BITCOIN E PTS41 HIBRID & PROFESSIONALbuonasera traders,
vi presento questo loop formativo e i miei indicatori.
essi, come punto di forza offrono un approccio quantitativo che permette molteplici vantaggi tutti da scoprire in un pdf dettagliato che sarò lieto di fornire a chi fosse interessato.
Eccellente e snello, qui associato ad un tool di autochannel, come venga identificato il momentum attuale, qui in d1:
qui in h1:
il punto di forza e valore aggiunto comprende la mescolanza di time frame e punteggi basati sugli indicatori più famosi.
una cosa che mi sento di sottolineare è il fatto che, operando con pts41 trademind il trader ha la possibilità di concentrarsi solo sul prezzo.
Pattern grafici
USD CAD, ANALISI IBRIDO/QUANTITATIVA
buon pomeriggio traders,
osserviamo loonie, in d1 parte alta canale e, a mio avviso, inizio respiro.
Pts41 only d1 (professional version) segnala uno strong buy che a mio avviso a breve potrebbe diventare un buy visto il probabile calo di volatilità.
h1 c'è un break long di un canale discendente con Pts41 ibrido che segnala un bel long, un long sano, come vedete il calo di volatilità è giunto al termine ma non c'è ancora espansione.
7,8 righe per inquadrare uno scenario? 7.
l'importanza del supporto Pts41 semplifica e permette di inquadrare il tutto con sistematica decisione e leggero anticipo, non dobbiamo prevedere ma seguire, con leggero anticipo.
conclusione operativa:
entrambi i Pts41, professional e ibrido segnalano forza buy ma non mi piace, non sono sicuro, d1 è su parte alta canale e credo stia creando una figura di respiro.
decisione operativa:
se h1 forma candela decisa con espansione volatilità, vistp che ha brekkato un canale e Pts41 passa in strong buy si puo cominciare ad entrare long con size media, visto la resistenza dinamica in d1.
la forza dell'ibrido normale, senza aiuti robotici, è da sempre l'intreccio che entrambi i tf si offrono come supporto reciproco:
esempio:
immaginiamo che h1 sia il sangue del d1, per capire la forza del d1 dobbiamo analizzare il suo sangue (h1)➡️ aiuto al d1 offerto da h1.
immaginiamo che h1 sia chiaramente in forza, deciso e in direzione, sangue sano; in questo caso d1 confermerà la sua salute➡️ aiuto all'h1 da d1.
non esiste regola che dica chi consultare prima o dopo, ma esiste una probabilità piu alta se intrecciamo questi input in modo sistematico, mi spiego:
-lettura Pts41 d1 e annotazioni iniziali minime personali (nasce nella mente il processo decisionale)
-lettura Pts41 h1 ibrido con annotazioni personali (caricamento mentale processo decisionale)
-Pts41 ibrido grazie all'intreccio di dati d1 e h1 offre un pullback rapido (creazione decisione)
come credevo Pts41 passa in strong buy, ma la candela non mi convince, ci sono comunque le condizioni per un long con size contenuta.
concludendo vi vorrei trasmettere, grazie all'ibrido Robot/Trader, un sistema che aiuti il vostro trading.
grtazie
AUD USD IBRIDO / QUANTITATIVO CON PTS41 TRADEMINDbuon pomeriggio,
intreccio formazione con un trade in atto, sperando di non violare nessuna regola di Tradingview.
l'idea è sempre quella di validare la forte teoria che un trade di successo deve scarnare al massimo la soggettività essendo supportata da un sistema quantitativo rivolto all'eccellenza.
osservando il grafico h1, spiego la mia motivazione sell, il rientro sell e il supporto ricevuto per mantenere tale visione anche in forte disappunto col pts41.
grazie per l'attenzione, nel video descrittivo tutti i dettagli.
AUD USD H1 CON SUPPORTO IBRIDO / QUANTITATIVObuonasera traders,
la mia ricerca continua del miglioramento mi spinge sempre in alto, in base all'esperienza vissuta (unica cosa che conta).
vi propongo questo approccio semi oggettivo in quanto, credo che un 15% sia sempre del treader, pura visione soggettiva.
vediamo in diretta questo trade sell supportato da script evoluti che indicano:
- compressione del prezzo
- espansione del prezzo con 2 step
- eccessi di prezzo
- tabella evoluta ibrida/quantitativa dei migliori e più usati indicatori comuni (in quanto ci si puo inventare di tutto ma c'è pochissimo "di nuovo sotto il sole")
il prezzo inutile negarlo si muove sempre in canali, questi script avanzati ci aiutano a confermare o invalidare la permanenza del prezzo in un canale, oppure la sua uscita temporanea di accumulazione prima di una ripartenza.
- permanenza nel canale
- temporaneo break del canale
- break del canale con inversione
lo screenshot vi descrive il tutto in modo chiaro, ho allegato annunci per farvi individuare al meglio le situazioni (cruciali) che accompagnano il prezzo AHIME' SEMPRE DOVE DEVE ANDARE.
il prezzo non sbaglia mai, si muove sempre con logiche millimetriche che un occhio umano non puo prevedere, ma individuare per tempo, con l'aiuto di un sistema meccanico che gli chiarifica la strada.
volatilità, compressione e raggruppamento quantitativo del prezzo vi possono spingere oltre le vostre performance adattando questi script ad ogni strategia voi usiate, che sia gann, trend line, forchette, pattern armonici, onde di Elliot etc etc.
conclusione:
questi sistemi vi permettono di navigare il mercato con più fiducia, rimanendo, uscendo o invertendo la nostra visione con eccellente tempestività; sono basati principalmente su principi oggettivi 80/85% e il restante su esperienza personale ridotta all'osso, appunto che un momento di espansione di volatilità è preceduto da un periodo di compressione e viceversa, questo il punto cardine del soggettivismo, anche qui scarnato al massimo per offrire meccanicità al processo decisionale.
grazie per l'attenzione.
MACD: Come sfruttarlo per individuare trend di mercato? Questa settimana, l’argomento che andremo a trattare per quanto riguarda la formazione sarà rivolto al Moving Average Convergence Divergence (MACD), strumento particolarmente utilizzato dai trader per l’analisi tecnica per identificare l’andamento di un asset in base alla propria direzionalità e la durata.
Questo avviene attraverso due medie mobili che hanno una lunghezza di periodo variabile; inoltre attraverso la differenza tra le due media mobili chiamata linea MACD e la media mobile esponenziale (EMA) che sarebbe la linea di Segnale, viene tracciato un istogramma che oscilla in base ai valori di questi due elementi ed è utilie in quanto ci da un’indicazione sul momentum di un determinato asset.
Andiamo ad analizzare i componenti pricipali del MACD
- Linea MACD: questo componente deriva dalla differenza tra la EMA a lungo termine con quella a breve termine. Solitamente, i valori utilizzati per quanto riguarda quella a lungo termine sono 26 periodi, mentre per quella a breve termine vengono utilizzati 12 periodi. Ovviamente questi valori sono quelli base, ma ogni trader è libero di decidere quali valori testare ed utilizzare per la propria strategia.
- Linea Segnale: questa è una EMA del MACD ed il trader sceglie il periodo di tempo da utilizzare come segnale. Solitamente il periodo base che viene utlizzato sono i 9 periodi.
- Per quanto l’istogramma , questo invece mette in risalto la differenza dei due elementi appena descritti, ovvero Linea MACD e Linea Segnale. L’utilità è proprio quella di avere un risalto visivo più facilitato, dato che viene preso come punto di riferimento un asse di valore 0 per definire la differenza positiva o negativi tra i due elementi.
Un trader utilizzando il MACD può ottenere tre diversi tipi di segnale ovvero l’incrocio della linea di segnale, incrocio della linea 0 dell’istogramma e la divergenza.
Andando ad analizzare della Linea Segnale, l’incrocio può avvenire al rialzo o al ribasso con la linea MACD, indicandoci diversi momentum di mercato. Dobbiamo tener presente che è importante la forza con cui avviene questo incrocio e la durata, dato che è cosa comune che questi indicatori possano fornire falsi segnali ai trader e portando di conseguenza un trader ad effettuare errate valutazioni.
L’incorcio rialzista avviene quando la linea MACD attraversa la linea Signal con un movimento a rialzo, come mostrato qui nell’esempio di AUDUSD che trovate su Pepperstone:
Mentre l’incrocio ribassista avviene quando la linea MACD attraversa la linea Signal con un movimento a ribasso, come mostrato nell’esempio qui di seguito:
L’ultimo incrocio da citare è quello della linea 0 dell’istogramma. Questo avviene quando la linea MACD diventa positiva non appena siamo al di sopra dello 0 e questo porta a darci un segnale rialzista, mentre negativo quando siamo al di sotto dello 0 e questo ci da un segnale ribassista.
Vogliamo sottolineare come ogni trader deve comunque testare l’utilizzo di questo indicatore in quanto, come potrebbe accadere, questo può fornire falsi segnali e portare il trader a mal interpretare un segnale d’entrata a mercato. Inoltre ogni segnale fornito in passato, non è detto che possa essere fornito allo stesso modo nel presente.
Divergenza nel MACD
Possiamo notare come anche nell’utilizzo del MACD possiamo riscontrare dei segnali di divergenza tra prezzo ed indicatore. Potremmo avere potenziali segnali da parte del prezzo che sono a rialzo, come ad esempio massimi crescenti, mentre il MACD potrebbe segnalarci dinamiche di incroci ribassisti da parte del MACD con la linea Segnale.
In questo caso l’ideal sarebbe avere qualche ulteriore indicatore che ci faccia capire effettivamente il momentum di mercato, o comunque saper aspettare le dovute conferme prima di dover entrare a mercato, dato che il mercato dei CFD è un mercato particolarmente volatile e può comportare il rischio di perdita di denaro da parte degli investitori.
CONCLUSIONI
Concludendo, possiamo dire che il MACD ci da modo di poter avere a disposizione due indicatori in uno in quanto aiuta il trader a vedere il momentum di mercato e quindi a capire la tendenza che sta assumendo in quel preciso momento un asset, che può essere sia valutario o materie prime o azionario, in quanto il MACD è versatile nel proprio utilizzo.
Ciò che consigliamo è di testare questo indicatore e cercare di individuare quando e in quali condizioni di mercato possa dare falsi segnali e cercare di sviluppare una strategia che faccia in modo di non dipendere totalmente da questo indicatore. Ogni trader deve avere le capacità necessarie di decidere indipendentemente dal segnale che viene fornito da un indicatore.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Bande di Bollinger: Strumento Potente o Trappola per Trader? Questa settimana, per quanto riguarda il post educativo, andremo a trattare uno degli strumenti più famosi ed utilizzati dai trader, ovvero le Bande di Bollinger.
Questo strumento viene prettamente usato per valutarne la volatilità di uno specifico asset che si sta tradando, oltre a capirne se si trova in una fase di ipercomprato o ipervenduto. La volatilità, come ben sappiamo è data dalla intensità con cui il prezzo di un titolo varia nel corso del tempo, più saranno le oscillazioni più quel titolo sarà volatile.
Le Bande di Bollinger vengono maggiormente utilizzate all’interno dell’analisi tecnica e sono composte da linee di tendenza o bande e da una media mobile semplice a 20 periodi (periodo più utilizzato dai trader). Le bande tracciano un range che varia in base al movimento dei prezzi, mentre la media mobile rappresenta il prezzo medio di un determinato asset in uno specifico periodo di tempo. Inoltre, questo strumento utilizza la deviazione standard, ovvero misura in che modo avviene la dispersione dei valori del prezzo rispetto alla sua media, quindi ci dice quanto affidabile è la media aritmetica.
All’aumentare della volatilità, queste bande tenderanno a distanziarsi tra loro in quanto vi è una maggiore dispersione del prezzo rispetto alla propria media, al contrario quando vi è bassa volatilità avremo delle bande che sono abbastanze vicine alla media mobile.
Come utilizzare le bande di Bollinger nel trading?
Questo oscillatore, ci fornisce in qualche modo dei parametri e di quanto il prezzo possa oscillare. I prezzi solitamente si trovano sempre all’interno delle bande, ma abbiamo i casi in cui il prezzo si avvicina alla banda superiore o addirittura la oltrepassa, entrando in una zona di ipercomprato che potrebbe portare il trader a valutare una vendita dell’asset. Al contrario quando il prezzo si avvicina verso la banda inferiore o addirittura la buca, si potrebbe valutare un acquisto da parte del trader. Vogliamo precisare che non basta un semplice oscillatore per valutare le entrate a mercato, ed è importante che ogni trader conosca al meglio la propria strategia e il rischio che ne deriva dal tradare i derivati su mercati che sono altamente volatili.
In queste due immagini possiamo notare come le bande allarghino in presenza di volatilità e si restringano nel caso in cui il prezzo sia in fase stazionaria.
Bassa Volatilità
Alta Volatilità
Possiamo applicare le bande di Bollinger nella Price Action?
Senza dubbio le bande di Bollinger ci permettono di avere un ulteriore supporto quando andiamo ad analizzare il prezzo di un determinato asset. Il fatto che questo oscillatore rilevi la volatilità e i suoi cambiamenti, può essere integrato con altri indicatori, come ad esempio una trendline o anche i volumi, in cui possiamo vedere come le zone in cui abbiamo bassa volatilità e che corrispondono a zone di accumulo, potremmo notare volumi in aumento.
Abbiamo comunque casi in cui questo oscillatore non ci fornisce segnali esatti. Come menzionato precedentemente, abbiamo detto che le bande di Bollinger potrebbero essere rotte al rialzo e quindi potrebbe tramutarsi in una potenziale operazione di vendita. Ma abbiamo casi in cui, il prezzo potrebbe comunque continuare a creare nuovi massimi ed andare a rompere nuovamente la banda superiore, come mostrato nell’esempio.
Questo avviene soprattutto quando abbiamo una forte tendenza di movimento, esso sia al rialzo o ribasso. Questo è uno dei motivi per il quale un trader non può fare affidamente ad un solo oscillatore o indicatore per la propria operatività. Ci sarebbe un rischio fin troppo elevato di avere falsi segnali e mettere in dubbio anche la propria strategia se basata solo su questi strumenti.
CONCLUSIONI:
Possiamo concludere dicendo che questo oscillatore ormai è presentare sul mercato da diversi anni ed è uno degli strumenti che viene maggiormanete utilizzato all’interno dell’analisi tecnica. Questo oscillatore, se utilizzato in modo corretto, possono fornire al trader una visione più dettagliata del mercato in quanto permettere di riconoscere i momenti in cui ci possono essere forti scosse di volatilità. Teniamo presente che comunque se viene fatto del backtesting, non è detto che l’utilizzo e il risultato dato in passato nell’utilizzo delle bande di Bollinger, possa riflettersi allo stesso modo in futuro. Sappiamo molto bene che i mercati si evolvono e quello che avveniva 10 anni fa sul mercato in termini di movimento del prezzo, potrebbe non avvenire tutt’oggi.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Il Triangolo Ascendente: la psicologia dietro questo patternBentornato sul canale con il terzo video della serie dedicata agli approfondimenti e ai tutorial, per cosi dire, relativi all'approccio tecnico ai mercati finanziari.
Nel video di oggi andremo a parlare di trangolo ascendenti: quando li troviamo, come vanno interpretati, come vanno analizzati.
Per farlo prenderemo tre titoli: Grab Holdings, Moncler ed EssilorLuxottica.
Sperando che il video sia di vostro interesse vi auguro una buona giornata e buon proseguimento di settimana
Come si forma una ping-bar DailyOgni candela daily, in particolari le "forme" più importanti (come le fullbody, pingbar, doji), hanno una struttura intraday estremamente particolare e precisa, che permette la formazione di questa candela.
Utilizzando il concetto del PO3 (Power of three), possiamo andare a comprendere quasi in maniera meccanica come possano formarsi questo tipo di candele sul timeframe daily.
Se non conosci il concetto, ti invito a leggere questa idea dove lo spiego nel dettaglio : .
Una pingbar (che sia rialzista o ribassista non importa) si forma con quattro movimenti macro molto precisi: apertura della candela, sbilanciamento (a ribasso o a rialzo in base alla direzione della candela), inversione e costruzione del massimo, chiusura.
Questi movimenti non sono casuali, e vengono effettuati su livelli di prezzo ben precisi, ma ancora più importante ad orari ben precisi .
Analizziamoli nel dettaglio:
Il primo movimento di sbilanciamento avverrà tendenzialmente durante Londra , quindi tra le 9:00 e le 11:00, le ore più volatili per questa sessione.
Tendenzialmente questo sbilanciamento della struttura, porta l'asset in una zona di prezzo importante, come un imbalance (a 1h/4h oppure 1D) in modo da poter ribilanciare la precedente struttura, oppure porta l'asset in questione sotto precedenti minimi/massimi, in modo da poter accumulare la liquidità necessaria per poter continuare il movimento macro.
Successivamente a questo movimento di sbilanciamento effettuato durante Londra, l'asset tendenzialmente inizierà a creare un'inversione, oppure un accumulo per costruire l'inversione, che inizierà durante l'apertura di New York; se l'asset inizia a lateralizzare, solitamente accumula tra le 11:00 e le 13:00, se invece inizia un movimento di inversione più forte, lo avvia all'apertura della pre New York (ovvero dalle 13:00 in avanti).
Una volta individuato il movimento di inversione, possiamo aspettarci che il resto della sessione di New York (dalle 13:00 fino alle 16:00) sarà di recupero dello sbilanciamento di Londra e successivamente di espansione.
Infine potremo trovare la costruzione del massimo di giornata, che tendenzialmente arriverà dopo le 16:00/17:00, ovvero uno degli ultimi orari interessanti per il mercato del forex, infatti da queste ore in avanti la volatilità inizierà a scendere significativamente, fino alla chiusura della candela daily.
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Esempio pratico della candela Daily del 13 gennaio 2025 (grafico a 15m):
Importante: nel grafico le fasce colorate sullo schermo indicano le sessioni:
- Fascia blu/azzurra -> Sessione di Londra (9:00 - 11:00)
- Fascia gialla -> Sessione di New York (13:00 - 16:00)
- Fascia rossa -> Chiusura sessione di Londra (16:00 - 18:00)
- Fascia grigia -> Sessione pomeridiana New York (19:00 - 22:00)
In questa struttura si possono vedere chiaramente tutti i movimenti precedentemente elencati:
Sbilanciamento e creazione del minimo giornaliero durante la sessione di Londra, lateralizzazione tra le 11:00 e le 13:00, avvio del reversal e il recupero del movimento di Londra all'apertura di New York tra le 13:00 e le 16:00, espansione e creazione del massimo di giornata dalle 16:00 in avanti (in questa struttura l'unico movimento "anomalo" è la forte espansione ad orari così insoliti, infatti è inusuale vedere espansioni così forti durante la sessione pomeridiana di New York, ovvero dalle 19:00 in avanti).
Ciò che muove realmente i mercati: la LIQUIDITÀTrendline, supporti, resistenze, medie mobili, indicatori vari... ogni inizio carriera di un trader si avvia con la credenza che questi strumenti possano essere ciò che realmente muove il prezzo di un asset, ma solo chi resiste alle difficoltà che questo lavoro porta, e chi ha realmente fame di comprendere le meccaniche che muovono realmente i mercati arriva alla conclusione che l'unico effettivo motivo per cui un asset si muove è la liquidità .
Ma partiamo dall'inizio:
Il mercati si definiscono a " somma 0 ", il che significa che per ogni compratore, sarà necessario un venditore e viceversa.
Questo significa che se voglio comprare (facendo un esempio estremamente banale) 2 unità di EUR/USD al prezzo 1.034$, avrò bisogno di qualcuno che mi venda questa 2 unità di EUR/USD a quel preciso prezzo. Se non ci fosse nessuno disposto a vendere quelle precise unità a quel preciso preso, il mio ordine non potrebbe essere eseguito.
Fino a qui tutto molto semplice e lineare... ma se iniziamo a ragionare su questo concetto su entità più importanti, con ordini decisamente più massivi da piazzare a mercato , la visione inizia a complicarsi.
Ipotizziamo infatti di essere un'entità importante, come un Hedge Fund o una banca, che deve costruire una posizione davvero grande (ricordiamo che nel mercato del forex giornalmente vengono scambiati più di 7 trilioni di dollari), ci diventa impossibile piazzare ordini a piacimento, in quanto non ci sarebbe la controparte necessaria (ovvero la liquidità).
Quindi come fa un'entità del genere a posizionare i propri ordini a mercato?
Semplificando molto il discorso, per un'entità del genere sarà impossibile posizionarsi ad un livello preciso con un solo ordine, in quanto non sarà presente abbastanza controparte per riempire tutti i suoi ordini, il che porta alla necessità di costruire una posizione su più livelli e soprattutto cercare e creare la controparte necessaria, prima di poter posizionare i propri ordini.
Dove viene cercata e creata questa liquidità?
La liquidità è ovviamente presente su ogni punto del mercato, ma ha zone sulla quale avviene una concentrazione maggiore di ordini, ovvero zone tecnicamente visibili a tutti , specialmente agli investitori retails, che sono quelli che nel 90% dei casi perde soldi a mercato.
È infatti di comune conoscenza dove gli investitori al dettaglio cercano posizionamenti, sia per le entrate, sia per gli ordini di uscita (stop loss e take profit). Basta infatti andare a guardare qualche corso base di trading su YouTube o su qualche altra fonte online per vedere come il posizionamento degli ordini sia molto simile in tutte le strategie, tendenzialmente sotto o sopra massimi o minimi di punti strutturali importanti.
Questi sono infatti i livelli che, dopo aver fatto posizionare tutti i retails, le grandi entità cercano di sbilanciare, in modo da attivare tutti gli ordini creati e poter fillare le loro enormi posizioni e dare infine il via al vero movimento del mercato.
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Tutti questi movimenti sono ripetitivi, avvengono ogni giorno, e tendenzialmente hanno anche orari molto precisi in cui avvengono il che permette, una volta compreso il vero meccanismo della liquidità, di creare edge basati proprio su questo concetto.
Grafico a Scala Aritmetica vs Logaritmica - Parte 2 (PLTR)Bentornati sul canale con la seconda parte del video tutorial relativo alla differenza tra grafici a scala aritmetica e grafici a scala logaritmica, prendendo come esempio la price action di Palantir.
Lo scopo di questo secondo video è di mostrare che impatto può avere sulla nostra operatività la scelta dell'una o dell'altra scala specialmente su orizzonti temporali medio-lunghi.
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Grafico a Scala Aritmetica vs Logaritmica - Parte 1Buona domenica e ben tornati sul mio canale con il primo di due video tutorial relativi all'identificazione di quelle che sono le principali differenze tra la scala aritmetica e quella logaritmica, specialmente in ottica di investimenti di medio-lungo periodo.
Nella seconda parte invece, vedremo come l'adozione di una scala logaritmica ci permette di operare in maniera più consapevole sui nostri asset, prendendo come riferimento Palantir Technologies a titolo d'esempio.
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Alpha Index Analisi del Trend e Prospettive di MercatoAlpha Index: Analisi del Trend e Prospettive di Mercato
1. Contesto di Mercato
L’Alpha Index rappresenta una combinazione dei tre principali benchmark del mercato azionario statunitense: il Dow Jones Industrial Average (DJI), il Nasdaq 100 (NDX) e l'S&P 500 (SPX). Questa combinazione fornisce una visione completa della performance del mercato, integrando i settori industriali, tecnologici e le aziende a maggiore capitalizzazione.
Attualmente, il mercato si trova in una fase rialzista con una chiusura recente a 44.306,98 e un massimo storico registrato a 45.017,58. Il contesto macroeconomico gioca un ruolo chiave nel determinare la direzione del mercato, con fattori come i tassi d'interesse della Fed, il tasso di inflazione e la disoccupazione che influenzano il sentiment degli investitori. La volatilità può aumentare in corrispondenza delle decisioni della banca centrale o di eventi geopolitici rilevanti.
2. Analisi del Trend
Trend primario: Il mercato è in un trend rialzista dal minimo di 18.216,74 nel 2020 fino ai massimi attuali di 45.017,58, mostrando una crescita significativa.
Trend secondario: Si osservano diverse fasi di rialzo intervallate da correzioni.
Ichimoku Cloud: Il prezzo è sopra la nuvola Ichimoku, il che indica una tendenza rialzista consolidata.
3. Movimenti di Prezzo e Cicli Temporali
Nel grafico si individuano cinque fasi principali di crescita con relative durate, basate sulle linee verdi verticali che indicano cicli di mercato:
Marzo 2020 - Settembre 2020 (0-17 settimane)
Crescita di 10.986,04 punti (+60,31%) in 22 settimane.
Settembre 2020 - Novembre 2021 (33-76 settimane)
Crescita di 10.838,41 punti (+41,45%) in 62 settimane.
Novembre 2021 - Giugno 2023 (76-129 settimane)
Crescita di 7.188,77 punti (+25,08%) in 22 settimane.
Giugno 2023 - Marzo 2024 (129-200 settimane)
Crescita di 7.750,27 punti (+23,97%) in 29 settimane.
Marzo 2024 - Febbraio 2025 (200-260 settimane)
Crescita di 7.053,43 punti (+18,56%) in 34 settimane.
Si nota una progressiva riduzione dell’ampiezza dei rialzi in termini percentuali, nonostante i punti guadagnati rimangano significativi. Questo può suggerire un indebolimento della spinta rialzista, rendendo necessario monitorare eventuali segnali di inversione.
Un altro aspetto chiave è la ripetizione dei cicli temporali con durate comprese tra 22 e 34 settimane, suggerendo una certa regolarità nei movimenti del mercato. L’osservazione di questi pattern può aiutare a prevedere le prossime fasi di prezzo.
4. Importanza del Ciclo di 260 Settimane
Attualmente, il mercato si trova a sole 4 settimane dalla chiusura del ciclo di 260 settimane, equivalente a un quinquennio esatto a partire dal minimo del Covid Crash di marzo 2020.
Questo rende il livello attuale particolarmente significativo dal punto di vista ciclico e temporale.
Importanza storica: Il completamento di un ciclo di 5 anni è spesso associato a potenziali inversioni o consolidamenti di prezzo.
Possibili scenari: Se il mercato interrompe il trend rialzista, la vicinanza al completamento del ciclo potrebbe aumentare il rischio di una correzione o di una forte fase ribassista.
Livelli chiave: Il massimo storico di 45.017,58 e il supporto attuale della nuvola Ichimoku saranno i punti di riferimento per determinare la prossima direzione del mercato.
Monitorare la chiusura del ciclo nelle prossime settimane sarà cruciale per identificare possibili segnali di probabile inversione del trend.
Strategie di Trading con Fibonacci: Ecco Cosa Devi SapereQuesta settimana, per quanto riguarda la parte educativa andremo a parlare di uno strumento usato dalla stragrande maggioranza dei trader non appena si approcciano al mondo dei mercati finanziari, ovvero l’indicatore di Fibonacci.
Fibonacci viene utilizzato all’interno di un’analisi di un grafico, per identificare quelli che possono essere livelli di prezzi chiave su cui ci si può aspettare una determinata reazione da parte del prezzo.
Brevemente, in matematica la sequenza di Fibonacci è data dai numeri che sono il risultato della somma dei due numeri precedenti. Ad esempio: 0,1,1,2,3,5,8,13 ecc.
I livelli di Fibonacci vengono applicati anche negli studi dei trend del prezzo affinchè si possa ottenere un certo tipo di previsione, ed è utilizzato soprattutto per tradare le valute, quindi parliamo di mercato forex.
Questo perché è stato osservato che il prezzo può reagire a determinati livelli di natura statistica e matematica. Tuttavia, non esiste alcuna garanzia di comportamento futuro del mercato. È fondamentale non basarsi su un solo indicatore per prendere decisioni di trading e avere una solida comprensione del mercato per gestire i rischi associati al trading, incluso il rischio di perdita del capitale
Quali sono i livelli chiave utilizzati all’interno dell’indicatore?
23.6%
38.2%
50%
61.8%
76.4%
Da notare che comunque il livello del 50% è stato inserito come livello che rappresenta una media dei prezzi che vengono presi in considerazione per il calcolo, ma difatti il 50% non fa parte del calcolo della sequenza di Fibonacci.
Il fine ultimo dell’utilizzo di questo strumento, è quello di cercare di semplificare quanto più possibile l’identificazione dei livelli di supporto e resistenza all’interno di un grafico, in modo tale da poter poi effettuare un’analisi puramente di movimento del prezzo (o price action).
Come vengono identificati i cosidetti “ritracciamenti di Fibonacci”?
Il ritracciamento viene individuato posizionando manualmente il punto 0% e il punto 100%, solitamente corrispondono ai punti in cui si è avuto origine del trend (0%) ed il punto in cui si è avuto l’ultimo massimo creato da quel trend (100%). Una volta che questi punti sono stati identificati, questi possono essere individuati come i nostri punti che fungeranno da supporto o resistenza, in base al trend in cui ci si trova.
Ogni trader potrà utilizzare l’indicatore di Fibonacci sulle nostre piattaforme, quali Metatrader, Ctrader e anche Tradingview.
Quali sono i livelli che vengono tenuti più importanti da parte dei trader nell’uso di Fibonacci?
Senza dubbio, un livello chiave è il 61.8%, in quanto ha una caratteristica molto interessante, ovvero se dividamo un numero per quello successivo all’interno della sequenza, otterremo sempre come risultato 61.8%.
Inoltre, un trader potrebbe impostare livelli che indicano possibili proiezioni del prezzo, ovvero livelli che potrebbe andare a toccare nella prosecuzione del trend; questi livelli sono il:
123,6%
138.2%
161.8%
Andando a vedere questo esempio sul grafico Daily di EURUSD che trovate sulla nostra piattaforma di Pepperstone, possiamo notare come lo 100% viene ancorato al punto in cui è partito il trend ribassista, mentre il 0% ci indica il minimo di riferimento (entrambi cerchiati in viola).
Possiamo notare come tracciando l’indicatore Fibonacci, il prezzo effettui in ritraccio e vada a toccare il 38.2%, uno dei punti di riferimento dell’indicatore, per poi continuare la sua discesa, andando a prendere pienamente uno dei punti di proiezioni indicati precedentemente.
Un altro esempio potrebbe essere tenendo in considerazione un trend rialzista. Andando a vedere il grafico di GBPUSD su Pepperstone, possiamo notare come il punto di ritraccio sia andato a combaciare in maniera precisa con il punto 61.8% di Fibonacci e da li abbia proseguito la sua corsa al rialzo.
Quest’analisi è puramente a scopo informativo e non rappresenta alcun consiglio finanziario. Teniamo a precisare che movimenti avvenuti in passato non sono sempre sinonimo che questi possano presentarsi anche in futuro. Ogni trader deve fare le dovute considerazioni e analisi in termini di investimenti e che tradare CFD comporta un rischio di perdita di denaro.
CONCLUSIONI
Possiamo considerare l’indicatore di Fibonacci come uno strumento che potrebbe essere utile per chi comincia ad analizzare un grafico e lo studio della propria strategia. Senza dubbio questo strumento non è sufficiente per un’analisi completa. Senza dubbio possiamo dire che Fibonacci sia uno strumento versatile e potrebbe essere particolarmente utile per individuare livello di possibili prese di profitti o punti in cui dover uscire dal mercato nel caso in cui la posizione ci va contro. Resta comunque uno degli strumenti più affascinanti usati nel mercato della finanza.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Analisi e considerazione sulla correlazione tecnica tra titoliBuon venerdì e bentornati sul canale. nell'analisi di oggi vorrei mostrare come esistano delle correlazioni evidenti e di interessante rilevanza nella price action e nelle strutture di prezzo di diversi titoli, specialmente se appartenenti allo stesso comparto.
Spero che il video sia stato utile e se cosi fosse vi invito ad iscrivervi al canale!
Buon venerdi e buon week end a tutta la Community di TradingView
PO3 - "POWER OF THREE" - Come si forma una candelaIl concetto PO3 è stato uno dei concetti più importanti nel mio percorso di formazione, che non solo mi ha aiutato a comprendere con molta più chiarezza i movimenti di prezzo e le candele stesse, ma mi ha anche aiutato a sviluppare edge statistici con probabilità di successo molto più elevati e con potenzialità (a livello di rendimenti) molto più elevati.
Come si forma una candela?
Quando osserviamo una candela possiamo notare immediatamente 4 dati di fondamentale importanza: apertura, chiusura, massimo e minimo.
È importante però notare che questi punti nelle candele non vengono creati con un'ordine casuale, ma con un'ordine ben preciso .
Per esempio, in una classica candela rialzista (per esempio una full body) dopo l'apertura, avremo sicuramente la costruzione del minimo, per poi iniziare l'espansione a rialzo, creare il massimo della candela ed infine chiudere la candela ad un livello leggermente inferiore; lo stesso all'inverso per una candela ribassista.
Questo concetto, ci fa comprendere innanzitutto l'importanza del tempo: è infatti fondamentale comprendere quando una chiusura di una candela importante sta avvenendo (come ad esempio una candela ad 1h o 4h per i trader intraday, oppure una candela a 5m/15m minuti per uno scalper) per comprendere quale sarà la direzionalità di breve periodo per la prossima candela.
In più, avendo un bias concreto e corretto, ci permette di avere una notevole tranquillità emotiva nel cercare un movimento contro-direzionale.
Esempio di una candela Daily:
Uno dei maggiori utilizzi di questo concetto lo si ha osservando la candela Daily, una delle candele più importanti per la determinazione del bias nel day trading.
Se ci aspettiamo una giornata rialzista, vedere durante la prima parte della giornata un movimento ribassista, magari un movimento che va a sbilanciare una struttura, oppure ribilanciare un imbalance, ci darà l'opportunità di cercare proprio durante questi movimenti contrari un'inversione, per posizionarci ai minimi di giornata, puntando all'espansione della candela daily.
Graficamente, possiamo osservare la creazione della candela Daily di EUR/USD del 21 gennaio 2025:
All'apertura della candela, la struttura si presenta così:
Possiamo subito osservare che il punto migliore per cercare un reversal sarà alla presa dei minimi liquidi, in confluenza con l'imbalance a 4h.
Successivamente la sessione di Londra inizia a sbilanciare il prezzo a ribasso, andando a manipolare i minimi e reagendo sull'FVG a 4h.
Durante queste reazioni sull'FVG a 4h si potevano iniziare a cercare posizionamenti long, osservando le strutture a basso timeframe.
Durante la sessione di New York possiamo invece osservare la distribuzione della giornata, con un forte movimento rialzista che porta l'asset a prendere i massimi della giornata precedente:
Per poi, durante le ultime ore della tarda sessione di New York, costruire il massimo, e correggere leggermente, per chiudere la giornata a prezzi leggermente inferiori:
Costruendo un perfetto movimento PO3, come mostrato nel primo esempio:
_____________________________________________________________________________
Questo concetto una volta compreso realmente ed avendone fatta esperienza, sarà uno strumento incredibile durante il proprio trading.
È importante ricordare che questo tipo di concetto, basandosi sulla formazione delle candele, è frattale , ed è quindi utilizzabile su qualsiasi tipo di candela a qualsiasi timeframe, basta ovviamente contestualizzare ogni volta in che contesto ci si trova, e quindi che tipo di candela ci si aspetta.
EURUSD H4buonasera,
senza previsioni di prezzo (per ora) vi spiego la mia tecnica di trading che mischia soggettività all'oggettività. credo infatti che il valore aggiunto da un trader vincente ad un trader perdente sia la capacità di disegno, ma credo anche che la bara del trading sia il soggettivismo.
infatti, per mia esperienza personale solo il giusto equilibrio tra "mente e robot" porti al successo.
per intenderci, io NON SONO UN TRADER PROBABILISTICO, ovvero chi fa 10 piccoli errori e 2 operazioni giuste ed è in profitto. io punto sempre all'eccellenza della mia media personale e ad ogni stop o errore faccio seguire imponenti backtest sull'avvenuto.
in questo video inizio a spiegarvi il mio trading system attuale che è il frutto di 10 anni di mercato finanziario.
il tutto si svolgerà con assoluta trasparenza operativa e spiegazioni dettagliate.
grazie e buon trading a tutti.
Trump e il Dollaro: Debolezza o Inflazione?Nonostante molti analisti sostengano che le politiche economiche di Trump possano portare a inflazione, l'ex presidente ha ribadito più volte la sua preferenza per un dollaro debole. Guardando al suo precedente mandato, il dollaro si è effettivamente mostrato debole, in netto contrasto con le previsioni di un rafforzamento.
-Inflazione e dazi ridimensionati:
Contrariamente alle aspettative, Trump ha già ridimensionato il valore dei dazi, mitigando uno dei principali fattori che potrebbero generare inflazione sia negli Stati Uniti che a livello globale.
Questa mossa potrebbe alleviare le pressioni inflazionistiche, mantenendo un equilibrio nei prezzi.
-Preferenza per un dollaro debole:
Un dollaro debole favorisce l'export americano, rendendo i prodotti statunitensi più competitivi a livello globale, un pilastro centrale della politica economica di Trump.
AMD Cycle-Uno tra i concetti che più ha svoltato il mio tradingL'AMD Cycle consiste in uno dei "pattern" che personalmente preferisco tradare e che una volta compreso per davvero, ha realmente cambiato il mio modo di fare trading.
L'AMD Cycle consiste in tre semplici fasi di mercato:
1) Accumulazione:
Il mercato inizia ad accumulare liquidità (buy side e sell side) iniziando a lateralizzare in un range più o meno definito (spesso queste giornate possono presentarsi prima di giornate dove vengono rilasciate news macro economiche importanti).
2) Manipolazione / sbilanciamento:
Il mercato inizia a sbilanciare l'accumulo fatto andando a "manipolare" una determinata side, per prendere la forza necessaria per andare a cacciare la liquidità opposta (se ho preso la sell side, punto alla buy side e viceversa).
Tendenzialmente questi sbilanciamenti creano il loro minimo/massimo in un punto strutturale importante, con un imbalance creato dalla gamba di espansione precedente (nell'esempio di EURUSD scelto in foto, si nota come il minimo della manipolazione sia posizionato all'interno di un FVG a 4h, in una zona di forte discount, ovvero sotto lo 0.7 di fibonacci).
3) Distribuzione:
Ora che il mercato ha sbilanciato l'accumulo e preso la liquidità necessaria (liquidità = benzina per poter muovere il prezzo), potrà ora trovare la forza di invertire, tendenzialmente con una discreta velocità, verso la side opposta dello sbilanciamento, nel caso dell'esempio long, permettendoci quindi di puntare ai massimi dell'accumulo, oppure a punti strutturali più alti, cercando una continuazione del trend.
Esempio di EURUSD sul 15m:
La semplicità di questo pattern è incredibile, ed esso si ripete costantemente nei mercati.
Come ogni concetto è frattale, quindi lo stesso trade preso su queste strutture ad 1h, può essere trovato su strutture più grandi, come il daily (dove ovviamente si costruirà alla stessa maniera, ma ci vorranno giorni perchè si completi), oppure su strutture più piccole, permettendo operazioni in scaling più veloci.
È importante notare che ovviamente gli sbilanciamenti debbano essere sempre opposti al bias delle strutture ad alto timeframe.
Come Usare il VWAP per Individuare Opportunità di Mercato? Questa settimana, per quanto riguarda la parte educativa, andremo ad affrontare uno degli indicatori più utilizzati in ambito trading, ovvero il VWAP (Volume Weighted Average Price).
Andremo a chiarire quale sia il ruolo del VWAP e di come possa offrire un’attenta lettura dei movimenti dei prezzi.
Quali sono i punti fondamentali per quanto riguarda questo indicatore?
1. Viene utilizzato per la grande maggioranza da traders intraday in quanto valuta il sentiment di mercato in base ai volumi, quindi lo consideriamo come indicatore di breve termine.
2. Fornisce al trader la modalità di identificare quali asset siano sopravvalutati o sottovalutati in zone ad alto scambi di volumi.
3. Il calcolo del VWAP avviene attraverso la combinazione dei volumi negoziati e l’azione del prezzo in un determinato momento di quel specifico asset tradabile.
4. Consente di identificare, attraverso determinati studi, zone possibili di prese di liquidità.
Come accennato, attraverso la combinazione del prezzo e dei volumi, il VWAP da modo di capire se ci sono zone ad alto scambi di volumi, oltre a darci indicazione sul prezzo se si trova in una zona di ipercomprato o ipervenduto. Spesso, all’interno di un grafico troviamo il VWAP accompagnato da bande superiori e bande inferiori.
Cosa ci indicano queste bande?
Calcolano le deviazioni standard e ci danno un’ipotetica indicazione su quali possano essere i livelli di supporto e resistenza del prezzo in un determinato timeframe, come mostrato nel grafico sotto di USDCHF in H1 che trovate su Pepperstone.
La linea rossa ci indica la banda superiore, mentre la linea verde indica la banda inferiore e la linea blu è il livello medio dei volumi. Nel caso in cui il prezzo superi la banda rossa, potremmo trovarci in un livello in cui vi è un forte movimento rialzista e quindi di un potenziale ipercomprato, quindi ci si potrebbe aspettare che avvenga un movimento ribassista che faccia rientrare il prezzo all’interno delle bande. Il ragionamento contrario avviene quando il prezzo va al di sotto della banda inferiore.
Queste sono solo nozioni a scopo informativo e non vogliono essere consigli di trading. Ogni trader deve studiare l’indicatore e valutare attentamente le entrate al mercato, in quanto movimento di prezzo avvenuti in passato non è detto che possano ripetersi allo stesso modo in futuro. Inoltre, ogni trader non deve basare la propria operatività sui segnali dati da un indicatore.
Come utilizzare il VWAP?
Il VWAP potrebbe essere impostato sull’ultimo movimento chiave che ha causato una rottura di un massimo o minimo precedente.
Come mostrato nel grafico di USDCHF, il VWAP è stato impostato sull’ultimo movimento rialzista che ha portato la rottura del massimo precedente. In questo modo possiamo monitorare le zone chiave del prezzo e in quali possibili zone possano avere dei breakout di liquidità.
Ovviamente non tutte le variazioni di prezzo sono delle opportunità di entrata a mercato, ed il VWAP fa da supporto all’analisi della strategia, evitando al trader di prendere delle decisioni che possono rivelarsi errate. In questi termini, questo indicatore potrebbe fungere da mitigatore del rischio che si assume nel trading, dando modo di operare quando ci sono le condizioni di volume necessari per poterlo fare.
Pro e contro del VWAP
Se parliamo dei pro di questo indicatore, possiamo senza dubbio dire che il VWAP viene utilizzato nel trading algoritmico in quanto aiuta i traders ad individuare delle zone in cui il prezzo sia ottimale per la vendita o per l’acquisto, sempre considerando il volume degli scambi. Il VWAP è inoltre uno strumento che viene utilizzato nell’azionario e non solo nel forex o indici, in quanto si possono facilmente individuare zone in cui è avvenuto un ampio acquisto di titoli azionari.
Al contrario, dobbiamo sottolineare che questo indicatore può comunque avere degli svantaggi, in quanto si tratta di uno strumento che può avere dei limiti in quanto si basa sull’andamento dei prezzi giornalieri e tiene in considerazione una considerevole mole di dati, causando ritardi di segnali. Motivo per cui, la maggior parte degli indicatori, usa il VWAP nel trading intraday.
Conclusioni:
Dopo quest’analisi possiamo dire che ogni trader può considerare il VWAP come un ottimo indicatore per le proprie analisi, ma come detto precedentemente, ogni trader non può fare affidamento su un singolo strumento, motivo per cui il VWAP deve essere studiato in ogni minimo particolare attraverso del backtesting e testarlo anche inserendo ulteriori indicatori. Inoltre ogni trader deve cercare di capire se il VWAP si adatta alla sua strategia e valutarne sempre il rischio.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Ichimoku: Come Interpretare il Mercato in 5 PassaggiPer quanto riguarda la parte educativa, questa settimana vogliamo parlare di un’indicatore per eccellenza, ovvero Ichimoku, considerato dalla maggior parte degli operatori, un indicatore completo che non ha bisogno dell’utilizzo di ulteriori indicatori.
È considerato completo in quanto composto da 5 elementi e permettono al trader o investitore, di effettuare un’analisi molto precisa del prezzo.
Vediamo più nel dettaglio da cosa è composto l’Ichimoku:
Partiamo col dire che la cosidetta “nuvola” di Ichimoku permette di individuare la possibilie direzione futura del prezzo attraverso l’analisi del prezzo dei periodi precedenti, utilizzando 5 medie mobili che ci danno i possibili segnali di acquisto o di vendita.
Le 5 medie mobili sono:
1. Tenkan-sen: calcolata tenendo presente la media fra massimi e minimi dei 9 periodi precedenti e la possiamo paragonare ad una media mobile di breve periodo in quanto segue molto da vicino il prezzo corrente.
2. Kijun-sen: è chiamata anche “linea standard” viene calcolato nello stesso modo della Tenkan-sen ma tenendo in considerazione un periodo di 26 periodi.
Queste due linee e la loro inclinazione ci forniscono una visione sull’attuale momentum del prezzo.
La caratteristica di questo indicatore è senza dubbio la nuvola di Ichimoku in cui possiamo trovare due ulteriori linee:
3. Senkou Span A: è la media della Tekan-sen e Kijun-sen con una media di 26 periodi.
4. Senkou Span B: è calcolata sulla base di 52 periodi e si calcola dividendo per 2 la media di massimi e minimi, ottenuto il risultato questo viene riportato sulla base di 26 periodi.
Lo spazio che viene a crearsi tra queste due medie, chiamto Kumo forma la cosidetta Nuvola di Ichimoku.
5. Chikou Span: chiamata anche “linea di ritardo” ci mostra l’attuale prezzo ma con una tracciatura di 26 periodi.
Funzionamento dell’Ichimoku:
Per poter utilizzare al meglio questo indicatore, dobbiamo prima di tutto capire al meglio il movimento dettato dalle 5 medie e come mai la nuvola Kumo assume un colore diverso a seconda dell’andamento del prezzo.
Nel caso in cui la nuvola si tinge di verde, ci indica che il trend molto probabilmente sará rialzista; al contrario se si tinge di rosso assumerà un andamento ribassista. Ovviamente questa indicazione non ci da alcuna certezza che il prezzo segua quello che viene indicato da Ichimoku, difatti bisogna effettuare sempre e comunque un’analisi e calcolare il rischio. Inoltre dinamiche avvenute in passato non sempre si ripetono in futuro.
Possibile entrata rialzista: potremmo considerare un’entrata in buy quando il prezzo attraversa dal basso verso l’alto la linea Tenkan-sen.
Possibile entrata ribassista: al contrario possiamo considerare un’entrata in sell quando la attraversa dall’alto verso il basso.
Specifichiamo inoltre che la media Tenkan-sen e Kijun-sen rappresentano il presente, al contrario delle linee Senkou Span che rappresentano entrambe il movimento futuro del mercato e sono nello specifico le linee che delimitano la nuvola di Ichimoku.
Quindi avremo due ipotesi:
- Se la Senkoun Span A si trova al di sopra della Senkoun Span B, la nuvola di Ichimoku si colorerà di verde indicandoci un potenziale trend rialzista.
- Se la Senkoun Span B si trova al di sopra della Senkoun Span A, la nuvola sarà di colore rosso, dandoci come segnale la formazione di un potenziale trend ribassista.
Inoltre, l’ampiezza della nuvola ci indica la volatilità sui mercati: una nuvola ampia ci indica che vi è ampia volatilitá sul mercato.
Ricordiamo che ogni trader deve contestualizzare l’uso dell’indicatore e non puó fare trading solamente attraverso i segnali di un indicatore, mettendo a rischio il proprio capitale.
Conclusioni:
L’utilizzo dell’indicatore Ichimoku risulta essere tuttavia abbastanza complesso per chi si approccia inizialmente al mondo del trading, per via dei diversi fattori che devono essere tenuti in considerazione.
Chi opera con Ichimoku considera inizialmente il punto in cui si trova il prezzo in quel momento rispetto alla nuvola, il colore della stessa, la posizione del prezzo rispetto alla linea di ritardo (Chikou Span) e gli incroci tra Tenkan-sen e Kijun-sen.
La valutazione di questi elementi e l’utilizzo fatto dopo vari studi e backtest, permette ai trader di rendere Ichimoku come unico indicatore da utilizzare a supporto delle proprie strategie.
Per un Trader si raccomanda di testare attraverso un conto demo, possibilitá che ti viene data da Pepperstone attraverso una moltitudine di piattaforme quali Metatrader 4, Metatrader 5, Ctrader e direttamente su TradingView. L’utilizzo di un conto demo, decisamente raccomandato, e lo studio approfondito di indicatori possono aiutare ad avere un miglior posizionamento sul mercato, in modo da avere entrate in un conto di trading più definite, ponendo maggiore attenzione all’uso dei take profit e degli stop loss. Dobbiamo comunque tenere presente che, nonostante l’utilizzo di determinati strumenti, il trader investirá su prodotti CFDs che sono, per loro natura, ad alto rischio, ponendo il trader in una posizione di possibile perdita di denaro in quanto nessuno strumento permette di garantire profitti o di eliminare il rischio in un investimento.
Ogni trader deve rischiare ció che puó permettersi di perdere e non può fare affidamento solo ed esclusivamente ai segnali dati da un indicatore.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
IL MIO LAYOUT CON SPIEGAZIONE DEI MIEI SETUPBuonasera a tutti i traders, e buon anno, spero abbiate passato bene le feste, ma ora si ricomincia, quindi tiriamo una linea e partiamo con la mia condivisione del mio layout per lo swing trading con tutti i miei indicatori e come sono configurati e come li applico.
Come dico nel video, non c'è un setup specifico, fisso, ma c'è una visione di mercato generale su cui posso vedere delle opportunità di trading ed gli indicatori tecnici mi danno una mano a capire i livelli in modo più chiaro. Per esempio se un trading system per funzionare da solo deve essere configurato, giusto, quindi quali sono i dati che andranno inseriti per far si che funzioni? esattamente quelli che utilizzano tutti i trader, cluster volumetrici, medie mobili, volumi, RSI ecc.. poi ognuno può inserire quelli che più preferisce. Comunque spiego tutto nel video, spero vi piaccia ma soprattutto che vi sia utile.
Buon Weekend grazie Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
ATR: Come Misurare la Volatilità del Mercato?L’Average True Range (ATR) è un indicatore presenti sulle maggiori piattaforme per poter fare trading come Metatrader 4, Metatrader 5, Tradingview e Ctrader.
Questo indicatore, creato da Welles Wilder, è frequentemente utilizzato dagli analisti finanziari inizialmente per analizzare le materie prime, successivamente è stato implementato anche nell’utilizzo per altri assets, quali Forex, indici e nel mercato azionario.
La particolarità di questo indicatore è che non fornisce dei segnali operativi, ma piuttosto fornisce al trader/investitore segnali per quanto riguarda la volatilità di uno specifico asset in un determinato range di tempo.
Come viene calcolato l’ATR?
Bisogna innanzitutto tenere in considerazione la differenza il massimo/minimo del periodo attuale e la chiusura del massimo/minimo precedente, oltre alla differenza tra il valore massimo e il valore minimo del periodo corrente.
Normalmente viene utilizzato con un’impostazione a 14 periodi, ma questo può essere modificato in base al timeframe utilizzato, difatti se operiamo con bassi timeframe potremmo prediligere un intervallo che va dai 3 ai 10 periodi, al contrario se si usasse una strategia Swing, potrebbero essere utilizzati periodi che vanno tra i 20 e i 40 giorni.
Come dobbiamo interpretare l’ATR?
Nel caso in cui ci troviamo un valore ATR elevato, ci troviamo dinanzi ad un periodo di elevata volatilità, ovvero in questo frangente i prezzi subiscono notevoli variazioni, mentre un valore piuttosto basso ci indica una fase di bassa volatilità e quindi una possibile fase di lateralizzazione o comunque poca liquidità a mercato, come si può notare nel grafico dell’Argento (XAGUSD su Pepperstone)
Notiamo come un basso ATR sia combaci con una notevole fase di lateralizzazione del prezzo, prima di proseguire al rialzo e notare come un notevole innalzamento del prezzo sia corrisposto ad un incremento del valore dell’ATR e quindi della volatilità sul mercato dell’Argento.
Vogliamo comunque far notare come movimenti che sono avvenuti in passato non siano garanzia che gli stessi possano avvenire anche in futuro. Bisogna sempre fare le dovute accortezze per cercare di mitigare il rischio quanto più possibile.
Detto questo, analizzando l’ATR possiamo individuare diverse fasi del mercato, come ad esempio:
- Fasi di mercato calmo in cui ci sono movimenti relativamente lenti in quanto caratterizzati da volumi piuttosto blandi
- Fasi di mercato volatili, in cui vi è un’altissima partecipazione a mercato da parte degli operatori economici.
Di conseguenza, possiamo anche identificare la liquidità a mercato, non direttamente con l’ATR ma attraverso un’analisi tra volatilità e volumi.
In cosa ci può essere d’aiuto l’ATR come indicatore?
Nel caso in cui abbiamo picchi di volatilità rilevati dall’ATR, l’utilizzo dello stop loss dovrebbe tenere in considerazione questi valori che vengono indicati dall’ATR. Come?
Utilizzare uno stop loss inferiore al valore dato dall’ATR, ci mette in una possibile condizione di vedere la nostra posizione andare con più probabilità in perdita, in quanto il prezzo si muove all’interno di quelle fluttuazioni
Guardando il grafico di sotto possiamo notare come il valore di 0.85 ci indichi che il prezzo possa fluttuare di 0.85 centesimi; quindi, ponendo uno stop al di sotto di questo valore ci pone in condizione di essere buttati fuori dal mercato.
Motivo per cui l’ideale sarebbe quello di impostare stop loss più ampi e con valori superiori a quelli indicati dall’ATR.
Da notare come non sempre i valori che ci vengono indicati dagli indicatori, vengano rispettati in quanto l’alta volatilità del mercato può provocare movimenti inaspettati, motivo per cui l’utilizzo di questo indicatore non dà alcuna certezza nella riuscita delle proprie operazioni di mercato.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Il Potere dello Stochastic OscillatorCos'è lo Stochastic Oscillator?
Lo Stochastic Oscillator è uno strumento di analisi tecnica utilizzato per misurare il momentum del prezzo, ovvero la velocità con cui il prezzo di un asset si muove in un determinato periodo di tempo.
Si basa su un concetto importante:
"I prezzi tendono a chiudere vicino ai massimi quando il mercato è in una fase rialzista e vicino ai minimi quando è in una fase ribassista".
È composto da due linee principali:
- La %K, la linea veloce che rappresenta il valore principale dell'oscillatore.
- La %D, la media mobile della %K, che funziona come linea di segnale.
Come possiamo leggere lo Stochastic Oscillator?
Range dell'oscillatore: Lo Stochastic oscilla sempre tra 0 e 100.
Sopra 80: Il mercato viene considerato in ipercomprato (ovvero possibile segnale di una correzione o ribasso).
Sotto 20: Il mercato è in ipervenduto (ovvero possibile segnale di un rimbalzo o rialzo).
Incroci delle linee:
- Quando la linea %K incrocia la %D dal basso verso l'alto (in zona ipervenduto), potrebbe segnalare un possibile acquisto.
- Quando la linea %K incrocia la %D dall'alto verso il basso (in zona ipercomprato), potrebbe segnalare una possibile vendita.
Cose da Tenere in considerazione:
Lo Stochastic Oscillator è più efficace in mercati laterali o con movimenti moderati.
In mercati con forte trend (rialzista o ribassista), può dare falsi segnali di inversione.
Per questo è bene usarlo in combo con altri indicatori per avere una chiarezza maggiore.
Questo non vuole essere un consiglio finanziario, ogni trader ed investitore deve fare le proprie valutazioni, in quanto questo indicatore non dà alcuna certezza di previsione del prezzo degli asset. Ricordiamo inoltre che le perfomance passate non sono indicatore di perfomance simili future.
Come utilizzare lo Stocastico a grafico?
Partiamo col dire che é importante che un trader abbia delle basi di analisi tecnica per poter utilizzare al meglio questo indicatore.
Come abbiamo detto in precedenza, solitamente un segnale di vendita ci viene dato quando l’oscillatore supera l’80 e poi ritorna al di sotto di esso.
Mentre un segnale di acquisto ci viene fornito quando l’oscillatore va al di sotto di 20 per poi tornarci al di sopra.
Divergenze di lettura
Cosa molto importante nello Stocastico sono le eventuali divergenze che possiamo notare tra il movimento del prezzo e il movimento dell’oscillatore.
Come possiamo notare all’interno dell’immagine, possiamo avere una cosidetta divergenza ribassista ed una divergenza rialzista.
Divergenza ribassista:
Questo avviene quando l’oscillatore non fornisce un nuovo massimo a differenza del prezzo che segna un nuovo massimo. Questo potrebbe fornirci una prova che questo fallimento dello stocastico nell’effettuare un nuovo massimo, si traduce in un indebolimento del trend momentaneo al rialzo
Divergenza rialzista:
Al contrario, in questo caso avremo un prezzo che effettua un nuovo minimo, ma l’oscillatore fallisce il raggiungimento anch’esso di un nuovo minimo, indicandoci appunto una possibile inversione del movimento. (o viceversa)
Senza dubbio questi non vogliono essere dei segnali operativi. Per questo motivo é necessario attende delle conferme di prezzo ed il trader non deve basarsi solamente sulle divergenze che fornisce l’oscillatore.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo dello Stocastico?
Normalmente, un trader si avvale dell’utilizzo dello stocastico per avere ulteriori conferme di analisi tecniche riguardo a potenziali conferme del trend o per eventuali punti di inversione.
Dal punto di vista dei vantaggi ci dice appunto quali possono essere punti in cui l’asset di riferimento si trova in una situazione di vendita o acquisti che sono vicini ad una fase di esaurimento e che potrebbe portare il trader a delle opportunità di entrata a mercato.
Le divergenze tra prezzo e oscillatore possono fornirci una possibile inversione di tendenza e può rappresentare un possibile punto a nostro favore nell’analisi del prezzo.
Inoltre può essere utilizzato su qualsiasi tipo di strumento e su diversi timeframe (dal minuto al mensile) rendendolo appunto frattale e adattabile alle diverse situazioni che offre il mercato.
Dal punto di vista degli svantaggi troviamo l’elevata sensibilità ai movimenti del prezzo, ovvero può generare più segnali nel caso di alta volatilità e quindi può esserci una difficile lettura dell’oscillatore e di conseguenza ci possono essere difficoltà nella scelta di entrata a mercato da parte del trader.
Ulteriore svantaggio sono i falsi segnali, ovvero trovarsi in una situazione di ipercomprato o ipervenduto non è sempre sinonimo di dover immediatamente vendere o acquistare.
Inoltre l’oscillatore puó presentare un ritardo di lettura a causa delle medie, dato che si basa su prezzi passati e quindi potrebbe non individuare nell’immediato un cambio di trend fin da principio.
Ogni trader deve tener presente che non puó basare la propria operativitá solo su un oscillatore, in quanto potrebbe comportare il rischio di affrontare delle perdite di denaro se questo non viene utilizzato nel modo piú accurato possibile. Inoltre é importante avere delle basi di Analisi Tecnica, saper conoscere il mercato e aver effettuato delle valutazioni prima di dover effettuare delle operazioni di trading.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
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