel mercato. P – Profilo a forma di: corrisponde all'alfabeto “P” ed è un'indicazione di trend rialzista. b – Profilo sagomato: corrisponde all'alfabeto “b” ed è l'inverso del profilo a forma di P. Il profilo a forma di B appare principalmente in una tendenza al ribasso o nella parte posteriore di una tendenza al rialzo. Profilo sottile: corrisponde all'alfabeto “I”. Il profilo sottile indica una forte tendenza. C'è poco tempo per costruire posizioni di trading in un feroce movimento dei prezzi.
Indicatore IchimokuCOS’È L’INDICATORE DI ICHIMOKU
Spesso chiamato nuvola di Ichimoku, si tratta di uno strumento di analisi tecnica che funziona particolarmente bene quando vogliamo negoziare coppie di valute nel Forex.
L’indicatore è composto da tre linee e una “nuvola”, cioè un’area colorata che si crea in base alle altre linee del grafico.
Ogni linea rappresenta un modo di calcolare la media o la mediana dei prezzi dei periodi precedenti. In questo modo possiamo analizzare le interazioni tra la nuvola e il grafico, investendo di conseguenza per anticipare il trend.
Sembra un vero e proprio caos disordinato, non è vero? Ma non preoccuparti: una volta compreso quel che viene rappresentato, tutto apparirà perfettamente chiaro..Prima di fare trading con un indicatore dovresti sempre avere ben chiaro ciò che rappresenta. Se vai ad istinto e ti limiti a seguire dei consigli “pronti all’uso” puoi comunque ottenere buoni risultati, ma sarà molto più difficile creare delle tue strategie.
Anche se questo discorso rimane sempre vero, lo è ancora di più quando parliamo dell’indicatore di Ichimoku. Si tratta, infatti, di uno degli elementi più complessi nel mondo dell’analisi tecnica.
Per capire esattamente come funziona lo divideremo in tutti i suoi componenti: le tre linee e la celebre nuvola.
CHINOKU SPAN
La prima linea che compone il grafico è quella verde, chiamata Chinoku Span. Spesso la senti chiamare, in maniera più semplice, “la linea in ritardo”.
Questa linea non è una media: si tratta semplicemente del prezzo, così com’era 26 periodi fa. Se il tuo grafico mostra un minuto per ogni candela, ad esempio, la linea verde ti mostra qual era il prezzo 26 minuti fa.
Se le tue candele sono impostate a 1 ora, la linea chinoku ti mostra il prezzo di 26 ore fa; mentre se le candele sono impostate a 1 giorno, vedrai il prezzo di 26 giorni fa, e così via.La linea Tenkan Sen è la “media veloce” nell’indicatore di Ichimoku.
Si tratta di una media mobile che viene calcolata sul prezzo degli ultimi 9 periodi. In ogni momento, il suo valore è determinato dal valore medio delle ultime nove candele.
Per calcolare il valore medio, l’indicatore somma il massimo ed il minimo di ognuna delle candele considerate. Questa linea, sul grafico, appare di colore rosso.KIJUN SEN
La terza linea è la Kijun Sen, che puoi facilmente notare dal suo colore verde acceso. Questa linea viene calcolata nello stesso modo di quella rossa, ma con un periodo più lungo.
Anziché rappresentare la media mobile a 9 periodi, questa linea mostra la media mobile a 26 periodi. Per farlo utilizza sempre il metodo della media tra massimo e minimo di ogni candela precedente.
Così si conclude il nostro discorso sulle tre linee che vengono mostrate sul grafico di Ichimoku. Le abbiamo presentate così come vengono usate di solito, ma non sei costretto a mantenere gli stessi parametri.
LA NUVOLA DI ICHIMOKU
Finalmente arriviamo alla celebre nuvola. Si tratta di una zona del grafico che si colora tra due estremi: un limite inferiore ed un limite superiore.
Questi due limiti vengono calcolati in maniere molto simili:
Il limite superiore mostra la media tra il valore della Kijun Sen e della Tenkan Sen
Il limite inferiore mostra una media tra i valori massimi e minimi degli ultimi 52 periodi del grafico
Come ti avevamo accennato, questo non è proprio uno degli indicatori più semplici in quanto alla matematica che gli sta dietro. Allo stesso tempo, però, è uno dei più efficaci e quindi merita di essere studiato.
Sei disposto ad imparare le regole Smart Money ConceptQuesto indicatore Smart Money Concept (SMC) è un indicatore sofisticato e altamente innovativo che combina tutte le caratteristiche necessarie per negoziare tecniche di trading SMC. È costruito su Smart Money Concepts ispirati agli insegnamenti dell'inner trader circle (ICT). Smart Money è considerato il capitale allocato da investitori, fondi e altri partecipanti ai mercati finanziari più grandi. Questo indicatore prende il comportamento del trading istituzionale e lo rende accessibile agli investitori al dettaglio. Utilizzando un indicatore SMC, ottieni approfondimenti professionali sul mercato.
Questo indicatore fornisce tutti i principi SMC più importanti in un unico indicatore. Completamente automatizzato e in tempo reale Break of Market Structure, Change of Character, Current Trading Range, Premium & Discount, Fractals e Swing Structure. Oltre alle caratteristiche più importanti, abbiamo aggiunto una tendenza della struttura del mercato SMC estremamente unica basata sul principio della struttura del mercato. Uno sfondo di tendenza della struttura oscillante confermato migliora ulteriormente la caratteristica di tendenza.
Weis Wave Volume (WWV)Questa tipologia di indicatore permette di rilevare il volume e lo organizza in dei grafici a onde. Permette quindi di ottenere delle serie di onde di vendita e di acquisto. In altre parole, porta il volume in una dimensione diversa e permette ai trader di cogliere meglio la connessione fra l’azione del prezzo e il volume.
In relazione agli altri tipi di indicatori volumetrici, il Weis Wave Volume è l’indicatore più complesso e funziona diversamente rispetto agli altri. Esso è un indicatore che considera il volume di mercato e lo organizza in due grafici a linee che evidenziano in modo chiaro i punti di inflessione e le aree del rapporto offerta/domanda.
Efficace su tutti gli intervalli temporali, può essere applicato ai future, al Forex, ai titoli azionari e alle materie prime. Lo scopo principale dell’indicatore è quello di identificare i punti di inversione. In questo caso è opportuno , osservare il video più volte per vedere la verità delle capacita di questo indicatore indicatore .
INDICATORI? SI. NO, GRAZIE. DIPENDE. - PT.2THE MAN WHO CHANGED THE RULES
La figura di riferimento è quella di John Welles Wilder Jr. , che a metà degli anni Settanta ha rivoluzionato l'ambiente dell'analisi tecnica elaborando un set di indicatori innovativi orientati ad analizzare in profondità l'attività del mercato , quando l'approccio prevalente si fondava principalmente sull'uso di trendlines, medie mobili e - molto spesso – su pure supposizioni.
Sono certo che pochi non conoscano tools quali ATR (Average True Range), PSAR (Parabolic Stop And Reverse), RSI (Relative Strenght Index), DMI (Directional Movement Index) e ADX (Average Directional Index).
I concetti che introdusse erano del tutto originali e, seppur inizialmente sviluppati per adattarsi alle prolungate fasi di lateralità che caratterizzavano i mercati di quegli anni, hanno ampiamente superato la prova del tempo riuscendo a riscuotere un enorme successo fino ai giorni nostri.
Il concetto più innovativo fu senz'altro il True Range (e il suo derivato ATR) che è presto diventato una componente fondamentale nel calcolo di diversi altri indicatori universalmente apprezzati (Keltner Channel, SuperTrend, Volatility Stop, ecc.).
Welles Wilder (che non faceva certo parte dell'èlite finanziaria del tempo) nacque in piccolo villaggio del Tennessee, nel lontano 1935. Dopo aver combattuto una guerra (come del resto gran parte degli americani), ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica, ma finì per operare nel settore immobiliare. Al contempo si appassionò ai mercati e creò il suo piccolo gruppo di lavoro, che più tardi diventerà la Trend Research LTD, con la sua sussidiaria The Delta Society.
Il suo background di ingegnere e la padronanza della matematica gli fornirono un certo vantaggio competitivo. Era convinto che molte delle teorie derivanti dagli studi in Ingegneria si potessero applicare anche ai modelli di mercato e alle serie di prezzo.
Non aveva tutti i torti ed è infatti riuscito a sviscerare la meccanica dei movimenti di mercato attraverso le sue semplici definizioni di movimenti al rialzo e al ribasso e di forza relativa tra acquirenti e venditori .
Fu Larry Williams a introdurlo nel settore, rendendo possibile la pubblicazione del best-seller “New Concepts in Technical Trading Systems” (Windsor Book, 1978). Molte delle successive ricerche che lo stesso Williams portò a sublimazione si ispirarono proprio ai concetti elaborati e poi condivisi da e con Welles Wilder.
Citando lo stesso Williams “Most anyone can come forward with one new market indicator or approach, but few have ever been as productive as Welles”. E ancora “His indicators shattered the traditions of how people look to trade.”
Welles Wilder portò avanti il suo lavoro di ricerca fino al 2008.
Ha lasciato questo mondo nel 2021 ed entrerà a pieno titolo nell'Olimpo degli Analisti Tecnici.
Il DIRECTIONAL MOVEMENT INDEX (DMI)
I sistemi di tipo trend-following , basati ad esempio su tecniche di break-out o sull'utilizzo di medie mobili, producono i migliori profitti in presenza di un forte trend di fondo. Al contrario nelle fasi laterali gli stessi sistemi entrano in sofferenza (e il trader in agonia! xD) accumulando perdite su perdite a causa dei frequenti falsi segnali. Durante i c.d. sideway markets, é infatti preferibile affidarsi a tecniche di tipo c.d 'mean-reversion' (contro-trend o anti-trend), basate principalmente sull'utilizzo di oscillatori di ipercomprato/ipervenduto (Stocastico, RSI, ecc.).
Le domande da porsi sono quindi le seguenti: come si può capire se un trend si è delineato o se è maturo? O se stiamo per entrare (o ci troviamo nel bel mezzo di) una fase laterale? Analizzando lo storico dei prezzi l'esercizio può risultare semplice e banale, spesso futile. Perché è alla destra del grafico che si ci spalanca inevitabilmente il vuoto.
Esiste un indicatore che ci aiuta a capire se il mercato è in un trend-mode o un in side-mode? In verità ne esistono diverse tipologie, ma per fortuna esiste anche l' ADX , che andremo ad approfondire singolarmente nel prossimo articolo, ma che deriva e costituisce solo una delle tre componenti del Directional Movement Index (DMI) , oggetto specifico del presente approfondimento.
Questo insieme di indicatori rimane, nella sua non banale semplicità, uno dei migliori e più completi strumenti di analisi mai realizzati . Può certamente essere migliorato/attualizzato e sarà questa la strada che andremo ad esplorare, evitando di andarne a snaturare il concept originale. Tuttavia, anche nella sua 'configurazione base' può continuare a cavarsela egregiamente.
Ma prima di procedere è fondamentale approfondire quelli che sono i meccanismi e le idee posti alla base del progetto di questo indicatore , che sarebbe forse più appropriato a questo punto definire come 'sistema' o 'insieme di indicatori' .
Il calcolo del ADX deriva infatti da altre due componenti, +DI e –DI, che ci forniscono indicazioni circa la direzione del mercato, mentre all'ADX spetta il compito di rappresentare la forza del trend, quando presente.
Il metodo di calcolo del DMI si articola in quattro step .
Il primo step consiste nel calcolare il Directional Movement che possiamo definire come “la parte del range odierno che eccede il range di ieri” . Un'estensione al rialzo sarà classificata come +DM, mentre un'estensione al ribasso come -DM.
Figura 1
Nella pratica si procede come schematizzato in Figura 1.
Se il range odierno si è esteso oltre il range di ieri, sottrarremo il massimo di ieri dal massimo di oggi (massimo di oggi – massimo di ieri), ottenendo quindi un +DM (movimento direzionale verso l'alto).
Se il range di oggi si è esteso al di sotto del range di ieri, sottrarremo il minimo di ieri dal minimo di oggi (minimo di oggi – minimo ieri), ottenendo quindi un -DM (movimento direzionale verso il basso).
Nei due casi particolari rappresentati dai c.d. inside-days e outside-days si procede come segue:
Se il range odierno è compreso nel range di ieri (inside) avremo un DM=0, in quanto non si è concretizzata un'estensione direzionale del range.
Se il range odierno estende il range di ieri in entrambe le direzioni (outside/engulfing) ci ritroveremo con un +DM e un -DM. In questo caso il valore di riferimento sarà quello maggiore. Nella rara evenienza che +DM = -DM, otterremo un DM=0 (come nel caso dell'inside day).
N.B.: Le differenze sono calcolate in valore assoluto , quindi i -DM e +DM avranno un valore positivo .
Il secondo step prevede la definizione del True Range (TR) , che è definito come il valore maggiore , sempre in termini assoluti, fra:
il range odierno (max oggi – min oggi);
la differenza fra il massimo odierno e la chiusura di ieri (max oggi – close ieri);
la differenza fra il minimo odierno e la chiusura di ieri (min oggi – close ieri).
Il terzo step consiste nel calcolo del Directional Index (DI) che restituisce finalmente due delle tre componenti del Directional Movement Index.
Il calcolo è estremamente semplice e si concretizza, per ciascuna componente (positiva e negativa), nel rapporto fra i +DM e -DM e il corrispondente TR.
Avremo quindi:
+DI = +DM / TR
-DI = -DM / TR
Per usare le parole dello stesso Welles Wilder “+DI is an expression of the percent of the true range that is UP for the day. -DI is an expression of the percent of the True Range that is DOWN for the day” .
+DI e -DI avranno valore nullo nei giorni in cui non verrà attribuito un movimento direzionale (+DM=0, -DM=0).
Il Directional Movement assumerà sempre un valore compreso fra 0 e 1, anche se nel calcolo effettivo del DMI i valori saranno moltiplicati per 100, al fine di esprimerli in termini di percentuali.
Per fare maggiore chiarezza analizziamo qualche esempio.
ESEMPIO 1
Il range di ieri è stato 20-22 con la chiusura a 22.
Il range odierno è stato 21,50-24.
Ci troviamo in presenza di un'espansione del range al rialzo, quindi:
+DM = 2 ovvero max oggi (24) – max ieri (22)
-DM = 0
TR = 2,50 ovvero il massimo fra 2,50 (range odierno), 2,50 (max oggi – close ieri) e 0,50 (min oggi – close ieri)
+DI = +DM/TR = 2/2,50 = 0,8 con -DI = 0
In altri termini: l'80% del True Range oggi è stato positivo.
ESEMPIO 2
Il range di ieri è stato 18-19,50 con la chiusura a 18.
Il range odierno è stato 16-18.
Ci troviamo in presenza di un'espansione del range al ribasso, quindi:
-DM = 2 ovvero min oggi (16) – min ieri (18) (n.b. valore assoluto)
+DM = 0
TR = 2 ovvero il massimo fra 2 (range odierno), 0 (max oggi – close ieri) e 2 (min oggi – close ieri)
-DI = -DM/TR = 2/2 = 1 con +DI = 0
In altri termini: il 100% del True Range oggi è stato negativo. -DI raggiunge il suo massimo (1) in quanto il range odierno si trova al di fuori del range di ieri.
ESEMPIO 3
Il range di ieri è stato 23-24,75 con la chiusura a 24,50.
Il range odierno è stato 23,75-25.
Ci troviamo in presenza di un'estensione del range al rialzo, quindi:
+DM = 0,25 ovvero max oggi (25) – max ieri (24,75)
-DM = 0
TR = 1,25 ovvero il massimo fra 1,25 (range odierno), 0,50 (max oggi – close ieri) e 0,75 (min oggi – close ieri)
+DI = +DM/TR = 0,25/1,25 = 0,2 con -DI = 0
In altri termini il 20% del True Range oggi è stato positivo.
Rapportando il Directional Movement (DM) al True Range (TR) per ricavare +DI o -DI andiamo a definire quanto il mercato si è mosso in una certa direzione rispetto al suo range . Questo significa che quando c'è direzionalità DI assume valori elevati (fino a 1 quando DM=TR) e il mercato è in trend. Se invece, come nell'ultimo esempio, ci ritroviamo con un DM basso rispetto al True Range il mercato non esprime molta direzionalità e significa che ci troviamo in una fase laterale.
L' ultimo step prevede di calcolare una media di riferimento , per +DM, -DM e TR, su una serie di osservazioni , al fine di ricavare le risultanti di periodo +DI(X) e -DI(X), dove X indica il numero delle osservazioni. Wilder scelse una finestra temporale di 14 giorni e impiegò una particolare funzione additiva per ricavare la sua media (ricordo che negli anni Settanta non esistevano i moderni calcolatori).
La Rolling Moving Average (RMA) , detta anche 'Smoothed Moving Average', è la stessa impiegata nel calcolo del RSI e assegna un peso maggiore al valore più recente e via via decrescente verso l'ultimo valore. Alla prima derivazione l'RMA coincide sempre con una media aritmetica semplice. Entrando più nel dettaglio, si tratta di una media mobile esponenziale con alpha=1/lunghezza(periodi) . Appartiene quindi alla classe dei filtri di tipo c.d. additivo e ricorrente, che ad ogni nuovo input aggiunge un frazionale del computo precedente.
Nota: ogni MA può essere definita come 'filtro' in quanto la funzione primaria che è tenuta ad assolvere è appunto quella di filtrare il rumore di mercato (noise) e fornire una rappresentazione più smussata dei movimenti di prezzo e del trend.
Saranno oggetto di un approfondimento specifico e dettagliato. Spero sufficientemente esaustivo.
Dopo quest'ultimo passaggio +DI(14) rappresenta la percentuale del True Range complessivo delle ultime 14 osservazioni che si è concretizzato in un movimento positivo e -DI(14) rappresenta la percentuale del True Range complessivo delle ultime 14 osservazioni che si è concretizzato in un movimento negativo. Per entrambi i valori sono sempre positivi.
Assumiamo come esempio dei valori di +DI(14)=25 e -DI(14)=40. In questo caso possiamo affermare che, nella finestra di riferimento di 14 periodi, il 25% del true range è consistito in un movimento positivo, mentre il 40% in un movimento negativo.
Sommando le componenti otteniamo che il 65% del True Range è stato un movimento direzionale (positivo e negativo), mentre il 35% è stato non-direzionale.
Maggiore sarà lo spread fra i valori di +DI e -DI, maggiore sarà la direzionalità del mercato. Al contrario, più i valori di +DI e -DI tenderanno a convergere, più il mercato tenderà ad esprimere una scarsa direzionalità e a lateralizzare.
Abbiamo quindi cercato di fare un po' di chiarezza sulle modalità di derivazione del Directional Movement Index e passeremo presto ad approfondire il calcolo e l'utilizzo dell'ADX sia in modalità stand-alone, sia all'interno della cornice del DMI nel suo insieme, andando ad analizzare qualche esempio applicativo reale.
Concluderemo cercando di fare un recap dei concetti fondamentali prima di definire gli step necessari per procedere con la "fase sperimentale di ottimizzazione” .
Se avete compreso pienamente i meccanismi di calcolo e il concept del progetto, potreste esservi già fatti qualche idea su come poter intervenire per cercare di migliorare/ottimizzare l'indicatore. Il 90% delle informazioni necessarie si trovano in questo articolo, in quanto il calcolo di ADX è piuttosto semplice e deriva in toto dal DMI.
In questo caso, sentitivi liberi di avanzare le vostre proposte, intuizioni, osservazioni.
Se invece c'è qualche passaggio che è risultato poco chiaro o se aveste riscontrato qualche imprecisione che può essermi sfuggita, non esitate a farmelo sapere.
Indicatori? Si. No, grazie. Dipende. - PT. 1INTRODUZIONE
L'idea per questa pubblicazione deriva da una disquisizione che ho avuto con un utente circa la presunta utilità degli indicatori tecnici (e non) all'interno della nostra routine di trading.
"Annosa e noiosa diatriba". "Inutile dissertazione"
Se questi due sono fra i primi pensieri che vi sono saltati alla mente, vi esorto a passare oltre serenamente.
Per quel che può valere, voglio provare a condividere la mia visione, riuscendo magari ad approfondire qualche concetto e a fornire forse qualche utile spunto .
E andiamo immediatamente al punto, riassumendo la visione dell'utente X in tre punti:
Gli indicatori (tutti) che vengono utilizzati nelle analisi sono del tutto inutili, in quanto il 'grafico nudo' contiene ogni informazione essenziale alla nostra operatività.
La capacità di lettura (del 'grafico nudo') da parte del trader determina se si fa parte del 95% dei perdenti o dei pochi che sopravvivono al mercato.
Gli indicatori sono creati dall'”industria del trading” con l'unico scopo di fare soldi e fregare i pesci piccoli.
Personalmente, per quanto aperto e rispettoso del pensiero altrui, non posso che trovarmi in profondo e sostanziale disaccordo.
E come sopra cercherò di sintetizzare le mie ragioni:
Regolarmente vengono pubblicati degli studi che evidenziano come un buon 80% (o giù di li) degli scambi di mercato venga gestito da macchine. Non ci si riferisce al concetto di 'scambio elettronico', ma a computer che elaborano sofisticati algoritmi e che si basano in varia misura su indicatori di diversa natura. Vengono programmati da essere viventi, ma abbracciano Machine Learning e AI.
L'industria del trading di oggi non è dunque ben rappresentata da quell'immagine (che deriva forse dai film anni '90) che rappresenta un èlite di valenti analisti/operatori intenti ad osservare schiere di monitor pieni di grafici (nudi?) alla stregua di tante sfere di cristallo e che alla fine premono un pulsante, verde o rosso (e naturalmente poi esultano e festeggiano! xD);
E' verissimo che gli indicatori non possono prevedere i movimenti del prezzo. Sono per definizione dei derivati del prezzo stesso e di conseguenza soffrono di un ineludibile ritardo. Per quanto ottimizzati, mancano di quella reattività indispensabile a farci cogliere un movimento di prezzo sul nascere.
Possono essere di immenso aiuto nella comprensione delle dinamiche più profonde dei movimenti di prezzo, rendendo le nostre analisi enormemente più accurate. Sono insostituibili quando l'output richiede la risoluzione di una funzione complessa in pochi millisecondi. Sfido chiunque a calcolare a mente anche solo una semplice media mobile a 5 periodi...
Troppi indicatori forniscono troppe indicazioni. Spesso alcune sono decontestualizzate (penso per esempio a uno stocastico all'interno di un trend impulsivo). Altrettanto spesso sono ridondanti (per esempio due o più oscillatori iper-comprato/venduto in un side market). In questi casi finiscono inevitabilmente per aumentare il senso di incertezza, indurre confusione, rallentare l'operatività e nella peggiore delle ipotesi arrivano ad inficiarla del tutto.
Prevedere esattamente gli swing del mercato, ovvero comprare ai minimi e vendere ai massimi, guardando semplicemente una serie storica di prezzi (e volumi, se vogliamo proprio sporcare il grafico) è qualcosa di impossibile . O si dispone di un rarissimo e innato talento (che si spinge al limite della chiaroveggenza ) o si tratta del proverbiale 'colpo di...'
E la fortuna si sa è un fenomeno effimero. Si sa pure che può diventare una lama a doppio taglio.
Esistono diversi studi, resi possibili grazie alla potenza computazionale delle moderne piattaforme e alla sterminata disponibilità di serie storiche, che hanno dimostrato la fallacità della metodologia di analisi basata esclusivamente sulla price-action. Ma su questo punto è forse meglio sorvolare, per non rischiare di far inca77are più di qualcuno..
Gli indicatori non sono stati inventati dall'industria del trading allo scopo di disorientare/confondere/fregare il piccolo trader (per centrare l'obiettivo è sufficiente intervenire sulla volatilità...), ma sono stati e vengono tuttora sviluppati da analisti di calibro, da traders professionisti e da appassionati ricercatori/sviluppatori.
In questa stessa community di TV (che suppongo abbia poco da spartire con l'industria del trading) è attivo un gruppo di validissimi sviluppatori che condivide gratuitamente il frutto del loro lavoro.
Vero anche che alcuni cercano di trarne un profitto, ma non è che ci veda quest'alone di raggiro o fregatura.
Davvero a tutti piace lavorare duramente e GRATIS?
Non è per niente cosa banale sviluppare un nuovo concetto e tradurlo in uno strumento di analisi o in un trading-system robusto e profittevole. Respect.
(poi come sempre esistono i ciarlatani, ma sono una minoranza che riesce a distinguersi e a essere distinta...)
I tool tecnici vanno studiati e capiti. Difficilmente si otterranno risultati consistenti applicando degli strumenti senza averne compreso appieno la logica di funzionamento o non sapendo quando e come utilizzare le informazioni che ci vengono fornite.
Ho deciso di suddividere in parti questo - come lo chiamiamo - approfondimento al fine di renderne più leggera la lettura e agevole la comprensione.
Chiusa questa necessaria introduzione, passerò in una seconda parte ad espandere i concetti di cui all'ultimo - importantissimo - punto. Cercherò di riuscirci andando a vivisezionare un indicatore ideato ormai molti anni fa da un grande innovatore.
Rivoluzionario per i concetti che ha introdotto e tutt'oggi universalmente diffuso e apprezzato.
Perché, riuscire a superare la prova più dura, quella del tempo, non è cosa semplice.
Se ci sarà la possibilità proverò anche ad alzare l'asticella per capire se esistono dei margini di miglioramento per un indicatore così ben progettato e magari a testarne delle varianti .
Questo processo, per quanto possa apparire irriverente, è animato dalla volontà di contribuire a trasmettere un messaggio vitale, quella curiosità che ti spinge a non fermarsi alla superficie delle cose , ad avere il coraggio di esplorare sentieri nuovi, a non arrendersi al cospetto di difficoltà o errori e a non rinunciare mai a sbagliare e imparare. Per crescere.
(sembra la pubblicità di un nuovo crossover xD)
Concetto espresso decisamente meglio da qualcun altro e pure con molte meno parole. "Be hungry, be foolish!”.
Valido nella vita di ogni giorno e pure nella frenetica attività del trading.