WusdomTree - Tactical Daily Update - 21.03.2025Prosegue la debolezza di Wall Street: ancora vendite sui big-tech.
Lagarde (ECB) stima moderato impatto negativo. –0,3% di PIL, dei dazi Usa
Borse asiatiche confermano un buon “momentum”, ma senza strappi.
Rame oltre US$ 10.000/tonnellata, e in buona luce tutti metalli industriali.
I mercati finanziari europei hanno vissuto una giornata altalenante, inizialmente incoraggiati dalla decisione della Federal Reserve di non aumentare i tassi di interesse, ma successivamente cauti, sino a registrato chiusure in negativo.
A determinare questa inversione è stata la dichiarazione di Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), riguardo alle previsioni economiche.
Lagarde ha messo in evidenza che la guerra commerciale, in particolare l'imposizione di dazi doganali USA del 25% sulle importazioni europee, potrebbe ridurre il PIL dell'Eurozona dello 0,3% nel primo anno, con il rischio di un impatto maggiore, fino allo 0,5%, a causa delle misure di ritorsione.
Nonostante ciò, ha minimizzato i rischi inflazionistici, escludendo interventi da parte della BCE in termini di aumenti dei tassi.
Sul fronte delle Borse europee, i numeri parlano chiaro: Francoforte ha chiuso con un calo del -1,3%, Milano ha registrato una perdita simile, Parigi ha segnato -0,95% e Londra è rimasta sostanzialmente piatta con un -0,1%, nonostante la decisione della Bank of England di mantenere i tassi di interesse al 4,5%.
La sterlina ha subito una leggera flessione dello 0,11% contro il dollaro, mentre l’euro ha perso lo 0,63% contro la valuta statunitense.
Wall Street ha vissuto una sessione altalenante, iniziando con un tentativo di rimbalzo ma chiudendo comunque in negativo. L'S&P500, che era partito in rialzo dello 0,6%, ha terminato la giornata con una perdita dello 0,2%.
I cosiddetti "Magnifici Sette" (le principali big tech americane) hanno continuato la loro discesa, segnando il quinto calo settimanale consecutivo, con una perdita complessiva del 2%. La performance negativa di questi titoli ha influito sugli altri indici di Wall Street, che hanno chiuso perlopiù in rosso.
Tuttavia, l'S&P500 e il Dow Jones sono riusciti a contenere le perdite, rispettivamente con -0,2% e -0,03%. Nonostante il calo da inizio, e la marcata sottoperformance rispetto alle borse europee ed asiatiche, il mercato azionario statunitense rimane comunque il principale protagonista sulla scena globale, rappresentando oltre il 70% della capitalizzazione mondiale.
In Europa, tuttavia, i principali indici hanno mostrato performance superiori. Il Cac 40 di Parigi ha guadagnato il 10% dall'inizio dell'anno, mentre il FTSE MIB italiano ha segnato un sorprendente +14,7%. Anche il Dax di Francoforte ha guadagnato parecchio, +15,5%.
Questi numeri evidenziano come l'Eurozona stia vivendo una fase di relativa crescita, seppur in un contesto di incertezze globali, come dimostra il rallentamento della crescita economica e le difficoltà del settore manifatturiero in alcune aree.
I mercati asiatici, invece, stamattina, 21 marzo, sono risultati contrastati. Dopo una chiusura festiva, il Nikkei225 giapponese è rimasto stabile, mentre l'Hang Seng di Hong Kong ha registrato un pesante calo del 2,5%. Lo stesso è accaduto per il CSI 300 di Shanghai-Shenzhen, che ha perso l'1,8%.
Tuttavia, alcuni mercati, come quello di Seul (Kospi) e Mumbai (Sensex), hanno visto performance positive, rispettivamente con guadagni dello 0,2% e dell'0,8%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha mostrato segnali positivi, con una seconda settimana consecutiva di guadagni, che si avvicinano al +3%.
L'Office of Foreign Assets Control degli Stati Uniti ha imposto sanzioni contro una raffineria cinese che ha acquistato e raffinato petrolio iraniano, un fattore che ha contribuito a mantenere i prezzi alti.
Il rame, tra i metalli industriali, sta registrato un notevole rally, arrivando a toccare i 10.000 USD per tonnellata, grazie ai timori di una possibile riduzione dell'offerta globale legata alla guerra commerciale.
L'oro ha corretto leggermente, pur rimanendo vicino ai massimi storici, oltre 3.000 Dollari/oncia, grazie all'incertezza geopolitica e alla politica della Fed sui tassi di interesse.
Sul fronte valutario, ieri l’euro ha perso bruscamente terreno rispetto al dollaro, scendendo a 1,083, a causa delle dichiarazioni di Lagarde, che ha suggerito una crescita più debole e ridotto la possibilità di aumenti inflazionistici legati ai dazi americani.
Il bitcoin, nel frattempo, ha vissuto una giornata poco volatile, scambiandosi attorno ai 84.000 USD.
Nel comparto obbligazionario, i titoli di stato americani hanno continuato a beneficiare della cautela della Fed riguardo alla crescita economica, con i rendimenti dei Treasury decennali scesi al 4,24%, al livello più basso degli ultimi tre mesi.
In Europa, i rendimenti dei Bund tedeschi e dei BTP italiani hanno registrato una flessione, rispettivamente al 2,78% e al 3,90%, beneficiando della posizione attendista della BCEm con lo spread stabile a 112 bps.
In sintesi, nonostante il rallentamento globale e le preoccupazioni legate alla guerra commerciale, i mercati europei stanno dimostrando una resilienza significativa, con performance positive dall'inizio dell'anno: tuttavia la prudenza degli investitori, combinata con un contesto economico incerto, ha contribuito a movimenti contrastanti tra i vari mercati azionari, obbligazionari e delle materie prime.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Idee operative BTPBUND
WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.10.2024 Borse Usa in attesa di trimestrali e del nuovo Presidente.
Alphabet avvia “alla grande” le trimestrali delle magnifiche 7 tech Usa.
Pechino rigetta come inaccettabili i nuovi dazi EU sulle sue auto elettriche.
Occhi aperti sui dati di PIL del 3’ trimestre nei Paesi Europei.
Anche ieri, 29 ottobre, gli operatori si sono concentrati sulle relazioni trimestrali, ed in particolare su quelle delle mega-cap tecnologiche Usa, oltre che sulle notizie (poche) relative a incontri al vertice del Governo cinese la prossima settimana, potenzialmente forieri di nuovi stimoli.
Le Borse europee hanno inizialmente tentato il rialzo per poi indebolirsi nel corso della seduta e terminare in calo, sul timore che le trimestrali europee, la cui pubblicazione è appena avviata, possano “fotografare” un’economia stagnante.
In chiusura troviamo Londra a -0,8%, Madrid -0,90%,Francoforte -0,2%, Parigi -0,6% e Milano -0,3%.
Oltre alle imminenti trimestrali delle giant-tech Usa, oggi Microsoft e Meta, e domani, giovedì 31 Apple e Amazon, i mercati vivono nell’attesa dell’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, in programma il 5 novembre, dove sembra favorito Trump, con correlato aumento del rendimento del Treasury 10 anni a 4,25%.
Di rilevo anche alcuni dati macro, tra i quali, giovedì, quelli preliminari sull’inflazione di ottobre nell’Eurozona e negli Usa e, venerdì, quelli sul mercato del lavoro americano, sempre relativi ad ottobre.
L’aggiornamento del quadro macroeconomico riguarda anche l’Europa dove oggi, 30 ottobre, è previsto il rilascio dei dati preliminari sul GDP (PIL) del 3’ trimestre.
Quello Francese, uscito stamene, evidenzia una crescita di +0,4%, superiore alle stime degli analisti di +0,3%: rappresenta la crescita trimestrale più sostenuta dal 4’ trimestre 2023, e si giova dei maggiori consumi interni alimentati dalle Olimpiadi: su base annua il Pil è cresciuto +1,3%, anch’esso oltre le prevsioni di +1,1%.
I dati sulla Germania sono attesi spasmodicamente, vista la difficoltà attraversata dalla manufattura tedesca ed in particolare dal settore automobilitico: occhi aperti in particolare sul GDP (Pil) del 3’ trimestre e sul dato sull'inflazione armonizzata di ottobre.
Ad ottobre migliora il sentiment del consumatori tedeschi: -18,3 punti dai -21 precedenti e un attesa di -20,4.
Nel frattempo Volkswagen ha chiuso il 3’ trimestre con ricavi per Eur 78,5 miliardi, -0,5% rispetto allo stesso periodo 2023, ed un utile crollato -63,7% a 1,58 miliardi. L'utile operativo scende -41,7% a 2,85 mld, ben sotto ai 3,89 attesi, ma include 2,2 mld di costi di ristrutturazione: il margine operativo cala a 3,6%, al minimo da 4 anni.
Ieri sera, a Wall Street chiusa, la trimestrale di Alphabet (Holding di Google) è risultata migliore delle attese e la sua azione è salita oltre +5% nell'after-hours: l’utile adjusted per azione è stato 2,12 Dollari, bel sopra le attese di 1,83, ed i ricavi sono cresciuti 15% a 88,27 miliardi contro attese di 86,44.
Reazione di mercato negativa alla trimestrale di Advanced Micro Devices (AMD), la cui azione ha perso -7.6% a causa di una guidance debole sui ricavi, e a quella di Ford, -8,4%, il cui utile netto si è fermato al minimo di consenso.
Ieri, peraltro, alla chiusura di Wall Street, il Nasdaq, con un pur misero +0,04%, ha segnato il nuovo massimi da luglio, “fiutando” il possibile rally dei titoli tecnologici.
Il quadro macro Usa resta comunque supportivo per le azioni: ieri è stata confermata l’ottima prospettiva dei consumi personali Usa, sintetizzata dalla salita dell'indice della fiducia del consumatori a 108,7 punti, al massimo da febbraio e ben sopra il consensus di 99,5.
Ancora in ascesa i prezzi delle case negli Usa, che ad agosto segnano un incremento annuale di +5,2%, vs attese di +5.1%. Leggermente sotto-tono la statistica mensile sui posti di lavoro vacanti (JOLTS), scesi a settembre a 7,44 milioni, al minimo da marzo 2021, e in calo dai 7,86 di agisto, col consenso posizionato attorno a 8 milioni.
Stamattina abbiamo visto un quadro misto delle chiusure asiatiche, e la forte presa di posizione del Governo sui dazi europei alle proprie vetture elettriche.
Sebbene ci sia ancora margine di trattativa, per ora Pechino "non è d'accordo o non accetta" i nuovi dazi UE sulle EV “made in China” seguiti all’indagine anti-sovvenzioni da cui emerge un danno per i car makers europei. La diatriba allarma molto i produttori tedeschi per i quali la Cina è un mercato rilevante.
Tokyo ha chiuso a +0,96% spinta da azioni automobilistiche e tech, ma i maggiori listini “cinesi” sono scesi: Hong Kong -1,6% e Shanghai -0,6%.
A fine mattinata, le Borse europee, partite già male, accelerano al ribasso, e perdono in media -0,8%, con le azioni del lusso di nuovo sotto pressione. Da segnalare i potenziali impatti dell’abbondante massa di trimestrali in uscita e la manovra di bilancio nel Regno Unito, che si presta ad un parallelo con analoghe misure in UE.
Sempre ben richiesto l'oro, che sfiora il nuovo record storico oltre 2.780 Dollari/oncia ed il bitcoin, che sale +1,6% a 72.300 Dollari (ore 13.00 CET). Leggermente rialzisti, in media +0,2%, i future sui maggiori indici di Wall Street.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.09.2024Occhi aperti su inflazione Usa: è determinante per mosse sui tassi.
Domani tocca alla BCE : il consenso vede taglio tassi di -0,25%.
Harris ha leggermente prevalso nel confronto “face to face” con Trump.
Profit warning di BMW: l’industria dell’auto tedesca è in crisi.
In attesa della riunione della Banca centrale Europea di giovedì 12 e dei dati in uscita tra oggi e domani sull’inflazione negli Usa, particolarmente importanti nella prospettiva dell’imminente meeting (17 e 18 settembre) della Federal Reserve, le Borse europee hanno chiuso negative la seduta di ieri, martedì 10, appesantite dalle azioni del comparto auto dopo il profit warning di BMW.
Parigi ha perso -0,24%, Londra -0,78%, colpita dal calo dei titoli petroliferi, Francoforte -0,96%, complice il crollo oltre -10% dell’azione Bmw, Milano -1,12%, con le azioni bancarie peculiarmente deboli.
L’inflazione scende ed anche in fretta, in Germania: il -0,1% mensile di agosto, dopo il +0,3% di luglio, fa scendere la variazione annuale a +1,9%, in forte calo dal +2,3% del mese precedente ed al minimo da marzo 2021.
Peccato che in Germania l’attività industriale sia in regresso e che la crisi maggiore riguardi un pilastro del sistema economico, cioè l’industria automobilistica: ieri ll Consiglio di Amministrazione di Bmw ha rivisto al ribasso le stime sul 2024.
Ciò si deve "in parte ai venti contrari nel settore auto dovuti al blocco delle consegne" ed in parte agli interventi tecnici, da parte di un importante fornitore, sull'Ibs (sistema frenante integrato): le moniri vendite mondiali nella 2’ parte dell'anno", determineranno un "significativo calo dell'utile pre-tasse".
Tornando agli Usa, ieri Wall Street ha chiuso “mista” nell’attesa del dibattito Harris-Trump, che si è svolto oltre la fine degli scambi azionari: Dow Jones -0,23%, Nasdaq +0,84%, S&P500 +0,45%.
Certamente il calo del prezzo del petrolio, circa -20% negli ultimi 2 mesi, sta dando una mano al calo dell’inflazione, specie di quella “alla produzione” (PPI).
L'Opec (cartello dei maggiori produttori/esportatori mondiali) continua a prevedere un consumo mondiale in crescita nel 2024 e 2025, ma ha rivisto al ribasso le previsioni nel suo ultimo rapporto mensile: globalmente si consumeranno 104,2 milioni di barili/giorno nel 2024 (dai 104,2 precedentemente stimati), quando erano 102,2 nel 2023, per poi salire nel 2025 a 105,9 (la vacchia stima era 106,1).
Al di là delle piccole revisioni non si vedono “reali cali” nell’uso di petrolio che, insieme a gas e carbone, resta il maggior responsabile dell'aumento delle temperature globali.
I dati sull’inflazione Usa in uscita oggi e domani “ispireranno” le decisioni del FOMC, (braccio di politica monetaria della Federal Reserve) che, al termine della riunione di mercoledì 18 potrebbe varare un taglio di -25 o -50 bps del costo del denaro. Alla prospettiva di -50 bps il FedWatch Tool assegna 30% circa di probabilità.
Le stime di consenso vedono i prezzi al consumo negli Usa crescere +0,2% mese su mese, che significherebbe un calo al 2,6% del dato annuale, dal 2,9% di luglio.
L’inflazione “core”, cioè depurata delle componenti volatili, è prevista stabile a 3,2%.
Nella analoga riunione di politica monetaria della Banca centrale Europea di domani, 12 settembre, potrebbe essere deciso un taglio dei tassi d’interesse di -25 bps.
Il dibattito di ieri sera tra i 2 candidati alla Presidenza Usa, Harris e Trump, sembra aver visto Harris primeggiare su diversi temi, e Trump costretto in più momenti “sulla difensiva”: secondo Predictit, le probabilità di vittoria della Harris sarebbero salite dal 53 al 56%.
Tuttavia dal confronto sono emerse poche informazioni specifiche sugli ambiti più sensibili per gli investitori finanziari, quali la riduzione del debito pubblico e le relazioni commerciali tra gli Usa, la Cina ed il resto del Mondo.
Regno Unito: una parziale delusione deriva dai dati sulla crescita economica che s’è fermata a luglio, mentre il consenso indicava una crescita di +0,2% mese su mese: il trend di “ristagno” era già emerso nel mese di giugno.
Le Borse europee stamane, 11 settembre, hanno aperto in lieve rialzo, in attesa dei dati sull'inflazione negli Usa ad agosto, e terminano la mattinata con progressi medi di +0,3%.
In Asia, sul mercato valutario, le aspettative di nuovi rialzi dei tassi d’interesse da parte della Bank of Japan alimentano il recupero dello Yen, +0,8% verso US$ a 141,2, e +0,6% verso Eur, a 156,1.
L’apprezzamento della valuta nipponica incide sulle azioni delle aziende esportatrici, contribuendo alla discesa di -1,5% dell’indice Nikkei. Negativi anche altri listini asiatici: Shanghai -0,8%, Hong Kong -0,7%, Seoul -1,0%.
Il prezzo dell'oro è in lieve ascesa a 2.525 Dollari/oncia, poco sotto i massimi assoluti di luglio: in recupero anche quello del petrolio, col Wti (West Texas Intermediate) che segna +0,5% a 69,5 Dollari/barile, vicino ai minimi da 3 anni.
In lieve rialzo il prezzo del gas naturale europeo sulla trading platform TTF di Amsterdam: +0,9% a 35,6 Eur/megawattora. La commissaria Ue per l'Energia, Kadri Simson afferma che l’Europa è “pronta a fare a meno del gas russo che transita “via Ukraina” e che vede Slovacchia, Austria, Ungheria ed Italia tra i maggiori Paesi serviti.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.04.2024 Le Borse ripartono senza slancio dopo la pausa di Pasqua.
Gli indici PMI europei fotografano la lunga fase stagnante: male la Germania.
Inflazione PCE Usa a marzo in linea con le stime, ma non scende abbastanza.
Boom di Xiaomi: la sua prima auto elettrica fa boom di ordini al 1’ giorno.
Ieri, 1’ aprile Wall Street era aperta e, seppur con volumi ridotti, ha chiuso in lieve calo: Dow Jones -0,6%, S&P500 -0,2%, e Nasdaq -0,1%. A parte la scarsa attivita’ dovuta alle vacanze di Pasqua, hanno pesato anche alcuni dati macro recenti.
In primis quello di venerdi’ sull'inflazione PCE (Personal consumption expenditure), la misura preferita dalla FED per misurare la spesa delle famiglie, che e’ salito +0,3% mese su mese dopo il +0,5% di febbraio, e del +2,8% anno su anno, in linea con le previsioni. Tuttavia gli analisti hanno notato che i prezzi non scendono come sperato e che i consumi privati restano “fin troppo” forti.
Anche l’indice ISM manufatturiero di marzo pubblicato ieri rivela la forza dell’economia Usa, supera la stima di 48,3, e torna in area di espansione (sopra 50), a 50,3: il sub-indice delle attese sui prezzi balza a 55,3, facendo pensare a nuova inflazione. Non a caso il rendimento del Treasury bond decennale è risalito ieri a 4,31%, +12 bps, sfiorando il massimo del 18 marzo a 4,34%.
Poco importa, negli Usa, che la crescita del GDP (PIL-prodotto interno lordo) del 4’ trimestre, sia stato rivisto nella 3’ e ultima lettura a +2,6%, dal +2,7% precedente, o che siano leggermente cresciute le richieste di sussidi di disoccupazione, +7 mila a 198 mila.
E’ in tale contesto che analisti ed investitori ridimensionano le attese di ammorbidimento della politica monetaria: il numero previsto di tagli dei tassi nel 2024 e’ sceso a 3, per un effetto cumulato di -65 bps, addiritura meno dei 75 previsti dalla stessa Federal Reserve (Banca centrale Usa) dopo l’ultima riunione del FOMC di marzo.
Sempre in tema d’inflazione, preoccupa il continuo aumento del prezzo del petrolio, che ieri, 1’ aprile, ha segnato il massimo da fine ottobre, col WTI (greggio di riferimento Usa) sopra 85 Dollari/barile, questa volta per il riacutizzarsi delle tensioni in Medio Oriente, dopo il raid israeliano a Damasco che ha raso al suolo un edificio dell’Ambasciata Iraniana.
Stamane, 2 aprile, sono stati pubblicati gli Indici Pmi (Purchasing managers Index) manifatturieri di marzo: quello Italiano torna in espansione, cioe’ sopra 50, dopo oltre 1 anno di contrazione: il 50,4 di marzo inverte la rotta rispetto al 48,7 di febbraio: debole il dato Francese, 46,2 a marzo, dal 47,1 di febbraio, terribile il dato tedesco di 41,9. Il dato dell’Eurozona cala a 46,1 punti, da 46,5 di febbraio.
Sempre nell’Eurozona mgliorano le aspettative mediane sull’inflazione a 12 mesi, ora scese in media a +3,1%, dal 3,3% della rilevazione precedente.
La difficile congiuntura economica tedesca ha almeno un riflesso positivo: a marzo le aspettative sui prezzi delle imprese sono scese al livello più basso da 3 anni, suggerendo un’inflazione 2024 al di sotto del target del 2,0% anelato dall’ECB (Banca centrale Europea). Lo suggerisce il relativo sub-indice dell’indagine IFO, sceso dai 15,0 punti di febbraio ai 14,3 di marzo.
Stati Uniti e Regno Unito sono i primi Paesi a siglare un accordo di cooperazione per verificare e valutare i rischi dell’applicazione dell’Intelligenza artificiale: lo riporta il Financial Times, commentando l'accordo firmato ieri a Washington dal Ministro britannico della scienza Michelle Donelan e dal Segretario al commercio Usa Gina Raimondo.
Non si ferma la corsa del prezzo dell’oro: nuovo record stamane, innescato dalla rinnovata violenza in Medio Oriente, a 2.283 Dollari/oncia, +1,1%.
Qualche segnale di tensione emerge sul mercato obbligazionario europeo, dove lo spread di rendimento tra BTP decennali italiani e omologhi Bund tedeschi e’ risalito a 139 punti base, dai 137 della chiusura precedente, in parallelo ad un marcato incremento del rendimento del BTP benchmark a 3,76%, dal 3,66% della vigilia.
Sul mercato valutario stamane si nota il rafforzamento del cross Euro/Dollaro a 1,071, -0,5%, ma anche la perdurante debolezza dello Yen giapponese, sia contro Euro, a 163,0, che verso Dollaro Usa a 151,7, minimi dal 1990, cosa che dovrebbe spingere la Bank of Japan ad agire a supporto.
Le Borse asiatiche stamattina, fatta eccezione per Hong Kong, hanno chiuso senza variazioni di rilievo: Tokyo ha concluso di una seduta piuttosto volatilite col Nikkei a +0,1%, ma a Hong Kong l’Hang Seng ha segnato +2,3%, trainato dalle azioni della tecnologia, ed in specifco da quelle legate ai veicoli “solo elettrici “ (EV).
L’azione Xiaomi ha guadagnato +15,0%: il gruppo cinese, noto per i suoi telefoni cellulari ed altri strumenti di elettronica di consumo, ha annunciato la settimana scorsa il lancio commerciale della sua prima auto elettrica, e ieri ha comunicato di aver raccolto ordini per 90 mila unita’ nelle prime 24 ore di prenotabilita’. Il boom di Xiaomi ha dato slancio anche a Li-Auto, +1,2%, ed al leader globale Byd, +2,5%.
I listini azionari europei hanno chiuso la mattinata senza direzione, e perdono in media -0,2%. Per Wall Street, i future anticipano aperture negative, in media -0,5%.(ore 13.30 CET)
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.12.2023Banche centrali Usa ed EU confermeranno la pausa sui tassi.
Gli analisti cercheranno di interpretare intenzioni 2024 sui tagli, dati per certi.
Wall Street e Borse Europee verso nuovi massimi e con poca volatilita’.
Pechino e la crisi delle Borse cinesi: verso il varo di un Piano “bazooka”?
Da oltre un mese le Borse Usa ed europee salgono con continuita’ e bassa volatilita’, convinte che le Banche centrali abbiano terminato la fase di rialzi (“tightening”), e che si apprestino a significativi tagli del costo del denaro nel 2024.
Sul tema, importanti indicazioni verranno oggi, 13 dicembre, dalla FED (Banca centrale Usa-Federal Reserve) e domani dall’ECB (Banca centrale Europea) e dalla Bank of England. Sul mercato l’attesa largamente predominante e’ che le 3 banche centrali manterrando i tassi invariati a livelli che sono i piu’ elevati da almeno 20 anni.
Ieri, 12 dicembre, il dato di novembra sull’inflazione al consumo (CPI) negli Usa, marginalmente scesa da 3,2% a 3,1% annuo, non ha impedito ai listini azionari europei di chiudere “piatti” una seduta che era partita debole. Parigi -0,11%, Francoforte -0,01%, Londra -0,02% e Milano -0,28%.
Sull'inflazione Usa di novembre va detto che e’ scesa meno delle attese: il 3,1%, pur essendo il valore più basso degli ultimi 5 mesi, implica che su base mensile sia salita +0,1%, cioe’ sopra lo “0” previsto dal consenso. Inoltre l’indice “core” (ex cibo ed energia) e’ salito di +0,3% mensile, sopra il +0,2% del consenso, confermando il +4,0%) annuale di ottobre.
Wall Street e’ riescita a salire anche dopo il dato di inflazione parzialmente deludente: S&P500 e Dow Jones +0,5%, Nasdaq composite +0,7%: col rialzo di ieri Wall Street è ritornata ai massimi da inizio 2022, e vicinissima a quelli storici.
Ieri ha sopreso il nuovo pesante scivolone del prezzo del petrolio, col WTI (greggio di riferimento Usa) che ha perso oltre -3% scendendo, come ormai avviene da quasi 2 mesi, fino sotto 70 Dollari/barile.
L'Opec+ (cartello dei maggiori esportatori) si e’ impegnati a tagli dell’export di 2,2 milioni di barili/giorno nel 1’ trimestre 2024, ma i mercati sono convinti che l’offerta restera’ abbonante grazie all’aumento da parte di altri produttori “non Opec”, e che è la domanda della Cina, maggior importatore mondiale, possa essere debole. Prezzo del gas naturale europeo in calo ieri del -4,0% a 34,6 Euro/megawattora.
Mercato obbligazionario tranquillo, con lo spread tra BTP decennali e omologhi Bund tedeschi attorno a 177 punti base e rendimento dei BTP benchmark sotto 4%.
Sul fronte macro europeo qualche segnale incoraggiante viene dall'indice tedesco Zew, risalito a dicembre a 12,8 punti dai 9,8 di novembre, e sopra le attese di consenso. Lo stesso indicatore, riferito all'Eurozona, e’ balzato a 23,0 da 13,8.
La produzione industriale dell’Eurozona resta debole e ad ottobre è diminuita -0,7% annuale, riducendo il calo rispetto al -1,0% di settembre. Grecia, +6,0%, Portogallo, +3,8%, e Repubblica Ceca, +2,9%, rappresentano “felici” eccezioni.
Nel Regno Unito, ad ottobre, la crescita dei salari è stata +7,2% annuale, cioe’ sotto le previsioni di +7,7%: si tratta dell’aumento piu’ contenuto da 2 anni a questa parte, e, pur avvalorando uno scenario di “moderazione salariale”, resta comunque ancora “incoerente” con l’obbiettivo di riportare l'inflazione al target del 2%,
Oggi, 13 dicembre, l’attenzione degli investitori si concentra sulla Federal Reserve, ed in particolare sulla parole con cui il suo Chairman Jerome Powell descrivera’ l’andamento economico corrente e prospettico. I mercati credono che i tagli dei tassi possano iniziare nella primavera 2024: il dubbio sulle intenzioni della FED sara’ sciolto con la pubblicazione, tra circa 3 settimane, delle minute del FOMC di ieri.
Domani, 14 dicembre, sara’ la volta dell’ECB (Banca centrale Europea): il consenso indica che il costo del denaro restara’ invariato al 4,5%, cioe’ ai massimi da 22 anni.
Borse asiatiche con performance eterogee alla chiusura di stamattina, 13 dicembre: Tokyo +0,25% dopo che l'indice Tankan, che misura trimestralmente la fiducia delle imprese, ha battuto le aspettative.
In Cina permangono i dubbi sulla crescita economica e gli indici azionari domestici continuano a scendere, risentendo anche dell’allarmante dato sull’inflazione “sotto 0” in novembre, che avvalora una prospettiva addirittura “disinflazionistica” per la piu’ grande economia asiatica.
Nel frattempo, a Pechino, l’annuale Conferenza sull'Economia e il Lavoro si è conclusa con la promessa del Governo di massimo impegno nella politica industriale che, anche grazie all'intelligenza artificiale, mira ad un sistema economico e industriale moderno e tecnologicamente avanzato. Pochi dettagli, invece, su incentivi e stimole diretti, e sul target di crescita 2024.
Shanghai ha perso -0,88%, Shenzhen -0,74%, mentre l'Hang Seng di Hong Kong e’ sceso oltre -1,0%.
L'Euro stazione appena sotto 1,08 Dollari, -0,1%, e recupera marginalmente, +0,2% sullo Yen giapponese, a 157,3.
Il prezzo del petrolio resta debole, vicino ai minimi dell’anno, col WTI sotto 69 Dollari/barile, -0,6% (ore 11.00 CET), dopo che ultimo report dell'Eia (Agenzia internazionale per l’energia) ha alzato di 30.000 barili/giorno le previsioni sull'offerta di greggio Usa ed i dati sulla media settimanale delle esportazioni russe “via mare” sono risutati al livello più alto da luglio.
Le Borse europee, a fine mattinata, registrano un progresso medio di circa +0,3%: i future su Wall Street anticipano riaperture leggermente positive (ore 13.30 CET)
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
SFRUTTARE LO SPREAD PER VENDERE ALLO SCOPERTO LE BANCHE ITALIANE• Qual è l’importanza del BTP-BUND nel nostro Paese?
• Perché diventa un argomento di discussione frequente, soprattutto quando tende ad aumentare?
• Come si può trarre profitto dal suo aumento?
Buongiorno a tutti.
L’obiettivo di questo articolo è rispondere alle tre domande sopra citate, con la speranza di fornirvi contenuti il più possibile teorici, pratici e operativi. I protagonisti sono:
• BTP
• BUND
• Spread BTP-BUND
• Il rischio di credito
• L’impatto della svalutazione dei BTP e del rialzo dello spread sui bilanci delle banche italiane
• Una strategia operativa di vendita allo scoperto in trend-following
Vorrei sottolineare che i contenuti non devono essere interpretati come “consigli finanziari”. Buona lettura.
LO SPREAD BTP-BUND
Lo spread BTP-BUND, illustrato nella grafica successiva, rappresenta la differenza tra il rendimento del BTP decennale e quello del bund decennale. Esso è definito dalla semplice differenza matematica:
SPREAD BTP-BUND = IT10Y – DE10Y
Lo spread presenta variazioni che possono essere sia rialziste che ribassiste. La figura seguente illustra le implicazioni di tali variazioni:
• Quando lo spread è rialzista, il rendimento del BTP sovraperforma quello del Bund
• Al contrario, quando è in ribasso, il rendimento del BTP tende a “riavvicinarsi” a quello tedesco.
Lo spread è un indicatore attentamente monitorato poiché misura il grado di default del nostro Stato, ossia la sua capacità di onorare i suoi obblighi finanziari. Ora, con dei semplici esempi, sarà spiegato il modo in cui esso deve essere inteso.
Gli Stati mondiali, per finanziare le loro casse, emettono tipicamente obbligazioni (o titoli di Stato, se preferite), conosciute come “debito pubblico”:
• “Il debito” rappresenta l’interesse che gli Stati sono tenuti a rimborsare ai loro obbligazionisti, che costituiscono quindi il “pubblico”
Le obbligazioni, in quanto strumenti finanziari, presentano cinque rischi fondamentali:
• Rischio inflazione
• Rischio di credito
• Rischio di cambio
• Rischio di tasso di interesse
• Rischio di liquidità
Ogni rischio associato a un’obbligazione è riflettuto nel rendimento offerto al momento dell’acquisto. Di conseguenza:
• Più numerosi e significativi sono i rischi associati, maggiore sarà il suo rendimento
Questo ci porta a una delle eguaglianze più importanti nel mondo degli investimenti:
RISCHIO = RENDIMENTO
Abbiamo visto che lo spread differenzia i rendimenti del BTP e del BUND. Questo implica che:
• Se il BTP ha un rendimento più alto del Bund, l’emittente “Italia” sarà considerata più rischiosa rispetto all’emittente “Germania”
Entrambi i Paesi utilizzano la stessa valuta e sono quindi influenzati da una banca centrale comune, la BCE. Di conseguenza, condividono rischi molto simili, tra i quali quelli di inflazione, cambio, tasso di interesse e liquidità. Considerando solo il rischio di credito, possiamo affermare che:
• Se il BTP ha un alto rendimento rispetto al Bund, l’emittente “Italia” sarà considerata più rischiosa dal punto di vista creditizio rispetto all’emittente “Germania”
Non si può considerare la Germania più rischiosa rispetto al nostro Paese? La risposta è no; la Germania presenta il massimo grado di solvibilità, il che significa che è praticamente impossibile che dichiari default. Per questa ragione, viene utilizzata come riferimento per determinare il grado di solvibilità degli altri Paesi dell’euro zona, tra i quali proprio l’Italia.
Attualmente, lo spread BTP-BUND è intorno a valori del 2%. Questo implica che:
• Gli investitori richiedono un rendimento supplementare del 2% per investire nei titoli di stato italiani rispetto a quelli tedeschi. Questo incremento del 2% rappresenta la remunerazione richiesta per assumersi il rischio di default
2. LO SPREAD DAL 2000 AD OGGI
L’Italia è sempre stata considerata più rischiosa della Germania dall’introduzione dell’euro? Per rispondere a questa domanda, osserviamo le grafiche successive:
• Dal 2000 al 2006 i rendimenti dei titoli decennali di entrambi i Paesi seguivano percorsi quasi paralleli, con il rendimento del BTP leggermente superiore a quello del BUND
Da questo possiamo dedurre che il rischio di default era praticamente lo stesso per entrambi. Per confermare questa deduzione, esaminiamo la grafica successiva che mostra i ratings assegnati ai due Paesi dall’agenzia Fitch:
• Nel periodo considerato, la Germania ha sempre mantenuto il massimo grado di rating, mentre l’Italia aveva un rating leggermente inferiore. Questo suggerisce che i due Paesi avevano una stabilità creditizia quasi identica e che il mercato richiedeva un rendimento supplementare molto basso per assumersi il rischio di default
Per coloro che non sono a conoscenza dei rating, si tratta di valutazioni fornite da agenzie di ratings come Fitch, Moody’s e S&P riguardanti la capacità di un emittente di ripagare i suoi debiti. Questi “giudizi” sono espressi in forma letteraria e, a scopo informativo, sono rappresentati nella grafica seguente:
Tra il 2007 e il 2012 si sono verificate due importanti crisi economico-finanziarie:
• La crisi immobiliare negli Stati Uniti, che ha successivamente scatenato la crisi del debito sovrano in Europa
Proprio nel 2007 i rendimenti hanno iniziato a divergere, con l’Italia percepita come sempre più rischiosa. Il picco è stato raggiunto nel 2011, quando lo spread ha toccato i suoi massimi storici (oltre il 5.5%).
Durante questo periodo la Germania ha mantenuto costantemente il suo rating di AAA, mentre l’Italia ha subito un declassamento da AA ad AA-, poi ad A+ e infine ad A-. Questo ha portato quest’ultima ad essere percepita sempre più rischiosa, sia dal mercato (come evidenziato dall’aumento dei rendimenti dei BTP sul mercato secondario), sia dalle agenzie di ratings.
Come evidenziato nelle due grafiche successive, la divergenza tra i due rendimenti si è mantenuta dalla crisi del debito sovrano fino ad oggi. Il rendimento italiano è rimasto costantemente superiore a quello tedesco, con il nostro Paese che ha subito un declassamento da A- a BBB.
Abbiamo esaminato come eventi economico-finanziari di grande portata possono mettere a rischio la solvibilità di uno Stato. Tuttavia, è importante non trascurare altri fattori come il debito pubblico e la crescita economica, che sono strettamente interconnessi, e la stabilità politica. Infatti:
• Esiste una differenza notevole se l’aumento del debito si verifica in un contesto di crescita economica rispetto ad un’economia stagnante: nel primo caso il debito verrebbe ripagato più facilmente poiché uno Stato genererebbe maggiori entrate fiscali (con un basso tasso di disoccupazione i consumatori avranno maggior reddito soggetto…a tassazione!). Questo non è vero in un contesto di decrescita economica o in un’economia stagnante. Il parametro per misurare questo è il rapporto debito/pil, espresso in percentuale
• Le instabilità politiche minano il sentiment degli investitori poiché generano incertezza. Sappiamo che i mercati non gradiscono affatto questa condizione
Le ultime tre grafiche mostrano i debiti pubblici italiano e tedesco al 2022 e le rispettive crescite economiche:
3. COME UTILIZZARE LO SPREAD BTP-BUND PER VENDERE ALLO SCOPERTO LE BANCHE ITALIANE
Negli ultimi due anni gli investitori retail sono stati particolarmente preoccupati per le obbligazioni. Si chiedono costantemente quando esse risaliranno e quando la banca centrale taglierà i tassi di interesse. Queste domande riflettono la loro incertezza, e non è difficile capire il motivo: avere titoli di stato svalutati nel proprio portafoglio di investimento non è certo piacevole.
La figura che segue illustra la svalutazione di un ETF obbligazionario “italiano” dal 2020 ad oggi:
Attualmente, il debito pubblico italiano si trova a livelli straordinariamente alti; al momento della scrittura di questo articolo, l’Italy Debt Clock si attesta a 3.010.345.819.700€. Ma chi detiene la maggior parte di questo debito? Una grafica elaborata da Unimpresa fornisce una risposta:
A marzo 2023:
• Il 26.3% era detenuto da investitori stranieri
• Il 25.8% dalla Banca d’Italia
• Il 25% circa dalle banche italiane
• Il 12.3% da fondi e istituzioni finanziarie
• Il 10.7% dalle famiglie italiane
Ciò che risalta nella grafica precedente è la quantità di titoli di stato detenuti dalle banche italiane. Il motivo? Anche loro investono la loro liquidità! Questo porta a una domanda naturale:
Cosa succede ad una banca se i titoli di stato che ha acquistato perdono valore? Cerchiamo di spiegare questa dinamica nel modo più semplice possibile.
In generale, il bilancio di una banca presenta due componenti principali: l’attivo e il passivo.
• L’attivo rappresenta “le attività” che la banca detiene e che possono generare reddito; queste includono la liquidità e le riserve obbligatorie (queste due sono essenziali per il funzionamento di una banca, anche se non generano direttamente reddito), i crediti verso altre istituzioni, i prestiti e finanziamenti alla clientela, e investimenti (titoli)
• Il passivo rappresenta la fonte di finanziamento della banca; queste includono i depositi dei clienti, i prestiti interbancari, l’emissione di obbligazioni, il capitale proprio (ad esempio, le risorse finanziare ottenute dagli azionisti) e altre passività
È importante capire un concetto fondamentale:
• La banca riceve del denaro attraverso le sue passività e utilizza quella liquidità per generare profitti attraverso le sue attività
La gestione di queste due voci del bilancio influisce sull’utile netto, che si calcola come segue:
UTILE NETTO = RICAVI TOTALI – COSTI TOTALI – AMMORTAMENTI – TASSE
Focalizziamoci ora sull’attivo e sui BTP. Cosa succede se i titoli di stato acquistati da una banca perdono valore?
La voce “investimenti” nel bilancio dell’attivo subirà una riduzione di valore.
Supponiamo che una banca abbia acquistato una grande quantità di BTP a un prezzo X. Il prezzo pagato per l’acquisto viene registrato dalla banca come “valore contabile”. Se a causa di particolari condizioni di mercato il valore di quella stessa grande quantità di BTP diminuisce, il valore di mercato delle obbligazioni diventa inferiore al valore contabile precedente. In questo caso, la banca è tenuta a rivalutare al valore corrente di mercato (un processo noto come “valutazione al fair value”), registrando così una perdita nell’attivo (processo noto come “svalutazione dell’attivo”) ma garantendo al contempo il valore reale del suo attivo.
Una perdita come quella descritta rappresenterebbe un costo per la banca, che andrebbe ad impattare sulla variabile “costi totali” nella formula di calcolo dell’utile netto.
Potreste chiedervi legittimamente:
“Qual è il legame tra tutto questo e lo spread? E come può essere utilizzato per vendere allo scoperto le banche italiane?”
Prendiamo in considerazione la prossima grafica, che illustra la correlazione negativa tra lo spread BTP-BUND e una banca italiana, Intesa San Paolo. Questo ci aiuterà a capire meglio la situazione.
La spiegazione della correlazione inversa è piuttosto semplice:
• Quando lo spread si rafforza, il rischio di credito dello Stato italiano aumenta. Di conseguenza, le obbligazioni aumentano il loro rendimento per compensare l’aumento di questo rischio. A causa della relazione inversa tra prezzo e rendimento, ciò si traduce in una svalutazione del prezzo delle obbligazioni sul mercato secondario. Questa svalutazione si riflette anche nei bilanci delle banche, come Intesa San Paolo, che potrebbe vedere una possibile diminuzione dell’utile netto per le ragioni discusse in precedenza.
• Se gli utili societari diminuiscono (e di conseguenza anche i dividendi distribuiti, dato che questi ultimi sono una parte dell’utile), i prezzi delle azioni probabilmente subiranno un ribasso.
Una strategia potenziale potrebbe essere quella di utilizzare lo spread come “indicatore” per vendere allo scoperto le banche italiane. Ma come si può utilizzare il BTP-BUND? E quali banche si dovrebbero scegliere? Ecco una possibile strategia di vendita piramidale basata sul trend-following:
• Impostare lo spread su un grafico giornaliero e osservare se esso mostra una tendenza:
Lo spread mostra una tendenza al rialzo!
• Correlare lo spread con le banche italiane e scegliere quella con il coefficiente di correlazione più negativo
L’ultima banca, Fineco, è quella che mostra la correlazione più negativa con lo spread.
• Se il coefficiente di correlazione continua a rimanere in territorio negativo (più è negativo, meglio è), con lo spread in rialzo, si potrebbe utilizzare lo spread come indicatore operativo per una strategia di vendita piramidale basata sul trend-following.
Credo che un esempio grafico spiegherà bene il concetto:
Al primo segnale short (breakout al rialzo) si sarebbe potuto allocare una parte del capitale per un primo short, mentre al secondo segnale (re-test del supporto) si sarebbe potuto allocare un’ulteriore porzione di capitale. Il prossimo grafico mostra un’ipotesi di un altro potenziale ingresso short sfruttando i ritracciamenti di Fibonacci.
Questo può essere un modo per riuscire a realizzare una strategia di trend following che preveda di utilizzare un indicatore come riferimento principale e un sottostante sul quale operare. Si tratta di un esempio volutamente semplicistico: per individuare le tendenze di un asset o di un indicatore, stabilire la forza o la debolezza del suo andamento e individuare quali possano essere i punti di entrata o di uscita del mercato, è necessario avere competenze di tipo tecnico.
Coloro che sono più interessati potrebbero chiedersi per quanto tempo lo spread potrebbe continuare a salire. Se dovesse verificarsi una recessione, sarebbe probabile che la sua tendenza rialzista continuerà. Se siete curiosi di conoscere i motivi dietro a ciò, vi invito a commentare l’analisi. Sarò lieto di creare un seguito per approfondire l’argomento.
A presto.
Trading su BTP - Ci aiuta lo spread BTP/BUNDNegli ultimi mesi, due operazioni molto interessanti che ho sviluppato, si sono basate sull'analisi dell'andamentale dello spread tra BTP e BUND.
Sappiamo che i bond emessi dal nostro governo per finanziare la spesa pubblica sono spesso sotto tensione ed utilizzati anche ai fini speculativi, considerata l'entità del nostro debito pubblico.
Dalla crisi covid, lo Spread con i Bund tedeschi, indicatore molto chiacchierato che in passato ha causato molteplici attriti e frizioni, sfociate in governi caduti e presidenze tecniche, grazie alla BCE negli ultimi periodi non ha rappresentato un problema.
Negli anni più duri della storia per il nostro paese, abbiamo visto lo Spread oscillare fino a valori inferiori ai 100 punti base.
Il 2023 è l'anno in cui vedremo la BCE non "garantire" in ultima istanza l'acquisto di titoli governativi: ciò significa che sarà il mercato a prezzare i bond e non acquisti tecnici del banchiere centrale.
Sarà un contesto molto delicato per le finanze del nostro paese, specialmente se non dovessimo riuscire a guadagnare la fiducia degli investitori istituzionali.
Con riferimento alle operazioni di cui sopra, ho semplicemente acquistato BTP (scadenza 2037) in corrispondenza dello spread su livello 250 a prezzo 94 (11 ottobre ) e rivenduto a 100 il 17 novembre.
Ovviamente su tradingview nessuno si sorprenderà per un'operazione con un gain del solo 6%, tuttavia il trading su BOND esiste ed è una parte dell'operatività da non trascurare.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 05.01.2023L’inflazione ha APPENA cominciato a scendere in Europa e Usa…
Il calo dei prezzi di gas e petrolio daranno una mano nei prossimi mesi.
E’ presto per immaginare che la politica monetaria svolti nel 2023.
Qualche dato macro europeo fa pensare ad una “recessione soffice”.
Ieri, 4 gennaio, una nuova seduta in rialzo, la 3’, per le Borse europee, supportata dalla discesa dell'inflazione a dicembre in Francia, Germania e Spagna. Dopo i disastri del 2022, e’ comunque positivo che i mercati si sforzino di vedere il bicchiere mezzo pieno, e che sperino in un futuro allentamento della politica monetaria.
Il relativo ottimismo ha fatto scendere i rendimenti sui titoli di stato europei ed ha innescato una contrazione dello spread tra il rendimento del BTP decennale italiano e quello del suo omologo Bund tedesco a quota 200 bps, -11 rispetto alla vigilia, col decennale italiano che rende +4,27%, -21 punti base.
A Milano il FtseMib ha guadagnato +1,74%,mentre gli altri listini europei sono saliti in media +1,6%. Anche Wall Street ha chiuso positiva la seduta di ieri: Dow Jones +0,4%, Nasdaq e S&P500 +0,7%.
Un altro fattore propizio ad una miglior prospettiva di inflazione e di tassi di interesse in Europa e’ l’ulteriore scivolata del prezzo del gas naturale che, sul mercato TTF di Amsterdam (riferimento europeo), è sceso anche sotto 65 Euro/Mwh, minimi da dicembre ‘21 e lontanissimo, -81%, dal picco di 342 toccato lo scorso 26 agosto.
Cio’ si deve anche a temperature superiori alle medie stagionali che, abbassando i consumi, hanno intaccato poco gli stoccaggi europei, pieni al 83% (fonte Gie-Agsi).
Tornando ai dati di inflazione al consumo in Europa a dicembre, spiccano quelli relativi alla Francia, dove sono scesi -0,1% a dicembre, portando il dato anno su anno al +5,9% contro il +6,2% di novembre. Su tale discesa ha prevalentemente inciso il calo dei prezzi dell'energia, ma l'Istituto nazionale di statistica avverte che l'inflazione potrebbe risalire a +7% a febbraio 2023, prima di calare da marzo.
La frenata dell’inflazione tedesca nei prezzi al consumo, +8,6% a dicembre, sembra trovare conferma anche nei dati relativi alle importazioni, i cui prezzi medi sono scesi del -4,5% a novembre 2022, al 3’ calo consecutivo: su base annua la loro crescita si ridimensiona a +14,5% su novembre 2021, in marcato rallentamento rispetto ai mesi precedenti.
Restando sul fronte macro, osserviamo che l'indice PMI (Purchasing managers Index) dei servizi nell’Euro-zona è salito a dicembre a 49,8, da 48,5 di novembre, sopra le stime di consenso di 49,1. Lo stesso indice, nella versione “composita” (manifattura+servizi) è salito a 49,3 da 47,8 di novembre, anche qui sopra le stime di 48,8. Francia e Germania hanno “guidato” gli incoraggianti recuperi.
Negli Stati Uniti la seduta di ieri e’ stata in buona parte vissuta nell’attesa delle minute dell'ultima riunione del comitato di politica monetaria (FOMC) della banca centrale (Federal Reserve-FED). La banca centrale americana ha confermato l’attuale politica restrittiva sui tassi, non prevendendo tagli per il 2023 e invitando ad evitare facili ottimismi, pur riconoscendo che l'inflazione sta ralentando.
Intanto l’Indice ISM (Institute for the supply management) manifatturiero di dicembre negli Stati Uniti è calato oltre le attese, rimanendo in area di contrazione come a novembre, quando aveva interrotto una serie di 29 mesi consecutivi in espansione, cioe’ sopra i 50 punti.
In Italia i prezzi al consumo (CPI) a dicembre sono saliti +0,3% mensile e +11,6% su base annua, per un dato medio del 2022 di +8,1%. Sempre in Italia i prezzi alla produzione a novembre sono calati -0,9% rispetto a ottobre, quando erano scesi del -3%, riflettendo lo stesso trend medio della UE. Su base annua sono purtroppo aumentati del +27,1%, ma la tendenza e’ ad un deciso ridimensionamento.
Sul versante macroeconomico oggi, 5 gennaio, negli Stati Uniti saranno pubblicati i saldi della bilancia commerciale di novembre: in Gran Bretagna gli indici Pmi servizi di dicembre e negli Usa i dati ADP sui nuovi occupati di dicembre nel settore privato oltre all’indice Markit PMI di dicembre.
Grande attenzione, nei prossimi giorni, per ulteriori dati, questa volta generali, sul mercato del lavoro americano, numeri sui quali la Banca centrale americana tende a definire la propria strategia di politica monetaria. Venerdi 6, occhi aperti sul dato medio dei prezzi al consumo in Europa a Dicembre.
Stamattina le Borse dell’area Asia/Pacifico hanno chiuso per lo piu’ in rialzo: Tokyo ha guadagnato +0,4%, Shanghai l'1,0% e Hong Kong +1,3%, recuperando i livelli di luglio grazie alla corsa al rialzo di Alibaba e Meituan. Solo l’India e’ scesa, -0,3%.
Pechino starebbe considerando nuove misure di supporto al settore immobiliare, ridando un po’ di slancio al comparto delle costruzioni e in generale alla crescita 2023, che, ripetto allo scorso anno, parte affardellato da tassi d'interesse piu’ alti, timori di recessione, guerra in Ucraina e nuovi casi di Covid.
Le Borse europee, a fine mattinata, hanno lentamente costruito un marginale rialzo, in media +0,2%, in parallelo al miglioramento dei futures su Wall Street che anticipano riaperture in rialzo medio del +0,5%. (ore 13.30 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.12.2022Pechino vara misure di allentamento delle regole anti-Covid.
L’economia cinese non riparte: soffre la crescita globale, scende il greggio.
L’economia europea ha “tenuto” nel 3’ trimestre, ma il 4’ potrebbe deludere.
USA e UK siglano accordo strategico sul gas che arrivera’ in tutta Europa.
La prospettiva dell’economia cinese e’ sempre piu’ al centro dell’attenzione degli operatori finanziari, anche perche’ rimane incerta: se da un lato Pechino sta allentando le rigidissime regole di contrasto al Covid, dall’altro consumi, investimenti e, da ultimo, le esportazioni, deludono. Il valore dell’export e’ sceso -8,7% annuo a novembre, il dato peggiore da febbraio 2020, alias l’esplosione della pandemia.
La mancata crescita cinese si somma all’incertezza riguardante le prossime mosse delle banche centrali americana (Federal Reserve-FED) ed europea (ECB): la speranza e’ che la fase piu’ acuta della svolta “restrittiva” volga al termine. In questo contesto si spiega l’andamento fiacco delle Borse europee di ieri, 7 dicembre: Milano -0,1%, Francoforte -0,6%, Londra e Parigi -0,4%.
L’attesa per le prossime decisioni della FED sui tassi sara’ soddisfatta mercoledì 14 dicembre ma nel frattempo molti analisti temono che i recenti positivi dati macro sul mercato del lavoro e sui consumi personali possano indurre la banca centrale a mantenere invariato il ritmo della “stretta monetaria”: l’ipotesi di consenso e’ quella di un rialzo di +50 bps.
Le piu’ importanti banche d’affari Usa moltiplicano le indicazioni pessimiste sulla crescita globale 2023. Goldman Sachs vede il rischio di tagli all’occupazione se l’eccessivo costo del denaro causasse una transitoria recessione, ma anche Bank of America e Morgan Stanley rallentano le nuove assunzioni. Jamie Dimon, numero 1 di JP-Morgan prevede una recessione "da tenue a forte" per l’anno prossimo.
L’economia europea ha fatto meglio del previsto nel 3’ trimestre: il GDP (Prodotto interno lordo) è aumentato +0,3% nella zona-Euro, rallentando rispetto al +0,8% del trimestre precedente. Anche il numero di occupati e’ cresciuto +0,3%, lo stesso ritmo del 2’ trimestre.
La produzione industriale di novembre in Germania e’ scesa -0,1% rispetto ad ottobre, mentre e’ rimasta invariata su base annua: non e’ un dato entusismante, ma e’ comunque migliore delle stime che indicavano una “frenata” di -0,7%.
In Italia rallentano i consumi personali e alimentari: a ottobre 2022 le vendite al dettaglio sono scese -0,4% in valore e -1,2% in volume, quelle di cibo -0,1% in valore e -1,5% in volume. Su base tendenziale annua le vendite al dettaglio crescono +1,3% in valore, ma crollano in volume, -6,3%, rivelando i “danni” della “super-inflazione”.
In Asia, come dicevamo, le cose non vanno come desiderato: il GDP giapponese, nel 3’ trimestre, e’ sceso -0,8% sul 3’ trimestre 2021, sebbene in una misura inferiore a quanto inizialmente previsto.
Il GDP è sceso -0,2% su base trimestrale, dal -0,3% della precedente stima. Su base annuale il -0,8% e’ migliore del 1,2% della 1’ stima. I consumi privati sono cresciuti del +0,1% trimestrale: gli investimenti hanno positivamente stupito, +1,5%.
Il surplus commerciale cinese a novembre e’ stato di 69,8 miliardi di Dollari, contro gli 80 previsti dagli analisti: la domanda esterna resta debole e i lockdown domestici colpiscono i consumi interni. L'export e’ calato -8,7% (vs stime di -3,5%), l'import -10,6% (contro -6,0%).
Le temperatire rigide in gran parte dell’Europa ed il mancato accordo europeo sul price-cap al gas naturale hanno spinto ad un rialzo superiore al +7% a 149 Euro/megawattora, il prezzo del metano sulla piattaforma TTF di Amsterdam.
Nel frattempo, Stati Uniti e Regno Unito hanno sottoscritto una partnership energetica transatlantica. L'accordo, firmato dal Presidente Usa Biden e del Premier britannico Sunak, sancisce l'impegno del Governo Usa a favorire l’esportazione di 9-10 miliardi di metri cubi di gas naturale liquefatto nel 2023, destinato ai consumi non solo nel Regno Unito ma anche degli altri Paesi europei.
Stamane, 8 dicembre, tenta di rimbalzare il prezzo del petrolio, +2,7% a 74 Dollari/barile il WTI, greggio di riferimento Usa, reduce dal calo superiore al -2% di ieri, che gli ha fatto segnare il minimo dell'anno a 72 Dollari. Il calo e’ stato innescato anche dalla contrazione delle scorte Usa ma, in generale, restano le preoccupazioni per la domanda globale, specie se l’economia cinese non si riprendesse.
Stamane, 8 dicembre, qualche indicazione ottimistica sull’allentamento delle misure anti-Covid in Cina e ad Hong Kong ha favorito soprattutto il rimbalzo dell’indice Hang Seng, +3,4%, che gli permette di recuperare la pesante perdita mercoledì. Fiacche le borse cinesi: Shanghai A50 +0,16%, Shenzen -0,25%, in calo Kospi coreano, -0,5% e ASX autraliano, -0,7%.
Un ragionevole ottimismo sulla prospettiva dei tassi di interesse ha contribuito alla discesa dei rendiemnti dei bond, tornato in media ai livelli di metà settembre: quello del Treasury decennale Usa e’ sceso a 3,42%, quello del Bund tedesco a 1,78%.
Le Borse europee hanno chiuso la mattinata prive di una direzione, mentre per le riaperture di Wall Street i futures indicano un marginale rialzo, nell’attesa dei dati settimanali sulle richieste di disoccupazione (ore 14.00 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Btp e Bond - AttenzioneLe politiche monetarie espansive degli ultimi anni con il protrarsi di tassi radenti lo zero, hanno creato nei risparmiatori, specie quelli "millennials" o che comunque hanno un'età inferiore ai 30 anni, un bias di approccio al mercato orientato al rischio: si accetta un rischio più elevato su strumenti azionari, per riuscire a ricavare rendimenti dall'investimento (grazie all'espansività delle politiche i rendimenti sono stati molto interessanti).
Ci siamo abituati ad un mercato dove, grazie ai benefici di diversificazione degli strumenti che oggi abbiamo a disposizione, abbiamo potuto godere di anni dove l'attività d'investimento è sembrata addirittura facile.
Oggi ci troviamo in una situazione nella quale il mercato sembra voler tornare ad offrire strumenti con un rischio teorico inferiore rispetto all'azionario, ma con livelli di rendimento che cominciano ad essere particolarmente convenienti e che possono essere utilizzati per valorizzare capitali, praticare strategie di arbitraggio, gestire plusvalenze o minusvalenze.
Come possiamo vedere nel grafico lo spread di rendimento tra il nostro titolo di stato decennale e quello tedesco, da luglio 2021, complici anche le politiche di flessibilità sul debito, hanno visto la nascita di un trend in crescita. Oggi lo spread di rendimento si attesta in area 230/250, con il nostro titolo di stato decennale che fa segnare un rendimento del 4,50%.
Molti investitori, dinanzi a questi tassi, sicuramente cominciano a sentire il richiamo del buon vecchio btp: guadagnare il 4,5% all'anno per 10 anni potrebbe essere un buon compromesso, considerando anche che, nel corso degli anni, eventuali politiche monetarie espansive potrebbero far salire i prezzi dei bond, con l'opportunità di valutare guadagni in conto capitale.
Resta da capire se il mercato ha già scontato i rialzi che ci attendono, oppure se in qualche maniera potrebbero esserci altri scossoni.
Attenzione allo spread, il livello 300 in genere comincia ad essere abbastanza significativo.
Trading retail su BTP. Si può fare? Il mercato obbligazionario, alla luce degli incrementi dei tassi da parte delle banche centrali, offre uno scenario ed un ventaglio di opportunità, che da tempo erano precluse in quest’asset class.
In particolare, analizzando il mercato dei BTP Italiani (grafico in arancione) ed il relativo spread BTP Bund (grafico in giallo), possiamo ricavare delle indicazioni operative, che possono aiutarci nel timing di acquisto dei titoli di stato, per valutare operazioni “speculative” di medio termine. Sono operazioni che in passato ho eseguito con discreto successo.
Nel grafico in arancione viene riportato l’ETF IITB, che replica l’andamento del mercato obbligazionario governativo italiano. Possiamo notare come, a cavallo tra il 2018 ed il 2019 in corrispondenza dell’ultima crisi dello spread (che è arrivato a superare la quota psicologica dei 300 punti), il comparto è andato a creare un minimo in corrispondenza dell’area 144. Negli ultimi periodi, complici l’allargamento dello spread, nonché la politica monetaria della BCE, abbiamo visto i i prezzi dei BTP scendere ed approcciarsi al livello di supporto.
Negli ultimi 12 anni, ogni qualvolta lo spread tra BTP e Bund ha toccato o superato la quota 300, i nostri titoli sono sempre stati sotto speculazione. In particolare, in un contesto dove i tassi d’interesse erano stabili o in discesa, durante una crisi dello Spread, i prezzi dei nostri titoli scendevano in maniera decisa “sotto la pari”. Questo significava poter comprare a 85 un’obbligazione che dopo un certo numero di anni sarebbe stata rimborsata a 100. Una semplice operazione di arbitraggio.
A pochi giorni dal voto, negli ambienti finanziari, ma anche sui media, si parla di una possibile fiammata dello spread con un ritorno sui valori 300. Qualora questo dovesse accadere, con una parte del proprio portafoglio potrebbe essere interessante acquistare titoli di stato, proprio per sfruttare l’opportunità di valori sotto la pari. Con l’allentamento delle politiche monetarie e la ripresa economica, i titoli “dovrebbero” tornare su prezzi più elevati (e livelli di spread più bassi).
E’ importante però:
- Utilizzare una parte del proprio capitale, non tutto;
- Scegliere dei titoli con delle cedole che si è disposti a tenere per un periodo di tempo indeterminato. Nell’ ipotesi che i prezzi dei titoli di stato, a seguito di una “normalizzazione del contesto
macro” non dovessero più tornare su valori superiori alla pari, potremo comunque godere di un flusso cedolare.
Quali sono i rischi dell’operazione?
- Default dell’Italia;
- Incrementi dei tassi d’interesse “inaspettati”;
- Downgrade da parte di società di rating;
- Errata pianificazione: investiamo più capitale di quanto possiamo permetterci.
Personalmente ho tratto buoni profitti in un'operazione del genere nel 2012 e sopra tutto nel 2019.
Purtroppo dal 2020 stiamo vivendo diverse situazioni di crisi (Covid, Disoccupazione, Guerra, Recessione) che normalmente si vivrebbero in 20 anni. Dobbiamo cercare però di riflettere su un aspetto. Stiamo accumulando una sapienza e consapevolezza finanziaria che ci torneranno utili quando "tornerà il sole" sui mercati.
NDX rimbalzo partito quali obiettivi? China A50 DAX 24.06.2022NDX e SPX dopo 2 settimane di suspense tirano un sospiro di sollievo e si risollevano dai supporti chiave il cui break avrebbe con ogni probabilità causato un ulteriore accelerazione del movimento ribassista. Situazione diversa per il DAX e per gli indici europei che rimbalzano molto meno, in quanto la situazione energetica ed in particolare le prospettive di razionamenti del gas alle industrie potrebbero causare ulteriori ribassi.
China A50 continua la corsa e supera la Vstop.
Analizziamo Rame Bund e Petrolio.
Draghi in Senato, compattezza governo aiuta Piazza Affari ?Il Presidente Mario Draghi oggi in Senato per comunicazioni in vista del Consiglio Europeo.
Previsto giovedì 23 giugno c.a. l'incontro del Consiglio Europeo per approfondire le tematiche inerenti gli sviluppi del conflitto in Ucraina.
Draghi punta tutto su una risoluzione pacifica del conflitto, non nasconde timori e resistenze, ma come lui stesso sottolinea, «Ricercare la pace, superare la crisi: questo è il mandato ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida della nostra azione»
Ancora sanzioni alla Russia, sarà questo l'argomento di giovedì 23 giugno 2022 al Consiglio UE, ma non solo l'Europa è compatta nell'aiutare totalmente e con tutte le forze la ricostruzione dell'Ucraina.
La crisi interna al movimento 5 stelle? Per Draghi non conta ed intanto Di Maio crea un suo gruppo mentre è Grillo a lanciare l'allarme sull'auto disintegrazione del movimento stesso.
Apre positiva Piazza Affari con la Borsa di Milano all'insegna del toro, ma a metà mattinata è costretta a virare verso il basso.
Migliora lo Spread che tocca 186 punti base ma torna a salire a metà seduta ed il rendimento del BTP decennale pari si ferma attorno al 3,80%.
Per il Ftse Mib rimante importante il mantenimento del supporto di 21750 / 21500 punti indice future, un eventuale abbandono aprirebbe la strada ad un violento recupero dei gap di area 19500 che fanno riferimento all'anno 2020.
ECCO I LIVELLI TECNICI DI SUPPORTO E RESISTENZA DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI
Nasdaq supporto 11350 punti indice – resistenza 12250 punti indice
Dow Jones supporto 29800 punti indice – resistenza 31400 punti indice
S&P500 supporto 3700 punti indice – resistenza 3880 punti indice
FTSE MIB supporto 21500 punti indice – resistenza 22950 punti indice
DAX supporto 13125 punti indice – resistenza 13475 punti indice
DJ Euro Stoxx supporto 3410 punti indice – resistenza 3575 punti indice
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.06.2022Risk-off mood in pieno svolgimento: inflazione alle stelle, tassi in ascesa.
Il rallentamento europeo e’ una realta’, recessione possibile nel 2’, 3’ trimestre.
Rendimenti dei Governativi europei ai massimi dal 2018 e non sembra finite.
Crisi senza fine delle crypto-valute: resteranno solo le piu’ forti?
Ieri, lunedi’ 13 giugno, nuova seduta negativa dopo il venerdì nero della scorsa settimana. Milano, arrivata a perdere oltre -3%, ha recuperato nel finale, terminando a -2,8%, Londra -1,6%, Francoforte -2,5%, Parigi -2,7%.
Non e’ andata meglio a Wall Street, dove lo S&P500 e’ crollato a –3,9%, tornando in area “orso", ovvero oltre -20% dall’ultimo picco: male anche Dow-Jones -2,8%, Nasdaq -4,7%.
La svolta restrittiva apertamente annunciata dalla Banca Centrale Europea (ECB), che alzera’ dopo 11 anni di politica monetaria ultra-espansiva (i.e. “interessi zero”) i tassi a Luglio, disturba la prospettiva di crescita economica e gli investitori si chiedono se e di quanto peggioreranno le prospettive degli utili aziendali.
Non e’ piu’ un “tabou” immaginare e parlare di recessione negli Usa ed in Europa, col dubbio fondato che in qualche Paese, come Germania ed Italia, sia gia’ in atto. Per gli Stati Uniti, secondo un sondaggio informale di Bloomberg, la recessione arriverebbe solo a inizio 2023, ma non per questo meno dolorosa.
La riunione della Banca Centrale Americana (FED) di oggi, 14 giugno, e domani, fornira’ indicazioni utili a prefigurare il percorso di rialzo dei tassi che, per il momento, il mercato ipotizza in un aumento di +0,5% a giugno, senza tuttavia escludere un balzo di +0,75%, vista l’impennata dell’inflazione al consumo (CPI) comunicata venerdi’ scorso.
Il deterioramento ulteriore della prospettiva inflattiva ha spinto al rialzo il rendimento dei Treasury decennali USA, a nuovi massimi da novembre 2018: solo ieri, 13 giugno, è salito da +3,16% a +3,34% e, in parallelo, il differenziale tra il rendimento del “10 ed il 2 anni” è diventato negativo di 4 punti base.
La curva dei rendimenti “invertita” ha spesso rappresentato in passato l’anticipazione di una recessione economica. In ogni caso, vedere rendimenti sopra +3% sulla scadenza a 2 anni di un Governativo AAA (il migliore rating) ci dice che e’ finita la lunga e a tratti surreale fase del “doping” monetario, che ha tanto favorito l’accesso al credito a famiglie ed imprese.
Sotto crescente pressione anche i Governativi europei, col rendimento del Bund tedesco 2 anni, anch’esso con rating AAA, ma in Euro, tornato dopo oltre 10 anni, sopra +1%. Il Bund decennale “parametro” su cui si calcolano gli “spread” europei, ha toccato ieri +1,6%: quello dell’omologo BTP italiano ha superato +4%, record dall’autunno 2013.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi decennali ha toccato 245 punti-base, e suona come un campanello di allarme. Il debito pubblico italiano e’ solo cresciuto, da decenni a questa parte, combinandosi con una crescita economica inferiore alla media europea, con le sue ricadute sulle entrate fiscali.
E’ un problema europeo e non solo nazionale, la Banca Centrale Europea lo sa bene.
Dopo l’annuncio dello stop a fine giugno degli acquisti di titoli sul mercato col programma APP (Asset Purchase Program), la paura dei mercati e’ che il debito sovrano di alcuni Paesi periferici della Unione Europea possa essere bersaglio di iniziative speculative.
Nelle parole del suo Presidente Christine Lagarde, l’ECB conservera’ margini di interento discrezionali, flessibili e rapidi, qualora si rendesse necessario contrastare l’eccessiva dilatazione degli spread: per ora, tuttavia, la scelta e’ stata quella di non anticipare dettagli di un’eventuale intervento sul mercato.
Le paure degli investitori impattano anche sul mercato valutario, dove l'Euro ieri, 13 giugno, ha chiuso deboleissimo a 1,042, vicino ai minimi di 4 settimane.
Similmente, prosegue il calo dello Yen giapponese, ormai prossimo al minimo storico di 134 verso Dollaro, per la gioia degli esportatori nipponici.
Nel mondo “valutario” fa piu’ impressione il crollo delle criptovalute, che accentuando il movimento ribassista degli asset rischiosi:
Bitcoin, Ethereum & co. hanno perso circa -20% in una seduta.
Cade il mito della “de-correlazione, della anti-ciclicita’, della riserva di valore” ma, a giudizio di molti, lo straordinario potenziale della tecnologia blockchain avra’ la sua rivincita.
Non aiutano, per il momento, le ricadute reputazionali dei flash-crash di Terra-Luna, della momentanea sospensione dell’attivita’ della società di prestito di criptovalute Celsius e della piattaforma Binance per un problema tecnico dovuto ad una "transazione bloccata".
Nel frattempo il valore di mercato delle “crypto” e’ passato dai 3 trilardi di Dollari di novenbre a meno di 1.
Ancora su’ il prezzo del petrolio, dopo che ieri, 13 giugno, e’ rapidamente rientrato un tentativo di calo: il Brent guadagna oggi +0,6% a 121,6 Dollari/barile, che combinato al Dollaro ai massimi sull’Euro “ipoteca” qualunque scenario di raffreddamento dell’infllazione europea a giugno.
Borse in calo stamane nell’area Asia-Pacifico, mentre le Borse europee, partite con un tentativo di rimbalzo, hanno virato in negativo a fine mattinata, testimoniando diffuso pessimismo.
Futures su Wall Street marginalmente positivi, ma poco attendibili, nell’attuale mutevole contesto. (ore 12.00 CET).
Nel grafico, lo spread BTP-Bund decennali, che avvicina quota 250 bps ai massimi dal 2018.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.06.2022Continuo aumento dei prezzi delle materie prime e dell’inflazione.
Dati macro tedeschi confermano rallentamento europeo.
Rendimenti dei Governativi europei ancora in risalita.
L’economia cinese potrebbe ripartire dopo i lock-down primaveril i.
Ieri, 7 giugno, seduta in calo per le maggiori Borse europee: nessuna sorpresa, visto che lo scenario macro e politico resta perturbato, con la minaccia di un’inflazione che potrebbe salire ancora in parallelo all’ascesa continua dei prezzi delle materie prime. L’inflazione elevata, combinata con politiche monetarie via via piu’ restrittive aumetano il rischio di stagnazione o recessione economica in Europa e Stati Uniti.
Non a caso, la Banca Mondiale (World Bank) ha tagliato le stime crescita 2022 di tutte le economie sviluppate, principalmente a causa di un’inflazione “sopra target”.
Oggi, 8 giugno, riunione del Consiglio direttivo della Banca centrale europea, che fornira’ nuove stime sull'inflazione ma non riservera’ sorprese sul fronte dei tassi: il primo rialzo, dopo 10 anni di immobilita’, e’ previsto solo nella riunione di luglio.
Dunque, alla chiusura di ieri, 7 giugno, arretramenti generalizzati per i listini europei: Milano -0,8%, Londra, Parigi e Francoforte -0,7%. Con un inaspettato guizzo dell’ultima ora, Wall street ha invece chiuso con buoni rialzi, prossimi a +1% sia per il Nasdaq che per lo S&P500.
Sul fonte macro europeo si moltiplicano i segnali di rallentamento: in Germania gli ordinii industriali sono calati ad aprile del -2,7% mensile e del -6,2% annuale. Nello stesso mese, la produzione industriale è cresciuta su base mensile del +0,7% contro il +1% atteso dagli analisti, ma e’ scesa del -2,2% su base annuale.
Qualche spiraglio di ritorno ad una crescita robusta si apre invece per la Cina, dove l'allentamento delle misure anti-Covid a Pechino e Shanghai dovrebbe ridare slancio a consumi, produzione industriale ed esportazioni del Paese, con riflessi positivi sulla crescita economica globale.
La crescita dei prezzi delle materie prime non conosce sosta: il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento americano) e’ salito di oltre +1% sopra 120 Dollari/barile. Un po’ di sollievo sul versante energetico europeo lo da’ invece il prezzo del gas, che torna ai livelli pre-guerra in Ucraina, attorno a 80 Euro/megawattora.
Il prezzo del frumento oggi, 8 giugno, cala per il secondo giorno, dopo la sgradita impennata di lunedì 6 giugno. Il Ministro della Difesa turco Hulusi Akar segnala “progressi significativi" nei negoziati con Russia, Ucraina e Nazioni Unite per raggiungere un accordo che sblocchi l'esportazione via mare di grano dai porti ucraini sul Mar Nero.
Il ripegamanto dei prezzi di alcuni cereali non ha impedito che ieri siano stati raggiunti nuovi massimi storici dell’indice Bloomberg Commodity.
Calma relativa sul mercato valutario, con l'Euro attorno a quota 1,07 Dollari, in attesa del meeting della Banca Centrale Europea. Calo ulteriore, invece, per lo Yen giapponese, che nel fixing col Dollaro Usa torna ai livelli di aprile 2002, indebolito dalla politica monetaria “super-accomodante” della Banca del Giappone (BoJ).
Il cross Dollaro-Yen e’ attorno a 132,5, dopo un rapido passaggio a 133 Yen (ore 13.00 CET).
Stamattina 8 giugno, le Borse asiatiche, contagiate dalle chiusure positive di Wall Street di ieri, hanno chiuso mediamente in rialzo. Il Nikkei giaponese ha cosi’ chiuso ai massimi da oltre 2 mesi, trainato da titoli tecnologici ed energetici. L’economia Giapponese nel primo trimestre si e’ contratta meno di quanto anticipato: -0,5%, contro il -1% della prima lettura.
Anche le Borse della “greater China” hanno segnato i massimi da due mesi: l'indice Shanghai Composite e’ salito +0,7%, massimi da inizio aprile. L'Hang Seng di Hong Kong ha segnato +2,2%, il Kospi coreano si e’ accontentato di +0,4%, ed il Taiex taiwanese ha chiuso gli scambi a +1% (ore 13.00 CET).
Il Sensex indiano ha perso il -0,4%, dopo l’aumento dei tassi di +0,5% da parte della Banca Centrale Indiana (Reserve Bank of India): il consensus stimava un incremento di +0,4% a 4,80%, mentre la decisione e’ stata di portare il “refinancing rate” a +4,9%.
La Banca Centrale Indiana prevede e intende contrastare un’inflazione che permane oltre la soglia di tolleranza del +6%. Reazioni comunque contenute anche sul cambio Rupia/Dollaro Usa. Nelle stesse ore la Banca Centrale Thailandese ha deciso di lasciare invariati i tassi.
In Europa, dopo una partenza incerta, gli indici azionari sono peggiorati e, a fine mattinata, si registrano cali mesi del -0,6%. Maggiore tensione si rileva sul mercato obbligazionario dove lo spread di rendimento tra Btp decennali italiani e omologhi Bund tedeschi si e’ spinto sino a 212 punti base, col BTP decennale che rende +3,46%.
I futures sui maggiori indici di Wall Street anticipano riaperture in calo attorno a -0,7%, probabilmente disturbati dal coninuo rialzo del prezzo del petrolio che fa temere un brutto dato sull’inflazione Usa a maggio, previsto per venerdi’ 10.
Leggero rialzo del prezzo dell'oro, +0,2% a 1.850 Dollari/oncia, mentre tornano gli acquisti sulle cryptovalute: Bitcoin +4,1% a 30.800 Dollari. (ore 14.00 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 09.05.2022Inflazione, rallentamento crescita e stretta monetaria deprimono le azioni.
Economia Eurozona soffre piu’ di Usa e Asia di inflazione e conflitto in Ucraina.
Rendimenti obbligazionarisempre piu’ su’: BTP 10 anni sopra il +3,2%.
Molta retorica e protocollo nella parata del 9 Maggio in Russia.
Venerdi’ 6 le Borse europee hanno chiuso in calo una settimana difficile, con lo sguardo attento alla riapertura delle Borse Usa, reduci dal tonfo di giovedi’ 5, dove aveva spiccava il -5,0% del Nasdaq, 3’ peggior calo giornaliero nella storia dell’indice.
Milano (FtseMib) ha segnato -1,2%, sopra i minimi, Londra (Ftse100) -1,5%, Francoforte (Dax40) -1,6%, e Parigi (Cac40) -1,73%. In chiusura, pesante anche Wall Street: Dow Jones -0,3%, S&P500 -0,6%, Nasdaq -1,4%.
Per S&P500 e Nasdaq100 siamo rispettivamente alla quarta e quinta settimana consecutiva di calo! Morgan Stanley parla di una fuga precipitosa di investitori professionali, soprattutto hedge funds, mentre il “retail” avrebbero mantenuta invariata l'esposizione ai mercati azionari.
Il quadro macro europeo peggiora: in Germania la produzione industriale e’ calata bruscamente a marzo, -3,9% rispetto a febbraio, facendo peggio delle attese del mercato, che indicavano -1,3%. Anche la variazione anno su anno, -3,5%, fa peggio del -0,4% del consensus Bloomberg.
La guerra in Ucraina non si placa, ma per la Russia una vittoria e’ difficile ed onerosissima, per perdite umane, di armamento e per il crescente isolamento internazionale. Laconiche e ricche di retorica le dichiarazioni del Presidente Russo Putin nel Giorno della Vittoria: l’Occidente e la Nato premevano ai nostri confini, l’operazione speciale “preventiva” in Ucraina era inevitabile...etc.
Intanto pero’ i Paesi del G7 (maggiori potenze economiche mondiali) hanno deciso di interrompere molo presto l'importazione di petrolio russo, cosa su cui lavora faticosamente anche l'Unione Europea, alle prese con l'Ungheria che continua a porre il proprio veto.
Non si placano neppure le paure che gli aumenti dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Usa (Federal Reserve, FED) possano essere troppo rapidi e massicci, rallentamento l’economia e risultando comunque tardivi ed insufficiente a placare un'inflazione galoppante.
Tuttavia, per ora, l’economia Usa corre e crea nuovi posti di lavoro: venerdi’ 6, i dati sull’occupazione hanno nuovamente stupito per la loro forza: in aprile sono stati creati 428 mila nuovi occupati, sopra le attese di +391 mila, associati ad un tasso di partecipazione al 62,2%, a livelli pre-pandemia, e tasso di disoccupazione stabile, 3,6%.
Il problema delle aziende Usa e’ piuttosto quello di trovare personale qualificato: cio’ si riflette sulla pressione al rialzo dei salari orari, cresciuti +0,3% mensile su marzo e +5,5% annuo, un ritmo che, pur non eguagliando quello dell’inflazione al consumo (CPI) e’ molto elevati in assoluto. Molta attesa, quasta settimana, al dato sui prezzi al consumo di mercoledi’ 11.
La salita dei rendimenti dei titoli governatici non conosce sosta: quello dei Treasury decennali Usa e’ salito ulteriormente a +3,19%, quello dei Btp italiani a +3,22% (massimo dal 2018), quello del Bund a +1,17%: lo spread tra BTP e Bund 10 anni vola a 205 bps (ore 12.45 CET) e cominia ad essere preoccupante....
Il prezzo del petrolio e’ molto volatile: dopo che l’Opec+ (cartello dei maggiori esportatori mondiali) nell’ultima riunione della scorsa settimana ha confermato la diciplinata ascesa mensile dell’offerta, il WTI (greggio di riferiemento Usa) aveva guadagna oltre +2% avvicinando 111 Dollari/barile. Oggi, 9 maggio, per la paura di un rallentamento globale, perde -2,7% a 107,7 (ore 12.45 CET).
Alla prospettiva di una minor crescita della domanda globale, si contrappongono le preoccupazioni per una riduzione dell’offerta, per il possibile impatto dello stop alla importazioni di greggio russo decise da Europa e G7. Tra i paesi esportatori “non Opec” miglior invece la prospettiva di offerta di Usa ed Iran.
Sul mercato valutario si impone nuovamente la forza del Dollaro, dopo l’effimero ritorno a 1,06 verso Euro, visto che stamane 9 maggio, lo rivediamo ai massimi dal 2018 a 1,054 verso Euro e 131,3 verso Yen giapponese.
Le Borse asiatiche hanno chiuso deboli stamattina: il CSI 300 di Shanghai&Shenzen ha perso -0,8% anche a causa dei dati sulla bilancia commerciale cinese di aprile, che ha visto le esportazioni salire del +4% annuale, in forte calo dal +14% di marzo, seppure sopra le attese.
La Cina registra un lieve calo dei nuovi contagi Covid-19, attorno a 4 mila, concentrati a Shanghai. Il premier Li Keqiang, in un convegno sul lavoro ha raccomandato agli imprenditori di salvaguardare l’occupazione, che sta soffrendo molto per le restrizioni alla mobilita’, come rivela il tasso di disoccupazione risalito ai massimi da maggio 2020, a +5,8%.
Il Nikkei giapponese ha perso -2,5%, Hong Kong è chiusa per il compleanno del Buddha, il Kospi coreano ha perso -1,3%, l’ASX200 australiano -1,5%, il Sensex indiano -1%.
Le borse Europee, a fine mattinata, perdono in media -1,2%, mentre i futures su Wall Street preludono a riaperture negative, -1% medio. Quinto calo consecutivo del bitcoin, -5% a 33.300 Dollari, minimi da metà gennaio.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.02.2022 Il messaggio “da falco” dell’ECB sta spingendo al rialzo I rendimenti.
Prima debolezza del petrolio dopo la corsa di gennaio: WTI torna sotto $ 90.
Il debito sovrano Italiano sotto pressione: decennale rende +1,86%!
Crisi del “tech”? Meta (Facebook) ha perso -40% dai massimi.
Ieri, 7 febbraio, quasi tutti i listini europei hanno chiuso positivi, mentre la Borsa italiana, pur in recupero dai minimi, e’ stata la peggiore, col Ftse Mib a -1,0%, afflitta dalla risalita dei rendimenti dei BTP e dello spread coi Bund. Il Dax tedesco ha guadagnato +0,8%, il Ftse100 inglese +0,7%, il Cac40 francese +0,8%.
Le parole di Christine Lagarde, dopo l’ultimo meeting della Banca Centrale Europea (ECB), con cui non escludeva piu’ un rialzo dei tassi nel 2022, hanno prodotto l’effetto di ampliare il differenziale di rendimento tra titoli governativi decennali italiani e tedeschi, che una settimana fa era 140 punti base, sino ai 164 di ieri, 7 febbaio, al massimo dall'estate 2020.
Stamane, 8 febbraio, lo spread secende leggermente a 158 punti base, ma il 10 anni italiano rende +1,80%, contro +1,40% di una settimana fa: il 2 anni rende +0,35%, quando all'inizio dell'anno “pagava” -0,10%! Insomma, il rialzo dei rendimenti e’ ben visibile e riguarda il comparto obbligazionario in tutto il Mondo.
Sul tema, vale la pena di segnalare che l'ammontare dei bond a rendimento negativo nel Mondo (Indice Bloomberg Global Aggregate), è sceso dai 14 trilioni di Dollari di inizio anno ai 6 attuali, ripristinando molto rapidamente i livelli pre-Covid, quando peraltro non c’era inflazione...
Resta alle stelle, coi suoi ovvi riflessi negativi sui mercati, la tensione tra Russia e Stati Uniti ed Europa sul tema Ucraina. La Russia ha ammassato truppe sul confine con le province ribelli del Donbas, e l’occidente teme l’invasione e la possibile annessione.
Questo scatenerebbe una nuova ondata di sanzioni e potrebbe compromettere la prospettiva del gasdotto Nord-Stream 2, che passando sotto il Mar Baltico agevolerebbe l’arrivo del gas russo in Germania, ovvero in Europa. L’incontro di ieri del Presidente francese Macron con quello russo Putin sembrerebbe dimostrare che la soluzione diplomatica resta la preferita e la piu’ ricercata.
L’Europa ed il Mondo intero sono alle prese con un’inaspettata e sgradita inflazione, che ha come principale determinante l’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche. Giovedi’ 10 sara’ pubblicato il dato sull'inflazione al consumo in Usa di gennaio, che aiutera’ gli analisti a prefigurare i possibili rialzi dei tassi da parte della Fed, il primo dei quali potrebbe gia’ arrivare con la prossima riunione di marzo.
Intanto per Wall Street, la giornata di ieri e’ stata volatile e debole: Dow Jones invariato, Nasdaq -0,58% e S&P500 -0,37%. Meta (alias Facebook) ha perso un ulteriore -5%, portando a -40% il calo dal massimo di settembre 2020!!
Meta ha annunciato a Borsa chiusa che l’investitore ed attivista politico repubblicano Peter Thiel lascera’ il “Board” di Meta dopo dopo 16 anni a fianco di Mark Zuckerberg, per dedicarsi solo alla politica.
Sul versante macroeconomico, delude la produzione industriale in Germania a dicembre: -0,3% mese su mese, -4,1% rispetto a dicembre 2020 e -5,5% su dicembre 2019, dunque ancora sotto ai livelli pre-pandemia.
Rallentamento visibile anche in Cina, a gennaio: l'indice Caixin relativo al settore dei servizi scende a 51,4 punti, dai 53,1 di dicembre, facendo peggio delle stime.
Sempre sul tema della svolta “da falco” della politica monetaria, ieri, 7 febbraio, la Presidente dell’ECB Christine Lagarde, intrevenendo alla Commissione affari economici del Parlamento europeo, ha ripetuto che ci sono rischi al rialzo sull'inflazione, ma resta fiduciosa sul suo ritorno verso il target del 2% nel medio termine.
Il prossimo Consiglio direttivo, fissato per il 10 marzo, valutera’ le ultime evidenze sulla dinamica inflattiva, ed agira’ con "flessibilità"ed "opzionalità" evitando, sembra di capire, che una svolta restrittiva troppo rapida ed incisiva possa peggiorare le cose.
Stamattina, 8 febbraio, l'indice Sentix sulla fiducia degli investitori dell'Eurozona e’ uscito a 16.6, meglio del 15,2 stimato e sopra il 14.9 di gennaio.
Tra le materie prime, finalmente in calo il prezzo del greggio, col Wti (West Texas Intermediate) scambiato a 89.8 Dollari/barile, -1,7%.
Sul fronte valutario osserviamo un lieve calo dell'Euro sul Dollaro, 1,142, -0,2% e stabilita’ verso lo Yen giapponese a 131,7. Si conferma anche oggi il ritrovato interesse per le criptovalute, con Bitcoin sopra 42 mila Dollari, al sesto rialzo consecutivo.
Alle chiusure asiatiche di stamattina, notiamo il calo del CSI300 di Shanghai e Shenzen, -0,55%, e la positivita’ degli altri listini: Nikkei giapponese +0,13%, Kospi coreano +0,05%, ASX200 australiano +1,07%. Giu’ l’Hang Seng di HongKong -1,02%, per la debolezza di alcuni big-tech, come Alibaba -3% e Meituan -4%.
Borse europee in lieve recupero, +0,2% medio e future su Wall Street deboli, in media -0,3% (12.30 CET) che forse soffrono la salita dei rendimento dei Treasury Note, decennale +1,94% e 2 anni +1,3%, che implicitamente “incorporano” 5 rialzi da +0,25” da qui a fine anno.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.12.2021Ottimismo ripristinato, per ora, sui mercati azionari: quanto puo’ durare?
Commissario all’economia UE Gentiloni vede rallentamento nel 4’ trimestre.
Biden tratta col senatore Manchin: ottimismo sul varo di Build Back Better.
Watch-out! Si accentua il rialzo dei tassi sui governativi europei.
La giornata borsistica di ieri, 22 dicembre, pur con ridotti volumi scambiati, tipici del periodo natalizio, e’ stata positiva, con chiusure in rialzo e sui massimi di giornata per i principali indici europei. All’approccio costruttivo verso l’investimento azionario hanno contribuito la prospettiva di una buona efficacia dei vaccini esistenti contro la variante Omicron, e conseguenti impatti limitati sull’economia globale.
L’apertura positiva di Wall Street ha favorito l’accelerazione sul finale: Dax tedesco e AEX olandese hanno guadagnato +0,9%, Cac40 francese +1,2%, Ibex spagnolo +0,8%, FtseMib italiano ed Ftse100 inglese +0,6%.
Anche per i maggiori listini americani e’ stata una seduta di robusti recuperi, col Nasdaq a primeggiare, +1,2%, S&P500 +1,0% e Dow Jones +0,7%, trainati dai comparti tecnologia e salute.
Negli States il fronte piu’ caldo resta quello della difficoltosa approvazione del Piano governativo di spesa 'Build Back Better', fortemente voluto dal Presidente Biden, che allo scopo sta trattando col senatore democratico “ribelle” Joe Manchin.
Il voto di quest’ultimo e' quanto mai decisivo dopo che, la scorsa settimana, il senatore Dem ha negato il suo supporto, puntando a ridimensionare e rimodulare la spesa da quasi 2.000 miliardi di Dollari. Sul tema sembra prevalere un cauto ottimismo.
I mercati azionari si avviano a concludere un 2021 di grandi soddisfazioni, ma l’ottimismo sull’evoluzione della pandemia e’ molto ondivago e sensibile ai dati giornalieri sui contagi che purtroppo continuano a peggiorare.
Sul tema del possibile impatto della 4’ ondata di contagi si e’ espresso ieri il Commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni, convinto che nel quarto trimestre 2021 la ripresa economica abbia rallentato a causa delle misure di contenimento via via introdotte.
La variante Omicron e’ una minaccia anche per la prospettiva economica cinese. Secondo l’agenzia di stampa governativa Xinhua, il Governo considera la situazione “seria e complicata” e per contenere il virus interviene drasticamente all’insorgere di nuovi focolai. Ad esempio, 13 milioni di abitanti della città di Xi’an sono di nuovo assoggettati ad un duro lockdown, simile a quello del gennaio 2020.
Anche negli Usa l’invito a vaccinarsi tutti e’ stato ribadito dal Presidente Biden nel suo discorso alla Nazione di martedi’ 21. Ricordando ai “non vaccinati che hanno buone ragioni per essere preoccupati", Biden ha comunque escluso che si possa tornare al lockdown del marzo 2020, che “paralizzo’” gli Stati Uniti.
L’economia Usa e’ forte, lo dimostrano altri dati macroeconomici pubblicati ieri: vendite di case esistenti aumentate a novembre per il 3’ mese consecutivo, e fiducia dei consumatori cresciuta piu’ della attese.
Il Pil (prodotto interno lordo) Usa nel terzo trimestre e' stato intanto rivisto da +2,1% a +2,3%. In peggiormento, da 0,75 a 0,37, ma senza drammi, l'indice della Fed regionale di Chicago che indica un rallentamento della velocita’ di crescita dell'attivita' manufatturiera a novembre.
Oggi, 23 dicembre, occhi aperti su richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, ordini di beni durevoli, spese e redditi personali di novembre.
Sul versante delle materie prime, in evidenza il recupero del prezzo del petrolio che ieri, per un barile di Wti (West texas intermediate) e’ risalito oltre 72 Dollari, in rialzo del +1,3%.
A preoccupare, tuttavia, e’ soprattutto il prezzo stellare del gas naturale: l’andamento delle forniture dalla Russia e’ erratico proprio mentre l’inverno determina picchi di consumi per riscaldamento ed elettricita’.
I metalli preziosi, oro ed argento in particolare, complice il duplice allarme pandemia e inflazione, sembrano suscitare maggiore interesse rispetto al periodo autunnale: il prezzo dell’oro, sembra creare una base sopra 1.800 Dollari/oncia, quello dell’argento, col +3% dell’ultima settimana, e’ tornato a 22,8.
Sul mercato valutario prosegue la fase di assestamento del Dollaro scambiato stamani, 23 Dicembre, a 1,133 verso Euro. Il Dollar index, in discesa per il quarto giorno consecutivo, segna 96,05 (ore 11.00 CET). Trascurate le “crypto”, Bitcoin 1,4% a 48.400 Dollari.
Si accentua la tendenza al rialzo dei rendimenti dei governativi europei: quello del BTP decennale italiano sale a +1,12%, livello brevemente toccato a inizio novembre, e lo spread con il Bund 10 anni tedesco supera 138 punti base, ai massimi da ottobre 2020 (vedere grafico). Stabili i Treasury Usa, col rendimento del decennale in leggero recupero a +1,47% (ore 13.00 CET).
La mattinata asiatica ed europea, mediamente +0,8 e +0,7% rispettivamente, conferma la ritrovata propensione al rischio: per il terzo giorno l'indice MSCI Asia-Pacific e’ in rialzo, col Nikkei giapponese a +0,83%, CSI300 di Shangha&Shenzhen +0,70% e Hang Seng di Hong-Kong+0,40%.
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