Borse europee al test dell’inflazione e verbali BCE...Le quotazioni dei principali indici di Borsa a livello globale hanno registrato una seduta complessivamente caratterizzata dai rialzi. In attesa dei dati sul mercato del lavoro degli Stati Uniti che verranno pubblicati domani, i dati forniti da ADP hanno evidenziato un rallentamento. Ad agosto il report ADP sull’occupazione nel settore privato degli USA ha evidenziato 177.000 nuovi impieghi, meno dei 195.000 previsti. La rilevazione di luglio è stata rivista da 324.000 a 371.000. Quello di agosto è stato il minor incremento degli ultimi cinque mesi. I dati ADP insieme al calo delle offerte di lavoro emerso dal rapporto JOLTS evidenziano come il mercato del lavoro USA si stia ridimensionando. Per quanto riguarda la crescita, la seconda lettura del PIL annualizzato degli Stati Uniti relativa al secondo trimestre 2023 si è attestata al 2,1% su base trimestrale, valore inferiore alle stime al 2,4% (precedente al 2%). Oggi l’attenzione degli investitori sarà tutta rivolta ai dati dell’inflazione di agosto dell’Eurozona, dopo quelli pubblicati ieri della Germania che hanno evidenziato un rallentamento minore di quanto previsto. La misurazione CPI è attesa al 5,1% in calo dal 5,3%, mentre il dato core al 5,3% in flessione dal 5,5%. Robert Holzmann ha di recente iniziato a sostenere un altro aumento dei tassi in occasione della riunione di settembre piuttosto che una pausa, sebbene tutti i componenti del Consiglio direttivo della BCE concordino sul fatto che i dati sull’inflazione saranno fondamentali.
Idee della comunità
WisdomTree - Tactical daily Update - 30.08.2023Si raffredda il mercato lavoro Usa: un buon viatico per addolcire la FED?
Cruciali dati macro Usa in arrivo: oggi quelli su occupazione settore privato.
Inflazione spagnola stabile ad agosto, si attendono i dati europei.
Borse Usa ed europee su’ anche ieri: sperano in pausa sui tassi d’interesse.
Lunedì 28 il Ministro delle Finanze cinese Liu Kun ed il Presidente della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme Zheng Shanjie hanno esplicitamente promesso di accelerare la spesa pubblica per stimolare la crescita economica: cio’ fa’ il paio con l’annuncio, nel fine settimana scorso, della riduzione delle imposte sulle transazioni di Borsa per attirare capitali esteri.
Le novita’ dalla Cina hanno restituito il buon umore ai listini europei che hanno terminano la seduta in rialzo e sui massimi, migliorando la performance della vigilia: Londra, tornata “al lavoro” dopo la pausa di lunedi’ per “bank holiday” e dopo i dati in forte calo dell'inflazione e’ stata la migliore, +1,76%: bene anche Francoforte +0,90%, Madrid +0,96%, Milano +1,21%, e Parigi +0,67%.
USA: cala inaspettatatamente la fiducia dei consumatori, secondo il Conference Board: il relativo indice e’ sceso a 106,4 punti ad agosto dai 117 di luglio e sotto le attese di 116.
Altro segnale di debolezza e’ quello delle domande di lavoro (i cosiddetti Jolts), che tuttavia nutre la speranze che la Federal Reserve (Banca centrale Usa) possa mettere “in pausa” il ciclo di rialzi dei tassi. Secondo il Dipartimento del Lavoro il numero di posti di lavoro vacanti è sceso a 8,827 milioni a luglio, dai 9,165 di giugno: il consenso indicava 9,465.
Forse e’ proprio questo segnale di raffreddamento del mercato del lavoro ad aver spinto Wall Street a chiudere sui massimi di giornata: Dow Jones +0,8%, Nasdaq +1,7%, S&P500 +1,4%.
Negli Stati Uniti non mancano neppure segnali di forza dell’economia, come quello dei prezzi medi delle case che a giugno ha registrato il 5’ aumento mensile consecutivo, con +0,9%, anche se resta una lieve variazione negativa “anno su anno”, -1,2%.
Settimana comunque ricca di appuntamenti macro di rilievo negli Usa: i numeri “rivisti” del GDP (PIL, prodotto interno lordo) del 2’ trimestre sono previsti per oggi mercoledì 30, e poi, tra giovedi’ e venerdi’, quelli sui redditi personali e sulle spese per consumi, sulla salute della manifattura, e per finire quelli sul mercato del lavoro di agosto, venerdì 1’ settembre.
Macro europea: e’ noto che quella tedesca sia la piu’ in difficolta’ tra le grandi economie europee: non a caso il Governo Scholz ha varato un programma di sgravi fiscali per le aziende che diminuira’ gli oneri tributari per le "piccole e medie imprese di circa 7 miliardi di Euro all'anno", col fine di rilanciare l'attivita’ economica.
Molto importante, restando in Europa, le stime preliminari sull'inflazione di agosto nell'Eurozona, in calendario giovedì 31.
Segnali di assestamento dei rendimenti dei Governativi europei sono emerso ieri e si confermano oggi, 30 agosto: quello del BTP decennale benchmark italiano e’ sceso a 4,15% da 4,22% di lunedi’, accompagnato dalla leggera chiusura dello spread tra BTP decennali e omologhi Bund tedeschi a 164 punti base, -2 da lunedi’.
Prezzo del petrolio di nuovo in tensione: ieri il WTI (greggio di riferimento Usa) e’ salito +0,9% a 81,1 Dollari/barile e oggi segna +0,5% a 81,5, per le possibili ricadute sulle forniture causate dell'uragano Idalia che martella la Florida dopo aver colpito Cuba. Chevron ha evacuato il personale da 3 piattaforme nel Golfo del Messico. Gas naturale europeo di nuovo depresso, ieri -6%, sotto 26 Euro/Mwh .
L'inflazione spagnola e’ risalita, in linea con le attese, a +2,6% ad agosto, dal +2,3% di luglio. Il dato “core”, depurato dalle componenti “cibo ed energia” è sceso a +6,1%, -0,1%, un trend giudicato un po’ lento dagl analisti.
Tuttavia il dato europeo piu’ significativo di stamattina e’ quello sulla fiducia dei consumatori e delle imprese, in forte calo: la fiducia economica nell’Eurozona è scesa a 93,3 in agosto da 94,5 di luglio, facendo leggermente peggio del consenso e marcando il 4’ mese consecutivo di flessione. La fiducia delle imprese è scesa a -10,3 da -9,3 di luglio, quella dei consumatori a -16,0 da -15,1.
Stamane, 30 agosto, chiusure in leggero rialzo per i listini azionari cinesi: Shanghai +0.11%, Shenzhen +0,43%, Hong Kong +0,31%: alle buone notizie sui programmi di rilancio economico del Governo si sono contrapposte le dichiarazioni del segretario al Commercio americano Gina Raimondo che, della sua missione in Cina, ha osservato che permangono problemi nelle relazioni commerciali bilaterali.
In lieve rialzo Tokio, +0,38%, poco impattata dal riconoscimento dell’OCSE (Organizzazione sovranazionale per la Cooperazione e lo Sviluppo economico, che comprende 38 Paese) quale economia matura in maggior crescita nel 2’ trimestre 2023.
Stabile Hong Kong, +0,07%, mentre ha brillato l’Australia, +1,21%: il rallentamento stimato dell’inflazionistica ad agosto dovrebbe indurre la Banca centrale ad allungare la pausa dei rialzi dei tassi.
Borse europee incerte, con minimi progressi, in media +0,2% a fine mattinata (ore 13.30 CET). Futures Usa in lieve flessione in attesa dei dati rivisti del GDP Usa e di quelli sulla creazione di lavoro nel settore privato a cura di ADP (Automated Data Processing), il maggior “aggregatore” di buste paga negli Usa.
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Spunto operativo su MESL'S&P500 non finisce mai di stupire e malgrado tutto, sta completando un recupero di performance in attesa della pubblicazione di dati fondamentali sui prezzi al consumo.
L'allungo di ieri, sta portando, momentaneamente i prezzi a respirare.
Ho pianificato un'operatività long intraday basata sul rientro del prezzo al di sotto del livello 4480, attendendo successivamente uno swing low, ovvero un movimento di inversione (che su grafico a 15 minuti è di breve termine), con tenuta della posizione fino alla chiusura di giornata.
Per l'eventuale ingresso attenderò l'apertura dei mercati americani, in risposta alle pubblicazioni nell'area Euro degli IPC e dell'occupazione non agricola USA.
La mia intenzione è cercare di sfruttare dei movimenti di volatilità con eventuale direzionalità.
Gli appuntamenti settimanaliDopo una Jackson Hole senza "scossoni" e, con buona ragione, particolarmente conformista con le politiche monetarie attuate fino ad ora, questa settimana vedrà protagonisti i rilasci di alcuni dati , sia di sentiment, sia quantitativi che negli ultimi periodi sono stati dei trigger particolarmente importanti da monitorare.
Si inizia con i dati di fiducia dei consumatori, elemento che in genere è anticipatorio rispetto alla futura spesa degli stessi (con tutte le varie ripercussioni in termini di domanda, consumi ecc), il rilascio delle previsioni economiche dell'Eurozona, sempre molto interessanti da leggere, ma soprattutto la comunicazione dei vari IPC che unitamente ai dati della disoccupazione possono creare davvero un interessante mix di volatilità.
Nel frattempo i principali indici azionari si preparano a chiudere un agosto "in rosso", anche se al momento i movimenti sono perfettamente coerenti con una fase di "respiro" dei prezzi, piuttosto che di un più ampio scenario ribassista.
Vediamo come reagiranno i mercati alle notizie macro e cerchiamo di capire, se ci sarà qualche dato che sarà in grado di sorprendere gli analisti e determinare movimenti inaspettati degli indici.
INVESTIRE IN AZIONI E OBBLIGAZIONI CON LA MACROECONOMIABuongiorno.
L’obiettivo dell’analisi è quello di analizzare alcuni importanti dati macroeconomici a livello europeo che rappresentano due fari per l’economia ma anche un buon punto di partenza per pianificare delle strategie in azioni e obbligazioni.
I protagonisti dell’analisi:
• PMI manifatturiero
• PMI sui servizi
• Fiducia dei consumatori
• Vendite al dettaglio
• Prodotto interno lordo
• STOXX 600
• ETF obbligazionario “IBGS”
• ETF obbligazionario “IBGL”
Buona lettura!
1. LA DEBOLEZZA DEI SETTORI MANIFATTURIERO E DEI SERVIZI
Mercoledì 23 sono stati rilasciati dei dati macroeconomici chiave che ben raffigurano il livello di intensità economica a livello europeo: i due PMI, quello manifatturiero e quello sui servizi. Osserviamo nella grafica successiva quelli che monitorano l’andamento dell’euro area:
• Il manifatturiero a 43.7 punti, superiore alla lettura precedente (42.7 punti)
• Quello sui servizi a 48.3 punti, inferiore alla lettura precedente (50.9 punti)
Consideriamo ora la Germania, prima economia nell’Unione Europea:
• Settore manifatturiero in pesante contrazione, a 39.1 punti, ma in leggero recupero rispetto alla lettura precedente (38.8 punti)
• Anche il settore dei servizi ha registrato una lettura negativa a 47.3 punti (ben inferiore al dato precedente che si attestava a 52.3 punti)
Anche la Francia, seconda economia nell’Unione, palesa delle debolezze in entrambi i settori:
• PMI manifatturiero a 46.4 punti (dato precedente: 45.1)
• PMI sui servizi a 46.7 punti (dato precedente: 47.1)
L’importante informazione da estrapolare è la seguente:
• Dopo i settori manifatturieri, anche quelli sui servizi hanno registrato una contrazione, andando al di sotto della soglia “spartiacque” dei 50 punti
I due PMI ricoprono un’enorme importanza in ambito macroeconomico per un semplice motivo: sono costruiti attraverso dei sondaggi posti ai direttori degli acquisti degli omonimi settori e sono la risultante della media di diverse variabili.
Per il settore manifatturiero le stesse sono rappresentate dai nuovi ordini, produzione, occupazione, consegne e scorte:
• La variabile sui nuovi ordini misura la quantità di ordini ricevuti dai clienti; essa può essere considerata come “la forza della domanda dei consumatori”
• La variabile “produzione” misura la quantità di beni prodotti nei settori
• L’occupazione si riferisce alla quantità di posti di lavoro creati o persi
• Le consegne misurano il tempo nel quale i fornitori consegnano le merci ai settori oggetti dell’indagine
• Le scorte indicano la quantità di merci detenute all’interno dei magazzini
Per quanto riguarda il settore dei servizi, le variabili sono:
• L’attività commerciale, che fornisce una panoramica riguardante la salute del settore
• L’indice dei prezzi, riferito ai prezzi pagati dalle aziende
• Occupazione
• Nuovi ordini
• Consegne
Le due grafiche seguenti mostrano a livello grafico l’enorme importanza dei PMI: essi sono correlati positivamente al prodotto interno lordo:
Utilizziamo ora un po’ di logica. Visto l’impatto dei due dati macro sulla ricchezza totale prodotta, cosa potrebbe accadere qualora gli stessi continuassero a rimanere in territorio di contrazione? A tal proposito, si osservi la grafica successiva:
Ogni qualvolta entrambi hanno registrato delle contrazioni si sono verificati scenari drammatici:
• La crisi immobiliare del 2008
• La crisi del debito sovrano
• La pandemia
• La crisi energetica del 2022
Quale scenario per il 2023? I dati fanno riflettere. Qual è il vostro pensiero a riguardo?
2. IL DATO SULLA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Lo stesso 23 agosto è stato rilasciato un altro (fondamentale) dato macroeconomico che, personalmente, osservo sempre attentamente (tra poco capirete i motivi): quello sulla fiducia dei consumatori, osservabile nella grafica successiva:
Esso ha registrato un valore di -16 punti, inferiore alla lettura precedente (-15.1) e alla previsione degli analisti (-14.3).
Vi chiederete il motivo per il quale il dato ricopre un’enorme importanza. Essa può essere riassunta in due punti:
• È un indicatore anticipatore del ciclo economico
• Ricopre una grande importanza negli investimenti
Proseguiamo con ordine:
• Il dato fornisce una misura della fiducia dei consumatori dell’Area Euro nell’attività economica e viene elaborato grazie ad un’indagine effettuata su circa 2300 consumatori, dove gli intervistati rispondono a quesiti riguardanti le prospettive economiche correnti e future.
Per maggior trasparenza, le due grafiche mostrano alcuni dei quesiti posti ai consumatori sulle loro prospettive (a livello italiano):
È possibile osservare come il sondaggio fornisca informazioni “coincident” (domanda 5) e “leading” (domanda 13)
Torniamo a noi. La logica vuole che i consumatori spenderanno del denaro per beni e servizi in base alle loro aspettative, in particolare:
• Se essi saranno fiduciosi, è altamente probabile che spenderanno denaro in beni durevoli, non durevoli, servizi e investimenti
Non è un caso che il dato macroeconomico sia correlato positivamente a quello sulle vendite al dettaglio:
Concludiamo dunque affermando che per Paese è fondamentale avere dei consumatori fiduciosi, capaci di spendere denaro e di trainare, in questo modo, l’economia. Da qui deriva la correlazione positiva PIL-Consumer Sentiment:
Da non dimenticare un concetto fondamentale che chiarifica la grafica precedente (qualora ci fossero dei dubbi):
• Nella formula di calcolo del PIL (con il metodo della spesa) è presente la variabile C, consumi! Più i consumatori saranno in fiducia e più consumeranno aumentando in tal modo la variabile stessa e…il prodotto interno lordo (essendo quella formula di calcolo una somma)
3. FIDUCIA DEI CONSUMATORI, PMI MANIFATTURIERO, MERCATO AZIONARIO E OBBLIGAZIONARIO
Se il consumer sentiment è strettamente legato alle vendite al dettaglio e al PIL, a cos’altro sarà legato? Sicuramente agli utili societari:
• All’aumentare di essi, aumenterà il prezzo delle azioni
Questo spiega un’altra fondamentale correlazione: quella tra fiducia dei consumatori e STOXX 600:
Concentriamoci sulla prossima grafica:
Il benchmark azionario europeo tende a realizzare delle buone prestazioni durante le fasi in cui cresce l’ottimismo dei consumatori.
Il grafico sul dato macroeconomico è particolarmente utile in quanto tende a muoversi creando delle tendenze ben definite, rialziste e ribassiste.
Lo stesso trend ci permette ipoteticamente di creare dei punti di acquisto e vendita sul benchmark.
Quali sarebbero state le prestazioni ottenute acquistando lo STOXX600 ad un “cross over” del dato macroeconomico su una media mobile semplice a 8 periodi (applicata al dato stesso) e vendendolo al successivo “cross down”?
Osserviamo le due grafiche successive (consumer sentiment in nero e STOXX600 in blu):
• 10 profitti
• 4 perdite
Per applicare strategie di questo tipo servirebbero sicuramente altre indagini, ma i due esempi rappresentano comunque un buon punto di partenza.
Un altro grafico da utilizzare per la ricerca di conferme di entrate e uscite a mercato (da abbinare, dunque, al consumer sentiment) potrebbe essere rappresentato dal PMI manifatturiero. Perché? Osserviamo la grafica successiva:
I due dati macro sono correlati positivamente tra loro.
Il motivo è presto spiegato:
• Essi si influenzano tra loro
Infatti:
• Ad un aumento dell’attività manifatturiera sarà legato un aumento dell’occupazione e dunque, un aumento del reddito dei consumatori: a maggior reddito, maggiori spese
• A maggiori spese corrisponderà una maggior produzione del settore e un aumento dei nuovi ordini
Inoltre:
• Più la domanda dei consumatori sarà forte e più le imprese saranno incentivate ad investire capitali per acquistare nuovi impianti di produzione (contribuendo all’aumento della variabile I della formula di calcolo del PIL)
Tre punti che possono essere riassunti in un concetto:
• I due dati macroeconomici presentano le stesse tendenze all’interno delle sei fasi del ciclo economico
E se invece ci fossero delle divergenze? Osserviamo l’immagine successiva:
• Da febbraio 2009 a marzo 2011 e da luglio 2012 a dicembre 2017 il benchmark azionario registrava ottime performance, accompagnato al rialzo dai due dati macro, convergenti tra loro. Sarebbe stato “più sicuro” investire
• Da settembre 2022 ad agosto 2023 buone performance del benchmark ma divergenza tra i due dati; sarebbe stato “meno sicuro” aprire delle posizioni long
Un trend rialzista di un indice azionario sarà dunque ritenuto più “sano” quanto più sarà accompagnato al rialzo da dati macroeconomici chiave.
E ad una fiducia dei consumatori ribassista cosa preferire? Scopriamolo nella grafica successiva:
Il grafico correla il dato macroeconomico (in blu) a un indice di forza: quello tra SXXP (STOXX 600, al numeratore) e IBGS (al denominatore), in nero.
IBGS è un ETF che replica l’andamento di un paniere di obbligazioni europee a bassa duration (di 1.71 anni, per la precisione).
La correlazione tra i due grafici è positiva, motivo per il quale:
• Ad un ribasso del dato macroeconomico (e quindi, ad una situazione economica di risk-off) è meglio preferire bond ad azioni
Vi chiederete il motivo per il quale ho inserito un ETF obbligazionario a bassa duration rispetto ad uno a più alta volatilità. Il motivo è semplice:
• Un ETF ad alta duration potrebbe ritrovarsi a perdere più di un benchmark azionario qualora una condizione di risk off sia innescata da un aumento dei tassi di interesse (come nel 2022)
La conferma arriva nella grafica successiva, sostituendo IBGS con IBGL (ETF con le stesse obbligazioni ma a lunga duration, di 16 anni):
Qualora ci fossero dei dubbi commentate pure. Ci tengo a precisare che l’analisi non rappresenta un consiglio di investimento ma una “piccola guida”.
A presto!
BITCOIN nuovo ribasso alle porte? 📌 BTC
Mentre tutti i mercati sono chiusi, ho fatto un'analisi di lungo su Bitcoin.
Sul weekly vediamo come dai massimi di fine 2022, sta generando massimi e minimi decrescenti rompendo in zona 30.000$ un importantissimo supporto.
Alla fine della violenta corsa in discesa i prezzi hanno lateralizzato generando un cuneo discendente, schematica che di porta ad un rialzo dei prezzi, che in effetti è stato rotto al rialzo, cominciando a generare massimi e minimi crescenti.
Il trend rialzista iniziato ad inizio anno 2023 è andato all'attacco dei 30.000 per ben due volte, dove è stato respinto consecutivamente.
La zona dei 30.000$ come detto prima è un importante livello, che precedentemente fungeva da supporto, mentre ora da resistenza.
La predetta zona di supply dei 30.000 è anche caratterizzata da forti volumi di vendita.
Settimana scorsa il prezzo, spinto dalla pressione ribassista della zona, ha rotto anche la trendline generata dal movimento rialzista avuto nel 2023.
Ora mi aspetto una correzione fino a chiudere l'inefficienza sui 22.470$ circa e se rotto quel livello potremmo aspettare BTC nuovamente sulla zona dei 17.000$, ultimo livello da considerare prima di di un vero calo sull'altra importante zona di demand dei 11.555$ (Target già annunciato nelle analisi precedenti).
Attenzione ai fuochi di paglia! 🔥
Grazie per aver letto la mia analisi.
Un saluto a tutti.
Nasdaq: D.M.L.C. con falsa rottura dei massimiBuongiorno a tutti,
eccoci arrivati con il classico appuntamento settimanale con i mercati che seguo maggiormente.
Oggi vedremo l'indice tecnologico americano Nasdaq 100.
In queste ultime settimane si è creato un movimento ribassista tra 15.900 e 14.800 e, negli ultimi giorni, si è formato un mio trigger ovvero un D.M.L.C ( Doppio Massimo Lower Close ) che ha ritestato area 15.400 con chiusura fortemente negativa in area 14.850.
Da un punto di vista operativo l'idea è quella di vendere già dai livelli attuali o attendere un'ulteriore spinta ribassista sotto i 14.800.
Personalmente, sono entrato corto venerdì per cercare un primo target in area 14.300 anche se vedo ulteriori target più ambiziosi in area 13.650 e 12.860.
Il fallimento della view si avrebbe con il ritorno sopra i 15.400 punti.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
GBPUSD: Possibile short dopo conferma SettimanaleQuesta settimana ho scelto GBPUSD per un potenziale short- Sul daily ( TF operativo) si può notare la formazione di un Macro Pattern di analisi tecnica ( Testa e spalle) che forma una prima spalla di sinistra-la testa :gamba long di continuazione e la destra. Sul weekly TF bussola per la mia operatività invece trovo un livello di tenuta importante e cioè 1.26000. Infine su H4 ho un mio Pattern di riferimento BKY ribassista che deve ancora essere convalidato ( deve rompere il minimo della candela 25 agosto. Potrei pensare di aprire un trade short dopo la conferma e la rottura del minimo ultima candela weekly. Da lì avrei spazio per un TP sino a 1.23000. Lo stop ampio sarebbe posizionato a 1.3150 precedente swing hight 13-14 luglio 2023. La mia View cambierebbe poco sopra 1.2860 dove chiuderei il trade a costo minore.
Vi auguro un meraviglioso weekend e Buon trading Relax!
Debby
Come potrebbe evolversi il trading dell'oro fino a fine annoL'oro è stato evitato dagli investitori, ma molti si stanno ora chiedendo se il metallo giallo sta avvicinandosi a un punto di svolta, per una possibile inversione, oppure dovremmo posizionarci per ulteriori ribassi.
Con la crescita degli Stati Uniti probabilmente al massimo e al suo meglio, le posizioni lunghe sull'oro in parte svanite, il posizionamento ridotto e il sentiment così ribassista come non lo vedevamo da anni, potremmo trovarci di fronte a un minimo?
Tatticamente, ritengo che sia ancora troppo presto per vedere una ripresa di un trend rialzista duraturo e sono propenso a vendere su rimbalzi fino a $1925. Tuttavia, sono anche estremamente entusiasta della resilienza dell'oro nel calo di "soli" $100, nonostante l'aumento dei rendimenti obbligazionari statunitensi e un dollaro più forte.
A meno che il caso di investimento non cambi radicalmente - come spiego di seguito - i rischi sono orientati al ribasso nel breve termine, anche se c'è un crescente potenziale per una inversione e un forte rally verso la fine dell'anno.
La configurazione tecnica
Dopo aver respinto la zona di approvvigionamento a $1981 il 20 luglio, il trend ribassista che ne è seguito sembra aver raggiunto l'esaurimento, con le posizioni corte sull'oro che iniziano a ridurre le esposizioni - c'è il rischio che un copertura delle posizioni corte possa portare il prezzo al 38,2% del ritracciamento Fibonacci del declino da $1987 a $1884, a $1925, il che potrebbe offrire livelli migliori per iniziare posizioni corte a breve termine.
Il trading intraday è stato una sfida per molti day trader poiché la volatilità è stata molto bassa - la volatilità reale a 30 giorni dell'oro è scesa al 8,3%, il livello più basso da luglio 2021. Vediamo anche che la gamma media alta-bassa a 5 giorni è di $14,11, una delle più basse per anni. I trader devono adattarsi a questi intervalli più stretti e molti hanno operato con uno stop più stretto e una dimensione della posizione aumentata per far fronte alla bassa volatilità.
Si può facilmente giustificare queste condizioni tranquille dato che il caso d'investimento per i tori è stato carente. Perché l'oro possa invertire al rialzo, queste dinamiche devono cambiare. In particolare:
Il costo opportunità di essere sovraesposti all'oro - i partecipanti al mercato possono ottenere un rendimento privo di rischio del 5,44% nei titoli di Stato USA a 6 mesi. L'oro non ha un rendimento, quindi in un ambiente di tassi in aumento, l'oro può spesso incontrare venti contrari.
C'è una dinamica simile nel mercato dei bond, dove i tassi "reali" USA a 10 anni sono saliti al 2% - anche qui c'è un costo opportunità nel detenere un asset senza rendimento.
L'oro è stato un cattivo strumento di copertura - con la volatilità cross-asset a livelli così bassi e i mercati azionari che hanno recentemente avuto una forte performance, la necessità di coprire il rischio nel portafoglio è diminuita. Tuttavia, i fondi hanno preferito il dollaro USA per coprire il potenziale calo dei titoli azionari data la sua profonda correlazione inversa con i future S&P500. L'oro ha una correlazione positiva a 30 giorni con l'US500 o il NAS100.
L'effetto del dollaro USA - Nel mese scorso, il dollaro USA è aumentato contro tutte le valute G10 - con i dati USA che continuano ad arrivare positivi, vediamo che le aspettative per il PIL USA del terzo trimestre si collocano sopra la tendenza a circa il 2,2%.
Con una crescita USA superiore alla tendenza, le coperture in caso di recessione sono state tolte. Vediamo questo nei prezzi dei tassi d'interesse, con il mercato che riduce le aspettative di tagli dei tassi della Fed nel 2024 da 160 punti base di tagli a giugno a 110 punti base di tagli. I trader possono vedere il livello dei tagli dei tassi attesi guardando lo spread tra i future SOFR di dicembre 2023 e dicembre 2024 (codice TradingView - CME:SR3Z2023-CME:SR3Z2024). L'oro - un altro classico strumento di copertura in caso di recessione - è stato evitato.
Posizionamento
Scendendo in profondità, possiamo vedere un netto svuotamento della posizione rialzista sull'oro - le posizioni lunghe sono state ridotte al minimo. Ma è possibile che il posizionamento sia oscillato troppo in una direzione, e potrebbe offrire un'opportunità di considerare più favorevolmente il potenziale al rialzo?
Le detenzioni totali (conosciute) di ETF dell'oro si trovano a 90,05 milioni - il livello più basso da marzo 2020, dopo essere scese dell'18% da ottobre 2020.
Vediamo che il posizionamento sull'oro nel mercato dei future è stato ridotto - le posizioni nette lunghe nei futures detenute dai gestori professionali (nel rapporto settimanale CFTC) si trovano ora a 29.356 contratti - essendo state alte fino a 116.000 contratti netti lunghi a luglio.
Gli account CTA (Commodity Trading Advisor - fondi di tipo trend-following) sono al massimo corti sui futures dell'oro ma potrebbero aver bisogno di vedere il prezzo dei futures al di sopra di $1980 per iniziare a ridurre questa posizione.
La reversibilità del rischio delle opzioni sull'oro a 1 mese (volatilità implicita delle chiamate a 1 mese - volatilità implicita delle put) si trova a 0,07 - il livello più basso da marzo. Gli operatori di opzioni stanno evitando di posizionarsi per un movimento al rialzo.
Stiamo per assistere a un'inversione al rialzo?
Come ha dichiarato il presidente della Federal Reserve di Richmond, Thomas Barkin, il 22 agosto, l'economia degli Stati Uniti potrebbe accelerare ulteriormente, il che potrebbe avere grandi implicazioni per la politica della Fed e mettere in discussione il consenso di una crescita in rallentamento e possibili tagli dei tassi. Mentre continuiamo a monitorare i punti dati sulla crescita globale, potremmo anche vedere un'accelerazione dell'inflazione di base negli Stati Uniti nella stima dell'IPC di agosto (pubblicata il 13 settembre), passando dal 3,2% al 3,6%. Questo potrebbe portare a un aumento delle aspettative di un rialzo dei tassi a novembre (dalla Fed), il che potrebbe sostenere il dollaro americano e i rendimenti reali.
In questa dinamica, è probabile che l'oro affronti un altro ribasso, ma vedrebbe anche probabilmente aumentare la volatilità e si allargherebbero i range di negoziazione - una dinamica più interessante per i trader di CFD.
Tuttavia, se l'inflazione dovesse aumentare nel breve termine, portando la Fed ad aumentare nuovamente i tassi, ciò accelererebbe la convinzione di una domanda inferiore e un maggiore rischio di recessione. È qui che le aspettative di tagli dei tassi aumenterebbero, poiché tassi più alti e una posizione "più alta per più tempo" da parte della Fed dovrebbero accelerare il rischio di recessione nel 2024.
Se e quando vediamo i punti dati sulla crescita successivamente invertire la tendenza, con ulteriori tagli dei tassi previsti per il 2024, allora l'oro potrebbe avere una forte corsa verso la fine dell'anno. Come sempre, un atteggiamento aperto ai cambiamenti nell'economia e al conseguente caso di investimento per l'oro servirà bene ai trader.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 24.08.2023Eppur si sale: le Borse “vedono” nei dati deboli la svolta positiva sui tassi.
Attesa per i discorsi di Powell e Lagarde al Simposio di Jackson Hole.
Europa: congiuntura economica debole anche nei servizi.
Risveglio della tech dopo i fenomenali risultati di Nvidia.
Prevale un sentimento di attesa sui listini azionari: pesano l'avvio del simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole e, soprattutto in Europa, i dati Pmi (Purchasing managers index) che mostrano che anche il settore servizi è in difficoltà.
Nonostante cio’, in una seduta volatile ma mai negativa, le Borse europee hanno chiuso in rialzo: CAC40 prigino +0,51%, DAX40 tedesco +0,41%, IBEX35 spagnolo +0,62%, FTSE100 britannico +0,43%, AEX olandese +0,52%, FTSEMIB italiano +0,63%. Rialzi anche a Wall Street in rialzo, grazie alla ritrovata fiducia sulle prospettive del tech: Dow Jones+0,49%, S&P500 +1,11% e Nasdaq +1,59%.
Al simposio dei banchieri centrali di Jackson Hole il prossimo venerdi 25, il Chairman della Banca centrale Usa Jerome Powell probabilmente ribadira’ che le decisioni della Fed continueranno a dipendere dai dati. In quest’ottica acquista maggior rilevanza, ad esempio, il dato di Pmi (Purchasing managers index) manufatturiero pubblicato ieri: ad agosto e’ sceso, mancando le stime, da 49 di luglio a 47 punti.
Riscoperta della “tech”: ieri sera i numeri trimestrali di Nvidia, azione +9,5% intraday e oltre +200% da inizio anno, hanno alimentato l’entusiasmo sulle prospettive dell'intelligenza artificiale e l’attesa per l’offerta pubblica iniziale di Arm Holdings, destinata ad essere la piu’ grande Ipo 2023 negli Stati Uniti.
Ricordiamo che martedi 22 i dati Pmi europei di agosto hanno segnato un lieve miglioramento dell'attività manifatturiera, 43,9 punti dai 42,7 punti di luglio, ma servizi al 1’ calo da dicembre 2022 e scesi in area di contrazione, ovvero sotto 50 punti, da 50,9 a 48,3, al minimo da 30 mesi.
Fino ad oggi la relativa tenuta dei Pmi dei servizi sembravano controbilanciare la debolezza della manufattura, suffragando uno scenario di rallentamento economico in Europa, ma non di una vera recessione.
Ora sembra che lo scenario peggiore abbia maggiori probabilita’, per cui “occhi aperti” sui dati macro delle prossime settimane che, se negativi, potrebbero indurre l’ECB ad allentare la stretta monetaria, optando per una pausa nell’aumento dei tassi di interesse nella riunione di fine settembre.
Non stupisce che sul mercato dei titoli stato europei si registrino cali dei rendimenti su tutte le scadenze: quello del BTP decennale benchmark italiano e’ sceso ieri a 4,17%, -14 bps rispetto alla vigilia, e lo spread col Bund tedesco e’ stabile a 165 bps.
Dopo 2 giorni di forti rialzi il prezzo del gas metano europeo, trattato sulla piattaforma TTF di Amsterdam scende di nuovo sotto 30 Euro/megawattora: si stempera infatti il timore dei minacciati scioperi in Australia, grazie all’avvio di colloqui su condizioni di lavoro e salari tra sindacati e dirigenti di Woodside, gestore del maggiore stabilimento australiano di liquefazione.
Cala anche ad agosto l’indice di fiducia dei consumatori europei: -0,9 punti a -17 nell’Unione europea, ben sotto la media di lungo periodo di +3. Peggiora a luglio anche l’EEI (indicatore delle aspettative occupazionali), -1,8 punti a 102,4, primo calo da 20 mesi.
Intanto in Francia la fiducia delle imprese ad agosto tocca il livello più basso da aprile 2021, per il parallelo calo di manifatturiero e servizi, da 101 di luglio a 96, collocandosi sotto la media di lungo periodo (100) e deludendo le attese di 99.
Negli Usa registriamo segnali di dobolezza nel comparto immobiliare: nella settimana chiusa il 18 agosto le richieste di mutui sono scese -4,2%, e sono al 5’ calo settimanale consecutivo: i compratori sono probabilmente scoraggiati dagli elevati tassi di interesse: quello medio sui mutui a 30 anni ha raggiunto 7,31% a luglio, dal 7,16% di giugno, record da dicembre 2000.
Novita’ dal 15’ vertice dei Brics (Paesi in via di sviluppo) di Johannesburg (Sudafrica): la Cina sollecita "un rapido ampliamento" del gruppo a nuovi Paesi e invoca maggiori sforzi per promuovere "una governance globale più giusta e ragionevole". “La ricerca dello sviluppo è un diritto inalienabile di tutti i Paesi, non un privilegio di pochi" ha dichiarato il Presidente cinese Xi Jinping.
Oggi parte il famoso simposio dei banchieri centrali a Jackson Hole, tra i monti del Wyoming: molta attesa per lintervento di Jerome Powell, Chairman della Federal Reserve (FED) previsto venerdi' 25 pomeriggio, e di Christine Lagarde, Presidente dell’ECB (Banca centrale Europea) che parlera’ nella stessa serata.
Stamattina, 24 agosto, notiamo il rialzo delle Borse asiatiche, comprese quelle cinesi, reduci da una prolungata fase di ribassi. Salgono, similmente a Wall Street, le azioni tecnologiche, contagiate dai fenomenali risultati di Nvidia. Shanghai ha chiuso in rialzo +0,7%, Shenzhen +1,1%, l'indice “tech” ChiNext, ha guadagnato +1,3%.
In cima alla classifica dei rialzi Hong-Kong, +2,05%, spinto dal motore di ricerca leader cinese Baidu, +5,2%. Il sub indice Hang-Seng Tech ha segnato +3,7%. Bene anche Tokyo, Nikkei +0,66% e Seul, Kospi +1,06%.
Sull’obbligazionario europeo nuovi cali dei rendimenti dei bond governativi, col BTP 10 anni italiano che rende 4,11%, -6 bps dalla chiusura su ieri, e l’omologo Bund tedesco che paga 2,47%, da cui deriva un spread di 164 bps.
Poche novita’ sul mercato valutario: il cross Euro/Dollaro e’ stabile attorno 1,085: l’Euro/Yen segna 157,5, ed il Dollaro/Yen 145,1.
A fine mattinata prevale l’ottimismo sulle Borse europee, in media +0,8%: indicazioni simili giungono dai future sui maggiori indici di Wall Street. (ore 13.30 CET)
Informazioni importanti
Comunicazioni emesse all’interno dello Spazio economico europeo (“SEE”): Il presente documento è stato emesso e approvato da WisdomTree Ireland Limited, società autorizzata e regolamentata dalla Central Bank of Ireland.
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Per fare riferimento a WisdomTree Ireland Limited e a WisdomTree UK Limited si utilizza per entrambe la denominazione “WisdomTree” (come applicabile). La nostra politica sui conflitti d’interesse e il nostro inventario sono disponibili su richiesta.
Solo per clienti professionali. Le informazioni contenute nel presente documento sono fornite a titolo meramente informativo e non costituiscono né un’offerta di vendita né una sollecitazione di un’offerta di acquisto di titoli o azioni. Il presente documento non deve essere utilizzato come base per una qualsiasi decisione d’investimento. Gli investimenti possono aumentare o diminuire di valore e si può perdere una parte o la totalità dell’importo investito. Le performance passate non sono necessariamente indicative di performance future. Qualsiasi decisione d’investimento deve essere basata sulle informazioni contenute nel Prospetto informativo di riferimento e deve essere presa dopo aver richiesto il parere di un consulente d’investimento, fiscale e legale indipendente.
Il presente documento non è, e in nessun caso deve essere interpretato come, una pubblicità o qualsiasi altro strumento di promozione di un’offerta pubblica di azioni o titoli negli Stati Uniti o in qualsiasi provincia o territorio degli Stati Uniti. Né il presente documento né alcuna copia dello stesso devono essere acquisiti, trasmessi o distribuiti (direttamente o indirettamente) negli Stati Uniti.
Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
DAX candela engulfing bearish e outside 24.08.23Segnale tecnico molto negativo per gli indici europei che potrebbero aver concluso qui il rimbalzo degli ultimi giorni.
Situazione tecnica interessante per il petrolio che sta caricando una "molla" dagli obiettivi importanti.
NVIDIA non trascina il Nasdaq dopo la trimestrale. Tutti gli indici americani ripiegano pesantemente sotto la MM200 sulla scala M30.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 23.08.2023Economia Euro-zona debole: indici Pmi indicano recessione in Germania.
La fragile congiuntura EU suggerirebbe alla BCE una pausa sul rialzo dei tassi.
Simposio di Jackson Hole: venerdi’ parla Powell dai boschi del Wyoming.
Summit BRICS in Sud-Africa, Putin diserta, si parla di moneta unica..
Un trend stancamente positivo, poiche’ povero di “ragioni fondamentaIi”, in Europa, ieri 22 agosto, forse stimolato dal revival del tema tecnologico che ha interessato Wall Street la sera prima.
Tesla col maggior progresso giornaliero da marzo, ed il +8% di Nvidia, sembrano preparare il terreno all’Ipo (offerta pubblica iniziale) di ARM, gruppo britannico produttore di chips, prevista entro fine dell’anno, sulla base di valutazioni comprese tra 60 e 70 miliardi di Dollari.
Milano ha segnato un aumento di+0,64%, Amsterdam, Francoforte, Parigi e Madrid sono cresciute attorno a +0,5%, Londra ha chiuso con un magro +0,1%.
Come dicevamo gli acquisti si sono concentrati su azioni tecnologiche e delle materie prime di base: brillano, con rialzi sopra il +3%, Asml ad Amsterdam ed Stm a Milano. A Parigi si e’ impennata Ubisoft, +6%, contagiata dalla notizia che Microsoft, per conquistare Activision Blizzard, ha firmato un contratto di concessione in esclusiva dei diritti di streaming sui videogiochi.
Insomma, la giornata di ieri ha interrotto il trend di 3 settimane negative consecutive che avevano spinto i maggiori indici europei ai minimi da inizio luglio, ma il mese di agosto non sta brillando e, come riporta il Financial Times, il calo e’ costato 3mila miliardi di Dollari di capitalizzazione borsistica.
Crescita deludente e crisi immobiliari cinese e continuo aumento del costo del denaro in Usa ed Europa hanno avuto un impatto decisamente pesante, con cali simili a quelli di settembre 2022.
Sul fronte macroeconomico, analisti ed investitori attendono gli interventi dei maggiori banchieri centrali a Jackson Hole (Wyoming-USA) verso fine della settimana: quello di Jerome Powell sarà venerdì 25 agosto e servira’ a comprendere l’appropriatezza delle attuali aspettative di nuovo rialzo a settembre.
Come si e’ visto lunedì 21 e’ ripresa la salita dei rendimenti dei Treasuries americani, con quello della scadenza 10 anni al massimo da 16 anni, a testimonianza della convinzione degli investitori che i tassi d’interesse resteranno elevati e per lungo tempo.
Ieri in Sudafrica e’ iniziato il 15’ vertice dei Brics, acronimo che sintetizza i nomi dei 5 fondatori, Brasile, Russia, India, Cina e Sud-Africa: sul tavolo l’idea di una moneta unica ed il tema politicamente incandescente dell’equilibrio di potere e influenza con le altre economia mondiali. Ben 23Paesi hanno intanto fatto richiesta di far parte dei Brics.
Ieri e’ stata una buona giornata per i titoli del debito pubblico italiano: un recente report di Banca d'Italia segnala che la quantita’ di BTP italiani nei portafogli degli investitori esteri e’ cresciuta a giugno. Il risultato e’ stata la compressione dello spread Btp-Bund a 165 punti base, ed il calo del rendimento del Btp 10 anni a 4,29%.
Il balzo del prezzo del metano euopeo, ieri ad Amsterdam ha segnato +5% a 42,9 Euro/megawattora, e’ ancora dovuto al minacciato sciopero negli impianti Australiani, che potrebbe iniziare il 2 settembre in mancanza di accordo.
Segnali piu’ rilassanti dal prezzo del petrolio, col WTI-Usa tornato sotto 80 Dollari/barile: si teme abbondanza dell’offerta, dopo il recente aumento delle esportazioni iraniane, in piu’ Turchia e Iraq stanno trattando il riavvio del terminal turco di Ceyhan, chiuso da marzo.
Sul mercato valutario l’Euro ieri, 22 agosto, ha toccato minimi da metà giugno, scendendo fino a 1,083, dove lo ritroviamo anche stamani. (ore 11.30 CET).
Oggi, 23 agosto, le Borse europee tentano di salire, in media +0,4% a fine mattinata, nonostate i deludenti indici PMI (Purchasing managers), in particolare quelli dei servizi ed, in specifico, quelli molto deboli tedeschi. La debolezza di questi dati avrebbe l’effetto paradollasale di scoraggiare la Banca centrale Europea (ECB) dal decidere nuovi aumenti del costo del denaro a settembre, e questo piace alle Borse.
Vediamo, in sintesi i dati “incriminati”: in Europa ad agosto l'indice Pmi manifatturiero è salito a 43,7 da 42,7 di luglio, ma quello dei servizi è sceso a 48,3, da 50,9 di luglio, dunque sotto 50, in area di contrazione e al minimo da 30 mesi.
L'indice “composito”, compendio dei 2, e’ calato da 48,6 di luglio a 47, al minimo da 33 mesi.
In Germania, l’indice Pmi manifatturiero è salito a 39,1 punti da 38,8 di luglio, e quello dei servizi a 47,3 (!!) da 52,3: l'indice composito è sceso ad agosto a 44,7 punti da 48,5 di luglio, minimo da aprile 2020, in piena crisi Covid!
In sintesi, la maggior economia europea e’ in crisi e la Signora Lagarde, Presidente dell’ECB, dovra’ tenerne conto. Attualmente il consenso assegna una probabilità del 70% ad un aumenti del tasso di riferimento a 4,00% a settembre.
La prospettiva di un’economia dell’Euro-zona in recessione e di una possibile pausa nel rialzo dei tassi dell’ECB spinge al rialzo i prezzi delle obbligazioni europee: stamane i rendimenti di Btp italiani e Bund tedeschi calano di 10 bps, rispettivamente a 4,20% e 2,55%: spread stabile attorno 165 bps.
Borse asiatiche in mood moderatamente rialzista: Hong Kong +0,31%, Tokyo +0,48%, aiutato dal buon dato del Pmi manifatturiero giapponese di agosto, salito a 49,7 punti dai 49,6 di luglio: migliora anche quello dei servizi, a 54,3 da 53,8. Cali frazionali per le borse cinesi, che soffrono dei flussi negativi degli investitori stranieri.
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Il presente documento può contenere commenti indipendenti sul mercato redatti da WisdomTree sulla base delle informazioni disponibili al pubblico. Benché WisdomTree si adoperi per garantire l’esattezza del contenuto del presente documento, WisdomTree non garantisce né assicura la sua esattezza o correttezza. Qualsiasi terzo fornitore di dati di cui ci si avvalga per reperire le informazioni contenute nel presente documento non rilascia alcuna garanzia o dichiarazione di sorta in relazione ai suddetti dati. Laddove WisdomTree abbia espresso dei pareri relativamente al prodotto o all’attività di mercato, si ricorda che tali pareri possono cambiare. Né WisdomTree, né alcuna consociata, né alcuno dei rispettivi funzionari, amministratori, partner o dipendenti, accetta alcuna responsabilità per qualsiasi perdita, diretta o indiretta, derivante dall’utilizzo del presente documento o del suo contenuto.
Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Situazione Bitcoin sul settimanale e setup operativoIl mercato crypto nell’ultima decina di giorni ha alzato la volatilità ed anche Bitcoin non si è sottratto da questa situazione.
Ad Agosto BTC al prezzo attuale è in contrazione di circa l’11%. Dal grafico daily possiamo vedere che il prezzo è stato su un primo livello di appoggio in bassa volatilità a 29.000$ per una ventina di giorni. La settimana scorsa è andato in break down ed ha accelerato al ribasso. Ciò è avvenuto in perfetto allineamento ciclico nei punti B e V.
Sul grafico principale weekly, vediamo che BTC è andato secco sul primo livello di appoggio a 25.000$ del vettore superiore. Il supporto principale passa a 23.300/500$. A livello di setup di indicatori sul settimanale al momento non abbiamo ancora avuto segnali di uscita dalla posizione long aperta ad inizio anno.
In passato questo setup ha dato ottimi risultati, soprattutto sulle uscite, come quella fatta farea a fine Novembre’21 con il prezzo ancora 56 – 57.000$
Simposio Jackson Hole...i miei tavoli apertiNella giornata del 24.08 inizierà il simposio di Jackson Hole, consueto appuntamento di discussione macroeconomica che da almeno 3 decadi è diventato un must e dove partecipano attori di spicco del mondo economico, politico ed accademico per favorire un sano e costruttivo dibattito.
Il simposio potrebbe essere il primo di alcuni appuntamenti che potrebbero favorire la comparsa di volatilità sui mercati per dare una "scossa" ancora più definita a questo mese di agosto e dove per forza di cose i temi caldi saranno inflazione, tassi d'interesse, possibile contagio proveniente da crisi di economie asiatiche.
Come da titolo, per quanto mi riguarda sarò particolarmente attento "al mio orto" osservando i possibili effetti sui mercati dove attualmente sono esposto o vorrò incrementare l'esposizione:
- Mercato Azionario: Ho una leggera posizione long su S&P500 in attesa di direzionalità e volatilità per capire o confermare la gestione pianificata;
- Mercato Obbligazionario domestico: Sono particolarmente esposto ai BTP (ottica swing), accumulando posizioni sui recenti ribassi, confidando in un ritorno delle quotazioni sopra la pari entro il prossimo trimestre;
- Mercato Obbligazionario Globale: Come sopra, particolarmente esposto in virtù della forte discesa e dell'accumulo posizioni. In questo caso non si parla di operazione di swing, ma di un vero e proprio posizionamento di medio termine.
- Natural Gas: La repentina discesa delle quotazioni, mi ha quasi "costretto" a prendere posizione long, anche se con size di sicurezza, eventualmente da incrementare, in attesa di eventuali fluttuazioni al rialzo del prezzo nei prossimi 3/6 mesi. In questo caso il fattore tempo è fondamentale in virtù del costo di mantenimento dell'operazione e l'effetto backwardation.
Resto alla finestra invece, ma flat su Cripto, Crude Oil, Gold ed investimenti in Forex.
Tutto qui, al momento è questo il mio portafoglio composto da poche posizioni e tutto sommato strumenti abbastanza semplici (futures ed ETF).
Sarà testa e spalle rialzista?Sul Germany40 si sta configurando una figura interessante che può far pensare alla formazione di un testa e spalle rialzista (inverted head and shoulder). Al momento la figura è parziale e per completarsi dovremmo assistere ad un prossima correzione che porti i prezzi sino in area 15630 punti indice, per poi dare luogo all'ultimo rialzo a rompere la trendline che al momento si può ipotizzare a livello di 15800 punti indice.
Naturalmente è una ipotesi tutta da verificare che andremo a seguire con il giusto controllo del rischio.
Ipotizzando una approdo della spalla destra allo stesso livello della spalla sinistra e poi un rialzo che effettui il breakout della neckline posta in area 15800, il target della figura si posizionerebbe in area 16100 di indicie.
Buon Trading
Bruno Moltrasio
Morgan StanleyIl prezzo del titolo Morgan Stanley con il ribasso delle ultime 4 settimane si sta avvicinando al test del supporto dinamico che ha sostenuto il titolo dalla metà del 2022 e che transita in area 83,90 $, in caso di tenuta e reazione da tale livello si potrebbe provare un ingresso long con primo obiettivo a rialzo l'area dei 89,50 / 90 $.
RSI a 14 periodi vicino alla zona dell'ipervenduto
DISCLAIMER:
Tali informazioni/strumenti non costituiscono in alcun modo sollecitazione al pubblico risparmio o consulenza operativa su strumenti finanziari, devono essere considerate semplice elemento di studio, di approfondimento e di informazione.
Si declina ogni responsabilità per le eventuali conseguenze negative che dovessero scaturire da un'operatività fondata sull'osservanza delle suddette indicazioni.
Gbp/Usd: Tenuta di area 1,2640Buongiorno a tutti.
Eccomi qui con la solita analisi settimanale.
Questa volta vado su Gbp/Usd.
Negli ultimi giorni, mentre molte valute quotate con USD scendevano per la forza di quest'ultimo, la sterlina si è mantenuta sopra il pavimento a 1,2640 formando una Pin Bar il 14 agosto e un'altra venerdì scorso.
Nei prossimi giorni probabilmente attenderò delle dinamiche di conferma su time frame 4H o daily per entrare long.
Un livello su cui essere molto attenti sarà 1,2800 dove passano i massimi dello scorso 10 agosto.
Un ritorno in debolezza sotto 1,2640 fallirebbe la mia view anche se, come detto in precedenza, ora si ha bisogno di conferma long per un trade.
Sopra 1,2880 si aprirebbero spazi per ritest dei massimi a 1,3140 visto che verrebbe convalidata la Inside Fake Out su grafico weekly.
Anche per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
GBP USD, MOVIMENTO AL RIBASSO DI BREVE TERMINE?Ciao traders, ogni giorno analizzo il mercato forex sempre allo stesso modo,sempre adoperando gli stessi criteri! inserendo in watchlist le coppie che si trovano in zone per me importanti,che potrebbero darmi degli spunti operativi!
UN PO DELLA MIA STRATEGIA:
La mia strategia si basa principalmente sul “mordi e fuggi",cioè andare ad operare su piccoli movimenti che il prezzo crea in alcune zone del grafico.
queste zone sono delle soglie “psicologiche” quindi resistenze e supporti dove il prezzo spesso crea dei rifiuti,dando vita a delle fasi di pullback; (il prezzo ha 2 movimenti principali: SPINTA rialzista o ribassista,poi c’e la CONGESTIONE, o lateralità, (che a me non interessa poiché priva di movimenti “rapidi”).
Il mio lavoro, quindi le mie operazioni, sono basate principalmente sul movimento di "rifiuto" che avviene generalmente alla fine di una delle due fasi di impulso sopra elencate, cioè impulso rialzista o ribassista.
Generalmente dopo una forte spinta che può essere appunto rialzista o ribassista,al raggiungimento di queste aree di supporto e resistenza avviene la fase di recupero, questo perché dopo una forte spinta il mercato ha la necessità di “rifiatare”,oppure invertire il suo trend.
Chiaramente ciò non avviene sempre, altrimenti sarebbe fin troppo facile fare trading,per capire quindi se questo rifiuto possa trasformarsi in un possibile trade analizzo i time frame più bassi,in cerca di conferme.
In aree di supporti e resistenze,inoltre, i trader,tendenzialmente, liquidano le loro posizioni; ad esempio un trader che e long su una coppia forex ed ha raggiunto un R:R di suo gradimento potrebbe decidere di chiudere la sua operazione al ridosso di una resistenza, questa dinamica crea un movimento ritracciamento.
Quindi il mio piano trading si concentra su un trade strutturato su un movimento di pochi pips, e rischio rendimento sempre minimo 1:2,
gestendo la mia operatività nel breve/medio periodo, ovviamente non tutti i trade sono uguali, tutto varia dai movimenti che fa il mercato e soprattutto in quanto tempo li fa.
✒️Scrivimi in privato per i dettagli per qualsiasi informazionE✒️
BUON TRADING!!
TIP/IEF: anticipare il tasso di inflazione con il mercato bondUno strano caso: nonostante la disinflazione, il mercato sconta l'esatto contrario.
Buongiorno a tutti.
L’analisi di oggi avrà l’obiettivo di condividere un indicatore anticipatore del tasso di inflazione a livello statunitense grazie all’utilizzo del mercato obbligazionario.
I protagonisti dell’analisi:
• Tasso di inflazione
• Indice di sentiment TIP/IEF
• ISM sull’attività economica del settore dei servizi
• PMI manifatturiero
• Prezzi del petrolio
• Soft landing
• Politica monetaria
Buona lettura.
Nel video in basso alla pagina tratterò gli stessi argomenti in maniera più specifica.
1. IL PROCESSO DI DISINFLAZIONE
Il termine “disinflazione” si riferisce ad un rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo; lo stesso non è da confondere con il termine “deflazione”, riferito ad un tasso di inflazione negativo (che, ad oggi, sta affliggendo la Cina).
Il contesto statunitense attuale può essere definito a tutti gli effetti “disinflazionistico”, e questo è ben testimoniato nella figura successiva, che mostra il rallentamento dell’indice dei prezzi al consumo “classico” e quello core arrivati a valori di, rispettivamente, 3.2% a/a e 4.7% a/a.
Nonostante le tendenze dei due dati macroeconomici palesino dei trend ribassisti, il mercato non la pensa allo stesso modo; al contrario, prezza l’esatto opposto.
Vi chiederete:
“Ma dove lo prezza? Quali asset osservare?”
2. L’INDICE TIP/IEF SULLE ASPETTATIVE DI INFLAZIONE DEGLI INVESTITORI
Per rispondere alla domanda è necessario osservare la figura successiva, che riporta un indice di forza: quello “TIP/IEF”.
TIP/IEF può essere definito come un indice obbligazionario sulle aspettative di inflazione degli investitori. È formato da due ETF, presentati nelle due grafiche successive:
• Al numeratore troviamo TIP, il ticker dell’iShares TIPS ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano indicizzate al tasso di inflazione con scadenze miste (comprese tra 1 e 20+ anni):
• Al denominatore troviamo IEF, il ticker dell’iShares 7-10 year Treasury Bond ETF. Esso replica il movimento di un indice composto da obbligazioni del tesoro americano non indicizzate con scadenze comprese tra i 7 e i 10 anni:
L’indice TIP/IEF è da interpretare nel modo seguente:
• Quando TIP realizzerà prestazioni migliori di IEF l’indice di forza formerà una tendenza rialzista e il mercato avrà aspettative di inflazione in aumento
• Quando IEF realizzerà prestazioni migliori di TIP accadrà il contrario: tendenza dell’indice ribassista e aspettative di disinflazione
I due punti appena discussi sono confermati nella grafica successiva, che mostra la correlazione positiva tra l’indice di forza e il dato macroeconomico:
Utilizzando una lente di ingrandimento sulla figura precedente è possibile scoprire un qualcosa di veramente interessante. Osserviamo la grafica successiva:
TIP/IEF è un leading indicator dell’indice dei prezzi al consumo! Infatti:
• I massimi 1, 5, 7 e 11 di TIP/IEF hanno anticipato quelli 2, 6, 8 e 12 del consumer price index
• I minimi 3 e 9 hanno anticipato quelli 4 e 10
Analizziamo l’indice dal punto di vista tecnico su grafico giornaliero:
Il mercato ha iniziato a prezzare un processo di disinflazione a partire dal 21 aprile 2022, poco più di un mese dopo dal primo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, avvenuto in data 16 marzo 2022. Questo non deve stupire, infatti:
• L’inasprimento della politica monetaria ha lo scopo di rallentare l’indice dei prezzi al consumo. Ad un rialzo dei tassi di interesse, cambieranno successivamente le aspettative del mercato sul consumer price index (da accelerazione a rallentamento)
Per Q2, Q3 e Q4 2022 il mercato prezzava una disinflazione. Il 18 gennaio 2023 il sentiment ha subito una correzione al rialzo: quest’ultimo è stato particolarmente armonico da metà Q2 2023 (evidenziato nel grafico dal canale ascendente di color giallo).
I motivi potrebbero essere due. Il primo:
• Un rialzo dei prezzi del petrolio (a partire dai primi giorni di giugno 2023), capace di impattare positivamente sull’indice dei prezzi al consumo:
A tal proposito, è utile osservare la correlazione fortemente positiva tra prezzi del crude oil e lo stesso dato macroeconomico:
Il secondo:
• Il mercato potrebbe non aver aspettative di recessione. Se ci fosse il tanto atteso “atterraggio morbido” e dunque una potenziale nuova espansione economica, la domanda aggregata e i consumi dovrebbero crescere, accompagnati da un aumento dei prezzi
Lo stesso TIP/IEF è infatti correlato positivamente all’ISM sull’attività economica del settore dei servizi statunitensi e al PMI manifatturiero:
Se si evitasse la recessione si potrebbe osservare un’espansione dell’attività economica (servizi e manifattura) e, per le correlazioni osservate nelle due grafiche precedenti, un aumento delle aspettative di inflazione.
Cosa accadrà? Il tanto atteso obiettivo di un tasso di inflazione al 2% non verrà raggiunto sul breve periodo? Non possiamo saperlo. Monitorerò tuttavia l’indice TIP/IEF che, spesso, ha agito da leading indicator!
È probabile che diversi di voi ora penseranno:
“Forse è più sicuro acquistare obbligazioni indicizzate”
La risposta è no. La grafica successiva spiega il motivo:
L’ETF, al momento, non fornisce spunti rialzisti. Al contrario, è ribassista dal 5 aprile 2022 e molto vicino al supporto dei 104.5$.
I motivi delle prestazioni negative dell’ETF?
• Esso non è coperto dal rischio “tassi di interesse” e, per lo stesso motivo, risente in negativo della stessa tematica
Se persistesse il rialzo dei tassi questo ETF continuerà a registrare delle performance negative, accompagnato nel suo ribasso dall’indice TIP/IEF; infatti:
• A tassi di interesse più alti corrisponderanno aspettative di inflazione ribassiste
A presto!
Dollaro index, aggiornamento Tra il 6 e l'8 Agosto ho pubblicato due minuziose analisi, condividendo con tutti voi non solo i miei studi, ma anche l'operativitá che avrei eseguito.
Spero proprio che qualcuno di voi abbia utilizzato i miei spunti per recuperare qualche soldo rispetto alle spese estive!
Come accennai, mi aspettavo la violazione a rialzo del top del 3 Agosto, livello cruciale poiché identificato come swing incondizionato del ciclo annuale inverso. La violazione del livello, decreta il temporaneo arresto della fase ribassista fino alla chiusura dell'annuale inverso il cui termine é stato stimato nei precedenti articoli pubblicati che allego.
Non dimentichiamo peró il vincolo ribassista lato indice, avvenuto col minimo di Luglio che vincolerebbe al ribasso il ciclo annuale dunque é probabilissimo un aggiornamento dei minimi di periodo dopo la chiusura dell'inverso, a patto peró che non venga superato il top dell'attuale ciclo annuale lato indice, fissato a 105.87 $ !
Poiché il tempo é subordinato alle sequenze cicliche, da questo punto in poi dobbiamo monitorare le sequenze dei sottocicli di grado bi-settimanale lato inverso poiché dalla violazione dello swing incondizionato inverso, non sono piú ammesse polaritá positive, ovvero ribassiste lato prezzi dunque dobbiamo registrare chiusure di cicli bi-settimanali inversi fatti con top crescenti poiché la mancata osservanza dei vincoli suggerisce, nel caso di specie, inversione ribassista poiché chiuso l'annuale inverso.
Avendo la fortuna di sfruttare una doppia centratura, cosa che di sicuro creerá ai neofiti confusione e mal di testa, possiamo sfruttare lo stesso principio anche sul lato indice poiché su questo asset vige una fortissima reciprocitá!
Basterá monitorare i minimi dei cicli bi-settimanali poiché da questo punto in poi, una volta registrata polaritá negativa sul ciclo menzionato, non saranno piú ammesse polaritá positive!
Al verificarsi della condizione avremo chiuso l'annuale inverso dunque riprenderemo lo storno che servirá a chiudere il 4' ciclo annuale lato indice che corrisponde anche alla chiusura di un ciclo di 2 gradi superiore, ovvero un ciclo a 4 anni!
Anche per questo ciclo é stata stimata una finestra temporale di chiusura che troverai negli articoli allegati.
Da notare come le medie volumetriche di medio e lungo corso stiano comprimendo il prezzo... la media gialla resta piatta e continua a fare da magnete, quella rossa é intonata al ribasso e continua a reprimere le quotazioni, mentre quella di breve periodo restituisce molte info che approfondiremo nel prossimo articolo insieme alla morfologia delle onde.
Come potete notare dai miei articoli il trading non é facile ed é giusto che sia cosí dunque diffidate da chi vi propone il Santo Graal o un approccio statico
1. perché il Santo Graal non esiste
2. perché il mercato é estremamente dinamico e soltanto una solida formazione a tutto tondo cosí come la costanza nell'impegno e l'imparare dai propri errori possono aiutarti a fare le scelte migliori al fine di accrescere il capitale!
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WisdomTree - Tactical daily Update - 16.08.2023Economia Euro-zona ristagna: bastera’ per far scendere l’inflazione?
Ma, soprattutto, suggerira’ alla BCE una pausa sul rialzo dei tassi?
L’economia cinese non accelera come sperato, e impatta su quella globale.
Il Prezzo del petrolio frena, su timori di debolezza della domanda globale.
Ieri, 15 agosto, deciso calo per le Borse europee. Milano era chiusa per festeggiare il Ferragosto, Parigi ha perso -1,1%, Londra -1,57%, Francoforte -0,85%, Madrid -0,92%, Amsterdam -0,9.
Seduta negativa anche a Wall Street: Dow Jones -1,02%, Nasdaq -1,14% e S&P500 -1,16%, con le peggiori performance segnate dai settori energia, -2,50%, finanziario, -1,67%, e materiali -1,64%.
A pesare sulle sorti dell’azionario Usa ed europeo il moltiplicarsi dei segnali di rallentemento economico: forse e’ proprio quello che si spera per frenare l’inflazione e per ammorbidire la politica monetaria delle banche centrali, ma nel frattempo sono le borse a farne le spese, pur senza tracolli drammatici.
Negli Usa, a luglio, le vendite al dettaglio sono cresciute +0,7% mese su mese e +3,2% “anno su anno”. Un andamento positivo ma poco brillante che probabilmente comincia a scontare l’alta onerosita’ delle forme di credito al consumo: l’interesse sull’acquisto rateale di auto e’ sopra 11% e quello sulle carte di debito oltre 20%!
D’altronde, il maggior “motore” della crescita mondiale, la Cina, non “gira” come dovrebbe: spesa per consumi personali, produzione industriale, investimenti, stanno deludendo le stime degli analisti.
Come contromisura la banca centrale, People’s Bank of China, taglia il tasso di interesse sui prestiti ad una settimana concessi alle banche commerciali, per “trasmettere” uno stimolo generale al sistema economico.
La crescita dell’economia cinese ha rallentato a +0,8% nel 2’ trimestre, rispetto al 2,2% del 1’. A luglio il tasso di crescita delle vendite al dettaglio e’ sceso a +2,5% anno su anno, dal +3,1% di giugno, che gia’ non brillava.
Le cose vanno relativamente meglio in Giappone dove il GDP (prodotto interno lordo) del trimestre aprile-giugno ha toccato +1,5%, che vale +6% “annualizzato”. A spingere e’ ancora una volta l’export: la domanda esterna di beni e servizi “Made in Japan” è aumentata +3,2% nel 2’ trimestre.
La spesa per consumi interni cresce molto meno, in un intorno “annualizzato” poco sopra +1,0%, ed una flessione congiunturale, -0,5%, nel solo 2’ trimestre.
A fare le spese della prospettiva economica globale indebolita e’ stato ieri il prezzo del petrolio: il WTI (greggio di riferimento Us) ha perso -2,0% a 80,8 Dollari/barile.
Migliora inaspettatamente la produzione industriale nell'Euro-zona a giugno, cresciuta +0,5% mensile ma in calo -1,2% anno su anno, mentre il GDP conferma una crescita del +0,3% nel 2’ trimestre, che significa +0,6% rispetto allo stesso trimestre 2022, come da stime preliminari.
L'economia olandese è entrata ufficialmente in recessione, dopo il 2’ calo trimestrale consecutivo: -0,3% annuale nel 2’ trimestre 2023, dopo che nel 1’ trimestre dell'anno aveva registrato -0,4% congiunturale e +1,9% tendenziale annuo.
L’inflazione nel Regno Unito rallenta, ma meno delle attese: la variazione annuale dei prezzi al consumo in UK scende a +6,8% a luglio dal 7,9% di giugno, al livello più basso da febbraio 2022: il consenso stimava pero’ 6,7%.
Ieri, 15 agosto, il prezzo del gas naturale europeo e’ schizzato sino a +15% oltre 40 Euro/megawattora, record da giugno, per le possibili conseguenza degli scioperi nei terminali GNL (Liquified natural gas) australiani, che potrebbero ridurre le esportazioni mondiali di GNL sino al 10%.
La reazione sul prezzo del metano europeo sembra sproporzionata, visto che nel vecchio Continente le riserve sono piene oltre l'89%, massimo storico in questo periodo dell'anno.
Oggi, 16 agosto, il prezzi del petrolio sono stabili, col WTI invariato attorno 80,8 Dollari/barile: continua infatti a pesare sulla prospettiva della domanda petrolifera globale l’incertezza sulla ripresa e sui consumi cinesi, in parte controbilanciata dal calo delle scorte negli Stati Uniti.
Stamane, 16 agosto, osserviamo performance negative sulle Borse asiatiche, dove pesano le notizie deludenti che giungono dalla Cina ed in particolare sulla icerta congiuntura economica.
Stamattina e’ stata la volta dei prezzi delle case nuove che sono calati per la 1’ volta quest’anno, segnando -0,2% mensile e -0,1% annuale a luglio: insomma, urgono stimoli governativi.
A Tokyo l'indice Nikkei ha chiuso a -1,4%, ma le tensioni maggiori sono sulle borse cinesi dove si parla di rischio “default” per Country Garden (immobiliare/costruzioni) e Zhongrong International Trust (finanziario/immobiliare), in ritardo sui pagamenti di cedole su obbligazioni: Shanghai -0,8%, Shenzhen -0,9%, Hong-kong -1,2%.
A fine mattinata i maggiori indici europei conservano un piccolo margine positivo, +0,2% (ore 13.30), dopo un avvio migliore. I future sugli indici Usa indicano riaperture in rialzo, +0,5%, rimbalzando dai minimi dell’ultimo mese.
Le vendite al dettaglio di luglio hanno battuto le attese e cio’ e’ positivo, ma potrebbe indurre la Banca centrale (Federal Reserve-FED) a proseguire nella politica di rialzo del costo del denaro: lo ha ricordato ieri il presidente della FED di Minneapolis, Neel Kashkari.
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Agosto....in rossoIl post ferragosto dell'S&P 500 ci mostra un indice che si appresta alla sua terza candela settimanale rossa, movimento che tutto sommato è coerente con l'impulso rialzista da novembre 2022.
Personalmente, in ottica di swing, vorrei cominciare a costruire un'operazione long attendendo un'eventuale discesa dell'indice in area 4350, pianificando via via ingressi, a seconda di eventuali ulteriori discese, fino alla valutazione di una immunizzazione con copertura nel caso di deterioramento eccessivo delle posizioni.
Non si tratta di "investing", bensì di costruzione di ingressi di breve/medio periodo contrarian su eventuali discese dell'indice con controllo del rischio rispetto al capitale a disposizione.
In caso di ulteriore impulso rialzista, invece, il piano cambierebbe con approccio sempre contrarian ma seguendo il trend.
SPX buca 4440 target 4200 Petrolio e rame in crisi 15.08.23I mercati non vanno mai in vacanza. Giornata cruciale con rendimenti dei decennali che tentano di sfondare le resistenze, il dollaro che schiaccia Yuan e Yen, petrolio e rame che partono con impulsi tecnici ribassisti, indici azionari che continuano ad incanalarsi verso il basso.
Anche il settore bancario americano riprende la via del ribasso con un marcato gap di fuga ribassista.