indice S&P500 : continuazione al ribasso?Sul grafico Daily con l'ultimo movimento fatto abbiamo creato una struttura ribassista perciò quello che preferisco fare in questi casi è cercare solamente opportunità short subito dopo il pullback. La zona d'interesse per ricercare evidence short è quella della pyvah 4358.25, l'ideale però per avere un opportunità da A++ è quella di attendere un accettazione (come da mia proiezione in grafico), cosa che attualmente ancora non è visibile. La mia idea prevede un entry dopo un rifiuto della pyvah con tp1 (prendendo circa il 50%) su developing vwap e successivamente se ci sono continue conferme porterei il trade fino pyvwap 4075.75.
La proiezione successiva (quella che porta i prezzi fino la pyval 3794) è molto ambiziosa e ci sono in questo momento pochi dati per capire quante probabilità ci sono che questa si concretizzi ma quei pochi dati disponibili ora mi fanno pensare che sia l'ipotesi più plausibile in questo momento. Ovviamente tutto può cambiare. monitoriamo.
Idee della comunità
SEGNALE OPERATIVO su EURUSD vs USDCHFNUOVO SEGNALE di TRADING PROFESSIONALE utilizzando la Hedge Trading Technique.
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Le seguenti idee non sono assolutamente da intendersi come un consiglio di investimento e non rappresentano un invito al pubblico risparmio ma semplicemente la mia personale operatività professionale quotidiana. Tutti i Traders che decidono di copiare la mia operatività lo fanno sotto la propria esclusiva responsabilità e devono aver compreso bene le modalità operative indicate.
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WisdomTree - Tactical daily update - 03.10.2023Borse depresse per prospettiva di recessione in UE e stagnazione in US.
Il Prezzo del petrolio Wti torna sotto 90 Dollari/barile, ma non basta...
Inflazione EU migliora a Settembre, attendiamo conferme.
Borse asiatiche deboli, pesa costo del denaro e rallentamento globale.
Il quadro macro europeo e’ in peggioramento e i dati congiunturali di settembre descrivono l’industria manufatturiera in uno stato recessionistico. L'indice Pmi (Purchasing managers Index) della manifattura è risalito +0,1 punti a 43,4 rispetto ad agosto, dunque ben poco, ed e’ al 5’ mese consecutivo in area di contrazione, cioe’ sotto 50.
L'accordo sul bilancio Usa ha evitato lo shutdown fino al 17 novembre, e sulla notizia gli indici azionari europei avevano aperto in rialzo la seduta di ieri, 2 ottobre: poi il deterioramento di alcuni indicatori macro e i dubbi sulle future mosse di politica monetaria delle banche centrali hanno guastato la festa e causato chiusure negative.
Milano ha perso -1,39%, Parigi -0,94%, Francoforte -0,91%, Londra -1,28%, Amsterdam -0,63%. A Wall Street chiusure eterogenee: Dow Jones -0,22%, S&P500 +0,01% e Nasdaq +0,67%, grazie ai recuperi di big tech come Microsoft, Apple e Nvidia. Hanno invece prevalso le vendite sull’obbligazionario Usa, col rendimento del Treasury 10 anni che ha toccato 4,7%.
Peraltro, diversamente che in Europa, l'indice PMI sull'attività manifatturiera Usa è migliorato più del previsto a settembre, pur continuando a segnalare contrazione nel comparto. Il relativo Indice Ihs Markit è cresciuto a 49,8 punti da 47,9 di agosto, battendo le attese di 48,9.
Va detto che l’Indici PMI manifatturiero e’ migliorato in alcuni Paesi europei, tra cui l’Italia, a 46,8 vs 45,7 stimato, ma peggiora ulteriormente in Germania dove addirittura cala a 39,6 dal 39,8 atteso.
E’ ancora sotto 50 e vicino ai minimi del maggio 2020, (al picco del lockdown da pandemia Corona), l'Indice ISM (Institute for the Supply management) della manifattura degli Stati Uniti: a settembre, è salito da 47,6 a 49,0 punti, superando le attese di 47,9.
Ieri il Vicepresidente della Banca centrale americana (Federal Reserve-FED) Michael Barr, ha detto di non esclude ulteriori rialzi e ribadito che i tassi possano restare alti più a lungo del previsto. La “musica” non e’ molto diversa in Europa, dove il Capo economista dell’ECB (Banca centrale europea) Philip Lane ha ricordato che la battaglia contro l'inflazione non e’ vinta e c’e’ ancora del lavoro da fare.
Sul mercato valutario si accentua la debolezza dell’Euro verso Dollaro Usa: il cross e’ ora sotto 1,05: molti analisti attribuiscono la forza del Dollaro all’aumento dei rendimenti del Treasury, che hanno segnato nuovi massimi da 20 anni. L’Euro vale 157,4 Yen giapponesi, Il Dollaro Usa 149,8 Yen.
La Banca mondiale (World bank) rivede al ribasso le previsioni di crescita dell’economia cinese, ora a +4,4% nel 2024, e piu’ in generale segnala che il ritmo di crescita delle economie asiatiche in via di sviluppo potrebbe essere uno dei più bassi degli ultimi 50 anni: tra le principali cause il protezionismo Usa ed il crescente del costo del denaro.
Stamattina, 3 ottobre, il prezzo del petrolio, sceso ieri al minimo da 3 settimane, dopo un avvio debole, tende a stabilizzarsi poco sopra 89 Dollari/barile (WTI). Va ricordato che siamo reduci da un trimestre di rialzo del +30% del prezzo del greggio, in presenza di una domanda che resta vicina ai massimi storici e di un’offerta in lieve contrazione, dopo i tagli decisi da Russia e Arabia Saudita.
Occhi aperti, questa settimana, alla conferenza Adipec di Abu Dhabi, alla quale partecipano tutte i “giant players” del settore energetico. Il prezzo del gas naturale europeo, sulla piattaforma di riferimento TTF di Amsterdam stamane scende del -4% circa a 37,7 Euro/megawattora.
Il Congresso degli Stati Uniti, all’ultimo minuto, ha trovato l’accordo per scongiurare lo shutdown della “macchina federale”, ma i mercati hanno evidentemente altro che li impensierisce, a cominciare da inflazione e tassi di interesse, che difficilmente potranno scendere se il prezzo del petrolio continuasse a salire come da 3 mesi a questa parte.
Stamane, 3 ottobre, le azioni di Evergrande, gigante del comparto immobiliare cinese alle prese con debito eccessivo e difficile da rifinanziare, sono state riammesse agli scambi: partite con un +30%, sono salite fin sopra il +50% e poi hanno oscillato paurosamente, pur conservando il segno positivo.
Tra le maggiori Borse dell’Asia-Pacifico, quella di Tokyo (Nikkei) ha chiuso a -1,6%: il Governo, per voce del Ministro delle finanze Shunichi Suzuki dichiarato che monitora costantemente il mercato valutario, pronto a intervenire per contrastare un’eccessiva debolezza dello Yen, giunto a sfiorare quota 150 contro Dollaro Usa.
Deboli, con perdite tra -1 e -2% tutte le maggiori borse dell’area Asia-Pacifico, mentre quelle europee, a fine mattinata, sono negative del -0,6% medio con tendenza a peggiorare. I future su Wall Street anticipano riaperture in calo del -0,4% medio, anche qui in peggioramento dopo una mattinata col segno “+”
Sul comparto bbligazionario segnaliamo la forte domanda del pubblico “retail” al 2’ giomo di collocamento del nuovo Btp Valore da parte del Tesoro italiano: l’offerta, che durera’ sino a venerdi’ 6, salvo chiusura anticipata, e’ di tipo “book to build”, cioe’ senza limiti prefissati di quantita’.
Nel pomeriggio, occhi aperti sui alcuni dati/eventi di rilievo, tra cui quello sui posti di lavoro “pendenti” negli Usa (JOLTS) di agosto, ed il discorso del Presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
XAU/USD riuscirà nella salita?Il prezzo dell'oro ha subito una correzione e si è stabilizzato sopra i $1.820 dopo essere sceso a un minimo pluri-mensile di $1.815 durante le ore di trading asiatiche di martedì. Il rendimento del titolo del Tesoro USA decennale di riferimento al di sopra del 4,7% prima dei dati USA, non permette a XAU/USD di estendere il suo rimbalzo. L'Indice di Forza Relativa (RSI) sul grafico giornaliero segnala condizioni estremamente ipervendute ed è stato visto come un fattore chiave che ha spinto a coprire le posizioni corte intraday sul prezzo dell'oro. Tuttavia, la mancanza di ulteriori acquisti suggerisce che il recente trend al ribasso potrebbe essere ancora lontano dall'essere concluso. Di conseguenza, qualsiasi successivo movimento al rialzo potrebbe essere ancora considerato come un'opportunità di vendita e rimanere limitato vicino alla zona di resistenza di $1.830-1.832. Una forza sostenuta al di là di questo livello potrebbe scatenare un rally di copertura e spingere il metallo giallo verso l'ostacolo intermedio di $1.850, in direzione della solida barriera di $1.858-1.860. D'altra parte, il basso swing giornaliero, intorno al livello di $1.815, potrebbe proteggere il ribasso immediato prima della cifra tonda di $1.800. Ulteriori vendite potrebbero esporre il successivo supporto rilevante vicino alla regione di $1.770-1.760. Il prezzo dell'oro (XAU/USD) è stato in tendenza al ribasso per le ultime due settimane circa a seguito del segnale della Federal Reserve (Fed) secondo cui l'inflazione persistente avrebbe probabilmente richiesto almeno un altro rialzo dei tassi nel 2023. Inoltre, diversi funzionari della Fed hanno sostenuto il mantenimento dei tassi restrittivi per un periodo più lungo per portare l'inflazione al target del 2%. Ad aggiungersi a ciò, i dati macroeconomici resilienti provenienti dagli Stati Uniti (USA) supportano prospettive per ulteriori restrizioni della politica monetaria da parte della Fed. Ciò rimane di supporto a rendimenti elevati dei titoli di Stato USA, sollevando il dollaro statunitense (USD) al suo livello più alto dal novembre 2022 e spingendo i flussi lontano dal metallo giallo, che non genera reddito. La traiettoria al ribasso si prolunga per il settimo giorno consecutivo martedì e trascina il prezzo dell'oro ai minimi dal 9 marzo durante la sessione asiatica. Detto questo, un tono leggermente più morbido intorno ai rendimenti dei titoli di Stato USA trattiene i tori dell'USD dal piazzare nuove scommesse e aiuta il metallo prezioso a trovare un certo supporto vicino al livello di $1.815. L'XAU/USD riesce a recuperare una parte significativa delle sue perdite intraday, ma manca di slancio a seguito delle aspettative di Fed più restrittive e del sottostante forte sentiment rialzista dell'USD. Ciò suggerisce, di conseguenza, che il percorso di minor resistenza per la merce è al ribasso. Inoltre come da precedente analisi abbiamo un prezzo che ha rimbalzato su una demand zone ad H4 al livello 1816 come previsto, ora aspettiamo un rialzo e un bel cambio strutturale ad M15 per cercare un ingresso long con target zona 1875. Fammi sapere cosa ne pensi, buon trading a tutti da Nicola il CEO di Forex48 Trading Academy.
LA FORZA DEL DOLLARO, GOLD 1840$Questa settimana i protagonisti saranno i dati macroeconomici sul lavoro, con il rapporto sull'occupazione non agricola previsto per venerdì e i nuovi lavori JOLTS di domani.
Le previsioni preliminari per il rapporto sull'occupazione di settembre prevedono un ulteriore raffreddamento, proseguendo la tendenza in atto negli ultimi mesi.
Nello specifico, gli analisti prevedono che i salari del settore non agricolo aumenteranno di 160.000, ovvero il quarto mese consecutivo al di sotto dei 200.000.
Il tasso di disoccupazione potrebbe scendere dal 3,8% al 3,7%.
La settimana precedente è stata un’altra settimana contrastante sul fronte dei dati macroeconomici.
Considerato il dato più debole per l’inflazione PCE core, nel complesso possiamo pensare che la Fed rimarrà sulla stessa strada, lasciando il tasso invariato al 5.5% nella riunione di novembre.
I prezzi PCE headline sono aumentati dello 0,4% su base mensile con il ritmo annuale in riaccelerazione al 3,5%.
Detto questo, la forza dell’inflazione complessiva è stata in gran parte determinata da un’impennata dei prezzi dell’energia.
In tema di risparmio, il tasso di risparmio personale rimane a un livello basso, scendendo al 3,9% in agosto dal 4,1% di luglio per raggiungere il livello più basso dalla fine del 2022.
Per un periodo si è mantenuto saldamente al di sotto della media pre-Covid.
I consumatori sono diventati meno ottimisti nell'economia, con i parametri relativi alla fiducia e al sentiment in calo negli ultimi mesi.
Ad esempio, l’indice della fiducia dei consumatori del conference board è sceso di altri 5 punti, oltre al calo di oltre 5 punti di agosto.
Le vendite di nuove case sono crollate del -8,7% su base mensile, indicando che il settore immobiliare rimane sotto pressione nonostante i segnali di stabilizzazione all'inizio dell'anno.
Infine, i diversi sondaggi regionali sul settore manifatturiero sono rimasti deboli, con l'indice della Fed di Dallas profondamente in territorio negativo.
DASHBOARD degli ultimi dati:
Dopo la sessione di venerdì, negli Stati Uniti sono state approvate con successo leggi per evitare uno shutdown del governo, assicurando finanziamenti fino al 17 novembre.
Questo sviluppo ha indotto una ripresa della traiettoria ascendente del dollaro USA.
Il rendimento del titolo del Tesoro USA a 10 anni si attesta al 4,62%, ai massimi dal 2007.
L'oro ha rotto tutti i livelli di supporto e si trova ora a 1835$ l'oncia.
Attualmente non vedo livelli di supporto prima del livello 1810-1800$.
Il futuro dell'oro è sempre più legato al contesto dei tassi d'interesse.
Le previsioni a breve termine per l'oro rimangono ribassiste.
Buon trading a tutti
CAD/JPY: i grafici da seguire per speculare sul tasso di cambioIl tasso di cambio CAD/JPY (dollaro canadese / yen giapponese) era ed è rialzista. Ma come sarà nei prossimi mesi? Perché è importante dal punto di vista didattico?
Questo è l’obiettivo della guida/analisi: rispondere alle domande precedenti e mostrare alcuni grafici da seguire in ottica speculazione di breve-medio termine sul tasso di cambio medesimo.
I protagonisti dell’analisi:
• Indice del dollaro canadese
• Indice dello yen giapponese
• Tasso di cambio CAD/JPY
• Spread tra tassi di interesse canadesi e giapponesi
• Spread tra rendimenti dei titoli di stato a scadenza due anni canadesi e giapponesi
• Economia canadese e prezzo del petrolio
• PMI composito globale
• Lo yen come valuta rifugio e la sua correlazione con il decennale giapponese
• Due prospettive future per il tasso di cambio
Buona visione.
1. ANALISI TECNICA CAD E JPY
Come di consueto, iniziamo il primo paragrafo con l’analisi tecnica delle due valute, partendo dal dollaro canadese.
La valuta sta lateralizzando da un anno a questa parte. È possibile osservare una resistenza a 0.755, un supporto intermedio a 0.731 e un supporto “basso” a 0.72. Il prezzo, durante l’estate, ha tentato la rottura della resistenza arrivando a valori di 0.766 per poi rientrare all’interno del canale di lateralizzazione di colore giallo.
Commentiamo ora lo Yen:
La valuta è ribassista dal 17 gennaio 2023, con il prezzo incanalato tra una resistenza e un supporto dinamici; a partire da luglio si ha avuta la formazione di un supporto dinamico intermedio, testato diverse volte.
Quelli rappresentati nei due grafici altro non sono che i futures delle due valute, che misurano il valore di esse rispetto a diverse altre valute di riferimento (come il dollaro americano, l’euro, la sterlina britannica, il franco svizzero); i due, pertanto, possono essere considerati come indici.
Andiamo ora ad analizzare il tasso di cambio CAD/JPY:
Dal punto di vista settimanale, la figura soprastante lascia pochi dubbi:
• Il tasso di cambio è fortemente rialzista da marzo del 2020; il trend si è sviluppato lungo un supporto dinamico testato svariate volte da minimi via via crescenti. In Q4 2022 e Q3 2023 il prezzo ha raggiunto valori che non testava dal lontano dicembre del 2014 (a 106.5 ¥); quella resistenza è ora la struttura più importante (su TM weekly)
Diamo uno sguardo al grafico giornaliero, ricco di figure tecniche:
La prima figura che balza all’occhio è un cup & handle rialzista (in italiano, tazza e manico); esso ha avuto inizio il 20 ottobre 2022. All’interno della tazza è individuabile un doppio minimo che da cui successivamente, da manuale di analisi tecnica, si è sviluppato un nuovo impulso rialzista; il prezzo ha successivamente realizzato il manico, rotto al rialzo due settimane dopo la formazione. Nelle ultime settimane è individuabile un triangolo ascendente (accompagnato da una compressione di volatilità). Il prezzo è ora ai massimi dal 2014.
2. LA DIVERGENZA TRA POLITICHE MONETARIE
Perché questa netta supremazia del dollaro canadese? I motivi sono presto spiegati con l’applicazione dell’analisi intermarket e macroeconomica:
• L’enorme divergenza tra politiche monetarie del Canada e del Giappone
Osserviamo la figura seguente:
I tassi del Canada sono pari al 5%, mentre quelli applicati dalla Bank of Japan addirittura negativi, al -0.1%. Questa netta divergenza è visualizzabile nella grafica successiva, dove è rappresentato lo spread tra i due tassi di interesse (al +5.1%).
Un modello migliorare per rappresentare graficamente la divergenza stessa è quello di realizzare un altro spread, correlato positivamente allo spread tra i tassi di interesse: quello tra il rendimento a 2 anni del titolo di stato canadese e il rendimento alla stessa scadenza del titolo giapponese.
Perché i due spread raffigurati sono correlati positivamente? I bond presentano il rischio “tassi di interesse”; più essi vengono alzati e più il prezzo delle obbligazioni tende a soffrire con relativo…rialzo del rendimento. Dei titoli alle diverse scadenze (della curva dei rendimenti) quello a 2 anni è tra i più influenzati dalle aspettative di politica monetaria. In particolare:
• Ad aspettative di politica monetaria restrittiva, il rendimento del bond tenderà a rafforzarsi
• Ad aspettative opposte, tenderà ad indebolirsi
Tutto ciò significa che:
• Se le aspettative di politica monetaria saranno più restrittive per il Canada rispetto al Giappone, allora CA02Y (rendimento del bond canadese a due anni) si rafforzerà più di JP02Y (rendimento del bond giapponese alla stessa scadenza)
• Ad aspettative opposte accadrà il contrario, con JP02Y a sovraperformare CA02Y
È importantissimo capire che:
• Lo spread tra i tassi di interesse è frutto di un’operazione matematica
• Lo spread tra i rendimenti, al contrario, esplicita quello che il mercato si aspetta nell’immediato futuro
Ecco, quindi, che uno spread è leading indicator dell’altro!
La prossima grafica chiarifica che il tasso di cambio CAD/JPY è catalizzato dalle aspettative sugli interest rates dei due Stati:
Per coloro che non capiscono le dinamiche dietro a questa correlazione positiva:
• Più una banca centrale aumenterà i tassi di interesse e più aumenteranno i rendimenti offerti dagli asset denominati in quella valuta; un esempio? Le obbligazioni! Più esse offriranno alti rendimenti e più saranno attraenti per gli investitori che, per acquistarle, venderanno la loro valuta per acquistare quella nella quale esse sono denominate aumentando di fatto…la loro domanda!
Per quest’ultimo punto e, soprattutto, per la legge di domanda e offerta, una valuta tenderà ad apprezzarsi. Considerando i differenziali di rendimento offerti dai due Stati, ne deriva la correlazione positiva tra tasso di cambio e spread; tuttavia, il dollaro canadese potrebbe essere rafforzato ulteriormente da un'altra dinamica!
3. DOLLARO CANADESE E PETROLIO: UNA CORRELAZIONE DA RICORDARE
Di seguito è possibile osservare la correlazione positiva esistente tra CAD e prezzo del petrolio:
Il titolo del paragrafo ha esordito con un “ricordare”; in effetti, il binomio CAD-petrolio è uno dei più conosciuti nel mondo forex.
Perché? Proviamo a spiegarlo.
Secondo l’International Energy Agency (IEA), nel 2020 il Canada:
• Era il quarto paese produttore di petrolio (255 milioni di tonnellate, il 6% del totale) ed il quarto paese esportatore (154 milioni di tonnellate, il 7.5% del totale)
Le esportazioni canadesi, come riporta il sito di Trading Economics, valgono il 30% del PIL:
L’immagine successiva mostra i principali partner commerciali del Canada; di spicco gli Stati Uniti d’America.
Quanto impattano le esportazioni di petrolio sulle esportazioni totali? Eseguendo un rapido calcolo, il 14% circa:
Ovviamente, all’aumentare del prezzo del crude oil, aumenteranno i guadagni derivati dalle esportazioni della materia prima energetica stessa:
Tutto questo avrà un impatto sul PIL totale. Infatti, considerando la sua formula di calcolo con il metodo della spesa:
PIL = C + I + G + (EX – IM)
Dove:
C: Consumi
I: Investimenti
G: Spesa pubblica
EX: Esportazioni
IM: Importazioni
Più aumenterà il valore delle esportazioni, più salirà la differenza tra EX – IM e (trattandosi infine di una somma) più si rafforzerà il prodotto interno lordo.
Ecco quindi spiegata la correlazione positiva tra dollaro canadese e prezzo del petrolio:
• All’aumentare delle esportazioni (e del prezzo) di petrolio il PIL canadese tenderà a rafforzarsi e, di riflesso, la valuta tenderà ad apprezzarsi
• Al diminuire delle esportazioni e del prezzo del crude oil il PIL del Canada tenderà ad indebolirsi con associato deprezzamento della valuta
È importante ricordare che una valuta non è influenzata unicamente dai tassi di interesse, ma anche dalle condizioni economiche di un Paese.
4. I GRAFICI DA OSSERVARE IN OTTICA SPECULATIVA: CL1!, CA02Y-JP02Y E RELATIVE CORRELAZIONI
Andiamo ora a studiare la correlazione tra petrolio e CAD a livello giornaliero:
La valuta e la materia prima sono (e sono stati) correlati positivamente negli archi di tempo indicati dai rettangoli di colore verde. Andiamo ora ad osservare la correlazione CAD/JPY e CL1!:
Essa, nell’ultimo periodo, appare fortemente positiva (ad altissimi valori, +0.88).
L’analisi ha esordito con un:
“Il cambio CAD/JPY era ed è rialzista. Ma come sarà?”
Rispondiamo osservando le prossime figure:
• Sarà rialzista se il prezzo del petrolio e lo spread continueranno ad essere rialzisti, a patto che le correlazioni continueranno a mantenersi stabili, ai valori osservati
Se si eviterà una recessione globale e si materializzasse il famoso “soft landing” sarà probabile osservare un rialzo generalizzato dei tre protagonisti
• Il petrolio sarà sostenuto al rialzo da un aumento della domanda globale
• I rendimenti canadesi continueranno ad essere superiori a quelli giapponesi.
Al momento, personalmente (e per la mia operatività), non andrò alla ricerca di entrate short, perché non avrei dei vantaggi (viste e considerate le correlazioni).
Osservate dunque quei grafici, potrebbero indicarvi la via da seguire.
E se invece si materializzasse una contrazione economica?
5. IL CAMBIO CAD/JPY IN UNA POTENZIALE RECESSIONE
Che prestazioni ha registrato lo Yen nelle ultime due recessioni?
• + 11% circa nella recessione del 2020
• Quasi il +30% in quella del 2008
Perché queste performance?
• Lo yen è considerata una valuta rifugio, ossia un asset in cui gli investitori ricercano “protezione del capitale” durante momenti di forte incertezza economica (da qui la correlazione diretta VIX – YEN, osservabile nelle due grafiche precedenti).
Il motivo per il quale la valuta agisce da porto sicuro è semplice:
• Abbiamo citato svariate volte la parola “rendimenti”; ebbene, maggiore è il rendimento offerto da un asset, più grande sarà il rischio al quale l’investitore si esporrà acquistandolo. Durante momenti di incertezza economica, definita di “risk off”, gli investitori andranno a caccia di asset dal basso rischio e, quindi, dal basso rendimento. Un Paese in grado di offrire rifugio è proprio il Giappone, caratterizzato da obbligazioni con quelle qualità.
Più acquisti di quei bond (bond sovrani, per intendere) si verificheranno, tanta più domanda di yen giapponesi ci sarà, con annesso apprezzamento della valuta (per la dinamica spiegata precedentemente).
Le due figure successive concentrano l’attenzione proprio su questo aspetto:
Nelle ultime due recessioni il rendimento del decennale giapponese ha visto dei ribassi:
• Questo aspetto, per il rapporto inverso rendimento – prezzo dei bond, sottolinea l’acquisto di quell’asset rifugio, con annesso rafforzamento della valuta
Concludiamo l’analisi rispondendo dunque alla domanda “se si materializzasse una contrazione economica”?
Personalmente, mi aspetterei questo:
• Il prezzo del petrolio, OPEC permettendo, tenderà a deprezzarsi per un indebolimento della domanda globale
Lo spread CA02Y-JP02Y inizierà probabilmente a contrarsi, infatti:
• La banca centrale canadese inizierà un processo di taglio dei tassi (per favorire la ripresa dell’economia), con annesso ribasso del rendimento a 2 anni; la banca centrale giapponese probabilmente no. Il motivo? La sua politica monetaria è già caratterizzata da tassi di interesse negativi!
Le ultime due grafiche mostrano le prestazioni di CAD/JPY durante le ultime due recessioni:
• -13% nel 2020
• -45% nel 2007-2009
Domanda delle domande:
“E se il cambio CAD/JPY, al contrario delle aspettative, diventasse uno dei migliori short del 2024?”
E voi che ne pensate?
Per qualsiasi domanda utilizzate la sezione commenti. A presto!
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(Sono un professionista e la tecnica non prevede stop perchè semplicemente non perde mai . Così facendo saremo "coperti" dallo strumento correlato e avremo sempre una posizione che copre l'altra e quindi non si rischia di essere stoppati a vuoto dalle ombre di volatilità provocate deliberatamente dagli istituzionali)
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Questa particolare tecnica richiede pazienza e disciplina, i tempi di attesa per il raggiungimento del profitto sono variabili. Attendere e sopportare tranquillamente la perdita momentanea prima di chiudere in profitto lasciando, ove necessario, sempre aperta una posizione a tempo indeterminato.
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In questi anni ho potuto studiare personalmente come adattare questa tecnica ad ogni tipo di Capitale mettendomi al sicuro da quella che sarà la tendenza futura del titolo.
Utilizzando questa splendida tecnica nel modo corretto imparerai l'essenza del vero Trading e lo scopo per cui dovremmo approcciarci a questa attività lavorativa, cioè la libertà da ansia, paura e tutti quei sentimenti negativi che scaturiscono dal classico Trading direzionale da sale scommesse, ma, come avrai modo ti testare tu stesso, assicurandoti di portare un profitto costante nel tempo e soprattutto sicuro e certo! Avrai la possibilità di guadagnare tutti i mesi a rischio quasi zero, se non zero assoluto, grazie a questa particolare e splendida tecnica.
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DISCLAIMER
Le seguenti idee non sono assolutamente da intendersi come un consiglio di investimento e non rappresentano un invito al pubblico risparmio ma semplicemente la mia personale operatività professionale quotidiana. Tutti i Traders che decidono di copiare la mia operatività lo fanno sotto la propria esclusiva responsabilità e devono aver compreso bene le modalità operative indicate.
NOTA BENE
Al fine di testare al meglio quanto indicato consiglio a chiunque decida di copiarmi di utilizzare un conto Demo per le prime volte al fine di ottenere una prova certa e tangibile, validare e confermare le informazioni sopra riportate.
*Bada bene alcuni tipi di Intermediari finanziari (Broker) non permettono questo tipo di operatività proprio perchè ritenuta vincente e come sappiamo alla maggioranza dei Broker non piace quando siamo profittevoli in modo costante e sicuro. Dunque accertarsi bene prima di iniziare a lavorare. in caso di dubbi o informazioni non esitare a contattarci.
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Grazie mille e buon Hedge Trading.
Al tuo successo!
💰 Cattura le Opportunità con il Modello delle Onde di Wolfe 🌟#EurUsd sul TF settimanale si forma un una figura tecnica flag (bandiera) con un sbilanciamento sul ultimo massimo creando falso breakout della figura tecnica.
Cosi formando un wolfe wave pattern (molto conosciuta dai trader pro e non solo), wolfe wave pattern si forma su figure flag (bandiera) o triangolari, muovendosi a zig zag al interno formano 2 massimi e 2 minimi (4 onde al interno della figura), l'onda 5 è l'ultimo movimento è quello decisivo che crea un falso breakout della figura tecnica, se il falso breakout è sui massimi si va corto, se fa il falso breakout è sui minimi si va lunghi.
In questo caso #EurUsd sul TF settimanale ha creando falso breakout sulla figura tecnica, i Target sono il minimo dell onda che lo ha già raggiunto nell ultima settimana, per aprire il short e da aspettare il pool back della figura tecnica per provare a prendere il secondo Target che la proiezione del massimo dell'onda 1 con il minimo dell'onda 4, che dovrebbe portare il prezzo hai suoi minimi, il stop lo posiziono sopa al massimo dell'onda 1 stop molto stretto e aggressivo, per il motivo che il prezzo ha fatto un numero esagerato di candele negative.
Ce anche un Target intermedio quello, se non pool back della figura tecnica quello po essere il Target finale, o viceversa un Target dove si po prende una parte di profitto dell'operazione.
Nasdaq100: La Price Action Chiama un Long di continuazione su Ho scelto come trade della settimana Nasdaq100 long.
La mia idea parte da settimane di attenzione su questo indice, ho tracciato un Microlivello di tenuta a 14750 dove per ben tre volte ha tenuto. La view di fondo ( weekly) è long, con triplo pavimeto e cioè livellone, microlivello e ema21.
Sul Daily mi trovo ancora con il prezzo sotto alla media, ma proprio da quel livello più volte è ripartito sino allo swing Hight precedente.
Sul H4 ( TF conferma) ho una Pinbar anche Harami che falsa proprio i livelli sopra citati.
Sul daily invece ho già la convalida del Pattern e cioè la terza sorella Harami.
Attenderò la rottura dei massimi H4 e Weekly , dopodichè sceglierò un ingresso migliorativo che potrebbe essere proprio 14.700, primo Tp 15750 Swing precedente con spostamento a BE dello Stop Ampio, Presa di profitto parziale e possibile continuazione del trend in base a quello che mi dirà La Price Action.
Buon Weekend a Tutti-Buon Trading relax e al Prossimo Volo!
Debby
Bitcoin (BTC) analisi tecnica e fondamentaleBitcoin continua a seguire lo scenario delineato nella nostra precedente analisi. Dopo aver nuovamente testato il punto di controllo (POC) dell'area del valore, il prezzo ha superato l'EMA50 sul grafico a 4 ore e ha violato la linea di tendenza di resistenza discendente globale. Attualmente stiamo assistendo al test di un significativo blocco di resistenza tra 27.000 e 28.000, che determinerà la direzione del movimento dei prezzi di Bitcoin.
Questo slancio rialzista si è verificato in seguito a una dichiarazione del presidente della SEC, Gary Gensler, in cui ha riconosciuto che Bitcoin non è un titolo. Se Bitcoin riuscisse a stabilirsi al di sopra della linea di tendenza discendente e a uscire dall’attuale fascia di prezzo, prevediamo un movimento verso la zona di squilibrio di 4 ore. In questa zona, i trader dovrebbero cercare le lacune nei livelli di volume degli scambi orizzontali da colmare.
Inoltre, dopo un nuovo test potrebbe verificarsi una rottura al di sopra della linea di tendenza se i rialzisti non riescono a superare immediatamente il blocco di resistenza 27.000-28.000. Di conseguenza, durante il nuovo test della linea di tendenza, potrebbe verificarsi una necessaria correzione del recente impulso rialzista, tornando ai livelli di Fibonacci 0,5-0,61.
Sul grafico logaritmico giornaliero si sta elaborando un’estesa divergenza rialzista, con un nuovo test dell’intersezione tra le medie mobili a 200 giorni e a 200 settimane previsto prima di ulteriori cali.
Vale la pena notare che, su scala più globale, il prezzo di BTC è crollato partendo da un modello a cuneo ribassista e non c'è stata un'adeguata correzione dell'intero trend rialzista dall'inizio dell'anno. Gli obiettivi di questa correzione potrebbero essere i livelli di Fibonacci 0,5-0,78. In questo intervallo si trova la zona di squilibrio di 1 settimana con lacune significative nei livelli di volume degli scambi orizzontali che devono essere colmate. Le prossime aree di interesse per gli acquirenti sono la fascia 22.000-23.000 e il livello psicologico cruciale di 20.000. A questi livelli cercheremo formazioni di inversione per accumulare posizioni lunghe.
L’indice di paura e avidità è attualmente nella zona della paura a 46.
La capitalizzazione di mercato totale delle criptovalute è salita a 1.054 miliardi di dollari, mentre l'indice di dominance di Bitcoin è sceso al 50,03%.
Sulla base dell'analisi dei grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini di borsa, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 17.000 - 22.500
🔴 Zona di rifornimento: 28.000 - 32.000
📊 Analisi fondamentale
Il presidente della Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti, Gary Gensler, ha parlato davanti al Comitato per i servizi finanziari della Camera. Gary Gensler ha riconosciuto che Bitcoin non è considerato un titolo.
La capitalizzazione di mercato delle stablecoin è in calo da 18 mesi consecutivi. La capitalizzazione totale di tutte le stablecoin in circolazione a settembre è diminuita dello 0,63% e ha raggiunto il livello più basso dall'agosto 2021. Questo calo può essere attribuito alla ridotta attività di negoziazione sulle borse.
D’altro canto, il volume di BTC detenuto dai detentori a lungo termine si sta avvicinando al massimo storico. Nei cicli precedenti, questo è stato spesso visto come un segnale di un imminente macro rally, seguito da una fase iniziale del mercato rialzista.
I dati sul PIL americano hanno confermato le previsioni e si attestano ora al 2,1%. Pertanto, nel secondo trimestre di quest’anno, l’economia statunitense è cresciuta dello 0,1% rispetto al periodo di riferimento precedente. Il mercato azionario americano ha già risposto a questa notizia con un leggero rialzo dell’indice delle maggiori società statunitensi, l’S&P 500. L’indice del dollaro DXY è diminuito in risposta a questi dati.
🌐 Prossimi eventi macroeconomici
Si prevede che le seguenti date porteranno una maggiore volatilità sia nei mercati azionari che in quelli delle criptovalute:
➤ 28 settembre alle 23:30 - Discorso del presidente della Federal Reserve Jerome Powell.
➤ 3 ottobre alle 17:00 - Dati sull'indagine sulle aperture di lavoro e sul turnover del lavoro (JOLTS) per agosto.
➤ 12 ottobre alle 15:30 - Indice dei prezzi al consumo (CPI) negli Stati Uniti.
➤ 1 novembre alle 21:00 - Nuova decisione sul tasso di interesse della Federal Reserve.
Bond: Siamo al precedente livello di supportoL'ultimo mese per quanto riguarda il mercato del BTP domestico si è caratterizzato per una serie di chiusure in perdita che hanno determinato una forte pressione sul debito nostrano, tant'è che oggi sarebbe acquistabile sotto la pari il BTP al 5% scadenza 2039.
La salita dei rendimenti e la contestuale discesa in conto capitale dei prezzi, crea sicuramente un po di maretta nei portafogli obbligazionari, spesso indigesta.
Dal punto di vista tecnico il prezzo è andato a toccare i minimi di dicembre 2022, livelli minimi più bassi si sono visti sullo strumento solo durante la crisi del nostro debito del 2011.
Anche l'RSI è su livelli di ipervenduto, parimenti a quanto accaduto a dicembre, dove poi si è vista un'importante reazione.
L'apertura odierna 29.09 è in gap up rispetto alla sessione di ieri.
Seguiamo fino a chiusura contrattazione per vedere se si realizza un punto di pivot che possa dare una spinta alle quotazioni nel mese di ottobre.
REPORT Q4 2023: attenzione al DAX!Questa settimana ho pubblicato un’analisi dal titolo “Report Q4 2023: i grafici da seguire per investire consapevolmente”. Essa è reperibile al link:
•
All’interno della discussione elencavo diversi indici di forza da seguire, responsabili dei movimenti di diverse asset class, tra le quali il mercato azionario statunitense. Uno di questi indici era LQDH/LQD, correlato inversamente al Nasdaq:
Questo a livello statunitense. E per quanto riguarda il mercato europeo? Quali indici o dati da monitorare per cavalcare potenziali tendenze sul DAX?
Buongiorno a tutti.
Questa analisi altro non è che un “sequel” dell’analisi precedente, frutto dell’estratto di un mio report personale. Come da titolo il focus sarà rivolto sul DAX tedesco, mentre gli altri protagonisti del report saranno:
• IFO sulla fiducia delle imprese
• ZEW sulla fiducia degli investitori
• Fiducia dei consumatori
• Indicatore sulle aspettative dei tassi BCE (IBGS/IBGM)
• PMI manifatturiero
• PMI sui servizi
Buona lettura!
1. LE PRESTAZIONI DEL DAX
Andiamo a commentare il DAX dal punto di vista tecnico:
L’indice azionario tedesco ha vissuto dei momenti di forte tendenza rialzista (dal 29 settembre 2022 al 19 maggio 2023) in cui è riuscito a realizzare una grande prestazione del +37.60% circa; la stessa forza pare sia svanita negli ultimi mesi. Osserviamo la grafica seguente:
Possiamo assistere ad una lateralizzazione del prezzo, indicata dal rettangolo di color giallo. Interessante notare come esso, dal 31 luglio, abbia realizzato un triangolo discendente (figura tecnica ribassista) che ha visto un breakout lo scorso 25 settembre.
2. DAX E DATI MACROECONOMICI CHIAVE: IFO, ZEW E FIDUCIA DEI CONSUMATORI
C’è ora da chiedersi quali potevano essere le forze che avevano sostenuto il rialzo dell’indice e quelle che ora stanno catalizzando il suo ribasso; a tal proposito, si osservino le due figure successive:
Il rialzo del 29 settembre ’22 / 19 maggio ’23 era stato sostenuto dalla forza di alcuni dati macroeconomici chiave (ovviamente a livello tedesco), tra i quali:
• IFO sulle aspettative future (che misura la fiducia delle imprese tedesche con un’ottica temporale a sei mesi)
• ZEW sulle aspettative future (che misura la fiducia di investitori istituzionali e analisti sul futuro economico tedesco)
• Fiducia dei consumatori
L’ultimo ribasso, al contrario, è stato sostenuto dalla debolezza degli stessi dati macroeconomici.
Perché essi riescono ad impattare sul DAX? Per spiegare ciò occorre osservare le tre grafiche successive che, in ordine, mostrano:
• La correlazione positiva DAX – IFO sulle aspettative future
• La correlazione positiva DAX – ZEW sulle aspettative future
• La correlazione positiva DAX – fiducia dei consumatori
Le correlazioni positive osservate sottolineano come quei dati macro riescano ad influenzare decisamente l’indice azionario.
Domanda delle domande:
“Perché?”
Proviamo a realizzare dei ragionamenti logici, partendo dal dato sulla fiducia dei consumatori.
• Ad una maggior fiducia di questi ultimi corrisponderà molto probabilmente un aumento della loro domanda per beni e servizi: essi andranno ad aumentare le loro spese; questo andrà a migliorare il sentiment delle imprese, che rafforzeranno i loro utili societari. Al verificarsi di queste condizioni migliorerà altresì il sentiment di analisti e investitori.
È importante ricordare che una delle variabili della formula del calcolo del PIL (utilizzando il metodo della spesa) sono proprio i consumi. La formula in questione è:
PIL = C + I + G + (EX – IM)
Dove:
C: Consumi
I: Investimenti
G: Spesa pubblica
(EX - IM): Export – Import
Dunque:
• All’aumentare della fiducia dei consumatori aumenterà la variabile C ma anche…quella I. Il motivo è semplice: vedendo un aumento della fiducia dei consumatori, le imprese saranno più incentivate ad investire dei capitali in nuovi progetti e beni strumentali
L’esempio è stato realizzato immaginando un contesto di espansione economica, caratterizzata da un aumento della domanda e degli investimenti delle imprese. È vero l’opposto in condizioni di rallentamento economico, dove le “variabili” di consumo e di sentiment andranno ad invertire la tendenza.
In un contesto del genere, come potrà mai essere il sentiment degli investitori? Sicuramente positivo, dal momento in cui è proprio in un’espansione economica che il mercato azionario realizza le sue migliori performance, sostenuto da un aumento degli utili delle società quotate!
L’esempio sottintende una questione importante:
• I tre dati macroeconomici si influenzano a vicenda e, a loro volta, influenzano il mercato azionario (DAX)
Troviamo conferma nelle successive correlazioni positive tra i tre dati macro:
3. ATTENZIONE ALLA BCE
Concentriamoci ora sulla politica monetaria in Euro Area.
L’ultima riunione datata 14 settembre ha visto una BCE “falco” aumentare i tassi di interesse di altri 25 punti base con lo scopo di combattere l’aumento dell’indice dei prezzi al consumo.
I tassi, ad oggi, si trovano al 4.5%, come nell’epoca della bolla di internet (2000-2001); c’è da stupirsi? Direi di no, dal momento in cui la banca centrale ha dovuto affrontare un tasso di inflazione che al suo massimo anno/anno registrava valori in doppia cifra: +10% e poco oltre.
Più una politica monetaria si presenta restrittiva e più, nel medio periodo, impatta in negativo sul mercato azionario; spiegherò i motivi più avanti.
Ora è necessario ricavare un indice di forza che espliciti le aspettative del mercato sui tassi di interesse BCE; sarebbe stato utile avere un “LQDH/LQD” europeo, ma questo non è possibile. Come “arrangiarsi” in tal senso? Sfruttando il concetto di duration!
• Sappiamo che l’asset class obbligazionaria presenta il rischio “tassi di interesse”; all’aumentare di essi corrisponderà un deprezzamento dei bond. La duration, espressa in termini di tempo (in anni, tipicamente), ci fornisce una misura di quanto una particolare obbligazione (o ETF obbligazionario) venga effettivamente impattata. All’aumentare della duration, aumenterà il potenziale deprezzamento di un bond in seguito a un rialzo dei tassi di interesse
Prendiamo in considerazione due ETF obbligazionari che replicano l’andamento di prezzo di un indice di titoli di stato europei. Essi sono mostrati nella figura successiva:
• L’iShares € Govt Bond 1-3yr ETF, dal ticker “IBGS”
• L’iShares € Govt Bond 7-10yr ETF, dal ticker “IBGM”
Le due grafiche successive mostrano gli emittenti principali e le relative duration dei due ETF:
La duration di IBGM (7.84 anni) si presenta superiore rispetto a quella di IBGS (1.68 anni).
Il prezzo del primo ETF è stato più ribassista del secondo durante l’inasprimento della politica monetaria? Proprio così, e questo è dimostrato nella grafica successiva:
Dal 2022 ad oggi, durante il processo di rialzo dei tassi, l’ETF a maggior duration ha realizzato performance peggiori (del -21.36%) rispetto all’altro (-3.45%).
Osservate l’arco temporale gennaio 2022-giugno 2022:
• Nonostante i tassi di interesse fossero ancorati allo 0%, il movimento dei due ETF a diversa duration aveva anticipato il rialzo dei tassi
Questo cosa significa?
• Gli investitori acquistano o vendono le loro aspettative
Infatti, creando un indice di forza tra i due ETF, “IBGS/IBGM”, si ottiene un indicatore anticipatore (leading indicator) sui tassi di interesse. Questo è rappresentato nella figura successiva:
• Ad un rialzo dell’indicatore leading corrisponderanno aspettative di inasprimento monetario, al contrario aspettative di allentamento
Le aspettative del mercato sui tassi di interesse stanno impattando sull’indice azionario DAX? Proviamo a scoprirlo nella grafica seguente:
Sembrerebbe di sì. In particolare:
• È dal 6 luglio 2023 che DAX e IBGS/IBGM presentano tra loro una correlazione negativa; il ribasso dell’indice azionario (dal 31 luglio) ha avuto inizio al rialzo del leading indicator (nella medesima seduta di contrattazioni). La stessa correlazione inversa ha dato vita a due figure tecniche completamente opposte: un triangolo discendente ribassista e uno ascendente rialzista
Ma…non finisce qua! È interessante notare la formazione di altre correlazioni inverse del leading indicator con i tre dati macroeconomici citati precedentemente. A tal proposito, si osservino le tre figure successive:
Più una politica monetaria si presenta restrittiva e più, nel medio periodo, impatta in negativo sul mercato azionario.
• Al salire del costo del denaro, diminuirà la domanda dei consumatori per prestiti e finanziamenti per acquisti di beni discrezionali; a risentirne in negativo saranno le imprese, che vedranno volumi di vendita in rallentamento. A questo punto, in uno scenario di rallentamento economico, peggiorerà il sentiment di investitori e analisti
In uno scenario di questo tipo, riconducibile alla fase 6 del ciclo economico (che stiamo vivendo), che tendenza presenta (o, per lo meno, dovrebbe presentare) il mercato azionario? Ribassista!
Per tutti i motivi evidenziati, la mia visione da oggi alla fine dell’anno sarà ribassista. Andrò ad osservare attentamente le correlazioni, specie quella inversa IBGS/IBGM – DAX. Senza dimenticare altri due dati macro: i due PMI (servizi e manifatturiero), entrambi in territorio di contrazione:
Per terminare l’analisi:
• L’area di prezzo più importante che il DAX andrebbe a testare in un eventuale ribasso sarebbe quella dei 14500€ - 14900€.
Per qualsiasi domanda contattatemi pure.
A presto.
WisdomTree - Tactical daily update - 27.09.2023Borse deboli, “fiutano tassi alti e a lungo” in USA e Europa.
Prezzo del petrolio sempre piu’ su’: WTI oltre 91 Dollari/barile.
I prezzi al consumo in Europa potrebbero non scendere a settembre.
Economia europea in stallo, frenano fiducia, consumi e investimenti.
Le aspettative che il rialzo dei tassi di interesse Usa non sia ancora finito spinge al rialzo i rendimenti dei Treasury ed il Dollaro, deprimendo le Borse. Salgono anche i rendimenti dei Titoli di stato europei, con quello del Bund decennale al massimi da 11 anni sopra 2,80%, e quello del Btp decennale italiano oltre 4,72%, vicino ai massimi da 10 anni.
Va da se’ che i maggiori indici azionari europei abbiano chiuso in calo la seduta di ieri, 26 settembre: Milano e Francoforte -1,0%, Parigi -0,7%, EuroStoxx50 -0,9%.
Anche Wall Street risente delle preoccupazioni di un nuovo rialzo dei tassi e delle nuove minacce inflazionistiche dovute all’aumento dei prezzi energetici: Dow Jones -1,1%, S&P500 -1,5%, Nasdaq -1,6%. Nel mese di settembre i saldi provvisori segnano: -3,8% per S&P500, -5,4% per Nasdaq Composite e -2,1% per Dow Jones.
In America e’ riaffiorata la prospettiva di “shutdown”, cioe’ di stop alla spesa pubblica dal 1° ottobre, e l’Agenzia di rating Moody's segnala che costituirebbe un evento "credit negative" per il “debito pubblico” Usa. Si spera che al Congresso repubblicani e democratici trovino presto un accordo provvisorio che prolunghi i finanziamenti di 4-6 settimane.
Il cambio del USDollar e’ ai massimi da 10 mesi, sospinto dalla risalita dei rendimenti dei Treasury, col “Dollar Index” tornato sopra 106: l’innesco l’ha fornito la Banca centrale Usa (FED) quando la scorsa settimana ha mantenuto i tassi invariati ma ha anche segnalato un possibile aumento a novembre.
Sul tema, il Presidente della FED di Chicago, Austan Goolsbee, ha osservato ieri che che “probabilmente ci stiamo avvicinando al livello dove mantenere i tassi stabili, sebbene più alto di quello attuale”.
La Sterlina inglese va a concludere un settembre di cali sensibili, -4.1% verso Dollaro, -7,2% da luglio, a 1.215 contro US$: alla forza “rates driven” della valuta Usa si combina la convinzione che i tassi britannici non saranno ulteriormente alzati per non danneggiare l’economia.
In Europa cresce la convinzione che la “stretta monetaria”, pur senza essere ulteriormente inasprita, durera’ a lungo: il Presidente dell’ECB (Banca centrale europea) Christine Lagarde, ha lasciato intendere che la discesa del costo del denaro potrebbe non accadere nel 2024, ma solo a inizio non 2025.
Purtroppo tale contesto favorisce il rialzo dei rendimenti dei Govies europei: ieri quello del Btp 2 anni, di cui il Tesoro italiano ha collocati 3 miliardi di Euro, e’ stato stato fissato al 3,97%, +34 bps in 1 mese: la domanda e’ stata buona, 4,87 miliardi, con un ratio di copertura 1,62.
Prosegue, purtroppo, l’allargamento dello spread: ieri, 26 settembre, ha raggiunto 192 bps, per poi ridimensionarsi leggermente a 189.
I rendimenti salgono visibilmente anche negli Usa: quello del Treasury 2 anni e’ ai massimi dal 2006, oltre 5,1%, e quello del 10 anni dal 2007, sopra 4,5%.
Macro Usa: a settembre e’ sceso l’ottimismo dei consumatori: l’indice del Conference Board è passato dai 108,7 di agosto a 103,0, contro attese di 106 punti, con la componente “aspettative future” calata da 80,2 a 73,7.
Le vendite di case nuove negli States ad agosto sono calate più delle attese: -8,7%, per un tasso annualizzato di 675 mila, contro stime di 695 mila. il prezzo medio unitario e’ pari a 514 mila Dollari.
Stamane, 27 settembre, prevalgono incertezza e volatilita’, come testimoniato dall’Indice Vix sulla volatilità delle opzioni sullo S&P500, al massimo da maggio: tra le maggiori Borse asiatiche segnaliamo quella giapponese, Nikkei 225 a -0,3% e quella sudcoreana, Kospi a -0,1%.
In Cina le cronache sono ancora dominate dalla crisi Evergrande, colossale e indebitatissimo gruppo immobiliare, la cui azione ha perso un altro -7% ad Hong Kong ed il cui AD e’ ora agli arresti domiciliari.
Il calo delle azioni e’ un fenomeno globale: l’indice Msci global e’ al 9 giorno di ribasso, ma stamane le Borse cinesi, ad esempio Shanghai +0,2%, e di Hong Kong, +0,47%, si giovano di dati incoraggianti sugli utili delle aziende industriali in agosto, in rialzo del +17,2% rispetto all'anno precedente, dopo un calo di -6,7% a luglio e -8,3% a giugno.
Prosegue l'indagine dell'Unione europea sui sussidi alle auto elettriche cinesi. Il Commissario Ue al Commercio Dombrovskis, in un'intervista al Financial Times ha detto che esistono "prove sufficienti" per giustificare l'esame dell'import dalla Cina di veicoli completi.
L’Unione europea teme che la competitivita’ delle auto cinesi possa mandare in crisi l'industria automobilistica europea. L’indagine includera’ ancha marchi stranieri non cinesi, tra cui l’americana Tesla e la svedese Volvo (perlatro controllata dalla cinese Geely: l’economia tedesca e’ la piu’ esposta settore dell’auto.
Il prezzo del petrolio torna a salire: il WTI (West Texas intermediate) e’ sopra 91 Dollari/barile, superando il +33% di aumento da luglio: gli operatori temono ammanchi di greggio nel periodo invernale, dopo il taglio delle esportazioni deciso dai 2 membri piu’ prominenti del cartello Opec+, Arabia Saudita e Russia.
Le Borse europee chiudono la mattinata senza spunti, ed i maggiori indici sono invariati alle 13.30 CET: l'economia europea e’ debole, come rivela il calo della fiducia dei consumatori a settembre in Germania e Francia. I future su Wall Street anticipano progressi frazionali, in media +0,3%, sulle chiusure precedenti.
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I rendimenti storici ricompresi nel presente documento potrebbero essere basati sul back test, ossia la procedura di valutazione di una strategia d’investimento, che viene applicata ai dati storici per simulare quali sarebbero stati i rendimenti di tale strategia. Tuttavia, i rendimenti basati sul back test sono puramente ipotetici e vengono forniti nel presente documento a soli fini informativi. I dati basati sul back test non rappresentano rendimenti effettivi e non devono intendersi come un’indicazione di rendimenti effettivi o futuri.
Compra dollari, indossa diamanti?Il dollaro ha raggiunto nuovi massimi del ciclo all'inizio della settimana, con il DXY che ha superato il picco di 105,90 toccato a marzo e si è spinto al di sopra della soglia psicologicamente chiave di 106. Come recita il vecchio detto, i trader "comprano dollari e indossano diamanti". Tuttavia, dopo dieci settimane di guadagni consecutivi, il dollaro ha ancora un po' di forza nel serbatoio o i ribassisti stanno per prendere il controllo?
Al momento, la bilancia dei rischi favorisce fortemente la prima ipotesi, con entrambi i lati del cosiddetto "sorriso del dollaro" che continuano a lavorare a favore del dollaro.
Da un lato, c'è il tema costante della sovraperformance economica degli Stati Uniti, o dell'eccezionalismo, che stimola la domanda. In una serie di dati, gli Stati Uniti stanno superando di gran lunga i loro omologhi del G10, registrando una disinflazione più rapida, una crescita più forte e un mercato del lavoro significativamente più resistente. Sebbene sia chiaro che il ciclo è in fase avanzata, si cominciano a vedere alcune crepe negli Stati Uniti, come altrove, con il Regno Unito che si avvicina sempre di più al precipizio dei mutui; l'eurozona che si sta piegando sotto il peso di un tasso di deposito della BCE da record, con la Germania che ora è il "malato d'Europa"; la Cina che non è riuscita a sperimentare alcuna forma di ripresa economica sostenibile dopo la pandemia e, infine, il Giappone che sta ancora lottando per raggiungere il suo obiettivo di inflazione accompagnato da una forte crescita degli utili.
Per il mercato dei cambi, tutto ciò ha permesso alla FOMC di inasprire la politica monetaria in misura maggiore rispetto alla maggior parte dei paesi del G10 e, cosa ancora più importante, probabilmente permetterà alla FOMC di rimanere in territorio restrittivo più a lungo rispetto alle altre banche centrali del G10. Il recente "dot plot", che prevede solo 50 pb di tagli l'anno prossimo (la metà di quanto previsto a giugno), ha visto il mercato retrocedere il prezzo del primo taglio al prossimo settembre e ha portato i Treasury a nuovi massimi pluriennali su tutta la curva, che ha subito un'impennata.
Dopo aver affrontato il lato dell'eccezionalità, che sembra duraturo, dobbiamo passare all'altro lato del sorriso del dollaro, ovvero l'avversione al rischio su larga scala.
Soprattutto a causa della posizione più restrittiva del previsto del FOMC e del conseguente aumento dei rendimenti del Tesoro, la propensione al rischio ha sofferto in modo significativo. L'S&P 500, ad esempio, ha perso circa il 6% nell'ultimo trimestre e ha sfondato la media mobile a 100 giorni per la prima volta da marzo, mentre altri indici di rischio come AUD/JPY e AUD/CHF sono stati messi sotto pressione negli ultimi tempi. In tempi come questi, in cui il rendimento del capitale ha la precedenza sul rendimento sul capitale, il biglietto verde ha una forte tendenza storica a sovraperformare.
Il lato tecnico dell'equazione supporta questa visione fondamentale.
Come già osservato, il DXY fa trading a ridosso del precedente massimo storico a 105,90 e ha anche brevemente superato la soglia di 106. I tori sembrano decisamente in controllo della situazione e, sebbene la visione possa essere popolare, il posizionamento non mostra segni di eccessivo affollamento. I rialzisti sembrano decisamente in controllo della situazione e, sebbene la visione possa essere popolare, il posizionamento non mostra segni di eccessivo affollamento, con gli USD long ampiamente in linea con la media a 5 anni, che probabilmente pongono pochi ostacoli a ulteriori guadagni.
Di conseguenza, i rialzisti sembrano destinati a mantenere il sopravvento, puntando probabilmente a un movimento verso il 50% di ritracciamento del declino registrato tra la fine del 22 e l'inizio del 23, intorno a 107,20. Una rottura al di sotto della linea di tendenza ascendente in vigore da metà luglio, a 104,90, metterebbe in pericolo questa prospettiva.
È importante notare che i guadagni del biglietto verde potrebbero non essere percepiti allo stesso modo in tutto il G10. Quelli che sperimentano le dinamiche di crescita più deboli - vale a dire GBP, EUR e CHF - vedranno probabilmente i cali più significativi, mentre gli antipodi (ad esempio AUD e NZD) potrebbero essere più isolati, soprattutto se è stato raggiunto il "picco di pessimismo" per quanto riguarda il sentimento verso la Cina. Un movimento verso la metà dei 107 anni del DXY equivarrebbe, grosso modo, a EUR/USD a 1,0400 e GBP/USD a 1,2000, livelli che sembrano ragionevoli nel medio termine.
GOLD: PRONTI A PARTIRE?!Vorrei condividere degli spunti interessanti sull'asset XAU/USD.
Credo che tutti conoscano il motivo per cui XAU/USD è temuto dalla maggior parte dei retail: Grandi volumi e grandi volatilità.
Negli ultimi 3 mesi abbiamo potuto assistere a movimenti e attacchi ribassisti da parte del Gold, che continua ad attaccare i livelli 1920-1900.
Tutti questi movimenti ribassisti sono stati neutralizzati dai buyers in quanto il prezzo ha sempre chiuso sopra i 1920$ all'oncia.
Quali sono i pilastri che reggono l'oro ancorato ai massimi?
Vorrei subito mostrare un grafico che rende l'idea dello scenario attuale.
Dopo le parole di Powell di mercoledì scorso, dove ha confermato il tasso d'interesse al 5,5%, 440.000 opzioni call sull'oro sono apparse sul mercato.
Questo livello rappresenta i massimi da Marzo 2023.
Cosa vuol dire se aumentano le opzioni call sul Gold?
Le opzioni call sono contratti che concedono all'acquirente il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare una determinata quantità di oro a un prezzo specifico (chiamato "strike price").
I motivi per cui le opzioni call aumentano sono molteplici, di seguito ne voglio elencare uno nello specifico.
"Cambiamento del sentiment di mercato".
In situazioni di pessimismo o turbolenze sui mercati finanziari, gli investitori tendono a cercare attività rifugio, come l'oro, che è tradizionalmente considerato un bene sicuro in periodi di incertezza economica.
Gli investitori potrebbero acquistare opzioni call sull'oro come forma di copertura (hedging) contro il rischio di ulteriori perdite nei loro portafogli.
Spiegato il possibile motivo dell'aumento delle opzioni call sull'oro soffermiamoci ora sul motivo del cambiamento del sentiment.
Powell, mercoledì scorso, ha ribadito la missione di riportare l'inflazione al 2% ad ogni costo.
Dalle proiezioni ufficiali rilasciate dalla FED ho visto un cambiamento del dot plot chart, mostrando un consenso da parte dei partecipanti del FOMC più alto.
In parole povere? Tassi altri per PIU' TEMPO.
Un altro fattore che potrebbe aver fatto storcere il naso agli investitori è una domanda fatta dai giornalisti.
Powell nelle precedenti riunioni ha sempre voluto sottolineare come il "soft landing" (atteraggio morbido" è sempre stato il suo obbiettivo.
Nell'ultima riunione la dichiarazione è stata diversa:
“Se l’economia risulta più forte del previsto significa che dobbiamo fare di più per ridurre l’inflazione.
I prezzi più alti dell’energia, se sostenuti, possono influenzare l’inflazione.
L'atterraggio morbido è un'aspettativa che vogliamo che si verifichi ma non è scontata”
Passando ora alla parte grafica, il dollaro continua nel suo movimento rialzista da diverso tempo.
Prezzi alti del dollaro portano pressioni ribassiste sul Gold, per via della correlazione storica negativa.
Ho aggiunto alla lettura del dollaro un'altra correlazione molto importante, i tassi reali.
Con dxy e tassi reali ho creato un'indice di forza.
Il risultato è il seguente:
Il prezzo dell'oro se contestualizzato con l'indice di forza appare "slegato".
La rottura a ribasso dell'indice mostra come i prezzi dell'oro dovrebbero trovarsi in area 1890-1880.
Oro che a questo punto si trova in un bivio interessante:
Scendere per riallinearsi alla correlazione fondamentale o rimanere aggrappato ai livelli dei 1920$ al barile prima di ricevere vento a favore rialzista?
Le mie condizioni sono le seguenti:
XAU/USD è tornato a fare visita ai livelli 1940 ma è stato rigettato a ribasso.
In caso di una rottura del minimo del 14 settembre posso aspettarmi un ritorno sui livelli 1890$ e in caso di rottura sui 1860$.
Al contrario, se i livelli del 14 settembre dovessero reggere e gli scenari macroeconomici peggiorare, l'oro potrebbe rompere a rialzo e tornare sui 1980$.
Questa settimana saranno importanti i dati di mercoledì e venerdì, PIL trimestrale e Prezzi PCE.
Buon trading a tutti
Correlazione AUDJPY - Petrolio.Anticipo che se è corretto quello che affermo qui lo yen inizierà a valutarsi DRASTICAMENTE solo dopo che petrolio avrà fatto il suo massimo (massimo di petrolio che attendo a luglio 2024 assieme al primo taglio dei tassi... e a nuova GUERRA).
Audjpy (cambio dollari australiani - yen giapponesi) fa massimi e minimi assieme a petrolio.
Ovvero: sui massimi di petrolio i monopoli monetari ed estrattivi (a quel livello è tutto un monopolio) vendono petrolio e comprano yen sotto forma di obbligazioni giapponesi... e ricoprono i debiti in yen aperti quando lo yen valeva tanto (e il petrolio poco ..).
su un minimo del petrolio invece lo yen vale tanto dunque sui MASSIMI di valore dello yen (che come ho detto sono anche i minimi di valore del PETROLIO) i monopoli aprono debiti in yen con cui acquistano obbligazioni australiane e petrolio. Inoltre le obbligazioni in yen suppongo vengano convertite in petrolio e obbligazioni AUSTRALIANE sui minimi di petrolio ed Audjpy.
Come ho detto Audjpy vede yen forte e dollaro australiano molto debole sui minimi di petrolio...
Le obbligazioni australiane infatti hanno un alto rendimento in tassi garantito dal fatto che l'Australia è il terzo estrattore mi ndiale di oro... e comprarle quando il dollaro australiano è svalutato è un doppio affare.
Inoltre l'Australia non è un grande estrattore di petrolio e non mi stupirebbe quindi se nel carry trade con obbligazioni australiane c'entri il petrolio...
Analisi tecnica: doppio massimo sull'indice Dax40?Il Dax che in figura vediamo su time frame orario ha disegnato una figura da manuale di analisi tecnica che vale la pena commentare.
Abbiamo assistito ad un rally molto rapido che ha portato i prezzi a formare il primo massimo (punto 1 in figura). la successiva correzione ha fatto realizzare due minimi successivi a formare un livello di supporto da cui il mercato ha spiccato nuovamente un rialzo deciso.
Tuttavia il nuovo rialzo, pur violento, non è riuscito a raggiungere il precedente massimo arrestandosi al punto 3 ad un livello più basso rispetto al precedente punto 1.
Con la nuova discesa i prezzi hanno violato con decisione nel punto 4 il precedente livello di supporto e, subito dopo, si è verificato il più classico dei pullback col prezzo che dopo aver cozzato sul supporto violato ora divenuto resistenza è tornato a scendere.
Il termine delle contrattazioni ha visto i prezzi arrestarsi sul minimo di giornata.
Ci sono tutti gli ingredienti per classificare questa figura, allo stato attuale, come un "doppio massimo".
Sarà interessante verificare se nella prossima ottava il mercato metterà a segno il ribasso che la figura preannuncia o se semplicemente recupererà i minimi appena violati dando luogo ad un fakeout (falsa rottura).
In caso di prosecuzione del ribasso ricordo che i manuali più accreditati di analisi tecnica assegnano un target al potenziale movimento pari all'altezza della figura vale a dire la distanza (perpendicolare) dal punto 1 al punto 2 proiettata dal livello della violazione (punto 4).
Si tratta di circa 400 punti che ci porterebbe a pensare ad target per l'indice tedesco in area 15200.
Seguiamolo per vedere cosa succede e torniamo a commentarlo dopo la chiusura della prossima ottava
Gli Istituzionali hanno girato? Analisi settimanale dei mercati.Cot Report n. 80 In questa analisi mi sono soffermato sugli allarmi rossi provenienti dalle posizioni detenute dagli Istituzionali su Euro e sul Dollaro.
Ho cercato di fare una analisi approfondita delle scenario macroeconomico ed mi sono soffermato molto sulla formazione dei livelli e sui test che gli istituzionali fanno al mercato
Euro Dollaro - Divergenza su RSI Il grafico dell'Euro Dollaro, valuta che personalmente non trado spesso, ha trovato su grafico settimanale una divergenza su RSI, ovvero la fissazione di nuovi massimi relativi di prezzo non confermati dall'oscillatore che, per la modalità di costruzione, tende a prendere in considerazione la forza relativa del sottostante rispetto al suo valore di n. periodi fa.
Dopo la settimana delle banche centrali, il dollaro sembrerebbe aver ritrovato forza, proprio perchè probabilmente è più credibile una maggior restrittività della politica monetaria USA rispetto a quella Europea, elemento che determina effetti sul cambio.
Anche andando ad analizzare il Dollar Index possiamo apprezzare la forza delle due ultime chiusure avvenute con white candle, forti.
Nota a margine: se consideriamo la soglia psicologica della parità, sembrerebbe non esserci troppo spazio di movimento al ribasso, tuttavia la soglia come ben sappiamo non troppo tempo fa è stata violata.
Dax, pronti per la discesa?Buongiorno a tutti.
Eccomi arrivato con il classico appuntamento con l'analisi della price action di mercato.
Quest'oggi l'asset più interessante è il Dax ovvero l'indice azionario tedesco.
Su grafico settimanale troviamo una compressione a range che vede due aree importanti tra i 16.000 e i 15.600 punti.
La dinamica che si è venuta a creare nella settimana di fine Luglio ovvero un D.M.L.C. con falsa rottura dei massimi ci aveva già fornito una view short che ora viene confermata con l'ultima settimana appena trascorsa.
Per i prossimi giorni quindi sarà interessante valutare degli short con setup di conferma tra daily, 6 e 4 ore come time frame per entrare a mercato.
Sul grafico del Dax Future troviamo come primi livelli di target i 15.300 e successivamente i 15.000 punti.
La mia view andrebbe a fallire completamente sopra i 16.100 ma potremmo già definire i 15.850 come prima area dove nel brevissimo la mia idea short comincerebbe a deteriorarsi.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Bitcoin analisi tecnica e fondamentaleDopo un tentativo fallito di rompere la linea di tendenza e il blocco di resistenza 27500, il prezzo del Bitcoin ha iniziato a scendere, seguendo il mercato azionario. Ciò è avvenuto sull’onda della negatività derivante dal discorso del presidente della Fed Jerome Powell. Pertanto, il prezzo di BTC ha sfondato il limite inferiore del canale di prezzo parallelo e la linea di supporto dinamico EMA50 4H. In caso di consolidamento al di sotto di esso, ci aspettiamo un ritorno al livello del punto di controllo della zona di valore (POC).
Sul grafico logaritmico giornaliero si è formata un'estesa divergenza rialzista. Ciò rafforza lo scenario con un nuovo test del crossover delle medie mobili a 200 giorni e 200 settimane prima di un ulteriore calo. Ma, per ritornare al trend rialzista locale, il prezzo deve rompere il livello di resistenza di 27500 e consolidarsi al di sopra della linea di trend ribassista.
Più in generale, il prezzo di BTC ha rotto un modello a cuneo ribassista e non abbiamo ancora avuto una normale correzione di tutti i guadagni dall'inizio di quest'anno.
Gli obiettivi di questa correzione possono essere livelli di Fibonacci compresi tra 0,5 e 0,78. Esiste una zona di squilibrio 1W con enormi lacune ai livelli orizzontali dei volumi di scambio che devono essere colmati. Le prossime aree di interesse per gli acquirenti sono l'intervallo 22000-23000 e il livello psicologico più importante 20000. In queste zone cercheremo formazioni di punti pivot per aprire posizioni lunghe.
L'indice di paura e avidità continua a essere nella zona della paura - 30.
La capitalizzazione totale del mercato delle criptovalute è scesa a 1.017 miliardi di dollari e l'indice di dominanza del Bitcoin è salito a 50,0.
Secondo l'analisi dell'accumulo di grandi blocchi di ordini nei registri degli ordini delle borse, le zone di domanda e offerta si trovano ai seguenti livelli:
🟢 Zona di domanda: 20000 - 25000
🔴 Zona di rifornimento: 30000 - 32000
📊 Analisi fondamentale
I saldi di Bitcoin (BTC) sui principali scambi di criptovaluta come Coinbase, Binance e Kraken sono vicini al minimo di sei anni. A prima vista, una diminuzione dei bitcoin detenuti in borsa è un segnale rialzista e indica un rafforzamento del mercato e aspettative di aumento dei prezzi. Tuttavia, dato l’attuale panorama normativo, i trader e gli investitori potrebbero optare per lo stoccaggio decentralizzato in un contesto di crescente incertezza.
L'exchange di criptovalute Binance è stato il motivo principale del calo del 48% dei volumi di scambio del settore a settembre. Secondo gli analisti, il volume medio degli scambi spot di bitcoin (BTC) su sette giorni sulla piattaforma è diminuito del 57% dall'inizio del mese.
La Federal Reserve americana, come previsto, ha lasciato il tasso di interesse allo stesso livello: 5,50%.
Per la Fed l’obiettivo di ridurre l’inflazione resta lo stesso: 2%; è propenso a mantenere l’attuale politica monetaria. Se necessario è possibile un ulteriore aumento della tariffa. Le aspettative per un taglio dei tassi della Fed sono state respinte dal 2° trimestre fino al 4° trimestre del 2024. Questa politica di regolamentazione mette sotto pressione il mercato azionario, seguito dal mercato delle criptovalute.
🌐 Prossimi eventi macroeconomici
Ci aspettiamo una maggiore volatilità nei mercati azionari e delle criptovalute entro le seguenti date:
➤ 28.09 15:30 - PIL degli Stati Uniti (trimestrale) (2° trim.).
➤ 03.10 17:00 - Offerte di lavoro JOLT negli Stati Uniti (agosto).
➤ 01.10 21:00 - Decisione sul tasso di interesse della Fed.
XAUUSD Segnale di fine settimanaStrategia e segnali di OANDA:XAUUSD
🌟Il prezzo dell’oro sta sfidando il supporto critico trasformatosi in resistenza a 1.925 dollari, che è il punto d’incontro delle medie mobili giornaliere (DMA) a 21 e 200.
🌟È necessario un deciso superamento di quest’ultimo per innescare un’ulteriore ripresa verso la 50 DMA a 1.930 dollari. Un ulteriore rialzo dipenderà dall’accettazione al di sopra della 50 DMA, con gli occhi puntati successivamente sulla barriera di 1.950 dollari.
🌟L'indicatore del Relative Strength Index (RSI) a 14 giorni si trova appena sotto il livello di 50, sollevando dubbi sul rimbalzo del prezzo dell'oro.
🌟Sul lato negativo, il minimo settimanale di 1.914 dollari potrebbe essere ritestato, riaprendo i livelli minimi verso la cifra tonda di 1.910 dollari. Il prossimo supporto critico attende la soglia dei 1.900 dollari.
Dollaro index in attesa del FOMCOggi 20/09/2023 il FOMC, comitato preposto alla comunicazione con gli investitori circa le politiche monetarie, alle ore 20:00 rilascerá il dato sul tasso di interesse interbancario che sará applicato fino al 01/11/2023, data in cui il FOMC nuovamente si pronuncerá!
Allo stato attuale, il Federal Watch Tool del CME (Chicago Mercantile Exchange), segnala una % pari al 99 % che i tassi restino nel range del 5.5/5.25 %.
Ovviamente sono % che si basano sul sentiment di coloro che operano sui tassi....
Attualmente il tasso si attesta al 5.5 % dunque una retrocessione dello 0.25 % é da considerarsi positiva per i mercati e negativa per il Dollaro per via della correlazione inversa che regna tra i due!
Sulla scia delle molteplici analisi fatte nell'ultimo mese, siamo in linea con quello che vi ripeto da tempo, ossia che dovevamo chiudere un Ciclo Annuale inverso, cosa che probabilmente ha fatto il 07/09/2023, prima di andar a chiudere il Ciclo Annuale indice, partito sui minimi del 02/02/2023.
A riguardo dell'inverso ho utilizzato il termine probabilmente perché un Ciclo cosí grosso necessita di tempistiche piú lunghe per averne certezza, oltre che di movimenti di prezzo, cosa che ancora non abbiamo!!!
Abbiamo peró dei solidi livelli da attenzionare per cavalcare un eventuale short che porta a chiudere l'indice oltre che darci le prime conferme sulla chiusura dell'inverso.
Il livello da attenzionare, la cui violazione innesca una inversione incondizionata del ciclo in esame (Annuale indice) é senza dubbio 104,205 $
Come prima area supportiva abbiamo l'area evidenziata dalla media della liquiditá annuale, ossia l'area attorno la media celestina per poi cercare di avvicinarsi al bottom di Luglio e magari violarlo per accertarne la chiusura.
La condizione minima di chiusura del Ciclo Annuale indice é ritestare quantomeno l'area nei dintorni di 100,485 $, dove passa la media della liquiditá del Ciclo a 4 anni (linea gialla).
La chiusura del Ciclo Annuale indice é stimata per i primi mesi del prossimo anno che vanno da
fine Dicembre a fine Febbraio!
Qualora invece andiamo ad aggiornare i massimi di periodo, evidenziati dalla dicitura POT, il segnale che ne deriva é che il Ciclo Annuale inverso non é ancora chiuso oppure si é palesato un Ciclo Bayer!
Ovviamente avendo tutte queste info, saremo pronti a qualsiasi evenienza e non resteremo assolutamente spiazzati come avviene per la stragrande maggioranza dei retail!!
Qualora nei prossimi giorni si va a rompere il livello evidenziato con la dicitura S.I., possiamo applicare una miriade di strategie ad esempio le strategie sulla rottura della Ledge, il suo retest dopo aver identificato un Ross Hook oppure semplici pattern A-B-C etc...
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