WisdomTree - Tactical Daily Update - 28.07.2023Sia FED che ECB hanno deciso per +0,25%, ma potrebbe essere l’ultimo.
La narrativa dei banchieri centrali e’ diventata “dowish”, da colomba...
Economia USA ancora in crescita nel 2’ trimestre: recessione piu’ lontana.
Le big della tecnologia Usa tornano a stupire: Meta "stellare" tira il Nasdaq...
La Banca centrale Europea (ECB), in linea con le previsioni, ha alzato i tassi +0,25%, sottolineando che l’inflazione, pur calando, resta ancora “troppo alta”. Sul mood dei mercati azionari europei ha influito l’apertura del Presidente Lagarde ad uno stop ai rialzi gia’ nel meeting di settembre, cosi’ allinendosi alla “narrativa dovish” (da colomba) del Chairman della FED (Federal Reserve, Banca centrale Usa).
Qualunque futura decisione, compresa quella di settembre, sarà basata sui dati, ma
«l'outlook economico a breve termine per l'Eurozona si è deteriorato» a causa di un «indebolimento della domanda interna», che riflette la perdita di valore reale di salari e risparmi dovuta all'inflazione e rende la prospettiva molto incerta.
Le Borse europee ieri, 27 luglio, hanno chiuso positive, con Milano, +2,1%, al massimo da giugno 2008. Performance simili a Milano anche per Amsterdam e Parigi, e poi Francoforte +1,7%, Madrid +1,0%, Londra +0,2%.
Intonazione positiva, spentasi solo sul finale, per Wall Street, Dow Jones -0,67%, Nasdaq -0,55%, S&P500 -0,64%.
La positivita’ di gran parte della deduta era stata favorita dal dato di GDP (Prodotto interno lordo) degli Usa nel 2’ trimestre: col +2,4% ha battuto le attese di consenso, avallando uno scenario non recessivo, al piu’ di “soft landing” (atterraggio morbido) per l'economia: benigno anche il dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazioni, sotto le attese.
Tornando alle decisoni dell’ECB, ha sorpreso quella di azzerare la remunerazione della riserva obbligatoria per le banche, fino a ieri fissata a +3,5%.
Sul tema, il Presidente dell'Associazione bancaria italiana Patuelli ha commentato che sara’ un inaspettato aggravio per le banche commerciali, al pari della scelta dell'autunno scorso di rendere onerosa la liquidità residua fornita attraverso i “targeted long term refinancing operations (Tltro).
Altri effetti delle mosse dell’ECB sono stati l’indebolimento dell’Euro verso Dollaro, -0,8%, ma anche contro Yen -0,4%, e Sterlina britannica, -0,7%. La narrativa piu’ “morbida” della Signora Lagarde ha anche favorito un calo dei rendimenti dei titoli di Stato europei: quello del Btp benchmark italiano e’ sceso a +4,04% (-6 bps) e lo spread contro l’omologo Bund tedesco a 160 punti base, -3 bps.
In Italia, a giugno, e’ peggiorato, pur mantenendosi sopra la media del periodo gennaio-giugno, l’indice di fiducia dei consumatori: l’istituto nazionale statistica Istat stima per luglio un calo da 108,6 a 106,7, mentre risale quello delle imprese, da 108,2 a 109,1, grazie alla componente dei servizi e le costruzioni.
Economia Usa ancora in espansione nel 2’ trimestre 2023, con una crescita del GDP del +2,4% (+1,8% stimato) sul 1’ trimestre, che era cresciuto del +2,0% sul 4’ 2022: crescita in leggera accelerazione, grazie anche alle spese dei consumatori salite +1,6% nel 2 trimestre: l’attesa era +1,2%.
Crescono bene anche gli ordini dei beni durevoli a giugno: +4,7% su maggio, che aveva segnato +2% su aprile. Morale: di recessione in Usa non c’e’ traccia....
Mercoledi’ 26 la FED ha aumentato i tassi +0,25%, portandoli a 5,25%-5,50% come previsto, e al masimo da 22 anni, segnalando che eventuali ulteriori aumenti dipenderanno dai dati economici: la FED non prevede più una recessione negli Stati Uniti, e questo fa il paio, a supporto al mercato azionario, con gli ottimi risultati trimestrali di alcune big tecnologiche.
Ieri hanno stupito positivamente i numeri di Meta che ha battuto le stime di fatturato con 32 miliardi di Dollari, contro 30,6 del consenso. Da inizio anno, l’azione Meta e’ salita +157%, lo scorso anno aveva perso 2/3 del suo valore.
Piu’ debole lo scenario macroµ in Cina: i profitti dalle imprese industriali sono diminuiti -16,8% annuale nel 1’ semestre 2023 per l’anemica ripresa economica e domanda di beni semidurevoli, combinata con evidenti pressioni sui prezzi. Il calo riguarda sia le aziende statali, -21,1%, che quelle private, -13,5%.
Anche in Europa i consumi proseguono la fase fiacca: nel 1° trim. 23 i consumi pro-capite sono scesi -0,1% nei 20 Paesi dell'Euro-zona, pure segnalando stabilizzazione rispetto al -1,6% del 4’ trimestre 2022. Inoltre, il Gdp tedesco è rimasto invariato nel 2’ trimestre rispetto al 1’, secondo l’Ufficio federale di statistica.
L’inflazione scende leggermente in Francia a luglio (dato preliminare), +5.0% annuale da +5,3% di giugno e contro +5,1% atteso, mentre sale lievemente in Spagna a +2,3%, +0,4% rispetto al +1,9% di giugno: l’aumento si deve principalmente al ricaro dei prezzi del carburante, dei voli aerei ed in generale dei servizi turistici.
Seduta positiva per le Borse asiatiche, ad eccezione di Tokyo, -0,4%: la Bank of Japan, pur confermando i tassi a “0”, annuncia che sarà più flessibile nel controllo della curva dei rendimenti: un 1’ passo di normalizzazione della politica monetaria, oggi “ultra-espansiva”?..il risultato e’ stato un lieve raffforzamento dello Yen sul Dollaro e l’aumento dei rendimenti dei titoli di Stato nipponici.
Prezzo del petrolio stabile: il Wti (greggio di riferimento Usa) e’ invariato a 80,1 Dollari/barile. Al TTF Amsterdam quello del gas naturale europeo perde -2,5% a 27,7 Euro/megawattora.
Borse europee marginalmente positive, in media +0,2% a fine mattinata (ore 13.00 CET), mentre i futures Usa anticipano riaperture in rialzo medio del +0,8%.
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Idee della comunità
GOOGLE: Segnale del giornoOggi condivido questo segnale su Google in cui, come si riassume nell'immagine sopra, soddisfa diversi criteri per un ingresso Long.
Con l'utilizzo di LuBot, vediamo:
1. Un ultimo segnale Swing Long risalente al 16 marzo che ci indica la direzione dei successivi ingressi da fare.
2. Segnale SBS (start bullish structure) che indica l'inizio della struttura bullish di breve periodo
3. La TrendCloud è positiva e anche le medie mobili sono in configurazione rialzista, il prezzo ha fatto un ritracciamento negli ultimi giorni portandosi proprio sulla TrendCloud che fa da supporto per la nuova partenza.
4. Rottura della trendline dei massimi decrescenti delle ultime giornate
5. Il predictum si trova in fase Long
6. LuTrender ritorna positivo sul timeframe Daily, era già positivo sul Weekly
7. L'EVE (indicatore di volatilità) indica un probabile aumento di volatilità, ma non ha superato il livello di eccesso, quindi siamo ancora in una buona zona di acquisto.
Di contro abbiamo un area di resistenza tra i 127-128 come si vede dai due livelli rossi sul grafico + il Predictum che nonostante sia in fase Long di fondo, mostra un segnale di attenzione, quindi vuole dirci che la sua visione è positiva ma potrebbe ancora scendere prima di partire al rialzo.
L'analisi si basa sul timeframe Daily, ma per avere un timing migliore, scenderò sul timeframe a 4H in modo da aspettare una flessione ed entrare su un trigger di conferma.
Considerando che i PRO sono maggiori dei CONTRO, farò un trade di breve termine con un rischio moderato. Si potrebbe inserire lo stop loss sotto gli ultimi minimi e un take profit sui 138 da gestire durante i prossimi movimenti.
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Tassi Interesse FED: inflazione e rendimenti Bond in USALa Fed mostra di prendere il discorso inflattivo di punta. L'ha fatto con ritardo, ma non vuol cadere nell'errore di allentare la presa per farla riaccendere.
Era Febbraio'22 che avevo iniziato a pubblicare questi grafici. La trend line di lungo periodo è stata violata solo in un una rilevazione con picco inflattivo a 9.10 da dove poi è iniziata la discesa.
Soprattutto sottolineavo che i rendimenti dei 10Y erano schiacciati verso il basso, oggi si sono adeguati e penso che lo dovrebbero fare ancora per un mezzo punticino.
Oggi attendiamo la BCE, ma il suo comportamento credo sarà uguale.
FOMC risoluto. Nasdaq imbuto tecnico M30 26.07.23Riunione della FED storica in quanto porta i tassi ai massimi degli ultimi 22 anni. Il decennale USA "capisce" che si va verso un rallentamento della crescita economica a causa dei tassi elevati, mentre gli azionari festeggiano ai massimi dell'anno "convinti" che ci sarà un soft landing, cioè che per la prima volta nella storia un rialzo simile dei tassi finirà a tarallucci e vino per economia e borsa.
Analizziamo il pattern tecnico ad imbuto del Nasdaq sul 30 minuti.
WisdomTree - Tactical Daily Update - 25.07.2023Inflazione in calo fa sperare in una pausa delle banche centrali!
Settimana di decisioni sui tassi: FED domani e ECB giovedi’ 27.
Pechino pronta a nuovo set di stimoli per l’economia: Borse in recupero.
Indici Pmi manufatturieri europei molto deboli: Germania in recessione.
I deludenti indici Pmi (Purchasing managers index) europei, soprattutto quelli relativi all’attivita’ manifatturiera europea, hanno penalizzato le chiusure borsistiche del Vecchio Continente. L’industria tedesca segnala una dolorosa frenata, che anticiperebbe una possibile recessione nel 3’ e 4’ trimestre.
L’aspetto paradossalmente positivo e’ che il crescente rischio di recessione europea potrebbe suggerire all’ECB (Banca centrale europea) di non proseguire la sua stretta monetaria gia’ alla riunione di dopodomani, 27 luglio, dalla quale era atteso sino a ieri un nuovo aumento da +0,25%, ora non piu’ scontato.
Anche gli Usa sono alla vigilia dell’importante riunione del FOMC, (Federal open market committee), prevista domani, 26 luglio: anche in questo caso non si esclude la sorpresa di un’ulteriore pausa da parte della Federal Reserve (FED, Banca centrale Usa), sebbene prevalga l’ipotesi di un altro +0,25%, forse l’ultimo rialzo di questa energica fase di “tightening”.
L’esito incerto delle elezioni politiche spagnole, dove sia la sinistra che la destra non hanno raggiunto la maggioranza parlamentare richiesta per formare un Governo “mono-colore”, ha pesato sulla seduta borsistica di ieri a Madrid, con l’IBEX35 -0,20%.
Il Partito popolare di Alberto Feijóo ha prevalso col 33% dei voti, ma senza conquistare la maggioranza assoluta per governare, e al tempo stesso il Psoe di Pedro Sanchez ha “tenuto”, la destra Vox di Santiago Abascal ha deluso.
A parte il segno meno in Spagna, variazioni minime degli altri indici europei: Milano +0,20%, Londra e Parigi +0,17%, Francoforte +0,12%.
A Wall Street hanno prevalso i rialzi: Dow Jones +0,52%, Nasdaq +0,19%, S&P500 +0,40%, 11’ rialzo di fila: non accadeva da 6 anni.
Siamo all’inizio di una settimana “calda” per l’azionario Usa, con gli operatori in febbrile attesa dei conti delle big-tech e delle decisioni della FED: in realta’ domani sara’ piu’ utile “decodificare” le parole del Chairman Jerome Powell circa la prospettiva dei tassi, dopo che l’inflazione al consumo a giugno e’ scesa al 3,0%.
Il rallentamento dell'inflazione potrebbe ammorbidire l’attitudine di politica monetaria della Banca centrale, prima che il continuo aumento del costo del denaro causi una dolorosa recessione economica ed un calo dei margini delle aziende quotate e non: ieri, 24 luglio, la FED regionale di Chicago ha pubblicato il suo indice dell'attività economica nazionale, sceso a giugno a -0,32 da -0,28 maggio.
Come gia’ citato, l’indice Pmi manufatturiero dell'Eurozona, a luglio, e’ sceso ai minimi da 38 mesi a 42,7 da 43,4 di giugno, in parallelo all'indice composito (manufattura+servizi) calato a 48,9, al minimo da 8 mesi. A causa della debolezza della domanda calano sensibilmente anche i prezzi di vendita di prodotti finiti e semilavorati, al pari dell’inflazione dei prezzi dei servizi, al minimo da 21 mesi.
La crisi dell’indutria manifatturiera e’ evidente in Germania, dove il relativo indice PMI e’ crollato a 38,8 punti, contro stime di 41,0: quello dei “servizi” e’ calato a 52 (vs stime di 53,1), quello composito a 48,3 da 50,3 stimati dal consenso.
Segnali di rallentamento anche in Francia, dove il dato PMI manifatturiero è sceso a 44,5 punti dai 46,0 punti di giugno, e quello dei servizi a 47,4 da 48,0, deludendo le stime di mercato.
Sul mercato valutario, primo indebolimento dell'Euro, tornato sotto 1,11 contro Dollari e sotto 157, a 156,7, verso Yen giapponese.
Giornata serena quella di ieri, 24 luglio, sul comparto obbligazionario. Lo “spread” europeo piu’ osservato, quello che misura il differenziale di rendimento tra il BTP italiano decennale e dell’omologo Bund tedesco di pari durata, è sceso a 160 punti base, -1 da venerdi’ 21, accompagnato dal calo del rendimento del BTP benchmark al 4,02%, dal 4,06% della vigilia.
Materie prime energetiche: stamane, 25 luglio, si conferma la tendenza al recupero del prezzo del petrolio: quello del WTI (greggio di
riferimento Usa) sale +0,4% sopra 79 Dollari/barile, mentre quello del gas naturale europeo, sul trading floor TTF di Amsterdam, segna +1,5% a 31,1 Euro/megawattora (ore 10,00 CET).
Stamattina sulle Borse asiatiche ha prevalso l’ottimismo dovuto ai nuovi segnali positivi lanciati dal Governo cinese: Pechino sosterra’ di piu’ l’economia.
L'Agenzia di stampa statale Xinhua sostiene che il Politburo varera’ politiche "anticicliche", supportera’ il settore immobiliare/costruzioni, allarghera’ la gamma di strumenti di politica monetaria, confermano tagli dei tassi e favorendo l'emissione di bond locali.
Non stupisce che Hong Kong sia salita +3,8%, Shanghai +2,0%, Shenzhen +2,1%, mentre Tokyo ha chiuso in marginale ribasso, -0,1%, Seul avanza +0,3% e Sydney +0,5%.
Avvio incerto e recupero parziale a fine mattinata per le Borse europee, in media +0,2%, in attesa delle mosse di politica monetaria della FED (domani 26 luglio) e dell’ECB (giovedi’ 27), mentre entra nel vivo la campagna di pubblicazione dei risultati del 2’ trimestre.
Stasera a mercati chiusi, massima attenzione ai conti di Alphabet-Google e Microsoft, sulla base dei quali si potra’ giudicare la fondatezza della sovraperformance della tecnologia da inizio anno.
EURUSD-Verso 1,10320Indubbiamente frequento il mondo del trading per guadagnare ma quello che mi appassiona di più è cercare di trovare, in un grafico, armonia ed equilibrio dove sembra regnare il caos. Dopo anni di studio ed osservazione sono arrivato alla conclusione che i grafici si muovono seguendo una mappa ben precisa dove i massimi e minimi precedenti proiettano, seguendo regole matematiche/geometriche, minimi e massimi seguenti.
Comunque dopo aver superato i supporti, individuati tramite le onde di Hosoda, EURUSD si sta dirigendo verso l'onda NT posizionata a 1,10320 che se superata direttamente (poco probabile) o dopo un ritracciamento potrebbe portare il prezzo verso 1,07560 che dovrebbe essere la fine di questa correzione, ma questo lo vedremo in un secondo momento. Pronto ad uscire se l'ipotesi dovesse rivelarsi errata.
Borse Europee Contraddittorie: Wall Street in Rialzo, IncertezzaLe borse europee hanno vissuto una seduta contrastata in questa settimana, con performance divergenti tra i principali indici. Mentre Wall Street ha continuato a mostrare segnali positivi, Piazza Affari è rimasta incerta a causa dello stallo politico in Spagna. Nel frattempo, i mercati europei hanno atteso con ansia i prossimi rialzi dei tassi da parte della Federal Reserve e della BCE, sperando che dati macroeconomici deboli possano influenzare una possibile conclusione del ciclo restrittivo.
Performance Settimanale delle Borse Europee:
Il Ftse e il Ftse 100 hanno registrato un aumento, mentre il Dax e il Cac 40 hanno segnato un calo. Madrid ha subito perdite significative a causa delle incertezze politiche seguite alle elezioni del 23 luglio. Hera, Saipem e Pirelli sono stati i protagonisti positivi a Piazza Affari.
Performance delle Utility e Altri Titoli:
Le utility hanno guidato le azioni positive, con aziende come Iren, Acea e A2a in evidenza. Enel ha chiuso in rialzo durante la giornata di stacco della cedola per il saldo del dividendo. Stellantis ha segnato un aumento dopo un accordo con Samsung per una gigafactory negli Stati Uniti. Altri titoli come Sogefi, Mfe A e Fila hanno registrato guadagni in seguito a risultati positivi e annunci aziendali.
Influenza dei Dati Macroeconomici Deboli nell'Eurozona:
I mercati azionari europei sono stati influenzati da dati macroeconomici deboli nell'Eurozona, evidenziati da un calo dell'attività delle imprese, soprattutto nel settore dei servizi. Ciò ha portato a performance contrastanti per i principali indici, con il Ftse Mib che è rimasto stabile grazie al supporto di alcune aziende, mentre Madrid ha subito perdite significative.
Andamento dei Prezzi del Petrolio e le Aspettative sui Tassi di Interesse:
I prezzi del petrolio, in particolare il Brent, hanno registrato un aumento grazie alla diminuzione dell'offerta e alle speranze di stimoli in Cina. Gli investitori hanno tenuto d'occhio i futuri rialzi dei tassi da parte della Fed e della BCE, poiché ciò potrebbe influenzare ulteriormente i prezzi del petrolio. La Fed si appresta a effettuare un aumento di 75 punti base, il più grande dal 1994, in un contesto di aumento dell'inflazione sia negli Stati Uniti che in Europa.
Prospettive per l'Economia Europea:
Nonostante le sfide e le incertezze, gli investitori mantengono un atteggiamento ottimista verso l'economia europea, sostenendo le borse. Crescita del PIL e riduzione del tasso di disoccupazione rappresentano segnali positivi. Tuttavia, i mercati azionari sono notoriamente volatili, e la prudenza è sempre consigliata.
Le borse europee hanno concluso una settimana caratterizzata da contrasti, con Wall Street in rialzo e Piazza Affari incerta. I mercati sono in attesa delle decisioni delle banche centrali riguardo ai tassi di interesse, mentre gli investitori rimangono cauti riguardo all'andamento dell'inflazione e alle sfide geopolitiche. L'economia europea continua a mostrare segnali promettenti, ma il contesto globale richiede un approccio attento e prudente da parte degli operatori di mercato.
Resoconto settimanale dei mercati finanziari ▼ REPORT mercati finanziari ▼
#UK, l’#inflazione primaria a giugno ha registrato un livello inferiore alle attese (7,9% su base annua); contribuiscono a tale raffreddamento i valori negativi dei #prezzi di #benzina e altri combustibili liquidi. Elevati invece i prezzi nel comparto #servizi, in aumento del 7,2% su base annua. Il #mercato del #lavoro resta teso in molte economie sviluppate ma soprattutto nel Regno Unito dove si ha la necessità di affrontare anche un problema di #offerta (che sta esasperando questa rigidità guidata dalla domanda, con la partecipazione non ancora a livelli di picco pre-pandemia).
Uno sguardo ai principali indici #azionari, rispetto a 1 settimana fa:
#DAX a +0,5% | +16,2% da inizio anno;
#CAC40 a +0,8% | +18,0% da inizio anno;
#FTSEMIB a +0,7% | +26,0% da inizio anno;
#SP500 a +0,7% | +19,2% da inizio anno;
MSCI #EM a -0,9% | +8,1% da inizio anno;
#MSCI AC World a +0,6% | +16,3% da inizio anno.
Il rapporto dollaro/barile del #brent cresce di +1,5%, quello dollaro/oncia dell’#oro di +0,4%.
A lunedì prossimo!
Germany40: il triangolo rettangolo è completoSul grafico dell’indice Germany40 a 120-240 minuti possiamo notare la formazione di una figura rialzista: un triangolo rettangolo ascendente.
La figura di testa e spalle rilevata nel precedente articolo (link) dopo la rottura della neckline da parte del prezzo e una prima accelerazione ribassista non ha avuto seguito. Infatti dopo la violazione piuttosto violenta della neckline i prezzi hanno ripreso a salire quasi con la stessa rapidità della precedente discesa, riportandosi al di sopra della neckline e negando il target della figura.
Sembrerebbe ora che i prezzi si preparino ad una rottura rialzista delle resistenze poste in area 16200. Bisogna comunque sottolineare che l’indice in questione si trova all’interno di una grande tendenza laterale (15500-16400) che dura ormai da metà aprile e che tutte le indicazioni grafiche che riusciamo a rilevare all’interno di questo range potrebbero non avere le stesse valenze che avrebbero in presenza di movimenti fortemente direzionali.
Nell’ipotesi di rottura rialzista del lato superiore del rettangolo i prezzi si dovrebbero portare verso la resistenza precedente posta in area 16350.
Agata Gimmillaro
Petrolio WTI, gli 80 dollari sono alla portata?Il petrolio WTI ha chiuso venerdì la quarta settimana consecutiva in positivo (+2.19%), scenario che non si vedeva da aprile 2023.
Le quotazioni sono terminate a ridosso dei 77 dollari al barile.
Nelle ultime sedute la situazione tecnica di questo mercato è migliorata notevolmente e ora la domanda è se sarà possibile assistere ad un allungo fino agli 80 dollari.
Da un punto di vista macro le indicazioni che arrivano dai Paesi produttori di greggio e dall’economia reale sono piuttosto contrastanti.
I paesi Opec stanno frenando la produzione per sostenerne il prezzo, ma dall’altro lato non c’è un aumento della domanda di greggio per via di una situazione economica poco confortante; la Cina (principale importatore di greggio) a riguardo ha fatto registrare recentemente dati inferiori alle stime degli analisti.
Da un punto di vista grafico i segnali sono invece più che positivi, anche se per andare a prendere gli 80 dollari il mercato dovrà prima vincere la resistenza a 78 dollari.
Non sono escluse in tale scenario correzioni intraday, ma fin quando il mercato rimarrà sopra i 74.30 dollari le mire rialziste da un punto di vista grafico e tecnico non verranno compromesse.
Quali strategie impostare in questa settimana?
Long sulla forza in caso di close giornaliera sopra i 78 dollari al barile con target a 80 dollari, o in caso di pullback sui supporti intermedi come area 75.75 dollari (area volumetrica importante), con target a 78 ed in estensione 80 dollari.
Nello scenario per ora meno probabile valuterò di contro operazioni short in caso di close giornaliera sotto i 74 dollari al barile con primo target a 72 (area volumetrica importante) ed in estensione 69 dollari.
Usd/Jpy: Inside Bar con recupero del livello 140,70Buongiorno a tutti.
Ben trovati con il classico appuntamento del fine settimana con un mercato da tenere in osservazione nei prossimi giorni da un punto di vista operativo.
Il cambio forex che osserverò con attenzione è Usd/Jpy.
Dopo le ultime settimane di ritracciamento, la settimana appena trascorsa mostra una Inside Bar con corpo pieno che chiude ben oltre il 50% del corpo precedente e sopra il livello 148,70.
Inoltre possiamo notare una falsa rottura dei minimi posti a 139,00 dove nelle settimane di fine maggio e inizio giugno si era creato una sorta di pavimento.
La tendenza è chiaramente a sfavore di yen ( lo possiamo notare anche su altri cross yen ) e questa price action sembra decretare la fine dell'ossigenazione dell'ultimo periodo.
In ottica operativa valuterò quindi dei trigger di price action buy al di sopra di area 139,50/140,70.
Il fallimento della mia view si verrebbe a creare con ritorni del prezzo al di sotto di area 135,90.
L'obiettivo primario invece è la zona che passa per 144,80 e, a seguire, zona 149,00.
Anche per oggi è tutto.
Condividete questi articoli, passate una buona domenica e fate un buon TRADING SIMPLE per la settimana!
DOVE VA EURGBP?Occhi puntati sulla ECB in attesa della decisione sui tassi d'interesse del 27 luglio 2023.
Il pair EURGBP ha avuto un balzo importante sull'annuncio dei dati dell'inflazione UK in calo , dati core inflation YOY (6.9% vs 7.1% atteso) ed inflation YOY (7.9% vs 8.2% atteso) entrambi inferiori alle aspettative , usciti la mattina del 19 luglio.
Dati molto importanti in quanto gli investitori hanno monitorato costantemente (e continuano a monitorare) la situazione in UK soprattutto da un punto di vista inflazionistico in quanto tale dato è rimasto ancorato a livelli molto alti per molto tempo.
Ovviamente ciò ha comportato un forte apprezzamento di GBP nell'ultimo periodo in quanto dati di inflazione alti e "sticky" suggeriscono rate hikes, ovvero continuazione nell'aumento dei tassi d'interesse da parte della BOE (Bank of England).
Proprio per questo motivo, una discesa inaspettata dell'inflazione in UK ha comportato un suo non indifferente deprezzamento nell'ultima settimana.
Ma perché facciamo un'analisi di GBP contro l'EUR?
L'inflazione Euro area rimane ferma al 5.5%, e ciò implica una possibilità più elevata di maggiori aumenti al tasso d'interesse ECB rispetto alla BOE.
Ciò implicherebbe (sempre in ambito PROBABILISTICO) una forza dell'Euro assoluta, ed in particolare relativa a GBP, che all'orizzonte potrebbe vedere non solo pausa nell 'aumento dei tassi di interesse, ma anche l'ingresso in una possibile recessione (che però da dati OECD ed IMF è stata spostata al 2024) che comporterebbe un potenziale TAGLIO ai tassi d'interesse, e quindi una ancora maggiore debolezza.
Il grafico mostra possibili target del pair EURGBP ma non segnala alcuna entry specifica perché NON VUOLE ESSERE UN SEGNALE O UN INVITO A RISCHIARE IL PROPRIO CAPITALE.
se siete interessati ad una spiegazione degli indicatori utilizzati e ad un approfondimento dell'analisi tecnica sottostante, non esitate a chiedere !!
USDJPY: Il Pattern BKY chiama una continuazione al rialzoBuongiorno a tutti ,
come ogni settimana lancio una mia personale idea per la prossima settimana.
Oggi ho scelto USDJPY cambio valutario presente nella mia whatchlist; il contesto e la configurazione chiama ad una configurazione long che mi vede compratrice di USD e venditrice di JPY.
Dopo un analisi macro, nel breve trovo un mio PATTERN DI RIFERIMENTO LONG : IL BKY, formato sul weekly ( mio TF bussola) da due candele rosse e una candela verde del 17.07.2023.
Sola la rottura del max di quest'ultima potrebbe farmi aprire un ordine buy limit e cioè comprerò al miglior prezzo possibile e cioè o a 38% o addirittura al 61% del ritracciamento di fibo.
Se dovesse avvenire tutto ciò prenderò un primo profit parziale sui max precedenti dove posizionerò un alert, poi in base al movimento del prezzo ( PRICE ACTION) punterò a il primo tp e al secondo se ci saranno le possibilità
Lo stop è posizionato su un livello weekly molto ampio dove non arriverò.
La mia view cambierebbe solo sui 137.40 dove potrei decidere di chiudere il trade accettando un costo minore.
Vi ho lasciato sul grafico la mia idea con ingressi, sl e potenziali tp
BUON TRADING RELAX!
Debby
Cot, Sterlina sorprende, Euro stazionario, Nasdaq ribilanciato !Ciao,
ogni settimana sviluppo un report basato sulle posizioni che gli Istituzionali hanno ancora aperte a mercato. Rilevo i dati, che poi studio, direttamente dalla Commodity Futures Trading Commission del Chicago Mercantile Exchange.
Condivido volentieri in modo del tutto gratuito i miei lavori ed i miei studi per poter crescere consapevolmente insieme con i miei amici ed insieme a tutti coloro che come me amano il trading.
REPORT N.70
Sabato 15 Luglio 2023
(COT DEL 11 LUGLIO 2023)
QUESTA SETTIMANA IL COT DI STERLINA SORPRENDE, EURO STAZIONARIO, NASDAQ SOTTO LA LENTE !
Ciao,
questa settimana è stata SCOPPIETTANTE e fortunatamente tutti gli strumenti hanno praticamente rispettato le aspettative che ci eravamo dati la settimana scorsa e raggiunto i target che avevamo individuato.
Vediamo subito i dati sul cot perché qualcosina che bolle in pentola ci potrebbe essere che unita a qualche altra notizie importante di analisi fondamentale come il ribilanciamento del Nasdaq ci dovrà obbligatoriamente imporre un po di attenzione per la prossima settimana.
Le posizioni nette del cot per Euro e Dollaro calano entrambi di circa 2.000 contratti ma sappiamo che il peso specifico riferito ai volumi per il dollaro è molto superiore a quello di Euro per cui possiamo dire che la diminuzione sul dollaro è stata più ampia di quella su Euro.
Al contempo l’ indicatore del Cot del Dollaro, pesato sui Cot normalizzati di tutte le valute, ritorna sotto alla media a 21 periodi, mentre quello di Euro si mantiene praticamente stazionario ma sotto la media a 21 periodi (anche se da un cenno di risalita).
Indicazioni interessanti ci arrivano ancora una volta dal grafico delle forze relative che evidenzia da una parte una forza relativa della sterlina impressionante e dall’ altra Dollaro americano che rimane ben all’ interno del flusso valutario incastrato tra Nzd e Franco Svizzero.
L’ enorme balzo in avanti dell’ Indicatore della Sterlina mi ha acceso un campanello di allarme e sono andato a guardare i relativi valori del Cot Normalizzato di Gbp. Ho filtrato i valori storici mettendo come parametro maggiore di 0,80.
Il Cot Normalizzato che ho creato (per chi volesse approfondirne il calcolo in uno dei primi report ho spiegato tutto) oscilla tra 1 e -1 così che un valore superiore a 0,80/-080 comincia ad essere un valore di “allerta” assimilabile ad un “iper comprato” / “iper venduto”.
Il risultato del filtro applicato su sterlina che vedete in tabella sopra è da massima attenzione …..
…. Sterlina balza letteralmente da 0,83 a 0,96 ossia quasi al valore massimo che è uno e che si è verificato solo nel lontano 2007. Se continuiamo nell’ analisi, ci accorgiamo che sterlina non si avvicina ad uno dal 1^ luglio 2014.
Quali potrebbero essere le due ipotesi alternative contrapposte di cosa succederà nelle prossime settimane?
E’ ovvio che potrebbe da una parte aggiornare i massimi del 2007 facendo registrare un nuovo valore massimo del cot, mentre dall’ altra essendo un iper comprato si potrebbe crollare bruscamente innescando un profondo ritracciamento.
Sono andato anche a verificare cosa sia successo al Cot normalizzato dopo il 1^ luglio 2014 quando sterlina fece registrare lo 0,94…..
…. la settimana successiva è bruscamente sceso da 0,94 a 0,69 mentre il grafico di sterlina weekly fece registrare nuovi massimi a 1.7150 circa per poi da li cominciare a scendere bruscamente raggiungendo in soli 5 mesi gli 1.49 circa!!
Questo non vuol dire che ora Sterlina invertirà e tornerà short, anzi non vi è al momento alcun elemento che ci faccia pensare a ciò, ma sto solo dicendo che un campanello rosso di allerta è giusto accenderlo per capire ora cosa succederà ed aumentare la nostra prudenza.
Sicuramente Sterlina ha raggiunto graficamente un importante tp mensile che sta a 1.31600 circa ed avrebbe ancora spazio di salita sino a 1.33 circa sempre sul mensile. Tutta questa ara è molto molto importante e con forti resistenze volumetriche che potrebbero obbligare sterlina a riposarsi e a ritracciare in cerca di nuova forza anche sino in zona 1.29300 prima e 1.28 poi.
Non possiamo poi ignorare che sterlina è tra quelle piu vicino alla Fed come livelli di tassi di interesse avendo già raggiunto il 5% contro il 4% della Bce ed il 5,25% della Fed.
Di seguito riporto una tabella con i principali tassi di interesse e le date delle prossime decisioni:
In conclusione nel Weekly è long e rimane fortemente long sino a prova contraria con possibili ritracciamenti (anche profondi) e lateralizzazioni sino le aree indicate che rappresenterebbero anche ritest ed eventuale conferme della rialzista Weekly che ci accompagna dal 1 settembre 2022.
Di seguito il grafico Weekly di Sterlina dove oltre le aree ed i livelli di cui sopra ho anche indicato con delle candele ombra una (dico una ) delle possibilità che potrebbe verificarsi nelle prossime settimane tenuto conto di tutto quello che abbiamo analizzato e visto anche sul Cot:
Che dire ora di Euro se non che dopo il pull back dell’ area a 1.0940 che avevamo ipotizzato nello scorso report ha, sempre come ci aspettavamo e come abbiamo più e più volte analizzato insieme anche durante la settimana, completamente sfondato al terzo tentativo il muro degli 1.1050 raggiungendo e rompendo anche il tp ed il livello che avevamo a 1.1185 in una sola candela.
Come per Sterlina anche per Euro ora saranno possibili ritest e conferme delle aree rotte con ricerca di liquidità anche sino agli 1.1090/1,1050.
Di seguito il grafico Weekly con i livelli e le aree indicate e con indicazione anche di una importante zona di Poc volumetrico con il centro a 1.13 circa che potrebbe essere testata prima di ritracciare.
Provo anche a spingermi molto in più in là con una mia personalissima impressione di lungo periodo che ho in testa da svariati mesi ossia che il livello finale di Euro possa essere rintracciato al momento in area 1.15 !!!
Di seguito il grafico Weekly :
Prima di concludere non posso che non soffermarmi sul Nasdaq che questa settimana è stato interessato da una notizia molto importante circa un ribilanciamento straordinario della sua composizione che entrerà in vigore dal prossimo 24 luglio.
L’ idea di fondo è evidentemente quella di bilanciare il forte peso delle principali big cap che passeranno dal pesare nel Nasdaq dal 43,80 al 38,5 % di tutto l’ indice.
Il tutto verrà eseguito seguendo regole molto precise e statuarie che regolamentano l’indice. Al momento non è facile dire cosa potrebbe comportare questo. Come sempre dobbiamo cercare di prepararci a diversi possibili scenari.
Già più volte avevo detto che quello che servirebbe ora per una sana ripresa del mercato che sia duratura sarebbe stato una rimonta delle società più piccole che sin ora erano state letteralmente trainate nella salita dalle grandi società multinazionali.
Che sia questo il momento giusto per tirare fuori i muscoli?
Infatti se da una parte viene da immaginarsi una attesa di acquisto per le “piccole” società che potrebbe vedere in questo ribilanciamento una occasione di ricapitalizzazione e finanziamento, dall’ altra, uno storno ed un calo delle big potrebbe essere una buona occasione di acquisto a prezzi inferiori. Percui la mia come sempre personalissima idea è che dopo un iniziale periodo di assestamento, potremmo, dico potremmo, assistere ad una crescita più equilibrata e distribuita che dia la forza giusta per un totale e definitivo recupero e superamento dei livelli di prezzo lasciati lo scorso dicembre 2021.
Sempre a titolo informativo e niente più,
- le società che dovrebbero beneficare in termini di peso all’ interno del Nasdaq a seguito di questo ribilanciamento dovrebbero essere :
Starbucks, Mondelez, Booking, Gilead, Intuitive Surgical, Analog Devices e Automatic Data Processing;
- mentre quelle la cui influenza nell’ indice dovrebbe diminuire sono :
Microsoft, Apple, Nvidia, Amazon, Tesla, Meta Platforms e Alphabet.
Da un punto di vista di Analisi Tecnica il Nasdaq è senza ombra di dubbio long ed in grande forza.
Ha raggiunto, come gli altri indici un tp importante che è anche l’ ultimo ostacolo che si contrappone al raggiungimento dei massimi assoluti.
Ritracciamenti anche importanti potranno aversi tra 15.190 e 15.280 che saranno necessari per verificare la tenuta del livello Weekly rotto.
Di seguito il grafico Weekly poi in settimana vedremo più da vicino livelli ed aree nei time frame inferiori
Ultima nota su S&P i 4590 sono proprio li a portata di mano ……
…….. Ciao Emi 😊
Il presente Cot Report ha il solo scopo di condivisione gratuita di analisi e studi meramente didattici/informativi basati sull’elaborazione di una serie di dati, notizie, ricerche ed analisi dei mercati finanziari. Tutte le informazioni pubblicate non devono essere considerate un servizio di consulenza o una sollecitazione al pubblico risparmio o la promozione di alcuna forma di investimento o raccomandazioni né personalizzate né generiche. L’ autore non avrà alcuna responsabilità per le eventuali perdite subite dal lettore per aver utilizzato i dati contenuti nelle informazioni ricevute e/o per aver fatto affidamento sulle previsioni fornite. Qualsiasi eventuale decisione operativa presa dal lettore di questo report in base alle informazioni e strategie pubblicate qui è da considerarsi assunta in piena autonomia decisionale e a proprio esclusivo rischio e pericolo.
Archer Aviation al 19.07.23 ore 19.45Non sono un consulente finanziario, non è un consiglio finanziario, non è sollecitazione ad investire o disinvestire.
Grafico a candele 1d.
Secondo chi scrive, il titolo ieri 18.07.23 a 5,58$ è entrato in correzione del movimento di salita dal 25.04.23 che appare essere un onda 3, teoria delle onde di Elliott. Pertanto il titolo dal 18.07.23 è entrato in correzione onda 4 della estensione di onda 3. Visto che onda 2 ha corretto tanto, per il principio dell'alternanza, onda 4 potrebbe correggere fino al 38.6% di ritraccio o fino al 50% di ritraccio (invece del generale 61.8% di ritraccio, il golden point). Però nel caso concreto sembra che il titolo abbia lasciato una zona di squilibrio da 3,95$ a 3,52$ non ritestata e che possa quindi andare a ritestarla per chiuderla, in questa onda 4.
In ogni caso sono evidenziati tutti i ritracci di Fibonacci. Poi per essere più precisi necessiterà contare i movimenti della correzione.
Fra l'altro la candela di oggi 19.07.23 ha lasciato una zona di squilibrio (almeno) fino a 5,11$ (non considerando il gap di apertura) che quindi si ritiene possano essere ritestati con un movimento di rimbalzo di questa discesa, volendo anche già domani, oppure nel successivo movimento di salita onda 5, con nuovi massimi, che andrebbe a chiudere la prima sequenza di salita.
Il 27.12.22 il titolo ha toccato il minimo che secondo lo schema di accumulazione n. 1 di Wyckoff corrisponde allo SPRING (Primavera, nel senso di rinascita del trend, di inversione del trend) ovvero il punto minimo della precedente correzione ed il punto di inversione di trend, la Bear Trap tesa a far uscire la maggior parte degli operatori dal mercato prima del futuro rialzo.
Da quel momento il trend principale ha invertito in rialzista. A parere di chi scrive si è avuto già anche il Test (sempre schema di accumulazione 1 di Wyckoff) il 25.04.23 corrispondente ad onda 2 di Elliott e l'LPS (Low preliminary support) nella zona del POC intorno a 2,81$.
L'RSI segna una divergenza ribassista rispetto all'azione dell'prezzo che oggi ha avuto il suo riscontro nella discesa del prezzo.
Attualmente (ore 19.45 circa) il titolo si trova a 4,68$ (-11,19%) pari precisamente al 23,6% di ritraccio della estensione di salita dal 25.04.23 al 18.07.23.
Il titolo ha anche lasciato un gap di apertura da 5,27$ a 5,11$.
House of Trading: torna l’appuntamento con Trader ed AnalistiDella recessione ce ne preoccuperemo dopo, per ora l’attesa per la fine del ciclo di strette della Federal Reserve basta a spingere al rialzo i listini azionari globali (compresi quelli europei, che dovranno ancora fronteggiare diversi aumenti dei tassi).
Ad innescare i festeggiamenti è stata la contrazione, maggiore delle stime, dell’ inflazione statunitense che, al 9% un’anno fa, nell’ultima rilevazione è cresciuta del 3%, il livello minore dal marzo 2021. Riduzione maggiore delle stime anche per il dato “core” che, con un +4,8% segna il dato più basso dal dicembre 2021.
Volendo sfidare l’ottimismo degli operatori si potrebbe dire che dalle retribuzioni arriveranno forti spinte rialziste, che nella guerra ai prezzi siamo in quella fase in cui si lotta con in una palude particolarmente “sticky” (un conto è passare dal 7 al 5%, un altro dal 3 al 2% in maniera stabile) e che dopo l’estate i prezzi dei prodotti alimentari potrebbero tornare a fare i capricci. Ma, per ora, i mercati festeggiano, i rendimenti dei Treasury scendono ed il dollaro perde terreno.
Tra i fattori che consigliano prudenza c’è anche lo stato di salute dell’economia cinese che, nonostante le misure di allentamento continua ad avere qualche difficoltà. Restando in Asia, per il Giappone potrebbe invece essere arrivato il momento di un adeguamento della politica di YCC (controllo della curva dei rendimenti).
Di tutto questo, e di tanto altro, si parlerà nella puntata di oggi di House of Trading .
House of Trading: cosa è successo nell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di House of Trading, quella di martedì 11 luglio, la squadra dei Trader ha utilizzato i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sull’indice FTSE Mib, sul Petrolio WTI, sull’oro e sull’Euro/Dollaro ma nessuna operazione è divenuta operativa. Stessa cosa per gli Analisti, che avevano impostato operazioni sui titoli Citigroup, Intel, Meta Platforms e FinecoBank.
Guardando alla classifica, i Trader risultano in vantaggio con 33 punti contro i 24 degli Analisti.
House of Trading: cosa attendersi dalla puntata di oggi
Nella puntata di oggi, 18 luglio 2023, la squadra dei Trader, formata da Nicola Para e da Giancarlo Prisco, utilizzerà i Turbo Certificate di BNP Paribas per investire sull’oro, sull’Euro/Dollaro, sul Petrolio WTI e sul Nasdaq 100.
Dal fronte Analisti, Enrico Lanati e Riccardo Designori risponderanno con trade sulle azioni Apple, Enel, BPER Banca e Microsoft.
Per quanto riguarda il sondaggio, il focus è sulle prossime decisioni delle banche centrali: tra FED e BCE cosa succede la prossima settimana?
L’appuntamento, come di consueto, è alle 17:30 . È possibile seguire la diretta di House of Trading a questo link: it.tradingview.com .
MSCI World settoriali: aspetti tecnici, intermarket e rischi L’obiettivo dell’analisi è presentare l’indice MSCI World insieme a due ETF settoriali globali: uno focalizzato sui consumi discrezionali e l’altro sui beni di prima necessità. Sarà fornita una panoramica tecnica, evidenziando gli indici più rialzisti e quelli meno performanti, nonché una valutazione fondamentale del diverso grado di rischio associato ai due. Inoltre, verrà esaminato il contesto intermarket, in cui i due ETF globali non solo offrono opportunità di investimento, ma potrebbero essere utilizzati come indicatori di sentiment del mercato.
I protagonisti:
• MSCI World
• iShares Global Consumer Discretionary
• iShares Global Consumer Staples
• Petrolio
• Rame
• Rame/Oro
• Pmi mondiale
Buona lettura.
1. ANALISI MSCI WORLD ETF
L’MSCI World di iShares, dal ticker “URTH”, è un ETF che ha lo scopo di replicare il movimento di un indice composto da azioni di società appartenenti ai mercati sviluppati.
Per essere più precisi, esso replica il movimento dell’indice “MSCI World Index” ed è raffigurato a livello settimanale nella grafica seguente:
Questo particolare ETF è piuttosto popolare nel settore “investimenti” dal momento in cui offre agli investitori in azioni un’ampia diversificazione geografica. La “geografia” stessa è mostrata nella grafica seguente, reperita dalla pagina dell’ETF stesso:
Interessante notare un importante aspetto:
• Nonostante siano interessati diversi paesi, l’ETF è altamente sbilanciato lato “United States”, con una ponderazione del 70% circa
Non stupisce infatti che le prime 10 società per peso percentuale siano tutte statunitensi:
Sarebbe dunque più giusto affermare che:
• L’MSCI World di iShares è un ETF che ha lo scopo di replicare il movimento di un indice composto da azioni di società statunitensi e da una piccola parte di azioni di società appartenenti ad altri mercati sviluppati.
Ricordate: mai perdere di vista le ponderazioni percentuali. Avreste potuto acquistare questo indice convinti di avere un’esposizione sul mercato cinese che, come osservato due grafiche fa, non è presente!
Come si sta comportando dal punto di vista tecnico l’ETF? Osserviamo la grafica successiva:
Dall’8 novembre del 2021 al 13 ottobre del 2022 il prezzo, in pieno trend ribassista, arrivava a perdere 28.5 punti percentuali; tuttavia, prima del raggiungimento del minimo del “bear market” (13 ottobre 2022), lo stesso iniziava a formare un’importante figura di analisi tecnica: un testa e spalle rialzista, osservabile nella grafica successiva:
Il prezzo realizzava la rottura della neckline della figura tecnica il 27 gennaio 2023 e, come insegnano i libri di analisi tecnica, vedeva il re-test della stessa struttura nella seconda settimana di marzo per poi spingersi a prezzi più alti con la creazione di una nuova gamba rialzista.
Possiamo dunque affermare che il quadro tecnico è, ad oggi, rialzista.
2. ISHARES GLOBAL CONSUMER DISCRETIONARY E CONSUMER STAPLES
Il paragrafo precedente si è concentrato sulla ponderazione geografica ma non su quella…settoriale.
La domanda appare dunque lecita:
“Su che settori investe l’iShares MSCI World?”
Osserviamolo nella grafica successiva:
L’esposizione settoriale appare più bilancia rispetto a quella geografica:
• 22% settore tecnologico
• 14.6% settore finanziario
• 12.6% settore sanitario
• 11.1% settore dei consumi discrezionali
• 11% settore industriale
• 7.3% settore dei consumi di prima necessità
• 7% settore delle comunicazioni
• 4.6% settore energetico
• 4.1% settore dei materiali
• 2.8% settore utilities
• 2.4% settore immobiliare
L’MSCI World consente all’investitore di investire su un’ampia gamma settoriale.
Lo stesso “player” potrebbe avere la possibilità di investire su uno di quei particolari settori “globali”? Ad esempio, sul settore dei beni discrezionali o su quello dei beni di prima necessità?
La risposta è…sì! Ishares mette a disposizioni gli “XLY” e “XLP” (noti ETF statunitensi) a livello globale. Partiamo dal primo di essi, mostrato nella grafica successiva su timeframe settimanale: l’iShares Global Consumer Discretionary ETF (dal ticker “RXI”).
Osserviamo nella grafica successiva la ponderazione geografica:
È possibile affermare come l’ETF offra un’ampia esposizione geografica che, come nel caso precedente, pende principalmente lato United States, con un 57.6% in peso. In questo caso, al contrario dell’MSCI World, figura la Cina, con un 6% totale. Bassa invece l’esposizione sulle società italiane (1.65%).
Osserviamo nella figura successiva le prime 10 società in peso:
Le statunitensi Tesla e Amazon, da sole, hanno un peso del 21.84%; tra le prime 10 figurano tuttavia l’europea LVMH, le giapponesi Toyota e Sony e la cinese Alibaba.
Osserviamo ora il lato tecnico del prezzo nella figura che segue:
Brutte prestazioni nell’ultimo bear market: -37.7% (prestazioni più negative rispetto a quelle dell’MSCI world osservate nel paragrafo precedente). Dopo il minimo raggiunto il 13 ottobre 2022 a 116.6$ il prezzo, con i suoi movimenti lateral-rialzisti, ha realizzato un triangolo ascendente, con la resistenza situata sui 148$. La stessa figura tecnica rialzista ha visto un breakout qualche settimana fa. Si può concludere affermando come, ad oggi, la configurazione appaia rialzista (con un rialzo da inizio anno di oltre 20 punti percentuali), con una formazione di una piccola lateralizzazione che probabilmente, visto l’attuale contesto risk-on, sarà rotta dal prezzo al rialzo.
Passiamo ora all’iShares Global Consumer Staples ETF (dal ticker “KXI”), mostrato nella grafica successiva su timeframe settimanale:
La ponderazione geografica dell’ETF è diversa rispetto a quella osservata per il Global Consumer Discretionary: in questo caso, come mostra la mappa successiva, figurano basse esposizioni su Messico e Belgio ma non sulla Cina e sull’Italia.
Per quanto riguarda le prime 10 società:
• Sette di esse sono statunitensi (PG, PEP, COST, WMT, KO, PM, MDLZ)
• Una di esse svizzera (NESN)
• Una britannica (ULVR)
• Una francese (OR)
Analisi tecnica del prezzo:
• L’ETF, nell’ultimo bear market (05.01.2022/13.10.2022), ha realizzato una performance negativa di -19.3 punti percentuali.
• Molto importante la resistenza a 64.8$, che ha agito da tale il 21 aprile 2022 e il 1° maggio del 2023:
• Volendo entrare ancora più nel dettaglio, è possibile osservare un testa e spalle di inversione di tendenza, diverso da quello dell’MSCI world precedente per un motivo: un falso breakout.
L’ETF è dunque rialzista o ribassista? Osservando la grafica precedente e la prossima, che mostra la formazione di un triangolo ascendente, è possibile affermare come il prezzo fornisca input rialzisti:
Prestazione del prezzo da inizio anno: +2%
3. I DIVERSI INDICI DI FORZA TRA SETTORI GLOBALI E BENCHMARK
Chi esprime maggior forza tra i tre ETF commentati? È possibile scoprirlo costruendo indici di forza tra essi. Partiamo da quello tra MSCI World Consumer Discretionary (al numeratore) vs MSCI World (al denominatore):
• “URTH” ha mostrato maggior forza dal 5 febbraio del 2021 al 24 maggio del 2022. Da quel giorno in poi il quadro tecnico ha visto un cambiamento: formazione di un triangolo ascendente con il breakout rialzista avvenuto il 15 giugno, un mese fa circa. Ad oggi, maggior forza di “RXI”:
MSCI World Consumer Staples vs MSCI World:
• Situazione contraria rispetto a quella precedente. Maggior forza dei beni di prima necessità globali dal 19 novembre del 2021 al 18 gennaio 2023: il trend è stato accompagnato da un supporto dinamico rialzista. Il 18 gennaio stesso si è materializzato un breakout ribassista del supporto dinamico: come da manuale, il prezzo a re-testato la stessa struttura il 26 aprile 2023, diventata resistenza dinamica, e ha dato conferma del trend ribassista di breve periodo.
Analizziamo infine il rapporto tra RXI e KXI:
• Maggior forza dei consumer staples nel bear market 19.11.2021-28.12.2022. La formazione di un testa e spalle ha dato il via alla possibilità di un inversione di tendenza, materializzatasi qualche settimana fa con il breakout rialzista della neckline dell’omonima figura tecnica.
I tre indici di forza hanno dunque palesato una maggior forza dell’MSCI World Consumer Discretionary.
4. I DIVERSI RISCHI DEI DUE ETF SETTORIALI
Vi chiederete:
“Quale dei due ETF presenta un rischio maggiore?”
A tal proposito è necessario osservare i loro Beta, che forniscono una misura della loro volatilità rispetto all’S&P500:
I consumi discrezionali hanno un beta superiore ad 1 (1.06), mentre quelli di prima necessità inferiore (0.61). Questo significa che “RXI”, nell’arco di tempo considerato (3 anni), ha registrato dei movimenti di mercato poco più aggressivi rispetto all’S&P500, al contrario invece di “KXI”. Per fare un esempio numerico:
• Immaginiamo che un giorno X l’S&P500 registri una prestazione positiva del +1.5%: osservati i beta dei due ETF, RXI registrerà una prestazione dell’1.59% mentre KXI una del 0.91%. (Calcoli ottenuti dal prodotto tra l’ipotetica performance del benchmark e il beta degli ETF)
Maggiore sarà la volatilità di un titolo e maggiori saranno i potenziali guadagni o…le potenziali perdite. Questo significa che quanto più aumenterà la volatilità, tanto più aumenterà l’esposizione al rischio. Questo è il motivo per il quale il mercato delle Crypto, estremamente volatile, è sempre stato considerato il mercato “più pericoloso”.
Vi chiederete il motivo delle due diverse volatilità:
• Il settore dei beni discrezionali, ciclico, tende ad essere fortemente influenzato dall’andamento del ciclo economico; in condizioni economiche favorevoli le società tenderanno a registrare utili in aumento, al contrario in rallentamento o contrazione.
Considerando un arco temporale di medio periodo, gli investitori tenderanno ad acquistare le azioni di quelle società capaci di generare forti utili; basiamoci sul contesto attuale: una settimana si parla di recessione, nell’altra di espansione, nell’altra di soft landing e nell’altra ancora di una potenziale bolla: tutti scenari nei quali le società cicliche registrerebbero guadagni diversi.
Proprio da questo aspetto deriva l’elevata volatilità del settore.
• Il settore dei beni di prima necessità, al contrario, è definito “non ciclico” in quanto gli utili delle società appartenenti non sono influenzati dal ciclo economico: quelle aziende saranno capaci di generare dei guadagni anche in condizioni economiche avverse.
Essendo dunque “anticicliche”, tenderanno a registrare utili costanti nel tempo o, se preferite, utili “poco volatili”
5. RXI/KXI COME INDICE DELLE ASPETTATIVE SULL’INTENSITA’ ECONOMICA GLOBALE
È possibile utilizzare l’indice di forza tra beni discrezionali e beni di prima necessità come indice di sentiment sulle aspettative di crescita o decrescita economica globale? Si!
• Ad aspettative di crescita gli investitori concentreranno i loro acquisti sui beni discrezionali mentre ad aspettative di decrescita sui beni di prima necessità; nel primo caso, RXI sovraperformerà KXI (con l’indice rialzista), mentre nel secondo accadrà il contrario (con l’indice ribassista)
Questa idea è supportata da alcune correlazioni interessanti tra lo stesso indice e:
• Il petrolio, il cui prezzo è fortemente legato alla domanda globale che tende ad aumentare ad una crescita dell’attività economica:
Ricordate:
• Ad un aumento dell’intensità economica, aumenterà la domanda di petrolio da parte delle industrie essendo esso una delle principali fonti di energia
• Il rame, un metallo largamente utilizzato in campo industriale (nei settori elettronici, automobilistici, manifatturieri e in diversi altri) per le sue proprietà chimiche e fisiche:
• Il rapporto Copper/Gold, largamente utilizzato dagli operatori come indice di sentiment economico globale:
• Il PMI manifatturiero globale, uno tra i dati macroeconomici leading più legato al ciclo economico e che spesso funge da suo anticipatore:
L’analisi termina qui. KXI e RXI non sono gli unici indici settoriali globali: se desiderate un’analisi sugli altri indici (o per eventuali dubbi sull’analisi stessa, rilasciate un commento).
Alla prossima!
Nzd/Jpy: Rottura del range Buongiorno a tutti,
ecco qui la classica idea di trading settimanale attraverso il mio metodo dedicato allo studio della price action.
Il mercato in questione è il cross valutario Nzd/Jpy.
Quest'ultima settimana di scambi ha visto infatti la quotazione arrivare fino in zona 86,00 per poi creare un forte rimbalzo e chiudendo a 88,40.
Il livello 86,50/87,00 è stato per oltre un anno il livello di resistenza del trading range e proprio nelle ultime settimane, complice uno yen molto debole, si è rotto al rialzo.
Visto la Pin Bar nella "Goodbye Zone" e la contestualizzazione di questa price action nella struttura del cambio direi che per i prossimi giorni/prossime settimane valuterò delle possibili entry long qualora ci saranno delle conferme operative su grafico daily.
Prossimo livello di interesse è area 92,00 mentre la mia view viene a fallire su ritorni chiari sotto 84,00.
Per oggi è tutto, vi auguro un buon weekend e un buon TRADING SIMPLE!
WisdomTree - Tactical Daily Update - 14.07.2023Prezzi alla produzione in Usa “piatti” nella variazione annuale: WoW!
Le Borse Eu e Usa in mood positivo, vedono bassa inflazione e pausa tassi.
Prove di dialogo tra Cina e Usa: incontro tra Presidenti in vista?
Cina: trading internazionale debole, ma il Governo promette nuovi stimoli.
Si avvia alla conclusione una settimana memorabile per le azioni, che corrono sulla convinzione che il ciclo di rialzi dei tassi della FED (Federal Reserve-Banca centrale Usa) sia prossimo a concludersi. La discesa dell’inflazione al consumo (CPI) negli Usa a giugno ad un insperato +3,0% non esclude un ulteriore rialzo di +0,25% a fine luglio, ma alimenta la speranza che sia l’ultimo.
L’ottimismo delle Borse europee e’ evidente: col rialzo di ieri siamo alla 5’ seduta consecutiva e gli indici hanno avvicinano i massimi dell'anno, similmente a Wall Street, che festeggia le minori pressioni inflazionistiche negli Usa.
Chiusure di ieri: Milano, +0,93%, rivede i massimi da settembre 2008, Parigi +0,76%, Francoforte +0,58%, Londra +0,32%. A New York, Dow Jones +0,14%, S&P500 +0,85%, Nasdaq +1,58%.
Il quadro macro Usa e’ misto, ma di recessione vera a propria non c’e’ evidenza: ieri i prezzi alla produzione (PPI) hanno confermato la tendenza discendente dei prezzi al consumo: l'inflazione piu’ rampante sembra alle spalle. La variazione annuale e’ scesa al livello piu’ basso da settembre 2020, +0,1% anno su anno, da +0,9% di maggio. La variazione mensile e’ stata leggermente negativa!
Sorprendentemente in calo le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (“jobless claims”): 237 mila sono meno delle 249 mila della settimana prima e delle 250 mila attese: insomma il mercato del lavoro e’ forte!
Oggi, negli Usa inizia la pubblicazione delle relazioni trimestrali con le big-bank Citigroup, JPMorgan e Wells Fargo: una “campagna trimestrali” che dovrebbe segnare il 1’ calo degli utili “anno su anno” dopo 10 trimestri di crescita: una survey di Factset indica un calo medio del -7%, segnalando buona salute complessiva, ma pressione sui margini.
Notizie economiche e macro dalla Cina confermano feeling misto, ma solida prospettiva. Il premier Li-Qiang ha nuovamente incontrato i leader delle big-tech in colloqui definiti profiqui e chiarificatori, specie sull’allentamento della stretta regolamentare, qualla che aveva spaventato gli investitori globali e depresso le quotazioni lo scorso autunno.
Le azioni dell’Hang Seng tech sono tornate ai massimi da 3 settimane, richiamando alla memoria il brillante andamento di Nasdaq e “titoli tecnologici” dello S&P500 della prima parte 2023.
Peccato che il commercio internazionale cinese sia stato debole a giugno, con -12,4% annuale delle esportazioni e -6,8% delle importazioni, numeri sintomatici del forte rallentamento della domanda globale causato dal rialzo dei tassi deciso da quasi tutte le banche centrali del mondo per raffreddare l'inflazione.
Macro e Banca centrale europea (ECB): dai verbali dell'incontro di politica monetaria dello scorso 5 e 6 giugno emerge "un consenso molto ampio all'interno del Direttivo per un aumento dei tassi di +25bps proposto dal capo economista Philip Lane”, ma non erano mancate proposte per un rialzo piu’ cospiquo, +50bps.
Il Board dell’ECB aveva rilevato “un'inflazione elevata, col rischio di restare persistente, rimarcando la necessita’ di un approccio dipendente dai dati, riunione per riunione, in un contesto di incertezza, considerato che i tassi stanno avvicinando un possibile livello massimo". Morale: probabile un aumento di +25 bps a luglio’”.
Produzione industriale a maggio nell’Euro-zona: un misero ma positivo +0,2% a maggio rispetto ad aprile, dicono le stime di Eurostat, (Ufficio statistico dell'Unione europea), dopo che ad aprile era aumentata +1,0%.
Su base annuale la produzione industriale segna -2,2% nell'Area dell'euro: crescono Slovenia, +7,9%, Croazia +4,3%, Slovacchia e Finlandia, +2,5%. Calano Irlanda, Lituania, Romania e Belgio.
Ieri c’e’ stato un nuovo incontro tra il Segretano di Stato americano Blinken ed il Capo della politica estera cinese Wang YI: è il 2’ incontro in poco meno di 1 mese tra i leader della diplomazia dei 2 Paesi.
A cio’ si aggiunge la visita di 3 giorni del Segretario al Tesoro Yellen la scorsa settimana: prove di distensione preparatorie di un incontro tra i due Presidenti Xi e Biden entro fine anno?..vedremo.
Mercato valutario: il Dollaro Usa e’ debole ed il cross verso l'Euro torna ai massimi da marzo 2022. A determinarlo, probabilmente, la prospettiva di ammorbidimento della politica monetaria della Fed, con“soft landing” dell'economia che eviterebbe una grave recessione, approccio che favorisce asset più rischiosi come le azioni.
L’ottimismo sui tassi ed, in parallelo, dell’economia e della domanda di petrolio, ha rilanciato il prezzo del greggio, con quello del Brent (benchmark europeo) risalito sopra 81 Dollari/barile. Peccato che secondo un report l'Aie (Agenzia internazionale dell’energia) la domanda crescera’ meno del previsto, poco piu’ di +1% nel 2023.
Oggi, 14 luglio, se l’azionario chiudera’ almeno invariato, archivieremo la miglior settimana da novembre. Intanto in Asia, chiusura stabile per Tokyo e leggermente positiva per Hong-Kong +0,45%: bene Seoul col Kospi in rialzo, +1.25%. Borse europee invariate a fine mattinata, future su Wall Street “piatti”.
Sul mercato valutario notiamo il recupero dello Yen giapponese, ai massimi da 2 mesi sul Dollaro a 137,80, e piu’ stabile verso Euro a 154,60. Il Dollaro perde ancora terreno verso “la moneta unica”, che torna sopra 1,121, ai massimi da febbraio 2022.
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Perchè ho aperto una posizione short.Sono andato in vendita per queste considerazioni:
-L’indicatore Ichimoku evidenzia disequiibrio, la candela Daily è sopra la Kumo -quindi siamo sempre in un trend UP- ma è lontana dalla Kinjun Sen e quando è cosi distante questa media solitamente viene recuperata.
-Il movimento ascendente si è protratto per 32 candele, la media delle salite e delle discese è di 30 candele DAILY e oltertutto EURUSD si sposta, in alto o in basso, con angoli simili. Gia ieri, e poi ancora oggi, angolo e numero di candele si sono incontrati.
-Il prezzo si è fermato in prossimità di un onda N di Hosoda (che sono proiezioni di minimi e di massimi precedenti) che solitamente ( così come onda V e onda E ) indica un prezzo target. Per me l’onda NT è, tra tutte le proiezioni di Hosoda, la più importante è uno spartiacque. Qui il prezzo si ferma o accelera violentemente, nella stessa direzione da cui arriva, per andare verso le altre onde ( N,V o E).
-Il segnale di ingresso è scattato con l’indicatore Pivot Point Supertrend a 15 minuti, dove nella parte opposta è posizionato il mio S.L.
-I target** da monitorare sono quelli delle linee di Hosoda che sul mio indicatore (modifica di quello originario) si chiamano con una lettera e poi un numero) soprattutto le linee T (NT per Hosoda) che appunto possono essere punti di stop reverse oppure di accelerazione verso il basso (in questa ipotesi).
** I target non sono quelli che si vedono su questo grafico ma quelli che verranno generati con le proiezioni di Hosoda prendendo in considerazione il massimo di oggi –adesso a 1.1430- come un massimo confermato, cosa che non è ancora avvenuta per come io calcolo un massimo e un minimo. Se il massimo di oggi (preso in considerazione) verrà superato e catturato lo S.L., l’ipotesi verrà invalidata e sarò flat fino a nuova opportunità.
Breakout su tutto il mercato delle valute G10Alcuni livelli di lunga data hanno cominciato a cedere nel mercato delle valute G10, con i mercati che, almeno temporaneamente, si stanno risvegliando dal torpore estivo. La domanda ora è se queste rotture possano segnare un cambiamento nella tendenza di lungo periodo o siano semplicemente interruzioni destinate a svanire.
Il Cable potrebbe essere il miglior punto di partenza, anche se potrebbe insinuarsi un certo pregiudizio nazionale per influenzare tale decisione. La sterlina è salita sopra 1,30 dollari mercoledì, per la prima volta dall'aprile 2022, anche se è importante notare che non è stata in grado di mantenere il superamento su base di chiusura.
Inoltre, è importante contestualizzare questo movimento, poiché il superamento del livello significativo non è stato determinato da un improvviso cambiamento nelle fortune dell'economia del Regno Unito - la cui prospettiva continua a sembrare piuttosto cupa - ma piuttosto da una riconfigurazione marginale al ribasso della curva dei tassi statunitensi, a seguito dei dati sull'inflazione CPI e core CPI inferiori alle aspettative, che hanno portato i mercati a prezzare un tasso di interesse finale della fed più basso, oltre a un ulteriore taglio di 10 punti base nel primo semestre del 2024.
Di conseguenza, abbiamo assistito a rotture simili su tutto il mercato delle valute G10.
Ad esempio, l'euro si è rafforzato notevolmente nelle ultime 24 ore, superando facilmente quota 1,11 come un coltello caldo nel burro, raggiungendo nuovi massimi da marzo 2022. La valuta comune si trova ora in una posizione molto interessante, testando una confluenza di livelli di resistenza risalenti al secondo trimestre dell'anno scorso, il più importante dei quali, a 1,1185, sarà probabilmente piuttosto rigido. Tuttavia, il mantenimento sopra quota 1,11 sulla base di chiusura mercoledì ha invertito il momentum a breve termine a favore dei rialzisti.
Un movimento simile si è verificato anche nel JPY, con l'USDJPY che si è rapidamente allontanato da quota 145 - un livello in cui molti si aspettavano un intervento della BoJ/MoF - per ora scambiare ai minimi livelli da un paio di mesi.
La velocità del movimento ha portato alcuni a suggerire che la mano non così silenziosa delle autorità giapponesi possa essere in gioco. Tuttavia, sembra più probabile che la vendita iniziale sia stata poi esacerbata dallo smantellamento di numerosi carry trade, in cui i trader erano in posizione corta sul JPY nel tentativo di sfruttare il differenziale di tassi tra gli Stati Uniti e il Giappone, e successivamente si sono trovati costretti a ricomprare JPY per chiudere le loro posizioni. La storia ci dice che gli smantellamenti dei carry trade possono essere rapidi, improvvisi e violenti nella loro natura, come ha dimostrato nuovamente questo movimento.
La domanda per i partecipanti al mercato ora è dove potrebbe dirigersi il dollaro statunitense - queste rotture vedranno l'inerzia girare a favore dei ribassisti del dollaro o sono movimenti destinati a svanire?
Quando si considera questa domanda, è necessario valutare i movimenti nel contesto dello scenario macroeconomico. Come evidenziato, il catalizzatore del movimento è stato l'aumento dell'indice dei prezzi al consumo (CPI) degli Stati Uniti che finalmente ha raggiunto il 3%, crescendo al ritmo più lento da alcuni anni, e le successive aspettative che la Fed adotterà una posizione più accomodante.
Tuttavia, sembra ancora una volta che i mercati si stiano anticipando un po' su questo fronte, con il mantra "tassi più alti per un periodo più lungo" che continua a reggere, in particolare per quanto riguarda il core CPI e il core PCE, entrambi destinati a superare il target del 2% del FOMC per almeno i prossimi 18 mesi. Inoltre, con la crescita economica - specialmente nel settore dei servizi - che continua a reggersi bene e il mercato del lavoro che rimane stretto con una crescita resiliente degli occupati, coloro che puntano su un taglio dei tassi da parte della Fed nel breve termine potrebbero scoprire, ancora una volta, di aver piazzato le loro scommesse troppo presto.
Considerando ciò e tenendo conto delle tipiche condizioni di trading sottili osservate in questo periodo dell'anno, che possono esacerbare i movimenti una volta che prendono slancio, sembra che i movimenti che stiamo vedendo non siano supportati dai fondamentali economici. Pertanto, un'inversione piuttosto rapida potrebbe presto essere in arrivo.
L'INFLAZIONE AMERICANA SORPRENDE!Condivido gli ultimi aggiornamenti relativi ai dati inflazionistici americani usciti ieri pomeriggio alle 14:30.
Le aspettative erano le seguenti:
Previsioni ribassiste per l'inflazione headline e core.
Dati che hanno sorpreso i mercati, con letture inferiori alle previsioni.
CPI headline 3% contro 4% precedente e CPI core 4,8% contro 5.3% precedente.
Dalla lettura del report ufficiale, possiamo notare come la componente energetica sia la principale causa di questa fase di deflazione.
Reazione dei mercati da manuale, il dollaro scende e i diversi indici azionari tirano un sospiro di sollievo.
L'inflazione e il dollaro sono strettamente correlati in maniera positiva, ovvero all'aumentare dell'inflazione aumenta il prezzo del dollaro.
Nel prossimo grafico mostrerò quanto detto in precedenza.
Ebbene si, dal 2000 ad oggi, ad ogni picco dell'inflazione corrisponde un picco per l'indice del dollaro.
I rendimenti sono scesi bruscamente dopo l'uscita dei dati, iniziando a scontare il prossimo aumento di 25 punti base come ultimo dell'anno (pivot point).
Su base settimanale il decennale americano sta perdendo il 6.3%.
Scenario che sta aiutando l'oro a recuperare terreno, tornando in zona 1960 dollari l'oncia.
Vorrei concludere questo piccolo articolo con un grafico personale sulle proiezioni sull'inflazione americana (solo a scopo didattico).
Come si può vedere dal grafico, le proiezioni effettuate ad aprile sono state rispettate ed ora ci troviamo in un punto molto interessante.
Tramite il calcolo dell'effetto base, l'inflazione nei prossimi mesi dovrebbe segnare piccoli rimbalzi a rialzo.
Buon trading a tutti
Mattia