FibonacciRitracciamenti di Fibonacci: cosa sono
Quando si fa trading si sente spesso parlare dei ritracciamenti di Fibonacci, un matematico pisano, Leonardo di Pisa, vissuto nel XIII secolo, al quale si deve la famosa serie numerica.
La successione di Fibonacci, anche nota come successione aurea, in matematica indica una successione di numeri interi positivi in cui ogni numero, a cominciare dal terzo (2), è la somma dei due precedenti. Si avrà così una serie di numeri che comincerà così:
1-1-2-3-5-8-13-21...
La caratteristica unica di questa serie è il rapporto costante che c’è tra particolari abbinamenti dei numeri che fanno parte della successione. Il rapporto di due numeri consecutivi di questa serie tende a 1,618 man mano che la serie tende all’infinito.
Questo rapporto che viene chiamato “Golden mean” è noto fin dall’antichità e ha legami con gli altri settori. In matematica i numeri di Fibonacci sono legati in qualche modo alla sezione aurea, alla sequenza di Farey, alle frazioni continue anche ai frattali. In fisica sussiste il legame con la teoria delle stringhe, nella biologia, nella musica, nell’economia, nell’arte, ma anche nell’elettrotecnica e nell’informatica.
I ritracciamenti di Fibonacci, quelli usati nell’analisi tecnica, altro non sono che dei valori percentuali (23,6%, 38,2%, 50%, 61,8%, 100%) che derivano dal rapporto costante tra particolari abbinamenti dei numeri che fanno parte della successione.
Sono livelli particolarmente significativi ed attentamente monitorati da parte degli investitori mentre implementano le proprie decisioni strategiche. Tra tutti i livelli precedentemente elencati quello del 50% è sicuramente il più importante ai fini operativi. Tuttavia anche i livelli di ritracciamento del 38,2% e del 61,8% sono altresì importanti per le ragioni che verranno trattate di seguito.
È bene precisare che questi valori di ritracciamento non vogliono essere dei livelli invalicabili, ma solo livelli sensibili o psicologici al quale è probabile attendere una reazione dei prezzi nei mercati finanziari.
Ritracciamenti di Fibonacci: come si tracciano?
I valori dei ritracciamenti di Fibonacci vengono espressi per comodità senza il simbolo percentuale: 23.6, 38.2, 50, 61.8, 100 (talvolta si trova anche il livello di 76.4, di scarsa importanza). Il matematico pisano non ci fornisce, tramite la sua successione, i livelli di 50 e 100, che si aggiungono agli altri come elementi funzionali all’analisi della forza di un trend.
I ritracciamenti di Fibonacci, infatti, si disegnano a partire da un trend dominante.
X-indicator
Indicatore Sessione di MercatoSi tratta di un indicatore di sessione di trading GMT del mercato Forex che può essere meglio descritto come un orologio di trading mondiale. Fornisce orari per cinque sessioni di trading, comprese le sessioni di Sydney, Tokyo, Francoforte, Londra e New York.
Il mercato Forex è disponibile a tutte le ore del giorno, sette giorni su sette. Ogni giorno di trading è diviso in tre sessioni principali, tra cui quella asiatica, europea e nordamericana.
Le caratteristiche dei movimenti di prezzo e la volatilità del mercato variano con l'ora del giorno del mercato. Per esempio, durante la sessione asiatica, si possono vedere movimenti di prezzo più lenti rispetto alle sessioni di Londra o New York. A seconda del tuo stile di trading, è importante decidere il momento più appropriato per programmare le tue operazioni. Inoltre, il tuo programma di trading gioca un ruolo importante nello sviluppo della tua strategia di entrata e uscita.
Rilevamento automatico del fuso orario. L'indicatore rileva automaticamente l'ora locale di un trader in base alle impostazioni del computer. Questa funzione ti solleva dalla necessità di convertire l'universale nell'ora locale.
Modalità di visualizzazione semplificata su intervalli di tempo più elevati. Una sessione di trading di solito dura 8 ore. Il periodo di tempo specificato può essere visualizzato come rettangolo solo su intervalli di tempo inferiori come M1, M5, M15 e M30. A partire da H1, non ha senso disegnare rettangoli. Pertanto, solo l'apertura della sessione di negoziazione più vicina è indicata come linea verticale su timeframe più elevati.
Sfondo semitrasparente di rettangoli che contrassegnano le sessioni di trading. Quando abilitato, l'indicatore non interferirà con il lavoro con il tuo grafico e ti consentirà anche di visualizzare correttamente le sessioni di trading sovrapposte. Se necessario, puoi disabilitare il riempimento nelle impostazioni dell'indicatore e mantenere solo i contorni dei rettangoli.
Visualizzazione non solo delle sessioni attuali ma anche passate e future. Puoi decidere autonomamente quali sessioni devono essere visualizzate sul grafico e impostare il numero di sessioni da visualizzare nelle impostazioni.
Indicatore di Sessioni Toky0 Londra New YorkMIGLIOREMENTI DEL TRADING
Si tratta di un indicatore di sessione di trading GMT del mercato Forex che può essere meglio descritto come un orologio di trading mondiale. Fornisce orari per cinque sessioni di trading, comprese le sessioni di Sydney, Tokyo, Francoforte, Londra e New York.
Il mercato Forex è disponibile a tutte le ore del giorno, sette giorni su sette. Ogni giorno di trading è diviso in tre sessioni principali, tra cui quella asiatica, europea e nordamericana.
Le caratteristiche dei movimenti di prezzo e la volatilità del mercato variano con l'ora del giorno del mercato. Per esempio, durante la sessione asiatica, si possono vedere movimenti di prezzo più lenti rispetto alle sessioni di Londra o New York. A seconda del tuo stile di trading, è importante decidere il momento più appropriato per programmare le tue operazioni. Inoltre, il tuo programma di trading gioca un ruolo importante nello sviluppo della tua strategia di entrata e uscita.
Rilevamento automatico del fuso orario. L'indicatore rileva automaticamente l'ora locale di un trader in base alle impostazioni del computer. Questa funzione ti solleva dalla necessità di convertire l'universale nell'ora locale.
Modalità di visualizzazione semplificata su intervalli di tempo più elevati. Una sessione di trading di solito dura 8 ore. Il periodo di tempo specificato può essere visualizzato come rettangolo solo su intervalli di tempo inferiori come M1, M5, M15 e M30. A partire da H1, non ha senso disegnare rettangoli. Pertanto, solo l'apertura della sessione di negoziazione più vicina è indicata come linea verticale su timeframe più elevati.
Sfondo semitrasparente di rettangoli che contrassegnano le sessioni di trading. Quando abilitato, l'indicatore non interferirà con il lavoro con il tuo grafico e ti consentirà anche di visualizzare correttamente le sessioni di trading sovrapposte. Se necessario, puoi disabilitare il riempimento nelle impostazioni dell'indicatore e mantenere solo i contorni dei rettangoli.
Visualizzazione non solo delle sessioni attuali ma anche passate e future. Puoi decidere autonomamente quali sessioni devono essere visualizzate sul grafico e impostare il numero di sessioni da visualizzare nelle impostazioni.
Vwap Cose ? a Cosa può Servirè ?Prezzo medio ponderato per il volume (VWAP): definizione e calcolo
Qual è il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP)?
Il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) è un indicatore di analisi tecnica utilizzato sui grafici intraday che si azzera all'inizio di ogni nuova sessione di trading.
È un benchmark di trading che rappresenta il prezzo medio a cui un titolo è stato scambiato durante la giornata, in base sia al volume che al prezzo.
VWAP è importante perché fornisce ai trader informazioni sui prezzi sia dell'andamento che del valore di un titolo.
PUNTI CHIAVE
Il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) appare come una singola riga sui grafici intraday.
Sembra simile a una linea media mobile, ma più uniforme.
VWAP rappresenta una visione dell'azione dei prezzi durante la sessione di negoziazione di un singolo giorno.
I commercianti al dettaglio e professionisti possono utilizzare il VWAP per aiutarli a determinare le tendenze dei prezzi infragiornalieri.
VWAP in genere è più utile per i trader a breve termine.
Comprensione del prezzo medio ponderato per il volume
Il VWAP viene calcolato sommando i dollari scambiati per ogni transazione (prezzo moltiplicato per il volume) e poi dividendo per il totale delle azioni scambiate.
VWAP = Prezzo Tipico Cumulativo x Volume/Volume Cumulativo
Dove Prezzo tipico = Prezzo alto + Prezzo basso + Prezzo di chiusura/3
Cumulativo = totale dall'apertura della sessione di negoziazione.
Come calcolare il VWAP
Aggiungendo l'indicatore VWAP a un grafico in streaming, il calcolo verrà effettuato automaticamente. Tuttavia, per calcolare tu stesso il VWAP, procedi nel seguente modo.
Assumi un grafico di 5 minuti. Il calcolo è lo stesso indipendentemente dall'intervallo di tempo intraday utilizzato.
Trova il prezzo medio a cui è stata scambiata l'azione nei primi 5 minuti della giornata. Per fare ciò, aggiungi il massimo, il minimo e la chiusura, quindi dividi per tre . Moltiplicalo per il volume per quel periodo. Registra il risultato in un foglio di calcolo, sotto la colonna PV.
Dividi PV per il volume per quel periodo. Questo produrrà il VWAP.
Per mantenere il VWAP per tutto il giorno, continuare ad aggiungere il valore PV di ciascun periodo ai valori precedenti. Dividi questo totale per il volume totale fino a quel punto.
Per semplificare il passaggio 3 in un foglio di calcolo, creare colonne per PV cumulativo e volume cumulativo e applicarvi la formula.
Come viene utilizzato VWAP?
VWAP è utilizzato in modi diversi dai trader. I trader possono utilizzare VWAP come strumento di conferma della tendenza e costruire regole di trading attorno ad esso. Ad esempio, possono considerare sottovalutate le azioni con prezzi inferiori al VWAP e sopravvalutate quelle con prezzi superiori. Se i prezzi al di sotto del VWAP si spostano al di sopra di esso, i trader potrebbero andare long sul titolo. Se i prezzi al di sopra del VWAP si spostano al di sotto di esso, possono vendere le loro posizioni o aprire posizioni corte .
Gli acquirenti istituzionali, compresi i fondi comuni di investimento, utilizzano VWAP per aiutare a entrare o uscire dalle azioni con il minor impatto possibile sul mercato. Pertanto, quando possono, le istituzioni cercheranno di acquistare al di sotto del VWAP o di vendere al di sopra di esso. In questo modo le loro azioni spingono il prezzo verso la media, invece che lontano da essa.
IL MOVIMENTO DEI PREZZI È CASUALE?IL MOVIMENTO DEI PREZZI È CASUALE?
The quarters..
Si ritiene che il movimento dei prezzi nei mercati finanziari sia casuale e caotico. La teoria dei quarti suggerisce un modello chiaro nel movimento dei prezzi, sfidando l'idea che il movimento dei prezzi sia casuale. La teoria dei quarti organizza le fluttuazioni giornaliere del cambio di valuta in modo sistematico e ordinato.
I Large Quarter Point fungono da livelli di supporto/resistenza costanti, nonché obiettivi di prezzo familiari e invariabili. Si prevede che un breakout di prezzo rialzista al di sopra di un Large Quarter Point mirerà al Large Quarter Point sopra, e un breakout ribassista al di sotto di un Large Quarter Point potrebbe sfidare il Large Quarter Point al di sotto.
The Quarters TheoryLa Teoria dei Quarti .
Semplifica il processo decisionale nel commercio di cambi attraverso l'uso di una nuova metodologia rivoluzionaria applicata al comportamento dei prezzi dei tassi di cambio delle valute e agli sviluppi di tendenza nel mercato Forex.
La Teoria dei Quarti e offre molti esempi di mercato reali, variazioni e strategie di trading Forex innovative. Ilian Yotov, uno stratega Forex di lunga data, offre una nuova bussola affidabile per aiutarti a navigare nella complessità delle fluttuazioni giornaliere dei prezzi delle valute.
Le sue intuizioni uniche portano a decisioni di trading costantemente migliori e aiutano a massimizzare i tuoi risultati di trading. Il metodo "Quarters Theory" presentato dall'autore introduce un nuovo approccio al trading di valuta estera .
Offre tecniche di trading innovative che combinano la metodologia della Teoria dei Quarters con l'analisi fondamentale e tecnica. Fornisce strategie Forex proprietarie che investitori e trader di tutti i livelli di competenza possono utilizzare per ottenere rendimenti significativi .
Con The Quarters Theory come guida, otterrai rapidamente quel vantaggio in più che ti aiuterà a prendere decisioni più redditizie nelle tue attività di trading Forex.
Volumi ?
Volume alla volta: Questo è il classico volume che si può vedere
verticalmente sul grafico. Ha a che fare con il numero di contratti scambiati
entro un certo periodo di tempo. Ci dice quando i grandi operatori sono
attivi.
Volume al prezzo: è il profilo del volume e può essere visto sotto
forma di barre orizzontali. Ci dice il numero di contratti negoziati all'interno
di un certo livello di prezzo. Ci dice dove si è svolta questa attività dei
grandi operatori.
Come si vede, entrambi ci forniscono informazioni diverse sulla stessa azione
(l'attività professionale), il volume al tempo ha a che fare con il quando mentre il
volume al prezzo ha a che fare con il dove.
Il Weis Wave Volume .
Questa tipologia di indicatore permette di rilevare il volume e lo organizza in dei grafici a onde. Permette quindi di ottenere delle serie di onde di vendita e di acquisto. In altre parole, porta il volume in una dimensione diversa e permette ai trader di cogliere meglio la connessione fra l’azione del prezzo e il volume.
In relazione agli altri tipi di indicatori volumetrici, il Weis Wave Volume è l’indicatore più complesso e funziona diversamente rispetto agli altri. Esso è un indicatore che considera il volume di mercato e lo organizza in due grafici a linee che evidenziano in modo chiaro i punti di inflessione e le aree del rapporto offerta/domanda.
Cosè il Footprint ?Introduzione Footprint è un indicatore per scambiare il flusso degli ordini con l'impronta. Footprint visualizza i dati del nastro (ask e bid ticks) come barre di footprint. L'indicatore mostra anche un pannello statistico che aiuta il trader a interpretare i dati in modo rapido e semplice con potenti strumenti come analisi delta, analisi delle divergenze, struttura del volume, trade finiti negli estremi. Caratteristiche Footprint è un indicatore altamente personalizzabile. Le funzionalità possono essere attivate o meno su richiesta. Anche ciò che può essere visualizzato e come verrà visualizzato (posizione, colore, dimensione) è completamente personalizzabile. Le serie Footprint sono disponibili tramite l'interfaccia di programmazione per le persone interessate alla programmazione con indicatori. Ad esempio double GetDelta(int barsIndex) restituirà il valore di Delta per la barra. Si prega di fare riferimento alla scheda prodotto per maggiori dettagli.
Che cosè il VWAP ?
L’indicatore VWAP, la cui abbreviazione è volume-weighted average price, è uno strumento di analisi tecnica che calcola il prezzo medio ponderato per i volumi scambiati di un asset specifico. Il VWAP fornisce ai trader e agli investitori i dati sul prezzo medio di un asset in un arco temporale specifico.
È utilizzato per confrontare i dati sulle operazioni di trading “passive”, come i fondi pensionistici e i fondi comuni d’investimento, ma anche dai trader che vogliono verificare se un asset è stato comprato o venduto a un buon prezzo di mercato.
Per calcolare il VWAP, utilizziamo questa equazione:
VWAP = ∑(numero degli asset acquistati x il prezzo dell’asset)/numero di azioni acquistate in una singola giornata di negoziazione.
Il VWAP viene calcolato solitamente per misurare il volume totale delle operazioni intraday, ma può essere utilizzato per analizzare archi temporali più ampi.
La media VWAP è rappresentata sui grafici da una linea. Secondo la regola generale, se il prezzo è sopra il valore (o linea) del VWAP, significa che il mercato è in rialzo; se il prezzo è sotto il VWAP il mercato è in ribasso.
I pro e i contro del VWAP
I pro del VWAP
Le medie VWAP sono utilizzate nel trading algoritmico o automatizzato, per aiutare i trader e gli investitori a individuare il prezzo d'acquisto o di vendita più conveniente di un asset, in base al volume di trading del mercato. Più i livelli di liquidità di un asset sono alti, minori saranno i costi di negoziazione e migliore sarà l’esecuzione.
Il VWAP è particolarmente utile quando si effettuano operazioni di trading massicce sulle azioni. Comprare un ampio quantitativo di una singola azione sul mercato può implicare un aumento significativo del prezzo, ma usando il VWAP i trader possono assicurarsi di non gonfiare eccessivamente il volume di trading per l’asset sul quale hanno deciso di operare.
I contro del VWAP
Nonostante i tanti benefici relativi al suo utilizzo, anche questo indicatore può presentare svantaggi. Il VWAP infatti è uno strumento che può essere limitante, poiché si tratta di un indicatore cumulativo che si basa sull'andamento dei prezzi giornalieri di un vasto quantitativo di dati. L’analisi dei dati su larga scala può causare ritardi sulla linea VWAP, simili a quelli della media mobile ponderata ed è per questo che la maggioranza dei trader e degli investitori preferiscono utilizzarlo su archi temporali molto brevi (analisi dei dati al minuto oppure ogni cinque minuti).
Che cos'è l'indicatore del profilo del volume?
Esistono parecchi tipi di di profilo del volume utilizzati nel trading. Non c'è molta differenza nel modo in cui operano tutti. Le differenze che esistono tra loro sono il modo in cui appaiono sul grafico e la facilità di accesso al profilo del volume nel periodo di tempo preciso che si desidera visualizzare. Volume Profile Visible Range (VPVR): Volume Profile Visible Range (VPVR) è lo strumento di base del profilo del volume utilizzato dalla maggior parte dei trader. Appare accanto ai livelli dei prezzi sull'istogramma. Visualizza automaticamente il volume scambiato nel livello dei prezzi dalle candele visualizzate sullo schermo.
Quando si va avanti e indietro nel periodo di tempo dell'azione del prezzo, l'intervallo visibile del profilo del volume cambierà. Volume Profile Fixed Rage (VPFR): questo è quasi lo stesso profilo di volume con il VPVR, solo con una piccola differenza. Quando si desidera visualizzare il volume scambiato in un periodo di azione del prezzo, come il trend rialzista o ribassista, è possibile determinare il punto iniziale e finale e visualizzare il profilo del volume solo per quel periodo di tempo. Volume Profile Session Volume (VPSV): Visualizza tutto il profilo del volume della sessione che appare sul grafico. Ogni sessione che si presenta sul grafico ha un profilo di volume raggruppato con essa . Ogni sessione è considerata giornaliera e ciò vale per il cambio di periodo di tempo del grafico.
Ci sono varie forme che l'istogramma del profilo del volume . SI possono estrarre molti dettagli e informazioni da loro. D – Profilo sagomato: corrisponde all'alfabeto “D” ed è la forma più comune. Ci informa che c'è un equilibrio temporale nel mercato. P – Profilo a forma di: corrisponde all'alfabeto “P” ed è un'indicazione di trend rialzista. b – Profilo sagomato: corrisponde all'alfabeto “b” ed è l'inverso del profilo a forma di P. Il profilo a forma di B appare principalmente in una tendenza al ribasso o nella parte posteriore di una tendenza al rialzo. Profilo sottile: corrisponde all'alfabeto “I”. Il profilo sottile indica una forte tendenza. C'è poco tempo per costruire posizioni di trading in un feroce movimento dei prezzi.
Indicatore IchimokuCOS’È L’INDICATORE DI ICHIMOKU
Spesso chiamato nuvola di Ichimoku, si tratta di uno strumento di analisi tecnica che funziona particolarmente bene quando vogliamo negoziare coppie di valute nel Forex.
L’indicatore è composto da tre linee e una “nuvola”, cioè un’area colorata che si crea in base alle altre linee del grafico.
Ogni linea rappresenta un modo di calcolare la media o la mediana dei prezzi dei periodi precedenti. In questo modo possiamo analizzare le interazioni tra la nuvola e il grafico, investendo di conseguenza per anticipare il trend.
Sembra un vero e proprio caos disordinato, non è vero? Ma non preoccuparti: una volta compreso quel che viene rappresentato, tutto apparirà perfettamente chiaro..Prima di fare trading con un indicatore dovresti sempre avere ben chiaro ciò che rappresenta. Se vai ad istinto e ti limiti a seguire dei consigli “pronti all’uso” puoi comunque ottenere buoni risultati, ma sarà molto più difficile creare delle tue strategie.
Anche se questo discorso rimane sempre vero, lo è ancora di più quando parliamo dell’indicatore di Ichimoku. Si tratta, infatti, di uno degli elementi più complessi nel mondo dell’analisi tecnica.
Per capire esattamente come funziona lo divideremo in tutti i suoi componenti: le tre linee e la celebre nuvola.
CHINOKU SPAN
La prima linea che compone il grafico è quella verde, chiamata Chinoku Span. Spesso la senti chiamare, in maniera più semplice, “la linea in ritardo”.
Questa linea non è una media: si tratta semplicemente del prezzo, così com’era 26 periodi fa. Se il tuo grafico mostra un minuto per ogni candela, ad esempio, la linea verde ti mostra qual era il prezzo 26 minuti fa.
Se le tue candele sono impostate a 1 ora, la linea chinoku ti mostra il prezzo di 26 ore fa; mentre se le candele sono impostate a 1 giorno, vedrai il prezzo di 26 giorni fa, e così via.La linea Tenkan Sen è la “media veloce” nell’indicatore di Ichimoku.
Si tratta di una media mobile che viene calcolata sul prezzo degli ultimi 9 periodi. In ogni momento, il suo valore è determinato dal valore medio delle ultime nove candele.
Per calcolare il valore medio, l’indicatore somma il massimo ed il minimo di ognuna delle candele considerate. Questa linea, sul grafico, appare di colore rosso.KIJUN SEN
La terza linea è la Kijun Sen, che puoi facilmente notare dal suo colore verde acceso. Questa linea viene calcolata nello stesso modo di quella rossa, ma con un periodo più lungo.
Anziché rappresentare la media mobile a 9 periodi, questa linea mostra la media mobile a 26 periodi. Per farlo utilizza sempre il metodo della media tra massimo e minimo di ogni candela precedente.
Così si conclude il nostro discorso sulle tre linee che vengono mostrate sul grafico di Ichimoku. Le abbiamo presentate così come vengono usate di solito, ma non sei costretto a mantenere gli stessi parametri.
LA NUVOLA DI ICHIMOKU
Finalmente arriviamo alla celebre nuvola. Si tratta di una zona del grafico che si colora tra due estremi: un limite inferiore ed un limite superiore.
Questi due limiti vengono calcolati in maniere molto simili:
Il limite superiore mostra la media tra il valore della Kijun Sen e della Tenkan Sen
Il limite inferiore mostra una media tra i valori massimi e minimi degli ultimi 52 periodi del grafico
Come ti avevamo accennato, questo non è proprio uno degli indicatori più semplici in quanto alla matematica che gli sta dietro. Allo stesso tempo, però, è uno dei più efficaci e quindi merita di essere studiato.
Sei disposto ad imparare le regole Smart Money ConceptQuesto indicatore Smart Money Concept (SMC) è un indicatore sofisticato e altamente innovativo che combina tutte le caratteristiche necessarie per negoziare tecniche di trading SMC. È costruito su Smart Money Concepts ispirati agli insegnamenti dell'inner trader circle (ICT). Smart Money è considerato il capitale allocato da investitori, fondi e altri partecipanti ai mercati finanziari più grandi. Questo indicatore prende il comportamento del trading istituzionale e lo rende accessibile agli investitori al dettaglio. Utilizzando un indicatore SMC, ottieni approfondimenti professionali sul mercato.
Questo indicatore fornisce tutti i principi SMC più importanti in un unico indicatore. Completamente automatizzato e in tempo reale Break of Market Structure, Change of Character, Current Trading Range, Premium & Discount, Fractals e Swing Structure. Oltre alle caratteristiche più importanti, abbiamo aggiunto una tendenza della struttura del mercato SMC estremamente unica basata sul principio della struttura del mercato. Uno sfondo di tendenza della struttura oscillante confermato migliora ulteriormente la caratteristica di tendenza.
Weis Wave Volume (WWV)Questa tipologia di indicatore permette di rilevare il volume e lo organizza in dei grafici a onde. Permette quindi di ottenere delle serie di onde di vendita e di acquisto. In altre parole, porta il volume in una dimensione diversa e permette ai trader di cogliere meglio la connessione fra l’azione del prezzo e il volume.
In relazione agli altri tipi di indicatori volumetrici, il Weis Wave Volume è l’indicatore più complesso e funziona diversamente rispetto agli altri. Esso è un indicatore che considera il volume di mercato e lo organizza in due grafici a linee che evidenziano in modo chiaro i punti di inflessione e le aree del rapporto offerta/domanda.
Efficace su tutti gli intervalli temporali, può essere applicato ai future, al Forex, ai titoli azionari e alle materie prime. Lo scopo principale dell’indicatore è quello di identificare i punti di inversione. In questo caso è opportuno , osservare il video più volte per vedere la verità delle capacita di questo indicatore indicatore .
INDICATORI? SI. NO, GRAZIE. DIPENDE. - PT.2THE MAN WHO CHANGED THE RULES
La figura di riferimento è quella di John Welles Wilder Jr. , che a metà degli anni Settanta ha rivoluzionato l'ambiente dell'analisi tecnica elaborando un set di indicatori innovativi orientati ad analizzare in profondità l'attività del mercato , quando l'approccio prevalente si fondava principalmente sull'uso di trendlines, medie mobili e - molto spesso – su pure supposizioni.
Sono certo che pochi non conoscano tools quali ATR (Average True Range), PSAR (Parabolic Stop And Reverse), RSI (Relative Strenght Index), DMI (Directional Movement Index) e ADX (Average Directional Index).
I concetti che introdusse erano del tutto originali e, seppur inizialmente sviluppati per adattarsi alle prolungate fasi di lateralità che caratterizzavano i mercati di quegli anni, hanno ampiamente superato la prova del tempo riuscendo a riscuotere un enorme successo fino ai giorni nostri.
Il concetto più innovativo fu senz'altro il True Range (e il suo derivato ATR) che è presto diventato una componente fondamentale nel calcolo di diversi altri indicatori universalmente apprezzati (Keltner Channel, SuperTrend, Volatility Stop, ecc.).
Welles Wilder (che non faceva certo parte dell'èlite finanziaria del tempo) nacque in piccolo villaggio del Tennessee, nel lontano 1935. Dopo aver combattuto una guerra (come del resto gran parte degli americani), ha conseguito una laurea in Ingegneria Meccanica, ma finì per operare nel settore immobiliare. Al contempo si appassionò ai mercati e creò il suo piccolo gruppo di lavoro, che più tardi diventerà la Trend Research LTD, con la sua sussidiaria The Delta Society.
Il suo background di ingegnere e la padronanza della matematica gli fornirono un certo vantaggio competitivo. Era convinto che molte delle teorie derivanti dagli studi in Ingegneria si potessero applicare anche ai modelli di mercato e alle serie di prezzo.
Non aveva tutti i torti ed è infatti riuscito a sviscerare la meccanica dei movimenti di mercato attraverso le sue semplici definizioni di movimenti al rialzo e al ribasso e di forza relativa tra acquirenti e venditori .
Fu Larry Williams a introdurlo nel settore, rendendo possibile la pubblicazione del best-seller “New Concepts in Technical Trading Systems” (Windsor Book, 1978). Molte delle successive ricerche che lo stesso Williams portò a sublimazione si ispirarono proprio ai concetti elaborati e poi condivisi da e con Welles Wilder.
Citando lo stesso Williams “Most anyone can come forward with one new market indicator or approach, but few have ever been as productive as Welles”. E ancora “His indicators shattered the traditions of how people look to trade.”
Welles Wilder portò avanti il suo lavoro di ricerca fino al 2008.
Ha lasciato questo mondo nel 2021 ed entrerà a pieno titolo nell'Olimpo degli Analisti Tecnici.
Il DIRECTIONAL MOVEMENT INDEX (DMI)
I sistemi di tipo trend-following , basati ad esempio su tecniche di break-out o sull'utilizzo di medie mobili, producono i migliori profitti in presenza di un forte trend di fondo. Al contrario nelle fasi laterali gli stessi sistemi entrano in sofferenza (e il trader in agonia! xD) accumulando perdite su perdite a causa dei frequenti falsi segnali. Durante i c.d. sideway markets, é infatti preferibile affidarsi a tecniche di tipo c.d 'mean-reversion' (contro-trend o anti-trend), basate principalmente sull'utilizzo di oscillatori di ipercomprato/ipervenduto (Stocastico, RSI, ecc.).
Le domande da porsi sono quindi le seguenti: come si può capire se un trend si è delineato o se è maturo? O se stiamo per entrare (o ci troviamo nel bel mezzo di) una fase laterale? Analizzando lo storico dei prezzi l'esercizio può risultare semplice e banale, spesso futile. Perché è alla destra del grafico che si ci spalanca inevitabilmente il vuoto.
Esiste un indicatore che ci aiuta a capire se il mercato è in un trend-mode o un in side-mode? In verità ne esistono diverse tipologie, ma per fortuna esiste anche l' ADX , che andremo ad approfondire singolarmente nel prossimo articolo, ma che deriva e costituisce solo una delle tre componenti del Directional Movement Index (DMI) , oggetto specifico del presente approfondimento.
Questo insieme di indicatori rimane, nella sua non banale semplicità, uno dei migliori e più completi strumenti di analisi mai realizzati . Può certamente essere migliorato/attualizzato e sarà questa la strada che andremo ad esplorare, evitando di andarne a snaturare il concept originale. Tuttavia, anche nella sua 'configurazione base' può continuare a cavarsela egregiamente.
Ma prima di procedere è fondamentale approfondire quelli che sono i meccanismi e le idee posti alla base del progetto di questo indicatore , che sarebbe forse più appropriato a questo punto definire come 'sistema' o 'insieme di indicatori' .
Il calcolo del ADX deriva infatti da altre due componenti, +DI e –DI, che ci forniscono indicazioni circa la direzione del mercato, mentre all'ADX spetta il compito di rappresentare la forza del trend, quando presente.
Il metodo di calcolo del DMI si articola in quattro step .
Il primo step consiste nel calcolare il Directional Movement che possiamo definire come “la parte del range odierno che eccede il range di ieri” . Un'estensione al rialzo sarà classificata come +DM, mentre un'estensione al ribasso come -DM.
Figura 1
Nella pratica si procede come schematizzato in Figura 1.
Se il range odierno si è esteso oltre il range di ieri, sottrarremo il massimo di ieri dal massimo di oggi (massimo di oggi – massimo di ieri), ottenendo quindi un +DM (movimento direzionale verso l'alto).
Se il range di oggi si è esteso al di sotto del range di ieri, sottrarremo il minimo di ieri dal minimo di oggi (minimo di oggi – minimo ieri), ottenendo quindi un -DM (movimento direzionale verso il basso).
Nei due casi particolari rappresentati dai c.d. inside-days e outside-days si procede come segue:
Se il range odierno è compreso nel range di ieri (inside) avremo un DM=0, in quanto non si è concretizzata un'estensione direzionale del range.
Se il range odierno estende il range di ieri in entrambe le direzioni (outside/engulfing) ci ritroveremo con un +DM e un -DM. In questo caso il valore di riferimento sarà quello maggiore. Nella rara evenienza che +DM = -DM, otterremo un DM=0 (come nel caso dell'inside day).
N.B.: Le differenze sono calcolate in valore assoluto , quindi i -DM e +DM avranno un valore positivo .
Il secondo step prevede la definizione del True Range (TR) , che è definito come il valore maggiore , sempre in termini assoluti, fra:
il range odierno (max oggi – min oggi);
la differenza fra il massimo odierno e la chiusura di ieri (max oggi – close ieri);
la differenza fra il minimo odierno e la chiusura di ieri (min oggi – close ieri).
Il terzo step consiste nel calcolo del Directional Index (DI) che restituisce finalmente due delle tre componenti del Directional Movement Index.
Il calcolo è estremamente semplice e si concretizza, per ciascuna componente (positiva e negativa), nel rapporto fra i +DM e -DM e il corrispondente TR.
Avremo quindi:
+DI = +DM / TR
-DI = -DM / TR
Per usare le parole dello stesso Welles Wilder “+DI is an expression of the percent of the true range that is UP for the day. -DI is an expression of the percent of the True Range that is DOWN for the day” .
+DI e -DI avranno valore nullo nei giorni in cui non verrà attribuito un movimento direzionale (+DM=0, -DM=0).
Il Directional Movement assumerà sempre un valore compreso fra 0 e 1, anche se nel calcolo effettivo del DMI i valori saranno moltiplicati per 100, al fine di esprimerli in termini di percentuali.
Per fare maggiore chiarezza analizziamo qualche esempio.
ESEMPIO 1
Il range di ieri è stato 20-22 con la chiusura a 22.
Il range odierno è stato 21,50-24.
Ci troviamo in presenza di un'espansione del range al rialzo, quindi:
+DM = 2 ovvero max oggi (24) – max ieri (22)
-DM = 0
TR = 2,50 ovvero il massimo fra 2,50 (range odierno), 2,50 (max oggi – close ieri) e 0,50 (min oggi – close ieri)
+DI = +DM/TR = 2/2,50 = 0,8 con -DI = 0
In altri termini: l'80% del True Range oggi è stato positivo.
ESEMPIO 2
Il range di ieri è stato 18-19,50 con la chiusura a 18.
Il range odierno è stato 16-18.
Ci troviamo in presenza di un'espansione del range al ribasso, quindi:
-DM = 2 ovvero min oggi (16) – min ieri (18) (n.b. valore assoluto)
+DM = 0
TR = 2 ovvero il massimo fra 2 (range odierno), 0 (max oggi – close ieri) e 2 (min oggi – close ieri)
-DI = -DM/TR = 2/2 = 1 con +DI = 0
In altri termini: il 100% del True Range oggi è stato negativo. -DI raggiunge il suo massimo (1) in quanto il range odierno si trova al di fuori del range di ieri.
ESEMPIO 3
Il range di ieri è stato 23-24,75 con la chiusura a 24,50.
Il range odierno è stato 23,75-25.
Ci troviamo in presenza di un'estensione del range al rialzo, quindi:
+DM = 0,25 ovvero max oggi (25) – max ieri (24,75)
-DM = 0
TR = 1,25 ovvero il massimo fra 1,25 (range odierno), 0,50 (max oggi – close ieri) e 0,75 (min oggi – close ieri)
+DI = +DM/TR = 0,25/1,25 = 0,2 con -DI = 0
In altri termini il 20% del True Range oggi è stato positivo.
Rapportando il Directional Movement (DM) al True Range (TR) per ricavare +DI o -DI andiamo a definire quanto il mercato si è mosso in una certa direzione rispetto al suo range . Questo significa che quando c'è direzionalità DI assume valori elevati (fino a 1 quando DM=TR) e il mercato è in trend. Se invece, come nell'ultimo esempio, ci ritroviamo con un DM basso rispetto al True Range il mercato non esprime molta direzionalità e significa che ci troviamo in una fase laterale.
L' ultimo step prevede di calcolare una media di riferimento , per +DM, -DM e TR, su una serie di osservazioni , al fine di ricavare le risultanti di periodo +DI(X) e -DI(X), dove X indica il numero delle osservazioni. Wilder scelse una finestra temporale di 14 giorni e impiegò una particolare funzione additiva per ricavare la sua media (ricordo che negli anni Settanta non esistevano i moderni calcolatori).
La Rolling Moving Average (RMA) , detta anche 'Smoothed Moving Average', è la stessa impiegata nel calcolo del RSI e assegna un peso maggiore al valore più recente e via via decrescente verso l'ultimo valore. Alla prima derivazione l'RMA coincide sempre con una media aritmetica semplice. Entrando più nel dettaglio, si tratta di una media mobile esponenziale con alpha=1/lunghezza(periodi) . Appartiene quindi alla classe dei filtri di tipo c.d. additivo e ricorrente, che ad ogni nuovo input aggiunge un frazionale del computo precedente.
Nota: ogni MA può essere definita come 'filtro' in quanto la funzione primaria che è tenuta ad assolvere è appunto quella di filtrare il rumore di mercato (noise) e fornire una rappresentazione più smussata dei movimenti di prezzo e del trend.
Saranno oggetto di un approfondimento specifico e dettagliato. Spero sufficientemente esaustivo.
Dopo quest'ultimo passaggio +DI(14) rappresenta la percentuale del True Range complessivo delle ultime 14 osservazioni che si è concretizzato in un movimento positivo e -DI(14) rappresenta la percentuale del True Range complessivo delle ultime 14 osservazioni che si è concretizzato in un movimento negativo. Per entrambi i valori sono sempre positivi.
Assumiamo come esempio dei valori di +DI(14)=25 e -DI(14)=40. In questo caso possiamo affermare che, nella finestra di riferimento di 14 periodi, il 25% del true range è consistito in un movimento positivo, mentre il 40% in un movimento negativo.
Sommando le componenti otteniamo che il 65% del True Range è stato un movimento direzionale (positivo e negativo), mentre il 35% è stato non-direzionale.
Maggiore sarà lo spread fra i valori di +DI e -DI, maggiore sarà la direzionalità del mercato. Al contrario, più i valori di +DI e -DI tenderanno a convergere, più il mercato tenderà ad esprimere una scarsa direzionalità e a lateralizzare.
Abbiamo quindi cercato di fare un po' di chiarezza sulle modalità di derivazione del Directional Movement Index e passeremo presto ad approfondire il calcolo e l'utilizzo dell'ADX sia in modalità stand-alone, sia all'interno della cornice del DMI nel suo insieme, andando ad analizzare qualche esempio applicativo reale.
Concluderemo cercando di fare un recap dei concetti fondamentali prima di definire gli step necessari per procedere con la "fase sperimentale di ottimizzazione” .
Se avete compreso pienamente i meccanismi di calcolo e il concept del progetto, potreste esservi già fatti qualche idea su come poter intervenire per cercare di migliorare/ottimizzare l'indicatore. Il 90% delle informazioni necessarie si trovano in questo articolo, in quanto il calcolo di ADX è piuttosto semplice e deriva in toto dal DMI.
In questo caso, sentitivi liberi di avanzare le vostre proposte, intuizioni, osservazioni.
Se invece c'è qualche passaggio che è risultato poco chiaro o se aveste riscontrato qualche imprecisione che può essermi sfuggita, non esitate a farmelo sapere.
Indicatori? Si. No, grazie. Dipende. - PT. 1INTRODUZIONE
L'idea per questa pubblicazione deriva da una disquisizione che ho avuto con un utente circa la presunta utilità degli indicatori tecnici (e non) all'interno della nostra routine di trading.
"Annosa e noiosa diatriba". "Inutile dissertazione"
Se questi due sono fra i primi pensieri che vi sono saltati alla mente, vi esorto a passare oltre serenamente.
Per quel che può valere, voglio provare a condividere la mia visione, riuscendo magari ad approfondire qualche concetto e a fornire forse qualche utile spunto .
E andiamo immediatamente al punto, riassumendo la visione dell'utente X in tre punti:
Gli indicatori (tutti) che vengono utilizzati nelle analisi sono del tutto inutili, in quanto il 'grafico nudo' contiene ogni informazione essenziale alla nostra operatività.
La capacità di lettura (del 'grafico nudo') da parte del trader determina se si fa parte del 95% dei perdenti o dei pochi che sopravvivono al mercato.
Gli indicatori sono creati dall'”industria del trading” con l'unico scopo di fare soldi e fregare i pesci piccoli.
Personalmente, per quanto aperto e rispettoso del pensiero altrui, non posso che trovarmi in profondo e sostanziale disaccordo.
E come sopra cercherò di sintetizzare le mie ragioni:
Regolarmente vengono pubblicati degli studi che evidenziano come un buon 80% (o giù di li) degli scambi di mercato venga gestito da macchine. Non ci si riferisce al concetto di 'scambio elettronico', ma a computer che elaborano sofisticati algoritmi e che si basano in varia misura su indicatori di diversa natura. Vengono programmati da essere viventi, ma abbracciano Machine Learning e AI.
L'industria del trading di oggi non è dunque ben rappresentata da quell'immagine (che deriva forse dai film anni '90) che rappresenta un èlite di valenti analisti/operatori intenti ad osservare schiere di monitor pieni di grafici (nudi?) alla stregua di tante sfere di cristallo e che alla fine premono un pulsante, verde o rosso (e naturalmente poi esultano e festeggiano! xD);
E' verissimo che gli indicatori non possono prevedere i movimenti del prezzo. Sono per definizione dei derivati del prezzo stesso e di conseguenza soffrono di un ineludibile ritardo. Per quanto ottimizzati, mancano di quella reattività indispensabile a farci cogliere un movimento di prezzo sul nascere.
Possono essere di immenso aiuto nella comprensione delle dinamiche più profonde dei movimenti di prezzo, rendendo le nostre analisi enormemente più accurate. Sono insostituibili quando l'output richiede la risoluzione di una funzione complessa in pochi millisecondi. Sfido chiunque a calcolare a mente anche solo una semplice media mobile a 5 periodi...
Troppi indicatori forniscono troppe indicazioni. Spesso alcune sono decontestualizzate (penso per esempio a uno stocastico all'interno di un trend impulsivo). Altrettanto spesso sono ridondanti (per esempio due o più oscillatori iper-comprato/venduto in un side market). In questi casi finiscono inevitabilmente per aumentare il senso di incertezza, indurre confusione, rallentare l'operatività e nella peggiore delle ipotesi arrivano ad inficiarla del tutto.
Prevedere esattamente gli swing del mercato, ovvero comprare ai minimi e vendere ai massimi, guardando semplicemente una serie storica di prezzi (e volumi, se vogliamo proprio sporcare il grafico) è qualcosa di impossibile . O si dispone di un rarissimo e innato talento (che si spinge al limite della chiaroveggenza ) o si tratta del proverbiale 'colpo di...'
E la fortuna si sa è un fenomeno effimero. Si sa pure che può diventare una lama a doppio taglio.
Esistono diversi studi, resi possibili grazie alla potenza computazionale delle moderne piattaforme e alla sterminata disponibilità di serie storiche, che hanno dimostrato la fallacità della metodologia di analisi basata esclusivamente sulla price-action. Ma su questo punto è forse meglio sorvolare, per non rischiare di far inca77are più di qualcuno..
Gli indicatori non sono stati inventati dall'industria del trading allo scopo di disorientare/confondere/fregare il piccolo trader (per centrare l'obiettivo è sufficiente intervenire sulla volatilità...), ma sono stati e vengono tuttora sviluppati da analisti di calibro, da traders professionisti e da appassionati ricercatori/sviluppatori.
In questa stessa community di TV (che suppongo abbia poco da spartire con l'industria del trading) è attivo un gruppo di validissimi sviluppatori che condivide gratuitamente il frutto del loro lavoro.
Vero anche che alcuni cercano di trarne un profitto, ma non è che ci veda quest'alone di raggiro o fregatura.
Davvero a tutti piace lavorare duramente e GRATIS?
Non è per niente cosa banale sviluppare un nuovo concetto e tradurlo in uno strumento di analisi o in un trading-system robusto e profittevole. Respect.
(poi come sempre esistono i ciarlatani, ma sono una minoranza che riesce a distinguersi e a essere distinta...)
I tool tecnici vanno studiati e capiti. Difficilmente si otterranno risultati consistenti applicando degli strumenti senza averne compreso appieno la logica di funzionamento o non sapendo quando e come utilizzare le informazioni che ci vengono fornite.
Ho deciso di suddividere in parti questo - come lo chiamiamo - approfondimento al fine di renderne più leggera la lettura e agevole la comprensione.
Chiusa questa necessaria introduzione, passerò in una seconda parte ad espandere i concetti di cui all'ultimo - importantissimo - punto. Cercherò di riuscirci andando a vivisezionare un indicatore ideato ormai molti anni fa da un grande innovatore.
Rivoluzionario per i concetti che ha introdotto e tutt'oggi universalmente diffuso e apprezzato.
Perché, riuscire a superare la prova più dura, quella del tempo, non è cosa semplice.
Se ci sarà la possibilità proverò anche ad alzare l'asticella per capire se esistono dei margini di miglioramento per un indicatore così ben progettato e magari a testarne delle varianti .
Questo processo, per quanto possa apparire irriverente, è animato dalla volontà di contribuire a trasmettere un messaggio vitale, quella curiosità che ti spinge a non fermarsi alla superficie delle cose , ad avere il coraggio di esplorare sentieri nuovi, a non arrendersi al cospetto di difficoltà o errori e a non rinunciare mai a sbagliare e imparare. Per crescere.
(sembra la pubblicità di un nuovo crossover xD)
Concetto espresso decisamente meglio da qualcun altro e pure con molte meno parole. "Be hungry, be foolish!”.
Valido nella vita di ogni giorno e pure nella frenetica attività del trading.
Può un indicatore anticipare i punti svolta del ciclo economico?A voi la facoltà e il diritto di giungere a opportune conclusioni, ma per quanto mi riguarda la risposta è un SI.
Seppur con qualche condizione...
Ma prima che a qualcuno venga la tentazione di immergersi nella ricerca compulsiva dell' indicatore 'miracoloso' (pratica oggi tristemente diffusa) ritengo fondamentale chiarire alcuni concetti, certamente noti ai più navigati, ma che meritano un approfondimento. Anche sed stufant, repetita iuvant .
Gli indicatori vengono normalmente classificati in leading, coincident, lagging . Tradotto, usando la flessibilità del trader, anticipatori, contestuali, confermatori (ritardati).
Ma prima ancora gli indicatori sono suddivisi in due macro-classi: economici e tecnici .
Mi auguro che a qualcuno non suoni da 'doccia fredda', però è un dato di fatto che gli indicatori tecnici non potranno MAI possedere un carattere predittivo . Essendo per concezione dei derivati di osservazioni passate sono inevitabilmente caratterizzati dal lag, bestia nera che gli sviluppatori cercano ad ogni costo di ridurre ai minimi, ma che non può essere del tutto eliminata .
Esistono anche indicatori tecnici di tipo coincident (contestuali) e anch'essi difficilmente possono tradursi in un'operatività immediata, in assenza di conferme derivanti da indicatori lagging oppure dalla presenza di più indicazioni istantanee (coincident).
Provo a far chiarezza con un semplice esempio. Nel contesto di un Trading System un'indicatore di tipo coincident può essere costituito da un aumento della volatilità istantanea o dal breakout di un livello di prezzo oppure da un'anomalo aumento degli scambi. Nessuno di essi singolarmente può portarci a un'applicazione chiara e univoca, però letti contemporaneamente qualche indicazione operativa puntuale (coincident) potrebbero fornirla. Nella pratica diffusa sono validati da segnali operativi (lagging) e assumono quindi la valenza di filtri operativi .
Non sono però gli indicatori tecnici il vero oggetto di questo approfondimento. L'attenzione si sposta quindi sugli indicatori economici, perché se di ciclo economico si vuole parlare lo strumento di elezione é quello.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione eccessiva di dati che affollano il nostro Calendario Economico e che se da un lato ci agevolano la comprensione dello 'stato dell'arte' hanno portato in dote come side effect dei picchi di volatilità molto più frequenti. E la volatilità - come sappiamo - può essere di tipo buono o cattivo , proprio come il colesterolo...
Ciascuno di noi si concentra sul set di dati che ritiene più idoneo sulla base del tipo di operatività.
Tutti seguiamo le pubblicazioni principali (CPI, NFP, ISM, ecc.), ma sicuramente molti di noi commettono un errore . Che poi non é altro quello di NON attribuire a ciascuno il giusto peso e di NON andare a considerarli nel loro insieme .
In questo contesto 'the big picture' rimane un quadro sfocato.
Non vi sto rimproverando – sia chiaro – anzi sono certo che la maggior parte non 'insegue' il singolo dato e tende invece ad aggregarli in un quadro di sintesi . Il tema centrale è il 'come ' questa operazione viene svolta, ovvero se dietro c'è una metodologia scientifica/testata o emotiva/discrezionale .
Ed ecco che ci viene in aiuto The Conference Board .
Per saperne di più sull'organizzazione (com'è nata, perché, cosa fanno, bla) c'è Google e il loro sito web ufficiale.
Ma ciò che ci interessa maggiormente sono gli indicatori macro che studiano e mettono a punto, con le loro metodologia di calcolo.
The Conference Board pubblica delle release con cadenza mensile di indicatori/indici (leading, coincident e lagging) per gli US, ma anche per molte altre economie e aree geografiche. Abbiamo indicatori Global, Cina, Eurozona, Germania, UK, Francia, Spagna, ecc.
L'Italia non é presa in considerazione e questo mi fornisce – in un impeto di orgoglio xD - lo spunto per provare a cimentarmi nell'impresa di realizzarne uno ad hoc (tempo e dati di TV permettendo).
Si, perché la disponibilità dei dati in real-time costituisce il vero problema, altrimenti non sarebbe difficile ricavare il grosso del dato prima della data ufficiali di pubblicazione (e magari provare ad anticipare il mercato...)
L'indicatore più rilevante per gli US è certamente il LEI (Leading Economic Index) , che è il vero protagonista di questo articolo.
Di seguito trovate l'elenco delle dieci componenti , accompagnate dal relativo fattore di peso (non sono in ordine di rilevanza).
N.B. La somma dei fattori è ovviamente l'unità, mentre l'indicizzazione base 100 è al 2016.
1. Average weekly hours, manufacturing (0.2373)
2. Average weekly initial claims for unemployment insurance (0.0140)
3. Manufacturers' new orders, consumer goods and materials (0.0779)
4. ISM® new orders index (0.1702)
5. Manufacturers' new orders, non-defense capital goods excl. aircraft (0.0459)
6. Building permits, new private housing units (0.0307)
7. S&P 500® Index of Stock Prices (0.0419)
8. Leading Credit Index™ (0,0991)
9. Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds (0,1247)
10. Avg. consumer expectations for business conditions (0,1583)
Per non rendere ulteriormente pesante la lettura mi limiterò a poche considerazioni personali , mentre lascio a voi l'onere di portare avanti eventuali ulteriori approfondimenti.
Figura 1- Leading Economic Index (LEI) vs. Coincident Economic Index (CEI)
Analizzando il grafico di Figura 1 si evidenzia la marcata differenza fra il LEI e il CEI , ovvero la differenza sostanziale fra un indicatore leading e uno coincident. Sorprenderà sicuramente la puntualità del LEI nell'anticipare l'inizio di una fase di contrazione dell'economia. Ma anche della sua fine.
Se osserviamo i diversi fattori di peso dell'indice non dovrebbe stupirci il divario fra i pesi attribuiti alla media settimanale di nuovi sussidi di disoccupazione (Componente 2) e alla media ore lavorative settimanali del settore manifatturiero (Componente 1). Si tratta rispettivamente della quella meno e della maggiormente impattante nel computo dell'Index. Questo perché si assume che, in sentore di fase recessiva, le aziende prima arrivare al licenziamento dei propri dipendenti, tentino di 'tenere la barra dritta' andando a diminuire l'orario medio di lavoro. Assunzioni di questo genere segnano la sostanziale differenza fra il concetto di coincident e quello di leading.
Fra le componenti del LEI troviamo l'indice SP:SPX stesso. Questo ci porta a confermare il noto assunto che vede il mercato azionario, che é il più esposto, “nutrirsi di aspettative” . In altre parole si attribuisce ai grandi player finanziari una certa capacità di 'vedere un po' più in la' . Va anche segnalato che il peso relativo è modesto ...
Le seconde e le terze componenti per peso sono rispettivamente l'ISM (Componente 4) e l'Avg. consumer expectations for business conditions (Componente 10). Si ribadisce fondamentalmente quanta importanza venga attribuita al concetto di aspettativa : imprese da un lato, consumatori dall'altro.
Il Leading Credit Index™ è un marchio registrato e mi è risultato finora difficile entrare nel dettaglio di come venga calcolato.
Si tratta comunque di un indice leading della sostenibilità del credito .
Su spread e tassi il dibattito è già abbastanza infuocato, quindi non mi dilungherò.
Figura 2 - Il Leading Economic Index per gli Stati Uniti è diminuito ad Agosto (release 22/09) per il sesto mese consecutivo. La contrazione su base semestrale è del 2,7% (tasso annuo circa del -5,3%) con un'inversione dalla crescita dell'1,7% (tasso annuo circa del 3,4%).
Sono inoltre diventate molto diffuse le debolezze tra gli indicatori anticipatori , con solo due componenti su dieci che avanzano negli ultimi sei mesi. L'indice si porta quindi al di sotto del livello “di allerta” che introduce un'inevitabile frenata dell'economia Usa con annesso riverbero sui mercati globali.
Figura 3 - Variazione percentuale su base annua (YoY) de LEI in relazione a quella del PIL (GDP) reale.
Abbiamo quindi conosciuto un po' più da vicino questo 'Super' indicatore made in Usa, le cui letture, relazionate con quelle dei 'fratelli minori' CEI e LAG , sono in grado sia di fornire una nitida fotografia dello stato di salute dell' economia a stelle e strisce sia di anticipare i turning points del ciclo economic o.
E' piuttosto curioso rilevare quanta poca rilevanza venga loro dedicata all'interno dei Calendari Economici dei principali broker e siti di informazione finanziaria (in alcuni casi non vengono nemmeno menzionati).
Ottobre è il mese dell'Educazione Finanziaria.
I prossimi aggiornamenti per il 2022 saranno pubblicati alle ore 10:00 (locali) del:
- 20 Ottobre
- 18 Novembre
- 22 Dicembre
DISCLAIMER:
La presente idea non costituisce in alcun modo Pubblicità, né in forma esplicita, né occulta.
Non guadagno un Cent da The Confererence Board. Tantomeno ne sono un membro... xD
Strategia Per ReversalCondizioni :
-il prezzo di trova in un'area del grafico di valore testata varie volte,
-l'indicatore Rsi (14 di chiusura)è overbought (+70)
-il trend e l'indicatore sono in divergenza
-reversal pattern (double top in questo caso)
Condizioni Di Entrata:
-shooting star candle
Target e Stop Loss su supporto / resistenza più recenti.
Spiego la mia operatività con l'Ichimoku parte secondaQuesta sera voglio condividere la mia analisi con tutta la comunità di Tradingview.
Premetto che non sono professionista, aggiungo che non vivo di trading, (anche se il profitto non manca), essenzialmente amo questa disciplina ed avendo trovato questo fantastico sito, finalmente corono un altro mio grande sogno, spendermi allo sfinimento in consigli, mostrati praticamente su grafici del presente, per tentare di far evitare ai neofiti che approdano qui, gli stessi errori che io per primo ho commesso e che ancora, a distanza di 14 anni, ricordo vividamente. A volte mi ripeterò, sembrerò tedioso, finanche strano, ma, forse, alla fine, se potrò aver aiutato anche solo una persona fra voi, avrò raggiunto un grande obbiettivo.
Unisco questo primo obbiettivo alla continua spiegazione di come valuto ed eseguo i miei trade con l'Ichimoku, questa sera, mostro l'analisi della chart CADJPY su Daily. Io in principio sceglievo sempre i Time Frame più bassi, volevo sempre essere a mercato e, Daily, Weekly etc. non volevo nemmeno sentirli nominare, questi, (continuo a ripetere), sono i Time Frame che eliminano i rumori, dove un neofita potrà imparare meglio a operare, se proprio vi viene impossibile, e nulla è impossibile, almeno usateli per dare una lettura di fondo ai trade che preparate.
Bene, per chi mi ha letto ieri, avrà già assimilato il concetto che esporrò a breve, ma lo ha visto in pratica su EURUSD, oggi io vi mostro il comportamento dell'Ichimoku, sempre medesimo, su qualsiasi strumento, analizzando, come detto CADJPY. Il patto, (ed ecco il mio ripetermi allo sfinimento), è che sia uno strumento che abbia un trend lineare, non con alta volatilità costante e confuso, ma ben leggibile con l'applicazione di questo meraviglioso "indicatore".
Ho voluto aiutare chi sta seguendo queste spiegazioni, tracciando un Trendline che indica il Trend dominante nelle ultime settimane o mesi, per ricordare che il Trend è nostro amico, un operazione sbagliata ma in Trend, la si può riprendere con diverse strategie, contro Trend, a mio modo di vedere, è quasi un suicidio, (personale punto di vista). Ed arriviamo al punto. Fra ieri ed oggi abbiamo avuto un chiaro segnale d'ingresso short, il prezzo crossa la Tenkan-sen e la Kijun-sen, la Tenkan-sen stessa crossa la Kijun-sen, ma alla fine osservate cosa succede quando il prezzo arriva sulla Kumo, evidenziato con il rettangolo, viene sistematicamente respinto.
Riavvolgo il nastro di almeno 11 anni, perchè io in quel periodo, osservando i grafici e notando che alcune volte il prezzo ha perforato la Kumo, ed ha, (a quel punto), avuto una forte spinta, dando vita ad un movimento importante, sarei entrato in questa operazione. Lo sbaglio più grande che facevo sistematicamente, era quello di pensare a quello che io volevo, pensare che il prezzo potesse fare quello che io prevedevo. Si deve imparare, si deve comprendere che siamo a noi a dover leggere quello che il prezzo farà, che il mercato gli farà fare. Se si parte dalle basi, si comprendono le dinamiche di mercato, come si muovono domanda ed offerta, compratori e venditori, non noi, sia chiaro, banche, fondi d'investimento etc., solo dopo, possiamo applicare indicatori, strategie, studi ed ottenere profitto.
La Kumo in quel punto ove il prezzo viene respinto, individua un forte supporto, ma avete pensato praticamente cosa accade in quel punto? Ci sono gli ordini dei buyers, pronti a scattare come il prezzo tocca quel livello, perchè loro pensano che quella sia l'area giusta di prezzo per quella coppia in quel momento. Quindi non permettono ai venditori di oltrepassarla, tanto quanto area 110.150 che non ho segnato, ma è facilmente intuibile, è il punto in cui sono piazzati gli ordini short di chi vende per non permettere al prezzo di oltrepassare quel livello, capito questo si può anche comprendere perchè l'analisi viene fatta da me in questo modo e mai entrerò in quell'operazione, poi sbaglio? Il prezzo fora la Kumo e perdo un ingresso? Pazienza, il mercato mi offrirà un'altra occasione, io prima proteggo il capitale, il capitale è quello che mi permetterà di poter effettuare le prossime operazioni.
Spero di aver dato una chiara spiegazione di quanto è nel mio bagaglio personale e di aver, in qualche modo, aiutato chi si affaccia "oggi" alla pratica di questa meravigliosa disciplina. Su questa semplice analisi potrei ancora dilungarmi, ma avremo modo e tempo di continuare con tantissimi altri esempi e spiegazioni. L'importante è comprendere che non è applicando un indicatore, (per me l'Ichimoku è di più), che si inizia a tradare, ma capendo il mercato, iniziando a lavorare sulla struttura del prezzo sulle chart e tanto altro, l'indicatore, infine, è, assieme a tutti gli altri, (e sono tanti), uno dei tanti ferri nella cassetta degli attrezzi, per lavorare al meglio alla costruzione del proprio portafoglio.
Buon lavoro a tutti.
Spiego la mia operatività con l'IchimokuBuonasera,
spiego la mia operatività con l'applicazione dell'Ichimoku Cloud. Esso è inserito nella categoria degli indicatori, aggiungo offensivamente per lo stesso, personalmente lo ritengo un ottimo trading system se usato correttamente che, a me, ha donato parecchie soddisfazioni sino ad oggi. Penso sia l'unico "indicatore" esistente, che, a colpo d'occhio riesce a rendere l'idea del passato, del presente e del futuro, donando a chi analizza una fotografia immediata delle informazioni necessarie per prendere decisioni.
Quanto vado a descrivere lo si può verificare applicandolo su qualsiasi chart, l'unica regola che ho testato nel tempo perché fornisca segnali veritieri è che si applichi a strumenti con un trend lineare, consideriamolo uno strumento per traders come sono io trend follower. Altra considerazione, io quanto affermo lo applico su Daily, in quanto un TF del genere è molto pulito da rumori del prezzo che ritornano falsi segnali d'ingresso.
Ovvio che da solo l'Ichimoku non è il Santo Graal, perché il trading online diventi produttivo ci vuole la combinazione di molti, tanti, altri fattori, ne cito alcuni, ma potete aggiungerne quanti più desiderate:
- Il Money Management che viene applicato al trade
- Il controllo della propria emotività
- Un corretto Trading Plan giornaliero e settimanale
- Lo stato umorale con il quale ci sediamo davanti al PC per operare sui mercati
certo, inserisco anche quest'ultimo, in quanto bisogna avere la mente sgombra da negatività, in caso contrario meglio non operare, ricordiamo che il mercato ci offre sempre possibilità operative, non bisogna forzatamente essere a mercato. Comunque, questi, sono solo una minima parte delle tanti componenti che permettono di ottenere profitto, l'Ichimoku non è un Expert Advisor, quindi si usa in manuale ed è soggetto a chi prende le decisioni, senza aggiungere che applico molti altri strumenti di conferma, come il MACD , il ritracciamento di Fibonacci, lo stocastico, l'ADX, l'ATR etc. per ulteriori conferme d'ingresso o di uscita da un operazione.
Come esempio, potete vedere, ho preso il grafico classico, l'EURUSD per descriverlo, ripetendo che quanto vado scrivere lo si può applicare a qualsiasi strumento se lineare. Ricordo anche che uno strumento da solo non sarà mai la soluzione di tutto, ma perché voi siate profittevoli va abbinato sempre allo studio dei grafici con altri indicatori, Trend line , canali, pattern grafici e pattern candle stick etc. Un esempio può essere che se all'incrocio della Tenkan con la Kijun abbiamo anche un bel Engulfing è un ulteriore bella conferma di quell'ingresso.
La caratteristica unica dell’indice Ichimoku , infatti, sono le cosiddette “nuvole” che esso disegna nel grafico le quali, tradotte nel linguaggio dell’analisi tecnica, rappresentano delle aree di supporto e di resistenza, esse indicano anche l'andamento futuro del prezzo. Anche se al primo sguardo può apparire complesso, la verità è che l’indicatore Ichimoku è famoso per la sua efficacia e la sua semplicità di lettura, pronta a fornire in pochi secondi indicazioni sul trend in atto , sui livelli di supporto e di resistenza e sui possibili segnali di entrata. Ho evidenziato con dei rettangoli la resistenza offerta dalla Kumo e il rimbalzo del prezzo.
L’indicatore Ichimoku descrive il trend in atto , la sua forza, gli obiettivi di prezzo e le aree di supporto e resistenza verso le quali si muove. Per fare tutto questo necessità dell’utilizzo combinato di diversi suoi elementi, cinque strumenti che cooperano per descrivere al meglio la stessa situazione:
1.Tenkan-sen: simile ad una media mobile a 9 periodi, è la linea più sensibile e che segue da più vicino l’andamento del prezzo;
2.Kijun-sen: simile ad una media mobile a 26 periodi, si muove più lentamente della Tenkan seguendo su medie mensili l’andamento del prezzo;
3.Senkou Span A: rappresenta il primo dei due limiti delle nuvole e nasce come punto medio tra la Tenkan e la Kijun, proiettato però di 26 periodi nel futuro;
4.Senkou Span B: rappresenta il secondo limite e va a creare con la Span A le nuvole, rappresentando anch’essa una proiezione della variazione di prezzo nel futuro, ma di 52 periodi;
5.Chikou Span: segue l’andamento dei prezzi proiettata di 26 periodi nel passato.
I nomi strani o la quantità di informazioni poco chiare non devono scoraggiare la comprensione dell’indicatore Ichimoku . La visione congiunta di questi elementi fornisce una lettura chiara, semplice e funzionale dell’andamento della quotazione.
La storia tende a ripetersi, dal passato e nel futuro. L’indicatore Ichimoku offre una visione suggestiva del trading, nel tentativo di prevedere l’andamento futuro del prezzo sulla base di quello presente e di quello passato.
Tenkan-sen BLU 9 periodi
Kijun-sen ROSSA 26 periodi
Chinkou Span VERDE 26 periodi nel passato
Senkou Span A VERDE primo limite della nuvola
Senkou Span B ROSSA secondo limite della nuvola
Questi i colori nel mio grafico, inoltre notare che se il trend in atto è short, la nuvola è di colore rosso, se fosse stato long allora verde, anche questo aiuta a colpo d'occhio.
Il contributo della Tenkan, associato alla Kijun, è simile a quello fornito da due medie mobili con diversi periodi. Il loro incrocio determina la prevalenza di trend rialzisti o ribassisti nel breve periodo e allerta riguardo il cambio di inerzia della quotazione. La Chikou, come detto, traccia l’andamento passato del prezzo. È bene notare come ogni volta che il prezzo la attraversa tende a farlo con decisa forza, proiettandosi in maniera convinta ben oltre, come se l’eco del suo andamento passato avesse ripercussioni su quello futuro. Tuttavia l’indice Ichimoku è famoso per le sue nuvole. La Span A e B racchiudono tra di loro le nuvole. Queste rappresentano aree di resistenza se è la Span B a segnare il limite superiore, mentre sono da considerare aree di supporto, e quindi presenti sotto al livello di prezzo, se è la Span A a delimitare superiormente la nuvola.
Essendo i limiti della Kumo ottimi supporti e/o resistenza, quando il prezzo è in prossimità di essa bisogna prestare massima attenzione, se avete notato, comunque io in un grafico come EurUsd allo stato attuale trado solo i segnali short, per intenderci quelli sotto la Kumo, perché, come ho evidenziato, i segnali long, vengono prontamente respinti dalla resistenza offerta. Ricordate sempre: "The trend is your friend!" Se poi, il prezzo perfora la Kumo, (nuvola), allora possiamo iniziare a valutare un inversione del trend in corso.
La Chikou, come già detto, restituisce importanza ai momenti nei quali è vicina al prezzo. L’attraversamento è segnale di spinta in quella direzione, come una media mobile. Rappresentano in alcuni casi anche un importante livello di resistenza. La Tenkan e la Kijun vanno viste sia in relazione al prezzo che tra di loro. Come accade con le medie mobili, il reciproco attraversamento è segnale di formazione di un trend sostenuto, suggerendo di entrare nella direzione verso la quale la Tenkan sta attraversando la Kijun. Esse inoltre sostengono o limitano l’andamento dei trend, come osservabile in maniera evidente nell’esempio di euro-dollaro, fornendo il pavimento o il soffitto dei corridoi di rialzo o ribasso percorsi dal prezzo, utili per individuare i punti di entrata migliori a favore di trend
Tutto molto semplice, come si evince da quanto sopra, ovvio che io dico sempre questo, posso possedere una Ferrari, se poi non so guidare mi vado a schiantare. Perché a questo, bisogna ricordare quanto ho scritto sopra, l'abbinamento di altri strumenti di conferma.
RICORDO CHE L'ICHIMOKU LAVORA IN TREND, esempi di strumenti con cui lo trado: CADJPY , CHFJPY , EURCAD , EURCHF , EURUSD , GBPCAD , GBPCHF , GBPUSD , NZDCHF , NZDUSD , SGDJPY , USDJPY , GOLD , SILVER etc.
Compitino a mercati chiusi, analizzare i sopracitati strumenti e notare la veridicità di quanto postato. Altresì, analizzare coppie volatili e notare come l'Ichimoku perde tutto il suo valore e offre falsi segnali operativi.
Buon lavoro.