Il Triangolo Ascendente: la psicologia dietro questo patternBentornato sul canale con il terzo video della serie dedicata agli approfondimenti e ai tutorial, per cosi dire, relativi all'approccio tecnico ai mercati finanziari.
Nel video di oggi andremo a parlare di trangolo ascendenti: quando li troviamo, come vanno interpretati, come vanno analizzati.
Per farlo prenderemo tre titoli: Grab Holdings, Moncler ed EssilorLuxottica.
Sperando che il video sia di vostro interesse vi auguro una buona giornata e buon proseguimento di settimana
Pattern grafici
Come si forma una ping-bar DailyOgni candela daily, in particolari le "forme" più importanti (come le fullbody, pingbar, doji), hanno una struttura intraday estremamente particolare e precisa, che permette la formazione di questa candela.
Utilizzando il concetto del PO3 (Power of three), possiamo andare a comprendere quasi in maniera meccanica come possano formarsi questo tipo di candele sul timeframe daily.
Se non conosci il concetto, ti invito a leggere questa idea dove lo spiego nel dettaglio : .
Una pingbar (che sia rialzista o ribassista non importa) si forma con quattro movimenti macro molto precisi: apertura della candela, sbilanciamento (a ribasso o a rialzo in base alla direzione della candela), inversione e costruzione del massimo, chiusura.
Questi movimenti non sono casuali, e vengono effettuati su livelli di prezzo ben precisi, ma ancora più importante ad orari ben precisi .
Analizziamoli nel dettaglio:
Il primo movimento di sbilanciamento avverrà tendenzialmente durante Londra , quindi tra le 9:00 e le 11:00, le ore più volatili per questa sessione.
Tendenzialmente questo sbilanciamento della struttura, porta l'asset in una zona di prezzo importante, come un imbalance (a 1h/4h oppure 1D) in modo da poter ribilanciare la precedente struttura, oppure porta l'asset in questione sotto precedenti minimi/massimi, in modo da poter accumulare la liquidità necessaria per poter continuare il movimento macro.
Successivamente a questo movimento di sbilanciamento effettuato durante Londra, l'asset tendenzialmente inizierà a creare un'inversione, oppure un accumulo per costruire l'inversione, che inizierà durante l'apertura di New York; se l'asset inizia a lateralizzare, solitamente accumula tra le 11:00 e le 13:00, se invece inizia un movimento di inversione più forte, lo avvia all'apertura della pre New York (ovvero dalle 13:00 in avanti).
Una volta individuato il movimento di inversione, possiamo aspettarci che il resto della sessione di New York (dalle 13:00 fino alle 16:00) sarà di recupero dello sbilanciamento di Londra e successivamente di espansione.
Infine potremo trovare la costruzione del massimo di giornata, che tendenzialmente arriverà dopo le 16:00/17:00, ovvero uno degli ultimi orari interessanti per il mercato del forex, infatti da queste ore in avanti la volatilità inizierà a scendere significativamente, fino alla chiusura della candela daily.
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Esempio pratico della candela Daily del 13 gennaio 2025 (grafico a 15m):
Importante: nel grafico le fasce colorate sullo schermo indicano le sessioni:
- Fascia blu/azzurra -> Sessione di Londra (9:00 - 11:00)
- Fascia gialla -> Sessione di New York (13:00 - 16:00)
- Fascia rossa -> Chiusura sessione di Londra (16:00 - 18:00)
- Fascia grigia -> Sessione pomeridiana New York (19:00 - 22:00)
In questa struttura si possono vedere chiaramente tutti i movimenti precedentemente elencati:
Sbilanciamento e creazione del minimo giornaliero durante la sessione di Londra, lateralizzazione tra le 11:00 e le 13:00, avvio del reversal e il recupero del movimento di Londra all'apertura di New York tra le 13:00 e le 16:00, espansione e creazione del massimo di giornata dalle 16:00 in avanti (in questa struttura l'unico movimento "anomalo" è la forte espansione ad orari così insoliti, infatti è inusuale vedere espansioni così forti durante la sessione pomeridiana di New York, ovvero dalle 19:00 in avanti).
Ciò che muove realmente i mercati: la LIQUIDITÀTrendline, supporti, resistenze, medie mobili, indicatori vari... ogni inizio carriera di un trader si avvia con la credenza che questi strumenti possano essere ciò che realmente muove il prezzo di un asset, ma solo chi resiste alle difficoltà che questo lavoro porta, e chi ha realmente fame di comprendere le meccaniche che muovono realmente i mercati arriva alla conclusione che l'unico effettivo motivo per cui un asset si muove è la liquidità .
Ma partiamo dall'inizio:
Il mercati si definiscono a " somma 0 ", il che significa che per ogni compratore, sarà necessario un venditore e viceversa.
Questo significa che se voglio comprare (facendo un esempio estremamente banale) 2 unità di EUR/USD al prezzo 1.034$, avrò bisogno di qualcuno che mi venda questa 2 unità di EUR/USD a quel preciso prezzo. Se non ci fosse nessuno disposto a vendere quelle precise unità a quel preciso preso, il mio ordine non potrebbe essere eseguito.
Fino a qui tutto molto semplice e lineare... ma se iniziamo a ragionare su questo concetto su entità più importanti, con ordini decisamente più massivi da piazzare a mercato , la visione inizia a complicarsi.
Ipotizziamo infatti di essere un'entità importante, come un Hedge Fund o una banca, che deve costruire una posizione davvero grande (ricordiamo che nel mercato del forex giornalmente vengono scambiati più di 7 trilioni di dollari), ci diventa impossibile piazzare ordini a piacimento, in quanto non ci sarebbe la controparte necessaria (ovvero la liquidità).
Quindi come fa un'entità del genere a posizionare i propri ordini a mercato?
Semplificando molto il discorso, per un'entità del genere sarà impossibile posizionarsi ad un livello preciso con un solo ordine, in quanto non sarà presente abbastanza controparte per riempire tutti i suoi ordini, il che porta alla necessità di costruire una posizione su più livelli e soprattutto cercare e creare la controparte necessaria, prima di poter posizionare i propri ordini.
Dove viene cercata e creata questa liquidità?
La liquidità è ovviamente presente su ogni punto del mercato, ma ha zone sulla quale avviene una concentrazione maggiore di ordini, ovvero zone tecnicamente visibili a tutti , specialmente agli investitori retails, che sono quelli che nel 90% dei casi perde soldi a mercato.
È infatti di comune conoscenza dove gli investitori al dettaglio cercano posizionamenti, sia per le entrate, sia per gli ordini di uscita (stop loss e take profit). Basta infatti andare a guardare qualche corso base di trading su YouTube o su qualche altra fonte online per vedere come il posizionamento degli ordini sia molto simile in tutte le strategie, tendenzialmente sotto o sopra massimi o minimi di punti strutturali importanti.
Questi sono infatti i livelli che, dopo aver fatto posizionare tutti i retails, le grandi entità cercano di sbilanciare, in modo da attivare tutti gli ordini creati e poter fillare le loro enormi posizioni e dare infine il via al vero movimento del mercato.
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Tutti questi movimenti sono ripetitivi, avvengono ogni giorno, e tendenzialmente hanno anche orari molto precisi in cui avvengono il che permette, una volta compreso il vero meccanismo della liquidità, di creare edge basati proprio su questo concetto.
Grafico a Scala Aritmetica vs Logaritmica - Parte 2 (PLTR)Bentornati sul canale con la seconda parte del video tutorial relativo alla differenza tra grafici a scala aritmetica e grafici a scala logaritmica, prendendo come esempio la price action di Palantir.
Lo scopo di questo secondo video è di mostrare che impatto può avere sulla nostra operatività la scelta dell'una o dell'altra scala specialmente su orizzonti temporali medio-lunghi.
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Grafico a Scala Aritmetica vs Logaritmica - Parte 1Buona domenica e ben tornati sul mio canale con il primo di due video tutorial relativi all'identificazione di quelle che sono le principali differenze tra la scala aritmetica e quella logaritmica, specialmente in ottica di investimenti di medio-lungo periodo.
Nella seconda parte invece, vedremo come l'adozione di una scala logaritmica ci permette di operare in maniera più consapevole sui nostri asset, prendendo come riferimento Palantir Technologies a titolo d'esempio.
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Alpha Index Analisi del Trend e Prospettive di MercatoAlpha Index: Analisi del Trend e Prospettive di Mercato
1. Contesto di Mercato
L’Alpha Index rappresenta una combinazione dei tre principali benchmark del mercato azionario statunitense: il Dow Jones Industrial Average (DJI), il Nasdaq 100 (NDX) e l'S&P 500 (SPX). Questa combinazione fornisce una visione completa della performance del mercato, integrando i settori industriali, tecnologici e le aziende a maggiore capitalizzazione.
Attualmente, il mercato si trova in una fase rialzista con una chiusura recente a 44.306,98 e un massimo storico registrato a 45.017,58. Il contesto macroeconomico gioca un ruolo chiave nel determinare la direzione del mercato, con fattori come i tassi d'interesse della Fed, il tasso di inflazione e la disoccupazione che influenzano il sentiment degli investitori. La volatilità può aumentare in corrispondenza delle decisioni della banca centrale o di eventi geopolitici rilevanti.
2. Analisi del Trend
Trend primario: Il mercato è in un trend rialzista dal minimo di 18.216,74 nel 2020 fino ai massimi attuali di 45.017,58, mostrando una crescita significativa.
Trend secondario: Si osservano diverse fasi di rialzo intervallate da correzioni.
Ichimoku Cloud: Il prezzo è sopra la nuvola Ichimoku, il che indica una tendenza rialzista consolidata.
3. Movimenti di Prezzo e Cicli Temporali
Nel grafico si individuano cinque fasi principali di crescita con relative durate, basate sulle linee verdi verticali che indicano cicli di mercato:
Marzo 2020 - Settembre 2020 (0-17 settimane)
Crescita di 10.986,04 punti (+60,31%) in 22 settimane.
Settembre 2020 - Novembre 2021 (33-76 settimane)
Crescita di 10.838,41 punti (+41,45%) in 62 settimane.
Novembre 2021 - Giugno 2023 (76-129 settimane)
Crescita di 7.188,77 punti (+25,08%) in 22 settimane.
Giugno 2023 - Marzo 2024 (129-200 settimane)
Crescita di 7.750,27 punti (+23,97%) in 29 settimane.
Marzo 2024 - Febbraio 2025 (200-260 settimane)
Crescita di 7.053,43 punti (+18,56%) in 34 settimane.
Si nota una progressiva riduzione dell’ampiezza dei rialzi in termini percentuali, nonostante i punti guadagnati rimangano significativi. Questo può suggerire un indebolimento della spinta rialzista, rendendo necessario monitorare eventuali segnali di inversione.
Un altro aspetto chiave è la ripetizione dei cicli temporali con durate comprese tra 22 e 34 settimane, suggerendo una certa regolarità nei movimenti del mercato. L’osservazione di questi pattern può aiutare a prevedere le prossime fasi di prezzo.
4. Importanza del Ciclo di 260 Settimane
Attualmente, il mercato si trova a sole 4 settimane dalla chiusura del ciclo di 260 settimane, equivalente a un quinquennio esatto a partire dal minimo del Covid Crash di marzo 2020.
Questo rende il livello attuale particolarmente significativo dal punto di vista ciclico e temporale.
Importanza storica: Il completamento di un ciclo di 5 anni è spesso associato a potenziali inversioni o consolidamenti di prezzo.
Possibili scenari: Se il mercato interrompe il trend rialzista, la vicinanza al completamento del ciclo potrebbe aumentare il rischio di una correzione o di una forte fase ribassista.
Livelli chiave: Il massimo storico di 45.017,58 e il supporto attuale della nuvola Ichimoku saranno i punti di riferimento per determinare la prossima direzione del mercato.
Monitorare la chiusura del ciclo nelle prossime settimane sarà cruciale per identificare possibili segnali di probabile inversione del trend.
Strategie di Trading con Fibonacci: Ecco Cosa Devi SapereQuesta settimana, per quanto riguarda la parte educativa andremo a parlare di uno strumento usato dalla stragrande maggioranza dei trader non appena si approcciano al mondo dei mercati finanziari, ovvero l’indicatore di Fibonacci.
Fibonacci viene utilizzato all’interno di un’analisi di un grafico, per identificare quelli che possono essere livelli di prezzi chiave su cui ci si può aspettare una determinata reazione da parte del prezzo.
Brevemente, in matematica la sequenza di Fibonacci è data dai numeri che sono il risultato della somma dei due numeri precedenti. Ad esempio: 0,1,1,2,3,5,8,13 ecc.
I livelli di Fibonacci vengono applicati anche negli studi dei trend del prezzo affinchè si possa ottenere un certo tipo di previsione, ed è utilizzato soprattutto per tradare le valute, quindi parliamo di mercato forex.
Questo perché è stato osservato che il prezzo può reagire a determinati livelli di natura statistica e matematica. Tuttavia, non esiste alcuna garanzia di comportamento futuro del mercato. È fondamentale non basarsi su un solo indicatore per prendere decisioni di trading e avere una solida comprensione del mercato per gestire i rischi associati al trading, incluso il rischio di perdita del capitale
Quali sono i livelli chiave utilizzati all’interno dell’indicatore?
23.6%
38.2%
50%
61.8%
76.4%
Da notare che comunque il livello del 50% è stato inserito come livello che rappresenta una media dei prezzi che vengono presi in considerazione per il calcolo, ma difatti il 50% non fa parte del calcolo della sequenza di Fibonacci.
Il fine ultimo dell’utilizzo di questo strumento, è quello di cercare di semplificare quanto più possibile l’identificazione dei livelli di supporto e resistenza all’interno di un grafico, in modo tale da poter poi effettuare un’analisi puramente di movimento del prezzo (o price action).
Come vengono identificati i cosidetti “ritracciamenti di Fibonacci”?
Il ritracciamento viene individuato posizionando manualmente il punto 0% e il punto 100%, solitamente corrispondono ai punti in cui si è avuto origine del trend (0%) ed il punto in cui si è avuto l’ultimo massimo creato da quel trend (100%). Una volta che questi punti sono stati identificati, questi possono essere individuati come i nostri punti che fungeranno da supporto o resistenza, in base al trend in cui ci si trova.
Ogni trader potrà utilizzare l’indicatore di Fibonacci sulle nostre piattaforme, quali Metatrader, Ctrader e anche Tradingview.
Quali sono i livelli che vengono tenuti più importanti da parte dei trader nell’uso di Fibonacci?
Senza dubbio, un livello chiave è il 61.8%, in quanto ha una caratteristica molto interessante, ovvero se dividamo un numero per quello successivo all’interno della sequenza, otterremo sempre come risultato 61.8%.
Inoltre, un trader potrebbe impostare livelli che indicano possibili proiezioni del prezzo, ovvero livelli che potrebbe andare a toccare nella prosecuzione del trend; questi livelli sono il:
123,6%
138.2%
161.8%
Andando a vedere questo esempio sul grafico Daily di EURUSD che trovate sulla nostra piattaforma di Pepperstone, possiamo notare come lo 100% viene ancorato al punto in cui è partito il trend ribassista, mentre il 0% ci indica il minimo di riferimento (entrambi cerchiati in viola).
Possiamo notare come tracciando l’indicatore Fibonacci, il prezzo effettui in ritraccio e vada a toccare il 38.2%, uno dei punti di riferimento dell’indicatore, per poi continuare la sua discesa, andando a prendere pienamente uno dei punti di proiezioni indicati precedentemente.
Un altro esempio potrebbe essere tenendo in considerazione un trend rialzista. Andando a vedere il grafico di GBPUSD su Pepperstone, possiamo notare come il punto di ritraccio sia andato a combaciare in maniera precisa con il punto 61.8% di Fibonacci e da li abbia proseguito la sua corsa al rialzo.
Quest’analisi è puramente a scopo informativo e non rappresenta alcun consiglio finanziario. Teniamo a precisare che movimenti avvenuti in passato non sono sempre sinonimo che questi possano presentarsi anche in futuro. Ogni trader deve fare le dovute considerazioni e analisi in termini di investimenti e che tradare CFD comporta un rischio di perdita di denaro.
CONCLUSIONI
Possiamo considerare l’indicatore di Fibonacci come uno strumento che potrebbe essere utile per chi comincia ad analizzare un grafico e lo studio della propria strategia. Senza dubbio questo strumento non è sufficiente per un’analisi completa. Senza dubbio possiamo dire che Fibonacci sia uno strumento versatile e potrebbe essere particolarmente utile per individuare livello di possibili prese di profitti o punti in cui dover uscire dal mercato nel caso in cui la posizione ci va contro. Resta comunque uno degli strumenti più affascinanti usati nel mercato della finanza.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Analisi e considerazione sulla correlazione tecnica tra titoliBuon venerdì e bentornati sul canale. nell'analisi di oggi vorrei mostrare come esistano delle correlazioni evidenti e di interessante rilevanza nella price action e nelle strutture di prezzo di diversi titoli, specialmente se appartenenti allo stesso comparto.
Spero che il video sia stato utile e se cosi fosse vi invito ad iscrivervi al canale!
Buon venerdi e buon week end a tutta la Community di TradingView
PO3 - "POWER OF THREE" - Come si forma una candelaIl concetto PO3 è stato uno dei concetti più importanti nel mio percorso di formazione, che non solo mi ha aiutato a comprendere con molta più chiarezza i movimenti di prezzo e le candele stesse, ma mi ha anche aiutato a sviluppare edge statistici con probabilità di successo molto più elevati e con potenzialità (a livello di rendimenti) molto più elevati.
Come si forma una candela?
Quando osserviamo una candela possiamo notare immediatamente 4 dati di fondamentale importanza: apertura, chiusura, massimo e minimo.
È importante però notare che questi punti nelle candele non vengono creati con un'ordine casuale, ma con un'ordine ben preciso .
Per esempio, in una classica candela rialzista (per esempio una full body) dopo l'apertura, avremo sicuramente la costruzione del minimo, per poi iniziare l'espansione a rialzo, creare il massimo della candela ed infine chiudere la candela ad un livello leggermente inferiore; lo stesso all'inverso per una candela ribassista.
Questo concetto, ci fa comprendere innanzitutto l'importanza del tempo: è infatti fondamentale comprendere quando una chiusura di una candela importante sta avvenendo (come ad esempio una candela ad 1h o 4h per i trader intraday, oppure una candela a 5m/15m minuti per uno scalper) per comprendere quale sarà la direzionalità di breve periodo per la prossima candela.
In più, avendo un bias concreto e corretto, ci permette di avere una notevole tranquillità emotiva nel cercare un movimento contro-direzionale.
Esempio di una candela Daily:
Uno dei maggiori utilizzi di questo concetto lo si ha osservando la candela Daily, una delle candele più importanti per la determinazione del bias nel day trading.
Se ci aspettiamo una giornata rialzista, vedere durante la prima parte della giornata un movimento ribassista, magari un movimento che va a sbilanciare una struttura, oppure ribilanciare un imbalance, ci darà l'opportunità di cercare proprio durante questi movimenti contrari un'inversione, per posizionarci ai minimi di giornata, puntando all'espansione della candela daily.
Graficamente, possiamo osservare la creazione della candela Daily di EUR/USD del 21 gennaio 2025:
All'apertura della candela, la struttura si presenta così:
Possiamo subito osservare che il punto migliore per cercare un reversal sarà alla presa dei minimi liquidi, in confluenza con l'imbalance a 4h.
Successivamente la sessione di Londra inizia a sbilanciare il prezzo a ribasso, andando a manipolare i minimi e reagendo sull'FVG a 4h.
Durante queste reazioni sull'FVG a 4h si potevano iniziare a cercare posizionamenti long, osservando le strutture a basso timeframe.
Durante la sessione di New York possiamo invece osservare la distribuzione della giornata, con un forte movimento rialzista che porta l'asset a prendere i massimi della giornata precedente:
Per poi, durante le ultime ore della tarda sessione di New York, costruire il massimo, e correggere leggermente, per chiudere la giornata a prezzi leggermente inferiori:
Costruendo un perfetto movimento PO3, come mostrato nel primo esempio:
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Questo concetto una volta compreso realmente ed avendone fatta esperienza, sarà uno strumento incredibile durante il proprio trading.
È importante ricordare che questo tipo di concetto, basandosi sulla formazione delle candele, è frattale , ed è quindi utilizzabile su qualsiasi tipo di candela a qualsiasi timeframe, basta ovviamente contestualizzare ogni volta in che contesto ci si trova, e quindi che tipo di candela ci si aspetta.
EURUSD H4buonasera,
senza previsioni di prezzo (per ora) vi spiego la mia tecnica di trading che mischia soggettività all'oggettività. credo infatti che il valore aggiunto da un trader vincente ad un trader perdente sia la capacità di disegno, ma credo anche che la bara del trading sia il soggettivismo.
infatti, per mia esperienza personale solo il giusto equilibrio tra "mente e robot" porti al successo.
per intenderci, io NON SONO UN TRADER PROBABILISTICO, ovvero chi fa 10 piccoli errori e 2 operazioni giuste ed è in profitto. io punto sempre all'eccellenza della mia media personale e ad ogni stop o errore faccio seguire imponenti backtest sull'avvenuto.
in questo video inizio a spiegarvi il mio trading system attuale che è il frutto di 10 anni di mercato finanziario.
il tutto si svolgerà con assoluta trasparenza operativa e spiegazioni dettagliate.
grazie e buon trading a tutti.
Trump e il Dollaro: Debolezza o Inflazione?Nonostante molti analisti sostengano che le politiche economiche di Trump possano portare a inflazione, l'ex presidente ha ribadito più volte la sua preferenza per un dollaro debole. Guardando al suo precedente mandato, il dollaro si è effettivamente mostrato debole, in netto contrasto con le previsioni di un rafforzamento.
-Inflazione e dazi ridimensionati:
Contrariamente alle aspettative, Trump ha già ridimensionato il valore dei dazi, mitigando uno dei principali fattori che potrebbero generare inflazione sia negli Stati Uniti che a livello globale.
Questa mossa potrebbe alleviare le pressioni inflazionistiche, mantenendo un equilibrio nei prezzi.
-Preferenza per un dollaro debole:
Un dollaro debole favorisce l'export americano, rendendo i prodotti statunitensi più competitivi a livello globale, un pilastro centrale della politica economica di Trump.
AMD Cycle-Uno tra i concetti che più ha svoltato il mio tradingL'AMD Cycle consiste in uno dei "pattern" che personalmente preferisco tradare e che una volta compreso per davvero, ha realmente cambiato il mio modo di fare trading.
L'AMD Cycle consiste in tre semplici fasi di mercato:
1) Accumulazione:
Il mercato inizia ad accumulare liquidità (buy side e sell side) iniziando a lateralizzare in un range più o meno definito (spesso queste giornate possono presentarsi prima di giornate dove vengono rilasciate news macro economiche importanti).
2) Manipolazione / sbilanciamento:
Il mercato inizia a sbilanciare l'accumulo fatto andando a "manipolare" una determinata side, per prendere la forza necessaria per andare a cacciare la liquidità opposta (se ho preso la sell side, punto alla buy side e viceversa).
Tendenzialmente questi sbilanciamenti creano il loro minimo/massimo in un punto strutturale importante, con un imbalance creato dalla gamba di espansione precedente (nell'esempio di EURUSD scelto in foto, si nota come il minimo della manipolazione sia posizionato all'interno di un FVG a 4h, in una zona di forte discount, ovvero sotto lo 0.7 di fibonacci).
3) Distribuzione:
Ora che il mercato ha sbilanciato l'accumulo e preso la liquidità necessaria (liquidità = benzina per poter muovere il prezzo), potrà ora trovare la forza di invertire, tendenzialmente con una discreta velocità, verso la side opposta dello sbilanciamento, nel caso dell'esempio long, permettendoci quindi di puntare ai massimi dell'accumulo, oppure a punti strutturali più alti, cercando una continuazione del trend.
Esempio di EURUSD sul 15m:
La semplicità di questo pattern è incredibile, ed esso si ripete costantemente nei mercati.
Come ogni concetto è frattale, quindi lo stesso trade preso su queste strutture ad 1h, può essere trovato su strutture più grandi, come il daily (dove ovviamente si costruirà alla stessa maniera, ma ci vorranno giorni perchè si completi), oppure su strutture più piccole, permettendo operazioni in scaling più veloci.
È importante notare che ovviamente gli sbilanciamenti debbano essere sempre opposti al bias delle strutture ad alto timeframe.
Come Usare il VWAP per Individuare Opportunità di Mercato? Questa settimana, per quanto riguarda la parte educativa, andremo ad affrontare uno degli indicatori più utilizzati in ambito trading, ovvero il VWAP (Volume Weighted Average Price).
Andremo a chiarire quale sia il ruolo del VWAP e di come possa offrire un’attenta lettura dei movimenti dei prezzi.
Quali sono i punti fondamentali per quanto riguarda questo indicatore?
1. Viene utilizzato per la grande maggioranza da traders intraday in quanto valuta il sentiment di mercato in base ai volumi, quindi lo consideriamo come indicatore di breve termine.
2. Fornisce al trader la modalità di identificare quali asset siano sopravvalutati o sottovalutati in zone ad alto scambi di volumi.
3. Il calcolo del VWAP avviene attraverso la combinazione dei volumi negoziati e l’azione del prezzo in un determinato momento di quel specifico asset tradabile.
4. Consente di identificare, attraverso determinati studi, zone possibili di prese di liquidità.
Come accennato, attraverso la combinazione del prezzo e dei volumi, il VWAP da modo di capire se ci sono zone ad alto scambi di volumi, oltre a darci indicazione sul prezzo se si trova in una zona di ipercomprato o ipervenduto. Spesso, all’interno di un grafico troviamo il VWAP accompagnato da bande superiori e bande inferiori.
Cosa ci indicano queste bande?
Calcolano le deviazioni standard e ci danno un’ipotetica indicazione su quali possano essere i livelli di supporto e resistenza del prezzo in un determinato timeframe, come mostrato nel grafico sotto di USDCHF in H1 che trovate su Pepperstone.
La linea rossa ci indica la banda superiore, mentre la linea verde indica la banda inferiore e la linea blu è il livello medio dei volumi. Nel caso in cui il prezzo superi la banda rossa, potremmo trovarci in un livello in cui vi è un forte movimento rialzista e quindi di un potenziale ipercomprato, quindi ci si potrebbe aspettare che avvenga un movimento ribassista che faccia rientrare il prezzo all’interno delle bande. Il ragionamento contrario avviene quando il prezzo va al di sotto della banda inferiore.
Queste sono solo nozioni a scopo informativo e non vogliono essere consigli di trading. Ogni trader deve studiare l’indicatore e valutare attentamente le entrate al mercato, in quanto movimento di prezzo avvenuti in passato non è detto che possano ripetersi allo stesso modo in futuro. Inoltre, ogni trader non deve basare la propria operatività sui segnali dati da un indicatore.
Come utilizzare il VWAP?
Il VWAP potrebbe essere impostato sull’ultimo movimento chiave che ha causato una rottura di un massimo o minimo precedente.
Come mostrato nel grafico di USDCHF, il VWAP è stato impostato sull’ultimo movimento rialzista che ha portato la rottura del massimo precedente. In questo modo possiamo monitorare le zone chiave del prezzo e in quali possibili zone possano avere dei breakout di liquidità.
Ovviamente non tutte le variazioni di prezzo sono delle opportunità di entrata a mercato, ed il VWAP fa da supporto all’analisi della strategia, evitando al trader di prendere delle decisioni che possono rivelarsi errate. In questi termini, questo indicatore potrebbe fungere da mitigatore del rischio che si assume nel trading, dando modo di operare quando ci sono le condizioni di volume necessari per poterlo fare.
Pro e contro del VWAP
Se parliamo dei pro di questo indicatore, possiamo senza dubbio dire che il VWAP viene utilizzato nel trading algoritmico in quanto aiuta i traders ad individuare delle zone in cui il prezzo sia ottimale per la vendita o per l’acquisto, sempre considerando il volume degli scambi. Il VWAP è inoltre uno strumento che viene utilizzato nell’azionario e non solo nel forex o indici, in quanto si possono facilmente individuare zone in cui è avvenuto un ampio acquisto di titoli azionari.
Al contrario, dobbiamo sottolineare che questo indicatore può comunque avere degli svantaggi, in quanto si tratta di uno strumento che può avere dei limiti in quanto si basa sull’andamento dei prezzi giornalieri e tiene in considerazione una considerevole mole di dati, causando ritardi di segnali. Motivo per cui, la maggior parte degli indicatori, usa il VWAP nel trading intraday.
Conclusioni:
Dopo quest’analisi possiamo dire che ogni trader può considerare il VWAP come un ottimo indicatore per le proprie analisi, ma come detto precedentemente, ogni trader non può fare affidamento su un singolo strumento, motivo per cui il VWAP deve essere studiato in ogni minimo particolare attraverso del backtesting e testarlo anche inserendo ulteriori indicatori. Inoltre ogni trader deve cercare di capire se il VWAP si adatta alla sua strategia e valutarne sempre il rischio.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Ichimoku: Come Interpretare il Mercato in 5 PassaggiPer quanto riguarda la parte educativa, questa settimana vogliamo parlare di un’indicatore per eccellenza, ovvero Ichimoku, considerato dalla maggior parte degli operatori, un indicatore completo che non ha bisogno dell’utilizzo di ulteriori indicatori.
È considerato completo in quanto composto da 5 elementi e permettono al trader o investitore, di effettuare un’analisi molto precisa del prezzo.
Vediamo più nel dettaglio da cosa è composto l’Ichimoku:
Partiamo col dire che la cosidetta “nuvola” di Ichimoku permette di individuare la possibilie direzione futura del prezzo attraverso l’analisi del prezzo dei periodi precedenti, utilizzando 5 medie mobili che ci danno i possibili segnali di acquisto o di vendita.
Le 5 medie mobili sono:
1. Tenkan-sen: calcolata tenendo presente la media fra massimi e minimi dei 9 periodi precedenti e la possiamo paragonare ad una media mobile di breve periodo in quanto segue molto da vicino il prezzo corrente.
2. Kijun-sen: è chiamata anche “linea standard” viene calcolato nello stesso modo della Tenkan-sen ma tenendo in considerazione un periodo di 26 periodi.
Queste due linee e la loro inclinazione ci forniscono una visione sull’attuale momentum del prezzo.
La caratteristica di questo indicatore è senza dubbio la nuvola di Ichimoku in cui possiamo trovare due ulteriori linee:
3. Senkou Span A: è la media della Tekan-sen e Kijun-sen con una media di 26 periodi.
4. Senkou Span B: è calcolata sulla base di 52 periodi e si calcola dividendo per 2 la media di massimi e minimi, ottenuto il risultato questo viene riportato sulla base di 26 periodi.
Lo spazio che viene a crearsi tra queste due medie, chiamto Kumo forma la cosidetta Nuvola di Ichimoku.
5. Chikou Span: chiamata anche “linea di ritardo” ci mostra l’attuale prezzo ma con una tracciatura di 26 periodi.
Funzionamento dell’Ichimoku:
Per poter utilizzare al meglio questo indicatore, dobbiamo prima di tutto capire al meglio il movimento dettato dalle 5 medie e come mai la nuvola Kumo assume un colore diverso a seconda dell’andamento del prezzo.
Nel caso in cui la nuvola si tinge di verde, ci indica che il trend molto probabilmente sará rialzista; al contrario se si tinge di rosso assumerà un andamento ribassista. Ovviamente questa indicazione non ci da alcuna certezza che il prezzo segua quello che viene indicato da Ichimoku, difatti bisogna effettuare sempre e comunque un’analisi e calcolare il rischio. Inoltre dinamiche avvenute in passato non sempre si ripetono in futuro.
Possibile entrata rialzista: potremmo considerare un’entrata in buy quando il prezzo attraversa dal basso verso l’alto la linea Tenkan-sen.
Possibile entrata ribassista: al contrario possiamo considerare un’entrata in sell quando la attraversa dall’alto verso il basso.
Specifichiamo inoltre che la media Tenkan-sen e Kijun-sen rappresentano il presente, al contrario delle linee Senkou Span che rappresentano entrambe il movimento futuro del mercato e sono nello specifico le linee che delimitano la nuvola di Ichimoku.
Quindi avremo due ipotesi:
- Se la Senkoun Span A si trova al di sopra della Senkoun Span B, la nuvola di Ichimoku si colorerà di verde indicandoci un potenziale trend rialzista.
- Se la Senkoun Span B si trova al di sopra della Senkoun Span A, la nuvola sarà di colore rosso, dandoci come segnale la formazione di un potenziale trend ribassista.
Inoltre, l’ampiezza della nuvola ci indica la volatilità sui mercati: una nuvola ampia ci indica che vi è ampia volatilitá sul mercato.
Ricordiamo che ogni trader deve contestualizzare l’uso dell’indicatore e non puó fare trading solamente attraverso i segnali di un indicatore, mettendo a rischio il proprio capitale.
Conclusioni:
L’utilizzo dell’indicatore Ichimoku risulta essere tuttavia abbastanza complesso per chi si approccia inizialmente al mondo del trading, per via dei diversi fattori che devono essere tenuti in considerazione.
Chi opera con Ichimoku considera inizialmente il punto in cui si trova il prezzo in quel momento rispetto alla nuvola, il colore della stessa, la posizione del prezzo rispetto alla linea di ritardo (Chikou Span) e gli incroci tra Tenkan-sen e Kijun-sen.
La valutazione di questi elementi e l’utilizzo fatto dopo vari studi e backtest, permette ai trader di rendere Ichimoku come unico indicatore da utilizzare a supporto delle proprie strategie.
Per un Trader si raccomanda di testare attraverso un conto demo, possibilitá che ti viene data da Pepperstone attraverso una moltitudine di piattaforme quali Metatrader 4, Metatrader 5, Ctrader e direttamente su TradingView. L’utilizzo di un conto demo, decisamente raccomandato, e lo studio approfondito di indicatori possono aiutare ad avere un miglior posizionamento sul mercato, in modo da avere entrate in un conto di trading più definite, ponendo maggiore attenzione all’uso dei take profit e degli stop loss. Dobbiamo comunque tenere presente che, nonostante l’utilizzo di determinati strumenti, il trader investirá su prodotti CFDs che sono, per loro natura, ad alto rischio, ponendo il trader in una posizione di possibile perdita di denaro in quanto nessuno strumento permette di garantire profitti o di eliminare il rischio in un investimento.
Ogni trader deve rischiare ció che puó permettersi di perdere e non può fare affidamento solo ed esclusivamente ai segnali dati da un indicatore.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
IL MIO LAYOUT CON SPIEGAZIONE DEI MIEI SETUPBuonasera a tutti i traders, e buon anno, spero abbiate passato bene le feste, ma ora si ricomincia, quindi tiriamo una linea e partiamo con la mia condivisione del mio layout per lo swing trading con tutti i miei indicatori e come sono configurati e come li applico.
Come dico nel video, non c'è un setup specifico, fisso, ma c'è una visione di mercato generale su cui posso vedere delle opportunità di trading ed gli indicatori tecnici mi danno una mano a capire i livelli in modo più chiaro. Per esempio se un trading system per funzionare da solo deve essere configurato, giusto, quindi quali sono i dati che andranno inseriti per far si che funzioni? esattamente quelli che utilizzano tutti i trader, cluster volumetrici, medie mobili, volumi, RSI ecc.. poi ognuno può inserire quelli che più preferisce. Comunque spiego tutto nel video, spero vi piaccia ma soprattutto che vi sia utile.
Buon Weekend grazie Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
ATR: Come Misurare la Volatilità del Mercato?L’Average True Range (ATR) è un indicatore presenti sulle maggiori piattaforme per poter fare trading come Metatrader 4, Metatrader 5, Tradingview e Ctrader.
Questo indicatore, creato da Welles Wilder, è frequentemente utilizzato dagli analisti finanziari inizialmente per analizzare le materie prime, successivamente è stato implementato anche nell’utilizzo per altri assets, quali Forex, indici e nel mercato azionario.
La particolarità di questo indicatore è che non fornisce dei segnali operativi, ma piuttosto fornisce al trader/investitore segnali per quanto riguarda la volatilità di uno specifico asset in un determinato range di tempo.
Come viene calcolato l’ATR?
Bisogna innanzitutto tenere in considerazione la differenza il massimo/minimo del periodo attuale e la chiusura del massimo/minimo precedente, oltre alla differenza tra il valore massimo e il valore minimo del periodo corrente.
Normalmente viene utilizzato con un’impostazione a 14 periodi, ma questo può essere modificato in base al timeframe utilizzato, difatti se operiamo con bassi timeframe potremmo prediligere un intervallo che va dai 3 ai 10 periodi, al contrario se si usasse una strategia Swing, potrebbero essere utilizzati periodi che vanno tra i 20 e i 40 giorni.
Come dobbiamo interpretare l’ATR?
Nel caso in cui ci troviamo un valore ATR elevato, ci troviamo dinanzi ad un periodo di elevata volatilità, ovvero in questo frangente i prezzi subiscono notevoli variazioni, mentre un valore piuttosto basso ci indica una fase di bassa volatilità e quindi una possibile fase di lateralizzazione o comunque poca liquidità a mercato, come si può notare nel grafico dell’Argento (XAGUSD su Pepperstone)
Notiamo come un basso ATR sia combaci con una notevole fase di lateralizzazione del prezzo, prima di proseguire al rialzo e notare come un notevole innalzamento del prezzo sia corrisposto ad un incremento del valore dell’ATR e quindi della volatilità sul mercato dell’Argento.
Vogliamo comunque far notare come movimenti che sono avvenuti in passato non siano garanzia che gli stessi possano avvenire anche in futuro. Bisogna sempre fare le dovute accortezze per cercare di mitigare il rischio quanto più possibile.
Detto questo, analizzando l’ATR possiamo individuare diverse fasi del mercato, come ad esempio:
- Fasi di mercato calmo in cui ci sono movimenti relativamente lenti in quanto caratterizzati da volumi piuttosto blandi
- Fasi di mercato volatili, in cui vi è un’altissima partecipazione a mercato da parte degli operatori economici.
Di conseguenza, possiamo anche identificare la liquidità a mercato, non direttamente con l’ATR ma attraverso un’analisi tra volatilità e volumi.
In cosa ci può essere d’aiuto l’ATR come indicatore?
Nel caso in cui abbiamo picchi di volatilità rilevati dall’ATR, l’utilizzo dello stop loss dovrebbe tenere in considerazione questi valori che vengono indicati dall’ATR. Come?
Utilizzare uno stop loss inferiore al valore dato dall’ATR, ci mette in una possibile condizione di vedere la nostra posizione andare con più probabilità in perdita, in quanto il prezzo si muove all’interno di quelle fluttuazioni
Guardando il grafico di sotto possiamo notare come il valore di 0.85 ci indichi che il prezzo possa fluttuare di 0.85 centesimi; quindi, ponendo uno stop al di sotto di questo valore ci pone in condizione di essere buttati fuori dal mercato.
Motivo per cui l’ideale sarebbe quello di impostare stop loss più ampi e con valori superiori a quelli indicati dall’ATR.
Da notare come non sempre i valori che ci vengono indicati dagli indicatori, vengano rispettati in quanto l’alta volatilità del mercato può provocare movimenti inaspettati, motivo per cui l’utilizzo di questo indicatore non dà alcuna certezza nella riuscita delle proprie operazioni di mercato.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
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Il Potere dello Stochastic OscillatorCos'è lo Stochastic Oscillator?
Lo Stochastic Oscillator è uno strumento di analisi tecnica utilizzato per misurare il momentum del prezzo, ovvero la velocità con cui il prezzo di un asset si muove in un determinato periodo di tempo.
Si basa su un concetto importante:
"I prezzi tendono a chiudere vicino ai massimi quando il mercato è in una fase rialzista e vicino ai minimi quando è in una fase ribassista".
È composto da due linee principali:
- La %K, la linea veloce che rappresenta il valore principale dell'oscillatore.
- La %D, la media mobile della %K, che funziona come linea di segnale.
Come possiamo leggere lo Stochastic Oscillator?
Range dell'oscillatore: Lo Stochastic oscilla sempre tra 0 e 100.
Sopra 80: Il mercato viene considerato in ipercomprato (ovvero possibile segnale di una correzione o ribasso).
Sotto 20: Il mercato è in ipervenduto (ovvero possibile segnale di un rimbalzo o rialzo).
Incroci delle linee:
- Quando la linea %K incrocia la %D dal basso verso l'alto (in zona ipervenduto), potrebbe segnalare un possibile acquisto.
- Quando la linea %K incrocia la %D dall'alto verso il basso (in zona ipercomprato), potrebbe segnalare una possibile vendita.
Cose da Tenere in considerazione:
Lo Stochastic Oscillator è più efficace in mercati laterali o con movimenti moderati.
In mercati con forte trend (rialzista o ribassista), può dare falsi segnali di inversione.
Per questo è bene usarlo in combo con altri indicatori per avere una chiarezza maggiore.
Questo non vuole essere un consiglio finanziario, ogni trader ed investitore deve fare le proprie valutazioni, in quanto questo indicatore non dà alcuna certezza di previsione del prezzo degli asset. Ricordiamo inoltre che le perfomance passate non sono indicatore di perfomance simili future.
Come utilizzare lo Stocastico a grafico?
Partiamo col dire che é importante che un trader abbia delle basi di analisi tecnica per poter utilizzare al meglio questo indicatore.
Come abbiamo detto in precedenza, solitamente un segnale di vendita ci viene dato quando l’oscillatore supera l’80 e poi ritorna al di sotto di esso.
Mentre un segnale di acquisto ci viene fornito quando l’oscillatore va al di sotto di 20 per poi tornarci al di sopra.
Divergenze di lettura
Cosa molto importante nello Stocastico sono le eventuali divergenze che possiamo notare tra il movimento del prezzo e il movimento dell’oscillatore.
Come possiamo notare all’interno dell’immagine, possiamo avere una cosidetta divergenza ribassista ed una divergenza rialzista.
Divergenza ribassista:
Questo avviene quando l’oscillatore non fornisce un nuovo massimo a differenza del prezzo che segna un nuovo massimo. Questo potrebbe fornirci una prova che questo fallimento dello stocastico nell’effettuare un nuovo massimo, si traduce in un indebolimento del trend momentaneo al rialzo
Divergenza rialzista:
Al contrario, in questo caso avremo un prezzo che effettua un nuovo minimo, ma l’oscillatore fallisce il raggiungimento anch’esso di un nuovo minimo, indicandoci appunto una possibile inversione del movimento. (o viceversa)
Senza dubbio questi non vogliono essere dei segnali operativi. Per questo motivo é necessario attende delle conferme di prezzo ed il trader non deve basarsi solamente sulle divergenze che fornisce l’oscillatore.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo dello Stocastico?
Normalmente, un trader si avvale dell’utilizzo dello stocastico per avere ulteriori conferme di analisi tecniche riguardo a potenziali conferme del trend o per eventuali punti di inversione.
Dal punto di vista dei vantaggi ci dice appunto quali possono essere punti in cui l’asset di riferimento si trova in una situazione di vendita o acquisti che sono vicini ad una fase di esaurimento e che potrebbe portare il trader a delle opportunità di entrata a mercato.
Le divergenze tra prezzo e oscillatore possono fornirci una possibile inversione di tendenza e può rappresentare un possibile punto a nostro favore nell’analisi del prezzo.
Inoltre può essere utilizzato su qualsiasi tipo di strumento e su diversi timeframe (dal minuto al mensile) rendendolo appunto frattale e adattabile alle diverse situazioni che offre il mercato.
Dal punto di vista degli svantaggi troviamo l’elevata sensibilità ai movimenti del prezzo, ovvero può generare più segnali nel caso di alta volatilità e quindi può esserci una difficile lettura dell’oscillatore e di conseguenza ci possono essere difficoltà nella scelta di entrata a mercato da parte del trader.
Ulteriore svantaggio sono i falsi segnali, ovvero trovarsi in una situazione di ipercomprato o ipervenduto non è sempre sinonimo di dover immediatamente vendere o acquistare.
Inoltre l’oscillatore puó presentare un ritardo di lettura a causa delle medie, dato che si basa su prezzi passati e quindi potrebbe non individuare nell’immediato un cambio di trend fin da principio.
Ogni trader deve tener presente che non puó basare la propria operativitá solo su un oscillatore, in quanto potrebbe comportare il rischio di affrontare delle perdite di denaro se questo non viene utilizzato nel modo piú accurato possibile. Inoltre é importante avere delle basi di Analisi Tecnica, saper conoscere il mercato e aver effettuato delle valutazioni prima di dover effettuare delle operazioni di trading.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Tasso di successo del “Cuneo Ascendente” nel TradingTasso di successo del “Cuneo Ascendente” nel Trading
Introduzione
Il cuneo ascendente, noto anche come cuneo ascendente, è un modello grafico che ha un notevole tasso di successo nel trading. Questa analisi ne dettaglia le prestazioni, l'affidabilità e gli indicatori aggiuntivi per ottimizzarne l'utilizzo.
Tasso di successo e prestazioni
-Statistiche chiave
Tasso di successo complessivo: 81% nei mercati rialzisti
Profitto potenziale medio: 38% in un trend rialzista esistente
-Gestione delle pause
Ribassista: 60% dei casi
Rialzista: 40% dei casi
Affidabilità contestuale
Mercato rialzista: successo dell’81%, guadagno medio del 38%
Dopo il trend al ribasso: successo del 51%, calo medio del 9%
Considerazioni importanti
Il cuneo ascendente è generalmente un pattern ribassista, che indica una potenziale inversione.
L'affidabilità aumenta con la durata della formazione del modello.
La conferma del breakout da parte di altri indicatori, in particolare il volume, è cruciale.
Indicatori aggiuntivi
-Volume
Diminuzione graduale durante l'allenamento
Aumento significativo durante il breakout
-Oscillatori
RSI (Relative Strength Index): identifica le condizioni di ipercomprato/ipervenduto
Stocastico: rileva le divergenze prezzo/indicatore
-Medie mobili
Crossover: segnalano cambiamenti di tendenza
-Supporto/Resistenza dinamico: Conferma la validità dello smusso
-Indicatori di momentum
MACD: identifica le divergenze prezzo/indicatore
Momentum: valuta che il trend stia perdendo slancio
-Altri elementi
Livelli di Fibonacci: identifica il potenziale supporto/resistenza
Analisi delle candele giapponesi: fornisce indicazioni sulle inversioni
Conclusione
Il cuneo ascendente è uno strumento potente per i trader, poiché offre un alto tasso di successo e un significativo potenziale di profitto. L'uso combinato di indicatori complementari aumenta l'affidabilità del segnale e migliora l'accuratezza delle decisioni commerciali. È essenziale cercare la convergenza dei segnali provenienti da più fonti per ridurre al minimo i falsi segnali e ottimizzare le prestazioni di trading.
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Ecco i momenti migliori per entrare in un'operazione dopo un cuneo ascendente, a livello professionale:
-L'evasione è confermata
Attendi che la candela si chiuda al di sotto della linea di supporto del cuneo.
Cercare un aumento significativo del volume al breakout per confermarne la validità.
-Il nuovo test
Osserva un pullback sulla linea di supporto rotta, che è diventata resistenza.
Entra quando il prezzo rimbalza più in basso rispetto a questa nuova resistenza, confermando il trend al ribasso.
-Consolidamento post-breakout
Identifica la formazione di una bandiera o di uno stendardo dopo lo scoppio iniziale.
Entra al breakout di questa mini-formazione nella direzione del trend ribassista principale.
- Discrepanze confermate
Individua le divergenze ribassiste sugli oscillatori come RSI o MACD.
Entra quando il prezzo conferma la divergenza rompendo il supporto vicino.
-Temporizzazione con candele giapponesi
Identifica le formazioni ribassiste come la stella della sera, l'harami ribassista o la nuvola nera.
Entra non appena la candela successiva conferma il modello ribassista.
-Considerazioni importanti
Posiziona sempre uno stop loss per gestire il rischio in modo efficace.
Sii paziente e attendi la conferma della configurazione prima di entrare nell'operazione
Controlla la tendenza su intervalli di tempo più lunghi per garantire la coerenza del commercio.
Integra l'analisi del cuneo ascendente con altri indicatori tecnici per migliorare la qualità delle decisioni.
Seguendo queste raccomandazioni, i trader possono ottimizzare le loro entrate sui cunei ascendenti riducendo al minimo il rischio di falsi segnali.
Stellantis: Analizziamo entrata e uscita di liquidità dal titoloBuon Venerdì 29 Novembre a tutti e grazie per essere tornati sul mio canale.
Scopo della video analisi di oggi è di condividere con voi un indicatore che considero molto interessante ed efficace per poter inserire all'interno delle nostre analisi e due diligence solite sul titolo, anche una parte legata alla stima di inflow e outlfow.
Vediamo come poter identificare divergenze tra l'azione di smart money (istituzionali) e dumb money (retailer) nello specifico su Stellantis, alla data odierna.
Spero che lo spunto sia di vostro interesse e auguri a tutti un bel week end
XAUUSD: posizionarsi dopo un BreakOut rialzista POC,VAH,VALPer entrare a mercato dopo un breakout rialzista, è essenziale comprendere come i concetti di POC, VAH e VAL influenzano il comportamento del prezzo e del volume. Questi livelli, derivati dall’analisi del Volume Profile, rappresentano punti cruciali per valutare la forza del breakout e individuare opportunità di trading.
Identificazione del Breakout Rialzista
Un breakout rialzista si verifica quando il prezzo rompe al rialzo un livello chiave di resistenza, accompagnato da un incremento significativo del volume. Nel contesto del Volume Profile, un breakout avviene tipicamente quando il prezzo supera il VAH (Value Area High) e il volume aumenta significativamente rispetto alla media. Questo movimento segnala che il mercato sta abbandonando una zona di equilibrio (Value Area) per dirigersi verso una nuova area di interesse. Il superamento del VAH rappresenta una forte indicazione che i compratori stanno prendendo il controllo, specialmente se supportato da volumi elevati, indicando una maggiore partecipazione da parte degli operatori istituzionali. Nota bene, in questo caso (ma farò altri post) la mossa è un po' azzardata perché si può notare la rottura ma non su dei volumi eccessivi, è pur vero che siamo di venerdì in un orario di volatilità bassa e controllo l'operazione manualmente.
Condizioni per entrare a mercato
Dopo il breakout, è importante analizzare alcune condizioni che confermino la validità del movimento. Innanzitutto, il prezzo deve superare il VAH accompagnato da un volume crescente. Questa dinamica indica che il breakout non è casuale ma sostenuto da un forte interesse degli operatori. Una volta che il VAH viene superato, è preferibile attendere che il prezzo si stabilizzi al di sopra di esso per evitare di cadere in un falso breakout. Una chiusura di candela al di sopra del VAH offre una conferma ulteriore. Un altro elemento chiave è il ruolo del POC (Point of Control). Dopo il breakout, il POC del periodo precedente può fungere da supporto dinamico: se il prezzo ritraccia verso di esso senza superarlo al ribasso, questa è un’ulteriore opportunità di entrare a mercato con un rischio ridotto.
Strategie di entrata
Esistono due modalità principali per entrare a mercato dopo un breakout. Una strategia più aggressiva prevede di entrare long subito dopo il superamento del VAH, a patto che il volume sia significativamente superiore alla media. Questa tecnica è adatta a trader con una maggiore tolleranza al rischio, poiché non aspetta una conferma ulteriore. In alternativa, una strategia più conservativa prevede di attendere un ritest del VAH o del POC, che fungano da nuovi livelli di supporto. Se il prezzo rimbalza da questi livelli, si può entrare long con una maggiore probabilità di successo. In entrambi i casi, lo stop loss dovrebbe essere posizionato al di sotto del POC o del VAL, in base alla propria gestione del rischio.
Target e gestione della posizione
Per quanto riguarda la gestione della posizione, è fondamentale definire target realistici. Un primo obiettivo può essere identificato in un livello di prezzo che in passato ha agito come resistenza o in un’area caratterizzata da volumi bassi (Low Volume Node). Questi punti rappresentano zone in cui il prezzo potrebbe trovare difficoltà a proseguire. Un secondo target può essere calcolato utilizzando tecniche avanzate, come estensioni di Fibonacci o ulteriori analisi del Volume Profile per individuare potenziali aree di interesse.
Segnali di invalidazione
Infine, bisogna essere consapevoli dei segnali di invalidazione. Se il prezzo torna rapidamente all’interno della Value Area, scendendo sotto il VAH, il breakout potrebbe essere stato un falso segnale. Inoltre, se durante il breakout il volume non aumenta significativamente o diminuisce, ciò potrebbe indicare una mancanza di partecipazione del mercato, rendendo il movimento meno affidabile. Riconoscere questi segnali aiuta a proteggere il capitale e a ridurre il rischio di perdite.
Anticorrelazione tra DXY e US02Y rispetto a XAUUSDIl Dollar Index (DXY) e il rendimento dei titoli del Tesoro USA (ad esempio a 2 anni (US02Y)) mostrano spesso un comportamento inverso rispetto al prezzo dell'oro (XAUUSD).
DXY e Oro: Quando il Dollar Index sale, il dollaro si rafforza, rendendo l'oro più costoso per gli investitori in altre valute. Questo tende a ridurre la domanda di oro e quindi il suo prezzo. Al contrario, un calo nel DXY rende l'oro più accessibile a livello globale, spingendo la domanda e di conseguenza il prezzo.
US02Y e Oro: Anche i rendimenti dei titoli del Tesoro a breve termine influenzano l'oro. Quando i rendimenti aumentano, gli investitori tendono a preferire obbligazioni e altri investimenti fruttiferi, riducendo l'appeal dell'oro. Viceversa, rendimenti più bassi rendono l'oro un rifugio sicuro più attraente.
Queste correlazioni inverse, però, possono fluttuare nel breve termine in risposta a eventi economici globali e alla percezione del rischio degli investitori.
In sintesi, un aumento del DXY o del US02Y può spesso segnalare una pressione ribassista sull'oro, mentre un calo di questi indicatori tende a sostenere il prezzo dell'oro.
Il triangolo simmetrico: tassi di successo reali + Breakout.Il triangolo simmetrico: tassi di successo reali + Breakout.
Il triangolo simmetrico è un importante schema grafico nell'analisi tecnica, che merita un'attenzione speciale da parte dei trader professionisti.
Questa formazione è caratterizzata da una convergenza dei prezzi tra due linee di tendenza, una discendente e l'altra ascendente, creando una zona di consolidamento in cui l'indecisione tra acquirenti e venditori è palpabile.
Analisi statistica
I dati empirici rivelano che il tasso di successo del triangolo simmetrico per la continuazione del trend è di circa il 54%. Questa percentuale, sebbene superiore al 50%, evidenzia l'importanza di un approccio cauto e di una rigorosa gestione del rischio nell'utilizzo di questa figura.
Punto di interruzione
La rottura del triangolo simmetrico avviene generalmente quando il prezzo ha percorso circa il 75% della distanza fino all'apice. Questo punto è cruciale per i trader, poiché spesso rappresenta il momento in cui la volatilità aumenta ed è possibile stabilire una nuova tendenza.
Rischi e false uscite
È essenziale notare che il triangolo simmetrico ha un tasso relativamente alto di false uscite. Le statistiche indicano che circa il 13% dei casi in un mercato ribassista può provocare una falsa uscita dal fondo. Questo fenomeno evidenzia la necessità di ulteriori conferme prima di entrare in una posizione.
Strategia di utilizzo
Per sfruttare efficacemente il triangolo simmetrico, i trader professionisti devono:
-Identificare con precisione la formazione.
-Attendere il breakout vicino al punto di convergenza delle linee di tendenza.
-Confermare il breakout attraverso altri indicatori tecnici o un aumento di volume.
-Implementare una rigorosa gestione del rischio per proteggersi da false uscite.
In conclusione, il triangolo simmetrico, pur essendo uno strumento prezioso nell'arsenale del trader, richiede un approccio metodico e una conoscenza approfondita delle sue caratteristiche per essere utilizzato efficacemente in una strategia di trading.