Capitolo 6 – L'Analisi Grafica e i PatternBuona domenica a tutti in questo capitolo vediamo che cosè l'analisi grafica. L'analisi grafica consiste nell'identificare e interpretare i pattern o figure grafiche che si formano sui grafici dei prezzi. Queste figure sono il risultato dell'interazione tra acquirenti e venditori e possono indicare una continuazione o un'inversione del trend esistente. È un metodo molto visuale che richiede pratica e un buon occhio.
Vediamo il video tutorial e capiamo la teoria, poi nel capitolo 7 faremo esempi pratici.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Idee della comunità
Zone di confluenzaNel mondo del trading, uno degli ostacoli più comuni è individuare punti d’ingresso affidabili. Un metodo efficace per aumentare la probabilità di successo è l’utilizzo delle zone di confluenza. Questo approccio combina diversi strumenti di analisi tecnica per identificare aree in cui più segnali suggeriscono una potenziale inversione o continuazione del prezzo.
Cos’è una zona di confluenza
Una zona di confluenza si verifica quando diversi elementi tecnici, come trend line, livelli di Fibonacci, supporti e resistenze, si incontrano nella stessa zona del grafico. Più segnali tecnici si sovrappongono, maggiore sarà la probabilità che il prezzo reagisca in quell’area.
Perché le zone di confluenza sono utili
Aumentano la probabilità di successo: un segnale isolato può essere debole, ma la combinazione di più segnali rafforza la validità dell’analisi.
Riduzione del rischio: entrare in posizione in una zona di confluenza permette di impostare stop loss più stretti e target più precisi.
Adattabilità: le zone di confluenza possono essere applicate su qualsiasi time frame e asset.
Come Identificare una zona di confluenza
Ecco un metodo pratico, accessibile anche ai principianti, che combina trend line e livelli di Fibonacci.
Traccia una trend line. Se il mercato è rialzista, collega almeno due minimi crescenti; se è ribassista, collega due massimi decrescenti. È importante che la trend line sia confermata da almeno due tocchi e relative reazioni del prezzo.
Proietta il prossimo potenziale punto di contatto. Estendi la trend line per individuare dove il prezzo potrebbe incontrarla nuovamente.
Disegna il ritracciamento di Fibonacci sull’ultimo impulso. In un trend rialzista, traccia il ritracciamento di Fibonacci dal minimo al massimo dell’ultimo movimento; in un trend ribassista, dal massimo al minimo.
Ripeti il ritracciamento di Fibonacci sull’impulso precedente. Assicurati che sia nella stessa direzione del trend principale.
Cerca la sovrapposizione tra i livelli di Fibonacci e la trend line. Se due livelli di ritracciamento (ad esempio, il 38.2% e il 61.8%) di due impulsi diversi coincidono con la trend line proiettata, hai individuato una zona di confluenza.
Utilizza la zona come punto di ingresso. Quando il prezzo raggiunge quest’area, valuta l’ingresso a mercato seguendo la direzione del trend. È consigliabile impostare uno stop loss poco al di sotto (o sopra) della zona per limitare il rischio.
Consigli pratici per i trader
Non affidarti mai a un solo segnale. La forza della zona di confluenza sta nella combinazione di più elementi.
Gestione del rischio. Anche nelle zone di confluenza, il rischio zero non esiste. Usa sempre stop loss e calcola la posizione in base al tuo capitale.
Avere pazienza. Non tutte le zone di confluenza porteranno a un trade vincente, ma nel lungo periodo miglioreranno la qualità delle tue operazioni.
Altri elementi di confluenza
Oltre a trend line e Fibonacci, puoi integrare altri strumenti come medie mobili, livelli psicologici (prezzi tondi), volumi o pattern di prezzo per rafforzare ulteriormente la tua analisi.
Conclusione
Le zone di confluenza rappresentano uno strumento potente per chi vuole migliorare la precisione dei propri ingressi a mercato. Applicando questa metodologia con disciplina e pazienza, ogni trader può aumentare le proprie probabilità di successo e gestire meglio il rischio.
Il “Debasement Trade”: di cosa si tratta?Nel 2025, gli asset più performanti non sono le azioni tecnologiche né i titoli di Stato, ma oro, argento, Bitcoin ed Ethereum. Un dato significativo che riflette una dinamica molto più profonda: il ritorno in forza del “debasement trade”, ovvero la scommessa sulla svalutazione delle principali valute.
In un contesto di deficit pubblici esplosivi, debiti record e politiche monetarie più accomodanti, un numero crescente di investitori dubita della capacità delle grandi economie di preservare il valore della propria moneta. Il termine “debasement” deriva dal periodo in cui i sovrani riducevano il contenuto di metallo prezioso delle loro monete: un antico modo di creare moneta… a scapito di chi la possedeva.
Oggi il meccanismo è diverso, ma la logica è identica: gli Stati finanziano la spesa pubblica tramite debito, che le banche centrali finiscono per assorbire indirettamente. Il risultato è un aumento della massa monetaria, una perdita di potere d’acquisto e un indebolimento della fiducia.
In questo contesto si sviluppa la strategia di vendere valute fiat (o allontanarsene) per acquistare asset reali e scarsi. Bitcoin ed Ethereum beneficiano della loro scarsità algoritmica; oro e argento del loro ruolo storico di riserva di valore.
Questo movimento non è soltanto difensivo: rappresenta un cambiamento di paradigma. Gli investitori cercano strumenti non correlati al debito sovrano, capaci di preservare la ricchezza in un mondo di bilanci pubblici sempre più pesanti. In altre parole, non si tratta tanto di speculazione quanto di una forma di assicurazione contro l’erosione monetaria.
Nel breve termine, questo “debasement trade” sostiene i metalli preziosi e le criptovalute. Ma nel medio periodo trasmette un messaggio più preoccupante: una perdita strutturale di fiducia nella moneta fiat. Finché i governi continueranno a rimandare gli aggiustamenti fiscali, la domanda per questi asset alternativi resterà elevata.
In sintesi, il 2025 conferma una realtà che molti preferivano ignorare: quando la moneta si indebolisce, gli investitori si rifugiano in ciò che non può essere stampato.
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Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Consigli per prevenire la Margin CallNel trading, una delle paure maggiori tra gli operatori, soprattutto tra i meno esperti, è quella di trovarsi di fronte a una margin call e di conseguenza rischiare di perdere gran parte o tutto il capitale investito. La margin call è una situazione in cui il conto di trading scende sotto una soglia minima di margine richiesta dal broker a copertura delle posizioni aperte, con la possibilità che le posizioni vengano chiuse automaticamente per evitare ulteriori perdite. Per evitare di arrivare a questa spiacevole situazione, ecco cinque consigli pratici e fondamentali.
Utilizza sempre lo stop loss
Il primo e più importante strumento per limitare le perdite è l’ordine di stop loss. Questo ordine prevede la chiusura automatica di una posizione una volta raggiunto un determinato livello di perdita predefinito. Anteporre lo stop loss ad ogni apertura di posizione aiuta a mantenere il controllo sul rischio e a evitare che una singola operazione diventi catastrofica per il conto. Rimuovere o ignorare lo stop loss espone il trader a perdite illimitate e quindi alla margin call.
Gestisci correttamente le dimensioni delle posizioni
Molti trader commettono l’errore di operare sempre con la stessa dimensione di lotto, senza considerare il rischio specifico di ogni singola operazione. È fondamentale calcolare in anticipo la percentuale di rischio accettabile, ad esempio 1-2% del capitale per trade, e dimensionare le posizioni di conseguenza. Questo consente di limitare l’impatto negativo di ogni singola operazione e di preservare il conto da forti drawdown che possono scatenare la margin call.
Evita di aprire troppe posizioni contemporaneamente
Aprire molte posizioni contemporaneamente aumenta la complessità della gestione del rischio. Ogni posizione aperta richiede attenzione, monitoraggio e capacità di reagire rapidamente a movimenti di mercato sfavorevoli. Limitare il numero di operazioni aperte simultaneamente (ad esempio non più di 8) e il numero giornaliero di nuovi trade (non più di 5) aiuta a contenere il rischio complessivo e quindi a evitare situazioni di margine insufficiente.
Concentra il tuo trading su pochi mercati
Avere un watchlist eccessivamente ampia può portare a una dispersione di attenzione e a un’analisi meno accurata. Concentrandosi su pochi strumenti finanziari preferiti, il trader può approfondire meglio la comprensione dei movimenti di quei mercati, migliorare la qualità delle decisioni e gestire meglio le posizioni aperte, riducendo così il rischio di errori che possono innescare la margin call.
Ricorda che la volatilità è un’arma a doppio taglio
I mercati volatili offrono grandi opportunità di profitto, ma allo stesso tempo aumentano il rischio di movimenti bruschi che possono rapidamente erodere il capitale. Quando si opera in mercati ad alta volatilità, è necessario impostare stop loss più ampi per evitare chiusure premature, ma questo aumenta anche il rischio monetario per operazione. Pertanto, è essenziale bilanciare dimensione della posizione e livelli di stop loss in relazione alla volatilità per proteggere il conto.
Conclusione
Seguendo questi cinque principi i trader possono proteggere il proprio conto, evitare la margin call e migliorare le probabilità di successo nel lungo periodo. La disciplina e la pianificazione preventiva sono le armi più efficaci per non bruciare il proprio capitale e navigare con sicurezza nei mercati finanziari.
Paralisi da analisi nel tradingNel mondo del trading, una delle sfide psicologiche più insidiose è quella denominata “paralisi da analisi”. Questo fenomeno si verifica quando un trader si trova sopraffatto dalla quantità e dalla complessità dei dati e degli indicatori da dover interpretare per prendere una decisione operativa. L’effetto finale è un’incapacità di agire che si traduce in occasioni di profitto mancate e frustrazione.
Cos’è la paralisi da analisi
La paralisi da analisi sorge soprattutto quando si fa affidamento su un insieme di metriche, indicatori e fonti informative tra loro poco correlati o addirittura contraddittori. Ad esempio, un trader potrebbe utilizzare simultaneamente molti indicatori tecnici (come Ichimoku, medie mobili, ATR, volumi), livelli di supporto e resistenza e dati fondamentali provenienti da fonti differenti. Tutti questi elementi possono dare indicazioni contrastanti. Alcuni segnali rialzisti, altri ribassisti. Questa conflittualità confonde la mente e impedisce di formulare una decisione convincente. Il trader, nella difficoltà di discernere quale interpretazione sia corretta, resta fermo, cadendo inevitabilmente in un circolo vizioso di sovraccarico mentale.
Perché la complessità non aumenta la precisione
Una falsa credenza comune tra i trader è che più dati e indicatori si possiedono, migliori saranno le decisioni e i profitti. Eppure, l’esperienza e studi empirici mostrano il contrario. La semplificazione porta a una maggiore chiarezza e a previsioni più accurate. Nel contesto di trading, l’abbondanza di informazioni può generare rumore, che disturba la percezione del segnale rilevante. Indicatori multipli, spesso calcolati su dati simili ma con parametri diversi, amplificano la confusione e il dubbio.
Come superare la paralisi da analisi
La strategia più efficace consiste nel ridurre drasticamente il numero di indicatori e dati utilizzati per le decisioni. La regola di base è semplice: meno è meglio.
Un esempio pratico consiste nel passare da un grafico sovraccarico che integra Ichimoku, medie mobili, livelli multipli di supporto/resistenza, volumi e indicatori di volatilità, a un grafico più pulito e focalizzato su pochi strumenti ben selezionati e complementari. Questo approccio non solo chiarisce la visione, ma aiuta anche a consolidare la fiducia nelle proprie analisi. Oltre a limitare le fonti informative, è fondamentale sviluppare un piano di trading chiaro, basato su regole definite che includano pochi indicatori scelti in modo consapevole, e attenersi rigidamente a questo piano. La disciplina nel seguire procedure semplificate aiuta a evitare decisioni emotive guidate dalla confusione.
Vantaggi della semplicità nel trading
1) Maggiore rapidità e decisione nel prendere posizioni.
2) Riduzione dello stress cognitivo e dell’ansia decisionale.
3) Facilità di apprendere e migliorare un sistema di trading.
4) Aumento della coerenza e costanza nei risultati.
Conclusione
La paralisi da analisi è un problema reale e diffuso nel trading, che può compromettere seriamente la capacità di ottenere risultati. L’esperienza insegna che la semplicità e la focalizzazione riducono drasticamente il rumore e facilitano scelte efficaci. Riducendo il rumore e facendo pulizia degli indicatori, si apre la via a una maggiore efficacia operativa e a una crescita più solida della propria performance nel tempo.
Abbiamo fatto il 147% in 4 mesi, analizziamo il perché!Buona domenica a tutti i trader!
Oggi facciamo il punto sulla performance del nostro portafoglio virtuale simulato su TradingView. I risultati sono eccezionali: da giugno 2025 ad oggi, abbiamo realizzato un ritorno del +147%, sovraperformando nettamente l'S&P 500 (il nostro benchmark di riferimento).
📊 Analisi della Performance (e dell'Onestà)
Questo risultato straordinario ci offre l'opportunità di analizzare diversi aspetti fondamentali del trading:
Diversificazione e Asset Allocation: Vedremo quali asset ci hanno permesso di ottenere questo outperformance e come la corretta diversificazione sia stata cruciale.
Capitale Investito e Rischio: Analizzeremo le dimensioni delle posizioni e la gestione del capitale applicata.
Bottom Fishing: Questione di Fortuna, Non di Genio.
È essenziale essere onesti: una percentuale così alta in un periodo così breve non è dovuta a magia o abilità superiori. È stata una questione di puro tempismo fortunato. Siamo riusciti a entrare proprio in un momento di bottom di mercato, catturando la totalità del forte uptrend successivo.
⚠️ La Lezione Più Importante: La Prospettiva
Immaginate lo scenario opposto: se, al momento del nostro ingresso, il mercato avesse invece avviato un pesante downtrend, il risultato sarebbe stato drasticamente negativo.
Questo serve a ricordare a tutti che:
Non Cadere nell'Eccesso di Sicurezza: Le grandi coincidenze e i rally eccezionali possono portare la mente a esaltarsi. È fondamentale mantenere i piedi per terra e riconoscere il ruolo della fortuna (o del caso).
Protezione Prioritaria: La vera misura del successo non è il massimo guadagno, ma la capacità di proteggere il capitale quando il mercato ritraccia.
Vediamo ora in dettaglio il bilancio e come si è sviluppata questa performance, analizzando i nostri asset vincenti.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Editor Pine e AI con TradingViewBuona domenica a tutti i trader, in questo video tutorial andiamo a vedere con realizzare un indicatore o una strategia con l'editor pine di tredingview utilizzando l'intelligenza artificiale.
Cos'è l'Editor Pine (Pine Script™) su TradingView?
L'Editor Pine è lo strumento che trasforma le tue idee di trading in codice eseguibile direttamente sul grafico.
1. Il Linguaggio: Pine Script™
Pine Script è un linguaggio di programmazione proprietario di TradingView, progettato specificamente per le attività di charting e trading. È un linguaggio relativamente facile da imparare (più di Python o C++ per il trading) e si concentra su:
Indicatori: Creare indicatori tecnici personalizzati che non sono disponibili di default (es. una media mobile ponderata con condizioni specifiche).
Strategie: Definire set di regole che simulano l'acquisto e la vendita (backtesting) per testare l'efficacia della tua metodologia di trading.
Alert: Impostare avvisi automatici quando le condizioni del tuo indicatore o della tua strategia vengono soddisfatte.
2. Come Funziona l'Editor
L'Editor Pine è accessibile direttamente dalla parte inferiore della schermata del grafico.
Scrittura del Codice: È qui che scrivi le istruzioni, definisci le variabili e calcoli i valori che verranno poi disegnati sul grafico.
Compilazione e Debug: L'editor verifica il tuo codice alla ricerca di errori di sintassi.
Aggiunta al Grafico: Una volta salvato, puoi cliccare su "Aggiungi al grafico" e l'indicatore o la strategia personalizzata apparirà immediatamente sui prezzi.
3. Vantaggi Principali per un Trader
Personalizzazione Totale: Puoi creare strumenti che riflettano perfettamente la tua metodologia unica, ottimizzando le variabili per diversi asset o timeframe.
Backtesting Efficace: Le strategie scritte in Pine Script ti consentono di testare rapidamente (e in modo oggettivo) la performance di una strategia su dati storici, misurando metriche chiave come il drawdown massimo e il profitto netto.
Community: La Libreria Pubblica di TradingView è piena di migliaia di script scritti dalla community che puoi utilizzare gratuitamente o studiare per imparare il linguaggio.
Se il tuo trading si basa su regole tecniche precise e vuoi portarlo al livello successivo, l'Editor Pine è lo strumento indispensabile per la tua crescita.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Heatmap di TradingView: L'Occhio del Trader sui MercatiBuona domenica a tutti i trader, in questo video tutorial andiamo a vedere il vantaggio di utilizzare la Heat map di TradingView.
Se stai cercando efficienza nella tua analisi di mercato, la Heatmap (Mappa di Calore) di TradingView è uno strumento essenziale. Non è solo un grafico colorato, ma una vera e propria panoramica visiva del momentum e della salute di interi settori e singoli titoli.
Come Usarla per Trovare i "Cavalli Vincenti"
La Heatmap ti permette di rispondere istantaneamente alla domanda cruciale: "Cosa sta muovendo il mercato in questo momento?"
Analisi Settoriale Immediata (I Blocchi Grandi):
I grandi blocchi colorati rappresentano i settori (es. Tech, Healthcare, Finanza).
Un intero settore in verde brillante indica una forza sottostante che merita la nostra attenzione per opportunità di acquisto.
Vaste aree in rosso segnalano settori da evitare o da monitorare per opportunità di short selling.
Identificazione dei Leader (I Blocchi Piccoli):
La dimensione del blocco è proporzionale alla capitalizzazione.
Il colore del blocco è la variazione percentuale.
Cerca i titoli più grandi (più influenti) che sono anche i più verdi: sono i leader del momentum che devono entrare subito nella tua Watchlist.
Il Segreto: Cambiare la Metrica!
Non limitarti alla performance giornaliera. Per trovare i nostri titoli di forza impulsiva da inizio anno, imposta la Heatmap sulla metrica "YTD" (Year-to-Date) o "Settimanale".
Questo ti dà una visione chiara dei trend di medio-lungo periodo, isolando i titoli che hanno mantenuto la spinta.
In sintesi, la Heatmap è la tua scorciatoia per un'analisi intersettoriale efficiente, permettendoti di focalizzare il tuo trading sui movimenti più significativi del mercato.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Capitolo 5 - Risk & Money ManagementBuona domenica a tutti i trader , in questo capitolo n°5 andiamo a vedere il Risk & Money Management: Il Pilastro Segreto di Ogni Trader di Successo
Se vuoi sopravvivere nel trading, devi smettere di concentrarti solo su dove comprare e iniziare a concentrarti su quanto puoi perdere. La Gestione del Rischio e del Capitale (GRC) è la tua assicurazione contro la bancarotta emotiva e finanziaria.
I Tre Pilastri Fondamentali della GRC
Stop Loss Obbligatorio: Non importa quanto sei sicuro, il Stop Loss è sacro. Non è un suggerimento, è l'ordine che limita la tua perdita massima su ogni singola operazione. Senza un piano di uscita, stai giocando d'azzardo.
La Regola dell'1% (Rischio per Trade): Mai rischiare più dell'1% (massimo 2%) del tuo capitale totale su una singola operazione.
Esempio: Se hai €10.000, il tuo rischio massimo su un trade è €100. Questa regola ti permette di sopravvivere anche a lunghe strisce perdenti.
Rapporto Rischio/Rendimento (R:R): Entra solo in operazioni dove il potenziale guadagno è almeno il doppio del tuo rischio (R:R 1:2).
Anche se vinci solo il 50% delle volte, questo rapporto ti garantisce che i tuoi guadagni supereranno sempre le tue perdite.
Il Risultato: Disciplina e Sostenibilità
La Gestione del Rischio non ti rende un trader più intelligente, ma ti rende un trader sostenibile. Ti impone la disciplina necessaria per:
Non bruciare il capitale con pochi errori.
Controllare le emozioni (specialmente il desiderio di recuperare le perdite).
Rimanere nel mercato abbastanza a lungo da sfruttare le vere opportunità.
Il trading non è indovinare. È gestire il rischio.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Cosa ho capito dopo 7 anni da formatore nel settore trading→ La libertà finanziaria di cui tutti ti parlano non è reale.
Il trading fatto in modo professionale è un lavoro stressante, proprio come quello da cui il 90% delle persone che si avvicina a questa attività vuole scappare. In molti casi l'idea è quella che sarai libero dal tempo e dal luogo una volta padroneggiata la materia, ma non è proprio così. Ammesso che arriverai a quel punto, dovrai 𝐫𝐢𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞, che sarà totalmente diversa da quella a cui ti ha abituato il tuo lavoro.
→ Chi vuole fare trading, nella maggioranza dei casi, ahimè o non ha risparmi, o 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 per poterselo permettere.
→ La maggior parte delle persone che ho visto riuscire nel diventare costantemente profittevoli lo hanno trattato come una delle loro fonti di reddito, e 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐟𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐝𝐝𝐢𝐭𝐨.
→ La 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚 di cui si ha bisogno per riuscire è una dote che solo in pochi hanno voglia e tempo di sviluppare. Il trading discerne una conoscenza di se stessi, dei propri impulsi e dei comportamenti che ne derivano, molto profonda.
🔄 La svolta è capire che il trading funziona solo se è parte di un progetto più grande: 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 360 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚.
Proprio questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a fare un passo avanti e diventare il 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, perché quello che conta, prima di cimentarti in qualsiasi scelta, è avere tutti i tasselli della tua vita finanziaria a posto.
Come fare trading durante gli eventi del calendario economicoI mercati possono muoversi in modo impulsivo durante le grandi notizie economiche, aumentando notevolmente la volatilità. Ecco come affrontare il trading durante le principali pubblicazioni di dati economici e come proteggersi dalla volatilità che ne deriva.
Scegliere le notizie da seguire
Non tutte le notizie economiche hanno lo stesso impatto sui mercati. Per orientarti, utilizza un calendario economico affidabile che classifica gli eventi in base alla loro importanza: bassa, media o alta. Ad esempio, un annuncio sui tassi di interesse della Federal Reserve (FED) ha un impatto molto più ampio rispetto ai dati sull’occupazione di un singolo paese minore. Concentrati quindi solo sulle notizie ad alta importanza.
Conoscere gli strumenti coinvolti
Non tutte le notizie influenzano tutti i mercati allo stesso modo. Un aumento dei tassi d’interesse negli Stati Uniti può influenzare molte valute e asset globali, mentre una decisione della banca centrale australiana impatterà principalmente sul dollaro australiano e strumenti correlati. Quindi, prima di operare, identifica quali coppie valutarie o strumenti finanziari saranno maggiormente coinvolti dall’evento in arrivo.
Proteggere le posizioni aperte
Se hai già delle posizioni aperte su strumenti sensibili all’evento, sposta lo stop loss a break even prima della pubblicazione. In questo modo, eliminerai il rischio di perdita e potrai lasciare che il mercato si muova liberamente senza preoccupazioni eccessive.
Comprendere il contesto macroeconomico
Il trading sulle notizie non si limita a reagire ai dati. È importante capire perché un dato può influenzare il mercato. Ad esempio, un aumento dell’inflazione può spingere la banca centrale ad alzare i tassi, rafforzando la valuta nazionale. Un PIL in crescita indica un’economia sana, favorendo asset rischiosi come azioni e valute di paesi emergenti.
L’analisi fondamentale ti aiuta a interpretare questi segnali e a prevedere le possibili reazioni del mercato.
Gestire l’emotività
Il trading durante le notizie può essere stressante a causa dell’elevata volatilità. Mantieni la calma, rispetta il tuo piano di trading e non lasciarti guidare dall’emotività o dalla fretta di entrare o uscire dal mercato.
Conclusione
Fare trading durante grandi eventi economici può offrire grandi opportunità, ma anche rischi elevati. Prepararsi con un calendario economico, conoscere gli strumenti coinvolti e adottare strategie di gestione del rischio sono passi fondamentali per navigare con successo in questi momenti di alta volatilità. Con disciplina e conoscenza, potrai sfruttare le notizie a tuo vantaggio e proteggere il tuo capitale.
Gli elementi fondamentali di una strategia di tradingNel mondo del trading esistono centinaia di strategie diverse basate su analisi fondamentali, tecniche o una combinazione di entrambe. Nonostante questa grande varietà, ogni strategia profittevole condivide una struttura di base simile.
La definizione degli strumenti di trading
Il primo componente fondamentale di una strategia riguarda la scelta degli strumenti finanziari da monitorare e negoziare. Una strategia deve specificare chiaramente quali asset includere nella watch list, perché ogni mercato e strumento ha caratteristiche, volatilità e dinamiche differenti. Avere una lista ristretta e chiara di strumenti consente di mantenere focus, approfondire le proprie competenze specifiche e cogliere tempestivamente le migliori opportunità di mercato.
I motivi di apertura di una posizione
Il secondo elemento chiave è rappresentato dalle condizioni precise che giustificano l’apertura di una posizione. Le “entry reasons” definiscono quali segnali o setup il trader deve identificare prima di entrare sul mercato. Questo approccio rigoroso aiuta a evitare aperture impulsive e a migliorare la qualità delle operazioni. Lo stesso strumento può offrire opportunità diverse a seconda della strategia adottata, evidenziando l’importanza di una metodica definita e replicabile.
Gestione del rischio
Un elemento imprescindibile nella strategia è la definizione in anticipo della dimensione delle posizioni da assumere per ogni trade. Il corretto calcolo del lotto in funzione del rischio tollerato è cruciale per preservare il capitale. Una regola comune, facilmente applicabile, è rischiare solo una piccola percentuale del conto per operazione, tipicamente l’1%. Calcolare la size della posizione in base alla distanza dello stop loss e alla percentuale di rischio prefissata permette di controllare la perdita massima su ogni trade, rendendo il portafoglio più resiliente in caso di serie negative.
Gestione attiva delle posizioni
L’ultimo, ma non meno importante, elemento sono le regole di gestione delle posizioni aperte. La strategia deve definire chiaramente quando e come chiudere un trade in perdita (stop loss), come e dove prendere profitto (take profit) e se e quando applicare tecniche di trailing stop per proteggere i guadagni parziali. Queste regole assicurano che le operazioni siano gestite in modo disciplinato, limitando le perdite e massimizzando i profitti.
Conclusione
Questi quattro elementi costituiscono la base comune e imprescindibile di ogni strategia di trading profittevole. Pur potendo integrare ulteriori componenti e personalizzazioni, chi vuole costruire una strategia solida deve prima assicurarsi di avere questi fondamenti ben chiari e definiti. Una strategia completa e ben strutturata permette di operare con maggiore consapevolezza, disciplina e resilienza, aumentando le probabilità di successo nel lungo termine.
TRADINGVIEW: Settaggi di Fibonacci, Orari Estesi e Trucchi variCiao a tutti i trader! Benvenuti in un tutorial indispensabile su TradingView, la piattaforma che ogni trader professionista utilizza.
In questo video, non ci limiteremo alle basi. Andiamo a fondo sui settaggi professionali, i trucchi e le scorciatoie che ti permetteranno di ottimizzare il tuo workflow e di ottenere una lettura del grafico più chiara e completa.
Cosa Imparerai in Questo Tutorial:
Setup Avanzato di Fibonacci: Scopri come configurare i livelli e gli strumenti di Fibonacci per un'analisi tecnica più precisa.
Notizie Direttamente sul Grafico: Ti mostro come integrare le news economiche e gli eventi chiave direttamente sulla tua schermata, per non perdere mai il contesto fondamentale.
Orari Estesi (Pre-Market e Post-Market): Vedremo come attivare e visualizzare correttamente gli orari estesi (Extended Hours) e perché sono vitali per fare trading sugli indici azionari.
Trucchi e Scorciatoie di Disegno: Impara scorciatoie e tecniche di disegno rapido per replicare trendline, canali e livelli con un solo clic, aumentando la tua velocità di analisi.
Gestione della Valuta e degli Orari: Scegliere la valuta corretta e impostare il fuso orario ideale per la tua operatività, evitando errori cruciali.
Molto, molto altro ancora...
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Serie di stop lossNel trading, una delle sfide più difficili da affrontare non è tanto l’analisi tecnica o l’analisi fondamentale, quanto la gestione delle emozioni e della psicologia personale durante una serie di perdite consecutive, nota come “serie di stop loss”. Molti trader, specialmente i meno esperti, cadono in trappole mentali che compromettono la loro capacità di reagire in modo razionale e costruttivo.
La dinamica tipica della serie di stop loss
La situazione tipo inizia con l’individuazione di un setup che, secondo l’analisi del trader, appare perfetto. Con grande fiducia e convinzione, si apre una posizione sperando in un esito positivo. Quando però il trade va contro, si incassa uno stop loss. Invece di accettare l’errore e rivalutare l’analisi, il trader tende a razionalizzare la sconfitta attribuendola a fattori esterni come manipolazioni di mercato, stop hunting o eventi imprevisti. Questa negazione dell’errore spinge spesso a forzare la propria previsione originaria aprendo una nuova posizione nella stessa direzione, nella speranza di recuperare rapidamente la perdita. Purtroppo, frequentemente questa operazione fallisce nuovamente e il ciclo si ripete, aumentando frustrazione e confusione. Nei casi peggiori, si tenta una “ultima chance” aprendo un’ulteriore posizione con convinzione, ma senza una chiara analisi aggiornata. Oppure si inverte la posizione nella direzione opposta, ma a questo punto spesso è troppo tardi e il mercato ha già completato il movimento iniziale. Questo genera ulteriori perdite e senso di impotenza.
Perché accade questo comportamento
Questo fenomeno psicologico è radicato nella difficoltà umana di ammettere di aver sbagliato. Il riconoscimento di un errore significa dover accettare una perdita reale, e questo può ferire l’ego e la fiducia personale. Inoltre, il desiderio di “recuperare subito” induce a scelte impulsive e irrazionali, anziché analisi metodiche.
Da qui nascono i bias cognitivi che allontanano il trader dalla disciplina necessaria.
Come superare la barriera psicologica della perdita
1) Accettare che perdere denaro è parte integrante del percorso di crescita del trader. Il trading, difatti, non è una scienza esatta e anche i migliori professionisti subiscono perdite. Accettare la possibilità di errore libera la mente e riduce l’ansia.
2) Impostare uno stop loss disciplinato e rispettarlo. Inserire sempre ordini di stop loss e rispettarli senza cambiare o spostare in modo emotivo è una delle chiavi per controllare le perdite.
3) Fare una revisione obiettiva e razionale dell’analisi dopo ogni perdita, senza cercare scuse. Capire perché la posizione ha perso permette di migliorare il processo decisionale.
4) Evitare di inseguire perdite con nuove posizioni aggressive. Il cosiddetto revenge trading aumenta solo il rischio di perdere ancora più denaro.
5) Mantenere un diario di trading emotivo e operativo. Annotare non solo le proprie operazioni ma anche gli stati d’animo aiuta a riconoscere schemi di comportamento disfunzionali.
6) Considerare sempre che “è umano sbagliare, ma è imperdonabile perseverare nell’errore”. Questo mantra stimola a correggere prontamente gli errori senza lasciarsi trascinare dal sentimento di frustrazione.
Conclusioni
La capacità di accettare le perdite e rivedere sistematicamente le proprie decisioni è una competenza fondamentale per qualsiasi trader che voglia raggiungere la consistenza e la redditività nel tempo. Ignorare questo aspetto e lasciarsi guidare dall’orgoglio o dalla rabbia conduce inevitabilmente a peggiorare la situazione. Il mercato non ha alcuna colpa delle nostre perdite. Spetta al trader sviluppare autocontrollo, disciplina e un approccio pragmatico per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Nessuno è infallibile e ogni errore è un’occasione per imparare è la chiave per uscire dal circolo vizioso della serie di stop loss.
La corsa all'Intelligenza Artificiale tra Stati Uniti e CinaLa competizione tra Stati Uniti e Cina nel campo dell'intelligenza artificiale (IA) si fa sempre più intensa e strategica, manifestandosi soprattutto nella quantità e qualità delle richieste di brevetti legati a tecnologie di IA generativa e machine learning. Il 2025 mostra un’accelerazione senza precedenti di questa sfida tecnologica che non solo segna il predominio su una frontiera cruciale dell'innovazione, ma influenza profondamente le economie e le geopolitiche globali.
Il primato degli Stati Uniti e la spinta cinese
Tra le aziende e istituzioni protagoniste di questa corsa, Google emerge come il leader mondiale per numero di domande di brevetto nell’ambito dell’IA generativa, con circa 560 richieste depositate, superando nettamente tutti gli altri competitor. Questa leadership riflette gli ingenti investimenti e la focalizzazione di Google su una vasta gamma di applicazioni IA, dalla comprensione e generazione del linguaggio naturale al riconoscimento visivo e altre tecnologie avanzate. Alle spalle di Google si trova l’Università Zhejiang in Cina, con circa 480 richieste, seguita da Microsoft con circa 310. In ambito cinese spiccano anche l’Università di Scienza e Tecnologia Elettronica con circa 295 brevetti e Baidu, che insieme a Nvidia e IBM, ognuno con circa 280 domande, completano il quadro delle realtà principali impegnate nella ricerca IA. Questo scenario rappresenta una competizione aperta non solo tra colossi privati ma anche tra università e centri di ricerca, con la Cina che continua a rafforzare la sua posizione strategica grazie a una forte politica di supporto statale e coordinamento tra istituzioni accademiche e industria.
Significato della corsa ai brevetti
I brevetti non sono solo un indicatore di attività innovativa, ma rappresentano un asset fondamentale per la protezione della proprietà intellettuale, elemento chiave per mantenere un vantaggio competitivo e regolare l’accesso alle tecnologie critiche. Nel dominio dell’intelligenza artificiale, dove gli sviluppi possono determinare rivoluzioni in settori come marketing, sanità, finanza, automazione e robotica, possedere un robusto portafoglio di brevetti permette alle aziende di consolidare la propria leadership e aprire la possibilità di licensing o accordi di cooperazione. Google ad esempio ha rivolto molte delle sue innovazioni verso l’IA generativa, una tecnologia che si propone di trasformare radicalmente il modo in cui vengono create e fruite informazioni digitali. Microsoft, a sua volta, sta puntando su modelli di machine learning e tecnologie di deep learning applicate a diversi ambiti industriali. Sul fronte cinese, Baidu e altre importanti aziende stanno investendo fortemente per dominare in ambiti come i modelli linguistici avanzati e le integrazioni tra hardware e software IA, segnando così un progresso rapido e calibrato.
Conclusioni
La ricerca e il deposito di brevetti nel campo dell’IA stanno diventando un vero e proprio “terreno di conquista” tra Stati Uniti e Cina. Google, Microsoft, Baidu, Zhejiang University e altri protagonisti definiscono oggi la traiettoria dell’innovazione in un settore cardine del futuro digitale. Mantenere un portafoglio competitivo di brevetti è ormai essenziale per consolidare la leadership tecnologica e influenzare le direzioni globali dell’IA.
Abbandonare troppo presto una strategia di tradingNel vasto universo del trading esistono centinaia di strategie differenti, ognuna con caratteristiche, punti di forza e limiti specifici. Mentre alcune strategie risultano perdenti nel lungo termine, altre offrono rendimenti modesti e poche sono invece davvero profittevoli. Individuare quella giusta, che si adatti alla propria personalità, agli obiettivi finanziari e al livello di rischio accettabile, rappresenta una sfida enorme soprattutto per i trader alle prime armi.
Valutare una strategia in tempi troppo brevi
Uno degli errori più frequenti dei principianti è giudicare una strategia dopo un periodo di prova molto breve, che spesso si riduce a qualche giorno o una settimana. Questo approccio è pericoloso perché la validità e l’efficacia di un sistema di trading vanno misurate su orizzonti temporali molto più ampi, con test su differenti strumenti finanziari e mediante l’utilizzo di molteplici metriche di valutazione. Un backtesting rigoroso deve coprire periodi estesi per includere diverse condizioni di mercato. Fasi rialziste, ribassiste e laterali. Solo dopo aver verificato risultati coerenti nel lungo termine il trader può avere una prima indicazione di affidabilità. Successivamente, è fondamentale testare la strategia su un conto demo per almeno 60 giorni, prima di trasferirla al mercato reale. Questi passaggi evitano conclusioni affrettate basate su periodi troppo limitati o su fortuite combinazioni di risultati.
Il timore dell’errore e la reazione sbagliata alle perdite
Un secondo errore diffuso è abbandonare la strategia non appena si incontrano perdite, spesso anche solo 2-3 trade consecutivi negativi. La ricerca di un metodo “perfetto” che non perda mai provoca frustrazione e porta a cambiare continuamente approccio. In realtà, anche i migliori sistemi di trading prevedono inevitabili perdite e periodi di drawdown, una componente intrinseca del rischio finanziario. La differenza sta nella disciplina del trader. Chi sa accettare la realtà delle perdite, mantenendo fiducia nel sistema e attendendo che la strategia si riprenda, costruisce nel tempo un conto in crescita costante.
L’esempio visivo delle curve di equity
Uno studio comparativo tra un trader inesperto e uno disciplinato evidenzia bene queste dinamiche. Il trader alle prime armi abbandona la strategia ogni volta che subisce una perdita, mutando continuo approccio e rimanendo vittima di una spirale autodistruttiva che porta al prosciugamento del conto. Il trader esperto, al contrario, accetta i momenti di difficoltà e si attiene con costanza al proprio piano, sfruttando la capacità della strategia di riconquistare terreno dopo i momenti negativi. Questo porta a una curva di equity più regolare e in crescita nel lungo periodo.
La disciplina come chiave del successo
La verità è che una strategia “perfetta” non esiste. Le perdite sono inevitabili e fanno parte del gioco. Ciò che distingue il trader vincente è la disciplina, la fiducia nel proprio sistema e la capacità di gestire emotivamente le fasi negative senza abbandonare la strada intrapresa. Solo la pazienza e la perseveranza, unite a una rigorosa metodologia, permettono di sfruttare al meglio una strategia e trasformare il trading in un’attività redditizia e duratura.
La Corte Suprema degli Stati Uniti annullerà i dazi doganali?Nel novembre 2025, la Corte Suprema degli Stati Uniti potrebbe emettere una decisione storica: stabilire se il presidente Trump abbia, da solo, il diritto di imporre dazi senza passare per il Congresso. Dietro questo dibattito giuridico si cela una questione cruciale per la politica commerciale statunitense e per l’equilibrio dei poteri.
Il ruolo della Corte Suprema
Come massima autorità giudiziaria del paese, la Corte Suprema ha il potere di convalidare o annullare qualsiasi misura non conforme alla Costituzione. Le sue decisioni sono definitive e vincolanti per tutte le istituzioni. In questo caso, deve valutare se il presidente abbia abusato delle sue prerogative utilizzando l’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA) per imporre dazi.
Grazie al principio di judicial review, la Corte deve verificare se l’esecutivo rispetta la separazione dei poteri. Da decenni i presidenti invocano l’IEEPA per agire rapidamente, soprattutto in contesti di tensione economica. Questa prassi, tollerata finora, è oggi rimessa in discussione.
Una scelta decisiva – due possibili esiti:
• Se la Corte conferma il potere presidenziale, la Casa Bianca manterrà un’ampia libertà di imporre dazi senza contrappesi immediati.
• Se la Corte limita o annulla questo potere, il Congresso tornerà ad essere l’attore centrale della politica commerciale, rallentando le decisioni ma ristabilendo l’equilibrio istituzionale.
La posta in gioco va oltre il quadro giuridico. Una conferma rafforzerebbe l’esecutivo e potrebbe favorire un approccio più aggressivo nei negoziati internazionali. Al contrario, una restrizione costringerebbe a un ritorno al compromesso legislativo, rendendo più complessa l’attuazione di sanzioni economiche ma offrendo maggiore prevedibilità ai partner commerciali.
Un possibile punto di svolta per la politica monetaria della Fed
Questa decisione potrebbe ridefinire la politica commerciale statunitense per gli anni a venire. Influenzerebbe il modo in cui Washington gestisce le controversie commerciali, conduce le negoziazioni internazionali e bilancia i rapporti di forza tra presidente e Congresso. Avrà inoltre un forte impatto sulla futura traiettoria della politica monetaria della Fed e quindi, più in generale, sui mercati finanziari.
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REGRESSIONE LINEARE COS'E' e come utilizzarlaPer questo articolo è necessario partire da alcune assunzioni matematico statistico ed econometriche.
Cos'è e come si calcola la regressione lineare e il canale di regressione.
Il modello di regressione lineare semplice postula l'esistenza di una relazione lineare tra una variabile dipendente, Y, e una singola variabile indipendente, X. Nel contesto dell'analisi tecnica, la variabile dipendente Y è tipicamente il prezzo di un asset finanziario, mentre la variabile indipendente X rappresenta il tempo (ad esempio, una sequenza di interi che indicizzano i periodi: 1, 2, 3,..., n). Il modello è formalizzato dalla seguente equazione:
Yi=β0+β1Xi+ϵi
dove:
Yi è il valore osservato della variabile dipendente (prezzo) al tempo i.
Xi è il valore della variabile indipendente (tempo) all'istante i.
β0 è l'intercetta, ovvero il valore teorico di Y quando X=0.
β1 è il coefficiente angolare, o pendenza, che misura la variazione media di Y per un incremento unitario di X. Nel trading, questo parametro è di importanza cruciale, poiché il suo segno e la sua magnitudine quantificano la direzione e la forza del trend lineare.2
ϵi è il termine di errore stocastico (o residuo), che rappresenta la differenza tra il valore osservato Yi e il valore previsto dalla componente lineare del modello. Questo termine cattura tutti i fattori non spiegati dalla relazione lineare, inclusa la casualità intrinseca dei movimenti di prezzo.
Dopo di che è necessario introdurre il metodo dei minimi quadrati
Poiché i parametri β0 e β1 della popolazione sono incogniti, devono essere stimati a partire da un campione di dati osservati. Il metodo più comune per ottenere tali stime, indicate come b0 e b1, è il Metodo dei Minimi Quadrati Ordinari (OLS). Il principio fondamentale dell'OLS è quello di identificare l'unica retta, definita "linea di migliore adattamento" (best-fit line), che minimizza la somma dei quadrati delle differenze verticali tra i valori dei prezzi effettivamente osservati (yi) e i valori previsti dal modello (y^i=b0+b1xi).
Matematicamente, si tratta di trovare i valori di b0 e b1 che minimizzano la Somma dei Quadrati dei Residui (Sq):
Sq=i=1∑n(yi−y^i)2=i=1∑n(yi−b0−b1xi)2
Questo problema di minimizzazione viene risolto analiticamente calcolando le derivate parziali prime della funzione Sq rispetto a b0 e b1 e ponendole uguali a zero. La soluzione di questo sistema di equazioni fornisce le formule per le stime dei parametri.
Adesso si deve procedere con la Formulazione e Calcolo dei Parametri di Regressione
Le soluzioni del problema dei minimi quadrati forniscono espressioni esplicite per il calcolo dei coefficienti di regressione.
Coefficiente Angolare (Pendenza, b1): La pendenza della retta di regressione è data dal rapporto tra la covarianza campionaria di X e Y e la varianza campionaria di X. In termini operativi, si utilizzano i concetti di devianza e codevianza 8:
b1=∑i=1n(xi−μX)2∑i=1n(xi−μX)(yi−μY)=DXCXY
dove CXY è la codevianza di X e Y, e DX è la devianza di X. Un valore b1>0 indica un trend rialzista, b1<0 un trend ribassista, e b1≈0 un mercato laterale o privo di trend lineare.3
Intercetta (b0): L'intercetta è calcolata in modo da garantire che la retta di regressione passi per il baricentro (μX,μY) del campione di dati 8:
b0=μY−b1μX
Deviazione Standard dei Residui (σ^): Questa misura, nota anche come Errore Standard della Regressione, quantifica la dispersione media dei punti di dati attorno alla retta di regressione. È la stima della deviazione standard del termine di errore ϵ e costituisce la base fondamentale per la costruzione delle bande del canale di regressione. Si calcola come la radice quadrata della varianza dei residui, corretta per i gradi di libertà (n−k, dove n è il numero di osservazioni e k è il numero di parametri stimati, 2 nel caso della regressione semplice) 9:
σ^=n−2∑i=1n(yi−y^i)2
È importante sottolineare che la regressione lineare, nel contesto del trading, non stabilisce una relazione di causalità. Il tempo (X) non "causa" il prezzo (Y). Il modello si limita a descrivere la correlazione statistica storica tra le due variabili, fornendo una sintesi lineare della traiettoria dei prezzi in un dato intervallo.9 Confondere questa correlazione con una relazione causale può portare a un'eccessiva fiducia nel potere predittivo del modello, che in realtà sta semplicemente estrapolando una tendenza passata.
Sarà poi necessario misurare la bontà dell'adattamento questo si fa con R2
L'affidabilità delle stime OLS e delle inferenze statistiche che ne derivano dipende dalla validità di una serie di assunzioni sul termine di errore ϵi 9:
Linearità nei parametri: Il modello deve essere una funzione lineare dei parametri β0 e β1.
Media condizionale nulla degli errori: E(ϵi∣Xi)=0. In media, gli errori si annullano.
Omoschedasticità: La varianza degli errori è costante per tutti i livelli di X, ovvero Var(ϵi∣Xi)=σ2.
Assenza di autocorrelazione: Gli errori associati a osservazioni diverse non sono correlati tra loro, Cov(ϵi,ϵj)=0 per i=j.
Normalità degli errori: Gli errori sono distribuiti secondo una distribuzione normale con media zero e varianza costante, ϵi∼N(0,σ2).
la violazione delle assunzioni di omoschedasticità, assenza di autocorrelazione e normalità è la norma, non l'eccezione, nei mercati finanziari. Questa discrepanza tra teoria e realtà costituisce la principale debolezza del modello e la fonte di molti segnali di trading inaffidabili.
LA distribuzione normale
La distribuzione normale, o gaussiana, è una distribuzione di probabilità continua caratterizzata dalla sua distintiva forma a campana, simmetrica attorno al suo valore centrale. Le sue proprietà principali sono che media, mediana e moda coincidono.19 Questa distribuzione è completamente definita da due soli parametri:
La Media (μ): che determina la posizione del centro della curva sull'asse orizzontale.
La Deviazione Standard (σ): che misura la dispersione o la "larghezza" della curva. Una deviazione standard maggiore indica una maggiore variabilità dei dati e una curva più piatta e larga; una deviazione standard minore indica dati più concentrati attorno alla media e una curva più alta e stretta.
La Regola Empirica 68-95-99.7
Per qualsiasi variabile che segue una distribuzione normale, esiste una relazione fissa tra la deviazione standard e la percentuale di dati che si trovano entro una certa distanza dalla media. Questa relazione è nota come la Regola Empirica, o regola 68-95-99.7
Circa il 68% delle osservazioni si trova entro una deviazione standard dalla media (nell'intervallo ).
Circa il 95% delle osservazioni si trova entro due deviazioni standard dalla media (nell'intervallo ).
Circa il 99.7% delle osservazioni si trova entro tre deviazioni standard dalla media (nell'intervallo ).
Queste percentuali derivano matematicamente dall'integrazione della funzione di densità di probabilità della distribuzione normale.
La costruzione del canale di regressione
Il canale di regressione traduce questi concetti statistici in uno strumento visivo per l'analisi dei grafici di prezzo. È composto da tre linee:
Linea Centrale: È la retta di regressione lineare ($ \hat{y}_i = b_0 + b_1 x_i $) calcolata come descritto nella Sezione 1. Questa linea rappresenta la stima del valore medio o di equilibrio dei prezzi per il periodo analizzato.
Banda Superiore: È una linea parallela alla retta di regressione, tracciata a una distanza di +2 volte l'errore standard della regressione (σ^). La sua equazione è: Banda Superiore=y^i+2σ^.
Banda Inferiore: È una linea parallela alla retta di regressione, tracciata a una distanza di -2 volte l'errore standard della regressione (σ^). La sua equazione è: Banda Inferiore=y^i−2σ^.4
L'interpretazione statistica di questo canale è che esso rappresenta un intervallo di confidenza del 95% attorno alla linea di tendenza. Se l'assunzione di normalità dei residui fosse valida, ci si aspetterebbe che il 95% dei prezzi osservati si collochi all'interno di questo canale. Di conseguenza, un prezzo che si muove al di fuori delle bande è considerato un evento statisticamente raro (con una probabilità teorica del 5%), segnalando una potenziale condizione di ipercomprato (sopra la banda superiore) o ipervenduto (sotto la banda inferiore).15
Tuttavia, è fondamentale comprendere che l'applicazione diretta della regola empirica ai prezzi finanziari rappresenta un'approssimazione concettualmente imperfetta. La regola è valida per distribuzioni stazionarie (come la normale), mentre le serie storiche dei prezzi sono intrinsecamente non stazionarie, con media e varianza che evolvono nel tempo.
Pertanto, la probabilità reale che un prezzo rimanga all'interno del canale non è garantita essere esattamente del 95%. La vera utilità del canale non risiede nella sua precisione probabilistica, ma nella sua capacità di fornire una misura
dinamica e normalizzata della volatilità attorno a un trend locale. I prezzi che toccano le bande non dovrebbero essere interpretati come "eventi con probabilità del 5%", ma piuttosto come prezzi che hanno raggiunto un livello di deviazione estremo rispetto al comportamento recente del mercato. Questa reinterpretazione sposta il focus del canale da uno strumento predittivo-probabilistico a uno strumento descrittivo-adattivo della volatilità, un punto cruciale per il suo uso corretto nel trading.
Perché da solo NON BASTA?
1)L'Assunzione di Linearità vs. la Realtà dei Mercati
2)La Non-Stazionarietà delle Serie Storiche Finanziarie
3)La Non-Normalità dei Rendimenti: Il Problema delle "Code Grasse" (Fat Tails):
-Asimmetria
-Leptocurtosi
Quindi è inutile?
Assolutamente no, c'è la possibilità di utilizzare tale strumento come base per la costrustione di strategie più complesse, da solo non basta.
Quindi come ovviare a questi problemi?
Soluzione alla Non-Stazionarietà :
1)La pratica econometrica standard per affrontare la non-stazionarietà dei prezzi consiste nel trasformare la serie. Invece di modellare i prezzi, si modellano i rendimenti (spesso i rendimenti logaritmici, calcolati come rt=ln(Pt/Pt−1)). I rendimenti sono generalmente più vicini a un processo stazionario, rendendo i modelli statistici applicati su di essi più affidabili e meno soggetti a regressioni spurie.
2) Rolling Regression : Invece di calcolare una singola retta di regressione su tutto il set di dati, la rolling regression (o regressione mobile) calcola la regressione su una finestra di dati di lunghezza fissa che si sposta in avanti nel tempo (ad esempio, gli ultimi 100 periodi). Questo approccio permette ai coefficienti b0 e b1 di ricalcolarsi a ogni nuovo dato, adattandosi così ai cambiamenti nel trend e nella volatilità del mercato. La "curva" di regressione visualizzata su molte piattaforme di trading è, in effetti, la traccia dell'ultimo punto di una serie di regressioni mobili, che conferisce al modello una reattività molto maggiore.
3) Regressione Polinomiale : Per catturare le dinamiche non lineari, è possibile estendere il modello lineare includendo termini di grado superiore della variabile tempo (ad esempio, X2,X3). Un modello di regressione polinomiale, come Y=β0+β1X+β2X2+ϵ, può descrivere trend curvi, catturando fasi di accelerazione o decelerazione. Sebbene la relazione tra Y e X sia non lineare, il modello rimane lineare nei parametri e può essere stimato con OLS. Questo offre un modo semplice per andare oltre la rigidità di una linea retta.
Affrontare la Non-Normalità e i Falsi Segnali: Indicatori di Conferma
Per filtrare i numerosi falsi segnali generati dalle violazioni delle assunzioni statistiche (in particolare le fat tails), è fondamentale applicare il principio di confluenza: un segnale di trading è considerato più robusto se è confermato simultaneamente da più indicatori basati su logiche diverse.
Ad esempio sto utilizzando un canale di regressione come filtro, se il canale ha tendenza crescente, valuterò solo entrate long, se si trova sotto la linea centrale, e con l'auto del footprint volume e del delta, cercherò degli stacked imbalace long e candele con delta fortemente positivo. Ma può essere usato lo stocastico, l'RSI, le medie mobili ecc.
Detto ciò in conclusione
I risultati principali possono essere così sintetizzati:
Fondamento Statistico: Il canale di regressione è uno strumento statisticamente ricco, che quantifica il trend (tramite la pendenza della retta) e la volatilità attorno ad esso (tramite l'ampiezza del canale). La sua costruzione si basa su principi solidi come il metodo dei minimi quadrati e le proprietà della distribuzione normale.
Limiti Strutturali: Le assunzioni fondamentali del modello – linearità, stazionarietà e normalità dei residui – sono profondamente e sistematicamente violate dai dati finanziari. I mercati sono non lineari, le serie dei prezzi non sono stazionarie e i rendimenti presentano "code grasse". Queste violazioni portano a regressioni spurie, a una costante sottostima del rischio e alla generazione di numerosi segnali di trading inaffidabili.
Valutazione Finale: Di conseguenza, il canale di regressione lineare non deve essere considerato uno strumento predittivo autonomo o una "scatola nera" in grado di generare profitti meccanicamente. La sua vera utilità risiede nel suo ruolo di indicatore descrittivo del trend e della volatilità passati e recenti. Fornisce un contesto quantitativo, non una previsione certa.
La prospettiva futura per un utilizzo efficace di questo strumento non risiede nel suo abbandono, ma nella sua intelligente integrazione all'interno di un sistema di trading multi-fattoriale e adattivo. Come dimostrato, l'impiego di tecniche come la rolling regression, l'uso di indicatori di conferma, filtri di trend come le medie mobili a lungo termine, può mitigare significativamente le sue debolezze. In questo approccio evoluto, il canale di regressione non è più il fulcro della strategia, ma una componente che fornisce informazioni sul posizionamento relativo del prezzo all'interno di un framework decisionale più ampio e robusto. Questo percorso, che va dalla semplice applicazione di un modello alla comprensione critica e all'integrazione contestuale, rappresenta la transizione essenziale da un'analisi tecnica rudimentale a un approccio al trading genuinamente quantitativo.
Spero che l'argomento non sia stato troppo ostico, e spero di aver dato spunto a qualcuno per costruirci una strategia magari migliore della mia.
BUON TREDING A TUTTI
Le 10 regole fondamentali del tradingIl trading finanziario è una disciplina complessa, dove il successo non dipende solo dalla conoscenza tecnica ma anche dall'atteggiamento mentale e dalla gestione metodica del rischio.
Accettare che rischio e perdite fanno parte del gioco.
Nessun trader è infallibile e non esiste una strategia con un tasso di successo del 100%. Le perdite sono inevitabili e mettere in conto di subirle è il primo passo per non farsi sopraffare dall’emotività e mantenere la lucidità necessaria per operare.
Utilizzare solo un sistema di trading comprovato.
Investire con un sistema che è stato testato e che si è dimostrato efficace in passato è fondamentale. Il backtesting offre la possibilità di valutare la validità di una strategia prima di rischiare capitale reale.
Concentrarsi sul rischio, non solo sul potenziale guadagno.
La gestione del rischio è il pilastro fondamentale della sopravvivenza nel trading. Ridurre le perdite, impostare limiti certi e controllare l’esposizione finanziaria è più importante del perseguire guadagni eccessivi e incerti. Il rapporto rischio/rendimento deve sempre essere valutato con attenzione.
Mai operare senza uno stop loss.
Lo stop loss costituisce una protezione imprescindibile contro perdite importanti e imprevisti movimenti di mercato. Alcuni trader sostengono di poter controllare le posizioni senza stop loss, ma la maggior parte degli esperti concorda nel considerare questa pratica pericolosa e rischiosa.
Avere obiettivi di profitto realistici.
Non basta sapere dove uscire in perdita, è altrettanto cruciale pianificare la chiusura in profitto. I target devono essere basati su livelli tecnici concreti e raggiungibili, evitando l’avidità che può far perdere l’intero rendimento accumulato.
Controllare le emozioni.
Il trading è un’attività che mette costantemente sotto pressione la mente. Paura, avidità, speranza e frustrazione possono sabotare anche la strategia più solida. Essere freddi, distaccati emotivamente e disciplinati è invece una qualità essenziale per chi vuole avere successo e operare con costanza.
Attenersi sempre al proprio piano di trading
Il piano di trading è la “mappa” che guida il trader nelle sue decisioni. Non seguirlo porta a scelte impulsive, errori e perdite. La disciplina nel rispettare le proprie regole è la base per costruire un approccio sistematico e ripetibile.
Limitare le perdite, lasciare correre i profitti.
Mentre le perdite devono essere contenute e prefissate, i guadagni hanno un potenziale scalabile. Permettere ai profitti di crescere progressivamente, senza chiudere prematuramente le posizioni vincenti, è una strategia che massimizza i risultati finali.
Trattare il trading come un vero business.
Il trading non è un gioco o una scommessa, ma un’attività imprenditoriale che richiede una pianificazione accurata, disciplina gestionale e monitoraggio continuo delle performance. Un mindset imprenditoriale aiuta a mantenere l’approccio professionale e a migliorare le decisioni in maniera strutturata.
Tenere un diario di trading
Annotare ogni operazione, dagli ingressi alle uscite, dalle motivazioni alle emozioni provate, permette di analizzare errori e successi. La revisione periodica del diario è uno strumento potente per migliorare continuamente la performance e imparare dai propri sbagli.
Queste dieci regole rappresentano una solida base per chi intende operare nei mercati finanziari con consapevolezza e professionalità. Sebbene esistano molte altre tecniche e accorgimenti da apprendere, la loro osservanza aiuta a evitare le trappole più comuni, a controllare il rischio e a sviluppare una strategia coerente e duratura nel tempo. La disciplina e la pazienza, unite a una rigorosa gestione del rischio, sono gli ingredienti imprescindibili per trasformare il trading da attività casuale a vero mestiere.
Paure comuni nel trading e come superarleNel mondo del trading, la psicologia gioca un ruolo fondamentale nel determinare il successo o il fallimento di un operatore. Anche la strategia più performante può essere compromessa da decisioni emotive prese sotto pressione.
Paura dell'ignoto
Una delle paure più diffusa tra i principianti è affrontare situazioni di mercato "inesplorate". Pattern, setup o fluttuazioni poco familiari che bloccano l’azione e inducono alla paralisi decisionale. La mancanza di esperienza porta spesso a scelte irrazionali, con conseguenti perdite.
Come superarla.
La chiave per vincere la paura dell’ignoto è la preparazione continua. Leggere libri di trading, analizzare grafici storici e comprendere diversi scenari di mercato aiuta a sviluppare flessibilità e adattabilità. Accettare il carattere mutevole del mercato e coltivare una mentalità aperta permette di affrontare con calma anche situazioni nuove o complesse.
Paura di sbagliare
Il trading implica inevitabilmente errori e perdite, specialmente all’inizio. Testare strategie diverse rende necessario accettare che la maggior parte delle operazioni non sarà vincente. Questo genera un’ansia diffusa, una paura costante di commettere errori che può frenare l'azione.
Come superarla.
Costruire fiducia in se stessi attraverso la pratica è la soluzione più efficace. Con il tempo, un trader trova e affina una strategia che funziona per lui. Aumentando le operazioni vincenti si riduce la paura di sbagliare, sostituita da una solida convinzione nei propri metodi.
Paura di perdere un’opportunità (FOMO)
Il trading è un'attività pressochè continua, 24 ore su 24, con migliaia di strumenti disponibili, e non è umanamente possibile monitorare tutto. La consapevolezza che si perderanno inevitabilmente opportunità crea ansia e la tendenza a voler "essere ovunque", portando a sovraccarico informativo e confusione.
Come superarla.
La pazienza è fondamentale. Concentrarsi su pochi strumenti selezionati nella propria watch list permette di cogliere le migliori opportunità senza disperdere energie. Ricordare che nuove occasioni arriveranno sempre aiuta a mantenere la calma e la disciplina.
Paura di perdere denaro
La possibilità di perdere il capitale in una frazione di secondo spaventa molti trader, bloccandoli dall’aprire anche una singola posizione. Tuttavia, le perdite sono parte integrante del percorso di apprendimento.
Come superarla.
È consigliabile operare con somme che l’investitore può permettersi di perdere senza compromettere il proprio benessere finanziario. Considerare ogni trade come un investimento in formazione aiuta a cambiare prospettiva. Ogni perdita diventa una lezione e un passo verso la maturazione.
Conclusione
Nessuno può insegnarci a gestire le emozioni al posto nostro. Ogni trader deve affrontare personalmente le proprie paure e sviluppare modi efficaci per superarle. Ricordare che la crescita nel trading è un percorso personale e progressivo aiuta a mantenere la pazienza e la motivazione, elementi indispensabili per diventare trader disciplinati e profittevoli.
L'arte di leggere il mercato: candele, volumi e pazienzaBuon sabato a tutti i trader, andiamo a vedere tramite la piattaforma di TradingView come leggere facilmente i mercati.
Spesso, l'analisi dei mercati finanziari sembra un'arte complessa. Ma voglio dimostrarvi che non è così. Con un semplice grafico, possiamo leggere l'andamento del mercato usando solo due strumenti fondamentali: le candele giapponesi e i volumi.
Questo approccio basilare, ma potente, ci permette di analizzare il mercato in modo chiaro e di identificare con precisione livelli chiave come i bottom (minimi) o le aree in cui "comprare il ribasso" (il famoso buy the dip) e "vendere il rialzo" (sell the rip).
La parte più affascinante è l'analisi dei volumi. Quando una candela mostra un'esplosione di volumi, quella zona di prezzo diventa un'area di interesse fondamentale. Trascinando quella candela nel tempo, noteremo che il prezzo, durante i successivi ritracciamenti, tenderà a sentire quel livello con una probabilità molto elevata, trasformandolo in un supporto o una resistenza cruciale.
Questo ci porta a un concetto fondamentale: la pazienza e la pianificazione. Prima di fare qualsiasi operazione, che sia un trade o un investimento, dobbiamo avere ben chiaro il nostro piano. Che tipo di operazione voglio fare? Qual è il mio setup d'ingresso? Ho identificato le aree di supporto e resistenza principali?
Capire questi concetti ci aiuta anche a diversificare il tipo di operazione. Posso, ad esempio, cercare un'operazione di tipo swing trading in un'ottica di rialzo, pur sapendo che il trend di fondo è ribassista.
Perciò, come dico sempre, la pazienza è la chiave. Avere un piano e saper leggere il grafico in modo semplice ci permette di agire con consapevolezza e di sfruttare le occasioni che il mercato ci offre, senza farsi prendere dall'emotività.
Con questo è tutto spero il video sia piacevole, un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
[CALCOLA I PIP A GRAFICO] Senza l'uso di calcolatori + Esercizio - Se sto comprando
Devi considerare il livello di ingresso ed il livello di target e prendere la terza e la quarta cifra dopo la virgola:
spiegazione per il calcolo dei pip di profitto
LIVELLO DI TARGET → 1.17772
LIVELLO DI INGRESSO → 1.17736
RAGIONAMENTO (Un po' più lungo/complesso):
Semplificando puoi vedere che partendo dal 73, per arrivare al 77 mancano 4 pip
bene, questo numero te lo segni e lo metti da parte. Ma per essere più precisi e
calcolare anche le pipette (quinto decimale in questo caso 2 e 6) manca un ultimo
calcolo da fare:
Partendo dall'alto, dovrai fare una sottrazione con numeri negativi, cioè:
2-6= -6 (con questa sottrazione con numeri negativi il 4 che ti era uscito prima lo
dovrai sottrarre di uno, così da diventare 3).
RISULTATO FINALE DI PIP DI TARGET: 3.6
spiegazione per il calcolo dei pip di stop-loss
LIVELLO DI INGRESSO → 1.17736
LIVELLO DI STOP-LOSS → 1.17717
RAGIONAMENTO (Un po' più lungo/complesso):
Semplificando puoi vedere che partendo dal 71, per arrivare al 73 mancano 2 pip
bene, questo numero te lo segni e lo metti da parte. Ma per essere più precisi e
calcolare anche le pipette (quinto decimale in questo caso 6 e 7) manca un ultimo
calcolo da fare:
Partendo sempre dall'alto (quindi dal livello di ingresso), anche in questo caso
dovrai fare una sottrazione con numeri negativi, cioè:
6-7= -9 (con questa sottrazione con numeri negativi il 2 che ti era uscito prima lo
dovrai sottrarre di uno, così da diventare 1).
RISULTATO FINALE DI PIP DI STOP-LOSS: 1.9
RAGIONAMENTO (Più veloce con calcolatrice alla mano volendo):
Prendi le ultime due cifre dopo la virgola, in questo caso 72 e 36 e sottrai.
72-36=36 Una volta sottratto, dividi per 10 ed otterrai il risultato preciso.
72-36=36/10=3.6 ✅
RAGIONAMENTO (Più veloce con calcolatrice alla mano volendo):
Prendi le ultime due cifre dopo la virgola, in questo caso 36 e 17 e sottrai.
36-17=19 Una volta sottratto, dividi per 10 ed otterrai il risultato preciso.
36-17=19/10=1.9 ✅
ESERCIZIO CHE PUOI FARE PER ALLENARTI (Consiglio, usa il time frame a 5 minuti):
Basandoti su quanto riportato in questa pubblicazione, calcola lasciando un commento qui sotto, quanti sono i pip di profitto e quanti sono i pip di stop, secondo questi dati:
Pip di profitto:
Livello di ingresso : 1.16386
Livello di profitto : 1.16624
Pip di stop-loss:
Livello di ingresso : 1.16386
Livello di stop-loss 1.16301
Ti ringrazio moltissimo per essere arrivato fino a qui, supporta il mio lavoro lasciando un bel boost e commenta qui sotto eseguendo l'esercizio.
Se raggiungiamo i 10 boost pubblico anche la versione per quando vogliamo vendere. Sono fiducioso, so che potete farcela. 📈🚀💯
123 Consigli di Trading per un Apprendimento Rapido-Consiglio #8DOVE e QUANDO o QUALE DIMENSIONE? Costruisci un Impero?
Nella guerra del trading, molti soldati si concentrano solo sulla ricerca del campo di battaglia perfetto. Spendono tutte le loro energie per trovare il posto perfetto ( "dove" ) e il momento perfetto ( "quando" ) per lanciare un attacco sul mercato. Credono che un punto di ingresso impeccabile sia la chiave della vittoria. 🧠
Tuttavia, vincere una singola scaramuccia non significa vincere l'intera guerra. Un generale saggio sa che la vittoria a lungo termine dipende meno da una carica eroica e più dal saper gestire l'esercito . Il tuo capitale è il tuo esercito . Il segreto per vincere la guerra non è solo sapere dove combattere, ma sapere quante truppe rischiare in ogni battaglia.
Impegnare troppi soldati — utilizzando una dimensione della posizione troppo grande — in un singolo combattimento può portare a una perdita devastante che pone fine all'intera campagna. Ma schierando le tue truppe con saggezza, ti assicuri che nessuna singola perdita possa mai spazzarti via. Questo permette al tuo esercito di sopravvivere per combattere un altro giorno . È così che si conquista.
"Per avere successo nel mondo del trading, è importante dove e quando entriamo, ma per rimanere trader di successo, ciò che conta è la dimensione con cui entriamo."
- Navid Jafarian
Perché il generale troppo sicuro di sé ha perso la guerra di mercato? Per ogni battaglia, conosceva la posizione perfetta per attaccare, ma la sua unica strategia per la dimensione delle truppe era "TUTTO DENTRO!" ('ALL IN!') 😂
Comanda il tuo capitale come un maestro stratega , e non vincerai solo dei trade, costruirai un impero .🏰
Resta sintonizzato per il nostro prossimo consiglio!