Oltre l'analisi tecnica
L' EMOTIVITÀ DOPO LE PERDITESe sei un trader con una certa esperienza saprai benissimo di cosa sto per andare a parlare ed anzi, probabilmente in questo momento starai pensando a tutte quelle volte in cui a causa di queste emozioni hai bruciato conti, preso draw-down assurdi rischiando la margin call , dato la colpa al mercato e magari anche tirato il computer contro il muro =)
Ma a parte questo, è un problema molto serio, soprattutto per i neofiti che gestiscono un capitale reale senza questa consapevolezza.
Chiaramente la stessa emotività, diversa, ma che porta allo stesso risultato, si può avere anche dopo dei profitti, Breack-even o giorni dove non troviamo l' oportunità di entrata...
Vi porto degli esempi per farvi capire cosa intendo.
Dopo una perdita o una serie di perdite come reagisci?
- vai alla ricerca di opportunità per recuperarla?
- aumenti la size delle posizioni successive?
- rientri nella stessa posizione perchè sei convinto che dopo lo stop il prezzo vada nella tua direzione?
- dai la colpa alla strategia o a qualcuno?
- aggiungi fondi sul conto?
- la tua giornata viene coinvolta negativamente?
Questi sono tra i più comuni comportamenti che si assumono dopo le perdite e chiaramente sono comportamenti che portano alla distruzione il nostro conto e noi stessi, immaginate di averne 2-3- nello stesso momento... È la fine, vi brucerete il conto in tempo record e di conseguenza poi vi ritroverete senza capitale o con grandi perdite!
Il miglior consiglio che posso darti è quello di monitorare attraverso il Diario di Trading tutti i toui comportamenti/emozioni, in modo tale da averne la consapevolezza e riconoscerli nel momento in cui vengono fuori.
In questo modo avrete un vantaggio, ovvero quello di riconoscere che siete entrati in un mindset errato e di conseguenza poter evitare di fare errori del genere dandovi delle regole sull' autocontrollo!
Esempio:
riconosco che sto entrato in uno stato emotivo di vendetta e di conseguenza chiudo i grafici e ritorno lucido!
Le perdite (costi) fanno parte del nostro lavoro, DEVI ACCETTARLE, i drawdown ci saranno sempre e solo se accettiamo tutto questo iniziamo a migliorare come trader!
Anche i dati statistici della nostra strategia (backtesting) possono venirci in aiuto, infatti se conosciamo il nostro DD massimo finchè rimaniamo all' interno di quel parametro saremo tranquilli perchè fa parte della nostra metodologia.
Per concludere impara a non avere aspettative quando fai trading ed apri posizioni e se riconosci che stai entrando in uno stato emozionale di auto-distruzione stacca dai grafici e riaprili SOLO quando tornerai lucido!
Buon Trading!!
Nuovo strumento di disegno: Nota di prezzoAbbiamo creato questo nuovo strumento per rendere più semplici evidenziare livelli di prezzo importanti, così da non perdere mai di vista le zone decisive di un grafico.
Come creare la tua prima nota di prezzo
1. Seleziona l'omonimo strumento dal menù dei disegni, sezione Strumenti di annotazione (quella dove sono presenti altri strumenti di testo).
2. Posiziona i due ancoraggi: uno sul prezzo da evidenziare, l'altro in corrispondenza di dove vuoi vedere l'etichetta.
3. Aggiungi il testo per caratterizzare questa nota di prezzo aprendo le impostazioni con un doppio click. Puoi anche cambiare stile e colore della linea e del testo.
Usa le scorciatoie da tastiera per avere un risultato migliore!
1. Tieni premuto Ctrl (Windows) o Command (Mac) quando posizioni il primo ancoraggio per attivare momentaneamente la modalità magnete, in modo che il prezzo coincida alla perfezione con uno dei valori OHLC (apertura, chiusura, massimo e minimo).
2. Tieni premuto quando posizioni il secondo ancoraggio per avere una linea con inclinazione di 45° o suoi multipli. La scorciatoia ideale per i fanatici della precisione.
Speriamo che questo nuovo strumento ti piaccia. Nel grafico qui sopra abbiamo evidenziato alcune zone di prezzo per mostrarti la resa della Nota di prezzo.
Per qualsiasi feedback, commenta pure qui sotto.
Lo storico più esteso di BitcoinScrivi INDEX:BTCUSD nel motore di ricerca e ottieni accesso istantaneo allo storico completo di Bitcoin. Il nostro nuovo indice arriva addirittura al 2010, anni prima che divenisse uno strumento di dominio pubblico.
Ti ricordi di quando Bitcoin valeva meno di 10 centesimi di dollaro? Ti ricordi del primo breakout nell'Ottobre del 2010? Il primo periodo è stato critico è pieno di intoppi, ma è proprio questo che ha contribuito a costruire le basi per un'ecosistema che ora sembra forte e resiliente.
Accedere a INDEX:BTCUSD è semplice:
1: Scrivi INDEX:BTCUSD nel motore di ricerca.
2: Seleziona la prima voce e divertiti ad analizzare il grafico. 🙌
Nei mercati finanziari, il prezzo è tutto. È la base di partenza per ogni analista, trader e investitore. È per questo che un accesso comprensivo ai dati può fornire un vantaggio competitivo. Per Bitcoin in particolare è difficile trovare uno storico così ampio, che vada a tracciare la sua storia sin dai primi mesi di vita. TradingView è felice di assolvere a questa mancanza, rendendo tutto disponibile gratuitamente.
Hai dubbi o domande? Faccelo sapere nei commenti qui sotto. Buon trading! 📈
Dieci passi nel Forex: Banche Centrali (1 di 4)Le Banche centrali sono le vere protagoniste del mercato valutario, esse hanno a disposizioni diversi strumenti per raggiungere i loro obiettivi, che si espletano tramite politiche monetarie e fiscali. Gli obiettivi sostanzialmente sono favorire la crescita economica, ponendo una determinata attenzione su stabilità dei prezzi e occupazione.
Quello che voglio far notare con questo post è che non tutte le banche tengono nella stessa maniera agli stessi obiettivi e di seguito vedremo in particolare il “carattere” di ognuna di queste banche, per poi discutere nello specifico quali sono gli indicatori da seguire con attenzione.
• Banca centrale europea: obiettivo primario della Bce per mandato è garantire la stabilità dei prezzi, mantenendo un tasso di inflazione poco sotto il 2%, quindi questo è il presupposto per cui la Banca può muoversi. La stabilità dei prezzi è importante per l’Europa sia per potere avere una crescita sana (che presuppone un tasso di inflazione gradualmente crescente) sia per poter tutelare gli scambi commerciali, o meglio avere il controllo per quanto possibile della forza della propria valuta. L’Unione europea dipende molto sia dalle importazioni (Cina) che dalle esportazioni (Usa), dunque i cambi contro euro specialmente per il dollaro, vengono monitorati dalle istituzioni ma ricordiamo che per mandato la Bce non ha l’obbligo di intervenire. Gli interventi della banca centrale dunque sono plausibili nel momento in cui l’IPC europeo assume valori troppo bassi o troppo alti.
• Federal Reserve: La banca centrale americana condivide con la Bce l’obiettivo della stabilità dei prezzi ma è posto in secondo piano rispetto alla piena occupazione. I flussi import/export Usa sono rallentati negli anni con l’amministrazione Trump, a causa delle politiche protezioniste, e ciò ha permesso anche alle esportazioni di riallinearsi con le importazioni migliorando la bilancia commerciale che si presenta quasi sempre in deficit. In presenza di tassi bassi la Fed ha spesso usato l’alleggerimento quantitativo fino a quando il tasso di disoccupazione non si allineava a quello obiettivo, o viceversa ha manovrato i tassi al rialzo nel momento in cui l’occupazione raggiungeva i minimi.
Dunque mettendo a confronto queste due banche sembrerebbe che l’IPC stia molto più caro alla Bce che alla Fed, mentre il tasso di disoccupazione interesserebbe più quest’ultima. Il discorso è molto ampio e certamente i fattori che influenzano le decisioni delle Banche centrali spesso sono politici. Nei prossimi post magari cercheremo di sviscerarli.
MACD - Il suo uso "alternativo"Un uso alternativo del MACD.
Il Moving Avarege Convergence Divergence non ha di sicuro bisogno di presentazioni, essendo - credo da tempo - uno dei più amati e utilizzati strumenti degli analisti tecnici. Grandi e piccini.
Creato da Gerald Apple e reso noto nel suo libro “Tecnical Analysis. Power tools for active investors” del 2005, ha un sistema di calcolo estremamente semplice fondato su una coppia di medie mobili esponenziali, una veloce e una più lenta, e da una linea di segnale che viene calcolata come media esponenziale della differenza delle prime due.
La configurazione di base secondo l’autore di stesso è 12, 26, 9.
E le cose semplici sono sempre quelle che funzionano meglio! :D
Nonostante MACD sia innegabilmente un valido indicatore di trend in grado di fornire indizi su potenziali swing del prezzo, nella sua configurazione base, non trova più spazio nella mia cassetta degli attrezzi.
Lo scopo di questo breve tutorial è quello di sottoporre alla vostra attenzione la possibilità di un uso “atipico”, anche se potenzialmente più interessante del noto indicatore.
Premetto che non è farina del mio sacco, ma dobbiamo il contributo alla ricerca di una signora che si chiama Linda Bradford Raschke (una donna una volta tanto!). Nel suo lavoro ha reso nota la configurazione 3, 10, 1, abbinata all’uso di medie semplici, anziché esponenziali.
Accorciando i periodi delle mobili viene enfatizzata la funzione di misurazione del momentum, mentre lo smooth a 1 elimina la linea di segnale, che coincide con la linea MACD.
Mi auguro che nella vostra carriera, breve o lunga che sia, abbiate compreso l’importanza di misurare il momentum degli swing del prezzo e quante informazioni possiate trarne nelle vostre analisi. Il momentum ha a che fare con i principi del moto e quindi della fisica, illustrati per la prima volta da Newton. E neanche su questo mi dilungherò.
Il moto che ci interessa è quello del prezzo e monitorare la forza con cui si sviluppa (momentum) è fondamentale.
Doveroso inoltre segnalare che le divergenze evidenziate dal momentum (specialmente se prolungate) sono sicuramente fra le più attendili…
Di indicatori dedicati ne esistono molti. Fra i basici, a scopo di confronto ho inserito in chart il Chande Momentum, che va a migliorare gli obsoleti Momentum e ROC.
Nella mia operatività ho potuto verificare come il “MACD oscillator” sia senz’altro coerente, con il plus di essere molto meno “nervoso” rispetto allo ChandeMO e quindi di più immediata lettura.
Se volete sperimentare, ricordo le impostazioni della Sig.ra Raschke: 3, 10, 1 e soprattutto SMA.
Nel frattempo sto lavorando a uno script, ovviamente free, che combini e ponderi le informazioni estratte dai più diffusi oscillatori di momentum, incluso il “MACD oscillator”, con l’intento di annientare le possibili “false letture” e di poter finalmente fare affidamento su un unico oscillatore “definitivo” o quasi.
Se siete interessati, stay tuned.
Buon Trading!
Musica per trader ed investitoriAbbiamo collaborato con uno psicologo comportamentale per esaminare la scienza dietro la selezione di canzoni adatte per il trading e gli investimenti. La nostra formula si basa su cinque componenti essenziali di ogni traccia: Tempo (BPM), Tono (T), Lunghezza e volume (LV), Lyrics/Testo (L) e Mood/Stato d'animo (M). Analizzando questi fattori abbiamo creato due playlist specifiche:
Playlist #1: Zero In - Canzoni che aiutano la concentrazione e che possono essere usate durante le tue ricerche di mercato.
Playlist #2: All Out - Canzoni che caricano e che ti incoraggiano ad essere decisivo. Per i momenti che contano.
Entrambe sono disponibili al pubblico in forma gratuita tramite Spotify , dove saranno costantemente aggiornate. Se hai dei consigli, scrivi pure qui sotto.
Se sei appassionato di musica, troverai la prossima sezione sicuramente interessante, dato che spiegheremo le formule dietro entrambe le playlist. Ai più attenti non sfuggiranno le tante somiglianze tra musica e mercati.
🎯 Zero In - Tempo di concentrarsi
Focus = “BPM (50 – 65) +TM +LVL (+ or -) -LN +M”
BPM: ritmo compreso tra 50 e 65 beat al minuto
TM: tono è caldo, disteso e rilassante
LVL: tracce lunghe favoriscono la concentrazione
LN: nessuna o poche parole
M: ritmo melodico e che non distragga il cervello e che favorisca la concentrazione sull'attività in atto (e non sulla musica)
💥 All Out - La giusta carica per fare i passi decisivi
Azione = “BPM (65 – 85) +TU +LVS (+ or -) -LS +M”
BPM: un ritmo più sostenuto, compreso tra 65 e 85 beat al minuto
TU: tono allegro ed ottimista, che rinforzi positivamente le funzioni cognitive
LVS: durata breve e ritmo accelerato per mantenerti attento e motivato
LS: un testo con parole che diano la spinta ad agire
M: un mood pimpante per stimolare la produzione di dopamina e farti sentire coraggio e fiducia
Grazie per la lettura e non vediamo l'ora di sentire il tuo feedback. Prova queste playlist e facci sapere se ti aiuteranno a studiare e ad agire. E se hai canzoni da suggerire, scrivi pure qui sotto.
IL SENTIMENT TRADING, COME SFRUTTARLO AL MEGLIO!Ciao a tutti ragazzi, oggi voglio proporvi un articolo relativo al sentiment.
Capiremo insieme cosa è il sentiment, perchè dovremmo sempre guardarlo, come interpretarlo e sopratutto come trovare i dati relativi ad esso.
COSA E' IL SENTIMENT?
A questa domanda la risposta è piuttosto facile (lo dice la parola stessa). Si tratta del sentimento che hanno i trader verso una determinata valuta,
azione, indice ecc... Con Sentiment si intende quindi tutta quella gamma di emozioni che orienta al ribasso o al rialzo, spesso in maniera irrazionale,
gli investitori.
Un' informazione che a primo impatto può sembrare da poco, ma non è così!
QUALE UTILITA' CI FORNISCE?
Innanzitutto il sentiment ci fornisce una visione complessiva del pensiero degli altri trader, il quale può essere sempre utile. Inoltre
è risaputo che la stragrande maggioranza dei trader perde denaro (statisticamente), motivo per cui, sapere come la maggior parte è posizionata,
ci permette di filtrare, fin da subito, la nostra operatività, scegliendo in maniera consapevole tra una operazione al rialzo ed una al ribasso.
NB: ogni Broker è obbligato dall' ESMA (l’organismo europeo che regola i mercati finanziari) a segnare sul proprio sito quanti trader in media perdono soldi
effettuando operazioni attraverso esso. Mediamente tar tutti i broker, l’80% dei clienti dei broker perde soldi.
COME LO UTILIZZOT?
Il Sentiment può essere utilizzato nel seguente modo:
Quando la gran parte dei trader è posizionata per esempio Long, molto meglio andare alla ricerca di operazioni ribassiste e viceversa.
E' UTILIZZABILE SU TUTTI GLI STRUMENTI?
Il sentiment trading è difatto utilizzabile su tutti gli strumenti , ma non lo ritengo affidabile in egual modo.
Con questo intendo, per esempio, che il Sentiment trading è perfetto per i cambi forex, ma è inutilizzabile sulle azioni,
dove gli investitori sono tendenzialmente posizionati al rialzo.
DOVE TROVARE I DATI RELATIVI AL SENTIMET?
I dati relativi al sentiment sono ritrovabili con facilità su internet. I siti che consiglio per un sentiment affidabile sono principalmente due:
( myfxbook )
( tradingster )
Anche alcuni broker consentono la visualizzazione del sentiment sulle loro piattaforme, ma non tutti.
CONCLUSIONE:
Spero che quest'articolo sia stato di vostro gradimento e che vi abbia aiutato nel comprendere meglio il sentiment.
Per qualsiasi domanda potete utilizzare i commenti ;)
Rotazione settoriale, come si struttura? (seconda parte)Si è parlato molto di rotazione settoriale nelle ultime settimane e questo è un argomento che interessa tutti i protagonisti dei mercati finanziari, che puntualmente registrano la loro asset allocation o ribilanciano i portafogli a seconda di come si muovono i mercati. Essendo la rotazione settoriale una sorte di ponte tra economia reale e mercati finanziari in questo post voglio analizzare dove ci troviamo ora in Italia, in modo da poter riconoscere il contesto economico e i settori che trainano e traineranno(?) il nostro Ftse Mib.
Cominciamo analizzando un punto preciso di partenza ovvero lo shock economico 2020 con la pandemia Covid19, che ha affossato il nostro listino facendogli perdere dall’ultima settimana di febbraio 2020 in tre settimane circa il 37%. Possiamo dunque affermare che lo shock possa essere un punto di partenza da cui i mercati si sono mossi nella ripartenza. C’è da precisare che all’interno dei cicli settoriali si sviluppano altri cicli di breve-medio termine dettati da altri fattori non prettamente legati all’economia reale.
Essendo ad inizio ciclo teoricamente avremmo dovuto vedere come già spiegato il settore bancario, assicurativo, servizi energetici e telecomunicazioni guidare la prima fase di ripresa, e infatti per i primi due è stato proprio così.
Come da previsione il settore bancario grazie anche alla grandissima mole di liquidità parcheggiata nei conti ha registrato un +87% tornando quasi ai livelli pre-pandemici (prendo in considerazione etf settore bancario ITLB). Probabilmente questo è stato il settore migliore assieme a quello assicurativo, ma se vediamo i recuperi delle aziende sul nostro listino principale noteremo come gli unici ad avere ancora spazio per arrivare ai livelli pre-covid siano le utilities e il settore telecomunicazioni. Nella mia visione è propri in questi settori che troveremo opportunità.
Hanno fatto molto bene alcuni titoli legati alla tecnologia, che come sappiamo hanno beneficiato nel 2020 dello stay-at-home lavorativo e studentesco ma ora questi titoli sono vittime di prese di beneficio, dato che il loro P/B è schizzato alle stelle superando spesso il fair value di queste aziende.
Altro fenomeno interessante è l’ottima performance di alcuni titoli ciclici che scontano le riaperture future e sono stati acquistati “ a sconto” a partire da novembre in previsione della ripresa dei consumi.
Altro settore che si è cominciato a muovere in ritardo rispetto ai ciclici è quello industriale che avevo sotto controllo già da gennaio, è che anch'esso si è mosso scontando le riaperture e l'arrivo dei vaccini.
Ricapitolando:
Bancario e assicurativo: mi aspetto ulteriori crescite ma dopo una pausa, consiglio di aspettare per entrare eventualmente su ritracciamententi (investire ora è come prendere un coltello mentre cade).
Utilities: tanti motivi (già spiegati nelle mie analisi) per credere nella loro crescita, da seguire con attenzione.
Telecomunicazioni: anche qui il supporto dato allo sviluppo tecnologico non può che vedere un loro rialzo, ma essendo titoli solitamente molto volatili occorre prudenza.
Ciclici e industriali: da acquistare in debolezza, avranno il loro riscontro nell'economia reale ma i mercati hanno già scontato questo facendo salire i prezzi di non poco.
Tecnologia: per ora short di breve termine, da acquistare una volta passata l'euforia sul tech e con condizioni di ripresa reale economica.
LA GESTIONE DELLE POSIZIONIBuongiorno Trader, oggi voglio parlarti della gestione delle posizioni perchè molte volte questo aspetto non è tenuto molto in considerazione perchè si pensa che il lavoro più difficile sia quello di sapere dove e quando entrare a mercato, ma non è così, o meglio..
È vero che anche il sapere quando e come entrare a mercato è fondamentale, ma una volta aperta come ci si comporta? Lasci tutto al caso?
Per non parlare dell' emotività che si verifica durante le posizioni aperte, appena vediamo che è in leggero profitto diciamo: "adesso la chiudo perchè se poi mi va contro prendo lo stop, oppure metto a B.E. così sono più tranquillo, però se mi prende il B.E. e poi va nella mia direzione? Allora no forse è meglio parzializzare e lasciar correre..." oppure nel caso in cui siamo in leggero DD della posizione come ragioniamo?
Ti è mai successo di ragionare in questo modo?
Sicuramente sì, ma qual è il motivo di questi pensieri(cattiva gestione)?
Il motivo principale è la mancanza di fiducia ed esperienza nella nostra metodologia, probabilmente anche perchè non abbiamo nessun dato di backtesting e ancora peggio: Nessuna regola su come gestire le nostre posizioni!
PRIMA di aprire una posizione noi dobbiamo sapere esattamente:
-Dove posizionare lo stop-loss;
-Dove posizionare il Target;
-Quando avere più Target e quanto parzializzare sui vari Target;
-Quando andare a B.E.;
-Quando andare in Trailing stop;
-Quando poter piramidare la posizione;
-Quando dimezzare lo Stop-loss;
-Quando uscire anticipatamente in perdita o in profitto;
-Quando poter lasciar correre la posizione senza Target;
-Qual' è il nostro R/R minimo;
-Che money menagement utilizzare.
Se non disponi di regole precise e non hai fiducia in esse (si ottiene attraverso l' esperienza ed il back-test) allora fermati un secondo, fai un passo indietro ed inizia a studiare come potresti gestire le tue posizioni per rendere la tua metodologia il più performante possibile!!
Sai gestire alla perfezione le tue operazioni?
Fammi sapere nei commenti!
Buon Trading!
È giusto preoccuparti degli stop? Si e no.Buongiorno a tutti! Oggi testo questo "nuovo" format nel quale non mi avvalgo del grafico perchè ci tengo a spiegare concetti prettamente formativi e psicologici.
Non so bene se questo stile vi piaccia (e nemmeno se sia in linea con TradingView) ma ci tenevo a darvi un mio parere sincero su questa questione.
Sarete voi tramite il "mi piace" e i commenti a farmi capire se questo formato vi può interessare o no.
Grazie per l'attenzione, auguro una buona giornata e buon trading a tutti.
A presto!
[PORTAFOGLIO] «Nessun piano sopravvive al contatto col nemico» ASSET attualmente a mercato con una visione "oltre l'analisi tecnica":
Long Argento in carico a $26,92 dal 01/03/21
Short EURUSD in carico a 1,1891 dal 09/03/21
Long NIKKEI 225 in carico a 30.104,20 dal 18/02/21
Long S&P500 in carico a 3.852,95 dal 01/03/21
Long NASDAQ in carico a 12.874,70 dal 10/03/21
Long USDCHF in carico a 0.9278 dal 16/03/21
Sono sempre più dell'avviso che pubblicare analisi sia assolutamente inutile ,
1) perché essendo molto spesso banalmente tautologiche ("se va su, va su; se va giù..." ecc, come pure "per arrivare a 3000 deve passare per 2900" e via così) non servono a niente ai fini operativi,
2) perché si troveranno almeno cento motivi/strategie/linee/disegni/indicatori per confermare la previsione come altrettanti/e per vederla in posizione diametralmente opposta in un inutile walzer di "sì, sono d'accordo" o "no, io la vedo per così..." con il finale tronfio di chi poi ha avuto la fortuna dalla sua.
Un identico grafico dato a traders diversi verrà interpretato da questi secondo i loro personali bias cognitivi generando stili di operatività altrettanto disparati: chi long, chi short, chi attendista, chi sul breve, chi sul lungo, chi scalpista o chi holdista ecc.
Se a causa della soggettività data da visioni, strategie, prospettive temporali, timming ecc tutte diverse tra loro, venissero messe a mercato altrettante operazioni, queste andrebbero ad influenzare (se si avesse la superbia di pensare che i retail abbiano il potere di muovere i prezzi) in maniera totalmente casuale invalidando di conseguenza la teoria auto-predittiva delle figure grafiche che sono alla base dell'analisi tecnica e quindi il motivo dell'analisi tecnica stessa!
A complicare ancora la reazione dei prezzi, c'è l'attuale conformazione del mercato che è profondamente cambiato da come è descritto nei libri di AT scritti 40 anni fa. Basti pensare ai derivati che siamo abituati, forse dandolo troppo per scontato, a tradare oggi che a quel tempo non esistevano.
Un conto è l'effetto che si può vedere sul prezzo comprando o vendendo azioni "vere", un altro è come può reagire tradando il suo CFD.
E' mia convinzione che oggi non servano indicatori segreti o pattern esoterici per avere il cosiddetto "vantaggio statistico" (specialmente in un mercato che tende sempre di più verso la " random walk "), ma che questo vada ricercato in una analisi ad ampio spettro che comprende le correlazioni e le interazioni tra mercati/strumenti al fine di identificare la "portante direzionale" nel gioco causa/effetto.
Se da una parte sono convinto che un trader principiante si debba iperspecializzare su un solo strumento con una sola strategia da ripetere in stile maestro Miyagi "dai la cera, togli la cera" (vedi il film Karate Kid), dall'altra che il trader moderno/evoluto abbia bisogno di capacità che lo portino alla GESTIONE dell'operazione e dell'intero portafoglio in maniera più sofisticata rispetto al solo STOP/PROFIT con l'obbligo di prendersi delle licenze sui dogmi dell'analisi graficistica, fondamentale o del money management mainstram.
Lo sviluppo di questo portafoglio nasce proprio con questo intento, perché puoi mettere in piedi tutti i piani di trading che vuoi, fare meditazione con la campana tibetana, avere tutto il supposto da amici/parenti/morose, ma quando il mercato ti va contro, tutto va in frantumi compresa la propria dignità.
Prendendo alla lettera von Moltke: «nessun piano sopravvive al contatto con il nemico», «la guerra è una questione di espedienti», voglio pensare che noi non siamo così diversi dal generale che deve gestire i suoi campi di battaglia con l'intento ultimo di vincere la guerra, abilità che alla fine viene rappresentata nient'altro che dalla EQUITY LINE del trader.
Perché l'analisi non è il fine di questo se lo si vuole considerare un mestiere.
Il fine lo è come va chiusa l'operazione!
E' meglio chiudere in gain una pessima operazione che il loss una meravigliosa analisi.
Aggiornerò via via chiusure e nuove aperture il più possibile in tempo reale con il solo limite della voglia di fare una cosa (pubblicare qui) che non mi porta alcun denaro se non una traccia nel mio CV.
IMPORTANTE: le idee espresse sono esclusivamente mie. Le analisi sono solo a scopo ludico/informativo e non devono essere considerate come una consulenza finanziaria o istigazione di alcun tipo. La decisione di agire in base a quanto scritto è affare vostro e vi esorto a non replicare le operazioni non sapendo niente del mio metodo di MM. L'intento di pubblicare la mia operatività su questo sito è conseguenza solamente alla necessita di appagare il mio ego e dei vostri guadagni e/o perdite non me ne fregherebbe proprio niente.
HB
5 scorciatoie per la gestione dei disegniEcco cinque consigli per rendere più veloce la gestione dei disegni sul grafico. Ognuno di essi fa leva su una scorciatoia da tastiera specifica, ovvero la pressione prolungata di Command (Mac) o Ctrl (PC). Imparare ad usare queste combinazioni ti porterà a risparmiare tempo e ad efficientare le tue analisi.
1. Seleziona più disegni presenti nella stessa area del grafico, tenendo premuto Ctrl o Command e cliccando e trascinando il cursore del mouse per delimitare l'area. È il metodo più efficiente per avere più disegni sotto controllo.
2. Alternativamente, puoi selezionare più disegni singolarmente, con la stessa procedura. Tieni premuto Command o Ctrl e clicca con il tasto sinistro del mouse su ognuno dei disegni che vuoi evidenziare. Specialmente utile quando questi non sono vicini tra loro.
3. Ora che sai come selezionare più disegni contemporaneamente, cosa puoi farci? Cambiare colore, ad esempio. Una volta che hai effettuato la selezione comparirà in sovra impressione la barra delle proprietà, da cui potrai gestire il colore di tutti i disegni evidenziati.
4. Ma non è tutto, puoi anche cambiare lo spessore delle linee, il bordo e l'ordine di visualizzazione. E chissà che in futuro non arrivino anche altre opzioni.
5. Il tasto Command/Ctrl può anche essere usato per clonare un disegno in un batter d'occhio. Basta che tu tenga premuto il pulsante mentre clicchi e trascini un disegno esistente. Non ci credi? Prova tu stesso!
Speriamo che questi brevi consigli possano tornarti utili. Le scorciatoie da tastiera rappresentano la modalità più efficace per risparmiare tempo prezioso da dedicare ai tuoi studi.
Hai in mente qualche altra scorciatoia che potrebbe essere utile? Faccelo sapere nei commenti. Siamo sempre aperti ai vostri suggerimenti.
P.S. Hai consigli su TradingView da condividere con gli altri? Scrivi un'idea apposita con il tag #TradingViewTips. Potrai aiutare tanti altri utenti! 🙌
Come funzionano realmente i mercatiOggi una lezione psicologica sulla base, quasi sconosciuta purtroppo, di come funziona realmente un grafico.
Ne ho fatto un accenno nel video di settimana scorsa e ci tenevo a dare qualche chiave di lettura in più per chi ancora non ha ben capito, quando sta guardando un grafico, cosa sta realmente guardando.
Come sempre mi aspetto un vostro risconto ed una vostra opinione sull’idea.
Buona serata a tutti e buon trading!
[COMPORTAMENTI CHE INFLUENZANO IL TUO RISCHIO]-PsicologiaTradingLa gestione del rischio negli investimenti è un mix disciplinare tra la matematica, la statistica e la psicologia.
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Gli esseri umani provano paura, avidità ed ego e questi elementi possono interferire con il processo di gestione del rischio nei confronti dei loro investimenti.
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Per questo, quali sono i comportamenti, derivanti da un mindset sbagliato, che influenzano il rischio?👇🏻
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1️⃣ Credere troppo in un’operazione può portare un investitore a negoziare una posizione troppo grande rispetto a quanto può permettersi. Niente è certo e l’esposizione deve essere sempre mantenuta nelle linee guida del proprio piano.
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2️⃣ La paura di perdere soldi può far sì che un trader o un investitore non esca dal mercato al prezzo massimo di perdita che ha pre-impostato, sperando così che la posizione inverta, almeno fino a tornare in pari, così da poter uscire.
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3️⃣ La paura di perdere l’operazione stessa può far alterare i segnali di ingresso e fare in modo che il trader insegua i prezzi quando ormai è troppo tardi. La FOMO può far entrare a mercato un trader con un rapporto rischio / rendimento sfavorevole.
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4️⃣ La paura di perdere i profitti fluttuanti di un’operazione può far uscire troppo presto il trader o l’investitore, con un piccolo profitto, se paragonato a quello che era stato pianificato.
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Si dovrebbe uscire da un'operazione che sta andando bene solo quando c'è una buona ragione per farlo, ad esempio quando viene raggiunto un obiettivo di profitto o viene attivata una gestione attiva della posizione e non solo perché non si vogliono perdere i profitti ottenuti fino a quel momento.
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Quali altri comportamenti ti sono venuti in mente leggendo il post? Metti in guardia altri traders e investitori con un COMMENTO qui sotto 👇🏻
Il rapporto risk-rewardChe cos'è il rapporto risk-reward, e perchè è così importante?
Nelle scorse settimane ho introdotto concetti sull'importanza di avere un piano, differenze tra investimenti e trading, e differenza tra rischio specifico e rishio sistematico.
Oggi voglio parlarvi del rapporto risk-reward (anche detto rischio-rendimento, da adesso in poi R/R).
Il R/R definisce quanto rischio decidi di assumerti per ricevere un determinato guadagno.
Non c'è un valore assoluto sul quale fare affidamento, ogni strategia deve avere un suo R/R.
Ci sono però delle linee guida da poter seguire:
Se si opera con una strategia trend following è bene avere un R/R di almeno 1:2 in quanto statisticamente sono strategia che hanno un profittablità inferiore al 50%.
Se si opera con strategie counter trend si può avere anche un R/R di 1:1 in quanto hanno un' alta profittabilità.
Al prossimo aggiornamento!
Questi 1,9 trilions che Wally ha già scontato...LETTERAMENTE! :DPENSIERI IN LIBERTA’.
Certamente scontati per i più navigati.
Sicuramente meno per le orde di nuovi aspiranti traders che si stanno approcciando oggi ai mercati.
Sedotti, come gli orsi dal miele, alla vista dei poderosi rialzi che hanno caratterizzato i corsi azionari in seguito al crollo di marzo scorso. Dai soldi facili, per intenderci. Che - sia chiaro fin da subito - non esistono.
Queste settimane sono passate all’insegna del nervosismo e il rapporto put/call azionario CPCE è aumentato bruscamente a livelli che non vedevamo da marzo 2020. Sullo SPY ha raggiunto 1,5, sotto la media (1,7) degli ultimi 30 giorni, ma il dato rimane piuttosto negativo. Più negativo il sentiment sul QQQ, con un rapporto di 2,2. Leggermente peggio sul IWM (2,3).
Pare che i traders di opzioni ritengano probabile un proseguimento in salita della curva dei tassi di interesse.
Tuttavia, le opzioni sull'ETF TLT (20Y+ Bond) stanno inviando un segnale diverso. Con un rapporto put/call di 0,9 sembra che ci si aspetti almeno un indebolimento dei tassi a breve termine e un rally delle obbligazioni. TLT è entrato in una regione di supporto tecnico abbastanza forte.
Molti dei wannabe sono persuasi dall’idea che il nuovo pacchetto di aiuti da 1,9 trilioni di dollari sarà sufficiente a sostenere gli attuali multipli di mercato e riaccendere la locomotiva. Chi è già riuscito a capitalizzare a dovere (e strada facendo ha imparato qualcosa!), può riuscire a difendersi. Molti fra quelli che decideranno di entrare a mercato oggi, rischiano invece di rimanere col proverbiale cerino in mano...
Ma torniamo a parlare di numeri e vediamo cos'è successo nelle ultime settimane sui mercati a stelle e strisce.
Il dato : Le prime dieci large-cap hanno perso quasi 1,45 trilioni di dollari della loro capitalizzazione di mercato. Solo Google e Berkshire se la sono cavata.
Arriviamo dunque alla vera domanda :
IPOTIZZANDO che gli americani tutti decidano di riversare i 1,9 trilioni di miliardi nel mercato azionario.
Basterebbe questo a spingere i listini verso nuovi ATH?
Ai posteri l'ardua sentenza.