[ORIGINI DEL FOREX TRADING] - Dagli inizi a come lo conosciamoIl Forex trading (Foreign Exchange Trading) ha origini che affondano le radici nella storia antica, ma il mercato valutario moderno, come lo conosciamo oggi, si è sviluppato solo nel XX secolo. Ecco un riassunto delle sue principali tappe storiche:
1. Origini antiche
• Baratto e monete: Prima dell'uso delle valute moderne, le persone barattavano beni.
Con l'introduzione delle prime monete (es. in Mesopotamia, Egitto, Grecia), si iniziarono
a stabilire rapporti di cambio rudimentali.
• Cambio di valute nel mondo antico: I cambia valute (money changers) esistevano già
nell'antica Roma e Grecia, facilitando il commercio tra diverse regioni.
2. Il Gold Standard (XIX - inizio XX secolo)
• Nel 1800, molti Paesi adottano il gold standard, un sistema in cui le valute erano
convertibili in oro ad un tasso fisso.
• Questo stabilizzava i tassi di cambio, ma limitava la flessibilità monetaria.
3. Bretton Woods (1944-1971)
• Dopo la seconda Guerra Mondiale, fu creato il sistema di Bretton Woods.
• Il dollaro USA divenne la valuta di riferimento, convertibile in oro.
• Le altre valute erano ancorate al dollaro con tassi fissi ma aggiustabili.
• Questo sistema durò fino al 1971, quando il presidente Nixon sospese la
convertibilità del dollaro in oro (fine del gold standard).
4. Nascita del Forex moderno (dal 1973 in poi)
• Dopo Bretton Woods, i tassi di cambio iniziarono a fluttuare liberamente
in base alla domanda e offerta.
• Si sviluppò il mercato forex moderno, con il coinvolgimento di banche
centrali, istituzioni finanziarie, aziende e, in seguito, investitori privati.
5. Era digitale e retail trading (anni 1990 - oggi)
• Con internet e le piattaforme di trading online negli anni '90 e
2000, anche i piccoli investitori hanno avuto accesso al mercato Forex.
• Il mercato è oggi decentralizzato, attivo 24 ore su 24, e rappresenta il
più grande mercato finanziario del mondo, con volumi giornalieri superiori
ai 7 trilioni di dollari (dati aggiornati al 2020+).
Idee della comunità
Trump e i dazi alla UE, ennesima strategia?Ennesimo attacco di Trump alla UE sui dazi, con la minaccia di imporre tariffe del 50% sull'Unione Europea a partire dal 1° giugno. Ha confermato un'interruzione dei colloqui commerciali con il vecchio continente e attaccato contemporaneamente Apple, promettendo una imposta del 25% sugli iPhone prodotti al di fuori degli Stati Uniti.
La decisione del Presidente ha colpito i mercati azionari: il Dow Jones ha subito un calo dello 0,61% a 41.603 punti, mentre l’S&P500 ha perso lo 0,67% a 5.803 punti. Segno meno anche per il Nasdaq (-1% a 18.737 punti).
Secondo il Presidente, la UE sarebbe stata creata con lo scopo primario di trarre vantaggio dagli Stati Uniti in materia di commercio. Ha criticato duramente le barriere commerciali, le tasse sull'IVA, le sanzioni aziendali, da lui definite “ridicole”, le manipolazioni monetarie, oltre alle cause legali ingiuste e ingiustificate contro le aziende americane.
Il 2 aprile, quando Trump annunciò i dazi nel “Giorno della Liberazione”, l’UE fu colpita da imposte del 20%, poi ridotte al 10%. Trump ha lasciato intendere di non voler negoziare un nuovo accordo con Bruxelles, affermando che i dazi saranno al 50% dall’inizio di giugno. Ha anche sostenuto che i dazi potrebbero essere evitati se le aziende europee, in particolare le case automobilistiche, investissero nella produzione negli Stati Uniti. Analogamente, venerdì Trump ha affermato che Apple potrebbe evitare i dazi doganali solo se l'azienda producesse in America.
Nel 2024, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e l'UE hanno raggiunto un totale di 975,9 miliardi di dollari, con un deficit americano di 235,6 miliardi di dollari. Sempre lo scorso anno, gli scambi commerciali di merci tra gli Stati Uniti e la Cina si sono attestati sui 582,4 miliardi di dollari, con un deficit americano di 295 miliardi di dollari, secondo le statistiche del governo statunitense. Per contro, gli Stati Uniti mantengono un surplus minore nei servizi con entrambe le aree commerciali.
Per quanto riguarda Apple, degli oltre 60 milioni di iPhone venduti ogni anno negli Stati Uniti, si stima che l'80-90% sia prodotto in Cina, mentre il resto in India e Vietnam. Tra le altre cose, non è neppure chiaro se l'amministrazione possa legittimamente imporre una tariffa a una singola azienda. Sebbene le stime siano discordanti, molti analisti ed economisti affermano che produrre gli iPhone negli Stati Uniti potrebbe far aumentare il loro prezzo da 1.000 a livelli compresi tra i 2.500 e i 3.500 dollari, il che evidenzia che anche tornare a produrre negli USA non sarebbe conveniente, anche con tariffe al 25%.
Questo ci fa pensare che alla fine, tutto questo caos faccia parte di una strategia ben precisa, che porti i paesi a negoziare. Tra l’altro, la UE non starà a guardare e imporrà a sua volta delle ritorsioni, che includeranno dazi sugli aerei Boeing e sui prodotti agricoli, interrompendo di fatto una delle relazioni commerciali più importanti a livello globale.
Infine, sottolineiamo che la maggior parte degli alleati tradizionali degli Stati Uniti, tra cui l'Unione Europea, il Giappone, la Corea del Sud, non hanno ancora raggiunto accordi commerciali con Washington. Mentre i colloqui con l'UE sono in stallo, il Giappone si sta preparando per un quarto round di negoziati, ma per ora senza grandi progressi, il che dimostra la complessità nel definire accordi commerciali, nonostante le precedenti affermazioni di Trump secondo cui avrebbe concluso "90 accordi in 90 giorni".
VALUTE, RISK OFF CHE TORNA A SALIRE
Il tasso di cambio EUR/USD ha raggiunto il massimo dall'8 maggio, nonostante la minaccia di Donald Trump di imporre dazi aggiuntivi all'Unione Europea, una decisione che avrà un impatto su un volume annuo di scambi commerciali di oltre 1.600 miliardi di dollari. Il cambio è salito a 1,1365, in rialzo del 2,7% rispetto al minimo di questo mese.
Va ricordato che nel recente passato, quando Trump ha annunciato i dazi, EUR/USD avrebbe dovuto scendere, in ragione del suo status di bene rifugio. E invece il cambio è salito, e la correlazione avversione al rischio – dollaro in rialzo, è saltata principalmente per diverse ragioni fondamentali.
In primo luogo, è salito perché la maggior parte degli analisti ritiene che la minaccia tariffaria del 50% sia una forma di stile negoziale, come fece con la Cina quando portò le imposte al 145%. In secondo luogo, l'euro è cresciuto e il dollaro ha perso quota, perché il mercato ora è concentrato sulle incertezze legate alle politiche commerciali ed economiche USA, che si sono manifestate attraverso un sell-off di Treasuries, dopo il declassamento del debito da parte di Moody’s, il che ha portato ad una uscita dagli asset denominati in dollari che pesano sulla valuta evidentemente.
In terzo luogo, i dati americani rallentano, e la Fed deve ancora cominciare il ciclo di ribasso dei tassi, che ridurrebbe la forbice con l’euro, alimentando, in prospettiva, un recupero ulteriore della moneta unica. Infine, a conferma di tutto ciò, l'amministrazione Trump sta portando avanti un programma di riduzione delle imposte che aumenterà il debito pubblico di oltre 4 trilioni di dollari nel prossimo decennio.
Sulle altre coppie valutarie segnaliamo la discesa del USD/JPY, ormai a ridosso del primo supporto chiave di 142.50 con la possibilità di vedere anche 140.00, supporto cruciale di medio termine. Anche il Cable continua la sua marcia inarrestabile verso 1.3750 e perché no, anche 1.4000. Sotto stress EUR/CHF e USD/CHF, con il franco che guadagna come asset rifugio per eccellenza, unitamente all’oro che sta tornando verso 3.430 e 3.500 massimi precedenti.
PESO MESSICANO
Il peso messicano è salito a 19,3 per dollaro a maggio 2025, il livello più alto dall'ottobre dello scorso anno, poiché le preoccupazioni fiscali e l'incertezza tariffaria negli Stati Uniti hanno indebolito il biglietto verde. Il dollaro si è indebolito rispetto alle principali valute dopo che la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato un disegno di legge che potrebbe aggiungere oltre 3.000 miliardi di dollari al deficit di bilancio federale, pochi giorni dopo che Moody's ha declassato il rating del debito a causa della sua insostenibilità.
Sul fronte interno, gli ultimi dati hanno mostrato che il PIL messicano è cresciuto dello 0,2% nel primo trimestre. Sebbene ciò abbia evitato una recessione tecnica, ha segnalato una debolezza di fondo dell'economia e la necessità per la banca centrale (Banxico) di tagliare i tassi di interesse. Nella sua ultima decisione, la banca ha effettuato un taglio di 50 punti base all'8,5%, come previsto, per attenuare l'attrattiva di un carry trade a favore del peso, il che rafforzerebbe eccessivamente la valuta.
SETTIMANA ENTRANTE
I mercati si preparano a un'altra settimana turbolenta, trainata dalle rinnovate minacce tariffarie del Presidente Trump contro l'Unione Europea e Apple. Gli investitori si concentreranno anche sui commenti dei funzionari della Fed e sui verbali della riunione del FOMC.
I principali indicatori economici statunitensi includono reddito e spesa personale, gli indici dei prezzi PCE, gli ordini di beni durevoli, la bilancia commerciale dei beni, la seconda stima della crescita del PIL del primo trimestre, gli utili aziendali e l'indice dei prezzi delle case S&P/Case-Shiller.
A livello globale, sono attese le decisioni di politica monetaria di Corea del Sud e Nuova Zelanda, mentre c’è attesa per i dati sull'inflazione di Francia, Spagna, Italia e Germania. Anche i dati sul PIL del primo trimestre di Turchia, India, Brasile e Canada non sono da sottovalutare.
Infine, sono attesi i dati GfK sulla fiducia dei consumatori tedeschi, così come quelli sulla produzione industriale, le vendite al dettaglio e la fiducia dei consumatori in Giappone.
Buona settimana. Ricordiamo infine a tutti che oggi, 26 maggio, è il Memorial Day e le borse USA resteranno chiuse.
Il primo ministro giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato domenica che Tokyo intende far progredire i colloqui sui dazi con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di raggiungere un risultato durante il vertice del G7 del mese prossimo.
Venerdì, Ryosei Akazawa, il principale negoziatore giapponese in materia di tariffe doganali, ha tenuto a Washington il terzo round di colloqui tra Giappone e Stati Uniti.
Parlando ai giornalisti a Kyoto, Ishiba ha affermato che ci sono stati progressi nei negoziati, sottolineando le discussioni sull'espansione degli scambi commerciali, sulle misure non tariffarie e sulla sicurezza economica. "Continueremo ad affinare ulteriormente le nostre discussioni tenendo conto del vertice del G7", ha affermato.
Venerdì, Ishiba ha avuto una telefonata di 45 minuti con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump per discutere di sicurezza, diplomazia e tariffe doganali e ha affermato che i due si augurano un incontro di persona al vertice del G7.
Domenica, Ishiba ha espresso la disponibilità del Giappone a collaborare alla costruzione navale. Ha affermato che gli Stati Uniti hanno mostrato interesse per la possibilità di riparare le navi da guerra statunitensi in Giappone e che il Giappone sarebbe disposto a fornire assistenza.
Ha affermato che il Giappone ha un vantaggio per quanto riguarda le navi rompighiaccio, come quelle utilizzate sulle rotte commerciali artiche, che potrebbero diventare un'area di cooperazione con gli Stati Uniti.
Saverio Berlinzani
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NVIDIA, come valutare l'assenza di volumi?Chart di Capital.Com
Punto settimanale
Il titolo beneficia di nuove partnership siglate con Ericsson ed AstraZeneca, cui fornirà data center AI di ultima generazione, mentre dalla spedizione di Trump nel Medio Oriente e sbucata una probabile ricca commessa di chip per un centro tecnologico che dovrebbe sorgere negli Emirati Arabi.
Intanto, rispetto alla settimana scorsa, l'hammer del mensile ha già fatto abbastanza strada e, considerando la falsa rottura prodotta e la presenza di due minimi importanti, potrebbe configurarsi un pattern di doppio minimo.
Certo, tecnicamente un doppio minimo sarebbe meglio trovarlo in fondo ad un calo per avere più efficacia, tuttavia di questa costruzione ci prendiamo il buono rappresentato dal rifiuto di scendere, segnato dai due minimi, e quindi comunque lo consideriamo come tale.
I prezzi nel medio e lungo periodo si stanno muovendo piuttosto lateralmente.
Di recente hanno infranto la trendline ribassista del calo recente con un gap.
Questa settimana si è chiusa con una shooting star al di sopra di un'area di resistenza interessante per cui occorrerà monitorare come si comporterà la settimana entrante.
I protagonisti continuano ad essere i volumi, anemici, i quali condizionano la lettura del movimento.
Con la shooting star settimanale, i prezzi stanno ora testando un'area di supporto che fino a pochi giorni fa era di resistenza.
Visto che neanche le ultime novità sulle possibili nuove commesse hanno svegliato i volumi, non resta che sedersi e osservare i prezzi in attesa che qualcosa succeda.
Possiamo tollerare discese fino a 124 senza preoccuparci.
RITORNO ALL'ACQUISTO DELL'ORO, ANALIZZIAMO I MERCATIBuon sabato a tutti i trader! Con i mercati che mostrano una spiccata turbolenza, è fondamentale fare il punto della situazione e capire cosa possiamo aspettarci dagli indici principali.
La volatilità è aumentata, e questo richiede un'attenzione particolare alle dinamiche tecniche. L'incertezza deriva da un mix di fattori macroeconomici e microeconomici che stanno influenzando le decisioni degli investitori.
Per avere un quadro più chiaro, è opportuno analizzare i seguenti punti chiave:
Livelli di Supporto e Resistenza: Dove si sono fermati o hanno rimbalzato gli indici? Questi livelli sono cruciali per capire i prossimi movimenti.
Volumi di Scambio: Un aumento dei volumi in fase di ribasso conferma la forza della pressione di vendita, mentre volumi bassi su un rimbalzo possono indicare una debolezza della ripresa.
Trend di Breve e Medio Termine: Stiamo assistendo a un'inversione di trend o a una semplice correzione all'interno di un trend più ampio?
Capire questi aspetti ci aiuterà a formulare ipotesi più concrete sui futuri andamenti e a definire strategie operative più efficaci in questo contesto di mercato così dinamico.Analisi Tecnica del Mercato Azionario Americano: Ritorno all'Acquisto dell'Oro
Il mercato azionario americano mostra segnali di incertezza, con gli investitori che sembrano orientarsi nuovamente verso l'acquisto di oro, un bene rifugio. I principali indici, Nasdaq, S&P 500 e Dow Jones, hanno registrato un ritracciamento, attestandosi sui loro primi livelli di supporto.
Tuttavia, l'osservazione più preoccupante è l'aumento dei volumi di vendita. Questo dato suggerisce che la pressione ribassista è significativa e che il "rimbalzo" iniziale potrebbe essere solo temporaneo. La dinamica dei volumi è cruciale nell'analisi tecnica: un aumento dei volumi durante un ribasso conferma la forza del movimento, indicando che molti operatori stanno liquidando le proprie posizioni.
Alla luce di questi elementi, è plausibile aspettarsi un ulteriore ribasso per gli indici azionari americani, anche dopo un eventuale tentativo di rimbalzo. Il primo supporto, pur avendo momentaneamente arrestato la caduta, potrebbe non essere sufficiente a contenere la pressione di vendita in aumento. Gli occhi degli investitori saranno puntati sui prossimi livelli di supporto e sulla reazione dei volumi in caso di ulteriori flessioni.
In sintesi, il quadro tecnico attuale indica che il mercato azionario americano è in una fase delicata, con l'oro che si conferma come un'alternativa più sicura in periodi di incertezza.
Grazie e Buon weekend un abbraccio Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
NZD/USD: Pattern ad alta probabilità su livello chiaveSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Buongiorno a tutti,
anche oggi ci troviamo per la consueta analisi settimanale.
Stavolta puntiamo l’attenzione sul cambio NZD/USD, che mostra un’impostazione tecnica davvero interessante dopo mesi di ribasso strutturato e una potenziale inversione di medio termine.
Sul grafico mensile, infatti, il cambio ha reagito con decisione all’area dei minimi chiave a 0,5600, dove si è attivato un trigger di trading secondo il mio metodo (D.M.H.C.), indicativo di un possibile esaurimento della pressione ribassista.
Proprio su questi sviluppi si inserisce quanto visto nelle ultime settimane sul grafico weekly, dove il prezzo ha formato una FTW Power molto pulita e ben strutturata in prossimità del livello chiave a 0,5885.
Un pattern che, nel mio metodo, rappresenta una configurazione ad alta probabilità per l’avvio di un nuovo swing rialzista.
Nei prossimi giorni monitorerò attentamente il grafico daily alla ricerca di conferme operative, in collaborazione con time frame intermedi come il 4H e il 6H, che possono offrire ulteriori elementi di validazione per l’entrata.
Il più grande obiettivo di questa operazione si trova in area 0,6340, un’importante zona di resistenza che potrebbe rappresentare il target naturale del movimento.
Al contrario, una discesa sotto gli 0,5500 invaliderebbe completamente questa visione e mi porterà a rivalutare lo scenario operativo.
Si tratta quindi di un trade di medio termine, che può essere approcciato anche direttamente su time frame settimanale, a seconda del proprio stile operativo e gestione del rischio.
Come sempre, seguirò la coppia valutaria nei prossimi giorni e sarò operativo se dovessero presentarsi segnali operativi concreti.
Per oggi è tutto, un caro saluto e… buon TRADING SIMPLE!
XAU/USD – Analisi Settimanale | Settimana 26–30 maggio 2025🟠 XAU/USD – Analisi Settimanale
📆 FP Markets | Settimana 26–30 maggio 2025
Titolo: Prezzo nervoso, mercati sensibili, e il Biondo torna a farsi sentire
Questa settimana ripropongo lo stesso setup grafico già usato con efficacia nella scorsa analisi:
📊 a destra il grafico daily, per osservare la price action e i pattern armonici
📈 a sinistra il grafico settimanale, per leggere il comportamento delle mani forti
🔎 Daily View – Tra compressione tecnica e resistenze
Prezzo sotto la EMA 55, ma sopra la 100 e 200
Recuperato Fibonacci 61.8% (3.292), ma ancora respinto da 78.6% (3.390)
Presenti:
➤ Bullish Flag (target > 4.300)
➤ Bullish Crab armonico (target < 2.700)
📌 Indicatori: RSI e Stocastico in risalita, MACD incerto, ADX debole
⏳ Weekly View – Rialzo sì, ma fragile
Seconda candela verde di fila
Prezzo sopra 3.120, ma ancora in range di correzione precedente
Trend non ancora confermato
📌 RSI piatto, MACD debole, ADX fermo
🧩 Opzioni – Mercato in attesa
CALL: 3.400–3.450
PUT: 3.200–3.250
➡️ Posizionamento neutro → il mercato aspetta un segnale
🌍 Acquisti Banche Centrali
Cina allenta le quote oro → più spazio alle banche
India stabile nonostante i costi
Altri grandi compratori: 🇵🇱 🇹🇷 🇰🇿 🇪🇬 🇦🇿
➡️ I flussi reggono il prezzo, anche quando il sentiment cala
📉 COT Report – Istituzionali meno aggressivi
Long: 238.062
Short: 74.081
➡️ Posizione netta long, ma in calo → atteggiamento più prudente
🧠 Sentiment Personale
Per la prossima settimana:
Neutro con tendenza short.
L’oro è troppo vicino ai massimi, senza una base solida né breakout.
La volatilità lo rende instabile. Preferisco aspettare rottura o conferma.
🗞️ La Trumpata del venerdì
Il Presidente Trump ha ricordato che dal 1° giugno scatteranno nuovi dazi UE.
Tempismo perfetto: mercato giù, volatilità su.
Un pattern che ormai conosciamo tutti:
→ alza dazi
→ mercato crolla
→ compra
→ ritira dazi
→ mercato rimbalza
→ vende
❗ Ma stavolta… reazione attutita. I mercati lo hanno capito.
📍 Livelli chiave
🔹 3.292 → supporto di breve
🔹 3.383–3.390 → resistenza cruciale
🔸 3.200 → zona di equilibrio
🔻 3.085 / 2.980 → se crollano, cambia il quadro
🧠 Sentiment personale
Per la prossima settimana rimango neutrale con una tendenza short.
L’oro è vicino ai massimi, ma non vedo molte giustificazioni per una prosecuzione decisa del rialzo, soprattutto alla luce della volatilità irregolare che ormai è diventata la sua firma.
I livelli tecnici sono tirati, i flussi d’acquisto tengono il prezzo ma non spingono, e gli operatori istituzionali sono long… ma con il freno a mano tirato.
In assenza di un breakout deciso sopra 3.390, ogni salita rischia di essere solo un’esca per i tori più ansiosi.
Io resto vigile, paziente, e pronto a reagire:
meglio osservare il fiume che scorre… che buttarsi dentro alla cieca.
💬 Massima del giorno
“Chi fa la legge non fa sempre la giustizia.”
– Jean-Jacques Rousseau
➤ Come nei mercati: regole e risultati spesso non coincidono.
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💬 Scrivimi nei commenti: sei long o short per la prossima settimana?
Il debito USA è una minaccia per la ripresa del mercato ?Introduzione: Il mercato azionario sta segnando il passo nel breve termine dopo un trend verticale di rialzo dall'inizio di aprile. Sono molte le questioni di fondo che destano preoccupazione, ma una è attualmente al centro della scena: la sostenibilità del debito sovrano statunitense. Ovviamente è troppo presto per parlare di una crisi del debito pubblico statunitense, ma la nuova legge fiscale sostenuta dall'amministrazione Trump prevede un innalzamento del tetto del debito USA di 4.000 miliardi di dollari, il che sta esercitando una pressione al rialzo a breve termine sui rendimenti delle obbligazioni statunitensi a 10, 20 e 30 anni. Si tratta di una minaccia per il rimbalzo delle azioni statunitensi dall'inizio di aprile?
1) I rendimenti obbligazionari statunitensi raggiungono la zona di allerta macroeconomica
La proposta di legge fiscale dell'amministrazione Trump prevede tagli alle imposte e, soprattutto, un aumento del tetto del debito pubblico statunitense di 4.000 miliardi di dollari per consentire al governo federale degli Stati Uniti di continuare a indebitarsi in modo massiccio.
Il mercato comincia a preoccuparsi di questa situazione, poiché il debito degli Stati Uniti è sul punto di superare il record del 1946 se espresso in percentuale del PIL statunitense. L'onere annuale degli interessi sul debito esistente ha raggiunto gli 880 miliardi di dollari, l'equivalente del bilancio della difesa statunitense.
Grafico che mostra l'evoluzione del debito pubblico statunitense in percentuale del PIL USA
Di conseguenza, i mercati finanziari esprimono la loro preoccupazione per un aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi sulla parte lunga della curva dei rendimenti.
Grafico che mostra le candele giapponesi nei dati giornalieri dei rendimenti obbligazionari statunitensi a 10 anni
Grafico che mostra le candele giapponesi mensili per i rendimenti obbligazionari statunitensi a 30 anni
2) Il mercato spera nell'attivazione della put della FED per allentare la tensione sui bond
Questa pressione al rialzo sui rendimenti obbligazionari statunitensi può rappresentare un rischio per il mercato azionario, in quanto l'aumento dei rendimenti del governo federale degli Stati Uniti avrà un impatto diretto sui tassi di prestito delle società statunitensi.
Le società dell'indice S&P 500 hanno un bilancio solido e dovrebbero essere in grado di farcela, ma i rendimenti obbligazionari a lungo termine non devono salire oltre il 5/6%, poiché la situazione finanziaria delle piccole e medie imprese statunitensi diventerebbe problematica. Questa soglia del 5/6% è stata identificata come la soglia di allarme macroeconomico per la maggior parte delle aziende statunitensi. In un simile scenario, la Fed sarebbe costretta a intervenire direttamente sul mercato obbligazionario per alleviare la pressione.
3) L'S&P 500 si sta surriscaldando nel breve termine, ma il trend rialzista di fondo è stato preservato dal punto di vista tecnico e rimane sostenuto dal nuovo livello record di liquidità globale.
In questa fase, l'analisi tecnica dei mercati finanziari suggerisce che il trend rialzista in atto dall'inizio di aprile non è minacciato. Il mercato si è surriscaldato nel breve periodo e aveva bisogno di respirare. Per quanto riguarda l'indice S&P 500, il consolidamento è di breve durata e la ripresa rimane intatta finché la principale zona di supporto tecnico di 5.700/5.800 punti rimane intatta. Si tratta della fascia di prezzo attraverso la quale passa la media mobile a 200 giorni, indicata in blu nel grafico sottostante.
Grafico che mostra le candele giapponesi giornaliere sul contratto future S&P 500
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Nasdaq 📊 Analisi Tecnica NASDAQ (US100) – Timeframe 4H
Contesto attuale:
Il prezzo del Nasdaq ha recentemente raggiunto un livello cruciale in area 21.007 USD, zona identificata come prezzo-tempo chiave.
🟧 Zona da monitorare: 21.007 USD
Questo livello rappresenta il cardine attuale per la struttura rialzista. È da qui che può definirsi la prossima direzione del mercato.
📈 Scenario rialzista (trend principale)
Condizione: Il prezzo reagisce positivamente alla zona dei 21.007 e chiude sopra di essa.
Proiezione:
Possibile continuazione del movimento verso l’area dei 22.000 - 22.100 USD nelle prossime sessioni (tra oggi, domani e inizio settimana).
Nota importante: Il trend di fondo rimane rialzista, quindi attenzione a false rotture ribassiste usate per indurre vendite premature prima di un nuovo impulso.
📉 Scenario ribassista (in caso di rottura)
Condizione: Il prezzo rompe e chiude sotto 21.007 con conferma su base giornaliera.
Proiezione:
Primo target di correzione: 20.256 USD, che rappresenta la base dell’impulso rialzista settimanale.
In caso di ulteriore debolezza: 20.016 USD e 19.819 USD, entrambi livelli di supporto prezzo-tempo.
Estensione ribassista: fino a 19.226 USD in caso di sell-off prolungato.
🎯 Strategia operativa consigliata:
🔸 Attendere una chiusura giornaliera per validare la tenuta o la rottura del livello 21.007.
🔸 Pazienza e attenzione a possibili falsi segnali. Il trend primario è rialzista, quindi evitare di anticipare short aggressivi senza conferma chiara.
🔸 Possibilità di "finta discesa" seguita da una ripresa forte: tipico scenario di shakeout prima di nuovi massimi.
📌 Livelli operativi principali:
Livello Significato Azione suggerita
21.007 Prezzo-tempo cruciale Long sopra / Short sotto
22.000 - 22.100 Target rialzista prossimo Potenziale allungo
20.256 Supporto impulsivo settimanale Primo target ribassista
20.016 - 19.819 Supporti successivi Zone di reazione potenziale
19.226 Supporto esteso Estrema cautela in caso di test
[BACKTEST E FORWARD TEST] - Vedi le differenzeIl backtest e il forward test sono entrambi metodi utilizzati per valutare l'efficacia di una strategia di trading, ma si differenziano nel tipo di dati utilizzati e nel periodo di applicazione.
1. Backtest :
• Definizione: Il backtest è un processo che simula l'applicazione di una strategia di trading sui dati storici.
L'obbiettivo è verificare come una strategia avrebbe performato in passato, basandosi su dati di mercato già noti.
• Caratteristiche:
• Si usa un set di dati storici per testare la strategia.
• Permette di ottimizzare e adattare la strategia in base ai risultati storici.
• I risultati possono essere influenzati da overfitting, cioè una strategia che sembra
performare molto bene sui
dati storici, ma che in realtà potrebbe non funzionare su dati futuri.
• Limiti:
• Non garantisce che i risultati passati si ripetano nel futuro.
• Non tiene conto di variabili imprevedibili o di eventi fuori dal normale, come crisi
economiche improvvise.
2. Forward Test (o Paper Trading) :
• Definizione: Il forward test è un test di una strategia su dati reali, ma in tempo reale, senza rischiare denaro. Viene eseguito su un periodo futuro rispetto ai dati utilizzati nel backtest.
• Caratteristiche:
• La strategia viene testata in tempo reale, ma con denaro virtuale.
• Permette di verificare se la strategia può effettivamente funzionare in condizioni di mercato
attuali e future.
• È utile per simulare il comportamento della strategia in condizioni di mercato che
potrebbero non essere presenti nei dati storici.
• Limiti:
• Può richiedere tempo per raccogliere dati significativi.
• Potrebbe non riflettere completamente la performance di una strategia in un mercato reale,
dove emozioni e slippage (slittamento dei prezzi) entrano in gioco.
Confronto :
• Dati: Il backtest usa dati storici, mentre il forward test usa dati futuri, ma simulando
l'applicazione della strategia in tempo reale.
• Scopo: Il backtest è utile per verificare la fattibilità teorica di una strategia, mentre il
forward test cerca di validarla in un contesto più vicino a quello che si troverebbe nel
trading reale.
• Rischio di overfitting: Il backtest può risultare soggetto a overfitting, mentre il forward
test aiuta a capire se una strategia è robusta anche in un contesto incerto.
In sintesi :
Il backtest è il primo passo per testare una strategia, mentre il forward test serve a validarla in condizioni di mercato attuali, prima di applicarla con denaro reale.
Stati Uniti, ancora un porto sicuro?Salgono i rendimenti dei titoli di Stato americani, in seguito all’asta dei titoli a 20 anni, che ha evidenziato una domanda debole nonostante i rendimenti superiori al 5%.
Le preoccupazioni riguardo al crescente deficit, che minaccia lo status di "porto sicuro" degli Stati Uniti, si sono manifestate attraverso una vendita di titoli del Tesoro per un valore di 16 miliardi di dollari. L’asta ha incontrato una bassa domanda, con conseguente calo di azioni, obbligazioni e dollaro. Il rendimento è salito dal precedente 4,81% al 5,047%.
In questo particolare momento storico, il timore degli investitori è legato proprio al mercato obbligazionario, che sembra perdere appeal dopo il recente declassamento del debito USA da parte dell’agenzia di rating Moody’s.
Per ora, siamo ancora in una fase di tensione tutto sommato accettabile, ma non si può escludere un peggioramento. Molto dipenderà dalle conclusioni di due questioni prioritarie: la scadenza dei dazi ridotti (i famosi 90 giorni dal 2 aprile sui dazi reciproci, inclusi quelli verso la Cina) e l’approvazione del piano fiscale, che suscita preoccupazioni tra gli addetti ai lavori.
WALL STREET FRENA
Le azioni statunitensi hanno registrato perdite nella sessione di ieri, a causa dell’aumento dei rendimenti e delle preoccupazioni per il crescente deficit federale.
L’S&P 500 e il Nasdaq hanno perso rispettivamente l’1,6% e l’1,4%, mentre il Dow Jones ha ceduto oltre l’1,9%.
I rendimenti delle obbligazioni a lungo termine sono aumentati dopo un’asta da 16 miliardi di dollari di titoli del Tesoro a 20 anni, considerata deludente. Il rendimento a 30 anni è balzato a circa il 5,08%, il livello più alto dal 2023.
Le preoccupazioni si concentrano su una proposta di legge su tasse e spesa pubblica a Washington, che potrebbe gonfiare ulteriormente il deficit.
Tra i titoli, UnitedHealth è scesa del 5%, mentre Alphabet è salita del 3,5% grazie ai nuovi investimenti nell’intelligenza artificiale.
Tecnicamente, gli indici hanno spazio per una correzione ribassista, anche se per ora si tratta solo di un parziale pullback dopo settimane di ripresa.
VALUTE
L’indice del dollaro è sceso per la terza seduta consecutiva, raggiungendo mercoledì quota 99,7, il livello più basso delle ultime due settimane.
Gli operatori sono concentrati sul vertice dei ministri delle finanze del G7, per capire se l’amministrazione statunitense accetterebbe un dollaro più debole.
Le speculazioni su un potenziale calo del dollaro si sono intensificate dopo notizie di colloqui valutari tra funzionari giapponesi, sudcoreani e statunitensi.
Nel frattempo, crescono le preoccupazioni fiscali negli Stati Uniti. Il presidente Trump ha esortato i repubblicani al Congresso a sostenere un ampio disegno di legge sui tagli fiscali, ma finora non è riuscito a convincere i principali oppositori.
A peggiorare la situazione, Moody’s ha declassato il rating del credito statunitense ad Aa1, citando l’aumento del debito pubblico e del deficit di bilancio.
Il dollaro si è indebolito in generale, con le perdite più marcate nei confronti di yen ed euro. Per ora, salvo correzioni sporadiche, il trend dovrebbe rimanere quello attuale, con target di EUR/USD a 1,1500 e USD/JPY a 140,00.
UK: SALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nel Regno Unito è salito al 3,5% ad aprile 2025, il livello più alto da gennaio 2024, rispetto al 2,6% di marzo e sopra le previsioni del 3,3%.
Il maggiore contributo al rialzo è venuto dai prezzi di abitazioni e utenze, in particolare elettricità e gas.
Un modesto contributo al ribasso è arrivato dagli affitti, cresciuti del 6,3%, un ritmo più lento rispetto al 7,2% di marzo.
Ulteriori pressioni al rialzo sono arrivate dai trasporti, influenzati dall’introduzione dell’accisa sui veicoli elettrici, sia nuovi che usati, a partire da aprile.
Il maggiore effetto al ribasso è derivato dal calo dei prezzi di abbigliamento e calzature, dovuto all’aumento degli articoli in saldo.
CRIPTOVALUTE
Ieri il Bitcoin (BTC) ha registrato un nuovo massimo storico, superando i 109.800 dollari e battendo il precedente record di 109.588 dollari.
Questo traguardo rappresenta un rialzo del 47% rispetto al minimo di poco inferiore ai 75.000 dollari del 7 aprile. È la seconda volta nel 2025 che BTC tocca un nuovo massimo storico.
La criptovaluta aveva subito una forte pressione ribassista tra gennaio e inizio aprile, in concomitanza con l’applicazione dei dazi su diversi partner commerciali internazionali.
Dopo aver toccato il massimo di 109.588 dollari il 20 gennaio, il Bitcoin era crollato di oltre il 30%, scendendo sotto i 75.000 dollari, prima di riprendere slancio a metà aprile, grazie alla conclusione di accordi commerciali tra gli Stati Uniti e varie nazioni.
L’aumento è stato alimentato anche dalla forte domanda di ETF spot da parte degli investitori statunitensi, con afflussi netti per 7,4 miliardi di dollari nelle ultime cinque settimane.
L’intero mercato delle criptovalute mostra segnali rialzisti, con un sentiment positivo che sta spingendo anche le principali altcoin come Ethereum, XRP e Solana.
Saverio Berlinzani
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#AN001: Situazioni Geopolitica e Impatto ForexSalve, sono il Trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di come le recenti turbolenze geopolitiche stiano influenzando i mercati valutari globali. In questa settimana di maggio 2025, eventi significativi stanno scuotendo l'equilibrio economico e politico mondiale, con ripercussioni dirette sul Forex.
Panoramica Geopolitica: Tensioni Crescenti
Crisi India-Pakistan
Dopo l'attacco terroristico a Pahalgam del 22 aprile, che ha causato la morte di 25 turisti indiani, le relazioni tra India e Pakistan si sono deteriorate rapidamente. Scambi di artiglieria lungo la Linea di Controllo, espulsioni diplomatiche e la sospensione del Trattato delle Acque dell'Indo hanno caratterizzato le settimane successive. Sebbene sia stato raggiunto un cessate il fuoco il 10 maggio, la situazione rimane instabile, con impatti significativi sul traffico aereo e sulle rotte commerciali regionali.
Wikipedia
Stallo Nucleare Iran-USA
Le trattative sul nucleare tra Iran e Stati Uniti sono in stallo. Teheran rifiuta di interrompere l'arricchimento dell'uranio e di negoziare sul programma missilistico, mentre Washington insiste su queste condizioni. L'Iran, sotto pressione economica a causa delle sanzioni, potrebbe cercare supporto da Cina e Russia, sebbene questi alleati affrontino proprie sfide geopolitiche.
Reuters
"Golden Dome" e Politiche Commerciali USA
Il presidente Donald Trump ha annunciato il progetto "Golden Dome", un sistema di difesa missilistico da 175 miliardi di dollari ispirato all'Iron Dome israeliano. Parallelamente, le politiche commerciali protezionistiche degli Stati Uniti stanno generando incertezza nei mercati globali, con l'Unione Europea che propone una strategia "Buy European" per rafforzare l'autonomia economica del blocco.
The Times of India
Financial Times
Impatti sul Forex: Analisi dei Mercati Valutari
EUR/USD: Pressione Ribassista
L'euro è sotto pressione a causa delle tensioni commerciali con gli Stati Uniti e delle incertezze economiche interne. Le proposte di riforma degli appalti pubblici e le iniziative di difesa europea potrebbero influenzare la fiducia degli investitori. La BCE ha evidenziato rischi per la stabilità finanziaria derivanti da queste tensioni.
USD/JPY: Yen Rifugio Sicuro
In un contesto di incertezza globale, lo yen giapponese si rafforza come valuta rifugio. Le tensioni in Medio Oriente e le politiche statunitensi spingono gli investitori verso asset considerati più sicuri, favorendo l'apprezzamento dello yen.
GBP/USD: Verso una Nuova Relazione UK-UE
Il Regno Unito, sotto la guida del Primo Ministro Keir Starmer, cerca di ristabilire relazioni più strette con l'Unione Europea, senza però rientrare nel blocco. Questa strategia pragmatica potrebbe ridurre l'incertezza economica e influenzare positivamente la sterlina nel medio termine.
USD/CAD: Influenza dei Prezzi del Petrolio
Il dollaro canadese risente delle fluttuazioni dei prezzi del petrolio, influenzati dalle incertezze nelle trattative tra Iran e Stati Uniti e dalle tensioni in Ucraina. La dipendenza del Canada dalle esportazioni energetiche rende il CAD sensibile a questi sviluppi.
Spread Obbligazioni USA 2-10 anni e possibile RecessioneIn seguito al recente declassamento del rating del debito USA da parte di Moody's, analizziamo i possibili scenari per i titoli di Stato americani e l'evoluzione futura della curva dei rendimenti. Questo studio si concentra in particolare sull'andamento del differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato USA a 2 e 10 anni, un parametro che può servire da indicatore di una potenziale recessione.
Struttura del Grafico:
Parte Superiore: Mostra in bianco lo spread (differenza) tra il rendimento del titolo di Stato a 10 anni e quello a 2 anni.
Le linee verticali verdi indicano i minimi di questo spread.
Le linee verticali rosse rappresentano i massimi dello spread.
Le linee orizzontali gialle segnano i livelli dello spread in punti base: 0, 120 e 240.
Parte Inferiore: Riporta i tassi di interesse stabiliti dalla Federal Reserve (Fed).
Punti Chiave da Osservare:
Comportamento dello Spread a Livelli Bassi: Storicamente, ogni volta che lo spread si è avvicinato o è sceso sotto lo 0, si è verificata una ripresa che lo ha portato prima a 120 punti base e poi ha tentato di estendersi verso i 240 punti base.
Correlazione Spread Minimo e Tassi Fed Massimi: I periodi in cui lo spread ha toccato i suoi minimi (vicini o inferiori allo 0) hanno coinciso con i massimi dei tassi di interesse fissati dalla Fed.
Correlazione Spread Massimo e Tassi Fed Minimi: Viceversa, ai massimi dello spread si sono associati i minimi dei tassi di interesse della Fed.
Relazione Spread in Aumento e Tassi in Ribasso: Un incremento dello spread ha costantemente preceduto o accompagnato una fase di diminuzione dei tassi di interesse della Fed.
Conclusione:
Attualmente, lo spread è appena risalito dal livello dello 0% e si attesta intorno ai 50 punti base. Basandosi sui movimenti storici descritti, è plausibile prevedere un raggiungimento dei 120 punti base nelle prossime settimane/mesi, con una successiva possibile estensione verso i 240 punti base. Questa evoluzione indicherebbe un ritorno degli acquisti sui titoli di Stato, in particolare per le scadenze fino a 10 anni. Tale scenario sarebbe coerente con un abbassamento dei tassi di interesse da parte della Fed, che spingerebbe i rendimenti della parte a breve termine della curva verso il basso rispetto a quelli a più lungo termine, una condizione fondamentale per l'allargamento dello spread.
Analisi a cura di David Pascucci - Market Analyst di XTB
BITCOIN, un nuovo massimo storico a giugno?Introduzione: il prezzo del bitcoin è rimbalzato di oltre il 40% dall'inizio di aprile, a seguito di un'efficace correzione dai precedenti massimi storici. Questo supporto grafico di successo (si veda il primo grafico qui sotto, che mostra candele giapponesi in dati settimanali BTC/USD) fa parte del ciclo rialzista del bitcoin legato all'ultimo dimezzamento, nell'aprile 2024. Ricordiamo che è questo processo di dimezzamento quadriennale che struttura il ciclo quadriennale del bitcoin. Questo ciclo quadriennale dovrebbe concludersi (se la storia si ripete) alla fine del 2025.
In questa nuova analisi pubblicata su TradingView, presentiamo due grafici che depongono a favore di un nuovo massimo storico per il BTC a giugno. Naturalmente, si tratta solo di probabilità grafiche.
1) La correlazione positiva tra il prezzo del bitcoin e la liquidità globale M2 è un argomento a favore di un nuovo massimo storico a giugno.
Il secondo grafico qui sotto mostra la giustapposizione di due tendenze: quella del prezzo del bitcoin e quella della liquidità globale. Abbiamo già mostrato la curva dell'offerta di moneta globale (si veda lo storico delle nostre analisi dal profilo di Swissquote su TradingView), che è la somma della liquidità M2 nazionale delle principali economie mondiali. L'aggregato monetario M2 rappresenta i conti correnti e i conti di risparmio liquidi.
È stato dimostrato matematicamente che esiste una correlazione positiva, con un ritardo temporale di circa 12 settimane, tra l'andamento della liquidità globale e l'andamento del prezzo del bitcoin. Dato che la liquidità globale ha già stabilito un record assoluto, se e solo se la correlazione positiva continua, c'è un'interessante probabilità che anche il bitcoin stabilisca un nuovo record assoluto a giugno.
2) La correlazione positiva tra il ciclo toro del BTC legato al dimezzamento del 2024 e il ciclo toro del BTC legato al dimezzamento del 2016 è un secondo argomento a favore di un nuovo massimo storico a giugno.
Il terzo grafico sottostante mostra un confronto tra i cicli. Mette a confronto i cicli toro del BTC legati al dimezzamento nel 2016, 2020 e 2024. Le statistiche ci dicono che la correlazione positiva più rilevante esiste tra i cicli 2016 e 2024, essendo il 2024 il nostro ciclo attuale. Se questa correlazione dovesse continuare, è probabile che il BTC raggiunga un nuovo massimo storico a giugno.
Conclusione: l'analisi tecnica è solo un modello di probabilità e non è assolutamente una scienza esatta. Di conseguenza, è necessario gestire sempre il rischio finanziario ed essere consapevoli che anche se uno scenario tecnico è ben argomentato, l'azione dei prezzi può ribaltarlo. Questa argomentazione tecnica rialzista è quindi subordinata alla conservazione del supporto principale a $90K/$92 e si attiverà solo in caso di rottura tecnica rialzista della resistenza a $109.000.
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Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
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NFLX - OLTRE I MASSIMI, POTRA' MAI RITRACCIARE? Analisi Tecnica su Netflix (NFLX)
Buon martedì a tutti i trader,
desidero condividere con voi un’analisi tecnica su Netflix, evidenziando alcuni punti chiave che possono aiutarci a comprendere le possibili evoluzioni del titolo nelle prossime sessioni.
Negli ultimi giorni, il prezzo di Netflix ha registrato un forte incremento, raggiungendo i 1196,50 dollari. Tuttavia, nella candela di venerdì 16 maggio si è evidenziata una figura di incertezza, rappresentata da una candela Doji, che indica un possibile esaurimento momentaneo del trend rialzista.
Inoltre, si osserva una divergenza significativa tra il’indicatore RSI e il movimento dei prezzi. Mentre il prezzo continuava a salire nell’ultima settimana, l’RSI mostrava una tendenza al ribasso, senza confermare la forza del movimento rialzista. I volumi di scambio, inoltre, non hanno supportato questa fase di crescita, suggerendo un possibile indebolimento del trend e una potenziale correzione.
In considerazione di ciò, è importante monitorare i livelli di supporto chiave, che potrebbero rappresentare aree di ritracciamento e punti di attivazione di eventuali strategie long. I livelli di supporto principali sono:
Primo supporto: 1095,50$
Secondo supporto: 1065$
Se il prezzo dovesse raggiungere queste aree, si potrebbe considerare l’attivazione di un setup long sul titolo.
È altresì fondamentale tenere sotto controllo gli indici di riferimento, come il NASDAQ e lo S&P 500, poiché la loro direzione e forza influenzeranno significativamente l’andamento di Netflix. In particolare, l’area tra i 1113$ e i 1134$ rappresenta un’area di interesse qualora gli indici si mantenessero forti e stabili, ma questa dinamica sarà confermata giorno dopo giorno.
Per ulteriori dettagli e approfondimenti, vi invito a consultare il mio ultimo video, dove ho illustrato questa analisi insieme ad altre considerazioni sulla watch list.
Un grande saluto a tutti i traders
Grazie Mauro
[TEORIA DEL CAOS APPLICATA AL TRADING]La teoria del caos applicata al trading parte dal presupposto che i mercati finanziari siano sistemi dinamici non lineari: estremamente sensibili alle condizioni iniziali, difficili da prevedere nel lungo periodo, ma con schemi sottostanti che possono emergere. In altre parole, anche se i mercati sembrano casuali, esiste un ordine nascosto nel disordine.
Ecco come si può applicare praticamente:
1. Analisi frattale
Cos'è: La teoria del caos è legata ai frattali, strutture che si ripetono su più scale temporali.
Applicazione :
Utilizzo di indicatori frattali per identificare punti di inversione o continuità del trend.
Esempio pratico :
Su un grafico daily noti che una certa configurazione di prezzo (come un doppio minimo) si è formata anche su timeframe più piccoli (H1, H4). Questa ripetizione frattale può essere usata per cercare conferme e migliorare il timing dell’ingresso.
2. Sensibilità alle condizioni iniziali (Effetto Farfalla)
Cos'è: Piccole variazioni nei dati iniziali portano a grandi cambiamenti nei risultati futuri.
Applicazione :
I modelli predittivi devono essere flessibili e aggiornati costantemente.
Esempio pratico :
Un algoritmo di trading basato su reti neurali o regressione non lineare deve essere ricalibrato frequentemente, perché piccoli cambiamenti nelle variabili possono alterare l’output.
3. Uso di indicatori Caotici
Cos'è: Indicatori tecnici ispirati alla teoria del caos, come il caos oscillator o l’Ehler’s Instantaneous Trendline.
Applicazione :
Questi indicatori cercano di catturare la “fase” caotica di un trend per individuare i punti in cui il mercato cambia comportamento.
Esempio pratico :
Usi l’oscillatore del caos per cercare divergenze rispetto al prezzo e anticipare inversioni.
4. Attrattori Strani e Zone di Stabilità
Cos'è: Nella teoria del caos, un “attrattore strano” è una configurazione verso cui un sistema tende, pur seguendo traiettorie imprevedibili.
Applicazione :
Identificare livelli di prezzo “attrattori” verso cui il mercato torna spesso (supporti/resistenze dinamici).
Esempio pratico :
Una certa zona di prezzo (es. 1.0950 su EUR/USD) si comporta da attrattore. Anche se il prezzo si muove caoticamente, tende a ritornarci, offrendo opportunità di mean-reversion.
5. Modelli Predittivi Basati su Sistemi Dinamici
Cos'è: Si costruiscono modelli basati su equazioni differenziali o metodi non lineari per simulare il comportamento del mercato.
Applicazione :
Sviluppo di algoritmi quantitativi che analizzano biforcazioni, cicli limite e punti critici.
Esempio pratico :
Uno script Python che analizza serie temporali di prezzo alla ricerca di segnali caotici di biforcazione (cioè un possibile cambio di regime di mercato).
Conclusione
La teoria del caos non fornisce previsioni esatte, ma aiuta a comprendere che anche nei movimenti apparentemente casuali dei mercati ci possono essere strutture ricorrenti e prevedibili a breve termine. Il trader che applica questa teoria cerca modelli frattali, segnali non lineari e pattern nascosti, consapevole dei limiti predittivi.
Continua il declino a breve termine dell'oro
Ieri l'oro ha aperto in alto e ha chiuso in basso. Dopo una breve impennata in mattinata, è sceso sotto pressione e ha oscillato al di sotto della resistenza di 3.252 $ per tutta la giornata.
I mercati europei e americani hanno testato più volte i 3.250 dollari senza successo, ma la ripresa è stata debole, in linea con la tendenza volatile prevista. Oggi ha nuovamente testato il minimo di ieri di 3.206 dollari. Se dopo ripetuti test dovesse rompersi, il declino potrebbe accelerare.
Analisi tecnica
Tendenza a breve termine: ribassista, focus sulla convergenza e la rottura del triangolo
Il prezzo dell'oro è ancora volatile e la tendenza a breve termine è ribassista.
La linea oraria mostra un modello di convergenza triangolare. Se scende sotto i 3206 dollari, potrebbe accelerare verso il basso, prendendo di mira l'area di supporto di 3154-3120 dollari. In caso di rimbalzo, la resistenza chiave superiore è a $ 3222-3232, mentre il forte spartiacque è a $ 3240. Una svolta potrebbe rallentare temporaneamente il declino.
Livello giornaliero: si sta costruendo un modello M-head, attenzione al rischio di un continuo declino
Il recente rimbalzo non è riuscito a mantenersi stabile a 3.250 dollari e oggi è molto probabile che si verifichi una chiusura negativa.
Se scende sotto i 3.120 $, il grande pattern M-head a livello giornaliero verrà confermato e l'obiettivo di ribasso potrebbe arrivare fino a 2.956 $ (fondo dell'onda 4).
Supporto e resistenza chiave
Livello di resistenza: 3222-3232 (breve termine), 3240 (spartiacque), 3252 (chiave lunga e breve)
Livelli di supporto: 3206 (minimo di ieri), 3154 (minimo precedente), 3120 (punto di rottura chiave)
Suggerimenti per la strategia di trading
Funzionamento a breve termine:
Se rimbalza a $ 3222-3232, puoi provare ad effettuare ordini short, con uno stop loss sopra $ 3240 e un obiettivo di $ 3190-3170.
Se la sessione europea continua a essere debole, puoi prendere in considerazione un secondo ordine short nella sessione statunitense, ma fai attenzione a una possibile correzione di rimbalzo dopo le 22:00.
Follow-up dopo un'eruzione cutanea:
Se effettivamente scende sotto i 3206 $, puoi seguire il trend e andare allo scoperto con un obiettivo a 3154-3120 $.
Se inaspettatamente dovesse superare i 3252 dollari, le posizioni corte dovranno essere caute e l'obiettivo al rialzo sarà compreso tra 3286 e 3322 dollari.
Prospettive a medio e lungo termine
Nonostante l'elevata pressione correttiva a breve termine, il modello rialzista del mercato dell'oro rimane invariato.
Le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve e di un indebolimento del dollaro statunitense restano invariate e l'oro ha ancora potenziale di crescita nel medio-lungo termine.
L'attuale calo è un aggiustamento tecnico volto a correggere il surriscaldamento del mercato dopo l'impennata anomala di aprile. Sebbene la correzione sia ampia, rientra nell'intervallo di correzione normale.
Conclusione: nel breve termine, l'oro è ancora dominato dagli orsi, con l'attenzione rivolta alla rottura dell'area di supporto compresa tra $ 3206 e $ 3120. Se si rompe, potrebbe accelerare il raggiungimento del fondo; al contrario, se supera i 3.250 dollari, l'adeguamento potrebbe giungere al termine. In termini di trading, si consiglia di concentrarsi sul rimbalzo verso quote elevate, prestando attenzione alle possibili azioni di pulizia del mercato.
Il Dow e l’S&P in positivo per il 2025 dopo una settimana solidaIl Dow raggiunge l’S&P in territorio positivo per il 2025 dopo una settimana solida!
Il Dow Jones Industrial Average ha finalmente raggiunto lo S&P 500, chiudendo la settimana in territorio positivo per l’anno grazie a una performance solida su tutti i principali indici. Dopo mesi di volatilità e incertezze legate a inflazione, tassi di interesse e tensioni geopolitiche, l’ultima settimana ha mostrato segnali di fiducia nei mercati azionari USA.
Tra i principali fattori che hanno sostenuto il rally:
Dati economici migliori del previsto
Trimestrali solide, soprattutto nel settore finanziario e tecnologico
Segnali di stabilizzazione sul fronte della politica monetaria della Federal
Con questa chiusura settimanale, il Dow si unisce allo S&P 500 nel segnare un bilancio positivo da inizio 2025, un risultato che fino a poco tempo fa sembrava incerto.<\p>
Dow Jones: +0,78% (≈332 punti) a 42.654,75 → ora positivo YTD
S&P: +0,70% a 5.958,38 → 5ª seduta consecutiva in rialzo
NASDAQ: +0,52% (≈100 punti) a 19.211,10 → a soli 0,5% dal verde YTD
Un movimento assolutamente incredibile dai minimi di aprile a oggi.
Per quanto brusca e rapida sia stata la reazione al ribasso che ci ha portato a quei minimi, è altrettanto impressionante e furiosa questa ripresa.
Ad aprile, mi sarebbe piaciuto vedere l'S&P 500 di nuovo minacciare un movimento sopra i 6.000. Ora siamo a nord dei 200 giorni, a nord dei 50 giorni e guardiamo in rialzo.
Performance settimanale
NASDAQ: +7,2%
S&P 500: +5,3%
Dow Jones: +3,4%
Tre settimane positive nelle ultime quattro, spinte dai colloqui USA-Cina.
Sentiment e inflazione
Venerdì, il mercato ha continuato a crescere nonostante un deludente rapporto sul sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan, sceso a 50,8 a maggio da 52,2 ad aprile.
I consumatori appaiono sempre più pessimisti sull'inflazione a causa delle persistenti preoccupazioni sui dazi:
Aspettative inflazione 1 anno: 7,3% (da 6,5%)
Aspettative inflazione 5-10 anni: 4,6% (da 4,4%)
Nota: i dati del Michigan non riflettono la pausa sui dazi.
Questa settimana: utili in arrivo
Siamo ben oltre la metà della stagione degli utili, ma la prossima settimana sono previsti ancora molti report.
Tra i nomi in programma:
Martedì: Home Depot (HD), Palo Alto Networks (PANW)
Mercoledì: The TJX Cos. (TJX), Lowe's Cos. (LOW)
Giovedì: Intuit (INTU), Analog Devices (ADI)
La propensione al rischio è stata fantastica.
So che alla fine questa situazione cederà un po', ma non scommetterei contro il mercato in questo momento.
Un sacco di soldi sta arrivando da bordo campo.
Lo si può vedere non solo negli indici di mercato generali, ma anche nei titoli speculativi.
Marco Bernasconi Trading
RATING USAMoody’s taglia il rating degli Usa per la prima volta dal 1919
L'agenzia di rating Moody's ha ridotto il rating degli Stati Uniti, abbassandolo da Aaa, il massimo livello possibile, a Aa1.
Era dal 1919 che gli Stati Uniti non ricevevano un punteggio inferiore alla tripla A da parte di questa agenzia.
Moody's è stata l'ultima delle principali agenzie a mantenere il massimo dei voti per gli Stati Uniti: nel 2023, Fitch aveva già abbassato il rating, mentre Standard & Poor's lo aveva fatto nel 2011, a seguito della crisi del debito.
In sostanza, durante l'amministrazione Trump, il Paese ha perso l'ultimo punteggio perfetto che deteneva.
Uno dei motivi principali è il seguente:
"Diverse amministrazioni e Congressi non sono riusciti a trovare delle misure per invertire la tendenza che vede deficit annuali sempre più grandi e un costo degli interessi in aumento.
Negli ultimi anni il debito pubblico è cresciuto sempre di più, tanto che oggi vale 37mila miliardi di dollari, oltre 120% del PIL".
USD/JPY: Pin Bar/F.T.W. su Livello Chiave. Pronti per lo Short?Se queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all'articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Buongiorno a tutti,
anche oggi ci troviamo per la consueta analisi settimanale.
Stavolta puntiamo l’attenzione sul cambio USD/JPY, che mostra un’impostazione tecnica davvero interessante dopo settimane di ritracciamento ordinato.
Il trend di fondo nel lungo periodo ( grafico mensile ) resta ancora rialzista, ma la scorsa settimana il grafico weekly ci ha regalato una Pin Bar / FTW molto ben strutturata, in reazione al test della EMA21 e del livello chiave a 147,00 ( anche estensione fibonacci della TAB della settimana del 21 aprile scorso ), che ha agito come resistenza dinamica e statica.
Una candela che può rappresentare un segnale potenzialmente decisivo per un cambio di marcia nel breve.
Operativamente, la mia attenzione ora si sposta sul grafico daily, dove cercherò segnali short ben contestualizzati secondo la mia price action.
La conferma daily è per me essenziale per poter gestire in maniera efficace rischio/rendimento e per validare l’idea operativa.
Il mio target iniziale si posiziona in area 140,50, una zona di supporto importante che potrebbe rappresentare il prossimo approdo naturale del prezzo.
Tuttavia, qualora non dovessero configurarsi segnali short chiari su daily o se il prezzo dovesse riportarsi sopra i 149, considererò fallita questa view e rivedrò di conseguenza il mio scenario operativo.
Come sempre, seguirò la coppia valutaria nei prossimi giorni e sarò operativo se dovessero presentarsi segnali operativi concreti.
Per oggi è tutto, un caro saluto e… buon TRADING SIMPLE!
Analisi dell'ultimo trend dell'oro del 19 maggio:
Analisi logica di base
Fattori negativi
Rafforzamento del dollaro USA: il raffreddamento delle aspettative di taglio dei tassi di interesse della Fed (il mercato sta attualmente scontando un taglio dei tassi di 58 punti base entro la fine dell'anno, una riduzione significativa rispetto ad aprile) riduce l'attrattiva dell'oro.
Ripresa della propensione al rischio: l'allentamento delle tensioni commerciali sino-americane indebolisce la domanda di asset rifugio, portando a prese di profitto a lungo termine.
Pressione tecnica di vendita: la linea negativa settimanale (un calo di quasi il 4%) delinea un trend ribassista a breve termine e dobbiamo essere vigili sul rischio di ulteriori correzioni.
Potenziale supporto
Tendenza al ribasso a lungo termine dei tassi di interesse reali: se la Fed avviasse un ciclo di tagli dei tassi quest'anno, l'oro avrebbe comunque un valore di allocazione nel medio e lungo termine. Supporto tecnico chiave: c'è una lunga difesa nell'area 3150-3140 (divisione della linea giornaliera e traccia inferiore del canale) e, se si stabilizza, potrebbe innescare un rimbalzo.
Punti tecnici chiave
Resistenza superiore:
3210-3212 (punto di anti-pressione venerdì 16 maggio, che potrebbe confermare il minimo di breve termine dopo la rottura)
3230-3250 (forte area di resistenza, si possono considerare ordini short in caso di rimbalzo a questo livello).
Supporto inferiore:
3170-3150 (area di supporto principale, se scende al di sotto, si guarderà al minimo precedente di 3120)
3140 (traccia inferiore del canale, la rottura potrebbe innescare un calo accelerato).
Strategia operativa per la prossima settimana
1. Operare nell'intervallo di shock (scenario ad alta probabilità)
Opportunità rialzista:
Se il prezzo scende nell'area 3150-3170 e si stabilizza (ad esempio, se la linea K chiude con una lunga ombra inferiore o se il grafico orario diverge), apri una posizione lunga con una posizione leggera, stop loss sotto 3140 e obiettivo 3210-3230.
Segnale di conferma a destra: Se il prezzo si stabilizza sopra 3212, puoi proseguire con un ordine lungo, con obiettivo 3250.
Opportunità short:
Rimbalzo a 3230-3250 sotto pressione (se appare un pattern di stagflazione), apri una posizione corta, stop loss a 3260 e obiettivo 3180-3150. 2. Strategia di breakthrough e follow-up
Superamento di 3250: potrebbe iniziare un nuovo ciclo di rialzo, proseguire con ordini long quando scende a 3230, target 3300.
Superamento di 3140: attenzione alla correzione profonda, short al rimbalzo a 3160, target 3120-3100.
Avvertenza sui rischi
Notizie di disturbo:
Se i discorsi dei funzionari della Fed e i dati economici statunitensi (come l'indice dei prezzi al consumo e le vendite al dettaglio) rafforzano le aspettative di tagli dei tassi di interesse, il calo dell'oro potrebbe invertire la tendenza.
L'improvvisa escalation della situazione geopolitica (conflitto Russia-Ucraina, ecc.) stimolerà gli acquisti di beni rifugio.
Gestione delle posizioni:
Il mercato attuale è volatile, si consiglia di entrare nel mercato a lotti con posizioni leggere e di adottare rigorosamente stop loss (3-5 dollari USA sono appropriati).
Riepilogo
La prossima settimana, è probabile che l'oro oscilli e tocchi il fondo nell'intervallo 3150-3250, concentrandosi sui guadagni e sulle perdite del supporto a 3150 e della rottura a 3212. Gli investitori devono reagire con flessibilità, evitare di inseguire rialzi e ribassi e attendere la conferma delle posizioni chiave prima di operare in linea con il trend. Nel medio e lungo termine, se la politica della Fed dovesse cambiare, l'oro ha ancora potenziale di rialzo, ma deve assorbire la pressione tecnica di vendita nel breve termine.
Analisi settimanale dell'oroAnalisi settimanale dell'oro: il livello di supporto chiave diventa il focus delle posizioni lunghe e corte
Revisione delle performance di mercato
Questa settimana i prezzi dell'oro hanno subito una forte pressione, con un calo giornaliero di oltre il 2% venerdì e un calo cumulativo di quasi il 4% nel corso della settimana, segnando la peggiore performance settimanale da novembre dell'anno scorso. Le principali attrazioni includono:
Le tensioni commerciali si sono allentate: le due principali economie hanno sospeso la guerra commerciale per 90 giorni e hanno pianificato di portare avanti negoziati dettagliati. La propensione al rischio del mercato è rimbalzata e i fondi si sono spostati dagli asset rifugio ad asset rischiosi come le azioni.
Pressione tecnica di vendita: i trader di futures hanno realizzato profitti sugli elevati prezzi dell'oro, innescando una serie di aggiustamenti delle posizioni.
Analisi dei principali fattori influenzanti
I dati sull'inflazione rallentano
Ad aprile, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti è aumentato del 2,3% su base annua (valore precedente: 2,4%) e l'inflazione di fondo è rimasta moderata, il che indica che le pressioni sui prezzi sono controllabili.
I deboli dati sull'inflazione hanno rafforzato le aspettative del mercato secondo cui la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse quest'anno, ma si prevede che l'entità del taglio sarà ridotta a 56 punti base dai 100 punti base di aprile, e il primo taglio dei tassi potrebbe essere posticipato a settembre.
Tendenze della politica della Federal Reserve
Recenti dichiarazioni del presidente della Fed suggeriscono che il quadro della politica monetaria potrebbe essere modificato per affrontare potenziali futuri shock dell'offerta (come i dazi che fanno aumentare l'inflazione).
L'attuale tasso di disoccupazione del 4,2% è prossimo alla piena occupazione e il calo dell'inflazione non ha danneggiato in modo significativo l'economia, il che lascia spazio ad aggiustamenti politici.
Commercio e geopolitica
Nonostante la pausa nella guerra commerciale, il tasso tariffario effettivo degli Stati Uniti rimane a un livello storicamente elevato (13,1%) e il freno a lungo termine alla crescita economica potrebbe limitare il ribasso dei prezzi dell'oro.
L'allentamento delle tensioni in Medio Oriente e tra Russia e Ucraina ha ulteriormente indebolito la domanda di asset sicuri, ma permangono ancora potenziali variabili.
Analisi tecnica: il livello di supporto chiave diventa il fulcro della competizione tra posizioni lunghe e corte
Tendenza a breve termine:
Venerdì, i prezzi dell'oro hanno oscillato e sono scesi dopo aver toccato un massimo nelle prime contrattazioni, raggiungendo un minimo di 3152 (corrispondente al livello di ritracciamento di 0,786 della banda ascendente 3120-3250), indicando che questa posizione presenta un forte supporto.
Struttura della linea oraria: è cresciuto lentamente con giorni positivi consecutivi giovedì ed è sceso unilateralmente venerdì, il che è in linea con le caratteristiche tecniche del "secondo minimo". Se riuscisse a stabilizzarsi nell'area 3150-3160, potrebbe riprendersi.
Supporto e resistenza chiave:
Supporto sottostante: 3150 (livello di ritracciamento 0,786), 3140 (barriera psicologica).
Resistenza superiore: 3200 (spartiacque rialzista e ribassista a breve termine), 3250 (massimo precedente).
Visioni istituzionali e sentiment del mercato
Fattori ribassisti: maggiore attrattività degli asset rischiosi, pressione correttiva tecnica e raffreddamento a breve termine dei rischi geopolitici.
Fattori di supporto:
Resistenza all’inflazione: se i dazi successivi faranno aumentare i prezzi, le proprietà anti-inflazione dell’oro diventeranno più evidenti.
Aspettative di allentamento della politica monetaria: l’avvio del ciclo di tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve potrebbe abbassare i tassi di interesse reali, il che è positivo per l’oro.
Acquista sui ribassi: l'area 3150-3160 è il supporto chiave e se si stabilizza potrebbe attrarre afflussi di capitali.
Il focus della prossima settimana
Discorso dei funzionari della Federal Reserve: qualsiasi accenno alla tempistica dei tagli ai tassi o alla risposta all'inflazione influenzerà le aspettative del mercato.
Sviluppi geopolitici: eventi come l'accordo con l'Iran e i colloqui tra Russia e Ucraina potrebbero innescare oscillazioni nel sentimento di avversione al rischio.
Battaglia per posizioni tecniche chiave: l'efficacia del supporto 3150 determina la direzione a breve termine. Se fallisce, potrebbe scendere a 3120.
Conclusione e strategia
L'oro sarà frenato nel breve termine a causa della ripresa della propensione al rischio, ma tecnicamente ha formato un supporto chiave nell'area 3150-3160. Se si stabilizza, si prevede una ripresa. Suggerimenti operativi:
Investitori a medio termine: mantenere posizioni lunghe vicino a 3160, stop loss sotto 3140, obiettivo 3250.
Trader a breve termine: prestate attenzione ai segnali di stabilizzazione nell'intervallo di supporto 3150-3160. Se rimbalza e sfonda quota 3200, puoi seguire il trend.
Avvertenza sui rischi: se scende sotto i 3140, è necessario prestare attenzione a ulteriori correzioni e adattare le proprie posizioni in modo flessibile.
EURUSD, euro aggrappato con l'ombra al livello 1,12Chart di Capital.Com
Nel lungo periodo la forza sembra essere dal lato del dollaro
Sul grafico settimanale il livello di 1,12 sembra essere il protagonista.
Una shooting star generatasi qualche settimana fa ha condotto i prezzi su questa sensibile area.
La settimana appena conclusa, dopo una escursione sotto questo supporto ha chiuso sopra i minimi ma non riuscendo a chiudere sopra il livello.
Ci viene consegnata una candela di indecisione, una quasi doji, su cui ragionare per la prossima settimana.
I prezzi restano ancora aggrappati al supporto con l'ombra superiore della candela lasciandoci aperta la possibilità che il livello non sia ancora violato.
I primi due giorni della scorsa settimana hanno sancito un rimbalzo sulla parte bassa del canale rialzista in cui si muovono i prezzi.
Una figura di arami su un livello che coincide anche con la mediana del canale rialzista sul settimanale.
Insomma un discreto livello di supporto.
I prezzi spinti dall’harami validato non hanno trovato la forza di infrangere il livello 1,12 nel frattempo trasformatosi, ben visibile sul daily, da supporto in resistenza.
Il minimo della scorsa settimana in area 1,106 si conferma un discreto livello di supporto che sei violato aprirebbe ad un probabile, e a quel punto sensibile, allungo del dollaro.
INDICE MICHIGAN SENTIMENTINDICE MICHIGAN SENTIMENT
Il sentiment dei consumatori è rimasto sostanzialmente invariato questo mese, scendendo di appena 1,4 punti indice dopo quattro mesi consecutivi di forti cali. Il sentiment è ora in calo di quasi il 30% da gennaio 2025.
Mentre la maggior parte delle componenti dell'indice è rimasta invariata, le attuali valutazioni delle finanze personali sono diminuite di quasi il 10% sulla base dell'indebolimento dei redditi. L'incertezza sulla politica commerciale continua a dominare il pensiero dei consumatori sull'economia.
Si noti che le interviste per questa pubblicazione sono state condotte tra il 22 aprile e il 13 maggio, chiudendosi due giorni dopo l'annuncio di una pausa su alcune tariffe sulle importazioni dalla Cina.
Le aspettative di inflazione a termine sono salite dal 6,5% del mese scorso al 7,3% di questo mese.
Le aspettative di inflazione a lungo termine sono salite dal 4,4% di aprile al 4,6% di maggio, riflettendo un balzo mensile particolarmente ampio tra i repubblicani.