CI SARà PAUSA NELLA CORSA DEI TASSI DI INTERESSE?IL BUONGIORNO FOREX DI OGGI 03.05.2023
-CONTESTO
Siamo giunti all’appuntamento con la FED per questo maggio 2023 e come sempre gli operatori si proiettano già alla prossima riunione dell’11 giugno, lavorando sulle aspettative più che sui dati che sembrano oramai essere già nei prezzi attuali di mercato.
Stasera poche sorprese per il riazo di 25Bp che sembra essere oramai scontato dal mercato, la chiave di lettura sarà la prossima riunione, e cercare di intercettare nelle parole di Powell e nello statement che accompagna la decisione di questa sera sui tassi di nteresse, se ci sarà o meno una pausa nella prossima riunione di Giugno.
Le aspettative per questa pausa, atta a valutare gli effetti cumulativi dei rialzi tassi messi in campo sino ad oggi, salgono sempre di più al presentarsi delle difficoltà del sistema bancario USA, che ha dovto già salvare SVB ed ora FRB. Il salvataggio dei due istituti di credito era doveroso per evitare un effetto domino, ma le banche regionali minori dovranno mettersi in guardia, stringendo i cordoli delle borse, elargendo meno prestiti e trattenendo maggiore liquidità e questo è un altro pesante fardello sull’economia USA.
Il drenaggio forzato di liquidità potrebbe generare una forte spinta alla fase di rallentamento economico in atto, e la FED potrebbe voler evitare di colpire ulteriormente l’economia e addentrarsi in profonde recessioni applicando politiche monetarie troppo aggressive.
Le scommesse sui potenziali rialzi tassi, ora mostrano un 84% di possibilità di rialzo di 25bp stasera, un una restante parte di possibilità di taglio tassi, ma nessuna opzione di incremento dl costo del denaro oltre i 25Bp.
Per la riunione di giugno si valuta anche un potenziale ritorno a tassi più bassi, ad indicare che tutte le opszioni sono aperte e valutare dal mercato che rimane ora in balia della congiuntura macroeconomica e della risposta che darà in questo mese di maggio.
-FOREX
In attesa dell’appuntamento di questa sera, ed in seguito ai brutti dati di ieri pomeriggio, il dollaro ha ripreso a scendere guardando la prospettiva di un tasso definitivo al 5.25% come opzione concreta che darebbe lo stop al biglietto verde, oramai sotto le resitenze di 102.25 e con uno sguardo puntato ai supporti di 100.83 . il dollaro resta a nostro avviso perdente in ogni scenario valutato da qui al termine di questo 2023.
Ovvia la risposta dei traders al dettaglio che oggi incalzano gli acquisti con un 61% di posizioni long in atto, aprendo la porta ad ulteriori allunghi ribassisti per il biglietto verde.
Salgono di contro le altre majors, dando spazio principalmente all’euro che stiamo da giorni richiamando a potenziali allunghi rialzisti.
Le prime resistenze sono poste a 1.1125 , resistenze che il modno retail spera facciano il loro lavoro per salvare un 72% di posizioni contrarian short. Attenzione dunque alle potenziali fasi di break out rialzista.
Ancora la sterlina con un 57% di posizioni short sul basket, porta gbpusd al test ancora delle resiste a 1.2550 pronta per eventuali ulteriori allunghi rialzisti verso 1.2650
Respira lo yen giapponese dopo gli eccessi dei giorni scorsi, lasciando tuttavia un 71% di posizioni retail ancora in mean reverting long. Il quadro tecnico di usdjpy mostra la tenuta delle resistenze a 138.00 ponendo ora lo guardo ai supporti di 129.85-130 figura.
Si sgonfiano anche le oceaniche,con il dollaro australiano che torna a perdere terreno dopo l’espansione rialzista di ieri in seguito alle notizie di rialzo tassi da parte della RBA. Ora il mondo retail che si porta a 55% di posizioni long lascia spazio ad afondi ribassisti fino 0.6560 supporti primo per audusd
Attenzione in ultimo al dolalro canadese che grazie al collasso del wti perde terreno contro tutto e trascina con se un 86% di posizioni long contrarian che soffrono ora il trend di ribasso del dollaro caandese.
-EQUITY
Il comaprto azionario resta sostanzialemnte in trading range e aspetta le dichiarazioni di FED e BCE di questi giorni, prima di prendere netta direzionalità, ma certo che un potenziale fermo nel raizlo del costo del denaro per la FED aprirebbe le porte al risk on e ad allughi rialzisti per gli indici USA e a catena quelli europei.
-COMMODITIES
Buone le performance del gold, che ora torna a dominare la scena grazie alla caduta del dollaro Usa e del calo dei rendimenti obbligazionari, ora non più cosi appetitosi se si crede in un tasso di equilibrio usa al 5.25% e un’inflazione futura in calo. Le resistenze prime a 2011$ sono state violate e si guarda ora a potenziali allunghi fino 2074$
In netto crollo il wti, che sprofonda sulle sole parole dell’OPEC+ di tagliare produzione, che non hanno visto tuttavia concretizzare nulla di quanto promesso, pertanto il prezzo affonda a 70.25$ e sembra poter aprirsi la strada verso i minimi di 65.45$. sarà interessante vedere se l’OPEC+ interverrà ancora un volta su questi livelli.
-DATI ATTESI DA CALENDARIO
Oltre alla FED oggi in pubblicazione avremo i PMI dei servizi USA e gli ADP, dati che potrebbero dare volatilità ad un mercato teso in attesa di Powell stasera ore 20.00
buona giornata e buon trading
SALVATORE BILOTTA
Idee della comunità
WisdomTree - Tactical Daily Update - 02.05.2023JP Morgan “salva” First Republic Bank, ma restano timori per altre banche.
L’inflazione PCE negli Usa e quella europea scendono lentamente.
Settimana cruciale per i tassi: domani la FED, giovedi l’ECB.
Probabili nuovi aumenti da +0,25%, sperando siano gli ultimi.
Le Borse europee venerdi’ 28, nell’ultima seduta della settimana e del mese, hanno segnato variazioni minime, ma e’ chiaro che Madrid e Milano siano state le piu’ penalizzate dalla crescente paura per la salute delle banche.
La crescita economica 2023, guardando ai dati del 1’ trimestre nei Paesi sviluppati, appare sempre piu’ anemica in Europa e negli Stati Uniti; l’inflazione “core”, quella al netto delle componenti piu’ volatili di energia e cibo, resta troppo alta e fatica a scendere, e le banche centrali europea e americana, questa settimana, decideranno nuovi aumenti del costo del denaro.
Gli analisti sono alle prese con i risultati del 1’ trimestre che nell’insieme non deludono ma, soprattutto negli Stati Uniti, sono accompagnati da “guidances” (attese) piuttosto caute. I dubbi sulla “solidita’” delle banche, anche quelle europee, ha pesato sugli indici europei in aprile.
Il Ftse Mib (Milano), la scorsa settimana ha perso -2,4%, portando a -0,1% il bilancio mensile. Trend simile per Madrid, -1,9% nella settimana, +0,1% nel mese. Un quadro macro in recupero per fiducia e consumi delle famiglie ha permesso a Francoforte di guadagnare +0,3% nella settimana e +1,9% nel mese. Parigi, -1,1% e +2,3%, Londra -0,6% e +3,1%.
Wall Street ieri, 1’ maggio, ha vissuto una seduta incolore: Dow Jones -0,14%, Nasdaq -0,11%, S&P -0,04%. Eppure le novita’ non sono mancate: Amazon, nonostante la trimestrale migliore delle attese, e’ stata penalizzata dal rallentamento della crescita di Amazon Web Services, piattaforma di servizi cloud ritenuta il “motore” della crescita “futura”.
Intel, gigante americano dei processori, e’ salito +7%, poiche’ nonostante la peggior perdita trimestrale della sua storia, ha battuto le attese.
In attesa di novita’, l’azione First Republic Bank, e’ nuovamente crollata, dopo che la Cnbc (principale canale televisivo finanziario Usa) ha parlato di “amministrazione controllata” (Chapter 11) da parte dell’organo pubblico Federal Deposit Insurance Corporation (Fdic), che a marzo aveva “gia’” salvato i clienti di altre 2 banche in crisi.
Tuttavia in serata e’ giunto l'annuncio che Jp-Morgan acquisira' First Repubblic,
Anche il debito pubblico preoccupa negli Usa: il segretario al Tesoro Janet Yellen ha avvisato che il tetto del debito potrebbe essere violato gia' il 1’ giugno, soffrendo del calo del gettito fiscale. Il Presidente americano Biden intende proporre al Congresso l'innalzamento del tetto il prossimo 9 maggio.
Macro europea: il GDP destagionalizzato dell’Euro-zona nel 1’ trimestre e’ salito +0,1%, facendo meglio del 4’ trimestre 2022 (-0,1%), e un po’ peggio delle attese di +0.2%. In Italia, l’aumento del +0,5% trimestre su trimestre e’ migliore della media europea e porta la crescita tendenziale annua a +1,8%. In Germania il dato è invariato rispetto al trimestre precedente ed in calo -0,1% su base annua: in Francia la crescita congiunturale trimestrale e’ stata +0,2%.
Stamane, 2 maggio, ha deluso il dato sulle vendite al dettaglio di marzo in Germania, scese del -2.4% mensile, contro -0,4% atteso e -1,3% di febbraio.
La prima stime dei prezzi al consumo in Euro-zona ad aprile indica il primo tanto atteso rallentamento, a +5,6% annuale da +5,7% nel dato “core”.
Il dato generale e’ invece salito lievemente, da +6,9% di marzo a +7,0% di aprile: in Germania i prezzi al consumi sono finalmente in frenata: +0,4% su base mensile, dal +0,6%
di marzo, e +7,2% annuale, contro +7,4% di marzo e +7,3% previsto.
Macro Usa: l’inflazione Pce (Personal consumption expenditures) a marzo scende a +4,2% dal +5,1% di febbraio, segnando cali in 4 degli ultimi 5 mesi, pur rivelandosi sopra alle attese: i prezzi sono saliti solo +0,1% rispetto al mese precedente.
La componente "core" del dato, depurata dagli elementi volatili, è crescita +4,6% dal +4,7% del mese precedente (rivisto dall'iniziale 4,6%). In aprile, l'indice ISM (sondaggio presso i direttori acquisti del manifatturiero) è salito a 47.1 da 46,3 di marzo, facendo meglio delle stime di 46,8.
I salari intanto continuano a correre, alimentando i consumi: l'Employment Cost Index (ECI) e’ salito +1,25% nel 1’ trimestre, in accelerazione dal +1,0% del 4’ 2022 e sopra le aspettative di +1,1%.
In Europa stamani, 2 maggio, registriamo rendimenti in discesa dei titoli Governativi: lo spread tra quello del BTP decennale benchmark e dell’omologo Bund tedesco scende a 186 bps, col rendimento del BTP a +4,18%. (ore 10.30 CET).
In Asia, stamattina, registriamo che la Bank of Japan conferma la politica monetaria ultra-accomodante, sebbene annunci una revisione entro 18 mesi. Con le borse cinesi domestiche chiuse per festivita’, troviamo il Kospi coreano in aumento, +0,9%, e variazioni minime per Hong-Kong, +0,05% e Nikkei, +0.12%.
Europa ed Usa vivono nell'attesa delle decisioni sui tassi delle rispettive banche centrali: domani 3 maggio la Federal Reserve (US FED) e giovedi' 4 l’ECB (Banca centrale europea).
Le Borse europee terminano la mattinata incerte, dopo un tentativo di recupero iniziale. Future su Wall Street deboli, preannunciano riapertura in calo di -0,3% medio. (ore 13.30 CET)
Sul mercato valutario, l'Euro vale 1,099 Dollari, da 1,104 di venerdi' 28 aprile e 151,2 Yen giapponesi!!
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Netflix al 01.05.23 interessante opportunitàNon sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione ad investire o disinvestire.
Grafico a candele 1D.
Quanto successivamente descritto può avere ulteriore migliore comprensione in grafico lineare 1D che potete in autonomia impostare per le vostre opportune valutazioni.
Netflix al 02.03.23 appare aver esaurito l'impulso rialzista dal 12.05.22, ed appare aver formato un testa spalle di inversione ribassista che ha già compiuto il top spalla dx, che dovrebbe quindi essere considerato un massimo (peraltro discendente), portandosi quindi ora con più probabilità ad un più marcato trend ribassista (che come riportato di seguito in basso prenderà ancor più vigore sotto i 314,20$).
Il testa spalle ha target suo proprio come indicato in grafico.
Se il conteggio fosse esatto, ma non ne sono sicuro il top del 02.03.23 potrebbe essere anche il massimo del movimento B della correzione ABC di Elliott e pertanto dal 02.03.23 sarebbe iniziato il movimento C che porterebbe Netflix addirittura a nuovi minimi di fine correzione iniziata al nov21. Ma di questo conteggio non sono sicuro. E' comunque uno spunto interessante.
Supporto a 314,20$ dovuto al pavimento del precedente segnale di Buy sul super trend, rotto il quale si genera segnale di Sell anche sul day. Sotto 314,20 è quindi ulteriore conferma della discesa, un segnale che non si dovrebbe ignorare.
Altro supporto sulla neckline rossa, rotta la quale (al netto delle probabili false rotture) si attiva il target della figura come indicato sul grafico.
C'è anche un gap da chiudere come indicato sul grafico.
Trend di breve ribassista, trend di medio ancora rialzista, ma ormai la figura testa spalle, quale figura di inversione, segnala che anche il trend di medio ha molte probabilità di invertire in ribassista, con la fortuna che questa figura in esecuzione già ci anticipa la comunicazione di questo evento futuro consentendoci di regolarci di conseguenza.
Il testa spalle potrebbe essere invalidato nel momento che la neckline rimanesse un supporto invalicabile, ma si ritiene tale ipotesi poco probabile.
Rsi intono poco sotto la metà, ovvero a circa 46,65 punti, sui 30 punti inizia l'ipervenduto che segnalerà un possibile rimbalzo tecnico.
Nell'ultima seduta di borsa in data 01.05.23 il titolo ha chiuso a 324,12$.
Che cos'è MATIC (Polygon) e perché è così importante?Dopo il discordo fatto su Sky Sport del giocatore della Roma Nemanja Matic, oggi l'Hastag #MATIC è in tendenza per la prima volta in Italia. Con cryptohubble abbiamo deciso quindi di cogliere l'occasione per ricordare al mondo l'importanza di MATIC nel panorama crypto. (naturalmente siamo ironici) :D
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Negli ultimi anni, il mondo della criptovaluta ha visto l'emergere di diverse piattaforme blockchain che cercano di migliorare le funzionalità e la scalabilità delle reti esistenti come Ethereum. Una di queste è Polygon, precedentemente conosciuta come Matic Network. In questo articolo esploreremo cosa è Polygon e perché sta diventando sempre più importante nel panorama delle criptovalute.
Cos'è Polygon?
Polygon è una piattaforma blockchain che mira a migliorare le funzionalità e la scalabilità di Ethereum. In particolare, Polygon è stato progettato per affrontare uno dei principali problemi di Ethereum: la lentezza delle transazioni e i costi elevati delle commissioni di transazione.
Per far fronte a questi problemi, Polygon utilizza una soluzione di scalabilità nota come "sidechain". In pratica, questo significa che le transazioni vengono elaborate su una rete separata che è collegata alla rete principale di Ethereum. Ciò consente di elaborare un numero maggiore di transazioni in modo più rapido ed efficiente, riducendo i costi delle commissioni.
Inoltre, Polygon è in grado di supportare una vasta gamma di applicazioni decentralizzate (dApps) e token non fungibili (NFT) grazie alla sua architettura modulare. Ciò significa che gli sviluppatori possono creare e distribuire facilmente nuove applicazioni sulla rete di Polygon.
Perché è importante Polygon?
Ci sono diversi motivi per cui Polygon sta diventando sempre più importante nel panorama delle criptovalute. Ecco alcuni di essi:
- Scalabilità: Come accennato in precedenza, uno dei principali problemi di Ethereum è la scalabilità. Polygon offre una soluzione di scalabilità innovativa che consente di elaborare un gran numero di transazioni in modo più rapido ed efficiente rispetto ad Ethereum.
- Bassi costi di transazione: le commissioni di transazione sono diventate estremamente elevate sulla rete di Ethereum. Polygon offre costi di transazione molto più bassi rispetto a Ethereum, rendendolo più accessibile per tutti gli utenti.
- Supporto per le dApps: Polygon offre un'ampia gamma di strumenti e servizi per gli sviluppatori di dApps, semplificando il processo di sviluppo e distribuzione di nuove applicazioni sulla rete.
- Compatibilità con Ethereum: Polygon è completamente compatibile con Ethereum, il che significa che gli utenti possono facilmente spostarsi tra le due reti senza problemi.
- Crescita della community: La comunità di Polygon sta crescendo rapidamente, con sempre più utenti e sviluppatori che si uniscono alla rete. Ciò potrebbe portare a una maggiore adozione della tecnologia Polygon nel futuro.
In conclusione, Polygon è una piattaforma blockchain innovativa che sta risolvendo alcuni dei principali problemi di Ethereum, tra cui la scalabilità e le commissioni di transazione elevate. Con una vasta gamma di applicazioni e una community in crescita, Polygon sta rapidamente diventando una delle principali piattaforme blockchain nel panorama delle criptovalute.
Trading Room 16.23SCARICO DI RESPONSABILITÀ.
Le informazioni fornite e le opinioni espresse nel corso del presente argomento sono finalizzate esclusivamente a fornire informazioni di carattere generale sulla mia metodologia di trading, sul mio andamento basato sul mio trading plan e non hanno lo scopo di consiglio operativo, acquisto o vendita riguardo le operazioni che espongo, oppure, riguardo alla mia personale gestione del Money Management. Pertanto, nulla di quanto viene esposto è da considerarsi appropriato alle caratteristiche individuali di chi legge riguardo la sua conoscenza/esperienza del trading, alla situazione finanziaria individuale ed ai personali obbiettivi che ogni singolo individuo si pone.
Riassumendo quanto sopra, non posso essere considerato responsabile di alcuna perdita futura, ne direttamente e tanto meno indirettamente da operazioni effettuate sulle basi di quanto espresso in questo studio o esposizione.
Continuo lo studio con Gann,
adesso passiamo alla pratica nell'applicazione delle nozioni che ho assimilato sinora.
Gli assi orizzontali viola sono i supporti e resistenze fornite dal quadrato del nove, come potrete notare il loro lavoro nell'attenzionarmi, raggiunti i livelli, lo forniscono, rendono precise informazioni su come può proseguire l'andamento dell'asset sul grafico
Gli assi verticali tornano la fase temporale, (se anche voi avete approfondito Gann, saprete che la sua massima attenzione era focalizzata su prezzo/tempo). Ci sono diversi modi per applicare il cerchio dei 360. Gann prediligeva lavorare su grafici annui, mensili al massimo settimanali e non degnava di interesse il Daily, figuriamoci i TF minori, questo fa presumere che le sue tecniche poco si addicono all'operatività intraday, (mio pensiero). Le letture che ho approfondito, comunque, dicono anche che, per quelle che egli riteneva operazioni di breve, ha anche lavorato con il Daily, il TF che è mio da sempre.
Senza divagare troppo io ho applicato il ciclo temporale annuo sulle assi verticali viola. Certo, se si potesse avere la precisione massima, saremmo tutti ottimi trader con cospicuo capitale, ma guardate con che, quasi perfetta, cadenza su ogni ciclo cade il massimo, a seguire il minimo e infine nuovamente il massimo. Egli, senza alcuna modestia, sosteneva che poteva predire dove iniziava e dove finiva un trend, fornendo anche i prezzi dell'asset nel giorno di cadenza, impressionante...
Ora, non voglio impressionarmi di un particolare alle prime applicazioni su un grafico, ma, valutato quanto sopra, calcolando, il ventaglio dal minimo più importante, con il prezzo ampiamente sotto la linea della vita del trend che è la diagonale dei 45°, ovvero 1/1, anzi, rotta addirittura la 2/1 che dovrebbe essere un campanello d'allarme, e, sempre secondo indicazioni, se rompe il minimo crescente, condizioni che devono camminare di pari passo per validare un segnale d'ingresso, entrerò in posizione alla rottura del livello di prezzo 1.09092, con Stop Loss a quota 1.10956. Non esiste Take Profit, perché in abbinata a quanto scritto sino ad ora bisogna anche integrare le sue regole, la numero 4) che recita: “Non permettere che un operazione in profitto si trasformi in una perdita”. Lo Stop Loss, che serve per proteggere il nostro capitale di riferimento, deve essere trasformato in Stop Profit. Dopo aver calcolato il segnale temporale, ed inserito l’ordine, si attenderà che i prezzi nella terza unità temporale successiva rompano al rialzo, (sia essa una candela settimanale mensile o giornaliera). Si alzerà lo Stop Loss sul minimo della terza barra successiva al Set Up temporale. In seguito ad ogni rottura rialzista ulteriore si alzeranno gli Stop, (ora saranno chiamati Stop Profit e non più Stop Loss), sul minimo della barra successiva. Quindi se il mercato dovesse invertire la direzione del trend, si sarà comunque salvaguardato il nostro profitto.
La regola numero 4, fra l'altro, è collegata alla 10: “Non uscire dal mercato senza una buona ragione”. Questo è un punto fondamentale su cui riflettere qualche secondo. Qual è lo scopo principale del trader in una operazione? In un primo momento la risposta sarebbe quella di guadagnare il più possibile. Questo è importante, ma è un obbiettivo conseguente ad un altra regola fondamentale: rimanere in tendenza il più a lungo possibile. Ecco perché non si deve uscire dal mercato se non per un dato oggettivo previsto dal nostro piano preparato in partenza. Il risultato dei guadagni è proprio una conseguenza di mantenere le posizioni per tutto il trend. Per raggiungere un tale target non basta solo la tecnica: è necessario anche uno sviluppo psicologico da parte del trader.
Che altro dire su questo mio studio, abbiamo un quasi doppio massimo e dei volumi che tendenzialmente se con il prezzo che sale scendono, indicano un probabile cambio di tendenza.
Quindi riassumendo ordine pendente Sell Stop con entry a 0.09092 e Stop a 1.10956 con gestione del trade che seguirò in questo medesimo articolo assieme a voi.
Inizio questo real ma continuando lo studio.
Buon tutto.
Opportunità di trading su AUD/USD questa settimana Opportunità di trading su AUD/USD questa settimana
Lunedì il dollaro USA è salito ai massimi di due settimane rispetto a una serie di valute, dato che la Federal Reserve dovrebbe aumentare i tassi di interesse di 25 punti base nel corso della settimana. Il dollaro ha guadagnato anche venerdì a causa dell'elevata inflazione di base di marzo.
Questa settimana gli investitori si concentreranno sull'eventualità che la Federal Reserve intenda interrompere gli aumenti dei tassi di interesse dopo maggio o che sia possibile un altro aumento nel corso dell'anno. Anche i dati sull'occupazione sono in gioco, con il rapporto JOLTS Job che dovrebbe mostrare un calo di 200.000 posti di lavoro aperti a 9,7 milioni e il rapporto Non-Farm Payrolls di venerdì che probabilmente mostrerà che sono stati aggiunti 180.000 posti di lavoro ad aprile.
I trader potrebbero prendere in considerazione l'operazione AUD/USD questa settimana, poiché si prevede che la Reserve Bank of Australia annuncerà oggi la sua ultima decisione sui tassi di interesse. Sebbene il calo dei dati sull'inflazione nel trimestre di marzo possa dare spazio alla RBA per una pausa su ulteriori rialzi dei tassi, la RBA rimane cauta di fronte all'inflazione elevata e alle preoccupazioni sulla crescita dei salari e della popolazione.
La maggior parte degli economisti e dei mercati finanziari prevede che il tasso ufficiale di liquidità rimarrà al 3,6%, ma la decisione potrebbe essere molto combattuta. La Commonwealth Bank prevede un aumento di 25 punti base, mentre NAB, Westpac e ANZ prevedono una sospensione. L'avverarsi delle previsioni della Commonwealth Bank è l'aspetto che i trader potrebbero voler ricercare per quanto riguarda le opportunità di trading.
I verbali della riunione del consiglio di amministrazione della RBA di aprile indicano che l'afflusso di 700.000 nuovi arrivi potrebbe esercitare una notevole pressione sul capitale sociale esistente in Australia, in particolare sulle abitazioni, con conseguente aumento dei prezzi al consumo. Mentre l'aumento dell'immigrazione potrebbe allentare le pressioni salariali nei settori in cui si registra una significativa carenza di manodopera.
Btc Usd 01.05.23 ore 10.03 UPDATENon sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione all'investimento o disinvestimento.
Grafico lineare in 1H (intervallo di tempo di un ora), fonte Bistamp (a cui sono riferiti i valori).
BTC USD risulta essere in correzione dal 14.04.23.
Si è portato sotto la Trend line rialzista di breve fra i minimi del 28.03.23 e del 09.04.23, comunicando segnale ribassista.
Il 24.04.23 appare aver toccato il minimo A, della correzione ABC di Elliott.
Il 26.04.23 ore 14.00 appare aver toccato il massimo B (bull trap per eccellenza) della correzione ABC di Elliott, e dalla medesima data pare aver iniziato il movimento C di fine correzione.
C in 5 sotto movimenti, dei quali 1C appare completato il 26.04.23 ore 21.00 e 2C appare completato il 27.04.23 ore 20.00 e dalla medesima data appare iniziato 3C.
Vediamo che Btc ha provato in tre occasioni (il 26.04.23, il 27.04.23 e il 30.03.23, quest'ultima solo con le contrattazioni) a ritestare la rialzista di breve in azzurro, ma in tutti e tre i casi il ritest è fallito ed il prezzo è stato respinto, mantenendosi l'indicazione ribassista, peraltro rafforzata dalla respinta del prezzo da parte della rialzista di breve in queste tre occasioni.
Il trend di breve appare quindi continuare ad essere ribassista, mentre il trend di medio appare, a questi valori di prezzo, rimanere rialzista.
La Trend line indica i massimi decrescenti, oltre a quello del 14.04.23, che chiaramente comunicano segnale ribassista.
Il prezzo di BTC che solitamente rimane in stand by a mercati chiusi, ha preso puntualmente direzionalità (in questo caso ribassista) in coincidenza dell''apertura dei mercati asiatici alle ore 02.00 del 01.05.23.
Il prezzo di BTC si è portato sotto il POC, punto di controllo, e picco dei volumi, in 1H fra venditori e compratori, indicando la prevalenza della forza dei compratori sul Time frame 1H.
Il Super trend ha generato segnale di Sell sotto al pavimento del precedente segnale di Buy.
Considerando quanto riportato dall'indicatore dell'andamento ciclico del BTC è stimabile indicativamente monitorare un fine correzione intorno ai 26.5-26.6K$ (precisamente indica il minimo a 26.603,10$) intorno al 03.05.23, dopo di che BTC, per lo stesso indicatore, si avvierebbe a riprendere il trend rialzista superando i massimi del 14.04.23 e portandosi intorno ai 40K$ intorno al 05.06.23 e dopo di che, sempre per lo stesso indicatore ciclico, inizierebbe una correzione (ribassista) con rimbalzo importante fra il metà novembre 23 circa ed il 10-12 gennaio 24, e poi crollo a minimi di fine correzione intorno ai 18K$ intorno al 13.02.24, dove successivamente dovrebbe partire, secondo l'indicatore di ciclicità, una forte bull run di circa 1 anno e qualche mese con superamento dei massimi storici.
Naturalmente quanto riportato dall'indicatore di ciclicità deve essere verificato e non vuole e non può essere una previsione certa, essendo il futuro incerto di per se, ma semmai deve essere presa per come è, ovvero uno spunto da monitorare e verificare, affiancandolo con altri tipi di approcci e di analisi.
A Wall Street comunque c'è il detto: Sell in May and go away and come back on St. Leger Day,
proprio ad indicare quello che generalmente risulta essere la stagionalità, la ciclicità dei mercati.
Mentre scrivo, in data 01.05.23 ore 10.03, Btc Usd è a 28.627,00$ di valore su grafico fonte Bistamp.
PREZZI E BIG PLAYERS IN DUE DIREZIONI OPPOSTE
Sempre più difficile capire la direzionalità che sta per prendere il mercato e sembra che solo la FED potrà dare la linea guida necessaria agli operatori che per ora vivono il risk on nato dai discreti dati che giungono dal PIL americano relativo al q1 2023.
Da un lato ancora diverse indicazioni di risk on, specialmente nei dati macroeocnomico che giungono da oltre oceano, con una discreta domanda aggregata e buoni risltati nel PIL q1 2023, che sebbene in calo rispetto alla precedente lettura e anche rispetto alle aspettative degli analisti, poste al 2% rispetto al 1.1% reale, ha gettato buone basi di speranza rialzista. Il dato che trascina già il PIL è legato alle scorte, e la robusta domanda attuale lascia sperare in ripartenze future della produzione ameriana , specialmodo se si pensa che la disoccupazione rimane sui minim idi periodo e questo sostiene una robusta domanda aggregata che dovrà prima o poi essere soddisfatta. Anche le trimestrali delle aziende tech USA hanno stupito nei loro dati positivi, che aprono quindi all’idea ancora ua volta del Soft landing per la FED. L’inflazione , che rimane centro delle attenzioni delle banche centrali, cala negli indicatori macroeconomici più ampi come il CPI, ma resta ancora resiliente sui dati core.
La scorsa settimana è stato il turno del PCE, e dei redditi degli americani, che ancora una volta hanno mostrato tenacia nei dati core, che restano sostenuti e ancora una buona capacità degli americani di risparmiare rispetto al loro reddito il che pone basi solide per un’economia pronta a resistere ad ulteriori attacchi da parte delle banche centrali.
Dobbiamo tuttavia fare i conti con il rovescio della medaglia, che è il sistema finanaziaro americano, che ancora una volta con First Republic Bank è messo alla prova e potrebbe aver bisogno di adeguato sostegno da parte della FED.
Difficile dunque capire se ci sarà davvero o meno la profonda crisi preannunciata dalla FED e se possa essere il caso o meno di scommettere sul crollo dei mercati finanaziari.
Al momento le mani forti, sembrano ancora intenzionate a mantenere un assetto risk off, che sia di tutela e protezione dei portafogli,ma al contempo i prezzi raccontano una narrativa diversa.
Procediamo per ordine per meglio comprendere le dinamiche in atto.
-FOREX:
il comparto valutario appoggia in pieno lo scenario di risk off, dando spazio alle valute rifugio come l’euro e il franco svizzero , mentre sembra essere oramai in declino il dollaro americano, sebbene nel momento del collasso del comparto equity ha riscoperto una brevissima fase rialzista, che tuttavia non viene registrata nei posizionamenti dei big players che ricordiamo essere espressa da posizioni che restano aperte in overnight.
La prospettiva di una BCE aggressiva ben oltre quello che potrà mettere in campo la FED sembra porre le basi per ulteriori slanci rialzisti della moneta unica, questo grazie anche ad un miglior sistema bancario e finanziario e ad un piano di riassorbimento della liquidità decisamente più blando da parte della BCE rispetto alla FED che ha dato sostegno al debito sovrano e ha garantito una più blanda transizione del regime economico.
EURUSD
Incalzano a rialzo le posizioni dei big players che si portano ora a 169400 contratti aperti con un incremento di ben 5039 contratti long nella sola settimana scorsa, portando l’open interest sui massimi di periodo.
Specchio di questo forte interesse rialzista anche la price action, che vede le quotazioni giungere a 1.1025 con allunghi fino 1.11, al test delle prime resistenze chiave che si trovano a 1.1125 e 1.1175
GBPUSD
Seguono le posizioni long sulla sterlina, che per le mani forti si attestano a 4537 contratti long per la settimana appena conclusa per un totale di 5839 cnt.
Anche in questo caso la forte inflazione spinge gli operatori a crede in azioni forti da parte della boe che potrebbe portre i tassi anche oltre il 5%.
Non da meno quindi la prica action che vede i primi break out rialzisit delle resistenze poste a 1.2550 proiettando ora i prezzi a 1.2660.
YEN
Collasso per lo yen giapponese, che con la conferma di politiche monetarie accomodanti da parte della BOJ e ancora allentamento monetario on puo che vedere forti vendite al momento , con le mani forti che si portano sulle massime esposizioni corte con ben -68744 contratti short netti.
Indubbia quindi la nuova spinta rialzista di tutti gli asset contro yen giapponese che chiudono la settimana in chiaro eccesso di rialzo, che sebbene meritevole di storni di breve , possono essere ottimi trend ancora nel medio periodo.
AUDUSD
Si recuperano posizioni anche sul dollaro australiano e neo zelandese, grazie ad una price action che sembra per ora premiare tutto contro il dollaro americano e sebbene la posizione netta resti ancora improntata al ribasso con -39462 contratti short, il raggiungimento dei minimi di periodo potrebbe essere un ottimo movente per interessanti prese di profitto e ricoperture delle posizioni in essere al momento.
La tenuta dei minimi di 0.6565 sembra essere condizione necessaria per sperare in ritorni verso le resistenze di 0.6775-80
USDCHF
Fortissimo il franco svizzero che senza uno yen in grado di svolgere la sua funzione di rifugio e grazie anche a migliori differenziali tassi sembra essere prediletto dagli operatori per la scelta di un porto sicuro. Le mani forti ricoprono ancora 1064 contratti portando la posizione netta , ancora corta , a soli -3656 contratti, in un rally di circa 6 settimane di acquisti.
USDINDEX
Crollano ancora le posizioni long sul dollaro UsA a dimostrazione di una certa sfiducia nella congiuntura macroeconomica americana. Le posizioni dei big plaiers restano a 10739 contratti , in attesa della FED della prossima settimana che potra sicuramente dare maggiore indirizzo al dollaro USA. Le quotazioni al momento restano ancora in un chiaro trading range, con supporto a 100.83 e resistenza a 105.80.
-EQUITY:
il comparo equity è in neta divergenza tra la prica action e le posizioni dei big players. Ad ogni dato macroeconomico che non si presenta poi cosi pessimista e negatico i prezzi del comparto azionario salgono, dando boost rialzisti che hanno portato le quotazioni sui massimi di periodo, ma le mani forti sembrano non credere a questa idea, continuano a vendere special modo sull ‘ SP500
S&p
Le posizioni nette dei big plaiers sull’SP500 vanno a -363267 contratti corti, rispetto ai -344257 della scorsa settimana, dando ancora fiducia all’idea che le mani forti stanno incrementando le scommesse per un crollo dell’equity.
La price action racconta tuttavia un’altra storia, coni prezzi che sono balzati al test delle resistenze di 4197 pnt. La chiave come detto sarà solo la FED che potrà dare spinta rialzista o meno al mercato equity.
COMMODITIES
Il modno della commodities rimane ancora incentrato sul risk off, con forti acquisti di oro e argento, mentre si vendono metalli come il rame , tipicamente legati al ciclo economico mondiale. Le posizioni, come per la price action, in questo caso sembrano molto più concordi e allineati su un mood di riskoff
OBBLIGAZIONARIO
Interessante ancora il comparto obbligazionario, che rimane pesantemente schiacciato dalle vendite degli operatori , special modo nelle scadenze medio periodo come il 5 e 10 anni Usa, dove le esposizioni ribassiste raggiungono nuovi eccessi, segnale che molti operatori non credono nella ripartenza e nella fine dei rendimenti alti, ma ancora vedono nel prossimo futuro una possibile recessione.
buon trading
Salvatore Bilotta
Euro, Istituzioanli fermi, perchè?Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.59
Sabato 29 Aprile 2023
(COT DEL 25 APRILE 2023)
EURO-GLI ISTITUZIONALI DIMINUISCONO GLI SHORT MA NON AUMENTANO I LONG, PERCHE?
Iniziamo subito con il Cot. Nella figura seguente ho messo in una sola pagina gli indicatori principali del Cot che analizzo, la tabella degli Open Interest, una tabella con i volumi e le variazioni interne del Cot di Euro e Dollaro, le Forze Relative del Cot, e gli Indicatori di Euro e Dollaro con particolare focus su Euro:
Il Grafico delle Forze Relative ben evidenzia la forza di Euro e Sterlina che abbiamo potuto costatare questa settimana e che avevamo osservato anche la settimana scorsa.
Come ho detto più volte durante la settimana appena conclusasi, la mia impressione, una volta raggiunto il tp Weekly di Euro che avevamo a 1.11, è stata che il ritraccio a cui abbiamo assistito nelle giornate di giovedì e venerdì fosse dovuto principalmente a prese di profitto di breve termine e non all’ entrata a mercato di nuove posizioni short da parte degli Istituzionali e questa mia impressione è stata al momento confermata dai risultati del Cot così come ho spiegato a seguire.
Di seguito un grafico Weekly di Euro/Usd molto ampio per vedere meglio i livelli e le aree più importanti da tenere a mente. Nel grafico ho evidenziato le due date che ho indicato nel grafico dell’indicatore di Euro ossia quella del 25 gennaio 2021 che possiamo identificare come un iper comprato del Cot e quella del 19 settembre 2022 quando l’ indicatore del Cot ruppe in modo deciso e forte in una sola settimana tutte e due le medie mobili ed alla quale rottura è seguita da li a breve l’inversione tra Euro e Dollaro. Se confrontate i due grafici potete agevolmente verificare quanto sto dicendo.
Nel tempo ho capito piano piano che i grafici degli Indicatori del Cot che studio e che ho creato, possono essere analizzati con le stesse metodologie di analisi tecnica che applichiamo ai grafici di borsa. Questa settimana nel grafico dell’ Indicatore del Cot di Euro ho evidenziato con una linea rossa lunga un livello/area di resistenza che è stata testata più volte e che questa settimana abbiamo rotto al rialzo dopo il doppio minimo con formazione di W rialzista sul supporto dato dalla Ema 21.
L’ impostazione di base di lungo periodo, per cui, al momento rimane assolutamente long con riferimento ad Euro / Dollaro.
Il grafico dell’ Indicatore del Cot di Euro evidenzia quindi il tentativo e l’ intenzione, da parte degli istituzionali, di uscire da un’ara di resistenza che al momento continua a trattenerci e che ho evidenziato nel grafico di Eur/Usd con un rettangolino rosso.
Ricordo sempre che questo non vuol dire che si salga su e basta in modo diretto ma che la direzione di base intrapresa dagli Istituzionali al momento è e rimane long !!
Premesso tutto questo cercherò di rispondere alla domanda del titolo di questo report:
EURO-GLI ISTITUZIONALI DIMINUISCONO GLI SHORT MA NON AUMENTANO I LONG, PERCHE?
La risposta va cercata nel confronto tra l’ analisi grafica delle candele di Euro e la composizione interna dei “volumi” degli Open Interest del Cot di Euro.
Mi spiego meglio.
Generalmente gli Istituzionali tendono a posizionare contratti short mentre si sale e contratti long mentre si scende. In questa ultima fase invece, apparentemente, stanno scaricando contratti short e praticamente non movimentano i contratti long.
Questo potrebbe indicare il definitivo cambio di strategia da parte degli Istituzionali che stanno cercando di scaricare dal proprio portafoglio i contratti short vecchi e per farlo stanno utilizzando profitti di breve termine chiudendo posizioni long di breve che aprono e chiudono durante la settimana per compensare le perdite.
Questa mia idea di base sembra confermata dal grafico weekly di eur/usd che continua a salire aggiornando i massimi ma senza comprare quelli della settimana precedente come se ogni volta che si arrivi a tp vengano incassati i contratti long di breve i cui profitti vengono utilizzati per chiudere le posizioni short in perdita.
Il risultato di questi movimenti a fine settimana si traduce in un apparente stabilità delle posizioni long ed in una diminuzione di quelle short con conseguente aumento degli Open Interest.
Detto tutto questo, nel Daily rimaniamo in una fase laterale (a mio avviso di accumulazione) che potrebbe essere sfruttata cercando posizionamenti long se il prezzo dovesse tornare in prossimità della parte bassa del trading range Daily che ho evidenziato con un rettangolo giallo nel grafico qui di seguito. Nel grafico ho evidenziato anche un livello intraday che potrebbe tornare utile nella operatività di breve termine.
Questa settimana mi fermo qui. Mi interessava particolarmente evidenziare queste dinamiche del Cot che credo sia importante tenere a mente quando cerchiamo di analizzarlo.
Poi come sempre durante la settimana vedremo e aggiusteremo l’ operatività cercando di seguire l’ andamento del mercato.
Ricordo che la settimana prossima importante sarà la giornata di mercoledì con le decisioni sul tasso di interesse da parte della Fed oltre ad altre trimestrali importanti rilasciate già da martedì prossimo.
Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Ultimo accenno sugli indici che chiudono la settimana in modo deciso e forte con il Nasdaq che compra i massimi delle settimane precedenti dopo il pull back preciso alla rialzista di lungo termine
Anche Sp sembra proprio sia arrivato finalmente al test dei 4200 che potrebbero essere rotti anche la settimana prossima:
Inflazione in USA in calo ma non abbastanzaBuongiorno a tutti,
oggi vi proponiamo un grafico che mostra l'andamento dell'inflazione americana negli ultimi anni e che mette in risalto il valore dell' impulso rialzista del 2021 con il dato medio equivalente all'intorno del 2%, quale valore target della banca centrale americana.
L'ultima volta che l'inflazione in USA aveva avuto questa accelerazione erano gli anni 70 ed il paese dovette subire una forte recessione per mitigarla.
Oggi i dati macro dell'America si stanno pian piano deteriorando (vedi tabella sottostante), pur continuando a dimostrare una forte resilienza, e per la prima volta da mesi nell'ultima minuta della banca centrale americana è comparsa la parola recessione, nella forma di "recessione lieve" o " mild recession ".
Sarà veramente così? Si tratterà realmente di una recessione lieve?
Di sicuro le condizioni che hanno portato all'attuale aumento dell'inflazione sono diverse da quelle avute in passato - nessuno aveva mai sperimentato prima d'ora una pandemia mondiale in grado di congelare la produzione e gli scambi di interi paesi - e non sappiamo se l'attuale aumento dei costi obbligherà ad una recessione dura ( Hard Landing ), per riportare il dato al valore di target.
Quello che sappiamo è che oggi, al netto di alcune banche fallite, o prossime al fallimento, a causa di una errata gestione del rischio, e al netto di un prodotto interno lordo in rallentamento, non vi sono al momento dati particolarmente preoccupanti che possano far presagire ad una crisi economico finanziaria.
Di seguito riportiamo un estratto del MyMonitoringSystem con i dati macro di riferimento:
EVENT gen-23 feb-23 mar-23 apr-23
ADP Nonfarm Employment Change 235.000 106.000 242.000 145.000
Nonfarm Payrolls 223.000 517.000 311.000 236.000
Unemployment Rate 3,5% 3,4% 3,6% 3,5%
JOLTs Job Openings 10.458.000 11.012.000 10.824.000 9.931.000
ISM Manufacturing PMI 48,4 47,4 47,7 46,3
ISM Non-Manufacturing PMI 49,6 55,2 55,1 51,2
Core Retail Sales (MoM) -1,1% 2,3% -0,1% -0,8%
Retail Sales (MoM) -1,1% 0,3% -0,4% -0,1%
Building Permits 1.337.000 1.339.000 1.524.000 1.550.000
Existing Home Sales 4.020.000 4.000.000 4.580.000 4.440.000
New Home Sales 616.000 670.000 640.000 683.000
Core Durable Goods Orders (MoM) -0,1% 0,7% 0,0% 0,3%
Pending Home Sales (MoM) 2,5% 8,1% 0,8% -5,2%
GDP (QoQ) 2,9% 2,7% 2,6% 1,1%
Fed Interest Rate 4,00% 4,75% 5,00% 5,00%
Qual'è il vostro parere a riguardo analizzando il grafico ed i dati?
Saluti,
Silvio Esposito
S&P 500: Price Action in area 4.070 puntiBuongiorno a tutti,
eccoci come sempre all'appuntamento settimanale con i mercati visti attraverso il mio approccio operativo.
Oggi parleremo di S&P500, l'indice benchmark del mercato azionario americano.
La price action di fine settimana conferma la forza mostrando uno dei miei trigger bullish ovvero una F.T.W. Classic + Pin Bar che va a testare il livello di interesse 4.070 punti e mostrando falsa rottura di tutti i minimi delle ultime 4 settimane.
Per quanto mi riguarda sono già LONG sul paniere americano con un trade partito sulle chiusure di giovedì e fatto proprio venerdì mattina poco prima della mia classica trading room.
Se guardiamo agli obiettivi di prezzo potremmo vederne due in particolare: uno più di breve termine ovvero il livello 4.280/90 e il secondo posto in zona 4.540/50.
Lo scenario long andrebbe a fallire solo con il ritorno dei prezzi sotto i 3.900 punti.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un felice weekend e un buon TRADING SIMPLE!
KuCoin: Testa e Spalla RibassistaSu KuCoin si è configurato un Testa e Spalla ribassista. La figura si è già verificata, con la rottura della neckline il 22 Aprile. Adesso il prezzo è in una fase di pull back verso la trend. La discesa è stata al momento contenuta, con un ritorno del prezzo verso la trend di pochi punti percentuali, il che ci da la possibilità di un secondo ingresso, senza aver già perso la forza ribassista.
La difficoltà di questa operazione sta nel fatto che in area 8$ abbiamo un supprto rilevante dato dal 50% di Fibonacci del vettore rialzista dai minimi del 21 Dicembre fino ai massimi di questo Marzo.
WisdomTree Tactial Daily Update - 28.04.2023L’economia Usa rallenta a +1,1% annuale nel 1’ trimestre 2023.
L’inflazione PCE “osservata” dalla FED accelera anche nel 1’ trimestre.
In Francia e Spagna I prezzi al consumo tornano ad accelerare.
Morale: si va verso nuovi aumenti dei tassi a Maggio in Usa ed Europa.
Mercoledi’ 26, dopo la chiusura di Wall Street, il gigante tecnologico americano Meta (controlla facebook, Instagram, Whatsapp etc), ha rivelato conti trimestrali sopra le attese: fatturato +3% sullo stesso periodo dell’anno precedente, quando era atteso lieve calo, e “guidance” migliorata sul 2’ trimestre. Meta ha enfatizzato la fiducia ed i relativi investimenti sull'Intelligenza artificiale.
Anche se i numeri di Meta non possono rappresentare un valido trend per l’intero comparto “tech”, l’impatto emotivo e sostanziale sulle Borse americane in generale ed il Nasdaq in particolare, e’ stato evidente: Nasdaq +2,43%, S&P500 +1,96%, Dow Jones +1,57%.
Sono decisamente piaciuti i numeri trimestrali di Amazon pubblicati a mercati chiusi: fatturato US$ 127,4 miliardi e utile netto di 3,2, entrambi sopra le attese. Ottima ricazione degli analisti anche per la trimestrale di Caterpillar, spesso individuata come un valido “marker” (marcatore/indicatore) dell’andamento del ciclo economico.
Le Borse europee hanno recuperato una seduta partita debole, con un occhio sulle prime relazioni trimestrali (abbastanza “solidi” quelli di Deutsche Bank) ed un altro sui dati americani, tra cui spiccavano quelli del GDP (prodotto intreno lordo) e dell’inflazione. In sintesi: Milano 0,19%, Parigi +0,23%, Francoforte +0,05%, Londra -0,27%.
L'economia americana ha rallentato nel 1’ trimestre, cresciuto solo +1,1% sul trimestre precedente, quando l’economia aveva segnato +2,6%: il consenso stimava +1,9%. Il rallentamento si deve all'aumento dei tassi d'interesse e all'inflazione.
Tengono i consumi personali e le spese dei consumatori, che rappresentano quasi il 70% dell'economia degli Stati Uniti: sono aumentate del 3,7% rispetto al 4’ trimestre del 2022: le attese erano un po’ piu’ alte, al +4,0%.
L’inflazione PCE (Personal consumer expenditures), calcolata sulla spesa tipica della famiglia media americana, nel 1’ trimestre e’ cresciuta +4,2%, contro +3,7% del 4’ trimestre 2022.
Il dato PCE “core”, cioe’ quello al netto di energia e cibo e molto osservato dalla Banca centrale, è salito a +4,9% dal precendente +4,4%, superando le stime di +4,7%. In poche parole l’inflazione Usa e’ ancora troppo alta e persistente.
Cosa fara’ a questo punto la Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa)? Secondo i dati del Cme Group, il 78% degli intervistati prevede un rialzo del costo del denaro di +0,25% alla prossima riunione del FOMC (Federal open market committee) del 2-3 maggio.
Trimestre negativo, dopo oltre 4 anni di crescita ininterrotta, per l’industria italiana del risparmio gestito: a marzo, secondo Assogestioni (Associazione di categoria), ha sofferto deflussi per Eur -6,04 miliardi, che portano a -8,9 il saldo da inizio 2023: tuttavia -6,4 miliardi provengono dai soli mandati istituzionali.
L’effetto “mercato” positivo ha comunque permesso alle masse gestite di crescere +0,5% a Eur 2.255 miliardi.
Macro europea: ad aprile la prima stima dell'inflazione in Francia indica una risalita a +5,9% annuo rispetto 5,7% di marzo: l'aumento si deve all'accelerazione dei prezzi dell'energia e dei servizi, mentre i prezzi degli alimentari registrano un rallentamento.
Il GDP francese (Prodotto interno lordo) è cresciuto +0,2% nel 1’ trimestre dell'anno, leggermente meglio delle stime che indicavano +0,1%: il miglioramento deriva dal buon tono della produzione industriale e dell'export.
Borse asiatiche: Tokyo ha chiuso marginalmente positiva, +0,15%: la Banca centrale del Giappone ha confermato la propria “stance” (posizione/attitudine) super- accomodante nel primo meeting di politica monetaria “post Kuroda”.
Il neo Governatore Ueda continuerà "pazientemente nelle misure di controllo della curva dei rendimenti nel breve termine”. Riviste al rialzo le previsioni di inflazione per il 2023.
In Cina il Comitato centrale del Partito comunista ha dichiarato che l'economia sta migliorando, potendo contare su un contesto meno complicato, grazie alla rimozione delle restrizioni Covid: “la crescita economica e’ migliore del previsto e la politica monetaria, seppur prudente, sarà mirata e incisiva” nel sostenere lo sviluppo.
Alla chiusura di stamane, 28 aprile, rileviamo: Shanghai +1,14%, Shenzhen +1,09%, Taiwan +1,09%, Kospi coreano +0,23%: ASX australiano +0,23%, Hang-Seng di Hong Kong +0,27, Nifty indiano +0,84%,
Dopo la seduta incolore di ieri, le Borse europee hanno aperto in rialzo per poi ripiegare pesantemente in negativo, -1,1% medio alle 13.00 CET, depresse dai dati sull’inflazione europea che torna ad accelerare in Spagna e Francia e per nulla confortata dal fatto che l’economia di Francia e Italia siamo tornate a crescere a marzo/aprile: tutto cio’ depone infatti in favore di un nuovo rialzo dei tassi.
Materie prime energetiche ancora depresse, anche se il prezzo del greggio WTI (West Texas intermediate) accena un piccolo rimbalzo, +0,4% a 75,1 Dollari/barile. Nuovo calo di quello del gas naturale scambiato sul TTF di Amsterdam: -1,1% a 38,8 euro. (ore 13,00 CET).
Poche novita’ sul mercato valutario, dove l'Euro resta sopra quota 1,1 sul Dollaro USA e supera 149 verso Yen, nuovo massimo dell’anno.
Molto stabile il comparto obbligazionario: lo spread di rendimento tra il BTP decennale italiano e l’omologo Bund tedesco e’ invariato rispetto a ieri attorno 190 bps, col rendimento del BTP benchmark a +4,36%, stabile.
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Enel impennata con ADX ai massimi 27.04.2023Il "rumore" delle trimestrali fa schizzare gli indici, la volatilità ed il Fear and Greed Index da una parte e dall'altra nel giro di poche ore. Questo a causa del grande peso dei "mammuth" tipo MSFT e dei pochi altri FAAMG che da soli spostano gli indici ed innescano rally mozzafiato.
Analizziamo RSP DBK Enel
WusdomTree Tactical Daily Update - 27.04.2023Buone trimestrali di Microsoft e Meta tonificano il comparto tech.
Rientra, in parte, l’allarme sulla tenuta delle banche media Usa.
Telefonata tra Xi Jinpin e Zelensky: la Cina promotrice di un cessate il fuoco.
Aumenti tassi certi n elle prossime riunioni della Banche centrali Usa, EU.
Sono nuovamente prevalse le vendite sulle Borse europee, ieri 26 aprile: a determinarle la paura di nuove crisi bancarie negli Usa dopo l’annuncio dell’emoraggia di depositi sofferta da First Republic Bank nei primi 4 mesi dell’anno, e la quasi certezza di nuovi aumenti dei tassi da parte delle Banche centrali Usa ed Europea la prossima settimana.
Milano, grazie al recupero sul finale, ha chiuso a -0,54%, Parigi -0,86%, Francoforte -0,49%, Londra -0,47%, Amsterdam -0,77%, Zurigo -1,29%.
A Wall Street il Nasdaq ha tentato il rimbalzo sui buoni numeri trimestrali di alcune big-tech, spingendosi attorno +2,0%, poi ridimensionato in chiusura a +0,47%: Dow Jones -0,68%, S&P500 -0,39%.
La trimestrale di Microsoft, giudicata positivamente, ha innescato un buon recupero di tutto il comparto tecnologico, sebbene l'autorità Antitrust inglese abbia annunciato che bloccherà l'acquisizione da 69 miliardi di Dollari di Activision, produttore del famoso videogame "Call of Duty", da parte di Microsoft, preoccupata che l'operazione ostacoli la concorrenza nel comparto del “cloud gaming”.
I numeri di Alphabet, sopra le attese, sono stati accolti con freddezza. A mercati chiusi e’ stata pubblicata la trimestrale di Meta, che ha battuto le attese, tornando a crescere: fatturato +3,0% nel 1’ trim., vs stime di lieve calo, a 28,6 miliardi Dollari: la “guidance” per il 2’ trimestre è migliorata. Boeing guadagna +3,4% dopo l’annuncio di un trimestre in perdita, ma anche della conferma delle stime 2023.
Intanto alcune banche regionali Usa, tra le quali PacWest Bancorp si sono affrettate a dichiarare che l’andamento dei depositi e’ stato normale ad aprile, dopo le fuoriuscite di marzo.
Macro Usa positiva nei dati pubblicati ieri. Il deficit commerciale degli Stati Uniti a marzo e’ sceso -8,1% rispetto a febbraio, a 84,6 miliardi Dollari, contro previsioni di 90 miliardi. Gli ordini di beni durevoli hanno registrato a marzo un rialzo di +3,2%, contro stime di +0,5%: quelli per beni di investimento, ex Difesa e comparto aereo, sono cresciuti +10,4%.
Seduta tranquilla quella di ieri, 26 aprile, sul mercato obbligazionario, con un leggero restringimento degli spread tra Bund tedeschi e omologhi “governativi periferici”: il noto spread BTP-Bund e’ sceso a 187 punti base dai 189 della vigilia, col rendimento dell’italico BTP decennale benchmark attorno 4,25%.
Una buona notizia sul piano politico internazionale e’ la telefonata del Presidente cinese Xi Jinping a quello ucraino Zelensky, non preannunciata, ma assai significativa.
Zelensky l’ha giudicata «intensa e significativa»: ha portato alla nomina di un nuovo ambasciatore a Pechino e all’impegno cinese a promuovere colloqui tra le parti per un cessate il fuoco. Anche gli Usa hanno commentato positivamente l'evento.
Sul fronte macro Usa c’e’ molta attesa per il dato preliminare del GDP (Prodotto interno lordo) del 1’ trimestre, poiche’ e’ certo che sara’ oggetto di discussione nella prossima riunione di politica monetaria (FOMC) della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) il 2 maggio: dal meeting si attende un aumento di +0,25 o +0,50% del costo del denaro.
Il prezzo del gas naturale europeo resta sotto 40 Euro/megawattora, ai minimi da gennaio 2021. Stabile quello del petrolio: il WTI (greggio di riferimento Usa) scambia a circa 77,5 Dollari/barile, +0,3%. (ore 11.30 CET)
Sul mercato valutario notiamo l'Euro solidamente sopra 1,10 verso Dollaro Usa e a 147,7 verso lo Yen giapponese: il cross Dollaro/Yen a 133,7, e’ invariato su ieri.
Ricco di novita’ il fronte bancario europeo: il 2’ gruppo bancario italiano Unicredit strappa attorno a +3,0% in mattinata, dopo l’ok della Banca centrale europea al rimborso totale anticipato di 1,25 miliardi di bond subordinati AT1 emessi nel 2017.
La britannica Barclays ha chiuso il 1’ trimestre 2023 con un utile netto di 1,8 miliardi di Sterline, +27% rispetto al 1’ trim. 2022: i ricavi sono aumentati +11% a 7,2 miliardi grazie al rialzo dei tassi di interesse ed alla crescita del settore private banking.
La tedesca Deutsche Bank, nel 1’ trim. 2023, ha realizzato un utile netto consolidato di 1,3 miliardi Euro, +8,0% anno su anno: i ricavi totali sono saliti a 7,7 miliardi, +5%, grazie all’aumento del margine di interesse, compensando il -19% nell'investment banking. L'utile pre tasse di Eur 1,9 miliardi e’ il piu’ alto da 10 anni.
Ieri, 26 aprile, la Commissione EU ha presentato la prima proposta di discussione del nuovo Patto di Stabilità tra Paesi membri dell’UE: pur priva di indicazioni specifiche su deficit e debito, contiene la proposta che ogni Paese negozi un piano di rientro dall’extra deficit maturato nel periodo dell’emergenza Covid: per l'Italia si tratterebbe di circa Eur 15 miliardi/anno per 4 anni.
Stamattina, 27 aprile, le borse asiatiche hanno segnato discreti progressi: Tokyo ha chiuso in lieve rialzo, +0,15%, sul record di produzione di Toyota, condito peraltro dal nuovo allarme sulla carenza di chips. Hang-Seng di Hong Kong ha guadagnato +0,42, Nifty indiano +0,57%, Shanghai +0,67%, Shenzhen 0,28%, Taiwan +0,24%, Kospi coreano +0,44%: ASX australiano ha perso -0,32%.
Borse europee abuliche, praticamente invariate a fine mattinata, mentre i future su Wall Street anticipano buoni progressi solo per il Nasdaq, +0,7% (ore 12.45 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri .
L'INFLAZIONE IN EUROPA CONTINUA A SALIRE!Condivido questo piccolo articolo per analizzare la situazione inflazionistica Europea.
Con le ultime letture del mese di aprile, abbiamo visto scendere l'inflazione dall'8,5% precedente al 6,9% attuale.
E' molto importante però distinguere 2 componenti, la componente headline e la componente Core.
La componente headline, ovvero la più volatile, oltre al paniere principale comprende cibo ed energia ed è proprio la componente che ha registrato un calo dell'1,6% rispetto il mese precedente.
La componente core, ovvero la meno volatile, esclude cibo ed energia ed ha segnato un rialzo dello 0,1% rispetto il mese precedente.
Pare chiaro come le pressioni inflazionistiche in Europa continuano a rimanere alte.
Nel mese di Marzo abbiamo potuto notare una forte discesa del prezzo del petrolio europeo, complice il movimento ribassista del prezzo WTI e BRENT americano di oltre il 15%.
Questo movimento è stato, in parte, la causa dell'abbassamento della componente headline nel mese di Marzo.
Analizzando meglio la situazione inflazionistica, con strumenti personali, è interessante notare quanto segue:
Nel prossimo mese le probabilità di un rimbalzo dell'inflazione headline sono basse, al contrario le probabilità di un rimbalzo a rialzo della componente core sono più alte.
Per sostenere quanto scritto in precedenza, condivido dei grafici personali creati sfruttando il concetto di EFFETTO BASE.
Con i dati attuali e un ipotesi di un rialzo mensile dello 0,3%, notiamo come la componente headline continua a scendere in questo modello predittivo (utilizzato solo per scopi formativi).
Al contrario notiamo come con la stessa ipotesi, ovvero un rialzo dello 0,3% per il prossimo mese, la componente core continua a salire.
Inoltre per tutto l'anno 2023, la componente Core potrebbe rimanere a livelli superiori dal target fissato dalla BCE del 2%.
Guardando i dati macroeconomici, il mese di aprile ha mostrato ancora una volta dati molto deboli, confermando l'impatto dei tassi d'interesse sull'intera economia.
Quanto tempo passerà prima di vedere un regime deflazionistico?
Buon trading a tutti
GBP/JPY: tenetevi pronti per l'annuncio della BoJ GBP/JPY: tenetevi pronti per l'annuncio della BoJ
Con le valute rifugio che hanno attirato il maggior numero di acquirenti questa settimana, tra cui lo yen e il dollaro USA, cosa accadrà a USD/JPY e GBP/JPY prima e dopo la decisione sui tassi di interesse della Banca del Giappone prevista per venerdì?
È probabile che i mercati seguano con estrema attenzione questa decisione, indipendentemente dalle aspettative che la BoJ lasci invariati i tassi di interesse. Si tratta infatti della prima decisione sui tassi di interesse della BoJ con il nuovo governatore Kazuo Ueda. I commenti che accompagnano la decisione sui tassi d'interesse saranno esaminati alla ricerca di qualsiasi indicazione su quando Ueda potrebbe iniziare a inasprire la politica monetaria. La BoJ probabilmente cercherà di preparare i mercati con largo anticipo, quindi non è improbabile che Ueda possa preparare qualche piccolo commento non impegnativo che parli di questo venerdì, pur rimanendo fermo sulla sua preferenza per il mantenimento dell'attuale controllo della curva dei rendimenti nel breve-medio termine, che ha riaffermato in ogni uscita da quando ha assunto il controllo della banca centrale.
La coppia GBP/JPY è crollata da un massimo settimanale di poco inferiore a 168,000 a poco meno di 166,000 al momento della stesura del presente documento, a causa dell'avversione al rischio che ha preso il sopravvento sul mercato. La coppia ha toccato il fondo a 165,400 prima di un leggero rimbalzo con supporto a 165,550.
Osservando il grafico a 1 ora della coppia GBP/JPY, la coppia ha approfittato della stabilità del livello di supporto di 165,550 per attivare i cacciatori di valore ad entrare nel mercato e aiutare la coppia a superare la linea di supporto di 165,800 dalle sessioni precedenti. Ma è stata respinta a 166,10 già una volta in questa spinta rialzista. Vedremo poi quanto 165,800 reggerà se la spinta al ribasso avrà un certo slancio. Tuttavia, l'indicatore stocastico non indica troppo slancio nella coppia in questo momento, almeno nel timeframe di 1 ora.
WisdomTree Tactical daily Update - 24.04.2023 Le Borse consolidano i recenti progressi: clima di attesa.
La Banche centrali euopea e americana verso rialzo da +0,25%.
La politica monetaria espansiva deprime lo Yen e spinge il Nikkei.
Trimestrali Usa tra alti e bassi: al via quelle europee: watch-out!
Le Borse europee hanno chiuso in lieve rialzo la seduta di venerdi’ 21 (Dax tedesco +0,54%, Cac francese +0,51%, FTSEMIB italiano +0,43%, Eurostoxx50 +0,54%) che, nelle previsioni della vigilia, avrebbe dovuto risentire della messe di dati sulla fiducia dei direttori acquisti delle “aziende campione”, cioe’ i PMI (Purchasing managers Index).
Senza tanto clamore gli indici azionari europei hanno registrato la 5’ settimana consecutiva di rialzi: gli attesissimi indici PMI dell'Eurozona hanno testimoniato un miglioramento del del tono economico generale, ma va detto che ad aprile è salito soprattutto l'indice relativo ai servizi mentre si e’ indebolito quello manifatturiero.
Wall Street, venerdi’ 21, ha archiviato la seduta pressoche’ invariata, con un bilancio settimanale in leggero “rosso”: anche negli Stati Uniti, pertanto, hanno avuto limitato impatto i dati macro migliori delle attese, come i PMI dei servizi, manifatturiero e composito, quest’ultino al terzo aumento mensile e largamente sopra 50 punti, ad indicare espansione.
Nella serata di venerdi’ 21 e’ stato reso noto il nuovo giudizio dell’Agenzia di Rating S&P sul debito sovrano italiano che, in linea con le attese, ha confermato il livello "BBB", con outlook stabile.
Prospettive ancora “restrittive” per la politica monetaria della Banca centrale europea (Ecb): secondo il membro finlandese Olli Rehn, essa dobrebbe proseguire nel solco della “stance” (attitudine) restrittiva, per continuare a raffreddare la domanda aggregata, “non essendoci motivo per abbandonarla prematuramente».
Venendo ad oggi, l’umore dei mercati, sia di quelli asiatici di prima mattina, che di quelli europei, e’ molto guardingo: Milano sconta l’effetto dello stacco dei dividendi di 8 blue chips, per un effetto cumulato di -1,36%, al netto del quale l’indice FTSE Mib sarabbe pressoche’ invariato.
“Piatte” anche Parigi e Francoforte, nonostante l'indice Ifo sulla fiducia delle imprese tedesche di aprile sia uscito a 93,6 punti, sotto le stime.
L'avvio di Wall Street, anticipato dai future, si prospetta in calo: alcune relazioni trimestrali, come ad esempio Tesla e Netflix, hanno deluso la scorsa settimana, specie quando i loro managers hanno fatto riferimento ad una prospettiva debole per l’economia Usa.
Sara’ pertanto molto utile, nel corso di questa settimana, interpretare la “prima lettura” del GDP (prodotto interno lordo) americano nel 1’ trimestre 2023, sia per un’eventuale conferma del temuto rallentamento, che per immaginare le future mosse della Federal Reserve (FED-Banca centrale Usa) sui tassi di interesse.
Le stime degli analisti convergono su un aumento del costo del denaro di +0,25% nella prossima riunione del 4 maggio.
Si torna a parlare di crisi bancaria, specie per prevenirne di nuove: secondo il Wall Street Journal la Federal Reserve sta considerando di rimuovere un'esenzione permessa ad alcune banche regionali nel 2019, che consentiva di non registrare le perdite “latenti” su parte dei titoli in portafoglio, cio’ su quelli “immbilizzati” e da tenere sino a scadenza.
D’altronde, un rafforzamento della vigilanza bancaria dopo i fallimenti di Silicon Valley Bank e Signature Bank in marzo era nelle attese. Sul fronte europeo, per amor di cronaca, segnaliamo che Credit Suisse nel primo trimestre 2023 è tornato in utile per 12,4 miliardi di Franchi svizzeri, ma ha anche sofferto di un’emoraggia di depositi sopra i 61 miliardi, solo recentemente “rallentata”.
Prosegue ad alto ritmo la stagione dei dati “macro” e delle “trimestrali Usa: tra di loro segnaliamo, venerdi’ 28, l'indice sull’inflazione PCE (Personal consumption expenditures) di marzo, “osservatissimo” dalla FED per misurare i prezzi per la “famiglia media”: occhi aperti poi sui numeri di Alphabet, Amazon e Microsoft!
Il comparto dei titoli governativi europei vive una fase tranquilla, con rendimenti in assestamento: quello del BTP decennale italiano “benchmark” scende oggi a 4,31%, da 4,35% di venerdì ed il differenziale di rendimento tra il BTP decennale ed il Bund tedesco è stabile attorno 185 punti base.
Negli Usa, il rendimento del Treasury 10 anni e’ 3,54%, e la “curva” dei rendimenti per scadenza resta invertita, col differenziale tra 2 e 10 anni pari 61 bps.
Sul fronte valutario, l'Euro e’ tornato stamane, 21 aprile, sopra 1,10 Dollari, mentre sale al record storico di 148,2 verso lo Yen giapponese. La politica monetaria della Banca centrale giapponese restera’ ultra-espansiva, indebolendo il cambio dello Yen a tutto vantaggio delle aziende esportatrici nipponiche.
Non e’ una sorpresa, pertanto, che la Borsa di Tokyo abbia chiuso la prima seduta della settimana in lieve rialzo, col Nikkei a +0,1%. La Borsa di Hong Kong ha chiuso debole, con l’indice Hang Seng a -0,58%.
In Cina, l’indice Composite di Shanghai ha perso -0,78%, mentre Shenzhen -1,17%: tra gli altri indici asiatici, Taipei +0,15%, Mumbai +0,68%, Sidney -0,11%.
Pochi spunti tra le materie prime: il prezzo dell’oro e’ invariato a 1.990 Dollari/oncia, quello dell’argento guadagna +0,6% a 25,28 US$, mentre quello del petrolio accenna ad un leggero recupero: WTI (greggio di riferimento Usa) +0,8% a 78,5 Dollari/barile (vedere grafico allegato). Gas naturale europeo di nuovo sotto i 40 Euro/megawattora. (ore 13.30 CET).
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Il presente documento può contenere dichiarazioni previsionali, comprese dichiarazioni riguardanti le attuali aspettative o convinzioni in relazione alla performance di determinate classi di attività e/o settori. Le dichiarazioni previsionali sono soggette a determinati rischi, incertezze e ipotesi. Non vi è alcuna garanzia che tali dichiarazioni siano esatte, e i risultati effettivi possano discostarsi significativamente da quelli previsti in dette dichiarazioni. WisdomTree raccomanda vivamente di non fare indebito affidamento sulle summenzionate dichiarazioni previsionali.
I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Resoconto settimanale dei mercati finanziari▼ REPORT mercati finanziari ▼
Sorprende al rialzo il dato di marzo sull’#inflazione nel Regno Unito, con l’#IPC primario al 10,1% su base annua. Si prevede che la pressione inflazionistica complessiva britannica rallenti dal prossimo mese, considerando il deciso attenuamento dei #prezzi di #gas ed #elettricità da aprile 2023. Tuttavia appare improbabile la “core” si indebolisca così prontamente, poiché i #salari esercitano ancora pressioni al #rialzo su #costi e prezzi. La Bank of England dovrà lavorare su questo.
Uno sguardo ai principali indici #azionari, rispetto a 1 settimana fa:
#DAX a +0,5% | +14,1% da inizio anno;
#CAC40 a +0,8% | +17,4% da inizio anno;
#FTSEMIB a -0,5% | +17,7% da inizio anno;
#SP500 a -0,1% | +8,2% da inizio anno;
MSCI #EM a -1,4% | +3,3% da inizio anno;
#MSCI AC World a -0,1% | +8,2% da inizio anno.
Il rapporto dollaro/barile del #brent scende di -5,4%, quello dollaro/oncia dell’#oro di -2,3%.
A lunedì prossimo!
Ethereum in ritracciamento dalla resistenzaEthereum sta andando a chiudere la prima peggior settimana del 2023 con un -13%. Possiamo anche dire che l’aggiornamento Shapella non ha portato benissimo. Ciò a molte analogie con il Merge di Ethereum, avvenuto a Settembre’22, anche qui ne seguì una brusca correzione con un settimanale da -24%$.
Dal grafico possiamo vedere che ETH è arrivato vicino all’area di resistenza tra 2200 e 2400$. Ha fatto un massimo a 2140$ e ha iniziato a ritracciare.
Adesso ha un primo livello di appoggio a 1758$ e un successivo a 1640$. Il supporto principale passa in area 1480$, un suo break down metterebbe in crisi tutto il costrutto rialzista partito ad inizo anno.
Fallimenti delle banche, cause e conseguenzeIl mese scorso i timori di un’eventuale crisi finanziaria hanno imperversato lungo le pagine dei report di settore; si rincorrevano notizie sul fallimento di numerose banche regionali statunitensi, scaldando animi e mercati. Eclatante il caso della californiana Silicon Valley Bank, un rinomato istituto in ambito di startup tecnologiche e investimenti venture capital, fallita il 10 marzo.
Il modello di business ad alto rischio e la perdita di denaro hanno portato la SVB a gestire un flusso esiguo di prestiti e parecchi titoli di Stato a lunga scadenza. Investiva in ciò che potenzialmente potesse rendere più della media, sfruttando il periodo dei tassi di interesse bassi/nulli. Colta impreparata dalla stringente politica monetaria di innalzamento dei tassi
da parte delle Banche Centrali (per contrastare la galoppante inflazione) s’è ritrovata a vendere in perdita. Titoli svalutati e corsa agli sportelli, soprattutto per i depositi di ammontare superiore ai 250 mila dollari, non garantiti. Una “emorragia” dilagante. Ad ogni modo la Federal Reserve è intervenuta con misure tempestive, volte a garantire una sorta
di pieno rimborso agli investitori.
In Europa abbiamo assistito al crollo di Credit Suisse, salvata il 19 marzo in extremis grazie ad un esborso di 109 miliardi di franchi da parte della Confederazione elvetica (9 miliardi a copertura delle cause legali, perdite da cessioni o esuberi, a cui si aggiungono ben 100 miliardi di liquidità messi a disposizione dalla Schweizerische Nationalbank).
I titoli legati al comparto tecnologico, dopo un pessimo 2022 (in cui si è dimezzato circa un terzo del loro valore), registrano un primo trimestre 2023 entusiasmante e sovraperformante. Come avranno reagito i mercati alle recenti débâcle bancarie, quindi?
Con un vero e proprio rally in salita, in altri termini una forte ascesa dei titoli tech. Basti pensare all’indice S&P 500 a +6% il giorno dell’annuncio della bancarotta SVB. Medesimo andamento in territorio positivo è stato innescato istanti dopo l’insorgere di preoccupazioni sulle sorti del colosso di Zurigo.
Il settore della tecnologia in campo finanziario è considerato difensivo e avrebbe in qualche modo beneficiato dell’apprensione che le difficoltà nel bancario potessero ripercuotersi sull’economia.
Affrontiamo ora il tema dal punto di vista degli investitori: ancora una volta ribadiamo l’importanza di preservare gli stessi comportamenti pianificati in precedenza alle fasi di rialzi o ribassi dei mercati, adeguando qualche dettaglio solo nel caso in cui si fosse già reduci da 10, 15 o 20 anni di investimento, sempre in proporzione/relazione all’età anagrafica e finanziaria personale (ad esempio i pensionati di lungo corso avranno una
maggiore esigenza di spendere che non di risparmiare). Costanza, lucidità e lungimiranza premiano.
S&P500 - Settimana d'indecisione Dopo 5 chiusure settimanali al rialzo, quella appena trascorsa è stata quella del tanto atteso test del livello 4200.
Come si poteva immaginare, in assenza di particolari comunicati o meccanismi generatori di ottimismo, la resistenza statica si è dimostrata non semplice da violare.
La chiusura della candela ha i tipici connotati di compressione ed indecisione e potrebbe portarci nei giorni a venire ad un'espansione direzionale.
Ritengo il comportamento dell'indice su questi livelli molto importante, perché come sappiamo tende ad agire da benchmark per l'equity in generale.
Dopo la variazione di sequenza di massimi e minimi su grafico daily (passati dall'essere decrescenti a crescenti), l'eventuale superamento del livello 4200 è una conferma importante della voglia degli investitori di cominciare a detenere azionario nei loro portafogli (malgrado le sirene di una recessione siano dietro l'angolo).
Intanto sono 67 settimane che l'S&P non riesce a recuperare i precedenti massimi.
Andiamo ad osservare alcuni precedenti sia in corrispondenza di fisiologici ritracciamenti che di eventi "Cigno Nero":
Febbraio 2020 - Storno del 32% recuperato in 26 settimane;
Ottobre 2018 - Storno del 20% circa, recuperato nel giro di 30 settimane;
Novembre 2015 - Storno del 15% recuperato in 35 settimane;
Maggio 2011 - Storno del 21% recuperato in 42 settimane;
Aprile 2010 - Storno del 17% recuperato in 27 settimane;
Ottobre 2007 - Storno del 57%, recuperato in 290 settimane;
Marzo 2000 - Storno del 50% recuperato in 383 settimane.
Analizzando i precedenti, notiamo come ci troviamo nel mezzo di una fase di durata più lunga del recovery time delle crisi intermedie, tuttavia di brevissima durata se consideriamo gli eventi del 2000 e del 2008.
Tuttavia chiunque avesse investito a gennaio 2022, si troverebbe in "rosso" da almeno 67 settimane, scenario non semplice da accettare, soprattutto dal punto di vista psicologico. Per chi è "dentro" con un orizzonte lungo, occorre pazienza; chi è stato bravo a parzializzare gli ingressi, oggi ha probabilmente una discreta mediazione del prezzo di carico, chi è totalmente liquido, potrebbe cominciare a pensare a degli ingressi "scaglionati" per la parte di portafoglio per la quale ritiene di doversi esporre al rischio azionario.
Nuovo "carburante" per Euro e SterlinaCiao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.58
Domenica 22 Aprile 2023
(COT DEL 18 APRILE 2023)
NUOVO CARBURANTE PER EURO E STERLINA
Ciao,
oggi parto dalla fine con le conclusioni 🤣😂 ahhhahahha :
… concludendo tutto rimane in linea con quanto abbiamo visto la settimana scorsa, con possibilità di acquisto per euro e sterlina che rimango long, forti ed in netta contrapposizione ai cugini Aud e Nzd i quali nonostante la debolezza del Dollaro non hanno alcuna forza per reagire, ancora più debole il Cad che come abbiamo visto durante la settimana rimane ancora impostato long (ricordo che il cad ha il dollaro al numeratore e quindi si muove al contario rispetto ad Euro, Sterlina, Aud e Nzd).
Ecco il grafico di Eur/Usd con in evidenza la famosa area di supporto a 1.0925 che nel corso di questa settimana ho nominato più e più volte. A grafico trovate anche le prossime aree di resistenza Weekly. Poi come sempre nel corso della settimana scenderemo più nello specifico con l’ individuazione di obiettivi e possibili pullback in aree Daily ed intraday.
Rimangono Long anche tutti gli Indici.
Rimane inalterata la correlazione tra S&P500 e Nasdaq rispettivamente delle aree a 4160 e 12890 come ho detto settimana scorsa. Questa volta ho provato ad affiancare i grafici allungandoli e comprimendoli per rendere il più possibile visibile la corrispondenza di queste aree tra i due indici. Al momento il Nasdaq sembra proprio voler anticipare S&P500 che ancora rimane sotto l’area.
La settimana prossima ancora trimestrali importanti che potrebbero sboccare la situazione. Di seguito il grafico comparato con S&P500 a sinistra e Nasdaq a destra:
Il Dax riduce la vola per la terza settimana di fila ma continua a comprare massimi dopo il ritest perfetto dell’ area di supporto in zona 15.710 prossimi tp weekly in areaa 15960, poi 16085 ed infine 16275.
Vi metto il grafico qui (in verde e rosso chiaro si vedono anche aree minori di possibili ritest compresa l’ area rossa chiaro a 15895 sulla quale ci siamo fermati questa settimana):
Questa settimana ho seguito con molto interesse anche la dinamica del petrolio che è andato a chiudere il gap-up dovuto al taglio della produzione di due settimane fa e che ora si trova al ritest di una importante area di supporto ed anche della rialzista che viene
dal 2 novembre 2020. Da qui potrebbe riprendere la sua corsa long. Lo metto solo come caso di studio perché mi piace molto la particolare dinamica che sta sviluppando e credo sia molto interessante ampliare le nostre vedute su tutto il mercato:
Ora che abbiamo visto le conclusioni passiamo alla prima parte che come sempre rimane per me la prima cosa che faccio quando mi accingo a leggere i grafici settimanali e dalla quale traggo le linee guida di lettura dei grafici, ossia il mio adorato COT😊 .
Di seguito tutti insieme trovate la Tabella aggiornata degli Open Interest, il grafico delle Forze Relative dei Cot ed i grafici degli Indicatori del Cot di Euro e di Dollaro:
In linea con quanto ho detto settimana scorsa anche questa settimana gli Open Interest di Euro stanno continuando ad aumentare non tanto per apertura di nuovi contratti long quanto principalmente per nuove chiusure da parte degli istituzionali di contratti short, che rafforza ancora di più l’ andamento long di Euro.
Dall’ altra parte invece aumentano le aperture di contratti short sul Dollar Index. Molto interessanti è anche il comportamento dell’ Indicatore di Dollaro che dopo il rimbalzo sulla media a 21 periodi anticipa il grafico di Euro Usd andando già a rompere l’ ultimo massimo relativo confermato con una doppia W rialzista praticamente speculare alla M ribassista che si è formata sul grafico dell’ Indicatore del Cot del dollaro dove come si vede bene dopo il doppio massimo che ha preso a “capocciate” la media a 21 periodo ha iniziato sempre più a perdere forza.
Molto interessante anche il grafico delle Forze Relative dove anche Sterlina (come abbiamo visto nelle conclusione che ho messo sopra 😂😂) prende forza ed inizia a staccare in basso i cugini.
Bene anche per questa settimana abbiamo fatto una bella panoramica che spero sia utile a tutti.
Ci aggiorniamo come sempre in settimana
Vi abbraccio
Ciao Emi 😊
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