Tecnica di PA (Parte 1) Un altro studio che ho fatto, alcuni mesi fa, è su una tecnica di Price Action, con grafico pulito, non si applica nulla al grafico, noi valutiamo solamente l'azione del prezzo presumendo che abbiamo le conoscenze base di cosa muove una valuta, (nel mio caso),ma in generale un indice, una commodity, insomma un qualsiasi strumento finanziario. Per essere ancor più chiaro, domanda ed offerta, di chi li muove e le motivazioni per cui spostano un prezzo.
Ho studiato questa tecnica, ma non reciterò a memoria o fedelmente il testo, in quanto, come tutto quel che si applica allo studio dei grafici, ti offre delle linee base, poi il soggetto modella la tecnica creando il giusto abito da indossare per sentirsi a proprio agio, quindi la condivido con la comunità secondo la mia applicazione ed in base a quanto ho assimilato. E' una comunissima tecnica di Market profile, modificata ad una personale operatività, quindi volendo, non è la scoperta dell''acqua calda, dopo questa premessa veniamo al dunque.
Come mio classico, applico tutte tecniche di trading, che hanno a che fare esclusivamente con l'analisi tecnica, ripeto allo sfinimento la mia convinzione: "il prezzo sconta tutta l'analisi fondamentale". L'analisi fondamentale non serve a chi specula, ma come dimostrerò in questa tecnica, viene usata dai compratori e venditori per muovere il prezzo sul mercato a seconda delle situazioni che si evolvono, NOI NON MUOVIAMO IL PREZZO. I compratori ovviamente sono le banche, i fondi d'investimento, le grandi istituzioni. Quando loro entrano a mercato e decidono di muovere il prezzo, vediamo l'azione del prezzo e noi dobbiamo diventare bravi il più possibile nel seguirlo correttamente. Inoltre sia compratori che venditori, quando avviene un cambiamento di area di valore del prezzo, sono d'accordo su una quotazione che verrà raggiunta, questo è la ragione per la quale nello spostamento non vi è forte resistenza.
Era doveroso dare anche questa lettura del movimento da me inteso, per spiegare perché valuto solo la parte tecnica.
Per non farvi perdere ulteriore tempo, appurato che applicando la fondamentale, parte di questi lettori ha già abbandonato la lettura, aggiungo che per applicare questa tecnica serve una forte natura analitica e discrezionale per nulla superficiale. Detto questo io l'ho testata sul grafico in real, non in backtest, assicurandovi che nelle ore classiche di trading, dalle 09.00 alle 17.00 ha le sue ragioni, molto valide. Per chi, come me, lavora molto con ordini pendenti, perde quasi totalmente, la sua validità.
Come vedete sul grafico, ho tracciato con dei rettangoli, le aree del valore. Non vi è una regola precisa se non quella di trovare le aree ove il prezzo ha una grossa concentrazione, bisogna concentrare l'area ove c'è la maggior parte del movimento del prezzo, escludendo gli eccessi, andremo a vedere l'utilità di lettura degli eccessi a breve. Vi basti sapere che sono aree ove i compratori o i venditori vedono opportunità d'ingresso, non valutandole come giusto prezzo quindi riportandolo nell'area del valore che al momento ritengono giusto. Mentre, come ho scritto, l'area del valore è ove sia venditori che compratori ritengono in quel momento che il prezzo sia giusto. Inutile dire che è la parte ove il prezzo soggiorna più tempo nei mercati, cioè la fase laterale.
All'interno dell'area di valore, avviene il processo che tutti conosciamo, una sorta di equilibrio fra chi compra e chi vende, quando l'offerta supera la domanda il prezzo scende e viceversa, il processo si ripete fino a quando il compratore o il venditore diventa dominante. L'area del valore più è grande e più importante, come andremo a vedere, essa ci fornisce varie letture durante la nostra attività quotidiana di trading, ci indica supporti e resistenze, ma anche i volumi. Questo excursus è, per chi come me, trada il Forex, il Forex non ha uno scambio centralizzato, quindi i volumi forniti dalla nostra piattaforma sono quelli inerenti al Broker, l'area di valore ci fornisce un importante indicazione dei volumi e, come dicevo, più è grande, più importanti sono i volumi, che, come saprete, hanno una grandissima valenza PER TUTTI in tutti i tipi di trading, per valutare gli ingressi. Ho messo a lato del grafico l'istogramma che rende, per quanto possibile, l'idea.
Adesso riprendiamo il discorso sugli eccessi di prezzo. Sintetizzando ma rendendo bene l'idea dell'interpretazione che dobbiamo dare a questi movimenti fuori dall'area del valore, l'eccesso ci dona la lettura di dove compratori e venditori hanno piazzato i loro ordini di vendita o di compera. Se ci sono più barre sarà un eccesso meno forte, ma se c'è una spike importante, unica, sicuramente vorrà dire che il prezzo è stato fortemente respinto all'interno dell'area di valore, quindi una compera o vendita importante per respingere il prezzo, tradotto forte resistenza e/o supporto indicata dall'eccesso di prezzo. Li ho evidenziati con dei cerchi nel grafico. Essi ci saranno di grande aiuto nelle decisioni future andando a riprendere quei livelli.
All'interno dell'area del valore sono andato a individuare, con delle trendline bianche il prezzo di controllo, se volete un focus del giusto valore del prezzo, esso, sempre discrezionalmente, lo individuerete nel punto ove il prezzo passa il maggior tempo, se avrete difficoltà ad individuarlo sul vostro time frame, basterà scendere di TF e se ancora avrete bisogno scenderete ancora di TF per trovarlo. Immaginatelo come una calamità, il punto ove il prezzo viene sempre attratto, come dicevo il punto dove esso passa il maggior tempo all'interno dell'area di valore. Vedetelo come un supporto e resistenza del prezzo all'interno dell'area di valore, semmai ne individuate più d'uno, orientatevi sempre sul più centrale dell'area. Per i più scafati il tutto sta iniziando a prendere forma ed avranno già capito livelli i trade, livelli d'ingressi, Stop Loss, etc. Per i meno, non disperate, continuo e concludo anche il Tutorial, l'unico problema è che per ogni spiegazione è consentita una sola slide, quindi la spiegazione verrà suddivisa in 3 o 4 parti, in modo tale che ogni slide non divenga un accozzaglia di scritte, disegni grafici, trendline e altro di difficile lettura. Le slide, infatti, hanno il compito principale, di rendere l'idea a colpo d'occhio. Spero questa prima parte sia stata di vostro interesse e soprattutto comprensibile.
Oltre l'analisi tecnica
Quanto sai performare sotto pressione?Ciao Trader, oggi voglio parlarti di quanto sia importante imparare a reggere la pressione.
Come sai il Trading è uno dei lavori più stressanti al mondo e questo è uno dei motivi per il quale molte persone continuano a fallire, infatti nonostante molti Trader abbiano le conoscenze tecniche (vantaggio statistico comprovato) quando si trovano in live market a causa della pressione a cui sono sottoposti ed alla loro "incapacità" di gestirla continuano a commettere errori che nel 90% dei casi sono sempre gli stessi.
Facciamo un esempio in un altro settore per farti capire meglio il concetto.
Prendiamo per esempio il calcio, mettiamo che abbiamo un giocatore X che è il rigorista della squadra ed ogni tot si allena solo in questa specialità per migliorarsi, di conseguenza grazie agli allenamenti specifici ha davvero molta abilità nel tirare i rigori, però nel momento in cui si trova in una partita a dover calciare un rigore decisivo ecco che prima del fischio dell' arbitro inizia a sentire la pressione, il battito cardiaco aumenta, entra in gioco la paura, le preoccupazioni... Così facendo la sua abilità si riduce e la probabilità che sbagli quel rigore aumenta drasticamente.
Ecco che in questi rigori decisivi per la partita l' allenatore andrà a favorire un calciatore con meno abilità nel calciare i rigori, ma che sa reggere molto meglio la pressione.
Quindi ora capisci quanto sia importante allenare questa skill?
Essa può annullare o comunque ridurre drasticamente il tuo vantaggio statistico e qualsiasi tua abilità.
Ci sono persone che per via di esperienze ed altri condizionamenti passati riescono a sopportare la pressione e far si che essa non influisca nelle loro azioni senza dover allenare questa capacità più di tanto, ma come hai letto ESPERIENZE PASSATE, questo significa che già si sono allenati, magari involontariamente a causa del loro vissuto, ma se impari il processo che gli ha portati a quel risultato allora anche te riuscirai a performare molto bene sotto pressione.
Quindi esistono degli esercizi per migliorare il nostro atteggiamento mentale nei confronti di questa condizione emotiva?
Ovviamente sì, ti elencherò i principali che hanno funzionato per me.
* Per migliori risultati bisogna allenarsi con frequenza sia sull' esercizio 2, che sul 3. Ma prima capire il numero 1.
1. PRENDI CONSAPEVOLEZZA DI QUESTO DISCORSO
Tutto parte da qua, come fai a migliorare qualcosa che non conosci?
Finito di leggere l' articolo ti consiglio di riflettere sul tuo atteggiamento mentale nei confronti della pressione/stress e non solo durante l' operatività in Real, ma nella vita in generale.
Qual è il tuo atteggiamento mentale quando esci dalla tua zona di comfort? Qual è quando ti ritrovi in situazioni di difficoltà?
Insomma capisci quanto sia la tua soglia di sopportazione dello stress/pressione per poi andarci a lavorare con intensità differente in base a quanto ne hai bisogno.
2. ALLENATI IN UN AMBIENTE PRIVO DI PRESSIONE
Su questo punto potrei parlare per giorni, ma in sintesi devi fare la stessa azione X in un ambiente privo di pressioni.
Nel caso del Trading parliamo di back-testing, quello che farai sarà semplicemente applicare il tuo metodo in un mercato non LIVE e questo significherà eliminare il 90% della pressione che un mercato può metterti.
E tu ora dirai, si ok, ma poi quanto vado nei mercati live tutto sarà come prima, avrò ancora la pressione addosso.. In parte hai ragione, ma attraverso questo metodo quello che andrai a fare sarà installare determinati comportamenti tecnici e determinati pattern visivi nel tuo inconscio, di conseguenza acquisirai fiducia in quello che fai e quando in un mercato reale si presenterà un tuo pattern di ingresso l' azione che dovrai compiere sarà diventata automatico a livello inconscio e la pressione condizionerà molto meno le tue azioni.
*Per riprogrammarsi servono davvero molte ore di ripetizione, non una decina e basta!
Lo stesso procedimento può essere applicato in qualsiasi altra abilità (parlare in pubblico, affrontare esami, nuotare nell' oceano..), semplicemente mettiti in un ambiente privo di pressioni e ripeti l' azione finchè non sarà scritta nel tuo inconscio.
3. METTITI IN CONDIZIONI DI FORTE PRESSIONE CON FREQUENZA
L' esercizio che preferisco e che mi ha fatto vivere alcune delle più belle esperienze della mia vita.
In sintesi esci dalla tua comfort zone, infatti in essa sarai tranquillo e non subirai pressioni. E come puoi pensare di imparare a gestire lo stress in una situazione del genere?
Esatto non puoi.
Ti posso dire che di tutte le condizioni in cui mi sono messo affrontando svariate mie paure che mi mettevano addosso una pressione incredibile, ho riscontrato maggior crescita in quelle in cui non c' era via d' uscita e l' unica cosa che potevo fare era gestire l' ansia, lo stress (pressione in generale) ed andare avanti.
Personalmente quello che ho fatto, siccome sono un amante della montagna, è stato mettermi in condizioni difficili in mezzo alla natura e tutto in solitaria, altrimenti quando si va in montagna o si vive un esperienza in più persone, tutte le emozioni ed energie positive/negative vengono condivise il che è stupendo, ma non nel momento in cui bisogna imparare a gestire la pressione.
Due delle esperienze che più mi hanno insegnato a gestire la pressione:
- Ho preso una tenda, uno zaino e del cibo per poi partire e rimanere nei boschi per 5 giorni, il tutto senza telefono e lontano da casa. Mentre la seconda volta che ho vissuto questa esperienza l' ho fatta vicino casa e dopo che ha iniziato a piovere cosa pensi che io abbia fatto? Esatto, sono tornato a casa, ecco perchè non devi avere vie d' uscita.
- Esploro tutt' ora con frequenza posti nuovi, sempre nei boschi fuori dai sentieri e molte volte mi perdo al loro interno, ti assicuro che le prime volte non è simpatico.
Insomma penso che tu abbia capito il discorso, questo è quello che ha funzionato e funziona per me.
Quello che devi fare è uscire dalla tua zona di comfort e fare qualcosa che al solo pensiero ti mette ansia/paura/stress.. E questo ti aiuterà ad imparare a gestire la pressione non solo in quella condizione, ma anche nei mercati siccome aumenterai il tuo livello di sopportazione.
Infine non dimenticarti che anche fare pratica in un live market con costanza è un esercizio.
Come vedi questo è un chiaro esempio di come migliorando la tua persona e certi tuoi aspetti migliori automaticamente anche il tuo Trading.
Ora come sempre cerca di capire cosa potrebbe funzionare per te e semplicemente agisci per migliorare la tua tolleranza agli ambienti che ti mettono sotto pressione.
Ricordati che l'obbiettivo finale è quello di imparare a performare bene anche quando sei sotto pressione e ti assicuro che se ora odi queste situazioni o cerchi semplicemente di evitarle, poi finirai per amarle e desiderarle perchè i migliori risultati derivano da queste condizioni.
Buon Trading!
Può un indicatore anticipare i punti svolta del ciclo economico?A voi la facoltà e il diritto di giungere a opportune conclusioni, ma per quanto mi riguarda la risposta è un SI.
Seppur con qualche condizione...
Ma prima che a qualcuno venga la tentazione di immergersi nella ricerca compulsiva dell' indicatore 'miracoloso' (pratica oggi tristemente diffusa) ritengo fondamentale chiarire alcuni concetti, certamente noti ai più navigati, ma che meritano un approfondimento. Anche sed stufant, repetita iuvant .
Gli indicatori vengono normalmente classificati in leading, coincident, lagging . Tradotto, usando la flessibilità del trader, anticipatori, contestuali, confermatori (ritardati).
Ma prima ancora gli indicatori sono suddivisi in due macro-classi: economici e tecnici .
Mi auguro che a qualcuno non suoni da 'doccia fredda', però è un dato di fatto che gli indicatori tecnici non potranno MAI possedere un carattere predittivo . Essendo per concezione dei derivati di osservazioni passate sono inevitabilmente caratterizzati dal lag, bestia nera che gli sviluppatori cercano ad ogni costo di ridurre ai minimi, ma che non può essere del tutto eliminata .
Esistono anche indicatori tecnici di tipo coincident (contestuali) e anch'essi difficilmente possono tradursi in un'operatività immediata, in assenza di conferme derivanti da indicatori lagging oppure dalla presenza di più indicazioni istantanee (coincident).
Provo a far chiarezza con un semplice esempio. Nel contesto di un Trading System un'indicatore di tipo coincident può essere costituito da un aumento della volatilità istantanea o dal breakout di un livello di prezzo oppure da un'anomalo aumento degli scambi. Nessuno di essi singolarmente può portarci a un'applicazione chiara e univoca, però letti contemporaneamente qualche indicazione operativa puntuale (coincident) potrebbero fornirla. Nella pratica diffusa sono validati da segnali operativi (lagging) e assumono quindi la valenza di filtri operativi .
Non sono però gli indicatori tecnici il vero oggetto di questo approfondimento. L'attenzione si sposta quindi sugli indicatori economici, perché se di ciclo economico si vuole parlare lo strumento di elezione é quello.
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una proliferazione eccessiva di dati che affollano il nostro Calendario Economico e che se da un lato ci agevolano la comprensione dello 'stato dell'arte' hanno portato in dote come side effect dei picchi di volatilità molto più frequenti. E la volatilità - come sappiamo - può essere di tipo buono o cattivo , proprio come il colesterolo...
Ciascuno di noi si concentra sul set di dati che ritiene più idoneo sulla base del tipo di operatività.
Tutti seguiamo le pubblicazioni principali (CPI, NFP, ISM, ecc.), ma sicuramente molti di noi commettono un errore . Che poi non é altro quello di NON attribuire a ciascuno il giusto peso e di NON andare a considerarli nel loro insieme .
In questo contesto 'the big picture' rimane un quadro sfocato.
Non vi sto rimproverando – sia chiaro – anzi sono certo che la maggior parte non 'insegue' il singolo dato e tende invece ad aggregarli in un quadro di sintesi . Il tema centrale è il 'come ' questa operazione viene svolta, ovvero se dietro c'è una metodologia scientifica/testata o emotiva/discrezionale .
Ed ecco che ci viene in aiuto The Conference Board .
Per saperne di più sull'organizzazione (com'è nata, perché, cosa fanno, bla) c'è Google e il loro sito web ufficiale.
Ma ciò che ci interessa maggiormente sono gli indicatori macro che studiano e mettono a punto, con le loro metodologia di calcolo.
The Conference Board pubblica delle release con cadenza mensile di indicatori/indici (leading, coincident e lagging) per gli US, ma anche per molte altre economie e aree geografiche. Abbiamo indicatori Global, Cina, Eurozona, Germania, UK, Francia, Spagna, ecc.
L'Italia non é presa in considerazione e questo mi fornisce – in un impeto di orgoglio xD - lo spunto per provare a cimentarmi nell'impresa di realizzarne uno ad hoc (tempo e dati di TV permettendo).
Si, perché la disponibilità dei dati in real-time costituisce il vero problema, altrimenti non sarebbe difficile ricavare il grosso del dato prima della data ufficiali di pubblicazione (e magari provare ad anticipare il mercato...)
L'indicatore più rilevante per gli US è certamente il LEI (Leading Economic Index) , che è il vero protagonista di questo articolo.
Di seguito trovate l'elenco delle dieci componenti , accompagnate dal relativo fattore di peso (non sono in ordine di rilevanza).
N.B. La somma dei fattori è ovviamente l'unità, mentre l'indicizzazione base 100 è al 2016.
1. Average weekly hours, manufacturing (0.2373)
2. Average weekly initial claims for unemployment insurance (0.0140)
3. Manufacturers' new orders, consumer goods and materials (0.0779)
4. ISM® new orders index (0.1702)
5. Manufacturers' new orders, non-defense capital goods excl. aircraft (0.0459)
6. Building permits, new private housing units (0.0307)
7. S&P 500® Index of Stock Prices (0.0419)
8. Leading Credit Index™ (0,0991)
9. Interest rate spread, 10-year Treasury bonds less federal funds (0,1247)
10. Avg. consumer expectations for business conditions (0,1583)
Per non rendere ulteriormente pesante la lettura mi limiterò a poche considerazioni personali , mentre lascio a voi l'onere di portare avanti eventuali ulteriori approfondimenti.
Figura 1- Leading Economic Index (LEI) vs. Coincident Economic Index (CEI)
Analizzando il grafico di Figura 1 si evidenzia la marcata differenza fra il LEI e il CEI , ovvero la differenza sostanziale fra un indicatore leading e uno coincident. Sorprenderà sicuramente la puntualità del LEI nell'anticipare l'inizio di una fase di contrazione dell'economia. Ma anche della sua fine.
Se osserviamo i diversi fattori di peso dell'indice non dovrebbe stupirci il divario fra i pesi attribuiti alla media settimanale di nuovi sussidi di disoccupazione (Componente 2) e alla media ore lavorative settimanali del settore manifatturiero (Componente 1). Si tratta rispettivamente della quella meno e della maggiormente impattante nel computo dell'Index. Questo perché si assume che, in sentore di fase recessiva, le aziende prima arrivare al licenziamento dei propri dipendenti, tentino di 'tenere la barra dritta' andando a diminuire l'orario medio di lavoro. Assunzioni di questo genere segnano la sostanziale differenza fra il concetto di coincident e quello di leading.
Fra le componenti del LEI troviamo l'indice SP:SPX stesso. Questo ci porta a confermare il noto assunto che vede il mercato azionario, che é il più esposto, “nutrirsi di aspettative” . In altre parole si attribuisce ai grandi player finanziari una certa capacità di 'vedere un po' più in la' . Va anche segnalato che il peso relativo è modesto ...
Le seconde e le terze componenti per peso sono rispettivamente l'ISM (Componente 4) e l'Avg. consumer expectations for business conditions (Componente 10). Si ribadisce fondamentalmente quanta importanza venga attribuita al concetto di aspettativa : imprese da un lato, consumatori dall'altro.
Il Leading Credit Index™ è un marchio registrato e mi è risultato finora difficile entrare nel dettaglio di come venga calcolato.
Si tratta comunque di un indice leading della sostenibilità del credito .
Su spread e tassi il dibattito è già abbastanza infuocato, quindi non mi dilungherò.
Figura 2 - Il Leading Economic Index per gli Stati Uniti è diminuito ad Agosto (release 22/09) per il sesto mese consecutivo. La contrazione su base semestrale è del 2,7% (tasso annuo circa del -5,3%) con un'inversione dalla crescita dell'1,7% (tasso annuo circa del 3,4%).
Sono inoltre diventate molto diffuse le debolezze tra gli indicatori anticipatori , con solo due componenti su dieci che avanzano negli ultimi sei mesi. L'indice si porta quindi al di sotto del livello “di allerta” che introduce un'inevitabile frenata dell'economia Usa con annesso riverbero sui mercati globali.
Figura 3 - Variazione percentuale su base annua (YoY) de LEI in relazione a quella del PIL (GDP) reale.
Abbiamo quindi conosciuto un po' più da vicino questo 'Super' indicatore made in Usa, le cui letture, relazionate con quelle dei 'fratelli minori' CEI e LAG , sono in grado sia di fornire una nitida fotografia dello stato di salute dell' economia a stelle e strisce sia di anticipare i turning points del ciclo economic o.
E' piuttosto curioso rilevare quanta poca rilevanza venga loro dedicata all'interno dei Calendari Economici dei principali broker e siti di informazione finanziaria (in alcuni casi non vengono nemmeno menzionati).
Ottobre è il mese dell'Educazione Finanziaria.
I prossimi aggiornamenti per il 2022 saranno pubblicati alle ore 10:00 (locali) del:
- 20 Ottobre
- 18 Novembre
- 22 Dicembre
DISCLAIMER:
La presente idea non costituisce in alcun modo Pubblicità, né in forma esplicita, né occulta.
Non guadagno un Cent da The Confererence Board. Tantomeno ne sono un membro... xD
PERCHÈ SMONTO LE PERSONECiao Trader oggi voglio parlarti di un mio comportamento che assumo quando qualsiasi persona mi dice che vuole iniziare il percorso per diventare Trader.
Qualsiasi persona che viene da me per chiedermi informazioni relative a questo mondo ed al percorso in generale otterrà queste risposte:
1. Il Trading non è un hobby o un modo per fare soldi immediatamente, sei in un settore dove i partecipanti allo stesso sono banche centrali, banche medio-piccole, hedge-found, gente che ha miliardi… E davvero tu credi che in 4-5 mesi riuscirai a vincere in un “gioco” del genere? È surreale solo pensarlo.
2. Non esiste lavorare dalla spiaggia, dal bar, mezz’ ora al giorno e tutto questo… Magari sì potrai studiare una strategia che ti permetta di guardare poco i grafici durante la giornata, ma il vero lavoro di un Trader avviene dietro le quinte, dietro quel semplice click su buy o sell.
Backtesting, review, markup, individuazione degli errori e miglioramenti, continua formazione... E qua parliamo di ore ed ore!
3. Dovrai passare per difficoltà che nemmeno immagini, dovrai fallire, perdere soldi (tanti o pochi che siano), dovrai sacrificare davvero molto, cambiare le tue abitudini… E soprattutto per i primi mesi o anni (dipende da persona a persona) dovrai farti un c**o tanto senza ottenere risultati tangibili in termini economici.
4. Dovrai cambiare la tua mente, totalmente. Non puoi pensare di diventare un professionista in questo settore se continui a rimanere la stessa persona di ora, questo significa che dovrai non solo lavorare sull’ aspetto tecnico, ma anche su te stesso! Ricorda che nel 90% dei casi le persone falliscono, nel lungo periodo, non perchè non hanno le conoscenze tecniche. anzi magari sono anche ottimi analisti, ma non sono disposti o non capiscono che devono dare la colpa a se stessi e non al loro metodo (se testato e accompagnato da statistica) per poter progredire e raggiungere il loro obbiettivo.
5. Dovrai accettare l’ incertezza di questo mestiere! Non esiste fare ogni mese il 10-15%, il 5% a settimana… non potrai mai conoscere la distribuzione di profitti, perdite e numero di opportunità in termini assoluti nel breve periodo, quindi è inutile farsi viaggi mentali.
Se sei disposto ad affrontare ed accettare tutto questo, allora poi i risultati ti ripagheranno,con gli interessi più alti che tu abbia mai visto, di tutto il duro lavoro che avrai fatto.
Queste sono alcune delle mie risposte, ma perchè dico questo? Perchè non motivo le persone ad iniziare questo percorso parlando solo degli aspetti positivi?
Semplicemente perchè questa è la dura e cruda verità, non voglio illudere nessuno e SOPRATTUTTO vedere persone che tradano con i risparmi della loro vita o con soldi che gli servirebbero per vivere perdendo tutto per false credenze.
Un altro motivo altrettanto importante è questo:
Le persone che continuano imperterrite nel voler iniziare/proseguire in questo percorso avranno un alto tasso di successo perchè sono disposte a mettersi in gioco anche dopo essersi sentite dire queste parole (la verità) in faccia.
Buon Trading!
Regole fondamentali per definire il pattern delle Onde di ElliotVeniamo alle onde cosiddette di correzione del trend.
Ho dovuto suddividere in due parti la spiegazione, per poter postare la seconda slide, ho anche chiesto in chat, ma pare proprio che per ogni idea si possa postare un'unica immagine , il che un poco ci penalizza, ma va bene così, d'altro canto, da trader non professionista ho sempre sognato un sito come Tradingview, ora lo abbiamo grazie a chi ha avuto l'idea geniale di crearlo. Sono logorroico, sono conscio, tiriamo dritto al punto.
Normalmente l'ABC rispetta sempre i due livelli percentuali del Fibonacci che vedete in grafica, comunque, anche qui, grazie a Tradingview, avrete poco da calcolare o apporre manualmente al grafico, perché, come da slide, pensa a tutto lo strumento dedicato, basterà selezionarlo ed apporlo al grafico, poi, io per primo, ho provato a ritracciare un Fibonacci e vi assicuro che lo rispecchia con precisione.
Non sempre il movimento correttivo si riduce ad un ABC, generalmente, quando invece che racchiuso in un canale, si sviluppa sotto forma di congestione o triangolo, acquista il DE, se poi continua ancora, sarà unito al successivo da un ultima lettera la X, da questo, quanto dicevo nella precedente slide sull'12345, in quanto fare attenzione che sia un pattern compiuto, perché se così non fosse, potreste rimanere ingabbiati anche settimane in un movimento correttivo molto, molto lungo.
Quindi fate molta attenzione!!!
Buon trade a tutti, buona vita a tutti.
Regole fondamentali per definire il pattern delle Onde di ElliotBuongiorno,
mentre attendiamo l'apertura dei mercati andiamo a vedere i fondamentali per definire un giusto pattern riguardante le Onde di Elliott.
Ho schematizzato con due slide riassuntivamente quanto andrò a spiegarvi, credo siano entrambe le slide molto intuitive, ma andiamo per gradi.
Si parte individuando, dopo una correzione che può essere anche medio lunga, bisogna sempre fare molta attenzione a non farsi ingannare, perché potremmo rimanere ingabbiati molto tempo, l'onda 1.
A seguire, ovvio, seguirà l'onda 2, essa ha regole ben precise e punti di target, la regola per la quale il pattern è valido o fallisce è che sia, massimo pari e che comunque non violi la base di onda 1. Essa mediamente ha un ritracciamento fra il 50% ed il 61,8% del Fibonacci, ma nulla esclude che ritracci anche su altre percentuali, l'importante è che NON VIOLI LA BASE DI ONDA 1 come da slide.
Piccolo inciso, il grafico è ad oggi, questo per mostrare la bontà di quanto sto esponendo, come si può notare è un pattern da manuale.
Quindi, avendo queste conoscenze, noi possiamo già avere uno/due target su onda 2, se non addirittura tre, applicando il nostro Money Management in gestione del trade, in base ai livelli di ritracciamento. Si può decidere di disimpegnare parte dell'operazione al raggiungimento di un primo livello di ritracciamento, mettendo a Break Even lo Stop, e disimpegnando il restante su una o due seconde percentuali a seconda di quanto ritraccera l'onda 2. Su questo principio della gestione non mi soffermerò più, sicuro che il lettore sappia come gestire i propri trade, a me interessa spiegare il pattern.
Bene, partirà onda 3, quindi anche l'altra regola che renda valido il pattern senza che fallisca. la regola vuole che NON SIA MAI L'ONDA PIU' CORTA . Fare molta attenzione a quel che trovate in giro per il web, non è assolutamente vero, quando si afferma, che è l'onda più lunga, niente di più sbagliato, ripeto, non deve essere la più corta. Anche qui possiamo impostare il nostro target, in quanto, mediamente, rispecchia almeno lo stesso range di guadagno di onda 1.
Piccolo excursus, io, avrete capito, leggendomi da inizio, sono: The trend is your friend! Nonché trend follower, quindi trado solo la direzione del trend, per correttezza d'informazione, se non onestà intellettuale, redigo anche i target dei ritracci contro trend. Ma andiamo avanti...
Arriva onda 4, essa ritraccia mediamente fra il 38,2% ed il 50% del Fibonacci. Non è una regola fissa, e la percentuale di maggior ritraccio. La regola ineludibile, invece, perché non fallisca il pattern è che non deve mai violare il campo di onda 1, come da slide. Anche questa è imperativa come regola. Molti traders applicano il pattern con sufficienza, (questa mia affermazione vale per tutte le regole ineludibili fin qui descritte), pensando: "ma si per qualche pips di differenza che vuoi sia..." Niente di più sbagliato!!! Tutti i target vengono stravolti, senza contare che lo stesso pattern cambierebbe totalmente il suo volto, una volta fallito, i numeri, diverrebbero lettere, le famose ABC che dopo andremo a vedere, con tutt'altro significato e metro valutativo dei target.
Quindi fino alla onda 4 tutto chiaro. Arriviamo ad onda 5. l'onda 5, quasi sempre ha quanto meno l'ampiezza di onda 1, sappiate che non è una regola scritta e che non è insindacabile, questa, se non mantenuta, non viola nulla ed il pattern è comunque valido, serve solo a capire che è buona regola per avere un target chiaro anche su quest'ultima onda, ovviamente se rispetta quasi sempre l'ampiezza di onda uno, io imposterò il mio target prima del totale del movimento, per avere, non la sicurezza, quella nella nostra amata disciplina del trading non la avremo mai, ma la speranza ponderata e calcolata che raggiungeremo il target impostato.
PRINCIPIO DELL'ALTERNANZA
Fate caso a quanto dico: "Se onda 2 è veloce e profonda onda 4 sarà lenta e laterale, se onda 2 è lenta e laterale, onda 4 sarà veloce e profonda", anche questo è un ulteriore aiuto ai vostri trade.
Ultimo, ma non perché sia meno importante, il movimento da onda 1 a 3, deve avvenire nello stesso arco temporale che avviene il movimento da onda 4 a 5. In caso contrario è fallita l'operazione.
In questa prima parte spero di essere stato chiaro, tento sempre di postare la domenica, giorno in cui sono più riposato, purtroppo in settimana lavoro, posto alla mattina prestissimo o la sera tardissimo, essendo tutto il giorno fuori casa e mi rendo conto da solo di scrivere poco e male, scusatemi. Spero anche la slide sia abbastanza chiara alla comprensione di quanto sopra descritto. Adesso proseguirò con l'ABC.
N.B. Ho veramente condensato, per un pattern come questo, servirebbe un libro intero per spiegarlo. Altra cosa che avrete compreso della mia persona, amo tutti gli strumenti previsionali ed efficaci a differenza degli indicatori sofferenti di lagging.
La regola 80 - 20Ciao Trader, oggi voglio parlarti di una delle mie regole che ho intrapreso da Maggio a questa parte ed ha fatto si che potessi migliorare a livello esponenziale, ovvero la regola 80-20%.
Penso che già conosci questa regola per quanto riguarda le azioni quotidiane, "concentrati solo sul 20% delle azioni che ti danno l' 80% dei risultati", oggi però andremo a capire come questa regola può essere applicata alla suddivisione degli orari di lavoro e relax durante la giornata.
Come sempre cerca di capire il concetto per poi trovare la formula che più si addice alla tua persona.
Il concetto è davvero basilare, lavora per l' 80% del tuo tempo al tuo/tuoi business, alla tua crescita personale ed in linea di massima a tuttò ciò che ti farà raggiungere i tuoi obbiettivi.
Mentre per il restante 20% dedica del tempo al tuo relax mentale e fisico.
Ovviamente se non sei abituato a determinati orari di lavoro quello che dovresti fare è incrementare piano piano la percentuale di lavoro, in maniera tale da riuscire a prendere il ritmo, insomma lo stesso discorso delle abitudini che feci in un altro articolo.
Ora ti farò il mio personale esempio dove descriverò anche cosa rientrare nell' 80% e cosa nel 20%.
Dormo circa 7 ore a notte, questo significa che sarò attivo 17ore al giorno. Applicando la regola:
80% = 13ore (lo so sarebbero di più, ma ho arrotondato in difetto)
Le azioni che rientrano in questi orari sono le seguenti:
- Morning routine
- Orari operativi
- Journaling e rilettura costante di tutti i miei dati (t.j., markup, review, d.t. ....)
- Back-testing per continuare a migliorare il lato tecnico
- Palestra
- Lettura
- Formazione in mentorship e video-corsi
- Meditazione / esercizi di respirazione / gratitudine / bagni freddi...
- Lavoro in altri progetti
- Night routine
20% = 4h
- Colazione, pranzo e cena
- Passeggiate
- Scrittura su trading-view
- Video youtube (tre sere a settimana, nell' ultimo periodo Wall street warriors e The real forex Trader 3)
- Chiamate e conversazioni non lavorative
- Uscite
Come avrai notato per me la meditazione, le routine, la lettura, la palestra.. Rientrano nell' 80% questo perchè la mia regola è:
"Se qualcosa mi porta beneficio a livello mentale e/o lavorativo allora rientra in azioni che mi portano verso i miei prossimi
obbiettivi"
Questa è la mia personale organizzazione temporale per quanto riguarda la settimana, mentre nel week-end non applico la regola, semplicemente porto a termine i miei obbiettivi del fine settimana.
Molti arrivati a questo punto diranno: "Sì, ma io ho iniziato in questo settore perchè così avrò tempo libero dove faccio quello che voglio, lavorerò solo una/due ore al giorno e poi farò quello che voglio, col c***o che lavorerò 10-12 ore al giorno"
Beh nulla di più sbagliato perchè quando diventerai un Trader costante la persona che sarai diventato non ragionerà più così e sarai felice di darti da fare 70/80 ore a settimana. Certo ci saranno momenti in cui rallenterai o staccherai la spina, ma questa non sarà la routine.
Buon Trading!
Migliorare l'operatività osservando i tassi d'interesse: Parte 3Ciao a tutti! 👋
Questo mese abbiamo voluto approfondire il tema dei tassi di interesse: cosa sono, perché sono importanti e come si possono utilizzare nel trading. Si tratta di un argomento su cui i nuovi trader di solito sorvolano quando iniziano a operare, quindi ci auguriamo che questa sia una serie utile e fruibile anche per i nuovi trader che vogliono saperne di più sulla macroeconomia e sull'analisi fondamentale!
Nel primo post, abbiamo analizzato come trovare informazioni sui tassi di interesse su TradingView e come i tassi fluttuano sul mercato aperto. Nel secondo post abbiamo analizzato alcune delle decisioni che gli investitori devono prendere quando si tratta di investire in obbligazioni (tassi) rispetto ad altri asset.
Oggi analizzeremo il metodo con cui i grandi investitori interpretano i tassi di interesse, utilizzando 3 esempi concreti.
Cominciamo!
Come abbiamo detto l'ultima volta, quando si tratta di capire i tassi d'interesse in un qualsiasi paese, ci sono tre elementi principali da tenere in considerazione:
1.) Rischio del tasso sui fondi della Banca Centrale
2.) Rischio inflazione
3.) Rischio di credito
Innanzitutto, diamo uno sguardo al rischio di credito. 💥💥
Il rischio di credito è quello che si verifica quando si rischia di non recuperare il denaro prestato a una certa entità. Per questa serie di articoli, dato che ci occupiamo solo di titoli di Stato, come rischio di credito intederemo il rischio che lo Stato non sia in grado di restituire il denaro prestato.
Lezione: A parità di condizioni, più un'entità (azienda, paese) deve pagare per prendere in prestito denaro, meno è "stabile" agli occhi degli investitori .
Diamo ora uno sguardo al rischio di inflazione. 💸💸
Il rischio di inflazione si verifica quando esiste la possibilità che il capitale possa perdere potere d'acquisto nel tempo, più rapidamente del tasso d'interesse, a causa del livello di inflazione.
Per esempio, guardate questo grafico:
In blu/bianco sono riportati i rendimenti delle obbligazioni turche a 1 anno. In verde, i rendimenti delle obbligazioni statunitensi a 1 anno. Si noti la differenza nei tassi d'interesse: le obbligazioni turche pagano il 14%, mentre quelle statunitensi il 3%. Sebbene gli Stati Uniti siano un'economia più grande e più sviluppata (e quindi corrano un rischio "creditizio" minore), parte della differenza di rendimento è dovuta ai tassi di inflazione drasticamente diversi all'interno dell'economia dei due paesi.
In rosso è riportato il tasso di inflazione negli Stati Uniti e in giallo il tasso di inflazione in Turchia. Ipotizzando un tasso di cambio costante, dal momento che nel tempo le lire turche acquisteranno sempre meno beni e servizi rispetto al dollaro statunitense, gli investitori dovranno chiedere maggiori rendimenti per evitare la perdita di potere d'acquisto.
Lezione: la direzione dei tassi di interesse indica come gli investitori pensano che l'inflazione possa svilupparsi in un certo orizzonte temporale .
Infine, diamo un'occhiata al rischio dei fondi delle banche centrali. 🏦🏦
Il rischio dei fondi della banca centrale si verifica quando la banca centrale può modificare i tassi di finanziamento di base in modo sfavorevole alla vostra posizione.
Guardate questo grafico:
È lo stesso grafico che abbiamo visto in precedenza, ma al posto dei tassi d'inflazione sovrapposti ai tassi d'interesse, abbiamo aggiunto al grafico gli attuali tassi della Banca Centrale.
Ricordate che il tasso della Banca Centrale è il tasso che ottenete dalla banca senza "bloccare" il vostro denaro con un prestito al governo.
Il rischio di tasso della Banca Centrale gioca il ruolo più importante nella determinazione del prezzo delle obbligazioni, come si può vedere dal fatto che i tassi d'interesse e i rendimenti si muovono in modo piuttosto simile, in particolare perché queste sono solo obbligazioni a 1 anno (analizzeremo la curva dei rendimenti la prossima settimana).
Detto questo, dato che le Banche Centrali di tutto il mondo hanno il compito di cercare di creare prezzi stabili per i consumatori, le loro azioni saranno spesso indirizzate al contrasto dell'inflazione. A volte le banche aumenteranno troppo i tassi e creeranno deflazione. A volte le banche alzeranno i tassi troppo poco e saranno "in ritardo" rispetto alla crescita dell'inflazione (come molti ritengono sia attualmente il caso).
Lezione: i tassi di interesse sono indicativi della politica della Banca Centrale, che è influenzata da diversi fattori e varia da paese a paese. In altre parole, i tassi di interesse possono descrivere lo stato di salute di un'economia. Se sono troppo alti, la Banca Centrale potrebbe aver perso il controllo. Troppo "bassi" e l'economia potrebbe essere stagnante. Si tratta di generalizzazioni, ma sono un buon punto di partenza per confrontare i paesi su base relativa.
Ed ecco fatto! Alcuni esempi concreti e lezioni da apprendere osservando i movimenti in diretta del mercato. Comprendere queste dinamiche può essere davvero utile per costruire una strategia di trading più completa. In altre parole, se fate trading sul mercato FX, è molto importante conoscere i differenziali dei tassi d'interesse tra i vari Paesi e i fattori che li determinano. Allo stesso modo, se state cercando di investire in una società, l'analisi dei rendimenti obbligazionari di quella società può dirvi quanto gli investitori ritengano che essa sia a rischio di insolvenza.
La prossima settimana daremo un'occhiata alla curva dei rendimenti e includeremo altre lezioni su come utilizzare queste informazioni per cominciare a fare previsioni sui prezzi e sull'economia generale.
- Team TradingView ❤️❤️
Le tre abitudini tecniche che non devono mancareCiao Trader, oggi ancora una volta andremo a parlare di un argomento tecnico e nello specifico delle tre abitudini che non devono mancare nella tua routine.
Iniziamo subito dalla prima:
1. L' OPERATIVITÀ IN REALE:
Penso che sia scontato, ma tra le abitudini tecniche fondamentali c'è proprio l' operatività!
Questa abitudine richiede un focus totale siccome dobbiamo prendere decisioni che andranno ad influire sulle nostre performance e non possiamo permetterci di perdere il focus, altrimenti questa mancanza si trasformerà automaticamente in errori stupidi, perdite, draw-down, opportunità mancate eccetera...
Quello che devi fare è organizzare al meglio i tuoi orari operativi in base alla tua strategia.
Se ad esempio sei uno swing Trader puro, semplicemente potrai ottimizzarla utilizzando degli allerts e controllando le varie chiusure h4 e daily.
Se invece sei un Day Trader, allora dovrai avere il pieno focus in determinati orari specifici, come l' apertura di Londra, di NY, la chiusura di Londra... Tutto questo in base a dove sai che la tua strategia performa meglio.
Ricorda che non esiste che si dice: "Io trado la NY session perchè mi piace di più, o perchè al mattino voglio fare altro"
La motivazione per la quale tradi un determinato orario deve essere statistica.
Ovviamente potresti avere un lavoro part-time o full-time e di conseguenza in determinati orari non potrai Tradare ecco che studierai e backtesterai una strategia adeguata ai tuoi orari.
2. MARKUP E REVIEW
Questa abitudine è di fondamentale importanza per poter capire i propri errori, capire meglio i mercati e se stessi.
Insomma per potersi migliorare.
Anche qua non è tanto importante il quando si compie questa abitudine, ognuno ha i propri orari e la propria operatività, di conseguenza uno swing trader potrebbe rianalizzare tutti i movimenti del mercato, la propria operatività e come si è comportato a livello mentale solo a fine settimana, mentre un day-trader potrebbe fare il tutto a fine giornata.
La cosa importante è che si inserisca l' abitudine nella propria routine.
3. STUDIO
Passiamo ora all' ultima abitudine fondamentale ovvero lo studio!
Non pensare mai per un singolo istante che in questo settore prima o poi saprai tutto e non avrai più margine di miglioramento, ma anzi entra subito nell' ottica che anche se fai Trading da 10 anni avrai sempre da imparare qualcosa di nuovo.
Lo studio può essere di nuove conoscenze per migliorare la propria strategia e le conoscenze generali del mercato, può essere dei propri dati statistici, delle operazioni vincenti, della propria mentalità, della parte macro, dello studio del CoT report... Anche qua l' obbiettivo generale di questa abitudine è semplicemente continuare ad evolversi e migliorarsi, devi sempre chiederti quali sono le tue lacune o i tuoi punti di debolezza ed attraverso cosa puoi migliorare tutto questo.
Queste sono le tre abitudini tecniche che assolutamente devi avere nella tua routine per poter diventare e rimanere un Trader professionista.
* Come sempre ti ricordo che ognuno ha i propri impegni e la propria operatività di conseguenza l' organizzazione di queste abitudini è molto soggettiva.
Buon Trading!
Come migliorare le proprie performanceCiao Trader, oggi voglio parlarti del differenziale e come attraverso questo dato puoi andare a migliorare le tue performance nel lungo termine.
Sarà un articolo molto dettagliato ed "impegnativo", ma cercherò di esprimere il concetto in maniera più semplice possibile.
Ma cos'è questo differenziale?
È la differenza in termini di risultati tra i trade che hai aperto effettivamente a mercato in un dato periodo x e la review con il senno di poi dello stesso periodo x.
Premetto che questo metodo è molto più comodo utilizzarlo se si tradano pochi pair/azioni.
Facciamo un esempio per chiarire meglio: (personalmente utilizzo un periodo settimanale)
Mettiamo caso che questa settimana nella nostra operatività abbiamo avuto un esito complessivo di 9 r*
*r = rischio a cui ci esponiamo per singola operazione.
Per trasformare gli r in % basta fare (numero di r) x (rischio che ci assumiamo per la singola posizione) = Esito in %
Bene, quindi la settimana è stata chiusa a 9r con 2 STOP-LOSS e 3 TARGET, ora è arrivato il week-end e quello che bisogna fare è prendere i pair tradati e con il senno di poi andare a rianalizzare il tutto, insomma un back-testing settimanale.
In questo caso notiamo che l' esito delle possibili opportunità ha dato un 11r con 1 STOP-LOSS e 3 TARGET.
Ora andiamo a confrontare questi dati con la nostra operatività effettiva e possiamo notare una divergenza infatti:
Operatività REALE = 9r con 2 STOP-LOSS e 3 TARGET
Operatività REVIEW = 11r con 1 STOP-LOSS e 3 TARGET
Calcoliamo i vati differenziale:
Differenziale r = (r Operatività reale) - (r Operatività REVIEW) = 9 -11 = -2r
Differenziale STOP = (STOP-LOSS operatività REALE) - (STOP-LOSS operatività REVIEW) = 2-1 = 1 STOP-LOSS
Differenziale TARGET = (TARGET operatività REALE) - (TARGET operatività REVIEW) = 3-3 = 0 TARGET
Ora che abbiamo tutti i differenziali andremo a capire le motivazioni che hanno portato ad essi ed ecco che capiremo i nostri principali errori che vanno ad incidere negativamente sulla nostra operatività in REAL.
Gli errori chiaramente variano da trader a trader, qualcuno può chiudere anticipatamente i trade, non entrare in posizioni per paura,
prendere posizioni per FOMO, errori di disciplina nel rispettare i propri orari...
Il discorso però è semplice, una volta che hai questi dati capisci che c'è qualcosa che non va quindi prendi e scrivi i motivi che hanno condizionato la tua live performance e dalla prossima settimana inizia a migliorare questi aspetti in maniera mirata.
Ecco che tramite l' uso di questo metodo avrai un potenziale di miglioramento molto alto siccome andrai a lavorare dove hai più bisogno, ovviamente questo metodo richiede del tempo, ma nessuno ha mai detto che per diventare Trader e/o migliorarsi come tale non bisogna fare sacrifici, o meglio farsi il c*** =)
Spero che questo piccolo TIPS ti sia stato utile.
Buon Trading!
Programmare una strategia long e disegnare un indicatore (Pt. 2)Benvenuto a questo secondo tutorial che vuole aiutare trader e investitori a comprendere al meglio il potente linguaggio di programmazione Pine Script.
Nel tutorial di oggi continueremo a programmare il nostro semplice algoritmo di tipo strategy , descrivendone attentamente la sintassi.
Nel primo tutorial abbiamo analizzato la dichiarazione di una strategia e le sue funzioni base, oggi implementeremo il codice per una strategia long only basata sull' indicatore RSI. Il nostro algoritmo acquisterà long ogni volta che il l'indicatore entra in ipervenduto-oversold (livello 30) vendendo la posizione quando l'indicatore entra in ipercomprato-overbought (livello 70). Successivamente disegneremo un indicatore molto semplice di tipo visual che terrà traccia dei livelli di prezzo di entrate e uscite per ogni singolo trade. I prezzi delle entrate saranno disegnati con una linea verde, i prezzi delle uscite saranno disegnati con una linea rossa.
Una cosa molto importante prima di iniziare: non utilizzare questo script per prendere decisioni di investimento. Utilizza questo codice esclusivamente per esercitarti, testare e comprendere il linguaggio Pine Script.
Qui sotto trovi il codice sorgente, puoi copiarlo e incollarlo all' interno della tua console di Trading View. Salva il codice e aggiungilo allo schermo.
//@version=5
strategy(title = " Strategy Tutorial - The Quant Science™ ",
overlay = false,
initial_capital = 1000,
currency = currency.EUR,
commission_type = strategy.commission.percent,
commission_value = 0.03,
slippage = 10,
default_qty_value = 100,
default_qty_type = strategy.percent_of_equity,
process_orders_on_close = true)
//------------------------------------------------------------ Pt. 2
rsi = ta.rsi(close, 14)
buyLong = ta.crossunder(rsi, 30)
closingLong = ta.crossover(rsi, 70)
priceEntry = ta.valuewhen(buyLong, close, 0)
priceExit = ta.valuewhen(closingLong, close, 0)
if buyLong and strategy.opentrades == 0
strategy.order(id = "Open Long Trade",
direction = strategy.long,
limit = priceEntry)
strategy.entry(id = "Open Long Trade",
direction = strategy.long)
if closingLong
strategy.exit(id = "Close Long Trade",
from_entry = "Open Long Trade",
stop = priceExit)
plot(priceEntry,
style = plot.style_line,
color = color.green)
plot(priceExit,
style = plot.style_line,
color = color.red)
Come puoi notare abbiamo separato la prima parte del codice svolta nel primo tutorial con la seconda parte.
Iniziamo quindi ad analizzare il nostro codice sorgente descrivendone la sintassi stringa dopo stringa.
rsi = ta.rsi(close, 14) : creiamo una variabile a cui assegnamo la funzione built-in ta.rsi() , questa funzione ci permette di accedere velocemente all' indicatore RSI. All' interno della funzione passiamo il source e il periodo . Impostiamo quindi close e il periodo di 14 , in questo modo l' indicatore sarà calcolato sulla chiusura di ogni barra prendendo le ultime 14 barre passate.
buyLong = ta.crossunder(rsi, 30) : successivamente andiamo a dichiarare una seconda variabile che chiameremo "buyLong". Servirà per definire quando il nostro algoritmo dovrà aprire la posizione long. Tramite ta.crossunder() accediamo alla funzione built-in che ci permette di passare due elementi e definire la condizione di ingresso. Come pattuito in precedenza acquistiamo sul livello di oversold pari a 30. Passeremo all' interno di questa funzione quindi rsi (la variabile che ingloba il nostro indicatore) e 30 (il livello di ipervenduto).
closingLong = ta.crossover(rsi, 70) : ora andiamo a dichiarare la variabile che chiameremo "closingLong". Servirà per definire quando il nostro algoritmo dovrà chiudere la posizione long. Tramite ta.crossover() accediamo alla funzione built-in che ci permette di passare due elementi e definire la condizione di uscita. Come pattuito in precedenza vendiamo la posizione long sul livello di overbought pari a 70. Passeremo all' interno di questa funzione quindi rsi (la variabile che ingloba il nostro indicatore) e 70 (il livello di ipercomprato).
priceEntry = ta.valuewhen(buyLong, close, 0) : isoliamo il prezzo di ingresso dichiarando una variabile "priceEntry". Servirà per definire il prezzo esatto dell' ingresso long. Tramite ta.valuewhen() accediamo alla funzione built-in che ci permette di passare tre elementi, il primo elemento è la condizione , il secondo è un elemento di tipo source e il terzo elemento è un elemento di tipo int chiamato occurrence. Passiamo all' interno di questa funzione la condizione buyLong , come source close e come occurrence 0 .
priceExit = ta.valuewhen(closingLong, close, 0) : isoliamo il prezzo di uscita dichiarando una variabile "priceExit". Servirà per definire il prezzo esatto dell' uscita long. Tramite ta.valuewhen() accediamo alla funzione built-in che ci permette di passare tre elementi, il primo elemento è la condizione , il secondo è un elemento di tipo source e il terzo elemento è un elemento di tipo int chiamato occurrence. Passiamo all' interno di questa funzione la condizione closingLong , come source close e come occurrence 0 .
if buyLong and strategy.opentrades == 0 : ora che abbiamo definito le condizioni del nostro algoritmo andiamo a implementare la parte che farà interagire le nostre condizioni creando una vera e propria strategia. Questa stringa è divisa in quattro differenti parti:
1. if : la condizione 'if' definisce quali azioni vanno eseguite se le condizioni sono soddisfatte
2. buyLong : la nostra condizione di ingresso
3. and : letteralmente 'e' offre la possibilità di combinare una seconda condizione
4. strategy.opentrades == 0 : indica i numeri di ordini a mercato aperti che in questo caso dovranno essere uguali a 0.
In definitiva se la condizione di ingresso è soddisfatta e nessun altro ordine è a mercato, allora si eseguirà l' inserimento dell' ordine long, che analizzeremo di seguito.
strategy.order(id = "Open Long Trade", direction = strategy.long, limit = priceEntry) : attraverso la funzione strategy.order() definiremo l'invio dell' ordine a mercato. All' interno di questa funzione passiamo un id (nome dell'ordine "Open Long Trade"), direction = strategy.long (la direzione dell'ordine, che in questo caso è di tipo long) e limit = priceEntry (prezzo a cui dovrà essere eseguito l'ordine, in questo caso uguale a "priceEntry").
strategy.entry(id = "Open Long Trade", direction = strategy.long) : attraverso la funzione strategy.entry() dichiareremo l'esecuzione dell' ordine a mercato. All' interno di questa funzione passiamo un id (nome dell'ordine "Open Long Trade") e direction = strategy.long (la direzione dell'ordine, che in questo caso è di tipo long).
Ora tutte le volte che le condizioni sono soddisfatte e il capitale è libero il nostro algoritmo acquisterà long al prezzo definito dalla nostra condizione.
Continuiamo comunicando al nostro script quando vogliamo chiudere la posizione.
if closingLong : implementiamo la condizione che dovrà essere soddisfatta per l'uscita del trade, ovvero quando l' indicatore rsi si trova a livello 70, il livello di overbought o ipercomprato.
strategy.exit(id = "Close Long Trade", from_entry = "Open Long Trade", stop = priceExit) : attraverso la funzione strategy.exit() definiremo la chiusura del trade long. All' interno di questa funzione passiamo un id (nome dell'ordine "Close Long Trade"), from_entry = "Open Long Trade"
(indichiamo l'id dell' ordine che deve essere chiuso) e il prezzo di esecuzione stop = priceExit (prezzo a cui dovrà essere eseguita la chiusura, in questo caso uguale a "priceExit").
Molto bene, ora abbiamo concluso la programmazione operativa del nostro script è il momento di aggiungere un indicatore che ci permetterà di visualizzare i prezzi di entrata e uscita.
In Pine Script la funzione che si utilizza per disegnare dei valori si chiama plot .
plot(priceEntry, style = plot.style_line, color = color.green) : definiamo dei valori da disegnare tramite plot(), all'interno di questa funzione passeremo il valore della serie da disegnare ovvero il prezzo di entrata, priceEntry . Successivamente definiamo lo stile dell' indicatore con style = plot.style_line e il colore verde con color = color.green .
plot(priceExit, style = plot.style_line, color = color.red) : definiamo dei valori da disegnare tramite plot(), all'interno di questa funzione passeremo il valore della seconda serie da disegnare ovvero il prezzo di uscita, priceExit . Successivamente definiamo lo stile dell' indicatore con style = plot.style_line e il colore rosso con color = color.red .
Puoi trovare tutti gli stili disponibili e i colori con cui puoi configurare il tuo indicatore all' interno del manuale Pine Script.
Ci vediamo al prossimo tutorial dove analizzeremo il codice della strategia per la versione short.
Se riscontri problemi durante il salvataggio dello script, copia e incolla il codice qui sotto, se continui a riscontrare problemi non esitare a contattarci.
//@version=5
strategy(title = " Strategy Tutorial - The Quant Science™ ", overlay = false, initial_capital = 1000, currency = currency.EUR, commission_type = strategy.commission.percent, commission_value = 0.03, slippage = 10, default_qty_value = 100, default_qty_type = strategy.percent_of_equity, process_orders_on_close = true)
//------------------------------------------------------------ Pt. 2
rsi = ta.rsi(close, 14)
buyLong = ta.crossunder(rsi, 30)
closingLong = ta.crossover(rsi, 70)
priceEntry = ta.valuewhen(buyLong, close, 0)
priceExit = ta.valuewhen(closingLong, close, 0)
if buyLong and strategy.opentrades == 0
strategy.order(id = "Open Long Trade", direction = strategy.long, limit = priceEntry)
strategy.entry(id = "Open Long Trade", direction = strategy.long)
if closingLong
strategy.exit(id = "Close Long Trade", from_entry = "Open Long Trade", stop = priceExit)
plot(priceEntry, style = plot.style_line, color = color.green)
plot(priceExit, style = plot.style_line, color = color.red)
Come impostare uno script strategy con Pine Script Benvenuto a questo primo tutorial che vuole aiutare trader e investitori a comprendere al meglio il potente linguaggio di programmazione Pine Script.
Pine Script permette di utilizzare due forme differenti di script; strategy e indicator. Ciascuna ha le proprie caratteristiche tecniche che devono essere comprese prima di iniziare a sviluppare il proprio progetto.
Che cos'è uno script ?
In generale nel mondo della programmazione uno script è un insieme di stringhe di codice che permette di compiere determinate funzioni nella vita reale, possiamo quindi considerare uno script come un piccolo software che compie determinate azioni. In questo caso gli script programmabili su Trading View permettono di compiere funzioni e azioni inerenti al mondo del trading e della finanza.
In Pine Script esistono due tipologie di script:
1) Strategy: con funzioni e variabili dedicate permettono di generare un backtesting per una determinata strategia.
2) Indicator: permettono di creare visual tool e vengono spesso utilizzati per creare mini applicazioni, tabelle e indicatori personalizzabili.
Nel tutorial di oggi analizzeremo gli script strategy .
Qui di seguito trovi un esempio di codice introduttivo, il codice si riferisce solo alla parte iniziale di uno script di tipo strategy e ti aiuterà a comprendere al meglio come impostare e configurare la parte iniziale del tuo script.
//@version=5
strategy(title = " Strategy Tutorial - The Quant Science ™ ",
overlay = false,
initial_capital = 1000,
currency = currency.EUR,
commission_type = strategy.commission.percent,
commission_value = 0.03,
slippage = 10,
default_qty_value = 100,
default_qty_type = strategy.percent_of_equity,
process_orders_on_close = true)
Come avrai notato, la parte iniziale di uno script inizia sempre con la dichiarazione della versione di Pine Script che stiamo utilizzando.
Nel nostro esempio utilizziamo l'ultima versione rilasciata da Trading View, la versione 5.
Quindi dichiareremo la versione con: //@version=5
In seguito alla dichiarazione della versione utilizzata, andremo a dichiarare la tipologia di script che vogliamo utilizzare, in questo caso inseriremo: strategy() .
All' interno delle parentesi doppie possiamo definire e aggiungere caratteristiche di base al nostro script. In questo esempio non abbiamo riportato tutte le variabili disponibili da includere all' interno di una strategia ma solo alcune. Per visualizzare tutte le variabili puoi consultare la guida Pine Script V5 oppure semplicemente fare doppio click su "strategy" dalla tua console di Trading View.
Iniziamo ad arricchire le funzionalità base del nostro script strategy:
title : si riferisce al nome che vogliamo assegnare al nostro script e tramite il quale gli utenti potranno ricercarlo all' interno della libreria di Trading View.
overlay : permette di proiettare il nostro indicatore, impostato su true l' indicatore sarà applicato sul grafico, impostato su false l' indicatore sarà proiettato sotto al grafico.
initial_capital : si riferisce all'ammontare di capitale iniziale che utilizzerai per la tua strategia. In questo esempio impostiamo 1000.
currency : si riferisce alla valuta base con cui desideri calcolare le performance della tua strategia, in questo caso scegliamo come moneta EUR (Euro). Trading View offre la possibilità di scegliere una vasta gamma di valute base, puoi trovare maggiori informazioni al riguardo all' interno della guida.
Per impostare la valuta Euro quindi inseriremo: currency.EUR.
commission_type : si riferisce al modo in cui vogliamo calcolare le commissioni,
Possiamo scegliere tre differenti tipologie di calcolo: strategy.commission.percent , strategy.commission.cash_per_contract , strategy.commission.cash_per_order . Di default lo script strategy calcola le commissioni in maniera percentuale, se non viene dichiarato un altro metodo.
commission_value : si riferisce al valore della commissione che il tuo broker applica a ciascun trade, in questo esempio utilizziamo Kucoin Exchange che applica una commissione dello 0.03% per l' apertura e 0.03% per la chiusura di ogni singolo trade.
slippage : è espresso in tick, questo valore viene aggiunto o sottratto al prezzo degli ordini market/stop per rendere il prezzo meno favorevole per la strategia, creando così un backtesting più reale. Nel nostro esempio impostiamo a 10 tick il nostro slippage.
default_qty_value : si riferisce alla quantità da investire ad ogni singolo trade, in questo caso investiamo il 100% del capitale per ogni singolo trade.
default_qty_type : si riferisce al tipo di calcolo con cui misurare il capitale investito per ogni singolo trade, nel nostro esempio dichiariamo
strategy.percent_of_equity che si riferisce al calcolo percentuale (avendo inserito 100 precedentemente).
process_orders_on_close : se impostato su true , genera un ulteriore tentativo di esecuzione degli ordini dopo la chiusura di una barra. Se gli ordini sono a mercato, lo script li esegue prima dell'apertura della barra successiva. Se gli ordini dipendono dal prezzo, saranno eseguiti solo se le condizioni di prezzo sono soddisfatte. Questa opzione è utile se si desidera chiudere le posizioni nella barra corrente. L'opzione predefinita è false . Per il nostro esempio scegliamo true .
Abbiamo concluso il nostro breve tutorial sulla dichiarazione di uno script di tipo strategy . In questo esempio abbiamo mostrato in maniera molto veloce alcune delle funzioni base con cui impostare il tuo algoritmo. Puoi trovare maggiori informazioni e tutte le funzioni disponibili consultando il manuale per il linguaggio Pine Script.
È possibile ottimizzare i D/D?Ciao Trader, oggi voglio parlarti di Draw-down e nello specifico andremo a capire se esiste una correlazione tra il D/D e la nostra mentalità.
Questo articolo si basa su un mio studio personale fatto tra Trading journal (dati tecnici) e diario di trading (dati mentali).
Come sempre nel Trading, ma anche nella vita, bisogna sempre andare a fondo nelle cose e NON rimanere solo in superficie e se anche te vuoi fare uno studio simile non ti resta che prendere i tuoi dati passati mentali e tecnici per poi confrontarli tra essi.
Il procedimento è molto semplice ed andrò a spiegartelo step by step.
STEP 1
In questo step dovrai prendere il tuo T.J. ed analizzare i periodi nei quali sei finito in D/D.
Devi capire se nelle varie posizioni che hai aperto hai commesso errori tecnici nel rispettare il tuo Trading-plan, il tuo money-menagement, le tue regole di gestione delle posizioni...
Ma non solo, infatti cerca di capire anche quando hai commesso determinati errori, sono stati effettuati dopo già qualche perdita? Sono stati effettuati dopo un periodo di b.e.? Dopo un periodo nel quale non avevi opportunità?
Questo dato è molto importante perchè ti farà capire quando hai la maggior probabilità di commettere errori tecnici ad esempio:
Se noti che la maggior parte degli errori li commetti dopo un periodo dove non hai opportunità di ingresso allora quando questo momento si ripresenterà ne prenderai consapevolezza e sapendo già che è un tuo "punto debole" starai molto più attento a non commettere sempre gli stessi errori.
Una volta che hai fatto questo ed ovviamente preso nota di tutto potrai passare al prossimo step.
STEP 2
Ora è il momento di prendere il tuo D.T. e leggere i tuoi stati emotivi nel periodo di D/D ed anche qua dovrai tenere traccia di come ti sentivi, ad esempio:
C' è stato un avvenimento esterno che ti ha turbato? Avevi fretta? Avevi mancanza di fiducia? Eccetera...
STEP 3
Ora non ti resta che confrontare tutti i tuoi errori tecnici con quelli mentali e potrai notare tre cose:
1. Il D/D che hai affrontato è stato qualcosa di fisiologico legato alla ciclicità della tua strategia.
2. Il D/D che hai affrontato è stato qualcosa inizialmente di fisiologico per poi essere prolungato dal tuo stato mentale o viceversa.
3. Il D/D che hai affrontato è stato qualcosa di puramente emotivo.
La cosa molto interessante che ho notato, personalmente, è che nel 100% dei draw-down che ho attraversato non ce n' è MAI stato uno puramente fisiologico, ma è sempre stato accompagnato da 2-3 errori che hanno incrementato quest' ultimo.
Questo fa capire quanto alla fine della fiera per quanti anni di esperienza si possano avere gli errori emotivi fanno parte del "gioco" e non c'è niente di male nel commetterli purchè rispettiamo il rischio e gli stessi errori devono essere parte integrante del nostro backtesting ovvero dei nostri dati statistici.
Per concludere:
I dati che otterrai da questo studio ti faranno conoscere in quali condizioni e dopo quali periodi avrai il rischio maggiore di commettere determinati errori e questo può aiutarti molto a stare più attento in determinati periodi del tuo Trading!
Io quando si presentano determinate condizioni nelle quali so che la probabilità di commettere errori aumenta rispetto al solito semplicemente mi prendo dei giorni di stacco nei quali dedico del tempo a me stesso per poi tornare sui grafici in piena forma.
Ma ovviamente ognuno ha le proprie soluzioni, potresti semplicemente ridurre il rischio a cui ti esponi.
Ti ricordo che puoi fare lo stesso studio anche su altre condizioni della tua equity.
Buono studio!
[PIANO DI TRADING] - Perché è essenziale svilupparloIl trading plan è la costituzione del trader.
⠀
Non potete pensare di raggiungere dei risultati che siano replicabili senza avere una serie di regole da seguire.
⠀
Per un trader la difficoltà nel seguire le regole sta proprio nell’auto imposizione: siete voi i responsabili di voi stessi.
Molti pensano che la voglia di libertà con cui si avvicinano al trading equivalga a non avere nessuna regola, ma questa è un’indipendenza che non dura a lungo.
La vera libertà si può raggiungere e risiede nello scegliere da voi le vostre regole e seguirle, proprio per mantenere lo status di uomo e trader libero.
Le regole, nel trading, costruiranno il tuo nuovo lato psicologico perché ti doneranno più confidenza e fiducia in quello che fai.
Le regole eliminano la confusione del decidere su due piedi.
Le regole ti permettono di revisionare le operazioni che esegui e scovarne i lati migliorabili.
Le regole ti aiutano a risparmiare tempo, quando sarai davanti ai grafici ti basterà seguire il piano senza farti ulteriori domande che ti portano via troppo tempo non necessario.
UN TRADING PLAN CHE SI RISPETTI DEVE AVERE REGOLE SVILUPPATE PER ALMENO QUESTE 6 AREE:
-Risk management
-Tempistiche e orari
-Princìpi per entrare
-Princìpi per lo stop
-Princìpi per il target
-Gestione operativa
Hai già un piano di trading per eseguire la tua strategia? Fammelo sapere, conoscere trader consapevoli fa sempre piacere.
Hai bisogno di un consiglio o hai una domanda sul trading plan? Lasciami pure un commento qui sotto.
Migliorare l'operatività osservando i tassi d'interesse: Parte 2Ciao a tutti! 👋
Questo mese abbiamo voluto approfondire il tema dei tassi di interesse: cosa sono, perché sono importanti e come si possono utilizzare nel trading. Si tratta di un argomento su cui i nuovi trader di solito sorvolano quando iniziano a operare, quindi ci auguriamo che questa sia una serie utile e fruibile per i nuovi trader che vogliono saperne di più sulla macroeconomia e sull'analisi fondamentale!
La scorsa settimana abbiamo dato un'occhiata a come trovare i prezzi delle obbligazioni sulla nostra piattaforma, oltre a qualche rapido consiglio per capire come e perché si muovono i tassi di interesse. Se desiderate un rapido ripasso, cliccate sul link in fondo a questo post. Questa settimana vedremo perché la comprensione dei tassi di interesse è importante per il vostro trading e come potete utilizzare queste informazioni a vostro vantaggio.
Si può pensare ai mercati dei tassi in tre dimensioni.
1.) Assoluta
2.) Relativa
3.) Attraverso il tempo
In altre parole;
1.) Come vengono scambiati i tassi su base assoluta? Ovvero, offrono un rischio/rendimento interessante per gli investitori?
2.) Come vengono scambiati i tassi su base relativa? Ovvero, cosa separa i prezzi delle obbligazioni tra i diversi Paesi?
3.) Come vengono scambiati i tassi nel tempo? Ovvero, cos'è la "curva dei rendimenti"?
Vale la pena di dare un'occhiata un po' più approfondita a ciascuna di queste dimensioni e al loro funzionamento. Questa settimana inizieremo ad analizzare i tassi di interesse da un punto di vista "assoluto" . 🏦
Quando si tratta di considerare le obbligazioni come veicolo d'investimento diretto, ossia l'acquisto e la vendita diretta di questi strumenti, i grandi investitori guardano in genere a quanto siano interessanti le obbligazioni dal punto di vista del loro rendimento in rapporto al rendimento totale offerto da altre classi d'investimento, come le azioni, le materie prime e le criptovalute.
Per valutare la questione del rendimento totale, è importante conoscere i tre rischi principali:
1.) Rischio del tasso sui fondi della Banca Centrale
2.) Rischio inflazione
3.) Rischio di credito
In altre parole;
1.) Il tasso della banca centrale si muoverà in modo tale da rendere non competitivo il tasso di interesse che ricevo su un'obbligazione?
2.) Le obbligazioni sono prestiti a tempo. L'inflazione si prenderà il mio capitale in termini di potere d'acquisto più velocemente di quanto mi venga remunerato?
3.) La mia controparte può rimborsarmi alla scadenza dell'obbligazione?
Per gli Stati Uniti, la terza domanda viene tipicamente "ignorata" in quanto il prestito di denaro al governo americano è spesso considerato "privo di rischio", ma allo stesso modo, la comprensione sulla possibile convenienza dei rendimenti obbligazionari su determinati orizzonti temporali rispetto ai tassi d'interesse e all'inflazione è una questione cruciale.
Inoltre, il rischio/rendimento assoluto dei tassi deve essere confrontato con quello di altre classi di attività. Se l'S&P 500 rende il 2%, pagato dagli utili delle maggiori società del Paese, come si colloca il rischio di detenere azioni rispetto a quello di detenere obbligazioni? Per capire come gli istituti valutano questa decisione, spesso si può osservare il movimento dei tassi di interesse sul mercato aperto. Quando le azioni superano le obbligazioni, la domanda istituzionale di azioni è più elevata, il che indica che le persone si sentono bene e vogliono correre dei rischi. Quando le obbligazioni superano le azioni, può essere indicativo del fatto che le persone preferiscono detenere strumenti di pagamento degli interessi "privi di rischio" piuttosto che azioni di società con prospettive economiche in peggioramento.
Questo è il modo più diretto di guardare ai tassi di interesse: come si confrontano con i rischi assoluti del mercato e come si confrontano con altri flussi di "rendimento"? Hanno senso dal punto di vista del rischio/rendimento?
Un'ultima cosa: se i tassi d'interesse aumentano, l'importo del rendimento necessario per "compensare" l'assunzione del rischio deve diventare sempre più alto, altrimenti altri asset come le azioni iniziano a non essere più competitivi. Inoltre, tassi di interesse più elevati significano che i flussi di cassa futuri valgono meno, dato che la maggior parte dei calcoli di valutazione si basa sul "tasso privo di rischio".
Ad esempio, questa situazione si è verificata alla fine dello scorso anno, quando la gente ha iniziato a vendere obbligazioni e i tassi di interesse hanno cominciato a salire. Con l'aumento dei tassi di interesse, le azioni che avevano una buona parte del loro "valore" prezzato nel futuro sono state le più colpite, poiché il valore di quei flussi di cassa in termini reali è sceso.
I tassi di interesse possono essere molto utili per mettere in prospettiva le grandi mosse del mercato 😀
Per questa settimana è tutto! La prossima settimana analizzeremo invece come il rischio di credito e il rischio di cambio incidano sul prezzo relativo delle obbligazioni e come i diversi titoli sovrani possano o meno apparire interessanti l'uno rispetto all'altro su base relativa. L'ultima settimana analizzeremo la curva dei rendimenti e il modo in cui il rischio nel tempo influisce sulla domanda di tassi.
Saluti!
-Team TradingView
Ecco il post della scorsa settimana, se non vi siete ancora messi in pari:
La psicologia dietro gli errori emotiviCiao Trader, on queste parole andrò a spiegarti a livello psicologico il motivo per il quale incorri in condizionamenti emotivi. Di cosa sto parlando?
Penso tu lo sappia, ma per citare alcuni esempi:
1. Prendi uno stop-loss e vuoi vendicarti
2. Perdi un opportunità e poi come un forsennato apri tutti i grafici esistenti solo per trovare un’ opportunità.
3. Subisci un draw-down ed inizi ad aumentare i tuoi parametri di rischio
4. Non hai opportunità, ma hai fretta di fare gain quindi sforzi la tua operatività
5. Ecetera…
Ti sei mai chiesto il motivo per il quale molte volte commetti questi errori?
Nonostante tu sappia che non devi commettere determinati comportamenti ci ricadi sempre, ma perchè questo succede?
Ora te lo spiego, ma prima facciamo un passo indietro.. Tutte queste emozioni sono dovute principalmente alla fretta, hai fretta di recuperare le perdite, hai fretta di fare profitto, quando sei a mercato con una posizione aperta hai fretta di prendere il target, hai fretta di arrivare a 1000000 di capitale, insomma qualsiasi emozioni relativa al trading ha il comune denominatore della fretta.
Quindi un primo esercizio per poter migliorare il tuo Trading è allenare la pazienza, non sottovalutare questi esercizi perchè se vuoi diventare un Trader professionista devi allenare la pazienza.
Ti elenco alcuni esercizi che possono venirti utili:
1. Meditazione
2. Inizia a fare ogni azione quotidiana con pazienza (Lavi i piatti? fallo con pazienza.. Ti alleni? Fallo con pazienza…)
3. Fai qualche partita a scacchi con pazienza
Ora che hai capito l’ importanza di questo aspetto psicologico andiamo avanti.
Ora parliamo di un altro fattore comune che sabota il tuo successo, la paura.
Ovviamente è normale avere paura siccome essa è installata nel nostro inconscio per garantirci la sopravvivenza, ma un conto è avere paura quando ti ritrovi davanti ad un branco di leoni ed un altro è avere paura di perdere qualche soldo calcolato.
Per farti qualche esempio pratico, la paura può essere quando non apri delle posizioni, quando metti a b.e. troppo presto, quando chiudi anticipatamente i trade…
Ma come si impara a controllare la paura?
Le cose da dire sarebbero infinite, ma riassumerò il tutto in due concetti.
1. Avere paura di perdere soldi se ci pensi bene non ha senso (so che all’ inizio non è così), ma alla fine è tutto calcolato, sai perfettamente che questo aspetto fa parte del tuo lavoro ed anzi, se non rischi di perdere soldi come puoi farne? Mettere quell’ 1-2% di rischio per Trade di dà l’ opportunità di farne molti di più, se invece non metti a rischio niente non otterrai risultati.
Ora prova a pensare ai momenti più belli della tua vita e noterai che essi si sono presentati dopo che hai assunto dei rischi, grandi e piccoli che siano stati. Lo stesso andare in vacanza è un rischio: Se guidi rischi di fare un incidente, se prendi l’ aereo c’è il rischio che cada nel mezzo del nulla e così vale per tutto, ma in questo caso non ci pensi ed anzi sei felice di partire, allora perchè nel Trading non sei felice di aprire una posizione ed hai paura?
2. Affronta le tue paure della vita: Hai paura di nuotare, domani prendi e vai a nuotare. Hai paura dei ragni, inizia a cercarli e piano piano affronta questa paura.
In questo modo andrai a far capire a te stesso che la paura si può superare e nel momento in cui lo fai avrai grandi soddisfazioni.
Questi sono solo due delle emozioni che fanno scaturire errori emotivi, insomma quelle classiche che tutti conoscono, ma c'è qualcosa in più da dire sul motivo per il quale nonostante tu sai che non devi commettere determinati errori gli commetti lo stesso?
Ovviamente si o non avrei posto la domanda ahahah =)
Tornando a noi.
La risposta è semplice, si commettono determinate azioni errate...
Perchè si attribuisce a quell’ azione qualcosa di positivo.
- Non entrare in un trade per paura = Se non entro non prendo lo stop (positivo)
- Aumentare i parametri di rischio = Così se prendo il Target recupero la perdita o/e faccio gain (positivo)
- Chiudere anticipatamente la posizone = La chiudo così non rischio di prendere lo Stop (positivo)
- Mettere a b.e. troppo presto = Metto a b.e. così sono “salvo” dallo stop (positivo)
- Over-trading = apro questa così faccio profitto, apro quest’ altra così recupero la precedente… (positivo)
Insomma penso che tu abbia capito, quando commetti questi errori è perchè hai la speranza che possa accadere qualcosa di positivo e sì può succedere una, due volte, ma nel lungo periodo ovviamente questi comportamenti ti impediranno di diventare un Trader!
E quindi come si può risolvere tutto questo?
Attribuendo a determinate azioni qualcosa di negativo e per fare questo devi fare esperienza nei mercati e commettere questi errori.
Se tu continui a fare un’ azione che nel lungo periodo ti da un esito negativo ovviamente quello che farai sarà smettere di attribuire ad essa un esito positivo e sostituirai quest’ ultimo con un esito negativo ed ecco che non commetterai più con frequenza quell’ errore!
Ti faccio due esempi pratici:
- Aumenti i parametri del rischio con la speranza di moltiplicare il capitale e/o recuperare delle perdite, lo fai una volta, due, tre e noti che in tutte e tre poi hai perso il capitale. Ecco che inizierai ad attribuire questo esito negativo all’ azione ed ogni volta che starai per aumentare i parametri di rischio, perchè si, lo farai ancora all’ inizio, ti ricorderai l’ esito e bloccherai l’ azione. Ed alla fine questo processo diventerà inconscio.
- Hai paura di aprire posizioni con la speranza che così eviti stop, bene, a fine settimana controlla i mercati, i movimenti e le opportunità che hai perso, fallo per diverse settimane e quando con i dati raccolti ti accorgerai che perdi un sacco di opportunità, attribuirai a quest’ azione qualcosa di negativo ed ogni volta che provi quella paura ti ricorderai l’ esito negativo e aprirai le posizioni che devi. Ed anche qua il processo col tempo diventerà inconscio.
Ecco che ora hai capito il meccanismo che fa scaturire tutte le tue azioni emotive, non ti resta che applicare questo concetto nella tua persona.
Spero che queste parole ti abbiano potuto aiutare.
Agisci, sbaglia, capisci l’ errore, ricommettilo, prendine consapevolezza e miglioralo!
Come migliorare il trading osservando i tassi di interesse?Ciao a tutti! 👋
Questo mese abbiamo voluto approfondire il tema dei tassi di interesse: cosa sono, perché sono importanti e come si possono estrapolare informazioni a riguardo da usare nel trading. Si tratta di un argomento su cui i nuovi trader all'inizio sono soliti sorvolare, quindi ci auguriamo che questa sia una serie utile e fruibile per i nuovi trader che vogliono saperne di più sulla macroeconomia e sull'analisi fondamentale!
La prima domanda da porsi quando si ha a che fare con i tassi di interesse è come visualizzare le informazioni su TradingView. Sebbene sia sempre possibile fare clic sulla scheda "Obbligazioni" sotto "Mercati" e navigare fino alla tabella "Tassi", un modo ancora più semplice per visualizzare i tassi d'interesse in tutto il mondo è quello di utilizzare il comando "Ricerca" e digitare "10Y". Cliccando poi su "Economia", si dovrebbe essere in grado di vedere tutti i mercati globali dei tassi d'interesse a 10 anni:
Questa configurazione consente di ottenere i tassi a "10 anni", ma è possibile ottenere obbligazioni con scadenze diverse utilizzando altri ticker. Ad esempio, è possibile visualizzare i tassi a 3 mesi degli Stati Uniti digitando "US03M", o i tassi brasiliani a 10 anni digitando "BR10Y". Tutti i mercati dei tassi all'interno del nostro circuito seguono questo standard di codici ticker. Provatene uno! È facile.
Per chi non lo sapesse, ecco come funzionano i tassi di interesse.
I tassi di interesse fluttuano sul mercato proprio come le azioni o le criptovalute; si muovono inversamente ai prezzi dei titoli di Stato. In questo modo, si può semplicemente guardare ai prezzi dei titoli di Stato per avere un'idea dell'andamento dei tassi di interesse -> si muoveranno in direzione opposta.
Il motivo è che le obbligazioni vengono emesse con un "valore nominale" e un "tasso cedolare". Supponiamo che il valore nominale di un titolo di Stato sia di 1.000 dollari e che il tasso cedolare sia del 2%. Ciò significa che ogni anno l'emittente dell'obbligazione pagherà al possessore 20 dollari.
Il fatto è che, una volta emesse, le obbligazioni possono essere scambiate liberamente sul mercato. Supponiamo che l'obbligazione da 1.000 dollari aumenti di valore e inizi a essere scambiata a 1.030 dollari, perché per qualche motivo c'è una domanda significativa. Poiché i 20 dollari pagati all'obbligazionista sono fissi, il "tasso d'interesse" effettivo che gli acquirenti ottengono pagando 1.030 dollari per l'obbligazione è leggermente inferiore al 2% -> 1,94% per essere precisi.
Pertanto, le variazioni dei prezzi delle obbligazioni modificano i "tassi di interesse" in tempo reale sul mercato!
Una cosa da notare: i tassi dei titoli di Stato sono diversi dal tasso dei "fondi" fissato dal governo, il quale è definito dalla banca centrale di un paese .
La prossima settimana, nella seconda parte, analizzeremo i fattori che determinano la domanda e l'offerta di titoli di Stato e tassi d'interesse, e come la politica monetaria influenzi tutti gli asset che negoziate. E in più, come potete utilizzare queste informazioni a vostro vantaggio!
Ci vediamo la prossima settimana!
- Team TradingView ❤️❤️
PROCESSO DEL TRADER VINCENTE Questi sono i processi che portano il trader ad essere profittevole. Diffidate da chi vi dice che vi è una strategia sicura al 100%, da chi non prende loss, da chi promette investimenti sicuri. Il trading è fatto di probabilità, di mentalità e soprattutto di money management: ognuno di noi ha una propensione al rischio diversa, ma non bisogna mai dimenticare ,che in primis, bisogna proteggere il proprio capitale i profitti verranno in automatico.
Qualsiasi strategia voi vogliate applicare va bene: non ve ne è una più valida di un'altra, ma differiscono solo sulla percentuale di riuscita.
Non fatevi abbagliare da screenshot di grandi profitti, da persone in giro per il mondo che fanno milioni, credendo che il trading vi faccia diventare come loro dal giorno dopo; i profitti sono direttamente proporzionali al capitale che si gestisce: se si gestisce un capitale da €1000,00 non è la stessa cosa che gestire un capitale da € 100.000,00, né tanto meno €1.000.000,00.
Bisogna avere pazienza, trovare il proprio equilibrio ed avere sempre il focus sulle operazioni e sul MM: il resto è questione di tempo.
iTrader Fx®
Cos'è la DOMINANCE nel mercato CRYPTO ?BTC è senza ombra di dubbio la criptovaluta più popolare e dominante in termini di capitalizzazione nello spazio cryptovalutario.
Questo significa che la capitalizzazione di mercato di Bitcoin divisa per la capitalizzazione di mercato totale è maggiore di qualsiasi coin alternativa.
Quando ragioniamo in termini di capitalizzazione, facciamo riferimento al famosissimo concetto di DOMINANCE :
La dominance non è altro che la misura della capitalizzazione di mercato di bitcoin rispetto alla capitalizzazione di mercato delle restanti criptovalute.
Mettendo a confronto le capitalizzazioni dei vari crypto asset, è facile notare come la capitalizzazione di Bitcoin, nonostante superi di gran lunga quella delle sue "concorrenti", tenda ad avere un andamento oscillatorio. Questo perchè, in determinati fasi di mercato, le altcoin tendono ad acquisire un certo appeal nei confronti del pubblico degli investitori, i quali, attratti dagli alti rendimenti, tendono a spostare il capitale da BTC alle altcoin nella speranza di poter registrare ritorni, in termini di capitale, maggiori di quanto avrebbero potuto fare nello stesso arco temporale, mantenendo il denaro in BTC.
Quindi, sebbene la capitalizzazione del mondo crypto mantenga complessivamente un andamento crescente, in quanto il tasso di adozione da parte degli investitori è in continuo aumento, i rapporti di dominance sono più complessi e governati principalmente da meccanismi speculativi .
Graficamente si nota un andamento complessivamente decrescente della dominance di BTC ed un andamento complessivamente crescente della dominance di Ethereum e Binance USD. Le altre altcoin top CMC (ad esempio Cardano, Solana ed XRP), hanno sempre un andamento complessivamente crescente ma con un tasso di adozione decisamente più basso e indubbiamente più dipendente ai meccanismi speculativi sopracitati.
Avete mai sentito parlare di AltSeason? Sei avete familiarità con questo termine, significa che avete assistito alle enormi possibilità di guadagno che vengono a crearsi in quel periodo.
Controllare i meccanismi di Dominance potrebbe portare l'analista all'individuazione della prossima altseason.
Se osservate l'andamento della dominance di BTC e di Ethereum nel 2017 e 2020-21, noterete come in quel periodo, le dominance abbiano assunto un andamento opposto quindi discordante. In poche parole, in quei momenti si registra una vera e propria fuga di capitali da BTC a favore delle AltCoin (Ethereum per eccellenza). Diventa quindi interessante monitorare queste dinamiche per individuare zone di "incrocio" e lavorare sui mercati di conseguenza.
Mi piacerebbe inoltre porre alla vostra attenzione un altro aspetto curioso:
Nonostante siano passati 10 anni dall'introduzione (grazie ad Ethereum) di un sistema multiasset, Bitcoin continua a capitalizzare più del doppio rispetto alla seconda in classica.
A mio parere, la ragione non va cercata nella qualità della BlockChain, ne tantomeno nella realtiva notorietà, piuttosto nella struttura del mercato cryptovalutario. Certo, anche l'efficienza e la fama sono fattori determinati il prezzo di un crypto asset, ma ... vi faccio una domanda: " Se foste un investitore istituzionale oppure un fondo di investimento ed aveste interesse ad investire nel mercato decentralizzato (e non) tramite circuito crypto, con quale moneta vorreste iniziare ? "
La risposta sarebbe: " Intendi dire con quale moneta siamo costretti ad iniziare! "
Questo perchè Bitcoin, al momento, rappresenta il solo ed unico asset attraverso il quale è possibile entrare nel mondo della finanza alternativa. Tecnicamente, per introdurre nel mercato cryptovalutario alte quantità di capitali è quasi obbligatorio passare dall'asset Bitcoin. Quindi, il processo di "popolarizzazione" del mercato crypto, (al momento) deve passare necessariamente da un aumento (anche provvisorio) della capitalizzazione di Bitcoin.
Individuare l'altseasonNel video sono andato a memoria per quanto riguarda la market cap delle stablecoin e ovviamente mi sono sbagliato!
La market cap delle principali stable aggiornata ad oggi è la seguente:
USDT: $65,857,868,552
USDC: $54,787,351,736
BUSD: $17,538,235,788
Quindi come possiamo ben dedurre la percentuale di market cap allocata in stable non è trascurabile in quanto si tratta all'incirca del 20% della market cap totale.
Spero che questo tutorial sia utile! A presto!