Di Fabio Pioli, trader professionista, fondatore di CFI Consulenza Finanziaria Indipendente
Ora che gli obiettivi di 21.400 punti di fib (i gap sono sempre un obiettivo) sono stati raggiunti (Figura 1) ci si può chiedere se l’ indice italiano sia arrivato a fine corsa rialzista
Fig 1. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Questo è lecito domandare, tanto più che sappiamo per certo almeno due fatti:
1) i prezzi di mercato oscillano sempre e 2) esistono gap (e quindi obiettivi) a prezzi più bassi rispetto agli attuali, ossia a 19.555 prima e 18.185 punti poi (Figura 2)
Fig 2. Future Ftse Mib 40 – Grafico giornaliero.
Ci troviamo inoltre su resistenze molto importanti, che delimitano il prossimo trend di lungo periodo: ribassista se respingeranno i prezzi, rialzista se verranno superate (Figura 3).
Fig 3. Future Ftse Mib 40 – Grafico settimanale.
Se è lecito domandare, dunque, non è serio rispondere. Ci sarà un grossissimo trend, bisognerà essere pronti a prenderlo, questo è certo, ma non siamo qui per indovinare: sarà il mercato a rivelarci le sue carte.
Aspettiamo che ci riveli la sua mano con un comportamento idoneo al rialzo piuttosto che al ribasso.
Una cosa è sicura: qui non si compra perché chi comprasse avrebbe solo fortuna (leggi probabilità basse o sconosciute) di guadagnare.
Quanto detto non scoraggi naturalmente chi vuole dal comprare: i colpi di fortuna attraggono sempre i giocatori e, sebbene noi di CFI non lo siamo, lasciamo libero chiunque di “giocare” in borsa. Anche quando non si diverte.
Strumenti di analisi: analisi dei gap, analisi dei supporti e delle resistenze.
Fabio Pioli comunica che la presente esposizione presenta informazioni che potrebbero potenzialmente suggerire implicitamente o esplicitamente una strategia di investimento riguardante uno o più strumenti finanziari e pareri sul valore o il prezzo attuale o futuro di tali strumenti ed è da intendersi come una comunicazione di marketing. In quanto tale non rappresenta una ricerca preparata conformemente ai requisiti giuridici volti a promuovere l’ indipendenza di una ricerca in materia di investimenti e non è soggetta a nessun divieto che proibisca le negoziazioni da parte degli analisti e dei soggetti rilevanti prima della diffusione della ricerca in materia di investimenti
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