Prezzo e tempo nel trading: il potere del Ventaglio di GannQuesta settimana, per quanto riguarda il nostro articolo di educazione, andremo ad affrontare e a scoprire più nel dettaglio, cos’è e come si usa il Ventaglio di Gann.
Il Ventaglio di Gann è stato inventato da W.D Gann, con l’obiettivo di anticipare l’andamento dei prezzi nel tempo, quindi l’idea di base di Gann era quella di combinare il movimento del prezzo con il fattore tempo, elementi che come sappiamo sono fondamentali per chi fa trading.
Sicuramente non è possibile il futuro con certezza, ma lo studio del passato attraverso il riconoscimento di determinate schematiche ricorrenti, potrebbe aiutarci a capire in quale direzione potrebbe andare il mercato; motivo per cui il ventaglio di Gann, non serve ad indovinare, ma serve a darci una logica su quali possano essere i potenziali livelli di supporto e resistenza del prezzo, in base all’angolo e alla velocità con cui si muove nel corso del tempo. Quindi possiamo dire che si tratta di una metolodogia, quella di Gann, piuttosto originale.
Cosa andremo ad ottenere con l’utilizzo del ventaglio di Gann?
1. Andremo ad ottenere delle trend lines che ci diranno indicativamente quali saranno potenziali supporti e resistenze
2. Attraverso le angolature possiamo monitorare la velocità di discesa o salita del prezzo
3. Individuare livelli di prezzo che potrebbero fungere da inversione di un determinato movimento
Adesso andremo a vedere più nel dettaglio gli angoli, sia ribassisti che rialzisti.
- L’angolo base sarebbe l’angolo naturale (o linea della vita) in cui l’angolo assume un’inclinazione di 45 gradi (angolo 1x1)
- Angoli rialzisti: sono quelli che fanno riferimento alla crescita dei prezzi che siano superiori all’angolo 1x1 , quindi 2x1, 3x1, 4x1 ecc
- Angoli ribassisti: fanno riferimento alla diminuzione del prezzo che siano inferiori all’angolo 1x1, quindi 1x16, 1x8, 1x4 ecc.
Come tracciare il ventaglio di Gann?
Dobbiamo tener presente che il Ventaglio di Gann non può essere tracciato in qualsiasi momento, ma è importante che il mercato si sia mosso per tre sedute di fila controtrend, in modo da aver generato minimi crescenti o massimi decrescenti. Inoltre dobbiamo tenere presente che l’utilizzo di Gann diventa molto più attendibile se viene utilizzato su timeframe alto quali giornaliero, settimanale e mensile. Su timeframe bassi, potrebbe fornire analisi che siano poco attendibili.
Come utilizzare il ventaglio di Gann?
Non appena tracceremo il Ventaglio di Gann, il prezzo si troverà racchiuso tra due rette in cui una farà da resistenza e l’altra da supporto. In base all’angolazione che avrà la retta che fa da supporto o resistenza, questo ci dirà quanto è forte un trend in quel momento. Nel caso in cui avremo un prezzo che passa da angoli deboli ad angoli forti, vorrà dire che il prezzo sta assumendo una determinata forza ed è quindi improbabile che ci sia un’inversione.
Come riconosciamo se un trend è in fase di potenziale inversione o meno? Se in un movimento ribassista il prezzo si tiene al di sotto della linea della vita (angolo 1x1) ci sono probabilità che il trend continui a durare, mentre nel caso in cui abbiamo una rottura al ribasso verso la linea 1x2, avremo un segnale ribassista, mentre nel caso in cui abbiamo la rottura verso l’alto dell’angolo 2x1, abbiamo un segnale rialzista.
Si tende a precisare che questo articolo è a puro scopo informativo e non rappresenta alcuna certezza nell’utilizzo di questo strumento sul mercato. Ogni trader deve senza dubbio testare questo strumento e valutare quanto effettivamente sia utilie per una sua strategia. Il mercato si evolve nel corso del tempo e regole che sono state applicate in passato potrebbero non funzionare tutt’oggi. È importante che venga valutato il rischio prima di operare sui mercati, in quanto l’utilizzo di prodotti CFD può comportare la perdita di denaro.
Concludendo possiamo dire che Gann è un ottimo strumento che potrebbe essere approfondito dai traders; sicuramente richiede impegno e studio in quanto non si tratta di un qualsiasi strumento facile da applicare. Inoltre è importante che si adatti quanto più possibile alla strategia del trader e al suo rischio.
Il materiale fornito in questo contesto non è stato redatto secondo i requisiti legali destinati a promuovere l’indipendenza della ricerca in materia di investimenti e, pertanto, è considerato una comunicazione di marketing. Non è soggetto a divieti di negoziazione prima della divulgazione della ricerca d’investimento, ma non cercheremo di trarne vantaggio prima di fornirlo ai nostri clienti.
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Idee della comunità
AMD - RAGGIUNGE 1° TARGET DOPO ROTTURA TREND LINECiao a tutti,
volevo condividere con voi un aggiornamento sulla mia view operativa su AMD. Come precedentemente osservato, la rottura della trend line ha innescato un movimento rialzista che ha portato il prezzo a raggiungere con successo il nostro primo target in area 120$.
A questo punto, per proteggere i profitti e azzerare il rischio, ho portato lo stop loss a break even. Questo ci permette di continuare a seguire il potenziale rialzo senza la preoccupazione di perdite sul trade.
Ora, i nostri prossimi obiettivi sono ben definiti e basati su importanti livelli tecnici e di analisi volumetrica:
Secondo target: Area 142,5$. Questa zona coincide con l'Area di Massimo Scambio (POC) del profilo volumetrico, un livello di prezzo dove si è concentrata la maggiore attività di trading e che spesso funge da calamita per i prezzi.
Terzo target: Area 166,5$. Questo livello rappresenta la parte alta di un cluster volumetrico significativo (Value Area High - VAH), un'area dove il prezzo ha trascorso una quantità significativa di tempo e che potrebbe rappresentare una resistenza più robusta.
Parallelamente a questi target, stiamo monitorando attentamente la Media Mobile a 200 periodi (SMA 200). Riteniamo che il raggiungimento e il superamento di questo importante indicatore di lungo termine sarebbero un segnale di forza ancora più deciso e convincente per il movimento rialzista di AMD.
Con questo e tutto, un caro saluto a tutti.
Grazie e ciao Mauro.
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
Il modello di shock dell'oro sarà interrotto
Stato del mercato: i fattori lunghi e corti si intrecciano, i prezzi dell'oro fluttuano sotto pressione
Fattori negativi:
L'allentamento dei negoziati tariffari tra Stati Uniti e Cina e i potenziali progressi nella situazione tra Russia e Ucraina hanno indebolito la domanda di beni rifugio.
Nonostante la debolezza dell'indice del dollaro statunitense, non è riuscito ad aumentare lo slancio di ripresa dell'oro.
Potenziali benefici:
Crescono le aspettative di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve (il mercato sta scontando il primo taglio dei tassi a settembre, con un totale di 53 punti base entro il 2025).
Se i dati PPI statunitensi di giovedì confermeranno un rallentamento dell'inflazione, ciò potrebbe rafforzare le aspettative di allentamento.
Analisi tecnica: la battaglia per le posizioni chiave determina la direzione
Struttura a breve termine:
Supporto: 3220-3215 (chiave intraday) → se fallisce, scenderà alla barriera psicologica di 3200 → ulteriore rottura per vedere 3167 (livello di ritracciamento 0,618).
Resistenza: 3260 (dopo la rottura o il test 3270-3280) → 3300 (soppressione da parte della banda di Bollinger centrale).
Modello: Potenziale minimo giornaliero W (3200 si stabilizza e guarda verso i 3400) o massimo M (rottura dei 3200 e sguardo verso i 3160).
Segnali indicatori:
Grafico settimanale: continua l'ampia gamma di fluttuazioni.
4 ore: La configurazione del triangolo convergente sta per interrompersi e la direzione potrà essere scelta in serata.
Strategia operativa: acquistare a basso prezzo e vendere a alto prezzo all'interno dell'intervallo, seguire il breakout
Strategia rialzista: aprire una posizione long quando il prezzo si stabilizza nell'area 3200-3215, obiettivo 3260, stop loss sotto 3190.
Strategia short: vendita allo scoperto intorno a 3240, sguardo verso 3220-3215, stop loss a 3250.
Follow-up dopo un'eruzione cutanea:
Se supera i 3260, apri una posizione lunga e punta a 3280-3300.
Se scende sotto i 3200, apri una posizione corta leggera a 3180-3167, per poi predisporre un ordine lungo a medio termine.
Avvertenza sui rischi: i dati PPI e gli eventi geopolitici possono causare fluttuazioni, richiedendo un rigoroso controllo dei rischi.
Cambiano le correlazioniNelle ultime ore si è assistito a un cambiamento nelle correlazioni intermarket. I mercati azionari, in particolare quelli statunitensi, mostrano una notevole forza, sostenuti non solo dalle buone notizie sul fronte commerciale, ma anche da dati sull’inflazione inferiori alle attese.
Questo alimenta le speranze di un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, motivo per cui il mercato azionario festeggia. Diversa la situazione per il dollaro, che perde terreno rispetto alle principali valute concorrenti: tassi più bassi lo renderebbero meno appetibile agli occhi degli investitori.
Gli indici di rischio mantengono comunque un tono positivo verso l’appetito al rischio: il VIX è sotto quota 18 punti, il petrolio è in ripresa e l’oro resta sotto i 3.260 dollari l’oncia.
Il paradigma potrebbe dunque cambiare, con correlazioni differenti: uno scenario "risk-on" in cui l’equity sale e il dollaro perde quota, mentre l’attenzione dei mercati si sposta sempre più sui dati macroeconomici, più che sulle questioni commerciali.
WALL STREET VICINO AI MASSIMI STORICI
Wall Street ha esteso il suo rally martedì, grazie all’allentamento delle tensioni internazionali: sia quelle commerciali tra Stati Uniti e Cina, sia le speranze di una tregua nella guerra tra Russia e Ucraina. A ciò si aggiungono i dati sull’inflazione, più deboli del previsto, che hanno rafforzato la fiducia degli investitori.
L’S&P 500 è salito dell’1%, tornando in territorio positivo per il 2025. Il Nasdaq 100 ha guadagnato l’1,8%, trainato dal forte rimbalzo dei produttori di chip. Nvidia è balzata del 5,8% dopo l’annuncio di un importante accordo per chip di intelligenza artificiale con l’Arabia Saudita, spingendo anche AMD e Broadcom a salire di oltre il 4%.
Il Dow Jones, invece, ha perso oltre 150 punti, penalizzato dal crollo del 18% delle azioni di UnitedHealth, a seguito delle dimissioni dell’amministratore delegato.
L’indice dei prezzi al consumo di aprile è aumentato solo del 2,3% su base annua, leggermente al di sotto delle aspettative, rafforzando le speranze di un rallentamento dell’inflazione e avvicinando i tagli dei tassi. Gli operatori ora scommettono su circa 55 punti base di tagli da parte della Fed entro l’anno.
La combinazione di segnali macroeconomici favorevoli e di un miglioramento del sentiment geopolitico ha riacceso lo slancio rialzista sui mercati.
VALUTE
L’EUR/USD si muove verso 1,1190 in correzione, dopo i recenti ribassi che lo avevano portato fino a 1,1070. Possibile un test delle resistenze tra 1,1250 e 1,1270.
Anche il Cable mantiene un tono rialzista, con target possibili a 1,3450. L’USD/JPY arretra in area 146,80 da 148,50, con possibili obiettivi in area 145,70.
L’USD/CAD è sceso, tornando a ridosso di 1,3900, mentre il franco svizzero resta stabile contro l’euro in area 0,9380–0,9390 e contro il dollaro a 0,8380.
La fase resta sfavorevole al dollaro, con possibilità di accelerazione ribassista in caso di rottura dei supporti.
USA, CALA L’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione annuale negli Stati Uniti è sceso al 2,3% ad aprile 2025, il livello più basso da febbraio 2021. A marzo era al 2,4%, in linea con le previsioni.
Il costo dell’energia è diminuito del 3,7%, più del calo del 3,3% registrato a marzo. I prezzi di benzina e olio combustibile sono scesi più rapidamente, mentre quelli del gas naturale sono aumentati sensibilmente.
L’inflazione ha rallentato anche per alimentari e trasporti, mentre si è stabilizzata per l’edilizia abitativa. Su base mensile, l’indice dei prezzi al consumo (CPI) è aumentato dello 0,2%, dopo il calo dello 0,1% di marzo, ma sotto le attese dello 0,3%.
Il tasso di inflazione core annuale si è stabilizzato al 2,8%, in linea con le previsioni.
USA, SALE IL DEBITO DELLE FAMIGLIE
Il debito totale delle famiglie statunitensi è aumentato di 167 miliardi di dollari rispetto al trimestre precedente, raggiungendo il livello record di 18,20 trilioni di dollari nel primo trimestre del 2025.
Il saldo dei prestiti studenteschi è cresciuto di 16 miliardi, arrivando a 1,63 trilioni, con un forte aumento del tasso di insolvenza. Anche il saldo dei mutui è aumentato di 199 miliardi, raggiungendo 12,80 trilioni, mentre le linee di credito ipotecario sono salite di 6 miliardi, toccando i 402 miliardi.
I tassi di insolvenza aggregati sono aumentati rispetto al trimestre precedente.
PETROLIO
I future sul greggio WTI sono saliti a 63 dollari al barile martedì, segnando il quarto rialzo consecutivo e il massimo delle ultime due settimane. Il rialzo è stato favorito dall’accordo tra Stati Uniti e Cina per ridurre drasticamente i dazi per almeno 90 giorni.
L’intesa ha alimentato la speranza che una guerra commerciale tra i due maggiori consumatori di petrolio possa essere evitata, riducendo la pressione sui mercati energetici. Tuttavia, resta l’incertezza su cosa accadrà alla scadenza della tregua.
Nel frattempo, l’attenzione si è spostata sul Medio Oriente, con il presidente Trump in visita in Arabia Saudita. Il regno ha spinto per un aumento della produzione, penalizzando i membri OPEC che non raggiungono gli obiettivi.
La produzione totale dell’OPEC è aumentata più del previsto da aprile, con una crescita stimata di 411.000 barili al giorno a maggio. Nonostante il recente recupero, il petrolio resta in calo di oltre il 10% da inizio aprile, quando i dazi statunitensi avevano sollevato timori per una crescita globale più debole e una minore domanda di carburante.
Saverio Berlinzani
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DOLLAR INDEX, il dollaro torna a bullizzare il ForexChart di Capital.Com
Nonostante gli acciacchi del periodo, il dollaro americano nel lungo periodo mostra una inesorabile forza sul mercato dei cambi.
Tutte le valute soffrono contro di lui nel lungo periodo.
All'interno di quel canale rialzista di lungo termine, questa è l'attuale fase di timida debolezza
La debolezza recente è visibile sul grafico giornaliero perché confinata in un ripido canale discendente.
Di recente il dollaro ha ripreso a bullizzare nel Forex e, probabilmente, si appresta ad uscire da questo recinto che evidentemente gli sta stretto.
La candela che sembra aver infranto la parte alta del canale mostra volumi elevati.
Sul grafico a 4 ore abbiamo la possibilità di concentrarci sulla recente ripresa di forza del dollaro.
Si sta muovendo in un canale rialzista da cui già mostra volontà di uscire all'insù.
I prezzi stanno testando il supporto in area 105,5 per cui si può valutare un long sperando che regga.
Un generoso reward/risk incoraggia la prospettiva.
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Buongiorno a tutti
ieri abbiamo visto il primo rifiuto della fascia daily — ottimo segnale.
Sto monitorando alcuni livelli ma oggi abbiamo il dato CPI quindi fino all'uscita non farò nessun posizionamento
Contesto attuale:
* Progressi nei colloqui USA–Cina
* Fed ancora cauta
* Mercati in apertura positiva
• Borse in salita
• Treasury stabili
• Oro sotto pressione
• Dollaro stabile
• Sterlina in attesa del CPI USA
Oggi alle 14:30 esce il CPI USA (inflazione al consumo)
È un dato che muove sempre i mercati, in particolare l'oro.
🟡 Oro vs CPI – Come reagisce l’oro?
✅ Reazione costante:
L’oro si muove ogni volta che esce il CPI (negli ultimi 6 dati: movimenti da \$30 a \$70 in meno di un’ora).
📉 Reazione asimmetrica:
Se CPI > attese → Oro giù forte e veloce
Se CPI < attese → Oro su, ma più lentamente
➡️ Il mercato reagisce più alla paura di inflazione alta che alla gioia per inflazione bassa.
- Perché conta:
* Alta volatilità attesa
* impostare meglio il rischio
* Puoi costruire un piano basato sugli scenari più probabili
- Scenari post-CPI:
🟢 CPI MOLTO PIÙ BASSO DEL PREVISTO:
- Oro ⬆️ (più chance di tagli ai tassi)
- Dollaro ⬇️ (meno supporto dai rendimenti)
🔴 CPI MOLTO PIÙ ALTO DEL PREVISTO:
- Oro ⬇️ (meno probabile un taglio tassi)
- Dollaro ⬆️ (tassi alti più a lungo)
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
Per domande, dubbi o richieste, commentate o scrivetemi!
Sarò felice di rispondervi.
-BUON TRADING
-GESTITE IL RISCHIO
-BE PATIENCE
Bitcoin a 150.000 dollari: un traguardo possibile?Bitcoin a 150.000 dollari: un traguardo possibile?
Bitcoin prosegue nella sua fase di crescita, avvicinandosi a un nuovo picco storico. Tale tendenza dovrebbe indurre a una riflessione coloro che ancora manifestano incertezze, considerando che, a differenza dei mercati azionari globali in significativa diminuzione, Bitcoin ha conservato un valore considerevole.
Bitcoin sta puntando dritto al record, il traguardo che avevamo in mente è lì lì per essere centrato. A spingere su l’acceleratore sono i soldi che stanno entrando: negli USA, gli ETF spot hanno visto un’ondata di 5,3 miliardi di dollari nelle ultime tre settimane, mentre chi puntava al ribasso (gli hedge fund) ha messo in campo “solo” 1,2 miliardi.
Quindi, il saldo attivo supera abbondantemente i 4 miliardi, merito soprattutto dei grandi investitori che stanno facendo incetta di Bitcoin. Su tutti, spicca Strategy, quella che una volta era MicroStrategy, che ora si ritrova con ben 555.450 Bitcoin, un bel 2,6% di tutti quelli in circolazione.
Il rapporto evidenzia anche aspetti incoraggianti, come lo spostamento degli investimenti dagli ETF sull'oro verso quelli su Bitcoin, un incremento dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA e acquisizioni da parte di importanti istituzioni finanziarie quali la Banca Nazionale Svizzera e la Norges Bank. Inoltre, la svalutazione del dollaro sta incentivando l'interesse per Bitcoin, visto sempre più come un "oro digitale" e una valida alternativa ai classici beni rifugio.
Ingenti movimenti di capitali suggeriscono una rinnovata fiducia nella stabilità delle criptovalute, considerate una valida alternativa alle tradizionali forme di investimento. In un periodo di incertezza per azioni e obbligazioni, Bitcoin sta tornando ad attrarre investitori focalizzati sul rendimento e sulla protezione del capitale.
L'analisi tecnica evidenzia una marcata crescita di Bitcoin, supportata dall'ingresso di capitali significativi, come indicato dall'incremento dei volumi e dal superamento di resistenze cruciali. L'analisi on-chain avvalora questa interpretazione, con afflussi netti record negli ETF spot, suggerendo un movimento strutturale piuttosto che un mero rimbalzo tecnico.
Ci sono dei punti di domande in merito alla regolamentazione di Bitcoin.
Nel 2025, la regolamentazione delle criptovalute negli USA ha tenuto banco, con la SEC e altri enti molto attivi. Nonostante si aspettasse più chiarezza, è arrivata una bella notizia: il New Hampshire ha approvato una legge sulla "Strategic Bitcoin Reserve", aprendo all'investimento in asset digitali. Altri stati come Arizona, Illinois, Maryland, Michigan e Texas stanno considerando leggi simili, promosse da un'organizzazione pro-Bitcoin. L'umore generale è un po' misto, ma c'è ottimismo. Si spera che una regolamentazione rapida possa dare una bella spinta al mercato delle criptovalute.
Nel mio portafoglio ho sia Bitcoin che Chainlink, una criptovaluta che funge da rete oracolo decentralizzata. Chainlink mira a migliorare le prestazioni e la sicurezza degli smart contract blockchain, fornendo loro dati dal mondo reale e calcoli esterni. In pratica, Chainlink è un token oracolo, creato apposta per rendere gli smart contract più utili, dando loro la possibilità di accedere a dati concreti come il meteo o i risultati sportivi.
Il trend del Bitcoin è fortemente rialzista, con i recenti rialzi sostenuti da volumi sopra la media e con i prezzi sopra la media mobile a 200 periodi.
Anticipando una riduzione dei tassi di interesse e una regolamentazione più favorevole per le criptovalute nel corso di quest'anno, le condizioni appaiono promettenti. In tale scenario, ritengo che il prezzo del Bitcoin potrebbe superare i 150.000 dollari.
US CPI statunitense è l'elemento fondamentale della settimanaIntroduzione: La Federal Reserve (FED) degli Stati Uniti si è espressa la scorsa settimana e il tasso sui fondi federali statunitensi è stato lasciato invariato ai livelli dello scorso dicembre. A differenza della Banca Centrale Europea (BCE) e delle altre principali banche centrali, la FED non ha ancora ripreso a tagliare il tasso di interesse, nonostante le intense pressioni verbali di Donald Trump.
Questa settimana (12 maggio), l'evento fondamentale è l'aggiornamento dell'IPC sull'inflazione statunitense. Jerome Powell chiede infatti ulteriori conferme della disinflazione prima di considerare la possibilità di riprendere il taglio dei tassi.
1) Gli indici di inflazione CPI e PCE mostrano che il tasso di inflazione statunitense ha ricominciato a scendere questa primavera.
Il mondo dell'alta finanza è stupito dalla lentezza della Fed nell'allinearsi ai tagli dei tassi della BCE, nonostante la tendenza al ribasso delle curve del tasso di inflazione statunitense sia stata confermata dagli ultimi aggiornamenti del PCE (l'indice di inflazione preferito dalla Fed) e del CPI.
Ma sembra che la FED di Jerome Powell stia aspettando di vedere l'esito della diplomazia commerciale per essere sicura che la guerra dei dazi non faccia risalire l'inflazione.
Il grafico sottostante mostra le curve dell'inflazione nominale statunitense e dell'inflazione core statunitense, e il loro aggiornamento di martedì 13 maggio è il fattore fondamentale dominante della settimana. Se il calo del tasso di inflazione sarà confermato, aumenterà la probabilità che la FED tagli il tasso di interesse a giugno o luglio, e viceversa.
2) Gli indicatori dell'inflazione in tempo reale sono ottimisti
Esistono diversi indicatori dell'inflazione in tempo reale, la maggior parte dei quali anticipa l'inflazione ufficiale. Ciò è particolarmente vero per la TRUFFLAZIONE, la misura dell'inflazione reale degli Stati Uniti in tempo reale, che è già al di sotto dell'obiettivo del 2% della FED, soprattutto grazie al calo del prezzo del petrolio e al calo dell'inflazione immobiliare.
3) I timori di una ripresa dell'inflazione sono forti, soprattutto tra i consumatori statunitensi.
Dobbiamo però rimanere cauti, poiché esiste il rischio di una ripresa dell'inflazione nei prossimi mesi. Questo rischio è presente finché gli Stati Uniti non avranno firmato accordi commerciali con i loro principali partner commerciali, in particolare Cina e Unione Europea. È essenziale limitare il più possibile le tariffe doganali per neutralizzare qualsiasi rischio di rimbalzo dell'inflazione, che è un rischio reale se crediamo alle aspettative di inflazione dei consumatori statunitensi.
Conclusione: l'inflazione CPI statunitense di martedì 13 va quindi osservata con molta attenzione. La conferma di un calo del tasso di inflazione sarebbe una buona notizia per il mercato azionario, in quanto avvicinerebbe il prossimo taglio dei tassi da parte della Fed.
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L’uso di sistemi basati su Internet può comportare rischi elevati, tra cui frodi, attacchi informatici, interruzioni di rete e comunicazione, furti di identità e phishing legati agli asset digitali.
FEDERAL RESERVEIl 7 maggio 2025, la Federal Reserve ha deciso di mantenere il tasso di interesse di riferimento tra il 4,25% e il 4,50%, adottando un approccio di "attesa" in risposta all'incertezza economica crescente, influenzata dalle politiche tariffarie dell'amministrazione Trump.
Il presidente Jerome Powell ha sottolineato i rischi di stagflazione, con inflazione in aumento e crescita economica rallentata.
Nonostante la robustezza del mercato del lavoro, con 177.000 nuovi posti di lavoro creati ad aprile, e un'inflazione al 2,4%, la Fed ha scelto di non intervenire senza dati più chiari.
Le aspettative di mercato indicano una possibile riduzione dei tassi a partire da luglio.
Gioco feroce tra posizioni lunghe e corte sull'oro
Questa settimana il mercato dell'oro ha mostrato un tipico andamento da "montagne russe", balzando da 3.237 a 3.434 dollari nei primi due giorni di contrattazione della settimana, per un incremento cumulativo di quasi 200 dollari. Tuttavia, è sceso bruscamente mercoledì e giovedì a causa degli aggiustamenti nelle aspettative di politica monetaria e nei negoziati commerciali, e ha infine completato una correzione a breve termine con un rimbalzo tecnico venerdì. Questa fluttuazione drammatica riflette il fatto che il mercato si trova a un punto di svolta critico, con tori e orsi impegnati in un gioco feroce.
L'attuale mercato presenta tre caratteristiche degne di nota: la volatilità è aumentata in modo significativo, con una fluttuazione settimanale che supera i 300 dollari USA, un nuovo massimo dell'anno; le conversioni a breve e lungo termine sono rapide, con il sentiment del mercato che passa rapidamente tra la domanda di avversione al rischio e le aspettative di politica economica; il predominio dei fattori tecnici è aumentato e, in assenza di fattori fondamentali decisivi, le posizioni tecniche sono diventate punti di svolta chiave. Questa caratteristica del mercato indica che l'oro potrebbe entrare in una fase di consolidamento.
A giudicare dal trend, sebbene il trend rialzista a lungo termine non sia cambiato (l'aumento da inizio anno ha raggiunto i 900 dollari USA), il breve termine si è chiaramente spostato verso un'ampia gamma di fluttuazioni tra i 3.200 e i 3.400 dollari USA. Il limite dei 3.500 dollari ha rappresentato una forte resistenza psicologica. Il secondo attacco al rialzo di questa settimana non è riuscito a superare la soglia dei 3.400 dollari, il che indica che il mercato ha bisogno di tempo per digerire i guadagni precedenti. I principali fattori che influenzano l'attuale mercato includono: l'incertezza nelle aspettative di politica monetaria, i ripetuti intoppi nel processo di negoziazione commerciale e la necessità stessa di adeguamenti tecnici.
Da una prospettiva tecnica, i livelli di supporto chiave sono concentrati a $ 3.313 (minimo di questa settimana), $ 3.274-3.253 (precedente area di trading intensivo) e $ 3.222 (minimo di pullback di aprile). Le aree di resistenza includono $ 3.347 (massimo di venerdì), $ 3.370-3.385 (massimo di rimbalzo di metà settimana) e il numero tondo di $ 3.400. Questi livelli di prezzo chiave diventeranno importanti punti di riferimento per la battaglia tra tori e orsi della prossima settimana.
Ci sono due possibili percorsi di sviluppo per il mercato la prossima settimana: se scende al di sotto del supporto di $ 3.313, il trend di correzione potrebbe continuare, con obiettivi al ribasso a $ 3.274, $ 3.253 e persino $ 3.222; se supera la resistenza dei 3.347 $, potrebbe replicare il modello di rimbalzo di inizio settimana, con obiettivi al rialzo a 3.370 $, 3.385 $ e persino a 3.400 $. Tra questi, l'andamento di lunedì è particolarmente critico e potrebbe dettare il tono dell'intera settimana. Occorre prestare particolare attenzione allo slancio iniziale della sessione asiatica, alla continuità della sessione europea e alle opportunità di svolta della sessione statunitense.
In termini di strategia operativa, si consiglia di acquistare a basso prezzo e vendere a prezzo alto nell'intervallo di 3200-3400 dollari USA nel breve termine e di impostare rigorosamente uno stop loss di 30-50 dollari USA; Gli investitori a medio termine possono attendere segnali di svolta più chiari e prestare attenzione alle opportunità di creare posizioni in lotti al di sotto dei 3250 dollari USA. Bisogna essere particolarmente vigili contro le fluttuazioni drastiche causate da notizie improvvise e si raccomanda di controllare la posizione a non più del 15%.
I partecipanti al mercato dovrebbero concentrarsi su tre aspetti: discorsi dei principali funzionari delle banche centrali e pubblicazioni di dati economici (in particolare indicatori di inflazione) sul fronte della politica monetaria; variazioni nelle partecipazioni istituzionali e nei flussi dei fondi ETF sull'oro sul lato del mercato; e le principali variazioni dei prezzi e il grado di coordinamento del volume degli scambi sul lato tecnico. Questi fattori determineranno congiuntamente il prossimo movimento dell'oro.
GBP/CAD: FTW sopra 1,8100 e Focus LongSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Buongiorno a tutti,
anche oggi ci troviamo per la consueta analisi settimanale. Stavolta puntiamo l’attenzione sul cross GBP/CAD, che mostra un’impostazione tecnica molto interessante.
Il trend di fondo è rialzista da diversi mesi, e dopo una lunga fase di trading range, nelle ultime settimane abbiamo assistito a violazioni nette delle resistenze. In questo contesto si è formato un importante FTW Power che ha confermato il livello 1,8100 come nuovo supporto chiave.
Al momento l’area 1,8100 tiene perfettamente, e rappresenta secondo la mia lettura il fulcro operativo della settimana. Il mio piano prevede quindi di cercare segnali long ben contestualizzati su time frame daily o eventualmente con conferma su H4, a seconda della price action daily.
Operativamente, il target ambizioso di questa view è area 1,9100 e oltre, dove passa una vecchia zona di offerta da testare nuovamente.
In caso di rottura al ribasso di 1,8000, lo scenario verrebbe invalidato, e allora dovrò rivedere la mia lettura di fondo.
Come sempre, seguirò il cross nei prossimi giorni e sarò operativo se dovessero presentarsi segnali operativi concreti.
Per oggi è tutto, un caro saluto e… buon TRADING SIMPLE!
Leone XIV: impatto sul Mercato Forex
Salve, sono il trader Forex Andrea Russo e oggi voglio parlarvi dell’elezione del Nuovo Papa.
L'elezione di un nuovo Papa è un evento con implicazioni non solo religiose e sociali, ma anche economiche. Con l’ascesa di Leone XIV, il mondo finanziario osserva attentamente le possibili ripercussioni sulle valute globali e sulle strategie di investimento.
Effetti immediati sulla volatilità del Forex
Storicamente, grandi eventi politici e istituzionali possono generare fluttuazioni nelle valute internazionali. L'Italia, sede del Vaticano, potrebbe vedere movimenti sulla coppia EUR/USD, soprattutto in base alle prime dichiarazioni del nuovo Pontefice riguardo alle politiche economiche del Vaticano.
Alcuni investitori potrebbero reagire con prudenza iniziale, portando a una temporanea volatilità sul mercato Forex, simile a quanto accade durante elezioni politiche o altre transizioni di leadership. Tuttavia, questa volatilità potrebbe essere limitata a breve termine, a meno che Leone XIV non annunci cambiamenti sostanziali nella gestione delle finanze vaticane.
Le politiche finanziarie del Vaticano e il loro impatto sulle valute
Il Vaticano detiene un patrimonio significativo, con investimenti immobiliari e partecipazioni in società internazionali. Se il nuovo Papa decidesse di adottare una strategia più trasparente o etica nei suoi investimenti, ciò potrebbe influenzare il settore finanziario, spingendo fondi globali a rivedere le proprie strategie di investimento.
EUR/USD e il ruolo della BCE: Possibili interventi del Vaticano su politiche economiche e sociali in Europa potrebbero indurre la BCE a valutare il quadro macroeconomico con maggiore attenzione.
Monete rifugio (CHF, JPY, oro): Se l'elezione generasse incertezze economiche, potremmo assistere a un aumento degli investimenti in asset rifugio, come il franco svizzero (CHF) e lo yen giapponese (JPY).
Settori economici influenzati
Finanza etica e ESG: Se Leone XIV enfatizzasse l’importanza degli investimenti sostenibili, le aziende legate al settore ESG potrebbero registrare un aumento di interesse e afflussi di capitale.
Immobiliare: Con il Vaticano tra i principali proprietari di immobili in Europa, eventuali riforme nella gestione patrimoniale potrebbero avere ripercussioni sui mercati immobiliari, influenzando il valore del EUR e altri asset correlati.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 08.05.2025La FED non taglia e si prepara a stabilità dei tassi sino all’estate.
Trump promette rimozione di restrizioni sui “semiconductors”.
Borse e valute dei mercati emergenti sorprendenti da inizio anno.
Usa e Regno Unito pronti ad annunciare l’accordo sui dazi.
Martedì 7 maggio si è chiuso con un tono sommesso per le Borse europee, tutte in lieve calo. Parigi ha ceduto -0,91%, Francoforte -0,58%, Milano -0,6% e Londra -0,44%. Gli investitori hanno preferito restare cauti in attesa della decisione della Federal Reserve, che è arrivata più tardi nella giornata: nessun taglio ai tassi, che restano fermi nel range tra 4,25% e 4,50%.
Il presidente Jerome Powell ha evidenziato l’incertezza legata alle politiche commerciali dell’amministrazione USA, descrivendole come “molto, molto incerte”, e ha ammesso che in questo scenario “non è affatto chiaro cosa dovremmo fare”.
Questa prudenza ha avuto effetti immediati sulle aspettative dei mercati. Le probabilità di un taglio dei tassi a giugno sono scese al 20%, rispetto al 30% del giorno prima, mentre quelle per luglio sono calate al 70%, contro il quasi 100% di appena una settimana fa.
Nel frattempo, Wall Street ha reagito con maggiore ottimismo: il Dow Jones ha guadagnato +0,70%, lo S&P500 +0,43%, il Nasdaq +0,27%. Anche se non abbastanza da spingere al rialzo i mercati europei, si è respirato un clima di cauto sollievo.
A tenere banco restano comunque le tensioni geopolitiche. Mentre da un lato si è riaccesa la speranza di una tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, con l’annuncio dell’incontro in Svizzera tra i rappresentanti del Tesoro USA Scott Bessent e del Commercio Jamieson Greer con le controparti cinesi, dall’altro la situazione tra India e Pakistan è degenerata, con 13 vittime al confine del Kashmir.
I dati macroeconomici europei non hanno aiutato. Eurostat ha comunicato che a marzo le vendite al dettaglio sono diminuite -0,1% su base mensile sia nell’area euro che nell’intera UE, pur registrando su base annua rispettivamente +1,5% e +1,4%.
Nel comparto tecnologico, l’amministrazione Trump ha fatto notizia annunciando, secondo Bloomberg, l’intenzione di rimuovere alcune restrizioni all’export di chip introdotte sotto Biden. La notizia ha galvanizzato il settore dei semiconduttori: l’indice SOX di Filadelfia è salito +1,7%, e Nvidia +3,1%.
Sul fronte delle materie prime, il petrolio ha continuato il recupero dopo il crollo del 5 maggio, ma il greggio WTI (riferimento Usa) resta sotto 59 dollari/barile. Il prezzo del gas naturale europeo ad Amsterdam è rimasto stabile a 34,4 euro7megawattora, mentre l’oro, sceso il giorno prima a 3.385 dollari/oncia (-1,3%), ha mostrato un modesto recupero ieri, +0,5%.
Il mercato obbligazionario europeo mostra segni di stabilizzazione. Lo spread tra BTP e Bund si è ridotto a 107 punti base (- 2bps dalla vigilia), col rendimento del BTP decennale benchmark sceso dal 3,62% al 3,55%.
Oggi, 8 maggio, le Borse asiatiche hanno reagito positivamente alle ultime novità commerciali. L'indice MSCI Asia-Pacifico è salito +0,3%, segnando la quattordicesima seduta positiva nelle ultime sedici, con un guadagno di +5% da inizio anno, contro il -0,3% dell'MSCI World, dominato, per un 70% circa, da Wall Street.
A trainare la regione sono i big tech cinesi come Tencent, Alibaba e Meituan, in attesa dei dati trimestrali. L’Hang Seng (Hong Kong) ha guadagnato +0,8%, il Taiex (Taipei) +0,7% e il CSI300 cinese +0,6%.
Anche Nikkei giapponese (+0,4%), Kospi coreano (+0,5%) e Sensex indiano (invariato) si sono mossi con cautela, mentre il conflitto in Kashmir tiene alta la tensione.
Da Washington, Donald Trump ha annunciato un importante accordo commerciale con il Regno Unito, che sarà presentato ufficialmente in conferenza stampa. Lo ha definito “il primo di molti”, lasciando intendere che l’intenzione è di aprire una nuova stagione di intese bilaterali. Questo ha rafforzato la fiducia in un possibile miglioramento anche nei rapporti con Pechino.
Gli investimenti esteri hanno continuato a riversarsi nei mercati emergenti asiatici. Escludendo Cina e Giappone, gli afflussi in azioni asiatiche hanno raggiunto quasi 3 miliardi di dollari in una settimana, spinti anche dal rafforzamento delle valute locali. L’indice MSCI Emerging Market Currency ha toccato nuovi massimi storici.
Sul fronte delle commodity, il Bloomberg Commodity Index è salito +0,6% dopo un calo di -0,8% il giorno precedente. Il rame si conferma tra i migliori performer dell’anno con un +7,5%. Goldman Sachs ha rivisto al rialzo la sua previsione per il secondo trimestre a 9.330 dollari/tonnellata, rispetto agli 8.620 precedenti, citando la resilienza della domanda cinese e la distensione nei rapporti commerciali.
Infine, il Bitcoin continua la sua corsa: stamattina ha guadagnato oltre +2%, sfiorando 100.000 dollari. A spingere il rally è stato anche la notizia che l’ETF spot di BlackRock (IBIT), ha segnato 16 giorni consecutivi di afflussi. Solo il 6 maggio sono affluiti nel fondo bicoin per un valore di circa US$ 36 milioni di dollari.
Alle ore 13:00 CET dell’8 maggio, le principali Borse europee mostrano un rialzo medio dell’1,2%, in linea con l’andamento positivo dei future di Wall Street.
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Il trend rialzista dell'oro rimane
Analisi del mercato dell'oro: l'avversione al rischio si raffredda, innescando un ritiro, ma il trend rialzista non è stato interrotto
Punto di vista centrale
✅ Motivi del forte calo delle contrattazioni iniziali: la notizia dei colloqui ad alto livello tra Cina e Stati Uniti ha allentato le tensioni commerciali e la domanda di asset rifugio si è indebolita. L'oro è crollato di oltre 50 dollari, passando dal massimo delle due settimane a 3.377,40, con un calo dell'1,5%.
✅ La tendenza generale non è cambiata: nonostante la correzione a breve termine, i prezzi dell'oro sono comunque aumentati del 4% questa settimana. La linea giornaliera presenta due strutture positive consecutive intatte, la croce aurea media mobile supporta i rialzisti e il supporto chiave di 3325 non è stato rotto, il che per il momento non costituisce un segnale di inversione.
✅ Supporto tecnico affidabile:
Supporto a breve termine: 3350 (posizione chiave a 4 ore) → 3325 (traccia centrale a 4 ore + supporto della media mobile giornaliera)
Obiettivo rialzista: 3480 (precedente sfida al massimo) → Se viene superato, aprirà nuovi massimi
Analisi tecnica
Livello giornaliero: il trend rialzista è stabile
Dopo due chiusure positive consecutive, il prezzo si è mantenuto saldamente al di sopra della media mobile a breve termine (5/10 giorni) e la croce aurea della media mobile ha mostrato che lo slancio di acquisto è ancora presente.
L'intervallo della correzione è controllabile: il brusco calo delle prime contrattazioni non ha toccato il supporto di 3325, il che indica che la pressione di vendita è stata in gran parte determinata dalle notizie piuttosto che da un'inversione di tendenza.
Strategie di trading e suggerimenti operativi
Posizione lunga aggressiva:
Disposizione della posizione leggera a 3350-3355, stop loss a 3335, target a 3400-3480.
Posizione lunga stabile:
Entrare nel mercato in lotti a 3325-3327, stop loss a 3310, obiettivo a 3380-3480.
【Avvertenza sui rischi】
⚠ Attenzione alle notizie ripetute: se emergessero nuovi conflitti nei negoziati tra Cina e Stati Uniti, ciò potrebbe nuovamente stimolare gli acquisti di beni rifugio.
⚠ Posizioni difensive chiave:
Se scende sotto i 3310, la struttura della linea giornaliera si indebolirà e sarà necessario interrompere la perdita e attendere e vedere.
Se supera i 3480, puoi aumentare la tua posizione e puntare a oltre 3500.
Riassumere
🔹 Il pullback a breve termine è una correzione tecnica, il trend rialzista non è stato interrotto e 3350-3325 è l'intervallo a lungo termine ideale.
🔹 3480 è lo spartiacque tra tori e orsi. Una svolta confermerà un nuovo ciclo di trend rialzista, altrimenti il mercato potrebbe continuare a fluttuare.
🔹 Rigoroso controllo del rischio: il mercato delle notizie è soggetto a forti oscillazioni. Si consiglia di costruire le posizioni in lotti con posizioni leggere per evitare scommesse unilaterali.
Oggi la FedAl giorno cruciale della Fed ci arriviamo con un ritorno del risk on, dopo che ieri pareva il contrario, specialmente in assenza di dichiarazioni sui colloqui eventuali tra USA e Cina sui dazi, che erano stati categoricamente smentiti da Trump. Il Presidente, infatti, aveva dichiarato di non avere alcuna intenzione di incontrare a breve Xi Jinping. E invece poi saranno Bessent e il Vice Presidente Cinese a parlarne.
L'indice del dollaro, ieri sotto pressione per l’intera seduta, ha reagito tornando in area 99,5, interrompendo una serie di tre giorni di ribassi dopo le notizie secondo cui il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent e il rappresentante per il commercio Jamieson Greer avrebbero incontrato i loro omologhi cinesi questa settimana in Svizzera per discutere di questioni economiche e commerciali. Ciò ha accresciuto l'ottimismo riguardo a un possibile avvio di negoziati commerciali per ridurre gli ingenti dazi imposti da entrambi i paesi.
Gli investitori sono però in attesa della decisione di politica monetaria della Federal Reserve, prevista per questa sera, con ovvie previsioni di tassi fermi. Ma la chiave sarà Jerome Powell e le sue dichiarazioni, che saranno cruciali per avere informazioni sull'andamento futuro dei tassi, in un contesto di crescente pressione per un allentamento della politica monetaria. Tuttavia, i timori che i dazi di Trump possano ancora far salire l'inflazione, per ora hanno negato questo scenario.
WALL STREET
Gli azionari USA sono scesi ieri, estendendo le perdite della sessione precedente, con l'S&P 500 che ha chiuso con il segno negativo, a -0,77%, il Nasdaq in calo dello 0,87% e il Dow Jones in calo dello 0,95%. Il sentiment degli investitori, sempre ieri, sembrava pessimista a causa della persistente incertezza sui dazi e delle crescenti preoccupazioni per l'impatto delle tensioni commerciali sugli utili aziendali.
Nella notte, però, i mercati azionari asiatici sono saliti dopo che è arrivata la conferma che il vice premier cinese He Lifeng incontrerà il Segretario al Tesoro Scott Bessent questa settimana, per discutere di tariffe e questioni commerciali, alimentando speranze tra gli investitori. A rafforzare il sentiment positivo, il fatto che la Pboc avrebbe deciso di tagliare i tassi di interesse tra i 10 e i 50 punti base.
Il Presidente Trump, dal canto suo, incontrerà il Primo Ministro canadese Carney, mentre i negoziati tra gli Stati Uniti e diversi paesi proseguono, sebbene non siano stati raggiunti accordi formali. Nel frattempo, le importazioni statunitensi a marzo sono nuovamente aumentate in previsione di nuovi dazi ad aprile. Oggi inizia la riunione del FOMC, con la Fed che si prevede manterrà invariati i tassi di interesse. Il mercato prezza un nulla di fatto e bisogna aspettare prima che decida di tagliare il costo del denaro.
VALUTE
Sui cambi solito trading range, con EurUsd tra 1.1300 e 1.1380 e gli altri cambi contro dollaro in una perfetta correlazione dollaro-centrica. La chiave è altrove, ovvero è legata all’incontro USA-Cina sui dazi, nonostante nel mondo tornino le tensioni, di cui si faceva volentieri a meno, specie in un anno come questo, con uno scontro India-Pakistan, che per ora si è limitato a un raid mirato dell’India verso siti terroristici pachistani con conseguente rappresaglia di Islamabad, ma che speriamo non subisca una escalation militare generalizzata, il che, oltre a provocare vittime innocenti, potrebbe alimentare un ennesimo risk off sui mercati.
Il ritorno e la correzione del dollaro si è vista anche contro Jpy con UsdJpy tornato a 143.30 dai minimi di 142.30 di ieri pomeriggio. Bisogna capire se questo movimento del biglietto verde sia solo correttivo per poi riprendere la sua strada ribassista, oppure se sarà qualcosa di più. Anche il Chf ha perso quota con EurChf che da 0.9330 è risalito a 0.9365-70 area, così come UsdChf da 0.8210 a 0.8270. Il dilemma rimane il solito, ovvero molto, se non tutto, dipende dalle questioni commerciali. Se USA e Cina trovassero un accordo, il risk on tornerebbe prepotentemente sulla scena.
DEFICIT COMMERCIALE USA
Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato a 140,5 miliardi di dollari a marzo 2025, raggiungendo un nuovo massimo storico, rispetto alle previsioni di un deficit di 137 miliardi di dollari. Le importazioni sono balzate del 4,4%, raggiungendo il massimo storico di 419 miliardi di dollari, in previsione di ulteriori annunci di dazi ad aprile. Gli acquisti sono aumentati per prodotti farmaceutici, autovetture e accessori per computer, ma sono diminuiti per prodotti finiti in metallo e petrolio greggio.
Nel frattempo, le esportazioni sono aumentate di un misero 0,2%, ma hanno anche superato il record di 278,5 miliardi di dollari, trainate da autovetture, gas naturale, oro e accessori per computer. Il deficit commerciale degli Stati Uniti si è ampliato notevolmente con l'UE e il Vietnam, ma si è ridotto con la Cina, la Svizzera e il Canada mentre è rimasto pressoché invariato con il Messico.
PETROLIO
Martedì, i future sul greggio WTI sono saliti del 4% a 59,4 dollari al barile, rimbalzando dal minimo di quattro anni, poiché gli indicatori tecnici segnalavano un mercato ipervenduto e divergenze interessanti. I prezzi sono stati sostenuti anche dal ritorno degli acquirenti cinesi dopo le festività. Inoltre, i segnali di un potenziale rallentamento della produzione di scisto statunitense hanno contribuito ad alleviare le preoccupazioni relative all'eccesso di offerta.
Diamondback Energy, un importante produttore, ha rivisto al ribasso le sue previsioni di produzione e ha avvertito di un imminente calo delle attività di perforazione onshore. Anche un altro importante operatore di gas scisto ha annunciato tagli, a indicare che i bassi prezzi stanno iniziando a influire sulla produzione. Nel frattempo, la modesta riduzione dei prezzi di vendita ufficiali da parte dell'Arabia Saudita ha segnalato un approccio cauto alla quota di mercato, attenuando il sentiment ribassista dopo l'accordo dell'OPEC+ per aumentare la produzione a giugno. Anche l’indice PMI dei servizi statunitense superiore alle attese ha contribuito al mantenimento della domanda.
Saverio Berlinzani
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WisdomTree - Tactical Daily Update - 06.05.2025Borse europee in ripresa, mentre Wall Street prede fiato.
Settore servizi in buona salute ad Aprile negli Usa: una sorpresa!
Trump tassa i film prodotti all’estero: minacciano la salute di Holliwood...
Petrolio sempre più giù, mentre riparte la corsa dell’oro.
Mercati finanziari tra cautela e segnali di ripresa: l’Europa accelera, Wall Street rallenta. Dopo una settimana positiva che aveva riportato le Borse europee ai livelli precedenti all’imposizione dei nuovi dazi, l’apertura di questa settimana ha visto un atteggiamento più cauto da parte degli investitori.
Fa eccezione il Dax di Francoforte, che ha guadagnato l’1,1%, sostenuto dall’imminente insediamento del nuovo governo tedesco guidato dal conservatore Friedrich Merz (Cdu-Csu). La coalizione con la Spd prevede Lars Klingbeil come vicecancelliere e ministro delle Finanze, mentre Boris Pistorius è stato confermato alla Difesa, favorendo un rialzo dei titoli legati all’industria militare: Rheinmetall +3,1% e Renk +4,1%.
Nel resto d’Europa, Milano ha chiuso in leggero rialzo (+0,4%), con gli occhi puntati sul consolidamento del settore bancario. Madrid ha fatto anche meglio (+0,5%), mentre Parigi (-0,5%) e Amsterdam (-0,1%) hanno chiuso in calo. La Borsa di Londra è rimasta chiusa per festività.
Wall Street ha archiviato una seduta negativa, segnata dalla prudenza in attesa della riunione della Federal Reserve e della delusione per l’assenza di sviluppi concreti sugli accordi commerciali.
In particolare, il presidente Donald Trump ha imposto dazi del 100% sui film prodotti all’estero, sostenendo che i benefici fiscali offerti da altri Paesi al settore cinematografico rappresentino una "minaccia alla sicurezza nazionale".
Gli indici principali hanno chiuso in ribasso: Dow Jones -0,24% a 41.217 punti, S&P500 -0,64% a 5.650 punti, Nasdaq -0,74% a 17.844 punti.
Nei primi mesi del 2025, l’Europa si conferma l’area geografica preferita dagli investitori globali rispetto agli Stati Uniti. Dopo che negli ultimi cinque anni l’S&P500 abbia guadagnato complessivamente il +104% (inclusi i dividendi), contro il +88% dello Stoxx 600, da inizio anno il trend si è invertito: S&P500 -11,6%, Stoxx 600 +7,5%.
Questo cambiamento è stato favorito dalle tensioni commerciali e dall'incertezza sulle politiche americane, mentre in Europa, pur con lo spettro della guerra in Ucraina ancora presente, il contesto appare più stabile agli occhi degli investitori.
Dal punto di vista macroeconomico, il settore servizi negli Stati Uniti ha registrato segnali misti: il PMI (Purchasing managers Index) dei servizi (rilevato da S&P Global) è stato pari a 50,8 punti (sopra la soglia di crescita ma inferiore ai 51 previsti).
Invece l’ISM servizi (Institute for the supply management) è salito da 50,8 a 51,6 punti, oltre le attese (50,4), segnalando una ripresa nel terziario, che rappresenta oltre due terzi dell’economia americana
Tuttavia, il rincaro dei prezzi pagati dalle imprese per materiali e servizi – al massimo da oltre due anni – indica una crescita delle pressioni inflazionistiche legate proprio ai dazi.
Sul versante valutario, il dollaro statunitense è rimasto debole, cros euro/dollaro 1,133, euro/yen 162,90 e dollaro/yen 143,88.
Sul mercato delle materie prime, si segnalano dinamiche divergenti: gas naturale europe (TTF Amsterdam) stabile a 33 euro/MWh, mentre l’oro è in forte rialzo: +2,2% lunedì a 3.312 dollari l’oncia, in crescita dell’1,2% anche oggi, 6 maggio, con un guadagno del 28% da inizio anno (contro il +14% dell’argento).
Secondo Goldman Sachs, l’oro continuerà a sovraperformare l’argento. Gli acquisti da parte delle banche centrali, soprattutto dopo il congelamento delle riserve russe nel 2022, hanno spezzato la storica correlazione tra i due metalli. Il calo della produzione di pannelli solari in Cina, dovuto all’eccesso di offerta, penalizza la domanda di argento.
Sul fronte energetico, il petrolio resta debole: il WTI per consegna a giugno ha segnato ieri 56,7 dollari al barile (-2,6%), minimo da quattro anni, ed stamane accenna ad un rimbalzo, +1,5% a 57,6. Il calo è in parte dovuto alla decisione dell’Opec+ di aumentare la produzione di 411mila barili/giorno a giugno e ai timori per un indebolimento della domanda.
Nelle Borse asiatiche, Hong Kong è tornato positivo dopo la "Golden Week": Hang Seng +0,7%, sù anche il CSI300 (Shanghai e Shenzhen), +1%. Durante le festività, i viaggi in Cina hanno toccato quota 10,9 milioni, con 1,1 milioni di viaggi transfrontalieri di passeggeri stranieri, in aumento del 43,1% su base annua.
Nonostante ciò, l’attività dei servizi in Cina mostra un rallentamento ad aprile: l’indice Caixin è sceso a 50,7, il livello più basso da sette mesi (contro 51,8 atteso). Le tensioni con gli Stati Uniti stanno pesando....
L’India, nelle trattative commerciali con gli USA, ha proposto l’eliminazione dei dazi su acciaio, componenti auto e farmaci fino a determinate soglie quantitative.
Nel frattempo, anche il Messico pensa a mosse protezionsitiche, reagendo all’importazione massiccia di acciaio e tessuti a basso costo (dumping), sospendendo le attività di circa metà delle aziende importatrici autorizzate.
Infine le cripto: ieri piccolo passo indietro, parallelo alla frenata dell’azionario USA. Bitcoin si sta comunque avvicinando alla soglia critica dei 100.000 dollari. Donald Trump ha ribadito il proprio sostegno alle criptovalute durante un’intervista, dichiarando: «Se non lo facciamo noi, lo farà la Cina».
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Mercoledì 7 maggio Jerome Powell cederà tagliando i tassi?Introduzione: Mentre la Federal Reserve (FED) statunitense si avvicina a una nuova decisione di politica monetaria, la domanda centrale è: Jerome Powell cederà alle pressioni politiche e inizierà a tagliare i tassi il 7 maggio? Per rispondere a questa domanda, è essenziale ripercorrere il quadro istituzionale della FED e i precedenti storici che fanno luce sulle questioni in gioco. Creata con il Federal Reserve Act del 1913, la FED si fonda su un principio fondamentale: l'indipendenza dal potere esecutivo. Questo principio garantisce che le sue decisioni monetarie, in particolare sui tassi di interesse, non siano dettate da considerazioni politiche ma da fattori macroeconomici.
1) L'indipendenza della FED è sancita dalla legge
L'indipendenza della FED è sancita dalla legge. Il suo presidente, nominato per un mandato di quattro anni, può essere rimosso dal Presidente degli Stati Uniti solo per "giusta causa", ovvero per grave cattiva condotta. Questa disposizione è stata pensata per impedire qualsiasi tentativo di interferenza politica diretta. Questo baluardo istituzionale fu messo alla prova negli anni '70, quando un episodio emblematico mise Richard Nixon contro Arthur Burns, allora presidente della FED. Nel tentativo di stimolare l'economia prima delle elezioni presidenziali del 1972, Nixon esercitò forti pressioni su Burns affinché tagliasse i tassi di interesse, nonostante i segnali di inflazione. Burns alla fine cedette. Sebbene questa politica monetaria accomodante abbia inizialmente dato i suoi frutti nelle elezioni, ha anche innescato un lungo periodo di inflazione e una grave crisi economica. Oggi questo episodio rimane una lezione storica sulle conseguenze di una FED soggetta alla volontà politica.
2) Sul fronte macroeconomico, Powell dovrebbe aspettare fino a dopo il 7 maggio
Nel 2025 la FED è di nuovo sotto pressione, questa volta da parte di Donald Trump, ma le attuali condizioni economiche non giustificano un'azione affrettata. Sebbene l'inflazione stia rallentando, con l'indice PCE vicino all'obiettivo del 2% in termini nominali, diversi fattori depongono a favore dello status quo. In primo luogo, le aspettative di inflazione delle famiglie statunitensi, misurate dall'indice dell'Università del Michigan, rimangono elevate. In secondo luogo, le imprese statunitensi si trovano di fronte all'incertezza su come affrontare i dazi: devono trasferire i costi sui consumatori o tagliare i margini? Infine, nonostante il margine di manovra economico esistente, i segnali macroeconomici non sono abbastanza chiari da giustificare un taglio immediato dei tassi.
Conclusione: la storia dimostra che cedere alle pressioni politiche può costare caro all'economia statunitense. Jerome Powell sembra consapevole di questa responsabilità e dovrebbe adottare una strategia di attesa misurata. Il 7 maggio non sarà probabilmente il giorno della tanto attesa svolta monetaria, ma più probabilmente le decisioni di politica monetaria di giugno o luglio, se la disinflazione sarà confermata e se verrà raggiunto un accordo commerciale tra Stati Uniti, Cina e UE.
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Resistenze storiche in vista: come reagirà l’US500?ANALISI MACROECONOMICA:
La settimana macroeconomica comincia in modo relativamente tranquillo a causa delle varie festività nei principali mercati asiatici ed europei. Nel corso dei giorni successivi, possiamo vedere come emergono dati significativi che offrono spunti molto rilevanti per comprendere l’evoluzione economica globale.
Lunedì 5 Maggio: dati USA del settore terziario deboli
Nonostante la giornata di stop in Giappone, Cina, Hong Kong e Regno Unito, gli Stati Uniti hanno pubblicato due dati chiave per il settore dei servizi.
L’indice PMI del settore terziario (Aprile) è sceso a 51,4, in calo rispetto al 54,4 del mese precedente, segnalando un rallentamento dell’attività. Anche l’indice ISM non manifatturiero ha mostrato debolezza, attestandosi a 50,2 contro il 50,8 di Marzo. Entrambi i valori si mantengono comunque sopra la soglia di 50, indicando ancora una modesta espansione in vista. Staremo a vedere cosa succederà nelle prossime settimane.
Martedì 6 Maggio: servizi italiani in rallentamento?
Tornando in Europa, l’unico dato di rilievo arriva dall’Italia con l’indice dei direttori degli acquisti del settore dei servizi, che passa da 52,0 a 51,3. Pur restando in territorio di espansione, il dato conferma una perdita di slancio nella crescita del comparto terziario.
Mercoledì 7 Maggio: focus sulla FED e sulle vendite italiane
Prestiamo nuovamente attenzione al territorio italiano con i dati sulle vendite al dettaglio di Marzo. Il dato mensile sale dello 0,2%, sopra lo 0,1% precedente, ma su base annua si registra un calo del -1,5%, a conferma della persistente debolezza dei consumi interni.
Negli Stati Uniti, il mercato guarda con attenzione alle decisioni della Federal Reserve. La banca centrale ha mantenuto invariato il tasso d’interesse sui fondi federali al 4,50%, con dichiarazioni prudenti durante la conferenza stampa del FOMC. La pubblicazione delle scorte di petrolio grezzo ha evidenziato un forte calo di 2,696 milioni di barili, potenzialmente indicativo di un incremento della domanda o di riduzioni nell’offerta.
Giovedì 8 Maggio: BoE taglia i tassi, sussidi USA in calo
La Bank of England ha sorpreso i mercati con un taglio dei tassi dal 4,50% al 4,25%, segnando un possibile cambio di rotta nella politica monetaria britannica. La mossa è stata accompagnata dalla pubblicazione della lettera sull’inflazione, attesa con attenzione dagli investitori per comprendere meglio le prospettive future.
Negli Stati Uniti, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione sono scese a 232.000, in calo rispetto alle 241.000 della settimana precedente, suggerendo una tenuta del mercato del lavoro nonostante i segnali contrastanti provenienti da altri indicatori economici.
La settimana offre segnali abbastanza misti: da un lato la tenuta dell’occupazione statunitense e l’approccio attendista della FED, dall’altro il rallentamento del settore terziario e dei consumi sia in Europa che negli USA. Il taglio dei tassi da parte della BoE introduce nuovi elementi di incertezza sui percorsi futuri delle politiche monetarie. I prossimi dati macroeconomici saranno determinanti per chiarire se ci troviamo in una fase di semplice rallentamento ciclico o alle soglie di una contrazione più marcata.
Questa si tratta di un’analisi puramente informativa e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Ogni trader ed investitore deve fare le proprie ricerche e valutare il proprio rischio di investimento.
ANALISI TECNICA:
Per quanto riguarda l’analisi tecnica, andiamo a dare uno sguardo alla situazione americana, precisamente su US500.
Dal grafico daily vediamo subito come il prezzo è rimbalzato aggressivamente sul minimo di Aprile 2024, rimasto inviolato, portandolo in soli pochi giorni da un livello psicologico di 4800 dollari a un livello 5480.
Stiamo parlando di un incremento di circa 13% su un asset che gioca un ruolo chiave mondiale sui mercati finanziari.
Il prezzo ha poi ritracciato sul livello 50% del ritracciamento di Fibonacci per poi ripartire nuovamente senza sosta verso i 5700 circa.
Cosa succede adesso? Non possiamo non prendere in considerazione le due grosse aree di resistenza che il prezzo ha davanti, con una prima area sui 5750 circa, ed una seconda area sui 6100 circa che coincide con il massimo storico.
Queste sono aree estremamente sensibili dove bisogna assolutamente minimizzare i rischi cercando di non lasciarsi prendere dalle emozioni. Il prezzo potrebbe potenzialmente cominciare a rimbalzare tra le due aree o ritracciare nuovamente su un livello molto psicologico intorno ai 5000.
Queste condizioni di estrema volatilità su asset del genere devono farci immediatamente pensare a come gestire al meglio le nostre posizioni nel caso in cui si voglia operare in condizioni simili. Il risk management qui gioca un ruolo chiave. Fate molta attenzione.
Questa si tratta di un’analisi a solo scopo informativo e non si tratta di alcun consiglio finanziario. Inoltre ricordiamo che tradare CFD comporta rischi di perdita di denaro a causa della volatilità. Ogni trader deve valutare il proprio rischio e questa analisi non rappresenta alcun segnale di entrata a mercato.
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AMD RIUSCIRA' A BATTERE LE STIME? VEDIAMO COSA ASPETTARCI.Buona Domenica a tutti i traders, i risultati finanziari di AMD per il primo trimestre del 2025 non sono ancora stati rilasciati. La data prevista per la pubblicazione dei risultati è il 6 maggio 2025, dopo la chiusura del mercato statunitense.
Tuttavia, sulla base delle previsioni degli analisti e delle indicazioni fornite dalla stessa AMD, possiamo farci un'idea di come potrebbe essersi comportata l'azienda in questo periodo:
Ricavi:
Si prevede una crescita significativa dei ricavi rispetto al primo trimestre del 2024. Le stime indicano un aumento di circa il 30%, raggiungendo potenzialmente i 7,13 miliardi di dollari. Questo rappresenterebbe il quarto trimestre consecutivo di accelerazione della crescita.
Si prevede una forte performance del segmento Client (CPU per PC) con una crescita del 50.8% su base annua.
Tuttavia, si stima un calo nei segmenti Embedded e Gaming.
Utile per azione (EPS):
Anche l'EPS dovrebbe mostrare una crescita considerevole, con stime che si aggirano intorno a 0,94 dollari, in aumento rispetto agli 0,62 dollari del primo trimestre del 2024. Questa sarebbe la crescita più forte dell'EPS dal secondo trimestre del 2022.
Margine lordo:
Si prevede un miglioramento del margine lordo, che potrebbe raggiungere il 53,75% rispetto al 52,0% dell'anno precedente.
Aspettative e fattori chiave:
L'attenzione degli analisti è particolarmente rivolta alla performance del segmento Data Center, trainato dalla crescente domanda di soluzioni per l'intelligenza artificiale (AI) e dalle partnership di AMD in questo settore.
Le indicazioni della dirigenza sull'andamento del business dell'AI per il resto del 2025 saranno cruciali per influenzare il sentiment degli investitori.
Nonostante le aspettative di crescita, alcuni analisti выражают preoccupazioni riguardo alla valutazione del titolo e alla concorrenza nel mercato dell'AI, in particolare con Nvidia.
Performance del titolo:
Nel periodo precedente alla pubblicazione dei risultati, il titolo AMD ha mostrato una certa volatilità. Dopo una forte crescita nel 2024, ha subito un calo nella prima parte del 2025. Tuttavia, nelle sessioni più recenti, ha mostrato un trend al rialzo.
In sintesi, le aspettative per il primo trimestre del 2025 di AMD sono generalmente positive, con una forte crescita prevista per ricavi ed EPS. Tuttavia, l'attenzione sarà focalizzata sui dettagli della performance dei singoli segmenti, in particolare il Data Center e l'AI, e sulle indicazioni per il futuro.
Grazie di tutto e buona Domenica.
Ciao da Mauro
Vi cito le mie tre regole che coltivo costantemente:
Pazienza, disciplina ed avere sempre un piano.
LA PAZIENZA PAGHERA' 〉ACQUISTO A LUNGO TERMINE IN ARRIVO.LA PAZIENZA PAGHERA' 〉ACQUISTO A LUNGO TERMINE IN ARRIVO.
Come illustrato, sto cercando di visualizzare come potrebbero essere le prossime due settimane.
Considerando il fatto che maggio e giugno sono storicamente mesi correttivi per l'oro (non credetemi; controllate lo strumento di stagionalità...), è probabile che il prezzo oscilli in un intervallo piuttosto ampio tra 3300 e 3100 prima di entrare in un impulso rialzista entro la fine di giugno e la prima settimana di luglio.
(Ho illustrato 2 potenziali aree di acquisto; una più vicina al prezzo e un'altra più estesa al ribasso)
Detto questo, bisogna adattarsi a tali condizioni di mercato che offrono solo una certa struttura, offrendo poche operazioni intraday, ma principalmente operazioni a breve termine o rapide mosse di scalping, tutte all'interno della stessa sessione di trading, semplicemente perché, con ogni sessione, prenderanno di mira i massimi o i minimi delle sessioni precedenti (oscillando avanti e indietro in modo scomodo e senza una direzione chiara).
L'Asia potrebbe puntare all'apertura di Sydney, poi Londra potrebbe puntare all'apertura dell'Asia, poi New York potrebbe puntare a qualsiasi minimo o massimo nella direzione opposta... e così via, avanti e indietro, senza mantenere una struttura rialzista o ribassista per più di qualche ora o un giorno intero di calendario prima di invertire la rotta (comportamento laterale).
Quando il prezzo raggiunge livelli "psicologici più forti" come 3150, 3100, 3050 e potenzialmente 3000, si potrebbero iniziare a vedere evidenti rigetti su timeframe più ampi (4 ore e 1 giorno); idealmente, si assisterebbe a stoppini di rigetto seguiti da una bella spinta verso l'alto che mostra vera potenza e volume al rialzo, segnalando potenzialmente il minimo di questa fase di correzione.
IL TEMPO dovrebbe essere allineato con questo comportamento del mercato; ciò significa che, controllando lo strumento di stagionalità, ogni anno (in media 5, 10 e 15 anni), l'oro tocca un minimo durante la prima settimana di LUGLIO...
Quindi... struttura del mercato, prezzo e tempo devono essere allineati correttamente e tutto avrà senso quando arriverà quel momento; da qui il titolo di questa idea. Personalmente non sono preoccupato per alcun tipo di evento economico; le notizie sono solo carburante per il mercato, che si muove e crea liquidità e volatilità.
A QUESTO PUNTO, L'UNICA COSA CHE POTREBBE SCATENARE UN MOVIMENTO SIGNIFICATIVO DELL'ORO È UN EVENTO GEOPOLITICO CHE SCATENEREBBE VERAMENTE INCERTEZZA SUI MERCATI...
RIASSUNTO DELLA SETTIANA: 28-2 maggioRiassunto della settimana 28-2 maggio:
- I lavori JOLTs scendono a 7.192 milioni, ai minimi da marzo 2021
- L'inflazione australiana scende dal 3,5% al 3%
- Il PIL europeo batte le aspettative a rialzo, attestandosi all'1,2%
- Il PIL americano delude le aspettative registrando un calo del -0.3%
- I dati non farm payroll sorprendono le aspettative a rialzo
Andamento delle valute:
- AUD è stata la top perfomer della settimana📈
- JPY è stata la valuta più debole della settimana📉
Approfondimento:
GIAPPONE:
Il governo giapponese si sta preparando ad adottare misure decisive per mitigare l'impatto negativo dei dazi di Trump sulla sua economia.
Tra le misure proposte ci sono un tetto massimo al prezzo del carburante di 10 yen al litro, sussidi per la bolletta dell'elettricità e un'espansione dei programmi di prestito a basso interesse, in particolare per sostenere le piccole e medie imprese, che sono considerate vulnerabili nelle condizioni attuali.
S&P500: Pronto per un forte movimentoDi fronte a un mercato che da almeno un mese viene ritenuto da molti abilmente – e fin troppo palesemente – manipolato, i fondamentali macroeconomici sembrano fare da semplici comparse. Meglio allora attenersi a ciò che il grafico ha da dire.
Il segnale più evidente al momento è il triplo supporto cerchiato in rosso:
- La trendline nera discendente, che dopo la rottura ha fatto da supporto perfetto;
- L’incrocio delle due MM (doppio supporto, settimanale e mensile) che hanno fermato il
prezzo con precisione chirurgica;
A questi tre elementi tecnici si aggiunge il DMS che ci regala una situazione potenzialmente esplosiva: le tre linee sono in pieno incrocio (cerchio blu) nella parte bassa, preludio di un forte movimento dei prezzi. In quale direzione?
Il 7 aprile si è chiuso un lungo ciclo di 5 anni. Da lì è partita una nuova struttura ciclica di lungo periodo, e come sempre succede: partenza = spinta.
Ora siamo dentro un ciclo trimestrale sul lato massimi. Dopo aver rotto l’ultimo minimo decrescente (freccia fucsia), siamo entrati nella seconda fase : quella crescente.
Il prezzo ha rotto la prima resistenza a 5.504, che ora è diventata supporto. La seconda resistenza a 5.773 è il prossimo obiettivo.
Conclusione
Mi attendo una continuazione della spinta rialzista, anche se non lineare (anzi, occhio agli zig-zag in stile Trump). Il ciclo trimestrale inverso è a circa 2/3, quindi dovrebbe avere ancora fiato per correre un po’.
Questa è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad investire od operare in qualsiasi direzione.
Le vendite dominano il WTI- ANALISI DEL TREND E FASI DI MERCATO
Il Crude Oil lascia i 60$ con direzione ribassista e prosegue la sua discesa, il fascio di medie in h1 si apre al ribasso.
- ANALISI VOLUMETRICA
Nella seconda parte della giornata di ieri sono stati brekkati al ribasso anche i minimi di due settimane fa mettendoci con tanti contratti come evidente dal volume profile sia quello della giornata di ieri che quello settimanale, tanto da metterci entarmbi i POC. Il POC della giornata di ieri è rimasto scoperto ma al momento non dimostra assolutamente la volontà di ricopertura. Il successivo supporto viene identificato nell'area tra 58.80 e 58.55 dove troviamo rispettivamente la LVA mensile e la LVA del profile di qualche settimana fa.
- STRATEGIE E DECISIONE DI TRADING
Dopo la ricopertura del POC a 60.69 avvenuta ieri i prezzi sono quasi giunti sul supporto sopra descritto vediamo se da qui i BID reagiranno riportando i prezzi su, oppure le vendite domineranno ancora rompendo l'area ed a quel punto il target diventerebbe il nacked POC a quota 57.35 e così facendo si andrebbe a ricoprire anche un'ampia zona di inbalace creatasi circa tre settimane fa.