Vitalik Buterin Rivoluziona Ethereum: 'The Purge'Vitalik Buterin, co-fondatore di Ethereum, ha proposto una nuova iniziativa chiamata "The Purge" per snellire il protocollo e migliorare l’efficienza della rete. Questo piano ambizioso mira a risolvere problemi significativi che attualmente ostacolano l’accesso alla rete, specialmente per i nuovi nodi, e rendono l’infrastruttura complessa e onerosa da gestire. L'obiettivo principale è ridurre i dati memorizzati, semplificare il protocollo e aumentare la partecipazione alla rete, creando un Ethereum più efficiente e accessibile.La soluzione proposta da Buterin consiste nella riduzione dei requisiti di storage e nell'introduzione di un sistema di verifica “stateless”. Con la verifica stateless, i nodi potranno validare i blocchi senza dover archiviare enormi quantità di dati, rendendo Ethereum meno dipendente dall’hardware pesante.
I vantaggi attesi da "The Purge" sono molteplici e potrebbero cambiare in modo radicale la rete Ethereum. Con un protocollo più snello, la rete potrebbe risultare più performante e meno costosa da mantenere. Inoltre, i requisiti ridotti per partecipare potrebbero incentivare una partecipazione più ampia, rendendo Ethereum accessibile anche a chi non dispone di infrastrutture hardware sofisticate. Questo, a sua volta, favorirebbe una maggiore decentralizzazione, uno degli ideali fondanti delle blockchain.
Oltre l'analisi tecnica
IMPORTANTE Macroeconomia: qual è la bilancia commerciale?IMPORTANTE Macroeconomia: qual è la bilancia commerciale?
La bilancia commerciale è un importante indicatore economico che può avere un’influenza significativa sui mercati azionari.
Ecco una semplice spiegazione di questo concetto e del suo potenziale impatto:
Qual è la bilancia commerciale?
La bilancia commerciale rappresenta la differenza tra il valore delle esportazioni e delle importazioni di un paese in un dato periodo.
In altre parole:
-Se un paese esporta più di quanto importa, la sua bilancia commerciale è in surplus (positivo).
-Se un paese importa più di quanto esporta, la sua bilancia commerciale è in deficit (negativa).
Impatto sui mercati azionari
L’influenza della bilancia commerciale sui mercati azionari può variare a seconda che sia in surplus o in deficit:
Bilancia commerciale in eccesso
Un surplus commerciale può generalmente avere un impatto positivo sui mercati azionari:
-Indica una forte competitività delle aziende nazionali sui mercati internazionali.
-Ciò può rafforzare il valore della valuta nazionale, che può attrarre investitori stranieri.
-Le aziende esportatrici possono vedere aumentare il valore delle loro azioni.
Bilancia commerciale in deficit
Un deficit commerciale può avere un impatto negativo sui mercati azionari:
-Può indicare una debolezza dell'economia nazionale o una perdita di competitività.
-Ciò può indebolire la valuta nazionale, scoraggiando gli investitori stranieri.
-Le azioni delle società dipendenti dalle importazioni potrebbero essere influenzate negativamente.
Sfumature importanti
È fondamentale notare che l’impatto della bilancia commerciale sui mercati azionari non è sempre diretto o prevedibile:
-Contesto economico generale: altri fattori economici possono attenuare o amplificare l'effetto della bilancia commerciale.
-Percezione degli investitori: la reazione dei mercati dipende spesso da come gli investitori interpretano i dati della bilancia commerciale rispetto alle loro aspettative.
-Settori specifici: alcuni settori possono essere più colpiti di altri dalle variazioni della bilancia commerciale.
In conclusione, sebbene la bilancia commerciale sia un indicatore importante, la sua influenza sui mercati azionari deve essere considerata nel contesto più ampio dell’economia e del sentiment degli investitori.
Iniezione di Liquidità della Banca Centrale CineseLa recente decisione della Banca Centrale Cinese di iniettare una delle maggiori quantità di liquidità dai tempi della pandemia rappresenta un segnale forte per i mercati globali. Questa mossa è parte della strategia della Cina per stimolare la propria economia, rafforzando il credito e mantenendo la stabilità finanziaria interna. Nonostante la banca non abbia specificato le tempistiche per eventuali tagli ai tassi di interesse, è probabile che questi avvengano nell'ultimo trimestre dell'anno, seguendo una pratica consolidata.
Sul fronte del mercato azionario, tuttavia, ci troviamo di fronte a due forze contrastanti. Da un lato, c'è la pressione ribassista causata da fondi occidentali che sembrano avere posizioni corte sui titoli cinesi, contribuendo a una manipolazione del mercato. Questo tipo di operazioni può causare volatilità e ulteriori ribassi nei titoli cinesi, specialmente nelle borse locali.
Dall'altro lato, c'è una crescente domanda di titoli cinesi da parte degli investitori nei mercati azionari occidentali, dove molte aziende cinesi sono quotate. La corsa agli acquisti di questi titoli sembra contrastare le pressioni ribassiste, creando un dinamico scontro tra venditori e compratori, il cui esito sarà fondamentale per capire la direzione futura del mercato.
Crollo del Nikkei e USD/JPYIl crollo del Nikkei e la discesa del cambio USD/JPY evidenziano una chiara correlazione, segnalando potenziali turbolenze non solo per l’economia giapponese, ma anche per i mercati globali, compresi gli Stati Uniti. Sebbene al momento gli indici statunitensi non sembrino essere stati influenzati in maniera diretta, è importante tenere d’occhio le dinamiche di mercato, poiché potrebbero innescare fenomeni più ampi, tra cui un ritorno del rischio di carry trade e un deleverage delle posizioni su azioni USA.
Il carry trade è una strategia d'investimento che sfrutta le differenze nei tassi di interesse tra diverse valute. Gli investitori prendono in prestito denaro a tassi bassi (come in Giappone) per investirlo in asset più redditizi, come le azioni statunitensi. Tuttavia, il crollo del Nikkei e il deprezzamento dello yen rispetto al dollaro potrebbero spingere gli investitori a ridurre tali posizioni, causando un effetto a catena sui mercati globali.
Il deleverage, ovvero la riduzione dell'esposizione al rischio, potrebbe verificarsi qualora gli investitori decidessero di liquidare posizioni su asset rischiosi, come le azioni USA, per evitare ulteriori perdite o per ribilanciare i portafogli. Questo tipo di reazione potrebbe amplificare la volatilità nei mercati e portare a correzioni significative, soprattutto se accompagnata da una contrazione della liquidità o da un aumento dell'incertezza globale.Il crollo del Nikkei e la discesa del cambio USD/JPY evidenziano una chiara correlazione, segnalando potenziali turbolenze non solo per l’economia giapponese, ma anche per i mercati globali, compresi gli Stati Uniti. Sebbene al momento gli indici statunitensi non sembrino essere stati influenzati in maniera diretta, è importante tenere d’occhio le dinamiche di mercato, poiché potrebbero innescare fenomeni più ampi, tra cui un ritorno del rischio di carry trade e un deleverage delle posizioni su azioni USA.
Il carry trade è una strategia d'investimento che sfrutta le differenze nei tassi di interesse tra diverse valute. Gli investitori prendono in prestito denaro a tassi bassi (come in Giappone) per investirlo in asset più redditizi, come le azioni statunitensi. Tuttavia, il crollo del Nikkei e il deprezzamento dello yen rispetto al dollaro potrebbero spingere gli investitori a ridurre tali posizioni, causando un effetto a catena sui mercati globali.
Il deleverage, ovvero la riduzione dell'esposizione al rischio, potrebbe verificarsi qualora gli investitori decidessero di liquidare posizioni su asset rischiosi, come le azioni USA, per evitare ulteriori perdite o per ribilanciare i portafogli. Questo tipo di reazione potrebbe amplificare la volatilità nei mercati e portare a correzioni significative, soprattutto se accompagnata da una contrazione della liquidità o da un aumento dell'incertezza globale.
CRYPTO: Operazioni e spiegazioni per principianti.CRYPTO: Operazioni e spiegazioni per principianti.
Ecco una spiegazione dettagliata dei concetti chiave relativi alle criptovalute:
Criptovaluta
Le criptovalute sono valute digitali decentralizzate che utilizzano la crittografia per proteggere le transazioni. A differenza delle valute tradizionali, non sono emesse da un’autorità centrale come una banca.
Le principali caratteristiche delle criptovalute sono:
-Esistono solo in formato elettronico
-Le transazioni vengono effettuate direttamente tra gli utenti (peer-to-peer)
-Utilizzano la tecnologia blockchain per registrare le transazioni
-Il loro valore varia in base alla domanda e all'offerta
Blockchain
Blockchain è la tecnologia sottostante che consente alle criptovalute di funzionare.
Le sue caratteristiche principali sono:
-È un registro distribuito e decentralizzato che registra tutte le transazioni
-Ogni transazione forma un "blocco" che si aggiunge alla catena esistente
-I dati sono crittografati e impossibili da modificare una volta salvati
-Funziona senza un'autorità centrale grazie ad una rete di computer
Il dimezzamento
L'halving è un evento programmato che riguarda alcune criptovalute come Bitcoin.
Le sue caratteristiche principali sono:
-Dimezza la ricompensa data ai minatori per la creazione di nuovi blocchi
-Di solito si verifica ogni 4 anni circa (ogni 210.000 blocchi per Bitcoin)
-Il suo obiettivo è controllare l'inflazione riducendo gradualmente l'emissione di nuove quote
-Può avere un impatto sul prezzo della criptovaluta riducendone l'offerta
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I diversi tipi di angoli
Esistono diverse categorie di criptovalute:
Bitcoin: la prima e più famosa criptovaluta
Altcoin: tutte le criptovalute diverse da Bitcoin (ad esempio Ethereum, Litecoin)
Token: token creati su blockchain esistenti, spesso legati a progetti specifici
Stablecoin: criptovalute il cui valore è indicizzato a una valuta fiat o a un asset stabile
Memecoin: una criptovaluta che deriva da un meme di Internet o che trae origine da una caratteristica umoristica, ironica o da uno scherzo.
Ogni tipo di moneta ha le sue caratteristiche e i suoi usi, ma tutti si affidano alla tecnologia blockchain per operare in modo decentralizzato.
10 minuti fa
Commento
Ecco un elenco delle principali altcoin, memecoin e stablecoin da conoscere nel 2024:
Principali Altcoin:
-Ethereum (ETH)
-Cardano (ADA)
-Solana (SOL)
-Polkadot (DOT)
-Ripple (XRP)
-Litecoin (LTC)
-Collegamento (LINK)
-Poligono (MATIC)
-Valanga (AVAX)
-Tron (TRX)
Memecoin popolari:
-Dogecoin (DOGE)
-Shiba Inu (SHIB)
-Pepe (PEPE)
-Bonk (BONK)
-Libro dei Meme (BOME)
Principali stablecoin:
-Tether (USDT)
- Moneta USD (USDC)
-Frax (FRAX)
-Dai (DAI)
-VeroUSD (TUSD)
-Primo USD digitale (FDUSD)
-USD decentralizzato (USDD)
Gli “Altcoin” sono criptovalute alternative al Bitcoin, che spesso offrono funzionalità o casi d’uso specifici.
I "memecoin" sono criptovalute inizialmente create per scherzo ma che occasionalmente hanno guadagnato popolarità.
Gli “stablecoin” sono criptovalute progettate per mantenere un valore stabile, solitamente ancorato a una valuta fiat come il dollaro statunitense.
Ogni categoria ha le sue caratteristiche:
-Le principali altcoin spesso mirano a risolvere problemi specifici o a fornire piattaforme per lo sviluppo di applicazioni decentralizzate.
-I memecoin sono generalmente supportati dalla loro comunità e possono sperimentare un'elevata volatilità.
-Le stablecoin cercano di offrire la stabilità delle valute tradizionali pur mantenendo i vantaggi delle criptovalute.
È importante notare che il mercato delle criptovalute è molto dinamico e la popolarità e il valore di questi token possono variare rapidamente.
Oltre gli aspetti tecnici: il ruolo dei macro trend nel tradingQuando si parla di trading Forex, l'analisi tecnica spesso domina la conversazione. Grafici, indicatori e modelli di prezzo sono strumenti essenziali, ma raccontano solo una parte della storia. Per ottenere veramente una visione multidimensionale dei mercati Forex, è fondamentale guardare oltre gli aspetti tecnici e considerare il quadro più ampio, in particolare le tendenze macroeconomiche e gli eventi geopolitici.
In che modo le tendenze macroeconomiche globali influenzano i mercati Forex
Le coppie di valute non operano nel vuoto. Riflettono la salute relativa di intere economie, rendendo il mercato Forex altamente sensibile alle macro tendenze globali. I trader Forex possono incorporare questi fattori macro nelle loro strategie, utilizzandoli come guida per la direzione del mercato a lungo termine e per opportunità di trading nel breve termine.
Tassi di interesse e politiche della banca centrale: Le decisioni sui tassi di interesse sono forse il fattore macroeconomico singolarmente più importante che influenza i mercati Forex. Tassi di interesse più elevati in genere attraggono investimenti esteri, portando alla domanda per la valuta di quel paese, mentre tassi più bassi rendono la valuta meno attraente. I trader Forex seguono da vicino le riunioni delle banche centrali e le dichiarazioni di politica monetaria per anticipare i cambiamenti dei tassi di interesse.
Inflazione: L'inflazione è stata un tema caldo di recente e i livelli di inflazione influenzano in maniera diretta le politiche delle banche centrali. L’aumento dell’inflazione porta spesso a tassi di interesse più elevati poiché le banche centrali cercano di controllare gli aumenti dei prezzi.
Dati sulla crescita economica e sull'occupazione: Una forte crescita economica in genere porta a una valuta più forte, segnalando un'economia sana in grado di attrarre investimenti. I dati sull’occupazione, come il rapporto NFP (Non-Farm Payrolls) degli Stati Uniti, sono un indicatore chiave della salute economica. I numeri sull’occupazione migliori del previsto spesso portano ad un apprezzamento della valuta, poiché suggeriscono un’attività economica robusta.
Eventi geopolitici e tensioni globali: La stabilità politica e gli eventi geopolitici possono causare una significativa volatilità sui mercati. Elezioni, guerre commerciali, sanzioni e conflitti militari influenzano la fiducia degli investitori e la propensione al rischio, portando a bruschi movimenti nei mercati valutari.
Prezzi delle materie prime e valute delle materie prime: Alcune valute, note come "valute delle materie prime", sono strettamente correlate ai prezzi delle materie prime come petrolio, oro e prodotti agricoli. Il dollaro canadese (CAD), ad esempio, è molto sensibile ai prezzi del petrolio a causa delle significative esportazioni di petrolio del Canada. Allo stesso modo, il dollaro australiano (AUD) spesso segue il prezzo del ferro, una delle principali materie prime esportate in Australia.
Incorporare fattori macro nel trading Forex: esempi recenti
USD/JPY: liquidazione del carry trade sullo yen
Nei mesi di luglio e agosto 2024, lo yen giapponese (JPY) si è rafforzato di oltre il 10% rispetto al dollaro statunitense. Questo rapido apprezzamento è stato guidato dall’inaspettato aumento dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone, che ha innescato la liquidazione del carry trade dello yen, in cui gli investitori prendono a prestito a buon mercato in yen per finanziare investimenti ad alto rendimento altrove. Una volta liquidate queste operazioni, la domanda di yen è aumentata vertiginosamente, spingendo il valore più in alto e causando una significativa volatilità del cambio USD/JPY. I trader che avevano previsto l’aumento dei tassi e il successivo carry trade hanno capitalizzato i rapidi guadagni dello yen.
Grafico a candele giornaliero USD/JPY
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
GBP/USD: divergenza dei tassi di interesse
Quest’anno la sterlina britannica (GBP) ha guadagnato oltre il 4% rispetto al dollaro statunitense a causa delle divergenti politiche delle banche centrali. Mentre la Federal Reserve ha segnalato uno spostamento verso un taglio dei tassi, la Banca d’Inghilterra ha mantenuto un atteggiamento aggressivo con tassi di interesse più elevati per combattere l’inflazione persistente. Questa divergenza di tasso ha reso la sterlina più attraente per gli investitori in cerca di rendimento, spingendo il cambio GBP/USD al rialzo durante tutto l’anno.
Grafico a candele giornaliero GBP/USD
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
EUR/CAD: il calo dei prezzi del petrolio indebolisce il dollaro canadese
Da aprile a settembre 2024, i prezzi del petrolio greggio Brent sono crollati di oltre il 20% a causa del calo della domanda da parte della Cina e della prospettiva di un aumento dell’offerta. Di conseguenza, il dollaro canadese, strettamente legato al prezzo del petrolio, si è indebolito in modo significativo. Questa tendenza macro globale si riflette nella coppia EUR/CAD, che ha delineato un forte trend rialzista con l’indebolimento del dollaro canadese. I trader che seguono sia il mercato petrolifero che la coppia valutaria sono stati in grado di anticipare il calo del CAD e sfruttare la forza dell’EUR/CAD.
Grafici a candela giornalieri del greggio Brent rispetto a EUR/CAD
Le performance passate non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri
Conclusione
Mentre l’analisi tecnica fornisce preziose informazioni sull’azione dei prezzi e sul sentiment del mercato, la comprensione delle tendenze macroeconomiche globali consente ai trader Forex di aggiungere un ulteriore livello di sofisticazione alle loro strategie. Incorporando fattori macro come tassi di interesse, inflazione ed eventi geopolitici, i trader possono anticipare meglio le tendenze del mercato a lungo termine e migliorare le loro decisioni di trading a breve termine. Un approccio globale che bilancia sia l’analisi tecnica che quella macro offre ai trader una visione più chiara delle forze più ampie che modellano il mercato Forex.
Disclaimer: questo contenuto ha meramente uno scopo informativo e didattico. Le informazioni fornite non costituiscono un consiglio d'investimento né tengono conto delle circostanze finanziarie o degli obiettivi individuali di qualsiasi investitore. Qualsiasi informazione fornita in merito alle performance passate non costituisce un indicatore affidabile di risultati o performance future.
“Il presagio di Hindenburg”; aver previsto un crollo del mercato“Il presagio di Hindenburg” per aver previsto un crollo del mercato azionario.
“Il presagio di Hindenburg” è un indicatore tecnico nell’analisi finanziaria progettato per prevedere un potenziale calo significativo o un crollo del mercato azionario.
Ecco gli elementi principali da ricordare su questo indicatore:
Definizione e origine
Introdotto da Jim Miekka negli anni '90.
Prende il nome dal disastro del dirigibile Hindenburg nel 1937, a simboleggiare un disastro inaspettato.
Funzionamento
- Il presagio di Hindenburg viene attivato quando diverse condizioni vengono soddisfatte contemporaneamente su un mercato azionario:
- Un numero elevato di azioni che hanno raggiunto nuovi massimi e minimi di 52 settimane (in genere più del 2,2% delle azioni).
-Il numero di nuovi massimi non deve superare il doppio del numero di nuovi minimi.
- L'indice azionario deve avere una tendenza al rialzo (media mobile positiva a 50 giorni o 10 settimane).
-L'oscillatore McClellan (indicatore del sentiment) deve essere negativo.
Interpretazione
-Quando queste condizioni sono soddisfatte, il presagio suggerisce un’instabilità del mercato sottostante e un aumento del rischio di un significativo ribasso.
-Il segnale rimane attivo per 30 giorni di negoziazione.
Affidabilità
-L'indicatore riportava correttamente alcuni crolli storici, come quello del 1987.
-Tuttavia, la sua affidabilità è dibattuta perché produce anche molti falsi segnali.
Utilizzo
-Tipicamente utilizzato in aggiunta ad altre forme di analisi tecnica per confermare i segnali di vendita.
-I trader possono utilizzarlo per modificare le proprie posizioni o come avviso per un maggiore monitoraggio del mercato.
È importante notare che, come ogni indicatore tecnico, l’Hindenburg Omen non è infallibile e dovrebbe essere utilizzato con cautela, insieme ad altri strumenti di analisi.
Nelle foto seguenti è stata rilevata sul DOW JONES una Figura armonica "BLACK SWAN", foriera di un crollo del mercato azionario o di una forte correzione!
Espansione della Liquidità Globale e l'Ascesa di BitcoinIl recente punto di svolta nella politica monetaria americana sembra avere effetti di contagio anche su altre banche centrali in tutto il mondo. L'abbassamento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve ha spinto paesi come il Sud Africa, le Filippine e, probabilmente presto, anche l'India, a seguire una strategia simile. Questo fenomeno non è isolato, ma piuttosto un riflesso di una tendenza globale che sta portando a un'espansione della liquidità senza precedenti.
Le banche centrali, di fronte a pressioni economiche interne e alla necessità di stimolare la crescita, hanno scelto di abbassare i tassi di interesse per incentivare il credito e sostenere le economie nazionali. Tuttavia, questa manovra comporta anche una massiccia iniezione di liquidità nei mercati globali. La conseguenza principale è che la quantità di denaro in circolazione continua a crescere a ritmi sostenuti, superando di gran lunga le previsioni iniziali.
Etf sulle opzioni per BTCLa recente approvazione da parte della SEC (Securities and Exchange Commission) delle opzioni sull'ETF spot Bitcoin di BlackRock rappresenta un momento storico per l'integrazione delle criptovalute nei mercati finanziari tradizionali. Questo passo non solo segnala un'importante svolta nel mondo degli investimenti, ma apre nuove prospettive per gli investitori, consentendo strategie più complesse e flessibili.
L'approvazione dell'ETF iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock introduce sul mercato opzioni in stile americano, il che significa che gli investitori potranno esercitare queste opzioni in qualsiasi momento prima della scadenza. La particolarità di queste opzioni è che, una volta esercitate, comporteranno lo scambio di Bitcoin fisici, piuttosto che un semplice regolamento in contanti. Questa innovazione offre agli investitori un maggiore controllo sulla loro esposizione diretta a Bitcoin, migliorando al contempo la liquidità e la capacità di copertura delle loro posizioni.
L'Inflazione Rallenta in AmericaI dati più recenti sull'inflazione negli Stati Uniti indicano un rallentamento superiore alle aspettative, alimentando le speculazioni su un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve già a settembre.
I mercati finanziari stanno già scontando la possibilità di un taglio dei tassi, con un aumento delle aspettative che la Fed agirà per stimolare ulteriormente l'economia. Gli investitori stanno rivedendo le loro previsioni, spostandosi verso asset considerati più sicuri, in attesa di ulteriori indicazioni dalla Fed.
Il Lancio degli ETF su EthereumIl 23 luglio segna una data cruciale per il mondo delle criptovalute, con la CBOE che ha confermato il lancio degli ETF su Ethereum. Tra i principali protagonisti di questa iniziativa troviamo Franklin Templeton, 21Shares, Invesco, VanEck e Fidelity. Anche se non ancora ufficialmente annunciato, è previsto che gli ETF di Grayscale e BlackRock saranno introdotti nello stesso giorno. Il trading di questi nuovi ETF su Ethereum inizierà alle 15:30 ora italiana di martedì. Questo passo rappresenta un cambiamento significativo per Ethereum, aumentando la sua legittimità e attrattiva tra gli investitori istituzionali. Gli ETF potrebbero ampliare la base degli investitori, migliorare la liquidità e ridurre la volatilità, rendendo Ethereum più accessibile e sicuro per una più ampia gamma di investitori.
Un Cambio di Scenario EconomicoPer la prima volta dai tempi della pandemia di COVID-19, l'inflazione mensile al consumo negli Stati Uniti segna un andamento negativo. Il dollaro americano è in discesa quasi quotidiana, segnalando una diminuzione della fiducia nella valuta da parte degli investitori. Al contrario, il mercato obbligazionario americano sta mostrando una ripresa costante, riflettendo un aumento della domanda per i titoli di stato.
Attualmente, il tasso dei fondi federali si attesta tra il 5,25% e il 5,50%, un livello che rimane da troppo tempo ben al di sopra dei rendimenti dei titoli del Tesoro a due e a dieci anni, oggi compresi tra il 4,5% e il 4,2%. Questa discrepanza è insolita e indica un'anomalia nelle condizioni economiche.
Il Declino dell'Adozione dello Yuan CineseL'adozione dello yuan cinese da parte delle banche di tutto il mondo è in calo per l'ottavo trimestre consecutivo, tornando ai livelli minimi del 2020. Questa tendenza al ribasso riflette una serie di problematiche che affliggono la valuta cinese, influenzando la sua accettazione a livello internazionale.
-Controlli sui Capitali e Problemi di Convertibilità
Uno dei principali fattori che limitano l'adozione dello yuan è la rigida politica di controllo sui capitali adottata dalla Cina. Questi controlli, volti a prevenire flussi di capitali incontrollati in entrata e in uscita dal paese, rendono lo yuan meno attraente per le banche centrali che preferiscono valute facilmente convertibili.
-L'Uso Politico della Valuta
L'uso politico dello yuan, simile a quello del dollaro, non sembra pagare nel lungo termine. Storicamente, il dollaro statunitense ha subito pressioni e critiche per il suo utilizzo come strumento di politica estera. Tuttavia, ciò che spesso passa inosservato nei media è che lo yuan sta attraversando un percorso simile per le stesse ragioni. Nonostante i tentativi della Cina di promuovere lo yuan come alternativa al dollaro, le banche centrali globali rimangono caute.
La combinazione perfetta: Trump e taglio dei tassiDopo il disastroso risultato del dibattito televisivo di Biden, le probabilità di vittoria di quest'ultimo sono scese al 30%, mentre quelle di Trump sono aumentate al 60%. Allo stesso tempo, l'indice PCE e il PCE core dell'inflazione sono scesi al 2,6%, avvicinando sempre più il momento in cui la Fed potrebbe decidere di tagliare i tassi d'interesse. Questo dato è cruciale, poiché un calo dell'inflazione offre alla Federal Reserve maggiore spazio di manovra per stimolare l'economia riducendo il costo del denaro .Secondo le statistiche storiche, la combinazione di questi due fattori - la possibile vittoria di Trump e il taglio dei tassi da parte della Fed - punta l'indice su un settore ben preciso della borsa americana: le small cap. Questi titoli, rappresentati dall'indice Russell 2000, hanno storicamente registrato le migliori performance in periodi simili .Infatti, il settore delle small cap è quello che è salito di più quando Trump vinse le elezioni nel 2016. La politica economica di Trump, caratterizzata da tagli fiscali e deregulation, aveva favorito le piccole e medie imprese, che sono una componente significativa dell'indice Russell 2000.
Applicare una mentalità vincente al tradingCon l'inizio del torneo di tennis di Wimbledon questa settimana, sembra opportuno trarre ispirazione dal cosiddetto GOAT del tennis mondiale, Roger Federer, la cui saggezza trascende il campo di gioco.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
È solo un punto
In un discorso tenuto recentemente al Dartmouth College negli Stati Uniti, il 20 volte vincitore di una prova del Grande Slam ha affrontato temi della sua carriera di tennista che suoneranno familiari a chi cerca di affermarsi nel day trading:
“Ho vinto quasi l'80% dei 1.526 match di singolare che ho giocato nella mia carriera. Ebbene, vi faccio una domanda: quale percentuale di punti pensate abbia conquistato in quegli incontri? Solo il 54%. In pratica, anche i tennisti di alto livello vincono a malapena la metà dei punti giocati”.
Le sue parole, seppur attinenti al tennis, riecheggiano l'esperienza dei day trader di maggior successo, che riescono a conseguire profitti nell'80% dei giorni in cui fanno operazioni, ma il cui rapporto vittorie/sconfitte si attesta comunque intorno al 50%. Una percentuale elevata di insuccessi è una realtà ineluttabile, a cui però fanno fronte con resilienza e strategie.
“Quando perdi ogni secondo punto in media, impari a non rimuginare su ogni colpo… Quando giochi un punto, deve essere la cosa più importante del mondo, ma quando si è concluso, si è concluso. Questa mentalità è fondamentale perché ti permette di dare il massimo nel punto successivo e in quello dopo con intensità, brillantezza e concentrazione”.
La psicologia dei campioni
Alcuni aspetti dell’intervento di Federer in materia di tennis vanno dritti al cuore della psicologia del trading d'élite. Padroneggiare ogni operazione con intensità, brillantezza e concentrazione, senza farsi distrarre dai singoli risultati, è il percorso ideale verso il successo.
“Devi saper superare i momenti difficili… I migliori al mondo non sono tali perché vincono ogni punto, ma perché sono consapevoli che ne perderanno molti altri e hanno imparato a gestirli.”
Applicazioni pratiche della mentalità di Federer
Ecco alcuni pratici consigli per applicare la mentalità del campione al tuo trading:
Concentrati sul processo, non sul risultato: assicurati che il tuo piano di trading sia eseguito alla perfezione, piuttosto che soffermarti sugli esiti delle singole operazioni. Un simile approccio favorisce disciplina e coerenza, così da poter prendere decisioni fondate sulla logica e sulle strategie piuttosto che sulle emozioni.
Impara dalle sconfitte: i trader che sviluppano questa mentalità cercano di trasformare le sconfitte in opportunità per ottimizzare le proprie strategie e migliorare il processo decisionale.
Mantieni equilibrio emotivo: non consentire che le vittorie o le sconfitte indirizzino il tuo stato emotivo. Lo sviluppo di tecniche quali la pratica della presenza mentale o il ricorso ad annotazioni in un diario può aiutare a gestire lo stress e a tenere a bada le emozioni.
Persegui il miglioramento continuo: proprio come Federer ha costantemente evoluto il suo stile di tennis, anche nel trading occorre formarsi e adattarsi incessantemente.
Resilienza dinanzi a difficoltà: affinare la forza mentale per far fronte agli ostacoli che si frappongono lungo il cammino richiede del tempo. È opportuno sviluppare un sistema di supporto, magari affidandosi a tutor, community di trading o network privati, in modo da restare sempre motivati e resilienti.
Conclusioni
Anche se le similitudini tra trading e tennis sono circoscritte, è opportuno non sottovalutare le riflessioni di stampo psicologico di una vera leggenda. Adottando un approccio che mette al primo posto il processo, la resilienza e il miglioramento continuo, i trader avranno più frecce al loro arco per districarsi tra i meandri dei mercati con fiducia e disinvoltura.
Con Wimbledon in pieno svolgimento, è auspicabile che la saggezza di Federer sia fonte di ispirazione per affrontare il trading con la stessa intensità, concentrazione e acume strategico che contraddistinguono i campioni.
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
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Fondamentali Brillanti - Parte 5: checklist pre-operazioneBenvenuti alla quinta e ultima puntata della nostra serie “Fondamentali Brillanti”. In quest’ultima parte, illustriamo un’efficace checklist pre-operazione che può essere applicata a tutte le strategie di trading e su qualsiasi timeframe.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Checklist pre-operazione: la piattaforma per il successo
La nostra checklist pre-operazione prevede di porsi cinque semplici ma essenziali domande prima di investire nei mercati il denaro guadagnato duramente. Queste domande coprono le nozioni di base del trading ideale, soffermandosi sulla disciplina psicologica, sulla gestione del rischio e su quella delle operazioni.
1. L'operazione asseconda DAVVERO i tuoi parametri di ingresso?
Può sembrare un'ovvietà, ma prima di entrare in un’operazione è essenziale verificare più volte che l'operazione non trasgredisca i parametri di ingresso. Le montagne russe emotive del trading iniziano, il più delle volte, non appena prende forma un'idea di trading. È facile appassionarsi spasmodicamente a un'operazione che in realtà non asseconda il proprio piano di trading.
Esempio: pensiamo a un momentum trader che da settimane attende pazientemente che un titolo fuoriesca da un pattern a cuneo. Il piano di trading indica chiaramente che occorre attendere una chiusura al di sopra della zona di breakout sul grafico giornaliero prima di entrare. Il giorno in cui finalmente si verifica il breakout, si fa trascinare dall’entusiasmo e decide di ignorare i parametri di ingresso, “solo per questa volta”, perché il breakout sta progredendo in maniera spedita. Indipendentemente dall’esito, la mentalità del “solo per questa volta” impedisce di conseguire coerenza quando si fa trading.
Deduzioni chiave: un'attività di trading efficiente dipende dall'applicazione costante delle proprie competenze in merito a un ampio insieme di dati. Pertanto, assicurati di attenerti fedelmente ai parametri di ingresso prefissati quando effettui qualsiasi operazione.
2. Hai consultato il calendario economico?
Consulta sempre il calendario economico prima di entrare in un'operazione. Il calendario degli eventi in programma, quali la pubblicazione di report sugli utili o le dichiarazioni di politica monetaria delle banche centrali, può dar luogo a fasi di volatilità sostenuta. Sebbene alcune strategie possano far leva sulla volatilità, è imprescindibile avere consapevolezza degli eventi che potrebbero agitare i mercati per implementare un’efficace gestione del rischio.
Esempio: ipotizziamo di fare trading su EUR/USD. Senza aver consultato il calendario economico, potremmo essere all’oscuro di un'imminente seduta della BCE che potrebbe influenzare sensibilmente l’andamento della coppia, traducendosi in inattesa volatilità e potenziali perdite.
Deduzioni chiave: i trader navigati danno priorità alla gestione del rischio e non trascurano mai gli eventi economici in programma che potrebbero avere ripercussioni sulle loro operazioni.
3. Dove uscirai se ci hai visto male?
L'entusiasmo pre-operazione spesso ci porta a sottovalutare il fatto che potremmo aver preso un abbaglio. Se sai con esattezza dove uscire dal mercato se l'operazione non va per il verso giusto, sei già diversi passi avanti rispetto alla maggior parte dei trader retail.
Questa domanda si articola in due componenti:
A. Posizionamento dello stop: lo stop rappresenta un’invalicabile linea di demarcazione e andrebbe posizionato in modo tale da non ignorare il frastuono del mercato, così da accertare che la tesi iniziale alla base dell’operazione era errata.
B. Pattern disatteso: la seconda componente, più soggettiva, riguarda il fatto che potrebbe venir meno il pattern, ossia il catalizzatore alla base dell'operazione prima che il mercato raggiunga lo stop.
Esempio: Supponiamo che tu sia uno swing trader che acquista su un breakout da un canale discendente. Posizioni uno stop-loss al di sotto del minimo dello swing più vicino. Il mercato rompe al rialzo ma poi indietreggia al di sotto del canale discendente. Il pattern di breakout, che era il catalizzatore dell'operazione, è evaporato, ma l'operazione è ancora in corso. Attendi e speri che l'operazione inverta la rotta prima che si attivi lo stop impostato, oppure adotti un approccio proattivo e chiudi l'operazione non appena il pattern viene disatteso?
Deduzioni chiave: l'uscita in caso di sgretolamento del pattern prima dell'attivazione dello stop può contribuire a circoscrivere l’entità della perdita media e quindi ad aumentare il margine di trading.
4. Hai modificato la dimensione della tua posizione?
La coerenza nel dimensionamento delle posizioni è fondamentale per avere successo nel trading. Regola la dimensione della posizione in base alla tua strategia di gestione del rischio, sia che si tratti di importi monetari fissi per ciascuna operazione, sia che si tratti di una quota percentuale del saldo totale del tuo account.
Esempio: ipotizziamo che tu sia uno swing trader che impegna 100 Euro per operazione e che decida di piazzare uno stop-loss al di sotto di un rilevante minimo di swing. L'operazione A ha uno stop-loss di 100 punti, mentre l'operazione B ne ha uno di 50 punti. Per far sì che ogni operazione esibisca un uniforme rischio monetario di 100 Euro, si impegna 1 Euro per punto sull’operazione A e 2 Euro per punto sull’operazione B.
Deduzioni chiave: l'equa ponderazione delle operazioni assicura che il vantaggio competitivo sia applicato in modo costante nel tempo, indipendentemente dalle condizioni di mercato o dai risultati operativi.
5. Dove uscirai se ci hai visto bene?
Pianificare una strategia di uscita prima di entrare in un'operazione è fondamentale per ottenere rendimenti costanti dalla propria attività di trading. Evita di prendere decisioni impulsive influenzate dalle scariche di dopamina innescate dai profitti realizzati.
Esempio: apri una posizione short su Tesla (TSLA) dopo aver individuato un pattern ribassista testa e spalle. Prevedi di passare all’incasso non appena viene raggiunto un rilevante livello di supporto. Fissando questo obiettivo preventivamente, si resiste alla tentazione di uscire prematuramente se il titolo iniziasse a calare.
Deduzioni chiave: delinea la tua strategia take-profit, ovvero se uscire a livelli chiave di supporto/resistenza, se accontentarsi di profitti parziali o se ricorrere a trailing stop per garantirsi teoricamente ulteriori guadagni.
Conclusioni:
Prima di entrare in un'operazione, devi porti le seguenti cinque domande:
1. L'operazione asseconda DAVVERO i tuoi parametri di ingresso?
2. Hai consultato il calendario economico?
3. Dove uscirai se ci hai visto male?
4. Hai modificato la dimensione della tua posizione?
5. Dove uscirai se ci hai visto bene?
Queste semplici domande, se risposte in modo onesto e coerente, possono avere ricadute positive sulla tua attività di trading, indipendentemente dal tuo stile o dal livello di esperienza.
Grazie per aver seguito la nostra serie di “Fondamentali Brillanti”. Ci auguriamo che questi approfondimenti ti abbiano fornito gli strumenti e la dimestichezza di cui hai bisogno per ottimizzare le tue strategie di trading. Ricorda che avere disciplina nel trading è la chiave per conseguire successi duraturi. Buon trading!
Disclaimer: La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Aggiornamento sulla Politica Monetaria della Federal ReserveLa Federal Reserve (Fed) ha recentemente rilasciato un aggiornamento sulla sua politica monetaria. Ecco i punti salienti:
-Tassi di Interesse: La Fed ha deciso di mantenere i tassi di interesse nel range del 5,25%-5,50%.
-Inflazione: L’inflazione si è attenuata nell’ultimo anno ma rimane elevata, con modesti progressi verso l’obiettivo del 2%.
-Valutazione dei Dati: La Fed valuterà attentamente i dati in arrivo e l’evoluzione delle prospettive economiche.
-Riduzione dei Tassi: Non prevede di ridurre i tassi finché non avrà maggiore fiducia che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2%.
-Riduzione delle Partecipazioni: Continuerà a ridurre le partecipazioni in titoli del Tesoro, debito di agenzie e MBS.
-Voto del FOMC: Il Comitato Federale di Mercato Aperto (FOMC) ha votato all’unanimità per mantenere invariati i tassi sulle riserve delle banche al 5,4% e il tasso di riacquisto overnight al 5,5%.
Average True Range (ATR): una guida operativaCos'è l'Average True Range (ATR)?
L'Average True Range (ATR) è un indicatore tecnico sviluppato da J. Welles Wilder nel suo libro "New Concepts in Technical Trading Systems". L'ATR misura la volatilità di un asset finanziario, indicando quanto il prezzo di uno strumento tende a variare in un determinato periodo di tempo.
L’ATR tuttavia non fornisce indicazioni sulla direzione del prezzo, ma esclusivamente sulla volatilità.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore . Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Calcolo dell'ATR
Ormai qualunque piattaforma di trading implementa l’ATR ed è sufficiente applicare l’indicatore ad un qualsiasi grafico per ottenere in modo automatico e veloce il calcolo del suo valore.
Per questo motivo potrebbe anche sembrare superfluo vedere come questo algoritmo sia calcolato ma non siamo dello stesso avviso. Infatti è opinione comune che l’ATR sia una semplice media del range dei prezzi sul time frame considerato ma non è così.
L'ATR infatti si calcola seguendo i seguenti passaggi:
1) True Range (TR): Anzitutto si determina il True Range per ogni periodo, che è il massimo tra i seguenti valori:
La differenza tra il massimo corrente e il minimo corrente.
La differenza tra il massimo corrente e la chiusura precedente.
La differenza tra il minimo corrente e la chiusura precedente.
2) Media Mobile Semplice del True Range (ATR) : Successivamente si calcola la media mobile semplice del True Range su un determinato numero di periodi, tipicamente sulle piattaforme di trading troverete di default 14 periodi.
Utilizzo dell'ATR nel Trading
1. Determinazione della Volatilità
L'ATR è principalmente usato per determinare la volatilità di un asset finanziario. E’ intuitivo che un ATR alto indichi alta volatilità, mentre un ATR basso significhi bassa volatilità.
Prestare attenzione al valore dell’ATR può essere di grande utilità per il trader per adattare le loro strategie di trading alle condizioni del mercato. Ad esempio potremmo decidere di non operare in condizioni di bassa volatilità o viceversa, in relazione al tipo di strategia adottata. Ancora potremmo adattare l’ampiezza dello stop loss così come del target della nostra operazione alle condizioni attuali di volatilità dello strumento considerato.
Vediamo meglio nel dettaglio come sfruttare i valori dell’ATR.
2. Filtrare i Segnali di Trading
L'ATR può essere usato per evitare di entrare nel mercato in periodi di bassa volatilità. I trader possono decidere di aprire operazioni solo quando l'ATR supera una certa soglia.
Non esiste un valore valido per tutte le occasioni ed è opportuno ottenere tale valore calcolando opportunamente l’ATR facendo una statistica sui risultati ottenibili sullo strumento considerato e sul time frame utilizzato.
3. Impostazione degli Stop-Loss
L'ATR può anche essere utilizzato per impostare gli stop-loss in modo da tenere conto della volatilità del mercato. Ad esempio, uno dei metodi maggiormente utilizzati è quello di impostare uno stop-loss a una distanza di 1.5 volte l'ATR dal prezzo di ingresso. Esistono ovviamente metodi più sofisticati come quello di sottrarre dal calcolo precedente la distanza già percorsa dal prezzo tra il massimo e il minimo nel momento in cui si apre la posizione e piazzare lo stop tenendo conto anche di questo range (da sottrarre all’1,5 ATR).
4. Impostazione dei Target
La stessa tecnica può essere utilizzata per posizionare il target. Naturalmente maggiore è la volatilità più ampio dovrà essere lo stop loss ma allo stesso tempo anche il target atteso potrà essere maggiormente ambizioso.
Esempi Pratici
Esempio 1: Calcolo dell'ATR
Supponiamo di avere i seguenti dati per un asset su un periodo di 5 giorni:
Giorno 1
Massimo: 50
Minimo: 45
Chiusura: 48
Giorno 2
Massimo: 52
Minimo: 46
Chiusura: 50
Giorno 3
Massimo: 55
Minimo: 49
Chiusura: 53
Giorno 4
Massimo: 54
Minimo: 48
Chiusura: 52
Giorno 5
Massimo: 56
Minimo: 50
Chiusura: 55
Calcoliamo il TR per ciascun giorno:
Giorno 1: TR = 50 - 45 = 5
Giorno 2: TR = max(52 - 46, 52 - 48, 50 - 46) = 6
Giorno 3: TR = max(55 - 49, 55 - 50, 53 - 46) = 6
Giorno 4: TR = max(54 - 48, 54 - 53, 52 - 49) = 6
Giorno 5: TR = max(56 - 50, 56 - 52, 55 - 48) = 6
ATR = (5 + 6 + 6 + 6 + 6) / 5 = 5.8
Esempio 2: Uso dell'ATR per uno Stop-Loss
Supponiamo che tu abbia acquistato un'azione a 100 euro e l'ATR a 14 periodi sia 2. Se desideri impostare uno stop-loss a 1.5 volte l'ATR, lo posizionerai a:
100 - (1.5 * 2) = 100 - 3 = 97 euro
Lascio a voi come esercizio (davvero semplice) calcolare l’eventuale target.
Naturalmente queste tecniche possono indifferentemente essere applicate su qualunque strumento finanziario indipendentemente dal time frame considerato.
Vediamo un esempio di ATR applicato all’indice Dax su time frame 4 ore:
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
In un caso come quello rappresentato abbiamo un ATR di circa 74 punti, dunque il valore da impostare per uno stop loss che tenga conto della volatilità dello strumento sarebbe da calcolare come segue:
1,5 * ATR = 1,5 * 74 = 111 punti
Considerazioni finali
L’utilizzo di questo indicatore non mette al riparo da stop loss e non garantisce di raggiungere i target con il calcolo che abbiamo visto ma è sicuramente un modo per costruirsi un metodo di gestione della posizione che tenga conto delle diverse condizioni di mercato a tal punto, come non abbiamo mancato di sottolineare, da poter anche funzionare da filtro per l’apertura delle posizioni, evitando al trader di operare al di sotto o al disopra di valori predefiniti dell’indicatore.
La finalità del presente articolo è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio. Qualsiasi informazione che possa essere intesa come “ricerca di investimento” non è stata preparata in conformità ai requisiti legali stabiliti per promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e dunque deve essere considerata comunicazione di marketing.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore . Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Gestione delle operazioni: vincere la paura di subire perditeIn fatto di efficace gestione delle operazioni, sconfiggere la paura di perdere denaro può rivelarsi uno degli ostacoli più ardui. Analizziamo le strategie per far fronte a questa difficoltà senza timori.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 75 % di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Due verità e una bugia
Quale delle tre affermazioni seguenti ritieni sia non vera?
A: Un’attività di trading redditizia presuppone il conseguimento di una coerenza comportamentale.
B: Un’attività di trading redditizia è fondamentalmente correlata al P/L (rapporto tra profitto e perdite).
C: Un’attività di trading redditizia è possibile solo concentrandosi in modo ossessivo sul P/L.
A è una verità intrinseca del trading. La coerenza nel modo in cui si gestisce attivamente il rischio è fondamentale per individuare e acquisire un vantaggio competitivo nel trading.
Ma anche B è vera. Chiunque affermi che un’attività di trading redditizia non è fondamentalmente correlata al P/L sta probabilmente cercando di gettare fumo negli occhi!
C è una menzogna. C'è la deduzione che la maggior parte dei trader fa partendo dalle verità intrinseche di A e B. Ma è assai improbabile che si riesca ad avere successo nel trading concentrandosi in modo ossessivo sul P/L, perché ciò rappresenta un ostacolo rilevante per A, ossia la capacità di conseguire la coerenza comportamentale.
È fondamentale comprendere che, per superare la paura di subire perdite, è necessario non focalizzarsi esclusivamente sul P&L ma piuttosto sulla coerenza comportamentale.
Conseguire la coerenza: 2 componenti indispensabili
1. Avere un esaustivo piano di trading:
Prima di iniziare a operare, è fondamentale disporre di un piano di trading ben congegnato e che non si abbia alcuna remora nell’attenersi ad esso. Il piano di trading deve coprire tutti gli aspetti dell’attività di trading, tra cui la selezione, l'esecuzione e la gestione delle operazioni.
2. Standardizzare il rischio delle operazioni:
La gestione del rischio è imprescindibile per fare trading in maniera efficace. La standardizzazione del rischio delle operazioni aiuta a tutelare il capitale e a restare concentrati sull’esecuzione del proprio piano di trading.
Occorre stabilire la percentuale massima del capitale di trading che si è disposti a rischiare su una singola operazione. Tale percentuale può essere, ad esempio, l'1% o il 2% del saldo totale disponibile sull'account.
Va poi calcolata l’entità della posizione per ciascuna operazione a seconda della percentuale di rischio prefissata e della distanza dal livello di stop-loss impostato. Ciò consentirà di esibire un livello di rischio coerente per le varie operazioni, indipendentemente dalla volatilità o dalle condizioni di mercato.
Occhio al risultato:
Dopo ogni operazione, è fondamentale valutare la propria performance in maniera oggettiva. Ecco come fare i calcoli e monitorare i propri progressi:
Valutare i criteri di entrata: Occorre analizzare se l'operazione ha soddisfatto i criteri di entrata delineati nel piano di trading. Le condizioni di mercato si sono allineate con la strategia di trading? L’ingresso nell'operazione è avvenuto al livello ottimale di prezzo?
Valutare l'esecuzione dell'operazione: È opportuno soffermarsi sull'esecuzione durante l'operazione. Ci si è attenuti alle regole di entrata e di uscita prefissate? L'operazione è stata eseguita assecondando il piano o si è deviato dalla strategia posta in essere?
Attenersi al piano di gestione operativa: È necessario stimare il livello di conformità al piano di gestione delle operazioni. Sono stati rispettati i livelli di stop-loss e take-profit? La dimensione della posizione o la strategia di gestione del rischio sono state riviste in funzione dell'evoluzione dell'operazione?
Va quindi assegnato un punteggio (+1 o -1) a ciascuno di questi criteri dopo ogni operazione per monitorare la coerenza e l’aderenza al piano di trading.
Gratificazioni: lo scimpanzé si merita una carota
Pochissime cose possono replicare lo sballo da dopamina dato da un profitto, e pochissime sono equiparabili alla batosta di subire rapide perdite di denaro. Il nostro cervello di primate sale in auge quando siamo sulle montagne russe del trading, ma ci impedisce di conseguire la coerenza comportamentale, ovvero di applicare lo stesso grado di focus e di gestione del rischio dopo una serie di sconfitte e di vittorie.
Un aspetto chiave per vincere la paura di subire perdite è quello di sapere quando è opportuno dare un’occhiata al P/L e autogratificarsi per l'adozione di comportamenti che potrebbero tradursi in profitti in futuro. Ecco alcuni esempi di gratificazione:
Dopo 10 operazioni: Se i risultati sono positivi dopo ciascun gruppo di 10 operazioni, concedersi qualcosa di sostanzioso, come un'attività ricreativa, un hobby o un regalo.
Dopo 30 operazioni: Fermarsi un attimo per riflettere e valutare la performance complessiva. Dare uno sguardo al tabellone principale, ossia il computo dei profitti e delle perdite, per capire se si stanno facendo passi avanti verso gli obiettivi di trading.
Non dimenticare mai che lo scopo è quello di perseguire disciplina, coerenza e resilienza nel proprio approccio al trading. Vanno festeggiati i successi, imparando al contempo dagli errori commessi per perfezionare continuamente le proprie capacità operative e diventare trader sempre più esperti.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 75 % di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Come gestire una posizione in qualsiasi condizioneOggi parleremo di qualcosa di molto importante la gestione di una posizione.sono utili gli stop Loss vanno sempre usati? Procederò in maniera molto sintetica ma credo efficace.
Velocemente cosa sono gli stop Loss? Lo stop Loss è una strategia che permette di limitare le perdite ad esempio si stabilisce che posso al massimo perdere il 2% su un'operazione oppure un limite di tot euro ad esempio 10 €
Può essere efficace utilizzare questo sistema ? Da tante simulazioni e operazioni vere mi sono reso conto che spesso e volentieri lo stop Loss introduce a perdite piccole ma continue e non solo; in borsa ci sono i famosi cacciatori di stop Loss in pratica spesso volentieri il mercato tende ad arrivare a certi livelli dove tutti mettono questi stop Los ,scattano e poi magari la chiusura di borsa il prezzo torna su e chi ha messo lo stop Loss rimane fregato
Ricordo anni fa su Amazon lo comprai su supporto misi lo stop Loss sotto il supporto e oltre il minimo nonostante ciò becco lo stop Loss e la sera in chiusura il prezzo torna sul supporto che avevo impostato persi così 3-4 euro pochi ma moltiplicato per tutte le operazioni cominciano essere cifre quindi quando affrontare lo stop Loss? per la mia esperienza solo nelle posizioni ribassiste perché il mercato negli anni e col tempo tende comunque ad essere positivo e comunque lo stop Loss deve essere piuttosto ampio perché ci sono escursioni intraday a volte forti
Di fatto io non utilizzo lo stop Loss tranne rari casi e come già detto con ampio margine preferisco utilizzare altre tecniche che ora indicherò
Invece utilizzo spesso lo stop profit ossia la volta che sono in guadagno per non trasformare questo in una perdita introduco gli stop profit se poi il titolo corre credo che sia ancora meglio mettere il cosiddetto trailing stop sorta di stop profit dinamico che ricalcola in continuazione quando chiudere la posizione ossia se io guadagno un euro e introduco uno scarto di 0,30 € quando il titolo arriverà a 1,50 € questi 0,30 € faranno sì che in caso di ripiegamento a 1,20 € chiude la posizione: è quello che mi è successo oggi quando c'è stato uno Spike e ho chiuso delle posizioni su indice ma tutto ciò con un buon guadagno che ho raccolto in questi giorni.
Cosa succede se abbiamo un guadagno interessante? Non è male, in caso di piccole correzioni ,incrementare la posizione, naturalmente è necessario che ci sia in partenza un certo guadagno intendendo un minimo del 3-4% quindi ho mediato al rialzo .
Esiste anche la possibilità di mediare a ribasso a certe condizioni però che ora illustrerò con esempio pratico:
Diversi giorni fa acquistai il titolo Stellantis (tra l'altro non era neanche in posizione giusta per l'algoritmo che io utilizzo) sta di fatto che dopo l'acquisto il titolo andato giù del 15% non aveva lo stop Loss ma non è stato un problema!
Il trucco se vogliamo chiamarlo è quello di acquistare bassi quantitativi iniziali ma soprattutto attendere il momento preciso per fare la media ed è quello che ho fatto: il titolo infatti ha creato una divergenza positiva quando andava giù questo era segno che il rialzo era imminente e in quel momento io ho mediato il resto è storia recente in questi giorni il titolo Stellantis ha recuperato buona parte della perdita e ho chiuso la posizione di fatto in parità (anzi un microscopico guadagno) senza rimetterci niente neanche lo stop Loss perché però questo sistema possa funzionare È necessario evitare titoli veramente cattivi e soprattutto avere la grossa pazienza di attendere il momento giusto per entrare solo e soltanto quando arriva il segnale di acquisto posso dire che moltissime operazioni che sembravano un disastro sono arrivato a perdere il 40% per esempio su Tesla e altri titoli con questo sistema sono riuscito a chiudere la posizione talvolta anche in guadagno o al massimo in pari: il punto è che per fare questo bisogna prendere piccoli lotti a meno che uno non abbia tantissimi soldi da investire di fatto se abbiamo ad esempio a disposizione 10.000 € è bene non spendere oltre i 1000 anche meno proprio per gestire queste posizioni di emergenza.
Per quanto riguarda l'indice statisticamente è sempre andato su si potrebbe anche anziché utilizzare il sistema di acquisto solo per l'indice SP 500 ad esempio acquistarlo ogni 25% di perdita con due posizioni sul 25% quattro posizioni su 50 e otto posizioni sul 75% di fatto negli ultimi settant'anni solo una volta l'indice ha perso oltre il 75% nel momento che c'è stato il rialzo sei una tenuta le posizioni ha fatto una fortuna naturalmente poche persone possono permettersi di avere i contratti con un certo numero così però grazie addio esistono anche gli ETF che possono essere utili. Un esempio è oggi scattato lo stop profit su 4 ETF mi sonoportato il guadagno a casa ma ho subito ripreso 1 contratto (viste tra l'altro le condizioni attuali di mercato) . Anche in caso di repentini ribassi non è problema poi mediare...
Altro aspetto importante quando siamo in guadagno bisogna essere sempre vigili perché questo potrebbe velocemente trasformarsi in perdita ecco perché un trailing stop O stop profit sono fondamentali vediamo quello che è successo con il titolo Ferrari che aveva acquistato.
il 3 maggio scattò il segnale di acquisto su Ferrari
Il giorno dopo a 397 euro comprai il secondo lotto (la media del prezzo di acquisto era 398 euro
Il 7 maggio partì alla grande la mattina ero in. guadagno e fissai subito il trailing stop e meno male! Chiusi le posizioni a 403 quindi circa 10 euro di guadagno pochi direte voi ma il seguito della giornata fu un disastro! il titolo chiuse a 379 e a oggi non ha più toccato i valori che avevo acquistato... REGOLA mai trasformare un guadagno in una perdita! Vero il famoso detto vendi guadagna e pentiti !!!
L’Equilibrio della Fed tra Liquidità e Crescita EconomicaIn passato, la Fed ha spesso tagliato i tassi di interesse durante periodi di recessione economica. Questo è stato fatto per stimolare la crescita e prevenire una spirale discendente. Tuttavia, nel nostro caso attuale, i tagli dei tassi sono mirati a risolvere problemi di liquidità e debito governativo.
Quando la Fed taglia i tassi di interesse mentre l’economia è in crescita, spesso si verifica un boom dei mercati finanziari. Gli investitori vedono i tassi più bassi come un’opportunità per ottenere rendimenti migliori rispetto ai titoli di stato o ai conti bancari. Di conseguenza, spostano i loro investimenti verso azioni e altri strumenti finanziari, spingendo al rialzo i prezzi delle azioni.