2 Median Lines sul mensileIl pattern per 1.2.3 ha colto il macrotrend segnalando nella zona 4* un livello di resistenza rilevante. La Mediana per 3.4.5 potrebbe tornare utile per valutare eventuali rilevanti marco livelli sia di supporto che resistenza.
Il trend rialzista in corso è costantemente rimasto sopra la trendline supportiva rossa.
Pattern grafici
La Median Line: quando i prezzi tornano nel patternAbbiamo evidenziato in verde il pattern Median Line per i pivot 1.2.3.
I prezzi dopo aver rotto al ribasso la parallela inferiore, in rosso tratteggiato nel grafico, hanno trovato supporto e sono subito rimbalzati tornando all'interno della zona di competenza della Median Line verde.
Operativamente questo rientro all'interno del pattern può essere considerato come possibile primo segnale di un ritorno degli acquisti.
Utili ulteriori conferme.
Osservazione a posteriori del pattern Median LineLa freccia blu indica il test della parallela superiore, livello sui massimi storici dal quale sarebbe stato interessante considerare la possibilità di costruire una strategia ribassista. strategia poi confermata dalla rottura di 2 successivi livelli dinamici. Prima zona target ideale nei pressi della center line nella zona evidenziata - punto 4.
Grafico mensile con 2 Median LinesLa Mediana verde per 1.2.3 ha colto in modo perfetto il movimento al rialzo e dopo il test del target sulla mediana centrale nel punto I i prezzi hanno poi fatto due movimenti sempre all'interno del Pattern facendo test in II e III rispettivamente. La Mediana in BLU ha colto in pieno il movimento ribassista. I punti rossi segnalano la forza della trendline supportiva che potrebbe diventare molto interessante in caso di ulteriori ribassi.
EXXON e la Median Line InternaIn questo caso abbiamo utilizziato lo strumento Pitchfork di tadingview per individuare un canale rilevante in ottica tecnica. Il manico della "forchetta" viene lasciato sospeso mentre la mediana centrale viene forzata ad un test preciso nel punto 4. Questa figura è anche conosciuta come " Median Line Interna" (inside Median Line). In questo modo abbiamo un canale che risulta particolarmente efifcace ed interessante come si può ben vedere dal test del livello di resistenza al punto 5.
12. Didattica: rappresentazioni grafiche, grafico a candeleConosciuta e utilizzata da secoli in Giappone, questa tecnica di rappresentazione grafica ha ricevuto un periodo di grande attenzione anche in Occidente dagli anni '90.
Il termine candlestick individua una particolare modalità di grafico che consente, allo stesso tempo, sia di evidenziare con un unico simbolo la dinamica della giornata borsistica in esame, sia di classificare determinate combinazioni di più candele le quali permettono, all'analista esperto, di identificare precise figure ricorrenti in base alle quali formulare previsioni per l'andamento futuro.
Come per il grafico bar chart, anche per quello candlestick è prevista la visualizzazione dei dati di minimo, massimo, apertura e chiusura. A differenza dei primi, però, i candlestick consentono di visualizzare immediatamente, tramite il colore della candela, se la seduta borsistica in esame si sia chiusa in rialzo oppure in ribasso.
Le sedute in cui la chiusura abbia fatto registrare un valore più alto rispetto all'apertura vengono rappresentate da candele bianche, mentre le candele nere indicano sedute in cui il prezzo di chiusura risulta più basso di quello d'apertura.
L'ampiezza del corpo della candela, detto real body, individua la distanza tra il valore di apertura e chiusura mentre le shadow, cioè le sottili linee verticali sopra e sotto il real body, indicano l'escursione massima delle quotazioni del titolo. Queste ultime hanno in genere un'importanza più marginale in quanto, per i giapponesi, i veri valori sui quali fare riferimento sono quelli di apertura e chiusura e, conseguentemente, la loro distanza.
Date queste premesse risulta intuitivo l'obiettivo di tale rappresentazione grafica: essa, infatti, non solo si prefigge di indicare per sommi capi la tendenza verso la quale si sta muovendo lo strumento finanziario considerato, ma anche di identificare differenti disegni (pattern) ai quali vengono attribuite implicazioni rialziste o ribassiste.
Le formazioni dei candlestick possono essere sia di inversione, sia di continuazione del trend in essere. In entrambi i casi, ma questa rappresenta una regola generale valida per qualsiasi tecnica utilizzata, è necessario comunque aver ben presente la tendenza di fondo in essere prima di formulare previsioni in funzione delle configurazioni. Parlare di formazione d'inversione, ad esempio, ha senso unicamente a condizione che sia presente un trend rialzista o ribassista da invertire.
Fatta questa precisazione, è importante segnalare come esistano svariate decine di pattern catalogati in letteratura e come ciascuno di essi possa svilupparsi anche in più sedute, in funzione dell'accostamento di più singole candele tipiche.
BTC/USD - Una Strategia con le Medie MobiliBuonasera Traders,
In questo articolo approfondiremo la strategia definita " Double Crossover ", o più comunemente, della Doppia Media Mobile.
Ricordiamo che le medie mobili possono essere utilizzate come: supporti/resistenze dinamiche, indicazioni di tendenza, indicazioni di inversione di tendenza e setup di entrata/uscita dal mercato.
Questa strategia può essere utilizzata per cercare di sfruttare al meglio la tendenza che si sta creando, ovviamente qualora si creasse.
Andremo alla ricerca di uno scenario in cui i prezzi attraversano in modo sostanziale le medie mobili, con conseguente incrocio delle stesse, questo potrebbe indicarci una probabile inversione di tendenza.
Esaminando il nostro grafico, i traders possono individuare differenti segnali di acquisto e di vendita.
In particolare i segnali di acquisto, verranno presi in considerazione soltanto nel momento in cui, la media mobile più veloce, incrocia quella lenta dal basso verso l' alto, al contrario, i segnali di vendita verranno presi in considerazione nel momento in cui, la media mobile più veloce, incrocia quella lenta dall' alto verso il basso.
Ovviamente è da evidenziare che come tutte le strategie, anche questa, può presentare dei falsi segnali ed è quindi consigliata con l' ausilio di altri indicatori.
Top e Flop della Settimana 5-10 Marzo 2018 - CAD/CHF ed EUR/NZDBuongiorno a tutti!
Video Idea/Report un po' particolare ed originale. Tutti i Sabato analizzo e riguardo le operazioni fatte in settimane, ed ho pensato potesse essere carino rifarlo sotto forma di video-report almeno per il top ed il flop, per questioni di limiti di tempo, altrimenti le avrei anche viste tutte.
Ci concentriamo quindi sullo stop di CAD/CHF e sul target di EUR/NZD.
Mi raccomando, ora più che mai fatemi sapere cosa ne pensate di questo tipo di idee, dove si approfondisce più del solito l'aspetto di gestione del trade/disciplina da mantenere. Quindi lasciate un 👍 o un commento per farmi sapere la vostra o anche per farmi domande su altri trade visti in settimana ma che non ho analizzato nel video.
Vi lascio qui sotto nelle idee correlate i vari link con tutte le idee della settimana, dato che ce ne sono ancora un paio interessanti da poter sfruttare.
Buon sabato, a domani!
11. Didattica: rappresentazioni grafiche, grafico a barreUna delle tipologie di grafico maggiormente utilizzate è senz'altro quella del metodo a barre.
Il bar chart, questo il suo nome, viene costruito in modo da indicare la quotazione di apertura, quella di chiusura e l’escursione tra il massimo e il minimo registrati nella seduta (infragiornaliera o mensile che sia). Ad esempio, nel caso di un grafico giornaliero, ogni singola barra rappresenterà l’apertura, il massimo, il minimo e la chiusura della giornata borsistica trascorsa.
Questa rappresentazione permette, con un solo colpo d’occhio, di sintetizzare in modo semplice un’intera seduta.
La sua costruzione risulta piuttosto facile: si traccia una linea verticale che congiunge il minimo e il massimo e, successivamente, si aggiungono due piccole “tacche” orizzontali in corrispondenza delle quotazioni di apertura e di chiusura, rispettivamente sul lato sinistro e sul lato destro della barra verticale.
Nel corso degli anni, lo studio sistematico della serie dei prezzi così rappresentati ha consentito di identificare configurazioni tipiche le cui implicazioni previsive, osservate empiricamente, consentono ai trader più attivi di acquistare o vendere in funzione del presentarsi di particolari pattern (cioè figure grafiche con caratteristiche che si ripetono nel tempo).
BTCUSD >> Si Comporta Come le AzioniBuon pomeriggio ragazzi,
Dato che oggi non ho molto da portarvi in quanto analisi sul forex, indici o materie prime, volevo portarvi qualcosa di leggermente diverso, e proporvi un grafico giornaliero del bitcoin , che sapete che ogni tanto mi piace analizzare.
Per quanto io non lo tradi, mi piace tenerlo d'occhio e studiarne il comportamento. Come alcuni di voi sapranno seguo e investo anche in azioni, e seguendo il bitcoin in quest'ultimo periodo, mi sono resa conto che i suoi movimenti sono molto simili ad un'azione//stock.
Non parlo di direzione, ma piuttosto di gap, chiusure e simili .
Sul grafico, infatti, potete notare due zone da me evidenziate: quella verde (supporto) e quella rossa (resistenza).
Ho notato che entrambe sono state rotte dai prezzi, ma dopo la rottura le candele sono rientrate. Comportamento poco tipico del forex, dove le rotture spesso sono effettive, ma mooolto comuni nelle azioni, dove questi livelli non vengono rispettati in modo molto preciso, ma più a livello "simbolico", punto più, punto meno.
Non ho idea di cosa succederà adesso, ne sono qui per portarvi un'analisi, una cosa è certa: se i prezzi arriveranno alla trendline, e dovessero romperla a rialzo, bisognerà verificare che la rottura sia effettiva. (Mi sono trovata nella stessa situazione a dicembre con il grafico della Ferrari).
E voi cosa ne pensate? Avete dei Bitcoin? Cosa vi aspettate? Avete notato anche voi questa cosa?
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AUDCAD >> La Dieta Settimanale // Ogni Quanto ti Pesi?Buon sabato traders,
Stavo studiando la watchlist della settimana passata per capire cosa potessi tenere per la prossima e cosa no, e mi sono resa conto che AUDCAD , contrariamente alle mie aspettative, ha rotto la trendline ribassista , e non una trendline a caso, infatti ha tenuto ben 4 volte.
Da adesso vado alla ricerca di opportunità rialziste , ma essendo il mio stop sui minimi settimanali, dato che la trendline è settimanale, forse ancora non è il momento adatto.
Infatti per un'operatività di questo tipo, quello sarebbe lo stop adatto, ma capite che non ha molto senso. Come fare quindi? Vado a sfruttare i timeframe minori.
Quando avviene una rottura interessante su timeframe molto alti, è sicuramente utile utilizzare quel punto come segnalazione, ma non come entrata. Ogni volta che utilizzata un punto per un'entrata, lo stop deve essere proporzionato a quel timeframe. Vi faccio un esempio: non posso usare questa rottura per inserire un ordine limite sulla trendline e uno stop sui minimi 15 minuti, non ha senso, perché i prezzi possono tranquillamente tornare sotto la trendline , l'importante è che non chiudano al di sotto di questa, e in quel caso il 15 minuti diventa inutile.
Vi faccio un esempio più pratico: vi mettete a dieta, e settimana dopo settimana notate miglioramenti, pesate sempre meno, nonostante abbiate oscillazioni giornaliere. Ora, questa settimana vi pensate, e siete 80kg, lunedì vi pesate e siete 81kg. Scommetto che non vi impanicate, perché sapete che magari siete un po' più gonfi, un po' più idratati, e via così, come punto di riferimento prenderete la settimana dopo, e sarà lì che valuterete se avete perso o meno peso.
Spero che il concetto sia chiaro, e mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti.
>> Lasciami un like se questo tipo di analisi ti piace, e se vuoi l'analisi completa su cosa farò 👍🏼
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10. Didattica: rappresentazioni grafiche, grafico lineareUna volta determinata l'impostazione degli assi spazio-temporali di un grafico risulta necessario decidere anche quale sia la tipologia di grafico più idonea per la rappresentazione della variabile prezzo.
Il grafico più comune in questo senso è senza dubbio quello che si ottiene congiungendo i valori di chiusura registrati quotidianamente. Tale tipo di grafico, chiamato line chart, si prefigge l’obiettivo di sintetizzare in modo estremo l’attività finanziaria che rappresenta.
Per anni considerato come quello più significativo, ha successivamente lasciato il passo a rappresentazioni in grado di comunicare un maggior numero di informazioni agli operatori. Ad ogni modo esso conserva, ancora oggi, una sua validità proprio perché viene costruito in funzione della chiusura, dato in genere considerato come il più importante nell'analisi dell’evoluzione dei prezzi.
Inoltre, esso può essere utilizzato in maniera flessibile anche per rappresentare altri valori dei prezzi potenzialmente significativi e altrettanto sintetici quali, ad esempio, una media tra massimo e minimo oppure tra apertura, massimo, minino e chiusura di seduta.
Non va trascurato il fatto che questo tipo di grafico spesso risulta l'unico utilizzabile nel caso di rappresentazioni di indicatori (media mobile nell'esempio) e oscillatori (momentum nell'esempio) che prevedono la raffigurazione di un solo valore.
Trading semplice e profittevole: datemi una TREND LINE e il CCIBuongiorno TRADERS,
in questo articolo di didattica voglio spiegare come faccio le analisi, mi preparo la posizione e decido le entrate.
Nel mio percorso di Trader avrò analizzato circa un migliaio di indicatori e valutato non meno di un centinaio di strategie. Mi sono trovato spesse volte il grafico talmente pieno di linee, curve e lucine che non riuscivo a vedere la cosa più importante: il PREZZO.
Alla fine il percorso più difficile è stato quello di togliere e mentre toglievo, mentre mi concentravo su una sola strategia, mentre selezionavo pochi sottostanti, mentre il grafico iniziava a "respirare", mentre le analisi diventavano via via sempre più sobrie, il mio conto iniziava a ringraziarmi.
Dopo circa 10.000 ore di grafici, ho scelto una strategia, un time frame, un modello di money management che mantengo e ripeto da ormai più di un migliaio di trade. La strategia si chiama PDT, non è mia ma è l'intuizione di un famoso Trader italiano.
Il core di questo metodo si basa sull'individuazione dell'andamento in divergenza tra il prezzo e l'indicatore CCI.
La scelta del CCI non è casuale ma frutto di una certosina ricerca e analisi.
Individuando una trend line tracciata sui massimi decrescenti se ribassista o sui minimi crescenti se rialzista, quando il prezzo la attraversa rompendola, il setup si completa e si entra a mercato. La posizione si mantiene fino al setup opposto in logica profit & reverse.
In sostanza questa strategia vuole intercettare quanto prima possibile il potenziale nuovo swing di prezzo e cavalcarlo fino al suo esaurimento.
Per queste caratteristiche risulta essere di gran lunga più anticipatoria e profittevole rispetto alle classiche figure dell'analisi tecnica: megafono, triangolo e testa/spalle.
Parallelamente alla strategia ho affinato alcune regole di protezione dell'operazione che tendono a massimizzare i profitti e al contempo minimizzare il rischio. L'uso dell'indicatore ATR e dell'indicatore SUPERTREND svolgono appunto questa funzione.
Nell'esempio del grafico di EURUSD che ho utilizzato, ma potrei farlo con qualunque sottostante, si evidenzia quanto efficace sia questa strategia.
In un mese e mezzo ha restituito su questo cambio un gain più 1.000 pips contro una perdita di 50.
I setup identificati in H4 risultano abbastanza immuni da notizie macroeconomiche, e un TF così relativamente lento restituisce tranquillità e lucidità. Da non trascurare è che, se l'operatività è così "sobria", ci si può dedicare al altro durante la giornata abbandonando l'ansia che porterebbe ad aprire la piattaforma ogni 5 minuti o ad operare con scarsa lucidità. Il setup è facile da individuare e da tutto il tempo per preparare l'operazione con molte ore di anticipo. Per operare con questo metodo, basterebbe aprire la piattaforma solamente 4/5 volte al giorno, con conseguente miglioramento della qualità della vita.
Vorrei approfondire con voi e rispondere alle vostre domande, se volete scrivete nei commenti.
Oppure seguitemi nella mia operatività su questo social.
Un LIKE se questo post vi è stato utile o lo potrà diventare.
Buon trading a tutti.
EURJPY: quando le cose semplici funziono...Buongiorno Traders,
ecco un esempio di come può essere semplice intercettare i movimenti che fanno incassare soldini.
Un'analisi semplice con un'inequivocabile segnale d'ingresso può aiutare chi ha mille dubbi o l'ansia di entrare in posizione.
Quando l'obiettivo è mantenere a bada le emozioni tossiche, i messaggi che la strategia restituisce devono essere PRECISI e di solo 2 tipi:
->entro a mercato
->non entro a mercato.
Questa strategia si chiama PDT e con poche, semplici e sopratutto REPLICABILI regole riesce a mettervi a mercato con rapporti rischio rendimento veramente notevoli.
Se vi interessa sapere come applicarla, chiedetemi tutto quello che volete nei commenti.
7. Didattica: teoria di Dow e conferma degli indiciUno dei principi della teoria di Dow, ritenuto tra i più importanti, fa riferimento all'idea che gli andamenti degli indici dei titoli industriali e dei trasporti si debbano confermare in modo reciproco.
In base a tali considerazioni, quando l’indice Dow Jones Industrial inizia una presunta fase espansiva, essa verrà ritenuta valida soltanto se si realizza in corrispondenza di una concomitante fase espansiva dell'indice Dow Jones Transportation. Infatti un movimento di un indice non confermato potrebbe condurre a conclusioni false e fuorvianti.
La logica del principio è ispirata dalla constatazione che, se il mercato azionario costituisce un barometro delle condizioni dell’economia, allora, durante un mercato toro, i prezzi crescenti devono interessare sia le società che producono merci, sia le società che le trasportano. Nella borsa americana la storia ha dimostrato la validità di questo principio.
Al di là di queste considerazioni, valide per il mercato azionario americano, questo principio va interpretato nel senso più generale di analizzare sempre l'andamento dell'indice di borsa correlandolo a quello di altri indicatori di settore o relativi ad altre borse. Questo al fine di verificare significative interdipendenze dei movimenti tramite discrepanze e concordanze.
6. Didattica: teoria di Dow e relazione prezzo volumeNella teoria di Dow i volumi di contrattazione assumono un ruolo di conferma dello "stato di salute" della tendenza primaria in corso. In generale la situazione considerata normale è quella in cui il volume degli scambi si espande durante un bull market e si contrae durante un bear market (volume concordante).
Quando questo non avviene (volume discordante), viene generato un possibile segnale di allarme poiché indicazione anticipatoria di una potenziale futura inversione di tendenza. Questo principio deve però essere utilizzato solamente come indicazione aggiuntiva all'interno di un’analisi completa e dettagliata del ciclo di mercato.
Come già ribadito nel capitolo precedente, la probabilità di inversione di una tendenza primaria è maggiore se il mercato è già stato preceduto da una fase di accumulazione o distribuzione, possibilmente caratterizzate da volumi di contrattazione in consistente aumento.
5. Didattica: teoria di Dow e individuazione dei trendUn trend primario al rialzo (mercato toro o bull market) è caratterizzato da minimi e massimi secondari con valori crescenti rispetto ai precedenti estremi relativi; viceversa, un trend primario al ribasso (mercato orso o bear market) è caratterizzato da livelli di massimi e minimi secondari delle quotazioni in progressivo declino.
In un mercato orso il primo segnale di una possibile inversione di tendenza sarà fornito dal fallimento del mercato nel generare un nuovo minimo più basso di quello precedente (punti 3 nel grafico, subito dopo i trend primari ribassisti indicati nei riquadri rossi alla base). Anche se questo fattore indica una minore forza del mercato nel proseguire il suo trend, ciò non risulta comunque sufficiente per determinare un'inversione di tendenza. Soltanto se il rialzo che segue porta i prezzi al di sopra del massimo precedentemente raggiunto (punti 2 nel grafico, sempre subito dopo i trend primari ribassisti), viene allora confermata la nuova tendenza toro del mercato.
In un mercato toro invece il primo segnale di una possibile inversione di tendenza sarà fornito dal fallimento del mercato nel generare un nuovo massimo più alto di quello precedente (punto 3 nel grafico, subito dopo il trend primario rialzista indicato nel riquadro verde alla base). Anche se questo fattore indica una minore forza del mercato nel proseguire il suo trend, ciò non risulta comunque sufficiente per determinare un'inversione di tendenza. Soltanto se il ribasso che segue porta i prezzi al di sotto del minimo precedentemente raggiunto (punto 2 nel grafico, sempre subito dopo il trend primario rialzista), viene allora confermata la nuova tendenza orso del mercato.
Prima di identificare l'inizio di una nuova tendenza è importante controllare che siano state realizzate le fasi del trend di mercato precedente previste dalla teoria di Dow. La probabilità di inversione di una tendenza primaria è infatti maggiore se il mercato è già stato preceduto da una fase di accumulazione o distribuzione, possibilmente caratterizzata da volumi di contrattazione in consistente aumento (vedere capitolo successivo).
L’importanza di saper distinguere tra un semplice movimento secondario e il primo stadio di una nuova tendenza primaria è naturalmente evidente ai fini operativi. Pur essendo la parte della teoria più difficile da decifrare, è senza dubbio la chiave di volta per una corretta interpretazione dei mercati.
4. Didattica: teoria di Dow e fasi di mercato (II)Le sei fasi di mercato della teoria di Dow individuano nella loro essenza due movimenti primari i quali, il primo rialzista e il secondo ribassista, costituiscono un ciclo di mercato completo. Dato che i movimenti non avvengono mai in linea retta, spesso avviene che le fasi di espansione, così come le fasi di flessione, siano durante il loro svolgimento intervallate da temporanei movimenti laterali, definiti come fasi di “riaccumulazione” o di “redistribuzione”.
Si tratta di situazioni di congestione nelle quali i prezzi tendono a muoversi (oscillare) in un delimitato spazio orizzontale (sideways trend) e dove si realizzano prese di beneficio da parte di alcuni soggetti che avevano operato subito nella prima fase del movimento di mercato.
Questa impostazione generale del ciclo di un mercato azionario è stata via via arricchita dagli analisti tecnici discepoli di Dow, con la formalizzazione di veri e propri modelli di evoluzione grafica (pattern) riferibili ai diversi momenti cruciali che caratterizzano lo stato di un mercato. In sostanza sono state codificate configurazioni tipiche per ogni fase; tali modelli grafici saranno illustrati successivamente in apposite sezioni.