#AN015: Telefonata TRUMP-PUTIN e 4 luglio, mercati chiusi
In un’inaspettata telefonata avvenuta a margine della Festa dell’Indipendenza americana, Vladimir Putin e Donald Trump – in piena campagna per la sua potenziale rielezione – hanno avuto una conversazione riservata che ha rapidamente catturato l’attenzione dei mercati globali, pur in un giorno di chiusura per Wall Street.
Salve, sono il Trader Andrea Russo e oggi voglio parlarvi delle ultime notizie di queste ore. Ringrazio anticipatamente il nostro Broker Partner Ufficiale PEPPERSTONE per il supporto nella realizzazioene di questo articolo.
📉 Wall Street chiusa, ma il Forex è sempre aperto
Mentre le borse USA restano ferme per la festività del 4 luglio, il mercato valutario – per sua natura decentralizzato e globale – non si ferma mai del tutto. Ed è proprio in questi momenti di bassa liquidità che le mosse geopolitiche possono avere un impatto amplificato.
☎️ Cosa si sono detti Putin e Trump?
Le fonti ufficiali parlano di una “discussione cordiale” sui temi della sicurezza globale, l’Ucraina, e il futuro dei rapporti energetici tra USA e Russia. Tuttavia, secondo indiscrezioni trapelate da Mosca, Putin avrebbe espresso apertura a un nuovo negoziato energetico in caso di un ritorno di Trump alla Casa Bianca.
Tradotto in linguaggio Forex? Questo potrebbe significare:
Rischio geopolitico inferiore su USD nel lungo termine (Trump è visto come più favorevole al dialogo con Mosca)
Pressione sull’Euro se i negoziati con la Russia venissero dirottati su un asse Washington–Mosca
Forza momentanea del RUB in caso di spiragli di allentamento delle sanzioni energetiche
📊 Impatto sui cross valutari chiave
Confrontando i movimenti post-notizia su alcuni cross:
USD/RUB: resta piatto per ora, ma pronto a scattare nel weekend se arrivano conferme
EUR/USD: debolezza latente, anche a causa del calo dell’ISM e della resilienza dell’inflazione europea
USD/JPY: stabile, ma con sentiment pro-dollaro sullo sfondo (Trump è percepito come economicamente espansivo)
⏱️ Cosa aspettarsi nelle prossime 24 ore?
Con la liquidità in ripresa già da stanotte (Tokyo), i mercati potrebbero iniziare a prezzare la narrativa geopolitica del ritorno di Trump. Questo scenario favorisce:
USD leggermente più forte nel breve
Attenzione a breakout falsi su bassa volatilità (tipici del 4 luglio)
Idee della comunità
Analisi del dato Unemployment Rate del 3 luglio 2025Il 3 luglio 2025 sono stati pubblicati i dati sul tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, un indicatore chiave per chi segue i mercati finanziari. Il dato di giugno mostra che il tasso di disoccupazione è sceso leggermente al 4,1% dal 4,2% di maggio, mentre l’economia ha creato 147.000 nuovi posti di lavoro, più delle attese degli analisti.
Cosa ci dicono i dati di giugno
Tasso di disoccupazione. 4,1%, in calo rispetto al mese precedente, ma ancora sopra i livelli minimi degli ultimi anni.
Nuovi posti di lavoro. +147.000, con una crescita solida nei settori governativo e sanitario.
Partecipazione al lavoro. In lieve calo al 62,3% dal 62,4% di maggio, segnalando che una parte della popolazione attiva è uscita dal mercato del lavoro.
Disoccupazione di lungo termine. In aumento tra gli over 55, con il 25,8% dei disoccupati di questa fascia che cerca lavoro da oltre sei mesi.
Cosa significa per chi fa trading
Mercati azionari. Un tasso di disoccupazione stabile o in lieve calo, insieme a una crescita dei posti di lavoro, tende a sostenere il sentiment sui mercati azionari. Tuttavia, la maggior parte dei nuovi posti creati deriva dal settore pubblico, mentre il settore privato mostra segnali di rallentamento.
Forex. Un dato migliore delle attese può rafforzare il dollaro, ma la debolezza della partecipazione e la crescita contenuta dei salari potrebbero limitare il rialzo.
Conclusioni pratiche
Il dato di giugno conferma che il mercato del lavoro USA resta resiliente, ma con segnali di rallentamento sotto la superficie. Per chi fa trading, è fondamentale andare oltre il titolo del dato, analizzare i dettagli e adattare le strategie a un contesto in cui la Fed resta attenta ai segnali di raffreddamento o surriscaldamento dell’economia.
Analisi del dato ADP Non-Farm Employment del 2 luglio 2025Il dato ADP Non-Farm Employment pubblicato il 2 luglio 2025 ha sorpreso negativamente il mercato: il settore privato statunitense ha perso 33.000 posti di lavoro a giugno, contro una previsione di +99.000. Si tratta della prima contrazione dal marzo 2023 e di un dato molto più debole rispetto ai 29.000 posti aggiunti a maggio (dato rivisto al ribasso).
Cos’è l’ADP Non-Farm Employment
Questo indicatore misura la variazione mensile dei posti di lavoro nel settore privato, escluso il comparto agricolo. Viene pubblicato da ADP, una delle principali società di gestione paghe negli USA, e anticipa di due giorni il più atteso report ufficiale sui Non-Farm Payrolls (NFP) del governo. Anche se spesso i due dati divergono, l’ADP resta un termometro importante per valutare la salute del mercato del lavoro americano.
Cosa mostrano i dati di giugno
Perdita di posti di lavoro: -33.000, contro una previsione di +99.000. Settori più colpiti: servizi professionali e business, sanità ed educazione, settore finanziario. Unica nota positiva: crescita nei settori manifatturiero e minerario.
Impatto geografico: Midwest e West hanno perso più posti, mentre il Sud è l’unica area con saldo positivo.
Cosa significa per i mercati e per il trading
Un dato così negativo può indicare che l’economia USA sta rallentando più delle attese, nonostante i massimi storici degli indici azionari. Un dato ADP sotto le attese tende a indebolire il dollaro, perché aumenta le probabilità che la Fed possa tagliare i tassi prima del previsto.
Strategie pratiche per il trader
Gestione del rischio. In presenza di tali dati meglio ridurre la leva e utilizzare stop loss più stretti. I titoli legati ai servizi e alle piccole imprese potrebbero soffrire di più; meglio privilegiare settori difensivi o aziende di grandi dimensioni.
Conclusione
Il dato ADP di giugno 2025 segnala una frenata inattesa del mercato del lavoro USA. Per chi fa trading, è il momento di aumentare la prudenza, monitorare i prossimi dati macro e prepararsi a una possibile crescita della volatilità nei prossimi giorni.
#AN014: Sfiducia Ursula von der Leyen, Crisi nel mercato?
Salve, sono Andrea Russo, trader Forex e oggi voglio concentrarmi su una notizia esplosiva che ha colpito Bruxelles nelle ultime 24 ore: la mozione di sfiducia contro la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. Ringrazio anticipatamente il Broker Partner Ufficiale PEPPERSTONE per il supporto nella realizzazione di questa analisi.
Il fatto: mozione di sfiducia al Parlamento Europeo
Nella giornata del 1° luglio, diversi eurodeputati provenienti da gruppi sia di destra conservatrice che di estrema sinistra hanno formalmente presentato una mozione di sfiducia contro Ursula von der Leyen, accusandola di: Accordi non trasparenti con Emmanuel Macron, Gestione opaca del nuovo “Patto per l’Europa”, Condizionamento delle nomine chiave all’interno della Commissione e del Consiglio e soprattutto la violazione del principio democratico di equilibrio tra i poteri.
Sebbene la mozione sembri non avere i numeri per passare, rappresenta un attacco diretto alla legittimità politica della presidente uscente, proprio nel momento in cui sta cercando di ottenere un secondo mandato.
Il sospetto è che questa mossa non sia tanto per far cadere von der Leyen, quanto per: Indebolirne la posizione negoziale, Costringerla a fare concessioni politiche e riaprire la partita sulle nomine strategiche UE 2024–2029.
Questa crisi interna arriva nel peggior momento possibile. Una crisi di legittimità interna in questo contesto può minare la stabilità istituzionale e rallentare tutte le riforme economiche attese dai mercati.
Impatto sul Forex
1. EUR sotto pressione
Il rischio politico europeo è tornato al centro dell’attenzione. Anche se non c’è stato uno shock immediato sull’euro, le sale trading istituzionali stanno già pricingando una maggiore instabilità interna. Questo si traduce in:
Pressione al ribasso su EUR/USD, soprattutto se la mozione riceverà più voti del previsto (anche se non passa).
EUR/CHF a rischio ritracciamento, dato che il franco svizzero viene visto come valuta rifugio in caso di crisi istituzionali EU.
EUR/GBP con potenziale perdita di forza, specie se Londra approfitterà della crisi per rilanciare accordi bilaterali.
2. Spinta per valute rifugio
JPY, USD e CHF hanno mostrato movimenti anomali nelle ultime ore: l’incertezza politica spinge i trader a cercare porti sicuri. Anche la curva dei futures su EUR/USD mostra un leggero riprezzamento verso il basso.
3. Prossimi eventi da monitorare
La vera minaccia sarà se il numero di voti favorevoli alla sfiducia supererà il 30–35% del Parlamento → in quel caso, anche se la mozione non passa, von der Leyen ne uscirà delegittimata.
L’euro, in tal caso, potrebbe subire una correzione tecnica estesa fino a 1.0650, specie se accompagnata da dati macro deboli.
Seguitemi, se vi va, per altri aggiornamenti.
Fattori fondamentali chiave S&P 500 estate 2025L’estate 2025 si caratterizza per un insieme di fattori macroeconomici e microeconomici che plasmeranno la traiettoria del mercato azionario statunitense. Mentre l’S&P 500 si muove vicino ai massimi storici e presenta una valutazione paragonabile a quella di fine 2021, la solidità della dinamica rialzista dipenderà dalla combinazione di diverse variabili essenziali. Comprendere questi fondamentali è cruciale per cogliere il potenziale e i rischi che attendono gli investitori nei prossimi mesi.
1) La guerra commerciale e la diplomazia economica, principale fonte di incertezza
La questione commerciale rimane l’argomento più imprevedibile a inizio estate. La scadenza del 9 luglio, data limite per la conclusione o il fallimento dei negoziati tariffari, cristallizza le tensioni tra gli Stati Uniti e i loro principali partner. La prospettiva di una nuova ondata di dazi potrebbe incidere direttamente sui costi di produzione, sull’inflazione e sulla fiducia delle imprese. La diplomazia commerciale è quindi la variabile più suscettibile di provocare scatti di volatilità e rimettere in discussione le aspettative positive sulla crescita degli utili. Se verranno firmati accordi commerciali, ciò potrebbe sostenere la tendenza rialzista dell’S&P 500.
2) La politica fiscale americana: il “One Big, Beautiful Bill”
Il grande progetto fiscale dell’amministrazione Trump costituisce un altro nodo cruciale. Questa legge prevede la proroga dei tagli fiscali avviati nel 2017 e un notevole innalzamento del tetto del debito pubblico fino a 5.000 miliardi di dollari. Se queste misure sostengono potenzialmente i consumi e gli investimenti privati, il loro impatto a medio termine sulle finanze pubbliche è incerto. La vera sfida per il mercato azionario è valutare se queste decisioni porteranno a un’impennata dei rendimenti obbligazionari USA di lungo termine. Un aumento dei rendimenti del Tesoro aggraverebbe il costo di finanziamento delle imprese e metterebbe sotto pressione i multipli di valutazione già elevati. Al contrario, se i tassi resteranno contenuti, la dinamica rialzista potrebbe proseguire.
3) L’inflazione e la politica monetaria della Fed: un equilibrio delicato
L’andamento dell’inflazione, in particolare dell’indice PCE, sarà un determinante chiave. L’inflazione statunitense si colloca attualmente leggermente al di sotto dell’obiettivo della Fed. Diverse componenti, soprattutto i servizi (quasi due terzi del paniere PCE), mostrano una certa stabilità. I rischi inflazionistici derivano piuttosto dai beni, specie in caso di riaccendersi delle tensioni commerciali. Il petrolio, che pesa direttamente e indirettamente circa l’11% del PCE, per ora non segnala allarmi, grazie a un contesto geopolitico più disteso. Anche immobiliare e sanità offrono indicatori rassicuranti. In questo contesto, la Federal Reserve adotta un approccio prudente: mentre altre grandi banche centrali occidentali si avvicinano a un tasso neutro, la Fed temporeggia e condiziona la svolta monetaria alla chiarezza sulle tariffe doganali e sui comportamenti delle imprese.
Il calendario dei tagli dei tassi è uno dei punti di tensione più rilevanti. Secondo i segnali recenti, un primo taglio potrebbe arrivare già a settembre. Tuttavia, membri influenti del FOMC nominati dall’amministrazione Trump spingono per un allentamento più precoce. La pressione politica è forte: Trump invoca riduzioni immediate, ma il presidente Powell mantiene il controllo dell’agenda, cercando di preservare il consenso interno.
4) Il mercato del lavoro e la probabilità di recessione
La situazione occupazionale negli Stati Uniti è un indicatore anticipatore del ciclo economico. Le richieste settimanali di disoccupazione e il tasso di disoccupazione aggregato sono monitorati con attenzione. Storicamente, un rialzo significativo della disoccupazione segnala che il rallentamento economico è già iniziato. Al momento, il mercato del lavoro è resiliente, ma un qualsiasi deterioramento potrebbe modificare lo scenario centrale degli investitori e rafforzare le aspettative di recessione. Questo rischio rappresenta uno dei principali freni all’ottimismo, a meno che non acceleri il calendario di taglio dei tassi.
5) Risultati del secondo trimestre e prospettive sugli utili
La stagione delle pubblicazioni del secondo trimestre ha un’importanza particolare. Le imprese americane devono dimostrare di saper generare una crescita degli utili conforme alle attese, nonostante i multipli di valutazione elevati. Mantenere prezzi elevati sull’S&P 500 richiede una crescita robusta dei profitti e previsioni fiduciose da parte del management. In caso contrario, il rischio di una correzione sarebbe elevato, considerando che il mercato ha già incorporato molti fattori positivi. La debolezza del dollaro e del prezzo del petrolio, insieme alla dinamica dell’IA, potrebbero riservare sorprese positive.
6) La geopolitica e il petrolio, potenziali fonti di volatilità
Infine, la geopolitica globale resta una variabile di secondo piano che potrebbe improvvisamente diventare prioritaria. Un deterioramento rapido della situazione internazionale, soprattutto in Medio Oriente o nel Mar Cinese, potrebbe colpire i flussi commerciali e i prezzi del petrolio, alimentando un ritorno dell’inflazione e della volatilità finanziaria.
Conclusione :
L’estate 2025 si profila come un periodo di transizione strategica per il mercato azionario statunitense. Tra diplomazia commerciale, politica fiscale, inflazione, traiettoria dei tassi e dinamica degli utili, gli investitori dovranno fare i conti con un accumulo di incertezze. Se queste si dissolveranno progressivamente, la tendenza rialzista potrà continuare. Al contrario, una combinazione di shock geopolitico, ripresa dell’inflazione e stallo politico sul bilancio federale potrebbe indebolire il rally in corso.
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#AN013: USD e AUD sotto pressione, l’Euro avanza
1. India: nuova strategia sulla volatilità del forex
La Banca Centrale Indiana (RBI) sta permettendo una maggiore volatilità sul cambio USD/INR, spingendo molte aziende a proteggersi tramite contratti forward. È il livello di copertura più alto dal 2020.
Ringraziamo in anticipo il nostro Broker Partner Ufficiale PEPPERSTONE che ci ha supportato nella stesura di questo articolo.
Impatto Forex:
Potenziale indebolimento della rupia a breve termine, ma aumento della stabilità nel medio-lungo.
Volatilità su USD/INR, EUR/INR, JPY/INR ? opportunità per carry trade e short di breve se il dollaro si rafforza.
2. Australia colpita da tempeste estreme
Tempeste violente hanno investito il Nuovo Galles del Sud, il Queensland e Victoria: venti a 100 km/h, piogge torrenziali e blackout su oltre 30.000 abitazioni.
Pressione sulla fiducia economica australiana ? AUD debole.
Opportunità su AUD/USD, AUD/JPY e AUD/NZD in ottica short.
Monitorare gli sviluppi agricoli e assicurativi ? rischio di ribassi estesi.
3. Iran: danni gravi al sito nucleare di Fordow
Attacco statunitense ha colpito il sito nucleare iraniano. In risposta, l’Iran ha minacciato di minare lo Stretto di Hormuz, punto critico per il trasporto petrolifero globale.
Rialzo atteso sulla volatilità geopolitica.
Aumento di flussi su valute rifugio: JPY, CHF e USD.
Impatto anche su CAD e AUD per via del petrolio ? rischio rialzi di breve ma correzioni se lo stallo persiste.
4. Pacchetto fiscale USA da 3,3 trilioni in discussione
Il Senato sta valutando un maxi piano di stimolo. Ciò alimenta il timore di nuovo debito ? dollaro in calo ai minimi da 4 anni contro l’euro.
EUR/USD long rafforzato (break oltre 1.17 già in atto).
GBP/USD e NZD/USD potenzialmente in spinta.
Rischio taglio tassi FED ? aumento volatilità sul dollaro e sulle obbligazioni.
Conclusione Strategica
Operazioni consigliate: long su EUR/USD, short su AUD/USD, long su USD/INR (solo con conferma).
Attenzione alle prossime 48h: possibile spike su CHF, JPY e CAD.
Timing istituzionale: probabile entrata fondi su EUR e USD in caso di breakout confermati; restare pronti ma evitare front-running.
Resta aggiornato per altre notizie.
Come funziona la BCELa Banca Centrale Europea (BCE) è il cuore della politica monetaria dell’Eurozona. Conoscere come opera e quali sono i suoi obiettivi è fondamentale per ogni trader, perché le sue decisioni influenzano direttamente mercati azionari, obbligazionari, valute e materie prime.
Cos’è la BCE e quali sono i suoi compiti principali
La BCE gestisce l’euro e definisce la politica monetaria per i 20 paesi che hanno adottato la moneta unica. Il suo obiettivo principale è mantenere la stabilità dei prezzi, ovvero tenere l’inflazione su un livello vicino ma inferiore al 2% nel medio termine. Questo serve a proteggere il potere d’acquisto dei cittadini e a favorire una crescita economica equilibrata. Le sue funzioni principali sono:
Definire e attuare la politica monetaria. Decide i tassi di interesse a cui presta denaro alle banche commerciali, influenzando così il costo del credito per famiglie e imprese.
Gestire le riserve valutarie dell’Eurozona e intervenire sui mercati dei cambi per mantenere la stabilità dell’euro.
Supervisionare il sistema bancario. Vigila sulla solidità delle banche e sul corretto funzionamento dei sistemi di pagamento.
Autorizzare l’emissione di banconote in euro.
Come prende le decisioni la BCE
Le decisioni più importanti sono prese dal Consiglio direttivo, composto dal presidente, dal vicepresidente e dai governatori delle banche centrali nazionali dei paesi dell’Eurozona. Questo organo si riunisce regolarmente (di solito ogni due settimane) per valutare la situazione economica e decidere la direzione della politica monetaria, in particolare i tassi di interesse. Il Comitato esecutivo attua le decisioni operative e gestisce gli affari correnti, mentre il Consiglio generale svolge funzioni di coordinamento e consultive.
Strumenti principali della BCE
Tassi di interesse. La BCE può alzarli per raffreddare l’inflazione o abbassarli per stimolare l’economia.
Operazioni di mercato aperto. La BCE acquista o vende titoli per regolare la liquidità nel sistema bancario.
Operazioni sui cambi. Interviene sui mercati valutari per stabilizzare l’euro.
Riserve obbligatorie. Richiede alle banche di mantenere una certa quantità di riserve, influenzando così la quantità di denaro in circolazione.
Cosa significa tutto questo per chi fa trading
Mercati azionari e obbligazionari. Le decisioni sui tassi della BCE influenzano direttamente i rendimenti di titoli di Stato e corporate bond, e indirettamente il valore delle azioni.
Forex. Le mosse della BCE sono tra i principali driver del cambio euro/dollaro e delle altre valute europee.
Materie prime. Un euro forte o debole può impattare il prezzo di petrolio, oro e altre commodity.
Sentiment e volatilità. Ogni riunione della BCE può generare volatilità, soprattutto se le decisioni sorprendono rispetto alle attese del mercato
Conclusione
Capire come funziona la BCE e monitorare le sue decisioni è essenziale per anticipare i movimenti di mercato e gestire il rischio. Segui sempre il calendario delle riunioni e analizza le dichiarazioni ufficiali.
#AN012: Notizie inizio Luglio e impatto Forex
1. Debito USA e svalutazione del dollaro
Il Senato statunitense sta discutendo un ambizioso pacchetto fiscale da 3,3 trilioni, alimentando preoccupazioni sull’aumento del debito. Il dollaro ha perso terreno rispetto all’euro, toccando il livello più basso da quasi quattro anni .
Impatto Forex: Debolezza del dollaro favorisce cross come EUR/USD e GBP/USD. Possibili speculazioni su tassi, con prospettive di tagli Fed.
2. Summit NATO e aumento della spesa difensiva
Al summit della NATO all’Aia, l'impegno è salire al 5 % del PIL entro il 2035 . Questo rinforza i titoli di stato europei e il dollaro, in ottica di safe-haven e nuovi flussi su USD .
Impatto Forex: Supporto a USD, aumento volatilità sui cross legati a euro e sterlina, potenziale trade su EUR/USD e GBP/USD.
3. Apprezzamento del dollaro taiwanese
Il Taiwan dollar è balzato del 2,5 % mentre le compagnie assicurative locali si proteggono dal calo del dollaro .
Impatto Forex: Rallenta la svalutazione del dollaro; pressione sui cross asiatici come USD/SGD e USD/KRW.
4. Debolezza del dollaro globale
Rimbalzo dell’euro sopra 1,17 e USD/CHF sotto 0,80 dopo dati macro deboli e speculazioni su tagli Fed .
Impatto Forex: Apertura a strategie long su EUR/USD, short su USD/CHF, con potenziali carry trade.
5. Ceasefire tra Israele e Iran & rischio geopolitico
Stop ai combattimenti tra Israele e Iran, ma la tensione resta. I mercati stanno monitorando i riflessi sul petrolio e asset sicuri .
Impatto Forex: Possibile aumento della volatilità geo-politica, con riparo su USD, JPY, CHF; volatilità su petrolio influenza cross che contengono commodity (AUD/USD, CAD/USD).
Salve, sono Andrea Russo, trader forex, e oggi voglio parlarvi dell’impatto delle più recenti novità globali sui mercati valutari.
🏛️ Debito USA e tensioni fiscali
Il pacchetto fiscale da 3,3 trilioni in discussione negli Stati Uniti ha indebolito il dollaro. Questa debolezza alimenta opportunità su EUR/USD e GBP/USD, con potenziale rialzo su posizioni long, ma attenzione a futuri interventi Fed.
⚔️ NATO verso il 5% del PIL per la difesa
Il NATO Summit all’Aia ha segnato un cambio di paradigma: più spesa difensiva significa emissioni obbligazionarie e flussi su USD come grazie safe-haven. Questo supporta il greenback, rendendo volatili i cross europei.
💱 Forex Asia: il caso del dollaro taiwanese
Il rialzo del Taiwan dollar di ieri è un chiaro segnale di protezione contro la debolezza del USD. Unicorno da monitorare per chi punta su cross emergenti in Asia.
💶 Cross eur/chi e euro in recupero
EUR/USD sale sopra 1,17 e USD/CHF scende sotto 0,80: perfetto timing per long strategici. Il mercato sta scontando tassi Fed in discesa, amplificando il momentum sull’euro.
🛡️ Geopolitica: tregua fragile e rischio geopolitico
La tregua tra Israele e Iran limita al momento l’impatto ma non elimina il rischio: asset rifugio come USD, JPY e CHF restano sotto pressione per eventualità future.
🎯 Conclusione e opportunità trading
Long EUR/USD su momentum euro e reflusso USD
Monitoraggio GBP/USD per sentiment macro
Attenzione a USD/CAD, AUD/USD per shock petroliferi
Questo articolo è stato realizzato con il supporto del nostro Broker Partner PEPPERSTONE.
Continuate a seguirmi per altri aggiornamenti.
Come funziona la Federal ReserveCapire la struttura e il funzionamento della Federal Reserve (Fed) è fondamentale per chi fa trading, perché le sue decisioni influenzano direttamente i mercati finanziari e la liquidità globale. Ecco una spiegazione semplice e concreta di come opera la Fed.
Cos’è la Federal Reserve?
La Federal Reserve è la banca centrale degli Stati Uniti, creata nel 1913 per garantire la stabilità del sistema finanziario e gestire la politica monetaria del paese. Il suo compito principale è mantenere l’occupazione, la stabilità dei prezzi e tassi di interesse sostenibili, obiettivi noti come “dual mandate”.
La struttura della Fed
La Fed è composta da tre entità principali, ciascuna con ruoli specifici:
1. Board of Governors (Consiglio dei Governatori)
Sede a Washington è formato da sette membri nominati dal Presidente degli Stati Uniti e confermati dal Senato. Ogni governatore resta in carica per 14 anni senza possibilità di rinnovo, garantendo stabilità e indipendenza. Il Board stabilisce le linee guida della politica monetaria, supervisiona le banche e vigila sulla stabilità finanziaria.
2. Federal Reserve Banks (Banche Regionali della Fed)
Sono 12, distribuite in tutto il territorio USA, ognuna responsabile di una specifica area geografica. Svolgono funzioni operative ovvero supervisionano le banche locali, forniscono servizi di pagamento, distribuiscono valuta e raccolgono dati economici regionali. Ogni banca è guidata da un presidente e da un consiglio di amministrazione composto da nove membri, sei scelti dalle banche locali e tre dal Board of Governors.
3. Federal Open Market Committee (FOMC)
È il braccio operativo della politica monetaria USA. Composto dai sette membri del Board of Governors e da cinque dei dodici presidenti delle Federal Reserve Banks (il presidente della Fed di New York è membro fisso, gli altri ruotano). Si riunisce otto volte l’anno per decidere i tassi d’interesse e le operazioni di mercato aperto, influenzando direttamente il costo del denaro e la liquidità nei mercati.
Perché la Fed è importante per i trader
Le decisioni della Fed, soprattutto quelle del FOMC sui tassi d’interesse, hanno un impatto immediato su azioni, obbligazioni, valute e materie prime. Un rialzo dei tassi tende a rafforzare il dollaro e a penalizzare i mercati azionari, mentre un taglio dei tassi favorisce la crescita e la propensione al rischio.
Curiosità e Aspetti Unici
La Fed è “indipendente all’interno del governo”. Non è controllata direttamente dal Congresso o dal Presidente, ma deve comunque riferire periodicamente al Congresso.
Le banche commerciali private detengono azioni non trasferibili delle Fed regionali, ma non controllano la politica monetaria. I profitti annuali della Fed, dopo il pagamento di un dividendo alle banche membri, vengono trasferiti al Tesoro degli Stati Uniti.
Conclusione
Comprendere la struttura e il funzionamento della Federal Reserve è essenziale per chi fa trading. Le sue decisioni sono tra i principali motori dei movimenti di mercato. Sapere come e quando la Fed agisce permette di anticipare volatilità, gestire il rischio e cogliere opportunità di profitto. Mantieni sempre un occhio sulle mosse della Fed.
L'importanza dell'equity control💡 L’equity control: il vero salvavita di una strategia di trading
Molti trader si innamorano delle performance passate delle proprie strategie, convinti che una curva equity convincente nei backtest basti per sopravvivere al futuro. Ma il mercato, lo sappiamo, è un animale mutevole. Anche la strategia più raffinata può incappare in drawdown prolungati o smettere improvvisamente di funzionare.
Ed è qui che entra in gioco una delle armi più sottovalutate dai trader sistematici: l’Equity Control ⚙️📉
🔒 Cos’è l’Equity Control?
È un insieme di regole operative che servono a sospendere temporaneamente una strategia quando l’equity line mostra segnali di deterioramento (es. drawdown troppo ampi o performance anomale), e a riattivarla solo quando tornano le condizioni statistiche favorevoli.
Non trasforma una strategia perdente in vincente, ma è come una polizza assicurativa: sacrifica un po’ di profitto potenziale per proteggerti da perdite distruttive. Il suo obiettivo? Contenere il rischio, limitare i danni e proteggere il capitale.
🧠 Come funziona?
Ci sono diverse logiche di controllo, tra cui:
🔺 Stop basato su drawdown massimo
📉 Sospensione dopo perdite ricorrenti su una finestra temporale mobile
🔁 Riattivazione se l’equity recupera una certa soglia
📊 Approcci dinamici che si adattano alla volatilità di mercato
Alcuni trader integrano anche indicatori tecnici o modelli statistici per rendere questi segnali più intelligenti.
⚠️ Equilibrio tra rischio e rendimento
Inserire un sistema di Equity Control significa spesso ridurre il profitto potenziale. Ma il vantaggio è evidente: drawdown più contenuti, maggiore regolarità e una minore esposizione agli eventi estremi.
Nel lungo termine, non vince chi fa più profitto nel breve, ma chi riesce a restare in piedi anche nei momenti peggiori. 🛡️
#AN011: Summit NATO, 5% per la Difesa
Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo e dopo l'incontro del Summit NATO, voglio analizzare un pò la situazione. Ricordo che le mie opinioni sono strettamente personali e ciò che dico potrebbe anche non rispecchiare il vostro pensiero. Non scrivo con un ideologia politica o personale. Analizzo in modo oggettivo la situazione.
Ringrazio anticipatamente il nostro Broker Partner Ufficiale PEPPERSTONE per il supporto nella creazione di questo articolo.
🔍 Punti chiave del vertice NATO
Il vertice NATO di ieri all'Aia ha attirato l'attenzione globale, con i 32 paesi membri che si sono impegnati a un forte aumento della spesa per la difesa, con l'obiettivo del 5% del PIL entro il 2035, di cui il 3,5% per la spesa militare di base e l'1,5% per misure di sicurezza più ampie, come il potenziamento della sicurezza informatica e delle infrastrutture.
Il presidente degli Stati Uniti Trump ha elogiato l'esito definendolo una "grande vittoria" e ha sottolineato che una maggiore spesa andrà probabilmente a beneficio degli appaltatori della difesa statunitensi, riaffermando al contempo l'impegno della NATO a rispettare l'Articolo 5.
Tuttavia, paesi come la Spagna hanno espresso preoccupazione, indicando che potrebbero includere gli aiuti militari piuttosto che i puri aumenti di bilancio.
📈 Reazione dei mercati finanziari
🔹 Azioni del settore difesa e aerospaziale
Le principali aziende del settore difesa in tutta Europa hanno registrato guadagni immediati:
Babcock (Regno Unito) +10,7%,
Rheinmetall (Germania) +3,1%,
Thales (Francia) +2%+,
Leonardo (Italia) +2,6%
🔹 Movimenti obbligazionari e valutari
Secondo il commento di mercato di KBC Bank:
Il mercato obbligazionario ha mostrato un irripidimento ribassista, in particolare in Europa, poiché i governi stanno rivalutando il saldo di bilancio per far fronte ai bilanci della difesa.
Il dollaro statunitense è rimasto forte, sostenuto dalle aspettative accomodanti della Fed, contrastando l'impennata dei rendimenti obbligazionari.
🌍 Implicazioni per il mercato valutario
EUR/USD:
Lo slancio di una Fed accomodante e la pressione fiscale statunitense potrebbero sostenere il dollaro. Tuttavia, la divergenza dei rendimenti obbligazionari potrebbe sostenere una moderata forza dell'euro se la BCE rimane cauta.
Valute legate all'EUR (ad esempio, SEK, NOK):
Queste potrebbero subire pressioni a causa dell'aumento dei premi per il rischio e del possibile aumento delle emissioni di titoli di Stato.
JPY e CHF:
Probabilmente beneficeranno dell'elevata volatilità e dei flussi verso i beni rifugio in un contesto di tensioni geopolitiche.
🧭 Prospettive strategiche
Tema Impatto sul mercato
Aumento della spesa per la difesa Sostiene i titoli di Stato, aumenta i rendimenti dei titoli di Stato.
Restringimento fiscale Aumenta i premi per il rischio sul credito.
Il predominio degli Stati Uniti nella difesa Rafforza il dollaro statunitense nel breve-medio termine.
Unità geopolitica Rafforza la fiducia degli investitori, mitiga le tendenze all'avversione al rischio.
📝 Conclusione
Il vertice NATO segna un cambiamento geopolitico che si estende ai mercati valutari e del credito. I trader Forex dovrebbero prestare attenzione a:
Variazioni dei rendimenti negli Stati Uniti rispetto all'Europa dovute all'aumento del finanziamento in deficit.
Afflussi valutari verso il dollaro statunitense su temi legati alla difesa e al rischio.
Domanda di beni rifugio se le tensioni in Russia-Ucraina o in Medio Oriente dovessero riaccendersi.
Grazie mille per essere arrivati fin qui. Restate sintonizzati per altre analisi.
Taglio dei tassi da parte della Fed nel 2025Nel 2025 il dibattito sui tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve è al centro dell’attenzione di trader e investitori. Dopo i tagli di fine 2024, la Fed ha segnalato l’intenzione di muoversi con cautela mantenendo un approccio data-driven.
Il dot plot della Fed e il Summary of Economic Projections (SEP) sono strumenti chiave per monitorare le intenzioni ufficiali e le eventuali revisioni delle stime su crescita e inflazionistiche.
Cosa succede quando le aspettative si allineano
Storicamente, quando il mercato si uniforma alle aspettative della Fed (ad esempio dopo la pubblicazione del SEP o dati macro chiari), la volatilità tende a ridursi e gli asset rischiosi possono riprendere slancio. In queste fasi si assiste spesso a una risalita dei listini e a un ritorno della fiducia, con il rischio che il retail entri in modalità FOMO (paura di perdere l’occasione), alimentando la fase finale del ciclo rialzista.
Attenzione alla narrativa sui tagli
È fondamentale non cadere nell’errore di pensare che tagli rapidi e consistenti dei tassi siano sempre positivi per i mercati. Storicamente, infatti, tagli aggressivi sono tipici di fasi recessive o di instabilità economica. La Fed taglia velocemente solo quando la situazione si deteriora rapidamente, e in questi casi la volatilità aumenta e i mercati possono entrare in una fase di sofferenza.
Al contrario, una ripresa sostenibile dei mercati si verifica quando i tagli sono graduali, l’inflazione è sotto controllo e la crescita resta solida. In questo scenario, la Fed riesce a garantire un “atterraggio morbido” dell’economia e la narrativa di mercato si allinea a questa visione.
Cosa monitorare nei prossimi mesi
Dati CPI e inflazione. Le prossime letture dell’inflazione (CPI) saranno cruciali. Un’inflazione stabile o in leggero calo potrebbe portare la Fed a posticipare i tagli a fine anno, soprattutto se non emergono segnali di forte debolezza economica.
Occupazione e consumi. Un rallentamento marcato del mercato del lavoro o della spesa delle famiglie aumenterebbe la pressione sulla Fed per tagli più rapidi, ma sarebbe un segnale di rischio per i mercati azionari.
SEP e FOMC. Le riunioni con pubblicazione del SEP (settembre, dicembre) sono i momenti chiave per aggiornare le strategie e valutare se il mercato si sta allineando alla Fed.
Conclusione
Nel 2025, la chiave sarà leggere la coerenza tra dati economici, narrativa della Fed e aspettative di mercato. Solo in presenza di crescita solida e inflazione sotto controllo, i tagli dei tassi potranno sostenere i mercati. In caso contrario, tagli rapidi saranno un segnale di allerta, non di ripresa. Per il trader, disciplina, analisi dei dati macro e atten
[BROKER ECN/BROKER MARKET MAKER] - Vedi le importanti differenze1. Modalità di esecuzione degli ordini🔹
ECN Broker :
• Inoltra direttamente gli ordini al mercato interbancario (reti di liquidità).
• Agisce come intermediario tra te e altri trader/investitori.
Market Maker Broker :
• Prende la controparte delle tue operazioni (è il "mercato").
• Crea un mercato interno, senza inviare l'ordine a terzi.
2. Conflitto di interessi🔹
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3. Spread e commissioni🔹
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5. Accessibilità🔹
ECN Broker :
• Richiede spesso depositi iniziali più alti.
• Più adatto a trader esperti o professionisti.
Market Maker Broker :
• Più accessibile per principianti, con depositi
minimi bassi.
• Spesso scelto da trader alle prime armi.
Riepilogo: pro e contro ✅
ECN Broker: Vantaggi 🟢
- Prezzi reali, spread bassi, esecuzione veloce.
ECN Broker: Svantaggi 🔴
- Commissioni, requisiti elevati
Market Maker: Vantaggi 🟢
- Facile accesso, spread fissi, semplicità.
Market Maker: Svantaggi 🔴
- Potenziale conflitto di interessi, meno trasparenza.
Cinque paure nel trading e come superarleIl trading è un’attività ad alto impatto emotivo. Ecco le paure più frequenti che incontrano i trader, soprattutto alle prime armi, e come trasformarle in opportunità con soluzioni concrete.
1. Paura dell’ignoto
Nuove situazioni di mercato (pattern insoliti, volatilità improvvisa) paralizzano i trader inesperti. Soluzione:
Analizza come il mercato ha reagito a eventi simili in passato (es. crisi del 2008, pandemia 2020).
Usa conti demo per testare strategie in condizioni diverse.
Annota ogni situazione nuova e come l’hai gestita, per creare un database personale di esperienze.
2. Paura di sbagliare
La paura di commettere errori porta a evitare trade potenzialmente redditizi. Soluzione:
Verifica l’efficienza della tua strategia su almeno 100 trade storici prima di usarla live.
Considera ogni perdita come una lezione. Il 30-40% di trade vincenti può essere sufficiente se il rapporto rischio/rendimento è 2:1.
3. FOMO (Fear of missing out)
Saltare su ogni opportunità per paura di perderle, finendo per sovraesporre il capitale. Soluzione:
Concentrati su massimo 5-7 asset. Esempio: coppie forex principali (EUR/USD, GBP/USD) e 2-3 azioni settoriali.
Prima di entrare in un trade, attendi 3 minuti e chiediti: “È nel mio piano?”.
4. Paura di perdere soldi
Ansia di vedere il capitale ridursi, che porta a uscire troppo presto dalle posizioni. Soluzione:
Non rischiare più dell’1-2% del capitale per trade.
Imposta stop loss al 2% sotto il prezzo di ingresso per limitare le perdite.
Usa solo capitale che puoi permetterti di perdere, tenendo risparmi e fondi d’emergenza al sicuro.
5. Paura di non incassare al momento giusto
Chiudere i trade troppo presto per paura di vedere i profitti svanire.
Soluzione:
Usa trailing stop (es. 50% del guadagno) per proteggere i profitti senza uscire prematuramente.
Se il prezzo raggiunge il target, sposta lo stop loss a breakeven e lascia correre il restante 50% della posizione.
Conclusione.
Le paure nel trading sono naturali, ma gestirle è possibile con disciplina e strumenti appropriati. Costruisci un piano, rispettalo e trasforma le emozioni da nemiche in alleate.
FED, possibile taglio dei tassi il 30 luglio? In vista della riunione della Federal Reserve (FED) del 30 luglio, i mercati stanno esaminando ogni minimo segnale che possa indicare un cambiamento nella politica monetaria. Anche se un taglio dei tassi sembra improbabile nel breve termine, non può essere escluso del tutto. Nonostante la posizione ferma del presidente Jerome Powell, alcuni membri influenti del Comitato di politica monetaria (FOMC) stanno spingendo attivamente per un allentamento monetario quest'estate.
1) Jerome Powell non è l'unico decisore del FOMC e ci sono pressioni per un taglio dei tassi a luglio
Jerome Powell sta adottando una posizione molto cauta, subordinando qualsiasi allentamento monetario a una chiara convergenza verso l'obiettivo del 2% di inflazione. La sua principale preoccupazione è l'impatto potenzialmente inflazionistico dei dazi attualmente in fase di negoziazione. Tuttavia, Powell non ha potere assoluto. Il FOMC ha 12 elettori, tra cui 7 governatori permanenti, il presidente della Fed di New York e 4 presidenti di banche regionali a rotazione. Sebbene ogni voto abbia lo stesso valore, il Presidente plasma in larga misura l'agenda e guida le discussioni.
Alcuni membri, come Michelle Bowman e Christopher Waller, nominati sotto la presidenza Trump, spingono per un taglio già a luglio. Il sostegno implicito di Donald Trump a questa opzione aggiunge pressione politica, anche se la sua influenza diretta è limitata.
Di seguito una tabella che mostra l'attuale equilibrio di potere tra i membri votanti del FOMC.
2) Ci sarà un taglio dei tassi il 30 luglio se e solo se il tasso di disoccupazione diventerà preoccupante
Sul fronte dei fondamentali, l'inflazione misurata dall'indice PCE, il parametro di riferimento della Fed, rimane leggermente al di sopra dell'obiettivo, ma diverse componenti chiave stanno mostrando segni di normalizzazione. Il petrolio, che rappresenta circa l'11% del paniere, non mostra segnali tecnici allarmanti grazie al rasserenamento della situazione geopolitica in Medio Oriente. Il settore immobiliare e la spesa sanitaria, anch'essi fortemente ponderati, mostrano segnali positivi di continua disinflazione. Inoltre, le tariffe incidono solo marginalmente sui servizi, che rappresentano il 67% del PCE. Ciononostante, Powell rimane preoccupato per il rischio di una ripresa dell'inflazione esogena, soprattutto se la tariffa universale del 10% dovesse essere applicata a tutti i partner commerciali degli Stati Uniti, con un impatto previsto sul PCE core compreso tra +0,2% e +0,3%.
I mercati prevedono un primo calo a settembre, ma non si può escludere una svolta a luglio se i dati sull'occupazione, in particolare il rapporto NFP del 3 luglio, mostreranno un netto indebolimento del mercato del lavoro.
3) L'indice S&P 500 avrà bisogno del perno della FED per risalire, visto che è tornato ai massimi storici
Sui mercati finanziari, un perno della FED sarebbe un catalizzatore rialzista decisivo, in particolare per le azioni statunitensi, il Bitcoin e altri asset ad alto beta. L'analisi tecnica dello S&P 500 mostra una configurazione tecnica favorevole dall'inizio di aprile, con un recupero a forma di V. Tuttavia, il mercato si trova ora a contatto con i suoi massimi storici e saranno necessari dei fondamentali molto positivi per prendere in considerazione un rialzo.
In sintesi, la decisione del 30 luglio dipenderà da un sottile compromesso tra pressioni politiche, dinamica dell'inflazione e salute del mercato del lavoro. Lo status quo rimane lo scenario centrale, ma è ipotizzabile un'inversione di tendenza nel caso di un netto peggioramento dei dati macroeconomici, di buoni dati sull'inflazione o di sorprese positive nella diplomazia commerciale.
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[TRADER AFFAMATO DI SOLDI vs TRADER PROFESSIONISTA]TRADER NEOFITA (che vuole solo fare soldi) vs TRADER PROFESSIONISTA (che vive di trading)
La differenza tra un trader neofita (spesso focalizzato solo sul "fare soldi") ed un trader professionista (che vive di trading) è profonda, e tocca ogni aspetto: psicologico, tecnico, operativo e gestionale. Ecco un confronto dettagliato tra i due:
1. Mentalità e atteggiamento 🧠
Neofita :
• "Voglio guadagnare velocemente"
• Impaziente, ossessionato dai profitti
• Vede il trading come un "colpo di fortuna"
• Colpevolizza il mercato quando perde
Professionista :
• "Devo proteggere il capitale prima di tutto"
• Calmo, paziente, orientato al processo
• Lo tratta come un business
• Si assume la piena responsabilità
2. Gestione del rischio 📊
Neofita :
• Rischia il 10-50% del capitale in un trader
• Nessuna regola precisa su stop loss
• Spesso sovraespone il conto (overleveraged)
Professionista :
• Rischia tipicamente dallo 0.5 al 2% per operazione
• Stop loss predefiniti risk/reward calcolati
• Usa la leva con disciplina o non la usa affatto
3. Conoscenza e preparazione 📓
Neofita :
• Ha letto qualche ebook, video su Youtube
• Cambia strategia ogni settimana
• Non ha un diario di trading
Professionista :
• Ha studiato anni, con backtest, libri, corsi seri
• Ha una strategia testata e affinata nel tempo
• Documenta ogni operazione per migliorarsi
4. Operatività e strategia ⏰
Neofita :
• Entra a caso, su "intuizione" o emozione (Fomo)
• Fa overtrading
• Non distingue le condizioni di mercato
Professionista :
• Entra solo su segnali verificabili e replicabili
• Fa solo trade con alta probabilità a favore
• Adatta la strategia al contesto (trend, range)
5. Aspettative e risultati 💰
Neofita :
• Si aspetta profitti rapidi e consistenti
• Vuole vivere di trading con 1.000€
• Ha grandi guadagni.. seguiti da crolli
Professionista :
• Si concentra sulla sostenibilità dei profitti
• Ha un capitale adeguato e aspettative realistiche
• Crescita lenta, costante, e preservazione del capitale
6. Psicologia e disciplina 🧘🏻♀️
Neofita :
• Entra per vendetta dopo una perdita
• È emotivo: paura, avidità, euforia, tristezza, ecc..
• Vuole "essere nel mercato sempre"
Professionista :
• Accetta la perdita come parte del mestiere
• Ha controllo emotivo e regole ferme
• Può restare settimane fuori, se non c'è opportunità
Sintesi finale: 📈
Il neofita..
• è reattivo, impulsivo e affamato di soldi.
• spesso brucia il conto entro pochi mesi.
Il professionista..
• è disciplinato, pianificato, paziente.
• protegge il capitale, ottimizza le probabilità, vive
di rendimento costante e controllato.
L'importanza di Proteggere il proprio Capitale EmotivoCon l'ultimo video della giornata vorrei condividere una pillola relativa all'importanza della protezione del proprio capitale emotivo quando si parla di trading e di investimenti.
Perché a volte rinuncio a titoli con alto potenziale di crescita, preferendo asset con minore volatilità e con rendimenti inferiori?
Scopriamolo insieme nel video di oggi.
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
Quando la price action e i volumi anticipano eventi geopoliticiBuon martedi 24 Giugno e bentornati sul canale.
Un video questo che non vuole essere, a differenza degli altri, una disamina tecnica sul prezzo del greggio, ma che vuole essere semplicemente una condivisione libera di pensieri relativamente a come una lettura attenta della price action e dei volumi di un asset possa aiutarci ad anticipare addirittura eventi geopolitici di rilevanza storica, come quello che è successo tra Israele, Iran e USA nel giro di appena 12 giorni.
Spero che il contributo sia gradito e vi auguro una buona serata
Qualora il contenuto fosse di vostro interesse vi inviterei a iscrivervi al canale, azione totalmente gratuita per voi, ma che mi permetterebbe di far crescere in maniera rilevante la community che mi segue, continuando a darmi una forte motivazione ad andare avanti nella creazione di questi contenuti gratuiti, e spero educativi.
[STAI PENSANDO DI MOLLARE IL TRADING?] - Fermati e leggi questo!SE I TUOI PENSIERI IN QUESTO MOMENTO TI STANNO DICENDO CHE NON DEVI CONTINUARE CON IL TRADING, CHE NON È COSA PER TE E CHE TANTO POTRAI ANDARE AVANTI QUANTO VUOI CHE I RISULTATI NON ARRIVERANNO, BENE QUESTO MESSAGGIO È RIVOLTO PROPRIO A TE. BUONA LETTURA!
Sappi che se sei arrivato fin qui non è di certo per un caso. Ogni grafico che hai studiato, ogni errore che hai commesso, ogni notte in cui hai dubitato di te stesso.. fanno parte del processo. Il trading non è solo numeri e strategie: è una sfida continua con te stesso, con la tua disciplina, con la tua visione.
Ci saranno momenti in cui tutto sembrerà andare contro di te, ma è proprio lì che si distingue chi molla da chi riesce. Se questa è davvero la tua passione, la tua strada, se dentro senti che questo è ciò che vuoi, allora non mollare, NON DEVI MOLLARE.
Perché la differenza tra chi ce la fa e chi resta a guardare non è il talento, ma la tenacia.
Ogni trader vincente ha attraversato il deserto del dubbio. E ogni volta che hai voglia di arrenderti, ricordati perché hai iniziato.
Continua. Studia. Migliora. Persevera. Credici.
Il successo non è immediato, ma è inevitabile per chi non smetterà mai di crederci.
#AN010: De-escalation, BCE, prezzi del petrolio e altro
Ciao, sono il trader Forex Andrea Russo e oggi daremo un'occhiata alle notizie della settimana. Grazie a tutti per il gran numero di lettori che sto ricevendo in questi giorni.
Non dimenticate che visitando il mio sito web, potete contattarmi anche su altre piattaforme e trovare vantaggi esclusivi per i miei lettori.
🔶 Aspetti chiave della settimana
Villeroy della BCE conferma la propensione al taglio dei tassi a fronte della volatilità del settore energetico
Il governatore François Villeroy de Galhau ha segnalato che la Banca Centrale Europea rimane aperta a ulteriori tagli dei tassi, nonostante la recente volatilità del prezzo del petrolio, a causa dell'euro forte e dell'inflazione controllata
Prezzi del petrolio in aumento e in calo a causa delle tensioni con l'Iran e delle notizie sul cessate il fuoco
Gli attacchi statunitensi all'Iran sono stati innescati da un picco del 5-7% del greggio, spingendo il Brent sopra i 77 dollari al barile, prima di precipitare con il ritorno del sentiment sul cessate il fuoco
Svolta accomodante alla Fed
Diversi funzionari della Fed (Bowman, Waller, Goolsbee) sostengono apertamente un taglio dei tassi a luglio, modificando il sentiment sul dollaro
Pressione sui mercati emergenti: la rupia indiana al centro dell'attenzione
L'aumento dei costi del petrolio e l'instabilità geopolitica gravano sulla rupia indiana, spingendo la RBI a un potenziale intervento
La de-escalation geopolitica allenta la pressione sui mercati Rischio
Un cessate il fuoco tra Stati Uniti e Iran ha innescato un brusco calo del petrolio, ha sostenuto le azioni a livello globale e ha indebolito i beni rifugio USD e oro.
- Reazioni del mercato Forex: cosa devono sapere i trader
EUR/USD:
Finestra di taglio dei tassi in Europa: il tono accomodante della BCE attenua il rialzo dell'EUR, mentre la volatilità del petrolio ora ha un impatto minore.
Debolezza dell'USD: il commento accomodante della Fed ha indebolito la forza del dollaro.
Segnali chiave del grafico: una rottura prolungata sotto 1,0670 potrebbe aprire un ulteriore ribasso verso 1,0600-1,0535.
USD/JPY:
Movimento instabile dopo i breakout falliti vicino a 148,00: attenzione al rischio di resilienza dello JPY in un contesto di riprezzamento avverso al rischio.
AUD/USD e altre valute emergenti:
Pressione valutaria trainata dal petrolio che influenza l'AUD, monitorata tramite la sensibilità del greggio.
La debolezza della rupia indiana suggerisce un più ampio stress nei mercati emergenti per le valute sensibili al rischio
🛠️ Strategia e prospettive per i trader
Implicazioni del tema per il forex
Posizione accomodante della Fed Debolezza del dollaro → sostiene EUR, JPY e valute emergenti
Flessibilità di politica monetaria della BCE Limite ai guadagni dell'EUR → orientamento neutrale fino a conferma dei dati
Volatilità del petrolio Rischio a medio termine per AUD, CAD, NOK, RUB
Calma geopolitica Sentiment di propensione al rischio → pressione sui beni rifugio USD e JPY
🎯 Impostazioni di trading:
EUR/USD: Short in caso di calo sotto 1,0670—target 1,0600–1,0535; stop sopra 1,0760.
AUD/USD: Short bias se il petrolio si mantiene sopra i 75 dollari; in linea con i temi più ampi legati alle materie prime.
USD/JPY: Attenzione alla continuazione della posizione short se torna la propensione al rischio; altrimenti, inversioni di tendenza a 148,00 chiave.
[L'IMPORTANZA DI AVERE UNA WATCHLIST] - Da oggi ne avrai unaL'IMPORTANZA DI AVERE UNA WATCHLIST NEL TRADING
Che cos'è ?
Una watchlist è un elenco personalizzato di strumenti finanziari (azioni, ETF, crypto, ecc.) che un trader tiene sotto osservazione per valutare potenziali opportunità di acquisto o vendita. Serve a concentrarsi su asset rilevanti, facilitando l'analisi e la pianificazione operativa.
1. Focus e selezione 🧠
• Evita la dispersione su migliaia di titoli/strumenti.
• Permette di concentrarsi su asset con reali potenzialità.
• Aiuta a monitorare solo mercati compatibili con la tua strategia.
2. Risparmio di tempo 🕑
• Nessun bisogno di analizzare ogni giorno tutto il mercato.
• Gli asset già selezionati sono pronti all'analisi tecnica/fondamentale.
3. Monitoraggio continuo 📈
• Puoi seguire l'evoluzione di pattern, volumi e segnali su base costante.
• Favorisce una reazione tempestiva in caso di breakout o trigger.
4. Pianificazione operativa 🎯
• Migliora la preparazione pre-market.
• Aiuta a definire entry, stop-loss e target price in anticipo.
5. Gestione emotiva 🤯
• Riduce l'ansia da scelta o l'impulsività della "FOMO".
• Ti ancora ad una logica di selezione razionale e disciplinata.
6. Strumento di revisione 🛠️
• La watchlist storica permette di rivedere operazioni, errori oppure occasioni perse.
• Migliora la strategia nel tempo grazie al feedback.
Conclusione ✅
Una buona watchlist è un alleato strategico: ti rende più efficiente, più disciplinato e più preparato per cogliere le opportunità di mercato.
CONOSCI L'INDICATORE COT IN TRADINGVIEWBuongiorno a tutti i traders, oggi voglio condividere un indicatore di TradingView che pochi conoscono, ed è davvero fenomenale, ci da una informazione non da poco, andiamo a capire come funziona.
L'indicatore COT (Commitment of Traders) su TradingView è uno strumento fondamentale per l'analisi del sentiment di mercato, basato sui report settimanali pubblicati dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) degli Stati Uniti. Questi report mostrano le posizioni aggregate (long e short) dei partecipanti al mercato dei futures su diverse borse come CBOT, CME, NYMEX, COMEX e ICEUS.
In sostanza, l'indicatore COT ti permette di visualizzare come le diverse categorie di operatori si stanno posizionando sul mercato, fornendo spunti preziosi per le tue decisioni di trading.
Le categorie principali di operatori che il report COT analizza sono:
Non-Commercial (Grandi Speculatori): Sono principalmente hedge fund e fondi di investimento il cui obiettivo primario è la speculazione. Tendono a posizionarsi nella stessa direzione in cui si muove il prezzo e possono amplificare i movimenti di mercato.
Commercial (Operatori Commerciali/Hedgers): Questi operatori usano i futures per coprire i rischi delle loro attività. Ad esempio, un produttore di materie prime potrebbe vendere contratti futures per proteggersi da un calo dei prezzi. Spesso, il loro posizionamento è "contro-trend", ovvero vendono quando il mercato è in rally e acquistano durante forti vendite. Sono considerati gli operatori più informati.
Non Reportable (Retail Traders): Rappresentano i piccoli investitori o speculatori individuali. Tendono a posizionarsi in modo meno strutturato e possono essere un indicatore di sentiment di mercato, ma non sempre nella direzione giusta.
Come funziona l'indicatore COT su TradingView:
TradingView offre diverse versioni e interpretazioni dell'indicatore COT, spesso sviluppate dagli utenti stessi (script Pine). Queste versioni possono mostrare:
Posizioni nette (Long - Short): La differenza tra i contratti long e short di ciascuna categoria di operatori.
Variazioni rispetto alla settimana precedente: Questo aiuta a identificare rapidi cambiamenti nel sentiment.
COT Index: Un indicatore che misura il posizionamento dei partecipanti al mercato rispetto al loro posizionamento storico su un determinato periodo. Livelli estremi (vicini a 0 o 100) possono segnalare potenziali inversioni o continuazioni del trend.
Zone di soglia per posizionamenti estremi: Vengono visualizzate come linee orizzontali per indicare condizioni di ipercomprato o ipervenduto.
Importanza dell'indicatore COT nel trading:
Identificare il sentiment di mercato: Ti permette di capire se i "grandi" del mercato sono bullish o bearish su un determinato asset.
Prevedere potenziali inversioni: Estremi nel posizionamento degli operatori (specialmente i Commercial) possono segnalare imminenti inversioni di trend.
Confermare o contraddire i trend: Se i Non-Commercial sono molto long su un asset in forte rialzo, questo può confermare il trend. Se invece il loro posizionamento è estremo e il prezzo inizia a mostrare segni di debolezza, potrebbe essere un segnale di inversione.
Utilizzo combinato con analisi tecnica: L'indicatore COT dovrebbe essere sempre utilizzato in combinazione con altri strumenti di analisi tecnica (supporti e resistenze, trendline, ecc.) per una visione più completa e affidabile.
In sintesi, l'indicatore COT su TradingView è uno strumento potente per analizzare i flussi di capitale e il sentiment degli operatori sui mercati dei futures, fornendo un'ulteriore dimensione alla tua analisi di mercato.
Vi auguro una buona settimana e buon trading a tutti.
Grazie un abbraccio Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
#AN009: USA attaccano IRAN, cosa succederà?
Il 22 giugno 2025 gli Stati Uniti hanno lanciato raid aerei su tre siti nucleari iraniani (Fordow, Natanz, Isfahan), impiegando bombe bunker‑buster e missili Tomahawk, alcuni sganciati da bombardieri stealth B‑2
Il Presidente Trump ha dichiarato che gli impianti sono stati “completamente e totalmente obliterati”
📈 Tensioni e contesto geopolitico
Tehran ha risposto con missile mirati verso Israele e ha promesso “risposte dure”
L’ONU e figure chiave come Guterres e Medvedev hanno definito l’azione come escalation pericolosa con il rischio di un nuovo conflitto su scala regionale .
Israele ha supportato gli attacchi, mentre l’Iran ha convocato il Consiglio di Sicurezza ONU per condannare l’aggressione.
💥 Impatto sui mercati
⚡ Settore energetico
Prezzo del petrolio scatto verso i 90–100 $ al barile per timori su flussi dall’Iran e potenziali chiusure dello Stretto di Hormuz .
Gli investitori hanno reagito con un movimento verso asset rifugio come Dollaro, Oro e Treasuries.
📊 Azionario e settori sensibili
Inizia su un tono incerto: futures S&P500 e Nasdaq “volatile open”, con penalizzazioni su travel e tech, e rialzi su energia e difesa.
Mercati del Golfo aperti in lieve rialzo (Saudi, Qatar, Bahrain, Kuwait), grazie all’attenuazione delle vendite iniziali .
🌍 Impatto economico globale
Blandessmenti da Banca Mondiale, IMF e OCSE prevedono un rallentamento economico dovuto a shock energetici e aumento delle tensioni globali.
📌 Scenario valutario e Forex
USD ha guadagnato terreno come attivo rifugio, beneficiando dei flussi Sicurezza .
Coppie commodity-linked, come AUD/USD, NZD/USD e CAD/USD, subiranno pressioni a causa del petrolio in rally.
Potenziale aumento della volatilità su EUR/USD e GBP/USD: ruotano verso safe haven e rischio politico USA/Cina.
📣 A cosa prestare attenzione
Candlestick daily e H4 in EUR/USD e GBP/USD per capire se il supporto regge sotto stress geopolitico.
Indicatori di volatilità (VIX | MOVE) in rialzo, utile calibrare la size e preferire trade strutturati.
Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare:
Reuters/Bloomberg per aggiornamenti su eventuali sanzioni o ritorsioni pubbliche.
ASEAN e Asia per reazioni regionali sulle forniture energetiche.
Banche centrali su aspettative inflative dovute a petrolio alto.
💡 Conclusioni – Impatto mercato e Forex
Questa azione militare rappresenta uno shock geopolitico classico: rialzo del dollaro e asset difensivi, pressione sul petrolio e volatilità elevata su borse e cambio. A differenza degli attacchi israeliani, l’ingresso diretto degli USA aumenta il grado di incertezza macro.
Per trader Forex:
USD Index: potenziale rimbalzo all’interno del canale di trend bullish
Coppie con commodity: attivare strategie su breakout livelli chiave (es. AUD/USD, CAD/USD)
FX anti‑USD (EUR, GBP, JPY): sotto pressione e da usare in range rebound.
Per il comparto equity:
Rotazione verso settori difensivi, difesa, energia.
Possibile ingresso su bond governativi come copertura alta inflazione/politica.
Nel complesso, l’impatto è chiaro: aumento rischio geopolitico → volatilità elevata → shift verso USD/asset rifugio → penalizzazione asset sensibili.






















