WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.04.2022Le Borse mondiali si sforzano di guardare oltre il conflitto in Ucraina.
Inflazione europea “boom” a marzo, come atteso, ma comunque spaventosa.
Autorita’ Cinesi piu’ morbide su regole contabili delle proprie quotate in Usa.
Sembra solo una pausa quella del rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Venerdi’ scorso, 1’ aprile, con gli occhi ancora puntati sull’evoluzione del sanguinoso conflitto in Ucraina, i mercati azionari europei e americani sono riusciti a spuntare variazioni frazionalmente positive, aiutate dal calo del prezzo del petrolio e dai dati sul mercato del lavoro Usa, ancora una volta testimoni di una crescita robusta.
La rigidita’ del Governo Russo nel chiedere il pagamento delle forniture di gas e petrolio in rubli, sostanziatosi nel decreto fimato giovedi’ 31 dal Presidente Putin non ha inciso, come si temeva, sull’umore dei mercati. Gazprom ha iniziato a notificare ai clienti le nuove regole di pagamenti del gas, che prevedono la conversione dei pagamenti in rubli. Poche reazioni ufficiali da parte dei maggiori importatori.
Il portavoce del Cremlino Peskov ha precisato che le forniture non saranno interrotte se i clienti non aderiranno immediatamente alla nuove regole rubli, e tale “flessibilita’” ha favorito la discesa del prezzo del gas naturale sino a 111 Euro/MWh. Intanto Lituania ed Estonia hanno deciso di bloccare le importazioni di gas russo.
A fine seduta, venerdi’ scorso, in Europa, si misuravano piccole variazioni positive: Milano piu’ tonica, +0,6%, poi Parigi, +0,4%, Londra +0,3%, Francoforte +0,2%. A Wall Street, dopo una seduta poco movimentata, il Dow Jones ha chiuso a +0,4%, Nasdaq ed S&P500 +0,3%: nella settimana, Dow -0.1%, S&P +0,1% e Nasdaq +0,6%.
Il dato macroeconomico USA piu’ importante di venerdi’ scorso è stato quello sul mercato del lavoro americano a marzo: escludendo il comparto agricolo, sono stati creati 431 mila posti di lavoro aggiuntivi, qualcosa in meno rispetto alle attese di 490 mila. Si tratta dell'undicesimo mese consecutivo di “jobs creation”, e inoltre i dati di gennaio e febbraio sono stati rivisti di +23 e +72 mila unita’ rispettivamente.
Il tasso di disoccupazione e’ sceso a 3,6%, battendo le attese, rafforzando il quadro congiunturale dell’economia Usa e avvalorando uno scenario di politica economica piu’ restrittiva da parte della FED (Banca Centrale Usa), che avra’ buone ragioni per accelerare il ritmo di aumento dei tassi in contrasto all'inflazione galoppante. Oggi, 4 aprile, i dati di febbraio degli ordini di beni durevoli e all’industria in Usa.
John Williams, Chairman della FED regionale di New York, sabato 2 aprile, ha affermato di aspettarsi una “sequenza di passi” che portera’ un innalzamento dei tassi su livelli più “normali” rispetto al contesto inflattivo. Giovedi’ 7 saranno pubblicate le minute dell’ultima riunione, che dovrebbero fornire indicazioni su prospettiva e velocita’ dell’aumento dei tassi e sulla riduzione degli attivi di bilancio della Banca Centrale.
Eurostat (Ufficio di statistica dell’Unione Europea) ha comunicato il dato preliminare dell’inflazione dell’Area a marzo, salita a +7,5% annuale rispetto a +5,9% di febbraio, scontando il boom dei prezzi dei prodotti energetici, +45% da +32% di febbraio. Il dato di variazione mensile, +2,5%, supera le attese di +1,8%, e riflette le tensioni sulle materie prime scatenate dal conflitto in Ucraina.
In Italia, nonostante il contesto difficile, l’Indice PMI (Purchasing managers Index) sulla fiducia dei direttori degli acquisti, pur calando, resta largamente in area di espansione, 55,8 a marzo contro 58,3 di febbraio.
Il Consiglio Europeo sta valutando nuove sanzioni contro la Russia, ma il fronte non e’ compatto: mentre la Polonia invoca la “linea dura”, la Germania tende a lasciare fuori dalla discussione le forniture energetiche.
In Ungheria, alle elezioni presidenziali, ha nuovamente prevalso il conservatore Viktor Orban, sostenitore di una posizione meno rigida verso Mosca e apertamente critico verso il Governo ucraino.
Sul mercato valutario non ci sono grandi novita’, col Dollaro in lieve rafforzamento sull’Euro, +0,3% a 1,106 ed il Rublo molto volatile: dopo aver perso venerdi’ circa -4% verso Euro attorno 95, oggi recupera quasi +3% a 92,7 (ore 13.00 CET).
La decisione degli Usa di rilasciare per 6 mesi una buona parte delle proprie riserve strategiche, combinata con una prospettiva di crescita rallentata in Cina ed Europa, concorrono a tenere “tranquillo” il prezzo del petrolio: stamane il WTI (West Texas Intermediate) resta attorno 99,3 Dollari/barile (ore 13.00 CET).
La settimana per le Borse asiatiche inizia bene, grazie al recupero dei titoli tech cinesi dovuto alla decisione della China Securities Regulatory Commission (autorità di controllo cinese dei mercati finanziari) di rimuovere i divieti di condivisione delle regole contabili delle aziende cinesi quotate negli Usa: un provvdenziale cambio di passo che supera un decennio di rigidita’ e divergenze tra Usa e Cina.
L’indice Hang Seng Tech di Hong Kong ha guadagnato +3%, l’Hang Seng “generale” +1,3%, Nikkei giapponese +0,2%, Kospi +0,6%. ASX200 australiano +0,4%, Sensex +2,2%, Borse cinesi chiuse, per la festa della luminosità.
A fine mattinata, le Borse europee sono prive di direzione, con indici vicino alla parita’: i futures di Wall Street anticipano aperture stabili (ore 13.30 CET).
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
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WisdomTree - Tactical daily Update - 01.04.2022Il Prezzo del petrolio cala, dopo l’ok Usa al rilascio di reserve per 6 mesi.
Inflazione boom in Europa, ECB dovra’ presto intervenire?
Borse incerte, attendono svolte decisive del conflitto in Ucraina.
La locomotiva cinese rallenta, colpa del contesto globale e del nuovo lock-down.
Ieri, 31 marzo, dopo un’apertura positiva, le Borse europee si sono indebolite ed hanno chiuso con un calo medio vicino a -1%. L’entusiasmo di martedi’ scorso per un rapido progresso del dialogo tra Russia ed Ucraina verso un “cessate il fuoco” si e’ ridimensionato, anche se oggi, 1’ aprile, le negoziazioni ripartono “da remoto”.
Milano ha chiuso a -1,1%, Francoforte a -1,3%, Parigi a -1,2%, Londra -0,9%. Ultima seduta di marzo negativa anche per Wall Street a chiudere un primo trimestre pesante, il peggiore dal primo trimestre 2020. Dow Jones e S&P500 -1,6%, Nasdaq -1,5%: marzo ha comunque fatto segnare insperati recuperi nella seonda meta’.
Il Presidente Vladimir Putin insiste perche’ i compratori di gas e petrolio paghino le forniture in rubli da oggi, primo aprile, pena la sospensione dei contratti, ma i pincipali Governi, a cominciare da quello tedesco, e le compagnie petrolifere europee non intendono assggettarsi alle nuova regole, non previste nei contratti in vigore, e dalla natura chiaramente ritorsiva.
Ieri il prezzo del gas naturale sul mercato di riferimento europeo TTF di Amsterdam è salito fino a 124,5 Euro/Megawattora, +4%, ma oggi scende a 122,5. Ben diversa la dinamica del prezzo del petrolio, in forte indebilimento ieri dopo che Presidente Usa Biden ha annunciato un "rilascio record" dalle scorte di petrolio, il piu’ grande della storia, e pari un milione di barili al giorno per i prossimi 6 mesi.
L’Amministrazione Usa conta di creare una specie di “ponte” da ora e sino all’autunno, quando la produzione e l’esportazione USA aumenteranno materialmente. L’effetto dell’annuncio ha portato il prezzo del WTI (greggio di riferimento americano) a perdere oltre -4%, passando da 107,8 a 103,3 Dollari/barile. Stamattina, 1’aprile (ore 13.00 CET), è sotto i 100 dollari, in calo del -1,1% a 99,2 Dollari/barile.
Ieri il meeting Opec+ ha ancora una volta ignorato le pressioni degli Usa per aumentare l’offerta di petrolio ed ha confermato la strategia di aumenti ridotti e graduali, +432 mila barili/giorno per maggio, attenendosi al piano gia’ deciso lo scorso autunno.
Le prospettive economiche dei 2 paesi belligeranti peggiorano marcatamente: secondo le previsioni della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo, l’invasione del Paese farà precipitare del 20% l'economia ucraina, il piu’ grande crollo dall’indipendenza. In uno scenario di pace, il rimbalzo nel 2023 sarebbe molto forte, e stimato attorno a +23%.
La quasi universale condanna dell'invasione e le consequanti sanzioni infliggeranno all’economia russa un crollo di circa -10% nel 2022, a cui seguirebbe un timido rimbalzo nel 2023, ostacolato dalla debolezza della domanda interna e dal prevedibile perdurare di un contesto difficile degli scambi commerciali internazionali.
A proposito di crescita attesa del GDP (Prodotto interno lordo), ieri ha piacevolmente sorpreso quella del Regno Unito nel quarto trimestre 2021, quando ha segnato +1,3% contro il +1,0% della prima stima. Nell’intero 2021 l'economia è cresciuta +6,6%, lievemente sopra il +6,5% di consensus.
L'inflazione in Italia corre come non mai, e sale per il 9’ mese consecutivo sino ad un allarmante +6,7% annuo, record dal 1991: numeri ancora peggiori sono stati pubblicati in Germania, +7,6% e Spagna, +9,8%.
La prospettiva economica cinese e’ impattata dai nuovi lock-down, che incidera’ soprattutto sull’output manufatturiero locale. In Marzo l'indice Pmi (Purchasing managers Index) manifetturiero e’ sceso a 49,5 punti dai 50,2 di febbraio, appena sotto il livello di contrazione: la componente aspettative e’ calata sotto la soglia di espansione ai minimi dallo scoppio della pandemia, da 50,4 a 48,1.
Nonostante le attese di rallentamento, stamattina, 1’ aprile, le borse cinesi continentali hanno iniziato in rialzo il nuovo trimestre: indice CSI300 di Shanghai& Shenzen +1,1%. L’Hang Seng di Hong-Kong ha perso -0,8%, rimbalzando dal -1,6% iniziale: sono state sospese dagli scambi le 33 società in ritardo con la pubblicazione del bilancio 2021, per lo piu’ del settore immobiliare. Hang Seng Tech -1,7%.
Il Nikkei giapponese ha perso -0,6%, pimpante invece la borsa Indiana, col Nifty50 a +1,2% a fine seduta. Kospi coreano -0,7%, nonostante il dato boom delle esportazioni, che a marzo hannno raggiunto 63 miliardi di Dollari, +18% annuale.
Di nuovo in tensione il comparto obbligazionario, con rendimenti in ascesa ovunque nel Mondo: il Treasury Usa 10 anni a +2,40%, + 7 punti base, e curva completamente appiattita, dato il 2 anni a +2,38%. Bund tedesco 10 anni +0,58%, ma lo Schatz a due anni è tornato a rendere minimamente positivo, +0,01%, prima volta dall'estate 2014 (ore 13,30 Cet).
Poco da segnalare sul mercato valutario, con l’Euro/Dollaro stabile a 1,105, mentre le crypto vivono una giornata di cali, in media del -4%: Bitcoin -4,4% a 45.100 Dollari.
Completano il quadro della mattinata listini europei in parziale rimonta, in media +0,6%, simile alle indicazioni dai future su Wall Street.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 30.03.2022Cauto ottimismo per i negoziati di pace Ucraina – Russia di Istambul.
Le Borse Europee e Usa vedono positivo e salgono oltre i livelli pre-24 febbraio.
Saliscendi imprevedibili dei prezzi di petrolio e gas; domani riunione Opec+.
Non si placa il trend al rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Le Borse azionarie mondiai Mondo hanno festeggiato con un forte rialzo le novita’, parzialmente incoraggianti, sull’incontro delle delegazioni di Russe e Ucraine di ieri, 29 marzo, a Istanbul. I mercati azionari “sviluppati” hanno cosi’ recuperato i livelli pre-24 febbraio, data di avvio delle “special operations” russe.
L'Ucraina, per favorire il dialogo ed un “cessate il fuoco”, ha avanzato la proposta di assumere lo “status di Paese neutrale”. Non chiedera’ di essere parte di alleanze militari né ospiterà basi militari straniere: in cambio chiede garanzie di sicurezza. La Russia, in segno di “buona volonta’” ha annunciato di ridurre “significativamente” le attività militari nelle aree di Kiev e Chernihiv.
L’annuncio della riduzione della pressione militare sulla capitale sara’ da verificare poiche’, secondo alcuni esperti di cose militari, potrebbe significare non tanto una “ritirata”, quanto di una riorganizzazione e riposizionamento, in preparazione di attacchi da cielo e terra su nuovi obiettivi.
Ieri, 29 marzo, ha comunque prevalso la voglia di comprare e in chiusura si sono misurati ampi progressi: Milano +2,4% Parigi +3,1%, Francoforte +2,8%, Madrid +2,9% e Londra, piu’ cauta, +0,9%. Quarta seduta consecutiva di rialzi anche per Wall Street, con Dow Jones a +1,0%, S&P500 +1,2% e Nasdaq +1,8%: quest’ultimo porta +16% il recupero dal 14 marzo.
Sul mercato obbligazionario prosegue il rialzo dei rendimenti dei titoli Govenativi in Usa ed Europa. Lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi resta attorno a 150 bps, col rendimento del decennale italiano a +2,17% e quello del Bund a +0,67% (ore 11.30 CET). La scadenza a 2 anni tedesca e’ tornata a “pagare” sopra 0, prima volta dal 2014.
Anche il prezzo del petrolio ha incorporato ieri, 29 marzo, migliori prospettive di pacificazione, ed il WTI (greggio di riferimento Usa) e’ sceso fin sotto quota 100 Dollari/barile. Ritracciamenti simili per altre materie prime agricole, come il frumento sceso sotto 10 Dollari per bushel (36,4 litri): oro a -1,3% e palladio -9%
Il rendimento dei Treasuries decennali Usa ha sfiorato ieri, 29 marzo, il +2,5% (stamattina +2,41% ore 12.00 CET), ma cio’ che piu’ colpisce e’ la mutata ripidita’ della curva dei rendimenti che si e’ innalzata sulla parte a breve termine in una misura tale da “appiattirsi” totalmente, come non accadeva dal 2019.
Cio’ riflette l’aspettativa degli investitori di plurimi rapidi rialzi dei tassi da parte della FED (Banca Centrale Usa), col correlato timore di innescare un trend recessivo dell’economia americana.
Sul tema delle attese macro, osserviamo che la fiducia dei consumatori tedeschi (Gfk Consumer Climate) a febbraio è scivolata a +1,3, contro stime di +1,8 e ben sotto il +4,3% di gennaio: marzo potrebbe ulteriormente deludere. In quanto dato anticipatore della spesa dei consumatori, depone a sfavore dell’andamento positivo dell’attività economica tedesca in marzo e nel 1’ trimestre.
Sul mercato valutario, il contesto piu’ ottimista ha ridato forza all'Euro che stamani, 30 marzo, si rafforza sul Dollaro a 1,114 (+0,5%, ore 12.00 CET). Recupera terreno, a 87,2 vs Dollaro, il Rublo russo, dopo il confermato pagamento di cedole su bond statali 2035, per 102 mln Dollari. Si tratta del terzo pagamento puntuale dopo l’introduzione delle sanzioni alla Russia.
Fa parlare anche la valuta giapponese, che dopo essere scesa ai minimi da sei anni verso Dollaro, fin oltre 125, rimbalza per il secondo giorno consecutivo, a 121,6. La sua debolezza e’ il risultato della scelta monetaria ultra-espansiva della Bank of Japan, molto diveramente dalla decsione dalla FED di una “stance” restrittiva, cioe’ rialzare i tassi di riferimento.
Il Governo Russia insiste per il pagamento in Rubli delle materie prime esportate, ipotesi respinta da molte compagnie occidentali: cio’ crea tensione sul prezzo del gas naturale che, sulla trading venue europea (TTF di Amsterdam), risale a 116.5 Eur/MWh, +9% rispetto a ieri.
Il prezzo del petrolio risale, dopo 2 sedute cali. Il WTI segna un rialzo del +1,8% a 106,2 Dollari/barile. L'Opec, cartello dei maggiori esportatori mondiali, si riunirà domani, 31 marzo, per definire l’innalzamento dei livelli di produzione da maggio in avanti.
Abbastanza probabile che venga confermata la politica di incrementi graduali (+400 mila barili/giorno) osservata da quasi un anno, noncurante del parziale ammanco di petrolio russo.
Stamattina chiusure eterogenee per le Borse dell’area Asia-Pacifico: e’ sceso del -1,4% il Nikkei giapponese: pesano recrudescenza di casi Covi-Omicron e il dato deludente sulle vendite al dettaglio di febbraio, -0,8% anno su anno. Hang Seng di Hong-Kong +1% e Hang Seng-Tech +0,3%, terzo giorno di rialzo. Kospi coreano “flat”, e +0,8% per il Sensex indiano. CSI 300 di Shanghai&Shenzen +2%.
Le Borse europee, partite deboli, recuperano leggermente, perdendo in media -0,7%. Future su Wall Street in frazionale calo, -0,4% medio (ore 12.30 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 29.03.2022Vendite massicce sul reddito fisso: i rendimenti accelerano al rialzo.
Le Borse Europee e Usa fiutano una soluzione del conflitto in Ucraina.
Il nuovo lock-down a Pechino peggiora lo scenario di crescita cinese.
Scendono dai picchi recenti i prezzi di petrolio e gas naturale .
I mercati azionari credono nella soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina, dopo che il Presidente Zelensky ha messo sul piatto “la neutralità del suo Paese” e l’implicita rinuncia all’adesione alla Nato (North Atlantic Treaty Organization).
Con questa proposta l’Ucraina vuole rimuovere l’ipotesi temuta da Mosca di rappresentare una minaccia militare per la Russia, sia autonoma che in virtu’ di alleanze strategiche, e favorire il buon esito della nuova tornata di colloqui in persona per il cessate il fuoco che iniziano stamane, 29 marzo, in Turchia.
A fine seduta ieri, 28 marzo, i listini europei hanno chiuso in moderato rialzo: Milano +0,63%, Francoforte +0,79%, Parigi +0,54% mentre Londra ha perso -0,17%.
Clima di ottimismo anche a Wall Street, dove il Nasdaq ha chiuso in rialzo del +1,3% portando a +14% il rimbalzo dai minimi del 14 marzo, e lo S&P500 del +0,7%. Insomma, i maggiori mercati azionari hanno interamente recuperato le perdite registrate dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina, fatto non pienamente giustificabile su basi fondamentali dato lo scenario macro perturbato.
Oggi, 29 marzo, oltre all’attesa di notizie dal fronte di guerra e sui negoziati in Turchia, osserviamo con preoccupazione il nuovo drastico lock-down deciso dalle autorita cinesi a Pechino, il calo del prezzo del petrolio figlio di una prospettiva di rallentamento economico globale, a cominciare proprio dalla Cina, e la rapida deriva rialzista dei rendimenti sul mercato obbligazionario.
Soprattutto a partire da domani, 30 marzo, valuteremo la pubblicazione di numerosi cruciali dati macroeconomici, tra i quali, negli Usa, quelli sull'occupazione, sull'inflazione, e sui consumi privati. Rilevanti anche i risultati dell’indagine condotta presso i direttori degli uffici acquisti (Ism manifatturiero) e quella sull'occupazione nel settore privato (ADP).
Sul mercato obbligazionario i rendimenti negativi stanno scomparendo, come risultato di una normalizzazione (o svolta restrittiva) delle politiche monetarie, e della sgradita persistenza di un’inflazione troppo alta che rende inaccettabili rendimenti nominali negativi (...figuriamoci quelli reali). Anche l’inclinazione delle curve dei rendimenti, almeno sino a 5 anni, torna ad assumere una ripidita’ consueta.
I titoli Governativi sono sotto un’evidente pressione venditrice che spinge al rialzo i rendimenti, ma causa cali significativi dei prezzi, che faranno di marzo il peggior trimestre da molti anni. Il rendimento del Treasury Usa 10 anni sfiora +2,51%., quello del Bund tedesco a 10 anni +0,64% e quello dell’omologo BTP italiano +2,16%, con lo spread stabile appena sopra 150 bps: rendimento del BTP cinque anni” a +1,15%.
La curva dei rendimenti dei Governativi Usa vede ora un picco appena sopra + 2,6% attorno alla scadenza 3 anni, dopo la quale si inverte e scende, alimentando timori di recessione, benche’ la Federal Reserve si sia affrettata a dire che storicamente la forma inconsueta della curva 2-10 anni e’ stata un mediocre previsore della recessione.
Come informazione sintetica del cattivo andamento del comparto obbligazionario osserviamo che la performance dell’indice Bloomberg Barclays Aggregate, da inizio anno, e’ negativa del -6,3%.
Il prezzo del petrolio e’ ancora in discesa oggi, 29 marzo, guidato dal timore che la nuova ondata di Covid in Cina affligga la domanda di greggio: il WTI (West Texas Intermediate) quota oggi, 29 marzo, 105,7 Dollari/barile, -0,4% rispetto a ieri, quando aveva perso oltre il -6%.
L’accordo tra Stati Uniti ed Europa per un aumento delle forniture di gas naturale via mare, fa scendere del -5% il suo prezzo a 96 Euro/MWh sulla trading venue olandese TTF (ore 10.00 CET).
Moderatamente positivo, stamane, 29 marzo, il fronte delle borse asiatiche: Nikkei giapponese +1,1%, sospinto dalla auspicata debolezza dello Yen, che scambia al minimo degli ultimi 6 anni, a 124,1 contro Dollaro.
L’Hang Seng di Hong-Kong ha segnato +0,5%, l’Hang Seng Tech +0,9%, dopo il +2,7% di ieri: CSI 300 di Shanghai&Shenzen -0,4%, mentre continua a crescere il numero delle societa’ immobiliari che comunicano il rinvio della pubblicazione del bilancio. Kospi coreano -0,2%, Sensex indiano +0,5%.
Sul mercato valutario, a parte la debolezza dello Yen giapponese, osserviamo il Dollaro Usa in ulteriore rafforzamento contro le principali valute internazionali: il Dollar Index e’ tornato in area 99, dopo qualche settimana di incertezza: evidentemente la prolugata fase di risalita dei rendimenti sui Governativi Usa attrae crescenti capitali stranieri: basti pensare che la scadenza a 2 anni paga quasi +2,4%.
Il prezzo del Bitcoin ha completamente recuperato le perdite di inizio anno superando 47.500 Dollari, +0,8% (ore 12.00 CET). Anche Ehtereum, col +2,6% di oggi torna sopra 3.420 Dollari, ai livellli di metà gennaio.
Il listini azionari europei salgono con inaspettata baldanza a fine mattinata, con progressi medi del +2,1% (ore 12.00 CET) fiduciosi che dai colloqui tra Russia e Ucraina in corso ad Istanbul emergano prospettive di pace. Futures Usa frazionalmente positivi.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.03.2022 Sembrano aprirsi spiragli per una soluzione di pace in Ucraina.
Le Borse europee, inaspettatamente, recuperano I livelli “pre-conflito”.
Corrono al rialzo i rendimenti obbligazionari: BTP 10 anni a +2,12%
Gli Stati Uniti forniranno piu’ gas naturale (LNG) all’Europa.
Venerdi’ 25 marzo, i listini azionari europei hanno chiuso in lieve rialzo, molto sensibili all’evoluzione del conflitto in Ucraina. Diverse fonti non ufficiali indicano che l’offensiva russa porebbe concentrarsi nella regione orientale del Donbass e sulla conquista definita della citta’ portuale di Mariupol.
Altre voci ipotizzano il 9 maggio, Festa della vittoria sul nazismo, come data entro la quale porre fine al conflitto. Intanto, molti governi europei ragionano su come rimodellare, pro futuro, i propri apparati di difesa e la Germania valuta di dotarsi dei piu’ moderni sistemi di “scudi anti-missile”.
Il Presidente americano Biden, a conclusione della sua visita in Europa, ha alzato il tono delle accuse al Governo russo, definendo Vladimir Putin "un macellaio" che "non deve rimanere al potere". In una successiva dichiarazione a Varsavia Biden ha ammorbidito tali affermazioni, negando di puntare ad un cambio di regime in Russia: la parziale retromarcia e’ anche figlia delle preoccupazioni di diversi leader europei.
Non si spegne comunque la speranza che Russia ed Ucraina trovino una soluzione diplomatica al conflitto: in tale senso viene letto positivamente il fatto che i colloqui per un cessate il fuoco, finora improduttivi, riprendano oggi in Turchia.
L'Ucraina, secondo quanto ha dichiarato il Presidente Zelensky nella sua prima intervista con giornalisti indipendenti russi, e' pronta ad accettare il proprio stato neutrale, come parte di un accordo di pace con la Russia.
Una notizia positiva per le Borse, e’ giunta venerdi scorso, quando Stati Uniti e Europa hanno annunciato un accordo che prevede la fornitura da parte degli Stati Uniti di 15 miliardi di metri cubi aggiuntivi di LNG (Gas naturale liquefatto): lo scopo e’ quello di ridurre la dipendenza europea dal gas russo.
Alla fine della seduta di venerdi’ 25 si sono registrati lievi progressi su entrambe le sponde dell’Atlantico: Milano +0,7%, Francoforte e Londra +0,2%, invariata Parigi.
A Wall Street: Dow +0,4% (+0,3% nella settimana), S&P500 +0,5% (+1,8%), Nasdaq -0,2% (+2,00%).
Stanno uscendo i primi dati sull’impatto del conflitto in Ucraina sulla fiducia e crescita europee e, come atteso, sono in calo. Nel Regno Unito, a marzo, la fiducia dei consumatori (fonte GFK) e’ scesa a -31 punti da -26 di febbraio e -16 dello stesso mese del 2021. Una simile tenedenza si e’ registrata in Italia.
Sembra accentuarsi la corsa al rialzo dei rendimenti sul mercato obbligazionario globale: stamane, 28 marzo, quello del Treasury 10 anni è +2,51%, +3 bps da venerdi’, ed iI differenziale di rendimento tra le scadenze a 5 e 30 anni si è invertito, cosa che non accadeva dal 2006: la scadenza 2 anni rende +2,40%! In Australia, il governativo decennale paga +2,90%, +13 bps.
In Europa, lo spread di rendimento tra Btp italiano e Bund tedesco staziona attorno a 151 bps, ma il rendimento del decennale italiano sale a +2,12%, +5 bps da venerdi’: il BTP quinquennale rende +1,25%, +9bps da venerdi’ scorso!
Si sta chiudendo il peggior trimestre, e la peggiore settimana, da oltre 20 anni, per i prezzi delle obbligazioni (indice Bloomberg Giobal Aggregate, scadenza media circa 9 anni), come conseguenza dell’evoluzione restrittiva della politica monetaria delle Banche Centrali.
Il prezzo del petrolio resta protagonista di brusche variazioni: venerdi’ 25 l’attacco dei ribelli yemeniti Huthi ad un impianto petrolifero Saudi Aramco vicino Jedda ha causato l’impennata del WTI (greggio di riferimento Usa) a 113,4 Dollari/barile, +3,6%.
Oggi, 28 marzo invece, il prezzo dell’oil e’ in calo, -4,0% a 109,1 del WTI (ore 12.00 CET), sia per la speranza di un prossimo accordo tra Russia ed Ucraina che per la notizia che Shanghai, capitale cinese di 26 milioni di abitanti, e' nuovamente in lockdown, creando uno scenario di calo della domanda energetica cinese.
Sara’ di grande impatto, quasta settimana, la pubblicazione dei dati preliminari sull'inflazione di marzo nell’Eurozona, che risentiranno certamente del conflitto in Ucraina e della nuova impennata dei prezzi di molte materie prime.
Stamane, 28 marzo, le Borse dell’Asia-Pacifico registrano chiusure eterogenee, ma si nota il rimbalzo dei “tech cinesi”: l’Hang Seng Tech di Hong-Kong, +3%, festeggia i numeri trimestrali di Meituan, +14%, contagiando anche Alibaba e Tencent, +4%.
L’Hang Seng generale e’ salito +2%, il Kospi coreano ha chiuso invariato, il Sensex indiano a -0,5%, ed il CSI300 di Shanghai&Shenzen ha perso -0,7%.
Il Nikkei giapponese ha perso -0,4%, mentre il cross Dollaro/Yen tocca nuovi massimi da 6 anni vicino a 123. La Banca Centrale Giappone ha annunciato che comprerà una quantità non precisata di obbligazioni governative decennali, per tenere basso il loro rendimento, ora pari a +0,23%.
Listini azionari ieuropei n forte recupero a fine mattinata, con rialzi medi di +1,6%, mentre i futures su Wall Street indicano riaperture lievemente positive (ore 13.00 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.03.2022Parte del gas europeo verra’ dagli Usa via mare: cala prezzo del TTF olandese.
Il Presidente Usa Biden ha chiesto nuove sanzioni alla Russia.
Ancora nulla di concreto nelle discussioni sul “cessate il fuoco”.
Borse mondiali in rialzo, vedono svolta positiva sul fronte bellico.
I listini azionari europei hanno realizzato performance eterogenee nella seduta di ieri, 24 marzo, giorno di importanti incontri europei per il Presidente Usa Biden, inclusi il vertice Nato, la riunione del G7 ed il Consiglio europeo. In ciascuno di essi Biden ha riaffermato il sostegno americano all'Ucraina e invocato nuove sanzioni contro la Russia.
Il summit della Nato ha preso la decisione di rafforzare il presidio militare dei confini dell’Europa orientale e di preparare un piano di difesa, mentre nella riunione del G7, tutti i rapresentanti si sono detti pronti ad adottare nuove sanzioni ed a verificare il rispetto di quelle gia’ decise.
Milano ha guadagnato +0,4%, Parigi ha perso -0,4%, Francoforte -0,1%, mentre Londra e’ salita +0,1%. Rimbalzo molto relativo, +4,4% per la Borsa di Mosca nel giorno della riapertura dopo 4 settimane di stop. Solo i 33 componenti del Moex sono negoziabili. In rialzo soprattutto i titoli del comparto petrolifero: lunedì 21 era tornati a scambiare i bond governativi russi.
Per Wall Street, invece, ieri e’ stata un’altra seduta di marcati recuperi, forse incoraggiati dai dati macro, e non certo per le notizie dal fronte di guerra, dove mancano significativi progressi nelle trattative sul cessate il fuoco. Il Nasdaq ha chiuso in forte rialzo, +1,9%, bene anche lo S&P500 +1,4%.
Il quadro macro Usa resta favorevole: gli indici PMI (Purchasing Managers Index) di marzo sono sopra le attese: quello della manifattura in rialzo a 58,5, massimi da 6 mesi, quello dei servizi a 58,9. Bene anche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, ai minimi dal 1969, a 187.000 unità.
Al contrario, gli indici PMI dell’Eurozona sono in calo, colpiti dagli effetti del conflitto ucraino: quello manifatturiero scende a 57 punti dai 58,2 precedenti, e quello dei servizi a 54,5, da 55,5 di febbraio. La Banca Centrale Europea, nel suo bollettino economico mensile, ha rimarcato come il conflitto avrà un impatto sostanziale su economia e inflazione europea.
Il prezzo del petrolio ha finalmente accelerato al ribasso dopo che gli Usa, per voce del Segretario all'Energia Jennifer Granholm ed altri paesi esportatori “amici”, si dicono orientati a maggiori “rilasci” di riserve strategiche per contrastare l’anomala impennata dei prezzi energetici.
Il prezzo al barile di WTI (greggio di riferimento Usa) e’ sceso ieri -2,2% a 112,3 Dollari, e di un ulteriore -2,8% a 109,2 Dollari oggi, 25 marzo. In calo anche il prezzo del gas naturale europeo che, sulla piattaforma TTF olandese, scambia a 107,75 Euro/Mwh, -1,2% (ore 13.30 CET).
Gli USA si dicono pronti ad aumentare le esportazioni via nave di gas liquefatto verso l'UE, che deve fronteggaire un triplice problema di reperibilita’, prezzo e stoccaggio di metano: le scorte sono -25% sotto alla media degli ultimi 5 anni.
Al contrario di ieri, quando i rendimenti salivano in parallelo alle attese di ulteriore ascesa dell’inflazione e alla temuta accelerazione dei rialzi dei tassi da parte della FED oggi, 25 marzo, registriamo un lieve assestamento: quello del Treasury Note a dieci anni segna +2,35%, -2 bps da ieri. In Europa lo spread BTP vs Bund decennali e’ stabile a 151 bps, col rendimento del 10 anni italiano a +2,01%.
Sul mercato valutario, il cambio Euro/Dollaro e’ “flat” da un paio di giorni, attorno a 1,10 Dollari, ma l’Euro sembra recuperare sullo Yen a 134,3: Dollaro/Yen a 122,1. Rivolgendosi al Parlamento, il Governatore della Banca Centrale giapponese Kuroda ha detto che la debolezza dello Yen è augurabile, perché giova alle esportazioni. Intanto Bitcoin segna i massimi da 3 settimane a 44.000 Dollari.
Stamattina, ignorando le brillanti chiusure di Wall Street, le borse Cinesi sono scese, preoccupate dalla recrudescenza della pandemia, che colpisce pesantemente la capitale Shanghai. CSI300 di Shanghai&Shenzen -1,8%, e -2,1% nel bilancio settimanale. L’Hang Seng di Hong-Kong ha perso -2,5%, l’Hang Seng Tech -5,0%.
Il calo delle Borse Cinesi avviene all’indomani di una mossa distensiva nei rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina: il Dipartimento del Commercio Usa ha infatti rinnovato l’esenzione dai dazi per 352 prodotti importati dalla Cina.
Tale linea “morbida” degli Usa sembra in qualche modo legarsi alla richiesta degli Stati Uniti alla Cina di prendere le distanze dall’offensiva russa e di contribuire alla soluzione del conflitto, ancora senza una chiara risposta da Pechino.
Poco sopra la parità il Nikkei giapponese, reduce da un’altra settimana di recuperi, pari a quasi +5,0% (+6,6% quella precedente): tra gli altri listini asiatici, poco variati, Kospi coreano +0,1% e +1% nella settimana, ASX200 australiano +0,3%, e Sensex indiano, -0,3%.
Borse Europee in recupero medio del +0,8% a fine mattina (ore 13.00 CET), mentre l’oro e’ in calo del -0,6% a 1.946 Dollari/oncia. I futures su Wall Street paiono privi di direzione.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.03.2022 La nuova impennate del prezzo di oil e gas frena il recupero delle Borse.
Il Presidente Usa Biden e’ in Europa e chiedera’ nuove sanzioni alla Russia.
Procedono lentamente e senza svolte le negoziazioni per un cessate il fuoco.
Accelera il movimento al rialzo dei rendimenti di Govies e Corporate Bond.
Ieri, 23 marzo, le Borse europee dopo essere tornate su livelli simili a quelli della vigilia del conflitto in Ucraina nelle sedute precedenti, hanno chiuso in rosso una seduta condizionata negativamente dal forte aumento del prezzo del petrolio e del gas. Il Presidente russo Putin ha imposto il pagamento in rubli delle forniture di gas e petrolio ai clienti dei Paesi “non amichevoli”.
In sintesi, Francoforte (Dax 40), Parigi (Cac40) Madrid (Ibex35) hanno perso oltre -1%, mentre Milano ha limitato i danni a -0,9%. Chiusure negative anche per Wall Street, col Dow Jones ed il Nasdaq a -1,3%, e lo S&P500 a -1,2%. A soffrire sono stati in particolare i titoli tecnologici, immobiliari e delle costruzioni, mentre sono risalite le azioni del comparto energetico.
L’evoluzione della guerra in Ucraina resta determinante per le sorti dei mercati finanziari, anche perche’ l’auspicata svolta diplomatica verso un rapido “cessate il fuorco” stenta ad arrivare. Nel frattempo, il Presidente americano Biden e’ in Europa per partecipare ad un summit straordinario della Nato, ad un vertice del G7 e ad una riunione del Consiglio europeo.
All’orizzonte nuove sanzioni contro la Russia, tra le quali l’ipotesi di interrompere gli acquisti di petrolio e gas russi, scenario su cui la Germania ha gia’ rimarcato la sua contrarieta’, giudicandola dannosa e controproducente per le economie energivore europee che faticherebbero a trovare un rapido rimpiazzo.
La Banca Centrale Russa ha deciso il ripristino delle negoziazioni della Borsa di Mosca da oggi, 24 marzo 2022, per le azioni di 33 società incluse nell'indice Moex, che ha segnato +5,2%. L’orario e’ ridotto, dalle ore 9.50 alle ore 14.00 locali, e sono vietate le vendite allo scoperto. La Borsa di Mosca era ferma dallo scorso 28 febbraio.
Secondo indiscreazioni raccolte da Bloomberg, la Governatrice della Banca Centrale, Elvira Nabiullina nei giorni scorsi era intenzionata a lasciare l’incarico, ma sarebbe stata convinta da Putin a restare al suo posto in questa fase “molto delicata”.
Dopo la pausa di ieri, 23 marzo, oggi tornano a correre i rendimenti dei Governativi Usa ed Europei. Quello del BTP decennale benchmark tocca +2,04% mentre lo spread col Bund 10 anni tedesco si mantiene attorno a 152 bps. Quello del Treasury decennale Usa segna muovi record da maggio 2019, a +2,37%.
La notte scorsa, 23 marzo, il Chairman della FED di di St Louis James ha nuovamente affermato che la Banca Centrale Usa dovrebbe rapidamente varare operazioni di contrasto dell’inflazione, correggendo alcuni eccessi nel mercato finanziario Usa indotti anche dal prolungato stimolo monetario, e avallando lo scenario di un rialzo dei tassi di +0,5% alla prossima Riunione del 3-4 maggio
Come accennavamo all’inizio ieri, 23 marzo, il prezzo del petrolio e’ tornato a correre, superando i 120 Dollari/barile nel caso del Brent (greggio di riferimento europeo). Nell’ultima rilevazione settimanale le scorte petrolifere negli Stati Uniti sono scese di oltre 2 milioni di barili a 414, contro attese di variazioni nulle.
Il prezzo del gas naturale in Europa (trading venue TTF olandese) e’ tornato a crescere a partire da ieri, toccando 123,5 Euro/megawattora, +10% (ore 13.00 CET).
Sul mercato valutario spicca l’impennata del rublo, seguito all'annuncio di Vladimir Putin di imporre, in tempi rapidi, pagamenti in valuta nazionale russa per le forniture energetiche a Paesi “non amici”. Il cambio Euro/Rublo si e’ rapidamente portato da 113 a 106 (ore 13.00 CET). Euro in calo verso Dollaro, -0,2% a 1,098: Bitcoin conferma la tendenza recente al recupero, +1,4% a 42.900 Dollari (ore 13.00 CET).
Stamattina, dopo il recupero segnato dai future su Wall Street, in frazionale rialzo, le principali Borse asiatiche hanno recuperato dai minimi di seduta e limitato i danni in chiusura. L’Hang Seng di Hong ha perso -0,3%, col recupero dei titoli dei business tradizionali e legati ai consumi personali, mentre quelli tecnologici, dopo due sedute di vistosi recuperi, mostrano debolezza.
Il CSI300 di Shanghai&Shenzen ha perso -0,7%, il Kospi coreano -0,4% e l’ASX200 australiano, ricco di società minerarie, ha segnato +0,3%, stessa misura del rialzo del Nikkei giapponese.
Oggi le principali materie prime sembrano prendere una pausa dopo la lunga fase rialzista: l’indice Bloomberg Commodity perde -0,5%, dopo il +2,5% di ieri (ore 13.00 CET). Il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa), che ieri aveva guadagnato oltre +5%, segna oggi, 24 marzo, un frazionale assestamento a 114,6 Dollari/barile, -0,3%.
Sul versante dei metalli preziosi, un accenno di recupero per l’oro, +-,2% a 1.946 Dollari/oncia: piu’ marcato il rialzo di quello dell’argento, +1,2% a 25,5 Dollari/oncia.
A fine mattinata le Borse europee si muovono incerte, con variazioni minime, in media -0,2%, rispetto alle chiusure di ieri (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.03.2022 L’ottimismo delle Borse ha permesso il recupero dei livelli pre-invasione.
Visita europea del Presidente Usa Biden e nuove sanzioni alla Russia.
Tensioni politico-militari e isolamento russo spingono ancora su’ il petrolio.
Non si ferma il movimento al rialzo dei rendimenti di Govies e Corporate Bond.
Dopo l’ulteriore rialzo delle Borse di ieri, 22 marzo, appare evidente che i mercati puntino, con un certo ottimismo, ad un’evoluzione positiva dei negoziati tra Russia ed Ucraina. Fa impressione vedere l’indice teconologico NASDAQ Composite sovraperformane gli altri, ieri +1,9%%, noncurante della prospettiva certa della svolta restrittiva della politica monetaria della FED (Banca centrale Usa).
Dai minimi di 2 settimane fa l'indice Nasdaq ha recuperato oltre +10%, nella convinzione degli investitori che il caloo della valutazioni da novembre in avanti abbia determinato un’occasione propizia per acquistare titoli di società che, pur in un contesto di elevata inflazione e tensioni politico/militari internazionali, continueranno a produrre crescite profittevoli.
E’ quasi una conseguenza naturale che i Titoli governativi, ed in particolare i Treasuries americani, siano insistentemente venduti, frutto della prospettiva di una “stretta” monetaria della FED e di rendimenti reali sempre piu’ negativi.
In sintesi, per i listini azionari Usa, i bruschi cali osservati all’indomani dell’invasione Russa sono gia’ recuperati: il Dow Jones, dal 23 febbraio (vigilia dell’invasione) a ieri, 22 marzo, è addirittura in rialzo di oltre +4%. Anche le Borse Europee sorprendono per il loro recupero, ben sintetizzato dal calo limitato a meno dell’1% dell’Indice Eurostoxx 600 nello stesso periodo.
Guardando ai singoli listini spicca la reattivita’ violenta del FtseMib italiano, che aveva perso quasi -15% nelle prime 2 settimane di conflitto e, a ieri, era ancora “sotto” del -5% circa. Nelle stesse ultime 4 settimane, Londra e’ vicino alla parita’ e sia Parigi che Francoforte perdono il -1% circa.
Ieri, 22 marzo, il movimento di risk-on dei principali indici azionari europei, si e’ tradotto in un rialzo medio del +1%, senza che si possa affermare che vi siano stati sostanziali progressi verso una soluzione diplomatica al conflitto ucraino.
Intanto, dopo che l'Unione Europea non riesce a trovare un accordo sullo stop agli acquisti di petrolio e carbone dalla Russia, si lavora ad un nuovo pacchetto di sanzioni, che verra’ discusso oggi e domani, 24 marzo, dal vertice dei Capi di Stato e di Governo a cui dovrebbe partecipare anche il Presidente Usa Joe Biden.
Sul campo di battaglia, in Ucraina, sembra rinviato il temuto “assalto” alla capitale Kjiv, prosegue il sanguinoso assedio della citta’ portuale di Mariupol (Mare di Azov) e persiste la minaccia di un attacco dal mare di Odesa (Mar Nero). Il Presidente ucraino Zelensky, sui colloqui tra Kiev e Mosca, dice che il lavoro prosegue con lentezza a diversi livelli per convincere la Russia a finire questa assurda guerra.
In questo contesto perturbato da inflazione, tassi di interesse in ascesa e conflitto ucraino, l’investimento azionario sembra comunque primeggiare, sia per mancanza di alternative sul comparto azionario che per il fatto di rappresentare la scelta di puntare all’economia reale, quella dove i bravi imprenditori e manager trovano risposte ed opportunita’ nei momenti di crisi: la storia lo insegna, in effetti...
Soprattutto Wall Street crede che la Banca Centrale Usa, pur perseguendo una politica restrittiva di contrasto all’inflazione, evitera’, il prossimo 4 maggio, di farlo in modo troppo violento e dannoso per la crescita economica e per gli utili della “corporate USA”. Verra’ presto il momento della verifica dei risultati del 1’ trimestre, che daranno, nei numeri, un riscontro dell’impatto delle numerose variabili di contesto negative.
Stamattina, contagiate dalle brillanti chiusure di Wall Street, tutte le borse dell’Asia Pacifico hanno segnato forti progressi: il Nikkei giapponese, +3,0%, festeggia la conferma della politica monetaria super-espansiva della Bank of Japan ed il cross Dollaro-Yen a 121,1, nuovi massimi dall’autunno 2015, per la felicita’ degli esportatori giapponesi.
L’indice Hang Seng di Hong Kong ha guadagna +1,7%, col +2,2% dell’indice dei titoli Tech e Alibaba scoppiettante a +6%. Tra gli altri, Kospi coreano a +0,8%. BSE Sensex indiano +0,5% e CSI300 di Shanghai e Shenzen +0,5%. Restano sospese dalle contrattazioni le azioni di China Evergrande Group, che rinvia la pubblicazione dei dati di bilancio per approfondimenti richiesti dalle societa’ di revisione contabile.
Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è sui massimi dal maggio 2019, a +2,41% (vedere grafico allegato), oltre dieci centesimi sopra la chiusura di ieri. Il prezzo dell’Oro oggi, 23 marzo, e’ in leggero recupero a 1.926 Dollari/oncia, mentre quello del petrolio è in marcato rialzo, col WTI oltre +3% e sopra 112 Dollari/barile.
La mattinata delle Borse europee, dopo una partenza incerta, ha segnato l’inversione della tendenza al recupero dei giorni scorsi: le perdite medie sono del -0,7%, in attesa di novita’ dal fronte di guerra, della lettura preliminare dell'indice di fiducia dei consumatori di febbraio per I'Eurozona e dei dati sul mrcato immobiliare e dei mutui negli USA.
I future su Wall Street preludono ad aperture in frazionale calo, in media -0,6%.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 18.03.2022Prosegue, insieme ai bombardamenti in Ucraina, il lavoro della diplomazia.
Gli Usa cercano un chiarimento della posizione cinese sul conflitto in Ucraina.
Il rischio di mancanza di petrolio russo spinge di nuovo all’insu’ i prezzi.
Mercati azionari nervosi, ma solidi, nonostante la peggiorata prospettiva.
Ieri, 17 gennaio, le Borse europee hanno reagito compostamente alla decisione della FED (Banca Centrale Americana) di alzare i tassi di 0,25%, primo rialzo dal 2018. Il Chairman della FED Jerome Powell ha nuovamente sottolineato che l'economia americana è "molto forte" e che la crescita prosegue robusta.
La produzione industriale statunitense a febbraio non ha brillato, con un +0,5%, rispetto al +1,4% di gennaio, ma l'indice sull'attività manifatturiera della FED di Philladelphia e’ salito comunque molto più delle attese. Numeri forti, invece, per le nuove costruzioni e per le concessioni edilizie a febbraio, su livelli record dal 2007.
Per le azioni europee, chiusure contrastate: Milano -0,7%, Francoforte -0,4%, Parigi +0,4% e Londra +1,3%, nel giorno del rialzo dei tassi ufficiali.
A Wall Street tutti gli indici hanno chiuso con robusti rialzi: Dow Jones e S&P500 +1,2%, Nasdaq +1,3%. Protagonista dei recuperi di ieri il comparto “energy”, +3,4%.
L’attenzione degli operatori finanziari e’ pero’ puntata sull’evoluzione del conflitto in Ucraina. Per buona parte della giornata di ieri si era diffusa la speranza di progressi significativi nel negoziato tra i 2 paesi belligeranti: il Capo dei negoziatori ucraini Podolyak dichiarava ad un giornale polacco che occorrono “ tra pochi giorni ed una settimana e mezza per un accordo sui punti ancora aperti”.
Anche il portavoce del Cremlino Peskov, ripreso dall’agenzia Tass, affermava che un accordo chiaro su tutte le questioni e la sua immediata attuazione, potrebbe fermare velocemente gli “eventi in corso in Ucraina”. Meno ottimista il Ministro degli esteri ucraino Kuleba, secondo cui le delegazioni sono ancora lontane da un accordo.
Oggi, 18 marzo, alle 14.00 CET, avra’ luogo uno storico meeting “virtuale” tra il Presidente Usa Joe Biden e quello cinese Xi-Jinping. Il focus della loro riunione sara’ il conflitto Russia-Ucraina, verso il quale gli Stati Uniti temono che Pechino assuma un attegiamento solidale o comunque non ostile all’iniziativa militare russa.
Tornando alle Borse europee di ieri, l’indebolimento pomeridiano si deve anche alle parole della Presidente ECB (Banca Centrale Europea) Christine Lagarde: "Le nostre prime valutazione dell'impatto della guerra vedono l'inflazione media annua salire a +5,1% nel 2022, ma anche oltre +7% nello scenario peggiore”.
In effetti, le aspettative di crescita globale sono in rapida riduzione nell’ultimo mese, ad una velocita’ che non si verificava dai tempi (2008) del crack Lehman Brothers. Gli ingredienti per la “stagflazione” ci sono tutti, purtroppo. Il termine stagflazione e’ nato negli anni ’60 e descive la contemporaneita’ di un aumento eccessivo dei prezzi (inflazione) e l’assenza di crescita economica (stagnazione).
Soprattutto in Europa, ai rallentamenti delle forniture di materie prime e componenti, si combina la perdurante salita dei loro prezzi, aggravata dal conflitto tra Ucraina e Russia, che sono grandi esportatori di materie prime energetiche, metalli industriali ed anche commodities agricole. L’inflazione riduce capacita’ di acquisto dei salari, erode il valore reale dei risparmi e incide sui consumi privati.
La Bank Of England, nel meeting di ieri, 17 marzo, ha deciso il 3’ rialzo consecutivo dei tassi di interesse, portando quello di riferimento da +0,5% a +0,75%, in linea con le attese e col chiaro scopo di contrastare la crescita dell'inflazione, prevista fino al +8% medio annuo.
Il prezzo del petrolio e’ tornato a crescere, col Wti a 102,3 Dollari/barile, +7,7%, un balzo legato all'allarme dell'Aie (Agenzia Internazionale per l’energia) sul possibile ammanco di forniture dalla Russia che potrebbe arrivare sino a 3 milioni di barili/giorno. Stamane il prezzo del WTI e’ stabile attorno a 103 Dollari/barile.
Stamattina le borse asiatiche hanno chiuso in ordine sparso una settimana molto erratica: l’Hang Seng di Hong-Kong, dopo 2 sedute di formidabili recuperi ha segnato -1,0%, con un +3,5% nella settimana. Nikkei giapponese a +0,4% e +6,3% settimanale, CSI300 di Shanghai&Shenzen a +0,5%, frutto di un sensibile recupero nel finale. Completano il quadro il Kospi coreano, +0,4%, settimana a +1,50%.
Il Governo cinese strizza l’occhio ai mercati finanziari, e promette di ammorbidire le restrizioni anti-Covid per minimizzarne gli effetti economici. In generale il nuovo atteggiamento del Governo e’ volto a garantire la stabilità economica e finanziaria per i prossimi anni, e questo implica un atteggiamento piu’ conciliante verso le aziende del Tech quotate anche negli Usa e aiuti diretti al comparto immobiliare.
Oggi, 18 marzo, rileviamo aperture europee stabili, seguite da un graduale peggioramento per le borse europee, chiaramente sensibili agli sviluppi del conflitto in Ucraina. I future di Wall Street indicano aperture in calo di oltre mezzo punto percentuale.
Relativamente tranquillo il comparto obbligazionario. Lo spread di rendimento tra Btp decennali italiano e Bund tedesco e’ stabile a 152 punti base, col rendimento del 10 anni italiano a +1,88% (ore 13.00 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 14032022Qualche speranza per trovare un accordo sul cessate il fuoco in Ucraina.
L’offensive militare si estende a ovest, vicino ai confine con la Polonia (UE).
Primi segnali di ripiegamento del prezzo del petrolio: WTI sotto 105 Dollari.
Il Fondo Monetario Internazionale prevede rallentamento crescita 2022.Venerdi 11 marzo i listini azionari europei avevano reagito positivamente alle parole del presidente russo Putin che, durante un incontro con l’omologo bielorusso Lukashenko sottolineava "alcuni progressi" nei negoziati che, a suo dire, proseguono quotidinamente.
Mentre la situazione sul campo pare sempre piu’ drammatica per obbiettivi civili e vite umane, anche da parte dei negoziatori ucraini emerge la convinzione che alcuni cambiamenti positivi siano stati raggiunti.
L’offensiva militare russa si e’ pericolosamente avvicinata ai confini dell’Unione Europea, con il bombardamento di un centro di addestramento di volontari stranieri a Yavoriv, poche decine di chilometri dal confine polacco, che avrebbe causato almeno 35 vittime.
La diplomazia sembra muoversi su piu’ fronti: oggi il consigliere per la sicurezza nazionale Usa Jake Sullivan incontra a Roma, Yang Jiechi, capo della Diplomazi Cinese, con cui discutera’ ipotesi di mediazione per un cessate il fuoco in Ucraina e a cui chiedera’ chiarimenti sulla richiesta della Russia di armi alla Cina.
Sempre oggi, il Cancelliere tedesco Olaf Scholz incontrerà il Presidente turco Erdogan: la Turchia, cosi’ come Israele, sembra aver maggiori chances nel ruolo di mediatore di pace tra le parti.
Non conosce sosta l’iniziativa sanzionatoria, anche commerciale, di gran parte del Mondo: gli Stati Uniti hanno vietato le importazioni di bevande alcoliche (vodka in primis), pesce (caviale) e diamanti dalla Russia, ma la Casa Bianca ha anche chiesto al Congresso di togliere la Russia dai partner commerciali privilegiati, relegandola al livello di Cuba e Nord Corea.
Il Cremlino, come ritorsione alle sanzioni occidentali, ha deciso il divieto di esportazione di oltre 200 prodotti, escludendo ovviamente le materie prime energetiche, ma includendo componenti per telecomunicazioni e apparecchiature mediche, per l’agricoltura ed elettriche, prodotti forestali come legname e derivati.
A fine seduta di venerdi 11, saldi positivi, ma ridimensionati, per le Borse europee: Francoforte +1,3%, Londra +0,8%, Parigi +0,9%, Milano +0,8%. Forti cali nelle ultime ore di scambi a Wall Street, con chiusure negative: Dow Jones -0,7%, S&P500 -1,3%, Nasdaq -2,2%.
Il Fondo Monetario Internazionale (FMI), per voce del Direttore generale Kristalina Georgeva, rivedrà al ribasso le stime di crescita globali, come risultato del conflitto in Ucraina e dell’accresciuta probabilita’ di default del debito sovrano russo.
Segue di pochi giorni la previsione di una prospettiva peggiorata espressa dall’ultimo consiglio della Banca Centrale Europea, che ha “svoltato” in senso decisamente “hawkish” (restrittivo) la sua “stance” di politica monetaria.
Il prezzo del petrolio e’ sceso con decisione dai picchi di martedi’ 8 marzo: stamane, 14 marzo, il WTI (greggio di riferimento Usa) scende -4% a 104,8 Dollari/barile, mentre quello del gas naturale (metano) sul mercato di riferimento europeo (TTF olandese) quota 122 Euro/MMBtu, -7%.
Sui mercati finanziari e sul prezzo del petrolio non ha dunque pesato l’annuncio che l'Unione europea abbia chiesto una "pausa" nei colloqui di Vienna sul programma nucleare iraniano: dovrebbe essere solo un passo necessario prima del “rush” finale, che darebbe il via al gradito il ritorno del greggio iraniano sul mercato.
Il quadro macro europeo si e’ arricchito, venerdi’ 11, del dato di febbraio dell'inflazione tedesca: +0,9% sul mese, come stimato e +5,1% annuale, in aumento dal +4,9% di gennaio.
Il prodotto interno lordo nel Regno Unito è salito +0,8% mensile a gennaio, dopo l’allarmante +0,2% di dicembre causato dalla variante Omicron e relative restrizioni: la variazione annuale tocca +10%, ma attese piu’ caute per febbario e marzo...
Il riaccendersi delle speranze per un cessate il fuoco sta favorendo un leggero recupero del cambio Euro/Dollaro arrivato a 1,103, e poi ridimensionatosi a 1,097 (ore 13.00 CET). Cryptovalute quasi ferme: Bitcoin 38.600 Dollari, +0,4%
Nessun allarme, ma un chiaro ripristino della tendenza rialzista dei rendimenti sul comparto obbligazionario: il BTP decennale italiano paga +1,94%, l’omologo Bund tedesco +0,34%, spread a 160 bps. Il Treasury 10 anni Usa rende +2,08%, livello piu’ alto da maggio 2019, in preparazione della riunione della Banca Centrale Usa di mercoledi, che dovrebbe aumentare i tassi di 25 punti base
Scende ancora, dopo lo strappo fino a 2080 Dollari/oncia della scorsa settimana, il prezzo dell'oro: stamane -0,9% a 1968.
Le Borse asiatiche, con l’eccezione di quella giapponese, +0,6%, hanno chiuso in ribasso, depresse dai nuovi lockdown anti-Covid decisi dal Governo a Shenzhen, che oltre ad essere una delle maggiori città cinesi, e’ anche uno dei più grandi porti al mondo, hub tecnologico e piazza finanziaria di rilevo. A Hong Kong l'indice Hang Seng ha perso -5,0%, Shanghai -2,60%, CSI 300 -2,0%, Kospi coreano -0,5%.
Le Borse europee chiudono la mattinata in forte rialzo, mediamente +1,5%, nel giorno in cui i ministri delle Finanze faranno il punto sulla ripresa economica e discuteranno di politiche fiscali per il 2023.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.03.2022BCE piu’ “hawkish”: tassi fermi per ora, ma meno stimoli/acquisti di bond.
Nuove distruzioni e morti sul fronte ucraino, ma si spera nella diplomazia.
L’inflazione Usa di febbraio e’ arrivata a +7,9% e puo’ crescere ancora.
Rallentamento economico o recessione ormai probabili nel 2022.
Le Borse europee ieri, 10 marzo, hanno chiuso in forte ribasso una giornata densa di avvenimenti: nella mattinata si e’ svolto l'incontro ad Antalia (Turchia) tra i Ministri degli esteri russo Lavrov e quello ucraino Kuleba, mediato dall’omologo turco Cavusoglu, dal quale non e’ emerso alcun progresso verso il cessate il fuoco.
Piuttosto, in Ucraina, l’azione militare russa sembra interessare ora anche il Nord-Ovest, con bombardamenti a Dnipro, citta’ di oltre 900 mila abitanti sul fiume Dnepr, e Lutsk, dove i missili russi sono stati sganciati su un impianto industriale e sul vecchio aeroporto chiuso da anni.
Nel pomeriggio di ieri e’ iniziato il Consiglio Europeo informale a Versailles, che proseguira’ anche oggi, 11 marzo. Dal vertice di Versailles nessuna nota’ sul fronte degli “Euro bond” per fronteggiare il caro energia e finanziare spese per la difesa comune: probabilmente molti Ministri UE hanno preferito il rinvio della discussione.
L’evento “chiave” della giornata era comunque il meeting della Banca Centrale Europea, che ha rivelato un atteggiamento piu’ “hawkish” (restrittivo) di quanto atteso: pur riconoscendo che la guerra in Ucraina incidera’ sull'economia dell’area, e’ stato deciso di procedere col ridimensionamento degli stimoli monetari.
L’inflazione troppo alta e’ il vero problema e va contrastata. Secondo il Presidente dell’ECB Christine Lagarde, potrebbe salire ulteriormente nei prossimi mesi, tanto che la nuova stima per l’intero 2022 e’ ora +5,1% e scendera’ al livello desiderato del +2,0% solo nel medio termine (2024).
Negli Stati Uniti l’inflazione e’ salita a +7,9% annuo, livello che si e’ verificato solo nel lontano 1982, a causa dell’ulteriore impennata del prezzo dell’energia innescato dal conflitto in Ucraina. Dopo la pubblicazione del dato, e’ salito bruscamente il rendimento dei Treasury americani, sino al 2,0% per i “decennali”.
Wall Street ha sofferto solo parzialmente del dato, col Nasdaq a – 0,9% e lo S&P500 a -0,4%. Goldman Sachs ha intanto tagliato le previsioni sul Pil Usa 2022 a +1,7%, da +2%, indicando anche la probabilita’ del 30% di una recessione nel 2023.
Decisioni della Bce e inflazione negli Usa hanno hanno pesato sui Listini europei che hanno chiuso con pesanti ribassi: Milano -4,2%, Parigi -2,8%, Francoforte -2,9%, Londra -1,2%.
Anche la reazione sul mercato obbligazionario non si e’ fatta attendere. Il rendimento dei Btp decennali italiani è salito di +24 bps fino a +1,91%, dove lo ritroviamo anche stamane, 11 marzo, e lo spread col decennale tedesco ha “allargato” sino a 173 punti base. I rendimento di tutti i “Governativi” dell’Euro zona sono saliti e quello dei Bund tedeschi a 5 anni sono di nuovo sopra 0.
L‘ECB ha lasciato invariato i tassi: 0,00%, 0,25% e -0,50% rispettivamente per operazioni di rifinanziamento principali, marginali e depositi, ed ha confermato lo stop degli acquisti del Pepp, programma straordinario per contrastare l’emergenza pandemica, a fine marzo.
Inaspettate le modifiche all’APP, il programma di acquisto di titoli pubblici e privati, per l'incertezza determinata dal conflitto in Ucraina: gli acquisti netti ammonteranno a 40 miliardi di Euro ad aprile, 30 a maggio e 20 a giugno. L’evoluzione del quadro macro e inflattivo daranno luogo ad una nuova calibrazione per il terzo e quarto trimestre.
La Signora Lagarde si aspetta una crescita debole nel primo trimestre 2022 ed un recupero nella restante parte dell'anno, tale da prevedere un +GDP a + 3,7% nel 2022 (da +4,2% precedente), del +2,8% (da +2,9%) nel 2023 e del +1,6% (invariato) nel 2024.
L’evoluzione del conflitto in Ucraina continua ad incidere molto sui prezzi delle materie prime, ed in particolare di petrolio e gas. Il greggio, dopo lo straordinario picco della notte tra lunedi’ e martedi’, e’ reduce da 2 giorni di cali, ed oggi, 11 marzo il WTI (greggio di riferimento americano) recupera +1,5% a 107,6 Dollari/barile (ore 13.00 CET). Il future di aprile sul Gas naturale perde -4% a 127 Euro/MMBtu.
Le borse dell’Asia Pacifico hanno chiuso la settimana in calo: CSI300 di Shanghai&Shenzen a -0,7%, per un -5,2% settimanale. Il Nikkei giapponese -2%, e -3% nella settimana, il Kospi coreano -0,7%, invariato nella settimana delle elezioni Presidenziali, l’Hang Seng di Hong Kong -2%, con l’Hang Seng Tech a -5%.
Il crollo dei titoli tecnologici “cinesi” quotati ad Hong-Kong era atteso, dopo la pubblicazione da parte della SEC (Securities and Exchange Commission Usa) di una lista parziale di cinque big tech cinesi alle quali viene intimato di adeguare la propria reportistica contabilità interna ed esterna al modello prescritto dall’autorità americana, pena il de-listing.
Le Borse europee tornano a sperare nella soluzione diplomatica del conflitto in Ucraina e salgono in media +2,3%. I future su Wall Street anticipano aperure positive, attorno a +1% (ore 13.15 CET).
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical daily Update - 10.03.2022Poc hi progressi dal vertice dei Ministridegli Esteri ucraino e russo.
Tragiche notizie dal fronte di guerra: rischio disastro umanitario.
L’inflazione Usa di febbraio potrebbe superare l’8%: e’ allarme.
Meeting BCE di oggi: la “stretta monetaria” sara’ rinviata?
I mercati guardano all’evolversi del conflitto in Ucraina e ieri, 9 marzo hanno voluto vedere una possibile svolta distensiva nelle dichiarazioni meno rigide delle parti belligeranti e nella conferma dell’incontro di oggi, 10 marzo, tra i Ministri degli Esteri ucraino a russo nella citta’ di Antalia, in Turchia.
Al di la’ del forte rimbalzo delle Borse di ieri, rileviamo la compattezza del Mondo nel punire la Russia con sanzioni economiche ed isolamento. L'Ue ha deciso l’estensione delle sanzioni a nuove banche Russe e Bielorusse escludendole dal sistema di comunicazione e regolamento SWIFT: il leader minerario mondiale Rio Tinto, Coca-Cola, McDonald's e Starbucks sospendono le attivita’ in Russia.
L'agenzia Fitch ha declassato il rating della Federazione russa da 'B' a 'C', segnalando come “imminente” il rischio di un default del suo debito sovrano, a causa degli effetti pesantissimi delle sanzioni internazionali. Mosca, a sua volta, prospetta risposte “adeguate” a queste sanzioni.
Gli investitori cercano di interpretare gli eventi, ma devono anche fronteggiare l’estrema volatilità di molte asset class, come metalli e commodities agricole: in questo clima di indesiderata emergenza siamo arrivati al giorno della riunione della Banca Centrale Europea, del vertice tra Capi di Stato a Versailles dal quale e’ attesa qualche novita’ sugli “eurobond”, e del dato dell'inflazione Usa di febbraio.
Lo spettro della stagflazione (stagnazione/recessione economica ed elevata inflazione) si fa largo soprattutto in Europa, ed i commenti dei vertici dell’ECB (Banca Centrale Europea) saranno cruciali per stimare la futura evoluzione della politica monetaria.
Il contesto aggravato delle ultime settimane potrebbe suggerire la prosecuzione dell’attuale “stance super-espansiva”, mentre è dato per certo un rialzo di +0,25% da parte della Banca Centrale Americana martedi’ 15.
Sul campo militare, pur tenuto conto della difficolta’ a verificare l’attendibilita’ delle notizie, sembra aumentare la pressione e l’accerchiamento delle citta’ “chiave” ucraine, tra cui quella portuale strategica di Mariupol, Kharkiv e la capitale Kyiv. Doloroso e tragico il bilancio delle vittime, dei danni materiali, e dei profughi.
Intanto gli Stati Uniti hanno detto NO, per voce della vice presidente Kamala Harris, all'invio di jet militari piu’ volte sollecitato dall'Ucraina, da parte della Polonia e da qualunque altro membro della Nato: sarebbe una scelta rischiosa che non farebbe che accrescere la tensione con la Russia ed il rischio di un’estensione del conflitto al di fuori dell’Ucraina.
Ieri, a migliorare il “mood”, ci ha pensato il Presidente ucraino Zelenskiy, aprendo alla prospettiva della neutralità del Paese, a fronte di garanzie sulla sicurezza.
A fine seduta ieri, 9 marzo, misuriamo fortissimi recuperi dei listini azionari europei:
Francoforte +7,9%, Parigi +7,1%, Milano +6,9%, Madrid +4,8% e Londra +3,4%. Ampi rimbalzi anche a Wall Street: Dow Jones +2%, S&P500 +2,6%, Nasdaq +3,6%.
Il prezzo del petrolio, che nella notte tra lunedi’ e martedi’ era salito a livelli iperbolici (Brent a 140 Dollari/barile) ieri, 9 marzo, ha perso -12%, col WTI (greggio di riferimento Usa) attorno a 108 Dollari/barile. Stamane, 10 marzo, risale del +4,2% a 113,2. Ieri Emirati Arabi Uniti e Iraq sembravano voler considerare aumenti della produzione/esportazione.
Sul fronte macro, come dicevamo, grande attesa per il dato dell'inflazione al consumo (CPI) in Usa e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione. L'inflazione di febbraio potrebbe superare l’8% (!!).
L’ottimismo delle Borse europee e di Wall Street si e’ riflesso sulle chiusure asiatiche di stamattina: Nikkei giapponese +4,0%, CSI 300 di Shanghai&Shenzen +2,3%, Sensex indiano +2,5%, Kospi coreano +1,7%, Hang Seng di Hong-Kong +1,3%, ASX200 australiano +1%.
I metalli preziosi, in questa fase turbolenta per l’economia e le relazioni internazionali, sono tornati a svolgere la loro funzione di “bene rifugio”: l’oro, dopo essere tornato ieri sotto i 2.000 Dollari/oncia, stamattina recupera +1,1% a 2.010.
I listini azionari europei, a fine mattinata, perdono oltre -2%, impattati dagli scarsi risultati che sembrano emergere dall’incontro tra i Ministri degli Estero di Russia ed Ucraina. Anche i futures su Wall Street perdono in media oltre -0,5%, nell’attesa delle novita’ su inflazione e mercato del lavoro in Usa.
Relativamente piu’ tranquillo il mercato obbligazionario con rendimenti e relativi spread che consolidano la tendenza al ribasso delle ultime 2 settimane: lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi e’ a quota 150 bps, col rendimento del decennale italiano a +1,69% (ore 12.45 CET). Il rendimento del Treasury 10 yrs americano e’ apri a +1,93%, e conferma la risalita verso il cruciale 2%.
Sul mercato valutario, l'Euro scambia a 1,105 Dollari, invertendo la tendenza al rialzo della valuta americana, culminata a 1,0806 lunedi’ 7. Le cryptovalute non riescono ad affermarsi come “safe harbour” ed oggi cadono pesantemente, dopo il vistoso recupero di ieri: Bitcoin -7,3% a 39.100 Dollari. (ore 13.00 CET).Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08032022Dall’Ucraina ancora notizie di attacchi a aree abitate e vittime.
L’avanzata russa prosegue lenta e difficoltosa: cresce l’isolamemento.
Prezzi delle materie prime sempre piu’ alti: l’inflazione globale accelera.
La Cina propone iniziativa diplomatica congiunta con Francie e Germania.
Le operazioni militari russe i Ucraina, specie i bombardamenti aerei e l’artiglieria a media-lunga gittata finiscono per colpire e distruggere sempre di piu’ infrastrutture civili e zone residenziali, causando vittime innocenti, crescente sdegno internazionale e la valutazione di interventi sanzionatori ancora piu’ duri.
Numerosi mezzi internazionali di informazione indicano che il Governo Usa starebbere per decidere il blocco totale all'importazione di petrolio russo, notizia che spinge ovviamente al rialzo le quotazioni del greggio: ieri mattina, 7 marzo, il prezzo del Brent (greggio di riferimento europeo) ha sfiorato 140 Dollari/barile per poi ridimensionarsi.
Stessa storia, con volatilita’ ancor piu’ surreale, per il prezzo del gas naturale (metano) che negli scambi mattutini di ieri sull'hub europeo di Amsterdam ha toccato nuovi massimi a 345 Euro/Mwh, per poi riscendere sotto 240.
Le Borse europee, reduci da perdite sopra il -5% di venerdi’ 4, hanno riaperto ieri con nuovi ampi cali, ma la pressione venditrice si e’ poi allentata, in parallelo all’avvio della terza giornata di colloqui tra Russia e Ucraina, concentrata sull’avvio di veri corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili dalle citta’ assediate.
Piazza Affari, dopo aver oscillato tra -6% e la parita’, ha poi chiuso a -1,4%, con i titoli bancari ancora sotto tiro, influenzata dalla crescente debolezza dei listini Usa. Chiusure negative anche per Francoforte -2,0%, Parigi -1,3%, Londra -0,4%.
E’ andata peggio per Wall Street: Dow Jones -2,3%, lo S&P500 -2,9% e Nasdaq -3,6%.
La corsa degli investitori verso assets ritenuti validi “rifugi” e’ evidente sul mercato valutario, dove il Dollaro Usa ha proseguito la sua corsa sino a 1,08 verso Euro: oggi, 8 marzo, lo ritroviamo a 1,09 (ore 13.00 CET).
Il Franco svizzero ha toccato la parita’ con l’Euro, come era accadeva rapidamente nel 2015. All’opposto troviamo la caduta senza fine del Rublo, a nuovi minimi storici di 154 contro Euro, piu’ che dimezzato da inizio anno.
Non ha certo giovato alla valuta russa la firma del Presidente Putin al decreto che permette di rimborsare in rubli i detentori di obbligazioni in valuta estera: anche il costo della protezione da un eventuale default del debito russo e’ andato alle stelle, incorporando una probabilita’ implicita dell’80%.
I metalli preziosi svolgono al meglio la loro funzione di bene “rifugio” e il prezzo dell’oro e’ volato sino a 2.020 Dollari/oncia, quello dell’argento sopra 26 Dollari/ oncia (vedere grafico): platino, palladio ed anche rame hanno toccato nuovi record.
Il prezzo del nickel, stamattina 8 marzo, e’ arrivato a superare i 100.000 Dollari/tonnellata (ore 8.00 CET), per poi essere sospeso dalle quotazioni al London Metal Exchange. Quello dell’allumininio, fin sopra i 4 mila Dollari/tonnellata, e della bauxite da cui e’ ricavato, hanno segnato nuovi record storici.
Boom anche per le commodities agricole, una per tutte il grano, arrivato a superare i 430 Euro/tonnellata.
Relativamente tranquillo il comparto obbligazionario, dopo il recente calo dei rendimenti, figlio del tipico “flyght to safety” della fasi turbolente: lo spread tra Btp decennale e Bund tedesco permane in area 150 punti base, con il rendimento del decennale italiano a +1,58%: l’omologo Treasury Usa “paga” +1,85%. (ore 13.00 CET).
Gli scarsi progressi sul fronte diplomatico, l’elevata probabilita’ che gli Stati Uniti smettano di importare/comprare petrolio russo e le notizie di nuovi sanguinosi attacchi, con vittime civili, nella citta’ ucraina di Sumy hanno depresso gli investitori asiatici.
Le principali borse dell’Asia Pacifico hanno registrato stamani, 8 marzo, pesanti regressi: Nikkei giapponese -1,7%, CSI300 di Shanghai&Shenzen -0,7%, Hang Seng di Hong-Kong -0,2%, Kospi coreano -0,8%.
A fine mattinata e’ di nuovo in rialzo il petrolio: WTI (greggio di riferimento Usa) +2,9% a 122,7 Dollari/barile, col risultato di punire gli automobilisti americani con un prezzo della “regular gasoline 95 roz” sopra i 4.20 Dollari/gallone, livello senza precedenti nella storia, pari a +25% in un mese: l’inflazione (CPI) puntera’ a nuovi massimi, ormai e’ certo..
Cio’ finira’ per impattare sulle decisioni delle Bance Centrali Usa ed Europea, che si stavano avviando ad una nuova “stance” restrittiva ed ora devono fare i conti con l’inattesa tragica escalation della crisi Russia-Ucraina: mentre sembra prevalere la convinzione che Fed procedera’ ad un rialzo dei tassi il prossimo 15 marzo, per la ECB, (Banca Centrale Europea) non si esclude un temporaneo temporeggiamento.
Le Borse europee si sforzano di vedere qualcosa di buono e a fine mattinata recuperano in media +1,8%: l'Unione Europea, dando prova di coralita’ di intenti e coesione sta valutando l’emissione di un bond condiviso tra i 27 membri per finanziare i maggiori costi energetici e le spese per la difesa.
Anche i future su Wall Street sono tornato in lieve recupero, sull’ipotesi di un’azione diplomatica congiunta di Francia, Germani e Cina, promossa da quest’ultima.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 04.03.2022Le notizie dall’Ucraina deprimono le Borse europee piu’ delle altre.
Proseguono attacchi e anche trattative per il cessate il fuoco, ma con difficolta’.
Materie prime ancora in forte rialzo! Pesa l’incertezza sull’export russo.
Peggiora la prospettiva economica: Banche Centrali meno “hawkish”?
I mercati finanziari sono sempre piu’ sensibili alle tragiche notizie provenienti dall’Ucraina e ieri, 3 marzo, hanno atteso i risultati della seconda giornata di colloqui tra le delegazioni di ucraine e russe su un possibile accordo di “cessate il fuoco”.
L’economia russa comincia a soffrire delle pesanti misure sanzionatorie decise da quasi tutti i Paesi stranieri, che includono il congelamento delle riserve estere, l’esclusione di sette banche dallo SWIFT (sistema internazionale di regolamento), divieti di sorvolo e di sbarco e lo stop alle attivita’ di molte aziende straniere nel Paese. La Borsa di Mosca ieri e’ rimasta chiusa per il 4’ giorno.
Per gli investitori internazionali il mercato russo finanziario russo al momento e’ “non investibile”: le azioni delle sue Societa’ quotate saranno rimosse dagli indici dei mercati emergenti dal 9 marzo da Msci e gia’ dal 7 marzo da Ftse.
In serata di ieri, 3 marzo, è stato raggiunto un accordo sui corridoi umanitari e su un cessate il fuoco selettivo e temporaneo. E’ stato anche concordato un terzo incontro tra le parti per la prossima settimana. Speriamo che sia onorato.
Purtroppo in diverse localita’ ucraine sono continuati i bombardamenti, che non hanno risparmiato abitazioni e scuole, come a Mariupol, importante porto commerciale sul Mare di Azov, e a Cernìhiv.
Il Presidente russo Putin ha detto di non voler tornare indietro e che quello russo e ucraino sono un unico popolo. Questi concetti sono stati ribaditi anche nella telefonata di oltre un’ora tra Putin e l’omologo francese Macron. Forze militari russe di terra e di mare starebbero preparando l’assalto di Odessa, altro fondamentale porto sul Mar Nero.
In Russia crescono il dissenso interno e le proteste contro l’intervento militare da parte di semplici cittadini, figure influenti dell’imprenditoria, ma anche di aziende semi-statali, come Lukoil, dichiaratamente contro l’offensiva militare scatenata in Ucraina.
Gli Stati Uniti starebbero studiando nuove sanzioni per gli oligarchi russi, le loro tamiglie e le loro ricchezze.
I listini azionari europei ieri, 3 marzo, hanno chiuso con pesanti perdite: Milano -2,3%, Parigi -1,8%, Londra -2,5%, Madrid -3,6%, Francoforte -2,1%. Wall Street, dopo un avvio positivo, ha chiuso in “rosso”: Dow Jones -0,3%, Nasdaq -1,6%.
I prezzi delle materie prime energetiche sono in forte tensione, col petrolio Wti che ha superato 116 Dollari/barile, ai massimi dal 2008, dopo che il cartello dei maggiori esportatori Opec+ ha confermato il suo programma di 400 mila barili addizionali mensili, ignorando l’impennata dei prezzi e la difficolta’ a reperire/negoziare il greggio russo.
Anche il prezzo del gas e’ estrememente volatile e sulla trading venue di riferimento europeo di Amsterdam ha toccato ieri 200 Euro/megawattora, per poi ridimensionarsi a 160.
La dipendenza europe dalle importazioni di gas naturale russo e’ elevata, pur con notevoli differenze, passando da oltre 90% della Finlandia, al 40-45% di Italia e Germania e scende attorno e sotto il 20% di Francia e Spagna, che importano gas dall’Algeria.
Stamattina, 4 marzo, l’Europa si sveglia con la tragica notizia di bombardamenti e incendi vicino alla centrale nucleare di Zaporizhazhia, la più grande d'Europa. Ci sono volute diverse ore di apprensione prima che le autorità ucraine dichiarassero "non compromesse le strutture essenziali".
Alla fine della mattinata (ore 13.00 CET), il petrolio WTI è in rialzo dell'1%, recuperando parte della correzione del -2,2% di ieri, il Gas Naturale e’ poco sopra 160 Euro/mwh, e l’oro si rafforza a 1.950 Dollari/oncia, +1% (ore 13.00 CET)
Sul fronte del reddito fisso prosegue il forte calo dei rendimenti che ha caratterizzato tutta la settimana, in un tipico movimento di “flight to safety”: quello dei Treasury Note decennale e’ +1,77%, quello del BTP 10 +1,5%, quello del Bund -0,04%.
Gli acquisti a “protezione” dei portafogli spingono il Dollaro a 1.097 Euro, massimi da 22 mesi, la Sterlina a 0,925 ed il Franco Svizzero a 1.01.
Continua anche la corsa al rialzo dei prezzi delle materie prime agricole ed in particolare di grano, mais e soia. L’inflazione, purtroppo, ricevera’ una nuova spinta rialzista.
Analisti e investitori si interrogano anche sulle prossime scelte delle Banche Centrali, che in presenza di un contesto rapidamente aggravato, potrebbero scegliere di rallentare ed attenuare le previste mosse restrittive.
Il Chairman della FED (Banca Centrale Usa) Powell ha avvalorato l’ipotesi di un aumento di 0.25%, invece di +0,50%, al Federal Open Market Committe della prossima settimana.
Stamattina le borse dell'Asia-Pacifico hanno segnato pesanti cali: Tokyo -2,3%, Hong Kong -2,6%, CSI 300 cinese -1,1%, Kospi coreano -1,1%, Sensex indiano -2%.
Alle 13.30, le Borse europee perdono in media -3,8% ed i future su Wall Street preludono a riaperture con cali medi del -1,2%.
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.03.2022Dal fronte ucraino notizie tragiche per morti e distruzioni in molte citta’.
Qualche spiraglio di un “cessate il fuoco” dall’incontro di Brest di oggi.
Materie prime alle stelle, dal petrolio a quelle Agricole: inflazione boom!
L’inflazione galoppante rallentera’ la stretta monetaria delle Banche Centrali.
Le operazioni militari in Ucraina proseguono alimentando un tragico bilancio ed una crisi umanitaria inimmaginabile sino a poche settimane fa. Tuttavia il fronte diplomatico resiste, e le delegazioni ucraina e russa si riuniscono nuovamente oggi, 3 marzo, nella provincia di Brest in Bielorussia.
La speranza e’ che venga individuato un terreno comune di discussione sul quale definire termini e condizioni di un “cessate il fuoco”. Alcune agenzie di stampa russe, citando il capo dei negoziatori russo Vladimir Medinskij ed il Ministro degli Esteri Lavrov, lasciando aperto lo spiraglio di un possibile accordo.
Intanto accelera il processo di esclusione economica della Russia da molti ambiti economici e finanziari: i big internazionali dell’indexing MSCI e FTSE Russell hanno rimosso le azioni russe dai rispettivi indici, le societa’ di rating Moody's e Fitch hanno abbassato il rating del debito sovrano della Russia a “junk”.
Questo si somma alla decisione di estromettere in modo graduale le banche russe dalla piattaforma di regolamento internazionale Swift: per il momento il provvedimento riguarda 7 istituti ed esclude big names come Sberbank e Gazprombank.
La situazione politica, militare e diplomatica resta pericolosa, tesa e incerta e cio’ continua a far crescere i prezzi di tutte le materie prime, a cominciare da quelle energetiche, con petrolio e gas ai massimi da oltre 10 anni: l’inflazione, nel breve termine, continuera’ a crescere, su questo non ci sono dubbi.
Il Presidente americano Joe Biden, ieri, 2 marzo, nel Discorso dell'Unione, ha ripetuto che la lotta al rialzo esagerato dei prezzi al consumo, che negli Usa a febbraio ha superato abbondantemente il +7% annuo, resta una priorita’ assoluta.
Ovvio che nel Discorso il Presidente si sia riferito anche alla situazione in Ucraina, prevedendo per il Presidente russo Putin un caro prezzo per le azioni militari dell'ultima settimana.
Sul fronte “caldo” dell’inflazione europea, il capo economista della Banca Centrale Europea, Philip Lane, ha detto ieri che l'attuale picco di +5,8% medio a febbraio, e’ dovuto a "shock" dell'offerta di energia e di altre materie prime, ma si e’ ben guardato dal descriverlo come un fenomeno transitorio.
Intanto la Banca Centrale Russa ha deciso lo stop alle contrattazioni della Borsa per il terzo giorno consecutivo e la moneta nazionale, il Rublo, continua a toccare nuovi minimi verso le principali valute internazionali, superando i 125 Rubli contro Euro (ore 14.00 CET).
Tuttavia, guardando alle Borse di ieri, vediamo segni positivi sia a Wall Street che in Europa, rafforzatesi dopo le dichiarazioni di Jerome Powell, Chairman della Banca Centrale Usa, che si e’ detto convinto di conseguenze abbastanza contenute dell’azione militare russa in Ucraina, e della necessita’ di un approccio molto graduale nella prossima stretta monetaria.
L’ipotesi piu’ accreditata e’ ora di un aumento di 25bps nei prossimi giorni: sul tema della “nomalizzazione” dell’abnorme attivo di bilancio della FED, resta prevalente l’ipotesi del suo avvio a partire da maggio/giugno.
Ieri, in chiusura, lo S&P 500 ha segnato +1,9%, con sei sub-indici settoriali in rialzo su 11. Nasdaq +1,6%, Russell 2000 (mid e small caps), +2,5%: non sembra ancora incidere, come temuto, il fatto che il consenso sugli utili 2022 delle società americane indichi la prima revisione al ribasso: non accadeva da meta’ 2020.
Pur con una elevata volatilita’, figlia dell’ansia e del rammarico derivante dalle notizie dal “fronte ucraino”, le Borse europee hanno chiuso vicino ai massimi della seduta: Milano +0,7%, Madrid e Parigi +1,6%, Londra +1,5%, Francoforte +0,7%.
Dopo il calo dei rendimento dei giorni scorsi, tipico effetto “flight to safety”, il comparto obbligazionario ha vissuto ieri, 2 marzo, una giornata di relativa tranquillita’, con lo spread BTP-Bund decennale a 151 bps ed il rendimento del decennale italiano a +1,53%.
L’ottimismo di Wall Street potrebbe aver propiziato il rialzo di stamane, 3 marzo, delle Borse dell’Asia-Pacifico: Nikkei giapponese +0,8%, Hang Seng di Hong-Kong +0,5%, pur nella persistente debolezza della “technologia”, testimoniata dall’indice Hang Seng Tech che a meta’ seduta ha toccato il suo minimo storico. CSI 300 di Shanghai&Shenzen -0,6%. Kospi coreano +1,5%. ASX200 australiano +0,5%.
Il petrolio WTI (greggio di riferimento Usa), e’ ancora in rialzo: +3,1% a 114,1 Dollari/barile, al massimo da 11 anni.
La domanda di greggio e’ robusta, l’Opec+ (Cartello dei maggiori esportatori) ha aumentato di soli 400 mila barili/giorno l’offerta per il prossimo mese, ma il petrolio russo fatica ad essere collocato e consegnato, sebbene offerto a prezzi super scontati: l’Ural a quasi -20 Dollari/barile meno del Brent nord-europeo.
Le Borse europee, mediamente in calo del -0,6% (ore 14.00 CET) attendono gli sviluppi sul fronte diplomatico e militare ucraino. I future di Wall Street sono piatti.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.02.2022Le Borse non drammatizzano le mosse russe sulle province ribelli del Donbas.
L’America annuncia sanzioni pesanti e “proporzionate”.
Unione Europea solidale con Ucraina, ma divisa su entita’ sanzioni alla Russia!
Congiuntura europea ancora espansiva: preoccupa l’inflazione galoppante.
Col tipico cinismo dei mercati finanziari nei momenti drammatici, ieri, 22 febbraio, le Borse europee, dopo un avvio in forte ribasso, hanno recuperato tutto il calo nel resto della seduta. Insomma, par di capire, se Mosca si limitasse a porre sotto la sua “protezione” le 2 province ribelli del Donbas, evitando escalation militari di piu’ vasta scala, le sanzioni alla Russia e le loro ricadute economiche sarebbero contenute.
Inoltre, dopo le sgradite novita’ di lunedi 21 sera, ieri si sono registrate dichiarazioni piu’ distensive del portavoce del Cremlino, compresa la conferma dell’apertura del Governo Russo ad una soluzione diplomatica della crisi ucraina e dei contrasti con Stati Uniti ed Europa.
Le variazioni degli indici azionari, a fine giornata, sono risultate contenute: Cac40 francese -0,01%, FtseMib italiano -0,02%, Dax tedesco -0,31%, Ibex spagnolo +0,06%, Ftse100 britannico +0,17%. Per la cronaca, Moex russo +1,58%, dopo -9% del giorno prima.
Wall Street, che “recuperava” la chiusura per festività di lunedi’ 21, ha registrato perdite pesanti, ancorche’ non drammatiche: Dow Jones -1,41%, Nasdaq -1,23%, S&P500 -1,02%: quest’ultimo ha perso il -10,2% dai massimi storici del 2 gennaio, entrando nella cosiddetta “correzione tecnica”.
Come in tutte le fasi turbolente delle relazioni internazionali, i prezzi delle materie prime energetiche sono schizzati alle stelle, in parallelo all’apprezzamento dei cosiddetti “beni rifugio”: nulla di sorprendente se si considera il peso della Russia sulle forniture globali di molte materie prime energetiche ed industriali.
Oltre a petrolio e gas naturale, anche nichel, rame, alluminio, palladio hanno registrato strappi al rialzo dei prezzi, solo in parte ridimensionati nel pomeriggio.
Sul fronte delle commodities energetiche e del gas in particolare, ha pesato l’annucio della Germania di voler congelare l’autorizzazioni alla messa in funzione del gasdotto Nord Stream 2, che porterebbe il gas russo in Germania, e da li’ in Europa occidentale, senza passare da Paesi Baltici, Bielorussia e Ucraina.
La presa di posizione del Governo tedesco ha prodotto l’effetto di un’impennata del prezzo del natural gas che sulla trading venue di Amsterdam ha guadagnato +9,8% a 79,7 Eur/MWh, comunque meno della metà rispetto al massimo di 174 del 21 dicembre.
Nella serata di ieri, 22 febbraio, l’Amministrazione Usa ha annunciato sanzioni contro la Russia, mettendo al bando l’operativita’ di due delle maggiori banche e sul debito sovrano russo.
Altre sanzioni riguardano singoli individui legati al Governo e le loro famiglie: le sanzioni saranno inasprite se Mosca estendera’ le sue azioni militari in Ucraina, e potranno riguardare l’export di tecnologia industriale, fondamentale per lo sfruttamento delle risorse naturali.
Anche l'Unione Europea varera’ sanzioni che colpiranno banche e capitali russi, specie quelle sospettate di finanziare i Governi delle auto-proclamate repubbliche secessioniste del Donbas. L’Europa, sembra di intuire, non potra’ essere troppo dura sulle sanzioni, che vanno decise all’unanimita’, data l’evidente "dipendenza" dal gas e dai metalli industriali russi.
L’imminente incontro tra Joe Biden e Vladimir Putin non ci sara’, almeno per ora, e questo si somma alla cancellazione dell’incontro tra il Segretario di Stato Usa Antony Blinken ed il Ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, previsto per giovedi' 24. La via diplomatica sara’ riattivata solo in presenza di chiari segnali di "de-escalation" militare russa, ma intanto gli USA continueranno a fornire armi “difensive” all'Ucraina.
Sul versante “macro”, in Germania una gradita sorpresa e’ venuta dall'indice di fiducia IFO, tornato a salire in febbraio a 98,9 da 96 di gennaio, meglio del consenso. Il comparto dei servizi e’ in forte ripresa, grazie al ridimensionato allarme Covid-10, mentre l’attivita’ manufatturiera continua a godere di una domanda vivace, ma soffre di persistenti colli di bottiglia sulla reperibilita’ di materie prime.
In Italia si segnala che l'inflazione al consumo (CPI) si conferma su livelli molto elevati a gennaio, +4,8% anno su anno, mentre i prezzi delle case negli Stati Uniti, misurati dall'indice S&P Case-Shiller, sono saliti +18,8% anno su anno a dicembre, sopra le attese degli analisti.
Venendo alla giornata di oggi, 23 febbraio, le borse dell’Asia-Pacifico confermano un sentiment piu’ costruttivo: Tokyo è chiusa per festivita’, ma il CSI300 di Shanghai&Shenzen segna +0,7%, il Kospi coreano +0,5%, e l’Hang-Seng di Hong Kong +0,6%, dopo che il Ministro delle Finanze Paul Chan ha annunciato un Piano di 170 miliardi di Dollari di Hong-Kong (USD 21,8 miliardi) a sostegno dell’economia.
Anche i listini europei, a fine mattinata, tentano il recupero, con rialzi attorno a +1% (ore 13.30 CET), in parallelo ai future su Wall Street, che anticipano aperture in rialzo tra il +0,5 e +0,9%.
Il prezzo del petrolio WTI (greggio di riferimento Usa) è in lieve calo a 91,6 Dollari/barile, dopo aver toccato 96 Dollari ieri mattina, quello dell’oro e’ poco sotto 1.900 Dollari/oncia, stabile.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 22.02.2022✚ Il Presidente Russo Putin “riconosce” le Repubbliche ribelli del Donbas!
✚ La Russia inviera’ truppe di “pacekeepers” a Luhansk e Donetsk.
✚ Usa ed Europa pensano a sanzioni contro la Russia: opinioni difformi!
✚ Reazione preoccupata dei mercati: risk-off in corso, ma senza panico.
Il Presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto le 2 repubbliche auto-proclamate di Luhansk e Donetsk nell'Ucraina orientale (Donbass) e ha deciso l’invio di truppe russe “di pacificazione” nelle stesse.
La comunita’ internazionale ha visto nella decisione russa il riconoscimento del distacco “di fatto” delle 2 piccole repubbliche dall’Ucraina, avvenuto nel 2014 dopo la cacciata da Kiew del Presidente filo-russo Janucovich e le sommosse di Piazza Maidan.
Il mood sui mercati è ovviamente preoccupato ed incline a scelte di “risk-off”, anche se senza panico: lo scenario resta magmatico e articolato e, mentre un escalation dell’offensiva russa sull’intera Ucraina resta possibile, la mossa di Putin di ieri e’ vista anche come una definitiva formale “ratifica” dello status quo che esiste dal 2015, dopo gli accordi di Minsk che avevano portato al “cessate il fuoco”.
Il Presidente Russo ha detto di aver informato Francia e Germania della decisione, e non ha parlato di prossime ulteriori azioni militari. A sua volta, ieri sera, il Presidente Ucraino Volodymyr Zalenski è apparso alla televisione nazionale invitando alla calma, dicendo che la Russia ha solo “legalizzato” la sua presenza in armi e aiuti economici alle 2 province ribelli del Donbas.
L’incontro in video-conferenza tra Putin e Biden, annunciato dal Governo francese domenica sera scorsa, e’ a questo punto in forse, al pari del summit preparatorio tra i Ministri degli Esteri delle parti interessate.
L’Amministrazione Usa ha annunciato che nelle prossime ore ci sarà una Riunione del Dipartimento di sicurezza nazionale: il Dipartimento di Stato Usa, in un comunicato, ha riaffermato la volontà di evitare un’escalation sanguinosa del conflitto.
Tornando alla reazione dei mercati di ieri sera, 21 febbraio, e di stamattina, potremmo fare una lunga lista dei danni, con mercati azionari Usa pesantemente in rosso, Nasdaq -1,2%, Borse asiatiche deboli, prezzo del petrolio e del gas natuale ancora in tensione, acquisti persistenti, come da un mese a questa parte, sull'oro, e rendimenti in calo sui bond classificati come “sicuri” sia in Usa che in Europa.
Impatto ben piu’ pesante sui listini asiatici stamattina, 22 gennaio: il Nikkei giapponese ha perso -1,7%, il CSI300 di Shanghai&Shenzen -1,3%, il Kospi coreano -1,4%, mentre l'Hang Seng di Hong-Kong, -2,7% ha vissuto la peggior seduta da ottobre, appesantito dalla componente “tech”, che col -3,2% di stamane e’ sceso ai minimi dal 2020.
Alibaba ha perso oltre -4%, poiche’ la sua partecipata al 33% Ant Group, attiva nel fintech, sarebbe oggetto di un’indagine chiarificatrice dei sui rapporti con alcune banche a controllo statale.
Sorprendentemente, a fine mattinata di oggi, osserviamo che dopo un avvio pesantissimo, i listini azionari europei hanno recuperato quasi tutte le perdite iniziali: il FtseMib italiano segna -0,2%, il Cac40 francese -0,1%, il DAX40 tedesco -0,2%, il Ftse100 britannico +0,2%, l'IBEX35 spagnolo +0,2% di Madrid (ore 12.45 CET).
Forse, a dare una mano, contribuisce il quadro macro positivo in Euo-zona dove, secondo il consueto sondaggio mensile PMI (Purchasing Managers Index), l’economia ha visto un forte recupero a febbraio, col settore dei servizi in bella evidenza, favorito dall’allentamento delle restrizioni contro il Covid.
L'indice Pmi composito (sintesi di manifattura e servizi) è risalito a febbraio ai massimi da 5 mesi a 55,8, svoltando decisamente rispetto ai 52,3 a gennaio e battendo la stima di 52,7 del consenso. L'indice PMI manifatturiero è sceso leggermente a 58,4 punti, dai 58,7 a gennaio, frutto di un mix di indicazioni che, in negativo scontano la persistente crescita dei prezzi e, in positivo la robusta domanda di beni.
Il PMI dei servizi e’ risalito a 55,8 punti, nettamente sopra il 51,1 di gennaio e alle stime di 52,0: l'ottimismo è decisamente migliorato e per il comparto dei servizi ha toccato 68,7 da 67,2 di gennaio.
A fine mattinata, anche i ribassi oltre -2% dei future sugli indici americani si ridimensionano a cali frazionali ed i rendimenti dei Treasury decennali, dopo essere scesi sotto il +1,9%, son tornati a salire: +1,94% (ore 13.00 CET).
Gli acquisti di beni rifugio, particolarmente visibili ieri sera e stamani, stanno rallentando, testimoniando una visione relativamente costruttiva sul fatto che la crisi politico-militare in Ucraina possa rimenere circoscritta alla orientale del Donbas.
Il prezzo dell’oro, dopo aver toccato i massimi da 9 mesi a 1912 Dollari/oncia, ha ripegato verso 1.900, mentre quello del petrolio ha toccato nuovi massimi da 8 anni, col Wti a 96 Dollari/barile, prima di ripiegare a 94,1, +3,2% (ore 13.30 CET) sul timore di nuove sanzioni che potrebbero colpire la Russia, il secondo produttore al mondo.
“Criptocurrencies” ancora sotto pressione, con Bitcoin sceso a 36.700 Dollari, -2,8%, per poi rimbalzare sino a 37.200 e deboli tutte le altre vaute digitali.
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.02.2022Ieri, 10 febbraio, giorno dell’annuncio dell’inflazione al consumo (CPI) di gennaio in Usa, le Borse europee hanno vissuto numerosi saliscendi, coi minimi segnati poco prima del dato, e un discreto recupero sul finale, che ha permesso chiusure attorno alla parita’.
L’inflazione è ormai chiaramente la principale preoccupazione per Governi, Banche centrali, imprese e famiglie, mettendo in secondo piano la pandemia: la dinamica dei prezzi e’ troppo elevata, da economia surriscaldata e fa tornare alla memoria, anche a chi scrive, i periodi di iperi-nflazione degli anni ’70 ed ’80 del secolo scorso.
Le chiusure azionarie europee, alla fine, non fotografano appieno l’ansia dei mercati, e riflettono le reazioni, molto miste, alle evidenze della reporting season, in pieno svolgimento: il FtseMib italiano ha guadagnato +0,2%, il Ftse100 britannico +0,4%, il Dax tedesco 0,09%: il Cac40 parigino e’ invece sceso -0,4%.
L’nflazione negli Usa continua a correre e a gennaio i prezzi al consumo sono saliti del +7,5%, sopra le attese e al massimo dal 1982. Non c’e’ dubbio che dopo questi orribili numeri, la Federal Reserve (Banca Centrale Usa) virera’ verso una rapida ed incisiva stretta di politica monetaria, come ampiamente previsto da diverse settimane.
D’altronde, dopo la riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) di gennaio, il Chairman della Fed Jerome Powell aveva indicato che l'inflazione è il fattore determinante per le scelte sui tassi di interesse, e che il meeting di marzo avrebbe deciso entita’ e tempi del loro aumento.
Wall Street non l’ha presa bene, e dopo grand parte della seduta senza una vera direzione, ha chiuso decisamente in ribasso: Dow Jones -1,5%, S&P500 -1,8%, Nasdaq -2,1%.
Ad innescare il sell-off sul finale anche le parole del Presidente della Federal Reserve regionale di St. Louis, James Bullard, favorevole a un rialzo dei tassi di 50 punti base a marzo e di un punto percentuale entro luglio.
James Bullard ha detto di essere anche favorevole ad avviare la riduzione del mostruoso attivo di bilancio della Fed (vicino ai 9 triliardi di Dollari) gia’ dal 2’ trimestre dell'anno.
Non stupisce che anche i rendimenti dei Tresury bond Usa siano saliti bruscamente, con quello del decennale sopra il +2,0%, stamattina, 11 febbraio. Ancora piu’ violento lo swing per la scadenza a 2 anni, +32 bps in 24 ore, a +1,57%!!.
Il dato sull’inflazione Usa riaccende preoccupazioni molto simili anche in Europa, innescando un movimento al rialzo delle curve dei rendimenti di tutti gli emittenti sovrani dell’Euro-zona.
Lo spread di rendimento tra Btp decennali e Bund tedeschi e’ salito oltre 165 punti base, col rendimento del BTP che tocca stamattina quota +1,93% (ore 12.15 CET). Ricordiamo, sul tema, le parole della Presidente della Banca Centrale Europea Christine Lagarde, che la scorsa settimana non ha escluso un rialzo dei tassi nel 2022.
Intanto, in Europa, si evidenziano sintomi di rallentamento della crescita: la Commissione Ue ha rivisto al ribasso le sue stime del GDP (prodotto interno lordo) e al rialzo quelle dell’inflazione, per il 2022. Nel caso dell’Italia, reduce da una cresscita record, stimata al +6,4% nel 2021, la previsione per il GDP 2022 e’ ora +4,0% dal precedente 4,3%, e quella sull’inflazione +3,9% dal +1,9%.
Sul fronte incendescente delle materie prime troviamo ancora protagonista il prezzo del petrolio, in rialzo anche ieri, 10 febbraio, col WTI (West texas Intermediate) a 90,8 Dollari/barile (+1,2%), livello confermato anche stamane (ore 12.30 CET).
Il mercato valutario e’ forse il meno impattato dallo spauracchio dell’inflazione: stamattina, 11 febbraio, segnaliamo la relativa forza del Dollaro: il cambio contro Euro cede sino a 1,139 Dollari, ma il Dollar Index, col +0,4%, sintetizza l’apprezzamento della divisa Usa verso le maggiori monete di scambio, tra le quali Corona Norvegia, -0,5%, e Rand del Sudafrica -0,4%.
Bitcoin e’ al primo arretramento dopo 7 sedute di rialzo consecutivo. Cede oltre il -3% intorno a 43.400 Dollari.
Oggi, nell’Area Asia-Pacifico, la reazione delle Borse all’inflazione Usa troppo alta e alla “disruption” sui mercati obbligazionari globali e’ stata relativamente contenuta.
Chiusi i mercati giapponese e australiano per festivita’, segnaliamo Kospi coreano -0,7%, Hang Seng di Hong Kong -0,3%, Strait Times di Singapore +0,1%, Taiex di Taipei -0,3%, CSI 300 di Shanghai&Shenzen -0,2%. Negativa l’India, con l’indice Sensex di Mumbai -1,3%.
Come eredita’ delle chusure pesanti di Wall Street, le borse europee, pur senza crolli, sono negative a fine mattinata, in media -1,1%, ed anche i futures sui maggiori listini Usa preludono a riaperture negative attorno a -0,5%. (ore 12,30 CET)
I preziosi stentano a riprendere slancio anche nell’attuale situazione incerta, con l’Oro a 1.827 Dollari/oncia, -0,5%, e l’argento a 22,95 Dollari, -2,4%.
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Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.02.2022Ancora una seduta di recupero per le Borse Usa ed Europee. Durera'?
Nervosa attesa per l’inflazione Usa: le stime indicano +7,3% a gennaio!
Piu’ tranquillo il fronte obbligazionario, in attesa del CPI Usa. Spread a 157 bpbs.
Secondo calo settimanale delle scorte di oil in Usa: WTI di nuovo > $90/barile.
Oggi, 10 febbraio, i mercati vivranno nell’attesa del dato sull'inflazione al consumo (CPI) negli Usa di gennaio, che avra’ notevole incidenza sulle prossime decisioni della Federal Reserve (Banca Centrale Usa) in tema di rialzo dei tassi di interesse.
Nel frattempo ieri, 9 febbraio, e’ stata una seduta serena e costruttiva per le azioni e di minor pressione rialzista sui rendimenti delle obbligazioni. Sul versante azionario si conferma il ritorno dei comparti ciclici, i piu’ “attardati” nel 2021, ed in particolare di quello automobilistico.
I titoli dell’”auto” europei hanno preso slancio dopo i brillanti conti del trimestre ottobre-dicembre 2021 dei due maggiori costruttori giapponesi, Toyota e Honda. Forti rialzi per le azioni Volkswagen, Daimler e Bmw in Germania, Stellantis in Italia e Francia.
Alla fine della seduta, chiusure sui massimi per tutti gli indici europei, con il FtseMib italiano in testa, +2,72%, tirato da alcune trimestrali sopra le attese, il Dax tedesco +1,59%, il Ftse100 britannico +1,12%, il Cac40 francese +1,46%.
In rialzo anche Wall Street, che replica il trend positivo di martedi’, supportato dalla pubblicazione di numerose brillanti relazioni trimestral: Dow Jones +0,86%, S&P500 +1,45% e Nasdaq +2,08%. Uber ha pubblicato numeri in crescita ed espresso fiducia sul 2022, Disney ha sorpreso il mercati con profitti record e ottimismo sul ritorno dei visitatori nei parchi tematici.
Quella di ieri e’ stata una seduta piu’ distesa sul fornte obbligazionario: negli Usa, il rendimento del Treasury decennale, dopo essersi spinto fino a +1,96%, ai massimi da novembre 2019, ha poi ripiegato sul finale a +1,92%, mentre in Europa lo spread tra BTP 10 anni e l’omologo Bund tedesco e’ sceso di 2 bps a 154 punti base, grazie al sensibile calo del rendimento del BTP, a +1,77% da +1,85% di martedi’.
Come anticipavamo, e’ spasmodica l’attesa attesa di oggi, 10 febbraio, per il dato sull’inflazione al consumo (CPI) negli Usa: il consenso indica una salita a +7,3% a gennaio, dal gia’ impressionante +7,0% di dicembre, la crescita piu’ alta da febbraio 1982.
L’inflazione troppo alta, combinata alla crescita economica ancora sostenuta ed ai dati molto positivi sull'occupazione rendono plausibile che la Banca Centrale Usa possa decidere, gia’ a Marzo, un aumento dei tassi d'interesse di 50 punti base, invece dei 25 abituali.
Sul tema si e’ espressa ieri la Presidente della Fed regionale di Cleveland Loretta Mester, che si e’ detta in favore di un veloce ed energico aumento dei tassi: il suo collega Raphael Bostic della Fed di Atlanta ha usato toni piu’ concilianti, parlando di una varieta’ di opzioni praticabili sul tavolo del prossimo FOMC (Comitato di politica monetaria della Fed).
Il principale “colpevole” dell’inflazione, cioe’ il prezzo del petrolio, torna a correre stamattina, 10 febbraio, dopo che le scorte negli Stati Uniti, contrariamente alle attese, sono diminuite per la seconda volta consecutiva, di -4,76 milioni di barili contro attese di +0,5 milioni. Stamattina, il WTI (West Texas Intermediate) scambia a 90,5 Dollari/barile (ore 13.00 CET).
Germania: se il mercato interno e’ debole, le esportazioni vanno bene: secondo l’Ufficio federale di statistica Destatis, a dicembre 2021 il valore delle export (dato destagionalizzato) e’ aumentato del +0,9% e quello dell’import del +4,7%, su novembre.
Rispetto a febbraio 2020, ultimo mese “buono” prima dello scoppio della pandemia, le esportazioni sono cresciute +6,8% e le importazioni +3,5%. Sul totale 2021 le esportazioni sono aumentate del +14,0% e le importazioni del 17,1% rispetto al 2020, per un surplus commerciale di 173,3 miliardi di Euro.
In attesa del dato sull’inflazione di gennaio negli Stati Uniti, le chiusure delle Borse dell’Asia-Pacifico sono state miste: Nikkei giapponese +0,3%, Kospi coreano +0,2%, ASX200 australiano +0,3%. L’indice cinese continentale CSI300 di Shanghai &Shenzen ha perso -0,6%, mentre l’Hang Seng di Hong-Kong -0,3%.
L’azione China Evergrande e’ salita di oltre +3,0%. L’agenzia di informazioni Reuters ha anticipato alcuni numeri del budget 2022 del gruppo immobiliare Evergrande, che prevederebbe di consegnare ai clienti 600.000 nuovi appartamenti nel 2022, ai prezzi originariamente previsti.
Cio’ sarebbe “garantito” dal Governo Cinese, intervenuto a sostegno del settore immobiliare attraverso due societa’ statali specializzate in crediti “ammalorati”.
Mattinata altalenante ma positiva per le borse europee, mediamente in rialzo del +0,4% (ore 13.30 CET) e alle prese con la pubblicazione delle relazioni trimestrali sul 4’ trimestre 2021, per il momento allineate alle attese. I future su Wall Street anticipano aperture pomeridiane contrastate: pesa l’attesa del dato sull’inflazione.
Poche novita’ sul mercato valutario, fatta eccezione per la debolezza della Corona svedese, -1,1% verso Euro a 10,53. Cross Euro/Dollaro a 1,144 (-0,10%). Bitcoin erratico ma in recupero, +0,4% a 44.660 Dollari: sarebbe la settima seduta conscutiva di rialzo (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.02.2022Prosegue il rialzo dei rendimenti di obbligazioni e titoli governativi.
Borse e materie prime in recupero: l’inflazione non fermera’ la ripresa?
Il debito sovrano Italiano un po’ meno bombardato oggi, 9 febbraio!
Accordo sul nucleare tra Usa e Iran? Potrebbe frenare la corsa del greggio.
Il rialzo dei rendimenti dei Governativi europei tiene alta l’attenzione di investitori, Governi e Banche Centrali. Ad essere penalizzato e’ soprattutto il BTP italiano, bersagliato da vendite massicce, dopo che la Banca Centrale Europea (ECB), giovedi’ scorso 3 febbraio, ha cambiato narrativa riguardo l’inflazione e ammesso un di rialzo dei tassi già nell’anno in corso.
Anche ieri lo spread di rendimento tra BTP e Bund tedeschi decennali ha vissuto una giornata in ampliamento, fin sopra 160 bps, livello che non toccava da luglio 2020. A fine seduta si e’ ridimensionato a 158 punti base, in corrispondenza di un rendimento del decennale italiano risalito a +1,86%, ai massimi da aprile 2020.
Va detto che la Presidente dell’ECB Christine Lagarde, lunedi’ 7, parlando al Parlamento Europeo, ha usato toni meno severi sulla prospettiva monetaria, promettendo un’azione prudente sul “rialzo dei tassi”, e sottolineando che strette monetarie troppo drasticche servono poco contro gli aumenti dei prezzi delle materie prime e le difficilta’ di approvigionamento.
Fatto sta’ che le obbligazioni sono oggetto di riconsiderazione e “alleggerimento” in tutto il Mondo: negli Usa i Treasuries hanno segnato notevoli perdite ed il rendimento del decennale punta verso il +2%: ieri ha toccato +1,96%, il livello piu’ alto da inizio pandemia ed oggi, 9 febbraio, rende +1,93%.
L’umore degli investitori e’ relativamente migliore sul fronte azionario: l'indice globale MSCI AC World ha recuperato quasi +6% dai minimi di gennaio e, pur tra molti sobbalzi, sta confermando un trend di ripresa.
In Europa ieri, 9 gennaio, gli indici azionari, fatta eccezione per Londra (Ftse100 -0,11%) hanno chiuso in rialzo: il FtseMib italiano, dopo un fugace passaggio oltre +1% ha chiuso a +0,31%, il Dax tedesco a +0,26%, il Cac40 francese a +0,27%.
Alla fine anche Wall Street ha messo a segno buoni rialzi: Dow Jones +1,01%, S&P500 +0,85% e Nasdaq +1,25%. La reporting season sta dando una mano: le società dell'S&P500 che hanno gia’ pubblicato dati del quarto trimestre 2021 (oltre il 60% del totale) nel 77% dei casi ha superato le attese di utile (fonte Factset).
L’inflazione e’ alta e si teme possa restarlo ancora per qualche mese: giovedì 10 il Bureau of Labor Statistics pubblichera’ il dato di gennaio dei prezzi al consumo negli USA: il consenso vede una crescita annuale del +7,2% dal +7,0% di dicembre, al massimo dal 1982. Anche da questo numero dipendera’ il ritmo di rialzo dei tassi.
Ancora pesantemente negativa, ma un filo meglio delle attese, la bilancia commerciale degli Stati Uniti di dicembre: il deficit di 80,7 miliardi di Dollari, per quanto piu’ basso degli 82,9 previsti, e’ ancora in aumento rispetto al mese precedente, quando era stato 79,3 miliardi.
In Italia i consumi privati vanno bene: l’Istat (Istituto nazionale di Statistica) ha comunicato che le vendite al dettaglio sono cresciute +0,9% mese su mese a dicembre e +9.4% anno su anno. Niente male, ma non si puo’ negare che il 2022 potra’ soffrire dell’alta inflazione, specie sulla componente voluttuaria della spesa.
Il prezzo del petrolio prende una pausa, indebolito dall’annucio della ripresa dei “colloqui indiretti” tra Stati Uniti e Iran per un accordo sul nucleare, che preluderebbe alla rimozione delle sanzioni sull’export di petrolio iraniano, creando un addendum di offerta globale. Sembra inoltre consolidarsi la convinzione di una soluzione diplomatica tra Russia e Usa/EU sulla questione del Donbas ucraino.
Ieri il WTI (greggio di riferimento Usa) ha ceduto il -2,0% a 89,5 Dollari/barile, e stamane, 9 febbraio, cede un altro -0,4% a 89,1 Dollari (ore 13.00 CET). Anche i prezzi del gas naturale sul Transfer Facility olandese sono sono scesi parecchio rispetto ai massimi del 21 dicembre e anche solo rispetto ad una settimana fa, -15%.
Il prezzo dell’alluminio e’ intanto volato a nuovi massima dal 2008, oltre i 3.245 Dollari/tonnellata, con un apprezzamento del +15% da inizio anno che si aggiunge al +40% del 2021. La Cina, maggio detentore di miniere di bauxite e di fonderie, ha tagliato le produzione per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra.
Borse dell’Asia Pacifico in recupero stamattina, 9 febbraio: Nikkei giapponese +0,9%, Kospi coreano +0,8%, ASX200 australiano +1,0%, CSI300 di Shanghai&Shenzen +0,3%.
A brillare soprattutto l’Hang Seng di Hong Kong, vicino a +2% grazie ai big tech, come Alibaba +6%, JD.Com +5%, e Softbank +5%: quest’ultima ha annunciato la strada della quotazione della controllata Arm, che avrebbe dovuto fondersi con Nvidia.
Poche novita’ sul fronte valutario, mentre le cryptovalute confermano la tendenza al recupero, per la 7° consecutiva: Bitcoin +1,8% a 44.200 Dollari (ore 13.30 CET).
Borse europee ottimiste, in media +1,7%, in parallelo ai rialzi oltre il +1% anticipati dai future di Wall Street (ore 13.30 CET).
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.02.2022 Il messaggio “da falco” dell’ECB sta spingendo al rialzo I rendimenti.
Prima debolezza del petrolio dopo la corsa di gennaio: WTI torna sotto $ 90.
Il debito sovrano Italiano sotto pressione: decennale rende +1,86%!
Crisi del “tech”? Meta (Facebook) ha perso -40% dai massimi.
Ieri, 7 febbraio, quasi tutti i listini europei hanno chiuso positivi, mentre la Borsa italiana, pur in recupero dai minimi, e’ stata la peggiore, col Ftse Mib a -1,0%, afflitta dalla risalita dei rendimenti dei BTP e dello spread coi Bund. Il Dax tedesco ha guadagnato +0,8%, il Ftse100 inglese +0,7%, il Cac40 francese +0,8%.
Le parole di Christine Lagarde, dopo l’ultimo meeting della Banca Centrale Europea (ECB), con cui non escludeva piu’ un rialzo dei tassi nel 2022, hanno prodotto l’effetto di ampliare il differenziale di rendimento tra titoli governativi decennali italiani e tedeschi, che una settimana fa era 140 punti base, sino ai 164 di ieri, 7 febbaio, al massimo dall'estate 2020.
Stamane, 8 febbraio, lo spread secende leggermente a 158 punti base, ma il 10 anni italiano rende +1,80%, contro +1,40% di una settimana fa: il 2 anni rende +0,35%, quando all'inizio dell'anno “pagava” -0,10%! Insomma, il rialzo dei rendimenti e’ ben visibile e riguarda il comparto obbligazionario in tutto il Mondo.
Sul tema, vale la pena di segnalare che l'ammontare dei bond a rendimento negativo nel Mondo (Indice Bloomberg Global Aggregate), è sceso dai 14 trilioni di Dollari di inizio anno ai 6 attuali, ripristinando molto rapidamente i livelli pre-Covid, quando peraltro non c’era inflazione...
Resta alle stelle, coi suoi ovvi riflessi negativi sui mercati, la tensione tra Russia e Stati Uniti ed Europa sul tema Ucraina. La Russia ha ammassato truppe sul confine con le province ribelli del Donbas, e l’occidente teme l’invasione e la possibile annessione.
Questo scatenerebbe una nuova ondata di sanzioni e potrebbe compromettere la prospettiva del gasdotto Nord-Stream 2, che passando sotto il Mar Baltico agevolerebbe l’arrivo del gas russo in Germania, ovvero in Europa. L’incontro di ieri del Presidente francese Macron con quello russo Putin sembrerebbe dimostrare che la soluzione diplomatica resta la preferita e la piu’ ricercata.
L’Europa ed il Mondo intero sono alle prese con un’inaspettata e sgradita inflazione, che ha come principale determinante l’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche. Giovedi’ 10 sara’ pubblicato il dato sull'inflazione al consumo in Usa di gennaio, che aiutera’ gli analisti a prefigurare i possibili rialzi dei tassi da parte della Fed, il primo dei quali potrebbe gia’ arrivare con la prossima riunione di marzo.
Intanto per Wall Street, la giornata di ieri e’ stata volatile e debole: Dow Jones invariato, Nasdaq -0,58% e S&P500 -0,37%. Meta (alias Facebook) ha perso un ulteriore -5%, portando a -40% il calo dal massimo di settembre 2020!!
Meta ha annunciato a Borsa chiusa che l’investitore ed attivista politico repubblicano Peter Thiel lascera’ il “Board” di Meta dopo dopo 16 anni a fianco di Mark Zuckerberg, per dedicarsi solo alla politica.
Sul versante macroeconomico, delude la produzione industriale in Germania a dicembre: -0,3% mese su mese, -4,1% rispetto a dicembre 2020 e -5,5% su dicembre 2019, dunque ancora sotto ai livelli pre-pandemia.
Rallentamento visibile anche in Cina, a gennaio: l'indice Caixin relativo al settore dei servizi scende a 51,4 punti, dai 53,1 di dicembre, facendo peggio delle stime.
Sempre sul tema della svolta “da falco” della politica monetaria, ieri, 7 febbraio, la Presidente dell’ECB Christine Lagarde, intrevenendo alla Commissione affari economici del Parlamento europeo, ha ripetuto che ci sono rischi al rialzo sull'inflazione, ma resta fiduciosa sul suo ritorno verso il target del 2% nel medio termine.
Il prossimo Consiglio direttivo, fissato per il 10 marzo, valutera’ le ultime evidenze sulla dinamica inflattiva, ed agira’ con "flessibilità"ed "opzionalità" evitando, sembra di capire, che una svolta restrittiva troppo rapida ed incisiva possa peggiorare le cose.
Stamattina, 8 febbraio, l'indice Sentix sulla fiducia degli investitori dell'Eurozona e’ uscito a 16.6, meglio del 15,2 stimato e sopra il 14.9 di gennaio.
Tra le materie prime, finalmente in calo il prezzo del greggio, col Wti (West Texas Intermediate) scambiato a 89.8 Dollari/barile, -1,7%.
Sul fronte valutario osserviamo un lieve calo dell'Euro sul Dollaro, 1,142, -0,2% e stabilita’ verso lo Yen giapponese a 131,7. Si conferma anche oggi il ritrovato interesse per le criptovalute, con Bitcoin sopra 42 mila Dollari, al sesto rialzo consecutivo.
Alle chiusure asiatiche di stamattina, notiamo il calo del CSI300 di Shanghai e Shenzen, -0,55%, e la positivita’ degli altri listini: Nikkei giapponese +0,13%, Kospi coreano +0,05%, ASX200 australiano +1,07%. Giu’ l’Hang Seng di HongKong -1,02%, per la debolezza di alcuni big-tech, come Alibaba -3% e Meituan -4%.
Borse europee in lieve recupero, +0,2% medio e future su Wall Street deboli, in media -0,3% (12.30 CET) che forse soffrono la salita dei rendimento dei Treasury Note, decennale +1,94% e 2 anni +1,3%, che implicitamente “incorporano” 5 rialzi da +0,25” da qui a fine anno.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 03.02.2022Trimestrali big-tech americane miste: facebook alla sua prima frenata.
Opec+ aumenti come previsti, scorte Usa in calo, WTI in leggera correzione.
BCE al bivio: tassi fermi anche stavolta, ma la stance potrebbe evolvere.
Si conferma, seppur graduale, il rialzo dei rendimenti del Govies europei.
Le Borse europee hanno chiuso in ordine sparso la seduta di ieri, 2 febbraio, dopo un avvio ed una fase centrale positive. Il FtseMib italiano ha segnato +0,6%, il Dax tedesco e’ sceso sino a -0,2%, mentre il Cac40 francese e’ salito +0,2% ed il Ftse100 britannico +0,6%.
Probabilmente hanno pesato le nuove stime di Eurostat (Ufficio statistico dell’Unione Europea) sull'inflazione nell'Eurozona, risultate superiori alle attese: +5.1% che smentisce, in peggio, la stima di +4.4% e segna il massimo nella storia dell’UE. Spiazzante anche il dato sull’Italia, +5,3% annuale contro +4,0% atteso.
I rialzi sono anche frutto delle ripresa economica sostenuta che crea posti di lavoro: il tasso di disoccupazione a gennaio scende a 7,0%, livello piu’ basso dalla creazione dell’UE.
Inflazione troppo alta e disoccupazione ai minimi dovrebbero propiziare una svolta restrittiva della Banca Centrale Europea (ECB) che si riunisce oggi, 3 febbraio per il Comitato mensile di politica monetaria: il consenso degli analisti e’ un’invarianza dei tassi ufficiali, ma anche radicali novità nella narrativa utilizzata con riguardo alla “evidente” persistenza dell’inflazione ed ai rischi sulla crescita.
La Presidente Christine Lagarde dovrebbe ribadire che non sono previsti aumenti dei tassi per quest’anno, ma anche fornire indicazioni piu’ precise sui programmi ordinari di acquisti di titoli sul mercato, a parziale compensazione del Programma PEPP (Pandemic Emergency Purchase Program), che terminera’, come previsto dal Regolamento, a fine marzo.
I rendimenti dei Governativi europei, pur in maniera non lineare, tendono a crescere da qualche mese, creando pressioni sull’ECB per un ritorno del principale tasso di rifinanziamento bancario, oggi al -0,5%, verso quota “zero” all’inizio 2023, con una svolta restrittiva simile a quella anticipata da novembre in avanti, dalla FED.
Anche la Bank of England si riunisce oggi e potrebbe decidere il primo aumento dei tassi di interesse dal 2004 (!!), forse +0,5%, ed il “tapering” (riduzione graduale) del programma di stimolo emegenziale da 900 miliardi di Sterline.
Tornando alle Borse azionarie, Wall Street ha registrato la 4’ seduta consecutiva di rialzo e di recupero, visto che gennaio si era chiuso con pesanti arretramenti, dal -5% dello S&P500 al -9% del Nasdaq: ieri rileviamo S&P500 +0,94%, Nasdaq +0,50%, e Dow Jones +0,63%.
Siamo in piena ondata di “Trimestrali americane di peso”, e non mancano, specie a mercati chiusi, alcune sorprese: le azioni Meta Platforms, controllante di facebook, hanno perso sino a -22% nell’after-hour, a causa di profitti inferiori alle attese nell’ultimo trimestre 2021 e di una guidance debole. Per la prima volta nella sua storia, facebook ha registato un calo di accessi quotidiani, incalzata da Instagram, Tik-Tok ed altri “social”.
L’effetto di contagio ha determinato crolli nell’after hour anche per Snap, sino a -15%, Spotify, -10%, Twitter -8% ed oggi i future sul Nasdaq segnano -2% (ore 12.00 CET). Alphabet, holding di Google, ha invece brillato, dopo aver pubblicato dati eccezionali del 4’ trimestre ed espresso ottimismo sul futuro.
Sul versante macro americano, sono stati quasi ignorati, benche’ negativi ed inattesi, i numeri sull’occupazione nell’industria privata di gennaio, -301 mila posti di lavoro, per lo piu’ a causa delle diffusione della variante Omicron. Il dato sembra “outliner” (statisticamente anomalo), visto che a dicembre era +807 mila.
Il prezzo del petrolio, dopo la corsa che ha portato il WTI vicino 90 Dollari/barile, sembra prendere una pausa. Lo storico cartello dei maggiori esportatori Opec+ ha deciso ieri un aumento dell’offerta di 400 mila barili/giorno anche a marzo.
Nel frattempo, le scorte di greggio negli USA sono scese, a sorpresa, di 1 milione di barili/giorno. Difficile spiegare i movimenti quotidiano del prezzo del greggio: oggi il Wti (West Texas Intermediate) cala -1,3% a 87,1 Dollari (ore 11.45 CET).
Movimenti minori sul mercato valutario: l'Euro, dopo aver superato quota 1,13 Dollari, ripega oggi lievemente a 1,128. Molto piu’ agitate le acque sul fronte “crypto”: Bitcoin crolla stamane, 3 febbraio oltre -5% tornando sotto 36.500 Dollari. Il suo mining e’ sempre piu’ energivoro, costoso e osteggiato da alcuni Governi.
Il fronte del “reddito fisso” e’ abbastanza tranquillo, ma non immobile. Lo spread di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi decennali e’ in rialzo a 140 bps, massimi da aprile 2019, mentre il Treasury Note 10 anni rende +1,77% (ore 12.30 CET).
L’after market di Wall Street ha influenzato le chiusure in Asia che, dopo 4 sedute al rialzo, ripiega -0,6% (Bloomberg APACD index), col Nikkei giapponese -0,9% dopo un deludente PMI (Purchasing Managers Index) dei servizi, l’ASX200 australiano -0,3%, il Sensex indiano -0,5%.
Ancora chiuse per il Capodanno lunare Shanghai, Shenzen ed Hong Kong. Recuperano 3 sedute di chiusura, chiudendo in forte rialzo Kospi coreano, +1,7% e DJ Singapure, +1,5%. Borse Europee deboli, in media -0,4% alle 12.30 CET.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.01.2022L’effetto della FED “hawkish” sta producendo nuovi cali sull’azionario.
Petrolio alle stelle, complice difficolta’ tecniche di export e crisi Russia-Usa.
La complicata elezione del Presidente italiano pesa su BTP e spread.
Il Governo cinese vuole supportare economia e listini azionari, WoW!
Sono state solo le Borse europee a festeggiare ieri, 27 gennaio, il dato sorprendentemente positivo sulla crescita dell’economia Usa. Il GDP (Prodotto interno lordo) e’ cresciuto del +6,9% nel 4’ trimestre, superando le attese, e alzando il dato finale sull’intero 2021 a +5,7%, il miglior risultato dal 1984.
Il dato sul GDP del 4'trim. 2021 sembra essere stato solo marginalmente impattato dagli effetti negativi della nuova ondata di contagi da variante Omicron, con ricadute minime su alcune categorie di spese personali, quali viaggi aerei e hotelleria. Al contrario, l’accelerazione della crescita economica è per lo piu’ dovuta ad un accumulo delle scorte, che le imprese hanno deciso a fronte della vivace domanda.
I listini europei hanno consuntivato discreti rialzi: Milano (FtseMib) e Londra (Ftse100) spiccano con +1,0% e +1,2% rispettivamente, il Cac40 parigino si e’ fermato a +0,6%, il Dax tedesco a +0,4%.
Chiusura tutte negative, invece, a Wall Street, col Nasdaq a -1,4% appesantito da rinnovate vendite sui titoli tecnologi, Dow Jones invariato, ed S&P 500 a -0,5%.
L’azione Apple, a mercati chiusi, ha avuto un'impennata di prezzo fino a +5% in after market, dopo la pubblicazione di numeri record del 4’ trimestre, tra cui spiccano i 123,9 miliardi di Dollari di fatturato, il 5% sopra le stime, grazie al boom di vendite dell’I-Phone13. Anche i profitti lordi e netti hanno superato le attese.
La Federal Reserve (Banca Centrale Usa) si avvia ad alzare i tassi ufficiali gia’ a marzo, probabilmente di +0,25% e a terminare, sempre alla fine di marzo, gli acquisti di obbligazioni che andava avanti da quasi 2 anni (Quantitative easing).
La vera novita’ del Fomc di mercoledi’ 26 e’ stato l’annuncio del prossimo avvio del processo di riduzione degli attivi di bilancio, che dovrebbe avvenire principalmente attraverso il mancato re-investimenti dei titoli in scadenza, e dunque gradualmente.
L’effetto piu’ evidente sui rendimenti dei Treasuries Usa e’ stato quello sulla scadenza a due anni, salito anche oltre +1,2% ai massimi da inizio pandemia. Il Treasury Note a dieci anni rende +1,82%, in lieve assestamento da +1,85% di ieri (ore 13.00 CET).
La curva dei rendimenti dei “govies” Usa si è appiattita, con una forte compressione del divario tra il rendimento del 2 e del 10 anni, che si e’ ridotto a 63bps, segnalando che le aspettative di crescita a medio-lungo termine sono state indebolite dalla nuova “stance” della FED.
L’altro effetto prodotto dalle decisioni della FED e’ il rafforzemanto del Dollaro che verso Euro ha raggiunto quota 1,113, livello minimo da giugno 2020.
Senza tregua la corsa del petrolio: domanda robusta da un lato, disponibilita’ di greggio impattata da incidenti e guasti di infrastrutture, questione Ucraina, contribuiscono alla prosecuzione di una fase di rialzo che ha portato il WTI (West Texas Intermediate) a toccare 88 Dollari/barile (ore 14.00 CET).
L’alta tensione Russia-Stati Uniti-NATO (North Atlantic Defese Alliance) ha indotto la ECB ad avvertire le banche europee piu’ esposte alla Russia di predisporsi all’implementazione di sanzioni internazionali contro Mosca qualora l’integrita’ territoriale Ucraina fosse violata.
Nella mattinata di oggi si nota un po’ di tensione sui titoli governativi italiani: lo spread di rendimento tra Btp italiani e Bund tedeschi ha toccato massimo di giornata a quota 142 punti base, frutto soprattutto di una risalita del rendimento sul BTP 10 anni a +1,40% (ore 14.00 CET).
Pensiamo che stia cominciando a pesare la difficolta’ ad eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, dopo la quarta votazione andata a vuoto.
Stamattina abbiamo osservato l’adamanto mediamente rialzista delle borse dell’Asia-Pacifico, sul finale di una settimana comunque negativa. Notevole il balzo del Nikkei giapponese, +2,1% (-2,8% nella settimana), e dell’ASX australiano, 2,2% (-5% weekly).
Bene anche il Kospi coreano +1,4% (-6,4%), debole lo Straits Times di Singapore +0,2% (-0,9%) ed il CSI300 di Shanghai&Shenzen +0,1% (-3,3%). Settimana negativa dall’inizio alla fine per l’Hang Seng di HongKong, -0,8% stamani e quasi -6% cumulato in 5 sedute, schiacciato dal sell-off sulla “tecnologia”.
Il Governo cinese punta non solo a rilanciare l’economia, ma anche le Borse domestiche: i 3 maggiori quotidiani economici finanziari della Cina, dichiaratamente filo-governativi, in maniera curiosamente sincrona sostengono che i recenti cali borsistici rappresentino un’opportunità d’acquisto, poiche’ non scontano le iniziative del Governo per stabilizzare e sostenere l’economia reale ed i mercati finanziari.
Le Borse Europee, in parallelo alla chiusura negativa di Wall Street hanno aperto male e proseguito peggio: perdono in media il -1,6% alle 14.00 CET.
I future su Wall Street, che accennavano ad un recupero nella mattinata, indicano ora riaperture in discesa media del -1%. (ore 14.00 CET), preludendo alla nona seduta in calo sulle ultime dieci per lo S&P500.
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Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
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