[GESTIONE OPERATIVA] - Una questione di mindsetPensi che la gestione operativa sia qualcosa di legato alla tecnica?
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Niente di più sbagliato. La gestione operativa delle nostre operazioni finanziarie è quanto di più legato alla psicologia personale di ognuno di noi.
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Ho sentito dire da alcuni che il trading è lo specchio del nostro mindset, io direi che è la gestione operativa ad essere lo specchio del nostro mindset.
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Esistono decine di modi di proteggere un’operazione. Se li combiniamo tra loro possiamo farne nascere centinaia.
A mio parere, ogni traders sulla faccia del mercato deve sperimentare il modo con cui si sente più a suo agio.
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“Come si sente più a suo agio?! Ma lo scopo non è fare soldi?”
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No, lo scopo non è fare soldi, ma fare soldi in maniera mentalmente sicura.
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Non riuscirai a fare soldi a lungo se il tuo mindset può essere compromesso ogni volta che un’operazione torna indietro e si rimangia il tuo profitto o in ogni drawdown che subisci.
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Il trucco è cercare il modo in cui il mindset viene attaccato il meno possibile.
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Personalmente spingo sempre ogni trader o investitore a trovare il miglior modo, per se stesso, di gestire le proprie operazioni.
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Questo può essere un progressivo trailing stop, la presa di profitti parziali, breakeven o anche il non-proteggere.
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Ogni scelta è una decisione, anche il non scegliere.
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Ognuno deve trovare lo stile a cui è più adatto senza forzarsi di fare qualcosa solo perché altri traders lo fanno, perché quello che può andare bene per gli altri è raro che andrà bene anche per te.
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Ecco perché un formatore può solo illustrarti come proteggerti e guidarti nella scoperta dei modi di gestione operativa che fanno per te, ma mai scegliere al posto tuo.
Idee della comunità
Tre modi per usare gli alert ⏰Ciao a tutti! 👋
Ora passiamo all'argomento di questa idea: gli alert .
Sebbene gli alert abbiano molteplici applicazioni nel trading, sono spesso poco utilizzati perché bisogna spendere del tempo a capirne i meccanismi di base. Oggi vogliamo aiutarti chiarendo alcuni aspetti chiave:
1. Contribuiscono allo sviluppo di sane abitudini 💪
Dicci se questa storia ti suona familiare: scopri, in rete o tramite qualche conoscente, un'occasione di investimento convincente. Non ci pensi due volte e vai subito sul mercato per fare il tuo acquisto, senza alcun piano strategico.
Per carità, a volte questo approccio può funzionare, ma non è una sana abitudine da mantenere per il lungo periodo. Se entri senza un piano, vuol dire che molto probabilmente uscirai anche senza un piano, guidato dalle emozioni e dalla pancia. Ma sono proprio paura ed eccitazione i fattori che impedisocno ad un trader di diventare profittabile nel lungo termine.
Gli alert possono svolgere qui un ruolo fondamentale, ovvero quello di stabilire una zona di entrata/uscita potenziale e fissarla sul grafico. Imposta il prezzo che ti pare più appropriato per comprare o vendere ed inserisci l'alert sulla piattaforma: dopodiché aspetta di ricevere la notifica per valutare un eventuale operazione a mercato. Non essere il giocatore d'azzardo, sii il banco.
Invece di passare il tempo a rincorrere occasioni di investimento, rilassati e aspetta che il mercato venga da te. Sarai molto più soddisfatto quando il tuo prezzo medio di carico sarà basso ed avrai sruttato un ribasso momentaneo.
2. Aumentano la libertà. Riducono l'ansia 🧘
Si dice che le emozioni negative abbiano un impatto doppio sul nostro stato emotivo rispetto a quelle positive. Il trading ne è un esempio calzante, ed è per questo che è importante prevenire certi eventi.
Considera i seguenti investitori:
Un dentista che controlla solo i rilasci trimestrali dal broker
Un trader di posizione che analizza il portafoglio una volta al mese
Uno swing trader che effettua le sue analisi settimanalmente
Un day trader che è sul mercato tutti i giorni e guarda costantemente il P&L.
Data la naturale volatilità dei mercati finanziari, quale persona credi sentirà meno ansia e stress? Il dentista, ovviamente. E perché? Beh, osservando il mercato solo una volta al trimestre, non viene più di tanto influenzato dalle fluttuazioni giornaliere o settimanali. Al contrario, il day trader sarà continuamente sottoposto ai movimenti erratici del mercato, rischiando di subire pesante stress emotivo e, di conseguenza, prendere decisioni meno lucide.
Gli alert consentono ai trader più esperti di staccare più spesso dal mercato, e di essere informati solo quando è richiesto il loro intervento.
3. I nostri alert non si lasciano sfuggire nulla ✅
I primi due punti sono importanti per chi ha bisogno di semplici alert di prezzo, ma i nostri strumenti possono offrire molto di più: una volta che hai fatto le tue analisi e sai quali sono i setup che ti piace sfruttare, puoi impostare gli alert sugli strumenti di disegno, sugli indicatori, sugli script personalizzati e tanto altro. Siamo noi ad adattarci alle tue esigenze, e non il contrario.
C'è chi ha bisogno semplicemente di essere informato quando l'RSI va in ipercomprato o ipervenduto, o chi invece ha un approccio avanzato e monitora le fluttuazioni degli spread per scovare inefficienze di mercato sui contratti futures.
I nostri alert sono personalizzabili e posso permettere a chiunque di rilassarsi e di staccare dal grafico. Siamo noi a monitorare il mercato per te!
Grazie per aver letto. Buon trading!
Team TradingView
PROP FIRM E RISCHIOCiao Trader oggi voglio spiegarti come costruire la tua gestione del rischio se approcci una prop firm, premetto che non sono esperto nel settore siccome non opero più da anni con conti in gestione.
Nel Trading tutto si basa sulla gestione e minimizzazione del rischio e le prop ti insegnano proprio questo.
Infatti l' unico modo per non passare una challenge è non rispettare i limiti di D/D totale e giornaliero imposti dalla prop in questione.
* Gli altri motivi di chiusura del conto arrivano una volta che hai passato le challenge ed hai ottenuto il conto.
Se non dovessi raggiungere il Target, ma rimani nei parametri del rischio avrai l' opportunità di riprovare gratuitamente la challenge!
Ora che hai capito l'importanza della gestione del rischio iniziamo.
Tutto parte dai tuoi dati statistici, se non li hai non puoi affrontare una challenge da Trader professionista perchè è solo grazie ad essi hai la possibilità di costruire un sistema di money menagement adeguato.
Prendiamo l' esempio in figura.
Utilizzando un rischio dell' 1% per singola posizione ed abbiamo una soglia di sopportazione giornaliera di 4 operazioni di fila in perdita, mentre una sopportazione di D/D massimo di 9 operazioni di fila in perdita, secondo le regole che ho messo in esempio.
Ovviamente sai che giornalmente se prendi 4 stop-loss consecutivi devi assolutamente fermare l' operatività, ma io ti consiglio di farlo molto prima. Potresti mettere una regola limitante ovvero: "Dopo 2 stop-loss in una giornata fermo l' operatività".
In questo modo rimarrai tranquillamente dentro il parametro.
Per quanto riguarda il D/D totale devi chiederti: Qual' è la striscia negativa massima della mia strategia?
E se la risposta supera la tua soglia di sopportazione col rischio dell' 1% dovrai diminuire il rischio fino a rientrare nei parametri.
Cerca di non portare il money menagement al limite, anche se hai una striscia negativa di 8 operazioni nella tua strategia ti consiglio di rimanere al di sotto dell' 1% di rischio per posizione per evitare coinvolgimenti emotivi.
Nelle varie simulazioni come puoi notare quasi in tutti i casi si avrebbe superato la challenge tranne nel caso più estremo dove comunque avresti potuto ritentare la challenge gratuitamente.
Spero che hai capito l' importanza di focalizzarti sul rischio e non sui possibili profitti e non solo nelle challenge!
Se stai per affrontare una challenge tranquillo, costruisci il tuo money menagement, rispetta il tuo processo e la supererai!
Questa settimana uscirà il video youtube che tratterà vari tips, oltre alla gestione del rischio, per affrontare al meglio le prop.
Buon Trading!
Bitcoin ed il suo ruolo nel "Ciclo Economico".Come i nostri lettori ben sanno, il mercato cryptovalutario deve essere necessariamente analizzato ed approcciato in maniera totalmente diversa dal mercato azionario. Allo stesso modo, però, è possibile notare come da un punto di vista tecnico, gli andamenti del prezzo di BTC (e anche delle ALT più capitalizzate) si muovano seguendo logiche simili al mercato tradizionale.
Un nostro analista, @matteobernardi, ha recentemente condiviso al pubblico la propria idea:
" I mercati crypto stanno attraversando un processo di istituzionalizzazione. Vedremo sempre di più similitudini fra le tecniche di manipolazione del prezzo del mercato azionario con quelle del mercato crypto ."
Essendo il settore crypto caratterizzato dalla presenza di un mercato, appare più che lecito domandarsi:
" Le crypto possono essere inserite temporalmente all'interno del noto ciclo economico generale? Le crypto sono sensibili agli andamenti macro economici ? "
E' facile capire che, sia in un ottica prettamente speculativa che dal punto di vista di una gestione patrimoniale, questa domanda deve trovare una risposta nel più breve tempo possibile visto e considerato le attuali tensioni macroeconomiche.
Nei mercati conosciuti c'è un asset class che in realtà mostra molte similitudini con il comparto alternative delle crypto. Non sto assolutamente parlando del Forex; Sto parlando del mercato delle commodities, da non confondere con il termini italianizzato "materie prime" (anche se quando ci riferiamo in borsa alle materie prime, ci riferiamo alle commodities).
Per commodities si intende " Beni Fungibili " ovvero " beni materiali " facilmente stockabili e conservabili.
Una fra le Hard Commodities più famose è proprio il denaro , non inteso come mezzo di scambio, e la seconda è il petrolio .
Le crypto su ethereum ,ad esempio , possono essere beni fungibili o non fungibili.
In gergo, abbiamo di fatto i fungible token (ERC-20) e i non fungible token (ERC-721).
Quindi, proviamo a domandarsi:
Come si comporta una commodities all'interno del ciclo economico generale?
Le commodities cambiano il loro prezzo per 3 principali motivi:
1) Speculazione
2) Interruzione della produzione
3) Politica dei paesi produttori
Dal 2000-2002 le commodities hanno subito un processo di financialitazion sulle varie borse (riconoscimento come asset). Ciò ha aumentato esponenzialmente la domanda di materie prime.
Questo improvviso aumento, a cosa è dovuto? Dalla speculazione.
Ne deriva però che una buona parte della domanda non sarà veramente dovuta al bisogno di materie prime ma, semplicemente, a ragioni speculative.
Possiamo estendere questa considerazione anche al mercato crypto?
Beh, direi di si.
Qualora questa significativa componente della domanda (chiamata speculazione), si sposti verso altri mercati più attraenti, per quella determinata fase del ciclo economico, cosa accadrà al mercato crypto?
Per dare una risposta definitiva a questa domanda, è sufficiente guardare nel passato, precisamente alla fine dello scorso ciclo di halving ('anno 2017).
Cosa accadde? PUMP & DUMP .
PUMP dovuto a motivi tecnici ( dimezzamento delle ricompense per i miner ) e DUMP per motivi prettamente speculativi.
E' presumibile pensare che una cosa simile debba accadere anche al termine di questo ciclo.
Invece, cosa potrebbe succedere qualora la produzione dovesse interrompersi ?
In realtà, anche la risposta a questa domanda, è possibile ricavarla dall'analisi delle recenti notizie legate al settore crypto. Mi riferisco ai blackout in Cina e, più recentemente, Kazakistan .
L'Hash rate influenza direttamente la produzione di BTC e quindi il suo prezzo. Storicamente, a drastici cali del Hash Rate sono sempre corrisposti crolli significativi del prezzo di BTC.
Questo perchè, essendo una moneta PoW (proof of work), il mining resta il cuore pulsante della coin.
Infine, ma non per importanza, non resta che analizzare la "politica dei paesi produttori" .
BTC è un asset digitale, per tale motivo un investitore poco accordo è portato a pensare che non esista un paese produttore. Allo stesso modo, spesso, si tende a pensare che i crypto asset siano decorrelati dalle notizie economiche riguardanti quello che comunemente viene inteso come mercato tradizionale. Tensioni politiche e sociali quindi, a rigor di logica non dovrebbero affatto interessare ai crypto investitori.
In realtà, riferendosi sempre al concetto di Mining, la connessione con l'economia è molto marcata.
Per questo i ban non sono visti di buon occhio dal mercato crypto. Basti pensare che, la Cina, nonostante gli innumerevoli BAN, rappresenta ancora il 20% del mining mondiale. E' quindi follia pensare che tutti i provvedimenti presi dal governo cinese siano problemi relativi alla tradfi .
Se la Cina, come attualmente sta facendo, mette in atto politiche di demonizzazione del settore cryptovalutario, il prezzo (giustamente) ne risentirà negativamente!
Allo stesso modo però, non vedo il motivo per cui, aumenti del tasso di interesse o del tasso di inflazione, debbano influenzare negativamente il mercato decentralizzato che, per definizione, si basa su logiche completamente diverse.
Quindi, dire che il mercato crypto stia crollando perchè l'economia mondiale (specie USA) è sul filo del rasoio, non è tecnicamente corretto perchè non c'è diretta correlazione con il mercato DeFi.
Dire che il mercato crypto stia utilizzando la scusa del "terrore legato ad un aumento dei tassi di interesse" per prendere profitto in previsione del ciclo di halving, invece, sarebbe più corretto anche se, visto i prezzi degli asset dei mercati finanziari globali, un gestore che sposta i fondi in questo momento sul mercato azionario perchè meno rischioso (a mio parere), non ha ben chiaro cosa effettivamente stia accadendo macro economicamente.
10 lezioni che imparerai (beginners)1. Il tuo successo non dipende dalla strategia, ma dal tuo approccio ad essa.
Quando dai la colpa al mercato, alla strategia o al tuo mentore del tuo insuccesso stai evitando di prenderti la piena responsabilità dei tuoi
risultati. Molte volte quando non si riesce ad essere profittevoli è perchèsi ha un approccio superficiale al trading ed al metodo,
magari operi senza regole precise, senza dei dati statistici, senza aver backtestato... Insomma non tratti il trading come un reale business!
2. Focalizzati sul processo.
Non ti deve importare dove il prezzo andrà o dell' esito delle operazioni, l' unica domanda che devi farti è questa: Sto rispettando il mio processo?
Se la risposta è si, allora stai facendo bene. I problemi nascono nel momento in cui la tua risposta è no, perchè stai venendo a meno a quello che
è il tuo vantaggio statistico.
3. Non guardare il grafico con lo scopo di fare soldi, ma con lo scopo di capire quello che ti sta dicendo.
Come pensi di poter fare soldi nel mercato se non capisci quello che il mercato stesso ti sta dicendo?
4. Non avere aspettative.
Quando apri un trade con l' aspettativa che esso vada in profitto ti stai preparando ad un forte condizionamento emotivo, infatti quando
questa tua aspettativa non verrà confermata avrai maggiori probabilità di commettere errori emotivi nel tuo trading.
5. Gli stop loss ed i periodi di D/D fanno parte del gioco, accettali.
Tante volte i Trader dicono di aver accettato tutto questo, ma quando poi lo vivono in prima persona rischiano di fare danni al proprio conto.
Questo perchè una cosa è dire di accettare le perdite, un altro è accettarle realmente, ecco perchè all' inizio è sempre meglio tenere un money
menagement molto basso in modo da abituarsi a questi periodi di D/D.
6. Non lasciare che un piccolo errore si trasformi in un disastro.
Io stesso commetto ancora errori durante la mia operatività, ma semplicemente non faccio si che quel piccolo errore diventi un disastro.
Quando prendi uno stop-loss per un errore, accettalo e non rientrare a mercato con 20000 lotti per recuperare quella perdita, altrimenti prima
o poi trasformerai il tuo errore in disastro! Questo principio vale per qualsiasi errore che si commette.
7. I singoli Trade non valgono nulla
Focalizzati e tira le somme non dopo 1-2 trade, ma dopo 50/100 trade, se ti focalizzi sull' esito dei singoli trade non avrai vita lunga in questo
mondo.
8. I migliori Trade sono semplici
Quando analizzi un mercato le opportunità migliori sono quelle chiare e semplici, se analizzi un mercato ed hai qualche dubbio o
semplicemente non ti è molto chiara la situazione lascia stare , attendi !
9. Sii disciplinato
Puoi anche essere il miglior analista del mondo, ma se non sei disciplinato nel rispettare le tue regole e te stesso, continuerai a fallire.
Cerca sempre di rimanere fedele alle tue regole ed al tuo metodo qualsiasi esso sia.
10. Sii paziente
I risultati si vedono nel lungo periodo, non in una settimana. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno e fai le cose per bene.
Il Trading è il più bel lavoro del mondo per quanto mi riguarda, ma se lo affronti con fretta diventerà il tuo peggior incubo.
Buon Trading!
A breve la video lezione su YT.
Settore Value e Settore GrowthUn metodo utile per valutare il sentiment di mercato, e capire dove gli investitori stiano dirottando i propri soldi, è quello di rapportate tra loro indici e/o settori tendenzialmente opposti. Un esempio pratico viene fornito dal rapporto tra l'IWD (iShares Russell 1000 Value ETF) e l'IWF (iShares Russell 1000 Growth ETF). Dall'immagine è infatti possibile notare come la curva che mette in relazione i due ETF abbia subìto dall'Agosto del 2006 un cambio di rotta ed un progressivo indebolimento. Da allora, la curva è stata in caduta libera, e tranne per alcune fasi di lateralizzazione (concomitanti con alcuni livelli chiave di Fobonacci) il suo valore ha continuato ad accelerare al ribasso (S.P. Gen 2017), confermando l'interesse crescente per il settore Growth a discapito del Value. Se l'aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale produrrà un cambio di tendenza ed un riavvicinamento al settore Value da parte degli investitori, lo capiremo anche grazie a questo grafico.
Buon Trading a tutti e Buon inizio anno!
Borsa valori: tanto acclamata quanto sconosciuta.Dal Rinascimento alla Belle Époque, sino all'avvento del trading telematico. Com'è nata la Borsa valori e cos'è in breve nel 2019?
È facile aver letto almeno una volta articoli di giornale o semplicemente aver visto programmi televisivi in cui si parlava di Dax, indice Nikkei, DowJones, S&p 500 e altro ancora senza riuscire a capire di cosa si stava parlando, attribuendo quei numeri a qualcosa che semplicemente non ci riguardava, ma esisteva.
Oggi è tutto diverso, ma molti continuano a pensare alla “Borsa” come a qualcosa di misterioso e sconosciuto.
L’avvento di internet e l’utilizzo quotidiano di strumenti telematici di diverso tipo ha reso la conoscenza di questi strani termini ormai alla portata di tutti eppure sono sicuro che la maggior parte delle persone che leggerà questo articolo non ha idea di cosa vogliano dire.
Cominciamo con il definire questo famoso termine “Borsa” di cui spesso si sente parlare e spiegare di cosa si tratta.
Partendo dal XVI secolo, ci si riferisce alla città belga di Bruges come il luogo in cui avvenivano i primi scambi di “titoli” rappresentanti all'epoca merci in arrivo da terre lontane. Durante il periodo rinascimentale questi incontri avvenivano all'interno di un grande palazzo di proprietà della famiglia Van der Bourse, da cui appunto il nome Borsa deriva per via del loro stemma araldico formato da tre borse.
Ma era questa la prima vera e propria Borsa come noi la intendiamo? Non proprio.
Qualche anno più tardi, infatti, quei famosi scambi si spostarono da Bruges ad Anversa in cui cominciarono ad incontrarsi banchieri e mercanti, costituendo così il primo vero e proprio mercato di titoli ufficiale che si svolgeva in un palazzo appunto chiamato “Borsa” in riferimento alla famiglia che per prima ne aveva gettato le basi: i Van der Bourse.
Successivamente cominciarono a fiorire molti altri centri borsistici che aiutarono diversi monarchi dell’epoca a sostenere il debito pubblico creando così anche le prime obbligazioni ufficiali della storia.
Il mercato crebbe così tanto da raggiungere Londra e successivamente anche i Paesi oltreoceano molto velocemente. Bisogna specificare, inoltre, che il primo vero e proprio mercato basato sulle azioni si fa risalire addirittura alla Compagnia delle Indie del 1600 poiché all'epoca, per limitare i rischi dovuti alla perdita di navi, si provò a dividere la spesa tra uomini d’affari che decidevano di investire piccole somme di denaro in diversi viaggi sperando che almeno qualcuno di questi andasse a buon fine così da ricavarne un profitto. Per questo motivo alcuni collocano la data del primo vero “Stock Exchange” nel 1773 a Londra.
Insomma prima Francia, poi Inghilterra, in seguito Italia, fino alla creazione di quelle che sono le Borse valori più importanti dei nostri giorni (come New York, Tokyo, Francoforte ecc.) sede dell’incontro tra domanda e offerta.
Tuttavia oggi, nonostante la facile diffusione delle informazioni, nell'immaginario collettivo la compravendita di titoli avviene ancora tra le urla di una moltitudine confusa di operatori di fronte ad uno schermo dove figurano una serie indecifrabile di numeri.
Perché? È presto detto.
Inizialmente le compravendite in giro per il mondo avvenivano tramite corrispondenza postale grazie alla quale si veniva a conoscenza dei prezzi ufficiali e delle loro eventuali variazioni. Tuttavia è solo durante la “Belle Époque”, dal 1871 con la fine delle guerre franco-prussiane fino all'avvento della prima guerra mondiale nel 1914, che il mercato borsistico subisce un’ impennata e cambiamenti importanti. In questo periodo infatti, definita epoca d’oro, vengono collocate innovazioni che stanno alla base del benessere odierno: vaccini, telegrafo, lampadina, il cinema e tanto altro.
Questo permise lo sviluppo senza precedenti di una miriade di settori, non per ultimi la finanza e gli scambi commerciali.
Grazie al telegrafo, e Marconi che ne permise l’utilizzo senza fili, tutti i grandi capitalisti dell’epoca insieme a istituti e investitori potevano adesso comunicare in tempo reale senza aspettare giorni prima di conoscere le quotazioni così da riuscire ad avere un quadro più chiaro dei mercati e poter riflettere con più calma e attenzione sui propri investimenti.
Cominciarono a nascere proprio in questo periodo numerosi istituti finanziari e di intermediazione bancaria e/o assicurativa raggiungendo sempre più esponenti della classe sociale in ascesa del periodo: la borghesia.
In tutto il XX secolo, nonostante le grandi guerre e la crisi del ‘29, furono in moltissimi infatti a partecipare agli scambi che avvenivano all'interno delle Borse in giro per il mondo e solitamente le dinamiche erano proprio quelle che si raccontano in diverse pellicole cinematografiche, entrate a far parte del nostro immaginario.
Le contrattazioni per esempio della Borsa valori di Milano avvenivano tra le grida di operatori, privati e non, che cercavano di far accettare le proprie proposte nei listini ufficiali di mercato. Un funzionario aveva il compito di comunicare i prezzi che pervenivano finché a fine giornata il comitato non rendeva visibili i risultati dei soli prezzi idonei, cioè quelli per cui ogni offerta aveva trovato la propria domanda e viceversa.
È stato così per anni e, nonostante i continui tentativi di stabilire controlli, regole e utilizzare mezzi computerizzati più avanzati, si è riusciti ad eliminare le “grida” e i recinti dove avvenivano le compravendite solo intorno al 1994 con la creazione ufficiale di piattaforme telematiche che hanno rivoluzionato definitivamente il settore.
Non servendo più alle contrattazioni dirette, a cosa serve oggi la Borsa?
Ovviamente la Borsa esiste ancora, operando oggi come sede fisica della società che la gestisce nel Paese di appartenenza. In seguito al 1991, in cui l’Europa avviò un processo di privatizzazione di questi istituti ( in Italia per esempio il processo si conclude nel 1996 con la Borsa di Milano che ingloba tutte le altre sorelle italiane e il Consiglio di Borsa che da vita nel 1997 alla Borsa italiana S.p.A.), si istituirono organi di controllo autonomi per regolare i mercati e le Borse rimasero i centri nevralgici delle attività di speculazione finanziaria, sede del mercato regolamentato di beni mobili.
Successivamente il numero di “investitori” (o “traders”) aumentò drasticamente, complice la creazione di piattaforme online dove poter operare anche autonomamente. Proprio per questo nelle diverse sedi borsistiche cominciarono a scomparire operatori a caccia di prezzi vantaggiosi o intenti a far valere le proprie proposte, sostituiti piuttosto da pochi funzionari e una serie di computer e sistemi all'avanguardia per gestire gli scambi tra operatori internazionali tramite avanzati sistemi telematici.
Ad oggi infatti non è più necessario recarsi nei sontuosi palazzi, o urlare a squarciagola, come facevano gli agenti di cambio decadi fa, ma si può restare nel proprio ufficio, o persino nella propria camera da letto operando sui mercati internazionali in maniera autonoma e di sicuro più immediata grazie alle sopracitate piattaforme di broker privati o di istituti finanziari.
Il trading online, come viene chiamata la compravendita di strumenti finanziari via web oggigiorno, è di fatto un fenomeno in ascesa e la sua semplicità d’accesso si è dimostrata di sicuro utile a quelle persone in possesso di esperienza e conoscenze, capaci di generare profitti sfruttando le proprie abilità in ambito economico/finanziario.
Tuttavia è sempre bene guardarsi dall'apparente semplicità d’accesso che oggi si nota in questo settore: per quanto semplice sia aprire oggi un conto, o un fondo d’investimento, non è consigliabile accedervi e operare autonomamente senza la dovuta preparazione. Questo deve essere chiaro, o almeno dovrebbe, sia ai vecchi sia ai nuovi aspiranti traders, poiché l’attività risulta di sicuro stressante e rischiosa. Di sicuro c’è ancora gente che a volte urla, se non in Borsa, di sicuro nel suo salotto.
6 TRATTI PERSONALI SU CUI LAVORARECiao Trader, oggi voglio trattare alcune delle caratteristiche che accomunano i trader di successo.
Iniziamo subito:
1. CONCENTRAZIONE
La capacità di rimanere focalizzati su ciò che si sta facendo, che si tratti di backtesting, operatività, studio, ricerca...
La mancanza di concentrazione ormai in questa società sta raggiungendo livelli molto alti, come Trader non devi permettere che
questa caratteristica venga a meno perchè si tramuterebbe in errori banali, studio superficiale...
2. ORIGINALITÀ E CREATIVITÀ
Personalmente penso che questa caratteristica non debba mai mancare nella propria vita, proprio per non vivere una vita monotona.
Ma tornando a noi, se tendi a fare le cose come tutti, magari facendo copia ed incolla non riuscirai mai a distinguerti od ottenere risultati diversi.
Questo non significa che non si può essere profittevoli!! Ma farlo con unicità è tutt' altra soddisfazione.
Bisogna essere in grado di trovare edge statistici unici o semplicemente di di guardare le stesse informazioni della massa con una percezione
diversa. Lo si può fare capendo il ragionamento dietro alle cose e testando i mercati per ore ed ore.
3. AVERE UN MENTORE
Avere un insegnante ti permette di ridurre drasticamente il tempo di apprendimento.
Avere più mentori può essere un vantaggio proprio perchè prenderemo il meglio da ognuno per poi trasformare il tutto nella nostra personale
visione di mercato. Attenzione, non significa imparare 800 strategie differenti, ma semplicemente imparare le loro abitudini ed il loro
atteggiamento mentale che gli ha portati al successo.
Inoltre prima o poi dovrai lasciare i tuoi mentori e camminare da solo, con le tue gambe, diventando totalmente indipendente.
4. AUTOCRITICA
Devi essere in grado di auto-analizzarti in modo onesto, sia a livello operativo (tecnico) che personale, in questo modo riuscirai a capire nel
dettaglio cosa stai sbagliando e dove devi migliorarti.
Si sa è attraverso gli errori che si migliora, di conseguenza allenare la propria resilienza è un fattore altrettanto importante.
5. ATTENZIONE AI DETTAGLI
Quante volte ti dimentichi quei piccoli dettagli quando analizzi un mercato? Magari la tendenza di fondo, o la chiusura daily...
Questa mancanza di attenzione ai dettagli si tramuta in stop-loss evitabili, un esercizio per migliorare questo lato può essere la creazione di
una rapida check-list dove vai ad inserire tutti i fattori che devi tenere in considerazione mentre analizzi.
6. PAZIENZA
Avere fretta non ti porterà da nessuna parte, anzi ti porterà solo conseguenze negative.
Non importa quanto ci metti per raggiungere il tuo obbiettivo, l' importante è che lo raggiungi.
Anche durante l' operatività devi essere paziente, aspettare il giusto setup che rispetta tutte le tue regole e non entrare solo perchè hai fretta di
voler far crescere il tuo conto.
Ora non ti rimane che auto-analizzarti e migliorare queste caratteristiche basi.
Buon Trading!
Entrare in un trade. Perche?In questo piccolo tutorial cerchero' di spiegare il mio personale metodo di entrata in un trade.
Innanzitutto parliamo di Price Action quindi un grafico settimanale o giornaliero privo di indicatori.Le tre cose che vado a ricercare in un grafico sono essenzialmente queste:TREND- LIVELLO-SEGNALE
Come nel grafico raffigurato della coppia GBP/USD notiamo dei massimi e minimi decrescenti(TREND) il prezzo continuando la sua discesa, ha ritracciato andando a toccare dei punti di resistenze o supporti (LIVELLI)
dove il prezzo poi a continuato il suo trend primario discendente. In questi punti di ritracciamento si sono venute a formare delle Pin ribassiste evidenziate con le frecce rosse(SEGNALE)
Detto molto semplicemente, queste tre confluenze(TREND-LIVELLO-SEGNALE) mi danno l'imput per poter aprire un trade.
Naturalmente non è cosi semplice come descritto,ci va tanta esperienza, studio,passione etc. Pero' per rimanere sul semplice questi sono le prime cose che io vado sempre a cercare.
Ho cercato di essere il piu semplice possibile per permettere a chi voglia iniziare a studiare la Price Action di cosa andare a cercare in un grafico per incominciare ad impratichirsi.
Naturalmente c'è molto altro.
Ma incominciamo dalle cose semplici!
Il rischio/rendimentoCiao Trader,oggi voglio parlarti di un argomento che ritengo molto importante ovvero il rischio rendimento e l' importanza della qualità rispetto alla quantità !
*Chiaramente il proprio Rischio-rendimento, va studiato ed ottimizzato in base al backtesting delle proprie strategie e non messo a caso solo perchè crediamo che così performeremo meglio.
Cos'è il rischio rendimento di un'operazione?
In maniera molto semplice è la percentuale di rischio (possibile perdita) a cui ci esponiamo in confronto alla percentuale di possibile rendimento (profitto) della stessa posizione.
Ora analizziamo i due esempi !
Incominciamo dall'esempio 1 :
In questa strategia sappiamo che in media apriamo 150 trade all'anno,con un risk-management del 2% ed un Win-loss (rapporto tra trade in profitto ed in perdita) del 50%.
Con un RISCHIO-RENDIMENTO di 1:2
A fine anno sappiamo che all'incirca che questo sistema ci farà portare a casa un 150% lordo.
Ecco il calcolo:
75 (trade in profitto) * 4 (%di profitto da ogni trade) - 75(trade in perdita) * 2 (% di perdita da ogni trade)
Come sistema non funziona male,ma mettiamo a rischio i nostri soldi per 150 volte e questo per molti Traders potrebbe essere un problema dal punto di vista emotivo perchè più saranno i Trade e più stop loss prenderemo.
Ora analizziamo l' esempio 2:
All'incirca con questo sistema sappiamo che apriremo in media 80 trade annuali,rischiando sempre il 2% per posizione ed un Win-Loss del 50%.
Questa volta però il RISCHIO-RENDIMENTO sarà di 1:3.
Questo sistema sappiamo che all'incirca a fine anno ci porterà ad avere un più 160%
Calcolo:
40*6 - 40*2
Ora confrontando i due esempi notiamo come nel secondo esempio nonostante apriamo quasi la META' DEI TRADE dell'esempio 1,con un rapporto R-R maggiore,a fine anno riusciamo ad ottenere una performance maggiore !
Questo fa capire che non servono centinaia di trade all'anno (decine di trade al mese) per essere profittevoli e fare ottime performance,ma ne servono pochi, mirati e di qualità !!
Optando per la qualità dei nostri trade avremo molti vantaggi:
-Passeremo meno tempo davanti ai grafici ed avremo più tempo per altri business, noi stessi, i nostri cari...
-Non si rischia di finire in Over-trading.
-Riusciremo a gestire meglio le nostre emozioni visto che rischieremo meno volte i nostri soldi a mercato e prenderemo meno stop.
-Avremo un W/L superiore.
Per chi è agli inizi ed è abituato a scambiare il suo tempo per denaro avrà difficoltà a far entrare questo concetto nella sua mente proprio perchè è abituato al fatto che se vuole guadagnare di più deve lavorare di più(straordinari), ma il Trading non rispetta questa legge anzi, lavorare intelligentemente focalizzandosi solo sulla qualità ci porterà solo benefici.
Buon Trading!
5excesses setup il setup che vi presento propone al ricerca di eccessi di mercato da lavorare in ottica mean reverting. Il segnale short (long) pallino rosso (verde) scatta quando 3 oscillatori ed 1 indicatore popular rsi-stoch-w%r e cci generano contemporaneamente una situazione di eccesso di rialzo (ribasso) sulla base di 3 parametri customizzabili per ogni indicatore/oscillatore vale a dire periodo di riferimento-livello di ipercomprato-livello di ipervenduto. Questi 12 parametri vengono calcolati sulla base della curtosi della serie storica della volatilità implicita dei 30 giorni precedenti. Rimangono validi per tutto il mese seguente. Il setup prevede di disenteressarsi dei primi 4 eccessi consecutivi e di iniziare ad entrare contro la tendenza di breve a partire dal quinto eccesso. Per ogni eccesso successivo al quinto si raddoppia la size dell'ingresso precedente se per esempio il 5° pallino rosso scatta a 100 allora a 100 entro short con 1 lotto, se poi il 6° scatta a 108 da questo livello aggiungendo il 2% individuo lo stop loss del primo ingresso che sarà a 110.16 se poi il terzo ingresso scatta sul 7° pallino rosso consecutivo a 117 allora da qui calcolo aggiungendo un altro 2% lo stop loss del precedente ingresso che sarà a 119.34 e se poi scatterà l'ottavo pallino rosso consecutivo a 125 da qui calcolerò aggiungendoci un 2% lo stop loss dell'ingresso precedente che sarà a 127.5 ed in fine potrà scattare il nono pallino rosso consecutivo in corrispondenza del quale effettuerò l'ultimo ingresso short a 139 e calcolerò il 2% oltre il quale stoppare lo short precedente che questa volta corrisponderà al livello 141.78. Al successivo e decimo pallino rosso mi limiterò a stoppare il mio ultimo short. Ogni ingresso si apre con una size doppia della precedente quindi 1, 2, 4, 8 e 16 lotti. Da ogni livello di ingresso il target viene determinato sommando gli stop loss precedentemente subiti e moltiplicando questo importo per 1.618, dividendo questo importo così ottenuto per il numero di lotti della posizione e sottraendo questo valore dal livello dell'ingresso short (dopo il secondo ingresso short per 2 lotti da 108 il target sarà a 103.716, dopo il terzo ingresso short per 4 lotti da 117 il target sarà a 109.864 e dopo il quinto ingresso il target sarà a 117.857).
[BIAS DELLA CONFERMA] - Caso StudioNuovo episodio della rubrica dove condivido i messaggi sul trading che ricevo giornalmente e le mie risposte, sperando possa essere utile a molti traders o aspiranti tali.
Nel grafico trovate il messaggio e nella descrizione dell'idea la mia risposta.
La ricerca di conferme negli investimenti lavora insieme al nostro pregiudizio positivo.
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Vi porto un breve ragionamento: se consideriamo che a tutti piace avere ragione, e che la perdita finanziaria ci causa dolore, la conseguenza di questo è che andremo istintivamente a prendere a cuore tutte le informazioni che confermano le nostre credenze su di un certo investimento.
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Ricercando la conferma, ogni volta che ci troviamo di fronte ad un potenziale investimento, possono sopraggiungere anche indecisioni, che ci fanno esitare davanti a qualcosa di cui poco prima eravamo convinti.
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Il bias della conferma si sviluppa perché la nostra mente rapporta costantemente l’evidenza dei fatti a quello in cui crediamo a livello personale.
Mentre sono proprio le nostre credenze personali gli elementi che dovremmo mettere in discussione quando svolgiamo un’analisi di mercato, poiché il più delle volte tendiamo a sopravvalutarle quando le rapportiamo ai fatti oggettivi per cui vogliamo fare un tipo di investimento.
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Ne consegue che al termine di questo rapporto comparativo avremo preso le nostre decisioni in merito all’investimento con un’interpretazione parziale di quella che è la realtà.
Di quante conferme hai bisogno prima di entrare a mercato?
Descrivimi il tuo processo di analisi
IMPARA SEMPRE LA LEZIONEOggi voglio ancora parlarti di Mindset e nello specifico andrò a trattare un argomento molto delicato e personale, ovvero i nostri fallimenti ed i momenti no.
Perchè troppe volte quando si inizia un business come il Trading o qualsiasi altro business, non viene trattato quest' argomento, ma semplicemente ci si concentra solo sugli aspetti tecnici e magari si tratta l’ emotività durante l' operatività.
Ma devi sapere che per raggiungere i propri obbiettivi bisogna fallire, commettere errori, vivere dei momenti no.. Ma alla fine quello che realmente importa è non arrendersi ed imparare a vivere questi momenti come degli insegnamenti.
Questo è il cambiamento mentale che devi imparare a far diventare un processo automatico, io non so se stai passando un momento no, o se hai difficoltà.. Ma so solo una cosa: se stai vivendo un periodo del genere non alimentarlo con pensieri negativi, non serve a niente se non ad alimentare la tua negatività. Impara a dire bene, cosa mi ha insegnato questo fallimento? Cosa mi sta insegnando questo periodo no? E come posso migliorarmi sotto quest' aspetto? Come posso crescere?
Tutto qua.
Immagina di aver appena bruciato un conto di trading. Dov 'è il problema? Io non lo vedo e tu? Sì forse hai bruciato un po' di soldi e quindi? I soldi vanno e vengono
Rifletti, perchè hai bruciato il conto? Quali sono state le cause? Hai alzato il rischio? Operavi senza un Trading Plan?
Quando capirai il perchè hai commesso quell' errore, allora saprai su cosa dovrai lavorare per migliorarti e dovrai dire: Bene lezione imparata, rimettiamoci al lavoro con queste nuove consapevoleze ed ecco che inizierai a crescere.
Lascia fuori dalla tua mente la fretta di voler guadagnare o la paura di sbagliare, di prendere stop, di perdere soldi. Tutte queste cose sono tossiche non solo per il tuo Trading, ma anche per la tua mente.
Devi imparare che il Trading non è quello che vedi su Instagram o su altri social.
Non paragonarti agli altri, la sfida è con te stesso non con altre persone. Non devi diventare meglio o fare meglio di un' altra persona, ma semplicemente devi fare meglio del te stesso di ieri. Se ieri hai dato 100 oggi dai 101, se oggi hai dato 101 domani darai 102 e non importa se non hai voglia, se sei stanco, se vorresti rilassarti.
Tu hai un obbiettivo e non puoi permetterti che le tue vecchie e tossiche abitudini si frappongono tra te, il tuo miglioramento e il raggiungimento del tuo obbiettivo.
Ed a volte può essere difficile, a volte puoi ricadere nelle abitudini tossiche o nella procrastinazione, ma non importa, siamo esseri umani e può succedere, semplicemente prenditi la responsabilità di questi errori e vai avanti.
Devi capire che se ancora non sei dove vuoi la colpa è sola tua, probabilmente non sei ancora pronto per il successo, ancora hai aspetti dove devi migliorarti.
Quindi RIFLETTI: se ancora non sei un Trader che fa profitti con costanza, chiediti il perchè? Quali sono gli aspetti che devi migliorare?
Non hai ancora delle regole precise? non conosci la statistica? Hai fretta di diventare milionario? Hai paura di prendere qualche stop-loss? Fatti queste domande e migliora dove ne hai bisogno.
Non ci sono scorciatoie, non ci sono scuse. Tutto dipende da te e da come affronti i problemi e i momenti difficili.
Io stesso tutt' ora passo dei periodi bui, ma ho imparato ad affrontarli in maniera differente e questo mi permette di trasformare una difficoltà in qualcosa di positivo. È questa la formula magica se vogliamo chiamarla così.
Tutto dipende da come interpreti ciò che ti accade, una persona raggiunge il successo quanto rende automatico questo processo.
Quando non ci si dispera dopo un fallimento, quando non ci si incazza dopo che qualcosa è andato diversamente da come volevamo, quando non si ha più paura di fallire, quando non si ha più paura dell' incertezza.
Quindi qualsiasi difficoltà tu ora stia affrontando, ricorda di prenderti la piena responsabilità ed alza il culo per capire cosa ti sta insegnando e dove hai bisogno di migliorare. Non c' è tempo per disperarsi, per arrendersi, per avere dubbi.
C' è solo tempo per imparare ed andare avanti.
Buon Trading!
Trovi l' audio-video relativo su youtube
Vantaggio statistico su TF 4H con il SupertrendSul grafico 4H con l'aiuto di due Supertrend opportunamente tarati, andiamo alla ricerca di quella che è la gestione di un vantaggio statistico presente sul mercato. Il tutto monitorando i livelli di supporto/resistenza ed il Volume Profile del timeframe Daily.
Consigli su come proteggere il tuo accountLa sicurezza e la privacy sono di fondamentale importanza per noi. Abbiamo un team intero che lavora in questo ambito specifico, e vogliamo che voi dormiate sonni tranquilli grazie a tutti gli strumenti che mettiamo a disposizione per rendere gli account sicuri e protetti.
Le solite raccomandazioni
Non usare la stessa password dappertutto. Rischi di perdere tutti i tuoi account in un solo colpo. Assicurati di avere password variegate e difficili da indovinare. Quando puoi, utilizza i caratteri speciali (@ # ! / ? %) per rafforzarle.
Evita le truffe! Fai sempre un doppio (o triplo) controllo prima di cliccare. Non condividere le tue credenziali con nessuno. Ti consigliamo di aggiungere la homepage di TradingView ai segnalibri per avere sempre il riferimento ufficiale a portata di click. Stesso discorso per le applicazioni smartphone iOS e Android. Non scaricare nulla da fonti non autorizzate. Le nostre app andrebbero scaricate solo dagli store di riferimento.
Gli strumenti disponibili
Tutti gli utenti di TradingView hanno accesso alle funzionalità di sicurezza dalle nelle Impostazioni profilo , sotto la categoria Sicurezza . Da lì puoi gestire tutte le funzionalità avanzate, come:
• Abilitare l'autenticazione a due fattori
• Revisionare i social collegati
• Controllare le sessioni e lo storico dei collegamenti
• Scollegare dispositivi specifici
• Scollegare tutti i dispositivi
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• Modificare la lista Utenti ignorati
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Per chi è interessato a gestire al meglio il proprio profilo pubblico , abbiamo tutti gli strumenti del caso: puoi cambiare foto profilo, aggiungere una breve biografia, la tua posizione geografica, i tuoi social e selezionare le newsletter che vuoi ricevere (o smettere di ricevere).
Consiglio bonus!
L'autenticazione a due fattori è indispensabile per coloro che sono interessati al livello massimo di sicurezza. Questa impostazione obbliga l'utente ad utilizzare un secondo dispositivo (smartphone o app dedicata) per dare conferma ogni volta che si effettua l'accesso.
Se vuoi saperne di più sulle funzionalità di sicurezza disponibili, dai un'occhiata al nostro Centro di supporto , dove sono presenti vari articoli interessanti, tra cui questo che da altri suggerimenti utili sul tema.
Grazie per la lettura!
- Team TradingView
Ambiente di mercato, volume profile, supporti e resistenzeTutorial su timeframe daily alla ricerca di livelli/aree di supporto e resistenza statici e prima analisi del Volume Profile ad intervallo settimanale, per una migliore comprensione dell'ambiente di trading e della visione degli operatori nei confronti di uno strumento finanziario sul lungo periodo.
Layout e organizzazione della piattaformaIn questo breve video tutorial vado a presentare quella che è la struttura del layout operativo oggetto delle mie analisi al fine di comprenderne le logiche di base.
Uno spunto per creare i propri layout, "cuciti" su quelle che sono le personali esigenze ed un aiuto alla piena comprensione dei contenuti postati sul mio profilo.
L' IMPORTANZA DEI DATI STATISTICICiao Trader oggi voglio parlarti dei dati statistici delle proprie metodologie di Trading.
Essi sono le fondamenta della nostra strategia e grazie ad essi sapremo esattamente cosa potremmo aspettarci durante la nostra operatività eliminando così aspettative irrealistiche e condizionamenti emotivi dovuti alla mancanza di dati.
Per farti capire la loro importanza ti faccio un esempio:
Abbiamo un Trader x e uno z che operano con la stessa strategia operativa ed in questo preciso periodo stanno avendo un Draw-down del 6%, quindi è un periodo dove la loro strategia non performa in maniera ottimale.
Il trader z che non conosce la statistica della propria strategia e chiaramente andrà in panico, perderà la fiducia in se stesso, nella metodologia che utilizza e probabilmente opererà in maniera emotiva per recuperare il D/D, oppure cambierà strategia.
Il trader x invece, sapendo che il suo D/D massimo è dell' 8% semplicemente sarà tranquillo e continuerà ad applicare il suo metodo proprio perchè tutto rientra nei suoi parametri statistici.
Ora capisci quanto sia importante avere i propri dati statistici, frutto di ore ed ore di backtesting!
Andiamo adesso a parlare dei dati base che ogni Trader DEVE conoscere prima di operare nei mercati.
D/D :
Draw-down, ovvero la perdita massima consecutiva.
Run-up :
Il profitto massimo consecutivo.
ROI :
Ritorno sull' investimento in tot periodo.
Striscia negativa :
Numero di operazioni consecutive in perdita.
Striscia positiva:
Numero di operazioni consecutive in profitto.
W/L :
Rapporto in % tra numero di operazioni in perdita e numero di operazioni in profitto. (Operazioni in profitto/totale operazioni) * 100
Profit Factor :
Rapporto in % tra il profitto totale e la perdita totale in termini di $. (Profitti totali / Perdite totali)
R/R medio :
Rischio/rendimento effettivo medio per operazione
Esito in % :
ROI in %
Esito in % interesse composto:
ROI in % usando un interesse composto, esempio ogni mese.
PIPS totali:
Numero di pips a fine periodo.
Particolarità pair:
Quali sono le caratteristiche del pair che hai appena backtestato? Ogni pair valutario, ma in generale ogni mercato ha le sue, tienine traccia perchè possono aiutarti molto.
ERRORI:
Quali sono gli errori operativi che commetti di più?
Nella parte destra dell' immagine puoi trovare altri dati statistici da tenere in considerazione quando esegui un backtesting.
Buon Trading!