Trading C&FInput LONG anticipato nel pre market Usa su Bitcoin m15 dal C&F PRO
1) calcolato in anticipo swing short in tarda ASIA con sell stop delle 5.45.18 andato a TP
2) Catturata oscillazione Long in pre AMERICA con buy stop delle 13.45.02 anch'esso andato a target di profitto TP
C&F, trading PRO🔥🏇🏻
Analisi trend
Trading Algo C&F PROE dopo il BUY Bitcoin H1 andato a Tp , Il C&F PRO individua uno scarico m15 su cross ciclico anticipato prima della chiusura candela come da metodo C&F PRO . Anch'esso a target di Profitto TP. Questo vuol dire uno strumento sensibile al tick che lavora su fld semplificate e pivot line adattive!
Rischio di credito FRANCIA: 2 barometri decisiviDall’annuncio del voto di fiducia dell’8 settembre 2025, la situazione politica francese è precipitata in una forte incertezza. Il primo ministro François Bayrou, alla guida di un governo di minoranza, si trova di fronte a un’opposizione determinata che ha già annunciato che voterà contro, rendendo la sua permanenza a Matignon molto improbabile. Questa fragilità politica ha immediatamente pesato sulla fiducia dei mercati: il premio di rischio e i costi di finanziamento aumentano per il governo e per le imprese francesi.
In caso di caduta del governo, l’ipotesi di elezioni anticipate e la prospettiva di nuove tensioni sociali, con mobilitazioni previste già dal 10 settembre, accentuano le preoccupazioni. In questo contesto, le autorità cercano di rassicurare affermando che la Francia rimane economicamente solida e che un bilancio per il 2026 sarà adottato nei tempi previsti, forse con l’istituzione di un cosiddetto governo “tecnico” anziché una nuova dissoluzione dell’Assemblea nazionale.
Questa incertezza può esercitare pressione sui tassi di interesse sovrani francesi e destabilizzare così banche e imprese francesi, con un effetto di contagio a livello dell’Eurozona.
La situazione peggiorerà o, al contrario, migliorerà in questo mese di settembre per la Francia e l’Eurozona?
Ecco due barometri di mercato da tenere sotto stretta osservazione e che saranno molto rilevanti per misurare l’evoluzione positiva o negativa di questo rischio “Francia”.
1. Primo barometro del rischio “Francia”: lo spread sui tassi a 10 anni tra Francia e Germania
Lo spread dei rendimenti obbligazionari a lungo termine tra Francia e Germania rappresenta il barometro di rischio definitivo per il debito pubblico francese. Più si amplia questo spread, più il mercato anticipa difficoltà per le finanze pubbliche francesi.
Attualmente tengo questo indicatore sotto stretta sorveglianza, poiché la sua traiettoria rialzista potrebbe diventare preoccupante oltre una certa soglia. Al contrario, se l’incertezza politica in Francia diminuisse, questo spread si ridurrebbe, rappresentando un segnale positivo per gli attivi finanziari europei.
Il grafico seguente mostra, in chiusura giornaliera, lo spread a 10 anni tra Francia e Germania:
2. Barometro secondario da seguire: il valore del rendimento francese a 10 anni rispetto al rendimento italiano a 10 anni
Un secondo barometro interessante è la differenza assoluta tra il rendimento sovrano francese a 10 anni e quello italiano. Mai il rendimento francese è stato superiore a quello italiano, e se ciò dovesse accadere, sarebbe un segnale di mercato molto negativo per la Francia, le sue banche e le sue imprese. Attualmente il rendimento francese rimane inferiore a quello italiano.
Il grafico seguente mostra i rendimenti francesi e italiani a 10 anni in forma di candele giapponesi quotidiane:
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
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Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Luglio 2025. Il mese dei record per Nasdaq e S&P 500Luglio 2025 è stato un mese storico per gli investitori, in particolare per i mercati azionari statunitensi. Il Nasdaq Composite ha raggiunto ben 14 nuovi massimi storici di chiusura durante il mese, un record senza precedenti per un luglio. Questo numero è doppio rispetto al totale registrato in tutto il 2024 e supera i precedenti record stabiliti nel luglio del 1977 e 1997. Contemporaneamente, anche l’S&P 500 ha siglato 10 nuovi massimi assoluti, un risultato di rilievo che in passato si è visto solo in due altre occasioni. L’anno in corso si distingue per la sua forza sui mercati: da inizio anno, l’S&P 500 ha chiuso a nuovi massimi storici in 15 occasioni, attestandosi come il secondo anno più positivo dal 2021, dietro al 2024 che aveva visto 57 nuovi record. La spinta al rialzo è stata supportata da vari fattori chiave. Il buon andamento della stagione degli utili societari, con molte grandi aziende che hanno superato le attese degli analisti, e segnali positivi sull’economia statunitense, come la resilienza dei consumi e aspettative di politica monetaria relativamente accomodante. Il settore tecnologico ha guidato il rally, con titoli di grandi dimensioni legati all’intelligenza artificiale e all’innovazione che hanno trainato il Nasdaq verso nuovi traguardi. Per chi opera in modo strategico e disciplinato, il contesto attuale rappresenta un’opportunità significativa, pur mantenendo sempre attenzione alla gestione del rischio.
Tipologie e significato dei Gap nei mercati finanziariUn gap è la differenza che si crea tra il prezzo di chiusura di una candela e il prezzo di apertura della successiva in un grafico a barre o a candele giapponesi. Questo fenomeno indica un salto improvviso del prezzo, senza scambi intermedi, e segnala uno squilibrio tra domanda e offerta in un dato momento.
Definizione e tipologie di gap
Gap up si verifica quando il prezzo di apertura di una candela è significativamente superiore al prezzo di chiusura della candela precedente. Questo indica un aumento improvviso del valore dell’asset, spesso dovuto a notizie positive o eventi che influenzano il sentiment del mercato.
Un gap down indica che il prezzo di apertura della nuova candela è notevolmente inferiore al prezzo di chiusura precedente, segnalando una pressione di vendita improvvisa, che può essere causata da notizie negative o eventi sfavorevoli.
Dall’esperienza e dall’analisi storica dei mercati, si osserva spesso che i gap tendono ad essere “riempiti” (fill the gap), cioè il prezzo ritorna a coprire la differenza lasciata aperta dal salto iniziale. Questo fenomeno è professato con alta probabilità, motivo per cui i trader studiano con attenzione i gap per valutare potenziali opportunità operative.
Le quattro principali categorie di gap e il loro significato
Gap comune.
Si manifesta in mercati laterali, caratterizzati da bassi volumi di scambio. Spesso questo gap non ha un significato direzionale di lungo termine e viene rapidamente colmato dal mercato, perché si verifica in fasi di indecisione o in attesa di nuovi input fondamentali. È considerato un gap “ordinario” e non segnala trend né rotture significative.
Gap di rottura.
Questo gap appare quando il prezzo rompe una struttura tecnica importante, come un livello di supporto o resistenza. Di solito viene associato all’inizio di un nuovo trend, confermando il breakout e segnalando la forza di una nuova fase di mercato. Per esempio, un breakaway gap sopra una resistenza conferma un breakout rialzista. Questi gap difficilmente vengono colmati rapidamente.
Gap di continuazione
Compare durante una tendenza molto forte, sia di rialzo che di ribasso, e indica la dominanza di acquirenti o venditori che spingono il prezzo in modo deciso. Il Gap di continuazione conferma la prosecuzione del trend in corso, mostrando slancio e partecipazione crescente. Questi gap hanno una bassa probabilità di essere colmati nel breve termine.
Gap di esaurimento.
Si presenta solitamente verso la fine di un forte trend, vicino a livelli chiave di supporto o resistenza. Rappresenta un segnale di possibile inversione, poiché denota che l’impulso della tendenza sta perdendo forza. Un gap di esaurimento è spesso seguito da un forte movimento opposto, che tende a riempire rapidamente il gap stesso.
Come utilizzare i gap nel trading
La gestione e interpretazione corretta dei gap richiede la combinazione con altri indicatori e strumenti tecnici come volumi, analisi di trend, e livelli di supporto/resistenza. Un approccio comune è monitorare i gap per individuare potenziali punti di ingresso e uscita, specialmente quando sono confermati da segnali di prezzo o pattern specifici. La strategia di “gap filling” può essere particolarmente utile nei gap comuni, perché il prezzo tende a tornare a coprire la differenza lasciata. Tuttavia, nei gap di rottura e di continuazione è spesso più vantaggioso seguire la direzione del trend potenziato dal gap senza aspettarsi un rapido riempimento.
Breakout TradingIl breakout trading è una delle strategie più diffuse tra i trader di tutti i livelli di esperienza. La teoria alla base appare semplice: bisogna individuare un livello chiave di supporto o resistenza e posizionare un trade nel momento in cui avviene la rottura (breakout) di quel livello, con l’aspettativa di un movimento impulsivo del prezzo nella direzione della rottura. Tuttavia, mettere in pratica questa tattica è ben più complesso e richiede disciplina, analisi e pazienza. Di seguito vengono illustrati sette passi fondamentali per affrontare il breakout trading in modo efficace.
1. Identificazione dei livelli chiave
La prima e più importante sfida per un breakout trader è riconoscere livelli chiave di supporto e resistenza o linee di tendenza significative. È fondamentale utilizzare timeframe maggiori come il daily o il weekly per garantire la rilevanza del livello. Questi livelli rappresentano barriere psicologiche che, una volta rotte, possono innescare movimenti significativi.
2. Attendere il breakout confermato
Non basta vedere il prezzo oltrepassare un livello per considerare valido un breakout. Occorre una conferma, che tipicamente si basa sulla chiusura della candela oltre (o sotto) il livello di riferimento, sempre sul timeframe principale in cui è stato definito. Tale criterio riduce i falsi segnali, comuni nelle fasi di mercato volatile. Ad esempio, una chiusura decisa sopra una resistenza su timeframe settimanale è un segnale molto più affidabile rispetto a un tentativo di rottura su timeframe intraday.
3. Attendere il retest del livello rotto
Dopo il breakout, è frequente che il prezzo torni a testare il livello appena rotto, trasformato in supporto o resistenza (a seconda della direzione della rottura). Questo retest rappresenta un’ottima opportunità di ingresso con un rischio più contenuto, grazie a un miglior rapporto rischio/rendimento. Sebbene non tutti i breakout vengano retestati, rinunciare a questa fase può compromettere la redditività a lungo termine.
4. Definire con precisione il target
Al momento di aprire la posizione sul retest, è essenziale stabilire obiettivi realistici di profitto basati su livelli strutturali rilevanti, quali supporti/resistenze successivi o aree di consolidamento precedenti. Evitare di impostare target eccessivamente ambiziosi o basati su desideri personali è cruciale per mantenere una strategia sostenibile nel tempo.
5. Impostare uno stop loss efficace
La gestione del rischio è altrettanto importante dei potenziali guadagni. Lo stop loss deve essere posto in modo logico, generalmente sotto (o sopra) un livello minore di struttura che possa fungere da ultima linea di difesa (“last line of defense”). In questo modo si evita lo stop hunting, ovvero quei movimenti artificiali del prezzo volti a far scattare gli stop, e si protegge il capitale da perdite ingiustificate.
6. Avere pazienza nel trade
Dopo aver aperto il trade con target e stop loss prefissati, il trader deve mantenere la calma e la disciplina, evitando di interferire con la posizione. Spesso il mercato può consolidare o muoversi lateralmente prima di partire in maniera impulsiva. La pazienza è una delle qualità fondamentali per il successo nel breakout trading.
7. Uscire solo ai livelli prestabiliti
La tentazione di modificare stop loss e take profit per tentare di salvare un trade o aumentare i guadagni può essere allettante, ma spesso è controproducente. Rispettare i livelli originari e non lasciarsi guidare dall’emotività aiuta a costruire una strategia sostenibile e ad aum
L'importanza della mediana in un canale. L'esempio di PalantirBuon giovedì 31 Luglio e bentornati sul canale con un approfondimento tecnico un po' diverso dal solito. Oggi andremo infatti a parlare dell'importanza della mediana di un canale, portando l'esempio di Palantir Tecnologies, su grafico a candele giornaliere.
Sperando che il contributo sia di vostro interesse vi auguro una buona giornata
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L’analisi Top-DownL’analisi Top-Down rappresenta una delle strategie più efficaci per analizzare e operare nei mercati finanziari, permettendo al trader di orientarsi partendo da una visione macro per arrivare a decisioni dettagliate e precise. Questo approccio consiste nell’esaminare diverse scale temporali in modo sequenziale, al fine di individuare le zone di prezzo più significative e di decidere quando e come entrare in posizione.
Time frame settimanale
Il primo passaggio dell’analisi Top-Down riguarda il time frame settimanale. Su questa scala temporale, il trader osserva l’azione di prezzo degli ultimi anni, individuando le principali zone di domanda e offerta e tracciando la direzione di lungo termine del mercato. Questi livelli rappresentano, infatti, le aree dalle quali spesso partono i movimenti più forti e definitivi. Tuttavia, va ricordato che su questo time frame la dinamica è molto lenta, con il prezzo che rimane spesso lontano da queste zone chiave per settimane o mesi. L’obiettivo principale è quindi mappare questi livelli, che fungono da punti di riferimento fondamentali per le successive analisi.
Time frame giornaliero
Successivamente, si passa al time frame giornaliero, che offre una prospettiva a medio termine, mostrando l’andamento del prezzo nell’ultimo anno circa. Anche a questo livello la priorità è riconoscere trend e livelli chiave. In questa fase, il trader inizia a focalizzarsi su livelli di supporto e resistenza più attuali, impostando alert su almeno due cluster di prezzo vicini per anticipare i potenziali punti di ingresso o di inversione.
Time frame 4 ore (4H) e 1 ora (1H)
L’ultimo stadio riguarda l’analisi su time frame intraday, in particolare quelli a 4 ore (4H) e 1 ora (1H). Qui il trader osserva l’azione di prezzo più dettagliata, concentrandosi sui pattern candlestick e sulle figure di analisi tecniche che possono segnalare la reazione del mercato ai livelli precedentemente individuati. L’obiettivo è trovare segnali di conferma che attestino la validità di un livello di supporto o resistenza, come breakout di trend line o di necklines orizzontali. Questi segnali sono fondamentali per decidere il momento esatto di apertura di una posizione, poiché indicano la reale volontà degli attori di mercato di comprare o vendere in quelle zone.
Questa metodologia combinata permette di bilanciare il quadro complessivo con le dinamiche a breve termine, minimizzando il rischio di false entrate e massimizzando le possibilità di operare in accordo con la direzione prevalente del mercato, sia per seguire trend sia per cogliere inversioni. L’uso di alert e una gestione attenta del timing, unita a un’accurata identificazione delle zone chiave e dei pattern intraday, rappresentano i pilastri di una corretta strategia Top-Down.
La temporalità cambia tutto.
Spesso gli influencer divulgano idee sbagliate che finiscono per costare denaro alla comunità. Una delle opinioni più dannose, purtroppo accettata dalla maggior parte degli investitori, è che tutte le temporalità siano praticamente equivalenti, poiché il mercato sarebbe frattale. Con questo articolo desidero fare luce su questo fenomeno e dimostrare che le temporalità sono molto più di una questione di gusti.
Psicologia di massa e registro storico
I timeframe più brevi, come i grafici intraday, offrono un registro dei prezzi e un contesto più limitato rispetto ai timeframe più lunghi — giornalieri, settimanali o mensili —, il che può rendere difficile l'identificazione di modelli chiari e affidabili. Inoltre, un altro aspetto rilevante è che la durata di un fenomeno sul mercato è spesso un indicatore della sua consistenza: le tendenze che si protraggono nel tempo tendono a riflettere un comportamento più stabile e prevedibile.
Per questa ragione, gli investitori preferiscono basare le loro decisioni su un'analisi che tenga conto di una maggiore quantità di dati storici, come quelli offerti dai timeframe più lunghi. La mancanza di un registro storico completo limita la capacità di individuare modelli solidi e coerenti, aumentando il rischio di decisioni meno informate.
Notizie, eventi e voci
L'apparizione di un annuncio a sorpresa sui tassi di interesse o un evento geopolitico può scatenare panico o euforia tra gli investitori, portandoli a comprare o vendere asset senza una strategia chiara. Anche una semplice voce può causare caos nei grafici delle quotazioni, evidenziando quanto sia imprevedibile il comportamento umano di fronte a nuove circostanze. Questa instabilità si riflette generalmente con chiarezza nei grafici a 5, 15 o 60 minuti, dove la volatilità aumenta drasticamente. Il registro storico di questa irrazionalità raramente influisce sulle tendenze dei timeframe più lunghi, che offrono una prospettiva più stabile e coerente.
A tal proposito, il rinomato investitore e autore Dirk du Toit ha dichiarato quanto segue:
“Più piccolo è il tuo timeframe, maggiore è la casualità di ciò che stai osservando. Se osservi variazioni di prezzo ogni cinque o quindici minuti, il grado di casualità è molto alto e la tua probabilità di prevedere correttamente il prossimo movimento di prezzo, o una serie di movimenti di prezzo, è molto bassa.”
Manipolazione
I timeframe più lunghi richiedono un volume di capitale maggiore per essere manipolati, poiché gli interessi che formano l'azione del prezzo sono maturati nel corso di un periodo più lungo (aumentandone l'affidabilità). In generale, i timeframe più lunghi sono gestiti da partecipanti con maggiori capitali che operano con obiettivi a lungo termine.
Casualità
La casualità aumenta con l'accorciarsi dei timeframe. Un esempio di ciò è la riduzione del tasso di successo dei sistemi di trading man mano che si scende a timeframe più brevi. Sistemi redditizi (documentati) su grafici giornalieri possono diventare inutilizzabili in timeframe come quelli a 4 ore o 1 ora.
Idee aggiuntive:
- Tutti gli indicatori classici (MACD, RSI, Bande di Bollinger, Canali di Keltner, Canali di Donchian, Alligator di Williams, Nuvola di Ichimoku, SAR Parabolico, DMI, ecc.) sono stati creati sulla base di timeframe superiori all'intraday.
- Tutte le metodologie classiche conosciute (Teoria di Dow, Chartismo, Teoria di Elliott, Modelli armonici, Metodo Wyckoff, Teorie di Gann, Cicli di Hurst, Modelli di candele giapponesi, ecc.) sono state sviluppate con un focus su timeframe superiori all'intraday.
- Tutti i grandi analisti classici e la maggior parte degli investitori di spicco attuali adottano un approccio di investimento basato su timeframe superiori all'intraday.
Su alcuni autori:
- Richard W. Schabacker, nel suo libro *Technical and Stock Market Analysis Profits* (1932), ha strutturato le fluttuazioni del mercato in Movimenti Principali (grafici mensili o superiori), Movimenti Intermedi (grafici settimanali) e Movimenti Minori (grafici giornalieri). Le sue analisi si basavano sullo studio di questi timeframe.
“Più tempo ci vuole affinché un grafico formi l’immagine di una determinata formazione, maggiore è il significato predittivo di quel modello e più lungo sarà il movimento successivo, in termini di durata, dimensione e forza della nostra formazione.”
- Dirk du Toit, nel suo libro intitolato *Bird Watching in Lion Country*, commenta:
“Più piccolo è il tuo timeframe, maggiore è la casualità di ciò che stai osservando. Se osservi variazioni di prezzo ogni cinque o quindici minuti, il grado di casualità è molto alto e la tua probabilità di prevedere correttamente il prossimo movimento di prezzo, o una serie di movimenti di prezzo, è molto bassa.”
“Una moneta, proprio come un grafico a cinque minuti, non ha memoria. Solo perché è uscito testa otto volte di fila, non inizia a ‘aggiustarsi’ per fornire l’equilibrio di probabilità richiesto da un rapporto 50/50 in un determinato numero di lanci. I grafici a cinque o quindici minuti sono lo stesso. Cercare di prevedere se il prossimo periodo di cinque minuti finirà in rialzo o in ribasso è esattamente come lanciare una moneta in aria.”
Conclusioni:
Non intendo screditare le metodologie che sfruttano le fluttuazioni su timeframe più brevi. Il mio obiettivo è avvertire gli investitori al dettaglio sui rischi del trading intraday: casualità, manipolazione e informazioni limitate rendono questi timeframe un terreno pericoloso. Anche i sistemi efficaci testati su grafici giornalieri tendono a subire un deterioramento statistico. Al contrario, i timeframe più lunghi offrono chiarezza e coerenza, supportati dalla psicologia di massa, dal registro storico e dal volume delle operazioni.
Nota finale:
Se desiderate dare un’occhiata al mio registro di analisi, potete cercare il mio profilo in spagnolo, dove condivido in modo trasparente entrate ben definite sul mercato. Inviate le vostre buone vibrazioni se vi è piaciuto questo articolo e che Dio vi benedica tutti.
Il supporto cede, il portafoglio pure: e lo stop loss ti salva!📉 FILA BSE:MIL : Perché lo Stop Loss va sempre inserito
Classico esempio che dimostra quanto sia fondamentale impostare sempre uno stop loss una volta avviato un trade.
🔍 Cos'è lo Stop Loss?
Per alcuni sarà superfluo ricordarlo, ma è sempre bene ribadire: lo stop loss è un ordine che consente di vendere automaticamente un titolo al raggiungimento di un prezzo prefissato, limitando così le perdite nel caso in cui il mercato si muova contro la propria posizione.
📊 Il caso di oggi: FILA
Il titolo, da novembre 2024, ha costruito una solida fascia di supporto in area 9,25 - 9,40 euro, testata più volte e sempre in grado di contenere le discese. Un supporto così longevo e reattivo diventa spesso un punto chiave per la validità di un'operazione long.
Tuttavia, nella giornata odierna FILA ha rotto con forza questo livello, registrando un brusco calo a 8,75 euro (-11% al momento in cui scrivo) accompagnato da volumi altissimi per il titolo.
❗ Stop Loss e gestione del rischio
Uno stop loss impostato a 9,20 euro avrebbe permesso di uscire con una perdita più contenuta, evitando l’ulteriore discesa innescata dalla rottura del supporto.
📉 Scenario attuale e prospettive
In ottica di medio periodo, ampliando il grafico su timeframe weekly, la rottura del canale ascendente suggerisce come obiettivo naturale l’area dei minimi a 6,90 euro.
Cosa fare ora?
Come da prassi: mai comprare mentre il coltello cade. Attendiamo un riassestamento dei prezzi su timeframe daily, osservando con attenzione l’eventuale formazione di un pattern di inversione che possa offrirci un nuovo segnale operativo.
Se trovi utili le mie analisi, lascia un LIKE/BOOST all’articolo e segui il profilo. Il tuo supporto mi aiuterà a continuare a condividere contenuti gratuitamente! 🚀
Bitcoin: Prevedere l'ATH del cicloIl prezzo del bitcoin ha toccato un nuovo massimo storico questo luglio, continuando così il ciclo rialzista legato all’halving della primavera 2024. Il calo della dominance del bitcoin da inizio luglio ha dato il via a una piccola altseason. A questo proposito, ti invito a rileggere le mie ultime analisi crypto nell’archivio delle analisi di mercato Swissquote. Puoi anche abbonarti al nostro account per ricevere un avviso ogni volta che pubblico una nuova analisi dei mercati crypto per Swissquote.
Cliccando sull'immagine qui sotto, puoi leggere la mia ultima opinione sulla sovraperformance di Ether, che ora prevedo possa durare fino alla fine del ciclo.
In questo nuovo articolo affronterò un tema importante: il prezzo massimo finale del ciclo del bitcoin previsto per quest'anno 2025. Pubblicherò presto un articolo dedicato al timing. Oggi ti presento tre strumenti da combinare per identificare una zona target per il prezzo finale del bitcoin entro fine anno.
1) Analisi tecnica con onde di Elliott su scala logaritmica
Il bitcoin sta attualmente formando l’onda 5 del ciclo rialzista iniziato nell’autunno 2022 attorno ai 15.000 dollari. Per calcolare gli obiettivi teorici dell’onda 5, si usano le estensioni di Fibonacci, in particolare le proiezioni dell’onda 3 e il movimento dal minimo dell’onda 1 al massimo dell’onda 3. Questo genera un intervallo di target compreso tra 145.000 e 170.000 dollari.
2) Strumento Pi Cycle Top Prediction
Il Pi Cycle Top si basa sull’interazione tra due medie mobili: la 111 giorni e la 350 giorni moltiplicata per 2. Storicamente, un incrocio rialzista della 111 MA sopra la 2×350 MA ha preceduto di pochi giorni i massimi di mercato del 2013, 2017 e 2021. Questo strumento cattura l’eccesso speculativo nella fase finale del bull market, ma può generare falsi segnali se usato da solo. Attualmente, la 2×350 MA si trova a circa 175.000 dollari.
3) Strumento Terminal Price
Il Terminal Price, sviluppato dall’analista Willy Woo, è un modello on-chain basato su dati fondamentali della rete Bitcoin. Combina il rapporto Prezzo/Thermocap (valore di mercato rispetto ai costi cumulati di mining) con una metrica logaritmica per stimare un tetto teorico. A differenza del Pi Cycle Top, non si basa sul prezzo ma sull’attività economica della rete. Attualmente si aggira intorno ai 200.000 dollari.
Usati insieme, questi tre approcci aiutano a individuare le zone probabili del massimo di ciclo. Il Pi Cycle Top segnala eccessi di momentum tramite dinamiche di prezzo, mentre il Terminal Price fornisce un limite superiore più fondamentale. La loro convergenza con l’analisi delle onde di Elliott e le estensioni di Fibonacci rafforza la probabilità di un top di ciclo a fine 2025 in un range tra 145.000 e 200.000 dollari.
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Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
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Berkshire Bullish Engulfing... primo step per un'inversione?Berkshire ha avuto una fase di storno piuttosto importante e in queste ultime candele sembra esserci un tentativo di inversione al rialzo.
ATTENZIONE: non è ancora sicuro di essere dentro un'inversione
La presenza di una Engulfing (seppur un po sporca) ci permette di intuire che forse il titolo è stato già abbastanza stressato.
Un bullish engulfing è un pattern di candele giapponesi che si verifica in un trend ribassista e segnala un potenziale inversione rialzista.
È composto da due candele:
Prima candela: Una candela ribassista (rossa o nera) di dimensioni relativamente piccole, che riflette la continuazione del trend al ribasso.
Seconda candela: Una candela rialzista (verde o bianca) più grande, che "ingloba" completamente il corpo della candela precedente, aprendo a un prezzo inferiore al minimo della candela ribassista e chiudendo sopra il massimo di essa.
Significato
Indica che i compratori hanno preso il controllo dopo un periodo di vendite, suggerendo un possibile cambio di tendenza verso un rialzo.
È più significativo se appare vicino a livelli di supporto chiave o dopo un forte trend ribassista.
La conferma del pattern richiede spesso ulteriori segnali, come un aumento del volume o una candela rialzista successiva.
Chart di Capital.com
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Risk Disclaimer
Le informazioni fornite hanno solo scopo informativo e non devono essere considerate come consulenza finanziaria. Si prega di fare le proprie ricerche prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.
1° Step - Introduzione all'analisi graficaBuon sabato a tutti i trader in questo nuovo video di formazione, voglio portare il metodo, che ho studiato anch'io, nell'analisi grafica, per capire e leggere i grafici che vedo sullo schermo.
Quindi oggi iniziamo un viaggio affascinante nel mondo del trading, e lo facciamo partendo dalle basi, da quello che è il vero cuore pulsante di ogni decisione informata: l'analisi grafica.
Molti pensano che il trading sia solo numeri e calcoli complessi, ma in realtà, gran parte del lavoro si basa sulla capacità di 'leggere' il mercato attraverso le immagini, i grafici. È un po' come imparare un nuovo linguaggio, il linguaggio dei prezzi, che ci racconta storie di domanda e offerta, di paura e avidità, di opportunità e rischi.
In questo primo step, voglio spiegarvi proprio questo: come approcciare l'analisi grafica. Vedremo insieme cosa sono quei 'bastoncini' colorati che vedete sui grafici, come si muovono i prezzi e quali sono i primi segnali da cercare per capire cosa sta succedendo.
Non preoccupatevi se vi sembra tutto nuovo, lo renderemo semplice e intuitivo. L'obiettivo è darvi gli strumenti per iniziare a interpretare autonomamente i movimenti del mercato.
Fibbonacci i livelli chiave e come leggerli:
Nel caso di un mercato rialzista, si misurano i ritracciamenti dal minimo al massimo del movimento in questione. I livelli di ritracciamento di Fibonacci più comuni e osservati sono:
23.6%: Questo è un ritracciamento relativamente superficiale. Se il mercato ritraccia solo fino a questo livello, spesso indica una tendenza rialzista molto forte, dove i compratori sono ansiosi di intervenire anche dopo un piccolo pullback.
38.2%: Questo è un livello di ritracciamento più comune e significativo. Molti trader considerano questa zona come una potenziale opportunità di "buy the dip" (comprare sul ribasso) in una tendenza rialzista sana.
50%: Anche se non è un numero derivato direttamente dalla sequenza di Fibonacci, il livello del 50% è ampiamente utilizzato e rispettato dai trader per la sua importanza psicologica. Un ritracciamento a questo livello indica una correzione moderata.
61.8%: Questo è considerato il "Golden Ratio" (rapporto aureo) ed è uno dei livelli di Fibonacci più importanti. Un ritracciamento a questo livello è ancora considerato un pullback sano all'interno di una tendenza rialzista forte. Spesso, se il prezzo regge questo livello e inverte, la tendenza è probabile che continui.
78.6% (o 76.4%): Questo è un ritracciamento più profondo. Se il mercato ritraccia fino a questo livello, potrebbe indicare una debolezza della tendenza rialzista e una maggiore probabilità di una potenziale inversione di trend, sebbene possa ancora essere considerata una correzione all'interno della tendenza principale.
Pronti? Iniziamo a decifrare il linguaggio dei grafici!"
Un abbraccio a tutti
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Traders, quanto avete guadagnato nel 2024?Chart di Capital.Com
È una provocazione, per carità non rispondete.
I numeri del trading
I broker che ci dànno la possibilità di fare trading con i cfd, hanno l'obbligo di comunicare in modo ben visibile nei loro siti la percentuale dei conti di trading che risultano in perdita.
Seppure con qualche differenza tra un broker e l'altro, i numeri mediamente dicono che tra il 75% e l'80% di chi si cimenta con questa attività perde soldi.
Operazioni suggerite
Il 17 gennaio del 2024 ho iniziato ad introdurre alcune tipologie di analisi che contengono indicazioni operative ben precise.
Intendo ipotesi di trade con chiare indicazioni di:
ivello di entrata
stop loss
take profit
A scanso di equivoci, non offro alcun servizio di trading a pagamento: segnali, formazione e quant'altro.
Tutto ciò che comunico su questa piattaforma è esclusivamente a scopo didattico e informativo.
Essendo un consulente finanziario abilitato all'offerta fuori sede, la normativa mi consente di dare raccomandazioni di investimento.
Tuttavia non di tipo generico.
Posso fornire consulenza e consigli di investimento solo personalizzati, cioè previo consenso e sulla base di precise raccolta di informazioni che la legge prescrive puntualmente (Mifid e altro).
Ciò che faccio quotidianamente nel mio lavoro.
Questo è il motivo per cui nel contesto di TradingView non è possibile, anzi è vietatissimo, fornire consigli di investimento.
Ciò chiarito, tenuto conto della natura puramente informativa dei contenuti delle analisi proposte, a titolo puramente statistico ho elaborato un report delle indicazioni operative fornite in questi mesi.
Emergono, come vedremo, risultati interessanti che mi auguro siano da stimolo per un approccio più asciutto, semplicistico ed essenziale a questa meravigliosa attività.
Il mio approccio al trading è, per scelta, di tipo “tradizionale”, discrezionale e fatto da un consumo responsabile (minimo possibile) di indicatori privilegiando piuttosto la price action.
Tuttavia, è una scelta personale e non ha pretese di essere migliore rispetto ad altre.
Come dico sempre: se funziona tutto va bene.
Non amo la complessità sui grafici, mi affido piuttosto all'esperienza che da sola e volentieri, per quel che mi riguarda, riesce a farmi rinunciare ad una selva di indicatori.
Report operatività
Con piacere condivido il mio pensiero ed il mio approccio al trading, ciò detto andiamo al sodo.
In sintesi questi sono i risultati dal 17/1/24 al 31/3/25:
107 operazioni suggerite, 74% a target
Il money management prevede di mettere a rischio in ogni operazione 1% non del capitale versato ma dell'equity. Quando una strategia risulta profittevole, questo garantisce un formidabile effetto di capitalizzazione composta (compounding effect).
list]Tra i vari possibili take profit suggeriti ho scelto sempre quello più conservativo, cioè più vicino al livello di entry.
Non si tiene conto di:
spread
allargamento spread
imposte
slippage
swap
Il risultato è, come detto, che il 74% dei trades è andato a target con un reward/risk medio di circa 1:1.
Una performance tripla rispetto, ad esempio, allo S&P500.
Performance migliore anche del Ftse-mib, e dei BTP.
Non avendo personalmente fatto tutte le operazioni suggerite, non posso fornire il report analitico della piattaforma di trading poiché parziale.
Invece, ho elaborato con un software di analisi che uso per lavoro le singole operazioni suggerite.
Per chi fosse curioso, volentieri fornisco l'analisi completa.
VEP Volume Explosion Predictor Tutorial. Il mio primo scriptBuon lunedi 7 Luglio e bentornati sul canale.
Oggi vi presento il VEP - Volume Explosion Predictor, il mio primo indicatore assolutamente aperto e gratuito ora disponibile nella Library di TradingView.
Uno strumento predittivo e non reattivo di supporto alla consueta analisi tecnica, che non è la verità assoluta ma che potrebbe fornire indicazioni statisticamente interessanti nella nostra operatività.
Di seguito la descrizione dettagliata dello script che potete tranquillamente cercare a applicare al grafico dalla sezione "Indicatori"
Buona serata e grazie
💥 VEP - Volume Explosion Predictor
Panoramica Generale
Il Volume Explosion Predictor (VEP) è un indicatore avanzato che analizza i picchi di volume per prevedere quando potrebbe verificarsi la prossima esplosione di volume. Utilizzando analisi statistiche sui pattern storici, fornisce probabilità accurate sui momenti di maggiore attività di trading.
CARATTERISTICHE PRINCIPALI
🎯 Rilevamento intelligente dei picchi di volume
- Identifica automaticamente i picchi di volume significativi
- Filtro anti-consecutivo per evitare segnali ridondanti
- Soglia personalizzabile per la sensibilità del rilevamento
📊 Analisi statistica avanzata
Calcola la distanza media tra i picchi di volume
Monitora il numero di sessioni senza picchi
Traccia il range massimo storico senza attività
🔮 Sistema predittivo
Probabilità dinamica: Calcola la probabilità di un imminente picco
Indicatori visivi: Colori di sfondo che cambiano in base alla probabilità
Previsioni temporali: Stima delle sessioni rimanenti al prossimo picco
📈 Segnali visivi
1) Frecce colorate: Verdi per picchi rialzisti, rosse per ribassisti
2) Tabella statistiche: Panoramica completa in tempo reale
SISTEMA DI ALERT
🚨 Tre Livelli di Alert
1) New Valid Volume Peak: Nuovo picco rilevato
2) Approaching Prediction: Probabilità in aumento
3) High Peak Probability: Alta probabilità di esplosione
COME UTILIZZARLO
📋 Setup consigliato
- Timeframe: Funziona su tutti i timeframe ma è consigliabile un utilizzo su timeframe giornaliero, settimanale o mensile. In ogni caso va sempre utilizzato coerentemente con il proprio orizzonte temporale
- Mercati: Azioni, crypto, forex, commodities
- Limite affinché si realizzi il picco di volumi: Si consiglia di iniziare con 2.0x (ovvero due volte la media dei volumi) per mercati normali, 1.5x per mercati più volatili. Questo parametro può essere settato nelle impostazioni a proprio piacimento
🎨 Interpretazione visuale
Frecce Verdi: Picco durante candela rialzista
Frecce Rosse: Picco durante candela ribassista
Sfondo Rosso: Alta probabilità (>90%) di nuovo picco
Sfondo Giallo: Probabilità media (50-70%)
📊 TABELLA STATISTICHE
La tabella mostra:
1. Totale picchi analizzati
2. Distanza media tra picchi
3. Sessioni attuali senza picchi
4. Previsione sessioni rimanenti
5. Probabilità percentuale
6. Soglia volume necessaria affinché si realizzi il picco di volumi
VANTAGGI STRATEGICI
🎯 Per Day Traders
Anticipa i momenti di maggiore volatilità per analisi, supportando la valutazione dei setup di trading e fornendo al contempo un contesto sui periodi di basso volume
📈 Per Swing Traders
1. Identifica pattern di volume ad alta probabilità, supportando l'analisi dei breakout con volume e migliorando la comprensione dei tempi di mercato
🔍 Per Analisti Tecnici
Comprende i pattern di volume del titolo.
Aiuta a fare una valutazione dell'interesse storico del mercato ed è di supporto alla ricerca e analisi quantitativa
ALTRE COSE DA SAPERE...
A) Algoritmo Anti-Consecutivo: permette di evitare segnali e picchi di volume multipli e consecutivi multipli a distanza ravvicinata
B) Validazione Statistica: Utilizza deviazione standard per l'accuratezza
C) Gestione Memoria: Limita i dati storici per performance ottimali
D) Compatibilità: Funziona con tutti i tipi di grafico TradingView
⚠️ DISCLAIMER IMPORTANTE
Questo indicatore è esclusivamente uno strumento di analisi tecnica per lo studio dei pattern di volume. Non fornisce consigli di investimento, segnali di trading o punti di ingresso/uscita. Tutte le decisioni di trading sono a completa discrezione e responsabilità dell'utente. Utilizzare sempre in combinazione con altre analisi tecniche, fondamentali e una adeguata gestione del rischio.
Bande di Bollinger: come fermarsi in base ai mercatiBande di Bollinger: come fermarsi in base ai mercati
Le Bande di Bollinger sono un indicatore di analisi tecnica ampiamente utilizzato nel trading per valutare la volatilità degli asset finanziari e prevedere l'andamento dei prezzi. Sviluppate da John Bollinger negli anni '80, consistono in tre linee sovrapposte al grafico dei prezzi:
La banda centrale: una media mobile semplice, solitamente calcolata su 20 periodi.
La banda superiore: la media mobile a cui vengono aggiunte due deviazioni standard.
La banda inferiore: la media mobile a cui vengono sottratte due deviazioni standard.
Queste bande formano un canale dinamico attorno al prezzo, allargandosi durante i periodi di elevata volatilità e restringendosi durante i periodi di calma. Se un prezzo tocca o attraversa una banda, a seconda del contesto di mercato, può segnalare una situazione di ipercomprato o ipervenduto, oppure una possibile inversione o continuazione del trend.
A cosa servono le Bande di Bollinger? Misurano la volatilità: maggiore è la distanza tra le bande, maggiore è la volatilità.
Identificazione di zone di supporto e resistenza dinamiche.
Rilevamento di eccessi di mercato: un prezzo che tocca la banda superiore o inferiore può indicare un eccesso temporaneo.
Anticipazione di inversioni o consolidamenti: un restringimento delle bande spesso segnala un imminente aumento della volatilità.
Perché il timeframe a 2 ore è così ampiamente utilizzato e rilevante?
Il timeframe a 2 ore (H2) è particolarmente apprezzato da molti trader per diversi motivi:
Perfetto equilibrio tra rumore e rilevanza: il timeframe H2 offre un compromesso tra timeframe molto brevi (spesso troppo rumorosi, che generano molti falsi segnali) e timeframe lunghi (più lenti a reagire). Questo consente di catturare movimenti significativi senza essere sopraffatti da piccole fluttuazioni.
Adatto per lo swing trading e il trading intraday: questo timeframe consente di mantenere una posizione per diverse ore o giorni mantenendo una buona reattività per sfruttare i trend intermedi.
Interpretazione più chiara dei pattern grafici: i pattern tecnici (triangoli, doppi massimi, onde di Wolfe, ecc.) sono spesso più chiari e affidabili sul timeframe H2 rispetto ai timeframe più brevi, facilitando il processo decisionale.
Meno stress, migliore gestione del tempo: sul timeframe H2, il monitoraggio costante dello schermo non è necessario. Un monitoraggio ogni due ore è sufficiente, ideale per i trader attivi che non vogliono dipendere dal mercato.
Rilevanza statistica: numerosi backtest dimostrano che i segnali tecnici (come quelli delle Bande di Bollinger) sono più robusti e meno soggetti a falsi segnali su questo timeframe intermedio.
In sintesi, il timeframe di 2 ore è spesso considerato "eccezionale" perché combina la precisione del trading intraday con l'affidabilità dello swing trading, fornendo segnali superiori per la maggior parte delle strategie tecniche, in particolare quelle che utilizzano le Bande di Bollinger.
In sintesi: le Bande di Bollinger misurano la volatilità e aiutano a identificare aree di ipercomprato/ipervenduto o potenziali inversioni di tendenza.
L'intervallo di tempo di 2 ore è molto apprezzato perché filtra il rumore di mercato pur rimanendo sufficientemente reattivo, il che lo rende particolarmente utile per l'analisi tecnica e il processo decisionale di trading.
Fattori fondamentali chiave S&P 500 estate 2025L’estate 2025 si caratterizza per un insieme di fattori macroeconomici e microeconomici che plasmeranno la traiettoria del mercato azionario statunitense. Mentre l’S&P 500 si muove vicino ai massimi storici e presenta una valutazione paragonabile a quella di fine 2021, la solidità della dinamica rialzista dipenderà dalla combinazione di diverse variabili essenziali. Comprendere questi fondamentali è cruciale per cogliere il potenziale e i rischi che attendono gli investitori nei prossimi mesi.
1) La guerra commerciale e la diplomazia economica, principale fonte di incertezza
La questione commerciale rimane l’argomento più imprevedibile a inizio estate. La scadenza del 9 luglio, data limite per la conclusione o il fallimento dei negoziati tariffari, cristallizza le tensioni tra gli Stati Uniti e i loro principali partner. La prospettiva di una nuova ondata di dazi potrebbe incidere direttamente sui costi di produzione, sull’inflazione e sulla fiducia delle imprese. La diplomazia commerciale è quindi la variabile più suscettibile di provocare scatti di volatilità e rimettere in discussione le aspettative positive sulla crescita degli utili. Se verranno firmati accordi commerciali, ciò potrebbe sostenere la tendenza rialzista dell’S&P 500.
2) La politica fiscale americana: il “One Big, Beautiful Bill”
Il grande progetto fiscale dell’amministrazione Trump costituisce un altro nodo cruciale. Questa legge prevede la proroga dei tagli fiscali avviati nel 2017 e un notevole innalzamento del tetto del debito pubblico fino a 5.000 miliardi di dollari. Se queste misure sostengono potenzialmente i consumi e gli investimenti privati, il loro impatto a medio termine sulle finanze pubbliche è incerto. La vera sfida per il mercato azionario è valutare se queste decisioni porteranno a un’impennata dei rendimenti obbligazionari USA di lungo termine. Un aumento dei rendimenti del Tesoro aggraverebbe il costo di finanziamento delle imprese e metterebbe sotto pressione i multipli di valutazione già elevati. Al contrario, se i tassi resteranno contenuti, la dinamica rialzista potrebbe proseguire.
3) L’inflazione e la politica monetaria della Fed: un equilibrio delicato
L’andamento dell’inflazione, in particolare dell’indice PCE, sarà un determinante chiave. L’inflazione statunitense si colloca attualmente leggermente al di sotto dell’obiettivo della Fed. Diverse componenti, soprattutto i servizi (quasi due terzi del paniere PCE), mostrano una certa stabilità. I rischi inflazionistici derivano piuttosto dai beni, specie in caso di riaccendersi delle tensioni commerciali. Il petrolio, che pesa direttamente e indirettamente circa l’11% del PCE, per ora non segnala allarmi, grazie a un contesto geopolitico più disteso. Anche immobiliare e sanità offrono indicatori rassicuranti. In questo contesto, la Federal Reserve adotta un approccio prudente: mentre altre grandi banche centrali occidentali si avvicinano a un tasso neutro, la Fed temporeggia e condiziona la svolta monetaria alla chiarezza sulle tariffe doganali e sui comportamenti delle imprese.
Il calendario dei tagli dei tassi è uno dei punti di tensione più rilevanti. Secondo i segnali recenti, un primo taglio potrebbe arrivare già a settembre. Tuttavia, membri influenti del FOMC nominati dall’amministrazione Trump spingono per un allentamento più precoce. La pressione politica è forte: Trump invoca riduzioni immediate, ma il presidente Powell mantiene il controllo dell’agenda, cercando di preservare il consenso interno.
4) Il mercato del lavoro e la probabilità di recessione
La situazione occupazionale negli Stati Uniti è un indicatore anticipatore del ciclo economico. Le richieste settimanali di disoccupazione e il tasso di disoccupazione aggregato sono monitorati con attenzione. Storicamente, un rialzo significativo della disoccupazione segnala che il rallentamento economico è già iniziato. Al momento, il mercato del lavoro è resiliente, ma un qualsiasi deterioramento potrebbe modificare lo scenario centrale degli investitori e rafforzare le aspettative di recessione. Questo rischio rappresenta uno dei principali freni all’ottimismo, a meno che non acceleri il calendario di taglio dei tassi.
5) Risultati del secondo trimestre e prospettive sugli utili
La stagione delle pubblicazioni del secondo trimestre ha un’importanza particolare. Le imprese americane devono dimostrare di saper generare una crescita degli utili conforme alle attese, nonostante i multipli di valutazione elevati. Mantenere prezzi elevati sull’S&P 500 richiede una crescita robusta dei profitti e previsioni fiduciose da parte del management. In caso contrario, il rischio di una correzione sarebbe elevato, considerando che il mercato ha già incorporato molti fattori positivi. La debolezza del dollaro e del prezzo del petrolio, insieme alla dinamica dell’IA, potrebbero riservare sorprese positive.
6) La geopolitica e il petrolio, potenziali fonti di volatilità
Infine, la geopolitica globale resta una variabile di secondo piano che potrebbe improvvisamente diventare prioritaria. Un deterioramento rapido della situazione internazionale, soprattutto in Medio Oriente o nel Mar Cinese, potrebbe colpire i flussi commerciali e i prezzi del petrolio, alimentando un ritorno dell’inflazione e della volatilità finanziaria.
Conclusione :
L’estate 2025 si profila come un periodo di transizione strategica per il mercato azionario statunitense. Tra diplomazia commerciale, politica fiscale, inflazione, traiettoria dei tassi e dinamica degli utili, gli investitori dovranno fare i conti con un accumulo di incertezze. Se queste si dissolveranno progressivamente, la tendenza rialzista potrà continuare. Al contrario, una combinazione di shock geopolitico, ripresa dell’inflazione e stallo politico sul bilancio federale potrebbe indebolire il rally in corso.
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Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
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Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
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Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
FED, possibile taglio dei tassi il 30 luglio? In vista della riunione della Federal Reserve (FED) del 30 luglio, i mercati stanno esaminando ogni minimo segnale che possa indicare un cambiamento nella politica monetaria. Anche se un taglio dei tassi sembra improbabile nel breve termine, non può essere escluso del tutto. Nonostante la posizione ferma del presidente Jerome Powell, alcuni membri influenti del Comitato di politica monetaria (FOMC) stanno spingendo attivamente per un allentamento monetario quest'estate.
1) Jerome Powell non è l'unico decisore del FOMC e ci sono pressioni per un taglio dei tassi a luglio
Jerome Powell sta adottando una posizione molto cauta, subordinando qualsiasi allentamento monetario a una chiara convergenza verso l'obiettivo del 2% di inflazione. La sua principale preoccupazione è l'impatto potenzialmente inflazionistico dei dazi attualmente in fase di negoziazione. Tuttavia, Powell non ha potere assoluto. Il FOMC ha 12 elettori, tra cui 7 governatori permanenti, il presidente della Fed di New York e 4 presidenti di banche regionali a rotazione. Sebbene ogni voto abbia lo stesso valore, il Presidente plasma in larga misura l'agenda e guida le discussioni.
Alcuni membri, come Michelle Bowman e Christopher Waller, nominati sotto la presidenza Trump, spingono per un taglio già a luglio. Il sostegno implicito di Donald Trump a questa opzione aggiunge pressione politica, anche se la sua influenza diretta è limitata.
Di seguito una tabella che mostra l'attuale equilibrio di potere tra i membri votanti del FOMC.
2) Ci sarà un taglio dei tassi il 30 luglio se e solo se il tasso di disoccupazione diventerà preoccupante
Sul fronte dei fondamentali, l'inflazione misurata dall'indice PCE, il parametro di riferimento della Fed, rimane leggermente al di sopra dell'obiettivo, ma diverse componenti chiave stanno mostrando segni di normalizzazione. Il petrolio, che rappresenta circa l'11% del paniere, non mostra segnali tecnici allarmanti grazie al rasserenamento della situazione geopolitica in Medio Oriente. Il settore immobiliare e la spesa sanitaria, anch'essi fortemente ponderati, mostrano segnali positivi di continua disinflazione. Inoltre, le tariffe incidono solo marginalmente sui servizi, che rappresentano il 67% del PCE. Ciononostante, Powell rimane preoccupato per il rischio di una ripresa dell'inflazione esogena, soprattutto se la tariffa universale del 10% dovesse essere applicata a tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, con un impatto previsto sul PCE core compreso tra +0,2% e +0,3%.
I mercati prevedono un primo calo a settembre, ma non si può escludere una svolta a luglio se i dati sull'occupazione, in particolare il rapporto NFP del 3 luglio, mostreranno un netto indebolimento del mercato del lavoro.
3) L'indice S&P 500 avrà bisogno del perno della FED per risalire, visto che è tornato ai massimi storici
Sui mercati finanziari, un perno della FED sarebbe un catalizzatore rialzista decisivo, in particolare per le azioni statunitensi, il Bitcoin e altri asset ad alto beta. L'analisi tecnica dello S&P 500 mostra una configurazione tecnica favorevole dall'inizio di aprile, con un recupero a forma di V. Tuttavia, il mercato si trova ora a contatto con i suoi massimi storici e saranno necessari dei fondamentali molto positivi per prendere in considerazione un rialzo.
In sintesi, la decisione del 30 luglio dipenderà da un sottile compromesso tra pressioni politiche, dinamica dell'inflazione e salute del mercato del lavoro. Lo status quo rimane lo scenario centrale, ma è ipotizzabile un'inversione di tendenza nel caso di un netto peggioramento dei dati macroeconomici, di buoni dati sull'inflazione o di sorprese positive nella diplomazia commerciale.
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Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
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L'importanza di Proteggere il proprio Capitale EmotivoCon l'ultimo video della giornata vorrei condividere una pillola relativa all'importanza della protezione del proprio capitale emotivo quando si parla di trading e di investimenti.
Perché a volte rinuncio a titoli con alto potenziale di crescita, preferendo asset con minore volatilità e con rendimenti inferiori?
Scopriamolo insieme nel video di oggi.
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Quando la price action e i volumi anticipano eventi geopoliticiBuon martedi 24 Giugno e bentornati sul canale.
Un video questo che non vuole essere, a differenza degli altri, una disamina tecnica sul prezzo del greggio, ma che vuole essere semplicemente una condivisione libera di pensieri relativamente a come una lettura attenta della price action e dei volumi di un asset possa aiutarci ad anticipare addirittura eventi geopolitici di rilevanza storica, come quello che è successo tra Israele, Iran e USA nel giro di appena 12 giorni.
Spero che il contributo sia gradito e vi auguro una buona serata
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TRADING - GUIDA ESSENZIALE PER PRINCIPIANTICome Iniziare a Fare Trading:
In questo video, ti guiderò attraverso i passaggi fondamentali per approcciare il mondo del trading. L'obiettivo è fornirti le basi necessarie per operare sui mercati finanziari, enfatizzando l'importanza di un mindset disciplinato e del rispetto delle regole.
Nel trading, la psicologia gioca un ruolo cruciale. Spesso, la mente può indurci a commettere errori disastrosi, anche quando la gestione dei trade potrebbe essere semplice e profittevole. Come dimostrano le statistiche, un comportamento disciplinato nel lungo periodo è la chiave per la profittabilità.
Gestione del Rischio e Esempi Pratici
Nel video, ti mostrerò con esempi pratici come gestire il rischio attraverso lo stop loss e come definire e perseguire i target di profitto. Approfondiremo anche le migliori strategie di comportamento durante lo svolgimento di un trade.
L'Importanza del Conto Demo e della Consapevolezza
Per iniziare, è essenziale fare pratica con un conto demo. Questo ti permetterà di acquisire piena consapevolezza delle tue azioni, familiarizzare con la piattaforma e sviluppare la pazienza necessaria per attendere che il prezzo si muova a tuo favore.
Ricorda sempre che l'unica certezza nel trading è la potenziale perdita. Per questo motivo, la gestione del rischio è l'unico elemento che puoi controllare pienamente. È fondamentale tagliare le perdite rapidamente e, al contrario, lasciare correre i profitti. Questa è la regola d'oro per un trading efficace.
Spero che questo video possa essere un punto di partenza utile per chiunque desideri intraprendere lo studio dei mercati finanziari.
Grazie e un saluto a tutti.
Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Come cambierebbe il tuo trading se usassi meglio gli ordini?Nell’articolo educativo di questa settimana, andremo a parlare degli ordini che vengono usati nel trading e che sono di vitale importanza nella strategia di ogni trader.
Come sappiamo, quando si opera sui mercati finanziari, una delle regole d’oro è tenere sotto controllo il rischio. E per farlo in modo efficace, ci sono alcuni strumenti che ogni trader – principiante o esperto – dovrebbe conoscere: ordini limit, stop, stop limit, take profit e trailing stop . Sembrano termini complicati, ma una volta capiti, diventano alleati preziosi per investire in modo intelligente e soprattutto fare in modo di adattarli al meglio alla propria strategia.
Andiamo con ordine e partiamo dagli ordini limit, che servono a comprare o vendere un asset solo quando raggiunge un prezzo che decidi tu. Sono come dei comandamenti che dai al tuo account e non appena il prezzo arriva lì, scatta l’ordine. Ne esistono di due tipi:
Buy limit : vuoi comprare un asset, ma solo se il prezzo scende fino a un certo livello (o inferiore). Lo si imposta solo il prezzo si pensa che possa scendere in una zona in cui successivamente potrà avere una risalita.
Sell limit: vuoi vendere solo se il prezzo sale fino a un certo punto. Utile se pensi che, da lì in poi, il prezzo potrebbe scendere.
Gli ordini limit ti permettono di entrare o uscire dal mercato in modo preciso anche sulla base di quella che è stata l’analisi attraverso una propria strategia, evitando decisioni impulsive o basate sull’ansia del momento.
Diversi dagli ordini limit, gli ordini stop entrano in azione quando il prezzo supera una certa soglia, perché ti aspetti che da quel punto in poi il trend si rafforzi, per questo possiamo distinguere:
Buy stop: acquisti solo se il prezzo sale oltre una certa soglia. Vuoi cavalcare l’onda dell’aumento.
Sell stop: vendi se il prezzo scende sotto un determinato livello, ci si aspetta continui la sua discesa.
Questi ordini sono utilissimi quando si vuole seguire la forza del mercato, anziché anticiparla. Ti permettono di entrare dopo che un certo segnale si è già confermato.
Perchè gli ordini STOP LOSS e TAKE PROFIT sono importanti?
Quando si ha una posizione aperta, ci sono due strumenti che aiutano a gestirla senza dover stare sempre davanti al monitor:
Take Profit: chiude automaticamente la posizione quando il prezzo raggiunge un obiettivo favorevole. Si tratta dell’obiettivo di prezzo derivante da una propria analisi di mercato e a cui si vuole incassare i profitti prima che il trend si inverta.
Stop Loss: fa esattamente l’opposto, chiudendo la posizione se il prezzo va troppo nella direzione sbagliata. Serve a limitare le perdite ed evitare danni peggiori ed è un ottimo strumento per la gestione del rischio.
Entrambi funzionano in modo automatico e ti proteggono nei momenti in cui succede qualcosa di inaspettato sul mercato. Sono fondamentali nella gestione del rischio, soprattutto in periodi di alta volatilità.
Un’evoluzione dello stop loss è il trailing stop, che segue l’andamento favorevole del prezzo, mantenendo una distanza fissa. Se il prezzo sale, anche lo stop si alza, proteggendo i profitti in automatico. Ma se il prezzo inverte, lo stop resta fermo e chiude la posizione se necessario.
In pratica, è uno stop intelligente: ti lascia spazio per guadagnare, ma interviene subito se la situazione si gira contro di te. Puoi impostare questi ordini direttamente dalla tua piattaforma di trading. In genere basta cliccare sulla posizione aperta o sull’ordine in sospeso e scegliere se inserire un limit, uno stop, o entrambi. È anche possibile preimpostarli quando crei un ordine nuovo, in modo da avere già tutto sotto controllo fin dall’inizio.
Quali sono i rischi?
Ovviamente, questi strumenti non sono infallibili. Il rischio principale degli ordini stop limit è che potrebbero non essere eseguiti se il mercato si muove troppo velocemente, oppure se non ci sono abbastanza volumi per completare il tuo ordine (soprattutto se è grande). In quel caso, potresti rimanere “a metà”, con solo una parte dell’ordine eseguito e magari dover pagare più commissioni. Inoltre vi è il rischio che in caso di alta volitilità, il prezzo non rispetti lo stop loss impostato e potremmo rischiare di perdere piu denaro di quello previsto.
Però va detto che, con strumenti come i CFD, questi problemi tendono a presentarsi meno frequentemente, perché i broker spesso garantiscono maggiore liquidità e reattività.
Questo articolo è a puro scopo informativo e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Ogni trader deve eseguire le proprie analisi dato che il mercato dei CFD comporta come rischio la perdita di denaro.
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