11. Didattica: rappresentazioni grafiche, grafico a barreUna delle tipologie di grafico maggiormente utilizzate è senz'altro quella del metodo a barre.
Il bar chart, questo il suo nome, viene costruito in modo da indicare la quotazione di apertura, quella di chiusura e l’escursione tra il massimo e il minimo registrati nella seduta (infragiornaliera o mensile che sia). Ad esempio, nel caso di un grafico giornaliero, ogni singola barra rappresenterà l’apertura, il massimo, il minimo e la chiusura della giornata borsistica trascorsa.
Questa rappresentazione permette, con un solo colpo d’occhio, di sintetizzare in modo semplice un’intera seduta.
La sua costruzione risulta piuttosto facile: si traccia una linea verticale che congiunge il minimo e il massimo e, successivamente, si aggiungono due piccole “tacche” orizzontali in corrispondenza delle quotazioni di apertura e di chiusura, rispettivamente sul lato sinistro e sul lato destro della barra verticale.
Nel corso degli anni, lo studio sistematico della serie dei prezzi così rappresentati ha consentito di identificare configurazioni tipiche le cui implicazioni previsive, osservate empiricamente, consentono ai trader più attivi di acquistare o vendere in funzione del presentarsi di particolari pattern (cioè figure grafiche con caratteristiche che si ripetono nel tempo).
Analisi trend
Gli ingressiQuante volte mi sono e ci siamo posti questa domanda ebbene sullo storico è tutto facile eppure basta usare un po'di mens sana e saper aspettare il momento giusto.....un trader frettoloso è un trader morto,nella mia idea short che non rinnego parlavo con alcuni di voi in merito all'ingresso fatto.ma ora mirendo conto di non aver realizzato alcune cose.
BTCUSD >> Si Comporta Come le AzioniBuon pomeriggio ragazzi,
Dato che oggi non ho molto da portarvi in quanto analisi sul forex, indici o materie prime, volevo portarvi qualcosa di leggermente diverso, e proporvi un grafico giornaliero del bitcoin , che sapete che ogni tanto mi piace analizzare.
Per quanto io non lo tradi, mi piace tenerlo d'occhio e studiarne il comportamento. Come alcuni di voi sapranno seguo e investo anche in azioni, e seguendo il bitcoin in quest'ultimo periodo, mi sono resa conto che i suoi movimenti sono molto simili ad un'azione//stock.
Non parlo di direzione, ma piuttosto di gap, chiusure e simili .
Sul grafico, infatti, potete notare due zone da me evidenziate: quella verde (supporto) e quella rossa (resistenza).
Ho notato che entrambe sono state rotte dai prezzi, ma dopo la rottura le candele sono rientrate. Comportamento poco tipico del forex, dove le rotture spesso sono effettive, ma mooolto comuni nelle azioni, dove questi livelli non vengono rispettati in modo molto preciso, ma più a livello "simbolico", punto più, punto meno.
Non ho idea di cosa succederà adesso, ne sono qui per portarvi un'analisi, una cosa è certa: se i prezzi arriveranno alla trendline, e dovessero romperla a rialzo, bisognerà verificare che la rottura sia effettiva. (Mi sono trovata nella stessa situazione a dicembre con il grafico della Ferrari).
E voi cosa ne pensate? Avete dei Bitcoin? Cosa vi aspettate? Avete notato anche voi questa cosa?
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AUDCAD >> La Dieta Settimanale // Ogni Quanto ti Pesi?Buon sabato traders,
Stavo studiando la watchlist della settimana passata per capire cosa potessi tenere per la prossima e cosa no, e mi sono resa conto che AUDCAD , contrariamente alle mie aspettative, ha rotto la trendline ribassista , e non una trendline a caso, infatti ha tenuto ben 4 volte.
Da adesso vado alla ricerca di opportunità rialziste , ma essendo il mio stop sui minimi settimanali, dato che la trendline è settimanale, forse ancora non è il momento adatto.
Infatti per un'operatività di questo tipo, quello sarebbe lo stop adatto, ma capite che non ha molto senso. Come fare quindi? Vado a sfruttare i timeframe minori.
Quando avviene una rottura interessante su timeframe molto alti, è sicuramente utile utilizzare quel punto come segnalazione, ma non come entrata. Ogni volta che utilizzata un punto per un'entrata, lo stop deve essere proporzionato a quel timeframe. Vi faccio un esempio: non posso usare questa rottura per inserire un ordine limite sulla trendline e uno stop sui minimi 15 minuti, non ha senso, perché i prezzi possono tranquillamente tornare sotto la trendline , l'importante è che non chiudano al di sotto di questa, e in quel caso il 15 minuti diventa inutile.
Vi faccio un esempio più pratico: vi mettete a dieta, e settimana dopo settimana notate miglioramenti, pesate sempre meno, nonostante abbiate oscillazioni giornaliere. Ora, questa settimana vi pensate, e siete 80kg, lunedì vi pesate e siete 81kg. Scommetto che non vi impanicate, perché sapete che magari siete un po' più gonfi, un po' più idratati, e via così, come punto di riferimento prenderete la settimana dopo, e sarà lì che valuterete se avete perso o meno peso.
Spero che il concetto sia chiaro, e mi raccomando, fatemi sapere cosa ne pensate qui sotto nei commenti.
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L'antica tecnica giapponese e gli "shinne" - parte 2/2
Dicevamo, lo short lo chiudiamo in concomitanza di (H). Perchè? banalmente, è un nuovo shinne rialzista. Tuttavia lo short aveva ancora una cartuccia da sparare nelle 2 candele successive. Peccato, abbiamo perso una parte di guadagno ma a noi poco importa perchè abbiamo fatto 2 operazioni profittevoli perfettamente azzeccate.
Rimaniamo fermi in attesa di un nuovo segnale data la lateralità successiva. Segnale che arriva con un nuovo shinne della Yosen (I). Il resto lo vedete da voi.
Dentro l'Ichimoku.
Sin dalla Yosen (A) il prezzo è sempre stato sopra la Tenkan e la Kijoun perfettamente in linea con il rialzo. Le candele F e G che hanno rappresentato la chiusura del long e l'entrata short trovano conferma perchè si va sotto la Tenkan e la Kijoun, segnale che non c'è più alcun trend rialziasta prima e l'inizio di un trend ribassista dopo, quando la Tenkan va sotto la Kijoun. Inoltre dopo (G) la Chikou si libera sotto i prezzi, confermando la nostra tesi.
In (H) potevamo invece pensare che il ribasso non era ancora finito grazie all'Ichimoku e all'assenza di segni di fine trend. Infine, nemmeno a farlo apposta, (I) rompe la Tenkan al rialzo, segnale che qualcosa è cambiato e il trend al ribasso potrebbe essere terminato. La Kijoun sopra è piatta, il prezzo potrebbe voler andare e cercarla e la Chikou si trova a ridosso di una nuvola piatta, facilmente superabile. Tutti segnali a conferma del nuovo shinne.
Perchè uso l'Ichimoku se prima ho detto che ogni strumento è secondario? Per la natura stessa dell'Ichimoku. Le sue linee si calcolano in questo modo: massimo/minimo di x periodi , dove x cambia in base alle linee. Questo indicatore guarda una cosa soltato e cioè il prezzo di mezzo dei massimi e dei minimi. E i massimi/minimi non sono forse gli shinne stessi?
Insomma, l'Ichimoku parla la stessa lingua della tecnica degli shinne. Il tutto è quindi coerente con se stesso, non c'è un qualcosa che dice una cosa diversa rispetto a qualcos'altro. Gli shinne e l'Ichimoku sono complementari (esattamente come lo Yin e lo Yang), per questo funzionano bene insieme. In più, grazie alle linee, abbiamo possibili target che con i soli shinne non avremmo. Non serve nient'altro.
Si, sono d'accordo con voi che un'analisi fatta ex post è sempre perfetta e non sbaglia mai. Tuttavia i presupposti sono buoni quindi opererò in questo senso.
Va fatta una raccomandazione. Questa tecnica è lenta, si sviluppa in giorni, settimane e addirittura mesi. Il profitto non è mostruoso come tutti vorremmo e bisogna accettare i falsi segnali con le sue perdite. Diciamo che è il suo lato negativo, ma di fronte alla comprensione del mercato, alla sua essenza e alla capacità di capirne le logiche.. non dico di predirne il futuro, ma avere almeno una bussola di riferimento che ha la possibilità di farci fare poche operazioni, precise e (cosa più importante) profittevoli nel tempo.. bhe, onestamente, direi che ne valga la pena :) anche perchè il mio obiettivo ultimo è uno soltanto: mollare il mio lavoro e vivere con il trading.
Questo è quanto. Dalle prossime pubblicazioni entrerò nel vivo dell'azione con view vere e proprie.
Grazie a tutti :)
L'antica tecnica giapponese e gli "shinne" - parte 1/2Buongiorno,
quest'oggi cerchiamo di dare una spolverata al metodo operativo dei primi speculatori del Giappone, 3 secoli fa, con il loro metodo degli shinne . La storia è già stata spiegata nella nota precedente quindi oggi ci concentreremo prettamente sull'operatività.
Si parta dal presupporto che una volta non c'erano strumenti grafici: non c'erano medie, macd, atr, Bollinger e chi più ne ha più ne metta. C'era una cosa sola, il prezzo. La vera voce all'interno del mercato. Già solo qui parto dal presupporto che ogni strumento arriva dopo, è una costruzione "in base a...", è secondario, e in nessuno modo rappresenta la sostanza vera e propria quindi i miei grafici saranno nudi e crudi ("come mamma l'ha fatto"). L'unico strumento che userò sarà l'Ichimoku e dopo vi spiegherò il perchè non va in contrasto con quanto appena detto.
Gli shinne sono i "prezzo nuovi", ovvero nuovi massimi/minimi raggiunti dal prezzo in base alle candele precedenti. Userò i termini Insen e Yosen che rappresentano rispettivamente una candela ribassista (linea Yin) e una rialzista (linea Yang).
In questa tecnica è fondamentate la posizione delle candele piuttosto che la loro forma vera è propria perchè rispecchia il sentiment di mercato, inoltre l'alta volatilità dei mercati odierni potrebbe creare delle forme false che manderebbe in errore ogni analisi. La posizione invece non mente perchè dice dove il prezzo è fisicamente stato.
E' importante sottolineare che ogni analisi, quindi ogni compravendita, va fatta obbligatoriamente alla chiusura della sessione giornaliera. E' del tutto inutile stare attaccati ai grafici giorno e notte. Bisogna dare al prezzo il tempo di esprimersi e cosa c'è di meglio di una bella candela giornaliera che racchiude ogni informazione necessaria? ;)
Dopo qualche seduta d'incertezza si presenta la Yosen indicata con la lettera (A) che rappresenta un nuovo shinne in quanto va a rompere i massimi di breve periodo formando (appunto) un nuovo prezzo. Questo è il momento di comprare. Alla comparsa della doji (B) non ci preoccupiamo perchè essa rimane vicino al massimo. Teniamo il nostro long. Nella seduta successiva c'è un'ulteriore rialzo e dopo il mercato va in lateralità.
Fino alla candela C teniamo il nostro long per il semplice fatto che il mercato stesso non ci stà dando alcuna indicazione short quindi non c'è motivo di pensarlo. Bisogna solo portare pazienza. La candela C è un primo campanello d'allarme, la sua lower shadow è andata sotto i minimi di breve periodo dopo 3 sedute di una lieve crescente volatilità ma possiamo pensare che sia stato solo un caso perchè i rialzisti hanno subito riconquistato il terreno perso.
La Insen D finalmente dovrebbe dare nuova forza al trend ma analizzandola meglio capiamo che non è così. Essa forma si un nuovo shinne rispetto al medio periodo (ultime 15 sedute) ma chiude sotto il massimo della candela precedente, segnale che i rialzisti non hanno abbastanza forza per iniziare un trend. Il nostro long è ancora lì fermo.
(D) e successive 3 candele possono essere viste come una Evening Star, un segnale ribassista. Ricordiamoci che la forma è sempre diversa, ciò che conta è la sostanza.
Arriviamo quindi alla Insen (E), terzo shinne di breve periodo ma primo di medio periodo in quanto rompe al ribasso i minimi di medio periodo. Tuttavia la sua lower shadow fa pensare che la forza ribassista non è ancora forte a sufficienza. E' arrivato il momento di chiudere il nostro long e attendere un segnale più forte. Il segnale arriva con (F) che porta lo stesso concetto di (E). Capiamo che la forza ribassista è ancora combattuta con quella rialzista ma le propobabilità di vittoria sono favorevoli perchè si formano nuovi shinne al ribasso quindi ci mettiamo short.
Finalmente la Insen (G) da il via al trend ribassista ma noi eravamo già in posizione. Lo short lo chiudiamo in concomitanza di (H). Perchè?
Segue....
EUR/USD - La Media Mobile e l' Analisi TecnicaBuonasera Traders,
In questo articolo approfondiremo insieme il significato e l’ utilizzo della media mobile.
Per definizione la media mobile, rappresenta la media di una serie di dati.
Nel nostro caso, la media mobile ci consente di calcolare il prezzo medio di chiusura o di apertura di una coppia di valute, in un determinato periodo di tempo.
La media mobile risulta essere uno strumento molto utilizzato nell’ analisi tecnica, consentendo ai traders di individuare la tendenza in atto in quel momento e permettendo inoltre, l’ individuazione di ottimi setup di entrata, a seconda se il prezzo di chiusura si trovi al di sopra o al di sotto della media stessa.
La semplicità grafica di questi supporti/resistenze dinamiche, che quindi a differenza di quelle statiche tendono a modificarsi con il passare del tempo, ne consente l’ utilizzo anche ai traders meno esperti.
Nel grafico in esame, abbiamo una media mobile a 21 periodi, in cui viene preso in considerazione sia il prezzo del giorno odierno, sia il prezzo dei 20 giorni precedenti. La nostra media mobile è rappresentata da un linea blu continua che ci consente ad un primo sguardo, l’ individuazione del trend in atto.
Personalmente ritengo che l’ utilizzo della media mobile non è esaustivo per un’ attenta analisi, ma un ritest dei prezzi su di essa può risultare un buon punto di partenza per l’ individuazione di un segnale di entrata.
Per questo primo excursus sulle medie mobili è tutto..
Approfondiremo a breve le diverse tipologie di medie mobili e la strategia definita "double crossover".
10. Didattica: rappresentazioni grafiche, grafico lineareUna volta determinata l'impostazione degli assi spazio-temporali di un grafico risulta necessario decidere anche quale sia la tipologia di grafico più idonea per la rappresentazione della variabile prezzo.
Il grafico più comune in questo senso è senza dubbio quello che si ottiene congiungendo i valori di chiusura registrati quotidianamente. Tale tipo di grafico, chiamato line chart, si prefigge l’obiettivo di sintetizzare in modo estremo l’attività finanziaria che rappresenta.
Per anni considerato come quello più significativo, ha successivamente lasciato il passo a rappresentazioni in grado di comunicare un maggior numero di informazioni agli operatori. Ad ogni modo esso conserva, ancora oggi, una sua validità proprio perché viene costruito in funzione della chiusura, dato in genere considerato come il più importante nell'analisi dell’evoluzione dei prezzi.
Inoltre, esso può essere utilizzato in maniera flessibile anche per rappresentare altri valori dei prezzi potenzialmente significativi e altrettanto sintetici quali, ad esempio, una media tra massimo e minimo oppure tra apertura, massimo, minino e chiusura di seduta.
Non va trascurato il fatto che questo tipo di grafico spesso risulta l'unico utilizzabile nel caso di rappresentazioni di indicatori (media mobile nell'esempio) e oscillatori (momentum nell'esempio) che prevedono la raffigurazione di un solo valore.
Criptovalute panoramica al 24 FebbraioPanoramica su grafico daily con ottica di trading sulle principali criptovalute come Bitcoin, BitcoinCash, XRP, ETH, Stellar, Cardano e Litecoin
Ichimoku, chikou span e ciclicità del mercatoSalve,
Studiando ichimoku , mi sono chiesto perché il buon Hosoda-san abbia usato una chikou span a 26 periodi.
Ora, in realtà bisognerebbe leggersi gli appunti di Hosoda per capire che cosa avesse in testa, e questo va francamente
oltre le mie possibilità.
Oggi la chikou span viene usata in relazione al prezzo, alla tenkan e kijun, e alla kumo, in base alla sua posizione.
Ed in effetti ha senso che se la chikou giace in campo aperto sopra a tutti gli indicatori, siamo in un trend
rialzista ed abbiamo una ulteriore conferma ad entrare long (la faccio semplice...).
Ha altrettanto senso che se la chikou attraversa il prezzo ci sia un cambio di tendenza e quindi si possa usare come
segnale di entrata, ma secondo me Hosoda aveva in mente altro.
Supponete infatti che il mercato sia periodico con periodo 26 giorni. Allora mi basterà semplicemente
confrontare la chikou col prezzo di 26 giorni fa e saprei con assoluta certezza se il prezzo salirà
o scenderà e questo perché si è comportato alla stessa maniera 26 giorni fa.
Fosse vero, saremmo tutti ricchi, o meglio non cambierebbe nulla per effetto di complicate dinamiche
sociali, ma questa è un'altra storia.
Quindi Hosoda deve aver pensato che i suoi connazionali si comportassero allo stesso modo ogni 26 giorni ovvero
un mese operativo giapponese.
Poi magari si è accorto che così non era, però ha tenuto la chikou perché aveva senso per gli altri motivi
cui accennavo prima.
Vabbe' supposizioni, fantascienza.
Noi però possiamo fare una cosa che Hosoda non poteva fare.
Possiamo scaricare i dati forex, per esempio EURJPY dal 2002 al 2017 (li trovate con qualsiasi motore di ricerca)
e cercare le ciclicità se ci sono.
Come si fa? Si usa l'analisi di Fourier.
Anche qui facciamo attenzione. C'è chi vuole usare Fourier per fare previsioni. No, non va bene per quello
ed anche per questo bisognerebbe scrivere un altro post. Non ne ho voglia, keine Lust, studiatevi
un libro di analisi2.
Dopo una mezz'oretta di smanettamento dei dati (non faccio il gradasso ma solo per far capire che
trattasi di un'analisi mooooooolto preliminare) e qualche trucco del mestiere, viene fuori un quadro
interessante.
Si trovano dei picchi, che io reputo personalmente interessanti a 7,9,15,20,31,36 giorni, più altri di importanza minore.
Questi sono giorni, non periodi, cioè sono validi solo in un grafico daily e solo per EURJPY per ora.
In particolare il 15 ed il 36 mi intrigano parecchio perché spiccano su tutti gli altri.
Non posso inserire qui la figura né puntare ad essa, perciò fidatevi.
Mi piacerebbe capire se impostando la chikou a 15 o a 36 giorni si possa cavalcare di più il mercato.
Proverò a farlo, ma la mia esperienza in proposito è troppo misera.
Provate voi magari e fatemi sapere.
Se siete arrivati qui, vi ringrazio per la vostra attenzione.
Bis bald
Vito
Trading semplice e profittevole: datemi una TREND LINE e il CCIBuongiorno TRADERS,
in questo articolo di didattica voglio spiegare come faccio le analisi, mi preparo la posizione e decido le entrate.
Nel mio percorso di Trader avrò analizzato circa un migliaio di indicatori e valutato non meno di un centinaio di strategie. Mi sono trovato spesse volte il grafico talmente pieno di linee, curve e lucine che non riuscivo a vedere la cosa più importante: il PREZZO.
Alla fine il percorso più difficile è stato quello di togliere e mentre toglievo, mentre mi concentravo su una sola strategia, mentre selezionavo pochi sottostanti, mentre il grafico iniziava a "respirare", mentre le analisi diventavano via via sempre più sobrie, il mio conto iniziava a ringraziarmi.
Dopo circa 10.000 ore di grafici, ho scelto una strategia, un time frame, un modello di money management che mantengo e ripeto da ormai più di un migliaio di trade. La strategia si chiama PDT, non è mia ma è l'intuizione di un famoso Trader italiano.
Il core di questo metodo si basa sull'individuazione dell'andamento in divergenza tra il prezzo e l'indicatore CCI.
La scelta del CCI non è casuale ma frutto di una certosina ricerca e analisi.
Individuando una trend line tracciata sui massimi decrescenti se ribassista o sui minimi crescenti se rialzista, quando il prezzo la attraversa rompendola, il setup si completa e si entra a mercato. La posizione si mantiene fino al setup opposto in logica profit & reverse.
In sostanza questa strategia vuole intercettare quanto prima possibile il potenziale nuovo swing di prezzo e cavalcarlo fino al suo esaurimento.
Per queste caratteristiche risulta essere di gran lunga più anticipatoria e profittevole rispetto alle classiche figure dell'analisi tecnica: megafono, triangolo e testa/spalle.
Parallelamente alla strategia ho affinato alcune regole di protezione dell'operazione che tendono a massimizzare i profitti e al contempo minimizzare il rischio. L'uso dell'indicatore ATR e dell'indicatore SUPERTREND svolgono appunto questa funzione.
Nell'esempio del grafico di EURUSD che ho utilizzato, ma potrei farlo con qualunque sottostante, si evidenzia quanto efficace sia questa strategia.
In un mese e mezzo ha restituito su questo cambio un gain più 1.000 pips contro una perdita di 50.
I setup identificati in H4 risultano abbastanza immuni da notizie macroeconomiche, e un TF così relativamente lento restituisce tranquillità e lucidità. Da non trascurare è che, se l'operatività è così "sobria", ci si può dedicare al altro durante la giornata abbandonando l'ansia che porterebbe ad aprire la piattaforma ogni 5 minuti o ad operare con scarsa lucidità. Il setup è facile da individuare e da tutto il tempo per preparare l'operazione con molte ore di anticipo. Per operare con questo metodo, basterebbe aprire la piattaforma solamente 4/5 volte al giorno, con conseguente miglioramento della qualità della vita.
Vorrei approfondire con voi e rispondere alle vostre domande, se volete scrivete nei commenti.
Oppure seguitemi nella mia operatività su questo social.
Un LIKE se questo post vi è stato utile o lo potrà diventare.
Buon trading a tutti.
DX e le valuteRitengo che il DX sia un elemento indispensabile per valutare e tradare tutte le valute con USD infatti la sua debolezza contagia tutte le altre sottostanti
Ichimoku non mente mai e neanche i prezzi SBIl mio parere è che i prezzi non mentono mai è la nostra mente che ci fa vedere le cose che vogliamo.....un esempio lo zucchero...grandi e forti movimenti guariamolo in M grandi salite e discese di prezzo una volatilità fenomenale
EURJPY: quando le cose semplici funziono...Buongiorno Traders,
ecco un esempio di come può essere semplice intercettare i movimenti che fanno incassare soldini.
Un'analisi semplice con un'inequivocabile segnale d'ingresso può aiutare chi ha mille dubbi o l'ansia di entrare in posizione.
Quando l'obiettivo è mantenere a bada le emozioni tossiche, i messaggi che la strategia restituisce devono essere PRECISI e di solo 2 tipi:
->entro a mercato
->non entro a mercato.
Questa strategia si chiama PDT e con poche, semplici e sopratutto REPLICABILI regole riesce a mettervi a mercato con rapporti rischio rendimento veramente notevoli.
Se vi interessa sapere come applicarla, chiedetemi tutto quello che volete nei commenti.
9. Didattica: impostazione di un grafico, asse del prezzoUna volta determinato il campionamento temporale del grafico da analizzare sulla base del proprio orizzonte operativo, risulterà necessario scegliere come impostare l'asse verticale del prezzo.
Generalmente le opzioni principali in merito sono due: scala aritmetica e scala logaritmica.
La differenza tra i due metodi consiste sostanzialmente nella rappresentazione visiva dei movimenti del prezzo di un asset.
Suddividendo l'asse verticale del grafico con ipotetiche linee orizzontali graficamente equidistanti, la differenza spaziale tra una linea e la successiva acquisterà un significato diverso a seconda della scala impostata.
Nel caso della scala aritmetica, ogni incremento (decremento) spaziale del prezzo fra una linea e la successiva (precedente) rappresenterà un uguale aumento (diminuzione) dello stesso prezzo in termini numerici.
Nel caso della scala logaritmica invece, a ogni incremento (decremento) spaziale del prezzo fra una linea e la successiva (precedente) corrisponderà un uguale aumento (diminuzione) dello stesso prezzo in termini percentuali.
Quale scala scegliere dunque?
In linea di massima è possibile utilizzare la seguente semplice regola discrezionale: maggiore (minore) l'orizzonte temporale visualizzato e maggiore (minore) la volatilità di un asset, maggiore (minore) l’utilità di analizzare graficamente lo stesso asset su scala logaritmica.
Una scala aritmetica, ad esempio, sarà senza dubbio una buona scelta nel caso si analizzi il cambio euro-dollaro campionato a un'ora su un orizzonte temporale di qualche giorno.
Una scala logaritmica, invece, sarà la scelta ottimale nel rappresentare graficamente il cambio bitcoin-dollaro campionato settimanalmente su orizzonte temporale di qualche anno.
8. Didattica: impostazione di un grafico, asse del tempo I grafici di borsa rappresentano l’elemento determinante per l’analisi tecnica in quanto sintetizzano l’essenza stessa del mercato. Un grafico, infatti, fornisce direttamente l’idea della tendenza in atto sullo strumento finanziario rappresentato. Esso è capace di indicare i più recenti massimi o minimi e consente di sovrapporre indicatori, linee di tendenza o qualsiasi altro strumento utile per osservare e determinare l’evoluzione dei prezzi.
In genere l’analista tecnico, grazie alle rappresentazioni grafiche, è in grado di cogliere indicazioni preziose per la formulazione di scenari di breve (movimento terziario), medio (movimento secondario) e lungo periodo (movimento primario).
Nonostante oggi si faccia uso di rappresentazioni grafiche tramite computer la storia del loro utilizzo è tutt’altro che recente e, in alcuni casi, risale a centinaia di anni orsono (famosi i grafici su carta, e le relative analisi disegnate direttamente a mano, illustrati da operatori come Gann o Elliott).
La costruzione di un grafico prevede innanzitutto l’esistenza di un piano cartesiano, con i due assi che tipicamente rappresentano il tempo (in ascissa, asse orizzontale delle X) e il prezzo (in ordinata, asse verticale delle Y).
La prima decisione da prendere riguarderà la compressione temporale da analizzare, cioè l’intervallo tra una rilevazione e la successiva. Normalmente risulta conveniente analizzare lo strumento finanziario oggetto di studio tramite tappe graduali.
Nel caso si operi con un’ottica incline all’investimento (long term trading), con una prospettiva che va da diverse settimane a diversi mesi, si comincerà allora con il visualizzare un grafico su scala mensile (monthly), dove le quotazioni saranno misurate (o meglio, campionate) di mese in mese per l’individuazione del trend primario. Si proseguirà poi con un grafico campionato settimanalmente (weekly) al fine di determinare l’andamento della tendenza secondaria sulla quale operare in accordo con quella primaria. La visualizzazione del grafico giornaliero (daily) permetterà, infine, di stabilire la direzione del trend terziario per cogliere eventuali punti ottimali di ingresso e uscita sul mercato.
In caso invece di operatività a breve-medio periodo, con una prospettiva che va da pochi giorni a poche settimane al massimo (swing trading), si potrebbe invece cominciare con il visualizzare un grafico su scala settimanale per l’individuazione del trend primario, proseguendo poi con un grafico campionato giornalmente al fine di determinare l’andamento della tendenza secondaria operativa in accordo con quella primaria e, infine, con un grafico a 4 ore per determinare la direzione del trend terziario e i relativi punti ottimali di ingresso e uscita.
Ovviamente sarà possibile operare con ottiche temporali anche molto più ristrette, tipicamente su base infragiornaliera (day trading), utilizzando grafici a campionamento sempre più ridotto (ore, minuti e, al limite, anche frazioni di secondo nel caso di un campionamento tick by tick) con la prospettiva di individuare tendenze sempre più brevi e cercare così di cogliere anche i più piccoli movimenti effettuati dal mercato.






















