Perché è utile essere pessimistiIl giorno 20 di questo mese saranno 20 anni da consulente finanziario ed in questo lasso di tempo sono stato spettatore di molta roba ma, come gli eventi di questi giorni dimostrano, non credo abbastanza.
Agli esordi era un periodo in cui ero “costretto” a confrontarmi, è tutto vero, col punto di vista macroeconomico e finanziario di clienti macellai, dipendenti di Alitalia, psicologi, impiegati del catasto, dentisti, avvocati, garagisti egiziani, operai meccanici, tecnici informatici, tecnici di post produzione televisiva, addetti allo scheduling di tv satellitari, professori universitari di economia, poliziotti, carabinieri e guardia di finanza, medici, uscieri.
Ho usato il termine costretto non a caso perché le brillanti performances dei mercati in quel periodo avevano radicato in costoro la convinzione che, tutto sommato, non fosse così complicato far crescere i propri investimenti e pianificare i propri obiettivi finanziari nel tempo.
Ciò aveva evidentemente gonfiato a tal punto la loro overconfidence che si addentravano in ambiti obiettivamente molto specialistici e con notevole disinvoltura si esibivano in doppi e tripli salti mortali, carpiati e non, per poi atterrare dove capitava.
Era il periodo delle privatizzazioni e delle ipo di molte aziende che si quotavano per finanziare la loro crescita. Capitava che titoli assegnati a 100 nel giro dei primi due o tre giorni di quotazione raddoppiassero il loro valore.
Quando ciò accade è un attimo passare a convincersi che i brillanti risultati ottenuti siano possibili perché particolarmente bravi sul piano della analisi finanziaria e della tecnica di trading.
Ricordo che mio zio, funzionario del ministero del lavoro, mi parlava delle virtù di un suo collega che pare fosse un “veggente finanziario”, bravissimo addirittura nel valutare la bontà delle ipo che di volta in volta si affacciavano sul mercato. Uno specialista insomma. Nel parlarmi di lui ricordo lo faceva con tono un pò sottovoce, posizione del corpo posto a trequarti nei miei confronti e, con tanto di colpetto del suo gomito sul mio, mi diceva: <<...no perchè...sai...lui è specializzato nelle ipo...>>.
Era il periodo della c.d. “new economy” che faceva sognare tutti con i primi assaggi di come la tecnologia avrebbe potuto scompaginare la nostra vita quotidiana di li a poco. Nelle borse mondiali tutto ciò che aveva una qualche assonanza con la tecnologia saliva. In Italia è capitato che gli operatori (macellai, operai, funzionari...) ad un certo punto, come squali in preda a frenesia alimentare, si siano scaraventati su un povero titolo vittima del suo stesso nome: Basicnet. Azienda operante nel settore tessile fu scambiata per un titolo tecnologico e, contro la sua volontà, spedita alle stelle.
Questo è ciò che può accadere quando sale tutto. Non si era avuto nemmeno l'accortezza di capire a che settore appartenesse, figurarsi se qualcuno ne avesse sfogliato il bilancio.
Tuttavia, il bubbone scoppiò amabilmente poco dopo.
Di queste persone poche sono diventate miei clienti, che seguo tuttora, perché hanno ritenuto non necessario avvalersi della consulenza di un professionista ed io ero (e rimango) poco flessibile quando si tenta di mettere in discussione il valore aggiunto che può offrire la mia professione.
Rimasi però sorpreso da come, nel pieno del calo dei mercati, tutte quelle stesse persone che fino a poco tempo addietro pensavano da esperti investitori, in occasione di successivi contatti con loro, fossero accomunati dalla identica risposta alla domanda su come andassero le cose: <<...sai...non ho più il tempo di occuparmi della borsa come prima, ma appena posso...>>.
Ma, come una foresta devastata da un incendio risorge più rigogliosa che pria, ricominciarono i rialzi che ci hanno accompagnato fino alla grande crisi finanziaria del 2008.
Quando si è sull'orlo del burrone difficilmente c'è coscienza generalizzata del pericolo imminente. Francamente non è facile capirlo con sufficiente anticipo, ciò che ci garantirebbe una comoda via di fuga uscendo tranquillamente dal palazzo che tra poco sarebbe avvolto dalle fiamme addirittura col tempo di prendere il soprabito e darsi anche una sistemata davanti allo specchio prima di chiudere la porta e buttare anche la spazzatura.
La crisi del 2008 sui mercati fu una stilettata: veloce e profonda. Le conseguenze sull'economia reale ancora si sentono in alcuni paesi come l'Italia, mentre in altri sono un lontano ricordo con la ricchezza nazionale che è superiore a quella pre-crisi. I rialzi nei vari mercati iniziati nel marzo 2009 ci portano ai nostri giorni consegnandoci ufficialmente il ciclo espansivo più lungo della storia. In molti mercati in questi anni si è potuto navigare al rialzo quasi col pilota automatico.
Oggi siamo agli episodi di panic selling da coronavirus dove capita di vedere che aziende che abbiano assonanza col nome del virus subiscano cali inusuali nelle vendite: pare che in America da un recente sondaggio il 38% delle persone non comprerebbe più la famosa birra messicana Corona. Le conseguenze sono qualche centinaio di milioni di dollari di fatturato che andrà, senza una ragione, in fumo.
Quale filo rosso unisce la vicenda di Basicnet a quella della birra Corona? Lo stato emotivo: di overconfidence ed esuberanza irrazionale da un lato, irrazionalità e sfiducia generalizzata nell'altro.
Entrambi sono affezioni note della sfera emotiva, virus molto pericolosi perché attaccano direttamente la parte razionale di noi mettendola progressivamente sotto pressione fino a farla tacere definitivamente lasciando campo libero alle follie più disparate.
Ora vorrei tenere un ragionamento con il nostro alter ego ragionevole presente in noi, quello razionale intendo, che anche se non si scorge lui è presente. Certo offuscato dalla esuberanza dell'omologo irrazionale ma nascosto da qualche parte c'è. Le conseguenze economiche e sociali di quello che sta avvenendo credo non siamo in grado, o almeno io non ne sono capace, di capire che portata avranno. Il motivo è che, innanzitutto, è tutto ancora in divenire e poi impattando tutte le attività umane in modo assolutamente trasversale crea un quadro obiettivamente difficile da inquadrare e perimetrare per cercarne di valutare il costo economico-sociale.
Per quel che attiene ai mercati finanziari, il fenomeno è nient'altro che l'ennesimo episodio di volatilità della storia. Non è l'apocalisse. Per capire se si tratterà dell'ennesimo incidente di percorso lungo la strada del rialzo iniziato nel 2009 o qualcosa di più serio non vi è alternativa al “senno del poi”. Cioè aspettare qualche mese e scoprirlo.
Troppo comodo. Noi siamo oggi sul ponte della nave sballottata dalle onde e sferzati dagli spruzzi di acqua e con scarsa visuale, e siamo chiamati a discernere ed agire oggi. Come? In modo razionale. Almeno se sbaglieremo saremo tranquilli perché avremo fatto ciò che era meglio fare con le informazioni e gli strumenti disponibili.
La prima cosa che possiamo dire è che il trend di lungo dello S&P500, leader tra i mercati, non è compromesso. Alla fine potrebbe segnare l'ennesimo minimo relativo e ripartire. Occorre monitorare per individuare punti di stabilizzazione e costruire ipotesi di ingresso ben congegnati. Che si intende ben congegnati? Dicesi operazione ben congegnata quella in cui se le cose non dovessero andare come io ho pregato che fosse non mi faccio male, quindi stabilire in anticipo quale sia la perdita che accuserei nel malaugurato caso che il long fallisse ed accertarsi che non turberà il mio umore per i prossimi giorni, cioè che sia sopportabile.
Tuttavia, a mio modo di vedere le cose, questo non è lo scenario dominante per il semplice fatto che siamo difronte ad un caso che si fa fatica a circoscrivere. Avere a che fare col rischio di una possibile pandemia più o meno diffusa in diversi paesi rende incerto dal punto di vista temporale l'individuazione di un possibile punto di stabilizzazione e quindi di ingresso.
Se oggi ci facessimo una domanda: cosa è più probabile tra una più o meno imminente inversione del trend di breve, e quindi ripresa di quello rialzista di medio-lungo, e la prosecuzione di quello short di breve, io non ho dubbi nell'abbracciare razionalmente lo scenario ribassista di breve.
Sulla base delle conoscenze del fenomeno coronavirus e della capacità attuale degli operatori che a diversi livelli di competenza sono chiamati a contenerlo, circoscriverlo e ricacciarlo indietro, mi induce a ritenere che non siamo vicini alla soluzione e che anzi sono sempre possibili episodi di sfiducia ricorrenti che si tradurranno in altrettanti episodi di volatilità nei mercati.
Sappiamo bene come in momenti di incertezza in cui domina il pessimismo i movimenti al ribasso siano più veloci e profondi rispetto a quelli contrarian.
Nella misura in cui queste considerazioni ci dovessero convincere, cosa dovrebbe indurmi a prendere posizioni contro il trend di breve? Continuando a rivolgerci alla parte ragionevole di noi stessi conviene concentrare gli sforzi per individuare opportuni punti di ingresso short fissando opportuni stop indolori sperando di conseguire interessanti rapporti di reguard/risk.
Potrebbe anche capitare che “il mercato” se ne infischi di tutto ciò e riparta tranquillamente al rialzo ma, se questo dovesse avvenire, dobbiamo solo sperare che siamo stati bravi ad individuare il punto di ingresso long saltando a bordo in corsa altrimenti rimarremo semplicemente col rammarico di avere sbagliato analisi ed assorbire l'unico colpo di dovere attendere la prossima fermata del treno per cercare di salire a bordo anche noi.
Questo atteggiamento dovrebbe garantire un equilibrato approccio che eviti di prendere posizioni drastiche senza o una inadeguata rete di protezione. Per essere chiaro, non ci si deve fare prendere dalla pericolosa idea che il mercato sia sceso tanto e quindi ora deve risalire.
Ancora una volta a guidarci dovrebbe essere solo ciò che vediamo e non altre suggestioni. Diventare bravi in questo permette di fare un sostanziale up grade del nostro trading perchè ci colloca su un piano più elevato verso una operatività più professionale, meno umorale ed improvvisata.
Ad oggi non vedo occasioni per ingressi long ragionevoli, sarebbe utile attendere che i mercati riducano la volatilità. Potremmo facilmente assistere a frequenti fasi di rialzi veloci seguiti da altrettanti cali.
Altro discorso sarebbe per lo scalping che in questi contesti trova il suo habitat ideale ma, per ovvie ragioni di time frame, non sarebbe possibile parlarne in tale sede.
Mentre scrivo i futures americani preannunciano un vigoroso rimbalzo e molti mercati sono in posizione di possibile rimbalzo anche loro. Si tratta di EURUSD, Gold, Treasury, USDJPY, Gilt e Petrolio.
Oltre l'analisi tecnica
VIX - 5 - 9/03/2020 - AltissimiBuona sera,
Propongo un nuovo aggiornamento sulla VIX.
Siamo davvero a livelli altissimi.
Quindi si rischia molto a valutare operazioni long.
Attenzione all'apertura che avremo domani.
Future tutti sparati a ribasso come questa mattina presto prima dell'apertura.
In questi giorni dovreste valutare la valenza di usare SEMPRE degli stop loss nei vostri trade.
Viceversa non operate a mercato.
Doppie divergenze che creano un canale ascendente.
Buona serata.
Jacopo
FTSE Mib - Pianificare i trade e andare in gain con l'EvolutaBuongiorno,
In questo intervento didattico vi segnalo che operazione ho dichiarato che avrei fatto oggi a chi mi dedica più tempo e nella chat pubblica Azioni e Indici.
Cosa ho fatto?
Sono andato SHORT nonostante si sia già scesi così tanto e la giornata in cui solitamente ci si ferma a osservare cosa fanno i mercati e si rimbalza.
Target?
Dato anche quello e chiaro per chi conosce anche solo la ciclica base.
Cosa è successo?
Lo scoprirete passo a passo con questa Analisi Ciclica Evoluta.
Fantastic trade!
Un suggerimento: non confondete capacità e autorevolezza con la vanteria.
Soprattuto se i risultati parlano per le analisi e se l'intento è di formare le persone per evitare che prendano cantonate e perdano soldi.
Tutti i video che faccio qui sono gratuiti e a disposizione di tutti.
Volete essere giocatori e capire come si fa o fare da spettatori e/o carta da parati?
A ognuno il suo, io non giudico mai.
Buona giornata: per me, come detto sta mattina, è splendida!
Jacopo
FTSE Mib - ***Recap fondamentale per la situazione attuale***Buon pomeriggio,
Volete sapere se lunedì rimbalzeremo o meno?
Volete ragionare non solo sul FTSE Mib, ma anche sull'SPX?
Allora questa analisi è fondamentale per capire a che punto siamo arrivati del Ciclo Annuale T+5.
Buon ascolto.
Jacopo
OVERNIGT FINITOIil future sta in questo momento segnando un rialzo di 1.6 con un massimo a 22.065 ... se com'è possibile ed "auspicabile" alle 9.00 si inizia a scendere sarà decretata - grazie ai nuovi orari di contrattazione - la fine dell'overnigt.
"auspicabile" sarà chiarito nel corso della giornata....
Siamo investitori o scommettitori?Gli episodi di esplosione della volatilità ci obbligano, quindi nostro malgrado, ad un fastidioso esercizio di cui vorremmo sicuramente fare a meno: riflettere circa la bontà del nostro modo di operare sui mercati.
I mercati finanziari sono un luogo estremamente democratico, tollerante ed inclusivo. In fondo l'unico sforzo che ci è richiesto è quello di decidere il modo in cui starci.
Sarebbe molto pertinente approfondire, ma tralascio per necessità di sintesi, come sia accaduto che un luogo per lunghissimo tempo sostanzialmente inospitale, ombroso e con rilevanti barriere all'ingresso (soprattutto in termini di capitale necessario per operare) si sia velocemente trasformato in un ambiente sempre equatoriale, pieno di luce, accessibile e senza segreti.
Il fenomeno è perfettamente in linea con l'affermazione della globalizzazione da una parte e dell'avvento di internet e dei social media dall'altra. Una prova potrebbe essere la circostanza che io sia qui a scrivere.
Una tendenza oggettivamente positiva e coerente con la trasversale ed inesorabile tendenza a rendere tutto accessibile: sempre ed a chiunque. A qualunque costo (sempre più basso).
Il trading on line per tutti è uno dei frutti di questo complesso albero, cresciuto molto velocemente se paragonato ai tempi che, nei decenni passati, si rendevano necessari per portare alla portata di chiunque una nuova tendenza strutturale.
Tuttavia, a volere trovare un lato debole alla suddetta tendenza non ho dubbi nel citare la tumultuosità con cui i fenomeni si affermano. Questa modalità mi porta alla mente, per restare in ambito finanziario, il processo di integrazione economico-monetario avvenuto in Europa. Un fenomeno certamente apprezzabile e portatore di molte suggestioni, sogni e speranze sul piano sociale.
Tuttavia, come l'integrazione monetaria in Europa si è chiaramente dimostrata anacronistica rispetto alla necessaria, quanto insufficiente, integrazione economica/politica/finanziaria/sociale, similmente la finanza per tutti ha generato qualche effetto collaterale evidente a tutti.
Il termine “evidente” è quantomai preciso e pacificante perché poggiando su dati oggettivi permette di fare considerazioni con la tranquillità di non essere contraddetto.
L'Italia ha la virtù di essere uno dei paesi meno indebitato al mondo. Insieme ai giapponesi siamo i migliori risparmiatori sulla Terra. Tuttavia il rovescio della medaglia è che, tra i paesi OCSE per esempio, siamo all'ultimo posto in tema di educazione finanziaria.
Come cartina di tornasole al riguardo potrebbe essere citata la circostanza che abbiamo 1.300 miliardi di euro parcheggiati sui conti correnti per soddisfare l'esigenza del “non si sa mai”, più della metà del patrimonio ingessato in immobili mentre l'accrescimento della ricchezza anno su anno deriva quasi esclusivamente dal nuovo risparmio accantonato e non dall'investimento dello stock di capitale. In questo i virtuosi sono i paesi dell'Europa del nord.
Ancora, su scala mondiale siamo tra i paesi che più spende i soldi in giochi e lotterie. Con la tolleranza compiaciuta dello Stato che incassa in tasse ogni anno circa 8 miliardi di euro. Praticamente una mezza finanziaria.
Un tassello del puzzle è anche il trading on line circa il quale possiamo partire da un dato non confutabile. Circa un 75% dei traders non professionisti perde soldi. Come nella Settimana Enigmistica esiste il gioco che invita ad unire i puntini per scoprire la vignetta che di li a poco si materializzerà sotto i nostri occhi, allo stesso modo i broker, analizzando il quadro complessivo, avranno fatto 2+2 individuando un business a scarso impiego di capitale fisso e con il tacito benestare di un insufficiente quadro normativo di riferimento.
Allora, se un calo del ftse mib del 14% a spanne, consumatosi fulmineamente, manda in paranoia i traders qualche domanda è lecita porsela.
Una doverosa distinzione va subito fatta tra chi investe con orizzonte temporale da cassettista (leggasi lungo) ed allora, se comunque si ha una strategia ugualmente chiara, il recente calo non dovrebbe togliergli il sonno anzi probabilmente è occasione per fare fine tuning.
Se invece si facesse trading di breve e non si avesse un piano B rispetto alla continua marcia dei mercati nella nostra direzione abbiamo qualche problema. Col calo di questi giorni gli stop loss ed i trailing stop dovrebbero essere scattati a piene mani. E' Così? Se non avevamo stop loss di alcun tipo, che avrebbero rappresentato la prova che qualche ragionamento sul contenimento del rischio lo abbiamo imbastito, allora c'è da fare una seria riflessione. Ma di quelle grosse, marzulliane (per i più giovani cerare su Google Gigi Marzullo) direi. Siamo investitori o scommettitori?
La differenza è facile e pur sostanziale. Investe chi si pone l'obiettivo di una rivalutazione del capitale coerente con il contesto economico/finanziario del momento e con una idea chiara di quale sia l'attitudine a mettere in discussione il capitale.
Ciò porta a ragionare di quanto si possa ragionevolmente aspettare di conseguire come rendimento, tenuto conto della propria capacità finanziaria, attitudine a sopportare il rischio/volatilità, orizzonte temporale ed importanza dell'obiettivo.
Questo è compatibile col comprare il titolo x sul ftse mib e sperare di guadagnare? Gli obiettivi da investitore dipendono da ciò?
A me pare che le statistiche sul trading on line siano coerenti con le caratteristiche dell'investitore medio così come dipinto dalle statistiche prima ricordate. Numeri che narrano, seppure da angolazioni di volta in volta diverse, di uno stesso fenomeno.
Allora se stiamo demandando al trading on line la costruzione del nostro futuro, più o meno prossimo, dobbiamo prima accertarci di essere stabilmente nella élite del 25% circa che fa costantemente crescere il proprio capitale. Facciamo parte di questi? Se la risposta fosse no, necessariamente dobbiamo adattare il nostro approccio a questo tipo di attività, a tutti gli effetti fattibile in modo imprenditoriale, considerandola per quel che è, giostra fonte di sicure emozioni, il cui costo del biglietto da pagare per parteciparvi sia assolutamente compatibile con la nostra situazione finanziaria.
Per coloro che stanno nella cerchia del 25% bisogna ancora andare a fare le pulci perchè si potrebbe farne parte come trader marginale, cioè sempre prossimo al proprio break even point realizzando magari 1% all'anno o come fuoriclasse raddoppiando il capitale ad ogni cambio di calendario appeso al muro.
Detto ciò, è disponibile una polizza assicurativa molto conveniente il cui premio si paga non tutto in un'unica soluzione ma frazionato giornalmente. Questa copertura anche se non ci garantisce di tradare senza perdere i soldi permette di limitare drasticamente il rischio.
Non è distribuita da alcuna compagnia di assicurazione ma ogni trader può attivarla in autonomia: si chiama Money Management, cioè la quantità di equity line che sono disposto a mettere a rischio in ogni operazione. Tutti lo conoscono e probabilmente viene nausea al solo sentirlo, ma pochi evidentemente lo praticano efficacemente. Perché? Per avere la risposta bisogna ricominciare a leggere da qualche capoverso addietro. Cioè torniamo sempre al punto di partenza.
La disciplina è difficile da tenere, ma fa la certamente la differenza tra fallire e perdere in modo controllato.
Soffermiamoci su un aspetto pratico del concetto. Se ci ponessimo lo 0,5% del nostro capitale come massima perdita che sono disposto a sopportare per ogni trade, nella apocalittica circostanza che sbagliassimo ogni operazione impiegheremmo 1.840 operazioni per vedere bruciato il nostro conto di trading.
Immaginando 100 di capitale di partenza:
100x0,995=99,50
99,50x0,995=99,00
99,00x0,995=98,50
… …...............=.......
1840. 0,01x0,995=0,00
Lo so che lo 0,5% di capitale genera una size che potrebbe non regalare emozioni sufficienti, ma occorre farsi una ragione che investire è terribilmente noioso. E' scommettere che regala emozioni a spaglio. E' una scelta di campo da fare sin da subito.
Se la vogliamo vedere da un'altra angolazione diciamo che se la mia tecnica di trading permette di realizzare, al netto delle perdite, 4% in un mese posso anche decidere di fermarmi per il resto dell'anno perché avrei già conseguito il doppio di quello che un titolo di stato italiano mi darebbe in 30 anni, quattro volte un BTP a 10 anni e così via. Basta osservare la yield curve dei nostri titoli di stato.
Il segreto sta nell'interesse composto che agisce in modo benefico sia al rialzo che al ribasso. Al ribasso lo 0,5% di perdita massima consente di mettere a rischio una quantità nominale via via decrescente del mio capitale. Ciò che spiega i 1840 trades perdenti di fila necessari per azzerare un conto di trading.
Allo stesso modo in caso di crescita del capitale lo 0,5% messo a rischio sarà un valore monetario crescente. Messo su un piano cartesiano, con numero di trades sulle ascisse e capitale sulle ordinate, la faccenda si mostrerebbe con un andamento quasi asintotico rispetto alle ascisse in caso di perdite continue ed esponenziale in caso di continui trades vincenti.
Comunque il numero di 1840 è da considerarsi minimo perché se dovessi inanellare la serie catastrofica di loss da un livello di guadagno questo sarebbe più alto.
Soltanto questo accorgimento sarebbe sufficiente, ancora statisticamente, a garantirci che non perderemmo “mai” l'intero capitale. Perché? Perché difficilmente avremmo la tenacia e la forza di aprire 1840 operazioni mal concepite di fila, ci stancheremmo sicuramente prima rinunciando ad andare avanti e di fatto evitando l'azzeramento del conto.
La finanza comportamentale ha accertato che negli investitori il dolore che provoca una perdita “x” ha valore doppio rispetto ad una stessa “x” di guadagno. Questo porta ad una distorsione della realtà innanzitutto convincendoci che le cose siano andate peggio di quel che in realtà sono, ma anche a capire perché chi fa trading on line in modo non corretto e che stabilmente è tra il 75% dei perdenti mediamente non sia un investitore.
Se lo fosse, statistiche sulle performances alla mano, avrebbe già abbandonato il campo per l'insopportabilità procurata dal dolore delle perdite!
SARA' CAPITATO ANCHE A VOI.... - Aggiornamento maps IPurtroppo per me - o per fortuna- mi sono passati sul groppone parecchi anni ed ho conosciuto e valutato tanta gente.
La maggior parte brave persone, dedite al lavoro e con una moralità intrinseca inattaccabile.
Ne ho conosciute altre invece, malsane e false, alcuni veri delinquenti che provano a metterti le mani nel potafogli con gentilezza e “savoir faire” ma che in definitiva una volta smascherati si ritirano in buon ordine cercando altre piazze.
In verità però non mi era mai capitato il peggio di quanto abbia mai potuto immaginare, probabilmente a causa dell'esiguità dei terreni di pascolo nell'immensità dell'agorà virtuale del web.
Qui, e non me lo sarei mai immaginato, è invece capitato a me e...sarà capitato anche a voi???
- di trovare soggetti con atteggiamenti melliflui tesi solo a carpire la tua buona fede;
- di subire tentativi di adescamento ai primi passi mossi in questo spazio;
- di trovare ad un primo superficiale approccio “interessanti” metodologie di lettura innovative;
- di subire interminabili soliloqui che richiamano improbabili successi passati;
- di assistere ad asserzioni di infallibilità di nuovi medoti di lettura del mercato;
- di appurare, per fortuna dopo pochi giorni, fallimenti e madornali errori;
- di sentire lo sconcerto nascere in me quando non ne capivo le giustificazioni;
- di non avere mai nessun segnale di riconoscimento degli errori commessi;
- di avere la netta sensazione di aver incontrato utenti con una spaventosa arroganza, estremamente maleducati e senza alcun
pudore....maledettamente marci dentro;
- di trovare qualcuno, senza alcuna dignità, che pur di capire le tue strategie di approccio al mercato crea falsi profili e stupidamente prova a
chiedere spiegazioni in un presunto anonimato ha... ha ...ha ….
Ma tutto ciò mi ha pure consentito di trovare altre brave persone che come me aborrono certi soggetti, e con le quali è iniziato e si sta consolidando un percorso di crescita umana e professionale che mi auguro duri a lungo, trovando nella “lotta al male” un collante, anzi un cemento.
Per queste ragioni ho elaborato e brevettato un meccanismo rivoluzionario:
il Maps che con un semplice pollice che appare sul display a volte rosso altre verde, mi consiglia – senza obbligarmi – a dar retta ad uno si e all'altro no.
GRAZIE MAPS, grazie di esistere
VIX - 2 - 29/02/2020 - ECABuongiorno,
Nel video trovate un angolo didattico atto a ragionare sulla situazione attuale.
La VIX, l'indice della paura, è ancora molto alta e sopra i 30. Per cui il ragionamento è semplice anche per un trader alle prime armi.
Ha senso valutare operazioni long e per di più contro trend?
La risposta ce l'hanno data l'S&P500, il DAX ed il FTSE Mib negli scorsi giorni... NO.
Anche da queste cose potete riuscire a distinguere facilmente un trader capace da uno in erba.
Ragionate sempre combinando le cose. Paga anche se solo in paper trading come con lo short proposto ieri nelle chat pubbliche.
Contano sempre i fatti, ricordate? ;)
Buon ascolto e buone riflessioni.
Jacopo
RI_Psicologia del TraderRI_pubblico integralmente senza aggiungere altro, ma semplicemente invitando tutti coloro che ne avranno voglia di aggiungere altre tipologie di loro conoscenza che al momento mi sfuggono ad eccezione dell'ultima che aggiungo personalmente in calce.
Feb 24
Oggi voglio proseguire l'analisi psicologica di noi piccoli operatori di borsa, riservandomi un approfondimento relativo ai fdp .
Il trader fa un lavoro difficile nel quale la formazione è fondamentale e, come detto, un lavoro atipico nel quale il guadagno non è affatto scontato.
Ma allora perchè noi tutti perdiamo ore ed ore al pc , studiamo e mettiamo i nostri soldi a rischio?
Ognuno ha le sue motivazioni buone o cattive che siano tutte rispettabili.
Come in ogni categoria di lavoratori anche tra i trader ci sono tante tipologie di persone, perchè il trader prima di ogni cosa è una persona, con tutti i pregi e/o i difetti che noi umani abbiamo: ci sono le brave persone, le cattive, quelle insignificanti, quelle altruiste ect...ma ci sono anche i "trader stupidi" ed io di questi voglio parlare sperando di non farne parte, perchè non posso io ad escludermi a priori da questa categoria ma solo gli altri possono giudicare come siamo fatti in base alla loro sensibilità e cultura.
Farò una descrizione assolutamente manchevole ed incompleta di quel che io , dal mio fallace punto di vista, vedo e classifico come un trader stupido e, chiedo scusa a quanti si vedranno descritti in queste poche righe, ma la mia è una generalizzazione assolutamente impersonale.
- Il "trader stupido" è generalmente una persona arrogante ed egoista;
- Il "trader stupido" non ha molti amici, troppo pieno di se' non riesce ad intavolare un rapporto complicato come l'amicizia;
- Il "trader stupido" è un bugiardo...non riesce a confessare nemmeno a se stesso i propri inevitabili errori;
- Il "trader stupido" è infallibile per gli stessi motivi di cui sopra;
- Il "trader stupido" non cerca il confronto con gli altri , ma assume spesso un'aria da professorino saccente;
- Il "trader stupido" è talmente pieno di sé che ritiene il suo trading l'unico praticabile e nemmeno gli sfiora l'idea di aprire la sua piccola mente a
cose nuove mai considerate a causa della sua inevitabile ignoranza ( nel senso socratico del termine);
- Il "trader stupido" non è simpatico e litiga con tutti;
- Il "trader stupido" non riesce a vedere la propria stupidità in quanto obnubilato da una falsa visione di sé;
- Il "trader stupido" non si rende conto di quanto gli altri ridano di lui;
- Il "trader stupido" non diventerà mai una persona degna del rispetto altrui.
Il "trader stupido" infine, non sa neanche far l'amore: troppo concentrato su se stesso non riesce a soddisfare il proprio partner e quindi rischia pure di essere cornuto .
- Il "trader stupido" è colui che dopo aver visto la parte destra del grafico - quindi a distanza di ore o anche di giorni - ti sciorina la sua infallibile tecnica e ti congeda col più laconico, malinconico e triste "...te l'avevo detto io!"
PSICOLOGIA DEL TRADEROggi voglio proseguire l'analisi psicologica di noi piccoli operatori di borsa, riservandomi un approfondimento relativo ai fdp.
Il trader fa un lavoro difficile nel quale la formazione è fondamentale e, come detto, un lavoro atipico nel quale il guadagno non è affatto scontato.
Ma allora perchè noi tutti perdiamo ore ed ore al pc, studiamo e mettiamo i nostri soldi a rischio?
Ognuno ha le sue motivazioni buone o cattive che siano tutte rispettabili.
Come in ogni categoria di lavoratori anche tra i trader ci sono tante tipologie di persone, perchè il trader prima di ogni cosa è una persona, con tutti i pregi e/o i difetti che noi umani abbiamo: ci sono le brave persone, le cattive, quelle insignificanti, quelle altruiste ect...ma ci sono anche i "trader stupidi" ed io di questi voglio parlare sperando di non farne parte, perchè non posso io ad escludermi a priori da questa categoria ma solo gli altri possono giudicare come siamo fatti in base alla loro sensibilità e cultura.
Farò una descrizione assolutamente manchevole ed incompleta di quel che io, dal mio fallace punto di vista, vedo e classifico come un trader stupido e, chiedo scusa a quanti si vedranno descritti in queste poche righe, ma la mia è una generalizzazione assolutamente impersonale.
- Il "trader stupido" è generalmente una persona arrogante ed egoista;
- Il "trader stupido" non ha molti amici, troppo pieno di se' non riesce ad intavolare un rapporto complicato come l'amicizia;
- Il "trader stupido" è un bugiardo...non riesce a confessare nemmeno a se stesso i propri inevitabili errori;
- Il "trader stupido" è infallibile per gli stessi motivi di cui sopra;
- Il "trader stupido" non cerca il confronto con gli altri, ma assume spesso un'aria da professorino saccente;
- Il "trader stupido" è talmente pieno di sé che ritiene il suo trading l'unico praticabile e nemmeno gli sfiora l'idea di aprire la sua piccola mente a
cose nuove mai considerate a causa della sua inevitabile ignoranza ( nel senso socratico del termine);
- Il "trader stupido" non è simpatico e litiga con tutti;
- Il "trader stupido" non riesce a vedere la propria stupidità in quanto obnubilato da una falsa visione di sé;
- Il "trader stupido" non si rende conto di quanto gli altri ridano di lui;
- Il "trader stupido" non diventerà mai una persona degna del rispetto altrui.
Il "trader stupido" infine, non sa neanche far l'amore: troppo concentrato su se stesso non riesce a soddisfare il proprio partner e quindi rischia pure di essere cornuto.
ECA - Ciclica Evoluta vs Trading fatto con le news Buongiorno,
In questo intervento didattico provo ancora una volta alcuni concetti che purtroppo non sono chiari a tutti:
1) Chi fa trading in base alle notizie rischia solo di perdere dei soldi,
2) Le news contano solo nel breve sugli indici e non nel medio periodo (diverso per i cross valutari),
3) Chi fa trading professionale preferisce evitare di prendersi dei rischi NON necessari e quindi eventualmente si astiene di fare trading prima che arrivi una notizia.
Come di consueto dimostro come con l'Analisi Ciclica Evoluta si poteva anticipare la discesa prendendosi dei rischi e guardando l'inverso.
Riascoltate quella Weekly di ieri e avrete riprova di quanto dico.
Con le notizie invece... no!
Ci sono infatti ancora trader che affermavano che la salita proseguiva.
Ma siamo sotto di più di 1000 punti oggi.
Avranno messo almeno degli stop loss?
Buone riflessioni a tutti.
Jacopo
I FDP AL MICROSCOPIO....Siamo all'ultimo atto: avremo la prova di quanto teorizzato?..
...un ultimo movimento ed il gioco è fatto.
Riporto di seguito le premesse con le date di pubblicazione
Feb 16
La prossima settimana si apre orfana di WS, quindi è possibile una seduta dai volumi ridotti e bassa volatilità.
Dico possibile perché i fdp potrebbero anche approfittare dei books non molto densi per spingere con maggiore facilità i prezzi verso i loro obiettivi.
Altrettanto possibile, al contrario, che vogliano aspettare ancora - magari aggiornando ulteriormente i massimi - per fare pesca grossa.
Solo il mercato ci dirà quando ( non ho detto se) ci sarà lo storno.
Chiedo scusa, fin da ora, a quanti utilizzano metodi di lettura diversi, tutti apprezzabili ma allo stesso tempo del tutto inadeguati ad un mercato facilmente manipolabile come il nostro.
I fdp fanno il bello ed il cattivo tempo e studiano i grafici come noi...verificano gli indicatori come noi...e solo quando ritengono di ottenere il massimo guadagno si muovono in barba ai cicli, alle onde agli indicatori...
SOLO UNA COSA NON POSSONO FARE , se non perdendo anche loro denaro ( vi pare plausibile?): abbandonare al loro destino i loro figlioletti amati ( contratti short ) aperti a livelli più bassi L1, L2 e L3.
Certo, potrebbero anche farlo, come tanti Ugolini, solo se trovassero modo di abbuffarsi in altro modo, ma ritengo la cosa piuttosto improbabile.
Mi aspetto dunque, che i livelli indicati saranno i livelli della prossima settimana per aprire gli shorts.
E' ovvio che saranno i volumi a decretare la bontà del movimento; è altrettanto ovvio che i vari livelli potranno essere, se non rotti violentemente, supporti temporanei ( quindi TP intermedi) prima di giungere al target probabile di questo movimento: area 24.000.
Se raggiungiamo questo target senza andare troppo più basso il trend principale, che ricordo è estremamente positivo, non sarà per nulla intaccato ma anzi rafforzato da un salutare scarico tecnico.
Feb 18
Ho aggiunto l'ultimo livello, lo zero, per una possibile entry...
E' naturale che, se continuano a pompare, come stanno facendo anche i ragionamenti più corretti andranno a ....trovare le loro mamme....
Il quadro tecnico, nonostante gli eccessi di stamattina, non muta.
Come detto ieri sera, nessun segnale di cedimento, quindi nessuna operazione aperta.
Quando avremo il segnale di entrata la strategia non cambia.
IL "LAVORO" DEL TRADER - II parteGirovagando per il sito in cerca di spunti operativi e visionando con attenzione ( questa è forse la peculiarità più importante che un buon trader dovrebbe possedere) le idee di colleghi per avere conferme o confutazioni alle mie tesi, mi sono imbattuto nelle considerazioni assolutamente condivisibili di @MattiaPvn che riporto integralmente in quanto completano il mio pensiero e danno ulteriori spunti di riflessione a noi tutti.
Riprendo quanto scritto:
Il virgolettato non è casuale; quel che facciamo ogni giorno è qualcosa difficile da spiegare ai non addetti.
Sarà capitato a tutti noi, presumo, che la maggior parte dei nostri interlocutori se ne esca con una espressione tipo "ho capito...SCOMMETTI in bosra" o simili che a me provoca solo un sorriso ironico con un conseguente e repentino cambio di argomento della conversazione.
Per alcuni è un vero LAVORO che comporta ore di studio preliminari, ore di continua osservazione in attesa di una decisione o di attesa del segnale per una decisione presa in precedenza, preoccupazioni e affanni e frustrazioni.
Ma al contrario di un "vero" lavoro qui manca a volte una componente peculiare: il compenso.
Per altri è una PASSIONE a cui ci si dedica con amore e costanza in quanto parte del benessere psicofisico della propria vita.
Per altri ancora può diventare una DIPENDENZA con tutte le implicazioni che questa situazione può dare.
Per altri , infine, una vera PATOLOGIA che distrugge la propria vita e rende impossibile quella di chi gli sta accanto.
Tutte le figure finora descritte sono in ogni caso figure REALI, di chi si alza al mattino e sa bene, ciascuno in base al proprio "trader-tipo" che potrà vincere o perdere, gioire o patire, ridere o piangere.
Vi è al contrario un'altra categoria di trader, ben descritta dalla letteratura di settore: il "paper trader" cioè colui che fa trading sulla carta.
Anch'egli studia e prende decisioni e, spesso - quando non si fa prima di diventare grandi e fare il trader vero - con l'aria da professorino dispensa il suo sapere agli altri .
La peculiarità del "paper trader" è però un'altra NON METTE IN GIOCO NULLA...la sua posta nel piatto MANCA.
Qualcuno potrebbe a questo punto chiedersi perché tante ore di lavoro perso, tanti affanni, decisioni da prendere, responsabilità nel dispensare consigli e nulla da mettere in saccoccia nemmeno quando hai fatto tutto alla perfezione?
Bene, la peculiarità del PAPER TRADER, al contrario di quello vero , è che IL COMPENSO c'è SEMPRE.
Come?
Semplice: il professorino saccente, sempre sereno anche quando sbaglia.... e SBAGLIA! prende certe cantonate che tramortirebbero un toro, sempre pronto a sbeffeggiare gli altri , perché lui non facendo trading reale NON perde mai , lui è depositario della verità assoluta, lui prevede il mercato e lo anticipa anche di settimane, lui si FA PAGARE.....
Nulla di male....intendiamoci.
La consulenza è un lavoro degno della massima stima ed è giusto che venga remunerato; l'ho fatta da anni e continuo a farla in altro ambito e sarei un ipocrita a sostenere il contrario...ma....!!!!!!!!!!!!
...e completo col pensiero di Mattia:
Personalmente ritengo il trading un attività adatta a poche persone rispetto ai normali lavori, questo perche oltre al dover sviluppare delle skills tecniche bisogna sviluppare delle skills mentali. In breve, bisogna cambiare e mutare le nostre convinzioni a livello psicologico.
Proprio per questo, le motivazioni per cui non dovresti fare trading sono per lo più soggettive, riguardanti la sfera comportamentale e personale.
Tuttavia ci sono anche delle motivazioni negative e più oggettive, come il rischio dell’attività in se;
Questo rischio è legato alla leva finanziaria, che rappresenta il primo punto a cui bisogna fare molta attenzione poichè se usata senza conoscenza può, appunto, diventare un vero pericolo.
Un’altra motivazione oggettiva e sempre presente, riguarda semplicemente il rischio di incappare in truffe, sia a livello di formazione che a livello trading operativo. Fortunatamente negli ultimi anni si è un pò calmata la situazione a riguardo, ma ci vuole veramente poco per imbattersi in un broker che non fà i nostri interessi e ci riempie di commissioni e costi nascosti, sopratutto se questi si pubblicizzano e sembrano essere i più “presenti” sul mercato.
L’ultimo rischio oggettivo è quello della perdita.
Così scontato Mattia? Vi assicuro che per molte persone non è ancora scontato!
Come ripetiamo sempre all’interno del percorso, nei seminari e a tutte le persone con cui parliamo, perdere è normale, non esiste trader al mondo in grado di non prendere stop, anche il migliore dei traders subisce delle perdite, l’importante è che esse siano limitate, contenute e gestite nel migliore dei modi. Inoltre questa componente è intrinsecamente presente in tutto quello che facciamo nella nostra vita, anche se nel trading non viene mai data per scontata ma anzi demonizzata, a differenza di altre attività.
Passando ora sul lato soggettivo e comportamentale, ho scritto ed elencato solo alcuni dei motivi per cui qualsiasi persona che si riconosce in questi comportamenti, NON DOVREBBE FARE TRADING:
-Persone che non hanno ancora compreso e accettato il fatto che il trading NON E’ FACILE.
-Le persone che non hanno MOTIVAZIONE, cioè uno scopo per agire, per fare quello che fanno, per iniziare appunto la loro attività di trading.
-Persone che non hanno VOGLIA DI iniziare un percorso di studio per acquisire e sviluppare competenze tecniche, unite allo sviluppo della propria personalità.
-Quelli che solitamente scaricano la colpa su gli altri o alla sfiga, persone che abitualmente non si assumono le loro responsabilità.
-Soggetti fortemente superstiziosi.
-Persone che NON amano studiare, imparare ed evolversi.
-Quelli che considerano il trading sullo stesso piano del gioco d’azzardo.
-Le persone che immaginano il trading come una scorciatoia per ottenere soldi facili.
-Quelli che “tanto l’80% dei traders è perdente”
-Le persone che pensano che il mercato si muova in maniera casuale.
-Le persone inclini all’azzardo.
-Quelli che non hanno o non vogliono sviluppare la costanza e la disciplina.
-Le persone che non hanno o non vogliono sviluppare l’arte della pazienza.
Buone riflessioni a tutti.....
Chi può davvero alterare l'andamento delle Valute?Cosa significa manipolare un tasso di cambio ?
Quando un governo o una banca centrale compra o vende sul mercato la sua stessa valuta con l’obiettivo di influenzare al rialzo o al ribasso i tassi di cambio, abbiamo una manipolazione di valuta.
Le persone responsabili della politica monetaria di un paese possono attuare interventi del genere nel mercato del Forex per diverse ragioni.
Le più note sono sicuramente tre:
-Il controllo dell’inflazione
-La competitività della moneta in relazione ai scambi commerciali
-Il mantenimento della stabilità finanziaria
Quindi la manipolazione delle valute esiste davvero?
Ebbene sì ma non nella forma che immaginiamo noi. Non c’entra nulla con i broker e con i nostri stop loss. E’ un discorso molto diverso, molto ampio e sopratutto di medio-lungo periodo.
Queste decisioni vengono discusse dai responsabili, prese e poi rese note nei rapporti di politica monetaria di un dato paese. Si tratta di decisioni attuate dalle Banche Centrali, che sono in linea con la necessità delle autorità monetarie.
Questi rapporti escono, di norma, in corrispondenza e in relazione con la decisione dei tassi d’interesse, ma essi non rappresentano affatto l’unico modo di intervenire per alterare il valore di una valuta.
Infatti per manipolare un tasso di cambio, come vi ho già anticipato, vi sono tre possibilità.
La prima, che abbiamo già visto, è appunto la politica monetaria sui tassi di interesse, che influenza il comportamento degli investitori rendendo una valuta più appetibile o meno appetibile a seconda di tassi più alti o più bassi.
La seconda possibilità, è la manipolazione verbale, che consiste in conferenze stampa o dichiarazioni da parte di persone autorevoli per una determinata valuta. Queste dichiarazioni, in ottica di manipolazione, possono mirare a frenare gli acquisti della valuta forte e le vendite di quelle deboli. Ma il successo di questi interventi dipende molto dalla credibilità del paese e delle autorità monetarie in questione.
La terza possibilità per manipolare una valuta, sarebbe quella di intervenire fisicamente (sempre da parte delle Banche Centrali) continuando a comprare o vendere per indirizzarne l’andamento, intervenendo un pò come un market maker nel tentativo di manipolare i prezzi, che altrimenti sarebbero liberi di fluttuare a seconda della normale domanda e offerta del mercato. Questo tipo di intervento, soprattutto nei periodi tutt’altro che tranquilli sui mercati, ha scarso successo nel lungo termine ed ha solo l’obiettivo di frenare la cosiddetta speculazione di breve termine. Inoltre, in questi casi, il rischio di bruciare parecchie riserve valutarie è alto.
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NELL'OCCHIO DEL CICLONE - Parte ICom'è di tutta evidenza il venerdì appena trascorso, rispettando quanto avevo immaginato e dichiarato durante la finta discesa di giovedì ( idea Occorre una spiegazione) , passa senza lasciare traccia nelle nostre menti e nei nostri portafogli.
Vi è solo una piccola considerazione da fare: abbiamo aggiornato, seppur di poco, il massimo di lungo periodo ma con volumi piuttosto sottili ed insoliti per essere un venerdì.
E con questa ultima considerazione sui volumi ci avviciniamo all'argomento di oggi: l'analisi volumetrica.
I volumi, in una piazza finanziaria come la nostra che mi ricorda tanto un piccolo mercato di quartiere, sono fondamentali e facilmente individuabili a patto però che si adoperi lo strumento giusto e si sappia dove cercarli.
La prima volta che ho parlato, anche con una certa ritrosia, di scambi di contratti futures da 2.000 pezzi in un sol colpo - mi spiego meglio: in una sola transazione - qualcuno, con saccenteria ed aria da professorino mi ha subito redarguito chiedendomi se avessi mai sentito parlare di spoofing, contando sulla mia ingenuità e presunta ignoranza, senza nemmeno chiarire qual'era l'appunto che mi faceva.
Chiarissimo il messaggio: mi veniva detto: ma che cavolo dici? ci sono i grandi operatori che immettono sul mercato finti ordini per farti vedere che vogliono comprare o vendere ma in effetti stanno creando solo barriere psicologiche illusorie per spingere i prezzi in una direzione o in un'altra.
Orbene
1) lo spoofing è vietato;
2) chi ne parla evidentemente NON ha MAI visto un book del future non lavorandoci né tanto meno facendo delle analisi a tal proposito, mentre io, per puro altruismo, segnalavo a tutti uno scambio di DUEMILA contratti.
Vi assicuro che nel book in tanti anni di lavoro ho visto ogni tanto blocchi da 100 contratti e, ricordo una sola volta di averne visto uno da oltre duecento pezzi ad un unico livello di prezzo....questi contratti che appaiono e dopo un pò si volatilizzano, questi sicuramente sono immessi per creare l'effetto supporto o resistenza durante la trattazione continua.
Sono stato redarguito più volte anche quando ho dichiarato di utilizzare time frame di soli 5' in quanto generano tanti falsi segnali e quindi non ero di certo la persona più adatta per dare consigli in chat.
In realtà, vi confesso a bassa voce, questi maledetti scambi che tanta valenza hanno e ci fanno capire cosa stanno preparando le mani forti per fregare il mercato si vedono solo sul grafico a 1' ( dico un minuto).
Chi avesse la curiosità di capire di quali tecniche sto parlando può farlo, senza che sia necessario che io mi ripeta, cercando e leggendo con attenzione vecchie idee già pubblicate.
Proprio grazie a queste mie osservazioni e registrazioni di questi strani movimenti, che però hanno una spiegazione più che logica pubblicherò al massimo domani i miei livelli operativi per la prossima settimana.
Chiaramente sono i MIEI livelli operativi e non invito nessuno a fare quel che sostengo, anche perchè lo farò solo se vedrò dei segnali che confernano le mie elucubrazioni, ma invece invito tutti a rifletterci su.
Soliloquio di un trader
Il trading è una continua gestione del rischio in un dialogo con se stessi.
Nessuna poesia, nessun sogno, cancella i desideri utopici e valutalo solo per quello che è.
Non sei contro il mercato, sei contro te stesso.
La frase è scontata semplicemente perchè è la realtà.
Ma come vinco questa continua lotta interiore?
Prendendone atto e smettendo di combatterla.
Conosci ed accetta i tuoi mostri: c'erano, ci sono e ci saranno sempre.
Percorrerai una strada di apprendimento tecnico ma le candele faranno luce su te stesso.
Semplificando il percorso avrà tre fasi:
Fase 1
Hai letto qualche libro, visto qualche video.
Entri alla rottura della trendline, vendi sulle resistenze e compri sui supporti.
Lo sfondo è bianco, le candele sono rosse e verdi.
Sei fiducioso, ottimista, esaltato.
Passerà del tempo...
Fase 2
Hai letto altri libri, visto altri video.
Ti evolvi: studi indicatori ed oscillatori, il tuo monitor è la NASA.
Provi mille strategie, linguaggi di programmazione ...hai trovato l'algoritmo perfetto!
Lo sfondo è nero e le candele sono i led accesi della tua sala operativa.
Sei aggressivo, ribelle e saccente.
Passerà del tempo...
Fase 3
Hai letto molti libri, visto molti video.
L'algoritmo non era perfetto, gli oscillatori della NASA sono belli solo col senno di poi.
Entri alla rottura della trendline, vendi sulle resistenze e compri sui supporti.
Lo sfondo è chiaro, non ti interessano i colori basta che non siano troppo accesi, hai un'età e gli occhi si stancano.
Sei concentrato, tranquillo, sereno.
Il cerchio si chiude.
Ma scusa, tutto questo tempo e questo sforzo per tornare all'operatività iniziale?
No, sarai cresciuto. Il percorso doveva essere compiuto: bambino, adolescente, maturo.
Il cerchio permette al maturo di recuperare la semplicità del bambino con la consapevolezza dell'esperienza.
Nessuna dritta, nessuna scorciatoia. Una sola strada con molte curve.
Si, ho capito ma in tutto questo perchè sarò in lotta con me stesso?
Perchè dovrai affrontare strutture psicologiche erette dagli errori del passato, muri solidissimi e consolidati.
Labirintiche paure memori delle disillusioni e perso in quel buio sragionerai più o meno così:
E' difficile, difficilissimo, non pensavo fosse così difficile!
Non è possibile, il mercato fa esattamente il contrario di quello che faccio io!
In rete ho visto un tipo che con un centesimo ha fatto 100.000 euro in dieci minuti ...e io perdo!
Faccio qualche operazione giusta, guadagno un pochino poi arriva la tranvata che mi brucia il doppio.
Peccato ho chiuso, sembrava stesse invertendo invece avrebbe preso il target.
Preso lo stop! ...un guru mi ha detto che avevo messo lo stop troppo stretto.
Ho perso un sacco! ...un guru mi ha detto che avevo messo lo stop troppo largo.
Fanguru... ma sti stop dove vanno messi?
Non è stata colpa mia, c'è stato il terremoto, una tremenda inondazione, le cavallette ...non è stata colpa mia!! (cit. The Blues Brothers).
Questi saranno i tuoi mostri, quelli che inconsciamente alimenterai nel quotidiano.
Creaturine di grandi capacità convincitive che riusciranno a farti guadagnare poco e perdere tanto perchè lavorano sulla tua insicurezza.
Quei mostri che per paura di perdere il piccolo guadagno ti faranno chiudere troppo presto l'operazione giusta e nella vana speranza di un recupero, troppo tardi l'operazione sbagliata.
Per spirito di rivalsa ti convinceranno ad aumentare le size per vivere ogni tick come un tormento dell'anima in ansia perenne.
Talmente abili da farti perdere anche quando sarai dalla parte giusta del mercato.
...e io li ammazzo tutti!
Non puoi ma puoi evitare di alimentarli continuamente:
Quando apri un'operazione pensa alla perdita e regola la tua sofferenza interiore con la size.
La size è l'unita di misura della tolleranza psicologica.
Valuta il tempo: se ti fissi un target non sottovalutare il tempo che impiegherà lo strumento selezionato per arrivarci.
Il tempo è pressione, impara a conoscere i tuoi tempi psicologici e regola il tuo metronomo.
Non inseguire il prezzo, tanto non lo acchiappi.
Lavora sempre a favore di statistica, galleggia sul trend senza affogare in continue ricerche di inversione.
Non guardare continuamente le operazioni, l'osservazione dei micromovimenti alimenta i mostri dell'insicurezza.
Mantieni la tua idea.
Da un'operazione aspettati quello che ti può dare non quello che ti serve.
Grandi aspettative, grandi delusioni.
Non fare operazioni per recuperare operazioni.
Sii paziente, le cose che devono accadere accadranno ma non al momento che decidi tu.
Non vedere quello che cerchi ma osserva quello che è.
Pensa da trader, guarda come un bimbo.
Rispetta il mercato, rispetta le tue regole, serio ma non serioso, divertiti.
Yessss mio Yoda, sono carico, gasato a manetta, " la forza forte scorre in me ".
Adesso che conosco i dieci comandamenti Jedi segreti spacco tutto ...alla fine era facile!!!
No, per niente.
Come no? Se sai le cose giuste fai la cosa giusta!
Tu fumi?
Si
Sai che fumare fa male?
Si
Bene, sei sul pezzo...vai a tradare.