Europa a rischio?Le borse europee, soprattutto quella francese, hanno cominciato la settimana scorsa a risentire pesantemente delle turbolenze politiche, una onda d’urto derivante dallo scioglimento dell’Assemblea nazionale da parte del Presidente Francese Emmanuel Macron, che ha indetto elezioni anticipate il prossimo 30 giugno. Vi sono timori per una possibile vittoria della destra estrema, che secondo alcuni, potrebbe potenzialmente portare anche alla disgregazione dell’Eurozona, al netto della sofferenza delle finanze pubbliche. La borsa ha perso il 2.7% solo venerdì, trascinando con sé anche altri listini europei, come il Dax.
Sul fronte dei dati, il tasso di inflazione annuale è salito al 2,3% a maggio, ed è stato rivisto al rialzo rispetto alle stime preliminari e al minimo in oltre due anni e mezzo di aprile pari al 2,2%. Quasi tutti i settori sono stati sotto pressione, con i titoli finanziari in forte calo; Société Générale, Axa, Crédit Agricole e BNP Paribas hanno perso dal 3,7% al 5,5%. Questa settimana il CAC 40 ha perso il 6,1%, cancellando i guadagni da inizio anno e segnando il calo settimanale più grande da marzo 2022.
USA, LE BORSE IGNORANO LE TENSIONI
Per contro, negli Stati Uniti, i listini rimangono vicini ai massimi anche se, venerdì, l'indice S&P 500 ha terminato la sua serie di quattro chiusure record consecutive, chiudendo leggermente in ribasso, mentre il Dow è sceso di 57 punti, e il Nasdaq ha guadagnato lo 0,1% estendendo la sua serie record di chiusura a 5. Il sentiment del mercato è stato inaspettatamente frenato dall'indice della fiducia dei consumatori del Michigan, sceso ai minimi su sette mesi con un aumento delle aspettative di inflazione per i prossimi cinque anni. La maggior parte dei settori ha chiuso in rosso, ad eccezione dei servizi tecnologici e di comunicazione, che, come al solito, hanno evidenziato il segno più. Per la settimana, l'S&P 500 è salito dell'1,8%, il Nasdaq ha guadagnato il 3,6% e l'indice Il Dow Jones è sceso dello 0,6%.
VALUTE
Sul mercato dei cambi, l’avversione al rischio si è fatta sentire, attraverso un generale rafforzamento del biglietto verde contro le principali concorrenti, in particolar modo contro euro, sceso tutta la settimana contro dollaro. Da 1.0850 siamo scesi a 1.0650 e solo in serata venerdì abbiamo assistito ad un recupero verso 1.0700. Ma la tensione resta alta e fino a quando non si sarà votato in Francia, sarà molto difficile assistere ad un recupero della moneta unica.
Pertanto, la strategia, a meno di notizia che cambino tale scenario, è e rimane quella di vendere su ogni correzione dell’euro. Ma lo stesso discorso sembra valere, anche se con minore intensità, sulle altre valute, Gbp, Aud, Nzd, mentre rimangono in piena forza il dollaro ma anche il franco svizzero che contro euro, va ricordato, ha guadagnato quasi 400 pip in meno di tre settimane, da 0.9928 a 0.9525 sul cambio EurChf con l’Snb che pare impotente. UsdJpy stabile in area 157.00 158.00 con timori per la possibile presenza della Boj, che a 158.00 sembrerebbe aver messo ordini di vendita, visto l’andamento della price action venerdì scorso.
DATI USA
La fiducia dei consumatori redatta dall’Università del Michigan Uniti è scesa per il terzo mese consecutivo a 65,6 a giugno 2024, il livello più basso da novembre, e ben al di sotto delle previsioni di 72. Nel complesso, i consumatori percepiscono pochi cambiamenti nell’economia da maggio. Tra gli aggregati, le current conditions, sono scese a 62,5 da 69,6 mentre quello delle aspettative, è sceso a 67,6 da 68,8. Infine, le previsioni di inflazione per l’anno prossimo sono rimaste invariate al 3,3%, mentre quella quinquennale è salita al 3,1% dal 3%.
Anche i prezzi delle importazioni, sempre negli Stati Uniti, sono diminuiti dello 0,4% rispetto al mese precedente, nel maggio del 2024, il primo calo dell’anno, contro le aspettative del mercato di un aumento dello 0,1%. I prezzi delle importazioni di carburante sono diminuiti del 2% nel periodo, seguendo la debolezza dei mercati energetici globali nel periodo in cui i costi delle importazioni di petrolio sono diminuiti dell'1,7%. I dati quindi, al di là delle dichiarazioni dei rappresentanti del Board della Fed, evidenziano un calo della congiuntura, di cui gli stessi, non potranno non tener conto nelle valutazioni periodiche in occasione delle decisioni di politica monetaria. Il mercato di fatto già sconta comunque due ribassi, a settembre e a novembre.
SETTIMANA ENTRANTE
La settimana che comincia a breve sarà interessante per la presenza di dati chiave, quali le vendite al dettaglio, il PMI manifatturiero e dei servizi, la produzione industriale, l’avvio di nuove costruzioni, i permessi di costruzione e le vendite di case esistenti negli Usa. Inoltre, i soliti interventi verbali dei diversi funzionari della Federal Reserve. A livello globale, attesa per le decisioni delle banche centrali in Australia, Brasile, Cina, Norvegia, Svizzera e Regno Unito, con probabile alta volatilità sui tassi di cambio di Aud, Chf, e Gbp.
Ma è anche la settimana delle pubblicazioni dei Pmi dei vari settori manifatturieri e dei servizi in Australia, Giappone, India, Francia, Germania, Area Euro e Regno Unito. Nel Regno Unito, per non farci mancare nulla, saranno pubblicati i dati sull’inflazione, sulla fiducia dei consumatori e sulle vendite al dettaglio. Anche l'indice ZEW del sentimento economico tedesco sarà un punto focale. La Cina rilascerà una serie di importanti dati economici, tra cui la produzione industriale, le vendite al dettaglio, e il tasso di disoccupazione.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Idee della comunità
BITCOIN, la saga continua...Buongiorno,
i recenti movimenti hanno disegnato uno scenario che, a mio giudizio, ora rende un po' più agevole l'interpretazione del futuro prossimo.
Intanto l'ultimo movimento ribassista non è altro che la "logica" risposta al rafforzamento del dollaro su euro.
Si provi a osservarne la correlazione.
Già perché, ormai è palese, Bitcoin è un asset da risk on.
Altro che bene rifugio.
Su questo a breve proporrò un'analisi che sarà il più possibile obbiettiva.
La pausa dopo l'aggiornamento dei massimi assoluti ha aggiunto prima la forma di un triangolo, lasciando intendere che da lì a poco sarebbe andato dritto a segnare nuovi massimi ancora.
Poi ha allungato il brodo disegnando una flag, presto abbandonata come idea visto che col tempo stava diventando una parure matrimoniale.
Oggi la saga si aggiorna con quella che sembra un testa e spalle, abbastanza ben formato.
Occorrerà seguirne le evoluzioni ed assestare l'analisi con un duplice scopo.
Da un lato, capirne bene la forma per interpretarla al meglio da un punto di vista operativo.
Dall'altro capire se continuiamo ad essere ancora in presenza del pattern oppure nel frattempo, come ci ha abituato ultimamente, non si stia ancora trasformando in chissà quale altra strana cosa.
Siamo lontani dal break out del pattern e, francamente, potremmo anche non vederlo.
Tutto può succedere.
L'obiettivo di questa analisi è piuttosto, avendo presente la figura, quello di essere pronti nel caso in cui fossimo chiamati all'azione.
Il TeS segnalato si sviluppa su diverse settimane, il che propende per l'affidabilità in caso di break out.
La spalla sinistra ricorda a sua volta un TeS completo con tanto di break out e stop raggiunto.
Tuttavia la spalla sinistra non è sufficiente per essere accettata come tale e quindi non andava tradato.
La testa invece è un perfetto TeS a sua volta e si trova ad un passo dal profit naturale.
Inoltre la probabilità che il minimo della testa resta tale è soprattutto dal livello di supporto statico in area 66,5k.
Complessivamente i volumi sono di supporto visto che quelli in corrispondenza della testa sono inferiori rispetto a quelli della spalla sinistra. Come vuole il disciplinare.
Ora sarebbe ideale che, in caso di avvicinamento al livello di break out aumentassero e poi accelerassero.
Questo è lo scenario atteso per considerare valido il pattern.
Come detto siamo ancora lontani e quindi è richiesta, più che altro, attività di monitoraggio.
In caso di conferma del pattern obiettivo 90k.
Analisi pura e sempliceAnalizziamo la Price Action insieme e ragioniamo su quello che vediamo!
Nei giorni a seguire approfondiremo maggiormente il lato ciclico.
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Crude Oil: Recupero del livelloBuongiorno a tutti,
eccomi qui con la solita view di un mercato attraverso la mia pianificazione settimanale.
Il mercato in oggetto è il petrolio WTI preso attraverso il contratto future quotato al NYMEX.
Il prezzo ha infatti creato una straordinaria falsa rottura dopo il tocco perfetto dell'area citata in uno degli ultimi post effettuati come primo target ovvero zona 72,60.
Da qui il petrolio ha cominciato un vero e proprio rimbalzo che ha concluso questa settimana con un recupero di zona chiave 77,00.
Ora, nei giorni della prossima settimana, cercherò principalmente delle conferme di acquisto che dovranno da grafici ad alto time frame come il daily o al massimo il 6 ore.
L'obiettivo del progetto diventa area 87,00 come primo target, quindi nel caso si pianificherebbe un possibile bib ticket!
Il fallimento della view si avrebbe con un ritorno perentorio al di sotto di zona 72,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
Seduta storica per NASDAQ e S&P: record e sono 4 di fila!Seduta storica per NASDAQ e S&P: record di chiusura per la quarta volta consecutiva.
A Wall Street si dice:
"Sii disciplinato nel tuo approccio all'investimento, ma non paura di cambiare idea se i fatti cambiano." John Templeton
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Giovedì 13, il mercato ha mostrato segni di affaticamento dopo l'eccitazione del giorno precedente con l'IPC e la Fed; tuttavia, NASDAQ e S&P hanno continuato la loro serie di record e sono in buona posizione per chiudere la settimana in rialzo fino a venerdì.
Il NASDAQ ha guadagnato lo 0,34% (circa 60 punti) arrivando a 17.667,56, mentre l'S&P è salito dello 0,23% a 5.433,74, segnando il quarto giorno consecutivo di massimi storici per entrambi gli indici, trainati dalla tecnologia. Al contrario, il Dow è rimasto indietro con una perdita dello 0,17% (circa 65 punti), segnando il terzo giorno consecutivo in rosso.
L'anticipazione di tassi più bassi e le prospettive impressionanti di utili per l'S&P 500 e il settore tecnologico stanno alimentando il rally del mercato azionario. La crescita dei profitti è eccezionale, trainata dall'espansione dei ricavi e dei margini. Queste tendenze evidenziano la forza del boom dell'intelligenza artificiale sui titoli tecnologici e sul mercato in generale.
Parlando di tecnologia, anche Apple (AAPL) ha continuato il suo slancio raggiungendo un nuovo massimo. Il produttore di iPhone è salito oltre il 10% nelle due sessioni precedenti dopo il lancio della piattaforma "Apple Intelligence", e ieri è avanzato ulteriormente dello 0,55%. Nel frattempo, NVIDIA (NVDA) ha guadagnato un altro 3,5% e Super Micro Computer (SMCI) è salito del 12%.
Ma è stato Broadcom (AVGO) a catturare l'attenzione con un balzo del 12,3% grazie a un forte rapporto del secondo trimestre che ha superato le aspettative... e che includeva un frazionamento azionario 10 per uno.
I movimenti dei nomi legati all'intelligenza artificiale negli ultimi sei mesi sono stati sorprendenti. Ieri, tutti questi titoli hanno registrato aumenti dopo gli utili di Broadcom e l'annuncio del loro frazionamento azionario 10-1. Questi frazionamenti stanno diventando più comuni dopo Chipotle Mexican Grill (CMG) e NVDA, quindi ci si aspetta che altri titoli come Booking Holdings (BKNG), MercadoLibre (MELI), MicroStrategy (MSTR), Deckers Outdoor (DECK), Costco (COST) ed Eli Lilly (LLY) possano essere obiettivi potenziali prima della fine dell'anno.
Giovedì 13 abbiamo visto un altro dato incoraggiante sull'inflazione, con il PPI in calo dello 0,2% a maggio, rispetto a un aumento dello 0,5% ad aprile e alle aspettative di un aumento dello 0,1%.
Tuttavia, mercoledì 12 il mercato aveva già esaurito gran parte delle sue energie con l'IPC migliore del previsto e il riconoscimento da parte della Fed di guadagni "modesti" verso l'obiettivo di inflazione del 2%. Gli investitori vorrebbero vedere più di un taglio dei tassi quest'anno (soprattutto dopo l'attesa di tre tagli), ma accoglieranno con favore tutto ciò che potranno ottenere a questo punto.
Dopo quattro giorni consecutivi di chiusura record, non sorprende che NASDAQ e S&P siano pronti per un'altra settimana vincente. Il NASDAQ ha guadagnato oltre il 3% negli ultimi quattro giorni, mentre l'S&P ha registrato un incremento settimanale dell'1,5%. Questi indici stanno ora segnando la settima settimana vincente nelle ultime otto. Anche il Dow è solo leggermente indietro dello 0,4% nonostante tre giorni di perdite.
Restiamo fiduciosi nel continuo momentum positivo dei mercati e prestiamo attenzione agli sviluppi in vista dei prossimi giorni.
Nel dicembre 2023, ho lanciato una scommessa audace con i miei colleghi trader, mirando a ottenere un profitto del 100% entro il 31 dicembre 2024.
Sono lieto di annunciare che, sei mesi dopo l'inizio, abbiamo raggiunto il nostro primo obiettivo intermedio con un rendimento attuale del +50%.
L'ETF su cui abbiamo puntato, il WISDOMTREE NASDAQ 100 3X DAILY LEVERAGED (QQQ3 - IE00BLRPRL42), ha dimostrato di essere una scelta vincente.
Questo risultato non sarebbe stato possibile senza il sostegno e la fiducia di tutti voi, che avete contribuito al successo di questa iniziativa.
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e opportunità nel mondo del trading!
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
The Greenbrier Companies (GBX)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Ieri il trading è stato leggero mentre i mercati sembravano elaborare le notizie, con un iniziale acquisto seguito da una vendita che ha portato alla chiusura in positivo.
Lo S&P è salito dello 0,123%, mentre il Nasdaq ha registrato un aumento dello 0,57%.
Semifesta
Negli ultimi sei mesi, abbiamo assistito a movimenti sorprendenti nei titoli legati all'intelligenza artificiale. Ieri, questi titoli hanno registrato guadagni significativi dopo gli utili di Broadcom e l'annuncio del loro frazionamento azionario 10-1.
Questi frazionamenti stanno diventando sempre più comuni dopo CMG e NVDA. Pertanto, è ragionevole aspettarsi che altri titoli come BKNG, MELI, MSTR, DECK, COST e LLY diventino potenziali candidati per un frazionamento entro la fine dell’anno.
Un altro titolo di rilievo è stato SMCI, che ieri ha mostrato un notevole rialzo e sembra promettente. Potremmo considerare di acquistare durante il prossimo pullback, con obiettivi di Fibonacci fissati a $ 1400.
Ricordate che mercoledì sarà festa di mercato in occasione di Juneteenth.
Il titolo più rilevante della giornata è stato Broadcom (AVGO). Migliori utili, prospettive positive e frazionamento azionario hanno spinto il titolo oltre i $ 200 ieri sera. La teleconferenza è stata estremamente positiva e sembra che si stia entrando in un ciclo rialzista significativo.
Nella prossima settimana, vorrei che i rialzisti mi convincano che questo rally sia sostenibile, magari con una rotazione verso i titoli che sono stati sconfitti. Se lo S&P 500 dovesse invertire il trend al ribasso, potrebbe essere il momento di considerare qualche posizione short.
Continueremo a monitorare queste dinamiche e a fornire aggiornamenti tempestivi su questi e altri sviluppi del mercato.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Today’S Trading del 13.06.2024 – FED ,ANCORA DATA DEPENDENT!Today’S Trading del 13.06.2024 –
🔴 FED ,ANCORA DATA DEPENDENT!
MACRO BACKGROUND
Come da attese la FED lascia invariato il costo del denaro e non modifica il mantra che la sta guidando da inizio anno : “rimaniamo legati ai dati”!
Si può ora meglio comprendere come mai ieri il mercato ha reagito con maggior veemenza ai dati sull’inflaziona, piuttosto che alla riunione FED che rimane per il momento solo un appuntamento di conferma , ma che non svela alcuna sorpresa dul futuro.
I mercati seguono il motto della FED e si legano all’andamento dei dati sull’inflazione come per il mercato del lavoro ed il GDP, adeguando di volta in volta la propria view futura sulla base della congiuntura macroeconomica, pertanto se i dati dei NFP avevano dato un boost rialzista al dollaro generando aspettative su tassi ancora alti per lungo tempo, ieri i meravigliosi dati sull’inflazione hanno riacceso la speranza di una FED piu vicina ai target e quindi pronta a tagliare il costo del denaro.
Una danza che non finirà cosi presto, ieri sera il FOMC ha dato proiezione sulla congiuntura macroeconomia USA, non modificando l’aspettativa sul GDP, ma alzando le stime per disoccupazione e inflazione. La FED si attende che la disoccupazione possa salire al 4.2% e l’inflazione rimanese anche per il prossimo 2025 oltre il 2%, target che non sembra possibile prima del 2026.
Le prospettive negative della FED lasciano quindi aperta la porta a soli 2 tagli tassi entro la fine di questo 2024, senza migliorare dunque i toni da falco di Powell che sebbene noti un calo dell’inflazione, non può dirsi soddisfatto nè pronto a ridurre le pressioni sulla politica monetaria.
FOREX
Il mercato valutario resta in balia dei market movers, se con i NFP il dollar Index si era portato al test delle resistenze di 105.50, ieri con l’inflazione in netto calo su tutta la linea è tornato al punto di partenza di 104.25, per chiudere poi al 50% di questo range a 104.75 dopo le parole di Powell.
Nessuna reale direzione in relatà possiamo dichiarare per il dollaro americano, che resta come la FED data dependent , il che renderà ancor apiù interessanti i dati Usa di questa estate.
Da far nota ancora la sterlina, che resta al momento asset migliore dell’anno, con una performance media del 4.41% da inizio 2024, superando il dollaro USA che resta al +3.74%. si portano al test delle resistenze dunque tutti gli asset sterline, tra i quali segnaliamo gbpchf, al test di 1.1450-75, ancora gbpjpy che aggiorna i massimi a 200.95, complice la debolezza strutturale dello yen.
EQUITY
Non si ferma l’euforia sul mercato azionario USA, dopo i dati sui NFP è seguita la news dell’AI per Apple e abbiamo concluso ieri con gli splendidi dati sull’infalzione, una serie di eventi che ha portato il nasdaq da 18500 a 19913, prossimo ai 20000 pnt! il mondo tech continua la sua corsa, ed ogni buona notizia alimenta un rally infinito contro il quale è impensabile posizionarsi.
Anche SP500 non è da meno con un +4.70% da inizio Giugno che lo porta a 5500 pnt in un rally rialzista senza storni.
Più cauta l’Europa, che alle prese con le elezioni europee trova un DAX sotto le resistenze dei 18700 pnt , il CAC40 sotto i 7900 ed ora anche UK100 in down trend sotto 8300 pnt.
COMMODITIES
Poche novità anche per il mondo delle commodities, con i metalli che restano fermi al palo, il gold incapace di superare i 2360$, ripiega a 2330$, il silver non da meno tenta affondi sotto i 29$. Stabile anche il WTI che non va oltre i 79.50$ e lateralizza a 778.25 dopo la buona ripartenza dai minimi di 72.20$
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Oro prossimo a un livello chiave di supportoL'oro ha perso più di 80 punti venerdì 7 giugno a causa di una ripresa del dollaro USA, il che ha riportato il metallo prezioso verso un'area chiave di supporto. Diamo uno sguardo alle varie opportunità di trading che possono manifestarsi a questo fondamentale livello.
I CFD/Spread Bets sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD/Spread Bets e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro. Si prega di notare che gli Spread Bets sono disponibili solo per i residenti in UK.
Analisi del grafico giornaliero a candele
Il grafico giornaliero a candele dell'oro è impantanato in un trend rialzista di lungo periodo, con i prezzi che fluttuano al di sopra della media mobile a 200 giorni (MA) dall'inizio dell'anno.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
Analisi del grafico orario a candele
Il grafico orario a candele evidenzia il momentum negativo che si è verificato venerdì, che ha trascinato il mercato verso quella zona chiave di supporto. Con l'andamento dei prezzi osservato lunedì, attestatisi in prossimità del supporto, gli swing trader si trovano di fronte a tre scenari:
1. Rottura al di sopra della resistenza oraria di swing: in una situazione del genere, il momentum a breve termine si riallineerebbe con la tendenza a lungo termine, riportando teoricamente i prezzi verso la parte superiore del range di consolidamento osservato di recente.
2. Fakeout rialzista sul supporto: una rottura al di sotto del supporto, seguita da un repentino rimbalzo al di sopra di esso, darebbe luogo a un fakeout rialzista. Questo pattern potrebbe innescare trapped short per coprirsi, favorendo le prospettive rialziste.
3. Rottura del supporto: i trader non dovrebbero inoltre escludere la possibilità di una rottura del supporto. Per attenuare il rischio di un fakeout, è consigliabile attendere una chiusura della candela giornaliera al di sotto del supporto per poter confermare questo scenario.
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri.
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House of Trading: anche la Fed sarà “hawkish”?Archiviato un meeting della BCE che ha stupito in ottica “hawkish”, la revisione delle stime su prezzi al consumo e crescita non fa che allontanare il prossimo intervento sui tassi, è già la volta delle indicazioni in arrivo da Washington, dove oggi inizia la due giorni di riunioni della Federal Reserve.
Oltre ad una conferma del costo del denaro nel meeting che terminerà domani sera, le ultime indicazioni arrivate dalle payrolls e dalle retribuzioni hanno permesso alle probabilità di tassi fermi anche nel meeting di luglio di spingersi sopra quota 90%.
La prima data utile per un taglio, sempre secondo le indicazioni che arrivano dal CME FedWatch Tool, è quella di settembre, quando le due ipotesi tassi stabili ed in riduzione di 25 punti base registrano entrambe probabilità di poco inferiori ai 50 punti percentuali (47,4% vs 48,3%).
Intanto i risultati delle ultime elezioni per l’elezione del parlamento europeo hanno portato volatilità sui listini. In attesa di capire quelli che saranno i futuri assetti, che finiranno inevitabilmente per influenzare la politica fiscale e quindi l’azione dell’istituto guidato da Christine Lagarde, il livello di guardia deve per forza di cose confermarsi alto.
Tempo di elezioni anche in Sudafrica, Messico e India mentre nei prossimi giorni attenzione alle mosse che potrebbe mettere in campo la Bank of Japan.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading, in onda sul canale YouTube di BNP Paribas.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata di House of Trading, la squadra dei Trader, composta da Nicola Para e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire al rialzo sul Bund e sul Dax (le due operazioni hanno toccato lo stop loss) e sull'accoppiata formata da oro e Dow Jones (target per entrambi, +5,18% e +5,53%).
Nel caso invece delle operazioni inserite dagli Analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Jacopo Marini, lo “short” su UniCredit è a mercato (+8,585%) così come il “long” sullo S&P 500 (+18,1%) mentre i deal sulle azioni Nexi e sull’oro non hanno raggiunto i livelli di ingresso.
La classifica generale registra il vantaggio degli Analisti con 27 carte a target, 1 in più rispetto ai Trader (2 carte a mercato per Trader, 8 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella ventitreesima puntata dell’edizione 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Tony Cioli Puviani mentre i due analisti saranno Andrea Cartisano ed il conduttore Riccardo Designori.
Il sondaggio di questa settimana riguarda le conseguenze delle elezioni: Borse UE, dopo le elezioni europee chi perde? È possibile scegliere tra CAC 40, DAX, EURO STOXX 50 e FTSE Mib.
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 sul canale YouTube di BNP Paribas.
La settimana della FedIl prossimo mercoledì sarà un giorno critico per gli Stati Uniti, con la pubblicazione del rapporto sull'indice dei prezzi al consumo e la decisione di politica monetaria della Federal Reserve. Le previsioni suggeriscono che il tasso di inflazione annuale rimarrà al 3,4%, mentre il tasso di base potrebbe diminuire leggermente al 3,5%, un nuovo minimo di 3 anni. Rispetto al mese precedente, si prevede che l’IPC principale aumenterà a un ritmo più lento dello 0,2%, mentre l’IPC core è previsto stabile allo 0,3%.
È probabile che la Fed mantenga l’intervallo obiettivo dei fondi federali al 5,25%-5,5%, con l’attenzione del mercato sui suggerimenti di una tempistica di taglio dei tassi e sul numero di riduzioni previste per quest’anno, nonché su nuove proiezioni economiche. Altri dati chiave da monitorare durante la settimana includono il PPI, i prezzi di esportazione e importazione e la lettura preliminare della fiducia dei consumatori del Michigan.
AZIONARIO
Le azioni statunitensi hanno ripiegato venerdì, con l’indice S&P 500 che ha chiuso in ribasso dello 0,1%, al di sotto del suo massimo storico di 5.374. Il Nasdaq è arretrato dello 0,2% e il Dow Jones ha perso 87 punti, dopo che il dato relativo ai NFP ha riproposto il solito mantra, ovvero “good news are bad news” e viceversa. Ciò, secondo la maggior parte degli analisti, significa una cosa sola, niente taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Anche se molti ricordano che la vera ragione potrebbe derivare dal fatto che questo è l’anno delle elezioni e nessuno oserà modificare lo scenario economico prima di tale data elettorale, a meno di dati eclatanti sull’inflazione.
Le buste paga non agricole sono aumentate di 272.000 a maggio, superando la stima di 185.000 e l'aumento di 175.000 di aprile. Le probabilità di un allentamento della Fed a settembre sono scese drasticamente al 55% dal 68% prima del rapporto. I settori finanziario, industriale e tecnologico hanno guidato i guadagni, mentre immobiliare, materiali e servizi di pubblica utilità hanno registrato le performance peggiori.
Tra i titoli a grande capitalizzazione, Microsoft, Nvidia e Meta hanno perso ciascuno lo 0,1%, Amazon è scesa dello 0,3% e Alphabet è scesa dell'1,3%, mentre Apple è cresciuta dell'1,5%. Nel corso della settimana, l'S&P 500 ha guadagnato l'1,1%, il Nasdaq l'1,6% e il Dow lo 0,5%.
VALUTE
Sul fronte valutario, dollaro sugli scudi, a spingere tutte le valute concorrenti al ribasso, con l’EurUsd a ridosso del supporto chiave di 1.0790 00 e potenzialità di discesa, nel caso di rottura al ribasso, anche fino a 1.0600. Ma anche sterlina sembra ben indirizzata, con un primo supporto importante a 1.2670 80 al di sotto del quale potremmo tranquillamente iniziare una discesa verso 1.2460, area di minimi di inizio maggio.
UsdJpy non lontano da quel 157.60 158.00 area che potrebbe essere la “line in the sand” della BoJ che a breve sarà nuovamente messa alla prova dalla speculazione. Le oceaniche restano sopra i punti chiave ma sono scese rapidamente con i livelli chiave posti a 0.6560 e 0.6050 60 area rispettivamente per AudUsd e NzdUsd. Sale il franco svizzero con i suoi cross e quindi pressione nuovamente su CadChf, EurChf, AudChf, GbpChf e NzdChf, tutti in calo. Quanto durerà?
La nostra impressione è che il dato sui payrolls sia overvalued dal mercato e in sé porta delle contraddizioni rispetto agli altri numeri sul mercato del lavoro che nelle ultime 3 4 settimane, si sono rivelati importanti e che farebbe pensare che in fondo la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre. Ergo se nei il dollaro non riuscirà a sfondare velocemente le resistenze chiave, ci aspettiamo un ritorno delle valute concorrenti e una reazione significativa.
EUROPA, UNA SETTIMANA INTENSA
Nel Regno Unito, la prossima settimana sarà caratterizzata da importanti indicatori economici come il rapporto sull'occupazione, i dati mensili sul PIL, sulla produzione industriale, e sulla bilancia commerciale. Si prevede che l'economia britannica potrebbe aver registrato una fase di stallo nel mese di aprile dopo tre mesi di crescita, e che la produzione industriale probabilmente sia diminuita dopo due mesi di guadagni.
Probabilmente il tasso di disoccupazione rimarrà stabile al 4,3%, mentre la crescita media delle retribuzioni regolari dovrebbe rimanere al 5,7%. In Germania i prezzi all'ingrosso dovrebbero aumentare per il terzo mese consecutivo. Inoltre, si prevede che la produzione industriale crescerà sia nell’Eurozona che in Italia. Attenzione anche al dato sul morale dei consumatori, previsto in Svizzera, con attese positive, di raggiungimento del massimo degli ultimi 15 mesi. Non dimentichiamo poi la pubblicazione dei dati sull’inflazione di Eurozona.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
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Gbp/Usd: Pin Bar in area 1,2770Buongiorno a tutti,
eccoci arrivati al piano di fine settimana.
Quest'oggi vi porto il cable ovvero il cambio valutario Gbp/Usd.
Il prezzo ha mostrato una Pin Bar a fine di questa settimana su grafico weekly arrivata perfettamente nell'area di vendita 1,2770.
A questo punto, nei prossimi giorni si può cercare di trovare conferme di dinamiche short attraverso trigger con time frame daily/6H.
L'obiettivo diventa area tra 1,2600 e 1,2550, non mi spingerei oltre visto il box laterale che costringe cable ma anche euro e aussie ( correlati ) da svariate settimane.
Il fallimento della mia view si avrebbe con chiusure weekly al di sopra di area 1,2800.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e ovviamente un buon TRADING SIMPLE!
Sostenibilità del mercato Americano WEEK 23
Nel grafico sono raffigurati i tre ETF che replicano l’andamento di alcuni settori del mercato Americano; nello specifico, a partire dal basso troviamo il settore tecnologico (XLK), salendo il comparto dei consumi discrezionali (XLY) ed infine quello delle comunicazioni (XLC).
Possiamo notare come i tre indici, che rappresentano il RISK ON sul mercato USA, abbiano performato in maniera differente dall’ inizio del 2024, con un chiaro trend rialzista solo da parte del settore delle comunicazioni, mentre il comparto tecnologico ha accennato un rialzo ma non con la stessa forza del precedente ed infine il discrezionale che invece si è mosso in un range laterale.
Da questa informazione possiamo dedurre che il mercato, in quella che dovrebbe essere la fase di RISK ON cioè quel momento in cui gli investitori sarebbero disposti a rischiare di più in aziende più rischiose, non sta avendo la giusta e paritaria spinta da parte dei settori che dovrebbero sovraperformare in questi momenti.
In conclusione la domanda da porsi è quanto ancora il mercato riesca a tenere questo trend rialzista senza il sostegno dei principali settori favorevoli alla crescita del mercato stesso.
Altro aspetto, per nulla di poco conto, sono i volumi decrescenti durante il rialzo di questa settimana visibili tramite la freccia rossa disegnata sui grafici.
Stando ad uno dei principi della teoria di Dow, secondo cui il volume deve confermare il trend in atto, viene spontaneo domandarsi se quest’ultimo rialzo sia solo una falsa rottura prima di un possibile rimbalzo.
Volumi decrescenti che sono presenti sia sui singoli settori ma anche sul Futures stesso dello Standard & Poor’s 500 (grafico a destra).
La BCE al primo taglio dei tassiIeri, in linea con le aspettative, la BCE ha abbassato i tassi di riferimento di 25 punti base, dopo che l’inflazione è scesa di oltre 2,5 punti percentuali da settembre 2023. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali è stato abbassato a 4,25%, il tasso sui depositi al 3,75% e il tasso di rifinanziamento marginale al 4,5%. Tuttavia, nello statement si legge che le pressioni interne sui prezzi rimangono elevate, tanto che il board ha come obiettivo quello di mantenere i tassi di riferimento sufficientemente restrittivi, con un approccio che ovviamente dipenderà dai dati in via di pubblicazione.
Le ultime proiezioni per l’inflazione sono state riviste al rialzo per il 2024 e il 2025. I Governatori prevedono ora un’inflazione complessiva in media del 2,5% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e dell’1,9% nel 2026. Per l’inflazione core, una media del 2,8% nel 2024, del 2,2% nel 2025 e del 2,0% nel 2026. Si prevede anche che la crescita economica aumenterà allo 0,9% nel 2024, all’1,4% nel 2025 e all’1,6% nel 2026.
Nel complesso nessuna novità rispetto a quanto previsto e pure il Governatore Lagarde in conferenza stampa ha riferito che la BCE dipende si dai dati, ma anche da come i rappresentanti del board analizzano questi dati, come a dire che di fatto sceglieranno l’interpretazione che farà più comodo. Nessuna principale reazione sul mercato e sull’euro, rimasto stabile anche se in leggera pressione rialzista contro dollaro.
AZIONARIO
Seduta di consolidamento per i principali listini globali, dopo che sia l’S&P 500 che il Nasdaq erano saliti su nuovi massimi record il giorno prima, trascinati, come al solito dal settore tecnologico. Sul fronte dati segnaliamo le richieste di sussidi di disoccupazione, che sono salite più del previsto mentre il costo del lavoro nel primo trimestre è stato rivisto al ribasso, un ulteriore segnale che il mercato del lavoro, negli Stati Uniti, si è raffreddato e che la Fed potrebbe cambiare la narrativa sui tassi. Oggi è il giorno dei Non Farm Payrolls, attesi in crescita di 185 mila unità, con un tasso di disoccupazione fermo al 3.9% e guadagni orari in crescita dello 0.3% su base mensile e a +3.9% su base annua.
VALUTE
Si pensava che con la BCE al primo taglio del costo del denaro dal 2109, l’euro avrebbe ripiegato contro le principali divise concorrenti ed invece l’area di 1.0850 60 ha egregiamente tenuto le correzioni. Anche la sterlina è rimasta a ridosso di 1.2800 in attesa di Una Boe che probabilmente taglierà anch’essa i tassi. Molti si chiedono del perché questa forza dell’euro, considerate le aspettative sui tassi di interesse, e la ragione, almeno quella che noi cerchiamo di individuare, è legata al posizionamento dei big players, rispetto ai retails, in sostanza long contro short, che privilegia poi i grandi investitori rispetto ai piccoli.
La violazione di 1.0915 potrebbe spingere i prezzi nell’area di resistenza successiva a 1.1000. Poche le novità sulle altre majors e sui cross in un mercato dollaro centrico che ne attutisce la volatilità. Ma se dovessimo vedere dei Nfp negativi, il dollaro potrebbe ulteriormente ripiegare in un contesto di vendite che ci paiono strutturale e movimenti che appaiono trappole per orsi.
JOBLESS IN PEGGIORAMENTO
Il numero di persone che hanno fatto richiesta dell’indennità di disoccupazione negli Stati Uniti è balzato di 8.000 unità a 229.000 nella settimana terminata il 1° giugno, ben al di sopra delle aspettative del mercato di 220.000, registrando il valore più alto dal massimo degli ultimi 8 mesi 232.000). Nel frattempo, le richieste continuative salite inaspettatamente a 1.792.000 nella settimana precedente, il livello più alto in sette settimane. I risultati sono stati un’ulteriore prova di un indebolimento del mercato del lavoro statunitense, rafforzando le ragioni a favore di due tagli della Fed nel prossimo autunno.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Bitcoin (BTC): analisi tecnica e fondamentale📈 Analisi tecnica di BTC/USDT
Il prezzo del Bitcoin sta tornando a crescere in mezzo alla pubblicazione di dati macroeconomici positivi negli Stati Uniti e ad una nuova ondata di interesse da parte degli investitori istituzionali per gli EFT Bitcoin spot. Attualmente, il prezzo di BTC si muove in un intervallo di prezzo ristretto (65.000 - 72.000), l'uscita dalla quale determinerà la direzione del suo ulteriore movimento. Al momento, è già in corso il quarto test della linea di resistenza di tendenza al ribasso.
Per continuare a salire, il prezzo deve consolidarsi al di sopra della linea di tendenza della resistenza e superare un ampio blocco di resistenza di 72.000 - 73.000. Ciò aprirà la strada all'aggiornamento del massimo storico nell'intervallo 75.000 - 80.000 realizzato nel periodo dal 7 al 12 giugno, soggetto alla continua pubblicazione di dati positivi sull’inflazione negli Stati Uniti.
Tuttavia, secondo l’indicatore RSI, si sta formando una divergenza ribassista. Se la forza degli acquirenti non è sufficiente per fissare il prezzo di BTC al di sopra della linea di tendenza e il prezzo scende al di sotto della linea di supporto dinamico EMA 50 4H, ci aspetteremo una correzione locale. Il suo obiettivo immediato potrebbe essere un grande blocco di supporto a 65.000 - 68.000, dove si trova anche il punto di controllo della zona di costo (POC). Se non resiste alla pressione dei venditori, il prezzo di BTC potrebbe scendere nella zona di squilibrio 1H per colmare i divari a livelli orizzontali dei volumi di scambio.
📉 Analisi globale del mercato Bitcoin
Sul grafico logaritmico giornaliero, il prezzo del Bitcoin ha formato uno schema: un cuneo discendente. Ora c'è un nuovo test del suo limite superiore. Se gli acquirenti riuscissero a prendere piede al di sopra di tale livello, combinato con i fondamentali come il taglio dei tassi della Fed, ciò potrebbe portare a un nuovo rally rialzista, come è avvenuto nei precedenti cicli post-halving. Altrimenti, se il prezzo di BTC non riesce a superare il modello a cuneo, ci aspetteremo un calo per testare nuovamente il suo limite inferiore nell'area della zona di squilibrio 4H 55.000 - 60.000.
Al di sopra dell'attuale ATH non abbiamo più livelli di resistenza basati su dati storici. Pertanto, per determinare gli obiettivi di crescita, utilizzeremo le linee di tendenza, i livelli di estensione di Fibonacci e l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei libri degli ordini. Abbiamo una linea di tendenza al rialzo locale valida da novembre 2023. Il suo test può avvenire al livello di 75.000 - 76.000, il che è confermato da un ampio blocco di ordini pendenti. Sopra, nell'area 80.000 - 90.000, c'è una linea di tendenza globale costruita sulla base dei massimi dei due precedenti cicli Bitcoin. C'è anche il livello di estensione di Fibonacci 1.38. E la linea di tendenza più alta è compresa tra 1,61 e 1,78 livelli di Fibonacci e il suo test può iniziare dal livello di 100.000.
💠 Analisi dei livelli e delle zone di liquidità
L'indice di paura e avidità è nella zona dell'avidità - 78.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è aumentata a 2.576 miliardi di dollari e l'indice di dominanza di Bitcoin è salito a 54,58.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 60.000 - 68.000
🔴 Zona di offerta: 72.000 - 80.000
Livelli per posizioni lunghe:
68.000 - punto di controllo della zona di costo (POC)
65.000 - blocco di sostegno grande
60.000 - livello psicologico di supporto
Livelli per le posizioni corte:
72.000 - nuovo test della linea di tendenza della resistenza
75.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
80.000 - blocco di resistenza di grandi dimensioni
90.000 - linea di tendenza globale
📊 Analisi fondamentale
L'interesse istituzionale per gli EFT BTC spot è nuovamente aumentato nel mercato delle criptovalute e negli ultimi due giorni sono entrati negli strumenti + 1,374 miliardi di dollari. I partecipanti alla comunità crittografica attendono un rally rialzista di Bitcoin, la cui ragione potrebbe essere un cambiamento nella politica monetaria della Federal Reserve americana. Il 4 giugno hanno iniziato a essere pubblicati i dati sul mercato del lavoro, che indicavano un rallentamento dell’economia statunitense. Quando l’economia rallenta, anche l’inflazione diminuisce. E ridurre l’inflazione è un fattore chiave per la ripresa della stampa di denaro e la crescita dei mercati delle attività ad alto rischio, compreso il mercato delle criptovalute.
Il mercato azionario ha già aggiornato i suoi massimi storici, in previsione della pubblicazione di dati positivi sull'inflazione il 12 giugno e sullo sfondo dei dati macro pubblicati sull'economia statunitense. Tuttavia, mancano ancora 4 giorni prima che venga risolto il problema del rimborso da parte del Tesoro americano dei titoli di stato per un valore di oltre 10mila miliardi di dollari il 9 giugno.
🌐 Prossimi eventi nell'economia globale
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 06.06, 15:30 - Dati sulla disoccupazione negli USA.
➤ 12.06, 15:30 - Indice dell'inflazione al consumo (CPI) negli Stati Uniti.
➤ 12.06, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
➤ 31.07, 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Fed.
🚀 Statistiche di trading con il nostro indicatore:
📈 Nel maggio 2024, il mercato delle criptovalute ha iniziato a riprendersi dopo una correzione, ma il prezzo del Bitcoin è rimasto stabile per la maggior parte del tempo. Nonostante ciò, il nostro indicatore di trading ha fornito 6 segnali con punti di ingresso redditizi e rischio minimo. Grazie agli ultimi aggiornamenti, tutti i segnali sono diventati redditizi e la protezione piatta integrata ha impedito perdite derivanti da movimenti manipolativi del mercato. Risultati spot:
- Movimento totale dei prezzi per tutti i segnali del mese: + 31,16%
- Movimento massimo del prezzo in base a un segnale: + 14,86%
- Movimento medio dei prezzi in base ai segnali: + 5,19%
Due pattern conflittuali emergono sull’S&P 500Durante le recenti sessioni di trading, l’S&P 500 ha dato luogo a due rilevanti pattern a candela. Stanti tali pattern in diretto contrasto tra loro, esaminiamo quale dei due è in posizione migliore per prevalere nelle settimane a venire.
I CFD sono strumenti complessi e comportano un rischio significativo di perdere denaro rapidamente a causa della leva finanziaria. 80,84% di conti di investitori al dettaglio perdono denaro nelle negoziazioni in CFD con questo fornitore. Valuta se comprendi il funzionamento dei CFD e se puoi permetterti di correre l'elevato rischio di perdere il tuo denaro.
Iniziamo dal quadro generale
Prima di addentrarci nei singoli pattern di prezzo, è sempre utile osservare il grafico dei prezzi dall'alto e partire dal quadro generale. Nel caso dell’S&P 500, si può notare un mercato che è stato segnato da un significativo trend al rialzo dall'autunno del 2023.
Dopo un intenso ritracciamento nel mese di aprile, questo trend al rialzo dell'S&P 500 è ripreso nel mese di maggio, ritestando e oltrepassando brevemente i massimi toccati a marzo. I massimi di marzo tracciano una linea chiave di demarcazione per lo stato di salute a breve termine del trend rialzista di S&P.
Grafico giornaliero a candele dell’S&P 500: Vista dall’alto
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Due pattern di prezzo in contrapposizione
Ingrandendo il grafico giornaliero a candele, si possono osservare i due opposti pattern di prezzo che si sono formati sull’S&P 500 nel corso delle recenti sessioni di trading:
1. Pattern engulfing ribassista: Il 23 maggio, l'S&P ha dato origine a una grossa candela engulfing ribassista che ha eclissato i range di trading osservati nei precedenti cinque giorni di contrattazioni. La parte superiore del pattern engulfing ribassista rappresenta dunque un livello chiave di resistenza per il mercato.
2. Candela hammer engulfing rialzista: Il 31 maggio, l’S&P ha originato un pattern a candele hammer engulfing rialzista. Questo rilevante pattern è un ibrido di quello engulfing rialzista e di quello a candele hammer rialzista. Il minimo di questo pattern rappresenta quindi un livello chiave di supporto per il mercato.
Quale pattern riuscirà a prevalere?
Grafico giornaliero a candele dell’S&P 500: Vista ingrandita
I risultati passati non sono indicativi dei risultati futuri
Disclaimer: La finalità del presente post è meramente informativa e didattica. Le informazioni qui riportate non costituiscono consulenza in materia di investimenti e non contemplano la situazione finanziaria o gli obiettivi individuali degli investitori. Le informazioni relative ai risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. Per quanto permesso dalla legge, in nessun caso, Capital.com (o un suo affiliato o dipendente) assume responsabilità per qualsiasi perdita incorsa a causa dell’utilizzazione delle informazioni fornite. Chi agisce in base a tali informazioni lo fa a proprio rischio.
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NUOVO TREND PER IL DOLLARO!?Oggi pomeriggio verranno rilasciati i dati riguardanti i nuovi lavori JOLTs.
Se i dati JOLTs saranno effettivamente in linea con le aspettative degli economisti (previsioni a ribasso), rimane aperta la possibilità di un discreto movimento al ribasso del DXY verso l'area 103,15/20.
Questo potrebbe essere l'inizio di un trend ribassista del dollaro che durerà più settimane.
I dati deboli ISM di ieri hanno visto il DXY rompere al ribasso.
Il PMI manifatturiero scende dal 49,2 al 48,7, segnalando un rallentamento dei sottoindici principali: New Orders, production e prices.
Anche i dati della scorsa settimana hanno influito sui movimenti ribassisti del dollaro.
Il PIL americano è stato rivisto a ribasso all'1,3%, dal 1,6% precedente.
Attenzione ai dati NFP di venerdì.
EURO:
L'EUR/USD ha superato 1,0900 e i dati statunitensi di oggi potrebbero essere il catalizzatore per un ulteriore progresso a 1,0945 -1,1000.
Giovedì la BCE rilascerà la propria decisione riguardante il tasso d'interesse Europeo e il mercato si aspetta un taglio di 25 punti base.
Ieri l'euro ha registrato un buon rally sulla scia di una lettura più forte del PMI manifatturiero e dell'indebolimento del dollaro.
Estratto PMI euro:
“Forse stiamo assistendo ad una svolta nel settore manifatturiero.
L’industria è sul punto di bloccare il calo della produzione che dura dall’aprile del 2023.
Ciò è in gran parte sostenuto da nuove tendenze favorevoli nei sottosettori dei beni intermedi e
capitali.
Inoltre, un numero maggiore di aziende sta riportando sviluppi positivi dei volumi degli ordini ricevuti sia dal mercato domestico che da quelli esteri.
La fiducia delle aziende sulla produzione futura si trova ai massimi dall’inizio del 2022.
L’ottimismo sta crescendo ma le aziende continuano ad essere caute e a ridurre i livelli occupazionali mentre si trattengono dall’acquistare beni intermedi".
Buon trading a tutti
Peggiorano i dati USALa sorpresa di ieri è arrivata dai dati Usa che, questa volta, hanno evidenziato un rallentamento dell’Ism manufacturing Pmi, che ha indicato una contrazione più grande del previsto nel settore manifatturiero. L’S&P 500 e il Nasdaq hanno tagliato alcuni dei guadagni iniziali, ma hanno ugualmente chiuso a +0.11% e +0.56% rispettivamente, mentre il Dow Jones è passato in territorio negativo chiudendo sotto dello 0.3%.
Analisti e investitori continuano a ritenere però che la Fed taglierà il costo del denaro tra settembre e dicembre prossimi, e aspettano conferme dagli altri dati economici previsti questa settimana, tra cui il rapporto sull'occupazione, JOLTS e l'ISM Services PMI.
Sul fronte societario, Nvidia è cresciuta di circa il 3,4% mentre AMD è scesa dello 0,9%, tagliando i guadagni iniziali, poiché entrambe le società hanno presentato i chip AI di prossima generazione. Apple (1,1%) e Meta (1,7%) hanno guadagnato mentre Amazon e Alphabet sono rimaste pressoché invariate e Microsoft è stata scambiata leggermente al ribasso (-0,4%). D’altro canto, JPMorgan (-0,8%), Home Depot (-1,2%) e Chevron (-1,7%) hanno messo sotto pressione il Dow Jones.
SCENDE ISM MANIFATTURIERO USA
L’ISM Manufacturing PMI è inaspettatamente sceso a 48,7 a maggio 2024 da 49,2 di aprile, al di sotto delle previsioni di 49,6. La lettura ha mostrato un’altra contrazione per l’attività manifatturiera poiché la domanda è stata nuovamente debole, la produzione è stata stabile e gli input sono rimasti accomodanti.
In calo si registrano nuovi ordini, scorte di magazzino e portafoglio ordini. Inoltre, la produzione ha rallentato. L’occupazione invece ha registrato una ripresa e i prezzi sono aumentati a un ritmo più lento poiché la maggior parte dei costi legati alle materie prime continuano a salire, ma a tassi più deboli. Sul mercato rimane l’appetito al rischio, anche se il calo dell’azionario ha generato una leggera ripresa dell’indice Vix, tornato sopra i 14 punti.
VALUTE
Sui cambi il dollaro ha perso terreno contro tutte le valute concorrenti anche se a sorpresa, il franco svizzero ha guadagnato terreno per effetto dei timori registratisi sull’azionario evidentemente, in una giornata di risk on sui principali rapporti di cambio eccezion fatta per i cross del franco stesso.
Correlazioni saltate a livello infra-mercato quindi con l’EurUsd che ha superato quota 1.0900 fermandosi a 1.0910 mentre il Cable ha testato 1.2817, in una price action decisamente positiva per le due valute che sembrano avere ancora spazio di rialzo e possibili obiettivi a 1.0990-00 e 1.2890-00.
Si è invece ripreso il UsdJpy per effetto del ritorno prepotente dei cross dello Jpy verso i massimi di periodo o storici, con una cinquantina di pip di correzione dopo la discesa di ieri a 156.00. Siamo in trend ribassista, ma il delta tasso pesa e stare long Jpy non è conveniente. Tecnicamente, solo la rottura di 155.80, potrebbe dare impulsività al ribasso del biglietto verde.
Nella notte sono usciti, intanto dati australiani peggiori del previsto, relativi al current account e ai risultati delle grosse aziende, entrambi in deciso calo, mentre il dollaro australiano ha perso uno 0.30% sul dato. La divisa oceanica però sembra mantenere un tono rialzista sul dollaro, insieme al dollaro neozelandese.
CANADA, SCENDE IL PMI MANIFATTURIERO
L’S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 49,3 a maggio 2024, da 49,4 di aprile, indicando il tredicesimo mese consecutivo di contrazione dell’attività manifatturiera canadese, in netto contrasto con l’espansione prevista a 50,2. La produzione e i nuovi ordini sono diminuiti a ritmi più rapidi, attribuiti a contesti economici e politici incerti, con una domanda ridotta da parte di clienti nazionali e internazionali.
L’occupazione è aumentata, mentre i costi dei fattori produttivi sono aumentati per il dodicesimo mese consecutivo, anche se a un ritmo più lento. Le pressioni concorrenziali hanno limitato la capacità delle aziende di trasferire i costi ai clienti, mantenendo un aumento frazionario delle tariffe di vendita per il quarantaseiesimo mese consecutivo.
La fiducia futura è migliorata ai massimi degli ultimi dieci mesi in un contesto economico più stabile. Persistono ritardi nella catena di approvvigionamento e aumento dei prezzi dei fattori di produzione, riflettendo le sfide attuali nel panorama manifatturiero. Dollaro canadese che però rimane stabile a 1.3600, supporto chiave di medio termine.
RENDIMENTI OBBLIGAZIONARI
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 4,4% a giugno, il minimo di due settimane, poiché gli ultimi dati macro, di fronte a tassi di interesse elevati hanno rafforzato la necessità di taglio del costo del denaro anche da parte della Fed. I dati dell’ISM hanno mostrato che l’attività manifatturiera negli Stati Uniti si è contratta più del previsto a maggio, aumentando la pressione sul settore.
Di conseguenza, quasi la metà del mercato si posiziona ora per più di un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve quest’anno, a fronte di un lieve consenso a favore di un unico taglio. Anche gli indicatori chiave del mercato del lavoro previsti questa settimana influenzeranno le prospettive politiche della Fed.
La giornata di oggi prevede la pubblicazione dell’inflazione in Svizzera, insieme alla disoccupazione tedesca, ai Jolts opening Usa e gli ordini all’industria., Tanta carne al fuoco quindi, da seguire con estrema attenzione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
PETROLIO: DORMIGLIONERipropongo anche questa settimana lo stesso scenario e i medesimi target. Lo stallo potrebbe durare ancora un pò e prima di una presa di direzione: OCCHIO AI FAKEOUT!!!
Come sempre ricordo che sono considerazioni strettamente personali da non prendere come sollecitazione all'investimento ma solo come base\spunto per una propria analisi più approfondita!
Cot Istituzionali Long Ciao buongiorno a tutti.
Nella Video Analisi settimanale abbiamo ben visto in quale situazione di equilibrio si trovano i mercati con un settimanale leggermente in contrasto con le candele mensili che sono state tutte nettamente positive. Ora siamo ad inizio mese quindi la situazione si fa ancor più delicata ed in più questa settimana ci sarà il primo presunto e forse già scontato taglio dei tassi di interesse da parte della Bce.
Abbiamo anche visto come lato Euro Dollaro questa ripresa long delle ultime settimane sia stata accompagnata anche da una spinta del Cot ossia delle posizioni di Open Interest che gli Istituzionali hanno a mercato.
Ricordiamoci in oltre che la terza settimana di questo mese ci saranno le scadenze contrattuali. E’ ancora presto ma non scordiamoci questo appuntamento che non si limita al solo giorno delle tre streghe ma coinvolge almeno tutta la settimana che lo riguarda.
Oggi unica notizia di rilievo saranno i Lavori Jolts Usa alle ore 16:00
Come sapete spesso ripulisco i grafici e così questa volta partiamo da Euro / Dollaro.
Qui trovate il cfd Weekly (ho analizzato anche il futures è praticamente uguale anzi è molto meglio perché i livelli sono più visibili ma lavorando poi sul cfd al momento mi viene comodo graficare questo) con tutte le Dinamiche tracciate e due importanti livelli settimanali da monitorare (ho preso gli ultimi due tutto il resto l ho levato per mantenere il grafico pulito)
Euro Dollaro Cfd Weekly
Di seguito invece metto il Daily con la fascia ad Alta Liquidità della candela Daily del 13 marzo scorso (fascia verde sopra) ed altri importanti livelli Daily. Trovate anche due Order Block a 20 minuti (ossia aree di resistenza e supporto - fasce arancioni) dalle quali sono partiti importanti breakout strutturali
Euro Dolalro Daily
Nel 4 ore che metto qui, invece, ho analizzato la struttura di trading range delle ultime 13 giornate- ho ipotizzato una struttura di riaccumulazione di Wyckoff che ha qualche piccola differenza con lo schema didattico ma questo è normale quando lo si usa nella pratica.
Lo shake out e il Last Point Support ho messo dei punti interrogativi perché anche se al momento dia l impressione di uno Spring che si riporti nella parte alta non vi sarà conferma sino alla avvenuta rottura e se poi consideriamo che stiamo nel primo giorno del mese e della settimana starei molto attento a prendere segnali duratori in questa fase temporale. Tenderei a prendere e a dare più attenzione ai segnali che arriveranno a metà settimana perché come spesso ripeto è più o meno intorno al mercoledì che il trend settimanale reale potrebbe palesarsi.
Euro Dollaro 4H
Buon lavoro a tutti come sempre aggiornerò il post anche con gli indici e con le evoluzioni del mercato pian pian che le cose si svilupperanno
Buon Lavoro a tutti Emi
S&P stornerà nei mesi estivi?Iniziamo con il grafico mensile del dollaro.
Andiamo per grado temporale, iniziando cosi da sinistra.
Nella discesa iniziata nel febbraio 2002, esisteva un'inefficienza di mercato, contrassegnata anche da un punto di controllo (POC), ovvero il prezzo dove ci sono stati più scambi in termini di volumi.
Come spesso ricordo, il mercato non dimentica queste inefficienze. Nel settembre 2022, ben 20 anni dopo, il mercato ha toccato quel POC, andando a segnare il suo punto massimo negli ultimi 20 anni. Da li a poco, inizia la discesa, che segna la ripresa del mercato azionario S&P500. (ricordo che in questo scenario economico, il dollaro USA ha una correlazione inversa, abbastanza precisa, rispetto allo S&P500)
Bene, passiamo agli anni successivi!
Dal 2004 al 2014, il dollaro ha lateralizzato in un range che va da 70 a 91, per poi avere un veloce rialzo nell'estate 2014, a causa delle aspettative di un futuro rialzo dei tassi FED; avvenuto successivamente nel dicembre 2015.
Questo rapido movimento rialzista, ha generato un'altra inefficienza di mercato, di cui, molto probabilmente, quest'ultimo non se ne dimenticherà.
Magari si ritornerà su quei livelli tra qualche anno. Oggi, siamo abbastanza lontani, per poter prendere in considerazione quest'area.
Passiamo all'ultima accumulazione che va dal 2015 al 2021.
Se ricordate bene, già nella seconda metà del 2021 si parlava di inflazione, la quale era ritenuta sotto controllo da parte delle banche centrali. Sul grafico ci trovavamo in area 92, pronti a partire verso su.
Poco dopo, l'aspettativa di rialzo dei tassi d'interesse, fa partire il trend al rialzo sino a raggiungere la supply zone del 2002, per colmare quell'inefficienza di mercato.
Ora, dopo la discesa iniziata nel'ottobre 2022, che per di più ha creato un'altra inefficienza di mercato, stiamo lateralizzando in un range con volumi ben al di sotto della media. Inoltre, guardando gli ultimi swing, i prezzi hanno eseguito due finte rotture, la prima al rialzo e la seconda al ribasso.
Queste false rotture, spesso sono manipolazioni di mercato e prese di liquidità, quindi considerando un'inefficienza creata in area 109, e le due false rotture, di cui l'ultima a ribasso, non mi meraviglierei se i prezzi andassero a toccare quell'area nel breve termine.
Mi preme anche dire che in ottica di un futuro taglio dei tassi, il dollaro potrebbe scendere giù sino a raggiungere area 97, andando a toccare il POC.
Quindi, non mi farebbe strano vedere il seguente movimento..
Adesso, passiamo sullo S&P500.
Cosa potrebbe accadere da questo movimento dei prezzi sul dollaro?
Personalmente mi aspetto un movimento al ribasso, dovuto dal rialzo del dollaro, per poi avere il proseguimento della crescita.
Il target di un eventuale storno è area 4771.
D'altronde, lo S&P500 a metà 2024 sta già segnando una performance del +11% circa, forse sarebbe il caso di respirare un po'.
Grazie per la lettura. Se siete interessati ad altre mie analisi, vi invito a seguirmi.
Un saluto.
A2A, calo dei tassi e transizione energetica a supporto Buongiorno,
il settore energy ha fatto molta strada di recente, ma questo non significa che abbia finito il suo cammino.
La prospettiva di calo dei tassi di interesse e la valanga rappresenta dal fenomeno energy transition rappresentano vento nelle vele delle aziende che si occupano di energia.
Anche se non per tutte allo stesso modo.
Essendo un settore che lavora con elevata leva (debito), il costo del capitale di credito (interessi passivi) è una voce piuttosto importante nel profitti e perdite (costi).
Questo significa che la prospettiva, concreta in Europa, di vedere tassi più bassi entro l'anno significa un netto miglioramento dei margini (redditività).
Inoltre la transizione energetica, che ricordo non è solo un pio desiderio delle singole aziende ma frutto di accordi internazionali tra paesi, spingerà sicuramente sul lato dei volumi (aumento delle quantità vendute) visto che è un fenomeno comunque ad elevato consumo di energia.
In questo contesto, non sorprende vedere l'indice di settore su valutazioni di massimi relativi, d'altra parte il mercato fa bene il suo lavoro e finora ha scontato parte di questo effetto.
Già, ma quanto è nei prezzi?
Al riguardo le varie analisi che si possono consultare un po' ovunque sembrano concordi nell'affermare che non tutto è scontato.
Come tutti i fenomeni dirompenti, c'è sempre una oggettiva difficoltà nel quantificare le conseguenze.
A2A è una di quelle aziende meglio posizionate al riguardo potendo vantare un equilibrato mix di fonti di produzione (fossile, idroelettrico, eolico, ...), capace anche di cogliere al meglio la necessità di usare nel presente soprattutto fonti di origine fossile, gas praticamente.
Sul piano tecnico questo si traduce in prezzi che viaggiano su livelli alti.
"Alti" in grammatica è un aggettivo positivo, cioè che non fa riferimento ad alcun confronto.
Quindi quando diciamo che il prezzo di un titolo è alto, forse inconsapevolmente, stiamo affermando la cosa più giusta, nel senso che non si può stabilire con certezza che qualcosa vale troppo.
Diversamente entreremmo nel tunnel, senza uscita, della domanda successiva: "si... ma alto rispetto a cosa?".
Allora, se il settore ha ancora molto da dire e da fare nei prossimi anni, molto probabilmente il settore varrà di più nel prossimo futuro.
Questo non significa che è certo ma solo probabile.
Si sa, in finanza se si chiede ad una pietra se è certo che qualcosa nel futuro varrà di più rispetto ad oggi questa risponderà di no.
Allora si tratta di valutare di posizionarsi su un settore, in questo caso comprando un titolo che lo rappresenta e che da un punto di vista tecnico è ben impostato per replicarlo.
Il titolo sembra avere testato ed accettato l'area sensibile di lungo termine degli 1,6 euro.
In alto sta testando la resistenza, statica e dinamica, dei 2 euro.
Personalmente credo che la rottura dei 2 euro la potremmo vedere con la consacrazione dello scenario di allentamento monetario prima menzionato.
Si tratta di un trade di ampio respiro che oggi propongo con i livelli operativi indicati nel grafico ma che, come normalmente faccio, assesto nel tempo alla luce degli eventi che si paleseranno.
Crude Oil: Falsa rottura al rialzoBuongiorno a tutti,
eccoci pronti per una nuova proiezione operativa, questa volta dedicata al mercato del petrolio WTI.
Per la mia analisi utilizzerò il future su Oil quotato al NYMEX.
Dopo aver visto i massimi di periodo, nei primi giorni dello scorso aprile ci si è mossi al ribasso ritornando sotto area 80.
Da ben 4 settimane siamo sotto questo livello dove il mercato è rimasto in basa volatilità, compresso tra gli 80 e i 77, che erano stati pavimento di prezzo tra febbraio e marzo.
Nei giorni scorsi si è creata una falsa rottura di zona 80 che va a formare una Pin Bar ben inserita nella struttura che vede swing, vola, livelli e tendenza ben allineati.
A questo punto, la settimana prossima attenderò una conferma di un trigger di vendita per metterti short.
Se questo dovesse crearsi, il fallimento della mia view almeno inizialmente, arriverebbe con il ritorno sopra zona 84 mentre i target primari sono area 72,60 e 69,00.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon fine settimana e un buon TRADING SIMPLE!
Crollo dei mercati o ennesima finta?Ieri Wall Street ha perso quota, con l'S&P 500 giù di circa lo 0.30%, il Nasdaq dello 0,2% e il Dow Jones di circa 330 punti, trascinati al ribasso dal crollo del settore dei servizi tecnologici e di comunicazione. Le azioni di Salesforce hanno perso oltre il 18% dopo che la società ha pubblicato una trimestrale sotto le aspettative. Anche Oracle (-3,5%), TMO (-1,9%) e Adobe hanno registrato un netto calo (-3,5%). Tra le megacap, Microsoft (-2%), Amazon (-0,8%), Meta (-1,5%) e Alphabet (-0,9%) hanno registrato perdite mentre Nvidia (+0,2%) e Apple (0,5%) sono riuscite a chiudere con il segno più.
Intanto, sul fronte obbligazionario, si sono arrestate le vendite dei treasuries, in concomitanza di dati macro che sono usciti inferiori alle attese, allentando la tensione che aveva avuto il suo culmine con le parole del Presidente della Fed di Minneapolis Kashkari. I dati di ieri, invece, se confermati nel prossimo futuro, lasciano aperto qualche spiraglio che la Fed possa tagliare i tassi di interesse quest’anno.
La crescita del PIL è stata rivista al ribasso all'1,3% nel primo trimestre, principalmente a causa del rallentamento della spesa al consumo. E oggi pomeriggio, occhio ai dati sui Price consumer expenditure, ovvero il dato chiave per misurare l’inflazione americana.
VALUTE
Il rafforzamento del dollaro, tipico movimento risk off, per ora, si è rivelato come un movimento parziale e limitato, con un tentativo frustrato, per l’ennesima volta, di rottura dei supporti chiave contro le principali valute. Con l’uscita dei dati sui jobless e sul Pil del primo trimestre, alla seconda rilevazione, il biglietto verde, che sembrava avviato al breakout di tutti i livelli precedenti, ha invertito la rotta molto velocemente con una reazione di euro, sterlina, Cad e oceaniche che pare assai interessante, pur rimanendo il trend di fondo di breve termine, favorevole ancora alla divisa americana e all’avversione al rischio.
Ma tutto come al solito, dipende dai dati, da una Boj che potrebbe iniziare a fare sul serio, e dal fatto che risulta assai difficile immaginare che nel medio termine i tassi Usa non vadano ad inficiare la crescita e i principali aggregati macro. È questa, a nostro parere, la vera ragione di non sfondamento della valuta americana al rialzo, cioè di fatto analisti e investitori, nonostante la retorica Fed, sono consapevoli che comunque la Fed abbasserà due volte, una a settembre e la seconda a Novembre 2024.
PIL USA CRESCE MENO DEL PREVISTO
L’economia statunitense è cresciuta dell’1,3% annualizzato nel primo trimestre del 2024, inferiore all’1,6% nella stima anticipata e al 3,4% nel quarto trimestre, principalmente a causa di una revisione al ribasso della spesa dei consumatori. La seconda stima è stata in linea con le previsioni di mercato e continua a indicare la crescita più bassa dopo le contrazioni della prima metà del 2022.
La spesa per consumi ha rallentato più di quanto inizialmente previsto, a causa del rallentamento nel settore di beni e servizi. Inoltre, la spesa pubblica è stata rivista leggermente al rialzo (1,3% contro 1,2%) e sia le esportazioni (1,2% contro 0,9%) che le importazioni (7,7% contro 7,2%) sono aumentate maggiormente, anche se la bilancia commerciale relativa ai soli beni, ha fatto registrare un peggioramento arrivando a quasi 100 miliardi di dollari.
TITOLI DI STATO
Il rendimento dei titoli del Tesoro USA a 10 anni è sceso sotto il 4,58% giovedì, in calo rispetto al massimo di quattro settimane del 4,61% toccato ieri dopo la pubblicazione dei dati pomeridiani. Numeri che hanno mostrato che il PIL statunitense è cresciuto meno di quanto precedentemente riportato durante il primo trimestre, allontanando ulteriormente le precedenti aspettative di una crescita più elevata. Il che significa che qualche crepa nell’economia a stelle e strisce continua ad intravedersi.
Inoltre, le richieste iniziali di disoccupazione sono rimaste al di sopra delle medie dell’anno. Gli sviluppi hanno favorito uno scenario che consentirebbe alla Federal Reserve di allentare la politica monetaria, con aspettative di riduzione dei tassi a settembre. Tuttavia, la retorica verbale dei diversi rappresentanti del FOMC rimane fortemente orientata ad un periodo di tassi fermi, e nessun allentamento previsto per il 2024.
DATI
Il Pmi del settore manifatturiero è sceso in Cina a 49.5 punti nel mese di maggio, dal 50.4 del mese di aprile, inferiore anche alle previsioni di mercato di 50.5. Si tratta del primo calo dell’attività industriale a partire dal mese di febbraio, trascinato dalla discesa di nuovi ordinativi e domanda estera. In Giappone, la produzione industriale è scesa dello 0.1% su base mensile ad aprile, contro previsioni di mercato che erano per un incremento dello 0.9%. Sempre dal paese del sol levante però, arrivano notizie confortanti sulle vendite al dettaglio, cresciute del 2.4% su base annua ad aprile, sopra al 1.1% del dato precedente superiore alle previsioni di +1.9%. Sul fronte dei dati in uscita, segnaliamo i numeri sull’inflazione in Eurozona, attesa, a +2.7% su base annua, mentre nel pomeriggio c’è grande attesa per i dati relativi al Pce Usa, la vera misura dell’inflazione.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
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