Natural gas Tgt onda 5Riconsiderando livelli su strumento Henry Hub che, su suggerimento di un utente, ha volumi piu' attendibili, ho riconsiderato livelli e rimanendo fedelle alla struttura accumulativa secondo Wyckoff e calcolando onde di Elliott, abbiamo avuto ritraccio onda 4 perfettamente al 50% di onda 3 e mi aspetterei Target onda 5 su livello del Creeck che corrisponde alla stessa estensione di onda 1 e circa 61.8% di estensione onda 3, che sono i probabili target di onda 5, quindi abbiamo piu' confluenze che confermano l'analisi.
Idee operative NATURALGAS1!
YEN PRONTO AL RESPIRO?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 20.06.2023
YEN PRONTO AL RESPIRO?
-CONTESTO
Settimana che si focalizzerà sulla Bank of England e sulla relativa decisione sui tassi di interesse, con le attese di un rialzo del costo del denaro di 25Bp, rialzo pressocch+ obbligato visto il livello ancora altissimo di inflazione, che si attesta nell’ultima rilevazione all’8.7% che sebbene lontano dai picchi del 11.1% rimane ancora particolarmente lontana dai target del 2% e la forza espressa dall’economia del Regno Unito preoccupa la BOE sulla possibile spirale salari -Inflazione.
In attesa di questo appuntamento, stanotte abbiamo letto le minute della RBA, che dopo un rialzo tassi a sorpresa nell’ultima riunione continua a tenere toni aggressivi, la lotta all’inflazione non è terminata e il lavoro da fare è ancora tanto, tuttavia il dollaro australiano, dopo un lungo rally rialzista oggi sembra aver incassato male il colpo della PBOC.
La banca centrale cinese stanotte ha effettuato taglio del costo del denaro, per tentare un rilancio dell’economia che ancora non sembra aver ripreso il suo consueto ritmo espansivo sebbene i lockdown siano terminati da tempo. La paura di una fase lunga di rallentamento economico da parte della Cina sembra aver colpito anche i partner commerciali quali Australia e Nuova Zelanda.
Da non sottovalutare oggi i diversi speech dei componenti board della FED e anche della BCE che potrebbero dare conferme o smentite di quella che sembra una chiara linea di aggressività da aprte delle banche occidentali.
-FOREX
Il menrcato valutario è alle prese con un dollaro USA debole che sconta pesantemente il nulla di fatto da parte della FED nell’ultima riunione, portando le quotazioni del dollar index a 102.30 con primi suporti plausibili a 102.25 per poi mirare ai minimi di 102.00.
La debolezza del dollaro usa porta a spinte rialziste delle majors concorrenti, con eurusd che completa una buona flag lateral ribassista, preludio a nuovi allunghi che trova supporti a 1.0910 e potenziali allunghi a 1.0975. Simile il quadro tecnico per la sterlina che trova i supporti a 1.2780 per potenziali allunghi rialzisti a 1.2850, ma prima della BOE tutto potrebbe essere valido pertanto massima cautela sugli asset gbp.
Attenzione sul dollaro australiano sul quale pesa ora una necessità tecnica di storno ribassita, sostenuta da un quadro non brillante per il rallentamento economico cinese che penalizza il partner commerciale australiano. Pertanto, i supporti di 0.6775 potrebbe essere violato con approdi a 1.6760
-EQUITY
Giornata di ribassi per il comparto equity, con il dax che rompe i minimi di 16109 e sembra puntare dritto ai supporti di 16040 con potenziali allunghi verso 16000 pnt.
Toni ribassisti anche per il resto d’Europa con l’Italia in territorio negativo a -0.40% con il test dei supporti a 27630 pnt rotti i quali potremmo andare a testare 27140pnt.
Anche l’asia non fa bene con i tagli tassi della PBOC, i listini sono pesanti, con il nikkeri che segna un -0.70% ma fa peggio Hong Kong con un -1.70% che si apre ore a dei break out ribassisti sotto 19500 pnt
Per l’indice tecnologico americano si configurano i primi potenziali break out dei minimi di breve a 15050 pnt per aprirsi a 14800 pnt, ma ricordiamo che ieri gli americnai sono rimasti in festa, e solo oggi ripartiranno i desk d’oltre oceano.
-COMMODITIES
Gold ancora fermo sotto i 1960 $ ma senza tuttavia attaccare i supporti a 1936$ il che lascia le quotazioni in una netta area di compressione che non porta a nessuna chiara direzionalità.
Piu tonico il settore energy, con il wti che riattacca i massimi a 72$ con i primi supporti a 70.90 per poter attaccare poi 73.80$
Anche il Ngas inizia a valutare le prospettive per il prossimo inverno,che resta come sempre un’incognita sulle temperature che ci aspettano e pertanto la possibilità di dover far fronte ad una forte domanda porta le quotazioni al test dei massimi di periodo a 2.70$ con possibili allunghi verso i 3$
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
VIX a picco Dollaro in tensione. Che significa? 06.06.2023Rally dei bancari americani e conseguentemente del Russell mentre tutto il resto staziona sulle resistenze di periodo. Nel frattempo il VIX, indice della paura, affonda verso nuovi minimi indicando tranquillità e compiacenza. Checché se ne dica VIX e Fear & Greed Index segnalano mercati tranquilli e operatori adagiati in quello che a molti appare un bull market.
Analizziamo il dollar index DXY.
Natural Gas attenzione area segnalataL' NG, come da analisi del 15/05 e' sull' area di probabile inversione.
Vediamo se ci sara' un rifiuto su livello di supply a farci vedere la volonta' dei sellers a tf inferiori per, magari prendere uno short al ritest del livello.
Sono fasi schematiche e non temporali di sola analisi teorica.
C'è la possibilità che il prezzo del gas naturale arrivi a 4?Se desideri ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo, basta cliccare su "SEGUI" in alto. Inoltre, se vuoi approfondire un particolare argomento o hai bisogno di qualche consiglio, ti prego di commentare sotto l'articolo e sarò felice di aiutarti.
C'è la possibilità che il prezzo del gas naturale arrivi a 4 dollari in estate?
I mercati globali del gas si stanno lentamente riequilibrando ma che le forniture di gas russo verso l'Europa dovrebbero restare limitate fino al 2023.
Nel 2022, i mercati europei e globali del gas hanno dovuto far fronte a una forte riduzione nell'approvvigionamento di gas dopo che la Russia ha tagliato del 80% le sue forniture attraverso i gasdotti dell'Unione Europea. Questo ha portato alla nascita di una crisi energetica a livello globale.
Grazie al clima piacevole, all'incremento dell'esportazione di GNL (Gas Naturale Liquefatto) e alla drastica diminuzione della domanda di gas, gli stock europei sono riempiti circa al 60%. Ciò ha contribuito ad ammortizzare lo shock della pandemia.
L'AIE ha indicato in una relazione sul mercato del gas che le minori preoccupazioni sul mercato unitamente alle riserve attuali sono motivo di cautela fiducia per la sicurezza dell'approvvigionamento. Questo dà l'indicazione che ci sarà sufficiente fornitura di gas durante l'estate.
"Anche se le previsioni per i mercati del gas nel 2023 sono incoraggianti, la volatilità futura non può essere totalmente esclusa... l'offerta globale di gas rimarrà piuttosto limitata entro il 2023 e l'equilibrio globale è soggetto a una varietà sorprendentemente ampia di possibili scenari". Secondo quanto riportato nel rapporto.
Ci sono molti rischi, come ad esempio condizioni meteorologiche sfavorevoli che possono portare a una scarsa disponibilità di GNL e alla possibilità di un calo delle forniture russe in Europa. Tutto ciò potrebbe rinnovare le tensioni sui mercati e aumentare la volatilità dei prezzi.
L'Europa ha visto un calo senza precedenti nel consumo di gas del 16%, pari a 55 miliardi di metri cubi (bcm), durante la stagione di riscaldamento 2022/23. Questa è una buona notizia che dimostra come l'Europa stia diventando più attenta alla sostenibilità.
I risultati dello studio mostrano che la UE ha bisogno solo della metà del livello di iniezione di stoccaggio registrato nell'estate del 2022 per raggiungere l'obiettivo di stoccaggio del 90% entro l'inizio della stagione di riscaldamento 2023/24.
Scorte gas Scorte gas
Il gas naturale liquido (GNL) costituisce ora due terzi delle importazioni di gas dell'Unione Europea, soddisfacendo un terzo della sua domanda di gas durante la stagione di riscaldamento 2022/23. È stato osservato un aumento del 25%, pari a circa 20 miliardi di metri cubi per le importazioni europee di GNL, mentre oltre il 45% della fornitura aggiuntiva proviene dagli Stati Uniti.
Si prevede che l'offerta globale di Gas Naturale Liquefatto (GNL) aumenti solo del 4% entro il 2023, una cifra inferiore rispetto alla prevista riduzione delle forniture di gas russo verso l'Europa, Per cui le prospettive non sono così negative come sembrano dalle apparenze.
Al momento, sto controllando i livelli di magazzino settimanalmente per valutare se acquistare gas.
L'offerta di gas al momento è abbondante a causa della produzione record attuale.
Con la previsione di un'estate di siccità e temperature estreme, potremmo vedere una contrazione delle scorte a causa della richiesta di raffreddamento più elevata.
A giugno arriveranno probabilmente le prime ondate di calore, ed è allora che prevedo di comprare il gas naturale in vista dell'estate.
I miei calcoli indicano che, nel caso in cui si verificasse il caldo estremo previsto, nella terza parte dell'anno i prezzi del gas potrebbero ammontare a 4 $.
Nota dell'autore:
Le informazioni e i contenuti forniti su questo sito non devono essere considerati come un invito a investire sui mercati finanziari. Il Contenuto è un giudizio personale del Dott. Antonio Ferlito.
Natural Gas - Uno sguardo ai big playerUna delle commodity più chiacchierate degli ultimi anni è stata sicuramente il natural gas, con un'ascesa dei prezzi durante la fase più difficile del conflitto, ed ora sembrerebbe che il future negoziato sul Nymex si trovi su livelli minimi che in passato sono stati sicuramente importanti.
Possiamo notare come, generalmente, nei mesi particolarmente caldi e durante le fasi importanti di calo dei prezzi, i commercials tendano ad incrementare le loro posizioni long, eventualmente per poter beneficiare di quotazioni più favorevoli e "migliorare" la loro posizione netta sulla commodity.
Durante questo ribasso possiamo notare, invece, un incremento delle posizioni da parte dei large speculators proprio in occorrenza del movimento di stabilizzazione dei prezzi che sembrerebbe aver intrapreso la commodity.
A mio avviso potrebbe essere interessante nei prossimi mesi, considerato il bias di posizione degli ultimi anni, la valutazione di posizioni long sul sottostante, considerando sempre che si tratta di uno strumento particolarmente volatile.
Testa e spalle ribassista su SPX RSP BAC 28.04.2023Un mercato sostenuto da MSFT e poco più mette in grande divergenza gli indici USA pesati rispetto agli equipesati. Continua la debolezza tecnica diffusa che non depone a favore di un'ulteriore prosecuzione dei rally delle ultime settimane.
First Republic Bank si avvia nel corso del weekend alla liquidazione, con tutto il settore bancario che dal punto di vista tecnico lascia intendere che il ribasso potrebbe ancora proseguire nelle prossime settimane.
Analizziamo Bank of America.
Non è ancora il momento giusto per acquistare Gas naturaleClicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo.
Non è ancora il momento giusto per acquistare Gas naturale.
I prezzi futuri del gas naturale degli Stati Uniti hanno raggiunto un massimo di tre settimane lunedì, salendo del quasi 8% dopo le previsioni di temperature più fredde e una maggiore domanda di riscaldamento nelle due settimane successive.
La prevista riduzione della temperatura ha portato a un aumento del valore dei futures.
I prezzi sono aumentati poiché la quantità di gas che viene esportata all'estero come gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti sta andando verso un nuovo massimo mensile.
I livelli di esportazione sono rimasti elevati per il secondo mese consecutivo ad aprile.
I meteorologi prevedono temperature più basse del solito nella maggior parte dei 48 stati continentali americani nel periodo compreso tra il 17 e il 25 aprile.
Refinitiv stima che questa tendenza fa aumentare la richiesta di gas in tutti gli Stati Uniti, incluse le esportazioni, a 94,8 miliardi di metri cubi/giorno nella prossima settimana, rispetto a 94,1 miliardi di metri cubi/giorno questa settimana.
Dalle richieste di gas naturale arrivano buone notizie, tuttavia, non è stato un problema nell'anno 2023.
Il gas naturale registra una domanda maggiore durante l'estate (luglio e agosto) per la produzione di energia elettrica, mentre in inverno (da dicembre a febbraio/marzo) c'è un forte aumento della domanda per riscaldare case ed edifici nel Nord Est e Midwest.
Il gas naturale ha molteplici utilizzi, tra cui quello industriale, per il riscaldamento domestico e per produrre elettricità.
Una delle principali fonti alternative all'elettricità generata con GN è il carbone ma, a causa dei prezzi ancora elevati - 3,5$ per MBTU contro i 2,5$ del GN - vi sono forti pressioni economiche e di capacità affinché le utility aumentino la produzione di energia ricorrendo al gas naturale.
Con l'abbandono previsto di molti impianti a carbone nell'arco dell'anno prossimo, queste pressioni saranno destinate ad aumentare.
Sono fiducioso in merito alla domanda di Gas Naturale, ma pessimistico sulla produzione.
La produzione rimane elevata e un clima avverso può causare problemi come abbiamo assistito in questa stagione invernale.
Il prezzo dei gas è calato a causa delle temperature più calde che hanno portato a un notevole aumento degli stock.
Guardando al quadro tecnico, il trend di breve termine appare rialzista sostenuto da buoni volumi.
Il movimento non è stato però provocato dagli acquisti, bensì dalle ricoperture.
Quando i prezzi si abbassano in modo significativo, gli speculatori ricompreranno per chiudere le posizioni in guadagno creando così un rimbalzo temporaneo.
Il mio modello di prezzo indica un rialzo dei prezzi del Gas Naturale a 5$ nei prossimi trimestri.
Quindi monitorerò le scorte settimanalmente per prendere in considerazione l'acquisto del gas.
Prevedo che questa estate arriverà una siccità e temperature estreme, pertanto il mio piano è supportato da tale scenario.
L'opportunità è allettante e non posso permettermi di lasciarmela scappare.
Parole dell'autore:
I contenuti e le informazioni presentate su questo sito non devono essere considerati come una sollecitazione a investire sui mercati finanziari.
NG1! ... il gas che non si accendeAncora in scarico il future gas naturale che da dicembre 2020 non ha ancora fermato la sua discesa.
Dal conteggio di Elliott vediamo che siamo alla fase finale di onda C in una correzione A-B-C
Siamo in onda 4 di 5 di C con conclusione stimata ad i primi di Marzo.
Vista l'estensione di C però è probabile che lo scenario principale sia diverso, con un impulso correttivo più marcato con A-B-C che sono effettivamente I, II e III con conseguente onda IV e quindi in scarico ancora la V.
Lo scopriremo solo alla ripartenza con target di atterraggio stimato intorno a 1,83$.
Inserendo l'indicatore WaveUP Indicator, vediamo come con sensibilità LOW del segnale avevamo un ingresso SELL in data 19 DICEMBRE 2022 ed ancora nessun segnale di inversione DAY.
Anche il momentum è a favore della discesa, senza segni di ripresa imminente.
Aumentando la sensibilità e guardando su TF4H, vediamo come i segnali seguano perfettamente le onde. Onda 4 ha dei target di Fibonacci che sta raggiungendo. Se confermati, dovremmo poi seguire l'ultima onda "v" per concludere A-B-C (o I, II, II come spiegato prima)
WaveUP ©
WisdomTree - Tactical Daily Update - 21.01.2023La fiducia dei consumatori europei risale a febbraio: allarme gas cessato?
Sorpresa: l’Europa, secondo i dati PMI di gennaio, dribbla la recessione.
Il Prezzo del gas europeo e’ -83% dal picco di giugno 2022: 49 Eur/mwh!
Tensioni Cina–USA su Russia pesano sull e borse asiatiche e non solo…
Ieri 20 febbraio, con Wall Street chiusa per il President's Day, in ricordo del primo Presidente George Washington, le Borse europee hanno chiuso deboli una seduta poco movimentata, che pure era partita in leggero rialzo, favorita dalla confermata ripresa, per il 4’ mese consecutivo, della fiducia dei consumatori.
Alla fine Milano, con -0,55%, e’ risultata la peggiore, Parigi ha perso -0,16%, Francoforte -0,03%, mentre Londra ha segnato +0,12%.
Secondo la stima flash della Commissione Europea, la fiducia dei consumatori nell'area Euro a febbraio è salita a -19,0 migliorando di 1,7 punti. Nel comunicato si sottolinea come la fiducia dei consumatori rimanga decisamente sotto la media di lungo termine, nonostante il miglioramento al 4’ mensile consecutivo.
Dopo la galoppata delle prime 5 settimane 2023, i mercati sono ora piu’ guardinghi e dubbiosi su quelle che saranno le prossime mosse sui tassi delle Banche centrali: sul fronte Usa sara’ intereressante “decifrare” i verbali dell'ultima riunione di politica monetaria della Federal Reserve (Banca centarle Usa), in pubblicazione domani, 22 febbraio e attendere il dato sull'inflazione “core Pce” di venerdì.
Il quadro politico internazionale e’ molto teso, ma gli investitori non drammatizzano: ieri il Presidente americano Biden ha visitato Kiev, promettendo nuovi aiuti economici e militari, e l’Unione europea sta definendo nuovi aiuti militari per 4 miliardi di Euro: gli Stati Uniti diffidano la Cina da fornire armi alla Russia, mentre Giappone e Nazioni Unite protestano contro i lanci di missili della Nord Corea.
Nonostante il costo del denaro stia crescendo in tutto il mondo sviluppato, la congiuntura economica rivela una tenuta migliore di quanto prefigurato anche solo 2 mesi fa, sul finire del 2022: per alcuni economisti, lo scenario di “soft landing” sta mutando verso il “no landing”, ossia mancanza di recessione. Per altri esperti la recessione, morbida o dura che sia, e’ solo rinviata e resta lo scenario piu’ probabile.
Certamente il cessato allarme sul prezzo del gas e la stabilita’ del prezzo del petrolio stanno dando una mano all’economia e alla prospettiva di minor inflazione.
Il greggio di riferimento americano WTI e’ sceso ieri a 77 Dollari/barile, dove lo troviamo anche oggi, 21 febbraio. Quello del gas naturale europeo sul trading venue di riferimento TTF Amsterdam e’ sceso sotto 50 Euro/mwh, come nel 2021.
In Germania, l'indice ZEW sul sentiment sull'economia tedesca, e’ migliorato a febbraio a 28,1 punti, dai 16,9 di gennaio, sopra le stime di 22: in miglioramento le aspettative sulle condizioni attuali, -45,1 punti da -58,6, contro attese di -50.
Buoni anche i dati Pmi compositi dell'Eurozona, saliti ai massimi da 9 mesi battendo le attese a 52,3 da 50,3 di gennaio, il balzo piu’ ampio da maggio 2022. Migliorano decisamente i “servizi”, a 53 punti da 50,8, ed in misura minore la produzione manifatturiera, da 48,9 a 50,4. Confortante il dato della Germania, maggior economia UE, tornato sopra 50 punti (soglia di espansione) dopo 8 mesi.
Sul fronte valutario segnaliamo la stabilita’ dell'Euro sul Dollaro Usa appena sotto 1,07, poco sensibile allo scenario di un nuovo aumento dei tassi di interesse Usa avallato dalle parole di alcuni membri della FED. Euro/Yen a 143,3, USD/Yen 134,6.
Relativamente tranquillo il comparto obbligazionario governativo europeo: lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani ed omologhi Bund tedeschi sfiora 187 bps, col rendimento del decennale benchmark italiano a 4,33% (ore 13.00 CET).
Le Borse asiatiche sono relativamente piu’ deboli di quelle europee in questo mese di febbraio: l'indice MSCI delle azioni dell’Asia-Pacifico ex Giappone è sceso stamene, 21 febbraio, -0,7%, segnando il minimo da 6 settimane. Era salito +8,6% a gennaio, ma ha perso il -3% da inizio febbraio. Le tensioni politiche tra Usa e Cina hanno evidentemente il loro peso.
IL Nikkei giapponese ha perso stamane il -0,21%, risentendo del dato PMI manifatturiero sceso a 47,4 a febbraio da 48,9 punti del mese precedente, ai minimi da 30 mesi, colpa dell’indebolimento della domanda interna e delle persistenti pressioni sui costi.
Hong Kong ha perso -1,71%, Shanghai ha guadagnato +0,49%, Shenzhen +0,12%.
L’ASX australiano ha “limato” -0,21%, ed il Nifty indiano -0,10%.
Le borse europee sono partite in leggero calo ed hanno accentuato la debolezza sino a -0,7% medio a fine mattinata (ore 13.30).
I futures sui principali listini Usa sono negativi attorno a -0,9%, sebbene la giornata sia priva di rilevanti dati macro, che usciranno invece tra domani e venerdi’: mercoledi’ 22 saranno pubblicati i verbali della riunione di gennaio della Federal Reserve, che illustrera’ le diverse visioni all'interno del Comitato di politica monetaria sulle future decisioni sui tassi.
Sul fronte delle materie prime si rileva il ritorno di interesse sui metalli industriali quali il rame, +1,9%, l’alluminio, +0,6% ed il piombo, +4,3%. (ore 13.30 CET).
Informazioni importanti
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.01.2023Fase di consolidamento per le Borse? Forse, ma non c’e’ voglia di scendere.
Alta tensione! La prossima settimana. le decisioni di ECB e Federal Reserve!
Economia tedesca in stabilizzazione? Se cosi’ fosse, bene per tutta l’Europa.
Il mercato obbligazionario e’ normalizzato e recettivo: era ora.
Ieri, 24 gennaio, Borse europee apatiche, ma senza sintomi di vero cedimento. Il progresso da inizio anno, Stoxx600 Europe +7,6%, si confronta con un quadro macro piu’ solido del previsto, l’attesa per relazioni del 4’ trimestre 2022 che potrebbero rivelare redditivita’ in calo in vari settori economici, e la preoccupazione che le Banche centrali possano proseguire nell’aumento dei tassi di interesse.
In chiusura osserviamo Milano a +0,24%, Parigi +0,46%, Francoforte in flessione si -0,05% e Londra di -0,33%.
L’economia dell’Euro-Zona sembra allontanarsi dal rischio di forte recessione: l’Indice Pmi (Purchasing managers Index) composito di gennaio è salito per il 3’ mese consecutivo da 49,3 di dicembre a 50,2, superando la soglia 50 che delimina espansione da contrazione per la prima volta da giugno scorso.
Secondo Fabio Panetta, componente del Board della Banca centrale europea, la stretta monetaria dell’ECB non rappresenta una fonte di rischio per l’Italia, poiche’ "la politica fiscale italiana è rimasta prudente" ed il Paese gode dei benefici del Programma paneuropeo NextGenerationEU e di un’elevata (sopra i 7 anni) scadenza media dei titoli del debito pubblico.
Wall Street ha chiuso senza importanti variazioni la seduta di ieri: Dow Jones +0,31%, Nasdaq -0,27% e S&P500 -0,07%, dopo che nelle fasi iniziali alcuni problemi tecnici al New York Stock Exchange avevano determinato la sospensione di molte azioni.
La stabilita’ degli indici di ieri non altera un bilancio largamente positivo di questo inizio 2023, caratterizzato da un appetito per il rischio che non si vedeva da oltre un anno: il Nasdaq guadagna oltre +6% e lo S&P500 ha recuperato oltre +12% dai minimi dello scorso ottobre.
In parallelo, il calo dei rendimenti dei Treasury bonds, con il “decennale” sotto 3,5%, sembra testimoniare la speranza in un rilassamento della “stretta monetaria” della FED (Banca centrale americana), a cominciare da un rialzo limitato a soli 25 punti base nel prossimo comitato di politica monetaria (FOMC) del 1° febbraio: peccato che diversi membri della FED stessa ipotizzino 5% o +’ come “target” sui Fed Funds.
Ricordiamo che il 2 febbraio sara’ la volta della Banca centrale europea, dalla quale gli analisti attendono un nuovo rialzo da +50 bps, ampiamente “anticipato” dalle dichiarazioni di diversi esponenti dell’ECB stessa.
Anche negli Usa si rilevano progressi sulle attese degli operatori economici: nel caso dei direttori degli uffici acquisti delle imprese manufatturiere, l’indagine che li riguarda (PMI) a gennaio è salita più delle attese da 46,2 a 46,8 punti, contro stime di 46,4. Migliora anche il PMI dei servizi, salito a 46,6 da 44,7 di dicembre, verso attese di 45. Miglioramenti si’, ma la vera svolta positiva sara’ quando saranno >50.
La pubblicazione di alcune “trimestrali” delle “big tech” sta facendo molto discutere: Microsoft ha battuto le attese, specie nel “cloud”, ma ha fornito un outlook cauto, mentre Asml ha dipinto uno scenario ottimistico sul 2023, dopo numeri 2022 deludenti: Texas Instruments segnala domanda debole sui suoi mercati di sbocco, eccetto “l’automotive”, dove la richiesta di componenti resta tonica.
Il prezzo del petrolio sembra recentemente stabilizzato: quello del WTI (West Texas Interemediate) segna +0,1% a 80,2 Dollari/barile, in attesa dei dati sulle scorte settimanali Usa che saranno pubbicate stasera. Ieri, 24 gennaio, e’ nuovamente crollato il prezzo del gas naturale sulla piattaforma TTF di Amsterdam: -7,7% a 59,6 Euro/megawattora: gli stoccaggi dell’UE, sono stabili al 78% della capacita’.
Economia della Germania in recupero? Cosi’ parrebbe dall’indice Ifo sulla fiducia delle imprese, salito a gennaio, come previsto a 90,2 da 88,6 di dicembre: forte progresso della voce “aspettative”, salita a 86,4 da 83,2 di dicembre. Attesi per oggi i dati preliminari 2022 sul GDP (prodoto interno lordo): potrebbero essere rivisti a +0,2% al posto della precedente stima di -0,4% e indicare +1,8% per il 2023.
Mercato obbligazionario tranquillo, con rendimenti in calo: quello del BTP decennale scende a +3,86% da +3,92% di ieri e 4,01% di lunedi’ 23. Scende anche lo spread tra Btp e Bund, oggi pari a 176 punti base, -6 dai 182 di lunedi’ scorso.
A cio’ si accompagna il ritrovato dinamismo dei collocamenti: nelle prime 3 settimane del nuovo anno sono stati “piazzati” 240 miliardi di Euro tra “corporate e Govies” con favorevole accoglienza e rendimenti in calo.
In Asia, con molte Borse chiuse per festivita’ del nuovo anno lunare, spicca nuovamente Tokyo che, col recupero finale del Nikkei, +0,35%, segna il 4’ rialzo consecutivo, favorito dalla pubblicazione di relazioni trimestrali in media sopra le attese. Il Kospi coreano, +1,4%, ed il Nifty indiano, -1,2%, completano un quadro piuttosto eterogeneo.
I listini europei perdono in media -0,4% a fine mattinata, in scia ai futures su Wall Street mediamente negativi di -0,8%. Il prezzo dell’oro ha toccato nuovi massimi da maggio 2022, a 1.940 Dollari/oncia. (ore 13.30 CET).
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Natural gas, Rimbalzo dei prezzi vicino?Clicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo
Future Ue e Usa iniziano a scendere.
Nel suo intervento a Davos, Christine Lagarde ha ribadito che "manterremo la rotta" sui rialzi dei tassi d'interesse "fino a quando non saremo entrati in un territorio restrittivo per un tempo sufficiente a riportare l'inflazione al 2% in modo tempestivo".
Un elemento di "cruciale importanza" che la Bce tiene in considerazione nelle valutazioni per determinare le aspettative sull'inflazione "è l'andamento del mercato del lavoro, che in Europa non è mai stato così vibrante come ora".
Allarme rosso anche in USA, dove gli ultimi dati macro hanno deluso, con le vendite al dettaglio crollate che fanno presagire a un recessione imminente.
Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35: Svanito l’effetto Cina
Come scritto nei precedenti articoli gli indici sono supportati dal rialzo delle borse cinesi dovuto alla riapertura dopo tanti mesi di contenimento a causa del virus.
Ma l’effetto sta per finire con i dato macroeconomici sopratutto in USA molto sotto le previsioni degli analisti.
Questo si va ad aggiungere alla chiara posizione delle banche centrali, che continueranno a essere aggressive alzando i tassi d'interesse.
La recessione che porterà a un calo degli utili aziendali arriverà e questo non è ancora scontato dai mercati.
La recessione in Usa è prevista da molti, ci sono dei dubbi invece su una possibile recessione in Europa.
La recessione arriverà anche in Europa, precisamente quando la BCE, che si è dimostrata molto cauta rispetto alle FED, alzerà i tassi varcando la soglia clou del 3%.
Questo momento si avvicina.
A breve vedremo quindi il vero crollo del mercato.
Lo strumento ideale in questi casi è il VIX, noto anche come l’indice della paura, che utilizza come sottostante le opzioni sull’indice S&P 500, con il quale presenta una correlazione negativa: se lo S&P 500 sale il VIX scende e viceversa.
Molto interessante anche il VSTOXX il gemello del VIX che ha come sottostante le opzioni sull’indice EURO STOXX 50.
Gas naturale: c’è un eccesso di offerta
Nuovi minimi annuali per il gas.
C’è una netta differenza tra breve periodo e lungo periodo in questo momento.
Nel lungo periodo la situazione è interessante.
L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici.
Nel breve periodo la situazione è negativa.
Il pericolo europeo è svanito, con gli stoccaggi in UE pieni grazie a un domanda molto bassa di gas, dovuta al caldo anomalo, al risparmio sia a livello industriale che retail, e alla transazione energetica in atto.
In estate la situazione però potrebbe essere diversa, con una possibile difficoltà di riempimento degli stoccaggi.
In USA la domanda è bassa a causa del meteo, questo sta creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi che si somma ai dubbi in merito alla riapertura di alcuni impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che contribuiscono a l’eccesso di offerta.
Ma attenzione, L'impianto di Freeport LNG, uno dei più importanti impianti di esportazione, ha iniziato a ricevere gas naturale dai gasdotti, facendo dedurre di essere molto vicino alla riapertura.
Sono pronto a effettuare un 2 grosso acquisto sul gas con un rally che vedremo nei prossimi mesi.
Petrolio: mercato in deficit
L'Agenzia internazionale per l'energia (Aie), nell'ultimo rapporto mensile ha alzato la stima sulla domanda petrolifera, che ora vede aumentare fino al livello senza precedenti di 101,7 milioni di barili al giorno nel 2023. La crescita, di 1,9 milioni di barili al giorno sarà concentrata per tre quarti nei Paesi emergenti.
E' chiaro che a breve il mercato andrà in deficit, e questo farà benissimo ai prezzi.
Rimango positivo nel lungo termine con un target di 85-90 $.
Saipem (BIT:SPMI): Titolo in salute dopo l’adc
Situazione ideale per il titolo, con la domanda offhore/subsea (Tecnologie sottomarine per condotti, piattaforme petrolifere ecc) che costituisce il core business di Saipem che da ottime prospettiva di crescita.
Dopo tanti anni di sofferenze il 2023 potrebbe chiudersi finalmente in leggerissimo utile con il giusto Aumento di capitale che ha fornito quella liquidità aggiuntiva per abbassare il debito e permettere una gestione oculata che sta facendo la differenza.
Secondo il mio modello il titolo è sottovalutato.
Il suo valore equo è 1.70.
Tesla (NASDAQ:TSLA): Errore strategico
Brutto periodo per il titolo destinato a continuare.
Le vendite hanno deluso, con i dati sotto le attese sulle consegne del quarto trimestre: 405.278 auto, meno delle 420.760 unità su cui scommettevano gli analisti.
Ci sono problemi in Cina e in Europa, con Il management che disperatamente sta abbassando i prezzi per stimolare la domanda, che a causa dell’inflazione e della concorrenza continua a deludere.
E’ una mossa sbagliata, in quanto andrà a danneggiare la redditività dell’azienda e dietro sembrano esserci le continue distrazioni del fondatore Musk sempre più coinvolto in altri progetti.
Come scritto a inizio anno con i prezzi in area 300, Il titolo secondo il mio modello valeva 170 $ e quindi era molto caro a inizio 2022.
Alla luce degli ultimi dati aggiorno il mio fair value di tesla a 85 dollari, un livello dove inizierò a pensare a un acquisto del titolo se la strategia della management dovesse cambiare.
Nota informativa sulle mie posizioni:
Detengo una posizione Buy sul Natural gas, dove mi preparò a un 2 ingresso per rafforzare la posizione, sul VIX, sul VSTOXX e su un’azione Americana con un grosso potenziale di rialzo.
I miei target sono molto ambiziosi.
Per informazioni sui miei servizi e sulle mie strategie d'investimento, puoi scrivermi su TW.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.01.2023La Cina svolta: ammorbidimento regole Covid e sostegno diretto all’economia.
Le Borse credono in calo inflazione e Banche centrali meno “hawkish”.
Oggi a Stoccolma parla Powell (FED): attenzione a toni e indicazioni.
Le Borse europee iniziano il 2023 meglio di quelle Usa.
La Cina ha ufficializzato l’abbandono della drastica politica “zero-Covid” alla vigilia del Capodanno lunare (22 gennaio), ed in piu’ il Governo ha promesso garanzie e sussidi a imprese e famiglie per un rapido ritorno alla normalita’ ed alla robusta crescita economica, deludente da ormai quasi 3 anni.
Le frontiere cinesi riapriranno da domenica 15 ed il Governo, attraverso i maggiori giornali quotidiani descrive la nuova strategia anti-Covid con enfasi e speranza: «la vita va di nuovo avanti» titola il quotidiano ufficiale del Partito comunista cinese.
Gli investitori, in questo inizio del nuovo anno, credono anche in un veloce rientro dell’inflazione dai picchi dell’autunno 2022, fenomeno di cui effettivamente si moltiplicano i segnali, e in un ammorbidimento della politica monetaria delle banche centrali.
Mentre per la Banca centrale europea (ECB) si pensa ad un nuovo rialzo da 50 bps, c’e’ invece chi azzarda un ritocco da soli 25 bps da parte della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa), nelle prossime riunioni di febbraio (il 2 l’ECB ed il 1’ la FED).
Il risultato finale e’ che le Borse europee ieri, 9 gennaio, hanno fatto segnare una nuova giornata positiva, la 5’ su 6 da inizio anno: Francoforte +1,29%, Milano +0,81%, ai massimi da febbraio 2022, Parigi +0,68%, Londra +0,30%.
La Borsa di New York, positiva nelle fasi iniziali, ha poi chiusa incerta, col Dow Jones a -0,34%, lo S&P 500 a -0,08%, mentre solo il Nasdaq ha conservato un progresso del +0,63%. Non dimentichiamoci che venerdì 6 gennaio tutti e 3 gli indici avevano guadagnato oltre +2%, sui dati confortanti del rapporto sul mercato del lavoro Usa.
Il “mood” (l'umore) dei mercati resta dunque orientato ad aggiungere rischio “azionario” ai portafogli, sperando che l’anno parta zoppicante per poi migliorare: non resta che attendere i prossimi dati macro, tra i quali il primo, per tempistica ed importanza, e’ quello sull'inflazione Usa a dicembre, previsto per giovedì 12, poiche’ incidera’ sulle prossime mosse di politica monetaria della FED.
Gli operatori finanziari sembrano dissentire rispetto all’opinione dello strategist di Morgan Stanley, Michael Wilson, che continua ad essere pessimista sulla crescita economica, e sulle stime degli utili aziendali, a suo dire ancora troppo elevate. La stagione della reportistica trimestrale (e di fine 2022) parte tra pochi giorni negli Usa, e ci dira’ chi aveva ragione.
A proposito di fiducia, in Europa l'indice Sentix, che misura il morale e la fiducia degli operatori finanziari della “zona Euro”, pur restando in area “negativa” (cioe’ sotto lo 0), a gennaio è salito per il 3’ mese consecutivo a -17.5 punti vs -21.0 a dicembre e battendo le attese di -18.
Come gia’ accennato, c’e’ molta attesa per il discorso (e le relative “indicazioni”) che oggi, 10 gennaio, il Chairman della FED, Jerome Powell, terra’ a Stoccolma ad un evento al quale parteciperanno anche il Chairman della BoE (Banca centrale britannica) Andrew John Bailey e Isabel Schnabel, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea.
Sul versante “macro” europeo, rassicura il dato di novembre sui disoccupati: il relativo tasso e’ pari al 6,5%, invaiato su ottobre: egualmente stabile il tasso di disoccupazione nell’Unione Europea, al 6% (fonte Eurostat). Guardando ai singoli Paesi, il peggior dato e’ della Spagna, 12,4%, della Grecia , 11,4%, e dell’Italia, 7,8%, in lieve calo dal 7,9% di ottobre. Minimi per Cechia, 2,7%, Polonia e Germania 3%.
Sul mercato valutario si accentua il recupero dell’Euro, ormai lontanissimo dai minimi di 0,96 verso Dollaro dell’estate scorsa: stamattina, 10 gennaio, il nuovo frazionale apprezzamento porta il cross Euro/Dollaro ai massimi da 7 mesi, a 1,075 (era 1,06 venerdì 6), e quello Euro/Yen a 141,5 (da 140,4). Il cambio Sterlina/Dollaro e' al massimo da 3 settimane a 1,22: Dollaro/Yen a 131,7 (da 132,5 di venerdi’ scorso).
Lo spread di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund tedesco e’ sceso con decisione sotto i 200 bps, giovandosi anche della sostanziale armonia e coincidenza di visione tra la Presidente della Commissione europea Von der Leyen ed il Premier italiano Meloni: ai 194 punti base di stamane, 10 gennaio, si associa un rendimento del decennale italiano a 4,18% e di quello tedesco stabile a 2,24%.
Le Borse dell’Asia-Pacifico hanno chiuso contrastate: positivo il Nikkei, +0,78%, incerte le chiusure cinesi, con Shanghai -0,21% e Shenzhen +0,49%. Lieve flessione per l’Hang Seng di Hong Kong, negativo il Sensex indiano -1.12%.
Continua il buon momento dell’oro che, a piccoli ma continui passi, supera quota 1.880 Dollari/oncia, ai massimi da 10 mesi, sostenuta dagli acquisto di diverse banche centrali.
Per i listini azionari europei una mattinata apatica, nell’attesa delle novita’ che nel pomeriggio proverranno dal summit dei banchieri centrali di Stoccolma. Futures su Wall Street leggermente negativi. (ore 13.00 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.01.2023Archiviato un 2022 pesante per azioni e bond, il 2023 parte perturbato.
Pesano inflazione elevata, strette monetarie e Cina alle prese col Covid.
Tuttavia l’anno nuovo potrebbe via via migliorare, dopo una partenza incerta.
L’emergenza energetica europea parrebbe superata: metano a 70 Euro/mwh.
L’ultima seduta borsistica europea del 2022 e’ stata caratterizzata dalla cautela e dalla sostanziale mancanza di trame operative e volumi. Il calo dei listini europei di venerdi’ 30 ha dunque contribuito ad archiviare un 2022 pesantemente negativo, tanto che per trovare qualcosa di peggiore occorre tornare al 2008.
L’Indice Stoxx600 Europe ha perso -1,3%, Londra -0,8%, Francoforte -1,1%, Parigi -1,5%, Madrid -1,1%, Milano -1,4% (con un calo 2022 superiore a -13%). A Wall Street l’ultima seduta dell’anno e’ stata apatica e senza spunti: Dow Jones -0,22%, S&P% -0,25% e Nasdaq -0,11%. Anche per le Borse Usa e’ il peggior anno dal 2008 ad oggi, con Nasdaq e S&P che hanno perso rispettivamente -33 e -20%.
Il calo superiore al -20% dell'indice Msci All-World, secondo un’analisi di Bloomberg, ha significato una perdita di oltre 18 mila miliardi di Dollari di capitalizzazione borsistica, a cui va aggiunta una perdita simile nell’universo obbligazionario globale.
Il comparto tecnologico ne ha fatto le spese piu’ d’ogni altro, bombardato dalla tendenza alla risalita dei tassi di interesse di mercato ed ufficiali; alle persistenti preoccupazioni per una recrudescenza autunnale del Covid si e’ associata la svolta “da falco”, (restrittiva) delle Banche centrali che hanno agito energicamente in contrasto all’inflazione con ripetuti aumenti dei tassi di riferimento.
La lotta all'inflazione resta un tema fondamentale in questo avvio di nuovo anno: rispetto ad un anno fa la prospettiva e’ di ridimensionamento della corsa al rialzo dei prezzi, ma cio’ ha implicato un costo del denaro e rendimenti obbligazionari almeno doppi rispetto ad un anno fa. L’economia produttiva parte azzoppata dal deteriorato potere d’acquiste delle famiglie e dalla scarsa voglia di investire delle imprese.
Il 2023 dell’economia e dei mercati parte dunque con parecchio vento contrario, alimentato dal rischio di recessione in Usa ed ancor piu’ in Europa, e dalle tensioni geopolitiche infiammate sulla guerra in Ucraina e nella minaccia di Pechino di “normalizzare” l’indipendenza di Taiwan.
La drastica strategia 'zero-Covid' cinese crea notevole incertezza sulla prospettiva economia del Paese e globale, mentre le principali Banche centrali prospettano un’attitudine restrittiva (alias nuovi aumenti dei tassi) per buona parte del nuovo anno, con l’obiettivo di raffreddare l’inflazione troppo alta.
Di incoraggiante c’e’ invece un ridimensionamento dei prezzi delle materie prime energetiche: il prezzo del greggio di riferimento Usa WTI e’ attorno agli 80 Dollari/barile, ben lontano dai 130 toccati a marzo 2022, mentre prosegue la brutale discesa di quello del metano: sul TTF, mercato di riferimento Europeo, scende oggi, 2 gennaio, a 70 Euro/megawattora, -6%, dopo il -14,5% di venerdì scorso.
L’anno nuovo parte con qualche dato macro incoraggiante in Europa. La Germania, a fine 2022, registra i livelli di occupazione più alti dall'unificazione tedesca, con 45,6 milioni di persone occupate, +1,3% (+590 mila unita’) rispetto a fine 2021, superando il precedente record che risaliva al 2019.
L'S&P Global Manufacturing PMI (Purchasing Managers Index) dell’Eurozona ha toccato 47,8 a dicembre, sopra al 47,1 di novembre, testimoniando il primo sollievo delle minori pressioni inflazionistiche sui prezzi all’ingrosso ed in generale una tendenza alla normalizzazione nelle catene di approvvigionamento.
Il PMI manifatturiero italiano è leggermente salito a dicembre a 48,5 da 48,4 di novembre, in linea con le stime, pur permanendo per il 6’ mese consecutivo in area di contrazione dell'attività industriale.
Sul versante asiatico, lo stesso indicatore sulla “salute” delle imprese manifatturiere è peggiorato: l'indice PMI del comparto e’ sceso a dicembre a 47 punti, dai 48 di novembre.
Nel corso della settimana saranno da seguire con attenzione i dati europei sull'inflazione a consumo (CPI) e quelli cruciali sul mercato del lavoro In Usa di dicembre, entrambi previsti per venerdi’ 6 gennaio.
Oggi, 2 gennaio, sara’ una giornata finanziaria a regime ridotto, poiche’ sono chiuse sia le Borse asiatiche che Wall Street, la cui operativita’ ripartira’ domani: nel frattempo le borse europee registrano un avvio positivo nel primo giorno di scambi del nuovo anno, con recuperi medi del +1,1% (ore 12.30 CET), mentre data la chiusura del mercato dei futures USA mancano indicazioni su Wall Street.
Sul mercato valutario l'Euro apre il nuovo anno in lieve flessione sul Dollaro, scambiato attorno a 1,068, -0,2%, mentre si rafforza leggermente sullo Yen giapponese attorno a quota 141.
Sul mercato dei metalli preziosi, protagonisti di un buon recupero nell’ultimo trimestre 2022, segnaliamo il prezzo dell'oro in lieve rialzo a 1.822 Dollari/oncia, +0,3%, mentre arretra marginalmente quello dell’argento, -0,3% a 24,18 $/oncia. (ore 13.00 CET)
Avvio di anno 2023 tranquillo per il comparto obbligazionario: lo spread di rendiemento tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund tedesco e’ pari a 214 punti base, col rendimento del BTP “parametro” +4,64% (ore 13.00 CET).
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Finisce l'anno più difficile SPX NDX TLT IEF BTC XAU 30.12.2022Finisce l'anno del rialzo record dei rendimenti, che ha provocato il ridimensionamento delle quotazioni di tutti gli asset finanziari, facendo inoltre esplodere le bolle speculative del 2021.
Come inizia dal punto di vista tecnico il 2023? Vediamo il quadro.
Tesla e Gas a target Rally natalizio finito 22.12.2022Il rally di Natale sembra sia già giunto al capolinea dopo solo due giorni. Imponente key reversal su tutti gli indici e prezzi del Nasdaq proiettati verso nuovi minimi con buona probabilità. Tesla in fase di melt down raggiunge il target che avevamo calcolato nel mese di novembre. Stessa cosa per il TTF. Attenzione alla close di domani prima del lungo weekend natalizio.
Natural gas, il fondo è vicinoClicca su “SEGUI” in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo
Future Ue e Usa in ripresa dopo lo scossone derivante dalla decisione della banca centrale del Giappone.
A sorpresa la banca centrale del Giappone ha rivisto la soglia di tolleranza del rendimento del bond a dieci anni a 0%-0,5%.
Di qualche aggiustamento della politica monetaria si era parlato negli ultimi giorni, ma la maggior parte degli economisti si aspettavano che gli annunci più importanti sarebbero arrivati più avanti, in prossimità della scadenza del mandato del governatore Haruhiko Kuroda.
La Banca del Giappone, nel comunicato, conferma i tassi d'interesse a -0,1% e anticipa per gennaio un aumento temporaneo degli acquisti di bond a 9.000 miliardi di yen al mese, da 7.300 miliardi.
Cosa Significa in termini pratici ? In pratica si dà spazio a un salita dei tassi del governativo decennale giapponese.
Prima il range massimo era 0.25, adesso è 0.50.
E’ il primo segnale dopo molto tempo di una possibile fine delle politiche ultra espansive giapponesi.
Il commento di Antonio Ferlito sui titoli e strumenti caldi:
Future Nasdaq 100, Future S&P 500, DAX, FTSE MIB, Ibex 35:
Come scritto nei precedenti articoli gli indici hanno esaurito la loro forza e stanno iniziando a scendere.
La recessione che porterà a un grasso calo degli utili, non è ancora scontata dei mercati.
Questo significa che c’è molto spazio per scendere.
I mercati anticipano sempre una recessione con 3 mesi di anticipo, a gennaio vedremo quindi il vero crollo del mercato.
Lo strumento ideale in questi casi è il Vix, l’indice della volatilità che fa segnare ottimi rendimenti con una recessione mondiale alle porte.
A breve su questo strumento farò una operazione acquista con Target 35-36 $
Gas naturale:
Come previsto nei precedenti articoli è arrivato il crollo del gas.
C’è una netta differenza tra breve periodo e lungo periodo in questo momento.
Nel lungo periodo la situazione è interessante.
L’Europa avrà bisogno di ancora più Gnl per sostituire i volumi russi la prossima estate, quando il continente ricaricherà lo stoccaggio, mentre la domanda cinese si riprenderà dai blocchi e compenserà le minori importazioni da altri acquirenti asiatici.
Nel breve periodo bisogna stare attenti a evitare frettolosi acquisti.
Ci sono grossi dubbi in merito alla riapertura degli impianti di esportazione, da tempo ormai off line e che stanno creando un eccesso di offerta interno molto negativo per i prezzi e la stagionalità di periodo è negativa per il gas.
Inoltre il price Cap sul TTF, fissato a 180 anche se abbastanza alto considerando che 4 anni fa il TTF quotava 20, sicuramente metterà una freno alla speculazione facendo scendere i prezzi, proprio quello che stiamo vedendo adesso.
Questo sta colpendo indirettamente anche il natural gas americano in quanto è molto probabile che il prossimo anno il gas americano sarà sempre più protagonista in Europa con l’uscita della Russia.
Valuterò un ingresso sul gas solo in area 4.50-5, prezzi che mi aspetto già a fine dicembre inizio gennaio.
Petrolio:
Il petrolio si dimostra solidissimo nonostante il crollo degli indici.
2 motivi principali dietro l’ottima tenuta del petrolio.
1: Il price cap sebbene poco penalizzante per la Russia potrebbe portare a un incremento della domanda per il petrolio americano molto positivo per i prezzi.
2: La domanda cinese di petrolio frenata dal Covid ripartirà nel 2023.
Tutto questo si unisce al fatto che le scorte di petrolio sono sui minimi degli ultimi 20 anni, con paesi come la Russia che segnano una produzione in netto calo, un fattore che fa bene ai prezzi in quanto c’è scarsità di Petrolio.
Rimango positivo nel lungo termine con un target di 85-90 $.
Amazon (NASDAQ:AMZN):
Come scritto nei precedenti articoli dove già a inizio 2022 dicevo che il prezzo delle azioni troppo alto avrebbe portato a un crollo dei prezzi.
Sono ancora pessimista, la redditività del gruppo è praticamente sparita e le prospettive per il 2023 sono negative.
Il titolo secondo il mio modello vale 70 $, può quindi scendere ancora.
Tesla (NASDAQ:TSLA):
Brutto periodo per il titolo, destinato a continuare.
Ci sono problemi in Cina, con l’abbassamento dei prezzi, a causa di un indebolimento della domanda che significa meno margini, e la concorrenza in Europa con Stellantis (BIT:BIT:BIT:STLA) sempre più minacciosa.
Inoltre aumentano le distrazioni del fondatore Musk sempre più distratto da Twitter.
A nulla sono servite le dichiarazioni del CEO Musk, che dice che lascerà l’incarico di CEO Twitter una volta trovato un sostituto.
Come scritto a inizio anno Il titolo secondo il mio modello valeva 170 $ ed era molto caro a inizio anno.
Telecom (BIT:TLIT):
Torna di moda l’ipotesi scissione con la creazione di due entità, una per le rete e uno per i servizi.
Come scritto nei precedenti articoli, è un operazione complessa che non andrebbe a risolvere il problema del debito e mettendo e rischio gli azionisti che rischierebbero ulteriori perdite.
In pratica nel processo di scissione si riceverebbero azioni di nuove società createsi dalla scissione che potrebbero alla fine far perdere ulteriormente gli azionisti sommando i valori.
Solo una Opa Totalitaria da parte di CDP, VIV e fondi potrà salvare gli azionisti.
Quando potrà avvenire ? L’OPA consiste nel convincere attraverso un premio commerciale gli azionisti a essere liquidati.
E’ importante quindi per il funzionamento il lancio nel peggior momento possibile per la quotazione di un titolo per mettere alle strette gli azionisti, un momento che in questo caso potrebbe corrispondere ai minimi di mercato che mi aspetto nel 2023.
La valutazione del titolo secondo il mio modello è confermata a 0.16, con il debito elevatissimo che pesa tanto sul calcolo.
Le mie posizioni aperte:
Al momento ho una posizione acquista sull’indice Dax, che sta per chiudersi in profitto, e una posizione acquista su un azione americana molto promettente con un grosso potenziale di rialzo.
Per informazioni sono a disposizione qui su TW.
NG: Buona occasione di breve, R/R favorevole.Apertura con gap down considerevole, probabilmente dovuto alla chiusura del ciclo bisettimanale di 12 giorni. È sicuramente possibile un ritest del minimo, anche domani o dopo. Però depongono a favore del trade due ulteriori considerazioni, la prima è che a questo punto deve chiudere il ciclo opposto sui massimi e la seconda è che osservando il grafico, non ha mai lasciato aperto un gap.
Stop sotto il minimo di oggi e TP area 7$.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare.
NATURAL GAS (NG) - Ancora deboleIl NATURAL GAS (NG) dopo aver raggiunto un picco massimo a fine Agosto 2022 ha avviato una fase ribassista che ha portato a metà Ottobre alla rottura al ribasso di una trend line dinamica che fungeva nel passato da importante supporto.
Questa trend line di supporto è diventata, a seguito del break out al ribasso, resistenza avvertita recentemente diverse volte durante le fasi di ritracciamento. L'ultimo tocco della trend line è avvenuto a fine Novembre per poi tornare il mercato fortemente al ribasso
Gli ultimi giorni sono stati di ritracciamento avvicinandosi ad un'area statica di offerta/resistenza (rettangolo rosso in figura) che potrebbe riportare i prezzi al ribasso sino al raggiungimento di un'area più bassa di domanda/supporto (rettangolo verde in figura)
Anche la stagionalità supporta l'idea di una continuazione al ribasso per qualche altra settimana.
Quanto sopra esposto non è un consiglio finanziario ma la nostra view basata sulla strategia PCTS.
Analisi completa sul nostro canale youtube.
Buon trading!