Serie di stop lossNel trading, una delle sfide più difficili da affrontare non è tanto l’analisi tecnica o fondamentale, quanto la gestione delle emozioni e della psicologia personale durante una serie di perdite consecutive, nota come “serie di stop loss”. Molti trader, specialmente i meno esperti, cadono in trappole mentali che compromettono la loro capacità di reagire in modo razionale e costruttivo.
La dinamica tipica della serie di stop loss
La situazione tipo inizia con l’individuazione di un setup che, secondo l’analisi del trader, appare perfetto. Con grande fiducia e convinzione, si apre una posizione sperando in un esito positivo. Quando però il trade va contro, si incassa uno stop loss. Invece di accettare l’errore e rivalutare l’analisi, il trader tende a razionalizzare la sconfitta attribuendola a fattori esterni come manipolazioni di mercato, stop hunting o eventi imprevisti. Questa negazione dell’errore spinge spesso a forzare la propria previsione originaria aprendo una nuova posizione nella stessa direzione, nella speranza di recuperare rapidamente la perdita. Purtroppo, frequentemente questa operazione fallisce nuovamente e il ciclo si ripete, aumentando frustrazione e confusione. Nei casi peggiori, si tenta una “ultima chance” aprendo un’ulteriore posizione con convinzione, ma senza una chiara analisi aggiornata. Oppure si inverte la posizione nella direzione opposta, ma a questo punto spesso è troppo tardi e il mercato ha già completato il movimento iniziale. Questo genera ulteriori perdite e senso di impotenza.
Perché accade questo comportamento
Questo fenomeno psicologico è radicato nella difficoltà umana di ammettere di aver sbagliato. Il riconoscimento di un errore significa dover accettare una perdita reale, e questo può ferire l’ego e la fiducia personale. Inoltre, il desiderio di “recuperare subito” induce a scelte impulsive e irrazionali, anziché analisi metodiche.
Da qui nascono i bias cognitivi che allontanano il trader dalla disciplina necessaria.
Come superare la barriera psicologica della perdita
Accettare che perdere è parte del gioco. Il trading non è una scienza esatta e anche i migliori professionisti subiscono perdite. Accettare la possibilità di errore libera la mente e riduce l’ansia.
Impostare uno stop loss disciplinato e rispettarlo. Inserire sempre ordini di stop loss e rispettarli senza cambiare o spostare in modo emotivo è una delle chiavi per controllare le perdite.
Fare una revisione obiettiva e razionale dell’analisi dopo ogni perdita, senza cercare scuse. Capire perché la posizione ha perso permette di migliorare il processo decisionale.
Evitare di inseguire perdite con nuove posizioni aggressive. Il cosiddetto revenge trading aumenta solo il rischio di perdere ancora più denaro.
Mantenere un diario di trading emotivo e operativo. Annotare non solo le proprie operazioni ma anche gli stati d’animo aiuta a riconoscere schemi di comportamento disfunzionali.
Considerare sempre che “è umano sbagliare, ma è imperdonabile perseverare nell’errore”. Questo mantra stimola a correggere prontamente gli errori senza lasciarsi trascinare dal sentimento di frustrazione.
Conclusioni
La capacità di accettare le perdite e rivedere sistematicamente le proprie decisioni è una competenza fondamentale per qualsiasi trader che voglia raggiungere la consistenza e la redditività nel tempo. Ignorare questo aspetto e lasciarsi guidare dall’orgoglio o dalla rabbia conduce inevitabilmente a peggiorare la situazione. Il mercato non ha alcuna colpa delle nostre perdite. Spetta al trader sviluppare autocontrollo, disciplina e un approccio pragmatico per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Nessuno è infallibile e ogni errore è un’occasione per imparare è la chiave per uscire dal circolo vizioso della serie di stop loss.
Idee della comunità
3 errori di trading comuni che i trader dovrebbero evitare
I trader di tutti i livelli, dai principianti ai professionisti esperti, possono cadere preda di errori psicologici che possono portare a decisioni di trading sbagliate e, in definitiva, a perdite. Comprendere ed evitare questi errori comuni è fondamentale per sviluppare una solida strategia di trading e ottenere un successo costante sui mercati.
Ecco tre degli errori di trading più diffusi che i trader dovrebbero cercare di evitare:
FOMO (Fear of Missing Out): La FOMO è un'emozione pervasiva che può offuscare il giudizio dei trader e portarli a prendere decisioni impulsive basate sulla paura di perdere potenziali profitti. Ciò spesso implica inseguire tendenze o entrare in operazioni senza un’analisi adeguata, aumentando il rischio di perdite.
Per combattere la FOMO, i trader dovrebbero aderire al proprio piano di trading, dare priorità alla disciplina e concentrarsi sull’identificazione di opportunità di trading ad alta probabilità piuttosto che reagire ai movimenti del mercato per paura.
Revenge Trading: il Revenge Trading è il bisogno emotivo di recuperare le perdite derivanti da operazioni precedenti prendendo decisioni affrettate e sconsiderate. Ciò spesso deriva dal desiderio di dimostrare la propria correttezza o di riconquistare un senso di controllo sul mercato.
Per evitare il vendetta trading, i trader dovrebbero coltivare il distacco emotivo, accettare le perdite come parte naturale del trading ed evitare la tentazione di lasciare che le emozioni dettino le loro decisioni di trading.
L'errore del giocatore d'azzardo: l'errore del giocatore d'azzardo è la convinzione errata che gli eventi passati influenzino l'esito di eventi futuri, portando a presupporre che le tendenze continueranno indefinitamente o che eventi casuali possano essere previsti.
Per superare l'errore del giocatore d'azzardo, i trader dovrebbero riconoscere che ogni operazione è un evento indipendente con le sue probabilità uniche e che le prestazioni passate non sono una garanzia di risultati futuri. Dovrebbero fare affidamento su solide analisi di trading e tecniche di gestione del rischio piuttosto che fare affidamento su intuizioni o superstizioni.
Evitando questi errori psicologici comuni, i trader possono sviluppare un approccio più disciplinato e razionale al trading, aumentando le loro possibilità di ottenere un successo a lungo termine sui mercati.
Gli elementi fondamentali di una strategia di tradingNel mondo del trading esistono centinaia di strategie diverse basate su analisi fondamentali, analisi tecnica o una combinazione di entrambe. Nonostante questa grande varietà, ogni strategia profittevole condivide una struttura di base simile.
La definizione degli strumenti di trading
Il primo componente fondamentale di una strategia riguarda la scelta degli strumenti finanziari da monitorare e negoziare. Una strategia deve specificare chiaramente quali asset includere nella watch list, perché ogni mercato e strumento ha caratteristiche, volatilità e dinamiche differenti. Avere una lista ristretta e chiara di strumenti consente di mantenere focus, approfondire le proprie competenze specifiche e cogliere tempestivamente le migliori opportunità di mercato.
I motivi di apertura di una posizione
Il secondo elemento chiave è rappresentato dalle condizioni precise che giustificano l’apertura di una posizione. Le “entry reasons” definiscono quali segnali o setup il trader deve identificare prima di entrare sul mercato. Questo approccio rigoroso aiuta a evitare aperture impulsive e a migliorare la qualità delle operazioni. Lo stesso strumento può offrire opportunità diverse a seconda della strategia adottata, evidenziando l’importanza di una metodica definita e replicabile.
Gestione del rischio
Un elemento imprescindibile nella strategia è la definizione in anticipo della dimensione delle posizioni da assumere per ogni trade. Il corretto calcolo del lotto in funzione del rischio tollerato è cruciale per preservare il capitale. Una regola comune, facilmente applicabile, è rischiare solo una piccola percentuale del conto per operazione, tipicamente l’1%. Calcolare la size della posizione in base alla distanza dello stop loss e alla percentuale di rischio prefissata permette di controllare la perdita massima su ogni trade, rendendo il portafoglio più resiliente in caso di serie negative.
Gestione attiva delle posizioni
L’ultimo, ma non meno importante, elemento sono le regole di gestione delle posizioni aperte. La strategia deve definire chiaramente quando e come chiudere un trade in perdita (stop loss), come e dove prendere profitto (take profit) e se e quando applicare tecniche di trailing stop per proteggere i guadagni parziali. Queste regole assicurano che le operazioni siano gestite in modo disciplinato, limitando le perdite e massimizzando i profitti.
Conclusione
Questi quattro elementi costituiscono la base comune e imprescindibile di ogni strategia di trading profittevole. Pur potendo integrare ulteriori componenti e personalizzazioni, chi vuole costruire una strategia solida deve prima assicurarsi di avere questi fondamenti ben chiari e definiti. Una strategia completa e ben strutturata permette di operare con maggiore consapevolezza, disciplina e resilienza, aumentando le probabilità di successo nel lungo termine.
Strategia di inversione trend con trendline e livelli chiave BTC📈 Negli ultimi mesi sto testando una strategia semplice ma efficace basata esclusivamente sull’analisi del prezzo, senza l’uso di indicatori. Una strategia di pura price action , basata su struttura di mercato e swing point, cioè massimi e minimi rilevanti .
È un approccio molto pulito e logico, vicino ai concetti di Dow Theory e swing trading strutturale .
L’obiettivo è identificare con chiarezza i cambi di trend su Bitcoin (BTC/USD) nel TimeFrame 30 minuti.
🧠 PUNTI FORTI
✅ Nessun indicatore → lettura pulita, adattabile a tutti i mercati.
✅ Segnali chiari → il prezzo conferma sempre il cambio di tendenza.
✅ Buona compatibilità con trailing stop o gestione dinamica.
✅ Logica universale → funziona su crypto, indici, materie prime.
🧩 Struttura della strategia
- Trend rialzista: definito da minimi crescenti.
- Trend ribassista: definito da massimi decrescenti.
- Cambio di trend da ribassista a rialzista: quando il prezzo rompe al rialzo il massimo precedente.
- Cambio di trend da rialzista a ribassista: quando il prezzo scende sotto il minimo precedente.
Non utilizzo indicatori, solo:
- Trendline per visualizzare la direzione del movimento.
- Livelli orizzontali per identificare breakout e possibili pullback.
🎯 Timeframe e ⚙️ gestione operativa
- Timeframe operativo: 30 minuti
- Stop loss: subito sotto (o sopra) il livello di inversione
- Take profit: a discrezione, oppure gestione dinamica seguendo la nuova trendline
📊 Obiettivo
Testare la strategia in demo per valutarne l’efficacia nel tempo, soprattutto nei momenti di forte volatilità del BTC.
La semplicità è la chiave: il prezzo contiene già tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
🗣️ Cosa ne pensate?
Avete mai utilizzato strategie simili basate solo su struttura del prezzo e trendline?
Ogni feedback o suggerimento è ben accetto!
Capitolo 7 - Pattern di ContinuazioneUn saluto a tutti, in questo video andiamo a vedere i Pattern di Continuazione.
Quando si parla di Analisi Tecnica, un concetto fondamentale è quello delle Figure di Continuazione, o come le chiamo io, le "pause di ricarica" del mercato.
In pratica, se un asset è in forte trend (rialzista o ribassista), a un certo punto deve tirare il fiato. Queste figure sono proprio quel momento: un periodo di consolidamento dove compratori e venditori si riequilibrano momentaneamente. La cosa importante è che, una volta finita la pausa, il trend atteso è quello di riprendere la corsa iniziale!
Le 4 Figure che Uso di Più:
Flag (Bandiere) e Pennant (Gagliardetti): Sono le pause veloci, quelle che durano poco. Si formano dopo un movimento dinamico ("l'asta") e mostrano un piccolo canale o un triangolino che si muove in controtendenza. Segnalano che la pressione di fondo è ancora fortissima.
Rettangoli: Il mercato si muove in un range laterale netto, bloccato tra un supporto e una resistenza orizzontali. Qui si accumula l'energia. La rottura (il breakout) di uno dei due lati ci dice che la direzione è ripartita.
Triangoli Simmetrici: Il prezzo si restringe sempre di più tra massimi decrescenti e minimi crescenti. È un'indecisione crescente che spesso, ma non sempre, si risolve a favore del trend precedente.
La Mia Regola d'Oro Operativa:
Non mi fido di una rottura a caso! Per validare un pattern di continuazione e decidere di entrare (o di aumentare una posizione), aspetto sempre la doppia conferma: il prezzo deve rompere la figura nella direzione del trend e, cosa fondamentale, deve farlo con Volumi elevati. Senza volumi, è un segnale debole e ad alto rischio di falso breakout.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
9 motivi per tornare gradualmente alle obbligazioniDopo diversi anni dominati dai mercati azionari e dalla volatilità dei tassi d’interesse, il 2026 potrebbe essere più favorevole alle obbligazioni. Senza parlare di un’inversione spettacolare, diversi fattori economici e strutturali suggeriscono che un recupero relativo del mercato obbligazionario non è da escludere.
Innanzitutto, le valutazioni elevate delle azioni statunitensi invitano alla prudenza. Indici come l’S&P 500 si trovano su livelli tecnici storicamente elevati dopo una lunga fase di rialzo sostenuta dalla liquidità e dagli utili societari. In questo contesto, una fase di consolidamento o di prese di profitto non è improbabile e potrebbe portare alcuni investitori a riequilibrare l’esposizione verso asset meno rischiosi, come le obbligazioni.
Anche il ciclo presidenziale americano potrebbe giocare un ruolo. Il 2026 è il secondo anno del ciclo presidenziale, storicamente il più debole per l’S&P 500, e ciò potrebbe favorire una rotazione parziale dei capitali verso titoli obbligazionari, considerati più stabili.
Sul piano macroeconomico, la prospettiva di un taglio dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali è un altro elemento da monitorare. Di fronte a livelli elevati di debito e a un possibile indebolimento del mercato del lavoro, la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea potrebbero adottare una politica monetaria più accomodante. Un calo dei tassi sosterebbe meccanicamente il valore delle obbligazioni già emesse.
Parallelamente, la graduale normalizzazione dell’inflazione favorisce un ambiente più prevedibile per gli investitori obbligazionari. Nei prossimi mesi, l’effetto dei dazi si attenuerà e un’inflazione più moderata stabilizzerà i rendimenti reali, rafforzando l’attrattiva del reddito fisso.
I rendimenti relativi delle obbligazioni sono tornati competitivi rispetto alle azioni, poiché il rendimento degli utili dell’S&P 500 è ora inferiore a quello del Treasury USA a 10 anni. Per gli investitori istituzionali, in particolare fondi pensione e compagnie assicurative, questi livelli rappresentano un’opportunità di diversificazione prudente, soprattutto se i mercati azionari dovessero stabilizzarsi o correggere.
A ciò si aggiungono i vincoli di bilancio di diverse economie sviluppate, che potrebbero limitare le politiche di stimolo e incoraggiare una maggiore cautela nei mercati.
In sintesi, senza prevedere un rally obbligazionario, diversi fattori —valutazioni relative, politica monetaria, inflazione e ciclo economico— suggeriscono che il 2026 potrebbe segnare un periodo di migliore performance relativa per le obbligazioni.
Grafico che mostra le candele giapponesi mensili del contratto obbligazionario USA a 20 anni:
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I costi del tradingIl trading può sembrare un’attività semplice e potenzialmente redditizia, ma dietro a ogni operazione si nascondono costi spesso poco considerati, che possono erodere significativamente i profitti nel tempo. Conoscere e valutare bene questi costi nascosti è fondamentale per chiunque voglia costruire una carriera solida e sostenibile nel trading.
Costi per l'educazione e la formazione
La formazione è un investimento necessario nel percorso del trader, ma rappresenta un costo spesso sottovalutato. Sebbene molte basi del trading siano disponibili gratuitamente online, i materiali avanzati e i coaching professionali sono quasi sempre a pagamento. Inoltre, non esiste garanzia che un corso o un servizio di formazione produca risultati immediati o costanti. Questo aspetto costituisce quindi un impegno economico da prevedere e gestire.
Tempo e impegno
Diventare un trader profittevole richiede tempo, dedizione e pazienza. Secondo studi e testimonianze di mercato, i trader spesso impiegano anni di pratica e studio prima di sviluppare una metodologia efficace. Questo tempo impiegato si traduce in un costo opportunità, poiché le ore dedicate al trading sono sottratte ad altre attività produttive o personali. È importante considerare il trading come un vero e proprio lavoro, con un investimento significativo in termini di tempo.
Commissioni dei broker
Le commissioni rappresentano la quota che i broker applicano per ogni operazione eseguita, calcolata in genere in base alla dimensione della posizione. Sebbene molti trader considerino queste commissioni marginali, nel trading frequente, con diverse posizioni aperte ogni settimana, il costo complessivo può diventare consistente e dimezzare i rendimenti. È importante anche distinguere tra broker che applicano commissioni dirette e quelli che le incorporano indirettamente attraverso spread maggiorati o altre spese.
Spread di mercato
Lo spread, cioè la differenza tra il prezzo di acquisto (ask) e di vendita (bid), è un costo implicito in ogni operazione. Anche se nei mercati più liquidi come il Forex con coppie maggiori lo spread può essere molto basso, resta comunque un costo che riduce i margini di profitto. Durante periodi di bassa liquidità o su mercati meno liquidi, lo spread può aumentare notevolmente, rendendo le operazioni meno convenienti. Spesso viene sottovalutato perché meno evidente rispetto alle commissioni, ma nel trading frequente si traduce in una voce di costo rilevante.
Swap e costi di mantenimento
Lo swap è la commissione addebitata o pagata per mantenere una posizione aperta durante la notte, basata sulla differenza tra i tassi di interesse delle valute in una coppia valutaria o altri parametri simili in altri mercati. Sebbene alcune posizioni possano generare swap positivi, in generale questi costi si accumulano nel tempo e possono ridurre sensibilmente i guadagni soprattutto nelle strategie di holding a lungo termine.
#AN025: Gaza, tregua e fine delle ostilità e impatto Forex
Dopo due anni di guerra, la tregua tra Israele e Hamas ha retto per più giorni consecutivi e i leader internazionali stanno incardinando un percorso politico che, nelle parole del presidente USA Donald Trump, “segna la fine della guerra”. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Il pacchetto comprende scambi di ostaggi e prigionieri, graduali ritiri israeliani, un summit per la ricostruzione e un’architettura di governance transitoria per Gaza. Le colonne dell’aiuto umanitario si stanno rimodulando: il Regno Unito ha annunciato nuovi fondi, l’ONU prepara un aumento dei convogli e alcune infrastrutture di distribuzione “parallele” vengono smantellate sotto l’ombrello della tregua.
La parentesi navale: che cos’era la “Sumud Flotilla” e come si è chiusa
Nel 2025 una coalizione di reti civili (Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e altre) ha coordinato la Global Sumud Flotilla, un tentativo su larga scala di aprire un corridoio marittimo verso Gaza e aggirare il blocco israeliano. Le imbarcazioni sono state ripetutamente intercettate in alto mare dalla marina israeliana; decine di attivisti sono stati fermati e poi trasferiti fuori dal Paese, mentre gli ultimi natanti sono stati bloccati a inizio ottobre. La campagna, battezzata “ṣumūd” (resilienza), si è quindi esaurita di fatto con l’intercettazione dell’ultimo nucleo, mentre sul terreno prendeva forma la tregua.
Perché rileva per i mercati? Perché la somma di tregua + stop alla dimensione navale “di rottura” ha compresso in pochi giorni il “risk premium Medio Oriente” prezzato in valute, azioni e petrolio—uno dei driver che negli ultimi due anni aveva alimentato fasi di avversione al rischio.
Reuters
Effetti di breve periodo sul Forex
-Shekel (USD/ILS)
La prima (e più intuitiva) reazione è arrivata sullo shekel: la notizia dell’accordo di cessate il fuoco e del percorso politico ha innescato un rafforzamento deciso dell’ILS, con contestuale rimbalzo della Borsa di Tel Aviv. La narrativa di “truce dividend”—beneficio da tregua—si è affermata rapidamente sui desk.
-Valute rifugio (JPY, CHF) e USD
Quando il rischio geopolitico si raffredda, il “parcheggio” nei rifugi tende ad alleggerirsi. In questa finestra, il quadro su JPY è complicato da fattori domestici (politica economica e BoJ) che hanno pesato più del segnale “ceasefire”, mantenendo la valuta debole/volubile nonostante un marginale calo dell’avversione al rischio. CHF ha risentito meno del tema mediorientale ed è rimasto guidato soprattutto da flussi europei e rendimenti. Il dollaro USA ha avuto una reazione mista: minore bid “safe haven”, ma supporti ciclici legati a rendimenti e dati USA.
-Petrolio e valute “oil-linked” (CAD, NOK)
La tregua ha tolto parte del premio di rischio dal Brent/WTI, spostando il focus su temi macro (domanda globale, OPEC+, trade USA-Cina). La scivolata recente del greggio—solo in parte rimbalzata—ha allentato il sostegno ciclico a CAD e NOK, con reazioni divergenti a seconda dei rendimenti locali e dei dati.
Capitolo 6 – L'Analisi Grafica e i PatternBuona domenica a tutti in questo capitolo vediamo che cosè l'analisi grafica. L'analisi grafica consiste nell'identificare e interpretare i pattern o figure grafiche che si formano sui grafici dei prezzi. Queste figure sono il risultato dell'interazione tra acquirenti e venditori e possono indicare una continuazione o un'inversione del trend esistente. È un metodo molto visuale che richiede pratica e un buon occhio.
Vediamo il video tutorial e capiamo la teoria, poi nel capitolo 7 faremo esempi pratici.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Zone di confluenzaNel mondo del trading, uno degli ostacoli più comuni è individuare punti d’ingresso affidabili. Un metodo efficace per aumentare la probabilità di successo è l’utilizzo delle zone di confluenza. Questo approccio combina diversi strumenti di analisi tecnica per identificare aree in cui più segnali suggeriscono una potenziale inversione o continuazione del prezzo.
Cos’è una zona di confluenza
Una zona di confluenza si verifica quando diversi elementi tecnici, come trend line, livelli di Fibonacci, supporti e resistenze, si incontrano nella stessa zona del grafico. Più segnali tecnici si sovrappongono, maggiore sarà la probabilità che il prezzo reagisca in quell’area.
Perché le zone di confluenza sono utili
Aumentano la probabilità di successo: un segnale isolato può essere debole, ma la combinazione di più segnali rafforza la validità dell’analisi.
Riduzione del rischio: entrare in posizione in una zona di confluenza permette di impostare stop loss più stretti e target più precisi.
Adattabilità: le zone di confluenza possono essere applicate su qualsiasi time frame e asset.
Come Identificare una zona di confluenza
Ecco un metodo pratico, accessibile anche ai principianti, che combina trend line e livelli di Fibonacci.
Traccia una trend line. Se il mercato è rialzista, collega almeno due minimi crescenti; se è ribassista, collega due massimi decrescenti. È importante che la trend line sia confermata da almeno due tocchi e relative reazioni del prezzo.
Proietta il prossimo potenziale punto di contatto. Estendi la trend line per individuare dove il prezzo potrebbe incontrarla nuovamente.
Disegna il ritracciamento di Fibonacci sull’ultimo impulso. In un trend rialzista, traccia il ritracciamento di Fibonacci dal minimo al massimo dell’ultimo movimento; in un trend ribassista, dal massimo al minimo.
Ripeti il ritracciamento di Fibonacci sull’impulso precedente. Assicurati che sia nella stessa direzione del trend principale.
Cerca la sovrapposizione tra i livelli di Fibonacci e la trend line. Se due livelli di ritracciamento (ad esempio, il 38.2% e il 61.8%) di due impulsi diversi coincidono con la trend line proiettata, hai individuato una zona di confluenza.
Utilizza la zona come punto di ingresso. Quando il prezzo raggiunge quest’area, valuta l’ingresso a mercato seguendo la direzione del trend. È consigliabile impostare uno stop loss poco al di sotto (o sopra) della zona per limitare il rischio.
Consigli pratici per i trader
Non affidarti mai a un solo segnale. La forza della zona di confluenza sta nella combinazione di più elementi.
Gestione del rischio. Anche nelle zone di confluenza, il rischio zero non esiste. Usa sempre stop loss e calcola la posizione in base al tuo capitale.
Avere pazienza. Non tutte le zone di confluenza porteranno a un trade vincente, ma nel lungo periodo miglioreranno la qualità delle tue operazioni.
Altri elementi di confluenza
Oltre a trend line e Fibonacci, puoi integrare altri strumenti come medie mobili, livelli psicologici (prezzi tondi), volumi o pattern di prezzo per rafforzare ulteriormente la tua analisi.
Conclusione
Le zone di confluenza rappresentano uno strumento potente per chi vuole migliorare la precisione dei propri ingressi a mercato. Applicando questa metodologia con disciplina e pazienza, ogni trader può aumentare le proprie probabilità di successo e gestire meglio il rischio.
Il “Debasement Trade”: di cosa si tratta?Nel 2025, gli asset più performanti non sono le azioni tecnologiche né i titoli di Stato, ma oro, argento, Bitcoin ed Ethereum. Un dato significativo che riflette una dinamica molto più profonda: il ritorno in forza del “debasement trade”, ovvero la scommessa sulla svalutazione delle principali valute.
In un contesto di deficit pubblici esplosivi, debiti record e politiche monetarie più accomodanti, un numero crescente di investitori dubita della capacità delle grandi economie di preservare il valore della propria moneta. Il termine “debasement” deriva dal periodo in cui i sovrani riducevano il contenuto di metallo prezioso delle loro monete: un antico modo di creare moneta… a scapito di chi la possedeva.
Oggi il meccanismo è diverso, ma la logica è identica: gli Stati finanziano la spesa pubblica tramite debito, che le banche centrali finiscono per assorbire indirettamente. Il risultato è un aumento della massa monetaria, una perdita di potere d’acquisto e un indebolimento della fiducia.
In questo contesto si sviluppa la strategia di vendere valute fiat (o allontanarsene) per acquistare asset reali e scarsi. Bitcoin ed Ethereum beneficiano della loro scarsità algoritmica; oro e argento del loro ruolo storico di riserva di valore.
Questo movimento non è soltanto difensivo: rappresenta un cambiamento di paradigma. Gli investitori cercano strumenti non correlati al debito sovrano, capaci di preservare la ricchezza in un mondo di bilanci pubblici sempre più pesanti. In altre parole, non si tratta tanto di speculazione quanto di una forma di assicurazione contro l’erosione monetaria.
Nel breve termine, questo “debasement trade” sostiene i metalli preziosi e le criptovalute. Ma nel medio periodo trasmette un messaggio più preoccupante: una perdita strutturale di fiducia nella moneta fiat. Finché i governi continueranno a rimandare gli aggiustamenti fiscali, la domanda per questi asset alternativi resterà elevata.
In sintesi, il 2025 conferma una realtà che molti preferivano ignorare: quando la moneta si indebolisce, gli investitori si rifugiano in ciò che non può essere stampato.
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Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Consigli per prevenire la Margin CallNel trading, una delle paure maggiori tra gli operatori, soprattutto tra i meno esperti, è quella di trovarsi di fronte a una margin call e di conseguenza rischiare di perdere gran parte o tutto il capitale investito. La margin call è una situazione in cui il conto di trading scende sotto una soglia minima di margine richiesta dal broker a copertura delle posizioni aperte, con la possibilità che le posizioni vengano chiuse automaticamente per evitare ulteriori perdite. Per evitare di arrivare a questa spiacevole situazione, ecco cinque consigli pratici e fondamentali.
Utilizza sempre lo stop loss
Il primo e più importante strumento per limitare le perdite è l’ordine di stop loss. Questo ordine prevede la chiusura automatica di una posizione una volta raggiunto un determinato livello di perdita predefinito. Anteporre lo stop loss ad ogni apertura di posizione aiuta a mantenere il controllo sul rischio e a evitare che una singola operazione diventi catastrofica per il conto. Rimuovere o ignorare lo stop loss espone il trader a perdite illimitate e quindi alla margin call.
Gestisci correttamente le dimensioni delle posizioni
Molti trader commettono l’errore di operare sempre con la stessa dimensione di lotto, senza considerare il rischio specifico di ogni singola operazione. È fondamentale calcolare in anticipo la percentuale di rischio accettabile, ad esempio 1-2% del capitale per trade, e dimensionare le posizioni di conseguenza. Questo consente di limitare l’impatto negativo di ogni singola operazione e di preservare il conto da forti drawdown che possono scatenare la margin call.
Evita di aprire troppe posizioni contemporaneamente
Aprire molte posizioni contemporaneamente aumenta la complessità della gestione del rischio. Ogni posizione aperta richiede attenzione, monitoraggio e capacità di reagire rapidamente a movimenti di mercato sfavorevoli. Limitare il numero di operazioni aperte simultaneamente (ad esempio non più di 8) e il numero giornaliero di nuovi trade (non più di 5) aiuta a contenere il rischio complessivo e quindi a evitare situazioni di margine insufficiente.
Concentra il tuo trading su pochi mercati
Avere un watchlist eccessivamente ampia può portare a una dispersione di attenzione e a un’analisi meno accurata. Concentrandosi su pochi strumenti finanziari preferiti, il trader può approfondire meglio la comprensione dei movimenti di quei mercati, migliorare la qualità delle decisioni e gestire meglio le posizioni aperte, riducendo così il rischio di errori che possono innescare la margin call.
Ricorda che la volatilità è un’arma a doppio taglio
I mercati volatili offrono grandi opportunità di profitto, ma allo stesso tempo aumentano il rischio di movimenti bruschi che possono rapidamente erodere il capitale. Quando si opera in mercati ad alta volatilità, è necessario impostare stop loss più ampi per evitare chiusure premature, ma questo aumenta anche il rischio monetario per operazione. Pertanto, è essenziale bilanciare dimensione della posizione e livelli di stop loss in relazione alla volatilità per proteggere il conto.
Conclusione
Seguendo questi cinque principi i trader possono proteggere il proprio conto, evitare la margin call e migliorare le probabilità di successo nel lungo periodo. La disciplina e la pianificazione preventiva sono le armi più efficaci per non bruciare il proprio capitale e navigare con sicurezza nei mercati finanziari.
Paralisi da analisi nel tradingNel mondo del trading, una delle sfide psicologiche più insidiose è quella denominata “paralisi da analisi”. Questo fenomeno si verifica quando un trader si trova sopraffatto dalla quantità e dalla complessità dei dati e degli indicatori da dover interpretare per prendere una decisione operativa. L’effetto finale è un’incapacità di agire che si traduce in occasioni di profitto mancate e frustrazione.
Cos’è la paralisi da analisi
La paralisi da analisi sorge soprattutto quando si fa affidamento su un insieme di metriche, indicatori e fonti informative tra loro poco correlati o addirittura contraddittori. Ad esempio, un trader potrebbe utilizzare simultaneamente molti indicatori tecnici (come Ichimoku, medie mobili, ATR, volumi), livelli di supporto e resistenza e dati fondamentali provenienti da fonti differenti. Tutti questi elementi possono dare indicazioni contrastanti. Alcuni segnali rialzisti, altri ribassisti. Questa conflittualità confonde la mente e impedisce di formulare una decisione convincente. Il trader, nella difficoltà di discernere quale interpretazione sia corretta, resta fermo, cadendo inevitabilmente in un circolo vizioso di sovraccarico mentale.
Perché la complessità non aumenta la precisione
Una falsa credenza comune tra i trader è che più dati e indicatori si possiedono, migliori saranno le decisioni e i profitti. Eppure, l’esperienza e studi empirici mostrano il contrario. La semplificazione porta a una maggiore chiarezza e a previsioni più accurate. Nel contesto di trading, l’abbondanza di informazioni può generare rumore, che disturba la percezione del segnale rilevante. Indicatori multipli, spesso calcolati su dati simili ma con parametri diversi, amplificano la confusione e il dubbio.
Come superare la paralisi da analisi
La strategia più efficace consiste nel ridurre drasticamente il numero di indicatori e dati utilizzati per le decisioni. La regola di base è semplice: meno è meglio.
Un esempio pratico consiste nel passare da un grafico sovraccarico che integra Ichimoku, medie mobili, livelli multipli di supporto/resistenza, volumi e indicatori di volatilità, a un grafico più pulito e focalizzato su pochi strumenti ben selezionati e complementari. Questo approccio non solo chiarisce la visione, ma aiuta anche a consolidare la fiducia nelle proprie analisi. Oltre a limitare le fonti informative, è fondamentale sviluppare un piano di trading chiaro, basato su regole definite che includano pochi indicatori scelti in modo consapevole, e attenersi rigidamente a questo piano. La disciplina nel seguire procedure semplificate aiuta a evitare decisioni emotive guidate dalla confusione.
Vantaggi della semplicità nel trading
1) Maggiore rapidità e decisione nel prendere posizioni.
2) Riduzione dello stress cognitivo e dell’ansia decisionale.
3) Facilità di apprendere e migliorare un sistema di trading.
4) Aumento della coerenza e costanza nei risultati.
Conclusione
La paralisi da analisi è un problema reale e diffuso nel trading, che può compromettere seriamente la capacità di ottenere risultati. L’esperienza insegna che la semplicità e la focalizzazione riducono drasticamente il rumore e facilitano scelte efficaci. Riducendo il rumore e facendo pulizia degli indicatori, si apre la via a una maggiore efficacia operativa e a una crescita più solida della propria performance nel tempo.
Abbiamo fatto il 147% in 4 mesi, analizziamo il perché!Buona domenica a tutti i trader!
Oggi facciamo il punto sulla performance del nostro portafoglio virtuale simulato su TradingView. I risultati sono eccezionali: da giugno 2025 ad oggi, abbiamo realizzato un ritorno del +147%, sovraperformando nettamente l'S&P 500 (il nostro benchmark di riferimento).
📊 Analisi della Performance (e dell'Onestà)
Questo risultato straordinario ci offre l'opportunità di analizzare diversi aspetti fondamentali del trading:
Diversificazione e Asset Allocation: Vedremo quali asset ci hanno permesso di ottenere questo outperformance e come la corretta diversificazione sia stata cruciale.
Capitale Investito e Rischio: Analizzeremo le dimensioni delle posizioni e la gestione del capitale applicata.
Bottom Fishing: Questione di Fortuna, Non di Genio.
È essenziale essere onesti: una percentuale così alta in un periodo così breve non è dovuta a magia o abilità superiori. È stata una questione di puro tempismo fortunato. Siamo riusciti a entrare proprio in un momento di bottom di mercato, catturando la totalità del forte uptrend successivo.
⚠️ La Lezione Più Importante: La Prospettiva
Immaginate lo scenario opposto: se, al momento del nostro ingresso, il mercato avesse invece avviato un pesante downtrend, il risultato sarebbe stato drasticamente negativo.
Questo serve a ricordare a tutti che:
Non Cadere nell'Eccesso di Sicurezza: Le grandi coincidenze e i rally eccezionali possono portare la mente a esaltarsi. È fondamentale mantenere i piedi per terra e riconoscere il ruolo della fortuna (o del caso).
Protezione Prioritaria: La vera misura del successo non è il massimo guadagno, ma la capacità di proteggere il capitale quando il mercato ritraccia.
Vediamo ora in dettaglio il bilancio e come si è sviluppata questa performance, analizzando i nostri asset vincenti.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Editor Pine e AI con TradingViewBuona domenica a tutti i trader, in questo video tutorial andiamo a vedere con realizzare un indicatore o una strategia con l'editor pine di tredingview utilizzando l'intelligenza artificiale.
Cos'è l'Editor Pine (Pine Script™) su TradingView?
L'Editor Pine è lo strumento che trasforma le tue idee di trading in codice eseguibile direttamente sul grafico.
1. Il Linguaggio: Pine Script™
Pine Script è un linguaggio di programmazione proprietario di TradingView, progettato specificamente per le attività di charting e trading. È un linguaggio relativamente facile da imparare (più di Python o C++ per il trading) e si concentra su:
Indicatori: Creare indicatori tecnici personalizzati che non sono disponibili di default (es. una media mobile ponderata con condizioni specifiche).
Strategie: Definire set di regole che simulano l'acquisto e la vendita (backtesting) per testare l'efficacia della tua metodologia di trading.
Alert: Impostare avvisi automatici quando le condizioni del tuo indicatore o della tua strategia vengono soddisfatte.
2. Come Funziona l'Editor
L'Editor Pine è accessibile direttamente dalla parte inferiore della schermata del grafico.
Scrittura del Codice: È qui che scrivi le istruzioni, definisci le variabili e calcoli i valori che verranno poi disegnati sul grafico.
Compilazione e Debug: L'editor verifica il tuo codice alla ricerca di errori di sintassi.
Aggiunta al Grafico: Una volta salvato, puoi cliccare su "Aggiungi al grafico" e l'indicatore o la strategia personalizzata apparirà immediatamente sui prezzi.
3. Vantaggi Principali per un Trader
Personalizzazione Totale: Puoi creare strumenti che riflettano perfettamente la tua metodologia unica, ottimizzando le variabili per diversi asset o timeframe.
Backtesting Efficace: Le strategie scritte in Pine Script ti consentono di testare rapidamente (e in modo oggettivo) la performance di una strategia su dati storici, misurando metriche chiave come il drawdown massimo e il profitto netto.
Community: La Libreria Pubblica di TradingView è piena di migliaia di script scritti dalla community che puoi utilizzare gratuitamente o studiare per imparare il linguaggio.
Se il tuo trading si basa su regole tecniche precise e vuoi portarlo al livello successivo, l'Editor Pine è lo strumento indispensabile per la tua crescita.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Heatmap di TradingView: L'Occhio del Trader sui MercatiBuona domenica a tutti i trader, in questo video tutorial andiamo a vedere il vantaggio di utilizzare la Heat map di TradingView.
Se stai cercando efficienza nella tua analisi di mercato, la Heatmap (Mappa di Calore) di TradingView è uno strumento essenziale. Non è solo un grafico colorato, ma una vera e propria panoramica visiva del momentum e della salute di interi settori e singoli titoli.
Come Usarla per Trovare i "Cavalli Vincenti"
La Heatmap ti permette di rispondere istantaneamente alla domanda cruciale: "Cosa sta muovendo il mercato in questo momento?"
Analisi Settoriale Immediata (I Blocchi Grandi):
I grandi blocchi colorati rappresentano i settori (es. Tech, Healthcare, Finanza).
Un intero settore in verde brillante indica una forza sottostante che merita la nostra attenzione per opportunità di acquisto.
Vaste aree in rosso segnalano settori da evitare o da monitorare per opportunità di short selling.
Identificazione dei Leader (I Blocchi Piccoli):
La dimensione del blocco è proporzionale alla capitalizzazione.
Il colore del blocco è la variazione percentuale.
Cerca i titoli più grandi (più influenti) che sono anche i più verdi: sono i leader del momentum che devono entrare subito nella tua Watchlist.
Il Segreto: Cambiare la Metrica!
Non limitarti alla performance giornaliera. Per trovare i nostri titoli di forza impulsiva da inizio anno, imposta la Heatmap sulla metrica "YTD" (Year-to-Date) o "Settimanale".
Questo ti dà una visione chiara dei trend di medio-lungo periodo, isolando i titoli che hanno mantenuto la spinta.
In sintesi, la Heatmap è la tua scorciatoia per un'analisi intersettoriale efficiente, permettendoti di focalizzare il tuo trading sui movimenti più significativi del mercato.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Capitolo 5 - Risk & Money ManagementBuona domenica a tutti i trader , in questo capitolo n°5 andiamo a vedere il Risk & Money Management: Il Pilastro Segreto di Ogni Trader di Successo
Se vuoi sopravvivere nel trading, devi smettere di concentrarti solo su dove comprare e iniziare a concentrarti su quanto puoi perdere. La Gestione del Rischio e del Capitale (GRC) è la tua assicurazione contro la bancarotta emotiva e finanziaria.
I Tre Pilastri Fondamentali della GRC
Stop Loss Obbligatorio: Non importa quanto sei sicuro, il Stop Loss è sacro. Non è un suggerimento, è l'ordine che limita la tua perdita massima su ogni singola operazione. Senza un piano di uscita, stai giocando d'azzardo.
La Regola dell'1% (Rischio per Trade): Mai rischiare più dell'1% (massimo 2%) del tuo capitale totale su una singola operazione.
Esempio: Se hai €10.000, il tuo rischio massimo su un trade è €100. Questa regola ti permette di sopravvivere anche a lunghe strisce perdenti.
Rapporto Rischio/Rendimento (R:R): Entra solo in operazioni dove il potenziale guadagno è almeno il doppio del tuo rischio (R:R 1:2).
Anche se vinci solo il 50% delle volte, questo rapporto ti garantisce che i tuoi guadagni supereranno sempre le tue perdite.
Il Risultato: Disciplina e Sostenibilità
La Gestione del Rischio non ti rende un trader più intelligente, ma ti rende un trader sostenibile. Ti impone la disciplina necessaria per:
Non bruciare il capitale con pochi errori.
Controllare le emozioni (specialmente il desiderio di recuperare le perdite).
Rimanere nel mercato abbastanza a lungo da sfruttare le vere opportunità.
Il trading non è indovinare. È gestire il rischio.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Cosa ho capito dopo 7 anni da formatore nel settore trading→ La libertà finanziaria di cui tutti ti parlano non è reale.
Il trading fatto in modo professionale è un lavoro stressante, proprio come quello da cui il 90% delle persone che si avvicina a questa attività vuole scappare. In molti casi l'idea è quella che sarai libero dal tempo e dal luogo una volta padroneggiata la materia, ma non è proprio così. Ammesso che arriverai a quel punto, dovrai 𝐫𝐢𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞, che sarà totalmente diversa da quella a cui ti ha abituato il tuo lavoro.
→ Chi vuole fare trading, nella maggioranza dei casi, ahimè o non ha risparmi, o 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 per poterselo permettere.
→ La maggior parte delle persone che ho visto riuscire nel diventare costantemente profittevoli lo hanno trattato come una delle loro fonti di reddito, e 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐟𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐝𝐝𝐢𝐭𝐨.
→ La 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚 di cui si ha bisogno per riuscire è una dote che solo in pochi hanno voglia e tempo di sviluppare. Il trading discerne una conoscenza di se stessi, dei propri impulsi e dei comportamenti che ne derivano, molto profonda.
🔄 La svolta è capire che il trading funziona solo se è parte di un progetto più grande: 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 360 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚.
Proprio questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a fare un passo avanti e diventare il 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, perché quello che conta, prima di cimentarti in qualsiasi scelta, è avere tutti i tasselli della tua vita finanziaria a posto.
Come fare trading durante gli eventi del calendario economicoI mercati possono muoversi in modo impulsivo durante le grandi notizie economiche, aumentando notevolmente la volatilità. Ecco come affrontare il trading durante le principali pubblicazioni di dati economici e come proteggersi dalla volatilità che ne deriva.
Scegliere le notizie da seguire
Non tutte le notizie economiche hanno lo stesso impatto sui mercati. Per orientarti, utilizza un calendario economico affidabile che classifica gli eventi in base alla loro importanza: bassa, media o alta. Ad esempio, un annuncio sui tassi di interesse della Federal Reserve (FED) ha un impatto molto più ampio rispetto ai dati sull’occupazione di un singolo paese minore. Concentrati quindi solo sulle notizie ad alta importanza.
Conoscere gli strumenti coinvolti
Non tutte le notizie influenzano tutti i mercati allo stesso modo. Un aumento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti può influenzare molte valute e asset globali, mentre una decisione della banca centrale australiana impatterà principalmente sul dollaro australiano e strumenti correlati. Quindi, prima di operare, identifica quali coppie valutarie o strumenti finanziari saranno maggiormente coinvolti dall’evento in arrivo.
Proteggere le posizioni aperte
Se hai già delle posizioni aperte su strumenti sensibili all’evento, sposta lo stop loss a break even prima della pubblicazione. In questo modo, eliminerai il rischio di perdita e potrai lasciare che il mercato si muova liberamente senza preoccupazioni eccessive.
Comprendere il contesto macroeconomico
Il trading sulle notizie non si limita a reagire ai dati. È importante capire perché un dato può influenzare il mercato. Ad esempio, un aumento dell’inflazione può spingere la banca centrale ad alzare i tassi, rafforzando la valuta nazionale. Un PIL in crescita indica un’economia sana, favorendo asset rischiosi come azioni e valute di paesi emergenti.
L’analisi fondamentale ti aiuta a interpretare questi segnali e a prevedere le possibili reazioni del mercato.
Gestire l’emotività
Il trading durante le notizie può essere stressante a causa dell’elevata volatilità. Mantieni la calma, rispetta il tuo piano di trading e non lasciarti guidare dall’emotività o dalla fretta di entrare o uscire dal mercato.
Conclusione
Fare trading durante grandi eventi economici può offrire grandi opportunità, ma anche rischi elevati. Prepararsi con un calendario economico, conoscere gli strumenti coinvolti e adottare strategie di gestione del rischio sono passi fondamentali per navigare con successo in questi momenti di alta volatilità. Con disciplina e conoscenza, potrai sfruttare le notizie a tuo vantaggio e proteggere il tuo capitale.
Gli elementi fondamentali di una strategia di tradingNel mondo del trading esistono centinaia di strategie diverse basate su analisi fondamentali, tecniche o una combinazione di entrambe. Nonostante questa grande varietà, ogni strategia profittevole condivide una struttura di base simile.
La definizione degli strumenti di trading
Il primo componente fondamentale di una strategia riguarda la scelta degli strumenti finanziari da monitorare e negoziare. Una strategia deve specificare chiaramente quali asset includere nella watch list, perché ogni mercato e strumento ha caratteristiche, volatilità e dinamiche differenti. Avere una lista ristretta e chiara di strumenti consente di mantenere focus, approfondire le proprie competenze specifiche e cogliere tempestivamente le migliori opportunità di mercato.
I motivi di apertura di una posizione
Il secondo elemento chiave è rappresentato dalle condizioni precise che giustificano l’apertura di una posizione. Le “entry reasons” definiscono quali segnali o setup il trader deve identificare prima di entrare sul mercato. Questo approccio rigoroso aiuta a evitare aperture impulsive e a migliorare la qualità delle operazioni. Lo stesso strumento può offrire opportunità diverse a seconda della strategia adottata, evidenziando l’importanza di una metodica definita e replicabile.
Gestione del rischio
Un elemento imprescindibile nella strategia è la definizione in anticipo della dimensione delle posizioni da assumere per ogni trade. Il corretto calcolo del lotto in funzione del rischio tollerato è cruciale per preservare il capitale. Una regola comune, facilmente applicabile, è rischiare solo una piccola percentuale del conto per operazione, tipicamente l’1%. Calcolare la size della posizione in base alla distanza dello stop loss e alla percentuale di rischio prefissata permette di controllare la perdita massima su ogni trade, rendendo il portafoglio più resiliente in caso di serie negative.
Gestione attiva delle posizioni
L’ultimo, ma non meno importante, elemento sono le regole di gestione delle posizioni aperte. La strategia deve definire chiaramente quando e come chiudere un trade in perdita (stop loss), come e dove prendere profitto (take profit) e se e quando applicare tecniche di trailing stop per proteggere i guadagni parziali. Queste regole assicurano che le operazioni siano gestite in modo disciplinato, limitando le perdite e massimizzando i profitti.
Conclusione
Questi quattro elementi costituiscono la base comune e imprescindibile di ogni strategia di trading profittevole. Pur potendo integrare ulteriori componenti e personalizzazioni, chi vuole costruire una strategia solida deve prima assicurarsi di avere questi fondamenti ben chiari e definiti. Una strategia completa e ben strutturata permette di operare con maggiore consapevolezza, disciplina e resilienza, aumentando le probabilità di successo nel lungo termine.
TRADINGVIEW: Settaggi di Fibonacci, Orari Estesi e Trucchi variCiao a tutti i trader! Benvenuti in un tutorial indispensabile su TradingView, la piattaforma che ogni trader professionista utilizza.
In questo video, non ci limiteremo alle basi. Andiamo a fondo sui settaggi professionali, i trucchi e le scorciatoie che ti permetteranno di ottimizzare il tuo workflow e di ottenere una lettura del grafico più chiara e completa.
Cosa Imparerai in Questo Tutorial:
Setup Avanzato di Fibonacci: Scopri come configurare i livelli e gli strumenti di Fibonacci per un'analisi tecnica più precisa.
Notizie Direttamente sul Grafico: Ti mostro come integrare le news economiche e gli eventi chiave direttamente sulla tua schermata, per non perdere mai il contesto fondamentale.
Orari Estesi (Pre-Market e Post-Market): Vedremo come attivare e visualizzare correttamente gli orari estesi (Extended Hours) e perché sono vitali per fare trading sugli indici azionari.
Trucchi e Scorciatoie di Disegno: Impara scorciatoie e tecniche di disegno rapido per replicare trendline, canali e livelli con un solo clic, aumentando la tua velocità di analisi.
Gestione della Valuta e degli Orari: Scegliere la valuta corretta e impostare il fuso orario ideale per la tua operatività, evitando errori cruciali.
Molto, molto altro ancora...
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Serie di stop lossNel trading, una delle sfide più difficili da affrontare non è tanto l’analisi tecnica o l’analisi fondamentale, quanto la gestione delle emozioni e della psicologia personale durante una serie di perdite consecutive, nota come “serie di stop loss”. Molti trader, specialmente i meno esperti, cadono in trappole mentali che compromettono la loro capacità di reagire in modo razionale e costruttivo.
La dinamica tipica della serie di stop loss
La situazione tipo inizia con l’individuazione di un setup che, secondo l’analisi del trader, appare perfetto. Con grande fiducia e convinzione, si apre una posizione sperando in un esito positivo. Quando però il trade va contro, si incassa uno stop loss. Invece di accettare l’errore e rivalutare l’analisi, il trader tende a razionalizzare la sconfitta attribuendola a fattori esterni come manipolazioni di mercato, stop hunting o eventi imprevisti. Questa negazione dell’errore spinge spesso a forzare la propria previsione originaria aprendo una nuova posizione nella stessa direzione, nella speranza di recuperare rapidamente la perdita. Purtroppo, frequentemente questa operazione fallisce nuovamente e il ciclo si ripete, aumentando frustrazione e confusione. Nei casi peggiori, si tenta una “ultima chance” aprendo un’ulteriore posizione con convinzione, ma senza una chiara analisi aggiornata. Oppure si inverte la posizione nella direzione opposta, ma a questo punto spesso è troppo tardi e il mercato ha già completato il movimento iniziale. Questo genera ulteriori perdite e senso di impotenza.
Perché accade questo comportamento
Questo fenomeno psicologico è radicato nella difficoltà umana di ammettere di aver sbagliato. Il riconoscimento di un errore significa dover accettare una perdita reale, e questo può ferire l’ego e la fiducia personale. Inoltre, il desiderio di “recuperare subito” induce a scelte impulsive e irrazionali, anziché analisi metodiche.
Da qui nascono i bias cognitivi che allontanano il trader dalla disciplina necessaria.
Come superare la barriera psicologica della perdita
1) Accettare che perdere denaro è parte integrante del percorso di crescita del trader. Il trading, difatti, non è una scienza esatta e anche i migliori professionisti subiscono perdite. Accettare la possibilità di errore libera la mente e riduce l’ansia.
2) Impostare uno stop loss disciplinato e rispettarlo. Inserire sempre ordini di stop loss e rispettarli senza cambiare o spostare in modo emotivo è una delle chiavi per controllare le perdite.
3) Fare una revisione obiettiva e razionale dell’analisi dopo ogni perdita, senza cercare scuse. Capire perché la posizione ha perso permette di migliorare il processo decisionale.
4) Evitare di inseguire perdite con nuove posizioni aggressive. Il cosiddetto revenge trading aumenta solo il rischio di perdere ancora più denaro.
5) Mantenere un diario di trading emotivo e operativo. Annotare non solo le proprie operazioni ma anche gli stati d’animo aiuta a riconoscere schemi di comportamento disfunzionali.
6) Considerare sempre che “è umano sbagliare, ma è imperdonabile perseverare nell’errore”. Questo mantra stimola a correggere prontamente gli errori senza lasciarsi trascinare dal sentimento di frustrazione.
Conclusioni
La capacità di accettare le perdite e rivedere sistematicamente le proprie decisioni è una competenza fondamentale per qualsiasi trader che voglia raggiungere la consistenza e la redditività nel tempo. Ignorare questo aspetto e lasciarsi guidare dall’orgoglio o dalla rabbia conduce inevitabilmente a peggiorare la situazione. Il mercato non ha alcuna colpa delle nostre perdite. Spetta al trader sviluppare autocontrollo, disciplina e un approccio pragmatico per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Nessuno è infallibile e ogni errore è un’occasione per imparare è la chiave per uscire dal circolo vizioso della serie di stop loss.
La corsa all'Intelligenza Artificiale tra Stati Uniti e CinaLa competizione tra Stati Uniti e Cina nel campo dell'intelligenza artificiale (IA) si fa sempre più intensa e strategica, manifestandosi soprattutto nella quantità e qualità delle richieste di brevetti legati a tecnologie di IA generativa e machine learning. Il 2025 mostra un’accelerazione senza precedenti di questa sfida tecnologica che non solo segna il predominio su una frontiera cruciale dell'innovazione, ma influenza profondamente le economie e le geopolitiche globali.
Il primato degli Stati Uniti e la spinta cinese
Tra le aziende e istituzioni protagoniste di questa corsa, Google emerge come il leader mondiale per numero di domande di brevetto nell’ambito dell’IA generativa, con circa 560 richieste depositate, superando nettamente tutti gli altri competitor. Questa leadership riflette gli ingenti investimenti e la focalizzazione di Google su una vasta gamma di applicazioni IA, dalla comprensione e generazione del linguaggio naturale al riconoscimento visivo e altre tecnologie avanzate. Alle spalle di Google si trova l’Università Zhejiang in Cina, con circa 480 richieste, seguita da Microsoft con circa 310. In ambito cinese spiccano anche l’Università di Scienza e Tecnologia Elettronica con circa 295 brevetti e Baidu, che insieme a Nvidia e IBM, ognuno con circa 280 domande, completano il quadro delle realtà principali impegnate nella ricerca IA. Questo scenario rappresenta una competizione aperta non solo tra colossi privati ma anche tra università e centri di ricerca, con la Cina che continua a rafforzare la sua posizione strategica grazie a una forte politica di supporto statale e coordinamento tra istituzioni accademiche e industria.
Significato della corsa ai brevetti
I brevetti non sono solo un indicatore di attività innovativa, ma rappresentano un asset fondamentale per la protezione della proprietà intellettuale, elemento chiave per mantenere un vantaggio competitivo e regolare l’accesso alle tecnologie critiche. Nel dominio dell’intelligenza artificiale, dove gli sviluppi possono determinare rivoluzioni in settori come marketing, sanità, finanza, automazione e robotica, possedere un robusto portafoglio di brevetti permette alle aziende di consolidare la propria leadership e aprire la possibilità di licensing o accordi di cooperazione. Google ad esempio ha rivolto molte delle sue innovazioni verso l’IA generativa, una tecnologia che si propone di trasformare radicalmente il modo in cui vengono create e fruite informazioni digitali. Microsoft, a sua volta, sta puntando su modelli di machine learning e tecnologie di deep learning applicate a diversi ambiti industriali. Sul fronte cinese, Baidu e altre importanti aziende stanno investendo fortemente per dominare in ambiti come i modelli linguistici avanzati e le integrazioni tra hardware e software IA, segnando così un progresso rapido e calibrato.
Conclusioni
La ricerca e il deposito di brevetti nel campo dell’IA stanno diventando un vero e proprio “terreno di conquista” tra Stati Uniti e Cina. Google, Microsoft, Baidu, Zhejiang University e altri protagonisti definiscono oggi la traiettoria dell’innovazione in un settore cardine del futuro digitale. Mantenere un portafoglio competitivo di brevetti è ormai essenziale per consolidare la leadership tecnologica e influenzare le direzioni globali dell’IA.






















