Come Usare il VWAP per Individuare Opportunità di Mercato? Questa settimana, per quanto riguarda la parte educativa, andremo ad affrontare uno degli indicatori più utilizzati in ambito trading, ovvero il VWAP (Volume Weighted Average Price).
Andremo a chiarire quale sia il ruolo del VWAP e di come possa offrire un’attenta lettura dei movimenti dei prezzi.
Quali sono i punti fondamentali per quanto riguarda questo indicatore?
1. Viene utilizzato per la grande maggioranza da traders intraday in quanto valuta il sentiment di mercato in base ai volumi, quindi lo consideriamo come indicatore di breve termine.
2. Fornisce al trader la modalità di identificare quali asset siano sopravvalutati o sottovalutati in zone ad alto scambi di volumi.
3. Il calcolo del VWAP avviene attraverso la combinazione dei volumi negoziati e l’azione del prezzo in un determinato momento di quel specifico asset tradabile.
4. Consente di identificare, attraverso determinati studi, zone possibili di prese di liquidità.
Come accennato, attraverso la combinazione del prezzo e dei volumi, il VWAP da modo di capire se ci sono zone ad alto scambi di volumi, oltre a darci indicazione sul prezzo se si trova in una zona di ipercomprato o ipervenduto. Spesso, all’interno di un grafico troviamo il VWAP accompagnato da bande superiori e bande inferiori.
Cosa ci indicano queste bande?
Calcolano le deviazioni standard e ci danno un’ipotetica indicazione su quali possano essere i livelli di supporto e resistenza del prezzo in un determinato timeframe, come mostrato nel grafico sotto di USDCHF in H1 che trovate su Pepperstone.
La linea rossa ci indica la banda superiore, mentre la linea verde indica la banda inferiore e la linea blu è il livello medio dei volumi. Nel caso in cui il prezzo superi la banda rossa, potremmo trovarci in un livello in cui vi è un forte movimento rialzista e quindi di un potenziale ipercomprato, quindi ci si potrebbe aspettare che avvenga un movimento ribassista che faccia rientrare il prezzo all’interno delle bande. Il ragionamento contrario avviene quando il prezzo va al di sotto della banda inferiore.
Queste sono solo nozioni a scopo informativo e non vogliono essere consigli di trading. Ogni trader deve studiare l’indicatore e valutare attentamente le entrate al mercato, in quanto movimento di prezzo avvenuti in passato non è detto che possano ripetersi allo stesso modo in futuro. Inoltre, ogni trader non deve basare la propria operatività sui segnali dati da un indicatore.
Come utilizzare il VWAP?
Il VWAP potrebbe essere impostato sull’ultimo movimento chiave che ha causato una rottura di un massimo o minimo precedente.
Come mostrato nel grafico di USDCHF, il VWAP è stato impostato sull’ultimo movimento rialzista che ha portato la rottura del massimo precedente. In questo modo possiamo monitorare le zone chiave del prezzo e in quali possibili zone possano avere dei breakout di liquidità.
Ovviamente non tutte le variazioni di prezzo sono delle opportunità di entrata a mercato, ed il VWAP fa da supporto all’analisi della strategia, evitando al trader di prendere delle decisioni che possono rivelarsi errate. In questi termini, questo indicatore potrebbe fungere da mitigatore del rischio che si assume nel trading, dando modo di operare quando ci sono le condizioni di volume necessari per poterlo fare.
Pro e contro del VWAP
Se parliamo dei pro di questo indicatore, possiamo senza dubbio dire che il VWAP viene utilizzato nel trading algoritmico in quanto aiuta i traders ad individuare delle zone in cui il prezzo sia ottimale per la vendita o per l’acquisto, sempre considerando il volume degli scambi. Il VWAP è inoltre uno strumento che viene utilizzato nell’azionario e non solo nel forex o indici, in quanto si possono facilmente individuare zone in cui è avvenuto un ampio acquisto di titoli azionari.
Al contrario, dobbiamo sottolineare che questo indicatore può comunque avere degli svantaggi, in quanto si tratta di uno strumento che può avere dei limiti in quanto si basa sull’andamento dei prezzi giornalieri e tiene in considerazione una considerevole mole di dati, causando ritardi di segnali. Motivo per cui, la maggior parte degli indicatori, usa il VWAP nel trading intraday.
Conclusioni:
Dopo quest’analisi possiamo dire che ogni trader può considerare il VWAP come un ottimo indicatore per le proprie analisi, ma come detto precedentemente, ogni trader non può fare affidamento su un singolo strumento, motivo per cui il VWAP deve essere studiato in ogni minimo particolare attraverso del backtesting e testarlo anche inserendo ulteriori indicatori. Inoltre ogni trader deve cercare di capire se il VWAP si adatta alla sua strategia e valutarne sempre il rischio.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Pattern grafici
Ichimoku: Come Interpretare il Mercato in 5 PassaggiPer quanto riguarda la parte educativa, questa settimana vogliamo parlare di un’indicatore per eccellenza, ovvero Ichimoku, considerato dalla maggior parte degli operatori, un indicatore completo che non ha bisogno dell’utilizzo di ulteriori indicatori.
È considerato completo in quanto composto da 5 elementi e permettono al trader o investitore, di effettuare un’analisi molto precisa del prezzo.
Vediamo più nel dettaglio da cosa è composto l’Ichimoku:
Partiamo col dire che la cosidetta “nuvola” di Ichimoku permette di individuare la possibilie direzione futura del prezzo attraverso l’analisi del prezzo dei periodi precedenti, utilizzando 5 medie mobili che ci danno i possibili segnali di acquisto o di vendita.
Le 5 medie mobili sono:
1. Tenkan-sen: calcolata tenendo presente la media fra massimi e minimi dei 9 periodi precedenti e la possiamo paragonare ad una media mobile di breve periodo in quanto segue molto da vicino il prezzo corrente.
2. Kijun-sen: è chiamata anche “linea standard” viene calcolato nello stesso modo della Tenkan-sen ma tenendo in considerazione un periodo di 26 periodi.
Queste due linee e la loro inclinazione ci forniscono una visione sull’attuale momentum del prezzo.
La caratteristica di questo indicatore è senza dubbio la nuvola di Ichimoku in cui possiamo trovare due ulteriori linee:
3. Senkou Span A: è la media della Tekan-sen e Kijun-sen con una media di 26 periodi.
4. Senkou Span B: è calcolata sulla base di 52 periodi e si calcola dividendo per 2 la media di massimi e minimi, ottenuto il risultato questo viene riportato sulla base di 26 periodi.
Lo spazio che viene a crearsi tra queste due medie, chiamto Kumo forma la cosidetta Nuvola di Ichimoku.
5. Chikou Span: chiamata anche “linea di ritardo” ci mostra l’attuale prezzo ma con una tracciatura di 26 periodi.
Funzionamento dell’Ichimoku:
Per poter utilizzare al meglio questo indicatore, dobbiamo prima di tutto capire al meglio il movimento dettato dalle 5 medie e come mai la nuvola Kumo assume un colore diverso a seconda dell’andamento del prezzo.
Nel caso in cui la nuvola si tinge di verde, ci indica che il trend molto probabilmente sará rialzista; al contrario se si tinge di rosso assumerà un andamento ribassista. Ovviamente questa indicazione non ci da alcuna certezza che il prezzo segua quello che viene indicato da Ichimoku, difatti bisogna effettuare sempre e comunque un’analisi e calcolare il rischio. Inoltre dinamiche avvenute in passato non sempre si ripetono in futuro.
Possibile entrata rialzista: potremmo considerare un’entrata in buy quando il prezzo attraversa dal basso verso l’alto la linea Tenkan-sen.
Possibile entrata ribassista: al contrario possiamo considerare un’entrata in sell quando la attraversa dall’alto verso il basso.
Specifichiamo inoltre che la media Tenkan-sen e Kijun-sen rappresentano il presente, al contrario delle linee Senkou Span che rappresentano entrambe il movimento futuro del mercato e sono nello specifico le linee che delimitano la nuvola di Ichimoku.
Quindi avremo due ipotesi:
- Se la Senkoun Span A si trova al di sopra della Senkoun Span B, la nuvola di Ichimoku si colorerà di verde indicandoci un potenziale trend rialzista.
- Se la Senkoun Span B si trova al di sopra della Senkoun Span A, la nuvola sarà di colore rosso, dandoci come segnale la formazione di un potenziale trend ribassista.
Inoltre, l’ampiezza della nuvola ci indica la volatilità sui mercati: una nuvola ampia ci indica che vi è ampia volatilitá sul mercato.
Ricordiamo che ogni trader deve contestualizzare l’uso dell’indicatore e non puó fare trading solamente attraverso i segnali di un indicatore, mettendo a rischio il proprio capitale.
Conclusioni:
L’utilizzo dell’indicatore Ichimoku risulta essere tuttavia abbastanza complesso per chi si approccia inizialmente al mondo del trading, per via dei diversi fattori che devono essere tenuti in considerazione.
Chi opera con Ichimoku considera inizialmente il punto in cui si trova il prezzo in quel momento rispetto alla nuvola, il colore della stessa, la posizione del prezzo rispetto alla linea di ritardo (Chikou Span) e gli incroci tra Tenkan-sen e Kijun-sen.
La valutazione di questi elementi e l’utilizzo fatto dopo vari studi e backtest, permette ai trader di rendere Ichimoku come unico indicatore da utilizzare a supporto delle proprie strategie.
Per un Trader si raccomanda di testare attraverso un conto demo, possibilitá che ti viene data da Pepperstone attraverso una moltitudine di piattaforme quali Metatrader 4, Metatrader 5, Ctrader e direttamente su TradingView. L’utilizzo di un conto demo, decisamente raccomandato, e lo studio approfondito di indicatori possono aiutare ad avere un miglior posizionamento sul mercato, in modo da avere entrate in un conto di trading più definite, ponendo maggiore attenzione all’uso dei take profit e degli stop loss. Dobbiamo comunque tenere presente che, nonostante l’utilizzo di determinati strumenti, il trader investirá su prodotti CFDs che sono, per loro natura, ad alto rischio, ponendo il trader in una posizione di possibile perdita di denaro in quanto nessuno strumento permette di garantire profitti o di eliminare il rischio in un investimento.
Ogni trader deve rischiare ció che puó permettersi di perdere e non può fare affidamento solo ed esclusivamente ai segnali dati da un indicatore.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
IL MIO LAYOUT CON SPIEGAZIONE DEI MIEI SETUPBuonasera a tutti i traders, e buon anno, spero abbiate passato bene le feste, ma ora si ricomincia, quindi tiriamo una linea e partiamo con la mia condivisione del mio layout per lo swing trading con tutti i miei indicatori e come sono configurati e come li applico.
Come dico nel video, non c'è un setup specifico, fisso, ma c'è una visione di mercato generale su cui posso vedere delle opportunità di trading ed gli indicatori tecnici mi danno una mano a capire i livelli in modo più chiaro. Per esempio se un trading system per funzionare da solo deve essere configurato, giusto, quindi quali sono i dati che andranno inseriti per far si che funzioni? esattamente quelli che utilizzano tutti i trader, cluster volumetrici, medie mobili, volumi, RSI ecc.. poi ognuno può inserire quelli che più preferisce. Comunque spiego tutto nel video, spero vi piaccia ma soprattutto che vi sia utile.
Buon Weekend grazie Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
ATR: Come Misurare la Volatilità del Mercato?L’Average True Range (ATR) è un indicatore presenti sulle maggiori piattaforme per poter fare trading come Metatrader 4, Metatrader 5, Tradingview e Ctrader.
Questo indicatore, creato da Welles Wilder, è frequentemente utilizzato dagli analisti finanziari inizialmente per analizzare le materie prime, successivamente è stato implementato anche nell’utilizzo per altri assets, quali Forex, indici e nel mercato azionario.
La particolarità di questo indicatore è che non fornisce dei segnali operativi, ma piuttosto fornisce al trader/investitore segnali per quanto riguarda la volatilità di uno specifico asset in un determinato range di tempo.
Come viene calcolato l’ATR?
Bisogna innanzitutto tenere in considerazione la differenza il massimo/minimo del periodo attuale e la chiusura del massimo/minimo precedente, oltre alla differenza tra il valore massimo e il valore minimo del periodo corrente.
Normalmente viene utilizzato con un’impostazione a 14 periodi, ma questo può essere modificato in base al timeframe utilizzato, difatti se operiamo con bassi timeframe potremmo prediligere un intervallo che va dai 3 ai 10 periodi, al contrario se si usasse una strategia Swing, potrebbero essere utilizzati periodi che vanno tra i 20 e i 40 giorni.
Come dobbiamo interpretare l’ATR?
Nel caso in cui ci troviamo un valore ATR elevato, ci troviamo dinanzi ad un periodo di elevata volatilità, ovvero in questo frangente i prezzi subiscono notevoli variazioni, mentre un valore piuttosto basso ci indica una fase di bassa volatilità e quindi una possibile fase di lateralizzazione o comunque poca liquidità a mercato, come si può notare nel grafico dell’Argento (XAGUSD su Pepperstone)
Notiamo come un basso ATR sia combaci con una notevole fase di lateralizzazione del prezzo, prima di proseguire al rialzo e notare come un notevole innalzamento del prezzo sia corrisposto ad un incremento del valore dell’ATR e quindi della volatilità sul mercato dell’Argento.
Vogliamo comunque far notare come movimenti che sono avvenuti in passato non siano garanzia che gli stessi possano avvenire anche in futuro. Bisogna sempre fare le dovute accortezze per cercare di mitigare il rischio quanto più possibile.
Detto questo, analizzando l’ATR possiamo individuare diverse fasi del mercato, come ad esempio:
- Fasi di mercato calmo in cui ci sono movimenti relativamente lenti in quanto caratterizzati da volumi piuttosto blandi
- Fasi di mercato volatili, in cui vi è un’altissima partecipazione a mercato da parte degli operatori economici.
Di conseguenza, possiamo anche identificare la liquidità a mercato, non direttamente con l’ATR ma attraverso un’analisi tra volatilità e volumi.
In cosa ci può essere d’aiuto l’ATR come indicatore?
Nel caso in cui abbiamo picchi di volatilità rilevati dall’ATR, l’utilizzo dello stop loss dovrebbe tenere in considerazione questi valori che vengono indicati dall’ATR. Come?
Utilizzare uno stop loss inferiore al valore dato dall’ATR, ci mette in una possibile condizione di vedere la nostra posizione andare con più probabilità in perdita, in quanto il prezzo si muove all’interno di quelle fluttuazioni
Guardando il grafico di sotto possiamo notare come il valore di 0.85 ci indichi che il prezzo possa fluttuare di 0.85 centesimi; quindi, ponendo uno stop al di sotto di questo valore ci pone in condizione di essere buttati fuori dal mercato.
Motivo per cui l’ideale sarebbe quello di impostare stop loss più ampi e con valori superiori a quelli indicati dall’ATR.
Da notare come non sempre i valori che ci vengono indicati dagli indicatori, vengano rispettati in quanto l’alta volatilità del mercato può provocare movimenti inaspettati, motivo per cui l’utilizzo di questo indicatore non dà alcuna certezza nella riuscita delle proprie operazioni di mercato.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Il Potere dello Stochastic OscillatorCos'è lo Stochastic Oscillator?
Lo Stochastic Oscillator è uno strumento di analisi tecnica utilizzato per misurare il momentum del prezzo, ovvero la velocità con cui il prezzo di un asset si muove in un determinato periodo di tempo.
Si basa su un concetto importante:
"I prezzi tendono a chiudere vicino ai massimi quando il mercato è in una fase rialzista e vicino ai minimi quando è in una fase ribassista".
È composto da due linee principali:
- La %K, la linea veloce che rappresenta il valore principale dell'oscillatore.
- La %D, la media mobile della %K, che funziona come linea di segnale.
Come possiamo leggere lo Stochastic Oscillator?
Range dell'oscillatore: Lo Stochastic oscilla sempre tra 0 e 100.
Sopra 80: Il mercato viene considerato in ipercomprato (ovvero possibile segnale di una correzione o ribasso).
Sotto 20: Il mercato è in ipervenduto (ovvero possibile segnale di un rimbalzo o rialzo).
Incroci delle linee:
- Quando la linea %K incrocia la %D dal basso verso l'alto (in zona ipervenduto), potrebbe segnalare un possibile acquisto.
- Quando la linea %K incrocia la %D dall'alto verso il basso (in zona ipercomprato), potrebbe segnalare una possibile vendita.
Cose da Tenere in considerazione:
Lo Stochastic Oscillator è più efficace in mercati laterali o con movimenti moderati.
In mercati con forte trend (rialzista o ribassista), può dare falsi segnali di inversione.
Per questo è bene usarlo in combo con altri indicatori per avere una chiarezza maggiore.
Questo non vuole essere un consiglio finanziario, ogni trader ed investitore deve fare le proprie valutazioni, in quanto questo indicatore non dà alcuna certezza di previsione del prezzo degli asset. Ricordiamo inoltre che le perfomance passate non sono indicatore di perfomance simili future.
Come utilizzare lo Stocastico a grafico?
Partiamo col dire che é importante che un trader abbia delle basi di analisi tecnica per poter utilizzare al meglio questo indicatore.
Come abbiamo detto in precedenza, solitamente un segnale di vendita ci viene dato quando l’oscillatore supera l’80 e poi ritorna al di sotto di esso.
Mentre un segnale di acquisto ci viene fornito quando l’oscillatore va al di sotto di 20 per poi tornarci al di sopra.
Divergenze di lettura
Cosa molto importante nello Stocastico sono le eventuali divergenze che possiamo notare tra il movimento del prezzo e il movimento dell’oscillatore.
Come possiamo notare all’interno dell’immagine, possiamo avere una cosidetta divergenza ribassista ed una divergenza rialzista.
Divergenza ribassista:
Questo avviene quando l’oscillatore non fornisce un nuovo massimo a differenza del prezzo che segna un nuovo massimo. Questo potrebbe fornirci una prova che questo fallimento dello stocastico nell’effettuare un nuovo massimo, si traduce in un indebolimento del trend momentaneo al rialzo
Divergenza rialzista:
Al contrario, in questo caso avremo un prezzo che effettua un nuovo minimo, ma l’oscillatore fallisce il raggiungimento anch’esso di un nuovo minimo, indicandoci appunto una possibile inversione del movimento. (o viceversa)
Senza dubbio questi non vogliono essere dei segnali operativi. Per questo motivo é necessario attende delle conferme di prezzo ed il trader non deve basarsi solamente sulle divergenze che fornisce l’oscillatore.
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nell’utilizzo dello Stocastico?
Normalmente, un trader si avvale dell’utilizzo dello stocastico per avere ulteriori conferme di analisi tecniche riguardo a potenziali conferme del trend o per eventuali punti di inversione.
Dal punto di vista dei vantaggi ci dice appunto quali possono essere punti in cui l’asset di riferimento si trova in una situazione di vendita o acquisti che sono vicini ad una fase di esaurimento e che potrebbe portare il trader a delle opportunità di entrata a mercato.
Le divergenze tra prezzo e oscillatore possono fornirci una possibile inversione di tendenza e può rappresentare un possibile punto a nostro favore nell’analisi del prezzo.
Inoltre può essere utilizzato su qualsiasi tipo di strumento e su diversi timeframe (dal minuto al mensile) rendendolo appunto frattale e adattabile alle diverse situazioni che offre il mercato.
Dal punto di vista degli svantaggi troviamo l’elevata sensibilità ai movimenti del prezzo, ovvero può generare più segnali nel caso di alta volatilità e quindi può esserci una difficile lettura dell’oscillatore e di conseguenza ci possono essere difficoltà nella scelta di entrata a mercato da parte del trader.
Ulteriore svantaggio sono i falsi segnali, ovvero trovarsi in una situazione di ipercomprato o ipervenduto non è sempre sinonimo di dover immediatamente vendere o acquistare.
Inoltre l’oscillatore puó presentare un ritardo di lettura a causa delle medie, dato che si basa su prezzi passati e quindi potrebbe non individuare nell’immediato un cambio di trend fin da principio.
Ogni trader deve tener presente che non puó basare la propria operativitá solo su un oscillatore, in quanto potrebbe comportare il rischio di affrontare delle perdite di denaro se questo non viene utilizzato nel modo piú accurato possibile. Inoltre é importante avere delle basi di Analisi Tecnica, saper conoscere il mercato e aver effettuato delle valutazioni prima di dover effettuare delle operazioni di trading.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
Pepperstone non garantisce che le informazioni qui fornite siano accurate, aggiornate o complete e pertanto non dovrebbero essere considerate come tali. Queste informazioni, provenienti da terzi o meno, non devono essere interpretate come una raccomandazione, un’offerta di acquisto o vendita, o una sollecitazione all’acquisto o vendita di alcun titolo, prodotto finanziario o strumento, né come invito a partecipare a una specifica strategia di trading. Non tengono conto della situazione finanziaria o degli obiettivi d’investimento dei lettori. Consigliamo a chiunque legga questo contenuto di cercare una consulenza personale. La riproduzione o la ridistribuzione di queste informazioni non è consentita senza l’approvazione di Pepperstone.
Tasso di successo del “Cuneo Ascendente” nel TradingTasso di successo del “Cuneo Ascendente” nel Trading
Introduzione
Il cuneo ascendente, noto anche come cuneo ascendente, è un modello grafico che ha un notevole tasso di successo nel trading. Questa analisi ne dettaglia le prestazioni, l'affidabilità e gli indicatori aggiuntivi per ottimizzarne l'utilizzo.
Tasso di successo e prestazioni
-Statistiche chiave
Tasso di successo complessivo: 81% nei mercati rialzisti
Profitto potenziale medio: 38% in un trend rialzista esistente
-Gestione delle pause
Ribassista: 60% dei casi
Rialzista: 40% dei casi
Affidabilità contestuale
Mercato rialzista: successo dell’81%, guadagno medio del 38%
Dopo il trend al ribasso: successo del 51%, calo medio del 9%
Considerazioni importanti
Il cuneo ascendente è generalmente un pattern ribassista, che indica una potenziale inversione.
L'affidabilità aumenta con la durata della formazione del modello.
La conferma del breakout da parte di altri indicatori, in particolare il volume, è cruciale.
Indicatori aggiuntivi
-Volume
Diminuzione graduale durante l'allenamento
Aumento significativo durante il breakout
-Oscillatori
RSI (Relative Strength Index): identifica le condizioni di ipercomprato/ipervenduto
Stocastico: rileva le divergenze prezzo/indicatore
-Medie mobili
Crossover: segnalano cambiamenti di tendenza
-Supporto/Resistenza dinamico: Conferma la validità dello smusso
-Indicatori di momentum
MACD: identifica le divergenze prezzo/indicatore
Momentum: valuta che il trend stia perdendo slancio
-Altri elementi
Livelli di Fibonacci: identifica il potenziale supporto/resistenza
Analisi delle candele giapponesi: fornisce indicazioni sulle inversioni
Conclusione
Il cuneo ascendente è uno strumento potente per i trader, poiché offre un alto tasso di successo e un significativo potenziale di profitto. L'uso combinato di indicatori complementari aumenta l'affidabilità del segnale e migliora l'accuratezza delle decisioni commerciali. È essenziale cercare la convergenza dei segnali provenienti da più fonti per ridurre al minimo i falsi segnali e ottimizzare le prestazioni di trading.
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Ecco i momenti migliori per entrare in un'operazione dopo un cuneo ascendente, a livello professionale:
-L'evasione è confermata
Attendi che la candela si chiuda al di sotto della linea di supporto del cuneo.
Cercare un aumento significativo del volume al breakout per confermarne la validità.
-Il nuovo test
Osserva un pullback sulla linea di supporto rotta, che è diventata resistenza.
Entra quando il prezzo rimbalza più in basso rispetto a questa nuova resistenza, confermando il trend al ribasso.
-Consolidamento post-breakout
Identifica la formazione di una bandiera o di uno stendardo dopo lo scoppio iniziale.
Entra al breakout di questa mini-formazione nella direzione del trend ribassista principale.
- Discrepanze confermate
Individua le divergenze ribassiste sugli oscillatori come RSI o MACD.
Entra quando il prezzo conferma la divergenza rompendo il supporto vicino.
-Temporizzazione con candele giapponesi
Identifica le formazioni ribassiste come la stella della sera, l'harami ribassista o la nuvola nera.
Entra non appena la candela successiva conferma il modello ribassista.
-Considerazioni importanti
Posiziona sempre uno stop loss per gestire il rischio in modo efficace.
Sii paziente e attendi la conferma della configurazione prima di entrare nell'operazione
Controlla la tendenza su intervalli di tempo più lunghi per garantire la coerenza del commercio.
Integra l'analisi del cuneo ascendente con altri indicatori tecnici per migliorare la qualità delle decisioni.
Seguendo queste raccomandazioni, i trader possono ottimizzare le loro entrate sui cunei ascendenti riducendo al minimo il rischio di falsi segnali.
Stellantis: Analizziamo entrata e uscita di liquidità dal titoloBuon Venerdì 29 Novembre a tutti e grazie per essere tornati sul mio canale.
Scopo della video analisi di oggi è di condividere con voi un indicatore che considero molto interessante ed efficace per poter inserire all'interno delle nostre analisi e due diligence solite sul titolo, anche una parte legata alla stima di inflow e outlfow.
Vediamo come poter identificare divergenze tra l'azione di smart money (istituzionali) e dumb money (retailer) nello specifico su Stellantis, alla data odierna.
Spero che lo spunto sia di vostro interesse e auguri a tutti un bel week end
XAUUSD: posizionarsi dopo un BreakOut rialzista POC,VAH,VALPer entrare a mercato dopo un breakout rialzista, è essenziale comprendere come i concetti di POC, VAH e VAL influenzano il comportamento del prezzo e del volume. Questi livelli, derivati dall’analisi del Volume Profile, rappresentano punti cruciali per valutare la forza del breakout e individuare opportunità di trading.
Identificazione del Breakout Rialzista
Un breakout rialzista si verifica quando il prezzo rompe al rialzo un livello chiave di resistenza, accompagnato da un incremento significativo del volume. Nel contesto del Volume Profile, un breakout avviene tipicamente quando il prezzo supera il VAH (Value Area High) e il volume aumenta significativamente rispetto alla media. Questo movimento segnala che il mercato sta abbandonando una zona di equilibrio (Value Area) per dirigersi verso una nuova area di interesse. Il superamento del VAH rappresenta una forte indicazione che i compratori stanno prendendo il controllo, specialmente se supportato da volumi elevati, indicando una maggiore partecipazione da parte degli operatori istituzionali. Nota bene, in questo caso (ma farò altri post) la mossa è un po' azzardata perché si può notare la rottura ma non su dei volumi eccessivi, è pur vero che siamo di venerdì in un orario di volatilità bassa e controllo l'operazione manualmente.
Condizioni per entrare a mercato
Dopo il breakout, è importante analizzare alcune condizioni che confermino la validità del movimento. Innanzitutto, il prezzo deve superare il VAH accompagnato da un volume crescente. Questa dinamica indica che il breakout non è casuale ma sostenuto da un forte interesse degli operatori. Una volta che il VAH viene superato, è preferibile attendere che il prezzo si stabilizzi al di sopra di esso per evitare di cadere in un falso breakout. Una chiusura di candela al di sopra del VAH offre una conferma ulteriore. Un altro elemento chiave è il ruolo del POC (Point of Control). Dopo il breakout, il POC del periodo precedente può fungere da supporto dinamico: se il prezzo ritraccia verso di esso senza superarlo al ribasso, questa è un’ulteriore opportunità di entrare a mercato con un rischio ridotto.
Strategie di entrata
Esistono due modalità principali per entrare a mercato dopo un breakout. Una strategia più aggressiva prevede di entrare long subito dopo il superamento del VAH, a patto che il volume sia significativamente superiore alla media. Questa tecnica è adatta a trader con una maggiore tolleranza al rischio, poiché non aspetta una conferma ulteriore. In alternativa, una strategia più conservativa prevede di attendere un ritest del VAH o del POC, che fungano da nuovi livelli di supporto. Se il prezzo rimbalza da questi livelli, si può entrare long con una maggiore probabilità di successo. In entrambi i casi, lo stop loss dovrebbe essere posizionato al di sotto del POC o del VAL, in base alla propria gestione del rischio.
Target e gestione della posizione
Per quanto riguarda la gestione della posizione, è fondamentale definire target realistici. Un primo obiettivo può essere identificato in un livello di prezzo che in passato ha agito come resistenza o in un’area caratterizzata da volumi bassi (Low Volume Node). Questi punti rappresentano zone in cui il prezzo potrebbe trovare difficoltà a proseguire. Un secondo target può essere calcolato utilizzando tecniche avanzate, come estensioni di Fibonacci o ulteriori analisi del Volume Profile per individuare potenziali aree di interesse.
Segnali di invalidazione
Infine, bisogna essere consapevoli dei segnali di invalidazione. Se il prezzo torna rapidamente all’interno della Value Area, scendendo sotto il VAH, il breakout potrebbe essere stato un falso segnale. Inoltre, se durante il breakout il volume non aumenta significativamente o diminuisce, ciò potrebbe indicare una mancanza di partecipazione del mercato, rendendo il movimento meno affidabile. Riconoscere questi segnali aiuta a proteggere il capitale e a ridurre il rischio di perdite.
Anticorrelazione tra DXY e US02Y rispetto a XAUUSDIl Dollar Index (DXY) e il rendimento dei titoli del Tesoro USA (ad esempio a 2 anni (US02Y)) mostrano spesso un comportamento inverso rispetto al prezzo dell'oro (XAUUSD).
DXY e Oro: Quando il Dollar Index sale, il dollaro si rafforza, rendendo l'oro più costoso per gli investitori in altre valute. Questo tende a ridurre la domanda di oro e quindi il suo prezzo. Al contrario, un calo nel DXY rende l'oro più accessibile a livello globale, spingendo la domanda e di conseguenza il prezzo.
US02Y e Oro: Anche i rendimenti dei titoli del Tesoro a breve termine influenzano l'oro. Quando i rendimenti aumentano, gli investitori tendono a preferire obbligazioni e altri investimenti fruttiferi, riducendo l'appeal dell'oro. Viceversa, rendimenti più bassi rendono l'oro un rifugio sicuro più attraente.
Queste correlazioni inverse, però, possono fluttuare nel breve termine in risposta a eventi economici globali e alla percezione del rischio degli investitori.
In sintesi, un aumento del DXY o del US02Y può spesso segnalare una pressione ribassista sull'oro, mentre un calo di questi indicatori tende a sostenere il prezzo dell'oro.
Il triangolo simmetrico: tassi di successo reali + Breakout.Il triangolo simmetrico: tassi di successo reali + Breakout.
Il triangolo simmetrico è un importante schema grafico nell'analisi tecnica, che merita un'attenzione speciale da parte dei trader professionisti.
Questa formazione è caratterizzata da una convergenza dei prezzi tra due linee di tendenza, una discendente e l'altra ascendente, creando una zona di consolidamento in cui l'indecisione tra acquirenti e venditori è palpabile.
Analisi statistica
I dati empirici rivelano che il tasso di successo del triangolo simmetrico per la continuazione del trend è di circa il 54%. Questa percentuale, sebbene superiore al 50%, evidenzia l'importanza di un approccio cauto e di una rigorosa gestione del rischio nell'utilizzo di questa figura.
Punto di interruzione
La rottura del triangolo simmetrico avviene generalmente quando il prezzo ha percorso circa il 75% della distanza fino all'apice. Questo punto è cruciale per i trader, poiché spesso rappresenta il momento in cui la volatilità aumenta ed è possibile stabilire una nuova tendenza.
Rischi e false uscite
È essenziale notare che il triangolo simmetrico ha un tasso relativamente alto di false uscite. Le statistiche indicano che circa il 13% dei casi in un mercato ribassista può provocare una falsa uscita dal fondo. Questo fenomeno evidenzia la necessità di ulteriori conferme prima di entrare in una posizione.
Strategia di utilizzo
Per sfruttare efficacemente il triangolo simmetrico, i trader professionisti devono:
-Identificare con precisione la formazione.
-Attendere il breakout vicino al punto di convergenza delle linee di tendenza.
-Confermare il breakout attraverso altri indicatori tecnici o un aumento di volume.
-Implementare una rigorosa gestione del rischio per proteggersi da false uscite.
In conclusione, il triangolo simmetrico, pur essendo uno strumento prezioso nell'arsenale del trader, richiede un approccio metodico e una conoscenza approfondita delle sue caratteristiche per essere utilizzato efficacemente in una strategia di trading.
Tassi di successo effettivi dei triangoli ascendenti e discendenTassi di successo effettivi dei triangoli ascendenti e discendenti
Ecco un'analisi dei tassi di successo effettivi dei triangoli ascendenti e discendenti nel trading, sulla base delle informazioni fornite:
Tasso di successo
I triangoli ascendenti e discendenti generalmente hanno tassi di successo piuttosto elevati come modelli di continuazione:
-Il triangolo ascendente ha una percentuale di successo di circa il 72,77%.
-Il triangolo discendente ha una percentuale di successo leggermente più alta, pari al 72,93%.
Queste cifre provengono da uno studio che ha testato più di 200.000 configurazioni di prezzo in un periodo di 10 anni.
Fattori che influenzano il successo
Diversi fattori possono influenzare il tasso di successo di queste figure:
-La capacità del trader di eseguire correttamente la strategia
-Condizioni di mercato al momento della formazione del triangolo
-Liquidità del mercato
-Sentimento generale del mercato
Punti importanti da considerare
-I triangoli sono considerati modelli di continuazione affidabili, soprattutto nei mercati di tendenza.
-Il triangolo ascendente in un trend rialzista è statisticamente più affidabile del triangolo discendente.
-Per convalidare la cifra, il prezzo deve toccare ciascuna delle linee superiore e inferiore almeno due volte.
-Un aumento del volume al momento del breakout è un importante segnale di conferma.
Strategie per migliorare le possibilità di successo
-Attendere che il triangolo si formi completamente prima di entrare nella posizione 1.
-Confermare il breakout con una chiusura sopra/sotto il livello di resistenza/supporto.
-Utilizzare indicatori tecnici aggiuntivi per confermare il segnale.
-Presta attenzione al volume, che dovrebbe aumentare al momento del breakout.
Insomma
Sebbene i triangoli ascendenti e discendenti abbiano tassi di successo relativamente elevati, è importante utilizzarli insieme ad altri strumenti di analisi tecnica e considerare il contesto generale del mercato per massimizzare le possibilità di successo.
La linea a 45 gradi: strumento molto efficace nel trading.La linea a 45 gradi: strumento molto efficace nel trading.
Quando il ppix di un asset esplode e forma una pendenza molto ripida, la linea di 45 gradi, nota anche come Gannangle 1x1, è uno strumento importante e molto utile nell'analisi tecnica, utilizzata per identificare e prevedere le correzioni del mercato.
Significato della linea a 45 gradi:
La linea di 45 gradi rappresenta una tendenza di equilibrio nell'analisi tecnica. È considerata una linea di supporto o resistenza media, che indica un equilibrio tra tempo e prezzo. Questa linea è particolarmente importante perché suggerisce una progressione costante ed equilibrata del mercato.
Caratteristiche principali
-Angolo: la linea di 45 gradi forma un angolo di 45° con l'asse orizzontale del grafico.
-Notazione: è spesso indicato con 1x1, il che significa che rappresenta un movimento di un'unità di prezzo per un'unità di tempo.
-Interpretazione: una tendenza che segue questo angolo è generalmente considerata forte e probabile che continui nella stessa direzione.
Utilizzo nell'analisi tecnica
I trader utilizzano la linea dei 45 gradi in diversi modi:
-Identificazione della forza del trend: un trend che segue o supera l'angolo di 45 gradi è considerato forte.
-Supporto e resistenza: la linea può agire come un livello dinamico di supporto in un trend rialzista o di resistenza in un trend al ribasso.
-Previsione dei movimenti: i trader possono anticipare i cambiamenti di tendenza quando il prezzo si discosta significativamente dalla linea dei 45 gradi.
-Analisi multitemporale: la linea può essere applicata su diverse scale temporali, dal breve al lungo termine, per un'analisi più completa.
Integrazione con altri strumenti
La linea a 45 gradi viene spesso utilizzata insieme ad altri strumenti di analisi tecnica per un'analisi più approfondita. Può essere combinato con indicatori, pattern grafici o altri Gannangle per confermare segnali di trading e migliorare l'accuratezza delle previsioni.
In conclusione, la linea dei 45 gradi è uno strumento potente ma spesso sottovalutato nell’analisi tecnica. La sua semplicità e versatilità lo rendono uno strumento prezioso per i trader che cercano di identificare e monitorare accuratamente le tendenze del mercato.
Pubblicazione educativa molto importante da conoscere.
La “Spalla-Testa-Spalla”: tassi di successo effettivi.La “Spalla-Testa-Spalla”: tassi di successo effettivi.
Spalla - Testa - Spalla invertita: MONITORARE i volumi alla rottura della linea di corsa!!
Ecco cosa possiamo dire sul tasso di successo del modello spalla-testa-spalla invertita nel trading:
-Il pattern testa e spalla invertito è considerato uno dei pattern grafici più affidabili per anticipare un'inversione rialzista.
-Secondo alcune fonti, il tasso di successo di questo pattern è molto alto, con circa il 98% dei casi che si traducono in un'uscita rialzista.
-Più precisamente, nel 63% dei casi il prezzo raggiungerebbe il target di prezzo calcolato dal pattern quando la linea di collo viene rotta.
-Un pull-back (ritorno alla linea del collo dopo il breakout) si verificherebbe nel 45% dei casi.
-Tuttavia, va notato che queste cifre molto ottimistiche devono essere qualificate. Altre fonti indicano percentuali di successo più modeste, intorno al 60%.
-L'attendibilità della figura dipende da diversi fattori come il rispetto delle proporzioni, la rottura della scollatura, i volumi, ecc. È necessaria un’analisi rigorosa.
-Si consiglia di utilizzare questa cifra in aggiunta ad altri indicatori e analisi, piuttosto che fare affidamento su di essa ciecamente.
In conclusione, sebbene il capo-spalla inverso sia considerato una figura molto affidabile, il suo tasso di successo effettivo è probabilmente più vicino al 60-70% rispetto al 98% talvolta affermato. Resta uno strumento utile ma deve essere utilizzato con cautela e in aggiunta ad altre analisi.
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Spalla-Testa-Spalla:
Ecco cosa possiamo dire sul tasso di successo del modello spalla-testa-spalla nel trading:
-Il pattern testa e spalle è considerato uno dei pattern grafici più affidabili, ma il suo esatto tasso di successo è dibattuto tra gli analisti tecnici. Ecco le cose principali da ricordare:
-Alcune fonti affermano tassi di successo molto elevati, fino al 93% o al 96%. Tuttavia, queste cifre sono probabilmente esagerate e non riflettono la realtà del trading.
-In realtà, la percentuale di successo è probabilmente più modesta. Uno studio citato indica che l'obiettivo di prezzo viene raggiunto in circa il 60% dei casi per un classico testa-spalla.
-È importante notare che la figura spalla-testa-spalla non è una figura infallibile. La sua sola presenza non è sufficiente a garantire un’inversione di tendenza.
-L'attendibilità della figura dipende da diversi fattori come il rispetto delle proporzioni, la rottura della scollatura, i volumi, ecc. È necessaria un’analisi rigorosa.
-Molti trader esperti consigliano di utilizzare questa cifra in aggiunta ad altri indicatori e analisi, piuttosto che fare affidamento su di essa ciecamente.
In conclusione, sebbene lo schema spalla-testa-spalla sia considerato un modello affidabile, il suo tasso di successo effettivo è probabilmente più vicino al 60% rispetto al 90%+ a volte affermato. Resta uno strumento utile ma deve essere utilizzato con cautela e in aggiunta ad altre analisi.
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NB: In confronto, il classico testa e spalla (ribassista) avrebbe una percentuale di successo leggermente inferiore, con circa il 60% dei casi in cui viene raggiunto l'obiettivo di prezzo.
Day trading sul forex: impostare un bias giornalieroI CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Quando si fa day trading sul forex, è facile che i trader debbano districarsi tra gli alti e i bassi della volatilità intraday. Ecco perché diventa essenziale fissare un bias giornaliero. Avere un bias direzionale ben definito è alla base di qualsiasi piano di trading, in quanto funge da bussola per orientare le decisioni di trading durante l’intera giornata. Aiuta a restare concentrati, a minimizzare il trading emotivo e a rafforzare la coerenza. Ma è fondamentale sottolineare che nessun bias è infallibile. Vi sono situazioni in cui le stime di mercato vengono disattese, per cui saper riconoscere quando un bias è malfondato è una competenza indispensabile per avere successo nel trading.
In questo articolo, vediamo come impostare un bias giornaliero rialzista o ribassista, in particolare per i trader che operano negli orari di trading europei. Utilizzeremo il grafico a candele a 5 minuti a partire dalle ore 7:00 (GMT) come punto di riferimento. L’analisi di fattori quali l'andamento dei prezzi del giorno precedente, le dinamiche delle sessioni asiatiche e altri indicatori tecnici permette di avere un quadro a 360 gradi del mercato, così da prendere decisioni di trading più consapevoli.
L'importanza di disporre di un bias giornaliero
Un bias giornaliero assicura un approccio strutturato al trading. È una sorta di filtro che fa sì che ci si soffermi unicamente su quelle configurazioni che assecondano il proprio bias, in modo da stare alla larga da operazioni non necessarie. Ad esempio, se il bias è rialzista, si ricercano principalmente opportunità di acquisto, e viceversa nel caso di un bias ribassista. Questo approccio mirato non solo consente di trarre il massimo dalle operazioni più promettenti, ma contribuisce anche a minimizzare le perdite, in quanto induce a non effettuare operazioni non in linea con il bias prefissato.
Avere un bias non significa necessariamente attenersi rigorosamente ad esso. I mercati sono dinamici e l'andamento dei prezzi può invertire rapidamente la rotta. È dunque fondamentale disporre di sistemi e checkpoint che aiutino a capire quando il bias potrebbe essere infondato, consentendo di rivedere opportunamente la strategia. Anche la revisione del bias prima dell'inizio di importanti sessioni di trading, come l'apertura di quella statunitense, può tornare utile per assicurarsi di avere il polso degli ultimi eventi di mercato.
Fattori da valutare nell’impostazione di un bias
1. Andamento dei prezzi del giorno precedente
Avere consapevolezza dell'andamento dei prezzi del giorno precedente è utile per contestualizzare le operazioni odierne. Analizza i seguenti fattori:
Trend prevalente: il trend era rialzista, ribassista o laterale? Saper riconoscere un trend aiuta ad allineare il bias al momentum in atto nel mercato.
Chiusura in relazione a massimi e minimi: il mercato ha chiuso in prossimità del massimo o del minimo di giornata? Una chiusura vicino al massimo è indicativa di forza di acquisto, mentre una chiusura in prossimità del minimo riflette pressione di vendita.
Point of Control (POC): utilizzando strumenti quali l'indicatore SVP HD, presta attenzione al POC (il livello di prezzo con il volume di scambi più elevato) del giorno precedente. È superiore o inferiore al POC del giorno precedente? Un incremento del POC è indicativo di un sentiment rialzista, mentre un POC in calo è un segnale di uno ribassista.
2. Andamento dei prezzi della sessione asiatica
La sessione di trading in Asia spesso dà il ritmo alla prima fase di quella europea. Il monitoraggio dell'andamento dei prezzi overnight fornisce indicazioni su come possa essere mutato il sentiment di mercato. Soffermati su quanto segue:
Prezzo in relazione a massimi/minimi del giorno precedente: il prezzo ha preservato il minimo del giorno precedente (rialzista) o ha oltrepassato il suo massimo (rialzista)? Oppure ha rinnegato il massimo del giorno precedente e ha rotto sotto il suo minimo (ribassista)?
Range della sessione asiatica: individua i massimi e i minimi della sessione asiatica. Si è formato un range e, se è così, il prezzo è attualmente al di sopra, al di sotto o all'interno di esso? Un prezzo al di sopra del range asiatico è indice di un momentum rialzista, mentre se è inferiore è un segnale di uno ribassista.
Posizione VWAP: il prezzo medio ponderato per il volume (VWAP) è un indicatore chiave di un bias intraday. Se il prezzo resta al di sopra del VWAP, si ha un segnale rialzista. Se ne è al di sotto, è ribassista.
3. Contesto generale
Sebbene il day trading si soffermi sul breve termine, è importante valutare anche il contesto generale del mercato:
Trend del giorno: c’è un consolidato trend rialzista, ribassista o un mercato laterale nel timeframe giornaliero? Per quanto il bias intraday non debba essere in linea con il quadro generale, avere consapevolezza della struttura complessiva del mercato aiuta a prendere decisioni informate.
Struttura del mercato: vi sono livelli chiave di supporto e resistenza nelle vicinanze? Il mercato è in fase di breakout o di consolidamento?
Esempi di impostazione di un bias
Bias rialzista:
Se all'inizio della sessione di trading europea, la coppia EUR/USD mostra un evidente trend rialzista, in atto dal giorno precedente, restando al di sopra del VWAP e chiudendo in prossimità dei massimi intraday, ciò può indicare un bias rialzista. Un’ulteriore conferma potrebbe arrivare dall’osservazione dell’andamento dei prezzi della sessione asiatica, nel caso in cui mostri prezzi attestati al di sopra del massimo del giorno precedente e oltre il VWAP.
Grafico a candele a 5 minuti di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Bias ribassista:
Se invece EUR/USD avesse esibito un prolungato trend ribassista durante la giornata precedente, restando al di sotto del VWAP e chiudendo vicino ai minimi, ciò indicherebbe un sentiment ribassista. Se la sessione asiatica mostrasse un breve ritracciamento seguito da una rottura al di sotto di una linea chiave di ritracciamento e del VWAP, il bias ribassista verrebbe ulteriormente consolidato.
Grafico a candele a 5 minuti di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Notizie e calendario economico
Gli eventi che si verificano possono influenzare considerevolmente il sentiment di mercato e l'andamento dei prezzi, innescando sovente forti incrementi della volatilità. Consulta sempre il calendario economico prima di aprire operazioni. Notizie di portata globale, quali comunicati di banche centrali, dati sull'occupazione o eventi geopolitici, possono offuscare i segnali tecnici. È opportuno essere sempre pronti a far fronte a una volatilità più elevata in tali situazioni e valutare di rivedere il proprio bias o di tirarsi fuori per evitare di correre inutili rischi.
Rivalutazione del bias durante la giornata di contrattazioni
I mercati sono in continua evoluzione e un bias impostato all'inizio della giornata potrebbe non essere altrettanto efficace quando entrano in gioco nuovi dati. È consigliabile riesaminare il bias prima dell'inizio della sessione di trading statunitense. La sessione statunitense è spesso segnata da un nuovo afflusso di liquidità e può cambiare la direzione del mercato. Esaminando l'andamento dei prezzi, i livelli chiave e gli eventi che si sono verificati, è possibile decidere se continuare ad affidarsi al bias iniziale o apportare modifiche al piano di trading.
Bilanciare creatività e disciplina
L’impostazione di un bias giornaliero non è una scienza esatta, ma un mix di arte e strategia. Nel corso del tempo, l'esperienza migliora la capacità di interpretare i segnali del mercato e quindi di riconfigurare il bias. Saper ragionare in modo creativo nell’ambito di un framework strutturato ed esibire costantemente flessibilità è imprescindibile per fare day trading. Utilizza il tuo bias come guida, ma non esitare a rivederlo quando il mercato volge in un’altra direzione.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Il “Principio del Fan” è una tecnica potente nel tradingIl “Principio del Fan” è una tecnica potente nel trading, che utilizza le linee di tendenza per prevedere i movimenti dei prezzi.
📈 Tecnica potente: il Principio del Fan è formidabile nell'analisi tecnica.
📉 Identificazione dei punti: tracciare le linee di tendenza da tre punti chiave.
🔴 Segnali di trading: i segnali di acquisto o vendita possono essere identificati a seconda della configurazione.
📊 Esempi pratici: Analisi dei movimenti dei prezzi sui grafici per illustrare la tecnica.
💰 Opportunità di Guadagno: Le strategie possono portare a guadagni significativi, fino al 22%.
🛑 Gestione del rischio: importanza di posizionare stop loss per proteggere gli investimenti.
🔍 Risorse aggiuntive: informazioni dettagliate e grafici verranno condivisi per approfondire la comprensione.
Approfondimenti chiave
📈 Efficacia della tecnica: il Principio del Fan aiuta a identificare tendenze chiare utilizzando punti di riferimento, rendendo la strategia semplice ed efficace.
📉 Importanza della conferma: convalidare le linee di tendenza con un terzo punto crea fiducia nei segnali di trading, aumentando le possibilità di successo.
🔴 Segnali di allarme: i segnali di vendita o acquisto, come mostrato nel video, possono portare a decisioni strategiche basate sull'analisi storica.
📊 Analisi visiva: visualizzare i dati sui grafici aiuta a comprendere i movimenti del mercato, il che è essenziale per l'analisi tecnica.
💰 Potenziale di guadagno: le operazioni basate sul principio del fan possono offrire opportunità di guadagni significativi, sottolineandone l'efficacia.
🛑 Strategie protettive: posizionare gli stop-loss al di sopra dei punti di resistenza è fondamentale per limitare le perdite in caso di movimenti avversi del mercato.
🔍 Accesso alle risorse: le informazioni condivise nella descrizione e su altre piattaforme forniscono modi per approfondire la comprensione tecnica e migliorare le capacità di trading.
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Il principio del fan nel trading è una strategia che consiste nell'aprire diverse posizioni sullo stesso asset a diversi livelli di prezzo. Ecco gli aspetti principali di questo approccio:
Funzionamento
L'idea è quella di aprire più posizioni (o "lotti") sullo stesso asset finanziario a diversi livelli di prezzo, formando così una "gamma" di posizioni.
Queste posizioni vengono aperte in punti considerati potenziali inversioni di mercato.
L'obiettivo è quello di lasciare che queste posizioni si dispieghino a ventaglio o di chiuderle gradualmente a seconda dell'evoluzione del mercato.
Vantaggi
Diversificazione del rischio: entrando nel mercato a diversi livelli, il trader riduce l'impatto di un singolo ingresso errato.
Acquisizione del movimento: questo approccio consente di sfruttare le diverse fasi di un movimento di prezzo.
Flessibilità: il trader può adattare la sua strategia chiudendo determinate posizioni e mantenendone aperte altre.
Strumenti aggiuntivi
Il principio del ventilatore può essere combinato con altri strumenti di analisi tecnica per migliorarne l’efficacia:
Fibonacci Fan: questo strumento traccia automaticamente le linee di tendenza ai livelli chiave (38,2%, 50%, 61,8%) che possono servire come punti di ingresso per le posizioni dei fan.
Angoli di Gann: queste linee, tracciate ad angoli diversi (82,5°, 75°, 71,25°, ecc.), possono anche aiutare a identificare potenziali livelli per aprire posizioni.
RSI (Relative Strength Index): alcuni trader combinano il principio del fanning con l'RSI per confermare i punti di ingresso.
Considerazioni importanti
Questa strategia richiede una buona gestione del rischio, poiché prevede l’apertura di diverse posizioni.
È fondamentale impostare i livelli di stop-loss e take-profit per ciascuna posizione nell'intervallo.
L’utilizzo di questo approccio richiede una conoscenza approfondita del mercato e una significativa esperienza di trading.
Volume Profile, parte 3: sacche di aria caldaBenvenuti alla puntata finale della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile. Nelle parti precedenti, ci siamo soffermati sugli elementi essenziali del Volume Profile e sulle tecniche per scovare i livelli occulti di mercato. In quest’ultima parte, approfondiremo come operare sui breakout mediante il concetto di sacche di aria calda, ossia quelle aree in cui il mercato si muove efficacemente da una zona a elevato volume a un'altra.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Il concetto di sacche d'aria calda
Le origini del concetto delle sacche d’aria calda sono da ricercarsi nell’efficienza del mercato. Un mercato efficiente cerca incessantemente l’equilibrio spostando il prezzo verso livelli con una più elevata attività di trading. In pratica, il mercato fluttua da un’area a elevata partecipazione a un’altra, stando alla larga da quelle zone a basso volume dove l’accettazione dei prezzi è meno consolidata.
Per sacche di aria calda si intendono gli spazi di prezzo tra queste zone ad alto volume in cui non si è ancora sviluppato un marcato consenso nel mercato. Tali aree possono fungere da zone a transito rapido in cui i prezzi fluttuano rapidamente, con il mercato che passa da un’area ad alto volume a quella successiva.
Tecnica: trading sui breakout tra zone ad alto volume
Step 1: mappa le aree ad alto volume con l'indicatore SVP HD
Applica l'indicatore SVP HD: inizia applicando l'indicatore Session Volume Profile High Definition (SVP HD) a un grafico orario a candele. Questo indicatore aiuta a individuare le aree a elevato volume mostrando la concentrazione dell'attività di trading all'interno di ciascuna sessione.
Identifica le zone ad alto volume: osserva dove si concentrano più punti di controllo (Points of Control - POC) in diverse sessioni. Tali cluster indicano le aree con un elevato volume di trading e rappresentano le zone ad alto volume.
Grafico orario a candele del greggio Brent con l’indicatore SVP HD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: prova a fare trading sui breakout con l’ausilio dei catalizzatori tecnici
Rimuovi l’SVP HD per maggiore chiarezza: per focalizzarti meglio sulle opportunità di trading, rimuovi l'indicatore SVP HD dal tuo grafico. Ciò agevola la rappresentazione visiva dell’andamento dei prezzi e dei pattern tecnici senza che i dati sul volume ingenerino confusione.
Individua i pattern di breakout: ricerca pattern tecnici che segnalano un breakout, tipo il triangolo simmetrico dell'esempio seguente.
Grafico orario a candele del greggio Brent: pattern di consolidamento di un triangolo all'interno di una zona a elevato volume
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: opera sui breakout
Entrata: una possibile applicazione consiste nell'entrare nell’operazione quando il prezzo fuoriesce dal pattern e si sposta verso la successiva zona a elevato volume. Questo approccio sfrutta la tendenza del mercato a spostarsi in maniera efficiente tra aree ad alto volume.
Grafico orario a candele del greggio Brent: breakout del triangolo
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Grafico orario a candele del greggio Brent: target colpito
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Ci auguriamo che la nostra miniserie sull'analisi del Volume Profile abbia aperto il campo a nuove riflessioni e approfondimenti per le tue strategie di trading. Soffermandosi sulla distribuzione del volume di trading a diversi livelli di prezzo, l'analisi del Volume Profile consente di spingersi oltre le tradizionali dinamiche dei prezzi, individuando livelli occulti di supporto e resistenza che non sono immediatamente visibili.
La mappatura delle zone ad alto volume attraverso indicatori quali SVP HD e VRVP può aiutare a scovare aree chiave del mercato in cui si verifica una sostenuta attività di trading. Comprendere il modo in cui i mercati si muovono in maniera efficiente tra queste zone offre preziose opportunità di breakout, soprattutto con l’ausilio dei catalizzatori tecnici.
Integrando questi metodi in una routine di trading, è possibile migliorare il proprio processo decisionale, prevedere le oscillazioni di mercato più accuratamente e gestire il rischio in maniera efficace. Grazie per averci seguito in questo viaggio nell'analisi del Volume Profile: ti auguriamo un trading più consapevole e ricco di successi!
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Volume Profile, parte 2: livelli occulti di mercatoBenvenuti alla seconda puntata della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile. Mentre l'analisi tradizionale dei supporti e delle resistenze si sofferma sugli estremi visibili dell'andamento dei prezzi, quella del Volume Profile offre un peculiare vantaggio: la capacità di scovare sacche nascoste di volume che possono fungere da marcati livelli di supporto o resistenza, seppur occultati. Questi livelli sono spesso invisibili a occhio nudo, ma gli indicatori di Volume Profile possono farli venire alla luce. Soffermiamoci dunque su due tecniche in grado di rilevare questi livelli occulti di mercato.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Supporto e resistenza classici e livelli occulti
L'analisi dei classici supporti e delle resistenze pone tipicamente l'accento sugli estremi di prezzo, ossia i massimi e i minimi di swing in cui il mercato ha precedentemente invertito la rotta o ha raggiunto un impasse. Sebbene questi livelli siano indubbiamente importanti, non sono tutto. L’analisi del Volume Profile, invece, rivela dove si è verificata una significativa attività di trading nella struttura dell'andamento dei prezzi, non solo alle estremità. Ciò può rivelare livelli occulti di supporto e resistenza che non sono immediatamente evidenti, ma che sono fondamentali per la comprensione delle dinamiche di mercato.
Tecnica 1: mappatura dei livelli occulti con l'indicatore SVP HD
La prima tecnica fa uso dell'indicatore Session Volume Profile High Definition (SVP HD) su un grafico orario a candele per rilevare i livelli occulti di supporto e resistenza. Ecco come funziona:
Step 1: applicare l'indicatore SVP HD – Sul grafico orario a candele, applicare l'indicatore SVP HD. Questo strumento traccia la distribuzione del volume all'interno di ciascuna sessione di trading, offrendo un esaustivo spaccato di dove si è concentrata l'attività di trading.
Greggio Brent con l'indicatore SVP HD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: individuare i Points of Control (POC) – Ogni sessione ha un Point of Control (POC), ovvero il livello di prezzo con il volume di scambi più elevato per quel dato periodo. Mappando tali POC su più sessioni, iniziano a emergere dei cluster in cui i POC si concentrano nella stessa area.
Greggio Brent con mappatura dei POC
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: localizzare le zone ad alto volume – Le aree con un'elevata concentrazione di POC rappresentano le zone ad alto volume. Queste zone fungono sovente da livelli occulti di supporto o resistenza. A differenza dei classici supporti e resistenze, che si basano su estremi di prezzo visibili, questi livelli occulti riflettono i punti in cui il mercato ha trovato un consenso nel corso di diverse sessioni, rendendoli teoricamente più intensi.
Zone ad alto volume del greggio Brent
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Tecnica 2: stabilire i livelli occulti confluenti con l'indicatore VRVP
La seconda tecnica si avvale dell'indicatore Visible Range Volume Profile (VRVP) su un grafico giornaliero a candele, relativamente a un periodo di un anno, per determinare i livelli confluenti occulti. Il processo è il seguente:
Step 1: applicare l'indicatore VRVP – Sul grafico giornaliero a candele, impostare il timeframe relativo agli ultimi dodici mesi e applicare l'indicatore VRVP. Ciò mostrerà la distribuzione del volume per l’intero range visibile, evidenziando i nodi ad alto e basso volume.
Oro (XAU/USD) con indicatore VRVP
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 2: identificare i nodi ad alto volume (HVN) – Gli HVN sono livelli di prezzo in cui l’attività di trading è stata sostenuta. Questi nodi coincidono il più delle volte con i livelli occulti di supporto o resistenza.
Oro (XAU/USD) con High Volume Nodes Extended
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Step 3: utilizzare le oscillazioni chiave e il VWAP per la confluenza – Per rafforzare l’analisi, occorre ancorare il prezzo medio ponderato per il volume (Volume Weighted Average Price - VWAP) ai punti di inflessione chiave del grafico. Va poi combinato con i nodi ad alto volume individuati dall'indicatore VRVP e con le oscillazioni chiave dei prezzi. Quando più indicatori si allineano, tali livelli confluenti consentono di focalizzarsi sulla struttura chiave del mercato.
Oro (XAU/USD) con indicatore VRVP
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Individuando i livelli occulti di mercato attraverso l'analisi del Volume Profile, è possibile ottenere una migliore comprensione della struttura del mercato che trascende i tradizionali supporti e le resistenze. Queste tecniche forniscono un quadro più chiaro di dove si trovi il vero equilibrio del mercato, così da poter prendere decisioni di trading più consapevoli.
Nella parte finale di questa serie, Parte 3: sacche di aria calda , vedremo come utilizzare l'analisi del Volume Profile per fare trading sui breakout in aree con volumi modesti.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 83,51% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Volume Profile, parte 1: le nozioni di baseBenvenuti alla prima puntata della nostra serie in tre parti sull'analisi del Volume Profile, una tecnica che è in grado di aggiungere una nuova dimensione al price action trading. Iniziamo esaminando le nozioni di base dell'analisi del Volume Profile, i suoi componenti essenziali e perché è uno strumento indispensabile nell’arsenale di un trader.
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Capire l'analisi del Volume Profile
L'analisi del Volume Profile rivela la distribuzione del volume di trading a diversi livelli di prezzo in un dato periodo. A differenza dei tradizionali grafici del volume, che lo aggregano in base a intervalli di tempo, il Volume Profile si focalizza sulla distribuzione del volume tra i vari livelli di prezzo. Questo metodo fornisce un peculiare spaccato dei punti in cui si verifica una sostenuta attività di trading, aiutando i trader a localizzare livelli chiave di supporto e resistenza.
Tipi di indicatori di Volume Profile
Sebbene siano disponibili numerosi indicatori di Volume Profile su TradingView, la nostra serie si soffermerà in particolare sui seguenti due:
1. Visible Range Volume Profile (VRVP)
Descrizione: l'indicatore VRVP mostra la distribuzione del volume all'interno del range visibile del grafico. Aiuta a rilevare le aree ad alto e basso volume in base all'intervallo di prezzo visibile in un dato momento.
Utilizzo: ideale per comprendere la distribuzione del volume su archi di tempo più lunghi. È un indicatore estremamente flessibile, in quanto è in grado di localizzare le sacche ad alto e basso volume nell'intervallo visibile sul grafico, indipendentemente dal timeframe selezionato.
Indicatore VRVP: Grafico orario a candele di FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
2. Session Volume Profile High Definition (SVP HD)
Descrizione: l'indicatore SVP HD fornisce dettagliati profili di volume nell’ambito di date sessioni di trading. Calibra il livello di dettaglio in base al grado di zoom del grafico, offrendo uno spaccato ad alta definizione del volume di attività intraday.
Utilizzo: è utile per analizzare il volume di attività intraday, ponendo particolare enfasi su specifiche sessioni di trading. Fornisce una panoramica dell'evoluzione giornaliera del volume dei mercati.
Indicatore SVP HD: Grafico orario a candele di FTSE 100
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Componenti chiave dell'analisi del Volume Profile
Value Area (Va): la Value Area rappresenta l'intervallo di prezzo in cui ha luogo circa il 70% del volume totale di trading. Indica il range all'interno del quale si concentra la maggior parte degli scambi. Rispecchia l'equilibrio del mercato e rivela dove si è svolta la maggior parte dell'attività di trading.
High Volume Node (HVN): gli HVN sono livelli di prezzo segnati da un'elevata attività di trading, che indicano aree con sensibile congestione dei prezzi e liquidità. Gli HVN possono fungere da rilevanti livelli di supporto o resistenza in funzione del rispettivo volume storico di trading.
Point of Control (POC): il Point of Control è il livello di prezzo con il più alto volume di trading durante un dato periodo. Rappresenta sovente il “prezzo equo” in cui si è verificato il maggior numero di scambi. Il POC funge da punto di riferimento chiave per potenziali supporti o resistenze, evidenziando dove è stato raggiunto il consenso nel mercato.
Low Volume Node (LVN): gli LVN sono livelli di prezzo caratterizzati da un'attività di trading alquanto bassa, che rappresentano aree con una congestione minima dei prezzi.
Indicatore VRVP: Grafico giornaliero a candele del greggio Brent
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Perché l'analisi del Volume Profile è fondamentale
L'analisi del Volume Profile offre diversi e importanti vantaggi che possono migliorare la comprensione dei mercati e il processo decisionale.
1. Individuare i livelli chiave di prezzo:
Uno dei principali vantaggi dell'analisi del Volume Profile è la sua capacità di evidenziare le aree caratterizzate da un ingente volume di scambi. Tali aree sono cruciali perché rivelano dove si sono verificate grandi quantità di acquisti e vendite, che spesso fungono da evidenti livelli di supporto e resistenza. Individuando questi livelli chiave di prezzo, i trader possono prevedere meglio potenziali inversioni o continuazioni di prezzo. Ad esempio, un livello di prezzo con un volume elevato indica che vi è consenso tra gli operatori di mercato, il che ne fa un probabile candidato per un futuro supporto o resistenza. Questi dati consentono ai trader di inserire ordini stop-loss più puntuali, individuare punti di ingresso strategici e posizionare target di profitto con maggiore disinvoltura. Approfondiremo come fare tutto ciò nella seconda parte!
2. Rivela il sentiment di mercato:
Il Volume Profile non si limita a evidenziare dove si è verificata l'attività di trading, ma fornisce anche indicazioni sul sentiment di fondo del mercato. Osservando la distribuzione del volume a vari livelli di prezzo, i trader possono dedurre se il mercato è dominato da un sentiment rialzista o ribassista. Ad esempio, una concentrazione di volumi a livelli di prezzo più elevati potrebbe indicare un forte interesse all'acquisto, ossia che il mercato è rialzista. Invece, un rilevante volume a livelli di prezzo più bassi potrebbe essere indicativo di pressione di vendita, ovvero che il mercato è in una fase ribassista. La comprensione del sentiment del mercato attraverso il Volume Profile consente ai trader di stimare l’intensità dei trend in atto e di individuare potenziali punti di inversione in cui il sentiment potrebbe mutare direzione.
3. Migliora le decisioni di trading:
Grazie agli spunti offerti dall'analisi del Volume Profile, i trader possono prendere decisioni più consapevoli in merito alle loro operazioni. Comprendendo dove si è avuta una frenetica attività di trading, è possibile valutare meglio la validità dei livelli di prezzo, decidere quando entrare o uscire dalle operazioni e gestire il rischio in maniera più efficace. Ad esempio, se un trader si accorge che il prezzo si sta avvicinando a un nodo ad alto volume (High-Volume Node - HVN), potrebbe prevedere un rallentamento delle fluttuazioni dei prezzi o una potenziale inversione, rivedendo opportunamente la propria strategia. Di contro, i nodi a basso volume (Low-Volume Nodes - LVN) possono indicare aree in cui il prezzo potrebbe oscillare rapidamente, offrendo opportunità per effettuare operazioni su breakout.
Conclusioni
In sostanza, l'analisi del Volume Profile fornisce ai trader un quadro più chiaro del contesto del mercato, consentendo loro di prendere decisioni fondate su una migliore comprensione dell'andamento dei prezzi e delle dinamiche volumetriche.
Nella seconda parte vedremo come individuare i livelli occulti di mercato che non balzano immediatamente agli occhi sui tradizionali grafici di prezzo. Analizzeremo i livelli più profondi della struttura del mercato e scopriremo come applicare questi spunti al price action trading.
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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Primi passi verso l'analisi ciclica con tradingviewIn modo semplice e il piu chiaro possibile mi avventuro nel fissare i principi dell'analisi ciclica facendo vedere come utilizzo tragingview per capire il comportamento del mercato. La finalità è esclusivamente di studio e di approfondimento e sono graditi i commenti. Per mettersi in contatto diretto potranno essere utilizzati gli strumenti e la messaggistica messa a disposizione da tradingview. Sono graditi i commenti anche critici.
Forex: opportunità di trading sui crossNel forex trading, le coppie di valute major, come EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY, rubano solitamente la scena per via degli elevati volumi di trading e della considerevole liquidità che le caratterizza. Ma talvolta le opportunità di trading più interessanti non riguardano queste coppie major, ma i cross valutari tipicamente oggetto di un numero inferiore di transazioni, ossia quelli senza il dollaro USA .
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Major vs. cross
Coppie forex major: queste coppie, tra cui EUR/USD, GBP/USD e USD/JPY, sono note per la loro elevata liquidità e per il fatto che offrono sovente stabili opportunità di trading. La loro popolarità garantisce spread più contenuti e costi di transazione più bassi, rendendole ideali per i trader che puntano su elevata frequenza e contenimento dei costi.
Cross valutari: i cross valutari, o semplicemente "cross", sono coppie senza il dollaro USA, come EUR/GBP, EUR/AUD e GBP/JPY. Sebbene queste coppie non suscitino la stessa attenzione delle major, possono offrire particolari opportunità di trading, in particolare quando il dollaro USA è stabile o si muove lateralmente.
Perché fare trading sui cross?
Opportunità variegate: i cross valutari possono evidenziare i punti di forza e di debolezza reciproci tra due valute diverse da USD, rivelando teoricamente trend più pronunciati di quelli riscontrati nelle coppie major.
Possibilità di più elevata volatilità: i cross sono spesso caratterizzati da una maggiore volatilità, soprattutto quando le valute che ne fanno parte hanno corso legale in regioni economiche diverse e aventi norme o sviluppi geopolitici differenti.
Dinamiche di mercato diverse: senza l'influenza del dollaro USA, i cross reagiscono in maniera differente alle notizie di mercato e ai report economici. Questa differenziazione può essere vantaggiosa quando le valute major si consolidano o sono segnate da bassa volatilità, con conseguenti oscillazioni più marcate dei cross.
Quando fare trading sui cross
Un approccio efficace per capire qual è il momento ideale per fare trading sui cross valutari è quello di utilizzare le principali coppie forex come riferimento. Dato che le coppie major contribuiscono alla fetta maggiore del volume di trading a livello mondiale, il loro andamento è in grado di offrire spunti migliori rispetto alla semplice osservazione separata dei cross.
Ecco come utilizzare le coppie major per individuare opportunità di trading nei cross valutari:
1. Classificare la forza delle valute
Parti dall’effettuazione di una stima della forza di ciascuna valuta major presente nei cross. Analizzando le performance delle coppie major, è possibile capire quali valute sono reciprocamente forti o deboli. Ad esempio, se AUD è forte nei confronti di USD, ma USD lo è altrettanto nei confronti di GBP, la coppia AUD/GBP potrebbe esibire un trend più definito rispetto ad AUD/USD. La classificazione della forza di ciascuna valuta aiuta a individuare i cross che potrebbero offrire le migliori opportunità di trading.
2. Attenzione alla neutralità di USD
Quando USD è neutrale, ossia non è né particolarmente forte né debole rispetto ad altre divise, le valute dei cross possono diventare più allettanti per operazioni di trading. In tali situazioni, la relativa forza o debolezza di valute diverse da USD diventa più lampante, offrendo segnali di trading più evidenti nei cross. Ad esempio, se USD è stabile, si potrebbero rilevare trend più pronunciati in coppie come EUR/GBP o EUR/AUD.
3. Identificare i catalizzatori tecnici
Analizza le coppie major per individuare pattern tecnici o livelli chiave che possono indicare potenziali fluttuazioni dei cross valutari. Prova a riconoscere breakout, inversioni dei trend o livelli chiave di supporto e resistenza nelle coppie major. Ad esempio, se GBP/USD esibisce una rottura al di sotto di un importante livello di supporto mentre USD/JPY è in procinto di testare un'area chiave di resistenza, i segnali tecnici che se ne ricavano potrebbero indicare che l'accoppiamento di GBP e JPY (GBP/JPY) è in grado di offrire maggiori spunti per i trader.
Utilizzando le coppie forex major come riferimento, è possibile ottenere preziose dritte sulle fluttuazioni dei cross valutari, facilitando l'individuazione e la capitalizzazione delle opportunità di trading più promettenti.
Esempio recente: EUR/JPY
Per illustrare le potenzialità del trading sui cross valutari, analizziamo il periodo che va dal 17 al 23 luglio. Durante questo arco di tempo, EUR/USD ha esibito un andamento al ribasso, rompendo al di sotto di una significativa trendline ascendente sul grafico orario. Questo segnale tecnico era indice di debolezza dell'euro (EUR) e di solidità del dollaro USA (USD).
Grafico orario a candele di EUR/USD
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Tenendo in considerazione la perdita di valore di EUR/USD, possiamo osservare le altre coppie major per capire se c'è in teoria una valuta più forte da accoppiare con EUR. Il grafico del prezzo di USD/JPY ha mostrato un pattern al rialzo, salvo poi iniziare a virare verso il basso, a testimonianza del fatto che lo yen giapponese (JPY) si stava rafforzando rispetto a USD. Tale divergenza ha suggerito che l'accoppiamento della debolezza di EUR con JPY, anziché con USD, potrebbe dar luogo a opportunità di trading più evidenti.
Grafico orario a candele di USD/JPY
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Pertanto, dopo il 23 luglio, EUR/JPY è colata a picco di quasi il 5%, mentre EUR/USD è calata solo di meno dell’1%. Questo esempio evidenzia come l'analisi delle coppie major possa aiutare a rilevare segnali di trading più intensi nei cross.
Grafico orario a candele di EUR/JPY
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Conclusioni
Comprendere quando fare trading sui cross può dare il la a tante altre opportunità nel mercato forex. Sfruttando l'analisi delle coppie major, i trader possono ricavarne preziose indicazioni riguardo all’intensità e alla debolezza delle varie valute, così da poter prendere decisioni di trading più consapevoli. Se si ricercano volatilità più elevata, differenti opportunità o trend più omogenei, le operazioni sui cross possono costituire un’ulteriore freccia all'arco di una strategia di trading.
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Strategie di swing trading, parte 2: inversioniNella prima parte abbiamo analizzato una strategia di continuazione del trend per lo swing trading. Passiamo ora a esaminare una strategia di inversione che si sofferma sui punti di svolta del mercato ricorrendo a un pattern di fakeout. Questo metodo sfrutta i breakout non riusciti, offrendo opportunità di trading sulle inversioni a livelli chiave di resistenza.
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Panoramica della strategia
Obiettivo: individuare e fare trading sulle inversioni a livelli chiave di resistenza facendo leva sul pattern di fakeout.
Componenti chiave:
Individuare il livello chiave di resistenza: identifica un livello rilevante di resistenza che il prezzo ha fatto fatica a superare in passato. Potrebbe trattarsi di una linea orizzontale dai massimi precedenti o di una trendline che il prezzo non ha disatteso.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Pattern di fakeout: prova a localizzare un pattern di fakeout, che si verifica quando il prezzo rompe al di sopra del livello di resistenza per poi chiudere al di sotto di esso. Ciò può accadere sia all'interno della stessa candela che nella candela successiva. Il pattern indica che il breakout era falso e fa pensare a una possibile inversione.
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Entrata e posizionamento dello stop:
Ai fini dell'entrata, si potrebbe prendere in considerazione il prezzo di chiusura della candela di fake-out e quindi aprire una posizione per sfruttare la potenziale inversione.
Sebbene esistano molti modi per piazzare uno stop-loss utilizzando il fake-out, uno di questi scenari prevede di piazzare un ordine di stop-loss al di sopra del massimo della candela di fake-out per proteggersi potenzialmente da movimenti di prezzo inaspettati.
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Perché questa strategia è efficace
Il pattern fakeout è efficace perché tiene conto del fenomeno del breakout mancato. I trader che erano lunghi durante il fakeout sono spinti a chiudere le loro posizioni quando il prezzo inverte, fornendo un potenziale punto di ingresso per i trader. Se qualcuno entra nel mercato appena sotto la candela del fakeout, ha l'opportunità di allinearsi a questa inversione e di capitalizzare un potenziale movimento del prezzo verso il prossimo livello di supporto.
Limiti della strategia
Sebbene il pattern di fakeout possa essere efficace, è fondamentale avere consapevolezza dei suoi limiti. Non tutti i fakeout si traducono in rilevanti inversioni, ed è possibile che si verifichino falsi segnali. Inoltre, la strategia può avere meno efficacia nei mercati che esibiscono un trend evidente, nel quale i livelli di resistenza vengono costantemente oltrepassati. I trader devono anche prestare attenzione alle notizie e agli eventi di mercato in grado di innescare repentine oscillazioni di prezzo.
Conclusioni
Le strategie di inversione basate sui pattern di fakeout consentono di fare trading sui punti di svolta del mercato. Soffermandosi sui livelli di resistenza e sui segnali di fakeout, i trader possono entrare nelle operazioni con un piano ben definito e un livello di rischio prestabilito. Acquisire padronanza delle strategie di continuazione e di inversione consente ai trader di adattarsi alle mutevoli condizioni di mercato, migliorando l’approccio generale all’attività di trading.
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Strategie di Swing Trading - Parte 1: continuazione del trendIn questa serie in due parti, analizzeremo strategie di swing trading semplici ma efficaci. La prima parte si sofferma su una tradizionale strategia di continuazione del trend, concepita per capitalizzare le tendenze di mercato consolidate.
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Comprendere la strategia di continuazione del trend
La strategia di continuazione del trend ruota intorno al principio di operare nella direzione della tendenza prevalente. La strategia punta a rilevare un'oscillazione nelle dinamiche del prezzo che si verifica a seguito di un breakout nella direzione del trend prevalente.
Sebbene sia probabile che la strategia si riveli inefficace durante fasi laterali e incostanti dei mercati, le componenti di gestione del rischio e delle operazioni sono ideate per cercare di minimizzare le perdite dinanzi a congiunture avverse, consentendone invece l’esecuzione quando le condizioni dei trend sono ottimali.
Ecco come implementare questa strategia:
Componenti chiave della strategia
Criteri di ingresso:
La MA a 50 giorni deve muoversi sopra quella a 200
Il primo criterio di questa strategia è che la media mobile a 50 giorni (MA) deve trovarsi al di sopra della media mobile a 200 giorni. Ciò è indice di un consolidato trend rialzista e funge da segnale chiave che il mercato sta esibendo un momentum rialzista.
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Formazione di un range di contrazione
Occorre provare a individuare un range di contrazione, che di solito si presenta come una serie di variazioni di prezzo che si restringono gradualmente. Questo pattern fa pensare a un consolidamento e a un probabile breakout nella direzione del trend a stretto giro di posta.
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Rottura e chiusura al di sopra del range di contrazione
Una rottura e una chiusura al di sopra del range di contrazione rappresentano un rilevante trigger di ingresso.
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Gestione del rischio:
Stop iniziale sotto il range
Lo stop-loss iniziale viene posizionato appena sotto il limite inferiore del range di contrazione. Ciò aiuta a delimitare il rischio, così da proteggere la posizione nel caso in cui il mercato si muova a nostro sfavore.
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Gestione delle operazioni:
Trailing stop con EMA a 9 giorni
Una volta che l’operazione è attiva, è opportuno utilizzare la media mobile esponenziale (EMA) a 9 giorni come trailing stop. Così facendo si possono congelare i profitti, lasciando al contempo che l’operazione abbia sufficiente spazio di manovra per continuare a essere eseguita proficuamente.
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Guida passo-passo all'esecuzione della strategia
1. Individuazione del trend: inizia accertandoti che la MA a 50 giorni sia al di sopra di quella a 200 sul grafico. Ciò conferma che il mercato è in un trend rialzista e getta le basi per l’implementazione della seconda parte della strategia.
2. Individuazione del range di contrazione: prova a identificare i periodi in cui il prezzo dà vita a un range di contrazione. Ciò può essere visualizzato come una serie di massimi e minimi che si avvicinano reciprocamente. Questo pattern spesso precede un rilevante movimento di prezzo.
3. Ingresso nell’operazione: entra nell’operazione quando il prezzo esce dal range di contrazione nella direzione del trend (ovvero, in questo caso, al rialzo). Assicurati che il breakout sia accompagnato da un incremento del volume, indicativo di un momentum più intenso.
4. Impostazione dello stop-loss: posiziona lo stop-loss appena al di sotto del limite inferiore del range di contrazione. Ciò consente di tutelare la posizione da inversioni di mercato inattese.
5. Implementazione del trailing stop: quando l'operazione volge a tuo favore, utilizza l’EMA a 9 giorni come trailing stop. Modifica il livello dello stop man mano che l’EMA a 9 giorni si sposta verso l'alto, il che consente di congelare i profitti, lasciando al contempo campo libero all’operazione per dare i suoi frutti.
Esempio: oro
Nell'esempio seguente, possiamo vedere che il mercato dell'oro quest'anno ha fornito diverse opportunità di ingresso con questa strategia di swing trading. Con la MA a 50 giorni ampiamente al di sopra di quella a 200 per tutto l'anno, i prezzi si sono compressi all'interno di range di contrazione in diverse occasioni. Anche se non tutti i breakout dalla compressione funzionano, la direzione generale del trend, favorita dal crossover della MA a 50 giorni e di quella a 200, ha assicurato un solido framework per individuare potenziali operazioni. Posizionando gli stop appena al di sotto del limite inferiore di questi range di contrazione e utilizzando l’EMA a 9 giorni come trailing stop, i trader sono riusciti a rilevare diverse oscillazioni al rialzo.
Grafico giornaliero a candele dell’oro (XAU/USD)
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Limiti della strategia
Pur essendo efficace nei mercati con una tendenza in atto, questa strategia di continuazione del trend presenta diversi limiti. Fa affidamento a trend evidenti, che potrebbero non essere sempre presenti, traducendosi in falsi segnali in mercati instabili o laterali. L'utilizzo di medie mobili come la MA a 50 giorni e quella a 200 è caratterizzato da lag, il che comporta che i trader potrebbero non accorgersi delle fasi iniziali del trend. I range di contrazione possono talvolta dare il là a falsi breakout, con conseguenti entrate o uscite premature dal mercato. Inoltre, i trailing stop con l’EMA a 9 giorni possono portare alla chiusura di posizioni in occasione di modesti ritracciamenti mentre è in atto un trend pronunciato. Infine, come per ogni strategia, il metodo della continuazione del trend richiede disciplina e un'applicazione costante per rivelarsi efficace, e potrebbe non essere indicato per tutti gli stili di trading o i livelli di propensione al rischio.
Conclusioni
La strategia di continuazione del trend fa leva sulle medie mobili e sui pattern di prezzo per individuare e capitalizzare marcati trend di mercato. Focalizzandosi su un range di contrazione all'interno di un trend rialzista e ricorrendo ai trailing stop per gestire il rischio, questa strategia rappresenta un approccio disciplinato allo swing trading.
Nella seconda parte della serie, esamineremo una strategia di swing trading altrettanto semplice ed efficace.
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