Wall Street inarrestabile, fino a quando?Ennesima chiusura rialzista di Wall Street venerdì, alimentata dalle crescenti aspettative di un taglio dei tassi, almeno di 25 punti base, nella riunione della Federal Reserve di mercoledì prossimo. L'S&P 500 è salito dello 0,5% e il Nasdaq è salito dello 0,6%, entrambi in pista per la quinta sessione consecutiva di guadagni, mentre il Dow Jones è avanzato di 297 punti.
Le azioni dei settori tecnologico e dei semiconduttori a grande capitalizzazione hanno guidato il rally, con Super Micro Computer e ARM Holdings in aumento rispettivamente del 3,4% e del 6,9%. Microsoft è salita dello 0,8%, Google ha guadagnato l'1,8% e Uber è salita del 6,4%. Al contrario, le azioni Boeing sono scese del 3,7% dopo che il più grande sindacato dell'azienda ha promosso uno sciopero, interrompendo l'assemblaggio di aerei in diverse fabbriche. Anche Adobe ha registrato un calo significativo, crollando dell'8,5% a seguito di una deludente previsione degli utili.
Gli investitori stanno scommettendo sempre di più su un taglio dei tassi di 25 punti base da parte della Fed, con la probabilità di un ribasso di 50 punti base che però sono aumentate alla fine della scorsa settimana, sebbene il mercato non preveda, per il momento, alcuna recessione negli Stati Uniti. A livello di guadagni settimanali, l'S&P 500 ha chiuso con un +3%, il Nasdaq +4,7% e il Dow +1,8%. Continuiamo a ritenere che un taglio del costo del denaro di 50 punti base, che significa paura della recessione, non sarebbe ben visto dai mercati, ancor più da quelli azionari, per cui mercoledì potremmo magari anche assistere a una inversione delle price action.
VALUTE
Sui cambi regna l’incertezza più assoluta, con i principali rapporti che vedono un’alternanza di movimenti di rialzo o ribasso, in attesa della decisione della banca centrale Usa, il vero e unico market mover della settimana. Tra i principali rapporti, quello che in questo momento rappresenta il leading indicator, segnaliamo il UsdJpy che si trova a non lontano dal supporto chiave di 140.00 la cui violazione, come detto più volte, rappresenterebbe un segnale importante di cambiamento di medio termine, del trend decennale di ribasso della valuta giapponese, con target possibili intorno ai 127.70 Jpy per dollaro.
EurUsd, invece, per ora non è riuscito a violare le principali resistenze poste a 1.1160 e 1.1200, e ha ripiegato costruendo configurazioni ribassiste con massimi e minimi decrescenti e possibilità di scivolare verso i supporti posti a 1.0950, che rappresenta l'area chiave di medio termine. Stessa price action per il cable con obiettivi posti a 1.3000 e 1.2900 nel caso di rottura del supporto di breve a 1.3090.
A ruota osserviamo un dollaro recuperare contro oceaniche così come l’indice del dollaro che dopo aver toccato i minimi in area 100.20, sta cercando di recuperare terreno e attaccare le prime resistenze in area 101.50 e 101.75, pur mantenendo un tono ribassista di medio termine. Rientra anche in parte il franco svizzero con EurChf che dopo aver testato 0.9305, prova a superare l’area di resistenza di breve a 0.9445, in un contesto di ritorno dell’appetito al rischio e indice Vix sotto quota 17.00.
USA, SALE LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI
Il sentiment dei consumatori dell'Università del Michigan per gli Stati Uniti è aumentato per il secondo mese consecutivo a 69 a settembre 2024, il più alto da maggio, rispetto a 67,9 ad agosto e superando le previsioni di 68. "Il guadagno è stato guidato da un miglioramento delle condizioni di acquisto per i beni durevoli, guidato da prezzi più favorevoli come percepito dai consumatori.
Anche le aspettative per l'anno a venire per le finanze personali e l'economia sono migliorate, nonostante un modesto indebolimento nelle opinioni sui mercati del lavoro", secondo la direttrice di Surveys of Consumers Joanne Hsu. L'indicatore per le condizioni attuali è salito a 62,9 da 61,3 e quello per le aspettative è aumentato a 73 da 72,1. Entrambi hanno superato le previsioni di 61,5 e 71, rispettivamente. Nel frattempo, le aspettative di inflazione per l'anno a venire sono scese al 2,7% dal 2,8%, con i mercati che si aspettavano che rimanesse al 2,8%.
CINA, LENTA RIPRESA DELLE VENDITE AL DETTAGLIO
Le vendite al dettaglio in Cina sono aumentate del 2,1% anno su anno ad agosto 2024, in leggero calo rispetto alla crescita del 2,7% del mese precedente e mancando il consenso di mercato del 2,5%. L'ultimo risultato riflette il cambiamento climatico di questa estate, caratterizzata da caldo torrido e piogge torrenziali.
La crescita delle vendite è rallentata a causa della debole spesa per abbigliamento, scarpe, cappelli e tessuti, oro, argento e gioielli, ma anche prodotti petroliferi, forniture per ufficio, auto e materiali da costruzione. D'altro canto, il fatturato è accelerato per grano, olio, cibo e apparecchiature per le comunicazioni. Su base mensile, il commercio al dettaglio è rimasto quasi invariato dopo essere aumentato dello 0,35% a luglio. Da gennaio ad agosto, le vendite al dettaglio sono aumentate del 3,9%.
UNA SETTIMANA CHIAVE
Quella che ci apprestiamo a vivere, sarà una settimana chiave sul fronte dati, in primis la decisione della Federal Reserve sui tassi di interesse, che includerà anche le proiezioni economiche del FOMC. Altre pubblicazioni chiave includono vendite al dettaglio, produzione industriale, permessi di costruzione, i nuovi cantieri e la vendita delle case esistenti.
Nel Regno Unito, sarà la settimana del tasso di inflazione, decisione sui tassi di interesse della Banca d'Inghilterra, vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori. Ma è anche la settimana della decisioni sui tassi della BoJ, dopo la pubblicazione del tasso di inflazione. Ma in previsione, ci sono anche le decisioni sui tassi da parte di altri paesi, tra cui Brasile, Norvegia, Turchia, Cina e Sudafrica.
Il Canada pubblicherà i suoi dati CPI e sulle vendite al dettaglio, mentre la Germania aggiornerà l'indice di fiducia economica ZEW. La Nuova Zelanda pubblicherà la crescita del PIL del secondo trimestre e l'Australia pubblicherà i dati sul mercato del lavoro. Infine, sono previsti dati sul commercio estero dall'area dell'euro, dall'Italia, dall'India, dal Giappone e dalla Svizzera.
Buona settimana e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Idee della comunità
Oro - Strategia di trading per lunedì
Analisi tecnica dell'oro: a partire da giovedì di questa settimana, dopo che l'oro ha superato il precedente massimo storico, ha continuato a salire lentamente venerdì e non c'era alcun segno evidente di correzione. In questo caso, dobbiamo essere vigili perché i rialzisti prenderanno profitti in qualsiasi momento, il che potrebbe innescare una rapida correzione. L'aumento senza aggiustamento è spesso accompagnato da un rapido declino dopo un punto massimo a breve termine. Pertanto, si consiglia di non inseguire facilmente l'aumento la prossima settimana, soprattutto se ci sono notizie importanti nel fine settimana, è necessario essere cauti quando l'oro si precipita più in alto lunedì.
Dal suo aumento vicino a 2470, l'oro è salito vicino a 110 $ USA. La decisione sul tasso di interesse della Federal Reserve della prossima settimana potrebbe diventare un nodo chiave per i cambiamenti a breve termine dell'oro. Prima di allora, si prevede che l'oro rimanga forte e i layout di vendita allo scoperto devono prestare molta attenzione a questo punto temporale. Il mercato generalmente si aspetta che la Fed tagli i tassi di interesse e l'oro è aumentato di conseguenza. Tuttavia, quando la notizia arriva, che il tasso di interesse venga tagliato o meno, l'oro potrebbe aggiustarsi a causa di una presa di profitto a lungo termine, che è in linea con la legge di mercato di "acquistare aspettative e vendere fatti".
Focus a breve termine:
Livello di supporto 2556: questo è il punto di partenza delle prime contrattazioni di venerdì. Se l'oro rimane forte, 2556 diventerà uno spartiacque tra posizioni lunghe e corte. Se il prezzo scende sotto 2556 lunedì, potrebbe scendere a 2545 e poi risalire. Pertanto, gli investitori aggressivi possono fare affidamento su 2556 per scegliere un minimo e seguire la posizione lunga, mentre gli investitori prudenti possono attendere un'opportunità di correzione e andare lunghi quando raggiunge l'area 2550-2545, con l'obiettivo che guarda prima all'area 2580.
Livello di resistenza 2585-2590: c'è un rischio di presa di profitto a breve termine in quest'area e il mercato potrebbe cambiare prima e dopo la decisione della Fed. Pertanto, non è consigliabile perseguire posizioni lunghe sopra 2580. Si consiglia di attendere la decisione della Fed prima di prestare attenzione ai segnali di mercato per decidere se posizionare posizioni corte.
Suggerimento operativo:
L'operazione a breve termine di lunedì prossimo sarà principalmente lunga sul callback, integrata da corta sul rimbalzo. Il focus superiore a breve termine è sulla fascia di resistenza 2585-2590 e il focus inferiore a breve termine è sulla fascia di supporto 2556-2545.
Fastenal Company: Base a 65 $ per un possibile allungoBuongiorno a tutti,
quest'oggi il titolo preso in considerazione è quotato al Nasdaq e lavora offrendo servizi di distribuzione.
L'azienda è Fastenal .
Graficamente abbiamo una macro picture con tendenza rialzista di lungo periodo oltre che una FTW Power long su monthly chart.
Su time frame weekly troviamo un pavimento in area 65 $ su cui si è creata una falsa rottura proprio nelle ultime due settimane.
Su time frame daily potrei attendere un lieve consolidamento ritraccino tra area 68,50 e 67 per entrare in azione qualora si creassero delle conferme anche su time frame come il 6 e il 4 ore.
Ritorni al di sotto di 63 $ fallirebbero la view del mio scenario.
Obiettivi possibili li andrei a posizionare in area massimi storici ovvero zona 77,50 $.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon TRADING SIMPLE!
Pattern identificato Altseason is coming!Analisi della Cryptomoneta Cetus
Introduzione: Cetus è una criptomoneta emergente che ha attirato l’attenzione dei trader grazie al suo recente comportamento di prezzo e alle sue prospettive di crescita. In questa analisi, esamineremo il pattern tecnico della testa e spalle invertito che si è formato dopo una lunga fase di accumulazione, offrendo una panoramica su come operare strategicamente su questo pattern.
Analisi del Pattern: Testa e Spalle Invertito
Il pattern testa e spalle invertito è un’importante configurazione di inversione rialzista che si verifica dopo una fase di accumulazione prolungata. Questo pattern è caratterizzato da tre fasi principali: una spalla sinistra, una testa e una spalla destra. Dopo la formazione di questo pattern, si prevede generalmente un'inversione del trend da ribassista a rialzista.
Fase di Accumulazione: Cetus ha trascorso un lungo periodo di accumulazione, durante il quale il prezzo ha mostrato una fase di consolidamento. Questo periodo ha preparato il terreno per la formazione del pattern testa e spalle invertito, indicando una stabilizzazione dopo una fase di ribasso.
Formazione del Pattern:
Spalla Sinistra: Dopo il periodo di accumulazione, il prezzo ha formato una spalla sinistra con un minimo locale.
Testa: Successivamente, il prezzo ha raggiunto un nuovo minimo, creando la testa del pattern.
Spalla Destra: Infine, il prezzo ha formato un secondo minimo, che è il livello della spalla destra, generalmente al di sopra del minimo della testa ma inferiore al minimo della spalla sinistra.
Breakout e Entrata: Il punto cruciale per l’attivazione del pattern è il breakout della linea del collo, che è una resistenza orizzontale tracciata attraverso i punti superiori delle spalle. Un breakout confermato al di sopra di questa linea indica una probabile inversione rialzista. L’ingresso ideale avviene al momento del breakout, quando il prezzo supera la linea del collo con un volume significativo, segnalando una possibile accelerazione al rialzo.
Stop Loss e Gestione del Rischio: Per una gestione del rischio efficace, è consigliabile posizionare uno stop loss appena sopra la spalla destra. Questa posizione consente di limitare le perdite nel caso in cui il breakout non si materializzi come previsto e il prezzo ritorni sotto il livello della spalla destra. Questo approccio aiuta a proteggere il capitale investito e a minimizzare i rischi associati.
Conclusioni: La formazione del pattern testa e spalle invertito su Cetus dopo una lunga fase di accumulazione suggerisce un potenziale cambiamento di trend verso l’alto. Gli investitori e i trader dovrebbero considerare l’ingresso al breakout della linea del collo e impostare uno stop loss appena sopra la spalla destra per gestire i rischi. Monitorare il volume e la conferma del breakout sarà cruciale per la validazione di questo setup tecnico e per una strategia di trading di successo.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 13.09.2024BCE taglia i tassi di un altro-0,25%, come a giugno. Cautela sul futuro.
I mercati sperano in un nuovo taglio a ottobre, ma è più probabile a dicembre.
Reazione positiva delle Borse europee e discesa dei rendimenti dei bond.
Prezzi alla produzione Usa non scendono come sperato.
La Banca centrale Europea ha approvato il 2’ taglio dei tassi d’interesse nell’Euro-zona, dopo i dati macro estivi che hanno hanno confermato il calo dell’inflazione “generale”, ma anche rivelato l’“appiccicosità” di quella dei servizi, oltre che il rallentamento della congiuntura economica.
In sintesi, nel contesto attuale, l’attuale politica monetaria risultava troppo restrittiva e ciò ha giustificato la decisione, presa all’unanimità, di tagliare i tassi -25 punti base, con quello sui depositi che scende pertanto da 3,75% a 3,50%.
Il Direttivo dell’ECB ribadisce il suo approccio cauto ricordando che future mosse dipenderanno solo dai prossimi dati macro, avvalorando l’ipotesi di mercato che il prossimo taglio sarà a dicembre, pur non escludendo una riduzione anche a ottobre.
Nel comunicato dell’ECB si legge che "l'inflazione dovrebbe tornare ad aumentare nell'ultima parte di quest'anno, anche perchè i precedenti bruschi ribassi dei prezzi... per poi diminuire fino a raggiungere il nostro obiettivo nella 2’ metà del prossimo anno"...e "non ci impegnamo a un percorso predeterminato di riduzione dei tassi".
L’ECB, come previsto, ha rivisto lievemente al ribasso le stime di crescita rispetto a quelle di giugno: il GDP (PIL) dovrebbe crescere +0,8% nel 2024, +1,3% nel 2025 e +1,5% nel 2026, “per effetto del minore contributo della domanda interna nei prossimi trimestri". Inoltre “le condizioni di finanziamento rimangono restrittive e l'attività economica resta debole, in parallelo a consumi privati e investimenti"
Infine gli analisti dell’ECB hanno confermato le stime di giugno sull'inflazione “headline”, che vedono i prezzi al consumo salire in media +2,5% nel 2024, +2,2% nel 2025 e +1,9% nel 2026.
Le Borse europee hanno reagito bene, pur senza allunghi particolari: Londra +0,6%, Francoforte +1,1%, Parigi +0,5%, Milano +0,8%. Stesso trend a Wall Street: Dow Jones +0,6% S&P500 +0,8%, Nasdaq +1,0%
Il tema “banche centrali” resta centrale nelle valutazioni dei mercati, ed ora il focus si concentra sulla riunione della Federal Reserve (Banca centrale Usa) del 17/18 settembre: le Borse Usa hanno archivato 4 sedute consecutive di rialzo, ma sull’inflazione il quadro è misto ed incide sulle scelte di politica monetaria.
Mercoledì 11 il dato sull’inflazione al consumo (CPI) Usa non ha permesso di cantare vittoria, con l’indice “core” (ex food and energy) sopra le attese e quello “headline (generale) al di sotto.
Ieri, quello sui prezzi alla produzione di agosto (PPI) ha fatto segnare un aumento del +0,2% mensile e +1,7% tendenziale annuale, come da attese, ma la versione "core" è cresciuta +0,3% mensile, per un +3,3% annuo, risultando sopra le attese.
Oggi, 13 settembre, registriamo chiusure eterogenee in Asia e un inizio di seduta positivo in Europa. In Cina aumentano le speranze di un generoso piano di stimoli da parte del Governo: ieri il Presidente Xi-Jinping ha stressato l’importanza di raggiungere il target di crescita del GDP (PIL, +5%) nell’anno in corso, esortando i rappresentanti del Governo ad utilizzare al meglio i mezzi in loro possesso.
Pechino si appresterebbe anche a tagliare i tassi d’interesse su oltre 5 trilioni di Dollari di mutui esistenti entro fine mese. I mercati sperano in una svolta positiva, visto che gli indici azionari continentali sono ai minimi da inizio anno, così come i rendimenti dei Titoli di Stato, con quello del decennale a 2,07%.
Mentre Tokyo ha perso -0,68%, Shanghai -0,48% e Shenzhen -0,88% Hong-Kong ha guadagnato +0,70%, alla vigilia della lunga festività di di metà autunno che porterà alla chiusura di diverse Borse asiatiche lunedì e martedì prossimi.
Le Borse europee chiudono la mattina in rialzo medio di +0,4% (ore 13.30 CET), poco sensibili al calo, al di sotto del target del 2%, dei prezzi al consumo in Francia, aumentati +1,8% annuale ad agosto, grazie al "rallentamento molto marcato dei prezzi dell'energia". Oggi verrà pubblicato il dato di agosto della produzione industriale in Euro-zona.
I future sui maggiori indici di Wall Street sono leggermente positivi, +0,3% medio, ma è ovvio che gli occhi degli investitori sono puntati sulla riunione della Federal Reserve della prossima settimana, dalla quale tutti si attendono il 1’ taglio dopo 4 anni di “tightening” monetario, che ha portato i tassi al massimo da 23 anni.
Il dibattito tra esperti si incentra soprattutto sull’entità del taglio, -25 o -50 bps. Ovvio che il taglio di maggior entità piacerebbe alle Borse, a famiglie indebitate ed imprese, oltre che prevenire un indebolimento del mercato del lavoro. La probabilità di un taglio di 50 punti è data al 40%, contro il 60% di un taglio da 25.
Tra le materie prime, registriamo il nuovo record storico del prezzo dell’oro; ieri +1,6%, alias +39 Dollari/oncia, a 2.551, ed oggi un altro +0,3% sopra 2.560.
In recupero anche il prezzo del petrolio: il +0,8% a 69,5 Dollari/barile del WTI (West Texas Intermediate) significherebbe la 1’ settimana positiva da oltre un mese.
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NEWSLETTER#58: BoE e FranciaFED E BCE TAGLIANO, E LA BOE?
La prossima settimana sarà il turno della Bank of England.
Attualmente i mercati non scontano nessun taglio dei tassi per via dei seguenti motivi:
L’inflazione dei servizi si è attestata al 5,2% nell’ultima lettura, superiore a Stati Uniti e Eurozona.
Anche la crescita dei salari rimane superiori agli altri paesi.
Di conseguenza la Banca Centrale Inglese non ha fretta per anticipare un taglio di 25 punti base.
La sterlina, in effetti, su base mensile sta guadagnando terreno nei confronti di EUR e USD.
INFLAZIONE FRANCIA
Ad agosto 2024 i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,5% su base mensile e dell'1,8% su base annuale, in calo rispetto al 2,3% precedente.
Tuttavia, l'inflazione di fondo è leggermente aumentata, attestandosi a +1,7% su base annuale, dopo +1,5% di luglio.
I prezzi dei prodotti petroliferi sono diminuiti fortemente (-8% Diesel, -10% Benzina).
Notizie macroeconomiche della giornata
- Produzione industriale (11:00) (EUR)
- Indice di fiducia del Michigan (16:00) (USD)
Buon trading a tutti
Wall Street tiene e rilanciaLa borsa americana ha reagito ieri, in seguito alla pubblicazione dei dati sui prezzi al consumo, nonostante un inizio traballante che aveva fatto pensare al ritorno del risk off sui mercati. La tensione era aumentata dopo la pubblicazione del dato core, uscito superiore alle attese, mentre il numero generale era uscito come da consensus.
In realtà tutto ciò ha poi riportato una certa tranquillità sulle price action perché comunque le maggiori probabilità di riduzione di 25 punti base de parte della Fed, rappresentano un segnale positivo per analisti e investitori. Il CPI core mensile è aumentato inaspettatamente dello 0,3%, contro un consensus dello 0,2%. Nel frattempo, il tasso di inflazione principale annuale ha rallentato più del previsto al 2,5% e il tasso core si è stabilizzato al 3,2% come previsto. Le probabilità di una riduzione del tasso di 25 punti base da parte della Fed la prossima settimana sono aumentate a circa l'80% dal 70% prima della pubblicazione.
VALUTE E BCE
Ancora una giornata decisamente decorrelata sul mercato dei cambi, e altamente volatile sulla valuta giapponese, con il UsdJpy dapprima capace di testare dei minimi a 140.70, per poi tornare quasi a 142.60 e chiudere la sessione in area 142.30. Tali movimenti dipendono soprattutto dalla tensione generata dalle dichiarazioni dei banchieri della Boj, che sostengono la necessità di alzare i tassi, il che porta scompiglio e avversione al rischio sui mercati, come accaduto ieri in mattinata.
Poi nel pomeriggio le cose sono cambiate, specie in relazione al ritorno di appetito al rischio che si è tradotto in vendite di franchi svizzeri, Jpy e rialzi delle oceaniche. Per quel che riguarda la moneta unica, il ribasso di ieri che ha portato al test di 1.1000 dipende soprattutto dai dati tedeschi e dalla pressione che questi ultimi mettono sulla decisione di oggi della Bce, attesa al taglio del costo del denaro.
Le previsioni ci dicono che la riduzione sarà molto probabilmente di 25 punti base, e solo successivamente forse, si prenderà in considerazione una riduzione più importante, che pure, forse, nelle condizioni attuali di congiuntura, sarebbe necessario. Ma probabilmente Francoforte vuole aspettare la Fed prima di azzardare un taglio che potrebbe indebolire l’Euro, con la possibilità di una inflazione importata in ripresa, il che non è certo il desiderio dell’Istituto Centrale.
NIKKEI IN RIPRESA
Parallelamente alla ripresa, anche se parziale, del UsdJpy, questa notte l'indice Nikkei 225 è balzato del 3,5% a oltre 36.800, mentre l’indice Topix ha guadagnato il 2,6% a 2.600, invertendo le perdite della sessione precedente e seguendo un rally guidato dalla tecnologia a Wall Street ieri sera in chiusura. Tali movimenti, come già ribadito, fanno seguito al dato sul Cpi che ha confermato che la Fed, molto probabilmente, taglierà i tassi di 5 punti base, che danno fiducia ai mercati perché significa che la Fed è sicura che non ci sarà recessione. Ecco il vero motivo del ritorno dell’appetito al rischio.
A livello nazionale, i dati hanno mostrato che i prezzi alla produzione in Giappone sono aumentati meno del previsto ad agosto, mentre il sentiment aziendale è balzato nel terzo trimestre. I titoli tecnologici hanno guidato la carica, con forti guadagni da Lasertec (3,5%), Disco Corp (4,4%), Tokyo Electron (4,8%), SoftBank Group (6,5%) e Advantest (6,8%).
PIL UK IN CALO
Rallenta l'economia britannica a luglio 2024, con un calo di produzione industriale e manifatturiera rispettivamente dell’1.2% e 1.3% su base annua, e relativa al mese di giugno. Le attese erano per dati quasi invariati, il che ha creato un po’ di scompiglio sui movimenti della sterlina ieri in giornata. Su base mensile entrambe sono scese dello 0.8% e 1%, decisamente inferiori al consensus.
Il Pil del mese i di Giugno è uscito a 0%, ovvero invariato, contro un consensus di +0.2%, mentre su base annua è cresciuto meno delle attese, +1.2% contro un +1.4% delle previsioni. Considerando il dato trimestrale, il PIL britannico è aumentato dello 0,5% inferiore al +0.6% del trimestre precedente e +0.6% del consensus.
AUSTRALIA
Le aspettative di inflazione al consumo in Australia, si sono attestate al 4,4% a settembre 2024, in leggero calo rispetto al massimo di agosto del 4,5%. L'ultima cifra riflette gli sforzi della banca centrale per controllare l'inflazione entro un lasso di tempo ragionevole preservando al contempo i risultati positivi del mercato del lavoro. Il governatore della Reserve Bank Michele Bullock ha recentemente osservato che l'inflazione ha rallentato sostanzialmente dal suo picco, sebbene rimanga al di sopra del punto medio dell'obiettivo del 2-3%.
Ha anche sottolineato che è prematuro considerare un allentamento monetario. L'inflazione principale in Australia è salita al 3,8% nel secondo trimestre del 2024, rispetto al minimo di nove trimestri del 3,6% nel primo trimestre, segnando il primo aumento dal quarto trimestre del 2022. Nel frattempo, l'indice CPI mensile è salito del 3,5% anno su anno a luglio, rallentando rispetto al 3,8% di giugno e raggiungendo il livello più basso degli ultimi 4 mesi.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 11.09.2024Occhi aperti su inflazione Usa: è determinante per mosse sui tassi.
Domani tocca alla BCE : il consenso vede taglio tassi di -0,25%.
Harris ha leggermente prevalso nel confronto “face to face” con Trump.
Profit warning di BMW: l’industria dell’auto tedesca è in crisi.
In attesa della riunione della Banca centrale Europea di giovedì 12 e dei dati in uscita tra oggi e domani sull’inflazione negli Usa, particolarmente importanti nella prospettiva dell’imminente meeting (17 e 18 settembre) della Federal Reserve, le Borse europee hanno chiuso negative la seduta di ieri, martedì 10, appesantite dalle azioni del comparto auto dopo il profit warning di BMW.
Parigi ha perso -0,24%, Londra -0,78%, colpita dal calo dei titoli petroliferi, Francoforte -0,96%, complice il crollo oltre -10% dell’azione Bmw, Milano -1,12%, con le azioni bancarie peculiarmente deboli.
L’inflazione scende ed anche in fretta, in Germania: il -0,1% mensile di agosto, dopo il +0,3% di luglio, fa scendere la variazione annuale a +1,9%, in forte calo dal +2,3% del mese precedente ed al minimo da marzo 2021.
Peccato che in Germania l’attività industriale sia in regresso e che la crisi maggiore riguardi un pilastro del sistema economico, cioè l’industria automobilistica: ieri ll Consiglio di Amministrazione di Bmw ha rivisto al ribasso le stime sul 2024.
Ciò si deve "in parte ai venti contrari nel settore auto dovuti al blocco delle consegne" ed in parte agli interventi tecnici, da parte di un importante fornitore, sull'Ibs (sistema frenante integrato): le moniri vendite mondiali nella 2’ parte dell'anno", determineranno un "significativo calo dell'utile pre-tasse".
Tornando agli Usa, ieri Wall Street ha chiuso “mista” nell’attesa del dibattito Harris-Trump, che si è svolto oltre la fine degli scambi azionari: Dow Jones -0,23%, Nasdaq +0,84%, S&P500 +0,45%.
Certamente il calo del prezzo del petrolio, circa -20% negli ultimi 2 mesi, sta dando una mano al calo dell’inflazione, specie di quella “alla produzione” (PPI).
L'Opec (cartello dei maggiori produttori/esportatori mondiali) continua a prevedere un consumo mondiale in crescita nel 2024 e 2025, ma ha rivisto al ribasso le previsioni nel suo ultimo rapporto mensile: globalmente si consumeranno 104,2 milioni di barili/giorno nel 2024 (dai 104,2 precedentemente stimati), quando erano 102,2 nel 2023, per poi salire nel 2025 a 105,9 (la vacchia stima era 106,1).
Al di là delle piccole revisioni non si vedono “reali cali” nell’uso di petrolio che, insieme a gas e carbone, resta il maggior responsabile dell'aumento delle temperature globali.
I dati sull’inflazione Usa in uscita oggi e domani “ispireranno” le decisioni del FOMC, (braccio di politica monetaria della Federal Reserve) che, al termine della riunione di mercoledì 18 potrebbe varare un taglio di -25 o -50 bps del costo del denaro. Alla prospettiva di -50 bps il FedWatch Tool assegna 30% circa di probabilità.
Le stime di consenso vedono i prezzi al consumo negli Usa crescere +0,2% mese su mese, che significherebbe un calo al 2,6% del dato annuale, dal 2,9% di luglio.
L’inflazione “core”, cioè depurata delle componenti volatili, è prevista stabile a 3,2%.
Nella analoga riunione di politica monetaria della Banca centrale Europea di domani, 12 settembre, potrebbe essere deciso un taglio dei tassi d’interesse di -25 bps.
Il dibattito di ieri sera tra i 2 candidati alla Presidenza Usa, Harris e Trump, sembra aver visto Harris primeggiare su diversi temi, e Trump costretto in più momenti “sulla difensiva”: secondo Predictit, le probabilità di vittoria della Harris sarebbero salite dal 53 al 56%.
Tuttavia dal confronto sono emerse poche informazioni specifiche sugli ambiti più sensibili per gli investitori finanziari, quali la riduzione del debito pubblico e le relazioni commerciali tra gli Usa, la Cina ed il resto del Mondo.
Regno Unito: una parziale delusione deriva dai dati sulla crescita economica che s’è fermata a luglio, mentre il consenso indicava una crescita di +0,2% mese su mese: il trend di “ristagno” era già emerso nel mese di giugno.
Le Borse europee stamane, 11 settembre, hanno aperto in lieve rialzo, in attesa dei dati sull'inflazione negli Usa ad agosto, e terminano la mattinata con progressi medi di +0,3%.
In Asia, sul mercato valutario, le aspettative di nuovi rialzi dei tassi d’interesse da parte della Bank of Japan alimentano il recupero dello Yen, +0,8% verso US$ a 141,2, e +0,6% verso Eur, a 156,1.
L’apprezzamento della valuta nipponica incide sulle azioni delle aziende esportatrici, contribuendo alla discesa di -1,5% dell’indice Nikkei. Negativi anche altri listini asiatici: Shanghai -0,8%, Hong Kong -0,7%, Seoul -1,0%.
Il prezzo dell'oro è in lieve ascesa a 2.525 Dollari/oncia, poco sotto i massimi assoluti di luglio: in recupero anche quello del petrolio, col Wti (West Texas Intermediate) che segna +0,5% a 69,5 Dollari/barile, vicino ai minimi da 3 anni.
In lieve rialzo il prezzo del gas naturale europeo sulla trading platform TTF di Amsterdam: +0,9% a 35,6 Eur/megawattora. La commissaria Ue per l'Energia, Kadri Simson afferma che l’Europa è “pronta a fare a meno del gas russo che transita “via Ukraina” e che vede Slovacchia, Austria, Ungheria ed Italia tra i maggiori Paesi serviti.
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NEWSLETTER#55: UK e CINAUK, MERCATO DEL LAVORO SOLIDO?
Alle 8:00 sono stati pubblicati i dati occupazionali del regno unito.
Il tasso di disoccupazione è diminuito dal 4,2% al 4,1% ma la crescita dell’occupazione a luglio è stata più forte del previsto.
Vi ricordo che attualmente i mercati stanno scontando un taglio entro dicembre di soli 50 punti base per la BOE, rispetto ai 100 previsti per la FED.
La reazione della sterlina a questi dati è stata inizialmente rialzista per poi, nell’ultima ora, ricoprire il movimento a ribasso.
SURPLUS CINESE
Questa mattina sono usciti i dati relativi all’export e l’import cinese.
Le esportazioni sono cresciute dell’8,7%, i massimi da febbraio 2023.
Al contrario le importazioni hanno avuto uno sviluppo meno sorprendente, registrando un piccolo aumento dello 0,5%.
Di conseguenza ad agosto è aumentato il surplus commerciale di circa 50 miliardi.
Notizie macroeconomiche della giornata
- Previsioni economiche UE (11:00) (EUR)
- Report OPEC (13:00)
Buon trading a tutti
NVIDIA rimbalzo rimandatoRivedo la mia iniziale analisi in virtù dell'esito della giornata di Venerdì e dei feedback ricevuti
TREND
Spostata Trendline più in basso, ora passante per il minimo a 90.69$ registrato lo scorso 5 Agosto, suggerendo che c'è ancora spazio per la discesa iniziata a fine Agosto
Le media mobile esponenziale a 13 periodi (verde) ha incrociato al ribasso quella a 26 periodi (blu)
MOMENTO
Lo Stocastico ha registrato 2 minimi di breve periodo decrescenti, che coincidono con invece 2 minimi crescenti sul prezzo, il che potrebbe suggerire una divergenza ribassista
Il MACD ancora in discesa conferma la prevalenza delle vendite
VOLUMI
Ci sono 2 profili di volume interessanti con questa configurazione, rispettivamente in zona 95$ e 92$, i quali, nel precedente periodo sono state resistenze rotte al rialzo, che se raggiunti dalla discesa, sarebbero da interpretare ora come potenziali livelli di supporto
Il MACD ancora in discesa conferma la prevalenza delle vendite
Discesa dell'equityImportante discesa di Wall Street venerdì, appesantita dalle preoccupazioni per un rallentamento del mercato del lavoro e da una debolezza significativa del settore tecnologico. L'S&P 500 è sceso dell'1,73%, il Dow ha perso l’1.01% e il Nasdaq è sceso del 2,69%. Le grandi aziende tecnologiche come Amazon (-3,6%), Alphabet (-4%) e Meta (-3,2%) hanno registrato perdite significative, con produttori di chip come Broadcom (-10,3%) e Nvidia (-4,1%) che hanno anch'essi dovuto affrontare bruschi cali.
Il rapporto sui posti di lavoro di agosto, che ha mostrato 142.000 nuovi posti di lavoro rispetto ai 161.000 previsti, ha contribuito a creare nervosismo nel mercato. Inoltre, i commenti del governatore della Federal Reserve Christopher Waller hanno accresciuto le aspettative di un taglio dei tassi più ampio a settembre. Waller ha sottolineato i crescenti rischi nel mercato del lavoro e ha espresso apertura a un taglio dei tassi più sostanziale, se necessario.
Nella settimana, l'S&P 500 ha perso circa il 4%, segnando la sua settimana peggiore da marzo 2023. Il Nasdaq è sceso del 5,6% registrando il suo peggior inizio di settembre dal 2001. Il Dow è scivolato del 2,5% e ha registrato il suo calo più ripido di inizio settembre dal 2008.
TIMORI DI RECESSIONE?
Come da tradizione, il mese di settembre è iniziato all’insegna di un mercato azionario in discesa, per le note ragioni legati al timore che la Fed debba essere costretta a tagliare di almeno 50 punti base in prospettiva di una possibile recessione. Gli ultimi dati infatti, rivelano un peggioramento delle condizioni del mercato del lavoro.
Venerdì, a conclusione di una settimana di numeri negativi sui Jolts e Adp, anche i Nfp hanno evidenziato una crescita inferiore alle previsioni. L'economia statunitense ha infatti aggiunto 142.000 posti di lavoro ad agosto 2024, al di sotto del consensus di 160.000 unità e soprattutto dopo una importante revisione al ribasso del dato precedente, 89.000 occupati in meno. Gli aumenti di posti di lavoro si sono verificati nell'edilizia, nell'assistenza sanitaria, e nell'assistenza sociale. Al contrario, l'occupazione è diminuita nel settore manifatturiero, riflettendo un calo di 25.000 nei settori dei beni durevoli.
L'occupazione è rimasta invariata poi, ma non è salita, nell'estrazione di petrolio e gas, nel commercio all'ingrosso, nel commercio al dettaglio e nei trasporti, ma anche nelle attività finanziarie e nei servizi professionali e aziendali. La crescita dell'occupazione ad agosto è stata in linea con la crescita media dei posti di lavoro negli ultimi mesi, ma è stata al di sotto dell'aumento mensile medio di 202.000 dei 12 mesi precedenti. Nel frattempo, le cifre di giugno sono state riviste al ribasso di 61.000.
VALUTE
Sul mercato dei cambi abbiamo notato un aumento del risk off, che è parso però generalizzato, con l’indice Vix tornato in area 22, quindi in avversione al rischio, e con il UsdJpy che ha cercato la violazione dell’area di 141.80, minimo del 5 Agosto, per ora senza riuscirci, e cercando disperatamente una correzione, per ora limitata ad un rimbalzo di 40 50 pips. Nel caso di violazione di 141.80, target possibile a 140.00 soglia psicologica cruciale, la cui violazione porterebbe i target di medio e lungo termine a 126.70.
La tensione rimane perché la paura di tagli frettolosi da parte della Fed, dopo mesi e mesi di negazione della eventualità di recessione, spaventa i mercati e soprattutto le borse, che temono che la banca centrale Usa sia rimasta eccessivamente cauta nel recente passato, quando avrebbe potuto anticipare un taglio per calmierare la tensione che presumibilmente sembrerebbe aumentare ora come conseguenza di quella cautela. L’EurUsd per contro, dopo aver cercato di rompere 1.1150, è tornato a scendere sotto quota 1.1100, e la ragione va ricercata nella debolezza estrema dell’economia Europa, in particolar modo quella tedesca.
L’uscita della produzione industriale in Germania infatti, in calo del 2.4% su base mensile e del 5.6% su base annua con prospettive di ulteriore peggioramento dopo i dati del settore automobilistico, non può che preoccupare Francoforte e la Bce che a questo punto, potrebbe anche essere costretta a tagliare aggressivamente i tassi di interesse, attesi per questo giovedì, di 50 punti base anziché 25. Tecnicamente l’Euro rimane in condizioni rialziste sul biglietto verde nel medio termine, ma non deve rompere l’area di 1.0850 1.0900, pena il ritorno del bear trend.
Il Cable ha perso anch’esso 140 pips dai massimi, riducendo le speranze di un breakout rialzista, almeno nel breve termine. Supporti che intervengono nel breve a 1.3080 con ulteriore livello di possibile tenuta a 1.3050, che rappresenta il massimo del 17 Luglio scorso. La paura si evince anche dal movimento del franco svizzero, che contro Euro resta fortissimo cioè EurChf sotto quota 0.9350. UsdChf a 0.8430, non lontano dal minimo del dicembre 2023 a 0.8330.
CANADA, SALE LA DISOCCUPAZIONE
Il tasso di disoccupazione in Canada è salito al 6,6% nell'agosto 2024 dal 6,4% del mese precedente, il livello più alto dall’ottobre del 2021, e ha superato le aspettative del mercato del 6,5%. Il risultato indica che il mercato del lavoro canadese ha continuato ad indebolirsi come previsto dal Consiglio direttivo della BoC, che infatti è giunta al terzo taglio consecutivo dei tassi di interesse.
Il numero di disoccupati è aumentato di 60 mila unità rispetto al mese precedente, arrivando a 1.458.900, in particolare a causa dell'aumento della disoccupazione per la fascia di età lavorativa di base (+0,4 pp al 5,7%) e per la popolazione anziana (+0,4 pp al 5,5%). Nel frattempo, l'occupazione netta è aumentata di 22.100 unità, arrivando a 20.535.700, inferiore alle stime di mercato di un aumento di 25.000 unità, mentre la crescita della retribuzione oraria è diminuita di 30 punti base, arrivando al 4,9%. UsdCad in ripresa in area 1.3570, dai minimi di tre giorni orsono a 1.3470.
DATI CHIAVE DELLA SETTIMANA
Negli Stati Uniti, tutta l'attenzione sarà rivolta all'inflazione, in uscita con l’indice dei prezzi al consumo ma anche con quello della produzione. Attesa anche per i prezzi all'esportazione e all'importazione, insieme al sondaggio sulla fiducia dei consumatori del Michigan. Nell'area euro, è la settimana della Bce, e grande attesa per un possibile cambio di strategia di Francoforte.
Dati importanti anche dalla Cina, con la bilancia commerciale, Cpi e Ppi. Sono previsti tassi di inflazione anche da Messico, Brasile, Russia e India. Nel Regno Unito, saranno pubblicati il tasso di disoccupazione, la crescita del PIL di luglio e i dati sulla produzione industriale. Una ottava non densa di grandissimi appuntamenti, ma comunque assai interessante.
Buon trading e buona settimana.
Saverio Berlinzani
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Gold: attenzione a insistere!|Non si può negare che l'oro abbia avuto una notevole ascesa, raggiungendo il primo obiettivo di una "Cup and Handle" da manuale. Ora, la centratura dei cicli e il target raggiunto suggeriscono di non insistere nell'accumulazione di questo asset o nel mantenere una eventuale posizione long. Infatti, anche nel caso poco probabile in cui il prezzo si estendesse verso il target successivo, il potenziale guadagno da questo livello sarebbe inferiore al rischio di incorrere in una più probabile correzione significativa, che darebbe comunque l'opportunità di entrare a livelli più bassi, qualora la visione rialzista rimanesse valida. Inoltre, il raggiungimento del primo, e forse ultimo, obiettivo comporta quasi sempre una correzione importante, anche nel caso di una successiva continuazione del trend.
Il recente massimo rappresenta comunque la chiusura di un ciclo trimestrale inverso, che spesso porta a una correzione. Inoltre, considerando la chiusura di un ciclo annuale inverso a maggio, il successivo rialzo potrebbe già rappresentare il massimo del ciclo indice in corso (quando il ciclo è rialzista, il massimo ciclico si verifica a metà ciclo o, più probabilmente, verso la fine. Al contrario, in un trend negativo, anche se al momento solo ipotizzato, si verificherà sempre nella prima parte).
Questa visione è confermata anche dal rispetto dei tempi previsti dei cicli inversi, e se tale rispetto sarà mantenuto anche per i cicli indice, potremmo osservare un minimo significativo nella prossima primavera.
La presente è una mia opinione personale e non costituisce un incentivo a operare, investire o disinvestire.
Dax: Fake dei massimi con il trigger D.M.L.C.Buongiorno a tutti,
eccomi come ogni fine settimana per il piano settimanale di un mercato attraverso lo studio della price action naked.
Il mercato prescelto è il future Dax quotato sull'Eurex.
Il mercato tedesco è in un range da svariate settimane, più precisamente dallo scorso aprile: box che vede la parte alta a 19.000 punti e la parte bassa in zona 17.950 punti.
La scorsa ottava si è conclusa con un mio classico trigger: fake dei massimi di un range e Doppio Massimo Lower Close come trigger.
A questo punto, nei prossimi giorni cercherò conferme operative che, almeno inizialmente, potranno arrivare tra i 18.560 e i 18.700 ( prezzi del future ).
Per l'entry trigger si utilizzeranno sempre time frame grandi come il 4H, il 6H o il daily.
I primi obiettivi potrebbero presentarsi in area 17.950 ( parte bassa del box ) e, successivamente, area 17.100.
Per oggi è tutto, vi auguro una buona domenica e un buon TRADING SIMPLE!
btc usd 08.09.24 ore 01.16Grafico lineare 1W.
Le date degli halving sono sbagliate di qualche giorno sul grafico settimanale perchè i giorni vengono accorpati.
Sembra fare esattamente come in passato. Il prezzo appare compresso fra le due Trendline in nero. L'importante è che non rompa la rialzista dal nov22.
In questo halving (19.04.24) la correzione iniziata poco prima dell'halving, ovvero dal picco del marzo 2024, appare durare alcuni mesi di più rispetto al passato in quanto appare equilibrare la durata della salita pre halving che è durata più tempo rispetto a quelle passate.
Secondo la ciclica dal mese di ott24 dovrebbe riprendere a salire.
Potrebbe essere in movimento 3 di C (C in 5 movimenti) della teoria delle onde di elliott.
Ci si aspetta che la stagionalità delle elezioni Presidenziali Usa (soprattutto se vincesse Trump) nonchè il generale rally di Natale possano dare un boost al prezzo.
Alle ore 01.16 quota 53,909$ su grafico Bitstamp.
Analisi dell'oro il 6 settembreAnalisi fondamentale
I prezzi dell'oro hanno attirato alcuni acquirenti per il terzo giorno consecutivo venerdì e sono stati scambiati vicino ai picchi settimanali in vista della sessione europea. Tuttavia, il rally manca di ottimismo poiché gli investitori scelgono di attendere la pubblicazione del cruciale rapporto statunitense sui salari non agricoli (NFP) prima di scommettere in una nuova direzione. Nel frattempo, le scommesse rialziste su ulteriori tagli dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve (Fed) a settembre hanno esercitato una pressione al ribasso sul dollaro statunitense (USD) per il terzo giorno consecutivo e hanno fornito un certo supporto. Sovvenzionare il metallo giallo non è redditizio.
Nel frattempo, una serie di dati contrastanti sull’occupazione pubblicati dagli Stati Uniti questa settimana hanno mostrato che il mercato del lavoro stava perdendo slancio e hanno sollevato preoccupazioni sulla salute dell’economia. Ciò, unito alle persistenti tensioni geopolitiche, riduce la propensione degli investitori per gli asset più rischiosi e risulta essere un altro fattore che agisce da motore per la sicurezza dei prezzi dell’oro. Tuttavia, sarebbe saggio attendere qualche acquisto successivo prima di posizionarsi per un’estensione del trend rialzista di due giorni in vista dei principali rischi legati ai dati macroeconomici statunitensi.
Analisi tecnica
L'oro sta cercando di creare un massimo storico nella sessione di negoziazione statunitense di oggi. Il monaco si è avvicinato nuovamente all'area 2523 nella sessione di ieri sera e il ritiro della liquidità verso l'area 2508 e il ritorno al picco mentre iniziava la sessione europea ha spinto gli investitori a voler acquistare per spingere al rialzo il prezzo durante la sessione americana. L'importante zona di prezzo di 2526, quando verrà superata nella sessione europea di oggi, registrerà sicuramente un picco storico per l'oro.
L'oro raggiungerà almeno 2526 o 2533 prima di un forte calo. Quando inizierà la sessione americana, se l'oro dovesse scendere per primo, la forza rialzista degli Stati Uniti sarà maggiore ed è possibile raggiungere la zona di vendita 254x.
Resistenza: 2526 - 2532 - 2542 - 2555
Supporto: 2493 - 2485 - 2472 - 2461 - 2454 - 2440
VENDO fascia di prezzo 2530 - 2532 stoploss 2536
ACQUISTA fascia di prezzo 2499 - 2497 stoploss 2492
ACQUISTA fascia di prezzo 2460 - 2462 stoploss 2456
NEWSLETTER#52 NFP e UK!VOLATILITA' IN ARRIVO
Oggi è il turno dei dati NFP.
Di solito non utilizzo mai la correlazione tra dati NFP e ADP, per via della correlazione molto bassa, ma i dati usciti ieri a 99.000 mila posti creati sono i più bassi da quando l’economia è uscita dalla pandemia da covid-19.
Se i dati NFP dovessero risultare più alti e il tasso di disoccupazione dovesse salire al 4,4% il dollaro registrerebbe ulteriori perdite.
La FED a quel punto sarebbe quasi obbligata ad un taglio di 50 punti base a settembre.
Tuttavia, in caso contrario, ovvero NFP forti e tasso di disoccupazione che scende il mercato rimarrebbe proiettato per un taglio di 25 punti base per settembre.
UK HALIFAX
Su base annua i prezzi delle case sono aumentati del +4,3%, il tasso più forte da novembre 2022.
“I recenti aumenti dei prezzi si basano su un’estate ampiamente positiva per il mercato immobiliare del Regno Unito.
I potenziali acquirenti di case si sentono più sicuri grazie all’allentamento dei tassi di interesse.
Questo ottimismo si riflette negli ultimi dati sull’approvazione dei mutui, ora al livello più alto in quasi due anni”.
Correlazione tra Halifax index e CPI UK:
Notizie macroeconomiche della giornata
- PIL (11:00) (EUR)
- Salario orario medio (14:30) (USD)
- Tasso di disoccupazione (14:30) (USD)
- Non Farm Payroll (14:30) (USD)
- Tasso di disoccupazione (14:30) (CAD)
- Indice IVEY manifatturiero (16:00) (CAD)
Buon trading a tutti
CHI NON LAVORA… FA TAGLIARE I TASSI ALLA FED!Today’S Trading del 06.09.2024
MACRO BACKGROUND
Il risk off sembra non lasciare i mercati finanziari e la serie incerta di dati macroeconomici che sono stati pubblicati sino ad oggi no aiuta ad aver maggior chiarezza nelle scelte d’investimento.
I dati sui PMI sono contrastanti ancora una volta, da un lato il comparto manifatturiero che rallenta pesantemente e mette in crisi la fiducia futura mostrando un calo preoccupante dei nuovi ordini e delle assunzioni, mentre il comparto service resta meno pessimista trovandosi addirittura in leggera crescita per agosto rispetto al mese di luglio. Unico punto sul quale concordano è il mercato del lavoro, dal quale risultano aziende che non licenziano , ma che nemmeno assumono.
La scarsa quantita di mano d’opera lasica le aziende in una condizione di stallo, dove non licenziano personale in attesa di una potenziale ripartenza, ma non procedono nemmeno ad assunzioni per timore di un rallentamento nella domanda, pertanto coloro che lasciano il lavoro di fatto on vengono rimpiazzati lasciando raffreddare il mercato del lavoro.
Ieri l’ADP research ha pubbilcato la sua ricerca mensile sui nuovi posti di lavoro privati mostrando solo 99K nuove unità,decisamente poche! Il capo economista Nela Richardson, ha cosi commentato: “La deriva verso il basso del mercato del lavoro ci ha portato ad assunzioni più lente del normale dopo due anni di crescita sproporzionata. Il prossimo indicatore da tenere d'occhio è la crescita salariale, che si sta stabilizzando dopo un drammatico rallentamento post-pandemia.”
Poco altro da aggiungere dunque, il mercato del lavoro si raffredda rapidamente e se oggi i NFP dovessero confermare il trend rialzista della disoccupazione USA la FED potrebbe vedersi costretta ad un taglio di 50bp e ridurre il costo del denaro per questo 2024 forse oltre il punto percentuale.
I mercati restano in modalità risk off
FOREX
Il forex si adegua rapidamente al mood di periodo, premiando in questa primissima parte di settembre gli asset rifugio, con uno yen in gran spolvero che guadagna un +1.65% medio rispetto alle majors concorrenti. La possibilità di una BOJ aggressiva e la mecessità di asset rifugio portano i big players a comprare yen , anche il rapporto COT mostra ben 25868 contratti netti long nelle tasche dei non commercial.
Sale anche il franco svizzero, con un +0.45% medio in linea con la moneta unica , a segnalare l’esigenza di protezione e rifugio.
Male in ovvia correlazione gli asset ciclici da investimento, come il dollaro australiano che perde il +1.10% da inizio mese, seguito dal canadese con un -0.66% e dal neozelandese con un +0.56%, a segnalare la fuga dagli asset valutari correlati direttamente al ciclo economico.
Infine prosegue la debolezza del dollaro USA che con un -0.54% medio continua a lasciare intenddete paura per i tagli tassi FED e per una possibile recessione che porta con se storicamente caduta del biglietto verde a beneficio di tutte le altre majors.
EQUITY
Pessime le aperture di questo venerdi, dopo due giorni di lateralità i mercati scelgono la strada ribassista.
In Europa il dax rope i 18560 pnt e allunga a 18440 aprendo la strada a potenziali affondi verso i 18000, male tutti gli altri indici europei , IBEX -0.58% , UK100 – 0.37% , piu ampio l’EUSTXX500 a -0.58%.
L’Asia lascia crollare il Nikkey che segna un pessimo -2.23% segnalando la forte sfiducia nel comparto asiatico. Diverse le banche d’affari che in coro vedono impossibile per la Cina la tanto attesa ripartenza ed il raggiungimento del target del 5% del PIL.
Indici americani che pur avendo ora un pre market decisamente debole aspetteranno la pubblicazione dei dati NFP di oggi pomeriggio.
COMMODITY
Fermo sui minimi il WTI che buca i 70$ per trovare floor a 68.80, non sono tuttavia sufficienti le dichiarazioni dell’Opec + di voler rimandare l’aumento di produzione due mesi a sostenere le quotazioni. Come sempre a farla da padrona è la domanda, sulla quale resta l’incognita recessione.
Meglio i metalli, con il gold che torna a 2550$ e gode ora della debolezza del dollaro USA. La prospettiva di tagli tassi da parte della FED e la possibilità di una fase recessiva fanno tornare la fame di protezione.
Resta per oggi dato cardine il mercato del lavoro USA che potrebbe capovolgere le aspettative e diradare le nubi di paura ed incertezza, cosi come confermare le paure e generare panic selling, massima cautela dunque per oggi.
Buona giornata
SALVATORE BILOTTA
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Azioni in confusione con l'arrivo del rapporto sull'occupazione.Azioni in confusione con l'arrivo del rapporto sull'occupazione.
A Wall Street si dice:
"Nessun investitore ha mai fatto una fortuna a lungo termine seguendo le opinioni a breve termine dei media." Warren Buffet
La mia opinione ed il mio punto sul mercato oggi.
Cari lettori di Marco Bernasconi Trading,
Ieri è stata un'altra sessione mista per le azioni, poiché gli investitori hanno scelto un approccio cauto in vista del grande rapporto sui posti di lavoro previsto per questa mattina. Inutile dire che settembre è iniziato male, con tutti i principali indici che si avviano a venerdì con perdite per la settimana.
Il NASDAQ è riuscito a guadagnare lo 0,25% (circa 43 punti) a 17.127,66, mentre il Dow è sceso dello 0,54% (circa 220 punti) a 40.755,75. L'S&P è diminuito dello 0,30% a 5503,41 e non ha ancora chiuso in territorio positivo questo mese (anche se sono passati solo tre giorni).
Non si può davvero biasimare gli investitori per essere più nervosi del solito con l'arrivo del rapporto sulle buste paga non agricole. Il dato del mese scorso è stato uno shock, con l'economia che ha creato solo 114.000 posti di lavoro rispetto alle aspettative di 180.000. Anche il tasso di disoccupazione è aumentato. Le azioni sono crollate il giorno della pubblicazione, per poi vivere la peggiore sessione dell'anno il lunedì successivo, con il mercato in piena ansia da recessione. Fortunatamente, le azioni si sono riprese e hanno chiuso agosto in positivo.
Il consenso per oggi è intorno ai 160.000-165.000 nuovi posti di lavoro. Gli investitori potrebbero essere cauti per due motivi: 1) se il rapporto sull'occupazione sarà forte o meno, e 2) se le buone notizie saranno considerate buone o cattive, e viceversa, se le cattive notizie saranno viste come cattive o buone.
È difficile immaginare uno scenario in cui la Fed non tagli i tassi tra due settimane. Tuttavia, un rapporto sull'occupazione eccessivamente forte potrebbe portare a un atteggiamento di attesa, mentre un rapporto troppo debole potrebbe spingere verso un taglio aggressivo dei tassi, sollevando però il timore che la Fed possa aver aspettato troppo. Tutti gli occhi sono puntati sul rapporto di questa mattina.
Ieri abbiamo avuto alcuni dati preliminari con esiti diversi. Le buste paga private sono state deludenti: ADP ha dichiarato che ad agosto sono stati aggiunti solo 99.000 posti di lavoro, molto al di sotto delle aspettative di 145.000, il numero più basso in oltre tre anni. Fortunatamente, questo rapporto è poco coerente nel prevedere le buste paga non agricole. Tuttavia, le richieste di disoccupazione sono scese leggermente a 227.000 la scorsa settimana, al di sotto delle 230.000 previste.
Il rapporto sulle richieste ha aiutato a mantenere stabile il mercato ieri, insieme a un solido rapporto ISM Services. Il risultato di 51,5 è in territorio di espansione (sopra 50) e leggermente superiore alle aspettative di 51,4. È un netto miglioramento rispetto al rapporto ISM Manufacturing di inizio settimana, che si è contratto per il quinto mese consecutivo.
Tutti e tre i principali indici si avviano alla sessione di venerdì con significative perdite settimanali, ma un buon rapporto sui posti di lavoro di oggi potrebbe aiutare. Qualunque cosa accada, ricordiamo che anche agosto è iniziato male ma si è chiuso in positivo.
Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti".
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori. So che chi consulta le mie analisi è costantemente alla ricerca del titolo giusto, e quelli che condividerò in questa sezione sono sicuramente delle valide opzioni.
Tuttavia, è essenziale sottolineare che semplicemente leggere i nomi dei titoli e procedere all'acquisto senza una strategia ben definita può essere rischioso. Anche se fornirò indicazioni di grande valore, la corretta implementazione di una strategia è fondamentale per garantire che l'acquisto sia efficace e non comporti perdite o risultati controproducenti.
Quindi, tenendo presente questo importante consiglio, ecco i titoli che presento oggi in questa nuova rubrica.
Restate sintonizzati per ulteriori dettagli sui titoli interessanti da considerare:
Idaho Strategic Resources (IDR)
Continuate a seguirmi per ulteriori aggiornamenti e analisi di mercato. La conoscenza e la strategia sono le chiavi per il successo nel mondo degli investimenti.
Rubrica "L'angolo di Warren Buffet conosciuto come l'oracolo di Omaha".
Paghe in arrivo
Ieri c'è stato molto avanti e indietro, ma le azioni hanno chiuso in modo misto. I trader erano per lo più in attesa dei dati Non-Farm Payroll in uscita oggi. Ci sono state alcune oscillazioni, ma gli indici hanno chiuso pressoché in pari. L'S&P ha perso lo 0,3%, mentre il Nasdaq ha guadagnato lo 0,05%.
ADP e richieste di disoccupazione
Prima dell'apertura di oggi, avremo un'anteprima dei dati sull'occupazione con il cambiamento dell'occupazione ADP di agosto. L'ADP è aumentato di 99.000, al di sotto delle aspettative di 145.000, il livello più basso da gennaio 2021. La cifra precedente è stata rivista al ribasso da 122.000 a 111.000. La crescita salariale media annua è rimasta stabile al 4,8% per chi ha mantenuto il lavoro, mentre chi ha cambiato impiego ha visto un leggero aumento dal 7,2% al 7,3%.
I settori produttori di beni hanno aggiunto 27.000 posti di lavoro, mentre i settori dei servizi ne hanno aggiunti 72.000. Le attività finanziarie hanno registrato un aumento di 18.000 posti di lavoro, mentre i servizi professionali e aziendali hanno perso 16.000 posti. A livello regionale, il Sud ha aggiunto più posti di lavoro (55.000), mentre l'Ovest ha registrato un rallentamento. Le grandi aziende hanno aggiunto 42.000 posti di lavoro e le medie imprese ne hanno guadagnati 68.000, mentre le piccole imprese hanno perso 9.000 posti.
ADP ha commentato che il mercato del lavoro continua a rallentare dopo due anni di rapida crescita, con la crescita salariale che si sta stabilizzando dopo un significativo aumento post-pandemia. Questo dato ha causato alcune vendite sui futures, ma ci siamo ripresi grazie ai dati sulle richieste di disoccupazione.
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione di agosto sono state di 227.000, contro le 230.000 previste. Questo dato, quasi in linea con le attese, è piuttosto positivo, soprattutto rispetto all'ADP. Ora dobbiamo aspettare oggi per avere un quadro chiaro con i dati sulle buste paga.
In sintesi, questo rapporto sull'occupazione dovrebbe fungere da catalizzatore per portarci ai massimi storici o ai minimi di agosto. Se vedremo un movimento al rialzo, copriremo le posizioni corte. Se invece scenderemo, cercheremo opportunità tra i titoli tecnicamente interessanti.
Restate aggiornati per ulteriori sviluppi e analisi dettagliate.
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
NVIDIA pronta al rimbalzoFaccio questa analisi come sono solito fare per il mio trading journal personale, e decido di condividerla pubblicamente per la sola volontà di raccogliere opinioni a riguardo.
Ho tracciato una trendline che coinvolge due minimi, il primo ad Ottobre 2023 e il secondo ad Aprile 2024 (un semestre)
Da questa trendline risulta un supporto dinamico in zona 104.35$, in linea con i minimi registrati ieri e oggi
Il profilo di volume ancorato automaticamente, mostra che al livello sopra menzionato, gli scambi sono stati importanti, validando (per quel che mi riguarda) una linea di supporto di moderata affidabilità
Guardando le candele delle ultime due giornate di negoziazione, leggo che il mercato ha mostrato principalmente indecisione e attendismo
I dati sul tasso di disoccupazione attesi per domani, secondo la mia modesta e personale opinione, potrebbero essere interpretati in due modi: se in linea con le aspettative o addirittura migliori, il rimbalzo potrebbe essere più plausibile ed immediato in virtù delle dimostrate potenzialità del mercato del lavoro USA a supporto dei consumatori, oppure, un rimbalzo rimandato a dopo il 20 Settembre, quando la FED si troverà a decidere di abbassare di 50 punti i tassi di interesse per supportare i consumatori in difficoltà.
La mia posizione è:
Ingresso: In prossimità del supporto del volume profile (106.40$)
Stop: appena sotto i 100.00$, ovvero la banda di volume profile sottostante
Profit: in zona 120.5$, ovvero alla banda di volume profile più rilevante riferita a partire dal minimo di Aprile 2024
Ovviamente, questo non è un invito ad investire, ma semplicemente una condivisione di idee e una discussione aperta fra investitori privati.
Investiamo consapevolmente, ciao!
STOCK OF THE DAY:CPNGCoupang, Inc. si occupa della gestione di una piattaforma di e-commerce. Opera attraverso i seguenti segmenti: Product Commerce e Developing Offerings. Il segmento Product Commerce fornisce le principali offerte di vendita al dettaglio e di mercato e Rocket Fresh, nonché prodotti pubblicitari associati a queste offerte.
Nella giornata di ieri si può vedere il tentativo di B-Out del Pivot in area 23.78$ con volumi alti (ma non eccezionali).
Il catalizzatore è stato l'aggiornamento del rating da 18 a 31$ da parte di CLSA e la notizia che il guru della finanza Stanley Drukenmiller con suo fondo Duquesne Capital ci ha messo gli occhi sopra e sta costruendo una posizione. Come al solito IO non faccio caso a questi gossip finanziari o (Non dovreste neppure voi) e applico la mia strategia.
Stop buy 60$
Stop Loss sotto la Sma10d in area 22$
S&P: aggiornamentoNell'idea precedente ho ipotizzato una ripartenza senza prendere in esame un nuovo massimo, e al momento sembra rimandato a data da destinarsi. Tuttavia non mi attendevo una spinta così forte da riportare ai massimi livelli l'indice americano. La giornata di ieri ha visto un riequilibrio delle forze in campo e il minimo segnato a 5504 è molto probabilmente la chiusura di un primo ciclo mensile del trimestrale che potrebbe svilupparsi in 3 tempi. La situazione è dunque questa: se il minimo di ieri resterà inviolato per 3-4 giorni, avremo la conferma della chiususra mensile sopra citata e una violazione successiva porterà nei tempi previsti a nuovi minimi fino alla chiusura del 4° trimestrale nonché del ciclo annuale. Se scenderà o meno sotto il minimo di Agosto sarà da valutare più aventi. Al contrario, se dal minimo di ieri partirà un altro mini rally tale da formare un nuovo massimo, l'indice continuerà a salire almeno per buona parte di Settembre e forse anche oltre cercando il target di lungo periodo posto in area 6.000 punti.
La presente è la mia visione e non rappresenta un incentivo ad operare, investire o disinvestire.
Fed: quanti tagli nel 2024?Si avvicina il tanto (troppo) atteso taglio dei tassi USA: il FedWatch Tool del CME assegna due probabilità su tre all’ipotesi di taglio da 25 punti base e una su tre a quella di una riduzione da 50 punti base (all’ipotesi di tassi confermati è assegnato un rotondo 0%).
A far vacillare queste percentuali (65% per -25pb, 35% per -50pb) è il rapporto sull’andamento del mercato del lavoro USA in calendario venerdì . Dopo gli antipasti rappresentati dalla stima ADP e dalle nuove richieste di sussidio di disoccupazione di giovedì, nell’ultima seduta della settimana il Dipartimento del lavoro USA diffonderà gli aggiornamenti su non-farm payrolls e tasso di disoccupazione nel mese di agosto. Il primo dato è stimato positivo per 164 mila unità (+50 mila rispetto a luglio) mentre il secondo dovrebbe scendere dal 4,3 al 4,2 per cento.
La vicinanza con le elezioni del 5 novembre potrebbe spingere la Fed verso una conferma dei tassi e la fase discendente (altri -25pb) potrebbe riprendere a dicembre.
In Europa la debolezza dell’economia tedesca, che continua a sottoperformare gli altri Paesi di Eurolandia, le difficoltà politiche in Francia e l’andamento dei prezzi potrebbero favorire anche nel board della BCE un atteggiamento accomodante. Ad agosto l’indice “headline” dei prezzi al consumo ha evidenziato un calo dal 2,6 al 2,2% mentre il dato “core” è passato dal 2,9 al 2,8%.
L’allentamento della politica monetaria è destinato a fare il paio con quello della politica fiscale: è altamente improbabile che in un momento in cui le forze populiste sono in ascesa, le autorità europee mettano in campo un approccio aggressivo sui conti dei Paesi membri.
Di tutto questo, e di molto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading.
House of Trading: cosa è successo nell'ultima puntata
Nella scorsa puntata, la squadra dei Trader, composta da Nicola Duranti e da Giancarlo Prisco, ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sia al rialzo che al ribasso sull’indice S&P 500: la prima strategia ha raggiunto il target (+5,47%) mentre la seconda ha toccato il punto di stop. Stop loss anche per i trade su oro e argento.
Nel caso invece delle operazioni varate dagli Analisti, la squadra era composta da Riccardo Designori e da Giovanni Picone, i “long” sulle azioni Nike e Nvidia hanno raggiunto l’obiettivo (+45,8% e +22,3%) mentre quello sul titolo Intesa Sanpaolo è stato fermato dallo stop loss. Stessa sorte per lo “short” sull’indice Russell 2000.
La classifica generale segna il vantaggio dei Trader con 39 carte a target, 2 in più degli analisti (1 carta a mercato per Trader, 2 per gli Analisti).
Cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 3 settembre 2024, la squadra dei Trader sarà formata da Giancarlo Prisco e da Nicola Duranti mentre i due analisti saranno Andrea Cartisano ed il conduttore Riccardo Designori.
I trader metteranno in campo operazioni sullo S&P 500, sulle azioni Intel e Nvidia e sul petrolio WTI mentre gli analisti punteranno sulle azioni Meta Platforms, STM, Cucinelli e Banca MPS.
Il sondaggio di questa settimana guarda alle piazze finanziarie: “Tra FED e stagionalità, che settembre sarà per Wall Street?”. L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30.
Il mese della FedE così, anche il mese di agosto è terminato, dopo un inizio carico di incognite e timori verso le due questioni che più hanno attanagliato i mercati e le decisioni degli investitori, ovvero quella geopolitica, che comprende il conflitto Russo Ucraino, oltre a quello Israelo Palestinese, (con il possibile allargamento all’Iran), ancora ben lontani da una conclusione pacifica, e quella macroeconomica, che aveva fatto pensare, all’inizio del mese, ad una possibile recessione negli Stati Uniti, con conseguente aumento dell’avversione al rischio su scala globale.
Con il passare dei giorni, le notizie provenienti dal medio oriente, con tentativi di instaurare colloqui di pace, ma soprattutto i dati americani relativi ai principali aggregati macro, hanno di fatto allentano la tensione, diminuendo drasticamente le probabilità di recessione negli Usa, capaci ancora di sfornare numeri positivi, a dimostrazione di una certa resilienza della congiuntura americana. E così, i listini, che dalla metà di Luglio avevano cominciato a perdere colpi, hanno raggiunto i minimi intorno al 5-6 agosto, e da quel momento, la ripresa si è fatta sentire con i principali indici tornati quasi sui massimi storici.
Nelle ultime sedute, causa la rotazione di portafoglio avvenuta in concomitanza con i dati del colosso dell’Ai Nvidia, ci sono state oscillazioni non correlate tra i principali indici, ma in generale possiamo dire che il risk on è tornato a farla da padrone. Ad aiutare tale price action, dobbiamo segnalare le dichiarazioni dei banchieri della Fed, che dopo mesi e mesi di approccio conservativo, hanno finalmente cominciato a sostenere la riduzione del costo del denaro.
E così il mese di settembre diventa quello dell’attesa spasmodica verso la decisione di mercoledì 18 dicembre, quando la Fed, dopo anni di tassi in rialzo, abbasserà per la prima volta il costo del denaro di 25 punti base. Forse, le price action attuali andranno avanti fino a quella data, poi, per il principio di “buy on rumors and sell on news”, potremmo assistere ad un cambiamento delle dinamiche di breve termine. Ma questo lo vedremo a tempo debito.
VALUTARIO
Sui cambi, il periodo di Luglio-Agosto ha visto il dollaro perdere strutturalmente quota, contro le principali valute concorrenti, in ragione delle aspettative di ribasso dei tassi negli Usa, che ne hanno alimentato la debolezza. In primis, il UsdJpy che nel periodo in oggetto, ha perso quasi 2000 punti, che in percentuale rappresentano circa il 13%, che per un movimento di un mese è estremamente significativo, anche se ovviamente è stato agevolato dall’intervento a sostegno dello Jpy da parte della Boj.
Da inizio agosto, il ritorno del risk on ha generato una fase di congestione compresa tra 143.50 e 149.50. Nello stesso periodo, la debolezza del biglietto verde si è manifestata anche su altre coppie come EurUsd, che da 1.0780 si è arrampicato fino a 1.1200 circa, per poi iniziare a correggere la settimana scorsa, per via di dati tedeschi deludenti, e che, presumibilmente costringeranno al Bce a ridurre ugualmente il costo del denaro nelle prossime riunioni, vanificando la riduzione della forbice tassi tra Europa e Stati Uniti.
Analogo discorso per le altre coppie, in particolar modo la sterlina che nello stesso periodo ha guadagnato 600 pips ovvero quasi il 5% da 1.2660 a 1.3260. Anche in questo caso ha avuto un ruolo fondamentale la Boe che ha, per effetto di una inflazione ancora alta, messo in guardia da una politica di allentamento troppo anticipata. La sorpresa, probabilmente, viene ancora dal franco svizzero, che schiaccia le valute concorrenti, in particola modo il dollaro, ma anche l’EurChf che nel periodo di cui stiamo parlando, anziché risalire la corrente per effetto del risk on presente, ha ceduto ancora terreno, tornando a 0.9380.
WALL STREET CHIUDE IL MESE IN BELLEZZA
Wall Street ha chiuso l'ultimo giorno di contrattazione del mese di Agosto in positivo, in ragione dei dati pubblicati sul Pce, il dato chiave sull'inflazione attentamente monitorato dalla Federal Reserve. L'S&P 500 è salito dell'1%, il Nasdaq 100 ha guadagnato l'1,3%, mentre il Dow Jones ha raggiunto un nuovo massimo storico a 41.586. L'indice dei prezzi Personal Consumption Expenditures (PCE), l'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, è aumentato dello 0,2% su base mensile e del 2,5% su base annua, in linea con le aspettative.
Questi dati hanno rafforzato le speranze di tagli dei tassi da parte della Fed tra un paio di settimane, poiché l'economia ha mostrato forza in un contesto di inflazione in calo, mantenendo quindi la porta aperta a potenziali allentamenti. A livello di risultati trimestrali, segnaliamo Dell Technologies, che è balzata del 4,3% dopo che i suoi utili del secondo trimestre hanno superato le aspettative.
Intel è balzata del 9,5% sui report di ristrutturazione, nonostante un calo del 56% quest'anno. Al contrario, Super Micro Computer è scesa del 2,5%, crollando di oltre il 34% nel solo mese di Agosto, il mese peggiore mai registrato. Tutti e tre i principali indici hanno chiuso un mese volatile, in territorio positivo, con l'S&P 500 in rialzo del 3,9%, il Nasdaq del 4,1% e il Dow in crescita del 2%.
IL PCE CONFERMA IL PROSSIMO TAGLIO DELLA FED
L'indice dei prezzi PCE core degli Stati Uniti, l'indicatore preferito dalla Federal Reserve per misurare l'inflazione di fondo, è aumentato dello 0,2% rispetto al mese precedente a luglio 2024, in linea con le aspettative del mercato e coerente con l'aumento dello 0,2% di giugno. Nel frattempo, i prezzi PCE core sono aumentati del 2,6% rispetto al periodo corrispondente del mese precedente, al di sotto del consenso del 2,7% e in linea con lo sfondo che giustifica l'inizio dei tagli dei tassi da parte della Federal Reserve.
CANADA, IL PIL CRESCE
L'economia canadese è avanzata dello 0,5% nel secondo trimestre del 2024, dopo un aumento dello 0,4% nel periodo precedente, segnando il suo secondo trimestre consecutivo di espansione. Questa crescita è stata trainata principalmente da un aumento dell'1,5% della spesa pubblica, alimentato da salari più elevati, e da una ripresa degli acquisti di beni e servizi da parte del governo federale, provinciale e territoriale, che in precedenza erano diminuiti.
Al contrario, la spesa delle famiglie è rallentata allo 0,2% nel secondo trimestre, in calo rispetto allo 0,9% del primo trimestre, poiché la maggiore spesa per i servizi (+0,5%) è stata compensata dalla riduzione degli acquisti di beni (-0,2%). Le esportazioni e gli investimenti immobiliari sono entrambi diminuiti, rispettivamente dello 0,4% e dell'1,9%. Su base annua, il PIL canadese è cresciuto del 2,1% nel secondo trimestre, il dato più alto dal primo trimestre del 2023, accelerando da un aumento rivisto al rialzo dell'1,8% nel trimestre precedente e superando le previsioni dell'1,6%.
Buon trading e buon fine settimana.
Saverio Berlinzani
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