Analisi Ciclica part.1 medium.com
Analisi Ciclica
I principi fondamentali
Nel suo libro Hurst definisce delle regole fondamentali , che permettono di costruire un modello ciclico chiamato Battleplan dell’ing Migliorino,
questo ci permette di guardare con occhi ciclici in genere tutti i mercati .
1- Principio della Somma
I movimenti dei prezzi sono una sommatoria di tutti i cicli .
La somma tra il ciclo1 ed il ciclo 2 da un ciclo somma a forma di M in questo caso molto semplice perchè consideriamo soltanto due cicli ,che forma il nostro btplan .
2- Principio dell Armonia
Detta anche regola del 2 ,I cicli sono collegate da un entità numerica spesso il 2 o il 3 .In base a questo principio se esiste un ciclo pari ad N unita temporali e probabile che esiste un ciclo inferiore pari a N/2 la meta del ciclo che chiameremo sotto ciclo ,ed un ciclo superiore pari al doppio .
3 -Principio della Sincronicità
I cicli di periodi differenti tendono a formare minimi simultanei .
Questo è il principale motivo per cui i minimi sono punti di riferimento importanti ed i cicli si misurano partendo da essi .
4- Principio della Proporzionalità
I rapporti tra ampiezza di due cicli sono proporzionali ai rapporti tra i periodi.
Per ampiezza si intende in un dato mercato la lunghezza tra minimo e massimo di prezzo all’interno del ciclo in esame .
Se identifichiamo due cicli di un certo strumento finanziario che hanno periodo rapporto pari a 2 secondo il principio dell’armonia , anche le ampiezze avranno un rapporto simile .
5-Principio della Nominatività
Esiste armonia fra diversi mercati.
I mercati simili tenderanno ad avere cicli simili come durata , ma tendenzialmente possono avere un certo sfasamento temporale come partenza . Nelle prossime analisi utilizzerò questo principio nelle analisi intermarket , userò una struttura standard che mi aiuta ad avere ordine.
6- Principio della Traslazione
Il massimo di un ciclo in genere sarà più vicino all inizio del ciclo in caso di trend ribassista.
Sarà più vicino alla fine del ciclo in caso di trend rialzista.
Uno dei principi fondamentali dell’analisi tecnica classica è un trend rialzista fa massimi e minimi crescenti ,un trend ribassista massimi e minimi decrescenti, anche la ciclica per il principio della traslazione farà lo stesso .
Ricordo che queste sono figure geometriche esatte e pre definite ci servono per assimilare i concetti dei principi fondamentali .
Sappiamo che in fase operativa faremo molte approssimazione , ma queste regole ci aiutano ad dare un ordine .
7- Principio della Variazione
E molto importante è necessario puntualizzare che tutti i principi precedenti non sono regole matematiche esatte , purtroppo i mercati sono molto erratici ed imprevedibili un minimo di tolleranza su tutti i concetti sopra descritti e naturale.
La Ciclica intrinsecamente ha molto discrezionale ed è difficile applicare in un trading automatico .
Tolleranze rispetto e tempi del 10% sono necessari .
Conclusioni
Nelle mie analisi e dai miei studi che pubblico su Tradingview applico questi concetti al Bitcoin ,sono consapevole che tutto ciò è un esperimento , btc nato nel 2008 non ha uno storico dati robusto.
I primi anni sono poco attendibili .
La Trasformata di Fourier su dati storici BTC ha individuato dei ritmi che si ripetono costantemente nel tempo ,tendenzialmente influenzati dal halving che riduce, dimezzandola , l’emissione di nuova moneta ogni 4 anni.
Il ciclo statisticamente più stabile è il ciclo definito settimanale della durata di 10 giorni più lungo , mercato aperto 24 h.
Questo tipo di analisi ricordo che pesa più il tempo rispetto al prezzo, mette in discussione il calcolo di tutti gli indicatori ed oscillatori che si usano il tempo come parametro, ridimensionandoli, per eliminare il trend ed individuare le fasi cicliche ed il tempo.
I principi fondamentali sono solo l’inizio di questo percorso.
Spero possa essere utile.
Le vostre considerazioni e commenti sono molto gradite.
Un vostro Like o commento mi stimola con il nuovo percorso che abbiamo iniziato.
in questo link le foto
Buon trading a tutti
Peppetronic
Idee della comunità
I 3 elementi principali che si trovano in buoni Trading PlanCiao a tutti! 👋
Questo mese, in preparazione per il nuovo anno, abbiamo incentrato i nostri post sul concetto di costruire un solido Trading Plan. Il nostro primo post ti ha chiesto di pensare ai tipi di fattori che possono predire il successo a lungo termine. Il nostro secondo post ha esaminato il motivo per cui i trading plan sono così importanti. Entrambi questi post li trovate linkati alla fine 👇
Dopo aver parlato del *cosa* e del *perché*, è ora di parlare del *come*.
Oggi daremo un'occhiata ai primi 3 elementi che si trovano in tutti i buoni Trading Plan!
1️⃣ Elemento 1: ogni buon Trading Plan sa perché vince.
Nel trading, ci sono due variabili che contano: Win rate (tasso di vincita, è una %) e Win/Loss (Rapporto vincita/perdita).
► Il Win Rate descrive la percentuale di volte in cui un trade finisce come una vincita. Un trader con una percentuale del 90% vince 9 operazioni su 10.
► Il fattore Win/Loss descrive quanto è grande la vincita media, rispetto alla perdita media. Un trader con un win/loss di 0,5 subisce perdite il doppio delle sue vincite.
Se moltiplichi questi numeri insieme, otterrai un "valore atteso".
Ad esempio, un trader con un Win Rate del 50% (vince la metà delle volte) e un win/loss di 1 (perde la stessa entità delle vincite) è un trader perfettamente "breakeven".
Per fare soldi a lungo termine, tutto ciò che devi fare è rendere la moltiplicazione di questi valori un valore positivo. Il trader breakeven descritto sopra deve solo vincere il 51% delle operazioni per iniziare a fare soldi, se il suo W/L rimane costante.
☝🏽 Per portare questi numeri nel territorio del "valore atteso" positivo, ogni buon piano di trading deve escogitare un modo per trovare sistematicamente opportunità di trading che ritiene abbiano un vantaggio. Gli input di questo sistema dipendono completamente dal trader, ma in genere sono radicati nella ripetizione di pattern del prezzo, osservazioni fondamentali, tendenze macro o altri modelli e cicli. Il backtesting può essere utile qui per avere un'idea generale se un'aspettativa per una strategia di trading si è dimostrata vera o meno nel tempo.
In breve, non importa come appare, i buoni piani di trading identificano il loro vantaggio prima di rischiare il capitale. Perché avviare un'attività senza un business plan?
2️⃣ Elemento 2: ogni buon trading plan tiene conto del carattere emotivo del trader.
Questo è l'elemento più difficile da quantificare, ma probabilmente anche uno dei pezzi più importanti di un buon trading plan scritto: la capacità di aggirare i punti di forza e di debolezza individuali di un trader. Questo è meno importante per le banche e gli hedge fund, poiché le decisioni vengono generalmente prese con la supervisione, ma per i trader retail non c'è nessuno in giro per mitigare i tuoi difetti personali.
Puoi fare ciò che vuoi! - ma è un'arma a doppio taglio di responsabilità a cui il tuo trading plan deve prepararti.
In breve, puoi avere un'idea migliore di dove sei emotivamente più debole guardando la tua cronologia di trading. Nessuno può farlo per te, quindi richiede un po' di autocoscienza. Tuttavia, i vantaggi della rimozione del rischio emotivo da un trading plan ne valgono la pena.
😱 Tutto il trading si basa sulla paura. Devi capire quale paura è più forte: la paura di perdere occasioni o la paura di perdere capitale. Scopri quale è più forte e pianifica di conseguenza.
Solo perché comprendi una certa strategia e altre persone ci guadagnano facendo trading, non significa che sarai in grado di farlo. Eseguire con una coerenza del 100% e un'efficienza del 30% è più importante che trovare una strategia con un'efficienza del 100% che puoi scambiare solo con una coerenza del 10%. Semplifica la vita!
3️⃣ Elemento 3: ogni buon trading plan delinea il rischio.
Che tu abbia mille o un miliardo di dollari, ignorare il rischio è un modo sicuro per sperimentare una volatilità monetaria ed emotiva enormemente aumentata, che può avere un enorme impatto negativo sulla redditività a lungo termine. Ecco alcuni meccanismi semplici da implementare che banche, hedge fund e società di sostegno utilizzano per ridurre significativamente il rischio: i buoni trading plan non saltano questi punti.
💵 Stop totale del conto
Esattamente come sembra: una volta che perdi una certa percentuale del tuo capitale, smetti di fare trading, liquidi le tue posizioni e valuti cosa è andato storto. Solo una volta che sei soddisfatto di aver risolto il problema, puoi rientrare nel mercato. Nel settore, questo numero è comunemente del 10%.
💵 Rischio per settore
Questo assicura che non sei troppo concentrato su una singola "scommessa", anche se la scommessa è distribuita su più strumenti. Ad esempio, se possiedi più società nello stesso settore, le loro prestazioni saranno probabilmente correlate in una certa misura anche se hanno prodotti o servizi diversi. L'aggiunta di un hard cap a questo tipo di rischio può ridurre notevolmente le allocazioni rischiose o eccessivamente concentrate.
💵 Rischio per posizione
Molti trader professionisti e hedge fund di successo utilizzano il concetto di "capitale libero" per gestire il rischio. Il "Capitale gratulibero" è la quantità di denaro in dollari fisici che costituisce il buffer tra il patrimonio netto corrente di un conto e il numero totale di blocco del conto.
Ad esempio, se un trader di valute in banca ha un conto totale del 10% fermo e gestisce un libro valutario di $ 10.000.000, allora può davvero "perdere" solo $ 1.000.000 prima che i suoi capi lo prendano da parte per parlare. Il suo "Capitale libero" è di $ 1.000.000. Quindi ridimensionerà le sue posizioni in modo da rischiare solo l'1-5% del suo capitale libero per operazione. In questo modo, ha spazio per sbagliare almeno 20 volte di seguito prima che qualsiasi conseguenza negativa si manifesti. L'implementazione di un limite di rischio di "capitale libero" per posizione garantisce di avere un sacco di margini di errore.
Sì, questo in genere ti impedisce di raddoppiare il tuo account durante la notte, ma ancora una volta, questo non è l'obiettivo. La redditività a lungo termine lo è.
Alcune persone chiamano questo rischio per posizione "1R" (un'unità di rischio).
☝🏽 In ogni caso, includere un piano per la gestione del rischio è essenziale per gestire il rischio (realmente). Se questi piani non vengono scritti e messi in pratica, sono molto facili da ignorare.
🙏🏽 Grazie per la lettura; non vediamo l'ora di rendere il 2022 un anno da record con voi. 📈
Se ne hai ricavato qualcosa, assicurati di condividerlo con un amico, in modo che anche loro possano entrare nel 2022 come trader migliori! 🍀
- Il team di TradingView ❤️❤️
Cryptovalute: Inizio del Bear Market ?Chiunque abbia letto i nostri recenti articoli ormai è a conoscenza del fatto che i nostri analisti pensano che il termine bear market non si addica ad una struttura economica come quella del panorama cryptovalutario.
Cos'è un bear market?
Prima di trarre conclusioni, vi siete mai chiesti cosa, oggettivamente, si intenda per bear market?
Il bear market è un periodo di tempo in cui la domanda è inferiore all'offerta persistentemente. In questo particolare periodo, la confidenza degli operatori tende a calare e così anche il livello dei prezzi.
Emotività e istituzionalizzazione
Saremo diretti e sinceri con la nostra community.
La paura è una sensazione molto più incisiva a livello emotivo rispetto che all'euforia specie dopo aver assaggiato "la vetta del successo".
BTC ha impiegato anni per raggiungere circa $70K ma fidatevi di noi se vi diciamo che potrebbe tranquillamente impiegare solo qualche settimana per tornare a $10K.
Per quale motivo dovrebbe quindi fermarsi il prezzo? Secondo questo modo di pensare il prezzo dovrebbe avere strada libera fino al livello degli $0.
Il motivo risiede nel fatto che evidentemente a qualcuno interessa anche comprare cryptovalute oltre che venderle in questo periodo.
Ed i dati on chain mostrano che, questo mr. qualcuno, non ha alcuna intenzione di rimetterli in vendita.
Una visione di lungo raggio
In situazioni come questa, come nella speculare situazione di rialzi sovraumani, gli investitori retail tendono a perdere di vista il motivo per cui investono, i ragionamenti che li hanno spinti ad investire e l'orizzonte temporale del loro investimento.
Se il mondo crypto era rivoluzionario una settimana fa, non significa che adesso se il prezzo ha perso il 50% del valore allora anche i fondamentali siano crollati di pari punti percentuali.
La Blockchain, la DeFi, il Metaverse restano settori altamente innovativi così come lo erano esattamente due settimane fa.
Vi consigliamo quindi di dare una lettura anche agli altri nostri articoli per orientarvi al meglio in quelli che sono i parametri sul quale ogni investitore crypto dovrebbe ponderare i propri investimenti.
Lo short selling
Come abbiamo più volte ribadito nei nostri articoli lo Short selling non è solamente uno strumento di speculazione utilizzato dai trader per guadagnare dai crolli del mercato.
E' anche un ottimo strumento di copertura EMOTIVA e MONETARIA per il proprio portafoglio di investimento.
Quando si fa un operazione, che sia di trading che di strutturazione di portafoglio, occorre aver chiaro ogni scenario possibile così da preventivamente sapere come muoversi in ogni contesto finanziario.
Lo short selling, insieme allo Stop Loss, potrebbe essere una soluzione per molti degli scenari successivi ad un investimento (speculativo o di lungo raggio che sia).
Quando si apre una posizione di controvalore FIAT x$, ed una in short sullo stesso prezzo con lo stesso controvalore, si è neutrali al mercato.
Ne viene che, sia che il prezzo cali, sia che il prezzo cresca, l'investitore non perderà/guadagnerà niente.
E' naturale quindi che, qualora si abbia un portafoglio e vi sia il timore nascente che possa iniziare un bearmarket di media lunga durata, invece che vendere le proprie crypto, si potrebbe pensare di "shortare" una quantità tale da eliminare, da quel prezzo in poi, ogni rischio legato alle fluttuazioni di mercato.
Così facendo, non contabilizzeremo nessuna perdita.
Qualora il mercato effettivamente crolli, vi sarà la posizione aperta in short in netto guadagno e starai perdendo da quella di portafoglio ma ... nessun problema.
Se hai investito con un orizzonte di lungo raggio evidentemente significa che credi che il prezzo di quell'asset superi il tuo prezzo medio di carico fra qualche anno.
Potresti quindi, con il tempo, iniziare a prendere profitto dallo short e reinvestirlo nella moneta oggetto dell'investimento così da abbassare il prezzo medio di carico e aumentare il controvalore dell'investimento e, quindi, anche le possibilità di guadagno.
Certo è che, ci sono anche scenari non troppo profittevoli per l'investitore:
> la crypto continua a salire
> la crypto non tornerà mai più sui livelli di prezzo precedenti
Queste circostanze, purtroppo, possono verificarsi ma, noi di cryptohubble, non possiamo spiegarvi come muovervi in queste determinate situazioni. La gestione del rischio è un parametro personale che dipende dall'emotività e dalle caratteristiche patrimoniali di ogni investitore senza considerare che, non essendo consigli finanziari, non vogliamo indurre alcun individuo all'investimento, specialmente speculativo, in cui i rischi di fallimento aumentano vertiginosamente.
Segui il tuo piano di tradingSul web iniziano ad apparire pagine che parlare di "crollo di mercato" giusto per far aumentare la paura tra le persone. Ma è corretto parlare di "crollo”?
A mio parere no. Palare di "crollo dei mercati" è ancora troppo presto ma forse sarebbe meglio parlare di una correzione leggermente diversa da quelle che siamo stati abituati a vedere nell'ultimo anno e che ci fatto rimanere troppo a lungo all'interno della nostra zona di confort.
È corretto parlare di inizio di mercato orso?
A mio parere no. Per vedere un mercato orso basta tornare indietro nel tempo per capire cosa significa. Guardiamo ad esempio il periodo fine 2007 fino ad inizio 2009. Quello sì che era un mercato orso.
È corretto farsi prendere dal panico?
Ovviamente no. Chi opera in borsa sa che deve mettere in conto di trovarsi ad affrontare questo genere di situazioni e che dovrà conviverci e farle sue perchè altrimenti verrà sempre spazzato via dell'emotività del mercato.
Fidati solo del tuo piano di trading e di nessun altro.
Se la mia analisi ti è piaciuta lasciami un commento positivo con una donazione o un like come segno di ringraziamento.
Asset tradizionali e criptovalute: Correlazione in aumento Con il passare del tempo risulta essere sempre più evidente come tutto il comparto criptovalutario sia estremamente correlato agli asset tradizionali, azioni in primis.
La recente rottura al ribasso da parte del S&P 500 e del Nasdaq (due tra i più importanti indici azionari mondiali) ha portato con sé una conferma di trend anche per Bitcoin e compagni.
Da diversi giorni il settore delle criptovalute stava compiendo un ritracciamento dai massimi toccati poche settimane fa ma con il peggioramento delle notizie sul fronte macroeconomico e la forte mole di vendite arrivata sui mercati tradizionali anche il comparto Crypto è rimasto coinvolto dal medesimo movimento di mercato.
Ciò risulta confermare ancora una volta quello che la nostra redazione ripete ormai da molti mesi: l'istituzionalizzazione (anche se parziale) di questo mercato ha da una parte spinto i prezzi al rialzo ma dall'altra ha trasferito le medesime logiche di negoziazione degli asset tradizionali. Nuovamente, con i mercati finanziari che stanno facendo fatica a puntare nuovi massimi, questa poteva essere una nuova occasione per Bitcoin , Ethereum ecc. di mostrare i muscoli e dimostrare di essere un asset su cui potersi rifugiare quando i mercati tradizionali subiscono dei ritracciamenti.
Questo momento di mercato, seppur con ben diversa intensità, è simile al crollo dei mercati del 2020 quando gli investitori cercavano in ogni modo di trasferire denaro su asset che non stessero crollando. Anche in quell'occasione le criptovalute, che potevano dimostrare una volta per tutte di essere un asset rifugio sono rimaste coinvolte dallo stesso movimento di mercato.
Ovviamente, non vi sono evidenti motivi per cui le criptovalute debbano seguire lo stesso ciclo economico dell'economia reale in quanto si basano su presupposti completamente diversi.
Dunque, ad oggi è chiaro che il sentiment positivo e negativo esistente sui mercati venga riversato anche nel comparto crypto.
Questa fattispecie di mercato che ormai abbiamo potuto osservare in molte occasioni fa riflettere su un fatto: i grossi investitori che negli ultimi due anni sono entrati in questo settore, lo hanno fatto perché hanno compreso i benefici derivanti dalla tecnologia che sta al di sotto delle criptovalute o semplicemente per approfittare di un momento di euforia presente su questi mercati?
La risposta potrebbe essere nel mezzo.
I prossimi mesi saranno determinanti per valutare le sorti di breve periodo di questo mercato. Sarà interessante vedere se di fronte ad una vera e propria inversione di tendenza sui mercati tradizionali dopo tanti mesi di rialzi anche le criptovalute seguiranno il movimento in maniera fedele.
Report a cura di
Matteo Bernardi
I Broker Awards sono arrivati!Ciao a tutti 👋👋
È tornato il momento dell'anno in cui annunciamo i nostri Broker Awards.
L'edizione passata abbiamo conferito 8 diversi premi ai migliori broker presenti nella nostra piattaforma, grazie alle recensioni di un giudice d'eccezione: voi!
Tuttavia, nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo più che raddoppiato il numero di broker presenti nel nostro sito, quindi mai come ora è importante il vostro parere. Se hai usato uno dei servizi messi a disposizione dai nostri partner, ti chiediamo gentilmente di lasciare la tua recensione nella pagina del broker, così da aiutare noi a decretare i vincitori e gli altri utenti ad orientarsi tra le varie società presenti su TradingView. Vota ora !
Quest'anno le categorie sono le seguenti:
Broker dell'anno
Migliore broker multi-asset
Broker più popolare
Miglior broker futures
Campione dei social
Miglior broker CFD / Forex
Tecnologia più innovativa
Miglior broker/exchange cripto
I vincitori saranno annunciati il 20 di Gennaio, quindi rimani sintonizzato sui nostri canali.
Davvero, se non hai ancora lasciato una recensione al tuo broker, vai su questa pagina e clicca sul logo corrispondente. Grazie :)
Non vediamo l'ora di comunicare a tutti i broker migliori di questo 2021!
Ricorda: puoi fare trading direttamente da TradingView se hai un conto con uno dei broker collegati. Basta aprire il Pannello di trading nella parte bassa del grafico e puoi consultare la lista completa.
LA BUFALA DELLE ONDE DI ELLIOTEccovi una prova dell'inutilità delle ONDE DI ELLIOT:
qui vi ho rappresentato solo 12 giorni di PREVISIONI SBAGLIATE che qualsiasi pseudo analista tecnico di Borsa commetterà prima che un giorno la PRESUNTA ONDA si sarà creata.
Di solito chi usa questa sciocchezza delle ONDE vi mostrerà solo la RIGA FINALE, mentre noi sappiamo che il pseudo esperto, il pesce che ha abboccato a questa obsoleta tecnica di Borsa, ha tracciato 12 righe, 12 onde, prima di giungere a RISULTATO CONOSCIUTO alla parte finale della PRESUNTA ONDA.
intenerito dalle castronerie scritte da un utente seguace delle ridicole ONDE DI ELLIOT, ho commentato un suo grafico cercando di salvarlo dall'abisso in cui era sprofondato, ma un censore ha cancellato il mio commento, perchè nel sito se si incontra un cretino che si sta dando la zappa sui piedi, non puoi dirgli che è un cretino.
E per una censura ridicola, il cretino resterà cretino per sempre.
Un saluto a tutti gli pseudo esperti di ANALISI TECNICA che sprecano gli anni usando CICLI e ONDE che esistono solo nelle fantasie. ESTERINA MATRAR 18/01/22 H 00,45
QUANTO È FACILE GUADAGNARE IN BORSA E' possibile analizzare un titolo in 5 secondi? Sì, e non è magia, anzi è l'opposto della magia, ma quando si assiste all'effetto che produce, sembra davvero un miracolo.
Quando vediamo un mago all'opera sembra tutto incantevole, ma di magico c'è nulla, è solo il frutto di un sano allenamento, di giorni, mesi...anni.
In borsa non ci sono misteri che non siano svelati, tutto è alla luce del sole, non c'è trucco e non c'è inganno, nessun segreto vi è tenuto nascosto. Il mercato dice tutto, ti dice quando entrare, ti dice quando uscire.
La borsa è semplice, non c'è nulla da capire, capire non serve, dobbiamo solo guardare ai fatti e razionalizzare: usare solo il buon senso, dominare le emozioni.
La borsa scende, la borsa sale (e la maggior parte del tempo si muove in laterale), tutto qui. Si compra quando sale e si vende quando scende, non è un concetto impossibile! Poi arriva l'essere umano che ci mette del suo a complicarsi la vita, vuole capire il perché scende e perché invece sale e non gli basta questa semplice evidenza scende-sale.
Prevedere la borsa, invece, è impossibile. Non possiamo prevedere il futuro. Quello che possiamo fare è di pianificare la nostra posizione sul mercato al verificarsi di eventi più o meno certi. Lavoriamo su una statistica, su ciò che ci porta più spesso a risultato, attribuiamo cioè delle probabilità a degli eventi che possono verificarsi con una certezza più o meno elevata.
La semplicità è alla base di tutta la parte di finanza, e, i meccanismi che governano la borsa (ed tutti i mercati finanziari in generale), sono gli stessi meccanismi che governano il nostro vivere. Non ci sono scorciatoie. In borsa l'80% delle persone perde soldi, l'altra parte è in pareggio e solo pochi guadagnano, ma da un punto di vista matematico, se si osservano le statistiche, è più facile guadagnare che perdere. Soltanto che il mercato ti porta dove vuole se non hai un metodo, un insieme di regole ferree da seguire per operare al verificarsi di determinati eventi: se succede questo vendo, se succede quello acquisto.
E il metodo deve essere semplice, verificabile, duplicabile, ripetitivo, schematico e fin anche noioso, ma non importa se è efficace e ti fa guadagnare dei soldi. Un metodo semplice che ti fa individuare in 5 secondi se un titolo è "buono" o "cattivo". Perché non occorre stare 10 ore sui grafici per "capire".
Un grafico per essere interessante deve essere immediatamente leggibile. Se è complicato, meglio lasciar perdere e passare ad altro.
Naturalmente adesso non puoi sapere come, ma puoi capirlo. Apprendere ciò è solo una questione di tempo, di allenamento, di pazienza e dedizione. La tenacia del desiderio, che equivale a sapere bene cosa si vuole. Usare la testa. Occorre voglia di imparare, di cambiare mentalità, in borsa come nella vita: dalla consapevolezza della sconfitta a quella della vittoria.
[GESTIONE OPERATIVA] - Una questione di mindsetPensi che la gestione operativa sia qualcosa di legato alla tecnica?
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Niente di più sbagliato. La gestione operativa delle nostre operazioni finanziarie è quanto di più legato alla psicologia personale di ognuno di noi.
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Ho sentito dire da alcuni che il trading è lo specchio del nostro mindset, io direi che è la gestione operativa ad essere lo specchio del nostro mindset.
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Esistono decine di modi di proteggere un’operazione. Se li combiniamo tra loro possiamo farne nascere centinaia.
A mio parere, ogni traders sulla faccia del mercato deve sperimentare il modo con cui si sente più a suo agio.
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“Come si sente più a suo agio?! Ma lo scopo non è fare soldi?”
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No, lo scopo non è fare soldi, ma fare soldi in maniera mentalmente sicura.
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Non riuscirai a fare soldi a lungo se il tuo mindset può essere compromesso ogni volta che un’operazione torna indietro e si rimangia il tuo profitto o in ogni drawdown che subisci.
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Il trucco è cercare il modo in cui il mindset viene attaccato il meno possibile.
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Personalmente spingo sempre ogni trader o investitore a trovare il miglior modo, per se stesso, di gestire le proprie operazioni.
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Questo può essere un progressivo trailing stop, la presa di profitti parziali, breakeven o anche il non-proteggere.
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Ogni scelta è una decisione, anche il non scegliere.
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Ognuno deve trovare lo stile a cui è più adatto senza forzarsi di fare qualcosa solo perché altri traders lo fanno, perché quello che può andare bene per gli altri è raro che andrà bene anche per te.
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Ecco perché un formatore può solo illustrarti come proteggerti e guidarti nella scoperta dei modi di gestione operativa che fanno per te, ma mai scegliere al posto tuo.
Tre modi per usare gli alert ⏰Ciao a tutti! 👋
Ora passiamo all'argomento di questa idea: gli alert .
Sebbene gli alert abbiano molteplici applicazioni nel trading, sono spesso poco utilizzati perché bisogna spendere del tempo a capirne i meccanismi di base. Oggi vogliamo aiutarti chiarendo alcuni aspetti chiave:
1. Contribuiscono allo sviluppo di sane abitudini 💪
Dicci se questa storia ti suona familiare: scopri, in rete o tramite qualche conoscente, un'occasione di investimento convincente. Non ci pensi due volte e vai subito sul mercato per fare il tuo acquisto, senza alcun piano strategico.
Per carità, a volte questo approccio può funzionare, ma non è una sana abitudine da mantenere per il lungo periodo. Se entri senza un piano, vuol dire che molto probabilmente uscirai anche senza un piano, guidato dalle emozioni e dalla pancia. Ma sono proprio paura ed eccitazione i fattori che impedisocno ad un trader di diventare profittabile nel lungo termine.
Gli alert possono svolgere qui un ruolo fondamentale, ovvero quello di stabilire una zona di entrata/uscita potenziale e fissarla sul grafico. Imposta il prezzo che ti pare più appropriato per comprare o vendere ed inserisci l'alert sulla piattaforma: dopodiché aspetta di ricevere la notifica per valutare un eventuale operazione a mercato. Non essere il giocatore d'azzardo, sii il banco.
Invece di passare il tempo a rincorrere occasioni di investimento, rilassati e aspetta che il mercato venga da te. Sarai molto più soddisfatto quando il tuo prezzo medio di carico sarà basso ed avrai sruttato un ribasso momentaneo.
2. Aumentano la libertà. Riducono l'ansia 🧘
Si dice che le emozioni negative abbiano un impatto doppio sul nostro stato emotivo rispetto a quelle positive. Il trading ne è un esempio calzante, ed è per questo che è importante prevenire certi eventi.
Considera i seguenti investitori:
Un dentista che controlla solo i rilasci trimestrali dal broker
Un trader di posizione che analizza il portafoglio una volta al mese
Uno swing trader che effettua le sue analisi settimanalmente
Un day trader che è sul mercato tutti i giorni e guarda costantemente il P&L.
Data la naturale volatilità dei mercati finanziari, quale persona credi sentirà meno ansia e stress? Il dentista, ovviamente. E perché? Beh, osservando il mercato solo una volta al trimestre, non viene più di tanto influenzato dalle fluttuazioni giornaliere o settimanali. Al contrario, il day trader sarà continuamente sottoposto ai movimenti erratici del mercato, rischiando di subire pesante stress emotivo e, di conseguenza, prendere decisioni meno lucide.
Gli alert consentono ai trader più esperti di staccare più spesso dal mercato, e di essere informati solo quando è richiesto il loro intervento.
3. I nostri alert non si lasciano sfuggire nulla ✅
I primi due punti sono importanti per chi ha bisogno di semplici alert di prezzo, ma i nostri strumenti possono offrire molto di più: una volta che hai fatto le tue analisi e sai quali sono i setup che ti piace sfruttare, puoi impostare gli alert sugli strumenti di disegno, sugli indicatori, sugli script personalizzati e tanto altro. Siamo noi ad adattarci alle tue esigenze, e non il contrario.
C'è chi ha bisogno semplicemente di essere informato quando l'RSI va in ipercomprato o ipervenduto, o chi invece ha un approccio avanzato e monitora le fluttuazioni degli spread per scovare inefficienze di mercato sui contratti futures.
I nostri alert sono personalizzabili e posso permettere a chiunque di rilassarsi e di staccare dal grafico. Siamo noi a monitorare il mercato per te!
Grazie per aver letto. Buon trading!
Team TradingView
PROP FIRM E RISCHIOCiao Trader oggi voglio spiegarti come costruire la tua gestione del rischio se approcci una prop firm, premetto che non sono esperto nel settore siccome non opero più da anni con conti in gestione.
Nel Trading tutto si basa sulla gestione e minimizzazione del rischio e le prop ti insegnano proprio questo.
Infatti l' unico modo per non passare una challenge è non rispettare i limiti di D/D totale e giornaliero imposti dalla prop in questione.
* Gli altri motivi di chiusura del conto arrivano una volta che hai passato le challenge ed hai ottenuto il conto.
Se non dovessi raggiungere il Target, ma rimani nei parametri del rischio avrai l' opportunità di riprovare gratuitamente la challenge!
Ora che hai capito l'importanza della gestione del rischio iniziamo.
Tutto parte dai tuoi dati statistici, se non li hai non puoi affrontare una challenge da Trader professionista perchè è solo grazie ad essi hai la possibilità di costruire un sistema di money menagement adeguato.
Prendiamo l' esempio in figura.
Utilizzando un rischio dell' 1% per singola posizione ed abbiamo una soglia di sopportazione giornaliera di 4 operazioni di fila in perdita, mentre una sopportazione di D/D massimo di 9 operazioni di fila in perdita, secondo le regole che ho messo in esempio.
Ovviamente sai che giornalmente se prendi 4 stop-loss consecutivi devi assolutamente fermare l' operatività, ma io ti consiglio di farlo molto prima. Potresti mettere una regola limitante ovvero: "Dopo 2 stop-loss in una giornata fermo l' operatività".
In questo modo rimarrai tranquillamente dentro il parametro.
Per quanto riguarda il D/D totale devi chiederti: Qual' è la striscia negativa massima della mia strategia?
E se la risposta supera la tua soglia di sopportazione col rischio dell' 1% dovrai diminuire il rischio fino a rientrare nei parametri.
Cerca di non portare il money menagement al limite, anche se hai una striscia negativa di 8 operazioni nella tua strategia ti consiglio di rimanere al di sotto dell' 1% di rischio per posizione per evitare coinvolgimenti emotivi.
Nelle varie simulazioni come puoi notare quasi in tutti i casi si avrebbe superato la challenge tranne nel caso più estremo dove comunque avresti potuto ritentare la challenge gratuitamente.
Spero che hai capito l' importanza di focalizzarti sul rischio e non sui possibili profitti e non solo nelle challenge!
Se stai per affrontare una challenge tranquillo, costruisci il tuo money menagement, rispetta il tuo processo e la supererai!
Questa settimana uscirà il video youtube che tratterà vari tips, oltre alla gestione del rischio, per affrontare al meglio le prop.
Buon Trading!
Bitcoin ed il suo ruolo nel "Ciclo Economico".Come i nostri lettori ben sanno, il mercato cryptovalutario deve essere necessariamente analizzato ed approcciato in maniera totalmente diversa dal mercato azionario. Allo stesso modo, però, è possibile notare come da un punto di vista tecnico, gli andamenti del prezzo di BTC (e anche delle ALT più capitalizzate) si muovano seguendo logiche simili al mercato tradizionale.
Un nostro analista, @matteobernardi, ha recentemente condiviso al pubblico la propria idea:
" I mercati crypto stanno attraversando un processo di istituzionalizzazione. Vedremo sempre di più similitudini fra le tecniche di manipolazione del prezzo del mercato azionario con quelle del mercato crypto ."
Essendo il settore crypto caratterizzato dalla presenza di un mercato, appare più che lecito domandarsi:
" Le crypto possono essere inserite temporalmente all'interno del noto ciclo economico generale? Le crypto sono sensibili agli andamenti macro economici ? "
E' facile capire che, sia in un ottica prettamente speculativa che dal punto di vista di una gestione patrimoniale, questa domanda deve trovare una risposta nel più breve tempo possibile visto e considerato le attuali tensioni macroeconomiche.
Nei mercati conosciuti c'è un asset class che in realtà mostra molte similitudini con il comparto alternative delle crypto. Non sto assolutamente parlando del Forex; Sto parlando del mercato delle commodities, da non confondere con il termini italianizzato "materie prime" (anche se quando ci riferiamo in borsa alle materie prime, ci riferiamo alle commodities).
Per commodities si intende " Beni Fungibili " ovvero " beni materiali " facilmente stockabili e conservabili.
Una fra le Hard Commodities più famose è proprio il denaro , non inteso come mezzo di scambio, e la seconda è il petrolio .
Le crypto su ethereum ,ad esempio , possono essere beni fungibili o non fungibili.
In gergo, abbiamo di fatto i fungible token (ERC-20) e i non fungible token (ERC-721).
Quindi, proviamo a domandarsi:
Come si comporta una commodities all'interno del ciclo economico generale?
Le commodities cambiano il loro prezzo per 3 principali motivi:
1) Speculazione
2) Interruzione della produzione
3) Politica dei paesi produttori
Dal 2000-2002 le commodities hanno subito un processo di financialitazion sulle varie borse (riconoscimento come asset). Ciò ha aumentato esponenzialmente la domanda di materie prime.
Questo improvviso aumento, a cosa è dovuto? Dalla speculazione.
Ne deriva però che una buona parte della domanda non sarà veramente dovuta al bisogno di materie prime ma, semplicemente, a ragioni speculative.
Possiamo estendere questa considerazione anche al mercato crypto?
Beh, direi di si.
Qualora questa significativa componente della domanda (chiamata speculazione), si sposti verso altri mercati più attraenti, per quella determinata fase del ciclo economico, cosa accadrà al mercato crypto?
Per dare una risposta definitiva a questa domanda, è sufficiente guardare nel passato, precisamente alla fine dello scorso ciclo di halving ('anno 2017).
Cosa accadde? PUMP & DUMP .
PUMP dovuto a motivi tecnici ( dimezzamento delle ricompense per i miner ) e DUMP per motivi prettamente speculativi.
E' presumibile pensare che una cosa simile debba accadere anche al termine di questo ciclo.
Invece, cosa potrebbe succedere qualora la produzione dovesse interrompersi ?
In realtà, anche la risposta a questa domanda, è possibile ricavarla dall'analisi delle recenti notizie legate al settore crypto. Mi riferisco ai blackout in Cina e, più recentemente, Kazakistan .
L'Hash rate influenza direttamente la produzione di BTC e quindi il suo prezzo. Storicamente, a drastici cali del Hash Rate sono sempre corrisposti crolli significativi del prezzo di BTC.
Questo perchè, essendo una moneta PoW (proof of work), il mining resta il cuore pulsante della coin.
Infine, ma non per importanza, non resta che analizzare la "politica dei paesi produttori" .
BTC è un asset digitale, per tale motivo un investitore poco accordo è portato a pensare che non esista un paese produttore. Allo stesso modo, spesso, si tende a pensare che i crypto asset siano decorrelati dalle notizie economiche riguardanti quello che comunemente viene inteso come mercato tradizionale. Tensioni politiche e sociali quindi, a rigor di logica non dovrebbero affatto interessare ai crypto investitori.
In realtà, riferendosi sempre al concetto di Mining, la connessione con l'economia è molto marcata.
Per questo i ban non sono visti di buon occhio dal mercato crypto. Basti pensare che, la Cina, nonostante gli innumerevoli BAN, rappresenta ancora il 20% del mining mondiale. E' quindi follia pensare che tutti i provvedimenti presi dal governo cinese siano problemi relativi alla tradfi .
Se la Cina, come attualmente sta facendo, mette in atto politiche di demonizzazione del settore cryptovalutario, il prezzo (giustamente) ne risentirà negativamente!
Allo stesso modo però, non vedo il motivo per cui, aumenti del tasso di interesse o del tasso di inflazione, debbano influenzare negativamente il mercato decentralizzato che, per definizione, si basa su logiche completamente diverse.
Quindi, dire che il mercato crypto stia crollando perchè l'economia mondiale (specie USA) è sul filo del rasoio, non è tecnicamente corretto perchè non c'è diretta correlazione con il mercato DeFi.
Dire che il mercato crypto stia utilizzando la scusa del "terrore legato ad un aumento dei tassi di interesse" per prendere profitto in previsione del ciclo di halving, invece, sarebbe più corretto anche se, visto i prezzi degli asset dei mercati finanziari globali, un gestore che sposta i fondi in questo momento sul mercato azionario perchè meno rischioso (a mio parere), non ha ben chiaro cosa effettivamente stia accadendo macro economicamente.
10 lezioni che imparerai (beginners)1. Il tuo successo non dipende dalla strategia, ma dal tuo approccio ad essa.
Quando dai la colpa al mercato, alla strategia o al tuo mentore del tuo insuccesso stai evitando di prenderti la piena responsabilità dei tuoi
risultati. Molte volte quando non si riesce ad essere profittevoli è perchèsi ha un approccio superficiale al trading ed al metodo,
magari operi senza regole precise, senza dei dati statistici, senza aver backtestato... Insomma non tratti il trading come un reale business!
2. Focalizzati sul processo.
Non ti deve importare dove il prezzo andrà o dell' esito delle operazioni, l' unica domanda che devi farti è questa: Sto rispettando il mio processo?
Se la risposta è si, allora stai facendo bene. I problemi nascono nel momento in cui la tua risposta è no, perchè stai venendo a meno a quello che
è il tuo vantaggio statistico.
3. Non guardare il grafico con lo scopo di fare soldi, ma con lo scopo di capire quello che ti sta dicendo.
Come pensi di poter fare soldi nel mercato se non capisci quello che il mercato stesso ti sta dicendo?
4. Non avere aspettative.
Quando apri un trade con l' aspettativa che esso vada in profitto ti stai preparando ad un forte condizionamento emotivo, infatti quando
questa tua aspettativa non verrà confermata avrai maggiori probabilità di commettere errori emotivi nel tuo trading.
5. Gli stop loss ed i periodi di D/D fanno parte del gioco, accettali.
Tante volte i Trader dicono di aver accettato tutto questo, ma quando poi lo vivono in prima persona rischiano di fare danni al proprio conto.
Questo perchè una cosa è dire di accettare le perdite, un altro è accettarle realmente, ecco perchè all' inizio è sempre meglio tenere un money
menagement molto basso in modo da abituarsi a questi periodi di D/D.
6. Non lasciare che un piccolo errore si trasformi in un disastro.
Io stesso commetto ancora errori durante la mia operatività, ma semplicemente non faccio si che quel piccolo errore diventi un disastro.
Quando prendi uno stop-loss per un errore, accettalo e non rientrare a mercato con 20000 lotti per recuperare quella perdita, altrimenti prima
o poi trasformerai il tuo errore in disastro! Questo principio vale per qualsiasi errore che si commette.
7. I singoli Trade non valgono nulla
Focalizzati e tira le somme non dopo 1-2 trade, ma dopo 50/100 trade, se ti focalizzi sull' esito dei singoli trade non avrai vita lunga in questo
mondo.
8. I migliori Trade sono semplici
Quando analizzi un mercato le opportunità migliori sono quelle chiare e semplici, se analizzi un mercato ed hai qualche dubbio o
semplicemente non ti è molto chiara la situazione lascia stare , attendi !
9. Sii disciplinato
Puoi anche essere il miglior analista del mondo, ma se non sei disciplinato nel rispettare le tue regole e te stesso, continuerai a fallire.
Cerca sempre di rimanere fedele alle tue regole ed al tuo metodo qualsiasi esso sia.
10. Sii paziente
I risultati si vedono nel lungo periodo, non in una settimana. Prenditi tutto il tempo di cui hai bisogno e fai le cose per bene.
Il Trading è il più bel lavoro del mondo per quanto mi riguarda, ma se lo affronti con fretta diventerà il tuo peggior incubo.
Buon Trading!
A breve la video lezione su YT.
Settore Value e Settore GrowthUn metodo utile per valutare il sentiment di mercato, e capire dove gli investitori stiano dirottando i propri soldi, è quello di rapportate tra loro indici e/o settori tendenzialmente opposti. Un esempio pratico viene fornito dal rapporto tra l'IWD (iShares Russell 1000 Value ETF) e l'IWF (iShares Russell 1000 Growth ETF). Dall'immagine è infatti possibile notare come la curva che mette in relazione i due ETF abbia subìto dall'Agosto del 2006 un cambio di rotta ed un progressivo indebolimento. Da allora, la curva è stata in caduta libera, e tranne per alcune fasi di lateralizzazione (concomitanti con alcuni livelli chiave di Fobonacci) il suo valore ha continuato ad accelerare al ribasso (S.P. Gen 2017), confermando l'interesse crescente per il settore Growth a discapito del Value. Se l'aumento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale produrrà un cambio di tendenza ed un riavvicinamento al settore Value da parte degli investitori, lo capiremo anche grazie a questo grafico.
Buon Trading a tutti e Buon inizio anno!
Borsa valori: tanto acclamata quanto sconosciuta.Dal Rinascimento alla Belle Époque, sino all'avvento del trading telematico. Com'è nata la Borsa valori e cos'è in breve nel 2019?
È facile aver letto almeno una volta articoli di giornale o semplicemente aver visto programmi televisivi in cui si parlava di Dax, indice Nikkei, DowJones, S&p 500 e altro ancora senza riuscire a capire di cosa si stava parlando, attribuendo quei numeri a qualcosa che semplicemente non ci riguardava, ma esisteva.
Oggi è tutto diverso, ma molti continuano a pensare alla “Borsa” come a qualcosa di misterioso e sconosciuto.
L’avvento di internet e l’utilizzo quotidiano di strumenti telematici di diverso tipo ha reso la conoscenza di questi strani termini ormai alla portata di tutti eppure sono sicuro che la maggior parte delle persone che leggerà questo articolo non ha idea di cosa vogliano dire.
Cominciamo con il definire questo famoso termine “Borsa” di cui spesso si sente parlare e spiegare di cosa si tratta.
Partendo dal XVI secolo, ci si riferisce alla città belga di Bruges come il luogo in cui avvenivano i primi scambi di “titoli” rappresentanti all'epoca merci in arrivo da terre lontane. Durante il periodo rinascimentale questi incontri avvenivano all'interno di un grande palazzo di proprietà della famiglia Van der Bourse, da cui appunto il nome Borsa deriva per via del loro stemma araldico formato da tre borse.
Ma era questa la prima vera e propria Borsa come noi la intendiamo? Non proprio.
Qualche anno più tardi, infatti, quei famosi scambi si spostarono da Bruges ad Anversa in cui cominciarono ad incontrarsi banchieri e mercanti, costituendo così il primo vero e proprio mercato di titoli ufficiale che si svolgeva in un palazzo appunto chiamato “Borsa” in riferimento alla famiglia che per prima ne aveva gettato le basi: i Van der Bourse.
Successivamente cominciarono a fiorire molti altri centri borsistici che aiutarono diversi monarchi dell’epoca a sostenere il debito pubblico creando così anche le prime obbligazioni ufficiali della storia.
Il mercato crebbe così tanto da raggiungere Londra e successivamente anche i Paesi oltreoceano molto velocemente. Bisogna specificare, inoltre, che il primo vero e proprio mercato basato sulle azioni si fa risalire addirittura alla Compagnia delle Indie del 1600 poiché all'epoca, per limitare i rischi dovuti alla perdita di navi, si provò a dividere la spesa tra uomini d’affari che decidevano di investire piccole somme di denaro in diversi viaggi sperando che almeno qualcuno di questi andasse a buon fine così da ricavarne un profitto. Per questo motivo alcuni collocano la data del primo vero “Stock Exchange” nel 1773 a Londra.
Insomma prima Francia, poi Inghilterra, in seguito Italia, fino alla creazione di quelle che sono le Borse valori più importanti dei nostri giorni (come New York, Tokyo, Francoforte ecc.) sede dell’incontro tra domanda e offerta.
Tuttavia oggi, nonostante la facile diffusione delle informazioni, nell'immaginario collettivo la compravendita di titoli avviene ancora tra le urla di una moltitudine confusa di operatori di fronte ad uno schermo dove figurano una serie indecifrabile di numeri.
Perché? È presto detto.
Inizialmente le compravendite in giro per il mondo avvenivano tramite corrispondenza postale grazie alla quale si veniva a conoscenza dei prezzi ufficiali e delle loro eventuali variazioni. Tuttavia è solo durante la “Belle Époque”, dal 1871 con la fine delle guerre franco-prussiane fino all'avvento della prima guerra mondiale nel 1914, che il mercato borsistico subisce un’ impennata e cambiamenti importanti. In questo periodo infatti, definita epoca d’oro, vengono collocate innovazioni che stanno alla base del benessere odierno: vaccini, telegrafo, lampadina, il cinema e tanto altro.
Questo permise lo sviluppo senza precedenti di una miriade di settori, non per ultimi la finanza e gli scambi commerciali.
Grazie al telegrafo, e Marconi che ne permise l’utilizzo senza fili, tutti i grandi capitalisti dell’epoca insieme a istituti e investitori potevano adesso comunicare in tempo reale senza aspettare giorni prima di conoscere le quotazioni così da riuscire ad avere un quadro più chiaro dei mercati e poter riflettere con più calma e attenzione sui propri investimenti.
Cominciarono a nascere proprio in questo periodo numerosi istituti finanziari e di intermediazione bancaria e/o assicurativa raggiungendo sempre più esponenti della classe sociale in ascesa del periodo: la borghesia.
In tutto il XX secolo, nonostante le grandi guerre e la crisi del ‘29, furono in moltissimi infatti a partecipare agli scambi che avvenivano all'interno delle Borse in giro per il mondo e solitamente le dinamiche erano proprio quelle che si raccontano in diverse pellicole cinematografiche, entrate a far parte del nostro immaginario.
Le contrattazioni per esempio della Borsa valori di Milano avvenivano tra le grida di operatori, privati e non, che cercavano di far accettare le proprie proposte nei listini ufficiali di mercato. Un funzionario aveva il compito di comunicare i prezzi che pervenivano finché a fine giornata il comitato non rendeva visibili i risultati dei soli prezzi idonei, cioè quelli per cui ogni offerta aveva trovato la propria domanda e viceversa.
È stato così per anni e, nonostante i continui tentativi di stabilire controlli, regole e utilizzare mezzi computerizzati più avanzati, si è riusciti ad eliminare le “grida” e i recinti dove avvenivano le compravendite solo intorno al 1994 con la creazione ufficiale di piattaforme telematiche che hanno rivoluzionato definitivamente il settore.
Non servendo più alle contrattazioni dirette, a cosa serve oggi la Borsa?
Ovviamente la Borsa esiste ancora, operando oggi come sede fisica della società che la gestisce nel Paese di appartenenza. In seguito al 1991, in cui l’Europa avviò un processo di privatizzazione di questi istituti ( in Italia per esempio il processo si conclude nel 1996 con la Borsa di Milano che ingloba tutte le altre sorelle italiane e il Consiglio di Borsa che da vita nel 1997 alla Borsa italiana S.p.A.), si istituirono organi di controllo autonomi per regolare i mercati e le Borse rimasero i centri nevralgici delle attività di speculazione finanziaria, sede del mercato regolamentato di beni mobili.
Successivamente il numero di “investitori” (o “traders”) aumentò drasticamente, complice la creazione di piattaforme online dove poter operare anche autonomamente. Proprio per questo nelle diverse sedi borsistiche cominciarono a scomparire operatori a caccia di prezzi vantaggiosi o intenti a far valere le proprie proposte, sostituiti piuttosto da pochi funzionari e una serie di computer e sistemi all'avanguardia per gestire gli scambi tra operatori internazionali tramite avanzati sistemi telematici.
Ad oggi infatti non è più necessario recarsi nei sontuosi palazzi, o urlare a squarciagola, come facevano gli agenti di cambio decadi fa, ma si può restare nel proprio ufficio, o persino nella propria camera da letto operando sui mercati internazionali in maniera autonoma e di sicuro più immediata grazie alle sopracitate piattaforme di broker privati o di istituti finanziari.
Il trading online, come viene chiamata la compravendita di strumenti finanziari via web oggigiorno, è di fatto un fenomeno in ascesa e la sua semplicità d’accesso si è dimostrata di sicuro utile a quelle persone in possesso di esperienza e conoscenze, capaci di generare profitti sfruttando le proprie abilità in ambito economico/finanziario.
Tuttavia è sempre bene guardarsi dall'apparente semplicità d’accesso che oggi si nota in questo settore: per quanto semplice sia aprire oggi un conto, o un fondo d’investimento, non è consigliabile accedervi e operare autonomamente senza la dovuta preparazione. Questo deve essere chiaro, o almeno dovrebbe, sia ai vecchi sia ai nuovi aspiranti traders, poiché l’attività risulta di sicuro stressante e rischiosa. Di sicuro c’è ancora gente che a volte urla, se non in Borsa, di sicuro nel suo salotto.
6 TRATTI PERSONALI SU CUI LAVORARECiao Trader, oggi voglio trattare alcune delle caratteristiche che accomunano i trader di successo.
Iniziamo subito:
1. CONCENTRAZIONE
La capacità di rimanere focalizzati su ciò che si sta facendo, che si tratti di backtesting, operatività, studio, ricerca...
La mancanza di concentrazione ormai in questa società sta raggiungendo livelli molto alti, come Trader non devi permettere che
questa caratteristica venga a meno perchè si tramuterebbe in errori banali, studio superficiale...
2. ORIGINALITÀ E CREATIVITÀ
Personalmente penso che questa caratteristica non debba mai mancare nella propria vita, proprio per non vivere una vita monotona.
Ma tornando a noi, se tendi a fare le cose come tutti, magari facendo copia ed incolla non riuscirai mai a distinguerti od ottenere risultati diversi.
Questo non significa che non si può essere profittevoli!! Ma farlo con unicità è tutt' altra soddisfazione.
Bisogna essere in grado di trovare edge statistici unici o semplicemente di di guardare le stesse informazioni della massa con una percezione
diversa. Lo si può fare capendo il ragionamento dietro alle cose e testando i mercati per ore ed ore.
3. AVERE UN MENTORE
Avere un insegnante ti permette di ridurre drasticamente il tempo di apprendimento.
Avere più mentori può essere un vantaggio proprio perchè prenderemo il meglio da ognuno per poi trasformare il tutto nella nostra personale
visione di mercato. Attenzione, non significa imparare 800 strategie differenti, ma semplicemente imparare le loro abitudini ed il loro
atteggiamento mentale che gli ha portati al successo.
Inoltre prima o poi dovrai lasciare i tuoi mentori e camminare da solo, con le tue gambe, diventando totalmente indipendente.
4. AUTOCRITICA
Devi essere in grado di auto-analizzarti in modo onesto, sia a livello operativo (tecnico) che personale, in questo modo riuscirai a capire nel
dettaglio cosa stai sbagliando e dove devi migliorarti.
Si sa è attraverso gli errori che si migliora, di conseguenza allenare la propria resilienza è un fattore altrettanto importante.
5. ATTENZIONE AI DETTAGLI
Quante volte ti dimentichi quei piccoli dettagli quando analizzi un mercato? Magari la tendenza di fondo, o la chiusura daily...
Questa mancanza di attenzione ai dettagli si tramuta in stop-loss evitabili, un esercizio per migliorare questo lato può essere la creazione di
una rapida check-list dove vai ad inserire tutti i fattori che devi tenere in considerazione mentre analizzi.
6. PAZIENZA
Avere fretta non ti porterà da nessuna parte, anzi ti porterà solo conseguenze negative.
Non importa quanto ci metti per raggiungere il tuo obbiettivo, l' importante è che lo raggiungi.
Anche durante l' operatività devi essere paziente, aspettare il giusto setup che rispetta tutte le tue regole e non entrare solo perchè hai fretta di
voler far crescere il tuo conto.
Ora non ti rimane che auto-analizzarti e migliorare queste caratteristiche basi.
Buon Trading!
Entrare in un trade. Perche?In questo piccolo tutorial cerchero' di spiegare il mio personale metodo di entrata in un trade.
Innanzitutto parliamo di Price Action quindi un grafico settimanale o giornaliero privo di indicatori.Le tre cose che vado a ricercare in un grafico sono essenzialmente queste:TREND- LIVELLO-SEGNALE
Come nel grafico raffigurato della coppia GBP/USD notiamo dei massimi e minimi decrescenti(TREND) il prezzo continuando la sua discesa, ha ritracciato andando a toccare dei punti di resistenze o supporti (LIVELLI)
dove il prezzo poi a continuato il suo trend primario discendente. In questi punti di ritracciamento si sono venute a formare delle Pin ribassiste evidenziate con le frecce rosse(SEGNALE)
Detto molto semplicemente, queste tre confluenze(TREND-LIVELLO-SEGNALE) mi danno l'imput per poter aprire un trade.
Naturalmente non è cosi semplice come descritto,ci va tanta esperienza, studio,passione etc. Pero' per rimanere sul semplice questi sono le prime cose che io vado sempre a cercare.
Ho cercato di essere il piu semplice possibile per permettere a chi voglia iniziare a studiare la Price Action di cosa andare a cercare in un grafico per incominciare ad impratichirsi.
Naturalmente c'è molto altro.
Ma incominciamo dalle cose semplici!