[QUANDO OPERARE SU LONDRA E/O NY] - Se sto a DubaiFUSI ORARI CHIAVE :
 Città : Dubai
 Fuso orario : UTC+4
 Differenza da Dubai : /
 Città : Londra
 Fuso orario : UTC +1 (estate) / +0 (inverno)
 Differenza da Dubai : -3h / -4h
 Città : New York
 Fuso orario : UTC -4 (estate) / -5 (inverno)
 Differenza da Dubai : -8h / -9h
 ORARI DI APERTURA (Convertiti in ora di Dubai) :
 Borsa : Londra
 Orario locale : 08:00-16:30
 Ora a Dubai (estate) : 11:00-19:30
 Ora a Dubai (inverno)  12:00-20:30
 Borsa : New York
 Orario locale : 09:30-16:00
 Ora a Dubai (estate) : 17:30-00:00
 Ora a Dubai (inverno)  18:30-01:00
 MOMENTI CHIAVE DI TRADING (ora di Dubai) :
 Fascia oraria : 10:00-11:00
 Sessione : Pre-Europa
 Volatilità :  Bassa 
 Focus operativo : Setup, analisi
 Fascia oraria : 11:00-13:30
 Sessione : Apertura Londra
 Volatilità :  Alta 
 Focus operativo : Forex EU, DAX, FTSE
 Fascia oraria : 13:30–17:30
 Sessione : Europa attiva
 Volatilità :  Media 
 Focus operativo : Trend su EUR/USD, Oro
 Fascia oraria : 17:30–19:30
 Sessione : Londra+NY overlap
 Volatilità :  Massima 
 Focus operativo : Indici globali, USD crosses
 Fascia oraria : 19:30–00:00
 Sessione : Sessione USA
 Volatilità :  Alta 
 Focus operativo : Nasdaq, S&P 500, Oil
 Fascia oraria : 00:00–02:00
 Sessione : After-market
 Volatilità :  Bassa 
 Focus operativo : Crypto o chiusura posizioni
 SINTESI OPERATIVA 
• Sessione Londra: 11:00 – 19:30 (Dubai)
• Sessione New York: 17:30 – 00:00 (Dubai)
• Picco di attività globale: 17:30 – 19:30
• Fuso spostato +3h rispetto all’Italia (in estate)
 CONSIGLIO PRATICO 
 Imposta la tua routine di trading tra le 11:00 e 00:00 (Dubai): mattina per analisi, pomeriggio per Europa, sera per USA. Mantieni la stessa strategia dell’Italia, semplicemente spostata in avanti di circa 3 ore. 
Idee della comunità
Sintesi della Fed: il positivo e il meno positivoSpinto da una fase euforica, l’S&P 500 si è avvicinato ai 7000 punti, vicino al suo record di valutazione del 2000, dopo sei mesi consecutivi di rialzo senza correzioni.
La domanda è chiara: la Federal Reserve ha fornito abbastanza elementi per giustificare questa fiducia? Oppure la prudenza di Jerome Powell segna l’inizio della fine di questa fase euforica?
 1) Una Fed che rallenta il ritmo senza cadere nella compiacenza 
Mercoledì 29 ottobre, la Fed ha annunciato un nuovo taglio di 25 punti base, portando il tasso di riferimento in una forchetta tra il 3,75 % e il 4,00 %. È il secondo taglio consecutivo, deciso per contrastare il rallentamento del mercato del lavoro.
Tuttavia, il voto del FOMC ha mostrato una forte divisione interna: un membro voleva un taglio più deciso, un altro mantenere i tassi invariati. Questa divergenza riflette il delicato equilibrio tra sostenere l’occupazione e evitare nuove pressioni inflazionistiche.
Altro segnale rilevante: la Fed ha deciso di sospendere la riduzione del proprio bilancio (quantitative tightening) a partire dal 1° dicembre, con l’obiettivo di preservare la liquidità del sistema finanziario, mentre i mercati del credito mostrano i primi segni di tensione. Powell ha tuttavia chiarito che questa pausa non implica un ritorno duraturo a una politica espansiva.
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Infine, Powell ha raffreddato le aspettative di un nuovo taglio a dicembre: secondo lui, “nulla è scontato”. I mercati monetari ora stimano circa un 70 % di probabilità di mantenimento, contro quasi il 90 % che prevedeva un taglio prima della riunione.
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 2) Tra realismo monetario ed eccessi di mercato 
La Fed non esclude ulteriori allentamenti, ma si rifiuta di alimentare una fase rialzista dell’S&P 500 ritenuta ormai eccessiva rispetto ai fondamentali.
Le valutazioni attuali si basano in gran parte sull’ipotesi di nuovi tagli dei tassi. Se questa ipotesi viene meno, aumenta la probabilità di una correzione tecnica dell’S&P 500.
Al momento, tuttavia, l’indice non mostra ancora segnali di inversione.
DISCLAIMER GENERALE:
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Sviluppare un trading planNell’universo del trading, pochi elementi sono determinanti quanto la presenza di un trading plan ben strutturato. Chi agisce secondo regole predefinite e condizioni precise ha molte più probabilità di ottenere risultati costanti rispetto a chi si affida all’improvvisazione. 
Definire il mercato e gli strumenti
Un piano efficace parte dalla chiarezza su cosa si intende tradare. Non ha senso monitorare tutti gli asset disponibili: è cruciale selezionare e specializzarsi su uno o pochi strumenti (ad esempio solo valute, indici o alcune azioni). Questo consente maturare maggiore competenza e attenzione sull’asset scelto.
Scegliere il time frame principale
Ogni stile di trading corrisponde a un orizzonte temporale differente. Scalping, day trading e swing trading presuppongono analisi su time frame diversi, dai 15 minuti al giornaliero. Il piano deve specificare su quale time frame verranno cercate le opportunità. Ad esempio, un trader che opera sul grafico giornaliero avrà logiche differenti rispetto a chi lavora su time frame orario o a 15 minuti.
Descrivere le condizioni di mercato ideali
Un trader consapevole distingue tra mercati direzionali (trending), laterali (range) o in inversione. Bisogna quindi chiarire quali condizioni di mercato che si intendono sfruttare. si cercheranno quindi segnali su trend chiari, rotture di range o rimbalzi su livelli chiave.
Definire la gestione del rischio
La gestione del rischio è il pilastro della longevità. Un trading plan deve contenere:
1) Numero massimo di posizioni contemporanee.
2) Percentuale di capitale rischiato per singola operazione (in genere tra 0,5% e 2%).
3) Massimo drawdown accettabile prima di sospendere l’operatività.
Questi limiti vanno calcolati in modo preciso e rispettati con disciplina.
Identificare le condizioni di ingresso
Le condizioni di ingresso (entry) devono essere oggettive. Pattern grafici, segnali di indicatori specifici, dati fondamentali o la combinazione di questi. È raccomandato definire quali segnali vengono considerati validi per aprire una posizione e non lasciarsi guidare dall’istinto.
Stabilire le regole di stop loss
Le perdite sono inevitabili, ma devono essere limitate. Le regole di stop placement vanno dettagliate:
1) In base a valori fissi (pip-based),
2) Strutturali (sotto/supporti o sopra/resistenze chiave),
3) Indicatori tecnici (es. sotto la media mobile).
Definire obiettivi e modalità di uscita
Un trading plan deve sempre includere obiettivi chiari di take profit e modalità di gestione del trade (target fisso, trailing stop, parziale chiusura etc.). Questo permette sia la protezione dei profitti, sia il rispetto della disciplina anche in fase di euforia di mercato.
Crescere con il trading plan
Un trading plan non è mai statico. Con il progredire delle competenze e l’esperienza accumulata, ogni trader andrà integrando nuove regole, adattando le condizioni operative ai mercati e alle proprie caratteristiche psicologiche. 
Fine imminente del “Quantitative Tightening” della FED?Il mercoledì 29 ottobre 2025 potrebbe segnare un punto di svolta decisivo per la politica monetaria statunitense e, di riflesso, per i mercati globali.
Tutti gli occhi sono puntati sulla Federal Reserve (Fed), che dovrebbe annunciare un taglio del tasso di interesse principale.
Tuttavia, l’attenzione degli investitori si concentra soprattutto su un altro aspetto: la possibile fine del “Quantitative Tightening” (QT), ossia la riduzione del bilancio della Fed.
 1) Cos’è il QT e perché la Fed potrebbe rallentarlo di nuovo 
Dal 2022, la Fed porta avanti una politica di QT per ritirare gradualmente la liquidità immessa durante il periodo post-Covid.
In pratica, lascia scadere una parte dei titoli di Stato e delle obbligazioni ipotecarie senza sostituirli.
Il risultato: diminuzione della massa monetaria, condizioni di credito più rigide e contrazione della liquidità globale.
Diversi segnali indicano oggi un possibile cambio di tono.
L’economia americana sta rallentando, alcune banche regionali mostrano nuovi segni di fragilità, e le pressioni inflazionistiche si stanno attenuando.
In questo contesto, la Fed potrebbe ritenere opportuno allentare le condizioni monetarie per evitare un rallentamento eccessivo dell’attività economica.
Mettere fine al QT — o anche solo rallentarne ulteriormente il ritmo — significherebbe reimmettere liquidità nel sistema finanziario.
Ciò comporterebbe un aumento delle riserve bancarie, facilitando i flussi di credito e incoraggiando la propensione al rischio.
 2) Un impatto positivo sugli asset rischiosi 
Storicamente, ogni volta che la Fed ha sospeso la riduzione del proprio bilancio, i mercati azionari hanno registrato un rimbalzo.
La spiegazione è semplice: più liquidità nel sistema tende a tradursi in un aumento dei prezzi degli asset.
Un QT più lento andrebbe probabilmente di pari passo con un calo dei rendimenti obbligazionari e un indebolimento del dollaro, due fattori che favoriscono la crescita dei mercati azionari e degli investimenti rischiosi.
Questo sostegno sembra tanto più necessario oggi, con l’S&P 500 vicino ai suoi massimi storici di valutazione.
Il grafico seguente illustra il programma di QT dal 2022, con un ritmo mensile in diminuzione dal 2024.
 
 3) Il messaggio chiave di Jerome Powell 
Infine, il discorso di Jerome Powell sarà cruciale.
I mercati reagiranno non solo alle decisioni concrete, ma anche al tono adottato:
•	Quale sarà il ritmo di riduzione del bilancio?
•	Quanta flessibilità nei confronti dell’inflazione?
•	Quale visione per il 2026?
Se Powell lascerà intendere che la Fed si prepara a porre fine al QT, il messaggio sarà chiaro:
la liquidità sta tornando, e con essa un rinnovato appetito per il rischio sui mercati finanziari.
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Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
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Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Capitolo 8 - Pattern di InversioneUn saluto a tutti i traders, in questo capitolo numero 8 andiamo a vedere i pattern di inversione, cosa sono?  sono formazioni grafiche che si verificano sui grafici dei prezzi e segnalano un'alta probabilità di un imminente cambiamento nella direzione del trend dominante.
In termini semplici:
Se il prezzo è in una forte fase di rialzo (trend bullish o rialzista), un pattern di inversione suggerisce che il trend potrebbe finire e che un ribasso (bearish) sta per iniziare.
Al contrario, se il prezzo è in un forte ribasso, il pattern indica che i venditori stanno perdendo il controllo e che un rimbalzo rialzista potrebbe essere in arrivo.
Sono strumenti chiave dell'analisi tecnica, utilizzati dai trader per identificare i potenziali punti di svolta del mercato, agendo come campanelli d'allarme che indicano la perdita di slancio del trend in corso.
Esempi Famosi: Testa e Spalle (Head and Shoulders), Doppio Massimo/Minimo (Double Top/Bottom).
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Serie di stop lossNel trading, una delle sfide più difficili da affrontare non è tanto l’analisi tecnica o fondamentale, quanto la gestione delle emozioni e della psicologia personale durante una serie di perdite consecutive, nota come “serie di stop loss”. Molti trader, specialmente i meno esperti, cadono in trappole mentali che compromettono la loro capacità di reagire in modo razionale e costruttivo. 
La dinamica tipica della serie di stop loss
La situazione tipo inizia con l’individuazione di un setup che, secondo l’analisi del trader, appare perfetto. Con grande fiducia e convinzione, si apre una posizione sperando in un esito positivo. Quando però il trade va contro, si incassa uno stop loss. Invece di accettare l’errore e rivalutare l’analisi, il trader tende a razionalizzare la sconfitta attribuendola a fattori esterni come manipolazioni di mercato, stop hunting o eventi imprevisti. Questa negazione dell’errore spinge spesso a forzare la propria previsione originaria aprendo una nuova posizione nella stessa direzione, nella speranza di recuperare rapidamente la perdita. Purtroppo, frequentemente questa operazione fallisce nuovamente e il ciclo si ripete, aumentando frustrazione e confusione. Nei casi peggiori, si tenta una “ultima chance” aprendo un’ulteriore posizione con convinzione, ma senza una chiara analisi aggiornata. Oppure si inverte la posizione nella direzione opposta, ma a questo punto spesso è troppo tardi e il mercato ha già completato il movimento iniziale. Questo genera ulteriori perdite e senso di impotenza.
Perché accade questo comportamento
Questo fenomeno psicologico è radicato nella difficoltà umana di ammettere di aver sbagliato. Il riconoscimento di un errore significa dover accettare una perdita reale, e questo può ferire l’ego e la fiducia personale. Inoltre, il desiderio di “recuperare subito” induce a scelte impulsive e irrazionali, anziché analisi metodiche.
Da qui nascono i bias cognitivi che allontanano il trader dalla disciplina necessaria.
Come superare la barriera psicologica della perdita
Accettare che perdere è parte del gioco. Il trading non è una scienza esatta e anche i migliori professionisti subiscono perdite. Accettare la possibilità di errore libera la mente e riduce l’ansia.
Impostare uno stop loss disciplinato e rispettarlo. Inserire sempre ordini di stop loss e rispettarli senza cambiare o spostare in modo emotivo è una delle chiavi per controllare le perdite.
Fare una revisione obiettiva e razionale dell’analisi dopo ogni perdita, senza cercare scuse. Capire perché la posizione ha perso permette di migliorare il processo decisionale.
Evitare di inseguire perdite con nuove posizioni aggressive. Il cosiddetto revenge trading aumenta solo il rischio di perdere ancora più denaro.
Mantenere un diario di trading emotivo e operativo. Annotare non solo le proprie operazioni ma anche gli stati d’animo aiuta a riconoscere schemi di comportamento disfunzionali.
Considerare sempre che “è umano sbagliare, ma è imperdonabile perseverare nell’errore”. Questo mantra stimola a correggere prontamente gli errori senza lasciarsi trascinare dal sentimento di frustrazione.
Conclusioni
La capacità di accettare le perdite e rivedere sistematicamente le proprie decisioni è una competenza fondamentale per qualsiasi trader che voglia raggiungere la consistenza e la redditività nel tempo. Ignorare questo aspetto e lasciarsi guidare dall’orgoglio o dalla rabbia conduce inevitabilmente a peggiorare la situazione. Il mercato non ha alcuna colpa delle nostre perdite. Spetta al trader sviluppare autocontrollo, disciplina e un approccio pragmatico per trasformare le difficoltà in opportunità di crescita. Nessuno è infallibile e ogni errore è un’occasione per imparare è la chiave per uscire dal circolo vizioso della serie di stop loss.
3 errori di trading comuni che i trader dovrebbero evitare
I trader di tutti i livelli, dai principianti ai professionisti esperti, possono cadere preda di errori psicologici che possono portare a decisioni di trading sbagliate e, in definitiva, a perdite. Comprendere ed evitare questi errori comuni è fondamentale per sviluppare una solida strategia di trading e ottenere un successo costante sui mercati.
Ecco tre degli errori di trading più diffusi che i trader dovrebbero cercare di evitare:
FOMO (Fear of Missing Out): La FOMO è un'emozione pervasiva che può offuscare il giudizio dei trader e portarli a prendere decisioni impulsive basate sulla paura di perdere potenziali profitti. Ciò spesso implica inseguire tendenze o entrare in operazioni senza un’analisi adeguata, aumentando il rischio di perdite.
Per combattere la FOMO, i trader dovrebbero aderire al proprio piano di trading, dare priorità alla disciplina e concentrarsi sull’identificazione di opportunità di trading ad alta probabilità piuttosto che reagire ai movimenti del mercato per paura.
Revenge Trading: il Revenge Trading è il bisogno emotivo di recuperare le perdite derivanti da operazioni precedenti prendendo decisioni affrettate e sconsiderate. Ciò spesso deriva dal desiderio di dimostrare la propria correttezza o di riconquistare un senso di controllo sul mercato.
Per evitare il vendetta trading, i trader dovrebbero coltivare il distacco emotivo, accettare le perdite come parte naturale del trading ed evitare la tentazione di lasciare che le emozioni dettino le loro decisioni di trading.
L'errore del giocatore d'azzardo: l'errore del giocatore d'azzardo è la convinzione errata che gli eventi passati influenzino l'esito di eventi futuri, portando a presupporre che le tendenze continueranno indefinitamente o che eventi casuali possano essere previsti.
Per superare l'errore del giocatore d'azzardo, i trader dovrebbero riconoscere che ogni operazione è un evento indipendente con le sue probabilità uniche e che le prestazioni passate non sono una garanzia di risultati futuri. Dovrebbero fare affidamento su solide analisi di trading e tecniche di gestione del rischio piuttosto che fare affidamento su intuizioni o superstizioni.
Evitando questi errori psicologici comuni, i trader possono sviluppare un approccio più disciplinato e razionale al trading, aumentando le loro possibilità di ottenere un successo a lungo termine sui mercati.
Gli elementi fondamentali di una strategia di tradingNel mondo del trading esistono centinaia di strategie diverse basate su analisi fondamentali, analisi tecnica o una combinazione di entrambe. Nonostante questa grande varietà, ogni strategia profittevole condivide una struttura di base simile. 
La definizione degli strumenti di trading
Il primo componente fondamentale di una strategia riguarda la scelta degli strumenti finanziari da monitorare e negoziare. Una strategia deve specificare chiaramente quali asset includere nella watch list, perché ogni mercato e strumento ha caratteristiche, volatilità e dinamiche differenti. Avere una lista ristretta e chiara di strumenti consente di mantenere focus, approfondire le proprie competenze specifiche e cogliere tempestivamente le migliori opportunità di mercato.
I motivi di apertura di una posizione
Il secondo elemento chiave è rappresentato dalle condizioni precise che giustificano l’apertura di una posizione. Le “entry reasons” definiscono quali segnali o setup il trader deve identificare prima di entrare sul mercato. Questo approccio rigoroso aiuta a evitare aperture impulsive e a migliorare la qualità delle operazioni. Lo stesso strumento può offrire opportunità diverse a seconda della strategia adottata, evidenziando l’importanza di una metodica definita e replicabile.
Gestione del rischio
Un elemento imprescindibile nella strategia è la definizione in anticipo della dimensione delle posizioni da assumere per ogni trade. Il corretto calcolo del lotto in funzione del rischio tollerato è cruciale per preservare il capitale. Una regola comune, facilmente applicabile, è rischiare solo una piccola percentuale del conto per operazione, tipicamente l’1%. Calcolare la size della posizione in base alla distanza dello stop loss e alla percentuale di rischio prefissata permette di controllare la perdita massima su ogni trade, rendendo il portafoglio più resiliente in caso di serie negative. 
Gestione attiva delle posizioni
L’ultimo, ma non meno importante, elemento sono le regole di gestione delle posizioni aperte. La strategia deve definire chiaramente quando e come chiudere un trade in perdita (stop loss), come e dove prendere profitto (take profit) e se e quando applicare tecniche di trailing stop per proteggere i guadagni parziali. Queste regole assicurano che le operazioni siano gestite in modo disciplinato, limitando le perdite e massimizzando i profitti. 
Conclusione
Questi quattro elementi costituiscono la base comune e imprescindibile di ogni strategia di trading profittevole. Pur potendo integrare ulteriori componenti e personalizzazioni, chi vuole costruire una strategia solida deve prima assicurarsi di avere questi fondamenti ben chiari e definiti. Una strategia completa e ben strutturata permette di operare con maggiore consapevolezza, disciplina e resilienza, aumentando le probabilità di successo nel lungo termine.
Strategia di inversione trend con trendline e livelli chiave BTC📈 Negli ultimi mesi sto testando una strategia semplice ma efficace basata esclusivamente sull’analisi del prezzo, senza l’uso di indicatori. Una strategia di pura  price action , basata su struttura di mercato e swing point, cioè  massimi e minimi rilevanti . 
È un approccio molto pulito e logico, vicino ai concetti di  Dow Theory  e  swing trading strutturale .
L’obiettivo è identificare con chiarezza i cambi di trend su Bitcoin (BTC/USD) nel TimeFrame 30 minuti.
 🧠 PUNTI FORTI 
✅ Nessun indicatore → lettura pulita, adattabile a tutti i mercati.
✅ Segnali chiari → il prezzo conferma sempre il cambio di tendenza.
✅ Buona compatibilità con trailing stop o gestione dinamica.
✅ Logica universale → funziona su crypto, indici, materie prime.
 🧩 Struttura della strategia 
-  Trend rialzista:  definito da minimi crescenti.
-  Trend ribassista:  definito da massimi decrescenti.
-  Cambio di trend da ribassista a rialzista:  quando il prezzo rompe al rialzo il massimo precedente.
-  Cambio di trend da rialzista a ribassista:  quando il prezzo scende sotto il minimo precedente.
  
Non utilizzo indicatori, solo:
- Trendline per visualizzare la direzione del movimento.
- Livelli orizzontali per identificare breakout e possibili pullback.
 🎯 Timeframe e ⚙️ gestione operativa 
-  Timeframe operativo:  30 minuti
-  Stop loss:  subito sotto (o sopra) il livello di inversione
-  Take profit:  a discrezione, oppure gestione dinamica seguendo la nuova trendline
 📊 Obiettivo 
Testare la strategia in demo per valutarne l’efficacia nel tempo, soprattutto nei momenti di forte volatilità del BTC.
La semplicità è la chiave: il prezzo contiene già tutte le informazioni di cui abbiamo bisogno.
 🗣️ Cosa ne pensate? 
Avete mai utilizzato strategie simili basate solo su struttura del prezzo e trendline?
Ogni feedback o suggerimento è ben accetto!
Capitolo 7 - Pattern di ContinuazioneUn saluto a tutti, in questo video andiamo a vedere  i Pattern di Continuazione.
Quando si parla di Analisi Tecnica, un concetto fondamentale è quello delle Figure di Continuazione, o come le chiamo io, le "pause di ricarica" del mercato.
In pratica, se un asset è in forte trend (rialzista o ribassista), a un certo punto deve tirare il fiato. Queste figure sono proprio quel momento: un periodo di consolidamento dove compratori e venditori si riequilibrano momentaneamente. La cosa importante è che, una volta finita la pausa, il trend atteso è quello di riprendere la corsa iniziale!
Le 4 Figure che Uso di Più:
Flag (Bandiere) e Pennant (Gagliardetti): Sono le pause veloci, quelle che durano poco. Si formano dopo un movimento dinamico ("l'asta") e mostrano un piccolo canale o un triangolino che si muove in controtendenza. Segnalano che la pressione di fondo è ancora fortissima.
Rettangoli: Il mercato si muove in un range laterale netto, bloccato tra un supporto e una resistenza orizzontali. Qui si accumula l'energia. La rottura (il breakout) di uno dei due lati ci dice che la direzione è ripartita.
Triangoli Simmetrici: Il prezzo si restringe sempre di più tra massimi decrescenti e minimi crescenti. È un'indecisione crescente che spesso, ma non sempre, si risolve a favore del trend precedente.
La Mia Regola d'Oro Operativa:
Non mi fido di una rottura a caso! Per validare un pattern di continuazione e decidere di entrare (o di aumentare una posizione), aspetto sempre la doppia conferma: il prezzo deve rompere la figura nella direzione del trend e, cosa fondamentale, deve farlo con Volumi elevati. Senza volumi, è un segnale debole e ad alto rischio di falso breakout.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
9 motivi per tornare gradualmente alle obbligazioniDopo diversi anni dominati dai mercati azionari e dalla volatilità dei tassi d’interesse, il 2026 potrebbe essere più favorevole alle obbligazioni. Senza parlare di un’inversione spettacolare, diversi fattori economici e strutturali suggeriscono che un recupero relativo del mercato obbligazionario non è da escludere.
Innanzitutto, le valutazioni elevate delle azioni statunitensi invitano alla prudenza. Indici come l’S&P 500 si trovano su livelli tecnici storicamente elevati dopo una lunga fase di rialzo sostenuta dalla liquidità e dagli utili societari. In questo contesto, una fase di consolidamento o di prese di profitto non è improbabile e potrebbe portare alcuni investitori a riequilibrare l’esposizione verso asset meno rischiosi, come le obbligazioni.
Anche il ciclo presidenziale americano potrebbe giocare un ruolo. Il 2026 è il secondo anno del ciclo presidenziale, storicamente il più debole per l’S&P 500, e ciò potrebbe favorire una rotazione parziale dei capitali verso titoli obbligazionari, considerati più stabili.
Sul piano macroeconomico, la prospettiva di un taglio dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali è un altro elemento da monitorare. Di fronte a livelli elevati di debito e a un possibile indebolimento del mercato del lavoro, la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea potrebbero adottare una politica monetaria più accomodante. Un calo dei tassi sosterebbe meccanicamente il valore delle obbligazioni già emesse.
Parallelamente, la graduale normalizzazione dell’inflazione favorisce un ambiente più prevedibile per gli investitori obbligazionari. Nei prossimi mesi, l’effetto dei dazi si attenuerà e un’inflazione più moderata stabilizzerà i rendimenti reali, rafforzando l’attrattiva del reddito fisso.
I rendimenti relativi delle obbligazioni sono tornati competitivi rispetto alle azioni, poiché il rendimento degli utili dell’S&P 500 è ora inferiore a quello del Treasury USA a 10 anni. Per gli investitori istituzionali, in particolare fondi pensione e compagnie assicurative, questi livelli rappresentano un’opportunità di diversificazione prudente, soprattutto se i mercati azionari dovessero stabilizzarsi o correggere.
A ciò si aggiungono i vincoli di bilancio di diverse economie sviluppate, che potrebbero limitare le politiche di stimolo e incoraggiare una maggiore cautela nei mercati.
In sintesi, senza prevedere un rally obbligazionario, diversi fattori —valutazioni relative, politica monetaria, inflazione e ciclo economico— suggeriscono che il 2026 potrebbe segnare un periodo di migliore performance relativa per le obbligazioni.
Grafico che mostra le candele giapponesi mensili del contratto obbligazionario USA a 20 anni:
 DISCLAIMER GENERALE: 
Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
Swissquote non fornisce alcuna garanzia circa la qualità, completezza, accuratezza o non violazione di tale contenuto. Le opinioni espresse sono quelle del consulente e sono fornite esclusivamente a scopo educativo. Qualsiasi informazione relativa a prodotti o mercati non deve essere interpretata come raccomandazione di una strategia o operazione di investimento. Le performance passate non garantiscono risultati futuri.
Swissquote e i suoi dipendenti e rappresentanti non potranno in alcun caso essere ritenuti responsabili per danni o perdite derivanti direttamente o indirettamente da decisioni prese sulla base di questo contenuto.
L’uso di marchi di terze parti è a scopo informativo e non implica approvazione da parte di Swissquote né che il titolare del marchio abbia autorizzato Swissquote a promuovere i propri prodotti o servizi.
Swissquote è il marchio commerciale che rappresenta le attività di: Swissquote Bank Ltd (Svizzera) regolata da FINMA, Swissquote Capital Markets Limited regolata da CySEC (Cipro), Swissquote Bank Europe SA (Lussemburgo) regolata dalla CSSF, Swissquote Ltd (Regno Unito) regolata dalla FCA, Swissquote Financial Services (Malta) Ltd regolata dalla MFSA, Swissquote MEA Ltd (UAE) regolata dalla DFSA, Swissquote Pte Ltd (Singapore) regolata dalla MAS, Swissquote Asia Limited (Hong Kong) autorizzata dalla SFC e Swissquote South Africa (Pty) Ltd supervisionata dalla FSCA.
I prodotti e i servizi Swissquote sono destinati esclusivamente a chi può riceverli secondo la legge locale.
Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
I costi del tradingIl trading può sembrare un’attività semplice e potenzialmente redditizia, ma dietro a ogni operazione si nascondono costi spesso poco considerati, che possono erodere significativamente i profitti nel tempo. Conoscere e valutare bene questi costi nascosti è fondamentale per chiunque voglia costruire una carriera solida e sostenibile nel trading. 
Costi per l'educazione e la formazione
La formazione è un investimento necessario nel percorso del trader, ma rappresenta un costo spesso sottovalutato. Sebbene molte basi del trading siano disponibili gratuitamente online, i materiali avanzati e i coaching professionali sono quasi sempre a pagamento. Inoltre, non esiste garanzia che un corso o un servizio di formazione produca risultati immediati o costanti. Questo aspetto costituisce quindi un impegno economico da prevedere e gestire.
Tempo e impegno
Diventare un trader profittevole richiede tempo, dedizione e pazienza. Secondo studi e testimonianze di mercato, i trader spesso impiegano anni di pratica e studio prima di sviluppare una metodologia efficace. Questo tempo impiegato si traduce in un costo opportunità, poiché le ore dedicate al trading sono sottratte ad altre attività produttive o personali. È importante considerare il trading come un vero e proprio lavoro, con un investimento significativo in termini di tempo.
Commissioni dei broker
Le commissioni rappresentano la quota che i broker applicano per ogni operazione eseguita, calcolata in genere in base alla dimensione della posizione. Sebbene molti trader considerino queste commissioni marginali, nel trading frequente, con diverse posizioni aperte ogni settimana, il costo complessivo può diventare consistente e dimezzare i rendimenti. È importante anche distinguere tra broker che applicano commissioni dirette e quelli che le incorporano indirettamente attraverso spread maggiorati o altre spese.
Spread di mercato
Lo spread, cioè la differenza tra il prezzo di acquisto (ask) e di vendita (bid), è un costo implicito in ogni operazione. Anche se nei mercati più liquidi come il Forex con coppie maggiori lo spread può essere molto basso, resta comunque un costo che riduce i margini di profitto. Durante periodi di bassa liquidità o su mercati meno liquidi, lo spread può aumentare notevolmente, rendendo le operazioni meno convenienti. Spesso viene sottovalutato perché meno evidente rispetto alle commissioni, ma nel trading frequente si traduce in una voce di costo rilevante.
Swap e costi di mantenimento
Lo swap è la commissione addebitata o pagata per mantenere una posizione aperta durante la notte, basata sulla differenza tra i tassi di interesse delle valute in una coppia valutaria o altri parametri simili in altri mercati. Sebbene alcune posizioni possano generare swap positivi, in generale questi costi si accumulano nel tempo e possono ridurre sensibilmente i guadagni soprattutto nelle strategie di holding a lungo termine.
#AN025: Gaza, tregua e fine delle ostilità e impatto Forex
Dopo due anni di guerra, la tregua tra Israele e Hamas ha retto per più giorni consecutivi e i leader internazionali stanno incardinando un percorso politico che, nelle parole del presidente USA Donald Trump, “segna la fine della guerra”. Salve, sono il Trader Forex Andrea Russo, trader Indipendente e prop trader con attualmente 200 mila dollari di capitale in gestione e Vi ringrazio anticipatamente per il vostro tempo.
Il pacchetto comprende scambi di ostaggi e prigionieri, graduali ritiri israeliani, un summit per la ricostruzione e un’architettura di governance transitoria per Gaza. Le colonne dell’aiuto umanitario si stanno rimodulando: il Regno Unito ha annunciato nuovi fondi, l’ONU prepara un aumento dei convogli e alcune infrastrutture di distribuzione “parallele” vengono smantellate sotto l’ombrello della tregua. 
La parentesi navale: che cos’era la “Sumud Flotilla” e come si è chiusa
Nel 2025 una coalizione di reti civili (Freedom Flotilla Coalition, Global Movement to Gaza e altre) ha coordinato la Global Sumud Flotilla, un tentativo su larga scala di aprire un corridoio marittimo verso Gaza e aggirare il blocco israeliano. Le imbarcazioni sono state ripetutamente intercettate in alto mare dalla marina israeliana; decine di attivisti sono stati fermati e poi trasferiti fuori dal Paese, mentre gli ultimi natanti sono stati bloccati a inizio ottobre. La campagna, battezzata “ṣumūd” (resilienza), si è quindi esaurita di fatto con l’intercettazione dell’ultimo nucleo, mentre sul terreno prendeva forma la tregua.
Perché rileva per i mercati? Perché la somma di tregua + stop alla dimensione navale “di rottura” ha compresso in pochi giorni il “risk premium Medio Oriente” prezzato in valute, azioni e petrolio—uno dei driver che negli ultimi due anni aveva alimentato fasi di avversione al rischio. 
Reuters
Effetti di breve periodo sul Forex
-Shekel (USD/ILS)
La prima (e più intuitiva) reazione è arrivata sullo shekel: la notizia dell’accordo di cessate il fuoco e del percorso politico ha innescato un rafforzamento deciso dell’ILS, con contestuale rimbalzo della Borsa di Tel Aviv. La narrativa di “truce dividend”—beneficio da tregua—si è affermata rapidamente sui desk.
-Valute rifugio (JPY, CHF) e USD
Quando il rischio geopolitico si raffredda, il “parcheggio” nei rifugi tende ad alleggerirsi. In questa finestra, il quadro su JPY è complicato da fattori domestici (politica economica e BoJ) che hanno pesato più del segnale “ceasefire”, mantenendo la valuta debole/volubile nonostante un marginale calo dell’avversione al rischio. CHF ha risentito meno del tema mediorientale ed è rimasto guidato soprattutto da flussi europei e rendimenti. Il dollaro USA ha avuto una reazione mista: minore bid “safe haven”, ma supporti ciclici legati a rendimenti e dati USA. 
-Petrolio e valute “oil-linked” (CAD, NOK)
La tregua ha tolto parte del premio di rischio dal Brent/WTI, spostando il focus su temi macro (domanda globale, OPEC+, trade USA-Cina). La scivolata recente del greggio—solo in parte rimbalzata—ha allentato il sostegno ciclico a CAD e NOK, con reazioni divergenti a seconda dei rendimenti locali e dei dati.
Capitolo 6 – L'Analisi Grafica e i PatternBuona domenica a tutti in questo capitolo vediamo che cosè  l'analisi grafica. L'analisi grafica consiste nell'identificare e interpretare i pattern o figure grafiche che si formano sui grafici dei prezzi. Queste figure sono il risultato dell'interazione tra acquirenti e venditori e possono indicare una continuazione o un'inversione del trend esistente. È un metodo molto visuale che richiede pratica e un buon occhio.
Vediamo il video tutorial e capiamo la teoria, poi nel capitolo 7 faremo esempi pratici.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Zone di confluenzaNel mondo del trading, uno degli ostacoli più comuni è individuare punti d’ingresso affidabili. Un metodo efficace per aumentare la probabilità di successo è l’utilizzo delle zone di confluenza. Questo approccio combina diversi strumenti di analisi tecnica per identificare aree in cui più segnali suggeriscono una potenziale inversione o continuazione del prezzo.
Cos’è una zona di confluenza
Una zona di confluenza si verifica quando diversi elementi tecnici, come trend line, livelli di Fibonacci, supporti e resistenze, si incontrano nella stessa zona del grafico. Più segnali tecnici si sovrappongono, maggiore sarà la probabilità che il prezzo reagisca in quell’area.
Perché le zone di confluenza sono utili
Aumentano la probabilità di successo: un segnale isolato può essere debole, ma la combinazione di più segnali rafforza la validità dell’analisi.
Riduzione del rischio: entrare in posizione in una zona di confluenza permette di impostare stop loss più stretti e target più precisi.
Adattabilità: le zone di confluenza possono essere applicate su qualsiasi time frame e asset.
Come Identificare una zona di confluenza
Ecco un metodo pratico, accessibile anche ai principianti, che combina trend line e livelli di Fibonacci.
Traccia una trend line. Se il mercato è rialzista, collega almeno due minimi crescenti; se è ribassista, collega due massimi decrescenti. È importante che la trend line sia confermata da almeno due tocchi e relative reazioni del prezzo.
Proietta il prossimo potenziale punto di contatto. Estendi la trend line per individuare dove il prezzo potrebbe incontrarla nuovamente.
Disegna il ritracciamento di Fibonacci sull’ultimo impulso. In un trend rialzista, traccia il ritracciamento di Fibonacci dal minimo al massimo dell’ultimo movimento; in un trend ribassista, dal massimo al minimo.
Ripeti il ritracciamento di Fibonacci sull’impulso precedente. Assicurati che sia nella stessa direzione del trend principale.
Cerca la sovrapposizione tra i livelli di Fibonacci e la trend line. Se due livelli di ritracciamento (ad esempio, il 38.2% e il 61.8%) di due impulsi diversi coincidono con la trend line proiettata, hai individuato una zona di confluenza.
Utilizza la zona come punto di ingresso. Quando il prezzo raggiunge quest’area, valuta l’ingresso a mercato seguendo la direzione del trend. È consigliabile impostare uno stop loss poco al di sotto (o sopra) della zona per limitare il rischio.
Consigli pratici per i trader
Non affidarti mai a un solo segnale. La forza della zona di confluenza sta nella combinazione di più elementi.
Gestione del rischio. Anche nelle zone di confluenza, il rischio zero non esiste. Usa sempre stop loss e calcola la posizione in base al tuo capitale.
Avere pazienza. Non tutte le zone di confluenza porteranno a un trade vincente, ma nel lungo periodo miglioreranno la qualità delle tue operazioni.
Altri elementi di confluenza
Oltre a trend line e Fibonacci, puoi integrare altri strumenti come medie mobili, livelli psicologici (prezzi tondi), volumi o pattern di prezzo per rafforzare ulteriormente la tua analisi. 
Conclusione
Le zone di confluenza rappresentano uno strumento potente per chi vuole migliorare la precisione dei propri ingressi a mercato. Applicando questa metodologia con disciplina e pazienza, ogni trader può aumentare le proprie probabilità di successo e gestire meglio il rischio.
Il “Debasement Trade”: di cosa si tratta?Nel 2025, gli asset più performanti non sono le azioni tecnologiche né i titoli di Stato, ma oro, argento, Bitcoin ed Ethereum. Un dato significativo che riflette una dinamica molto più profonda: il ritorno in forza del “debasement trade”, ovvero la scommessa sulla svalutazione delle principali valute.
In un contesto di deficit pubblici esplosivi, debiti record e politiche monetarie più accomodanti, un numero crescente di investitori dubita della capacità delle grandi economie di preservare il valore della propria moneta. Il termine “debasement” deriva dal periodo in cui i sovrani riducevano il contenuto di metallo prezioso delle loro monete: un antico modo di creare moneta… a scapito di chi la possedeva.
Oggi il meccanismo è diverso, ma la logica è identica: gli Stati finanziano la spesa pubblica tramite debito, che le banche centrali finiscono per assorbire indirettamente. Il risultato è un aumento della massa monetaria, una perdita di potere d’acquisto e un indebolimento della fiducia.
 
 
In questo contesto si sviluppa la strategia di vendere valute fiat (o allontanarsene) per acquistare asset reali e scarsi. Bitcoin ed Ethereum beneficiano della loro scarsità algoritmica; oro e argento del loro ruolo storico di riserva di valore.
Questo movimento non è soltanto difensivo: rappresenta un cambiamento di paradigma. Gli investitori cercano strumenti non correlati al debito sovrano, capaci di preservare la ricchezza in un mondo di bilanci pubblici sempre più pesanti. In altre parole, non si tratta tanto di speculazione quanto di una forma di assicurazione contro l’erosione monetaria.
Nel breve termine, questo “debasement trade” sostiene i metalli preziosi e le criptovalute. Ma nel medio periodo trasmette un messaggio più preoccupante: una perdita strutturale di fiducia nella moneta fiat. Finché i governi continueranno a rimandare gli aggiustamenti fiscali, la domanda per questi asset alternativi resterà elevata.
In sintesi, il 2025 conferma una realtà che molti preferivano ignorare: quando la moneta si indebolisce, gli investitori si rifugiano in ciò che non può essere stampato.
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Questo contenuto è destinato a persone che hanno familiarità con i mercati finanziari e gli strumenti di investimento, ed è fornito a scopo puramente informativo. L’idea presentata (inclusi commenti di mercato, dati e osservazioni) non rappresenta un prodotto del dipartimento di ricerca di Swissquote o delle sue affiliate. Questo materiale ha lo scopo di evidenziare le dinamiche di mercato e non costituisce consulenza in materia di investimenti, legale o fiscale. Se sei un investitore al dettaglio o non hai esperienza nel trading di prodotti finanziari complessi, è consigliabile consultare un consulente autorizzato prima di prendere decisioni finanziarie.
Questo contenuto non è destinato a manipolare il mercato né a promuovere comportamenti finanziari specifici.
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Tutti gli investimenti comportano un certo grado di rischio. Il rischio di perdita nel trading o nel possesso di strumenti finanziari può essere significativo. Il valore degli strumenti finanziari, comprese azioni, obbligazioni, criptovalute e altri asset, può aumentare o diminuire. C’è un rischio importante di perdita finanziaria quando si acquistano, vendono, detengono, si fa staking o si investe in tali strumenti. SQBE non fornisce raccomandazioni specifiche su investimenti, transazioni o strategie.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio elevato di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. La maggior parte dei conti al dettaglio perde capitale quando fa trading con i CFD. Dovresti valutare se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre tale rischio.
Gli asset digitali non sono regolamentati nella maggior parte dei paesi e potrebbero non essere soggetti a norme di protezione dei consumatori. In quanto investimenti altamente volatili e speculativi, non sono adatti a investitori con bassa tolleranza al rischio. Assicurati di comprendere ogni asset digitale prima di operare.
Le criptovalute non sono considerate valuta legale in alcune giurisdizioni e sono soggette a incertezze normative.
L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
Consigli per prevenire la Margin CallNel trading, una delle paure maggiori tra gli operatori, soprattutto tra i meno esperti, è quella di trovarsi di fronte a una margin call e di conseguenza rischiare di perdere gran parte o tutto il capitale investito. La margin call è una situazione in cui il conto di trading scende sotto una soglia minima di margine richiesta dal broker a copertura delle posizioni aperte, con la possibilità che le posizioni vengano chiuse automaticamente per evitare ulteriori perdite. Per evitare di arrivare a questa spiacevole situazione, ecco cinque consigli pratici e fondamentali.
Utilizza sempre lo stop loss
Il primo e più importante strumento per limitare le perdite è l’ordine di stop loss. Questo ordine prevede la chiusura automatica di una posizione una volta raggiunto un determinato livello di perdita predefinito. Anteporre lo stop loss ad ogni apertura di posizione aiuta a mantenere il controllo sul rischio e a evitare che una singola operazione diventi catastrofica per il conto. Rimuovere o ignorare lo stop loss espone il trader a perdite illimitate e quindi alla margin call.
Gestisci correttamente le dimensioni delle posizioni
Molti trader commettono l’errore di operare sempre con la stessa dimensione di lotto, senza considerare il rischio specifico di ogni singola operazione. È fondamentale calcolare in anticipo la percentuale di rischio accettabile, ad esempio 1-2% del capitale per trade, e dimensionare le posizioni di conseguenza. Questo consente di limitare l’impatto negativo di ogni singola operazione e di preservare il conto da forti drawdown che possono scatenare la margin call.
Evita di aprire troppe posizioni contemporaneamente
Aprire molte posizioni contemporaneamente aumenta la complessità della gestione del rischio. Ogni posizione aperta richiede attenzione, monitoraggio e capacità di reagire rapidamente a movimenti di mercato sfavorevoli. Limitare il numero di operazioni aperte simultaneamente (ad esempio non più di 8) e il numero giornaliero di nuovi trade (non più di 5) aiuta a contenere il rischio complessivo e quindi a evitare situazioni di margine insufficiente.
Concentra il tuo trading su pochi mercati
Avere un watchlist eccessivamente ampia può portare a una dispersione di attenzione e a un’analisi meno accurata. Concentrandosi su pochi strumenti finanziari preferiti, il trader può approfondire meglio la comprensione dei movimenti di quei mercati, migliorare la qualità delle decisioni e gestire meglio le posizioni aperte, riducendo così il rischio di errori che possono innescare la margin call.
Ricorda che la volatilità è un’arma a doppio taglio
I mercati volatili offrono grandi opportunità di profitto, ma allo stesso tempo aumentano il rischio di movimenti bruschi che possono rapidamente erodere il capitale. Quando si opera in mercati ad alta volatilità, è necessario impostare stop loss più ampi per evitare chiusure premature, ma questo aumenta anche il rischio monetario per operazione. Pertanto, è essenziale bilanciare dimensione della posizione e livelli di stop loss in relazione alla volatilità per proteggere il conto.
Conclusione
Seguendo questi cinque principi i trader possono proteggere il proprio conto, evitare la margin call e migliorare le probabilità di successo nel lungo periodo. La disciplina e la pianificazione preventiva sono le armi più efficaci per non bruciare il proprio capitale e navigare con sicurezza nei mercati finanziari.
Paralisi da analisi nel tradingNel mondo del trading, una delle sfide psicologiche più insidiose è quella denominata “paralisi da analisi”. Questo fenomeno si verifica quando un trader si trova sopraffatto dalla quantità e dalla complessità dei dati e degli indicatori da dover interpretare per prendere una decisione operativa. L’effetto finale è un’incapacità di agire che si traduce in occasioni di profitto mancate e frustrazione.
Cos’è la paralisi da analisi
La paralisi da analisi sorge soprattutto quando si fa affidamento su un insieme di metriche, indicatori e fonti informative tra loro poco correlati o addirittura contraddittori. Ad esempio, un trader potrebbe utilizzare simultaneamente molti indicatori tecnici (come Ichimoku, medie mobili, ATR, volumi), livelli di supporto e resistenza e dati fondamentali provenienti da fonti differenti. Tutti questi elementi possono dare indicazioni contrastanti. Alcuni segnali rialzisti, altri ribassisti. Questa conflittualità confonde la mente e impedisce di formulare una decisione convincente. Il trader, nella difficoltà di discernere quale interpretazione sia corretta, resta fermo, cadendo inevitabilmente in un circolo vizioso di sovraccarico mentale.
Perché la complessità non aumenta la precisione
Una falsa credenza comune tra i trader è che più dati e indicatori si possiedono, migliori saranno le decisioni e i profitti. Eppure, l’esperienza e studi empirici mostrano il contrario. La semplificazione porta a una maggiore chiarezza e a previsioni più accurate. Nel contesto di trading, l’abbondanza di informazioni può generare rumore, che disturba la percezione del segnale rilevante. Indicatori multipli, spesso calcolati su dati simili ma con parametri diversi, amplificano la confusione e il dubbio. 
Come superare la paralisi da analisi
La strategia più efficace consiste nel ridurre drasticamente il numero di indicatori e dati utilizzati per le decisioni. La regola di base è semplice: meno è meglio.
Un esempio pratico consiste nel passare da un grafico sovraccarico che integra Ichimoku, medie mobili, livelli multipli di supporto/resistenza, volumi e indicatori di volatilità, a un grafico più pulito e focalizzato su pochi strumenti ben selezionati e complementari. Questo approccio non solo chiarisce la visione, ma aiuta anche a consolidare la fiducia nelle proprie analisi. Oltre a limitare le fonti informative, è fondamentale sviluppare un piano di trading chiaro, basato su regole definite che includano pochi indicatori scelti in modo consapevole, e attenersi rigidamente a questo piano. La disciplina nel seguire procedure semplificate aiuta a evitare decisioni emotive guidate dalla confusione.
Vantaggi della semplicità nel trading
1) Maggiore rapidità e decisione nel prendere posizioni.
2) Riduzione dello stress cognitivo e dell’ansia decisionale.
3) Facilità di apprendere e migliorare un sistema di trading.
4) Aumento della coerenza e costanza nei risultati.
Conclusione
La paralisi da analisi è un problema reale e diffuso nel trading, che può compromettere seriamente la capacità di ottenere risultati. L’esperienza insegna che la semplicità e la focalizzazione riducono drasticamente il rumore e facilitano scelte efficaci. Riducendo il rumore e facendo pulizia degli indicatori, si apre la via a una maggiore efficacia operativa e a una crescita più solida della propria performance nel tempo.
Abbiamo fatto il 147% in 4 mesi, analizziamo il perché!Buona domenica a tutti i trader!
Oggi facciamo il punto sulla performance del nostro portafoglio virtuale simulato su TradingView. I risultati sono eccezionali: da giugno 2025 ad oggi, abbiamo realizzato un ritorno del +147%, sovraperformando nettamente l'S&P 500 (il nostro benchmark di riferimento).
📊 Analisi della Performance (e dell'Onestà)
Questo risultato straordinario ci offre l'opportunità di analizzare diversi aspetti fondamentali del trading:
Diversificazione e Asset Allocation: Vedremo quali asset ci hanno permesso di ottenere questo outperformance e come la corretta diversificazione sia stata cruciale.
Capitale Investito e Rischio: Analizzeremo le dimensioni delle posizioni e la gestione del capitale applicata.
Bottom Fishing: Questione di Fortuna, Non di Genio.
È essenziale essere onesti: una percentuale così alta in un periodo così breve non è dovuta a magia o abilità superiori. È stata una questione di puro tempismo fortunato. Siamo riusciti a entrare proprio in un momento di bottom di mercato, catturando la totalità del forte uptrend successivo.
⚠️ La Lezione Più Importante: La Prospettiva
Immaginate lo scenario opposto: se, al momento del nostro ingresso, il mercato avesse invece avviato un pesante downtrend, il risultato sarebbe stato drasticamente negativo.
Questo serve a ricordare a tutti che:
Non Cadere nell'Eccesso di Sicurezza: Le grandi coincidenze e i rally eccezionali possono portare la mente a esaltarsi. È fondamentale mantenere i piedi per terra e riconoscere il ruolo della fortuna (o del caso).
Protezione Prioritaria: La vera misura del successo non è il massimo guadagno, ma la capacità di proteggere il capitale quando il mercato ritraccia.
Vediamo ora in dettaglio il bilancio e come si è sviluppata questa performance, analizzando i nostri asset vincenti.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Editor Pine e AI con TradingViewBuona domenica a tutti i trader, in questo video tutorial andiamo a vedere con realizzare un indicatore o una strategia con l'editor pine di tredingview utilizzando l'intelligenza artificiale.
Cos'è l'Editor Pine (Pine Script™) su TradingView?
L'Editor Pine è lo strumento che trasforma le tue idee di trading in codice eseguibile direttamente sul grafico.
1. Il Linguaggio: Pine Script™
Pine Script è un linguaggio di programmazione proprietario di TradingView, progettato specificamente per le attività di charting e trading. È un linguaggio relativamente facile da imparare (più di Python o C++ per il trading) e si concentra su:
Indicatori: Creare indicatori tecnici personalizzati che non sono disponibili di default (es. una media mobile ponderata con condizioni specifiche).
Strategie: Definire set di regole che simulano l'acquisto e la vendita (backtesting) per testare l'efficacia della tua metodologia di trading.
Alert: Impostare avvisi automatici quando le condizioni del tuo indicatore o della tua strategia vengono soddisfatte.
2. Come Funziona l'Editor
L'Editor Pine è accessibile direttamente dalla parte inferiore della schermata del grafico.
Scrittura del Codice: È qui che scrivi le istruzioni, definisci le variabili e calcoli i valori che verranno poi disegnati sul grafico.
Compilazione e Debug: L'editor verifica il tuo codice alla ricerca di errori di sintassi.
Aggiunta al Grafico: Una volta salvato, puoi cliccare su "Aggiungi al grafico" e l'indicatore o la strategia personalizzata apparirà immediatamente sui prezzi.
3. Vantaggi Principali per un Trader
Personalizzazione Totale: Puoi creare strumenti che riflettano perfettamente la tua metodologia unica, ottimizzando le variabili per diversi asset o timeframe.
Backtesting Efficace: Le strategie scritte in Pine Script ti consentono di testare rapidamente (e in modo oggettivo) la performance di una strategia su dati storici, misurando metriche chiave come il drawdown massimo e il profitto netto.
Community: La Libreria Pubblica di TradingView è piena di migliaia di script scritti dalla community che puoi utilizzare gratuitamente o studiare per imparare il linguaggio.
Se il tuo trading si basa su regole tecniche precise e vuoi portarlo al livello successivo, l'Editor Pine è lo strumento indispensabile per la tua crescita.
Un saluto a tutti e un grande abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Heatmap di TradingView: L'Occhio del Trader sui MercatiBuona domenica a tutti i trader, in questo video tutorial andiamo a vedere il vantaggio di utilizzare la Heat map di TradingView. 
Se stai cercando efficienza nella tua analisi di mercato, la Heatmap (Mappa di Calore) di TradingView è uno strumento essenziale. Non è solo un grafico colorato, ma una vera e propria panoramica visiva del momentum e della salute di interi settori e singoli titoli.
Come Usarla per Trovare i "Cavalli Vincenti"
La Heatmap ti permette di rispondere istantaneamente alla domanda cruciale: "Cosa sta muovendo il mercato in questo momento?"
Analisi Settoriale Immediata (I Blocchi Grandi):
I grandi blocchi colorati rappresentano i settori (es. Tech, Healthcare, Finanza).
Un intero settore in verde brillante indica una forza sottostante che merita la nostra attenzione per opportunità di acquisto.
Vaste aree in rosso segnalano settori da evitare o da monitorare per opportunità di short selling.
Identificazione dei Leader (I Blocchi Piccoli):
La dimensione del blocco è proporzionale alla capitalizzazione.
Il colore del blocco è la variazione percentuale.
Cerca i titoli più grandi (più influenti) che sono anche i più verdi: sono i leader del momentum che devono entrare subito nella tua Watchlist.
Il Segreto: Cambiare la Metrica!
Non limitarti alla performance giornaliera. Per trovare i nostri titoli di forza impulsiva da inizio anno, imposta la Heatmap sulla metrica "YTD" (Year-to-Date) o "Settimanale".
Questo ti dà una visione chiara dei trend di medio-lungo periodo, isolando i titoli che hanno mantenuto la spinta.
In sintesi, la Heatmap è la tua scorciatoia per un'analisi intersettoriale efficiente, permettendoti di focalizzare il tuo trading sui movimenti più significativi del mercato.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Capitolo 5 - Risk & Money ManagementBuona domenica a tutti i trader , in questo capitolo n°5 andiamo a vedere il Risk & Money Management: Il Pilastro Segreto di Ogni Trader di Successo
Se vuoi sopravvivere nel trading, devi smettere di concentrarti solo su dove comprare e iniziare a concentrarti su quanto puoi perdere. La Gestione del Rischio e del Capitale (GRC) è la tua assicurazione contro la bancarotta emotiva e finanziaria.
I Tre Pilastri Fondamentali della GRC
Stop Loss Obbligatorio: Non importa quanto sei sicuro, il Stop Loss è sacro. Non è un suggerimento, è l'ordine che limita la tua perdita massima su ogni singola operazione. Senza un piano di uscita, stai giocando d'azzardo.
La Regola dell'1% (Rischio per Trade): Mai rischiare più dell'1% (massimo 2%) del tuo capitale totale su una singola operazione.
Esempio: Se hai €10.000, il tuo rischio massimo su un trade è €100. Questa regola ti permette di sopravvivere anche a lunghe strisce perdenti.
Rapporto Rischio/Rendimento (R:R): Entra solo in operazioni dove il potenziale guadagno è almeno il doppio del tuo rischio (R:R 1:2).
Anche se vinci solo il 50% delle volte, questo rapporto ti garantisce che i tuoi guadagni supereranno sempre le tue perdite.
Il Risultato: Disciplina e Sostenibilità
La Gestione del Rischio non ti rende un trader più intelligente, ma ti rende un trader sostenibile. Ti impone la disciplina necessaria per:
Non bruciare il capitale con pochi errori.
Controllare le emozioni (specialmente il desiderio di recuperare le perdite).
Rimanere nel mercato abbastanza a lungo da sfruttare le vere opportunità.
Il trading non è indovinare. È gestire il rischio.
Con questo vi saluto con un abbraccio.
Grazie ciao Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Cosa ho capito dopo 7 anni da formatore nel settore trading→ La libertà finanziaria di cui tutti ti parlano non è reale.
Il trading fatto in modo professionale è un lavoro stressante, proprio come quello da cui il 90% delle persone che si avvicina a questa attività vuole scappare. In molti casi l'idea è quella che sarai libero dal tempo e dal luogo una volta padroneggiata la materia, ma non è proprio così. Ammesso che arriverai a quel punto, dovrai 𝐫𝐢𝐨𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐠𝐞𝐬𝐭𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨𝐫𝐚𝐥𝐞, che sarà totalmente diversa da quella a cui ti ha abituato il tuo lavoro.
→ Chi vuole fare trading, nella maggioranza dei casi, ahimè o non ha risparmi, o 𝐧𝐨𝐧 𝐡𝐚 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐬𝐮𝐟𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞 per poterselo permettere. 
→ La maggior parte delle persone che ho visto riuscire nel diventare costantemente profittevoli lo hanno trattato come una delle loro fonti di reddito, e 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐥’𝐮𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐟𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐞𝐝𝐝𝐢𝐭𝐨.
→ La 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐞𝐦𝐨𝐭𝐢𝐯𝐚 di cui si ha bisogno per riuscire è una dote che solo in pochi hanno voglia e tempo di sviluppare. Il trading discerne una conoscenza di se stessi, dei propri impulsi e dei comportamenti che ne derivano, molto profonda. 
🔄 La svolta è capire che il trading funziona solo se è parte di un progetto più grande: 𝐮𝐧𝐚 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐢𝐟𝐢𝐜𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚 360 𝐠𝐫𝐚𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐢𝐭𝐚 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐚. 
Proprio questo è uno dei motivi che mi hanno spinto a fare un passo avanti e diventare il 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐮𝐥𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐚𝐥𝐞, perché quello che conta, prima di cimentarti in qualsiasi scelta, è avere tutti i tasselli della tua vita finanziaria a posto.






















