WisdomTree - Tactical Daily Update - 10.01.2025Borse incerte, grafici a “dente di sega” sia in Usa che in Europa.
Big dell’auto europei tengono su volume 2024, ma temono il 2025.
Tornano leggermente a salire i rendimenti dei Govies europei.
BCE verso nuovi tagli dei tassi: più incerto lo scenario della FED.
La giornata di ieri ha visto una performance positiva per la Borsa di Milano, con l'indice Ftse Mib in crescita del +0,6%, ai massimi da maggio 2024.
Le principali piazze europee, ad eccezione di Francoforte che ha chiuso sulla parità, hanno registrato chiusure positive, con Wall Street che è rimasta chiusa per i funerali dell'ex presidente Jimmy Carter. A Milano, l'indice FTSE MIB ha guadagnato il 3,3% da inizio anno, posizionandosi al primo posto in Europa, mentre l'indice Stoxx 600 è salito dell'1,6%.
Gli investitori hanno mantenuto un'alta attenzione sulla crescita economica della Cina, soprattutto dopo le minacce di Donald Trump di introdurre nuovi dazi in caso di una guerra commerciale. Nel mercato delle materie prime, il prezzo del gas ha registrato una diminuzione, scendendo a circa 45 euro al megawattora, grazie all'incremento dei flussi di gas naturale liquefatto (GNL) e a un abbassamento delle temperature.
Auto Europea: Volkswagen ha visto una diminuzione delle consegne di auto nel 2024, scendendo a 4,8 milioni di veicoli (-1,4% rispetto al 2023). Le vendite sono calate soprattutto in Cina, primo mercato del gruppo, dove le consegne sono diminuite dell'8,3% (2.198.900 unità), con un calo anche in Europa (-1,7% a 1.254.500 unità). Tuttavia, il Nord America (+18,4% a 592.300) e il Sud America (+21,1% a 479.400) hanno registrato un buon andamento.
Mercedes-Benz ha chiuso il 2024 con vendite in calo del 4%, scendendo a 2,38 milioni di veicoli. Nonostante un aumento del 5% nel quarto trimestre, la domanda di modelli ad alta gamma in Cina è diminuita del 7%, contribuendo alla flessione annuale, assieme al calo delle vendite di veicoli elettrici. La diminuzione delle vendite di van è stata influenzata dalla dismissione del modello Metris negli Stati Uniti e dal cambiamento dei furgoni medi in Europa e Cina.
Per quanto riguarda il debito pubblico Italiano, il Ministero delle Finanze ha collocato con successo due nuovi Btp: uno a 10 anni con cedola del 3,65% e scadenza 01.08.2035 2035, e uno Btp Green a 20 anni con cedola del 4,10% e scadenza 30.01.2046. Entrambi i titoli hanno visto un forte interesse da parte degli investitori esteri, con una quota rispettivamente del 76,7% e 80,2%.
Oggi, 10 gennaio, le borse europee hanno avuto un inizio cauto, in attesa dei dati sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbero influenzare le decisioni sui tassi della Federal Reserve.
In Asia, le borse hanno chiuso in calo: Tokyo ha perso l'1,05%, Shanghai l'1,33%, Shenzhen il 2,22%, Seul lo 0,24%, mentre Hong Kong stava scambiando sotto la parità. In Cina, la Banca Centrale ha annunciato la sospensione degli acquisti di titoli di Stato, una mossa volta a ridurre l'incertezza sul rallentamento economico.
Le vendite al dettaglio in Italia hanno mostrato una flessione a novembre 2024, sia in valore (-0,4%) che in volume (-0,6%), rispetto a ottobre. Tuttavia, su base tendenziale, le vendite sono aumentate dell'1,1% in valore, ma sono scese dello 0,2% in volume
In Italia, l'indice Rtt, che misura la crescita economica Italiana in tempo reale, ha registrato una significativa flessione del 3,4% a novembre 2024, con il calo più marcato nei settori dei servizi e dell'industria. Tuttavia, si prevede una ripresa nel quarto trimestre, con una crescita acquisita del 2,1%, dopo la contrazione del 1,3% nel trimestre precedente.
Le Borse europee hanno aperto l'ultima seduta della settimana in modo debole, in attesa del report sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbe consolidare le aspettative di minori tagli ai tassi da parte della Federal Reserve. Lo spread tra Btp e Bund è aumentato a 115,2 punti base, con il rendimento del Btp al 3,72% e quello del Bund al 2,57%.
L'euro ha continuato a scendere sotto quota 1,03 dollari, a causa delle previsioni di possibili dazi sotto l'amministrazione Trump, con il dollaro che ha rafforzato ulteriormente la sua posizione.
L'indice MSCI Asia Pacific ha registrato il terzo giorno consecutivo di ribassi, mentre le famiglie giapponesi hanno ridotto i consumi per il quarto mese consecutivo a dicembre, a causa dell'inflazione che ha eroso il loro potere d’acquisto. In Cina, il CSI 300 ha perso lo 0,9%, raggiungendo i minimi da fine settembre, e Hong Kong ha perso lo 0,8%.
Il Brent ha completato la terza settimana consecutiva di rialzi, spinto da una ripresa degli investimenti, mentre l'indice Bloomberg delle commodity ha registrato un aumento settimanale del 2,5%, con un buon andamento di oro (+1,3%), argento (+2%) e rame (+3%). Il gas naturale negli Stati Uniti ha visto un'impennata del 14%, grazie a condizioni meteo favorevoli e a un aumento dei flussi di GNL.
Il prezzo dell'oro ha continuato a salire, con un rialzo del 1,3% questa settimana. Il Bitcoin segna un rimbalzo del 2%, tornando sui livelli iniziali dell'anno, ma soffre la concorrenza dei titoli di stato americani che stanno attirando gli investitori internazionali.
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
Comunicazioni emesse in giurisdizioni non appartenenti al SEE: Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree UK Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority del Regno Unito.
Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Idee della comunità
RECAP FOREX 2024Il Rally del Dollaro nel 2024 e la Debolezza dello Yen: Cosa è successo sui Mercati Forex
Il 2024 è stato un anno particolarmente movimentato per i mercati valutari, con il dollaro statunitense che ha dominato come la valuta più performante (+7.59%) e lo yen giapponese che si è posizionato come la valuta più debole (-12.85%).
Il Dollaro Statunitense:
Uno dei principali fattori che ha sostenuto il dollaro nel 2024 è stata la politica monetaria restrittiva della Federal Reserve.
Nonostante le aspettative di un rallentamento dei rialzi dei tassi d'interesse, la Fed ha mantenuto un atteggiamento aggressivo per combattere l'inflazione.
I tassi d'interesse negli Stati Uniti hanno continuato a essere tra i più alti tra le economie sviluppate, attirando flussi di capitali verso il dollaro.
Gli investitori globali, in cerca di rendimenti più alti, hanno preferito detenere dollari per beneficiare dei differenziali dei tassi d'interesse.
Questo fenomeno, noto come carry trade, ha ulteriormente rafforzato la valuta statunitense.
Nel grafico precedente è evidenziato il movimento dei rendimenti decennali USA, ai massimi dal 2007.
Mentre altre economie avanzate hanno mostrato segni di rallentamento, l'economia statunitense ha continuato a crescere a un ritmo solido.
I dati sull'occupazione, i consumi e la produzione industriale hanno superato le aspettative per gran parte del 2024, contribuendo a rafforzare la fiducia degli investitori nel dollaro.
Inoltre, le tensioni geopolitiche e la volatilità nei mercati emergenti hanno spinto gli investitori a cercare rifugio in asset denominati in dollari, considerati un porto sicuro in tempi di incertezza.
Euro e Sterlina:
La forza del dollaro è stata amplificata dalla debolezza delle altre principali valute, in particolare, l'euro (-6.82%) e la sterlina (-1.39%).
Nel 2024, l'euro ha mostrato una debolezza anche contro la sterlina britannica, con il tasso di cambio EUR/GBP in calo del 4,63% nel corso dell'anno.
Questo indebolimento è attribuibile a una crescita economica più lenta nell'Eurozona, con un PIL previsto in aumento dello 0,7% nel 2024 e dell'1,3% nel 2025.
Inoltre, l'inflazione nell'area dell'euro è scesa dal 5,4% nel 2023 al 2,5% nel 2024, avvicinandosi all'obiettivo del 2% della BCE.
Al contrario, l'economia del Regno Unito ha mostrato segnali di ripresa, con una crescita dello 0,7% nel primo trimestre e dello 0,6% nel secondo trimestre del 2024, superando le previsioni della Banca d'Inghilterra.
Questa divergenza economica ha rafforzato la sterlina, che ha guadagnato circa il 4,5% sull'euro nel 2024, raggiungendo livelli di cambio vicini a quelli precedenti al referendum sulla Brexit del 2016.
Inoltre, la Banca d'Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse stabili al 4,75%, mentre la BCE ha adottato politiche più accomodanti, contribuendo ulteriormente al rafforzamento della sterlina rispetto all'euro.
AUD, CAD E NZD
Le valute legate alle materie prime, come il dollaro canadese (-7.53%), il dollaro australiano (-7.86%) e il dollaro neozelandese (-9.68%), sono state penalizzate dal calo dei prezzi delle materie prime e dal rallentamento della domanda globale, in particolare dalla Cina.
La Cina, essendo uno dei maggiori consumatori mondiali di materie prime, ha un ruolo cruciale nel determinare i prezzi globali.
Il rallentamento della sua economia ha contribuito alla diminuzione della domanda di materie prime, esercitando ulteriore pressione al ribasso sui prezzi e, di conseguenza, sulle valute dei paesi esportatori.
Buon trading a tutti
WisdomTree - Tactical Daily Update - 09.01.2025Borse laterali, aumentano i timori sulle prime mosse di Trump.
Il Ceo di Nvidia prevede boom di AI, ma affossa azioni del quantum computing.
Cina: l’inflazione scomparsa propaga scetticismo sulla ripresa.
BCE verso nuovi tagli dei tassi: più incerto lo scenario della FED.
Le Borse europee ieri, 8 gennaio, hanno chiuso in negativo una giornata segnata da molta volatilità, con gli investitori preoccupati per le prospettive economiche 2025, influenzate sia dalle decisioni delle Banche centrali che dalle politiche commerciali dell'amministrazione Trump.
Un'informazione diffusa dalla CNN ha fatto tremare i mercati: il Presidente eletto Usa starebbe valutando la dichiarazione di un'emergenza economica nazionale, che potrebbe giustificare l'imposizione di dazi universali sia su alleati che su rivali. Questa notizia ha influenzato negativamente l'azionario europeo, che aveva provato un rialzo durante la mattinata.
Nonostante il contesto disturbato, Milano è riuscita a chiudere in progresso, +0,5%. Al contrario, Parigi e Amsterdam sono scese -0,5%, mentre Francoforte ha registrato -0,1% e Londra +0,1%.
Wall Street ha iniziato la seduta in negativo, ma ha recuperato e ha chiuso contrastata. Il Dow Jones +0,25%, S&P500 +0,16%, Nasdaq -0,06%. Nel frattempo, i rendimenti dei Treasury americani sono aumentati, raggiungendo i livelli più alti dal 2008, spingendo il Dollaro a rafforzarsi.
L’andamento dei tassi d’interesse rimane un tema caldo: la Banca Centrale Europea (BCE) potrebbe decidere di adottare misure più incisive per sostenere l’economia della zona euro, dato che i dati economici, come gli ordini tedeschi nel settore manifatturiero, sono deludenti (-5,4% mese su mese a novembre).
Tuttavia, sul fronte tedesco ci sono anche segnali positivi, come la crescita della produzione industriale (+1,5%) e il buon andamento delle esportazioni.
Negli Stati Uniti, la Federal Reserve potrebbe adottare un approccio più cauto nella politica monetaria, dato che i dati macroeconomici mostrano un’economia solida, ma anche un’inflazione elevata. Le minute dell’ultima riunione della Fed (17-18 dicembre) indicano una volontà di rallentare i tagli dei tassi.
Al momento, le probabilità di mantenere i tassi invariati al 4,25%-4,50% fino a giugno 2025 sono del 33,3%. Anche se la Fed non si aspetta che i dazi abbiano un grande impatto sull’inflazione, riconosce che i conflitti geopolitici e i dazi potrebbero aumentare la pressione sui prezzi.
I mercati sono inoltre in attesa dei dati sul mercato del lavoro, con il numero di sussidi disoccupazione sceso ai minimi da un anno, ma quelli sui posti di lavoro nel settore privato (ADP) inferiori alle attese (122.000 posti contro le stime).
Il settore tecnologico è stato sotto pressione, dopo che il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha dichiarato che la diffusione dei computer quantistici di un certo tipo richiederà tra i 15 e i 30 anni, con Nvidia che avrà un ruolo cruciale nello sviluppo di questa tecnologia. Il titolo Nvidia ha visto un rialzo, ma i titoli delle aziende nel settore quantistico sono crollate: Rigetti Computing (-50%), IonQ (-25%) e D-Wave Quantum (-31%).
Il Dollaro prosegue il rialzo, spinto dall’aumento dei rendimenti dei Treasury Usa e dalle previsioni sui dazi di Trump. Ciò ha causato una discesa dell’Euro sotto 1,03, toccando il minimo a 1,0273, e anche la Sterlina britannica si è indebolita. Lo Yen giapponese ha raggiunto il minimo di 6 mesi, avvicinandosi a 160 per Dollaro.
Il prezzo del petrolio mostra notevoli fluttuazioni: il WTI (greggio di riferimento Usa) ha superato 75 Dollari/barile, ma è stato poi oggetto di vendite. A supporto dei prezzi ci sono stati i dati sulle scorte di petrolio negli Stati Uniti, scese di 959.000 barili, ma le scorte di benzina e distillati sono aumentate. Il gas naturale in Europa ha continuato a scendere, arrivando intorno ai 45 Euro/MWh.
Restando nel mondo delle commodities, il rame ha visto un piccolo rialzo, con il prezzo superiore ai 9.000 dollari/tonnellata. La produzione di rame della cilena Codelco è aumentata leggermente, raggiungendo 1,328 milioni di tonnellate nel 2024, superando le stime di 1,325.
L’oro torna a guadagnare terreno, superando 2.660 Dollari/oncia, per le preoccupazioni legate ai dazi e alle politiche economiche di Trump, che hanno alimentato gli acquisti di beni rifugio. Il prezzo del Bitcoin è sceso a 94.500 dollari, dopo aver raggiunto il picco di 102.000 all'inizio del 2025.
Il mercato obbligazionario resta teso con il rendimento del Treasury decennale sceso a 4,66%, dopo aver toccato il 4,70%. Sull’obbligazionario europeo, lo spread tra il BTP decennale italiano e il Bund tedesco è salito leggermente, a 115 punti, col rendimento del BTP decennale a 3,68%, da 3,63%, mentre quello del Bund decennale è saliti al 2,54%
Oggi, 9 gennaio, le Borse europee sono partite in lieve calo, mentre le Borse Usa saranno chiusi per la commemorazione l’ex presidente Jimmy Carter.
Il timore di un possibile aumento dell’inflazione nel 2025, alimentato dalle politiche di Trump, specie sui minacciati dazi, continuano a influenzare i mercati. Le piazze asiatiche, in particolare Tokyo, Nikkei -0,94%, registrano flessioni. Le Borse cinesi sono rimaste pressoché stabili, mentre quelle di Corea del Sud, Giappone, India, Australia e Taiwan sono scese.
L’inflazione cinese è rimasta bassa (0,1% a dicembre), nonostante le misure di stimolo adottate da Pechino.
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Trump insisteDonald Trump non molla la presa e rincara la dose sui temi più scottanti della sua campagna elettorale, ovvero i dazi doganali e l’annessione di Canada, Panama e Groenlandia. Sorprende il silenzio di coloro che sono stati tirati in ballo dal neo eletto Presidente, e soprattutto, vogliamo sperare che quanto affermato su eventuali campagne militari ed economiche per annettersi questi paesi sia solo una boutade di inizio anno e niente più.
Intanto però i mercati lo stanno prendendo tremendamente sul serio, considerato che dopo aver rilasciato tali dichiarazioni, il dollaro è partito a razzo schiacciando le valute concorrenti, senza soluzione di continuità. L’EurUsd è sceso a 1.0274 di minimo e ancor più dell’Euro è crollata la sterlina, scesa fino a 1.2320 dall’1.2500 di inizio sessione. EurGbp in recupero di 60 pips a 0.8350 mentre il UsdJpy invece è rimasto in area 158.40, salendo di soli 50 punti, ma la ragione è legata al fatto che era già salito nei giorni scorsi. UsdCad che invece fatica a tornare sopra 1.4400 mentre le oceaniche restano in prossimità dei supporti chiave.
Poi in serata, il mercato ha corretto, specie dopo le dichiarazioni di Waller della Fed che ha cercato di indorare la pillola, affermando di non credere che i dazi verranno applicati in modo draconiano. In ogni caso, non è finita e da qui al giorno dell’insediamento, previsto per il 20 gennaio, ne vedremo ancora delle belle. E anche dopo.
FED, LE MINUTE
Ieri sera sono state pubblicate le minute della banca centrale USA, relative all’ultima decisione sui tassi. Nel documento si legge che rimangono elevati rischi al rialzo per le prospettive di inflazione, per di più passibili di ulteriori aumenti in ragione sia dei dazi doganali, sia delle future politiche di immigrazione, che potrebbero far salire i salari. Il processo che vede un rallentamento strutturale dell’indice dei prezzi verso il 2% potrebbe pertanto aver bisogno di maggiore tempo.
Tra i funzionari, pertanto, prevale la cautela e un approccio più conservativo verso le decisioni di politica monetaria nei prossimi trimestri. Dalle minute si evince infine che, nel 2025, vi saranno solo due tagli dei tassi, per un totale di 50 punti base.
EQUITY INDECISA
Wall Street fatica a trovare una direzione ben precisa, continuando ad oscillare intorno allo zero. Gli investitori restano in attesa che si chiariscano le posizioni della Fed e della nuova amministrazione, oltre ovviamente alla variabile dati economici, sempre cruciale quando si cerca di comprendere la direzione che prenderà il mercato.
La CNN ha riferito che il presidente eletto Donald Trump sta valutando di dichiarare un'emergenza economica nazionale per giustificare l’imposizione dei dazi, sia sugli alleati sia agli altri paesi. Nel frattempo, il governatore della Federal Reserve Christopher Waller ha espresso fiducia che l'inflazione proseguirà nel suo lento trend di discesa, e a raffreddarsi verso l'obiettivo del 2%, sostenendo ulteriori tagli dei tassi di interesse quest'anno. Sul fronte economico, il rapporto ADP ha rivelato che l'occupazione nel settore privato a dicembre ha raggiunto il livello più basso degli ultimi quattro mesi.
EUROZONA, PPI IN RIPRESA
I prezzi alla produzione nell'Eurozona sono balzati dell'1,6% su base mensile a novembre 2024, dopo un aumento dello 0,4% a ottobre, al di sopra delle aspettative di mercato dell'1,5%. È stato il maggiore aumento dei prezzi alla produzione dal settembre 2022 a causa dell'impennata dei costi energetici. Nel frattempo, i costi sono diminuiti per i beni intermedi e i beni di consumo durevoli.
Tra le maggiori economie del blocco, i prezzi alla produzione sono aumentati del 3,2% in Francia, del 2,7% in Spagna, dell'1,8% in Italia e dello 0,6% in Germania. Su base annua, i prezzi alla produzione nell'Eurozona sono diminuiti dell'1,2%, dopo un calo del 3,3%.
JOBLESS CLAIMS
Le richieste iniziali di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 10.000 dalla settimana precedente a 201.000 nella settimana conclusasi il 4 gennaio, il più basso in undici mesi e in contrasto con l'aumento previsto a 218.000. Nella settimana precedente, le richieste di disoccupazione in sospeso sono aumentate di 23.000 a 1.867.000, al di sotto delle aspettative di 1.870.000.
ADP IN CALO
Le aziende private negli Stati Uniti hanno aggiunto 122.000 lavoratori ai loro libri paga a dicembre 2024, il minimo degli ultimi quattro mesi, rispetto ai 146.000 di novembre e al di sotto delle previsioni di 140.000. "Il mercato del lavoro ha rallentato, con un rallentamento sia nelle assunzioni che negli aumenti salariali. L'assistenza sanitaria si è distinta nella seconda metà dell'anno, creando più posti di lavoro di qualsiasi altro settore", ha affermato Nela Richardson, economista capo di ADP.
Il settore dei servizi ha aggiunto 112.000 posti di lavoro, mentre il settore della produzione di beni ha aggiunto 10.000 posti di lavoro. Infine, il settore manifatturiero ha perso posti di lavoro per il terzo mese consecutivo (-11.000).
GERMANIA, ORDINI INDUSTRIALI
Gli ordini industriali in Germania sono diminuiti del 5,4% mese su mese a novembre 2024, inferiori al calo dell'1,5% di ottobre, mancando le stime di mercato che erano per un dato invariato. È stato il calo più netto da agosto, trascinato da un crollo del 58,4% negli ordini di aeromobili, navi e treni. Inoltre, la domanda si è indebolita per i prodotti farmaceutici (-7,2%) e i metalli di base (-1,2%).
In particolare, gli ordini esteri sono crollati del 10,8%, riflettendo una domanda inferiore dalla zona euro (-3,8%) e al di fuori della zona euro (-14,8%). Nel frattempo, gli ordini nazionali sono aumentati del 3,8%. Escludendo i grandi ordini, gli ordini in entrata sono aumentati dello 0,2% rispetto a ottobre. Nel confronto trimestrale, nel periodo settembre-novembre i nuovi ordini sono aumentati dell'1,7% rispetto ai tre mesi precedenti.
CINA, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale della Cina è sceso allo 0,1% a dicembre 2024 dallo 0,2% del mese precedente, in linea con le stime di mercato e segnando il valore più basso da marzo. La deflazione, in base ai dati attuali, non sembra più una chimera, nonostante le misure di stimolo governative e la posizione di politica monetaria di supporto della banca centrale.
I prezzi al consumo di base, cioè il dato core, esclusi cibo ed energia, sono aumentati dello 0,4% anno su anno, il massimo in 5 mesi, dopo un guadagno dello 0,3% a novembre. Su base mensile, l'indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato, in linea con il consenso. UsdCnh sempre in area 7.34 vicino ai massimi storici.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Dati buoni, giù le borseI dati macro americani, anche ieri, hanno ancora evidenziato resilienza e forza, ma ciò non ha, ovviamente, potuto sostenere i mercati azionari, che temono che la Fed mantenga i tassi stabili ai livelli attuali invece di ridurre il costo del denaro.
È aumentata quindi leggermente l’avversione al rischio, in ragione del fatto che non c’è, allo stato attuale delle cose, necessità di tagliare i tassi di interesse, che presumibilmente rimarranno fermi, almeno nel breve termine. I listini USA, di conseguenza, sono scesi, ponendo fine a un rally di due giorni.
Intanto, sul fronte dati, dicembre ha visto una crescita più forte nel settore dei servizi statunitense, con un'attività commerciale in crescita, il che ha spinto i prezzi ai livelli più alti dall'inizio del 2023, costringendo di conseguenza i funzionari della Fed a mantenere un atteggiamento da falchi. Inoltre, le offerte di lavoro sono aumentate di 259.000 a 8,098 milioni a novembre, il massimo in sei mesi e al di sopra delle previsioni di 7,7 milioni.
Per quanto riguarda i singoli titoli, Nvidia è scesa di oltre il 2% nonostante la presentazione di nuovi chip, mentre Tesla è scesa del 2,5% a seguito di un declassamento da parte di Bank of America.
VALUTE
Nel frattempo, si devono registrare le dichiarazioni di Trump che ha affermato che i tassi sono troppo alti, mentre Barkin della Fed ha ricordato che se la pressione dell’inflazione aumenta, la Fed dovrà alzare il costo del denaro.
Una avvisaglia del fatto che i rapporti tra Governo USA e Banca Centrale potrebbero essere non proprio idilliaci. Sui cambi, l’EUR/USD era partito bene con un ritorno sopra quota 1.0400 ma per ora la resistenza a 1.0450 ha egregiamente tenuto e dopo i dati ha ripiegato a 1.0350, livello attuale.
È così è sceso il Cable mentre tutti gli altri dollari hanno ripreso a correre. USD/CAD, AUD/USD a 0.6230 e NZD/USD a 0.5640, in fragile equilibrio. Gli operatori stanno aspettando un trigger, che presumibilmente saranno poi le parole dei funzionari delle banche centrali in relazione alla politica monetaria, insieme alle decisioni che a breve la nuova amministrazione USA prenderà in molte materie, in primis quella dei dazi.
JOLTS OPENINGS
Il numero di posti vacanti relativo alle offerte di lavoro nelle aree commerciali, industriali e uffici degli Stati Uniti è aumentato di 259.000 a 8,098 milioni a novembre 2024, dai 7,839 milioni rivisto al rialzo a ottobre e al di sopra delle aspettative di mercato di 7,70 milioni.
I settori che hanno sovraperformato sono quelli dei servizi professionali, aziendali, finanza e assicurazioni, mentre sono diminuiti in quello dell’informazione.
EUROPA, RISALE L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale nell'area dell'euro ha accelerato per il terzo mese consecutivo al 2,4% a dicembre 2024, il livello più alto da luglio, rispetto al 2,2% di novembre e in linea con le aspettative.
Questo aumento di fine anno era ampiamente previsto, poiché i bruschi cali dei prezzi dell'energia dell'anno scorso non sono più considerati nei tassi annuali. I prezzi dell'energia sono aumentati per la prima volta da luglio e l'inflazione è salita soprattutto nel comparto dei servizi.
D'altro canto, l'inflazione si è stabilizzata per alimentari, alcol e tabacco mentre è scesa nel settore dei beni industriali. Considerando le maggiori economie del blocco, l'inflazione è aumentata in Germania (2,8% contro 2,4%), Francia (1,8% contro 1,7%) e Spagna (2,8% contro 2,4%) mentre ha rallentato in Italia (1,4% contro 1,5%).
Nel frattempo, l'inflazione di core, che esclude i prezzi di energia, cibo, alcol e tabacco, si è stabilizzata al 2,7%. La BCE prevede che l'inflazione tornerà all'obiettivo del 2% entro la fine dell'anno.
ISM PMI USA
L'ISM Services PMI è salito a 54,1 a dicembre 2024 da 52,1 a novembre, al di sopra delle aspettative di mercato di 53,3. Si tratta di una espansione che dura ormai almeno da 10 mesi.
Il Business Activity Index ha registrato il 58,2 percento a dicembre, 4,5 punti percentuali in più rispetto al 53,7 percento registrato a novembre, indicando un sesto mese consecutivo di espansione.
Il New Orders Index è cresciuto anch’esso a 54,2 a dicembre, 0,5 punti percentuali in più rispetto alla cifra di novembre del 53,7. L'Employment Index è rimasto in territorio di espansione per la quinta volta in sei mesi; la lettura del 51,4 percento è una diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto al 51,5 percento registrato a novembre.
BILANCIA COMMERCIALE USA
Le importazioni di beni e servizi negli Stati Uniti sono aumentate del 3,4% a 351,6 miliardi di dollari a novembre 2024, il più grande aumento da marzo 2022, poiché le aziende hanno accelerato le spedizioni in vista di un potenziale sciopero dei portuali e dell’introduzione dei dazi da parte della nuova amministrazione.
Le importazioni di beni sono aumentate di 11,6 miliardi di dollari a 280,9 miliardi di dollari, a causa di maggiori acquisti di oro non monetario, petrolio greggio, semiconduttori, aeromobili civili e alimenti.
Nel frattempo, le importazioni di servizi sono aumentate di meno di 0,1 miliardi di dollari a 70,6 miliardi di dollari.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
DOLLARO E TRUMPIl dollaro comanda la sessione dopo l'uscita dei dati nel pomeriggio:
I dati pubblicati dall'Institute for Supply Management riflettono una crescita più rapida del previsto nel settore dei servizi degli Stati Uniti a dicembre, aumentando le preoccupazioni per l'inflazione più vischiosa.
"Si sta assistendo a una ricalibrazione delle aspettative di inflazione e delle aspettative sui tassi della Fed.
Questo ha innescato un piccolo sell-off nei mercati azionari dopo l'entusiasmo iniziale.
Tuttavia, il numero ISM riflette un forte mercato dei consumatori e del lavoro, che collega a un quadro più ampio di forte crescita economica che favorisce la crescita degli utili aziendali."
Il presidente eletto Donald Trump nel pomeriggio ha affermato di non escludere l'uso della forza militare per prendere il controllo del Canale di Panama e della Groenlandia, sottolineando che il controllo degli Stati Uniti su entrambi è vitale per la sicurezza nazionale americana.
Trump ha inoltre ventilato l'idea di far entrare il Canada negli Stati Uniti, specificando però che non userà la forza militare per farlo, ma farà affidamento sulla «forza economica».
Buon trading a tutti
NASDAQ +1% e NVIDIA fa un nuovo record.NASDAQ +1% e NVIDIA fa un nuovo record.
A Wall Street si dice:
"L'ottimismo è importante nell'investimento, ma deve essere bilanciato da una sana dose di realismo." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Il leader dell'intelligenza artificiale e superstar del mercato, NVIDIA (NVDA), continua a dimostrare la sua forza, chiudendo ieri a un nuovo record. Questo risultato ha contribuito al rialzo del NASDAQ, che ha guadagnato oltre l'1% per la seconda sessione consecutiva.
Il forte rimbalzo di NVIDIA ha spinto il NASDAQ verso l'alto. Questo slancio è probabilmente legato all'attesa per il discorso principale che Jensen Huang, CEO e fondatore di NVIDIA, terrà al CES 2025 stasera alle 18:30 PT.
Il discorso dovrebbe delineare il piano strategico di NVIDIA per il 2025, suscitando entusiasmo tra gli investitori. Huang parlerà di come le tecnologie dell'azienda stanno guidando i progressi nei settori dell'intelligenza artificiale, del gaming, dei mondi virtuali e dei veicoli autonomi.
Il NASDAQ ha iniziato la settimana con un incremento dell'1,24% (circa 243 punti), chiudendo a 19.864,90, dopo un aumento dell'1,77% nella sessione precedente. Anche l'S&P ha registrato un progresso, salendo dello 0,55% a 5.975,38. Questi indici hanno così inanellato due sedute consecutive di guadagni, interrompendo una serie di cinque giorni consecutivi di perdite venerdì scorso.
Il Dow, nonostante un guadagno di quasi 400 punti in mattinata, ha chiuso la giornata con una lieve flessione dello 0,06% (circa 25 punti), a 42.706,56.
Altre notizie di rilievo
• fuboTV (FUBO) è balzato di oltre il 250% dopo che Disney (DIS) ha annunciato l'intenzione di combinare Hulu + Live TV con lo streaming di sport e programmi TV.
• Le dimissioni del primo ministro canadese, Justin Trudeau, da capo del Partito Liberale hanno alimentato speranze che il presidente entrante, Donald Trump, possa adottare un approccio più moderato sui possibili dazi verso il Canada.
I dati macroeconomici della settimana
Sebbene il discorso di NVIDIA al CES rappresenti un momento di grande interesse, gli investitori concentreranno l'attenzione anche sui numerosi dati relativi al mercato del lavoro attesi nei prossimi giorni.
• Oggi: Verranno pubblicate le offerte di lavoro.
• Mercoledì: Sarà diffuso il rapporto sull'occupazione ADP.
• Venerdì: Verrà pubblicato il rapporto sulle buste paga non agricole, il principale evento della settimana.
Un aumento significativo dell'occupazione potrebbe indicare che la Fed dispone di margini per sospendere temporaneamente i tagli dei tassi. Al contrario, un dato debole potrebbe far emergere preoccupazioni sulla forza dell'economia, mettendo in discussione la necessità di un'interruzione dei tagli.
La Fed punta a guidare l'economia verso un atterraggio morbido, un obiettivo finora perseguito con successo. Tuttavia, eventuali problemi legati al doppio mandato della Fed potrebbero complicare questo compito.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Simply Good Foods (SMPL)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
FACCIAMO PULIZIA NELLA WATCH LIST PER IL 2025Buongiorno e buon anno a tutti i traders, in questo video vediamo una nuova watch list più ridotta, senza eliminare la precedente, che sarà sempre supervisionata, ma l'ho fatta per avere dei video più veloci e magari entrare in merito sui setup spiegando meglio i vari livelli di prezzo. Da oggi ho in portafoglio solo PLTR, ma ci sono altri come MSFT e SMCI che si trovano in aree interessanti per un possibile setup. Mentre AAPL l'ho chiusa lunedì 30 dicembre subito alla apertura del mercato, era l'ultimo target, ora vediamo se arriva in area 236$ così da attivare ancora un'altro setup. Sicuramente ora dopo le vacanze invernali, devo rientrare in sintonia con il mercato, che oltre alle varie analisi tecniche di livelli tecnici, serve anche un po di esperienza per capire movimenti con rischio/rendimento a nostro favore. Farò un video su come opero dalla scelta dei titoli e i vari setup che applico in base ai livelli di prezzo, come richiesto da uno di voi.
Vi auguro un buon weekend, grazie ciao Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Grafico a 4H e indicazioni per Lunedì 6 Gennaio 2025 Xauusd1. Struttura del Grafico e Trend Attuale
Prezzo attuale: 2.639,32 USD
Trend principale: Moderatamente rialzista, ma in fase di consolidamento.
Movimento recente: Dopo un rimbalzo dal supporto intorno a 2.610 USD, il prezzo è salito fino all'area di 2.665 USD per poi ritracciare.
EMA (Media Mobile Esponenziale): La media mobile esponenziale (blu) segue il prezzo con una pendenza crescente, indicando un trend rialzista, anche se sta iniziando a incurvarsi, segno di possibile indebolimento.
2. Livelli Chiave di Supporto e Resistenza
Resistenze Importanti:
2.650 USD: Resistenza psicologica e tecnica testata di recente.
2.660 USD: Resistenza statica visibile, in prossimità del ritracciamento di Fibonacci del 50%.
2.700 USD: Resistenza più forte, testata precedentemente e mai superata.
2.726 USD: Massimo storico di riferimento a lungo termine.
Supporti Importanti:
2.630 USD: Primo livello chiave testato più volte.
2.621 USD: Supporto critico, che se rotto potrebbe innescare un ribasso più ampio.
2.610 USD: Supporto testato in precedenza e coincidente con un punto di rimbalzo tecnico.
2.580 USD: Supporto di emergenza in caso di break ribassista esteso.
3. Linee di Tendenza e Pattern Tecnici
Trendline rialzista (blu): Attualmente il prezzo si trova ancora sopra la trendline di medio periodo, che ha agito come supporto dinamico.
Trendline ribassista (rossa): Un'importante linea di resistenza ribassista in fase di test, che ha respinto il prezzo recentemente.
Pattern Identificato:
Compressione triangolare: Il prezzo sembra essere compresso tra una resistenza ribassista e un supporto dinamico, tipico di una fase di consolidamento.
Breakout Imminente: La convergenza delle linee suggerisce un possibile breakout nelle prossime sessioni.
4. Volume e Momentum
Volumi: In calo rispetto ai precedenti movimenti rialzisti, segno di indecisione o distribuzione.
Momentum: RSI (non visibile nel grafico, ma deducibile) sembra neutrale, in quanto il prezzo oscilla senza chiari segni di ipercomprato o ipervenduto.
5. Scenario Previsionale per Lunedì (Breve Termine)
Scenario Rialzista (più probabile se il supporto tiene):
Se il supporto a 2.630 USD tiene e il prezzo supera 2.650 USD con volumi crescenti, il primo target rialzista sarà 2.665 USD.
Successivamente, una chiusura sopra 2.665 USD potrebbe innescare un nuovo test verso 2.700 USD e infine 2.726 USD (massimo storico).
Conferma: Breakout sopra 2.650 USD con volumi forti.
Scenario Ribassista (se il supporto fallisce):
Se il prezzo rompe 2.630 USD, il primo target ribassista sarà 2.621 USD.
Una rottura sotto 2.621 USD potrebbe portare a un test dei livelli inferiori a 2.610 USD e successivamente 2.580 USD.
Conferma: Chiusura sotto 2.621 USD con volumi elevati.
6. Conclusione e Bias Generale:
Bias: Neutrale/Rialzista con segni di indebolimento.
Livelli chiave:
Supporti: 2.630 → 2.621 → 2.610 USD
Resistenze: 2.650 → 2.665 → 2.700 USD
👉 Strategia Consigliata: Monitorare attentamente la reazione ai livelli di 2.630 USD e 2.650 USD per confermare la direzione del prossimo breakout.
Non cambia lo scenario sui mercatiL’anno nuovo è cominciato con il medesimo refrain delle ultime sedute del 2024: borse in leggera correzione ribassista e dollaro sugli scudi, a schiacciare tutte le valute concorrenti. Di fronte a dati USA ancora resilienti, come i numeri sulla disoccupazione pubblicati ieri, e con prospettive di imposizione di dazi doganali da parte di Donald Trump (che, come spesso ribadito, forzeranno i concorrenti a svalutare la propria divisa per limitarne i danni), non sembrano esserci motivi per vendere valuta americana. Questa beneficia, peraltro, di una divaricazione ulteriore tra i Fed Funds e i tassi degli altri paesi del primo mondo.
Per vedere il biglietto verde perdere quota, c’è bisogno di un cambiamento nella congiuntura USA, in particolar modo un drastico peggioramento del settore immobiliare e dei dati sul mercato del lavoro, che ancora si dimostra resiliente. Non bisogna dimenticare le questioni geopolitiche, in particolare la risoluzione del conflitto russo-ucraino, che potrebbe permettere al vecchio continente di rifornirsi di energia a prezzi ragionevolmente inferiori a quelli attuali, nonché eventuali tensioni tra Trump e la Fed. Ma per ora, tutto ciò appare assolutamente prematuro.
EQUITY
L’azionario USA, ieri, ha chiuso in leggero ribasso, in una prima sessione di trading del 2025 assai instabile. L'S&P 500 è sceso dello 0,1%, il Nasdaq ha perso lo 0,2%, mentre il Dow Jones è sceso di 110 punti. Dopo un rally iniziale, il mercato ha invertito la rotta a tarda mattinata, appesantito dai principali titoli tecnologici.
Apple è scesa del 3% e Tesla del 6% dopo aver segnalato un calo nelle consegne annuali e la notizia di un'esplosione del Cybertruck a Las Vegas. Nel frattempo, Nvidia è salita dell'1,7%, compensando parzialmente i cali di altre grandi aziende tecnologiche.
Questa flessione segue un forte 2024 per le azioni, dove l'S&P 500 è salito del 23%, ma ha chiuso l'anno con quattro giorni consecutivi di ribasso, segnando la sua prima serie di questo tipo dal 1966. Sul fronte economico, i tassi dei mutui statunitensi sono saliti al 6,97%, il livello più alto da luglio, frenando le domande di acquisto di case. Tuttavia, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono scese al livello più basso da aprile, scendendo a 211K.
VALUTE: IL DOLLAR INDEX SI IMPENNA
L'indice del dollaro è salito a 109,4, il livello più alto da ottobre 2022, spinto dalle aspettative che la crescita degli Stati Uniti supererà quella delle altre economie, mantenendo elevati i tassi di interesse. La Federal Reserve rimane cauta nel tagliare rapidamente i tassi a causa dell'inflazione persistente, dopo che le ultime indicazioni macro sembrano ulteriormente confermare questa ipotesi. Inoltre, si prevede che le politiche del presidente eletto Donald Trump stimoleranno ulteriormente crescita e inflazione.
La forza del dollaro è anche supportata da solidi afflussi di capitali, poiché i mercati azionari statunitensi hanno sovraperformato i mercati globali. I dati recenti che mostrano un calo delle richieste di disoccupazione hanno rafforzato la visione di un mercato del lavoro resiliente, alimentando ulteriormente la forza del dollaro.
Passando ai rapporti di cambio specifici, segnaliamo un EurUsd che, come annunciato da tempo anche in queste pagine, ha violato 1.0330 scendendo a 1.0225 e a questo punto sembra che la parità sia il primo vero obiettivo. Anche il Cable ha rotto 1.2480 e punta a 1.2300 come minimo. Tengono invece meglio AudUsd e NzdUsd, che sono sotto pressione ma non hanno violato i minimi degli ultimi giorni.
EurAud ed EurNzd sono scesi oltre 160 pips in giornata, raggiungendo i primi supporti chiave di breve termine a 1.6490 e 1.8275. UsdJpy è stabile a 157.40, il che significa che questo rialzo del dollaro è piuttosto debolezza di Euro e sterlina, il primo perché la BCE prevede almeno quattro tagli nel 2025, mentre la BoE sta dimostrando di essere lenta nel tagliare, con il rischio che i dati macro, come il PMI manifatturiero uscito ieri, la costringano a tagliare repentinamente nel prossimo futuro.
USA: SUSSIDI DI DISOCCUPAZIONE
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese di 9.000 unità rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 211.000 nell'ultima settimana del 2024, in netto contrasto con l'aumento previsto di 222.000, facendo registrare il livello più basso di richieste da otto mesi a questa parte. Nella settimana precedente, le richieste di disoccupazione in sospeso sono diminuite di 52.000 unità, attestandosi a 1.844.000, al di sotto delle aspettative di 1.890.000.
I risultati sono in linea con l'opinione secondo cui il mercato del lavoro statunitense rimane rigido in termini storici, aggiungendo margine di manovra alla Federal Reserve per lasciare i tassi di interesse a livelli più elevati qualora l'inflazione continuasse a non rallentare al ritmo desiderato.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
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NEWSLETTER#107: PMI e GAS RUSSOIl settore manifatturiero dell’eurozona termina il 2024 in contrazione
L'indagine PMI di dicembre ha segnalato un altro mese di deterioramento delle condizioni del settore manifatturiero in tutta l'Eurozona, estendendo l'attuale sequenza di declino a due anni e mezzo.
L'anno si è chiuso con un'accelerazione della contrazione sia dei nuovi ordini che della produzione, mentre sono state riportate forti riduzioni dell'attività di acquisto e delle scorte di beni.
Anche i livelli di occupazione nelle fabbriche hanno seguito la tendenza al ribasso, anche se è stato riportato un modesto miglioramento della fiducia delle imprese poiché le aspettative di crescita hanno raggiunto un massimo di quattro mesi.
Per quanto riguarda l'andamento dei prezzi, gli ultimi dati hanno rivelato che i costi di fabbrica nell'Eurozona sono rimasti stabili.
Per il quarto mese consecutivo, i prezzi applicati per i prodotti manifatturieri sono diminuiti.
GAS RUSSO
I flussi di gas russo verso l'Europa attraverso l'Ucraina si sono fermati il primo gennaio 2025 con la scadenza del contratto di transito, aumentando il rischio sulla sicurezza energetica del continente.
Per 50 anni l'Ucraina ha costituito un transito fondamentale per le forniture di gas in Europa, anche durante i tre anni trascorsi dall'invasione da parte della Russia.
L'interruzione significa che i Paesi dell'Europa centrale che hanno fatto affidamento sui flussi saranno costretti a procurarsi altrove gas più costoso, mettendo pressione sulle forniture in un momento in cui l’area sta esaurendo le scorte invernali al ritmo più veloce degli ultimi anni.
Buon trading a tutti
BITCOIN, tanti segnali short da monitorare Chart di Capital.Com
Bitcoin continua ad essere rialzista a medio e lungo termine. Tuttavia, dopo l'allungo recente qualche nuvola tecnica si è accumulata nei grafici.
Potrebbe anche starci dopo gli eccessi tecnici che si sono accumulati.
Il desiderio di passare all'incasso per alcuni operatori è forte.
Partiamo dal time frame mensile dove tutto il mondo ha visto dicembre infiocchettare una bella shooting star con tanto di divergenza ribassista osservata sul RSI 14
Per quel che può contare, c'è qualche similitudine con i massimi relativi osservati nel 2022.
Lì avevamo un doppio massimo sostanziale con i due apici rispettivamente rappresentati da un hanging man e una shooting star.
Anche lì con evidente divergenza ribassista sull'oscillatore.
Se dovesse essere confermata la figura di shooting star un po' di calo potremmo vederlo. Quanto non si sa visto il solido up trend e la breve gittata normalmente associata ai pattern di inversione single candle.
In questi casi, se calo pronunciato ci sarà non sarà dipeso dalla shooting star ma da altri fattori più consistenti, il pattern rappresenta casomai il trigger del movimento e nulla più.
Passando al time frame settimanale, anche qui notiamo una figura di inversione, una sostanziale bearish engulfing, con tanto di divergenza sul RSI
Passando poi al time frame giornaliero, anche qui le cose non vanno meglio vista la formazione di un testa e spalle ribassista
Anche qui abbiamo una divergenza con RSI, i volumi della testa inferiori a quelli della spalla sinistra quindi coerenti con i dettami del pattern.
Ad oggi abbiamo assistito anche ad una falsa rottura e, come si vede dal grafico, con i prezzi che continuano ad allontanarsi dal breakout della neckline.
Insomma, abbiamo un cumulo di segnali short di cui è bene tener conto.
Come al solito la differenza di approccio la fa il tipo di investitore/speculatore.
I primi saranno certamente poco interessati alla vicenda, potendo anzi valutare la possibilità di acquisto in occasione di un eventuale pullback verso area 75.000 per esempio.
Tuttavia, se scendiamo a livello di H4 possiamo vedere cosa succede nel microcosmo
Si è interrotta la serie di minimi e massimi decrescenti in occasione della falsa rottura.
Osserviamo già un nuovo massimo relativo più alto di quello precedente che mette in discussione il down trend quanto meno di breve.
Siamo pur sempre in H4 che può aiutarci in giusto a monitorare l'eventuale breakout del più importante testa e spalle sul giornaliero, della bearish engulfing sul settimanale e della shooting star sul mensile.
Si ricominciaIl 2024 si è rivelato un anno eccezionale per i mercati azionari statunitensi, grazie a una combinazione di fattori macroeconomici, tecnologici e politici che hanno alimentato un solido rally. L’S&P 500 ha prodotto un eccellente +24%, grazie in particolar modo al contributo significativo del settore tecnologico e dell'energia.
Il Nasdaq ha realizzato un +30%, trainato soprattutto dal settore dell'intelligenza artificiale e dalla forza delle megacap, mentre il Dow Jones ha chiuso con un +13%, ovvero una performance più moderata, in ragione di un'esposizione minore ai titoli tecnologici.
I mercati azionari europei si sono rivelati misti, con alcuni indici che hanno sovraperformato mentre altri hanno chiuso in rosso su base annua. Lo STOXX 600, ovvero l’indice paneuropeo, ha segnato un calo del 3% su base trimestrale, il peggior risultato degli ultimi due anni. Questo dato riflette evidentemente le crescenti preoccupazioni economiche e l’incertezza sui mercati globali.
Il CAC 40 è sceso del 2,1% nel 2024, risentendo delle difficoltà in settori strategici come quello automobilistico e alimentare. Il DAX, nonostante il clima generale di incertezza e sfiducia dell’economia tedesca, ha sovraperformato con un guadagno annuo del 19%, grazie soprattutto ai settori tecnologico e industriale.
Il FTSE 100 ha chiuso in positivo per il quarto anno consecutivo, registrando una crescita del 5% nell’anno appena concluso. Il risultato è stato favorito dalla stabilità dei titoli blue-chip e dalla resilienza del settore finanziario.
DOLLARO, ANCORA RIALZI?
L'indice del dollaro è salito sopra quota 108 martedì, vicino ai massimi degli ultimi due anni, mentre nel 2024 è salito di oltre il 6,5%, segnando la sua performance annuale migliore dal 2015. Questo rally è stato guidato dalla rielezione del presidente eletto Trump a novembre e dal cambiamento di atteggiamento da parte della Federal Reserve, che da accomodante che era a metà anno, è tornata ad essere restrittiva sul taglio del costo del denaro.
La banca centrale USA, infatti, ha ridotto la sua previsione di taglio dei tassi per il 2025 a 50 punti base a causa dell'inflazione persistente e di un forte mercato del lavoro.
Le aspettative di politiche pro-crescita e inflazionistiche sotto Trump, come tagli fiscali e aumenti tariffari, hanno ulteriormente sostenuto il dollaro. Contro l'euro, la divisa americana sta forzando la mano con il supporto di EUR/USD di 1.0330 vicino alla rottura.
Anche il cable si avvicina al supporto chiave di 1.2480, mentre il CHF rimane stabile a 0.9400 contro l'euro, ma contro il dollaro si indebolisce con possibili obiettivi a 0.9200.
Rimane vicino a 1.4400 l'USD/CAD, incapace di rafforzarsi, mentre l'USD/JPY è tornato sopra quota 157.00. La BoJ per ora è totalmente assente. Infine, le oceaniche si avvicinano ai supporti di medio e lungo termine, che sono anche eccessi importanti visti tempo fa.
PETROLIO, ANCORA TRADING RANGE?
I future sul petrolio greggio WTI sono saliti sopra i 71 dollari al barile martedì, salendo per la terza sessione consecutiva in mezzo a bassa volatilità e scarso interesse, dopo che nuovi dati hanno rivelato che l'attività manifatturiera cinese è cresciuta a dicembre.
La produzione manifatturiera del gigante asiatico è cresciuta per il terzo mese consecutivo, sebbene a un ritmo più lento, suggerendo che nuovi stimoli stanno supportando l'economia del più grande importatore di petrolio greggio al mondo.
Gli operatori restano in attesa dei dati del sondaggio sulle aziende statunitensi per ulteriori approfondimenti sulle prospettive della domanda. Nel frattempo, va ricordato che il petrolio ha perso circa lo 0,5% nel 2024, dopo mesi di trading range in un intervallo di negoziazione ristretto.
Il mercato si sta ora preparando per un anno potenzialmente turbolento, con preoccupazioni per un eccesso di offerta, rischi geopolitici e il potenziale impatto dell'amministrazione Trump in arrivo sulla politica petrolifera, tutti fattori che suggeriscono cautela e prudenza.
CINA, PMI IN CALO
Il Caixin China General Manufacturing PMI è sceso a 50,5 a dicembre 2024 dal massimo di 5 mesi di novembre di 51,5, mancando le stime di mercato di 51,7, ma facendo registrare il terzo mese consecutivo di crescita dell'attività industriale. Sia la produzione che i nuovi ordini sono cresciuti a ritmi più lenti, mentre gli ordini dall’estero sono scesi dopo essere aumentati al ritmo più rapido degli ultimi sette mesi nel mese precedente. Inoltre, l'occupazione è diminuita per il quarto mese.
Sul fronte dei prezzi, quelli di vendita sono diminuiti per la prima volta da settembre. Infine, la fiducia si è indebolita, con il dato che ha raggiunto il minimo degli ultimi tre mesi, a causa delle preoccupazioni sulla crescita e sulle prospettive commerciali, in particolare con la minaccia dei dazi statunitensi. USD/CNH, che dopo aver quasi toccato i massimi storici a 7.3690 il 31 dicembre, a causa della scarsa liquidità presente sui mercati, è sceso di nuovo a 7.3200.
Buona giornata
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Il 2024 si conclude con una leggera debolezza.Il 2024 si conclude con una leggera debolezza.
A Wall Street si dice:
"Non investire mai in qualcosa che non capisci pienamente. La conoscenza è la tua migliore difesa contro il rischio." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
L'ultimo giorno di contrattazione del 2024 è stato piuttosto tranquillo. Le azioni hanno subito pressioni fin dall'apertura, per poi muoversi principalmente in modo laterale per il resto della sessione. Non è sorprendente che i volumi siano diminuiti, dato che molti investitori hanno già spostato la loro attenzione sul nuovo anno, considerando la festività di domani e il cambio di calendario.
Risultati dei principali indici
A fine giornata, i principali indici hanno registrato i seguenti risultati:
- Dow Jones: sostanzialmente invariato.
- Nasdaq: in calo dello -0,8%.
- S&P 500: in ribasso dello -0,4%.
Nonostante il calo generale, alcuni settori hanno mostrato segnali positivi: Energia, Immobiliare e Materiali sono stati i migliori performer della giornata. Al contrario, il settore tecnologico ha affrontato le maggiori pressioni, principalmente a causa di un'ulteriore debolezza nelle azioni del gruppo "Mag 7" (le sette principali big tech). Anche i settori Consumi Discrezionali e Servizi di Comunicazione hanno chiuso con perdite rilevanti.
Andamento annuale
Sebbene concludere l'anno con una certa debolezza non fosse l'ideale, è importante fare un passo indietro e riconoscere la straordinaria solidità complessiva del mercato nel 2024. I dati annuali parlano chiaro:
- S&P 500: +23%.
- Dow Jones: +13%.
- Nasdaq: miglior performance tra i principali indici, con un aumento vicino al +30%, trainato dalle grandi società tecnologiche.
Prospettive per il 2025
Guardando avanti, il ciclo degli utili del quarto trimestre 2024 è in procinto di guadagnare slancio, con le grandi banche che inizieranno a pubblicare i risultati a metà gennaio. Le prospettive per il 2025 restano favorevoli, con gli utili delle aziende incluse nell’S&P 500 previsti in crescita, mantenendo la traiettoria positiva che ha caratterizzato l'anno appena concluso.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Veeva Systems (VEEV)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Analisi dell'ultimo trend del mercato dell'oro:
Analisi delle notizie sull'oro: alla fine del mercato statunitense di martedì (31 dicembre), l'oro spot ha oscillato e aumentato, scambiando attualmente intorno a $ 2.624,57/oz. Il prezzo dell'oro è sceso dello 0,6% in una sessione tranquilla di lunedì. È sceso sotto il livello di 2.600 a $ 2.595,98 l'oncia durante la sessione e ha chiuso a $ 2.605,62 l'oncia, al di sotto della posizione chiave vicino alla media mobile a 100 giorni di 2.619. L'indice del dollaro statunitense ha raggiunto un nuovo massimo settimanale, mantenendo i prezzi dell'oro sotto pressione. Press. Tuttavia, la maggior parte dei trader attendeva nuovi catalizzatori, tra cui i dati economici statunitensi della prossima settimana, che potrebbero influenzare le prospettive sui tassi di interesse della Federal Reserve nel 2025, nonché le politiche del presidente in arrivo Trump.
I partecipanti al mercato si concentreranno sui prossimi dati economici statunitensi per valutare se l'economia sta rallentando, consentendo alla Fed di continuare a tagliare i tassi di interesse. All'inizio di questo mese, il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha affermato che i banchieri centrali statunitensi "rimarranno cauti nel tagliare ulteriormente i tassi di interesse". Questa dichiarazione è arrivata dopo il previsto taglio dei tassi di 0,25 punti percentuali a dicembre. Nonostante le contrattazioni tranquille questa settimana, i trader terranno d'occhio i dati sulle offerte di lavoro negli Stati Uniti della prossima settimana, il rapporto sull'occupazione ADP, i verbali della riunione del Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve di dicembre e il rapporto sull'occupazione negli Stati Uniti, che potrebbero fornire importanti indizi sulla salute della più grande economia mondiale. Guardando al futuro, i fattori che sostengono i prezzi dell'oro nel 2024 rimangono: le banche centrali continuano ad acquistare oro per diversificare le loro riserve e i continui tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti supportano la domanda di investimenti. Nel 2024, i prezzi dell'oro sono aumentati di circa il 27% e hanno raggiunto il massimo storico di $ 2.790,15 il 31 ottobre. Mentre Trump si prepara a tornare alla Casa Bianca a gennaio 2025, il mercato si sta preparando per importanti cambiamenti nella politica degli Stati Uniti nel 2025, tra cui potenziali aggiustamenti tariffari, deregolamentazione e modifiche fiscali. L'oro è visto come un bene rifugio contro le turbolenze economiche e geopolitiche.
Analisi tecnica dell'oro: l'oro è ancora salito e sceso ripetutamente come previsto. L'energia del rimbalzo di ieri è stata piuttosto forte. Finora, non ha rinfrescato il minimo di ieri, il che significa che questa situazione dell'oro continuerà, ma non ci sarà un'impennata nel mercato. Il mercato è chiuso oggi e il volume degli scambi di ieri è stato relativamente lento, quindi lo shock è ancora la tendenza principale al momento! Tuttavia, il mercato non dura e non rompe con forza la posizione di rimbalzo di 2628 lunedì e non ricade sotto pressione, quindi l'oro è ancora in un mercato debole e l'oro è ancora sotto il controllo dei venditori allo scoperto. Quindi l'oro è ancora in un mercato debole e l'oro è ancora sotto il controllo degli orsi. Il mercato sta cambiando rapidamente.
Poiché i tori dell'oro non possono salire, significa che i tori dell'oro sono ancora impotenti e il rimbalzo dell'oro continua a dare opportunità agli orsi. Nel complesso, la strategia operativa a breve termine dell'oro di giovedì è consigliata per rimbalzare shorting come principale e callback longing come ausiliario.
Strategia operativa dell'oro:
1. Quando l'oro rimbalza, vendi short sulla linea 2632-3635, copri le posizioni short vicino al rimbalzo a 2640, ferma la perdita a 2647, punta alla linea 2610-2605 e guarda la linea 2598-2600 se la posizione si rompe;
L'ANNO NUOVO E' ALLE PORTE!Il nuovo anno è alle porte, con i mercati che stanno registrando gli ultimi aumenti di volume del 2024.
Nel pomeriggio è stato pubblicato l'indice che monitora la vendita delle case in sospeso.
"Le vendite di case in sospeso sono aumentate del 2,2% a novembre, il quarto mese consecutivo di aumenti e il livello più alto da febbraio 2023.
I consumatori sembrano aver ricalibrato le aspettative riguardo ai tassi ipotecari e stanno approfittando di un maggiore inventario disponibile".
Giovedì e venerdì vedremo le prime letture del 2025 con le prime pubblicazione dell'ISM Institute.
Secondo Ted Pick, CEO di Morgan Stanley, un grande rischio sta attualmente dominando l'economia globale.
Gli Stati Uniti devono affrontare un significativo deficit di bilancio oltre a un enorme debito nazionale, ha osservato l'imprenditore, aggiungendo che una delle principali sfide per l'economia statunitense nel 2025 potrebbe essere un rallentamento della crescita economica a causa dell'aumento dell'inflazione, che potrebbe portare alla stagflazione.
In particolare, a metà novembre 2024, il debito nazionale degli Stati Uniti ha superato i 36 trilioni di dollari per la prima volta nella storia.
In precedenza, a giugno, il Fondo Monetario Internazionale ha esortato il governo ad adottare misure urgenti ed efficaci per affrontare l'aumento del debito pubblico.
Le stime preliminari suggeriscono che potrebbe raggiungere l'incredibile cifra del 140% del PIL entro il 2032.
Buon trading a tutti
EURJPY, fast trade con triangolo ascendente Chart di Capital.Com
Il cross dopo lo scrollone estivo, che lo ha portato a perdere 2000 pips in 5 settimane, sta da allora risalendo la china attraverso un canale rialzista ampio e poco inclinato.
La possibile spiegazione della forma può essere ricercata nell'asimmetria ancora molto pronunciata tra le politiche monetarie delle due aree economiche.
Gli operatori vogliono comunque approfittare del generoso carry trade ma al tempo stesso sono consapevoli che non durerà ancora per molto.
Insomma un “vorrei ma non posso”.
Da qui si può anche apprezzare l'importanza, di medio periodo, dell'attuale area.
In m30 abbiamo, in trend, una nuova pausa con la forma di un triangolo ascendente.
La distribuzione dei volumi all'interno della figura non è tipica di un movimento di pausa, tuttavia il fermento che accompagna l'avvicinarsi alla linea di breakout giustifica un tentativo di long.
Abbiamo assistito già da una falsa rottura, ora i prezzi sono tornati a testare la trendline ascendente cui si è aggiunta anche il supporto della ema 50.
Il livello operativi in grafico, il primo target conservativo coincide con un massimo relativo poco sopra la resistenza statica di lungo periodo vista in precedenza mentre il secondo più alto è la proiezione della figura.
IL RE DOLLARO SOVRANO INCONTRASTATOAnalisi del percorso del dollaro nel 2024 e prospettive per il 2025.
Il 2024 è stato un anno in cui l'indice DXY ha vissuto momenti di incertezza ascesa, in cui ha testato più volte la supply zone (rettangolo rosso) intorno ai livelli (106.50 e 105.44) e poi ha toccato il fondo nella demand zone (rettangolo verde) intorno ai livelli di parità a settembre.
Come era già stato preventivato a fine 2023, tutto il 2024 dei mercati finanziari, tralasciando tutto lo scenario geopolitico delineato dalle guerre, è stato influenzato da quello che sarebbe dovuto essere e si è concretizzato il 5 novembre, con l'elezione del nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, Donald Trump.
Il blasonatissimo "Trump Trade", che ha preso piede con le crescenti aspettative degli investitori secondo cui il presidente più discusso dell'ultimo decennio avrebbe potuto avere una reale possibilità di sconfiggere la candidata democratica Kamala Harris alle elezioni del 5 novembre, diventando il 47° presidente degli Stati Uniti (con non pochi colpi di scena).
Ed è così, che il biglietto verde ha innescato un rally che è partito nei primi giorni di ottobre e, con correzioni fisiologiche, ha portato il dollaro a superare i massimi del 2022, rompendo la barriera dei 108.00. Il rally del dollaro statunitense, come da manuale, ha avuto il suo riflesso sui Tresury, con i rendimenti a 10 anni che hanno toccato quota 4.63%
Ma le motivazioni dell'impennata del biglietto verde non risiedono solo nel "Trump Trade" e le dichiarazioni del neo-presidente sia in campagna elettorale che subito dopo la vittoria (che analizzeremo più avanti) ma riguardano anche lo stato dell'economia americana. Infatti, la notevole forza del dollaro è stata supportata dalla resilienza dell'economia del Paese di fronte agli anni di politica monetaria restrittiva, soprattutto se confrontata con le economie degli altri Paesi equiparati. Nonostante il mercato del lavoro abbia dato segni di rallentamento, gli indicatori di settore rimangono solidi. A testimoniare la forza economica c'è anche l'inflazione al consumo che rimane, rispetto ai principali competitors persistente ed elevata, al di sopra del livello prestabilito dalla Fed (2%). Infatti, attualmente, i membri del FOMC rimangono divisi su chi è propenso ad ulteriori tagli e chi, invece, sostiene la cautela considerando anche il valore ancora alto del PCE (personal consumer expenditure), indicatore più attenzionato dalla FED.
La cautela è legata anche alla prospettive governative di Donald Trump, basate sul suo approccio ad imporre tariffe sulle importazioni dalla Cina, dall'Unione Europea, dal Canada e dal Messico.
La politica dei dazi porterebbe, come conseguenza diretta, ad un aumento dell'inflazione dovuto all'aumento dei costi per gli importatori e i consumatori finali. Correlato a ciò, potrebbero esserci politiche di ritorsione dei Paesi esportatori verso l'America, degenerando in una vera e propria guerra commerciale con un drastico aumento delle tensioni economiche globali (come se non bastassero). Lo scenario appena descritto potrebbe portare la Fed a frenare la sua politica attale dei tagli o, addirittura, a pensare di rialzarli. Se tutto ciò dovesse accadere porterebbe ulteriore linfa vitale al dollaro, rafforzandolo ulteriormente.
Sebbene attualmente l'economia USA sembri di gran lunga più forte rispetto quella dell'Europa e le controparti del G10, è difficile stabilire con certezza se le politiche che vuole attuare il neo-presidente Trump, possano incidere significativamente sulla crescita del PIL americano.
Seguendo le parole di Trump, sia in campagna elettorale che successivamente all'elezione, sembrerebbe che l'intenzione è quella di improntare la politica economica su una deregulation, con un approccio più indulgente in tema di politica fiscale e un focus sulla promozione della produzione interna, sostenendo la politica dei dazi al fine di proteggere il nazionalismo riducendo la dipendenza dalle importazioni. Ulteriore aspetto trumpiano riguarda il minor impiego bellico delle truppe americane all'estero con una correlata esortazione ai Paesi NATO affinché provvedano all'aumento per la spesa per la difesa.
Sul fronte di politica ambientale, Trump promuove l'indipendenza energetica promuovendo la produzione di combustibili fossili (in rispetto al green deal) riducendo le normative ambientali distaccandosi dagli accordi internazionali sul clima.
Come se non bastasse, il neo presidente Donald Trump ha proferito parola anche in merito alla politica monetaria attuata dal Powell, lo stesso criticato più volte già durante il primo mandato per esser stato troppo lento nella politica di taglio dei tassi d'interesse. Da ultimo, Trump ha anche espresso l'idea che il presidente degli Stati Uniti dovrebbe essere parte attiva nelle decisioni di politica monetaria, minando il ruolo tradizionale riservato alla Federal Reserve. L'evoluzione di questa idea potrebbe avere non poche ripercussioni sulla politica economica e l'indipendenza della Fed, facendo venir meno lo scopo della sua esitsenza.
Ingerenze del Presidente a parte, Powell ha riferito che visto l'andamento dell'economia, di pressioni inflazionistiche alle porte e di un mercato del lavoro tutto sommato non troppo in affanno, non ci sarà alcuna fretta o frenesia a tagliare ulteriormente i tassi, sposando un approccio cauto nella determinazione del tasso neutrale.
In merito, nell'ultima riunione del FOMC che si è tenuta il 18 dicembre, la banca centrale americana si è allineata alle aspettative generali e ha abbassato il Fed Funds Target Range di 25 bps al 4.25%-4.50%, segnalando un ritmo più cauto di allentamento per il 2025, con la maggior parte dei funzionari che hanno espresso preoccupazioni sul fatto che l'inflazione potrebbe tornare a salire. Il "dot plot chart" ha rilevato due tagli per tutto il 2025, ribadendo, quindi, l'idea che la Fed, contro ogni volere di Trump, non ha retta di agire a gennaio, quando effettivamente siederà alla Casa Bianca il nuovo presidente.
Attualmente le proiezioni prevedono che nel 2025 il tasso di prestito di riferimento si attesterà nell'intervallo 3,75%-4%, che entro la fine del 2026 si abbasserà a circa il 3.4% con i costi del prestito che rimarrebbero al di sopra della stima rivista del tasso "neutrale" ora stabilito al 3% (tasso in cui l'economia è in equilibrio).
Per quanto riguarda le proiezioni sull'economia, queste sono state riviste al rialzo rispetto all'ultima lettura, con un PIL che è visto in crescita del 2.5% per il 2024 e del 2.1% per il 2025 ( a differenza delle precedenti che vedevano un 2% per entrambi gli anni).
La disoccupazione è stata vista in lieve rialzo al 4.3% per la fine del 2025, proiezioni migliori rispetto il 4.4% previsto per entrambi gli anni (2024 e 2025).
Per quanto riguardo l'inflazione rimane un velato pessimismo con il dato "core" (escluso delle componenti volatili di energia e cibo) che è rivisto più elevato per più tempo, con un picco del 2.8% nel 2024 per poi arrivare al 2.5% entro la fine del 2025 (le proiezioni precedenti prevedevano un picco del CPI core al 2.6% e 2.2% nel 2025).
ANALISI TECNICA
Weekly chart
Sul grafico settimanale possiamo vedere la tendenza estremamente rialzista supportata dall'indicatore Ichimoku. Infatti la linea di prezzo si trova al di sopra della Tenkan Sen dalla candela del 21 ottobre, con la Chinkou Span nettamente al di sopra della Kumo e della linea di prezzo senza alcuna resistenza da rompere nei paraggi. Il trend è molto teso al rialzo e quindi sarebbe davvero sfrontato pensare ad una posizione al ribasso (trend is your friend).
Attualmente il prezzo si trova all'interno del ritracciamento dell'ultimo impulso ribassista calcolato dai massimi del 2022 ai minimi del 2023. Siamo a circa il livello 0.618 di Fibonacci al livello di prezzo 108.38; potrebbe esserci una correzione, seppur di minima entità ma rimango dell'idea che è troppo azzardato pensare ad un entrata al ribasso.
L'RSI ci delinea una zona di impercomprato con il prezzo molto distante dalla media mobile a 50 periodi.
daily chart
Per quanto riguarda Ichimoku rimaniamo della stessa idea del grafico settimanale, con il prezzo che si tiene sopra la Tenkan Sen. Potrebbero essere interessanti eventuali rimbalzi sulla Kijun Sen per ipotizzare entrate al rialzo (non è un consiglio). Il prezzo rimano comunque molto distaccato dalla Kumo con la Chikoun Span, anche in questo caso, senza alcun ostacolo al rialzo.
Rimaniamo comunque sulla scia del Trump Trade e una significativa rottura del supporto dinamico (freccia verde), potrebbe aprire le porte al supporto statico dello scorso maggio, dove ci sarebbe una confluenza di tra la zona di ritracciamento 0.5 di Fibonacci e la Kijun Sen (circa livello 106.99).
In conclusione, possiamo aspettarci sicuramente un 2025 con tanto carburante nel serbatoio per il dollaro americano con tutto ciò che ne consegue.
Sul fronte geopolitico, non si vede chiaramente la fine delle guerre, sia sul fronte Ucraino sia per il conflitto tra Israele, Iran e Libano, mentre la situazione in Siria continua ad alimentare venti di incertezza in Medio Oriente.
Probabilmente questo scenario continuerà ad alimentare la domanda di beni rifugio e, di conseguenza, fornire supporto al dollaro americano.
Se a tutto ciò, si aggiunge lo scenario trumpiano dei dazi, si potrebbero innescare politiche economiche di ritorsione riaccendendo la miccia delle tensioni globali...
Le crescenti pressioni inflazionistiche potrebbero costringere la Fed ad agire arrestando l'attuale ciclo di tassi o addirittura avviando un nuovo piano di rialzi. Ciò porterebbe i rendimenti dei titoli di stato Usa ancora più in alto rafforzando ulteriormente il dollaro.
È plausibile aspettarsi che il contrasto tra la resilienza economica dell'economia USA e le difficoltà dei paesi concorrenti amplierà il ciclo di allentamento monetario di quest'ultimi rispetto a quello che potrebbe, di contro, palesarsi negli Stati Uniti. Questa divergenza porterà al deprezzamento delle valute rivali e un ulteriore rafforzamento del biglietto verde.
⚠️DISCLAIMER⚠️ Nessuna informazione, dato o news, oggetto di contenuto vuole essere un consiglio finanziario.
HIMS incrementa i volumi di tradingHIMS: in borsa non è facile nascondere le tracce degli investitori, sia quando qualcosa interessa e sia quando qualcosa è abbandonata al destino.
In questo caso notiamo incremento di volumi in un contesto di incremento dei prezzi.
A mio avviso siamo davanti ad una fase di accumulazione che idealmente potrebbe creare ora delle zone di supporto tra 25 e 20 dollari.
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Bitcoin in DistribuzioneBitcoin, dopo aver testato la zona dei 100k il 26 dicembre, senza riuscire a creare nuovi massimi, sembra aver messo in piedi una chiara struttura di Distribuzione. Se il livello dei 90k dovesse cedere, mi aspetto una continuazione ribassista che potrebbe portare i prezzi a toccare un livello volumetrico fondamentale: quello degli 80k.
In quella zona si trova la DYVAH (Developing Yearly Value Area High), un riferimento ben noto a chi lavora con la VWAP e le sue deviazioni. Proprio da lì, ritengo possibile una ripartenza al rialzo.
Una volta raggiunta la zona, attenderei una conferma da price action, un classico evidence di rifiuto, come ad esempio un bullish engulfing prima di un possibile ingresso long con stop sotto il pattern stesso.
Per questo motivo, la mia view nel breve periodo è ribassista, ma sul medio/lungo termine rimango rialzista, puntando su un rimbalzo significativo a partire dalla zona degli 80k.
Ritorno del KIWIIIl dollaro Neo Zelandese ha perso terreno in questi due anni a causa della scarsa crescita economica che ha portato alla recente recessione.
Con due trimestri in negativo, e il terzo che dovemmo vedere alla prossima lettura, il mercato sembra aver già scontato molto, e questo lo dimostra il COT, dal quale emerge che la valuta è stata la più venduta negli ultimi 10 anni toccando un minimo di ipervenduto da panico.
con l'economia globale in miglioramento però, nel 2025, anche quella della nuova zelanda potrebbe beneficiarne, questo è sopratutto vero se i suoi partner commerciali come Australia e Cina si manterranno stabili. A proposito dell australia, il PIL della nuova Zelanda è visto crescere di uno 0,6% in più rispetto a quello del suo partner commerciale per il 2025.
Questo grafico mostra il Consumer Confidence Index sommato al Business Confidence index della nuova zelanda, in relazione alla crescita del PIL QoQ. La crescita della fiducia dei consumatori e delle imprese sembra anticipare o quanto meno andare di pari passo con la crescita del PIl.
PREZZI
i prezzi in NZ sono calati a un livello per il quale la banca centrale si è sentita sicura a tagliare anche abbastanza aggressivamente i tassi d'interesse. La prossima riunione è fissata per il 2 febbraio, e chissà se la RBNZ sarà ancora fiduciosa a tagliare o metterà in pausa? dato lo scollamento tra i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo. I primi tendono ad anticipare i secondi.
ANALISI TECNICA
non troppi spunti dal grafico, il prezzo è incastrato da anni in un ampissimo trading range e quindi non è facile capire dove mettere lo stop loss. Uno Stop loss conservativo è in area 1.12 cioè sopra l'ultimo massimo anche se è molto distante dai prezzi attuali, oppure si potrebbe pensare di mettere uno stop loss più ristretto ma più speculativo sopra l'ultima resistenza creatasi in corrispondenza del .618 di fibonacci. Take Profit può variare a seconda dei vari livelli di supporto che si individuano.
NEWSLETTER#107: HOUSING USASETTORE IMMOBILIARE USA
Le vendite di case esistenti negli Stati Uniti sono destinate a chiudere a 4,04 milioni nel 2024, segnando l'anno peggiore dal 1995.
Le vendite sono destinate ad essere ancora più basse rispetto alla crisi finanziaria del 2008.
La mancanza di domanda di case esistenti arriva quando i prezzi delle case sono aumentati di oltre il 50% dal 2020.
Nello stesso periodo di tempo, i tassi ipotecari sono quasi triplicati, peggiorando ulteriormente l'accessibilità.
Il tasso medio su un mutuo a 30 anni è aumentato di 100 punti base solo da settembre, al 7,1%, nonostante la Fed abbia tagliato i tassi di 100 punti base.
Nel pomeriggio verranno pubblicati gli ultimi dati USA riguardanti il settore immobiliare: HPI SHILLER.
Buon trading a tutti
GOLD, fast trade con triangolo di compressione Chart di Capital.Com
Il Gold dopo l'accelerazione del mese di ottobre è in una evidente fase di correzione, come dimostrano anche i volumi in calo.
In tale contesto può essere utile cavalcare il possibile movimento long successivo alla formazione dell'ultimo minimo relativo che ha dato origine alla trendline rialzista inferiore del triangolo che sta comprimendo la volatilità nelle ultime settimane.
In H4 si nota un sotto movimento long originatosi dai 2585 che ha preso le forme di un triangolo ascendente di cui per ora si legge una falsa rottura, come dimostrano i volumi rimasti deboli.
Tuttavia ritengo probabile una continuazione del up trend con possibilità di colpire la parte alta del triangolo più grande come evidenziato nel grafico
L'ostacolo dei 2630 risulta discretamente ostico nel breve termine, tuttavia il reward/risk del possibile long risulta decisamente interessante se si pone uno stop loss sotto l'ultimo swing in H4 intorno all'area 2580.
Livelli operativi in grafico.